Presentazione della XXXIV Edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli

Signori membri del Governo
Signori ambasciatori autorità civili e militari
Cari amici del meeting buona sera e e benvenuti
Oggi spetta a me in qualità di portavoce della Fondazione meeting a presentare glielo sto illustri ospiti che presenteranno la trentaquattresima edizione del Meeting di Rimini
Che quest'anno si intitola emergenza un uomo
E che si svolgerà dal diciotto al ventiquattro agosto
Presentazione che per la prima volta facciamo in questa bellissima Sala del Tempio di Adriano della Camera di commercio di Roma siamo davvero molto felice molto grati
E la presenza del Ministro degli esteri Emma Bonino e del Ministro della difesa Mario Mauro che hanno accettato il nostro invito
Per presentare la prossima edizione del meeting abbiamo chiesto al professor Vittadini di raccontarci il lavoro che la Fondazione per la sussidiarietà
Della quale il professor Vittadini al Presidente
Sta facendo insieme ad un gruppo di docenti e studenti universitari sull'importante mostra che sarà esposta meeting sul tema dell'Europa e che si intitolerà Symphonia dal nuovo mondo un'Europa unita dall'Atlantico agli Urali
E proprio sul tema dell'Europa che poi ascolteremo gli interventi del ministro Bonino e del Ministro Mauro
Intervento conclusivo e invece affidato al Presidente del meeting professoressa Emilia Guarnieri
Prima di dare la parola al professor Vittadini vorrei chiamare al podio il padrone di casa il dottor Nicola Colitti della Camera di Commercio di Roma per un saluto iniziale
Se in sala
Buonasera a tutti
Buonasera
Tutti voi a tutte le autorità civili e militari presenti
Posso dire che questa un'occasione eccezionale per la Camera di Commercio perché
Siamo veramente lieti di avervi qui questa sera il meeting
E
Per tutte le associazioni per tutte le strutture per tutti gli enti per tutto ciò che
Ha funzione di sussidiarietà in Italia le Camere di commercio sono il primo ente di sussidiarietà
Una funzione fondamentale una funzione fondamentale di richiamo
Il i titoli del meeting in fondo pur essendo così Variati sono sempre una sempre al centro l'uomo il meeting ci ricorda ogni anno con insistenza con una movente insistenza che l'uomo e al centro di tutto tantissimi anni che il meeting questo ce lo ricorda e ce lo dice prima di ogni altro in Italia
Utah anche noi della Camera di commercio che parliamo di impresa associazioni e spesso ci scordiamo
Dell'imprenditore dell'uomo che comunque all'inizio e deve essere alla fine di tutto per questo siamo veramente orgogliosi questa sera di ospitarvi qui grazie
Chi la parola professor Vittadini
Nelle ultime tre edizioni del meeting abbiamo cominciato il meeting con tre mostre che davano un polla allo un giudizio che avevamo bis se ricordate due anni fa con
La mostra i centocinquant'anni inaugurata Napolitano
L'anno scorso l'imprevedibile stante reagire da dalla crisi
Con Primo Ministro Monti e quest'anno
Verrà appunto
Primo Ministro letto inaugurarlo questa mostra sull'Europa strana perché le prime due cose potrebbero sembrare
Come dire evidenti perché a parlare di Europa e in positivo dopo tutti questi anni
In cui l'Europa in crisi ma perché Noè l'Europa l'abbiamo nel DNA
Questo tavolo mi sembra di
Siamo ben
Rappresentati da due persone che sono battuti per anni d'Europa come
Il ministro Bonino Mario Mauro né loro lo rompe ma anche noi
Molto prima vi ricordo le prime elezioni politiche del
Decoro per l'ottantacinque
Lanciamo lo slogan dalla dalla
Un'Europa dall'Atlantico agli Urali
L'idea che
L'uomo uomo di cui si parla questo meeting a come dimensione non gli Stati nazionali
Ma questa
A
L'ampio che Giovanni Paolo secondo diceva avere radici cristiani per dire radici umanistiche radici in cui l'uomo
Alla sua collocazione
Una un
Una un luogo dove
I nazionalismi chi hanno comportato alle guerre
Del Novecento
E alla
Ostilità
Che ha caratterizzato tutta l'Europa fino al quarantacinque
Hanno un punto già di superamenti
Un punto che forse le nuove generazioni capiscono più della mia
Perché per me
Andare a Lugano era già
Andare all'estero
Le nuove generazioni vanno tranquillamente
A Stoccolma Londra a Madrid a Parigi come fossero a casa loro per mille voti
Allora noi parlando l'Europa parliamo di una dimensione dell'uomo che l'uomo di de questo secolo del futuro in cui
La la
La critica agli Stati nazionali non è la critica corrosiva
Per regioni che diventano ostaggio ma un punto in cui
Si arrivi a una
Collaborazione completa
In un alveo che
Quello giusto
Diceva proprio
Enrico letta una frase che mi ha sempre colpito che l'Italia era
Un paese grande in un mondo piccoli rischia di essere un Paese piccolo in un mondo grandezze non c'è questa dimensione
Ora per questo questa mostra quindi dall'Atlantico agli Urali tra l'altro con un auspicio molto al di là dei confini dell'Unione europea di oggi perché non abbiamo sempre sentito
Vi ricordo le vicepresidenze europee dell'onorevole Formigoni per esempio tuttologa la Russia
Come parte di queste unità al di là delle delle
Distinzioni politiche ci possono essere
Secondo questo slogan Sinfonia dal nuovo mondo che come sapete preso del grande compositore Forgia che anche questo è un po'polemico perché riguarda parlava dell'america paragoni Querte o il nuovo mondo
Per quello che cercherò di dire e proprio l'Europa mentre tutti la danno per morta perché
Lo dico sintetizzando brevemente la mostra la mostra è fatta in tre parti la prima va a prendere i fondatori Adenauer
De Gasperi Schuman Monnet che hanno fatto una cosa molti giovani non ricordano anche si sentono questa dimensione europea comune perché nessuno gliela insegna
Sono riusciti a unire
Paesi che si erano devastati qualche anno prima
L'Unione del carbone e dell'acciaio degli anni Cinquanta è un miracolo non tanto per il tema ma perché quasi nella storia non si era visto o forse non sia mai visto che negli Stati che si erano fatti la guerra sono devastati a quel punto adesso la forza di unirsi
In un'unità politica
E si capisce la forza dell'ideale che univa questi uomini
La forza in cui la ricostruzione degli Stati non poteva avere
Che questa dimensione cito solo una frase di De Gasperi che riportiamo nella mostra la costruzione degli strumenti e dei mezzi tecnici le soluzioni amministrative Susan senza dubbio necessaria
Ma non corriamo il rischio che si di composite compongono
C'è un soffio vitale non vi penetrò per unificarle oggi stesso
Per questo fiasco invitando era la ripresa di questa tradizione
Che in diverso modo ha caratterizzato i popoli europei
Se
Anche nei momenti di contrasto
E che la traiettoria moderna degli Stati nazionali ha rischiato di offuscare
Un punto che ha trovato uniti liberali socialisti cattolici
Ricordiamo anche
Le parole che Pio dodicesimo ha speso per questo un rischio della
Dell'Europa l'idea di questo spazio comune e questo è stato il primo miracolo
Che occorre ricordare oggi perché
Le difficoltà erano ancora più grave
Punto le guerre altro
Ma la forza unificante è stata molto più forte
E questa prima parte c'è un secondo passaggio che è stato un secondo miracolo l'ottantanove
Perché
Ancora una volta e si capisce perché il premio Nobel per la pace all'Europa che ha avuto
Se guardiamo tutta questa traiettoria
Qualcosa che
Tutti voi che il ramo prima della caduta del muro temevamo
Una risoluzione
Della guerra tra i due blocchi violetti sembrava la più probabile una distruzione una nuova guerra mondiale
Es è diventata invece la possibilità dell'allargamento dell'Europa ancora una volta in modo pacifico ricordiamo in questa seconda parte da una parte corrente Andreotti
Madame ma
Palesa a me
Mi fermo su questa
Autore lo abbiamo letto leggevamo il potere dei senza potere di aver quando aveva era un dissidente uno sconosciuto
Usciva entrava dal carcere
Specie questo libro
Che noi leggiamo avidamente negli anni post terrorismo il potere dei senza potere dove
I la sua chiave umana e politica era la vita nella menzogna la vita dove uno vince uno slogan senza capirlo lo mette fuori il verduraio che scrive
Proletari tutto il mondo unito
Unitevi e la riscossa che non è una rivoluzione violenta
Che non è
Una lotta politica ma la vita nella verità
E in questo libro non racconta di questa vita della verità della persona
Che costruisce nella vita quotidiana un'alternativa
Che è valido quando nell'ottantanove
Questa profezia diventa vera per la Polonia per la Cecoslovacchia poi diventa il primo Presidente della Cecoslovacchia e questo metodo diventa il modo con cui
In modo indolore questi quattordici unificano entrano poi nell'Unione europea
E costruiscono questo spazio di libertà che si allarga
Questi due momenti della storia che ricordiamo
Sono fattori che dovremmo riflettere
Ci fermiamo di fronte a problemi monetari economici quando questa gente è riuscita a resistere carri armati
Ma allora la seconda parte per non fare una rievocazione solo fatti raccontiamo condivido che cos'è la nuova Europa la gente che gira per l'Erasmus
La scuola disse RAI dietro i punti di accoglienza degli immigrati l'Agenzia spaziale europea il nel il CERM a cui partecipa l'Europa il dialogo tra
Cattolici ortodossi piuttosto che tra cattolici anglicani
Impresa multinazionali fatti da uno quei piccoli impresa in realtà sociali
C'è una realtà europea che ha già ascoltato che sente questo come la dimensione Comune io non so se voi parlate con i nostri giovani ma di
Pur dunque questi fatti sono cose normali
Io vedo in ordine studenti che vanno via per l'Erasmus e cercano questo aspetto perché sentono come dimensione fondamentale filiere parte dal loro avventura universitari in altri Paesi
Che sentono una patria comune senza tanta retorica
Come anche queste costruzioni
Al
Tantissime di di dice a livello scientifico quali bello imprenditoriale che dicono già di questa dimensione ora noi raccontiamo in questa seconda parte questi fatti
Ed è impressionante vedere
Che certe volte i nostri giornali parlano di una realtà che non esiste sembra che la realtà sia solo qualche discussione tra burocrati e non questo spazio comune in cui viene una comune mentalità
Che potremmo dire nel senso buono umanistica dove l'idea il nuovo la caratteristica di un uomo
Che a nella sua dimensione della persona la lotta contro ogni collettivi
E allora rinviamo la terza parte che che cose e dire ma
Se questi sono fatti che nessuno distrugge che vivono le persone vedrete
Ma un po'già quello che riguarda e su male
Persone che hanno questo spazio comune di superamento quindi delle di delle
Confini nazionali
Ma cosa può garantire
Lo sviluppo di questo momento senza rendersi conto noi parliamo sempre e solo di ciò che è un limite
Ma non ci rendiamo conto che molte delle cose che facciamo normalmente
Sono possibili per questo spazio che se sparisse prenderebbe la vita di noi nella vita quotidiana normale trentotto non so scende
La possibilità della libera circolazione delle persone dei mezzi
Per lavorare io non
In questo momento di crisi io conosco personalmente centinaia di giovani chi hanno più trovato nella libera circolazione non solo dei calciatori
Ma del lavoratori la possibilità di avere
Un lavoro uno sviluppo
Questo spazio europeo cosa che era impossibile
Idem per quello che conosco di più l'aspetto che la cultura della scienza della collaborazione tra università dicevo tra gli studenti dei professori
Ma anche
Pensate a tutti i programmi di sviluppo che hanno
Che chi li usa permettono di
Fa di far sì che Regioni
Che sono svantaggiati in in Europa possono cresce
Citiamo almeno
Scaduta la Germania
C'è questo
Pur o o adesso dei dei Paesi dell'est
Questo tipo di politica una politica che gli Stati lo potrebbero fare da sola
Ma aggiungiamo una cosa tanto per fare degli esempi voi siamo molto colpiti dai programmi che fa il Banco Alimentare altro ma senza una politica di integrazione alimentare che parte dall'Europa non potranno fare queste cose
Spetterà arrivare alla questione più importante la pace
Io appartengo forse la prima generazione europea
Che non ha visto la guerra
Caso offese uno studio la storia l'unico che raro
Beh
Vuol dire che senza queste dimensioni avremmo come succede come si è visto la Jugoslavia risolto i nostri problemi di contrasto economico in un vuoto che poteva essere ancora una volta quello che hanno fatto
Il PD secoli più Buy dell'Europa
Certo non è qualunque Europa certo che questo come diremo della vostra non è
L'Europa semplicemente
Di interessi bancari contro il popolo piuttosto che di chiusure verso la solidarietà certo che c'è
Una battaglia come mi sembra per esempio il nostro Governo sta facendo adesso per un certo tipo di Europa l'Europa dello sviluppo l'Europa dei giovani doveva Bardella cresce
Perché si può fare del nazionalismo e si fa anche
Con i modi economici difendendo protezionismo i difendendo chiusure difendendo
In modo miope produzioni senza capire qual è lo spazio per lo sviluppo
Non è che si dice immobili redigo si a qualunque Europa ma la battaglia per qualcosa che è giusto non vuol dire buttar via quello che è giusto
Allora voi capite concludendo questo mio intervento che
Tutto questo lavoro voi lo sentiamo con maturato
Al motivo per cui diciamo che il meeting e il meeting dell'uomo al motivo per cui abbiamo sempre parlato di pace in modo non
Neutrale non in modo i remi o non guarda non guardando le condizioni
Anche perché
Queste Europa può essere
Il ponte come è stata e come vorremmo sia verso l'esterno
Un'Europa più mediterranea di quello che abbiamo visto negli ultimi anni e una Europa che sa che sente i Paesi rivieraschi come parte dello suo sviluppo
Che sa scegliere lì chi è chi è veramente democratico e chi no ma chissà riprendere una politica di aiuto
Perché molto più vicina della Cina con tutto rispetto alla Cina cioè il Nordafrica
Una Europa che sente come i Paesi in via di sviluppo qualcuno con cui collaborare norma opporsi e allora questo tema che sembra essere il meno immediato diventa anche un un atto di coraggio
Perché se noi non decliniamo l'idea di uomo l'idea di cristiano per quel che ci riguarda in questa
Spazio largo in cui l'identità non scompaiono ma diventano collaborativi c'è un grande progetto
Sì allora si sarebbe astratti questo l'auspicio con cui vorremmo cominciare il meeting e che e quello è anche
Il punto in cui noi diciamo che siamo veramente consentano i come i nostri Ministri a chi in questi anni fa una battaglia
Che dovremmo percepire nell'esperienza come un fattore fondamentale del nostro sviluppo
La parola al ministro Mario Mauro
Grazie ringrazio del meeting per l'invito soprattutto ringrazio
Ministro degli esteri per la sua presenza a sottolineare il fatto che
Il legame speciale che esiste tra il meeting al Ministero degli esteri
è un legame che è insito negli scopi
Di questa manifestazione che appunto il Meeting per l'amicizia tra i popoli
E nella sua storia e nel suo DNA e nelle sue corde
E nell'impegno che hanno profuso in passato i Ministri degli esteri ringrazio il ministro Franco Frattini che qui con noi oggi nella doppia veste di
Ministro
Già ministro degli esteri in passato europeista a tutto tondo come Roberto Formigoni soprattutto è nelle corde di un uomo
Che ha dato
Durante
L'arco della sua vita prova di amicizia indubitabile nei confronti del meeting e che penso
Ci possiamo sentire tutti di omaggiare
A pochi giorni dalla sua scomparsa cioè Giulio Andreotti
Lo dico
Vengano subito
Al tema
Che
Tema che il meeting mette al centro credo con l'intento di saltare a piè pari le argomentazioni classiche della retorica europeista
Per fare una valutazione di merito di quelle che sono le chance del nostro futuro cioè di quelle che sono le opportunità concrete per la vita di ciascuno di noi
E credo quindi che gli argomenti cui farò cenno possono essere
Un elemento che non vuole riproporre la stucchevole polemica su
L'Europa compiuto incompiuta
E questo dipendere dalle tensioni che si manifestano in prossimità delle tornate elettorali per poter scaricare barile
Sul contesto europeo
A dispetto delle contraddizioni che ogni nazione vive
Ma vorrei invece inquadrare in modo molto chiaro ed evidente quello che è il cuore della questione
Un grande europeista Benedetto sedicesimo
Ha sempre parlato di Europa come concetto culturale e storico quindi non semplicemente come concetto geografico concetto culturale e storico
è talmente vero questo che la formula scelta dai proponenti la mostra quella più che classica dell'Europa dall'Atlantico agli Urali
E
Un tutt'uno con questo concetto e nel motore per quello che può essere l'anti per l'anticipazione di pace e prosperità possibile
Ma allo stesso tempo l'Europa è
Un progetto politico l'Unione europea e un progetto politico
Allora e nostro dovere interrogarci su quanto il progetto politico denominato Unione europea oggi corrisponde alle potenzialità del concetto culturale e storico
Per esempio corrisponde fino in fondo l'Unione europea quando volendo si dotare di una politica estera che ridia l'autorevolezza per essere protagonista nello scenario della pace della guerra a livello mondiale
Organizzasse stesso in modo da vedere oltre ventotto ambasciate
Che denotano i limiti e gli spazi della sovranità di ogni Paese
La ventuno Dessì ma
Quella dell'Unione europea ridotta a ONG organizzazione non governativa dello scenario internazionale
Io penso di no credo cioè
Che quel progetto politico Unione europea e chiamato dalla storia a fare quello A.GI.CO passo avanti che gli permetta di contendere
Nel rapporto con le grandi potenze sullo scenario mondiale
Un ruolo non tanto per la propria volontà muscolare
Quanto piuttosto per l'abitazione di poter garantire realmente a tutti pace e prosperità
E se stiamo sul merito del progetto politico dobbiamo avere la forza di entrare nei numeri dell'Unione europea oggi l'Unione Europea un aggregato di cinquecentotrenta milioni di persone
Che cosa significa che a noi sembra in tanti e che in rapporto al resto del mondo sono appena l'otto per cento la popolazione mondiale siamo nulla nulla
In termini di una competizione reale se non fosse per il fatto che siamo un concetto culturale storico di straordinaria portata
Ma questo a otto per cento consuma
Quasi il cinquanta per cento del welfare che viene distribuito nel mondo
Questo otto per cento cioè ha saputo sviluppare negli anni in cui
Partendo dalla tesi
Che trova il consenso maggiore ma che ha trovato la maggior difficoltà nell'applicarsi e cioè il bisogno di spegnere i fuochi della guerra e proporre dovunque l'antidoto della pace avuto la capacità di creare
Un così forte reddito
Vale a dire una così grande ricchezza che oggi ci troviamo ad essere i fruitori di quella ricchezza e nel contempo interrogarci se veramente sulla possibilità di mantenerlo
Fatta cento la spesa in euro su pensioni sanità istruzione la metà
Viene consumata dall'Europa
E lei OPA che quel continente quella realtà di progettualità politica di cinquecentotrenta milioni di persone
Che vede al suo interno settantacinque milioni con meno di venticinque anni
L'Egitto che ha ottanta milioni di abitanti a sessanta milioni di giovani sotto i venticinque anni un Paese da solo ha praticamente i giovani di tutto l'Europa
La competizione quindi
Comprende
Non solo la complessità di strategie economiche
Non solo l'ardimento di scelte politiche ma starei per dire quasi il tema dell'educazione e di un popolo perché è un popolo che non sappia più immaginare il destino di una generazione e un popolo che rischia di finire fuori dalla storia
E sinceramente di essere annichilito dalla incapacità di comprendere i fattori che la storia compongono
E dirò ancora di più
Ci sono altri numeri che possono descrivere le in passato che oggi
Il progetto politico si ritrova a vivere rispetto al contratto culturale storico che definisce l'ambizione europea ce ne sono cento altri
E potrei parlare per ore
Ma forse forse vale più la pena che noi ci concentriamo su un passaggio che in maniera molto più adeguata lei esce legge la circostanza è la gravità del momento
Noi siamo una realtà che se vuole fare un passo avanti
è costretto a farlo in modo radicale
Cerco di spiegare il contesto
E ovviamente questo è il mio piccolo passaggio questa piccola tensione sostanza che credo aumentarle citazione del Ministro Bonino che attende la spiegazione del termine
Ma deve farlo in modo radicale
Perché l'empasse istituzionale che l'Europa vive accresce di gran lunga
Le conseguenze delle crisi che l'Europa vive la crisi finanziaria ed economica non l'ha creata l'Europa
Ma un'Europa che non affronta la radice della propria impasto istituzionale
è letteralmente come un giovanotto che volendo attraversare un torrente di montagna e dovendo per farlo nonostante l'acqua si abbassa porre il piede sul sassi scivolosi
Se non è guidato dal coraggio e animato dalla certezza di dove andrà si trattiene indeciso un attimo di troppo su uno di quei sassi e viene spazzato via dalla corrente
Quindi radicale
Attiene
La postura l'approccio il modo con cui l'Europa guarda se stessa
E il modo con cui giudica i temi della sovranità
Che cosa vuol dire infatti avere l'ambizione di un'Europa comunitaria faccio il ministro della difesa
E proverò a leggervi dal burocratese stretto quali sono gli obiettivi che dà finiscono l'impegno di un'Europa della difesa
Post urlata nel cinquantaquattro da De Gasperi mai compiuta
E oggi forse anche nelle incertezze dovuti alle titubanze di certe alleanze o del modo con cui le diamo
Che rischia di essere residue subordinato ci devono far capire a cosa di comune siamo chiamati
Salvaguardia dell'indipendenza e dell'integrità territoriale dell'Unione europea va da sé
Tutela della sicurezza dei cittadini dell'Unione europea degli Stati membri delle istituzioni comunitarie
Promozione della pace dei diritti umani dei principi di legalità e democrazia io c'ero assieme agli euro
E vi posso dire che se non ci fosse stato di mezzo il coraggio di persone che si concepiva un'europee e quelle che ha mantenuto aperte la scuola cattolica irrilevanti cattolici per numero in Bosnia
Aperta durante tutto il tempo dell'assedio a disposizione di musulmani e serbo ortodossi per poter avere luogo almeno un luogo
Dove guardandosi negli occhi si riconoscesse la presenza di un Dio
E ci si sentisse motivati ha un'esperienza in cui il nome di Dio non potesse essere preso a pretesto per il proprio progetto di potere non ci sarebbe stata la pace
E non ci sarebbe stata la pace o se dopo la lezione durissima
Disse brezza non avessimo capito che qualche volta la pace anche un tempo di contenimento dei conflitti e il contenimento dei conflitti si assicura anche attraverso l'esercizio della difesa
Mantenimento dalla stabilità
Prevenzione dell'insorgere di situazioni di crisi e di conflitto armato
Contribuire al rafforzamento della sicurezza internazionale garanzia dalla sicurezza energetica dell'Unione assistenza a popolazioni Paesi e Regioni in caso di catastrofi salvaguardia degli ecosistemi terrestri marini ci sono altri venticinque punti che definiscono le ambizioni
Di un progetto comune di difesa europea
L'Europa è un concetto culturale storico questo concetto culturale storico
Per compiersi ha bisogno del coraggio
Di un progetto politico costruito giorno dopo giorno con pazienza Terciuc certosina e con ambizione radicale
In questo Governo
Ci sono
Press può nenti che pur avendo appartenenze politiche differenti hanno una comune matrice federalista il Presidente del Consiglio il Ministro degli esteri e anche il sottoscritto penso che questo piccolo tesoro
Che si chiama federalismo
Vale a dire opportunità di comprendere che nessuno si salva da solo
Opportunità di comprendere cioè che solo così si privilegia ciò che ci unisce rispetto a ciò che ci divide quel concetto culturale avrà finalmente un'attuazione storica grazie
Penso al ministro Mario Mauro ringraziandolo nuovamente per essere qui oggi do la parola al ministro degli esteri Emma Bonino
Grazie mille e grazie di di avermi invitata di darmi questa occasione anche perché per altri impegni non sarò al vostro meeting ma non perché intitolato dosi emergenza un uomo non mi senta
Invitata diciamo
Però emergenze umanitarie di passare
Ma ma è semplicemente
Semplicemente perché io o altri impegni ma
Quindi grazie a maggior ragione di questa opportunità
Sentendo prima ovviamente Vittadini e poi il mio collega ministro alla Difesa mi dà la possibilità quindi di andare avanti di elaborare ancora qualcosa
Perché credo che diciamo il merito storico alle nuove generazioni l'ha ricordato molto bene a lei
Anch'io sono figlia nata dopo la Seconda guerra mondiale quindi
Quello che so della guerra perché me lo raccontava il mio papà
Quello che ha visto dalla guerra l'ho visto dopo in età già adulta e non in Europa diciamo come come spazio da unione politica ma nei Balcani
E la cosa che a me ha fatto più riflettere che mai avrei pensato potesse ritornare
è che
Da commissari e nel mille novecentonovantanove quindi non fa tanto tempo fa
Durante diciamo la la l'iniziativa Kosovo
Un giorno stavo in Macedonia
Perché ero Commissario agli aiuti umanitari quindi la Macedonio già un Paese così fragile molto composito etnicamente riceveva
E continuava a ricevere
Decine di migliaia di profughi da Pristina
Che non erano profughi diciamo
Erano normali come forma la modalità era e pensavo che mai più l'avrei vista
I miei collaboratori a mezzanotte pioveva mi sveglia e dico commissaria venga a vedere avvenga la frontiera venga a vedere cosa succede
Sono andata alla frontiera sono passata arrivare in una specie di grande fosso ho visto migliaia di persone
Che erano state scaricate da dei treni in partenza da Pristina alla mattina
Caricati di forza con i treni chiusi e blindati
Dall'esterno
Era un'immagine che solo nei racconti di mio padre e in qualche film
Avevo visto e pensavo che mai più in uno spazio non di unione politica ma della
Vicinato europeo si sarebbero ripetute invece le abbiamo visti e non tanto tempo fa mille novecentonovantanove aprile mille novecentonovantanove
E da oggi
Ieri ero a Zagabria
Zagabria la Croazia è diventato il ventottesimo Paese dell'Unione europea
Abbiamo
Dato una data per l'intero processo di negoziato alla Serbia
Al Trattato di associazione al Kosovo
In Albania c'è da stabilire una data
Montenegro già c'è l'altro lo status di candidato insomma una Regione accanto a noi che solo
Vent'anni fa e per sei anni ha attraversato una delle diciamo più più violente più dolorose più cruente
In una settimana CUP cresce al nord dell'Albania sono usciti
Perché spinti dall'interno più di un milione
Dei kosovari
Per questo è l'Europa
E questo vi dice anche due cose però che la storia tempi lunghi
E spesso le persone hanno memoria corta
Perché come se tutto questo l'obiettivo per scontato
E giustamente diceva lei guardando al Mediterraneo
Ognuno di noi vorrebbe ovviamente paesi al sud
Libere intolleranti Democratic indipendenti rispettosi dei diritti delle donne e dei bambini delle religioni eccetera ma questo sarà un processo
E sarà un processo che dobbiamo sapere lungo controverso contraddittorio e poi forse anche doloroso
E lì c'è un limite
Anche a quello che noi possiamo
Aiutare a far
Non c'è la
Bacchetta magica per cui
Ci sono in corso a sud di noi
Uno scontro gigantesco tra famiglie sciite a famiglie si mite con una serie di addentellati
E non per motivi religiosi principalmente ma per motivi di posizionamento geostrategico geopolitico
Noi dall'esterno non c'è moltissimo che possiamo fare salvo l'attenzione
E la possibilità di cogliere tutti gli strumenti a volte so che non non è appassionante
Ma provare a dire che intanto bisogna evitare di peggiorare le cose e so che non è una linea politica che nonché
Susciti l'entusiasmo delle folle
Però esiste anche un limite a volte della diplomazia questo lo dobbiamo dire
Perché sono in corso altri movimenti per l'UDC
Questo però cosa vuol dire a me riporto per dire solo tre o quattro cose e a seguito di quello che voi avete iniziato a dire sull'Europa io
Per usare una metafora
Sull'Europa spesso la dipingo come
Come quei muri a secco che fanno gli antichi ciò che stanno insieme senza costrizione esterna
E stanno insieme per l'abilità di posare le pietre per l'abilità su tutto umana appunto di costruirlo questo muro senza costruzione esterni
L'adesione all'Europa è una decisione libera
Non ci ha costretto nessuno anzi dobbiamo avere l'orgoglio di far parte del gruppo dei fondatori
Con un gruppo di visionari che ha inventato l'Europa nei momenti più difficili e più bui della nostra storia e proprio perché era così buio
Ha saputo inventare quella candela che poi ci ha guidato
Però in questi muri a secco se poi viene via la pietra centrale crolla l'intero muro
Vi faccio un esempio
Se noi dovessimo arrivare alla
La la primavera prossima
Ha un'elezione del Parlamento europeo con una maggioranza una presenza molto importante di euroscettici euro forbici
La stessa costruzione europea
Nel rispetto spenderebbe non solo con uno stallo ma proprio come diciamo una cosa di difficile difficilmente superabile
Quindi il periodo che abbiamo di fronte in Italia in tutti i Paesi della costruzione pur nella critica pur nella diversità di opinioni
Ma di reinventare un entusiasmo una dedizione europea questo è il compito di una classe dirigente non dico solo politica dico dirigente da tutti i punti di vista
Di migliaia di imprenditori di lavoratori sociali insomma di una classe dirigente che sappia guidare il proprio Paese
Anche in una situazione in cui oggi
Vero oggi se noi guardiamo solo la fotografia pure per un euro
Appassionata come me oggi l'Europa non è che suscita fortissime entusiasti
Ma proprio per questo noi dobbiamo
Provare a domanda a spingere avanti non a tornare indietro perché la verità è che
Di fronte a un'Europa che ci delude in alcune volte
Che pure ha una sua presenza storica che state lo riconosciamo fondamentale noi abbiamo due opzioni
Solo che temo si stia scegliendo la terza
Noi abbiamo l'opzione del coraggio di andare avanti di dire che noi siamo federalisti europei
Che non è niente di nuovo perché non l'ho inventato io
E poiché tornerò sul perché perché io non conosco altro sistema istituzionale che sappia combinare
Rispetto delle differenze e democrazia che non sia il sistema federalista
Se qualcuno c'era un altro si faccia avanti e lo dico
Ma io non conosco altro sistema sperimentato al mondo che sappia tenere insieme cinquecento trenta quaranta cinquanta milioni di
Di persone
In tolleranza delle diversità più che tolleranza delle diversità valorizzazione delle diversità perché le nostre diversità sono un asset non sono se organizzate sono un asse
E secondariamente
Penso
Oppure si va indietro
Ringrazio analizziamo torniamo agli Stati nazionali che è quello che stiamo facendo senza dirlo vorrei mettere tutti diciamo
A in guardia
E
Essi si sceglierà la terza scelta che è quella dei piccoli passi che ci portano sempre a un troppo tardi troppo poco
Che ci emettono sicuramente di cadere in un una vistosa e non
Questo o quel Paese di volta in volta
Ma sicuramente non hanno né la forza nell'ambizione nel coraggio di ricreare in qualche modo la speranza europea
Vedete io mi diceva qualcuno un giorno l'Europa non ci sarà mai perché ancora non vi siete neanche messi d'accordo se e meglio accennare a birra o a vino
No no io voglio proprio che resti così
E cioè che ognuno di noi francamente rispettoso delle sue tradizioni non non è questo il problema
Quello che mi piacerebbe invece che fosse messo in comune sono quelle politiche che insieme ci fanno fare la differenza
Non è l'idea di un'Europa inclusiva occhiuta che forse era necessaria per avviare il mercato interno tutte le direttive di regolamenti eccetera eccetera
Ma oggi noi dobbiamo mettere insieme quelle politiche che
Perché per economia di scala ci consentono
Che se parliamo a nome di cinquecentotrenta siamo efficaci
Più efficiente calci che se parliamo dopodiché ognuno mangia beve
Come vuole canta parla c'ha le sue culture alle sue tradizioni e non è l'omogeneizzazione secondo me è l'obiettivo
Anzi secondo me è il massimo di sussidiarietà che questa parola difficile da spiegare a chicchessia che non ci sia un esperto ma il massimo di sussidiarietà
E il minimo di politiche comuni che sono quelli che fanno la differenza
E come diciamo né come Spinelli non non veramente nessun problema a far riferimento agli Stati Uniti anche se potrei farlo alla Germania piuttosto che ad altri Paesi federali o federalisti
Negli Stati Uniti son pochissimi
Politica in comune
Anzi c'è persino una diversità che per me
Sui diritti umani che sarebbe intollerabile
Negli Stati Uniti la pena di morte decisa come sapete è stato pasta per noi sarebbe impensabile credo giustamente peraltro credo giustamente
Però poiché hanno insieme il tesoro
La politica estera la politica di difesa
Pochissime altre cose
Lo Stato centrale e gestisce il venti per cento del PIL e proprio perché ha un tesoro anche una banca di ultima istanza che è in grado di spostare monetaria di prestare per evitare il fallimento di questo o quel settore
Noi invece mettiamo insieme l'un per cento meno
L'UPI per cento
E il vero Stato pesante non è la nostra ipotesi di Europa federale
Oggi il vero Orso prestato soli Stati nazionali ognuno dei quali gestisce in quaranta o il cinquanta per cento del PIL Piumetto in media quindi se c'è uno Stato pesante ancora e quello nazionale
Lo dico perché in tutte le volte che si parla di federalismo europeo mi si dice ama il superstato nord non niente di tutto ciò
Io credo che queste al coraggio che dobbiamo avere
Perché questo ci porta pure in questa situazione di crisi perché diceva giustamente Mauro
Questa è
Si è anche una crisi economica una crisi che sta diventando sociale ce l'abbiamo tutti ma è innanzitutto una crisi di governance politica
Cioè abbia deciso all'Unione bancario un anno fa
Ne avete più vista l'ombra voi dire è un anno nel mondo d'oggi è un tempo infinito
Le stesse decisioni che tu prendi oggi se le applichi tra cinque anni oggi sono buone tra cinque anni sono inadeguate di tutta evidenza per il semplice motivo che il mondo è andato avanti
E ai bagni Antunes che potremmo chiedere ai nostri partner fermatevi un attimo andate troppo in fretta chiedere glielo possiamo sempre chiedere che ci aspettino avrei qualche dubbio
Io penso che abbiamo tutti gli asset Serius riuscissimo a superare lo stallo politico in cui siamo
E chiudo solo per dirvi che pure quando abbiamo fatto la moneta unica
Era chiaro che non è mai esistito al mondo non è mai esistita al mondo una moneta comune
Senza una politica economica comune senza un tesoro
Non è mai esistito
E quando lo si fece notare ricordo perfettamente che il Colle da altre risposero ma lei ha perfettamente ragione però intanto c'è un accordo sulla moneta la politica seguirà
La verità è
Che l'Euro piaccia o no è stato un tale successo al di là di
Che ci siamo scordati la politica
Conclusione dell'intera vicenda noi abbiamo una governance da primavera
Ed abbia il tempo
è appena arrivato invece una tempesta è non avevamo leggo la governance adeguata
Per decidere una cosa deve essere notificata da ventisette Parlamenti nazionali
E avanti di questo passo quindi
Io penso che stanno da noi ha il coraggio nostro del nostro Paese magari di tornare con l'aiuto di tutti voi capofila di un progetto senza paura di dire la io sono una tale europeista che francamente
Non no
Timore reverenziale
Non è che mi devo fare accettare in euro non ho nessun timore reverenziale
So che in questo Paese sia un posseduto diciamo così
E che è meglio che cominciamo a rimetterci in piedi camminare un pochino più velocemente
Questo spazio questa dimensione politica quel Mauro accennava di cui questa mostra spero
Ridiamo a tutti il senso di sei come se avessimo perso il senso di noi in qualche modo
Beh io penso che
Comunque e il progetto che ci tiene insieme
Ed è un progetto che deve lasciare spazio alle individualità alle libertà personali avere dei valori certamente
Ma che deve essere soprattutto un progetto politico di cittadinanza europea
Per favore senza omologazioni
Ma basta più anche coi piccoli passi sempre troppo tardi perché questi francamente non esame non
Entusiasmano più nessuno
Infine credo abbiamo una scadenza su cui lavorare ho già detto
Le le elezioni al Parlamento europeo starà a tutti noi come sarà questo futuro non è che già un
Destino cinico e baro starà a noi forgiato lo questo Parlamento europeo
E avremo poi il semestre di presidenza che può essere una grande scadenza per il nostro Paese e mi auguro che su questo al di là delle differenze tra noi che ci sono le mie le conoscete quindi è inutile che lei elabora
Però rimane il fatto che esistono poi dei dossier comuni che sono nell'interesse nazionale nell'interesse del Paese e io credo che l'Europa quella che vi ho descritto è
Anche l'interesse italiano grazie
Grazie al ministro Bonino
L'intervento conclusivo va al Presidente mi dà Guarnieri
Ringrazio professor Vittadini signori ministri della cui presenza come già veniva detto siamo particolarmente lieti e onorati che ci hanno
Introdotto ad uno degli avvenimenti e altri ai temi agli snodi centrali del meeting di quest'anno
Come diceva Vittadini la mostra dedicata all'Europa sarà aperta nella giornata inaugurale
Dal presidente letta che poi successivamente terra discorso inaugurale di questa trentaquattresima edizione del meeting
Su tematiche europee interverranno nei giorni successivi presidente Scholz i ministri Luppi del rio e passiamo inattesa della conferma del ministro ma vero milanesi
La vicenda dell'Europa che oggi abbiamo voluto tematizzare centrale storicamente e culturalmente
Ma direi che anche
Paradigmatica del contenuto di tutto il contenuto del meeting di quest'anno l'Europa infatti è il luogo in cui abbiamo assistito come già veniva ricordato all'affossamento dell'umano
Nell'esperienza tragica dei totalitarismi del Novecento ma sempre come raccontava Vittadini della morte che che vedremo nella mostra sono proprio le persone di questa stessa Europa
Che anche oggi Purini sistemi dove le libertà democratiche sono garantite continuano comunque a rischiare di vedere ridotta e anestetizzata la propria umanità
Questo è
Una faccia un risvolto del tema emergenza o emergenza uomo che limiti intende mettere a tema
E quello che Pasolini chiamava la grande Mogol omologazione che averle già citato definiva una malattia morale
Cito dal discorso di Capodanno del novanta appena eletto Presidente siamo malati moralmente abituati a dire una cosa pensarne un'altra
Abbiamo imparato a non credere più in nulla a non preoccuparci per gli altri concetti come carità amicizia con passione umiltà perdono hanno perso la loro profondità
Siamo in un tempo di crisi
Una crisi morale una qui spirituale una crisi culturale una grande crisi sociale ed economica ma come tante volte il Presidente Napolitano ha ricordato abbiamo risorse spirituali umane e culturali per sollevarci
Anche se purtroppo invece quello che abbiamo davanti agli occhi tante volte è una sorta di
Appiattimento è una sorta di non considerazione di non assunzione di queste grandi risorse è una sorta di appiattimento uno smarrimento del desiderio che vediamo esprimersi
Nello scetticismo dei giovani non sto a citare indagini statistiche note a tutti
Lo scetticismo dei giovani la perdita di desiderio dei giovani ma
Al tempo stesso la rassegnata impotenza di tanti adulti
Quel clima di paura di sfiducia di indifferenza di estraneità che domina i rapporti i rapporti interpersonali i rapporti sociali
La quota banalità di piccoli interessi
Così come la gestione egoistica di interessi grandi e non ultima ma
Tragicamente evidente la violenza insensata dei rapporti di tanti comportamenti
Questo è
Questo è quello che questo è quello che registriamo questo è il contesto nel quale viviamo eppure
La persona umana umana ed è un altro eppure sia amo un irriducibile desiderio eppure ognuno di noi è
Una passione per il bene per l'area età eppure ognuno di noi è un bisogno di costruire un impeto di aperture un impiego di conoscenza e un gusto del bello e un gusto del positivo ognuno di noi sa
Che siamo fatti così se non altro per il fatto che quando
Queste dimensioni vengono sollecitate ho le idee per per ognuno di noi o le vediamo accadere davanti a noi questo far riparare il cuore perché siamo fatti per questo
Testori in un editoriale del settantotto diceva è una battaglia
In cui c'è una luce da proteggere affinché possa crescere per reggere all'urto in cui ogni ora ogni giorno a essere messo in gioco è e sarà il senso e il destino spesso dell'uomo della sua maestà
Sta grande parola che che Testori lancio
Ministri in queste editoriale del settantotto e che divenne in qualche modo la cifra con cui Louis guardava la persona umana
E in questa mai Stacche l'io consiste ed è da questa consistenza che anche oggi può trarre origine la speranza che non basta consistere occorre che la consistenza possa mettersi in moto che l'identità dell'io possa muoversi per muoversi occorre sperare occorre poter sperare
Cito ancora a venti
La speranza non proviene dal mondo che ci circonda la speranza non proviene dall'oggetto in cui si spera dietro di essa c'è l'esperienza umana del proprio esistere e dell'esistenza dell'uomo
E oggi è importante sapere proprio perché siamo in una condizione di estrema crisi è importante sapere da dove si origina la speranza
E la speranza come come dice Avella partire proprio alla natura del cuore speriamo perché esistiamo il fatto stesso che
Che ci siamo farsi
Che percepiamo il valore del nostro esserci fa sì che inevitabilmente speriamo
Consentitemi una
Sottolineatura ma credo che appartenga al realismo con cui
Con cui sto elencando i fatti e le circostanze che
Che che abbiamo intorno
E tanti anche di noi qui presenti sono calati all'amicizia con don Giussani
Per quanto ci ha reso consapevoli e ci ha educato a riconoscere ragionevolmente nell'esperienza vissuta
La presenza di questo fattore irriducibile che lui chiamava esperienza elementare quella somma di esigenze di evidenze che la persona non si dà da sola
Ma che non può non riconoscere di avere in sé come scintilla che mette in azione il motore umano
E non è un caso che
Anche il titolo dei nidi di quest'anno sia una citazione di don Giussani
La citazione dell'ottantotto emergenza uomo il compito è di ridere stare l'identità dell'umano e l'identità è un rapporto assoluto sciolto da qualsiasi cito ancora
Ciò otto da qualsiasi determinazione è il rapporto con il Ministero che lo fa
In questi oramai trentaquattro anni questa
Di questa nella tratta trentaquattresima edizione in cui meeting ha cercato di contribuire all'amicizia tra i popoli questi anni sono stati la dopo inversione imprevista e continua che proprio il desiderio del cuore ciò che può rendere amiche amiche persone diverse per fede cultura
Appartenenza etnica o ideologica non cito ma tante delle persone che sono qui sono persone con le quali siamo diventati amici in questi anni proprio a partire dal riconoscimento di questo desiderio
Perché senza il riconoscimento che l'altro è un bene
Altre un bene nella sua diversità non un ostacolo alla pienezza del nostro io come scriveva
Carona Repubblica il dieci di aprile non si vada oltre una generica tolleranza come il ministro Bonino prima sottolineava e la generica tolleranza e ancora poco
E proprio per questo desiderio di di apertura per questo bisogno di di riconoscersi amici con uomini appunto diversi
E che ci siamo sentiti particolarmente letti e sollecitati quella sera del diciotto maggio quando impegni in piazza San Pietro ma a Francesco invitava a non chiudersi a creare una cultura dell'incontro è una cultura dell'amicizia è stato difficile non dire
Ci sta invitando ad andare avanti
La storia dell'Europa la storia passata alla storia presente dell'Europa
Come Vittadini diceva racconta di una cultura e di una tradizione capaci di creare condizioni perché la diversità il cambiamento l'amicizia possano vincere perché gli uomini possano riemergere
Perché
E qui passo alla seconda secondo risvolto di questa parola emergenza c'è un'emergenza che come un grido d'allarme
Che e tutta questa questa percezione di percezione di smarrimenti o dell'identità di smarrimenti o dell'io che in qualche modo anche i grandi maestri citati sottolineano
Ma c'è anche un emergere chi dice della irriducibili da della persona umana della sua libertà perché il desiderio in distrutti del bisogno di verità e investire papille e allora esiste sempre la possibilità che quella maestà di cui parlava Testori riemerga
A venire don Giussani Testori Pasolini sono stati maestri nel gridare queste riducibili TA
E saranno in qualche modo maestri anche all'interno del meeting di quest'anno li ritroveremo nel programma dei miti di quest'anno passo rapidissimamente ad alcuni flash sul programma
Indicando vi lo spettacolo inaugurale perché lo spettacolo inaugurale avrà come protagonista uno dei più inquieti e indomito il ricercatore del la verità che la storia abbia conosciuto Agostino di pone un
Che per l'interpretazione di Sandro Lombardi salirà sul palco appunto dello spettacolo inaugurale del meeting
Dal primo meeting dell'ottanta dedicato allora alla pace ai diritti dell'uomo
Era il grande tema di allora era le
Era all'emergenza d'acqua dalla quale in quel momento ci sentivamo particolarmente sollecitati abbiamo sempre cercato di documentare un apparente paradosso che la storia ci evidenza ci evidenzia
Da una parte che la maestà dell'uomo non ha bisogno di condizioni materiali per essere vissute sperimentata
I dissidenti chi ha vissuto il Gulag che ha vissuto il carcere i martiri ci hanno sempre documentato questo che la maestà non ha bisogno di condizioni per essere sperimentata
Ma al tempo stesso chi vive la consapevolezza della grandezza della persona non può non lanciare un grido instancabile perché la pace e la libertà
Si affermi no esistano perché sono la mancanza di pace e la mancanza di libertà
Sono lesive di questa maestà della persona umana e in particolare come veniva anche ricordato prima in questi anni abbiamo guardato con particolare bene con particolare tensione e con particolare condivisione a grande tema della libertà religiosa di libertà religiosa parleranno anche quest'anno insieme
Franco Frattini ha cardinale Torre del che appunto non sono nuovi al meeting su questo tema Paul batti temi agiva ali già vicepresidente della Suprema Corte egiziana e anzi Umar rialzerà della Università islamica di Giacarta
Su sicurezza e missioni di pace interverranno insieme al Ministro Mauro Maria Bashir Procuratore della provincia di Herat in Afghanistan in generale portolano il caporalmaggiore dei bar sale bersaglieri Monica contraffatto
A tanti noto che si tratta di testimonianze sul campo
E a raccontarci come
Viceversa anche nella persecuzione si vive abbiamo invitato il vescovo di Aleppo in Siria monsignore Antoine curdo
Il tema della libertà così caro così strutturalmente legato all'identità dell'uomo lo abbiamo voluto coniugare anche col tema dell'arte
L'arte è sempre in qualche modo documentazione e provocazione alla libertà segno
Quella
Punta ultima di scintilla che nell'uomo c'è e abbiamo invitato uno dei più grandi maestri del teatro contemporaneo regista russo le doti con cui gli allocheremo proprio sul tema teatro e libertà
In quanto dalla testimonianza privilegiato al meeting
Provvedimenti può essere un incontro reale fra uomini USA ma carichi di padre pipe parroco di Buenos Aires ci parleranno
Attraverso la loro testimonianza di quelle periferie cui così frequentemente fa riferimento Papa Francesco
Ascolteremo ciò quotarsi editorialista de La ed il Times Vladimir Morbio fratture dell'Università ortodossa antico di Mosca curatore di una mostra testimonianza sui martiri russi del Novecento
Non mancheranno i grandi temi dell'emergente italiane
Le carceri con i Ministri Cancellieri attendiamo l'amministrare la conferma del Ministro Alfano e con Luciano Violante tema del lavoro con il Ministro Giovannini economia con la presenza del ministro Zanonato ed importanti rappresentanti dell'imprenditoria italiana
Ultimissimi fatti di rilevante attualità che mi permetto di citare che sarà presenti al meeting i risultati della ventennale ricerca del progetto può anche in campo giuridico la presentazione del volume che raccoglie i grandi discorsi giuridico politici di Benedetto sedicesimo
Con la presenza di José Wyler
E di Andrea Simoncini sui sistemi di istruzione
Avremo il con l'autorevole contributo di Elisabeth King Direttore del Dipartimento educazione dalla World Bank e una
Una particolarità sul tema dell'educazione quest'anno Imifin propone un frammento
Della lunga storia di un rapporto educativo il rapporto educativo di don Giussani con i giovani attraverso la presentazione dell'ultimo libro di don Giussani affidata Salvatore Abruzzese
Spesso ci viene chiesto e concludo che cosa ci aspettiamo dal miti di quest'anno io credo che in un tempo così complesso e difficile quello che ci aspettiamo da miti di quest'anno e che sia
Che possa essere un contributo
Non tanto a segnalare le emergenze ma che possa essere un contributo ad emergere perché ognuno
Che chi vivrà l'esperienza di quella settimana possa tira sulla testa questo attraverso la testimonianza di chi nei luoghi e nei campi più diversi ad emergere ci sta provando grazie ancora i signori ministri grazie a voi e arrivederci al meeting
Do
Concludo solo
Secondo devo solo ringraziare le aziende che anche quest'anno hanno deciso di
Partner ENEL Finmeccanica Intesa San Paolo e Wind egli ottici appartenerle dell'evento Autostrade per l'Italia Coppola ENI Ferrovie dello Stato FIAT il Consorzio Grana Padano illumina Lottomatica Nestlé Sisal Sky
Ora per chi vuole alla mia sinistra c'è un breve buffet grazie e arrivederci