Referendum: servizio di Roberto Viggiani del Tgr Basilicata sulla conferenza stampa di presentazione dei 12 quesiti

La politica non va in ferie quest'anno anche a potente radicali scendono in piazza per i referendum sulla giustizia giusta incassa Mario Pagano un banchetto per la presentazione dei quesiti referendari e la raccolta delle firme Roberto viggiani
Cinquecento mila firme in tre mesi per dodici quesiti referendari da votare a giugno due mila quattordici
Questo l'obiettivo dei Radicali Italiani i principali temi riguardano la separazione delle carriere dei magistrati l'abuso della custodia cautelare la responsabilità civile i magistrati l'abrogazione del reato di clandestinità il divorzio breve l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti fondamentale però in questo momento e l'informazione
è indispensabile che i cittadini italiani sappiano che ci sono questi dodici quesiti per la giustizia giusta la legalità la libertà la democrazia per cui i diritti civili
E magari devono sapere che è possibile firmare in tutte le segreterie gli uffici elettorali centotrentuno comuni lucani
E degli otto mila Comuni d'Italia
Una grande battaglia a sostegno della democrazia tanto che a promuovere il referendum con i Radicali ci sono partito socialista selle altri movimenti civili e politici
In Basilicata anche il Presidente della Regione Vito De Filippo ha sottoscritto l'appello
E con Luino numerosi Sindaci lucani
Io esprimo l'auspicio che coloro che ne nei giorni scorsi hanno firmato un appello a sostenere ferendo facciano sapere
Pubblicamente dove e quando andranno a firmare che si rechino a firmare tutti i quesiti o magari gran parte Viesti da più parti si è detto
Di voler sostenere questa campagna possiamo davvero garantire nel giugno del due mila quattordici una grande stagione di riforma
Dopo il raggiungimento delle cinquecento mila firme secondo Bolognetti sarà giusto aprire il dibattito per ridare al nostro Paese credibilità ma soprattutto libertà e democrazia
Solitamente per rispettare magari quell'articolo settantacinque della Costituzione più bella del mondo che spesso però
Il Senato ha mangiato il perché titolava