Riforme e situazione del sistema bancario: intervista a Giuliano Amato

Radio Radicale abbiamo quindi fruttano il presidente Giuliano Amato Presidente Amato uniforme situazione del nostro sistema bancario lei definire un sistema bancario entrato ormai vent'anni fa credo una foresta pietrificata di cui era necessario
Intervenire innovare per renderla può fare aperta tracciare proprio lei insieme con il dottor Draghi in qualche modo protagonista della cambiamento di questa una foresta che presentata male del nostro sistema bancario diventare una funga io velenosa
Credo che sia divertente con me no io capisco bene che c'è un caso che in questo momento interessa le cronache che è quello dell'MPS
Ma ivi i vizi che si potranno riscontrare che stanno emergendo in quella situazione
Noi attribuire i al nostro sistema bancario nel suo impiego sa
Se non per una parte che importante
E che riguarda una delle aspettative non realizzate di chi come me Draghi e Ciampi per primo
Aveva pensato
Per San Pietro in
Cercare la foresta ad una trasformazione e chi facesse delle banche delle società per azioni
Con queste azioni inizialmente trasferite a fondazioni che sono quelle chiamate bancarie che però nel tempo avrebbero dovuto tutto per rendere non solo il controllo della a Banca ma addirittura il ruolo di azionisti rilevanti
Per diventare fondazione non profit come le grandi fondazioni chi non profit che ci sono in altri Paesi
Il cui portafoglio include l'investimento nella banca come include qualunque altro investimento
Che serve solo ad avere dei ritorni destinati ad essere investiti su quello che in Italia chiamiamo il territorio no e il destino di queste fondazioni doveva essere quello di per rendere il controllo della partecipazione della banca e quindi di alleggerire vieppiù la partecipazione bancaria il la legge cosiddetta Amato store non lo prevedeva ancora è stato un processo lungo e difficile
Io per far passare anzi Carli perché poi i io
Avvia ai l'articolo sui avvia il la legge che porta il mio nome ma poi la legge passò nel novanta quando mio successore al Tesoro era diventato Guido Carli
Per farla passare in Parlamento
Toccarli dovette accettare che le fondazioni avrebbero mantenuto il controllo della banca e quindi il Parlamento del mille novecentonovanta
Non fu in grado di accettare il disegno che avevamo in testa della sconnessione poi
Fu attraverso lungo tormentone degli anni Novanta che si arriva alla legge Ciampi Amato
Qui alla rovescia corriera Ciampi chi aveva elaborato la legge
E Amato firma il decreto delegato provando Ciampi va al Quirinale ebbene lì dentro si era riusciti finalmente a dar corpo al disegno
Le fondazioni devono lasciare il controllo della banca è accaduto voi
Piano piano
Questo è venuto qua accadendo e con gli anni l'abbiamo avuto oggi abbiamo ottantotto fondazioni
E ne abbiamo circa mi pare diciotto giù di lì che non hanno più nemmeno la partecipazione bancaria molte l'hanno portata sotto il cinquanta per cento
E poco più di una diecina ce l'hanno sopra il cinquanta per cento ma sono tutte molto piccole salvo la fondazione Monte dei Paschi che se otto il cinquanta è scesa appena appena ora perché la bontà e molti riparte aspetti perché dobbiamo capire qui ci sono due cose per capire
Una che riguarda tutta l'Italia è il capitalismo italiano e quant'altro l'altra che riguarda Siena
Mentre era in corso il processo di discesa delle fondazioni dal capitale delle banche
Sopraggiunge la grande crisi
E sopraggiunge l'esigenza di rafforzare patrimonialmente alle banche il loro capitale non basta davanti e i rischi che sono accresciuti
Devono capitalizzare sì
Il processo di riduzione della presenza delle fondazioni aveva già messo in evidenza
La grande difficoltà del capitalismo italiano di offrire azionisti di ferie si dà alle fondazioni noi avevamo previsto fin dall'inizio
Che potesse esserci una partecipazione come azionisti delle imprese industriali ma era stato giustamente stabilito un tetto
Perché altrimenti la banca diventa banca di casa di un'industria partecipazioni incrociate e si creano conflitti di interesse
Ma
Gli investitori istituzionali tanto agognati i fondi pensione e quant'altro sono rimasti quando in Italia sono riusciti ad esistere un po'fuori dalla porta
Cosa accade
Che quando sorge quell'esigenza di capitalizzare le banche è la stessa Banca d'Italia che chiede alle fondazioni
Voi dovete contribuire a questa missione di interesse nazionale e le fondazioni
Nell'arco di pochi anni
Dal due mila sette due mila otto al due mila undici impegniamo la bellezza di sei miliardi in capitalizzazioni oltre un miliardo nell'acquisto di obbligazioni cioè
Dal punto di vista sistemico la Fondazione che doveva cancellare la partecipazione bancaria viene chiamata mantenerla
Viene chiamata ad assolvere al ruolo di investitore di lungo perire investitori istituzionali di investitore istituzionale e quindi come mi è capitato di scrivere più volte
Diventa una specie di Giano bifronte è la fondazione del territorio che non dipende dalla banca e che in quanto fondazione del territorio non ha interesse a dipendere dalla banca perché
In quelle ruolo ha più interesse a differenziare il rischio ad evitare di dipendere dalle sorti di un'unica impresa dall'altra parte
La missione nazionale di ricapitalizzare le banche in tutto questo c'è il caso ancor più speciale di Siena perché alla missione di stare con la banca la chiama la città
Non la chiama la Banca d'Italia in realtà e questa fondazione arriverà
In occasione dell'ultima capitalizzazione della banca
A indebitare sì
Pur di mantenere il controllo azionario due anni fa aveva Fondazione MPS
Contrae un debito di centinaia di milioni per mantenere il cinquantuno per cento il paradosso della storia sarà
Che non avendo altro poi per ripagare il debito dovrà vendere le azioni che aveva comprato indebitandosi per pagare i suoi creditori
Questo fa capire che lì si era innestata una spirale negativa lei era favorevole a questa fusione BNL molto elevati
Io ero favorevole a una questione è una cosa che si pose molti anni fa
Ed era del tutto coerente con il disegno che stava dietro la legge Amato la quale in realtà non è che fosse stata fatta solo per scindere le banche dalle fondazioni
Ma per mettere le banche nella condizione di aggregarsi fra fra di loro avere delle banche italiane più forti in una fase nella quale si era aperto il mercato europeo
E le nostre banche più Gramsci linee di quelle degli altri Paesi europei
Rischiavano di diventare dei bocconi che le banche di altri Paesi si sarebbero mangiati per conquistare il mercato del risparmio italiano quindi
Era bene presidiarlo con banche più robuste
E questo implicava accoppiamenti che la legge Amato infatti favoriva con una norma fiscale descritta da Bruno Visentini l'articolo sette me lo ricordo ancora di questa legge
Che
Venne ritenuta dopo la norma più bella della della legge ed io ne sono convinto
Gli accoppiamenti ci furono anzi ben si crearono anche famiglie plurime tra le casse di risparmio piccole
Rimanevano alcuni single di media dimensione
Che era bene si unissero fra di loro BNL ed MPS aveva caratteristiche di una utile fusione
Banca d'Italia quando arrivò il momento non la ritenne approvabile
Perché c'era già allora il problema che la fondazione voleva stare accumulazione
MPS ad un livello tra
L'elevato secondo Banca d'Italia e qui però a me è sempre quello il ruolo di che ebbi una fondazione nel PSE voleva era interiormente esaurire nel controllo di molte le frasi
Mi spiego esattamente lei che idea si è fatta di tutta questa vicenda di Monte dei Paschi di Siena e della fusione con Antonveneta ma
Proseguendo nel racconto
MPS percepiva che doveva sposarsi e allora dopo che venne meno l'ipotesi BNL
Comincio a ipotizzare un rapporto con il San Paolo che ancora non si era sposato
Colonna in insomma non era ancora nata intesa come con con i milanesi
E l'ipotesi aveva un po'camminato ma lì veniva fuori che con questo grosso azionista chi era la fondazione di Siena
Il grosso della banca eventualmente unità sarebbe stato a Torino ma il quartier generale dove c'è l'azionista più forte a Siena
E questo i torinesi lo trovarono inaccettabile
La pressione era forte a quel punto comprarono Antonveneta che si stava liberando e i guai del Monte dei Paschi in realtà
Sono cominciati lì
Allora qui si aprono due vicende punto o una quella
Del come MPS ha ritenuto di sostenere l'enorme sforzo finanziario fatto per comprare Antonveneta
E l'altra il senso a quel punto della fondazione che vuole mantenere questo controllo
Perché la città non ha e tutta la città in realtà che non accetta
Che l'MPS per da questo suo connotato
è stata in nel quando son cominciate le disgrazie un'evoluzione positiva che Siena si si sia dotata di un amministratore delegato e di un Presidente venuti da fuori
E che la fondazione sia finalmente stata convinta
Dalla lezione della storia a scendere nella sua partecipa alla dell'attuale gestione
Mio merito insomma che si quelli venuti da fuori sono l'amministratore delegato viola
Il il presidente Profumo ci ha voluto questo disastro
Inferti insomma si si fosse ascoltato chi lo proponeva prima forse il prezzo sarebbe stato meno altura come uscirne però Presidente Amato perché ci sono stati questi Monte Bondone
Se non ho capito male si tratta di un prestito che può essere convertito in azioni qualora
Il Monte dei Paschi non riesca a ridare i soldi e utili le risorse finanziarie avuti in prestito non sarebbe meglio questo per la nazionalizzazione dramma
Se lei parla con gli attuali amministra cioè la nazionalizzazione è sempre un rimedio estremo mio non ritengo che sia utile assumerlo come rimedio iniziale qui previsto come rimedio estremo perché
Una volta che la banca riceve Christine Monti bonds
O è in grado di ripagarli o se non li ripaga nei termini previsti lo Stato diventa azionista all'ottanta per cento quindi la cosa
Si risolve da sola e se la banca
Si mette nella condizione di ripagarli
In vigore indossi ristrutturando sì beh è molto meglio che non nazionalizzare le quindi
Confidiamo nella nuova gestione speriamo per il meglio sistema bancario secondo lei è davvero lo sul sistema bancario solido o a causa dei crediti in sofferenza da cento centocinquanta miliardi le cifre sono un po'ballerine
E cammin presentano sempre tale nel darle faccia ci sono alcune problematiche alcune contraddizioni specialmente sistema bancario non sta finanziando l'industria Lilli l'impresa ancor meno impresa come avrebbero
Questo è assolutamente vero ma qui siamo in ancora
Sotto il
Sotto la tempesta in realtà perché le banche e sono ancora nella fase
Chi è cominciata quando si è chiesto alle fondazioni non lasciate le banche non fate come dice la legge ma rimanente azioniste di riferimento
Le banche hanno tuttora bisogno sempre più di richiamo ricapitalizzare il sì di rafforzarsi e quindi i soldi che riescono a rastrellare sono ancora nella fase che li rastrellando per rafforzare in se stesse non per darli alle
Prima si propone non pochi problemi con i tessuti e provoca giganteschi problemi ma in cui noi siamo alle prese con questo appunto di uscire
Ad arrivare al più presto ad un equilibrio e un ritorno degli scambi nel mercato bancario
Che permetta ai soldi di girare di più
E di fare in modo che ne arrivino anche alle imprese da questo punto di vista la cosa più utile che è accaduta in questi mesi è stato l'avvio dell'Unione bancaria europea
Perché l'avvio dell'Unione bancaria può rimettere in moto quello che si chiama il mercato interbancario cioè le banche
Che prestano i soldi in una all'altra e che si rimettono a far girare i soldi con una maggior fiducia l'una nell'altra a quel punto è chiaro che la eccesso alle risorse da parte delle banche non è più quello delle obbligazioni che mettono per accrescere ciò di cui dispongono ma degli scambi che ci sono fra di loro dei vasi comunicanti
Che tornano ad essere comunicano finora non lo so e che al momento sono larga parte non solo in Italia un ictus
Giuro no questo è in tutta Europa naturalmente ci sono banche che dispongono di più le banche che dispongono anche sistemi capitalistici così perché in Germania sanzionate grande probabilmente non hanno problemi di accesso al credito in Italia si
Esattamente molto poi del problema bravo dipende dalla struttura del sistema industriale
Le imprese italiane che vanno bene in questo periodo le nostre migliori imprese esportatrici
Sono del tutto disinteressata e il funzionamento del sistema bancario perché i soldi se li trovano comunque sul mercato
La piccola e media impresa italiana che non riceve soldi dall'agenzia bancaria del suo Paese e non viene pagata dallo Stato che e le paga i propri debiti accento novanta giorni di distanza
Quella si trova senza ossigeno e
Per fare però perché qui la situazione molto grave la situazione sociale già abbastanza grave certo che è molto grave ma non mi chieda non mi chieda ad un vecchio ex medico
Una una ricetta per una Citroën per una situazione così difficile la mia opinione e che lo Stato dovrebbe fare il possibile per accelerare i suoi tempi di pagamento
Questo trovo davvero che lo trovo incomprensibile devo devo dire che lo trovo incomprensibile
Con l'altra cosa che ha ricominciato si dice ad accadere che nell'ultimo trimestre del due mila dodici il credito a differenza di quello che diceva lei un pochettino si sarebbe riaperto
Insomma non c'è lo stampare monete purtroppo non c'è
Si può fare un mitra
Non si può fare non si può fare comincio a capire se nel presente Giuliano Amato con l'ascolto da Radio Radicale