"Processo di trasformazione: politica e istituzioni"

Proprio energica nell'applicare norme disillusi qui viabilistiche S. voce
Gli amici diamo inizio ai lavori di questa mattinata conclusiva
Vorrei pregare
Gli amici che interverranno sono undici
Di attenersi ai tempi che abbiamo indicato
Perché veramente è giusto che tutti possano sentire le conclusioni di questo convegno e quindi occorre che lo crediamo nei tempi stabiliti allora
Intervengono nell'ordine l'onorevole polacca Castagnetti rubi Leoluca Orlando e poi gli anni
Via via vi leggo
Beniamino
Castagnetti
Cari amici come
Apripista di quest'ultima giornata poi scenderanno i campioni
Mi sia permesso e perdonato un riferimento alla morfologia del paesaggio
Dal verde Altopiano di Lavarone dove abbiamo avviato una riflessione politica elevata sul piano culturale
A queste dolci colline di Chianciano
Dove approdano appassionata ricerca
Che verrà poi condensata in un documento
Si nota una continuità nell'analisi e nella proposta di valori divide e di progetti
Ma anche una diversità giustificata a mio modo di vedere dopo urto una di approccio tematico
Di orientamento procedurale di indirizzo operativo
Un filo rosso
Mi pare raccorda tutti gli interventi
Ed è costituito insieme salutarono volai a Saluzzo Mele ricordare
Crediamo
Dall'orgoglio di appartenere ad una grande tradizione sicuramente di sinistra
E dal timore di una sua dissolvenza o per nostra ignavia opera altrui ostilità
La paura cari amici è un sentimento umano rispettabile
Da coltivare forse perché può aiutarci a non sopravvalutare le nostre ambizioni e a non sottovalutare quelle degli altri
è per questo motivo che intendo soffermarmi sulla preoccupazione che ho colto ed Espresso
Assai diffusa tra noi
Sperando di non essere accusato di una chiusura autoreferenziale
Sotto questo profilo mi permetto di svolgerà quattro osservazioni sintetica
La prima osservazione
Non abbiamo nulla da rinnegare del nostro passato
Perciò
Rispetto ma non condivido né l'abdicazione
Nell'evasione nella diaspora nella sinistra democratico cristiano
Perché le luci e le ombre di cui abbiamo parlato in questi giorni e che riguardano la nostra storia anche recente sono generate da una determinazione collettiva perché a noi tutti non appartiene la propensione del capro espiatorio che induce a dirigere il dito contro qualcuno senza accorgerci delle altre dita che sono rivolte contro di noi
Seconda osservazione
Il nostro punto di appoggio
Era presentato dalla relazione di leopoldo Elia e dai molti contributi di tanti amici più o meno autorevoli
E stata fornita una traccia pregevole perché composita perché lucida in cui si riconoscono le ragioni della cosiddetta mano destra cioè le ragioni dall'intelligenza della razionalità della logica politica
Ma anche le ragioni della cosiddetta mano sinistra che sono le ragioni della fantasia della creatività del sentimento della socialità che produce poi i programmi che stanno alla base di tutte le nostre scelte
è stata fornita una traccia anche ardita che impone un salto di qualità la Democrazia cristiana e alla sinistra della Democrazia Cristiana
La terza osservazione
è raccolta in una domanda che viene spontaneo quali sono le condizioni per apprestare una ripresa della DC
Sono molte
E su di essi il dibattito in questi giorni preciso ed esauriente si è sviluppato
Dalla individuazione
Della debolezza ed è il limite del nostro partito all'unità dello stesso
Una unità come si è detto più volte non intesa come la sistemazione di un vecchio Meccano
Ma una condizione decisiva è il rafforzamento non una sconsiderata liquidazione da qualcuno desiderata anche all'interno della DC della sinistra democristiana
Noi qui osiamo ripetere lo slogan forse abusato
Che fare la sinistra e fare la DC
Ed è così allora cari amici che la responsabilità tutta intera ritornano voi
Siamo costretti a camminare su un difficile crinale guardando ed operando lungo due direzioni
Da un lato dobbiamo guardare ad operare
Nella direzione del versante esterno dove pulsa la società con le sue spire con le sue scommesse
Abbiamo tutti apprezzato i tanti argomenti relativi a questioni cruciali
Che sono stati al centro del nostro dibattito questioni che hanno avuto un'ampia tra attenzione
Nei temi economici nei temi istituzionali nei temi autonomistici mi pare doveroso porre in evidenza
Il travaglio di un sistema di cui poco si parla è il sistema scolastico
Non vi sembri una evocazione d'ufficio
Ma la prospettazione di una esigenza che è centrale per lo sviluppo culturale sociale e soprattutto economico del nostro Paese
Di un'esigenza che è centrale anche per la politica della sinistra della Democrazia Cristiana sono sufficienti due semplici annotazioni
Solo i governi guidati
In questa legislatura da uomini della sinistra DC hanno assegnato uno spazio programmatico congrua la scuola
Il governo Corvia il governo De Mita ed uno spazio adeguato alla costruzione di un sistema integrato dove il pubblico e il privato concorrono insieme al raggiungimento di un interesse comune
Sembra paradossale ma è così
Il governo Andreotti
Non degnato di una riga
Quest'ultimo problema questo governo che tanto amato da coloro che sono interessati all'affermazione anche della scuola non statali
Sono i ministri della Pubblica Istruzione della sinistra peggio abbandonato a galloni a Mattarella hanno impresso una la accelerazione ed un saggio ad un saggio e profondo processo riformatore
L'abbandono di Mattarella si fa acutamente sentire nel vuoto lasciato nell'interruzione prodotta nella svolta intervenuta ora con il cambio della direzione politica della pubblica istruzione
Si può allora motivatamente ritenere che anche in questo settore la sinistra possa esprimere un proprio inconfondibile indirizzo possano segnare positivamente il miglioramento della istituzione
Lo specifico della sinistra DC nella politica scolastica si ritrova nel giudizio sulla condizione che diamo del servizio nell'attenzione alla tendenza al suo movimento nella fiducia nel modo riformatore da un altro lato ed ho finito
C'è il versante interno della nostra area
Con le sue difficoltà con le sue articolazioni con le sue esigenze di compattezza e di chiarezza
Dava loro dalla parole abbiamo visto crescere
E di questo G compiacciamo la capacità di fondere insieme le parole e le molte parole che recitiamo con le azioni come il fumo è unito al fuoco
Da Lavarone abbiamo visto crescere la capacità di inventare soluzioni efficaci ai problemi del Paese in risposta ai bisogni della gente
Dalla parole abbiamo visto la capacità di elaborare di seguire sino in fondo una strategia senza appiattimenti sul passato essenza distrazione supponente verso il nuovo che irrompe cari amici
Esiste una sola condizione da rispettare per proseguire con successo il cammino costituire una gestione con la coronale dell'area Zaccagnini anche attraverso un coordinamento potenziato della pluralità
Della nostra diversi diversamente si rischia la disgregazione ricordiamo l'ammonimento del prete di Barbiana sortire da soli e avarizia sortire insieme e politica
Grazie sarà tempo perfetto Castagnetti
Cari amici due sole osservazioni perché abbiamo un arbitro stamattina rigorosissimo
Credo che in questi due giorni siamo riusciti a combattere efficacemente
I sintomi di una pericolosa depressione che stava e sta affliggendo il nostro gruppo
Rimane l'impegno per noi tutti di continuare questo lavoro anche nella periferia in questo momento delicato della vita del gruppo abbiamo in questi due giorni preso ancora più consapevolezza del momento di passaggio di cesura ci ha detto e via verso un tempo è una condizione nuova della nostra esperienza politica
Per quaestor per questa nostra capacità per questa nostra consapevolezza mentre attraversiamo un paesaggio che muta in continuazione noi non ci sono prendiamo non ci sorprende amo neppure dalla lettura dell'Avanti di questa mattina
Non ci sono prendiamo perché i cambiamenti gli abbiamo previsti gli abbiamo già indicati lo stesso Donat Cattin l'altro giorno qui ma ancora più esplicitamente a Lavarone
Aveva individuato che in questo in ciò consiste la ragione della differenziazione interna alla democrazia cristiana
Vi è una diversa percezione una diversa consapevolezza una diversa preparazione una diversa disponibilità ai cambiamenti che incombono ieri cari amici in particolare ieri pomeriggio non pochi interventi hanno provato a indagare cosa può esserci dopo il tempo dei partiti dopo il sistema dei partiti ne parlo perché l'intervento molto bello di Giovanni Moro ieri pomeriggio
E altri discorsi che si sentono in giro per l'Italia in queste settimane seppure finalizzati diversamente ci trasmettono una suggestione molto forte ma anche un po'pericolosa
Chi osserva i percorsi intrapresi da alle giovani democrazie nell'Est europeo ha molto da imparare a questo riguardo
Alludo alle esperienze di Solidarność alle esperienze dei forum alle esperienze che la si stanno realizzando di Democrazia Diretta
O di popolo che si fa soggetto politico in particolare in queste settimane in Polonia e in Cecoslovacchia c'è un dibattito interessantissimo
Sulla qualità del modello democratico
In particolare in Cecoslovacchia questo dibattito è un dibattito interessante cioè in quella che con Slovacchia il cui leader a vele sta coltivando il sogno sta coltivando l'ambizione di una esperienza come lui definite può definisce post democratica
Lunedì mattina ho avuto davvero la fortuna di assistere a un dibattito interessante promosso ma ne parlerà a lungo Simone Guerrini penso dai giovani democristiani a Praga
E in quell'occasione ho incontrato ormai vecchi amici che avevo incontrato quando ancora operavano in clandestinità Benda e Palos
Due amici dove intellettuali cattolici PD prevede diremo cattolici democratici
Che hanno in comune molte esperienze ha fatto il carcere ha fatto i lavori forzati hanno fatto Charta settantasette sono entrati nel forum e poi uno di questi venda e uscito dal forum per fare la Democrazia Cristiana
Il ragionamento di Benda in polemica con palo scollato che è rimasto del Forum è che ancora coltiva un modello democratico senza i partiti è stato sostanzialmente questo
La democrazia non è solo il moderno il modello che deve prevalentemente occuparsi di garantire il governo dalla maggioranza la democrazia è il modello che deve garantire il pluralismo
E allora se così ci interessa intanto il riflettere su un dato avendo visto che la democrazia diceva benda non esiste come bene naturale non esiste spontaneamente in natura
Ma va coltivate va custodita bisogna darle delle istituzioni che la custodiscono sennò non si offrono alla democrazia istituzioni forti che la custodiscono
Essa per spirito di sopravvivenza tende spontaneamente a strutturarsi autonomamente
E sto vedendo dice venda che proprio in Cecoslovacchia dove abbiamo voluto fare una democrazia senza i partiti sta nascendo il corporativismo continuava il ragionamento lui quel corporativismo che altrove ha generato il franchismo
E ho capito questa è la conclusione dipenda che i partiti sono la forma più matura e più adeguata organizzare la rappresentanza e il pluralismo
Ecco amici vi ho riferito questo ragionamento dei democristiani cecoslovacchi perché sono convinto che anche qui da noi
Dopo questo sistema dei partiti ci può essere un altro sistema di partiti che opera semmai in un nuovo contesto istituzionale
Ma non ci potranno essere a mio avviso non ci potrà essere la democrazia dei movimenti delle leghe dei collettivi ferma restando l'esigenza di fare i conti con ciò che dicono con ciò che significò no queste nuove forme di espressione sociale
La seconda osservazione che voglio fare è questa consentirebbe anche a me amici come ho fatto Bornato e Lusetti di una citazione del pensatore più intelligente della moderna liberal democrazia
L'ultimo Dahrendorf fa una distinzione su cui insiste ripetutamente molto forte
Fra visioni e problemi e attribuisce alla politica il compito di riscontrare entrambi senza confonderli tenendoli distinti
E fa un esempio concreto dice i popoli affamati dell'Africa evidenzia un bisogno un bisogno di sfamarsi
Certo a questo bisogno deve essere data una risposta una risposta immediata e bisogna aiutarli a sfamarsi e poi in un secondo tempo
Bisognerà affrontare il problema il problema è come riorganizzare l'economia mondiale ma non possiamo pretendere di dare risposta vi assorbire questo bisogno nella risposta che darà il problema
Perché hanno hanno diritto ad avere una risposta immediata e questi portatori di Schio bisogno
Allora questo ragionamento questa distinzione fra i bisogni e i problemi entrambi oggetto dell'impegno politico ci riguarda
E credo che in questa distinzione ci sia una spiegazione anche delle nostre difficoltà delle difficoltà di questo passaggio di questa cesura come l'ha definita Elia
Le difficoltà del nostro sistema politico le difficoltà della Democrazia Cristiana e se mi consentite le difficoltà della sinistra della democrazia cristiana
Qual è il bisogno che evidenziato oggi episodio che nasce dalla constatazione che lo Stato si stava trattenendo che mentre si espande la sovranità delle organizzazioni criminali lo Stato si ritirerà e allora nasce un bisogno da questa constatazione
L'altra constatazione lo Stato si sta corrompendo si sta di lingua dire quando e si sta trasformando Elia riferito qua la bellissima Lai efficacissima immagina dei vescovi nel documento sul Mezzogiorno della mafiosità dei comportamenti che trasforma i diritti in favori
Ebbene dalla queste due constatazioni nastri un bisogno a cui la politica deve dare una risposta mediata e una risposta immediata una risposta urgente una risposta tempestiva
E questo ci riguarderà riguarda anche noi cari amici quando il capo della polizia dice
Che in tre quattro regioni del nostro Paese lo Stato non esiste più e quando lo stesso capo dello Stato condivide questa affermazione quando un questore si lascia andare a uno sfogo di questo genere speriamo che la camorra riesca a sconfiggere la camorra
Quando nella manovra economica che al all'esame in questi giorni del parlamento una manovra assolutamente indispensabile forse insufficiente nella sua dimensione ma una manovra che ancora non riequilibrio alla situazione di ingiustizia fiscale
Una manovra che colpisce ancora gli equilibri sociali del Paese senza predeterminare senza costruirne dei nuovi quando accade questo a ragioneria alle leghe non debbono tribolare a farsi propaganda
Perché è vero che le leghe sono il frutto della cultura della immediatezza come lui ha detto
Ma le idee sono anche un frutto alimentato dalla rinuncia della politica a rispondere a un bisogno urgente di Stato
Cioè di diritto di ordine di tutela
Forse anche noi per comunicare con immediatezza con il Paese come ci ha invitato l'altro giorno Matulli oltre che del problema dobbiamo parlare di più occuparci di più del bisogno
E forse non basta da parte nostra dire al Paese
Che per noi bisogna problema sono la stessa cosa se così non riusciva non riusciamo a farla recepire a farla capire ho finito rinuncio ad alcune i indicazioni sul piano della corruzione della pubblica amministrazione o della manovra economica voglio però un'ultima un pensiero solo dirlo sul ai nostri rapporti interni
Aderisco al lo spirito che ormai prevalente del di un auspicio di una ripresa di dialogo che porti possibilmente se vi sono le condizioni anche a un'unità interna
Anche se registro cari amici che all'apparire di qualsiasi spiraglio di convergenza o anche solo di dialogo viene sempre incaricato un qualche Pier Ferdinando un qualche Bartolo un qualche Bertoldo da passare immediatamente la saracinesca ne prendiamo atto ma una cosa ci sarà consentito ci sarà consentito dire pretendere di essere trattati di essere considerati per quello che siamo e per quello che diciamo non accettiamo
Di essere considerati una sorta di Luni verdi sinistra passa come i conservatori consigli americani considerano gli ecologisti pacifisti un po'c'è questa tendenza criminalizzati
E soprattutto vogliamo dire che non possiamo disarmare le idee
Non possiamo rinunciare alle idee dopotutto è l'unico patrimonio che c'è rimasto avendo rinunciato a ogni altro tipo di responsabilità e di potere
Non possiamo di Cinven Tara vede per una mera operazione di annessione a una maggioranza che già esiste e che non vuole mettersi in discussione
Forlani ha detto unita sì ma non a tutti i costi bene noi gli rispondiamo ma neppure gratuitamente questo vale per loro e vale per noi
Viene in mente
Viene in mente o davvero finito Tina l'immagine edito come il del dispotismo democratico della tirannia della maggioranza
Non so se questa sia la loro intenzione ma se per caso fosse la loro intenzione sappiano che sapremo resistere
Grazie
Onorevole
Cari amici
La radicalità delle trasformazioni intervenute
Dal nostro incontro dello scorso anno
Il fatto che sul piano internazionale siamo stati spettatori
Vi radicali mutamenti
Che possono e debbono essere identificati come epocali
C'è stata illustrata con estremo nitore con lucidità
Del tutto eccezionale
La Leopold Luigi D'Elia nella sua relazione introduttivo
Ma se
Questa consapevolezza questo richiamo
Che ha rivolto all'intero partito ma in primo luogo e noi
A comprendere come anche la Democrazia Cristiana
A ridefinire persino
Dopo che questi avvenimenti sono intercorsi questa crisi
Del sistema dei partiti si è evidenziata nelle ultime elezioni
In dimensioni certo
Non previste ma probabilmente anche addirittura imprevedibili
Rimane pure ce l'ho suggerisce
Frutto Della come critico che sempre
Corrisponde pensiero degli iscritti di leopoldo
Una certa monotematici TAR non può non essere attribuita anche a questa pur splendida relazione
Che non solo amici per contenuto e preziose
Ma i prezzi usa altri sì
Beh leopoldo sacche penso dico
Perché e rivolta
Alla vita politica italiana chi ha preoccupazioni sull'evolversi della vita politica italiana a ciascuno di noi
Con il tono di chi vuole sempre affermare delle idee
Vuole fustigare dei comportamenti vuole sollecitare delle responsabilità
Ma non colpisce ne vuole mai colpire delle persone
E di questo credo che non solo possiamo Dabo ma dobbiamo a lui
Ha detto essere grati anche nel momento e particolarmente nel momento in cui seguendo addirittura la sua anticipata illustrazioni di limite
Non possiamo sottrarci così come non mi sono sottratto lo scorso anno in situazione meno difficile meno drammatica di quella odierna a considerare una propensione che non solo aleggia tra di noi nelle riunioni grandi ed importanti come quelle di Chianciano
Ma è anche presente nel nostro quotidiano lavoro di parlamentari della Repubblica
Quella di
Consentire che i pur essenziali temi istituzionali abbiano in noi una prevalenza che va al di là del pur essenziale ruolo che giocano
Nelle possibilità concrete di evoluzione della nostra Società nazionale nell'ambito non scordiamo di quella società europea di cui vogliamo essere parte integrante ed autorevole
Certo sono ben lieto di darà atto Guido Bodrato di avere con il suo intervento
Allargato il discorso
Sottolineando l'altrettanta decisiva importanza degli altri temi
E non solo di quello della politica tout-court ma di quei temi economico e sociali che pur costituiscono elemento fondamentale nella possibilità di riconoscere che è una società progredisce o non progredisce
Di quelli elementi relativi alla giustizia
Oltre che alla crescita economica che costituiscono elementi inscindibilmente legati a quelli che consentono il procedere delle società sulla via di una più elevata civiltà
Ecco allora amici
Consentitemi di sottolineare come
Sia insufficiente la nostra attenzione
Sia insufficiente da parte nostra
Il pungolo che rivolgiamo ad una maggioranza silenziosa inerte
A volte verrebbe da
Ipotizzare addirittura inconsapevole
Delle profonde trasformazioni che anche sul terreno economico e sociale si stanno pur realizzando
Se non interveniamo occorre una sufficiente analisi critica se non interveniamo con decisione e risolutezza sul piano politico della proposta e della battaglia io condivido pienamente le proposte
Che sono avanzate a seguito dei suggerimenti e degli orientamenti di Ruffilli sul piano male della riforma elettorale
L'ho detto ieri le europee ad oggi perché non ci siano riguardo tra di noi equivoci
Ma esiste identicamente il problema di non disattendere
Quale rivoluzione si sta obiettivamente creando sul terreno economico e sociale nel corso di questi ultimi anni ed in particolare di questi ultimi dodici mesi
La manovra di ottanta novanta o cento mila miliardi che nel triennio novantuno e novantatré
Andremo ad effettuare pena l'impossibilità di una nostra autorevole presenza nel consesso europeo
Pena l'impossibilità di dare un apporto
Quale è indispensabile come rappresentanti di un popolo di oltre il cinquanta milioni di abitanti sul piano europeo questa manovra per le sue dimensioni
E Perrella incidenza che avrà sul problema dell'equità fiscale
Andrà a modificare le stratificazioni sociali andrà incidere in maniera assolutamente determinante
Così da potersi ritenere che abbiamo una situazione all'inizio delle attuarsi di questa manovra la fine dell'anno
Novanta ed una situazione al termine di questa manovra e quindi al termine dell'anno novantatré
Già la scorsa volta Ciriaco qui
Visse e vorrei che lo ripetesse oltre che a ripeterlo qui desse attuazione
Impegno ciascuno di noi
A richiedere conforta la maggioranza assumendo sulle nostre spalle anche l'onere di non poche proposte certo non tutte perché non siamo tutto il partito
Perché anche su questi temi
Potesse effettivamente svolgersi il nostro ragionamento con quell'attenzione
Così Forte che valga a ricollegarsi anche per questo verso nel dialogo con una Larrondo impopolare uno il tempo è scaduto se poi chiudersi c'è un secondo tema che a leopoldo
Voglio qui
Sottolineare anche perché il documento possa dare al tema una risposta confacente alle responsabilità di questa parte del partito che certamente costituisce
Lo scrigno
Più nobili dell'ITEA democratico cristiana
Ed è quella relativa sono rapidissimo Tina non bisogna all'Europeo veri chiude i rubinetti si siano chiudendo così finanze non fare questo è un punto che ritengo essenziale
Noi dobbiamo di più affermare ed operare
Per non solo renderci conto della progressiva integrazione europea ma perché sia a questo punto leopoldo di riferimento
Per le azioni che anche sul terreno nazionale possiamo e dobbiamo compiere non solo per quanto attiene a una politica monetaria qui richiamata da
Guido come saggiamente portata avanti nel corso dell'ultimo periodo ma anche per quella Conferenza intergovernativa
Che alla fine di questo anno siamo chiamati a vivere come uomini politici del nostro Paese come grande momento di riscatto e di liberazione di tutte le popolazioni europee
Grazie
Dalla parola all'amico Granelli approfitto per
Scusarci nome dell'organizzazione di questo convegno con gli amici che sono al di fuori del teatro e che
Fanno pressione per poter entrare purtroppo siamo già al limite previsto per la sicurezza e quindi essendo già abbondantemente al di sopra dei posti disponibili non possiamo far rientrare ci scusiamo molto con tutti i loro enti
Mi auguro che possano avere almeno
Un'audizione dei nostri lavori
Cari amici
Per cercare di stare nel tempo
Utilizzerò anche gli interventi di molti altri amici per spiegare con molta precisione alla mia opinione sui punti in discussione
Sono facilitato in questo dal fatto che la relazione di leopoldo Elia è stata una relazione non solo bella come solitamente fa Luís
Ma di ampio respiro che ha acconsentito a una riflessione più a più profonda più estesa
A tutti i problemi che sono sul tappeto
E poi vi sono stati interventi pregevolissimo mi come quelli di Bodrato di Martinazzoli di Enrico De Mita nel quale mi riconosco con abbondanza
Che mi consentono proprio di restringere le mie osservazioni a pochi punti
E chiedo scusa se nel rispetto della diversità dell'opinione mi rifarò invece a interventi di amici che non ho condiviso e non condivido in modo da essere chiavi fra di noi
Io voglio dire a tutti e anche ai giornalisti che ci osservano che anche nel momento in cui la sinistra democratico cristiana assume una posizione di intransigenza
Non ha mai pensato né pensa all'Aventino
Noi non alziamo il presso per stare in una condizione di splendido isolamento
Le battaglie che facciamo noi sono per dare a tutta la Democrazia cristiana una iniziativa un orgoglio un modo di essere che è nell'interesse del partito non di un gruppo all'interno dalla Democrazia cristiana quindi non siamo animati dal gusto di starsene fuori mentre il partito dimostra tanta inerzia e tanta incapacità di azione
Ma proprio per questo noi chiediamo un chiarimento che non sia fittizio e che non sia superficiale
Allora su questo punto devo dire per esempio l'amico Corriere dato gli hanno toccato questo problema
Che non possiamo immaginare che per avere buone relazioni con la maggioranza dobbiamo scordarci il passato dobbiamo dimenticare certe polemiche perché così tutto si semplifica
Cari amici io dico
Che per esempio la battaglia che abbiamo fatto in Parlamento
Con grande dignità sull'emittenza radiotelevisiva non è una battaglia che noi dobbiamo mettere in archivio sono altre che devono cambiare politica su un problema che sono
Fondamentali dava delle in Italia non abbiamo fatto non abbiamo fatto la battaglia per risposta
Non abbiamo fatto i guastatori dalla maggioranza abbiamo riproposto con serenità con serietà
Emendamenti fondati e motivati per difendere la libertà di informazione il pluralismo editoriale per opporsi alle ingerenze delle lobby economiche sullo stesso Parlamento
E semmai siamo noi che dobbiamo dirci stupiti che un Governo dalla Repubblica sia giunto a porre la fiducia su questioni che interessavano il privato
E no nell'interesse generale della democrazia
Anzi guerresca
Incruento noi vi prego di non aver di ridurre queste manifestazioni questa di confronto prego Conte il tempo stringe
Quindi
La battaglia che abbiamo fatto su questo punto specifico
è una battaglia che si riproporrà continuamente cari amici
Perché sono entrati in discussione dei valori fondamentali
Il rapporto col Parlamento il rapporto con i gruppi privati che vogliono mettere in posizione di secondaria dalla politica il modo di intendere le coalizioni il modo di governare la la la serietà dei rapporti interni
Quella è stata una grande battaglia seria
Che avrebbe dovuto essere fatta dalla Democrazia cristiana non dalla sinistra dalla Democrazia cristiana se avesse avuto coscienza del ruolo che deve svolgere per difendere cioè taluni valori fondamentali dello Stato
Ma quello che preoccupa a me cari amici non è il fatto di riproporre questo argomento per trovare
Delle divisioni
Noi riproponiamo proprio questa battaglia
Anche per superarla
Ma per far comprendere alla maggioranza cioè se esiste
Che il terreno sul quale si fanno i conti con noi è quello delle idee delle posizioni politiche dal programma della funzione stessa della democrazia cristiana
Non bisogna andare alla ricerca di qualcosa di mediocre da fare una foto con noi non serve dividere quello che non si può dividere perché tutti abbiamo il senso della nostra unità
Né si può pensare che qualche piccolo fatto trasformisti dico che abbiamo registrato anche durante la battaglia per l'emittenza possa essere la via sulla quale ricomporre i contrasti all'interno del partito
Noi ricordiamo un esempio
E lì è agitato
Il famoso detto di De Gasperi venite la stangata nel quarantanove a Venezia
A parte che era De Gasperi all'invito era un po'autorevole
Ma a parte che non porta fortuna perché Dossetti alla stanga andò ma siccome la DC non voleva pare cambiare la politica come necessario sappiamo tutti come è finita
Io ricordo invece un altro esempio in cui la sinistra non si è tirata indietro e ha dato un grande contributo
Alla Democrazia cristiana nel suo insieme
Ed è stato il momento nel quale noi e Moro ci siamo incontrati non in un'operazione opportunistica interna ma nel dare alla DC una prospettiva politica che ha segnato più di dieci anni dalla storia italiano nella direzione giusta cioè il terreno dell'incontro è la politica e la linea è il programma è il costume non è l'offerta di qualche organigramma o l'intesa interna che non serve assolutamente a nulla
E qui vorrei che noi stessimo attenti sul punto che è davanti a noi
La questione elettorale
Cari amici
Avendo io ho detto che non vi è non dobbiamo fermarci solo sulla riforma elettorale vi accennerò solo di striscio Pavia cenno in termini politici seri
Quando noi proponiamo la riforma elettorale
Come in modo serio dal Parlamento per rispondere a un referendum che si sia pure in proprio esprime una forte critica del Paese all'inerzia delle istituzioni lo diciamo seriamente non è che facciamo una mossa tattica
La riforma
Elettorale deve essere seria incisiva
Deve consentire di moralizzare la raccolta del consenso deve tutelare la fisionomia programmatica e politica dei partiti deve rendere meno
Dirompente il rapporto tra i partiti stessi e la società italiana nel suo insieme e quindi non vogliamo qualche espediente o qualche ritocco anche se su questo punto io sono del tutto d'accordo
Con da Martinazzoli e cioè che la riforma elettorale devo operare sul terreno dalla rappresentanza più che su quello di sostituire l'intesa politica tra le forze parlamentari e la stessa stabilità di governo
Ma questa riforma desse una riforma che fa cambiare le cose
Attenti non andiamo verso un Consiglio nazionale abbiamo già fatto questa esperienza non so se voi avete visto ieri sera il telegiornale il TG uno
Che non solo continua a dare versioni particolari anche dei nostri dibattiti ma dopo la nota politica
C'ha già fornito dei modellini che spiegano bene la riforma elettorale con alla presenza di lega che è stata concepita
Alla Piazza del Gesù per cercare di trovare un'intesa con la sinistra interna
A me con la proposta sia pure ben disegnata sui televisori
Mi è parsa un gran pasticcio la greca cioè il tentativo di dare qualcosa noi di dare qualche assicurazione all'esterno di togliere di mezzo il problema
E di fare una proposta che non servirà a nulla abbiamo già fatto questa esperienza
Prima delle amministrative avevamo proposto di alzare il livello del maggioritario nelle amministrazioni comunali l'abbiamo approvata in Consiglio nazionale abbiamo depositato poggiati in Parlamento
Ma ci hanno bloccato dicendo che siccome i socialisti non sono disponibile una riforma non si può fare
Allora stavolta noi non possiamo accontentarci di un Consiglio nazionale che approvi un Progetto confuso e pasticciato soltanto per dire
La proposta la Bcc alla anche se non avrà corso politico parlamentare noi vogliamo un progetto serio e vogliamo che questo progetto vada in Parlamento e si misuri con tutti i partiti per fare quella riforma che va fatta se vogliamo evitare il referendum questo
è un modo di procedere perché
Perché se accadesse all'opposto cari amici se accadesse l'opposto
Non servirebbe a noi ma non servirebbe nemmeno alla Democrazia Cristiana che deve andare a testa alta parlare con gli altri partiti di come affrontare e risolvere il problema della riforma elettorale
Ecco come è il punto essenziale che si verifica su un problema come si è verificato per l'emittenza su un problema
Ma che esprime la parte del nostro modo di vedere alla politica un modo di vedere i rapporti nel partito un modo per risolvere anche in Parlamento i problemi di carattere istituzionale
Ma io sono convinto che quello che è capitato sull'emittenza
E che temo ahimè capiterà anche sulla riforma elettorale
I rischi di capitare un po'per tutto io ho apprezzato molto nei vari interventi soprattutto quello di Bodrato
Direi che le aperture che ho sentito quindi rispetto alla politica economica a questa tendenza ormai ossessiva alle privatizzazioni senza regole
Ha la necessità di ricordarsi che siamo il partito di Vanoni e che tra i gruppi privati da attenere in una posizione di di distacco dal primato della politica non c'è soltanto Berlusconi ma ci sono altri grandi nomi delle famiglie finanziarie italiane
Non bisogna dimenticare che quindi dobbiamo per anche su questi temi a partire dalla finanziaria arrivare alla costituzione economica la difesa del carattere ministro dell'economia italiana su tutti questi temi noi dobbiamo sviluppare una battaglia seria intransigente
Non siamo soltanto mondo Maniaci per la riforma del sistema elettorale proponiamo una politica nel suo insieme che investe gli aspetti economici quelli istituzionali la stessa politica estera che è in un momento di grande difficoltà per lo svolgimento delle situazioni internazionale
Ma proprio su questo cari amici ve lo dico con molta franchezza io comincio a rivendicare anche un diritto
Di discussione al nostro interno per sollevare un problema che non ho trovato in modo soddisfacente nemmeno negli interventi che ho sentito e che ho apprezzato
Io non me la sento più cari amici di continuare a immaginare che la sinistra democratico cristiana deve sollevare con maggiore o minore intensità con maggiore o più seria approfondita degli imponibili proposta tanti problemi
Per poi concludere sempre col dire allori
Non ci interessa la crisi di governo per noi il pentapartito va bene adesso andrà bene dalla prossima legislatura non vogliamo mettere in discussione le alleanze non abbiamo problemi su questo punto questo è un punto debole che a remi
Io non propongo alternative di formule
Ma quello che è sul tappeto oggi è una degenerazione del modo di intendere a delle alleanze e non è Carlo Goria che noi possiamo uscire da questa difficoltà rilanciando un patto politico al pentapartito strategico tra l'altro
Ciriaco De Mita sa che sono abbastanza testone non è riuscito a luglio a convincermi sul pentapartito strategico credo che Goria abbia miglior fortuna quindi da questo punto di vista io non
Ho sempre ritenuto che è il vero patto politico e quello in cui due tre quattro partite non mi interessa il numero si trovano d'accordo a governare per danno un'intesa sul programma e sulle cose da fare
Lo vediamo in questi giorni il Governo sta entrando in crisi anzi adesso abbiamo inaugurato la nuova prassi costituzionale delle crisi annunciate
Perché non siamo noi i guastatori sono altre che stanno sembra il governo e sono sempre in disaccordo sulle cose da fare perché è la politica non è alimentata dalle
In Italia ma è possibile che l'unica cosa che non deve cambiare pentapartito Mapai conseguente al partito ma insomma è un'alleanza difensiva o è un modo per governare è un'alleanza difensiva un modo per governare
E allora qui siccome non vado alla ricerca di formule
E mi avvio a alla parte conclusiva del mio intervento
Io devo dire che noi come sinistra democratico cristiana dobbiamo rivendicare tutta intera la nostra tradizione della scelta parlamentare delle collaborazioni fra i partiti
Noi siamo stati per le alleanze anche quando la democrazia in Italia la maggioranza assoluta quando ce la prendiamo con le formule ce la prendiamo perché non esprimono nulla non vecchia sono formule di collaborazione tra partiti diversi
E qui in altra sede potremmo pre del definire meglio ma questa volta la tavola rotonda che hanno dedicato i socialisti alla sinistra democristiana e al Partito comunista sull'Avanti è una tavola rotonda chiedi un livello di una grossolanità culturale che non possiamo lasciar cadere
L'ha detto bene non mi ricordo più chi l'ha osservato
Questa idea di presentare
Il Partito Comunista non so quello che diventerà ma anche quello che è stato o alla sinistra democratico cristiana come elemento di vecchietti a dare ad analizzare nella società italiana perché la modernità starebbe altrove la ceretta starebbe altrove la cultura starebbe altrove
è una grossolana mistificazione culturale che il dottor Sottile non dovrebbe permettersi se vuol difendere la sua reputazione
La verità è un'alta che la sinistra democristiana non solo adesso
Ma era più coerente erede
Di tutta la tradizione politica del cattolicesimo democratico nemmeno a partire solo da Sturzo ma persino risalendo al caso coscienza di Manzoni nel Risorgimento perché noi siamo una grande appalto nazionale dallo grafica che ha contribuito a costruire adottato nel nostro Paese
E siamo quindi una forza che tra l'altro ha aperto la via all'ingresso delle porta socialista nella direzione dello Stato
Certo allora
Negli anni cinquanta gli interlocutori nostre anche dal versante socialista
Ci chiamavano Nenni si chiamavano Morandi si chiamavano basso e discutevano con noi a trovarlo in Lolita lamenta dalla modernità dà il senso dello Stato dalla concezione politica Berta
Noi siamo ancora quelli sono i socialisti io son cambiati nella direzione dall'impostazione politica e lo sono
E lo so no
E allora sono cari amici nata lo sono cari amici non perché noi amiamo essere pregiudizialmente anti socialista
Noi sappiamo che la collaborazione con i socialisti essenziale in questo Paese
Ma come rispettiamo noi socialisti socialisti devono rispettare norme e soprattutto non devono pretendere di mettere dei paletti alla nostra iniziativa la nostra valutazione politica
Quella forza dalle idee che era nel miglio movimento cattolico democratico del Paese che alla sinistra democristiana sempre difeso e quello che ha consentito al Partito socialista massimalista di compiere la sua evoluzione
Ed è quella che consente adesso al Partito Comunista di ritrovare nel travaglio della sua crisi alcuni elementi fondamentali
Magari amici quando nel partito comunista il travaglio è attorno al pluralismo alla libertà alla riscoperta del meritato alle solidarietà internazionale a tutti questi valori quando il travaglio è questo possiamo ignorare che questa evoluzione ma nel senso del rafforzamento alla democrazia italiana
E se questo accade perché dovevo lasciare a Craxi o a la Malfa di valutare la legittimità dell'azione di questo partito
Anche noi abbiamo gli stessi diritti e dobbiamo dire che non possiamo precluderci certo non prima del congresso nel gennaio prossimo ma nel futuro della democrazia italiana
Noi non possiamo precludersi di immaginare anche devo lavorare con libri partito postcomunista come altre pensano di collaborare permettere noi all'opposizione trasmetteremo il fuorigioco
Quindi
Quindi cari amici
Io ritengo all'interno anche dal nostro gruppo che si riprenda un discorso di valutazione politica del quadro complessivo
Nessuna immagine che viene ostacolare l'alternativa l'alternativa la si deve costruire politicamente
Ma nella fase di transizione che aveva previsto muove che stiamo vivendo adesso ci deve essere spazio per coalizioni piccole grandi ma legate ai problemi hanno necessità di risolvere le questioni più importanti del Paese è questo che deve fare la democrazia Grezzana
E perché la democrazia che stava per fare questo tocca a noi
Amici
Lasciamo cadere anche le diplomazie nei nostri rapporti interni rendiamoci conto anche oggi anche in questa settimana da Chianciano
Qui c'è una forza senza della quale la democrazia cristiana rischia di andare al declino senza accordarsi
Non siamo un gruppetto che chiede delle cose
Vogliamo rappresentare l'anima del partito la sua lungimiranza la sua speranza nel futuro il suo rifiuto dal modesto e mediocre gioco di potere vogliamo essere qualcosa di positivo e per fare questo dobbiamo essere
Tutti uniti dobbiamo non aver paura di quello che ci differenzia nella valutazione politica ma trovare sempre quello che ci unisce
E giusta l'idea di richiamarci
All'Area Zac di confermare che vogliamo chiamarsi così cari amici ma allora se non vogliamo trovare una bella battuta ritornare all'Area zag non è il ritorno al futuro perché sei così è mistificazione deve essere un'azione al presente
Allora se vogliamo essere Area Zac smettiamola anche in periferia di fare gli amici di Tizio o di Caio di Sempronio dobbiamo esserne dobbiamo essere non solo tutti uniti ma dobbiamo sradicare dobbiamo sradicare il veleno del frazioni esimo che ci indebolisce esimente aiuti contro gli altri quando c'è bisogno di tutti
Sono altri che esercitano il ruolo dei tagliatori di testa tra di noi non ci sono teste da tagliare dobbiamo tutti insieme avere spirito di servizio
E Zaccagnini ci ha insegnato e si possono avere anche altre responsabilità e si può continuare a servire non solo da vizi ma anche una tendenza particolare l'imposizione anche di nome remunerazione delle proprie ambizioni personali dobbiamo tornare lì
E dobbiamo riprendere una collegialità di lavoro di azione
Non possiamo arrivare un altro cantano come questo
Dobbiamo prepararci al Congresso ad andare al congresso dobbiamo fare un convegno sulla politica estera uno sulla politica economica uno sui problemi istituzionali uno sulla forma partito
Dobbiamo andare al congresso a dire che non è la sinistra che chiede posti ma la sinistra che propone una diversa nuova Democrazia Cristiana per andare nella direzione giusta di fronte al Paese che ci sta davanti
E per fare questo cari amici la nostra unità deve anche evitare le scorciatoie
No volevo fare il ragionamento più ampio ma non posso però non lo avevamo lascio perdere
Noi dobbiamo fare nella democrazia e che sta in Italia
Non me ne vogliano gli amici che sono oggetto di questo milione di euro l'esatto contrario di quello che è accaduto a Palermo
E forse Mannino avrebbe fatto bene a parlarci un po'anche di Palermo perché distorto di Croce di altre perché cari amici
A Palermo
Anche con la collaborazione di qualche nostro amico si è interrotta un'esperienza come quella di Orlando non prima di limiti io non priva di limiti io ho espresso anche su questo
Esperimento qualche preoccupazione per gli eccessi di protagonismo per la mancanza di valutazione complessiva
Ma l'esperienza in atto a Palermo era un'esperienza importante rischiosa significativa che non doveva essere stroncata da altri siti ma senza mai il concorso nostro
E poi a Palermo non solo chiesto montato in modo sbagliato un'esperienza di valore
Ma si è anche realizzato una prima intesa con i dopo tele col centro del partito che ha isolato persino un uomo responsabile come Mattarella anche quaestor non è un elemento giusto
Se noi dobbiamo ritrovarci con il centro dal partito per dire sia i socialisti allora siamo noi che applichiamo alla nostra funzione non serviamo più al partito perché cambi politica
Non vogliamo l'Aventino vogliamo però che cambi politica la Democrazia Cristiana perché se prendiamo in questo momento per un piatto di lenticchie
La nostra potenzialità di rinnovamento ci assumiamo una responsabilità grave non da sola sinistra che è poca cosa ma verso la democrazia cristiana che ancora tante cose da dire e da fare nel nostro Paese
La faraona
A Leoluca Orlando
Doveva parlare Campari ma di Granelli
Non era in aula
Se c'è
No altrimenti
Sapeva che doveva essere qui alle nove eventi abbiamo ha detto che arrivava un po'più tardi ancora non l'ho detto ma non può oltrepassare un certo limite anche lui quindi chissà dov'è no ma anche chiamare per cortesia
Adesso abbiamo la parola anche legato nazionale dei giovani veri
Mi dispiace che dovete accontentarvi di me
Io vorrei riprendere due
Affermazioni fatte da granelli che a me paiono significative anche di questo convegno di Chianciano
Che a un certo tema ma probabilmente via via che il dibattito l'analisi di leopoldo Elia e poi gli interventi degli amici sono succeduti forse ha finito con l'assumere una a me affascina molto
Il dibattito attorno al ruolo
Del cattolicesimo democratico la sua attualità per i cambiamenti e mi affascina specialmente in questa fase politica in cui una sorta di pragmatismo di pragmatismo delle azioni di pragmatismo delle idee pare voler confondere tutto nel buio e tutto in una sorta di unità indistinta
In un periodo storico ancora in cui la tecnica si incarica di fornire speranze vorrebbe fornire in cui il crollo ideologico a cui abbiamo assistito cancella o forse si incarica arabe di voler cancellare anche la categoria dei valori della valori età
Invece secondo me la intuizione venuta fuori da questo convegno che la risposta è la ricomprensione di tutte le complessità prese la ricomprensione soprattutto della politica come non solo esigente modo di vivere l'impegno cristiano al servizio degli uomini ma come capacità di ordinare gli interessi in questo Paese
Io dico solo una cosa sul mondo cattolico perché in cinque dieci minuti non si può dire molto altro e cioè guardate che oggi nel mondo cattolico dalle scuole di formazione alla politica
Vengono fuori i giovani e non solo giovani che attendono dalla politica la risposta che la politica può dare dopo la fase del troppo delle attese consegnate alla politica nel sessantotto è anche più tardi oggi c'è dobbiamo riconoscerlo un troppo poco delle attese consegnate alla politica e soprattutto un troppo poco delle risposte che la politica in grado di dare perché non dirlo che la politica subito i processi di trasformazione non li ha guidati e ci troviamo oggi a fare i conti con i cocci di una legge
Incredibile sull'informazione di ristrutturazioni selvagge di frizioni continui tra il voto degli elettori
In qualche modo la classe dirigente che dal voto degli elettori non viene fuori nelle nostre amministrazioni comunali non è solo questione di sindaco o di sindaci anche questioni di assessori anche di incarichi minori in cui però il
Do degli elettori finisce con il non contare quasi più nulla invece vi è questa maturità del cattolicesimo democratico
Via questa maturità del cattolicesimo democratico che ricordiamolo bene non è più pauperista stolto ha capito che la politica è la condizione del riscatto dei più debole che attraverso la politica i più deboli possono davvero tornare a vincere
Ma poiché il cattolicesimo democratico oggi è davvero protagonista anche delle svolte internazionali chiedo che anche su questa su questo tema la riflessione nella sinistra debba essere anche più efficace più pungente
Come che il cattolicesimo democratico vince
In Cile con Alvin vince nei Paesi dell'Est e non solo in Germania dell'Est certo vince in queste zone in questi paesi là dove il cattolicesimo democratico riesce ad essere fedele a quello che deve essere perde
Dove rincorrere la destra nell'evoluzione anticomunista ad esempio nei Paesi dell'Est
Perde perde non lo abbiamo visto in questa avventura a Praga Varsavia e a Budapest esattamente dove si colloca in un polo conservatore in cui prima o poi riesce soltanto non porti uscire allora credo che ne derivino due indicazioni molto schematicamente
La prima è che il cattolicesimo democratico a una linfa vitale da trasmettere purché non lo si tradisca e questo non può valere solo a Santiago a Budapest a Varsavia Berlino Est e vale anche a Roma perché non dirlo
Secondo che occorre una nuova cultura politica nella DC una nuova cultura politica del dopo Yalta per dirla con lo Poldo Elia del dopo Muro capace difendere di difendere libertà progressive ragione Granelli su questo punto
Alcuni noti ce li ritroveremo uno a uno perché non sono stati risolti perché culturalmente abbiamo subito alcune scelte della democrazia cristiana
Perché alcuni processi non li abbiamo guida capace di guidare la modernità senza esserne sopraffatta capace anche di Inter leggere i processi internazionali
Si parla molto di ambiente ma anche su questo terreno così perché va così di moda perché non riconoscere che senza un patto sociale tra i popoli la questione ambientale non viene risolta
Solo probabilmente un cattolicesimo democratico davvero maturo è capace di fare i conti con il divario Nord Sud del mondo
Di capire lo sconfinamento della vecchia Europa che oggi non è più la chiudi bile dentro i confini che tutti avevamo immaginato per secoli
E queste novità non possono non mutare anche gli scenari interni e credo che due siano le piste possibili su cui lavorare
Io vorrei dirlo con molta franchezza occorre prendere atto di una disaffezione profonda tra la gente la politica
Si è detto anche da questo palco il sistema uninominale lo dico così per schermi fa precipitare il livello della partecipazione in basso crea élite crea lobby palesi ed è vero probabilmente è sicuramente vero
Ma perché non renderci conto che anche il sistema proporzionale almeno questo sistema proporzionale acquisiamo storicamente legati no sta generando problemi simili e cosa sono le leghe
E cosa sono il non voto che non citiamo mai voto bianco il voto di protesta il voto politicamente non utilizzabile che cosa sono le lobby palesi in dal nostro Parlamento non è una lobby palese quella di Berlusconi che indica i nostri parlamentari come votare
Ecco credo che anche su questo una riflessione in più vada fatta
E allora senza prendere atto di questa disaffezione probabilmente non capiremmo quello che la gente ci chiede certo non ci chiede la semplificazione del gioco democratico
Non ci chiede la fine dei partiti ma ci chiede partiti gioco democratico più limpido e sicuramente più responsabile
E anche
Negli scenari interni non v'è dubbio che c'è la necessità di governare questo paese ancora altri amici qui della sinistra hanno evidenziato il fatto che prima dei meccanismi elettorali conta la politica conta la trasformazione dei processi politici
E che la riforma elettorale qualcuno ha detto può perfino favorire l'alternativa la Democrazia cristiana e anche questo per buona parte vero
Ma che cosa abbiamo fatto assieme a Moro
Durante il periodo del centro sinistra che cosa abbiamo fatto nel periodo della solidarietà nazionale se non portare a compimento un processo democratico in cui vi era anche la possibilità dell'alternativa al governo alla Democrazia Cristiana
Si è detto anche che gli scenari mutati ci condannano a un governo col Partito Socialista a parte che penso che sia il peggiore girone dell'inferno questa condanna
Ma certamente una volta enunciato questo problema che anche se probabilmente è vero almeno nel breve non c'è dubbio che il problema rimane avverto resta aperta la gestione dell'alleanza con il Partito Socialista resta aperto il politica con il Partito socialista che è profondamente diversa dall'anima cattolico democratico
E resta intatto a mio avviso anche il tentativo socialista di metterà radici all'opposizione con quello che rimarrà del Partito comunista boccone aggregazioni diverse trasversali opportunistiche
Resta per me io lo dico lo confesso un grande interesse a capire che cosa accade nel nuovo partito del post comunismo ma non è interesse non è interesse mio l'interesse di un becchino che aspetta la morte di un avversario storico
Che fine farà l'anima popolare di questo partito
M'interessa chi vincerà la sinistra se è ineluttabile avere una sinistra solo opportunistica e non riformatrice perché oggi il partito socialista non rappresenta un partito riformatore
E allora questi scenari anche interni finiscono con il modificare il modo di essere anche del nostro partito
Una DC che non torna al centro del sistema politico non torna a determinare le scelte è una DC che perde è paradossale la sinistra con De Mita riporto al centro la Democrazia Cristiana il centro ha ripreso ha riportato in periferia la Democrazia Cristiana
Oggi gli scossoni in questo Paese quelli scossoni probabilmente necessari per le trasformazioni in corso ITA giornalmente Craxi e non il nostro segretario politico
E certo lo voglio dire agli amici del centro non si è centro solo con la maggioranza sì centro in un partito in un Paese se si ha il coraggio di governare i processi di cambiamento
Secondo correggere il sistema proporzionale per le cose che abbiamo detto prima per il superare almeno tentare di superare la disaffezione tra il voto dell'opinione pubblica della gente il governo delle nostre città delle nostre regioni e del nostro Paese
E la consapevolezza che i cambiamenti in corso rendono dedicata alla vita delle istituzioni
Che processi traumatici sono inopportuni ma non v'è dubbio che da questo a dire che non si deve fare nulla o da questo a proporre correzioni ridicole che fanno solo e che servono solo a scansare il problema non mi pare che questa opinione posta da noi essere condivise e ancora qualcuno Martinazzoli richiamava una sorta di cultura dei comportamenti
Dobbiamo rimanere coerenti con le scelte di campo che abbiamo fatto
Se altri vengono su alcune scelte che la sinistra ha fatto questo è un fatto opportuno è un fatto credo da salutare con grande con grande positività
Ma io dico
Manifesto qui la mia solidarietà e cinque di ministri che sono dimessi è un fatto sensazionale che si abbia sia si è avuta la coerenza anche in scelte difficili anche da ruoli di potere
Certamente invidiabili di lasciare il campo non appena si è voluto mettere sulla legge discussa e discutibile la questione di fiducia questa è cultura dei comportamenti
Sto finendo secondo una coerenza anche con le nostre opinioni anche se non sono ascoltate
E non vorrei fare il movimentista ma ricordo una canzone di Guccini che è una canzone a me molto cara che io cito molto spesso racconta la storia di cinque anni a tre che volavano dall'Est all'Ovest
E tutte vengono prima o poi impallinato è una muore perché non ce la fa ad arrivare una viene uccisa dai cacciatori e così via e ne rimane una è una sola Guccini chiude la sua attenzione dicendo che nonostante tutto l'importante è che si doveva volare
E allora l'unità al nostro interno è un vantaggio per la DC diventa la condizione della comprensione esterna si è una unità di analisi è un'unità sul futuro della politica in questo Paese
Cioè noi recuperiamo L'Unità se il partito al coraggio di volare molto più alto di come abbia volato fino ad oggi
E credo che De Mita cerco allora questa unità
E saremo uniti appunto se la DC avrà questa capacità di volare alto come richiedono i momenti di svolta epocale
E chiudo
Io non ogni malinconia né Sensi di sconfitta storica
Lo dico da alcuni amici con cui ho anche personalmente ragionato molto
Agli amici Scarlato che voglio lasciare il campo a Signorini che lo ha già fatto a Mino Martinazzoli
Ettore perfetto allora la più lo tolgo vada avanti
Lo leggo collego sempre giornali forse non faccio male
Lo dico a Mino Martinazzoli che ogni tanto fa tremare i polsi al popolo democristiana quando dice che non si dica no no no
Lo dico anche a De Mita
Che dice che dopo Chianciano starà in silenzio io racconto anche qui e chiudo davvero un episodio di la mia piccola esperienza politica
Una volta andai a fare un congresso di sezione per il congresso nazionale in un'accezione sperduta della provincia di Pisa
E il mio capo cosiddetto corrente mi spiegò che quel giorno avrei dovuto fare la testimonianza
E io mi preparai un bell'intervento ricco di contenuti venivo dal mondo cattolico però credo a carico di quelle tensioni che oggi molti giovani democristiani vivono all'impegno politico
Anna in questa sezione feci quest'intervento
L'interlocutore non fece nessun intervento disse che questa era la lista io presenziare un vuoti e Louise venticinque
Quel giorno capì che la DC non c'era più ma capì anche che la politica era altrove
E allora vi chiedo di pensare a chi in periferia ha investito non su di voi come teste massi di voi come portatori di una politica che sentiamo profondamente nostri
E per quanto
Riguarda il problema dell'età
Un giorno verrà un giorno in cui sarà necessarie ve lo chiede chiederemo di lasciare la mano ma in questo momento sono altri che se ne devono andare
Grazie
Marcaria presidente Amilcare annunci
Poi senatore Andreatta
Ma se
Se questo nostro caro convegno di Chianciano doveva servire a chiarire
Che noi non siamo
Soltanto i maniaci della riforma elettorale
Gli interventi che si sono succeduti
A partire da quello pregevole
Senatore Elia
Hanno smentito
Questa opinione piuttosto diffusa
Peraltro il testo spesso della nostra del nostro incontro
I processi di trasformazione rispetto alle istituzioni
Il tema spesso dimostra che noi siamo attenti a ciò che è avvenuto
Ma siamo preoccupati di come questo Paese posso a reggere rispetto a trasformazioni che avvengono sulla testa degli operatori politici
In fondo non siamo più
Nella situazione dell'immediato dopoguerra
E la stessa carta costituzionale
Che pure mantiene validi valori e principi
Non regge rispetto al posto industriale
E nelle relazioni induttive internazionali abbiamo bisogno di adeguare anche la nostra carta costituzionale
Ecco perché noi puntiamo sulle riforme istituzionali
Che non sono fini a se stesse non sono una esercitazione di laboratorio non sono lezioni da temere dalle cattedre universitarie
Noi siamo convinti
Che senza le riforme istituzionali questo Paese non regge non soltanto all'interno ma anche e soprattutto direi nelle relazioni internazionali
E poi in fondo l'opinione diffusa è che niente funzioni
O che poco funzioni all'interno del nostro Paese
E non vedo come ci possono essere anche al nostro interno una parte considerevole del partito
Che ritiene che le cose vadano bene che hanno bisogno di piccoli aggiustamenti di qualche cosa messi riff rispetto al nostro convincimento fermo che invece bisogna affondare il bisturi
E che bisogna cogliere questo momento
Di forti di epocali trasformazioni anche in altri Paesi che sembravano primo di prima immobili per potere adeguare le nostre strutture i nostri servizi
Le riforme le livelli istituzionali complessivamente alla mutata modifica alla mutata trasforma alla trasformazione Perrone dei tempi
E quindi anche la riforma elettorale novità vediamo inserita in un contesto più vasto
Che la riforma delle istituzioni io credo che noi dovremmo fare giustizia vado rapidamente ad alcuni argomenti
Si deve aprire al nostro interno vogliamo nonna e lo ha detto bene Elia una nuova fase costituente
Ma non alla maniera di Pontida non improvvisando ci regionalisti
Non ritenendo di dare delle risposte precarie rispetto ad una ha un forte mutamento di carattere elettorale intervenuto soltanto nelle recente elezioni regionale
Le leghe
Non sono da demonizzare
Certo pongono problemi a tutti i partiti
Ma
La linea adesioni che queste ottengono vanno al di là del contingente noi dobbiamo risalire
Alle origini comprendere il perché dei tanto diffuso malcontento nella parte diciamo anche più progredita del Paese
Penso a usi anche che un giorno un malcontento sia pure in forma diversa e per contenuti diversi si potrà registrare in altre aree del nostro una paese portando ad un terremoto
Il rapporto politico fra i partiti e le istituzioni fra i partiti e la società
Noi quindi parliamo ha fatto bene lì a parlare
Della di una fase costituente sia sul versante del regionalismo da recuperare sia sul versante delle autonomie noi siamo figli del
Del partito popolare delle siamo eredi della esperienza Sturzo sia e riteniamo di dovere
Fare anche ammenda di una serie di distorsioni
Spiega mediante storicamente perché storicamente ci siamo provati non voi
Ad improvvisare una azione di governo nell'immediato dopoguerra ma quello stato che noi avevamo combattuto non ci ha soddisfatto non ci soddisfa
E bisogna allora creare condizioni di vero asse vedere se non sia il caso di riportare le regioni al loro vero ruolo
Di ente di programmazione di legislazione di indirizzo di coordinamento e per effetto della nuova legge dell'ordinamento delle Autonomie dico operazione non di scontro con gli altri livelli
Istituzionali sia sul versante nazionale sia sul versante subregionale
è un problema questo che ci sta a cuore noi non siamo improvvisatori su questo piano
Da lungo tempo abbiamo combattuto questa battaglia non ci hanno soddisfatto le regioni ciò possiamo dire anche lo possiamo dire soprattutto noi che veniamo da queste esperienze
A vele amministrativizzate o eccessivamente alle regioni significa avere perduto una storica occasione che doveva trasformare profondamente il sistema politico all'interno del nostro Paese
Questa è stata un'occasione che abbiamo perduto ma è un'occasione che dobbiamo anche recuperare una riflessione da portare avanti all'interno della Democrazia cristiana se davvero vogliamo trarre profitto dal nuovo ordinamento delle Autonomie certamente insoddisfacente
Ma che comunque segna un passo in avanti rispetto ai rapporti fra il cittadino e il livello istituzionale che più direttamente a rapporti e contatti con con il cittadino
E a questo interno che noi poniamo
La questione elettorale
Io ho sempre detto
Che non avremmo avuto bisogno
Probabilmente di parlare di questo argomento
Se avessimo avuto i partiti dell'epoca del centrismo del primo centrosinistra
Perché la differenza è questa io lo vorrei dire a coloro i quali sottovalutano anche al nostro interno la questione della riforma elettorale
All'epoca del centrismo c'erano partiti che credevano in una comune strategia avevano un comune obiettivo che era quello di combattere quantomeno il fronte Isma'e il pericolo di un avanzamento delle forze di sinistra come alternativa al sistema democratico era stato vincente nel mille novecento mila novecentoquarantotto e il sistema di coalizione che è stato inventato da De Gasperi
Non aveva bisogno di fare i conti con i numeri era una libera scelta
Per coinvolgere altre forze politiche di altra ispirazione e per rafforzare e quindi il sistema democratico all'interno del nostro Paese così fu anche il primo centrosinistra non gli equilibri più avanzati all'epoca di De Martino da allora
Da quando si è sempre più ridotto lo spazio di una libera scelta da quando cioè il sistema politico ha dovuto fare i conti con gli stati di necessità
è finita non soltanto la libertà di scegliere le alleanze ma è finito amante quelli vero percorso che i partiti per facevano in nome di un obiettivo comune e quindi attraverso una strada comune per realizzare il progresso l'avanzamento sul piano istituzionale sul piano economico sul piano sociale all'interno
Del nostro del nostro Paese
E allora
Questa riforma elettorale ha ragione Granelli ad averlo sottolineato
Non può essere un'occasione furbesca
Per dimostrare che comunque noi abbiamo una proposta noi dobbiamo fare avanzare una proposta una proposta convincente
Che serva non soltanto per rendere più immediato il rapporto e la scelta del cittadino rispetto alle istituzioni ma per garantire quello che noi abbiamo perduto
Dal punto di vista della sistema delle coalizioni oggi esista insieme perché non si può fare altrimenti ma si sta insieme con il convincimento di continuare soltanto da parte della Democrazia Cristiana
Le altre forze politiche si stanno attrezzando anche l'onorevole Altissimo di tanto in tanto può subisce e ci fa capire che quando si farà l'alternativa l'ho vista dalla parte dell'alternativa dopo avere condiviso per tanti anni responsabilità di governo
L'insieme con la con la Democrazia Cristiana
Allora
Non ci serve a snaturare
Il sistema elettorale non può essere non può che essere omogeneo
Noi vogliamo portare un correttivo al proporzionale ma non vogliamo abbandonare il proporzionale ecco io
Per confermare una mia opinione mi collega ad una osservazione fatta da Martinazzoli aggiungendo a proposito di Sturzo una osservazione che fu
Un po'più vicina alla data di approvazione del sistema elettorale da parte del Parlamento prima dell'avvento del fascismo chiesto
Se
Si sarebbe battuto egualmente per la proporzionale dopo l'avvento del fascismo il passaggio all'Aventino scorso disse che ogni sistema politico ogni sistema elettorale e figlio del tempo politico
Eppure noi vogliamo essere coerenti con una scelta proporzionalisti Kamala vogliamo correggere
Correggere in direzione della governabilità
E in direzione della moralità da parte delle forze politiche e assurdo pensare che nel corso di un quinquennio Pengo Dar mente qualche partito approfittando di rendita di posizione
Possa fare indistintamente alleanza con la Democrazia Cristiana mandare all'opposizione la Democrazia Cristiana e fare scelte di sinistra questo è immorale politicamente
E significa non rispettare amico
La volontà del corpo
Del corpo elettorale
Ora c'era un po'ci diranno
Ora certo ci diranno che la nostra posizione avete sentito Donat Cattin uomo molto preoccupato di conservare posizioni di governo
Che noi avremmo Fei Fini secondi
Che noi vorremmo indebolire il governo
Ed io vorrei dire nella mia responsabilità
Il capo dei senatori della Democrazia Cristiana
Che abbiamo abbiamo dato a tanta solidarietà al governo
No che nessuno può mettere in dubbio la nostra lealtà di comportamento anche quando abbiamo avuto il dissenso al nostro interno e anche quando lo abbiamo governato se mi consentite questo passaggio
Con intelligente comportamento perché il risultato finale è andato cari amici in direzione del rafforzamento delle ragioni
Del governo e quindi della solidarietà della maggioranza mai abbiamo fatto mancare al Governo una nostra lealtà un nostro comportamento di doverosa solidarietà
E questo lo che siamo perché questo è il compito dei parlamentari questo è il compito dei gruppi
Le scelte politiche che avvengono hanno una loro autonomia un loro margine di autonomia che vanno rispettate se sono state assunte queste fanno parte della nobiltà della politica non
Di confusione di comportamenti da parte della sinistra democratica democratica cristiana quindi neppure nessuno può rimproverarci di avere concorso a mettere in difficoltà il governo
Il contrario
Lo possiamo sempre sostenere perché molte leggi sono passate
Qualcuno fa anche l'elenco durante quest'ultimo Governo però molte leggi sono passate Grazia alla grande solidarietà dei senatori e dei deputati della democrazia cristiana
E vorrei avviarmi verso la conclusione cari amici
Noi abbiamo
Due questioni aperte sul campo
Ne abbiamo una
Quella del rapporto col Partito Socialista Italiano in questo anche in questo convegno ma non c'era bisogno di questo convegno
Tutti hanno sottolineato
Che questa è un'alleanza utile
A condizione che tutti siano sulle stesse posizioni
Che possono vantare cioè gli stessi diritti e possono avere gli stessi dir dovere non c'è uno che abbia titolo per calendarizzare
Le problematiche ed altri che debbono subire le priorità temporali e anche politiche che vengono stabilite all'interno della coalizione
Questa è la forza di libertà di un partito che concorre a stabilizzare il governo del Paese ma queste anche una libera franca discussione che deve sempre avvenire all'interno della Democrazia Cristiana
Quindi
Ma anche al segretario politico
Io vorrei dire
Che noi non abbiamo nessuna volontà di porre la questione elettorale
Come un bastone
Fra le ruote di un Governo che sono altri poi a indebolire
La questione elettorale c'è
La dobbiamo discutere all'interno della Democrazia Cristiana
E desideriamo che il comitato esca fuori
Non con proposte comunque non con cambiamenti di sistema a seconda delle convenienze
Non si può ammettere un sistema uninominale su base proporzionale per il Senato e in caso di fallimento di esperimenti di governo andare allo scioglimento a introdurre un sistema uninominali ruvido di tipo inglese
Questa è una grande contraddizione
Hobby udire anche apertamente c'eravamo riservati di dare una risposta la daremo nella prossima settimana ma io credo che il segretario politico
Abbia il dovere di utilizzare gli organismi di partito soprattutto l'ufficio politico
Perché noi non vogliamo l'unità ad ogni costo
Ma non vogliamo neppure adesioni acritiche da parte nostra non possiamo noi aderire
Intorno nulla perché nessuno ci ha proposto una riforma nessuno ci ha proposto una riflessione sui temi che sono sul tappeto da quelle di ordine istituzionale a quelle di ordine di ordine economico
E allora
Se la palla passa al segretario del partito e il capo di una maggioranza beh la proposta deve avere deve partire dall'onorevole Forlani apprezzeremo la proposta non gli possiamo dare il contributo di una franca discussione l'abbiamo fatta serenamente noi non vogliamo la distinzione o il passaggio all'opposizione ad ogni costo noi siamo estimatori
Dell'unità del partito sappiamo il bene prezioso che l'unità del partito costituisce
Ma l'unità ad ogni costo ha detto Forlani no e noi diciamo che l'adesione ad ogni costo neppure la può pretendere da parte di una parte notevole della democrazia cristiana ci deve essere una proposta convincente
Che riguarda l'identità del partito la capacità di aggiornamento rispetto alla società la sua capacità di stabilire pro regole e rapporti in modo da coinvolgere il cittadino nella vita interna di partito
Lo il senatore Elia
Ha parlato di anime morte
Certo questa è l'amarezza di una registrazione quotidiana io vorrei che fosse e rimanesse soltanto il titolo di un bel romanzo
Ma non fosse una realtà della Democrazia Cristiana temo
Che l'udendo i problemi non approfondendo i rapporti dialettici e chiudo al nostro interno
Noi ci avvieremo verso un tramonto inarrestabile noi non vogliamo tramontare come persone perché ci interessa poco noi non vorremmo frammentare proprio nel momento in cui si afferma Leste
L'idea il valore del cristianesimo sociale noi vorremmo che non tramonti la Democrazia cristiana e la sua idea forte all'interno del nostro Paese
Senta
è in corso
Da qualche settimana un elevato dibattito
Nella stampa italiana
Tra maestri di pensiero filosofi della politica commentatori
Sulla partitocrazia
Sul cattivo funzionamento del nostro sistema politico
Sull'economia accolgo siriana dominata dalla presenza dei partiti
Che ripercorre molte delle delle ragioni della nostra critica leggendo
è venuta alla mia mente una vecchia citazione di Dostoevskij
Infelice
Quel popolo
Che non può stimare i propri governanti e se ne vergogna presso gli altri popoli
C'è una lunga storia nel nostro Paese di diffidenza verso la moralità diritti occupa cariche pubbliche
Dai discorsi sul ministro della malavita di Giovanni Giolitti
Alla guerra
Dico vista quarant'anni in cui a un certo moralismo e spacca l'arma di delegittimazione della Partito Comunista
Ma anche la consapevolezza di questa arma è stata la copertura per molta parte dalla classe politica per un atteggiamento di omertà e di impunità
Ma
Accanto ai problemi di moralità
C'è da domandarsi perché gli italiani che come professionisti
Come creatori di macchine come creatori in modo da come intellettuali come musicisti vanno nel mondo a testa alta
E
Una certa mediocrità
Una certa incapacità di svolgere le funzioni quotidiane della politica
Una certa incapacità di comando
Una trasformazione lubrifica di ogni rapporto in un rapporto di dare e Damien elettorale per cui anche nei confronti dei dipendenti pubblici non c'è la forza del comando
E la richiesta della dedizione nel servizio
E allora
Al di là di questo
C'è la storia io penso che leopoldo Elia che non ho ascoltato a questa storia abbia fatto riferimento
Un giovane storico
Che esaminare la vicenda costituzionale costituzionale italiana sull'arco
Dei cento dieci anni del trasformismo dal mille ottocento ottantadue ad oggi e si domanda se le novità degli anni ottanta
Si era messa in discussione della presidenza democristiana negli anni ottanta e di uno storico di sinistra
Negli anni Ottanta abbia cambiato qualcosa
Ebbene conclude al contrario
Ha ribadito ed esasperato il connotato fondamentale l'eterna sindrome trasformisti dica
Che facendo coincidere l'area della maggioranza reale con quella della maggioranze possibili trasferisce tutto il peso della conflittualità all'interno della coalizione di governo
Privando il Paese a un tempo per il bene dell'unica
è il tentativo di Giolitti di aprire ai cattolici ai socialisti e il tentativo di Moro nel mille novecentosessanta di allargare la maggioranza centrista e nel settantasei di allargare quella fallita di centro sinistra
Ma se questo è la storia di questo Paese
E allora mi pare che in questo incomincia mento legato alla rivoluzione del mille novecentottantanove
E alle complicazioni che la rivoluzione del mille novecentottantanove ha creato rispetto alle rotture storiche su cui si è organizzata la politica italiana in questi anni e allora bisogna credo
Cercare di forzare
Attraverso
I meccanismi della rappresentanza
E
La riduzione dello dello spazio di mediazione all'interno del Parlamento
Bisogna in qualche modo forzare
La contrapposizione nella politica quando nella società civile
Viene meno la forza delle subculture vengono meno le rotture
Allora il gioco diventa più un gioco allora deve essere la politica organizzarsi in maniera che i cittadini non si trovino senza una protezione di una opposizione e senza una alternativa di governo
E proprio nei paesi in cui le rotture sono state meno gravi che mai si è posto il problema del sistema proporzionale
Sistema proporzionale allineato in Paesi come quelli in cui più forte è stata la tensione tra cattolici e protestanti durante le guerre di religione ma dove esiste una maggiore cultura comune
E valori comuni allora è possibile rischiare il gioco
Della alternanza allora è sulla politica che si organizza le contrapposizioni di tali per un Paese perché i potenti non vadano assieme nel sinedrio perché i potenti non si trasformino nell'anonima partiti
Perché questo nella contrapposizione di ciò che una volta marxisti chiamavano i principi cioè i partiti sta la libertà dei cittadini
Già allora credo che il problema
Di una
Delega meno meno meno mediata per l'esecutivo un conformi un conferimento attraverso le elezioni di un mandato più preciso che io organizzi la politica in questa contrapposizione
Senza ruoli prefissati tra maggioranza e opposizione ci sia il dovere di oggi di impegnarsi
A me pare che la posizione
Estrema di compromesso sia quella emersa
Nella Commissione Egitto ci io credo che una
Maggiore coefficiente di maggioritario sarebbe necessario ma mi pare che quella soluzione sia la soluzione minima che sulla quale possiamo e dobbiamo attestarci
Ma
Una concentrazione di potere nell'esecutivo sostenuto da un altro dal consenso elettorale
Richiede che altri pezzi
Della struttura costituzionale vengano modificati
Noi sentiamo che lo Stato centrale sempre più affaticato nella gestione
Della scuola
Nella gestione della sanità nella gestione di grandi servizi che solo nella follia riformisti Ca'degli anni sessanta settanta si poteva pensare di gestire in maniera centrata
Tradendo la vecchia antica filosofia democristiana di organismi
Sotto il controllo popolare
Ecco io credo che
La difficile unità nazionale
Credo che con il calcolo
Che cento e cinquant'anni fa a centotrent'anni fa ha portato in minoranza le posizioni federaliste di Cattaneo o quelle regionali viste di Minghetti per il timore di dalla Chiesa cattolica per il timore dei cattolici nella vita amministrativa italiana
Io credo che
Una stagione di regionalismo
Che chiuda le differenze tra regioni a statuto speciale e ragioni ordinarie queste differenze creano l'emulazione nella soppesa queste differenze non hanno ragione oggi più di esistere
E che trasferisca alle regioni larghe competenze nei settori della amministrazione
Dei beni culturali della sanità della scuola
E conferisca mezzi nell'ordine di un tre per cento tre decimi delle imposte ricavate nelle regioni costituisca una contrappeso necessario a un esecutivo più forte e più stabile
Credo che
Nella rabbia di fronte alla incapacità di funzionamento per la questione meridionale o per la questione settentrionale dell'amministrazione centrale una certa possibilità di amministrazioni con stili diversi sia elemento importante per riaffermare la solidarietà nazionale
E in terzo luogo
Esisterà necessita di un'altra forma di decentramento quella funzionale
Quella che porta la separazione tra economia e politica che impedisce la concentrazione pericolosa nelle mani del potere politico di grandi realtà economici
C'è un problema di libertà dei cittadini
C'è un problema di funzionamento dell'economia citato in un solo caso in questo momento di proprietà pubblica che faccia apparire
Qualche forma di eccellenza
Sono passati i tempi in cui la Democrazia Cristiana garantiva attorno alla proprietà pubblica
Un clima di auto selezione dei dirigenti un clima da rivoluzione manageriale
Oggi i partiti hanno scoperto la radice proprietaria si considerano gli azionisti
Le dirigenze fino al quarto o quinto livello sono occupate da persone che hanno doppia lealtà alla loro azienda e alla politica
Credo
Che questo
Sia un handicap di fronte al mille novecentonovantatré
La politica dovrebbe rappresentare il momento in cui le tensioni dell'economia danno luogo a la preoccupazione di una esigenza nazionale
In cui si stabilisce le regole di un Esteban X-Men oggi le regole dell'establishment sono quelle della camorra o della massoneria
Ma la politica
Si pone parte tra le parti la proprietaria di alcune aziende che vuole conservare anche si sono necessarie per formare le in prese di dimensione europea ma con poco onda ponti di comando del nostro Paese
Un uomo come Strauss che arriva a cento
Almeno altrettanto senso del potere di Giulio Andreotti
Aveva capito che le numerose banche di cui era proprietario Islanda della Baviera
Non potevano essere gestite ballando spesso aveva trasformato le azioni in azioni di risparmio in modo da per dare anche la tentazione
Di esercitare un diritto di voto
E lo stesso in relazione la necessità di internazionalizzazione fatto sospetto il presidente del Baden Württemberg
Insomma noi con questa proprietà nazionale e partitica di un venticinque trenta per cento della industria italiana della banca italiana abbiamo come conseguenza di scavare un solco e di impedire di trovare in Italia le giuste proporzioni per affrontare il novantadue
Possiamo essere compiaciuti che nessuno degli idoli rimane sul piedistallo ma ciò che è accaduto alla più autorevole e la più riservata banca italiana e la dimostrazione di questo disordine della politica
E infine quarto punto
Noi sentiamo che lo stato sociale
è cresciuto sotto la pressione dei ceti medi italiani
Lo stato sociale non realizza
Quella terremo la
Appesa che compare spesso nei discorsi di Martinazzoli
A me non piace perché c'è un socialdemocratico tedesco ma il concetto è buono quella di una quota di popolazione emarginata nei processi degli stati industria ebbene noi diamo caro stupito uno stato sociale che permette a ciascuno di noi di non pagare nella previdenza nei la medicina per quel che costano allo stato cinque milioni per famiglia la medicina dieci milioni in media la previdenza nessuno di noi o pochi di noi pagano quindici milioni per la previdenza e la medicina
Si usano risorse raccolte attraverso le imposte per Formentera tutti di non pagarsi i servizi proprio
Servizi che ciascuno domandare
E allora c'è una massa di centoventi mila miliardi che come corrieri ricorda permetterebbe di Yahoo di portare i sei milioni di famiglie a livello al di sopra della linea della povertà
Questa massa di mezzi viene invece distribuita perché è stata il grande corpo del paese che ha imposto le caratteristiche dello stato sociale come lo viviamo ma voi pensate che in una coalizione di partiti che rappresenta l'intero Parlamento
E tenete conto che se le forze della legittima le forze che non possono essere utilizzate come lei lei che o i fascisti o alcuni gruppi del di estrema sinistra dovessero venire insuccesso che essi immagino no
Potrebbe essere necessaria una raccolta di tutti i sei partiti della inizio della storia repubblicana per arrivare una maggioranza
A regime etica nella situazione del sistema proporzionale
E allora immaginate che questa larga coalizione di partiti sia in grado di proporre una riforma dello stato sociale indirizzata a ottenere qualche cosa delle esigenze che Martinazzoli o corrieri ci propongono
Ecco amici
Non è né il tasso di Colomba o nel tasso di Falco che siamo venuti qui a Chianciano
Non è per guadagnare una vicesegretario del partito che abbiamo parlato qui a Chianciano
Abbiamo posto sul tavolo questioni che riguardano il nostro partito e che riguardano il Paese
Altri gioca a darli
Le nostre candidature e i nostri collegi
Di questo non ci interessiamo
Ma ci interessiamo sull'agenda della Democrazia Cristiana
Ci interessiamo che una riforma istituzionale
Abbia una sua coerenza interna
Altrimenti dopo cinque o dieci anni
Ritorneranno l'impasse
Immaginate quello che accade negli Stati Uniti
Il sistema presidenziale in crisi perché da Truman in poi
Nascono mo'troppo spesso maggioranze diverse dalla presidente della unione
Quindi attenzione
A
Non la considerare un problema da centro sinistra
Un problema come la presidenza di un ente pubblico dove si moltiplicano le poltrone per trovare le soluzioni la riforma istituzionale c'è una coerenza che deve essere affermata
E noi saremo le scorte di questa coerenza lo sappia la maggioranza non la lasceremo nella sua sciatteria
Coprire di indifferenti su pare questa occasione perché certe occasioni non torna
E voglio chiudere dicendo
Che lo scorso anno Enrico De Mita ha avuto l'amabilità di ricordarlo
Io avevo sfidato l'attuale maggioranza
Che riuscisse con i mezzi della politica a trovare prospettiva e ordine a un'alleanza difficile
Mi pare che questo anno
Abbia permesso di constatare che ne andare ottime Forlanini hanno superato la prova che io avevo indicato
E allora tornano gli altri mezzi
Tornano i mezzi di riforma delle istituzioni di riforma della Repubblica
Noi saremo vigili ho detto che non poniamo problemi personali
Debbo tuttavia chiedere
Che non si ripetano i fatti
Il Palermo di Brescia o anche della mia Bologna
Dove l'Adisu leone della sinistra ha permesso ad alcuni dei leaders più intransigenti più rappresentativi della decadenza forma Nana di emergere come leader incontrastato
Lo snobismo
La vanità o la intolleranza di ciascuno di noi
E radicata nell'età
Ma laddove esiste la possibilità di dare la giusta lezione ai nostri avversari
Credo che sia dovere di coloro che abitualmente seggono da questa parte del tavolo di imporsi perché è una misura di disciplina in un momento di difficoltà si è imposto a tutti grazie
Grazie Andreatta Leoluca Orlando
Allora Paola superbo
Batteri amici io ho un ruolo in genere in questi convegni per fare un momento da aperitivo rispetto alla diavoli volanti ai discorsi conclusivi parlare in questo in questi momenti in genere abbastanza difficile
E quindi bisogna cercare di ritagliarsi uno spazio e che sia uno spazio giusto
E per la verità mi aiuta ritagliarmi questo ruolo proprio l'andamento di questo convegno il fatto che siano stati fatte delle analisi con una grande lucidità
Il fatto che si è creata quasi per miracolo una unità senza che questo unità e senza che il dibattito prima avesse in un certo qual senso condizionato l'andamento di questo convegno e proprio perché quest'unità si è verificata in modo libero mi sembra ancora che sia più vera e più forte
Tutto questo mi libera da un approfondimento ulteriore e mi consente di individuare uno spazio che forse uno spazio un po'proprio che hanno sottolineato tutte le donne che sono intervenute in questo dibattito e per la prima volta sono state tante
Ed è lo spazio di una mediazione lo diceva più bene l'annuncio ieri
Di una mediazione che forse abbiamo bisogno di fare noi che certamente non facciamo parte
Dei grandi capi storici di questa corrente una mediazione che c'è bisogno di fare tra l'intelligenza di queste analisi e la quotidianità della nostra vita
Come donna e come dirigenti di partito come amministratori io penso a sinistra Paola vorrei pregare dei di nomi
Fare un chiacchiericcio che rende diciamo agli importi parla esporre il pensiero rende impossibile per chi vuole ascoltare di seguire e chi parla
Ma la loro autostima islamici sia una io capisco che stiamo lavorando bene e quindi dobbiamo proseguire vede Paola pure io capisco che ci sia un un nervosismo che tipo dico di chi aspetta e che giustamente sono i grandi Literno proprio per questo vi voglio ritagliare uno spazio di di di mediazioni piccola però la voglio dire tutta questo spazio di mediazione
è una mediazione vedete che secondo me è opportuno è che abbiamo fatto molte volte come movimento sia come movimento femminile che come movimento giovanile
Nella politica estera nelle questioni elettorali attraverso dei documenti che forse opportunamente anche la sinistra dovrebbe
Propagandare un po'di più perché sono momenti di sintesi e momenti anche di convergenza con tutte le altre parti del partito su alcune questioni essenziali è un modo insomma per far passare
Tutte queste idee e per mediatiche anche con le altre parti in modo che diventino una cultura comune all'interno del partito spesso e questa mediazione e questa mediazione mi sembra che sembra che sia sempre più importante
Perché essere vedete non individuiamo i meccanismi che ci che ci fanno riconoscere in un certo qual senso
Ci individuano come un'unica storia ognuno certamente al proprio livello ognuno facendo il proprio mestiere se questo collegamento non scatta se non scatta un collegamento di proposta di strategia di mezzi di passaggi allora noi lasciamo sempre di più lo spazio ai dubbi
Ai timori qualche volta le solitudini qualche volta anche allo svilimento di un impegno che invece ha bisogno di estere rafforzate già essersi sentito come parte di una strategia comune della sinistra
E allora vedete c'è un grande pericolo che sotto le grande proposte alle grandi intelligenze ci sia poi la copertura di un sottile trasformismo che amici cari se anche tra noi
E allora le distinzioni che qualche volta vediamo
Che sono nobili quando vengono suffragate anche da ragionamenti seri di politica qualche volta nei nostri territori nelle nostre tariffe periferie ci sembrano molto meno nobili
Ed è un trasformismo pericoloso perché un trasformismo che qualche volta sta all'interno della nostra stessa della nostra stessa corrente allora per fare questa opera di mediazione io punto soltanto su alcuni su alcuni
Punti brevissimi primo
Io ritengo che un'opera di mediazione corretta deve arrendere visibile la proposta e per rendere visibile la proposta bisogna fare qualche ha fatto Martinazzoli bisogna togliere anziché aggiungere in modo da andare al cuore all'essenza di quella che è la proposta della sinistra in questo momento
E mi pare che siamo arrivati tutti ad un punto convergente che è questo
La questione istituzionale oggi e quella che riesce a riconciliare politiche società la proposta che riesce ad aggregare
Perché in questa proposta si rivela il bisogno che noi tutti avvertiamo di rifondare la convivenza civile ed è un è un problema ed è un sentimento che ognuno di noi che opera in ognuno di noi
Naturalmente una volta che ho detto che questa questione quella la questione istituzionale e centrale da aggregante rispetto alla politica che voglio portare avanti io devo farmi carico
Bella complessità di tutta la complessità che sta sotto la questione istituzionale dalla ragione Martinazzoli forse più che le risposte dobbiamo individuare alcune domande precise che sono le domande che io faccio a voi
All'interno della questione istituzionale cista il riconoscimento Bella soggettività del sociale di tutto ciò che è cambiato all'interno di questa società e quindi la sinistra si impegna come momento istituzionale forte
A varare le leggi sul volontariato sulle cooperative di solidarietà a riconoscere un ruolo alla famiglia la sinistra no no no perché dopo non riesco a dire tutto la Fia sinistra si impegna dopo i diritti dei singoli diritti di cittadinanza ad introdurre i diritti di cittadinanza solidale
E quindi i diritti delle comunità che sono il fondamento della nostra Costituzione e che noi non abbiamo ancora saputo applicare queste sono le istituzioni della solidarietà è un modo per sviluppare un modo per sviluppare lo nostri nostro Stato democratico ci sta all'interno di questa questione istituzionale
Lo sforzo di progettare la nostra città noi viviamo in una fase costituente in una fase istituzionale
Non possiamo dimenticare per il futuro il presente e non accorgerci che possiamo sfruttare il momento dagli statuti come momento forte dell'autonomia
Come momento forte di una ordinamento locale che deve essere non la razionalizzazione ma deve essere il momento che coniuga la storia il Progetto e le istituzioni
Se la sinistra democristiana non si attiverà su questi temi bene non svolgerà fino in fondo questo suo figlio questa sua finalità
E complessità di questioni istituzionali
Ci sta all'interno di questa questione istituzionale la scelta di liberare esigenti
Dall'appalto dei partiti
E ha ricordato prima giustamente Andreatta no di questa di questi cambiamenti che esistono e di come noi non riusciamo a trovare ancora i meccanismi per non invade reggenti ma io mi dico ma se la FIAT è riuscita a riconoscere che esiste una diversità tra la proprietà e la gestione riconoscendo alla funzione sociale
Riconoscendo la funzione sociale dell'azienda
Noi non riusciamo a garantire che anche dei grossi enti statali ci sia anche questa corretta distinzione che fatti
Di questi enti qualcosa di riferimento non di qualcosa di invasivo per i partiti ma qualcosa ha di di a disposizione di tutti
Noi non vogliamo aggiungere amici ma vogliamo essere sicuri che la questione istituzionale sia via assuntiva di tutte queste regole di tutte queste leggi la questione istituzionale è il modo di reagire a chi tenta di portare fuori dall'istituti della rappresentanza rilevanti decisioni e tutti i grandi problemi del cambiamento e viviamo noi oggi nella nostra società
La questione istituzionale e farsi che la politica non perda potere che la politica non diventi ininfluente di fronte alle grandi ristrutturazioni economiche scientifiche e i sistemi dell'informazione
Allora in questo processo detenuti di democrazia compiuta si pone correttamente la questione elettorale ed è certamente centrale e mi va bene per tutto quello che può portare la governabilità la rappresentanza
Ma mi va bene soprattutto perché consente di fare entrare correttamente
Nella politica istituzionale quelle forze quelle maggioranze che essendo più rappresentative essendo più legate alla scelta dei cittadini sono più forti sono più autorevoli e quindi fanno diventare più forte la politica
Lasciare Milano governata da un pensionato di vent'anni figlio di un proprietario di cliniche per anziani segni è una questione immorale all'interno della nostra della nostra situazione politica
E queste cose dobbiamo denunciarlo perché un sacerdote che ha avuto il coraggio di denunciare alla festa dell'Unità
Ha trovato tutto il popolo comunista d'accordo con lui e ha sollecitato il suo assessore comunista a dimettersi dalla giunta di Milano perché aveva fatto una scelta nettamente corporativa
E dopo la proposta ci con la strategia consentitemi
Secondo me noi siamo forti nella proposta nella strategia in qualche volta vedo complessivamente richiama chiatta debolezza siccome nemmeno io sono una stratega non riesco a darvi
Molte indicazioni però una cosa una cosa mi sembra di dover rilevare
Che la strategia amici non può mai essere contraddittoria rispetto agli obiettivi che noi ci pone ci proponiamo essendo obiettivi sono quelli delle istituzioni sulla qualità rispetto delle istituzioni sono quello di vedere le istituzioni
Come un momento in cui si concretizzano le speranze dei cittadini ebbene noi amici
Le istituzioni non le possiamo abbandonare perché non sono cosa ne nostrane nel partito massone il momento di riferimento di tutti i cittadini e le possiamo fare come momento forte solo quando noi rileviamo che c'qualcosa di più grave ecco perché amici Roma non può essere paragonato alla Regione Lombardia sono due scelte diverse e dobbiamo approfondire fino in fondo questa di queste difficoltà in cui anche noi ci troviamo e infine è infine
Consentitemi la presenza voi vostra qui quest'oggi mi consente di dire che la nostra corrente è sempre stata anche forte perché ha avuto una proposta tutta una strategia ma perché anche sia identificato sempre anche con un popolo della Democrazia Cristiana
Che ha delle delle sue connotazioni ben precise noi siamo sempre stata una corrente che abbiamo fatto da cerniera
Nei confronti del mondo cattolico nei confronti de di tutto quello che si agita all'interno del cattolicesimo democratico abbiamo fatto anche da cerniera rispetti abbiamo aggregato rispetto a quei mondi imprenditoriali
Che vogliano davvero rivendicare uno autonomia e che hanno bisogno di regole per poter per poter andare avanti non quelli che invece vivono perché sono forti sulla sulla mancanza delle regole abbiamo sempre fatto riferimento agli amministratori bene noi dobbiamo continuare ad avere una strategia
E si interessa di questi tre elementi del nostro popolo democristiano perché insieme possiamo allora portare avanti in modo più compiuto la nostra strategia MOI ci rendiamo conto Eternit
Delle difficoltà delle scelte che andiamo tutti a fare sono le difficoltà perché dall'altra parte c'è il silenzio sono le difficoltà di una unità che molto spesso copre l'assenza della proposta
Sono le difficoltà anche di non sapere se per il bene del partito è giusto togliere a non cogliere i segnali che ci vengono dalle altre dalle altre parti
Sono tutti sono tutte difficoltà qualche volta anche la difficoltà di essere puniti demonizzati lo ricordava qualcuno perché vivi perché con una proposta
Certo però noi ci rendiamo conto che noi non siamo e non è la battaglia che si compie oggi nella Democrazia cristiana uno scontro tra personaggi la crisi è forte ci rendiamo conto che qui si gioca il fondamento della politica complessiva della democrazia cristiana e ci rendiamo anche conto che questo convegno si colloca in un momento delicato lo sappiamo tutti la delicatezza del momento
Allora l'augurio che questo documento il documento che terminerà se un documento aperto un documento che serva a non farti interpretare ma che serva anche a sollecitare da parte degli altri una riflessione più complessiva
Sulle nostre sulle nostre proposte non ad ogni costo diceva prima Castagnetti ma assenza ma senza sconti ma tenendo contro diceva bene sì già ieri sera
Che c'è un processo di libera e di liberazione che non può coinvolgere soltanto gli uomini della sinistra ma che deve coinvolgere più complessivamente il partito c'è una grande Nostalgia
Nella politica io penso che tutto sommato con molto realismo
Se vogliamo portare avanti le nostre proposte anche qualche politica delle crepe cioè che si infili all'interno di alcune di alcune problematicità delle maggioranza debba essere perseguita perché la nostra proposta diventi proposta di tutto il partito
Grazie Maria Paola Svevo
Prima di dare a Mattarella l'incarico di illustrare il documento poi la parola Ciriaco De Mita colgo l'occasione
E per ringraziare certamente anche a nome vostro e mandare di auguri più affettuosi a Marcello Pagani canto cartoni
La
Preparazione questo convegno e ringraziamo poi tutti gli amici senesi in particolare l'onorevole montaggi che hanno non solo supplito all'assenza di Marcello ma che hanno lavorato per preparare nel migliore dei modi e questo incontro la parola a Mattarella
Per la illustrazione detto
Allora
Gli applausi fanno dopo se si meritano
Io prima con il permesso della presidente prima dell'uso del documento vorrei chiedere cinque minuti per me
Concessi grazie
Quello
Sulla base del magistrale relazione di leopoldo Elia qui dobbiamo sempre essere tutti molto grati si è sviluppato un'interessante elevato dibattito
E difficile intervenendo sul sulla sul finire del nostro dibattito non tener conto di quanto è stato detto
E d'altronde è anche giusto non siamo qui per una somma di monologhi
Siamo qui per un processo di comune riflessione che si arricchisce man mano via via che si sviluppa si approfondisce il dibattito sulle cose che lei ci ha proposto
E c'era qualche preoccupazione prima di venire qui a Chianciano
Perché c'era un rischio
Quello che potesse apparire provinciale
Questo succedersi di incontri democristiani e quindici giorni in località termali
Se si fosse parlato
Come talvolta in qualche luogo si è parlato di cose banali mentre il mondo avviene ciò che sta avvenendo
Io credo che noi possiamo essere soddisfatti del nostro convegno ma mai interamente appagati le nostre riflessioni
Che cosa si voleva venendo qui a Chianciano
Credo si volessero tre cose
Soprattutto
L'unità della sinistra
Una linea che desse speranza credibile
Una circolarità di riflessione tra di noi
Credo che
Che che sia stato scritto anche questa mattina vi siano stati in questi giorni forti puntelli di unità tra di noi
Credo
Che sulla linea da esprimere vi sia stato un forte qualificato contributo in questi tre giorni
E un contributo che non sarà mai ripeto appagante c'è qui in sala padre Sorge
Io ricordo quel che diversi anni fa
Ricordo quel che diversi anni fa ebbe a dire
E a scrivere padre Sorge sulla democrazia cristiana
Se la democrazia cristiana non risulterà credibile in virtù della sua linea politica dell'onestà dei suoi uomini della coerenza morale nulla servirebbe garantirgli l'unità dei cattolici questo è anche oggi un appunto un appunto un appello un'esortazione che possiamo interamente recepire e chiede di di cui abbiamo certamente tutti bisogno nella Democrazia cristiana
Per quanto riguarda la circolarità della nostra riflessione
Il documento di poc'anzi parlava Paola Svevo
Che tra poco illustrerò
Appunto questa finalità questo obiettivo questo scopo
Non quello come dire di dettare una linea no quello di attivare una riflessione
Di costituire da stimolo ad una riflessione che continua che va approfondita per essere più completa fra di noi appunto questa comunanza questa circolarità di riflessione al centro e in periferia
Perché c'è rispetto a quel che avviene questo imprescindibile dovere
E per vedere ciò che avviene per rendersene conto a parte ciò che tutti sotto gli occhi abbiamo basta leggere il documento che presentava Settimane sociali di cui riprendo due cose
Quella quel punto in cui si parla di giovinezza dell'Europa
Che stimola alla capacità creativa sul suo avvenire
è il punto in cui si dice che occorre una riforma del sistema politico istituzionale del riso nello Stato è una riforma dei partiti
Dei partiti politici è scritto lì di cui si dà tempo a Renata la capacità di proposta politico programmatica e soprattutto la capacità di rappresentanza
E su questo la proposta quel documento sollecitatorio che intendiamo sottoporre l'attenzione e tutti i nostri amici dovunque essi siano fortemente impegnati
Ed è questa iniziativa
Per contribuire a passare da quella che leopoldo Elia chiamato nostalgia della politica all'affermazione della politica
Per uscire
Ripete le sue parole dal potere senza fascino perché senza prospettive
Per avere per contribuì ad avere sempre di più e in maniera rassicurante un partito popolare che non sia inerte nel contemplare meriti passati Magli assuma con un motivo di responsabilità oggi
C'è inoltre
Ed è forte el risalta e per questo la richiamo una questione morale nella vita pubblica in quell'economica oggi che tanti qui hanno richiamato in questi giorni
C'è in riguardo anche qui risalta alla criminalità mafiosa la cui pressione anche nelle zone in cui non vi sono delitti eclatanti
E crescente ed è profondamente allarmante e solo quale i partiti politici hanno da fare la parte loro
C'è
In realtà rispetto a tutto questo ed è questo che vorremmo fare abbiamo avuto in questi giorni l'ambizione di fare quel ritrovare quell'esprimere ancora quello che il ruolo della Sinistra democratica cristiana essere insieme la ragione e la sensibilità del partito
Il che vuol dire con coraggio e determinazione lucidità
Anche assumere il disagio la protesta
Interpretando lì dando di risposta non facendo se ne fattori di moltiplicazione
Mi viene in mente la parabola del grano dell'Oglio del Vangelo il nostro compito è secernere
Non è di serbare
Secernere e compito più difficile più faticoso ma certamente affetto duraturo
Di fronte a fenomeni come quelli delle leghe
Sì posso contino duplice scelta si può interpretare il disagio che esprimono coloro che li votano o li si può cavalcare noi non possiamo cavalcati perché abbiamo una responsabilità cui non possiamo abdicare
Questo
Questore
Quel che ci richiama ad Aldo Moro a quel che tante volte continuamente continuativamente ha dimostrato nel corso del suo impegno do la sua esperienza
E ci sentiamo richiamati a lui particolarmente in questi giorni in cui si rinnova l'emozione per quei giorni
E qui consentitemi una parentesi
Ho letto nei giorni scorsi un rotocalco la cronaca di una
Romantica di rapporto fra due brigatisti
Noi siamo pienamente favorevoli alla redenzione al recupero al riscatto al reinserimento
Ma da questo a farne Rovida Firetto ce ne passa molto
Credo
E credo che dobbiamo fare nostra
L'ammonimento che nei giorni scorsi ha fatto Giovanni Moro
E ci ha avuto la sensibilità di non far qui
Che di fronte a
A Briga txt
Che non hanno palesemente detto tutto ciò che sanno su quella drammatica è incancellabile vicenda
Occorre avere grande cautela prima di esprimere e applicare premi e incentivi
Ho letto che il
Partito socialista costituito letto questa mattina un comitato perseguire queste queste vicende deve essere chiaro che noi siamo tutti costituto in comitato per seguire questa
Si è parlato
Tra l'altro
In questo convegno di unità nella conduzione del partito
Naturalmente unità non dell'immobilismo
Inerzia e sempre conservazione tanto più oggi in cui tutto va cambiando inerzia è colpevole conservazione
I problemi non scompaiono se li ignoriamo
Non scompaiono fingendo di rimuoverlo
E ho l'impressione abbia avuto in tanti l'impressione nelle settimane scorse che da parte di qualcuno ha la maggioranza si sia più mirato a ricompattare alla piuttosto che a cercare un'intesa
Ed è emblematico di questo e così è giusto senza voler far polemica ma sia giusto rilevarlo sottolinearlo l'atteggiamento che si è assunto nei confronti di quell'articolo de la Civiltà Cattolica che invitava all'unità nella Democrazia cristiana liquidato nello spazio di poche ore
Con un'insofferenza che ha superato i limiti di perché politicamente si può fare
C'è certo qualche segnale nuovo
Vi sono alcune milioni disponibilità
Se si consolideranno noi siamo pronti a raccoglierlo
Ma il consolidamento non si realizza con l'enunciazione è stato già ampiamente detto non vi mi soffermo su questo si realizza il consolidamento di questa disponibilità nella loro accolta sul tavolo dei problemi reali ed è la linea politica
Su questo
Si realizza e per questo qui stiamo facendo opera di unità
Perché abbiamo avuto appunto e abbiamo l'ambizione di contribuire a proporre una linea per la Democrazia Cristiana su questo si registra si registra una possibile intesa non quindi un'intesa quale che sia
Un'intesa per un partito che capisca per esempio queste Giovanni Moro ci diceva ieri
Che la purché la crisi e in dei partiti anche in parte frutto di un successo della democrazia
Ma che ciononostante può per questo richiede una capacità di maggior responsabilità
Un'intesa che possa condurre perché questo ci interessa a un partito aperto non un partito interamente con lo sguardo rivolto e sugli assetti interni
Leopoldo Elia l'altro ieri per un altro tema evocava l'esempio dell'Impero ottomano
Per un altro è sempre un altro tema io devo con lo stesso esempio di leopoldo
Non ci interesserebbe una gestione di unità in un partito che fosse contrassegnato da un sultano da un gran visir e da qualche Califfo
Questo non è il partito che noi ospitiamo non è una condizione che può favorire un'intesa per questo si fa all'intesa sul tavolo dei problemi della linea politica
Perché ci interessa un partito che sappia leggere gli avvenimenti
Lo faccia in rapporto col suo entroterra
In questo un partito è autenticamente popolare ed è realmente centrale nella vita del Paese come del sistema politico
Se ha un forte radicamento nel sociale e ha un'attenzione continua non solo i bisogni ma ai valori della gente
Si è parlato anche
In qualche intervento e mi consentirete di farne un ultimo accenno
Delle nostre dimissioni al governo
In una intervista recente su un giornale
Un collega di partito che assunto dopo a responsabilità di governo ha parlato di un passaggio aspro non intendo far polemiche
Né mi domando
In che cosa si identifica tra l'asprezza ma per noi è stato un passaggio wasp
Non per il rammarico di abbandonare incarichi di rilievo ma per la consapevolezza di una scelta grave che si compiva
Ma perché l'abbiamo fatto
Al di là del fatto che io posso pur comprenderete qualcuno indicato qui la mente qui puntualizzando sottolineando che qualcuno non ha compreso così come immagino qualcuno non comprenda cosa vuol dire la vicenda Enimont o cosa vuol dire la vicenda Telettra
Ma ne abbiamo il dovere di assumere posizioni anche per non abdicare pur non essendo popolari se non lo sono io credo che questa lo sia stata a esigenze che costui costituiscono doveri perché l'abbiamo fatto
Cari amici nella mozione chiedo ha presentato noi all'ultimo congresso era scritto e lo rileggo
C'è il rischio di svuotamento sostanziale del consenso attraverso il condizionamento dei suoi processi di formazione
Ciò che richiede li rinunziabile impegno ad assicurare la pluralità delle fonti di informazione per noi quelli rinunziabile lo era per davvero a questo abbiamo inteso dare rispetto a dare ossequio a quel chiamo detto solennemente in Congresso
C'è stato e io accolgo con molto rispetto questa questo rilievo che le dimissioni non sono state solo detto ieri non sono state che portate i nostri colleghi parlamentari che sorreggono continuamente tanta parte di responsabilità e di fatica
La notizia delle dimissioni che dopo averle date
Vi sono momenti in cui precipitando le situazioni occorre decidere perché non si sia intempestiva
E il fatto che ben deciso da soli perché da soli abbiam deciso nessuno ce l'ha non dico imposto ma neppure suggerito e neppure chiesto abbiano deciso da soli
Abbiam deciso poca forza anche per questo per la soluzione che era più scomoda più difficile più rischiosa ma che manteneva più alta la coerenza quanto in Congresso amo detto e chiesto
Accompagnato questo a un nostro senso di responsabilità nei comportamenti successivi
Qualcuno anche dall'altra parte tentato di demonizzare questo atteggiamento di presumere che si debba non soltanto rispettare gli intendimenti alla maggioranza ma anche obbligatoriamente condividerli questo è troppo
Ma quando o se leggo ancora e sento e sento dire che abbiamo noi messo in dubbio la stabilità del governo dico basta legge già di oggi fanno tutto fra di loro
Non è certamente da noi che son venuti questi pericoli e queste insidie
Se facciamo nelle ultime settimane elenco di quel che è avvenuto nella maggioranza al suo interno nel governo al suo interno dal vicepresidente del Consiglio e i magistrati e negli proprio nell'ultima ventiquattro ore vediamo appunto che fanno tutto da loro
In realtà noi pur costretti ce ne siamo andati
Dalle cariche di partito prima e da quella di governo dopo
Per questo forse Mino le teste tagliate hanno creato qualche problema per il boia perché in realtà ce ne siamo andati sia pur costretto questo del teste tagliate mi consentite
Mi ha fatto venire un'altra immagine rispetto a quella che Martinazzoli ed Espresso
Fa venire l'immagine di Giuditta e lo ferme
O più e quella di Giuditta e lo fa o lo erano ferme quel di Erodiade e Giovanni Battista salvo a stabilire che siano di Ade chi la madre adultera chi Giovanni Battista
Ma questo e chi Erode ma questo io credo non vada a segno come sembra e credo che questo questo ne truculenta adoperata da questo autorevole con politico non vada neanche sopravvalutata certamente ha passato l'intenzione ma me comunque ha fatto venire soprattutto in mente Tommaso Moro
E cioè una persona che preferito perdere la testa piuttosto che consegnarla
E questo è quello che noi intendiamo fare hanno fatto insegnano
Vogliamo salvaguardare
Vogliamo salvaguardare per noi e per gli altri
Lo spazio critico la capacità critica la libertà di giudizio
E vogliamo anche per contenerne sulle sembra a parlar di Tommaso Moro a coltivare le forme in cui continua a parlare con l'utopia
Per coltivare la nostra utopia
Quella che vogliamo mantenere e sviluppare nella Democrazia cristiana e nel nostro Paese
Qualcuno qui e concludo
Qualcuno qui ieri ha parlato
Anche l'altro ieri ha lamentato disorientamento per scelte per comportamenti per apparente divisioni per oligarchie
Io non sono né mi sento in posizione eminente ma per quella per quel po'che possa avere avuto posso avere di responsabilità io sono grato a queste osservazioni che sono queste considerazioni che sono di utilissimo stimolo al nostro per il nostro comportamento per il nostro Comune comportamento
Ma pure da testimonianza che non ci sono fra noi unica
Mi ha fatto venire in mente questo quel che sentivo dire ieri
A qualche nostro collega
Una frase che io ho pronunziato alle ho citato al congresso del partito due anni addietro una fase don Mazzolari
Per esprimere che non c'è questo pericolo per assicurare che non c'è questo pericolo
Una frase in cui Mazzolari scrive che non conosce tentazione Chionna provata di fronte alle infedeltà dei campi ma non ci sono non ci saranno queste infedeltà Polo perché non lo sono posso darne testimonianza convinto questa è la convinzione della sinistra la sinistra non incorrerà in queste infedeltà
La sinistra non intende rassegnarsi non c'è un rassegnato due novembre della sinistra democristiana c'è semmai un continuo bisogno di Pentecoste e questi giorni prossimo serviti a realizzarla nella nostra comune riflessione
La sinistra democristiana non abbandona non abbandonerà il suo impegno
Perché ha e lo avverte con rispetto per gli altri ma avverte la responsabilità di interpretare una speranza
L'abbiamo fatto anche con gesti difficili
Lo faremo in qualunque condizione
Mi è stato dato anche dal dall'amico leopoldo Elia l'incarico di illustrare non è vero
Chiedendo scusa per il tempo un documento
Che è frutto di molte di molti contributi
Fatto nelle ultime ore sulla base del del dibattito che si è svolto e che credo che abbia una larga condivisione
Non è un documento come ho detto che intende dettare una linea e così infatti chiamato una proposta di lavoro per la sinistra democristiana
Una proposta di lavoro che vuole essere sulla base di ciò che emerso qui
E in queste settimane
Una base di approfondimento
Per la nostra periferia per i nostri consiglieri nazionali per i nostri parlamentari
Cui verrà sottoposto
E dei quali e verrà certamente dei parlamentari del Consiglio nazionale alla periferia un contributo che vuole essere così
Uno sviluppo della circolarità ripeto che la nostra riflessione
Per coinvolgere nell'approfondimento
E per valorizzare le potenzialità che abbiamo molto diffuse che sono molto diffuse nella nostra questo è il senso questo è il senso di questo documento di questa proposta
Come dire uno stato dei lavori cui siamo perduti fin qui per continuare a riflettere e ad approfondire
A conclusione del lungo ciclo di incontri svoltisi della fine di questa estate
Gli amici della sinistra democratico cristiana hanno discusso a Chianciano approfonditamente
Di trasformazioni sociali di istituzioni e di politica
Dalla relazione dal dibattito è apparsa largamente condivisa la convinzione che siamo di fronte un passaggio di fase
E che l'azione politica si colloca in uno scenario largamente nuovo per questioni di carattere interno di carattere internazionale tra loro inestricabilmente connesse in questo mutato contesto incontriamo anche alla luce degli ultimi documenti della Chiesa i grandi problemi del rapporto nord sud del mondo
Degli album della instaurazione dei regimi democratici nei Paesi dell'Est europeo del processo dipende dall'azione dell'Europa comunitaria dopo l'unificazione della Germania
Nello stesso tempo sorgono si aggravano forti impegnative emergenze quali quella del Golfo Persico che richiede attiva ricerca di soluzioni pacifiche fermo restando quanto disposto nelle deliberazioni dell'ONU
Quella palestinese quella crescente immigrazione nel nostro come in altri Paesi dell'Europa occidentale
Si registra inoltre anche in Italia una preoccupante mutazione delle modalità di funzionamento e delle caratteristiche del sistema politico e del rapporto tra questo e la società
E si assiste ad un ad un impoverimento sia del dibattito tra i partiti che della comunicazione con la gente
Spesso contrassegnata da ricerca di effetti spettacolare ed emotivi ora rudimentale elaborazione programmatica
Si debbono altresì constatare mutamenti di costume di ispirazioni culturali che hanno indotto i vescovi nel nostro il nostro Paese a prendere atto di processi discussioni d'azione né valori sottesi comportamenti diffusi
Il consenso ottenuto dalle che anche espressione di questo turbamento nei valori della convivenza
Contemporaneamente si realizza una scomposizione dei rapporti della nella società e tra queste il sistema politico palesemente in corso di riassestamento
Mutano le condizioni e le domande dei singoli soggetti sociali
Di una maggior volontà di affermazione individuale frutto in larga parte decenni vita democratica e quindi da intendere anche come conseguenza di positive scelte e con un successo se la politica
Vi è una tendenza di segnare per la politica un ruolo residuale quasi subalterno agli interessi economici forti che tendono a costituirsi in sede effettiva di fondamentali decisioni nazionali
è in corso cioè una somma di processi mutamento tra loro diversi e talvolta contraddittori
Questo insieme i dati obbliga disegnare un nuovo assetto della convivenza ciò che richiede capacità di interpretare i fenomeni in corso di secondari processi positivi individuare i siti coerenti alla visione della società e i valori di cui si è portatori a fronte di questi fenomeni registriamo il crollo del modello comunista l'esaurimento del modello socialdemocratico mentre va confermata la validità dei valori espressi dei cattolici democratici impegnati in politica nella Democrazia cristiana
Mantenendo inalterata la natura popolare del partito secondo l'esperienza di Sturzo De Gasperi Moro Zaccagnini occorre spiegare il loro pensiero queste impegnativa e difficile opale trasformazione dei rapporti della convivenza in Terna e internazionale
Respingendo le tentazioni fare della democrazia cristiano un partito conservatore o addirittura un partito alleato se non subalterno delle grandi concentrazioni economiche
Ed evitando di restare inerti nella contemplazione dei meriti passati della democrazia cristiana
Metti da assumere nel nuove condizioni soprattutto come motivo di ulteriore accresciuta responsabilità
è in un contesto di transizione al nuovo che deve essere ridefinito dunque ruota la Democrazia Cristiana perché da quest'opera di aggiornamento possono nascere speranze per i giovani e stimoli per un più forte impegno è urgente arrestare il deterioramento dalla vita politica
è aperta da tempo una questione morale nella vita pubblica in quell'economica
Si è resa evidente la necessità di assicurare alcune condizioni essenziali
Come l'eliminazione della che milita mafiosa e l'affermazione dell'autentica libertà delle persone e delle comunità e insieme dell'autorità dello Stato sul sull'intero territorio
Rispetto a questo i partiti politici hanno da fare da far fronte al loro specifiche responsabilità
Vedi sogni di funzionamento delle strutture pubbliche in una società sempre più complessa
A fronte di queste domande va prestata
Attenzione al malessere espresso tessuto civile è importante ascoltare e interpretare la protesta ed è altrettanto importante non farsi amico di moltiplicazione con rispetto a formarne l'effetto importante e di stimolo in effetto distruttivo
Anche oggi si può affermare quel che Aldo Moro diceva nel congresso del mille novecentosessantanove
La società invoca la coerente applicazione di una legge morale
Non contorte deformata dal compromesso Matar esaltare veramente la libertà e la dignità e da rendere possibile anzi inevitabile una svolta storica verso una società di eguali un'autentica universale democrazia
Si pone avanti hanno in realtà una nuova questione sociale
La ripresa di un'attenzione all'eguaglianza nella garanzia della libertà in una Società dei due terzi al centro di questa nuova questione sociale che il problema della rilegittimazione
Delle formazioni politiche
Di un più alto tasso di democraticità nella loro vita interna
Del riconoscimento dei ruoli svolti dei vari soggetti nell'articolazione della società
In questa prospettiva uomini e donne
Debbono assumere nuove responsabilità sociali prendendosi cittadini attivi
Va sostenuto il servizio del prossimo in particolare dei soggetti più deboli estendendo l'affermazione della solidarietà come valore cardine già espresso nel volontariato e nel movimenti a finalità etico sociale
La riforma il segno politico istituzionale e quelle partiti politici vedere Pupo di utenti e capacità di rappresentanza sono condizioni essenziali di una nuova legittimazione per ristabilire tra Stato e cittadino in armonia con l'altra metà popolare sancito nella Costituzione
Così riaccreditamento della politica riconoscibile imputazione di responsabilità e governabilità sono gli obiettivi da perseguire attraverso nuovi meccanismi
Istituzionali ed elettorali
E questo la riforma elettorale il segno che attende la parte migliore del Paese
E noi invitiamo e questo il testo della relazione lo coltelli hanno invitiamo con sincerità d'intenti tutti i partiti e in particolare il partito socialista con il quale condividiamo responsabilità primaria di governo ha riflettuto carattere sistemico
Della riforma che proponiamo secondi mobile Poletto Gitti approvato dal direttivo del gruppo Della Camera deputati
Della Democrazia Cristiana
è necessario inoltre ad esaminare approfonditamente l'attuazione il sistema di autonomie
Come secondo realizzando dopo gli anni settanta al fine di superare ogni forma di non c'entra lirismo sia interstatale che in sede regionale la responsabilità soldi decente di spesa non può essere disgiunta da congrue attribuzioni autonomia impositiva
Non è questo il tempo per attardarsi nel godimento delle ultime decrescenti rendita di posizione
L'attuale stagione contrassegnata nell'ambito dalla polizia né pentapartito da un rapporto privilegiato DC PSI non deve caratterizzarsi
Una sorta di neo consociativismo che si accompagni alla tentazione esaurire in sé tutte le opzioni politiche culturale esistenti nel Paese con la conseguenza tra l'altro di ridurre anche il contributo di partiti laici tradizionale alleati della democrazia cristiana
Occorre superare la logica di una maggioranza che sopravvive per mancanza di alternative per qualificarle invece sulla risposta ai problemi del Paese per guidare con coscienza critica questa fase transizione politico istituzionale
Il nostro interesse per il travaglio del nuovo Partito democratico di sinistra
Va ben oltre l'attenzione di sempre al di là delle drammatiche vicende esistenziali pelle quello ti diamo il profondo rispetto noi speriamo che nella preparazione del Congresso nasca sempre più l'impegno cresca sempre più l'impegno programmatico
L'esigenza di una linea esplicitamente riformatrice che abbandoni residue logiche di schieramenti prefissati in funzione l'alternativa democrazia cristiana si impone per un partito democratico della sinistra che vuole giocare che voglio arricchire il tessuto politico del Paese per la risoluzione dei grandi problemi allo stato sociale di diritto come delineato nella prima parte della Costituzione repubblicana
La Democrazia Cristiana deve riproporre la sua funzione partito nazionale riacquistando la capita di guidare i mutamenti
Dialogando con le altre forze politiche e cogliendo l'occasione il congresso nazionale soprattutto per un rilancio da suo iniziativa
In questa traiettoria va rivolto agli esponenti della maggioranza del nostro partito una domanda
Sentite davvero la gravità storica per passaggio di fase siete disposti a tra a trarne conseguenze operative recuperando iniziativa politica e riformatrice a partire da quest'anno elettorale
Se la risposta fosse positiva noi saremmo disponibili ad una piena condivisione del responsabile di partito
Se la risposta fosse sostanzialmente negativa dovremmo affrontare la scomunica scomodità della posizione come adempimento di un dovere verso la democrazia cristiana e verso il Paese
è evidente che le miscelare a Zaccagnini
In una prospettiva che comunque si presenta di estremo impegno di grande difficoltà dovranno assumere al centro in periferia
Comportamenti coerenti con le regole e principi e non adattati alle convenienze secondo gli insegnamenti
Secondo gli insegnamenti di vita esemplare trasmessa a tutti voi dal Regno d'assegni
Grazie a Mattarella la parola a Ciriaco De Mita balletto
Cari amici
De la sinistra democristiana
Io quest'oggi
Ho sempre una difficoltà quando parlo ma ne ho una diversa
Cioè ho la difficoltà
Di intervenire il nonno dibattito che mi ha approvato quasi sempre con corde e quindi
Un po'la difficoltà a ripetere cose che sono state già dette
E più di un anno
Che la stampa scopre sempre una nostra sconfitta
Ho una nostra divisione
E da più di un anno c'è sempre la stessa questione
Vuol dire allora che il problema non siamo noi
Noi ci siamo
Perché ci preoccupiamo del problema
Noi siamo qua
Ogni giorno sconfitti anche sui giornali di stamattina
Ma ogni giorno testimone forse fastidiosi di una difficoltà che non è in noi e tanto meno nella nostra Domingo nella nostra denuncia una difficoltà
Che è nelle cose
Perciò diciamo
All'onorevole Craxi che non serve
Tagliare le teste
Nel processo democratico lo sforzo e rintracciare le teste per dialogare
E noi credo l'abbiamo dimostrato lo stiamo dimostrando
Abbiamo voglia di dialogare
Con chiunque sia disposto a dialogare
A dialogare in maniera particolare nessuno si sorprenda
Con l'onorevole Craxi
E i socialisti
Quest'anno
Ma sarà sempre così Grenelle
Ricordo da quando abbiamo cominciato a far politica
Abbiamo sempre deciso un po'come capitava a me quando dello studente
All'università avevo un programma serio sembra e quando nelle ultime ore dovevo terminare la preparazione di un esame poi per l'esame successivo
Ripetevo la stessa cosa non ci siamo mai preparati
Non lo so se un pregio e un difetto
Ma
La nostra forza o se volete
La nostra peculiarità sta nel fatto che quando poi ci incontriamo e discutiamo
Mettiamo insieme tante opinioni e tanta unità perché questa è la politica
La politica ho un compito difficile e delicato
La politica un compito difficile delicato soprattutto nei momenti di difficoltà
Intuire
Lo svolgimento delle corse e candidarsi abitarle con intelligenza e difficile stabilire una regola
Che riesca a mettere insieme le difficoltà del presente e le prospettive del futuro
Il rischio è che qualche volta ci sia la tentazione o per eccesso di realismo il vizio di terzi sulle difficoltà o per desiderio di novità di trasferirsi tutto sul piano delle astrazione del futuro la politica ha bisogno di individuare questo punto difficile
Dove la difficoltà si governa ma la difficoltà si governa intuendo il loro futuro
E questo lo voglio dire
Da alcuni amici a tanti amici
Ma in maniera particolari all'amico Scarlato
E credo anche perché credo di conoscere bene lo stato d'animo a mio fratello il ricco
Mi è parso di cogliere nella sua analisi giusta
Fatta ieri
Più la descrizione di una difficoltà
Una difficoltà enorme e una tesa
Della novità
Anziché individuare il punto con difficoltà ricco semplice
Di disperazione e di speranza che ci consente di uscire dalla difficoltà che viviamo se io potessi
Dirvi lo stato d'animo Miglio lo dico anche ai guerriglieri
Ragionando sulla difficoltà che viviamo
Sulla difficoltà della comunicazione che ci circonda
Sulla difficoltà di individuare chi e pronto ho disposto a dialogare
All'interno del sistema politico del Paese la conclusione su uno Stato di soli
Di qua
La tentazione del silenzio perché parlare da soli non serve l'inno politico
Però al fondo vi questa riflessione
Sorge in un forte la convinzione
Che ormai lo spazio della difficoltà e così intrecciata che prossima la speranza
E noi
Come Sinistra democratica cristiana
Con gli amici impegnare sempre
In un difficile lavoro politico abbiamo il dovere di approfondire questa riflessione
E la riflessione che abbiamo fatto qua che facciamo qua
Che abbiamo raccolto in un documento
Non è la riflessione
Sulla gestione del potere
Io capisco la difficoltà
Per chi ci deve interpretare a capire che cosa vogliamo
E che noi vogliamo una cosa diversa
Da quello che normalmente avviene
La lotta politica è tutta dentro uno scontro brutto per la conquista e la gestione del potere non perché abbiamo una concezione della politica diversa da lotta politica è scontro per la conquista della gestione del potere
Ma la lotta politica si nobilita si riscatta diventa funzione alta
Diventa
Recuperarla sua capacità etica come dicono tanti di voi io dico recupera la moralità dell'impegno politico se la motivazione e la Regione
Per cui ci muoviamo per conquistare o gestire il potere ha una motivazione in corrispondenza all'interesse dei più all'interesse della comunità all'interesse della gente
Oggi questo non c'è
Le parole della politica non sono il bisogno delle persone
Io partirei
Lo si diceva con uno Martinazzoli l'ha detto Martinazzoli nella sua riflessione su questo dato di fatto
Sul quale mi pare che il dialogo al nostro interno all'interno della Democrazia Cristiana all'interno del sistema politico rischia di collocarsi in maniera impropria
Il sistema politico
Il Complesso delle istituzioni delle regole i comportamenti del la politica non non parlano più Ari bisogni delle persone
E non è una denuncia moralistica non è uno bisogno di novità e irritato della situazione che stiamo vivendo
E allora la nostra riflessione che questo titolo secondo me di grande significato
E che ha avuto nella relazione di Elia
Che ringrazio dobbiamo ringraziare per l'impegno serio
Con la quale ha messo insieme una riflessione che non è solo erudita
Una riflessione che fa riferimento all'esperienza alla cultura
Tali
Ai problemi
Tentando intorno a questa situazione una riflessione una riflessione che è stata arricchita dai tanti interventi
Gli interventi di bordato di Martinazzoli di Mancino gli Andreatta
Dico quelli
Che in questo momento mi ritornano un po'più alla memoria ad altri faro riferimento durante la riflessione
Perché
Abbiamo scelto questo tema le trasformazioni e le istituzioni
Non è un tema a caso
Non è un tema tanto per indicare un problema
Credo che sia la questione centrale del dibattito politico che c'è non solo nel nostro Paese
Ma è la questione centrale che c'è
Nel dibattito politico rispetto alle tante esperienze che si sono consumati u si consumano nel momento cade
E questo serve anche per noi lo dico per gli amici della sinistra democratica cristiana
Carne
La illusione si riduce
La illusione dal punto di vista culturale
Di risolvere i problemi della libertà della persona risolvendo le una volta per tutte
Il marxismo avuto questa grande suggestione e alimentato questa grande speranza che c'è stata era e rimarrà sempre all'interno della coscienza umana il problema di rispondere
All'ansia di libertà crescente che c'è nel cuore degli individui nella condizione degli individui nella storia del mondo e di questa
Preoccupazione si è fatta carico anche
Una parte della cultura cattolica
Il dibattito all'interno
Dei cattolici non ha escluso questa ipotesi questa possibilità la grande suggestione il desiderio
Direi l'ambizione dell'intelligenza umana di darsi una spiegazione capace di risolvere le contraddizioni le difficoltà
Eppure noi
Noi cattolici democratici avevamo abbiamo abbiamo gestito una risposta apparentemente più un mille più modesta Martinazzoli dice dobbiamo recuperare il senso limitato della politica ed è così la politica non non può opporsi Lillo problema di rispondere a tutte le domande dell'uomo
La politica il compito più modesto ma più preciso
Di creare nelle condizioni di libertà
Che garantisca la l'uomo con la sua responsabilità di creare di volta in volta le condizioni della sua redenzione rispetto ai limiti di libertà che incrocia sul piano dello svolgimento della storia e le condizioni
Che sono diverse a secondo le condizioni storiche ma sono tutte immutabili all'interno di un processo romano nelle istituzioni
Martinazzoli dice non usare la parola regola
Secondo me l'espressione regola e qualcosa in più
Della istituzione la istituzione
Formale
Non sempre e non sembra amministra i processi e gli spazi di libertà delle persone ci sono anche regole no no Sand uscite dar valore formale della legge
Ma regole che sono il valore della convinzione della persuasione quindi dai comportamenti delle persone che probabilmente hanno rilievo più forte hanno rinviamo più suggestivo
Sono le istituzioni
Che di volta in volta quasi come Strumendo anni ricalco dei processi storici sono infusione da una parte di garantire di tutelare di rendere rilevanti
Le libertà garantite e dall'altra di essere il riferimento ai bisogni che crescono e di fare in modo che i bisogni che crescono si trasformano in diritti di libertà
Perciò la riflessione di Giovanni Moro che mi sollecita pareggio nella riflessione che faccio
Mi saltando volta più a descrivere la difficoltà anziché farsi carico della risposta alla difficoltà perché la nuova cittadinanza i nuovi diritti del soggetto singolo o comunitario difficilmente si con vigore come diritto fuori dell'ordinamento è la istituzione è l'insieme delle istituzioni che riconoscendo la dignità
A tutela di un bisogno lo configura come diritto ipotizzare uno spazio giuridico fuori dall'ordinamento dialettico allo Stato secondo me più descrittivo di una difficoltà anziché risolutivo di un un problema
E le istituzioni non sono un nuovo disegno astratto una esercitazione analoga a quella che si legge in qualche documento
Dove si mette insieme un po'il desiderio di qualcuno e la speranza di un altro le istituzioni sono la politica
Ex ho fatto ho ritorni russo
è la politica che crea un fatto il risposta alla domanda di libertà è la norma che sancisce la tutela del fatto che la politica ha creato noi discutendo di questo
Per Leopoldo c'è la spiegato in maniera egregia recuperiamo anche per noi
Di questo dobbiamo esser consapevoli recuperiamo per noi sinistra della democrazia cristiana una capacità di analisi di indicazione di riferimento ai problemi
Che sfugga alla esigenze alita che fa parte sempre
Della politica e si fa carico di contrapporre o di far corrispondere all'esigenza la risposta la politica è questa
Non è descrizione della difficoltà ma è la risposta alla difficoltà la politica tale quando l'ha bisogno delle persone non amplifica la difficoltà del bisogno ma e la risposta perciò la politica è tale se crea speranza
Perciò la politica è tale Monno se scambiato
Alla condizione di solitudine nel cuore delle persone Bach
Era solidarietà possibile di speranza crescente
Sotto alla denuncia di una difficoltà
Perciò le leghe regista hanno la grande difficoltà della politica nel nostro Paese più che indicare una soluzione perciò amici nemici della democrazia cristiana soprattutto amici del Nord
Attenti a rincorrere questo lamento ma attendi anche ad ignorare le ragioni forte di denuncia di crisi che il fenomeno delle leghe costituisce nel sistema politico italiana
Le istituzioni
Come la politica
Le istituzioni sono la politica
E noi lo dico leopoldo lui non va mai in queste citazioni io ne faccio un po'di più probabilmente o questo condizionamento sul piano della mia formazione
In Romania
Che hanno governato processi di trasformazione molto
Compressi analoga ai nostri hanno vissuto processi di trasformazioni inimmaginabili
Corno problemi di ricomposizione di comunità diverse
Che tecnica hanno adottato rispetto al valore da conservare
Ciò che cambiarla era il modo di rispondere alla domanda di valore che si imperava all'interno dei processi storici
Per cui rispetto alla conservazione del principio della norma se pensiamo alle dodici tavole
C'era ladder Guan Mendo della norma nei processi storici che si creavano credo di averlo detto già lo ripeto
La mia grande difficoltà quando dovuto far l'esame diritto romano
Fatto tutto sul legato quindi su un istituto e la fatica all'inizio fatta di imparare a memoria alla evoluzione dell'istituto
Perché non avemmo
E probabilmente nessuno me l'aveva spiegato
Il raccordo che c'era tra il precetto e la evoluzione della situazione
Credo che anche noi
Amici della Sinistra democratica cristiana
Abbiamo bisogno di una riconsiderazione al nostro interno perché anche al nostro interno
A volte la tentazione che esista una cultura o una indicazione politica
Che genera i processi indipendentemente dalle istituzioni dentro le quali lo scontro degli interessi avviene una tentazione che abbiamo e questa tentazione ha caratterizzato per o una parte
Credo anche la discussione nostra con un riferimento alla modifica del sistema elettorali alle proposte che poi concordemente mi pare
Avanziamo sulla modifica di questo sistema
Perché è importante
è importante questa riflessione non uno solo dal punto di vista dell'erudizione
è importante questa riflessione anche con riferimento a un fatto straordinario che c'è
Nella storia del mondo
E in un qualche senso anche nella storia del nostro Paese
Io sull'esperienza
Che i comunisti stanno vivendo
Non riesco
Collocarmi
Da nessuna parte
Nel tra quelli che sanno tutto perché il nome
C'è un aggettivo in più un aggettivo in meno né di quelli che pensano che cambiando il nome risolvono il problema
Anche in questo c'è un condizionamento soggettivo io sono molto condizionato
Da le mie esperienze
Al nome don scarso rilievo egli un rilievo secondario solo di individuazione
Perché quando studenti alla cattolico una ragazza mi chiese all'inizio come ti chiami di Sicilia e commi rispose che brutto cognome
Non ebbe il coraggio di vivere
Che era il nome
E quindi quando assisto alla discussione
Sul nome che è il Partito comunista si è dato
Io sono collocato tra quelli che tra i pochi per la verità che han detto va bene
Ma io ho detto va bene che hanno cancellato il nome comune la dizione comunista
La straordinaria novità il fatto vero rilevante
E la cancellazione della loro motivazioni ideologiche
Non è una cosa da poco
Che i comunisti
Si convincono che il riferimento a questa cultura a questa esperienza Occhetto dice è fallita
Io credo che ci sarebbe bisogno di grande rispetto
Di fronte a che e in condizione di compiere un atto del genere
Certi rispetto non non si può tradurre
Il giudizio positivo o negativo proprio perché il processo in corso l'ho detto ieri al giornalista che me lo chiedeva stato già scritto
Ci voleva la saggezza della Chiesa per dare un giudizio sereno e problematiche insieme Casaroli
Ha fatto riferimento al travaglio alla difficoltà e non si può
Parlare di una difficoltà e pretendere insieme una soluzione perché se i comunisti avessero già una soluzione non sarebbero nella condizione innocui sono
Ma la strumentalità della discussione data da quest'altro fatto
Che la novità non sta tanto nel nome Sinistra democratica sarà un po'difficile pronunziare Tobias
Mi sarei preoccupato di questo
Sta in un altro fatto che la dichiarazione d'intenti ne ha parlato Guido Bodrato ieri quella sì
Può essere oggetto di riflessione di discussione
Perché si dirà è una bozza
Questo mi dice quando sia difficile
Far politica fuori dell'analisi dei processi storici e dell'intelligenza per governare
Lo dico anche per quelli tra di noi che pensano che la politica si risolva con una mozione
La politica è un ragionamento
La politica e la capacità di comprende perché la capacità di comprendere che crea le condizioni per risolvere il problema
Normalmente nella elenca azione dei problemi e delle risposte dice più il desiderio che la capacità di governare i fatti di qua le delusioni e le difficoltà
è il documento denti intende
Che mostra la difficoltà nella quale versa Hill al Partito Comunista
Perché rimane
Rimane
Berlinguer direbbe come peccato originale
Questo desiderio non muro riconsiderato
Di collocare all'interno di un disegno universale la risoluzione dei problemi della comunità non più proletari di tutto il mondo unitevi ma ecologici non so pacche cos'altro di tutto il mondo unitevi
Questo desiderio anche il rapporto
A lei condizioni di pace nel mondo tuttora il caricato
Ancora all'interno di un Governo mondiale è possibile
C'è la Nostalgia dell'internazionalismo marxista
Dall'altra parte però che queste limite il limite forte che ancora culturalmente il partito comunista i comunisti hanno dall'altra e affermata più affermata che spiegata
Bordato credo che l'abbia detto ieri comunque a me l'ha detto ma credo che l'ha detto anche nel suo intervento la parte sulle istituzioni
E una parte appiccicata mai indicata cioè la consapevolezza che c'è c'è all'interno di questo partito di misurare i processi democratici nonno con l'ambizione della soluzione verità ma con la soluzione del processo
Che è la grande lezione dei cattolici democratici italiani
Perciò la nostra riflessione amici della sinistra democratica cristiana manici dalla Democrazia cristiana amici della democrazia nel Paese
Non è una evocazione assai
Non è una esercitazione erudita serve anche per noi per noi
Recuperare le motivazioni forti della politica per recuperare una possibilità i problemi che abbiamo di fronte
è stata fatta un'analisi qua forse Granelli ha ragione
Il desiderio era di articolarla di più a parte le considerazioni generali
Soprattutto per una parte che la parte più difficile e rimane la parte più difficile anche per noi della sinistra democratica cristiana
è stato detto da tutti
Quelli che si sono occupati di questo problema beh qua sta anche la nostra difficoltà
E la riflessione che abbiamo non è che qua non l'abbiamo fatto
La riflessione che abbiamo su queste questioni rimane ancora carente
E su alcuni problemi ci mette in difficoltà
Perché siamo costretti da una mancata e la bonaccione da un mancato approfondimento delle questioni
A oscillare
E qualche volta questo appare non nelle intenzioni di Nino Andreatta ma nei suoi interventi cioè alla denuncia della difficoltà e in realtà la eliminazione del problema
è un rischio
O rischio non dando per le nostre discussioni interne perché poi all'esterno si dice che abbiamo tante politiche economiche
Magari ne avessimo tante il problema è che rischiamo di non averne una
Non è che ne abbiamo tante questa difficoltà check
E su questa difficoltà la nostra riflessione c'è stata
Ma ancora carenze che dovremmo approfondire lo dicemmo anche agganciano l'anno scorso ci eravamo impegnati ad una riflessione sul rapporto istituzioni economia
E l'abbiamo fatto l'abbiamo fatto per qualche aspetto l'abbiamo fatto per il problema dell'informazione perché è un problema del rapporto anche istituzione economica oltre che della libertà del cittadino di essere informato
Ma rimane carente probabilmente sul punto più difficile più delicato sul nodo vero col quale ci misuriamo nel governo e nel condizionamento dei processi economici che ci sono di fronte
Io su queste questioni farei riferimento a tre considerazione su una quella dello Stato sociale
Mi ha parlato Andreatta ne ha parlato con la sapevo
Questa è una della delle questioni su la quale abbiamo riflettuto di più
E per quando mi riguarda sono stato vittima insieme a tante altre questioni di interpretazioni strumentale o improprie
Questa è una questione complessa questa dello stato sociale
Perché mette insieme
Problemi di rilevanza economica il tipo di organizzazione delle prestazioni fa riferimento
Se pensiamo al Complesso problema della finanza pubblica e dalla difficoltà del suo risanamento ma fa riferimento in maniera immediata diffusa a la tutela di bisogno che è stato garantito dall'ordinamento
E quindi insieme il problema più complesso più difficile che abbiamo
Nel governo dei processi economici aver posto questo problema
Almeno a me adesso mi pare un po'meno
Ha etichettato cioè ha dato luogo ai ticket e strane
Ignorando che poi il problema rimane
Anche se le etichette passando
Ora lo dico
Alle Obodo nella
Nelle conversazioni che hanno preceduto questo convegno
Era una delle questioni che io avevo
Indicato a leopoldo di risolvere proprio dal dal punto di vista
Della definizione tecnico-giuridica
In realtà io non sto a dire se
Il modo come abbiamo risolto il problema della tutela del bisogno sia stato indovinato sbagliato
Non mi appassionano mai di queste discussioni perché non servono a risolvere il problema
Io Odolo dica ad Andreatta
Una spiegazione politica del perché questo voi avvenuto rispetto al bisogno diffuso nella gente bisogno di istruzione e di salute di tutela di spazi di povertà
La forma giuridica utilizzata di risolvere questo problema configurando una sorta di diritto del soggettivo del cittadino rispetta lo Stato dal punto di vista politico è stato una scelta molto forte
Perché è stata questa configurazione che ha saldato insieme il bisogno delle masse a la risposta di questo problema una articolazione più sofisticata
Non avrebbe cromata difficoltà è stato questo tipo di risposta
Che ha costretto uso questo termine consapevolmente i governanti a risolvere questo problema nell'esperienza poi nostra italiana c'è la saldatura tra questo tipo di risposte la tradizionale
Soluzione burocratica che noi abbiamo dato ai problemi dove abbiamo ritenuto opportuna la pubblicizzazione tutto ciò che è stato pubblicizzato è stato burocratizzato
Quindi introducendo insieme al limite della risposta a bisogni diversi una risposto uguale
Questo è il massimo dell'ingiustizia l'ha detto Martinazzoli ieri lo ripete oggi Andreatta
Abbiamo dato una risposta in termini di organizzazione tutta chiusa
Dentro la cilecca a Minas amministrazione burocratica delle prestazione
E quindi lo stato di difficoltà che ci è di fronte mette insieme un complesso di domande a le quali noi non riusciamo a dare una risposta
E le risposte tentate tutte le risposte tentate attraverso tutte le manovre finanziarie di contenerla spezza l'ultima ma quando dico l'ultima non parlo solo da parte governativa parlo del governo vero e del Governo
Dove la modifica delle cifre fatta più sul desiderio che sull'individuazione del centro di responsabilità della spesa perché il controllo della spesa
Non può essere disgiunta dal centro di responsabilità dell'amministrazione delle risorse
Su questo amici della Sinistra democratica cristiana vedete come le istituzioni sono i problemi delle persone quando all'interno della Democrazia cristiana ci dicono ma perché parlate di questo beh questo è il problema questo probabilmente per la politica italiana è uno dei problemi principali tutti i tentativi fatti sono naufragati rispetto ad obiezioni parziali
Perché mai ci siamo misurati con l'ambizione di un riordino
Che saldarsi insieme la tutela del bisogno l'imparzialità della prestazione il riconoscimento delle del diverso bisogno da tutelare
Eppure amici della democrazia cristiana della sinistra democratica cristiana del mondo cattolico lo dico apparve sorge
Perché noi non abbiamo sviluppato non non recuperiamo
Una riflessione che fa riferimento ad un insegnamento antico l'insegnamento dei cattolici popolari di Sturzo
Che
Immaginava e ha immaginato sempre di risolvere i problemi
Facendo riferimento al problema della comunità e dei suoi bisogni
Senza mai la pretesa di unificare intorno ad un solo ingresso dunque solo valore la condizione di libertà delle delle persone e questo Amici della democrazia cristiana che è saltato questa capacità di far riferimento alla complessità della condizione umana civile e culturale delle persone
Che progressivamente ha creato un distacco Ying recuperabile tra le istituzioni e le amministra e le prestazioni che le istituzioni amministrano e i bisogni delle persone la separatezza
Tra la politica e l'interesse delle persone sta in un questo tipo di organizzazione delle istituzioni
E allora la risposta a questo problema lo diciamo agli amici della maggioranza democratica cristiana non è un capriccio di qualcuno di noi
è soltanto la consapevolezza che insieme abbiamo maturato
Che queste sono le domande della politica sulle risposte possiamo trovare l'accordo
Perché nessuno di noi è in condizione di dire questa la risposta verità ma che queste siano le domande della politica
Lo dica chi della maggioranza scotta credo che sia difficile dire Dino la seconda questione
Riformismo e solidarismo ieri Guido bordata fatto una riflessione molto articolata su queste questione però io lo dica Guido
Vorrei recuperare anche al nostro interno una diversa motivazione tra il riformismo socialista la crisi del socialismo uno del socialismo italiano quello non è crisi perché non il socialismo
Parlo del socialismo come cultura
Sta
Nell'aver elaborato
Tutta lei indicazione riformatrice
Tutta ripiegata all'interno dello processo di produzione
Il riformismo socialista socialità democratico
Si è illuso storicamente qualche risposta l'ha data io parlo di dal punto di vista della prospettiva che la difficoltà fosse tutta e sola dentro il processo di produzione
Non a caso il riformismo era un'attenta azione continua di riduzione dello spazio della proprietà privata
In cento anni di storia giuridica istituzionale e sociale il riformismo si è sviluppato lungo questa direttrice qualche risultato l'ha ottenuto
In fondo però il problema rimane
Allora vuol dire che la risposta assumeva un dato non la questione nella sua complessità a differenza del solidarismo
Solidarismo una risposta più forte
Che per qualche verso ed un un qualche momento ha coinciso con la domanda
Riformista dei socialisti
Perché è quando i processi di produzione mortificava hanno la condizione del lavoratore dipendente
Il solidarismo cristiano incrociava questo problema e questa risposta con me tutela ad un bisogno o come tutela d'una posizione di emarginazione
Senza però l'illusione che l'emarginazione o il bisogno fosse tutta all'interno di questo processo
Le povertà
Le povertà diffuse la condizione di emarginato rispetto alla società garantita non usiamo questa storia dei due terzi e di un terzo
Anche perché è probabilmente nonno
Mi pare che l'ha detto ieri Mino nonno per il rifiuto a questa cultura questa individuazione ma perché l'idea che possa esistere Mai una società dove il bisogno scompaia è una grande astrazione
Compito della politica e individuare il bisogno dove nasce e organizzare la risposta
Sapendo che è un processo continuo e lo strumento lo strumento a garanzia di questo processo tutelando la libertà
L'insieme delle istituzioni e l'ordinamento democratico
Come sosteneva il come sistema di garanzia di questo processo che continua perciò quando anche al nostro interno
Mi pare che Guido Bodrato fa questa riflessione ipotizza il recupero delle motivazioni del solidarismo e del riformismo secondo me abbiamo bisogno di una riflessione anche per noi
Un po'più legata al giudizio dei processi storici e che si faccia un po'più carico dei processi che sono dinanzi a noi e che dobbiamo governare
Credo però che su questo una riflessione nonno polemica una riflessione descrittiva ricognitiva della condizione dei partiti
Non mi pare che collochi oggi il Partito Socialista con un'attenzione straordinaria a questo problema
Mi pare che la novità del partito socialista sia consistita un po'di più
Nel rifiuto della marxismo nel recupero dell'idea
Riformista
Ma quando incombeva in Europa e nel mondo la suggestione del marxismo credo che oggi anche questa risposta rischia di essere una risposta un tantino debole e dall'altra
Secondo me è la vera novità del partito socialista con la quale dovremo misurarci la sua percezione un po'più di noi
De I fatti nuovi che sono intervenuti all'interno della società
Più come percezione che come capacità di dominio
Perché se insieme alla percezione avesse anche una capacità di dominio il dialogo con la sinistra democratica cristiana sarebbe la scelta obbligata per il partito socialista
Ma c'è terzo aspetto di questo problema
Che secondo me
Il problema che ha maggior rilievo e che incrocia la nostra maggiore carenza nel momento in cui alla tradizionale proprietaria terriera molto tempo fa
E industriale di qualche decennio fa si sostituisce il dominio della potere finanziario
Riconosciamo che noi di fronte a questa difficoltà balbettiamo
Con il rischio
Dice
Organizzare o una lamentela
O il rischio maggiore di inseguire
La domanda di copertura politica dell'operatore finanziario
La politica nostrana nell'ultimo periodo ma non della Democrazia Cristiana
La politica italiana nell'ultimo periodo mi è sembrata caratterizzata di più dal pattinaggio
Che io politici esercitano rispetto agli operatori finanziari
Anziché dall'ambizione forte degasperiana di dettare ai potentati economici la regola entro le quali lo scontro economico venga governare
Perché non vorrei e questo rischio c'è
Che siccome maturata la convinzione in tutti maggior ragione in chi non l'ha mai avuta che la pubblicizzazione fosse la risposta a questa difficoltà oggi la conclusione perché la politica si ritragga
Quasi che lo spazio della politica non fosse quello del dominio dei processi sopra Nobel dominio della regola
De processi soprattutto economici ma l'assistenza compiaciuta uomini politici dichiarano se l'operazione finanziaria
E giusta o ingiusta quasi che avessero titolo di dire se è giusto in giusta gli uomini politici hanno il dovere di stabilire le regole
Entro le operazioni finanziarie che condizionano i processi politici nella loro complessità siano regolati o meno dalle istituzioni e quindi come
Vedete come vediamo amici della sinistra democratica cristiana il problema delle istituzioni e non è un lusso per euro di
Non è la sofisticazione di chi avendo cultura giuridica si diletta di questi problemi il problema delle istituzioni e la politiche non discutere di politica e di istituzioni
Significa porsi di fronte agli eventi che vogliamo governare nella condizione della impotenza
Sostato ovunque
La seconda
Parte su questo mi pare
Che la nostra riflessione più matura
Io con molta franchezza non sono riuscito a trovare le distinzioni nel nostro dibattito non perché
Tutti han detto la stessa cosa
Ma perché ognuno ognuno ragionando a concorso
A dare risposta a questo problema
C'è la consapevolezza di noi è che questa domanda esista
Esiste una domanda di avviamento delle istituzioni della politica del governo della politica
E il rinnovamento del partito lo dico
I tanti amici
Che con riferimento all'esperienza del rinnovamento dicono non ci siamo riusciti
Non è che è fallito il rinnovamento
Il rinnovamento era la modifica delle condizioni della lotta politica noi non siamo riusciti a modificare le condizioni della lotta politica e quindi la politica continua a svolgersi
Entro questo ricalco che produce il niente quindi la immoralità della politica e il rinnovamento dentro questo corso sordo a i problemi della gente produce desiderio
Anzi rischia
Rischia di produrre tenda azioni pericolosi all'interno non
Perché rispetto a questa impotenza
Nella coscienza di chi desidera
La novità sorge la tentazione di una capacità carismatica di redenzione e di una forma oggettiva di intolleranza antidemocratica questo anche all'interno della sinistra democratica cristiana
Perché allora all'impotenza della politica si fa carico dell'invettiva morali
E quando la politica è ricca di inventiva morale non di carità e di risposte
Quale esempio fare
Io ne ricordo uno
E qualcuno probabilmente mi seguirà
Tanti anni fa
Ci fu un bel dramma recitato anche in Italia
Il crogiolo di Miller
E dove il teologo che doveva fare la caccia alle streghe evidentemente era contro quelli che pensavano che ci fossero le streghe
Però all'interno della vicenda
Sì immedesimo o a tal punto che il problema delle streghe esistevano che diventò un grande cacciatore di streghe
Questo rischio c'è questo rischio c'è
E la cosa peggiore e che questo rischio venga caricato di tensioni morali
Nonno di risposte politiche
Solo che questo rischio c'è per tutti
Lo dico a Guerrini per questa malinconia Martinazzoli De Mita su il silenzio e l'abbandono
Che può anche ingenerare di fronte alla difficoltà la convinzione dell'impotenza
Quindi le le risposte sono uguali
C'è chi immagina di santificare l'umanità
E c'è chi prende atto dell'impotenza la politica è creare la condizione della fiducia per realizzare le condizioni del governo della domanda di libertà che c'è nella gente
Sul problema delle istituzioni io potrei essere sintetico
Va bene il documento che poi la relazione di Elia va bene le cose che sono state dette
Su un problema
Quello della legge elettorale dette ieri da Martinazzoli che mi trovano molto concorde
Perché insieme alle ragioni della stabilità i problemi elettorali risolvono anche un problema di stabilità
Martinazzoli ha recuperato ieri nella sua riflessione una motivazione a mio avviso più forte più vera più politica quello del la perdita di capacità della politica
Il sistema elettorale uno dei modi non uno
Il modo unico ma probabilmente il punto di partenza perdeva costringere la politica misurarsi con i problemi della comunità su questo
Io farei questa considerazione lo dico mandando per noi probabilmente anche per qualcuno di noi
Perché pure noi discutiamo su modifiche di equilibri all'interno delle sistemi
Secondo me la risposta è sbagliata
Un equilibrio diverso in presenza di queste condizioni mi saltando dell'ammalato che avendo la febbre alta si gira il provvedimento più fresche pensa che sia andata al via la febbre rimarrebbe inalterato il problema
Perciò lo dico a chi deve trasmettere le nostre opinioni almeno la miglia ma mi pare che quella di tutti
Noi non stiamo a discutere su uno schieramento da contrapporre un altro
La discussione al nostro interno non è questo
La discussione l'ha detto benissimo ieri Bodrato eccome configurare uno schieramento in maniera utile
Quando ha parlato della
Capacità di rispondere ai problemi come condizione dell'alleanza
Il che non è il riferimento alle maggioranze programmatiche indistinte come alibi per il trasformismo nelle maggioranze
Ma il recupero della politica come risposta da dare i problemi io non vorrei chi si illude re Granelli io l'ho detto già sottovoce
L'alleanza strategica possiamo cambiare l'aggettivo io non ho nessuna difficoltà e e rimane queste
Probabilmente tu potresti aver ragione in quando io usavo non la parola alleanza ma prenda partito però la rimetterei ancora oggi
Perché sul piano dell'immediato oggi oggi la scelta possibile per la solidarietà tra questi partiti
Ma i critici a quelli che ci chiedono la conservazione di questa immobilità
Io rispondo se hanno la convinzione che questa immobilità produce
Non è la pazienza rispetto alla difficoltà
Se questo fosse il problema chi non ha pazienza la recupera il problema è che l'immobilità produce il logoramento del sistema
Martinazzoli con riferimento alla Lombardia aveva detti ha ripetuto che questo sistema che nella strategia socialista sembrava
Producesse insieme una qualche forma di governabilità e di attesa di nuovi equilibri
In realtà il crociato una risposta della pubblica opinione che rifiuta complessivamente il sistema politico all'interno del quale queste solidarietà si realizza
Allora a noi a noi
Lo dico a Goria
A Mannino
Io non ho sentito
Le stupidaggini scritte sui giornali e stamattina nel nostro dialogo e dei nostri commenta
Poi
Un po'di decenza un po'di decenza
Si era accreditata
Una rivalità diverse al nostro interno quella di stamattina ed evidentemente si fa fatica a scoprire
Che possono variare le opinioni ma rimaniamo uniti
Perché la nostra unione politica amici della sinistra democristiana la nostra unione non è una quantità di potere da distribuire
Non ci sono organigrammi che ci tengono insieme
Ci tiene insieme una straordinaria passione per la politica e la mancanza della politica alimenta qualche volta la nostra Nostalgia e questo
Poi erroneamente dare interpretazioni di divaricazione
Ma anche le riflessioni di questi due amici su nulla indicazione che si dà
Non lo so io no non riesca a trovarle inno contraddizione dicono una cosa
Che dovremmo verificare
Che il patto istituzionale con riferimento alla legge elettorale e anche un fatto politico è così
E così
Ma voglio dire
Non ha bocciato che lo sta spiegando in continuazione gli sono grato
Che la mia segreteria si era caratterizzata per questa risposta
Del fatto politico ma era sempre accompagnato dall'opportunità di modificare il sistema elettorale
Si voleva partire dalla politica ma non nel senso che non lo si volesse garantire con una istituzione di modifica del sistema elettorale parliamo dall'ottantatré
E a chi dice che non c'era stata riflessione ricordiamo i convegni gli atti gli articoli le interviste le discussioni
Ah dona capendo che non ha memoria non è che a cattiva memoria voglio ricordare che in un Consiglio nazionale
Quando si discuteva di tutto campo
E noi avevamo dato un'indicazione politica per le giunte nonno di maggioranze o funzionali alla perpetuazione di posizioni di potere la obiezione che fece e che quella proposta non veniva accettata dal partito comunista
Quindi allora non c'erano problemi perché il Partito Comunista sulla modifica del sistema elettorale qualche anno fa non c'era
Io immaginavo che ora che il Partito comunista c'è si fosse detto cresce il consenso io non dico
E approvata però cresce il consenso discutiamo come risolvere il problema adesso che il consenso si allarga il problema non c'è più
Non c'è più non c'è
Amici miei e non c'è neppure il governo
E di questo dobbiamo renderci conto non è che non esista Aiello problema
Io ho solo
La legge elettorale concordando con quello che hanno detto gli amici
Vorrei dire che
Il problema non è tecnico
Il problema e politiche che la soluzione tecnica la si può or recuperare
Solo in fino a quando abbiamo fatto una valutazione politica qual è il problema per i democristiani Bubbico scusami se lo dica tre non per la sinistra democratica cristiana
E di risponde
Ad un tipo di alterazione dell'analisi politica storico-politica del nostro Paese recuperando le ragioni forti della esperienza democratica Cristina
La distinzione progressisti e conservatori e uno interpretazione estranea ai processi politici del nostro Paese
L'idea della bipolarismo blocco di conservazione blocco di progresso non nella storia politica italiana Astoria politiche italiane diverso questo può essere conveniente
Per gli avversari della Democrazia Cristiana dare una lettura così perché hanno convenienza in mancanza di altro a saltare sul carro dello progresso e della democrazia
E liquidando da esperienza della Democrazia Cristiana come una forma di conservazione o vino un progresso
Bodrato Martinazzoli
Ma anche Mancino stamattina con riferimento ed è significativo
Del seminario fatte all'interno del Partito socialista tra sinistra democratica cristiana è partito comunista dicono queste cose
Nella sinistra democristiana oggi c'è un riferimento soltanto ai referendum quindi mi pare una cosa molto marginale
E che diciamolo con molta franchezza non mi pare neppure abbia costituito iniziativa della Sinistra democratica cristiana nostro interno abbiamo avuto opinioni diverse io spiegherò
Brevemente l'Emilia ma mi pare che questo problema non c'è non esiste ITO è superato il nostro problema è altro e altro eccome da risposta alla problema nonno della governabilità in quando stabilità del governo
Ma della governabilità in mandò capacità di rappresentanza delle forze politiche
Perché il giorno in cui prefigurarsi in una istituzione governo estranea senza comunicazione ai problemi della gente Noè altereremmo il processo della democrazia e snaturamento
La ricchezza della democrazia istituzionale e pluralista che è stata garantita nel nostro Paese Danna democrazia Christiès
Il problema non è
Del blocco alternativo né del bipolarismo Bonato ieri l'ha detto bene io mi auguro che lui non sia profeta
Quando ci ha spiegato e probabilmente è così potrebbe essere così
Che la mancata risposta a questo problema non assume l'inutilità della modifica del sistema elettorale
Perché se i partiti di governo
Lo dico a tutti
Alle persone in buona fede se i partiti di governo di governo avessero ragioni di solidarietà vera non uno di uniformità di comportamento
La solidarietà non è l'uniformità del comportamento e la ricerca dialettica della soluzione da dare al problema problema elettorale non ci saremo
E che e questa mancanza di solidarietà che rende carente il riferimento governo
Non la permanenza di un Presidente del Consiglio un governo come riferimento a le domande della gente come risposta
A risposta possibile non non risposta utile comunque risposta possibile ai problemi della gente questo non c'è
E noi amici della Democrazia cristiana su questa difficoltà dobbiamo fare una riflessione politica nonno tecnica
La soluzioni GT che condivido non è una soluzione tecnica è un ragionamento politico che si riveste anche di riferimenti istituzionali è possibile
Ma la validità del suo ragionamento e una riflessione politica
Qual è stata la nostra esperienza
Non quella di trovare una maggioranza comunque
Quarantotto c'era la maggioranza della DC
De Gasperi costruiti la maggioranza cioè alle forze democratiche esistenti nel Paese
Non perché qualcuno in più rendesse più solida la maggioranza ma perché la rappresentanza complessiva delle forze democratiche del Paese che si identificavano con i problemi della comunità
Trasferiva nelle istituzioni la voce della comunità
La grande esperienza democratica del Paese questo le coalizioni non erano la maggioranza
Le coalizioni non erano i comunisti socialisti il figlio dei pensionati e un astenuto dei Verdi le coalizioni erano solidarietà tra soggetti politici rilevanti
Il ruolo dei partiti è tale se hanno questa capacità derise rendendo di interpretazione dei problemi delle persone indipendentemente dalla variazione percentuale della loro rappresentanza
Con i partiti minori Degasperi non ha fatto mai il problema di quantità
La quantità era irrilevante ma di concorso di capacità di rappresentanza al soggetto politico forte che era il governo
E questo problema
Amici della Sinistra democratica cristiana di sistema esisteva nella Costituzione leopoldo Elia lo sa meglio di me
Questo problema non è stato risolto il problema della stabilità lo dica Goria Mannino dalla Costituzione donna normale
Questo è il problema del bivio bipartito Bipop un bicameralismo ripetitivo è stato un problema irrisolto dai costituenti
Solo che il primo Degasperi la risolto politicamente non cambiando sistema elettorale ma inventando inventando sperimentando nella storia politica del nostro Paese la esperienza delle coalizioni
Dove le culture diverse non erano ragione di scontro ma erano ragioni di arricchimento è la condizione di solidarietà non era condizione per la spartizione del potere ma è la condizione per la risposta
Per la invenzione di una istituzione di governo dei problemi delle persone per ciò Andrea
De Gasperi ebbe la possibilità quella coalizione esisteva anche allora la coalizione
Di scegliere delle istituzioni economiche del Paese
Qualità ed esperienze tu diresti eccellenze per la istituzione avendo la consapevolezza che la politica si arricchisce
Se è in condizione di rispondere alla gente la ricca la politica non si arricchisce Sir registra più o meno tangenti presso i segretari amministrativo
Noi dobbiamo recuperare
Questa esperienza in questa esperienza come la si recupera lo dico a tutti
Lo dico a chi è più convinto tra di noi che questo è un problema di grande rilievo lo dico anche a chi su questa questione introduce ragioni di riflessione diversa non mi pare
Che le ragioni di riflessione diversa ci pongono distanti dalla problema noi abbiamo il dovere di creare le condizioni perdonabile costituzione delle coalizioni non dei blocchi contrapposti quindi nonno la condizione per l'alternativa
Questa versione sbagliata da parte della sinistra che presuppone le istituzioni in funzione dell'alternativa
Ed è anche sbagliata come paura per quei democratici cristiani che ritengono che Stella meccanismo civil liberalizza ci possa essere una coalizione diversa
Caro Bubbico in politica esiste una sola garanzia come nello sport non si vince se fare lo sgambetto
In politica esiste la garanzia che tu abbia maggiore capacità di competere e vincere quindi che all'alternativa alla coalizione dove c'è la democrazia cristiana ci sia o no non è dato da un sistema elettorale
La garanzia è data dalla capacità di iniziativa della democrazia cristiana e solo otto
Il solo modo per avere l'alternativa
è l'inerzia il silenzio e la paura
Noi dobbiamo evitare questo rischio dobbiamo evitare questo rischio e muoverci con non molta serenità è morta consapevolezza ma con chi
Tutti ci chiedono con chi Nancy tutto trovo singolare che a un partito che riflette
Nel mondo nel momento in cui deve definire la propria riflessione deve sapere con chi
Normalmente con chi
Lo si recupera quando si ha qualcosa da dire
E nel confronto tra opinioni diverse che si costruisce la convergenza e la solidarietà mi pare molto singolare questo modo di ragionare con chi
Conti
Ma il problema è posto male
Perché in astratto
Mi pare che anche tra di noi questa preoccupazione qualche volta emerge
Che è il raccordo vada fatto innanzitutto
Tra i partiti della maggioranza mi pare una cosa tanto ovvia da essere banale
Solo che il problema è un altro
Che il sistema elettorale e funzionale recuperare la maggioranza
Perché adesso la maggioranza al mondo come numeri
Ma come risposta politica non c'è il problema è creare le condizioni del processo politico lei istituzioni come comportamento degli operatori politici per individuare la maggioranza è legittima
Non il rapporto alle transazioni ma in rapporto ad un arbitro sovrano Martinazzoli diceva ieri e l'arbitro sovrano e il popolo e la collettività
I partiti non sono organi sostitutivi della volontà popolare
Sono organi ausiliari della volontà popolare se e fino a quando rappresentano la volontà popolare nel momento in cui questa incertezza cioè il riferimento vero non astratto non non convenzionale
E consentire all'elettore
Che non ha più il sussidi un ausilio delle culture di aggregazione che hanno acclarate Rizzato
Lo scontro politico del nostro Paese di individuare la maggioranza ma questa legge contro qualcuno o a favore di qualcuno
Guardate chiunque immaginasse di definire una istituzione in rapporto alla convenienza deve sapere che non è in condizione di realizzare perché difficile pretendere la decisione alla convenienza di un altro
La istituzione vera
Paradossalmente la istituzione oggettiva razionale
E quella che non crea convenienza possibile per i contendenti ma diventa la fede entro la quale la competizione si amministra e rende il risultato possibile quindi
Quando all'interno nostro ma con chi contro chi voi volete fare una maggioranza diversa noi rispondiamo non è questo il problema
Il problema non è di maggioranze diverse il problema è di individuare le condizioni della maggioranza io non lo so
Se e chi è in malafede è in condizione di recepire questo mio paradosso ma non vi sembri strano almeno nelle mire convinzione la riforma elettorale funzionale a recuperare una solidarietà vera col Partito socialista
Cioè liberando il Partito socialista dalla tentazione permanente che ha da una parte della necessità di governare con la Democrazia Cristiana e dall'altra lo dice Formica dalla preoccupazione del destino ora il destino futuro delle forze politiche c'è e rimane
No se uno spazio furbesco di opportunità il destino di un partito con un destino per le persone c'è
Solo sei siamo dotati di una grande carica di una grande idealità di una grande capacità di intuizione
Che ci consenta di sopravvivere alla mediocrità del presente tentando di farci scoprire il domani possibile
Quindi su questa questione mi pare
Di essere d'accordo di essere d'accordo anche l'ho detto con chi ipotizza il patto politico solo che il patto politico non è in contraddizione con quelle istituzionali io troverei strano
Non è il problema che ciò tentato e non son riuscito non si tenda più io per la verità avevo fatto riferimento a questa maggioranza
L'ho detto anche ai dirigenti del nostro partito a deferenza di quello che appare
Io avevo interiorizzato l'accusa il sospetto il giudizio
Che il mio temperamento forse ragione di incompatibilità con gli altri e quindi abbiamo augurato a questa maggioranza e questo governo liberato dai temperamenti non lo so se un complimento però pare che fosse una condizione
Di realizzare la condizione della solidarietà fruttifera non mi pare
E peggio
E peggio gli stessi socialisti si lamentano di questa mancanza perché a loro volta hanno un problema
E a chi pensa che la nostra ossessione sia dei socialisti io voglio dire che la nostra ossessione la democrazia non i socialisti
Perché anche se i socialisti non se ne accorgono la difficoltà al loro oggi non è minore della nostra la difficoltà e del sistema dei partiti
E ha ragione Manzella quando con un riferimento alla crisi che attraversiamo fa riferimento alla crisi del sistema politico e quindi alla necessità di uscire da questa difficoltà e al mondo con la salvezza di ognuno
Indifferentemente rispetto alle difficoltà degli altri ma di recuperare una condizione di uscita dalla difficoltà per tutti dove evidentemente poi ruoli rimangono diverse in base alla capacità soggettiva che i partiti hanno
Sul referendum
Io non credo di dover
Portare qua nessuna giustificazione voglio dirlo soltanto alla Nucci
Perché io sono molto attendo indipendentemente a volte da quello che appare a chiunque esprima la sua opinione con sincerità
Questo lo dico anche a Craxi dovrebbe far così perché la politica è così
E il confronto di opinioni verifica di opinioni ansia desiderio guai a un politico che non ha il desiderio di confrontarsi con gli altri e misurare l'inefficacia della propria opinione
Se non c'è questa consapevolezza è la sorpresa di scoprire che la proprio opinione ha una sua validità
Vien meno viene meno la radice della democrazia e la ricchezza della democrazia alla non ci che ha parlato con uno grande sincerità io voglio dire che io sarei in crisi
Rispetto al mio sostegno alla richiesta referendaria perché se mi trovassi di fronte a questa richiesta con un'iniziativa politica che risolve il problema
Molto Binzar vicino
Ma è inutile la discussione sulle cose che si possono fare non si fanno
Il problema è che rispetto alla crisi del sistema politico
E probabilmente la crisi sia molto più grave di quando noi non immaginiamo sei rispetto a esplosioni in ogni direzione
Anche se ne politici c'è la tentazione di scoprire solo nelle difficoltà degli altri le difficoltà prima la mafia era soltanto in Sicilia adesso che si scopre pure a Milano il massimo di riflessione che c'è che le due mafie sono diverso
Io per la verità non mi console Ray visto che il processo di dominio della criminalità dell'amministrazione del nostro Paese tocca complessivamente il territorio
Il problema è risponde
E la domanda referendaria e una risposta straordinaria ad una condizione di inerti
Ma dal punto di vista lo dico a Bornato è stato quello più
Più fermo sulle sue convinzioni ma mi pare che adesso non c'è più questa questione io ho sostenuto sostengo
Il referendum questo l'ho sempre spiegato come escludendo di sollecitazione il referendum è questo e giustamente Elia
C'ha ricordato di stare attenti
Hanno non liquidare le istituzioni della democrazia che la nostra Costituzione prevede io vorrei che tra di noi ci fosse almeno qualche dubbio qualche perplessità
Per negli anni passati il partito socialista era il sostenitore della cultura referendaria sosteneva le maggioranze referendaria
Con la nostra opposizione con una nostra posizione diversa posizione che io confermo non ritengo che sia stato un errore lo scollo nostro non era sul referendum molti o sul referendum uno ricordiamocelo la nostra diversità era che il Governo sulla domanda referendaria noi non abbiamo Dom demonizzato la richiesta referendaria l'abbiamo sostenuto che il Governo aveva il dovere di rispondere alla domanda referendaria cambiando la legge come poi è stato fatto
Io adesso l'interpretazione a questa sollecitazione è la stessa
E la disciplina del referendum volo dico alla luce lo dica avvocato dica tutti quelli la disciplina del referendum prevede il ruolo sollecitando del referendum c'è una considerazione bellissima di Moro sul ruolo di sollecitazione del referendum che non è uno delle ultime sue mi cioè non è una delle scarse riflessioni l'ha fatta nel momento della difficoltà maggiore
E per chi pensa alle strumentalizzazioni
Perché dimenticarsi
In un Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana
Da segretario del partito io ho ipotizzato dopo che Mino Martinazzoli l'aveva fatta direttivo dello o al gruppo della Camera questa ipotesi
Il che non significa
Imporre una istituzione una soluzione una porre un problema
Allora io credo noi saremo attentissimi se su una questione che c'è ci si dica che la risposta è una quello che è difficile accettare non perché noi siamo difficile
E che anziché dare una risposta ci si dica che il problema non esiste
Ecco la difficoltà del dialogo dentro e fuori la Democrazia Cristiana in questi l'unità la si fa individuando i problemi la discussione e l'accordo lo si fa cercando insieme le risposta il referendum è stato questo
Però amici della Democrazia Cristiana non risorge il sospetto
Se il partito
Che aveva avanzato la proposta di referendum propositivo il partito socialista rispetto a questa forma di referendum che per parquet verso ha anche la funzione propositiva come tutti gli altri
Non solo questo non esiste il referendum abrogativo e basta non si cancella il fatto
Si cancella la disciplina e quindi si dar vita ad una disciplina diversa in un certo senso si propone una diversa normativa nei confronti di una stessa fattispecie come mai
Questo uomo di grande cultura giuridica come l'onorevole Giuliano Amato lo dico con grande convinzione ma anche con grande preoccupazione
Perché quando la cultura giuridica viene piegata all'interesse di parte fino al punto della decenza allora vuol dire che lo spazio del dibattito politico si restringe non è un problema di esser Prodi esser contro non è un problema di temperamento di carattere è un problema di nel comparare con umiltà con pazienza ma anche con decisione gli spazi del confronto possibile
Problema e chiudo non è maggioranze diverse alternative il problema eccome costruire una maggioranza posti
E la maggioranza possibile noi vogliamo costruire la intorno alla capacità di guida hanno la capacità di riferimento centrale della Democrazia Cristiana
Se gli altri hanno forse qualche titolo per lamentarsi di questo io trovo molto singolare che di questo si vogliano lamentare i democratici cristiani
Avviandomi
A la fine
Ieri Giovanni Moro
L'aveva già detto
Ieri l'ha ripetuto
Ha espresso un giudizio preoccupato quasi liquidatorio
Non dal punto di vista dell'esperienza storica me dell'attualità della posizione della cultura dei cattolici democratici
Io credo che non sia così
Dispiace che Moro non ci sia ma questa conversazione siamo d'accordo che contino io sono straconvinto padre Sorge lo sa
E perché sorge d'accordo per quello che io so
La differenza
Probabilmente fame non voglio dire per noi padre Sorge
Sta in questo che Padre Sorge dice che se questa cultura non si in vera in un'esperienza insomma ne prende atto
Ecco io padre Sorge non vorrei rassegnarmi a questa sconfitta
Questa è la terza
Al Moro
Voglio dire che probabilmente se fa riferimento alla posizione attuale della Democrazia Cristiana
Il riferimento a questa cultura e difficile
Ma non perché la cultura e si esaurì
Ma perché questa cultura rischia di non esserci più all'interno della democrazia che stia e ai socialisti
Io Nuno polemicamente
Però lo voglio dire
Gli amici della Democrazia Cristiana
I socialisti hanno una difficoltà enorme
A rivedere la loro esperienza storico-politica
Sembra che il Partito socialista che pure ha cento anni
L'alta dal riformismo craxiano e quindi l'esperienza socialista si colloca tutta nel futuro
Corno completa estraneità ai processi storici
E discutere della esperienza politica del nostro Paese nel dopoguerra
Quando si sono confrontate in termini di scontro vero la democrazia cristiana nel suo il social comunissimo e uno a questione sulla quale loro non vogliono riflettere vogliono riflettere sottolinea vogliono riflettere sul periodo posto resistenziale ma su questa esperienza hanno una grande a le regia
Perché perché ed è quella esperienza
Richiama a la memoria limiti errori scelte sbagliate
Non c'è una posizione solo di vittoria della Democrazia cristiana in quelle c'è una posizione culturale che si riaccredito
Io ricordo che quando in un congresso della democrazia cristiana io avevo spiegato così la esperienza politica io sono un grande saltatore del centrismo con esperienza politica nel nostro Paese
I socialisti l'onorevole Craxi sull'Avanti allora c'era Ghirelli che aveva il doppio complesso di essere socialista ex comunista sulla Nandi disse alla maternità si tiene in
Dica della Celere di Scelba dei gli scontri sociali cose vere
Solo che quei problemi sono stati risolti in condizione di libertà e di democrazia dalla democrazia cristiani
Loro i ipotizzano viceversa che lavoro storie tutto sul futuro non a caso la loro linea politica eh normalizzare il sistema io posizioni di dipendenza il Partito comunista va bene se dipendente la DC va bene se dipendente che disturba deve andar via
Perché poi quando e se questo Avvento ci fosse beh allora il paradiso terrestre sarà realizzato del nome della socialismo
Sarà utile per un comitato centrale socialista ma questo non può essere
La base della discussione tra forze politiche
E Amato Colletti l'altro grande nostalgico del passato
No io
No no avanziamo la sfida di discutere seriamente
Del rapporto tra le forze politiche sul futuro il rapporto anche al loro passato una forza politica che non è in condizione di raccordarsi al passato è una forza politica senza storia
Riesce della democrazia cristiana non lo so se voi lo ricordate io lo ricordo
C'è un tra i discorsi di Moro uno dei suoi discorsi più belle fu quello prima del centrosinistra
Con un discorso alla Camera spiegò il valore della esperienza forte dei democratici cristiani e conclusi
Perché è una forza politica che non fa i conti col proprio passato e si vergogna del proprio passato non è in condizione di essere il riferimento neppure per il proprio futuro
Non nuovo per una concezione storicista
Ma per una consapevolezza dei condizionamenti dei processi storici
E per la capacità forte di riferimento Nora occasionale che le forze politiche hanno come soggetti politici collettivi solo se sono in condizione di riassorbire se
Le ragioni delle proprie contraddizioni delle proprie difficoltà e di ricomporre sempre
Con una prospettiva di superamento delle difficoltà che sono chiamati a governare questa è stata questa noi vogliamo debba essere ancora la storia della Democrazia Cristiana ai socialisti diciamo
Beh se la democrazia cristiana la sinistra democratica cristiana
Risposto già bordato Martinazzoli Mancino
Io voglio aggiungere solo questa considerazione in maniera molto serena nonno polemica
Forse è stata quella che normalmente si immagina questi tuo pezzo della Democrazia Cristiana tutto volto a scongiurare il futuro e tutto attento a conservare il passato innominabile
Lei è stata questa parte della Democrazia cristiana e poi tutta la Democrazia Cristiana
Ma certamente un ruolo non secondario l'ha avuto la sinistra democratica cristiana nel costruire le condizioni di liberazione politica del socialismo italiano
è la storia amici della democrazia cristiana Sempre non solo rispetto e i socialisti ma l'attenzione Moro dea rispetto al partito comunista non erano né sarebbe banale ipotizzarlo come qualche volta anche tra di noi si dice lo scavalcamento ma solo l'attenzione alla complessità del processo così
Perché è una forza politica egemone guida capacità di rappresentanza non so se si chiude nella conservazione della propria convenienza
Lo dico a quelli che pensano di essere maggioranza all'interno della del mo'Grazia cristiana masse a la capacità e l'ambizione
Di indicare per il sistema politico nel suo complesso le possibilità di movimento
De Gasperi non pensò
Solo alla maggioranza Degasperi dei segnò
Una forma di equilibrio politico anche per l'opposizione non insegnando al Partito comunista come doveva comportarsi
Ma assumendo la posizione del partito comunista come il Partito Comunista la definiva all'interno del processo di democrazia possibile del nostro Paese la stessa cosa ha fatto muro
Non pensò alla Democrazia Cristiana ha pensato Anna evoluzione del sistema politico con un'attenzione crescente alla crescita del sistema politico perché è un sistema politico che Sindona ben intoppi dice
Non danneggia solo gli avversari danneggia chi lo diceva ieri Martinazzoli rapporto a chi vince a il maggior dovere di legittimare la propria vittoria
Perché il vinto ha una posizione diversa e di attesa chi ha vinto deve legittimare continuamente sul piano politico la propria Vittorio
Questa e la posizione nostra
E a Giovanni Moro io lo vado ripetendo dovunque alcuni di voi hanno già ascoltato questa mia riflessione io ritengo che i valori forti del cattolicesimo democratico rimangono intatte
Non le scelte contingenti
Quelle si consumano collo consumarsi dell'esperienza storica
Ciò che rimane ancora forte di lei più forti adesso
Più vivo più suggestivo almeno per me più persuasivo
Perché la storia confermato che questa intuizione era un'induzione
I Doria
L'ispirazione religiosa
Su questo amici della democrazia cristiana anche noi della sinistra democratica cristiana dobbiamo essere gelosi di questo fatti è un problema che l'esperienza politica dei cattolici ha risolto per il nostro Paese probabilmente per le esperienze di altri Paesi
Dove questo problema tutti ci compiacciamo del riconoscimento
Della possibilità di culto nei Paesi dove questo era stato negato
Ma questo problema presto o tardi potrà essere ragione di grandi intenzione
Se la libertà di culto fa riferimento ad alcune posizioni fondamentaliste
Se la libertà di culto Nunzia vissuta e non sia incardinata istituzionalmente all'interno della principio della tolleranza e della libertà della persona
Noi come cattolici democratici questo problema l'abbiamo risolto anche se ne ritorna per la verità con corto respiro all'interno dei cattolici del nostro Paese non uno separando le questioni
La straordinaria novità della riflessione Sturzo Diana perché non dirlo Lica padre Sorge che è stato di grande ausilio alla Chiesa perché la Chiesa è arrivata tardi
A risolvere questo problema complicatissimo oscillando tra la separazione la identificazione intollerante
Sturzo l'aveva risolto nonno con la separazione
Ma con la distinzione delle funzioni e recuperando l'unitariamente nella coscienza del credente ma offrendo la al non credente come ragione forte di libertà
Il bene una cosa da poco
Mentre l'intelligenza in Europa e nel mondo si fa carico di rispondere alle condizioni di ulteriore crescita della libertà non recuperare questa spiegazione forte quando
Giorgio la Malfa
Avendo letto libro di Dahrendorf fu l'ultimo che pone questo problema della democrazia come processo bella libertà civile delle persone con la motivazione forte
Sembra scoprire l'universo e su questo fare l'alternativa credo che noi con grande pacatezza e con grande serenità potremmo essere interlocutori principali
Rispetta questo problema anche le comunità nel mondo oggi Anna
La seconda la dimensione internazionale io non ne ho parlato per brevità di tempo ne ha parlato leopoldo Elia
Per rispetto a questa tentazione che c'è
Rischiosissimo e nel nostro Paese
Ipotizzare la dimensione internazionale come condizione di sicurezza e di alcuni nonno come
A io entro il quale ingannare lo sviluppo delle comunità cioè la politica estera come a qualcosa a cui si aderisce non verso un obiettivo verso il quale si dà per usare un'espressione di Martinazzoli
Per questo è l'insegnamento stuzzica
Non basta dire vogliamo il partito nazionale
Che la l'altra grande indicazione stuzzicanti
Sturzo ha dato la dimensione sovra comunitaria che la data del cinque in condizione di grande contrasto
Sui problemi Ecclesia ecclesiologia aperti nel nostro Paese
Risolvendo il problema nonno discutendo in astratto ma suppongo sul piano con di vista dell'opera vita politica quando indicò il Partito Popolare nazionale
L'aggettivo che Sturzo USA
Stato Moro che poi ci aggiungo antifascista e il Partito Popolare nazionale cioè la dimensione sovrannazionale solo che per noi queste stretta adesso la dimensione sovranazionale un po'più vasta
Ma questo non ci può portare ad un effetto ottico opposto
Quello di ipotizzare che l'esaltazione della federalismo sia una condizione di uscita le nostre problemi su questo faccio riferimento alle opinioni più volte espresse da Borgato
E Laterza
L'Inter classismo
Che non può poi portarci alla conclusione che la società e di due terzi e un terzo
L'Inter classismo è la formula di risoluzione continua della posizione degli emarginati
Individuando la posizione di emarginato di volta in volta all'interno di una comunità per come si presenta quindi l'aiuto il suggerimento l'indirizzo
Starei per dire la chiamata alle istituzioni a risolvere questo problema che continuamente si pone per ultimo
Il Partito popolare come istituzione
Non è il partito delle tessere o non delle contesse io condivido la opinione di leopoldo perché aveva posto un esigenza almeno io la interpreto così
Vedi quando il dialogo è fatto per capirsi hanno per non capirsi
Sullo sulla capacità di rappresentanza bene anche su questo una nostra riflessione da fare
L'abbiamo una concezione del partito all'interno del modello leninista del militante come soggetto della rivoluzione non della società e quindi e soggetto primario
Nella determinazione della volontà politica del partito il Partito popolare una cosa diversa
Il Partito Popolare è lo strumento che consente alle voci deboli della società di avere una sede dove unificando si diventano soggetto forte nel processo dello scontro con i e quindi il partito serve seta voce set-up voce se il riscontro se risolve il problema della capacità di rappresentanza politica che ieri Martinazzoli ci ha posto e ora dobbiamo riflettere
Se l'iscritto anonimo riscritto senza storia ha la stessa capacità di rappresentanza ma non solo dell'eletto leopoldo
Ma per usare un'espressione degasperiana se non viene equivocata del notabile all'interno della società
Dove il termine di notabile per De Gasperi non era il consumatore di rendita ma il termine notabile era il riferimento culturale e creativo
Intendendo per riferimento culturale e creativo non soltanto l'uomo che studia Filosofia ma anche il soggetto attivo nei processi di trasformazione della società
Per noi questo è il problema e quindi quando sentiamo dire andiamo al congresso perché siamo maggioranza
Io francamente non so che risponde
Perché questo è soltanto una cecità assoluta rispetto al problema di carenza di rappresentanza politica che il partito ha
E io non so chi possa sentirsi legittimato a rappresentare il partito inno questa condizione
Concludendo amici
Della sinistra ma concludendo la media riflessione io vi leggo lo che il pezzo delle conclusioni di Elia sperando che domani sui giornali non si trovino diversità perché lamenta la Centomiglia diverso dal suo Nardi garantisco che le parole
Sono uguali metto nel nostro documento
E che potrei e dire anche con uno la riflessione di Martinazzoli mi pare la posizione più serena più giusta
Quella più costruttiva più responsabile
Cerchiamo insieme di scoprire quali sono i problemi e una volta che scopriamo quali sono i problemi discutiamo quali possano essere le risposte
Io
Ho
Intera ma credo che abbiamo tutti intera la consapevolezza delle difficoltà
E il senso di responsabilità che esige la difficile situazione che c'è dietro
Questo possiamo dirlo nonno liturgica mentre non nuovo a copertura della nostra doppiezza Donat Cattin quasi sempre inelegante in questo è stato di una in un'eleganza rara
Noi soffriamo
Questa posizione
Nessuno di noi rimpianti risentimenti ora ancora
Credo di poterlo dire per tutti non solo per me
Noi abbiamo soltanto amarezza
Tanta amarezza
Perché l'ho detto prima ha detto Mancino mangino visto però l'avevo scritto quindi l'abbiamo detto insieme l'ho detta padre Sorge
Noi siamo convinti
Questo può sembrare strano noi siamo convinti della straordinaria capacità di risposta che la cultura dei cattolici democratici a non solo per i problemi della nostra comunità e questa è la cosa che ci brucia di più
Ma come il concorso ausilio nel dialogo politico con la esperienza anche di altri Paesi e soprattutto con i Paesi dell'ex
Perché concorrono un insieme di condizioni
Che alimenta la nostra speranza non uno di una nostra vittoria
Ma Limen dalla nostra speranza di concorrere a dare una risposta a la domanda di libertà dell'uomo nero
E rispetto a queste difficoltà
Non abbiamo la serenità di padre Sorge qua evidentemente inverse sorge ma credo che sia legittimo prevale il ruolo del sacerdote su quello del politico lui pensa un po'di più e sta bene alla possibilità di salvezza dell'anima non è che noi non abbiamo questa preoccupazione per noi stessi
Ma operando in politica padre Sorge abbiamo anche l'ambizione
Direi che abbiamo la volontà cocciuta di non rassegnarci
Anche mentre nel mondo queste convinzioni trovano conferma la Democrazia Cristiana le disse perda per distrazione o per inerzia
L'unità della Democrazia cristiana non è un accordo per distribuirsi il potere l'unità della Democrazia Cristiana
Di vivere con sincerità questa grande passione
Europeo
Qualche
Sì