Rifugiati, profughi, sfollati. Breve storia del diritto d'asilo in Italia dalla Costituzione ad oggi - presentazione del libro di Nadan Petrovic (Edizioni Franco Angeli)

Autorità colleghi colleghi signore e signori
Questa sera la Camera e davvero lieta di ospitare
La presentazione di un bel libro ordinata Ampezzo che dice rifugiati profughi sfollati libro che ha il pregio di ripercorrere quella che è stata la evoluzione legislativa del diritto d'asilo in Italia dalla Costituzione ad oggi
E almeno a mio modo di vedere al prezzo di farlo con una attenzione tutta particolare
Alle vicende di carattere storico politico e anche alle emergenze umanitarie che ne sono conseguite dai primi anni Novanta alla due mila
Saluto ovviamente di illustri relatori d'Ampezzo vice Roberto Maroni Massimo D'Alema e Giulio Calvisi
Nella pubblicazione il tema del diritto d'asilo viene affrontato
Anche alla luce di un'esperienza tutta particolare che quella dell'autore esperienza duplice da un lato per
Le
Mansioni le responsabilità che ha avuto e che ha
Nell'ambito appunto della tema dei rifugiati dei profughi ricordo che
Dottor Petrovic e attualmente un dirigente dell'Organizzazione internazionale per l'emigrazione
E questa esperienza maturata sul campo certamente arricchita anche dal suo personale vissuto essendo noto che giunse nel nostro Paese proprio ragione
Degli eventi tragici che sconvolsero la ex Jugoslavia
Qualche considerazione introduttiva per avviare il dibattito e
Certamente noto ad una platea così avveduta dovrebbe forse essere ricordata ad un pubblico più vasto la lungimiranza dalla nostra Costituzione
Se si pensa al periodo storico in cui la Costituzione viene scritta se si pensa ed una banalità
A quanto sia differente la realtà italiana europea globale
Oggi rispetto ad allora
Che si pensa a tutto ciò non si può che salutare come
Ulteriore dimostrazione di lungimiranza dei padri costituenti quanto contenuto nel terzo comma dell'articolo dieci
Che prevede lo cito espressamente che virgolette
Lo straniero al quale sia impedito nel suo Paese l'esercizio effettivo delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge
Non credo servano ulteriori parole per sottolineare che
Individuare con tanta chiarezza anche in termini contenutistici un dovere della Repubblica quello attraverso apposite leggi
Di garantire il diritto d'asilo a coloro che si trovava in una condizione obbligata di lasciare l'alternativa e certamente una visione sul futuro che la Costituente tende e di cui informo
Il
Suoi lavori
E va ricordato che rispetto ad allora per l'Italia la questione è diventata davvero di grandissima attualità anche in termini numerici
Prova ne sia
Faccio solo questo esempio che dal rapporto sull'asilo nei Paesi industrializzati pubblicato a fine marzo dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati
In Italia nel due mila e undici sono state registrate oltre trentasei mila domande di asilo e si tratta di domande provenienti da uomini e donne in maggior parte dell'Africa subsahariana
è un dato di carattere numerico statistico che evidenzia come la questione sia una questione che ha una sua indubbia rilevanza
Aggiungo che almeno a mio modo di vedere per l'opera in particolar modo di tante organizzazioni
Supportati e più o meno anche dalle istituzioni pubbliche soprattutto a livello locale
Per lo pregevoli tante organizzazioni ritagliati mostrato una capacità di accoglienza Cardia Stato e viene una crescente sensibilità
è altrettanto vero però che occorre un salto di qualità sono lieto che
Sia alla Camera a presentare il libro il Parlamento a presentare il libro perché questo salto di qualità presuppone un
Intervento di tipo normativo
In che senso nel senso che
Se è vero che c'è
Una rette di accoglienza se è vero che il nostro dimostrato di essere un Paese capace di farsi carico di questa
Esigenza di questo dovere non solo costituzionale ma
Umanitario è altrettanto vero che abbiamo un impianto legislativo
Fragile soprattutto per quel che riguarda il coordinamento tra tutti quegli organismi pubblici e le tante associazioni private che operano sul territorio
E credo che in questa necessità di un intervento normativo sia resa ancora più evidente da un
Ci si dà
O meglio da una
Scadenza che riguarderà anche noi al pari degli altri Paesi membri dell'Unione mi riferisco
All'imminente attuazione di quel sistema comune europeo di asilo che dovrà
Garantire standard appunto comuni a tutti i Paesi dell'Unione e
Un'accoglienza che sia in qualche modo su tutto il territorio dell'Unione quanto più uniforme quanto più rispondente a degli standards Comboni
Aggiungo
Il rapidamente e concludo che è anche evidente che accanto al
Ha il dovere di garantire ai sensi della Costituzione in senso ovviamente
Tutti quelli che sono i principi che regolano anche il diritto internazionale una
Accoglienza degna di tale nome a chi si trova nella condizione di presentare la domanda
La questione che non può sfuggire
E quella
Relativa alle difficoltà che si incontrano e quindi anche alle iniziative che si devono prendere nella fase successiva
Nella fase in cui
Occorre garantire un'effettiva integrazione
Anche perché
Se
Facciamo una rapida lettura comparata
Del diritto internazionale non possiamo che
Sottolineare
Che l'articolo trentaquattro della Convenzione di Ginevra che risale del mille novecentocinquantuno com'è noto dice in modo esplicito che il riconoscimento dello status di rifugiato
Comporta che virgolette degli Stati contraenti facilitino entro i limiti del possibile l'assimilazione della naturalizzazione di rifugiato
Essi gli Stati si spostano in particolare di accelerare la procedura di naturalizzazione
è evidente che su questa questione immagino che anche al tavolo le opinioni possono essere diverso
è altrettanto evidente
Che non ci si può limitare un po'farli seccamente a dire
Il dovere di accoglienza del profugo un dovere al quale non possiamo
Per
Mancare
E poi omettere tutte quelle politiche che garantiscano per davvero un'effettiva integrazione
Politiche che come ho ricordato
Indicano chiaramente anche la via della naturalizzazione
è evidente che questa questione è una questione che comporta
Degli aspetti di carattere culturale comporta una discussione sulla quale mia opinione c'è un certo ritardo complessivo della società e della politica italiana
Su che cosa si debba intendere per cittadinanza non è questa la sede per a ribadire posizioni che com'è naturale nel dibattito dividono anche chi è qui al tavolo
E comunque è evidente che
è una questione che non potrà essere elusa ancora per molto tempo
Soprattutto se si pensa che nell'ambito del numero crescente di rifugiati un aspetto particolarmente rilevante
Deriva dal fatto che è in rapida crescita il numero di minori
Che da questo punto di vista l'attenzione non può che essere nutrizione
Ulteriormente rafforzata dal dovere di garantire accanto ad una accoglienza un processo che sia di autentica integrazione
Anche qui richiamandoci agli
I i diritti garantiti dalle convenzioni internazionali vale la pena di ricordare che
Nella convenzione per i diritti del fanciullo
Di oltre mille novecentottantanove
Si dice esplicitamente che
Ogni decisione che riguarda le linee i minori stranieri
Non accompagnati ogni decisione deve essere prioritariamente
Tenuto in conto il tre virgola virgolette superiore interesse del minore
E per l'interesse del minore si dice chiaramente che non si può sottolineare solo interesse relativo ad un'accoglienza
Massime sottolineare un percorso di inclusione sociale inclusione sociale comporta inevitabilmente
Affrontare il tema della cittadinanza e delle procedure con le quali almeno a mio modo di vedere
In Italia e troppo lungo e più difficili che di quel che dovrebbe
Il percorso per l'acquisizione della cittadinanza italiana per
I minori mi fermo qui con una ultimissima
Citazione è l'unica situazione che mi permetto perché l'ho trovato particolarmente
Interessante da un punto di vista se volete storico culturale
è una citazione che risale a due mila e più anni fa ed è una citazione di Plutarco nella vita di Teseo e di Romolo
E dice testualmente appena fu realizzata la primo fondazioni di Roma
Istituiremo un luogo sacro per i fuggitivi e le intitolare una al dio asilo
Di accogliere o no tutti
Non restituendo lo schiavo il padrone né il prelievo dei creditori affermavano anzi che per un responso dell'oracolo di Delfi potevano garantire a tutti il diritto di asilo
Sì siamo e lo siamo come italiani come europei fissi di quella cultura e di quella storia anche di quella cultura e di quella storia da questo punto di vista tornare alle radici riscoprire
Quello che era il convincimento che già
I nostri predecessori può aiutare
Non per un'opera di rivisitazione storica ma per guardare con una occhi nuovi al futuro grazie cedo ora la parola
All'onorevole
Grazie signor Presidente
Ed è stato chiesto
Compito di presentare l'autore del del libro e di spiegare un po'il senso di questa
Iniziativa
Lo diceva già a lei signor Presidente nata nel tetro vice
Un
Cittadino dell'ex Jugoslavia
Nato a Dubrovnik vissuto poi a Sarajevo riparato in Italia dopo i primi bombardamenti di Sarajevo successivamente diventato
Cittadino croato e cittadino italiano oggi responsabili in Italia di una
Unità dell'organizzazione per le migrazioni internazionali e uno studioso è un operatore del per la materia dell'immigrazione è bella asilo e molto noto tra gli addetti ai lavori sia in Italia in d'Europa e condivide con me
Un amicizia nata nel periodo in cui ricoprivo l'incarico di responsabile immigrazione
Dei democratici di sinistra
Dal mille novecentonovantasette al due mila e quattro quindi gli anni per capirci della legge Turco-Napolitano del Trattato di Amsterdam dalla Conferenza di tant'è vero
E gli anni della della Bossi-Fini D'Alema è stato onorevole D'Alema segretario del mio segretario e poi successivamente il Presidente del Consiglio è condivide questa amicizia con l'onorevole Di Biagio
Cittadino anche gli sembra croato che il cittadino croato esperto di problematiche dei dei Balcani e delle relazioni tra Italia e Croazia insieme con uno l'onorevole Di Biagio abbiamo pensato di organizzare questa
Iniziativa perché il dottor Pietro vice
Come dice
Lo scrittore Mathieu decidere la postazione al libro non è solo un persona che ha riflettuto che ha pensato perché ha studiato le tematiche del diritto d'asilo ma le ha vissute in prima persona
Dottor Petrovici arriva in Italia nel mille novecentonovantadue come ricordavo prima
E
Gli viene concesso
A testimonianza insomma di come la legislazione italiana fosse carente un permesso di soggiorno per dimora di cui forse molti non resistenza
Un permesso di soggiorno che si va mai diplomatici e alle personalità illustri ed era insomma non status importante che permetteva anche di non rompere con il Paese da cui si proveniva
Del quale si era fuggiti peccato che questo permesso di soggiorno non dava diritto nessuna assistenza economica neanche all'assistenza sanitaria un permettesse di lavorare e quindi il dottor Petroli Gioppo dopo convertiti questo permesso di soggiorno
Con quello che fu assegnato a tutti i cittadini l'ex Jugoslavia ai sensi della legge tre e novanta
La seconda secondo dato biografico che voglio ricordare dell'onore del dottor Petrovic attiene al fatto che lui è stato protagonista
Insieme all'UNHCR all'organizzazione delle migrazioni internazionali a tutto il mondo dell'associazionismo italiano al Ministero dell'interno all'Associazione Nazionale dei Comuni
Gli italiani
Vedo qui uno dei protagonisti di quella stagione dottor con Panucci annunci non so se in sala c'è il dottor Rago Nesi
Del del dell'ANCI della nascita dell'invenzione di un sistema d'accoglienza in Italia che spostava l'accoglienza di richiedenti asilo
E dei rifugiati dai grandi centri di accoglienza ad una
Invece verso una diffusa accoglienza nel territorio basato su un protagonismo degli enti locali e del privato e del privato sociale questa esperienza ideata
Da un gruppo di amici si può dire
Condivisa con importanti e associazioni che su quel pallone di diritto d'asilo nel nostro Paese con le più importanti organizzazioni
Internazionali è stata sperimentata per la prima volta durante il Governo d'Alema mi pare durante il Governo e successivamente dal Governo Amato con un finanziamento dell'otto per mille
E poi è stata messa a regime durante con la legge Bossi-Fini
Io allora ero responsabile immigrazione
Ho contestato duramente la legge Bossi-Fini anche in quella parte relativa all'asilo è
Dicevo sempre c'è un'unica cosa di sinistra nel legge Bossi Fini è relativa alle misure che hanno messo a sistema quell'eravamo esperienza dal momento che hanno distratto
Per
Quel sistema di accoglienza diffuso nella nel territorio
Quindi questa è la prima
Insomma motivazione attiene al fatto che il punto l'autore del libro una persona che ha vissuto in direttamente un'esperienza importante
Secondo motivazione io penso che il libro abbia un valore importante in sé perché
Parla del sistema Italia infatti nel libro non ci sono le maggioranze politiche su cui magari con ci si può aprire un dibattito
Però parla del sistema Italia di come sistema Italia dovuto
Si è cimentata con il fenomeno del dell'asilo e
La tesi che sostiene il dottor Pietro vice è la seguente lui in buona sostanza dice
Per avere una legge una un buon sistema asilo
In un Paese occorrono tre misure una non si può fare prima dell'altra una non si può fare
In assenza dell'altra e cioè occorre una legislazione sullo status di protezione
Dallo stato di protezione più avanzato quello il senso della Costituzione che lei ricordava prima
Presidente articolo dice la Costituzione a quello della convenzione di Ginevra sino a forme di protezione sussidiaria accordate magari quando
L'esigenza di protezione più brutta imporranno e oltre veggenti protezione che si manifestano l'applicazione del principio del cosiddetto non respingimento insomma che è un altro principio importante
Nelle politiche dell'asilo
Occorrevano apparati e procedure
Senza apparati e procedure non esiste il diritto d'asilo perché io
Senza una procedura che mi permette di accedere
A quello status delineato dalla legislazione non solo messo nella condizione di esercitare il diritto d'asilo
E senza un apparato che mi garantisce quell'esercizio attraverso quella procedura anche lì io vengo menomato nella richiesta che io faccio di protezione
Quindi
Apparati procedure stando al diritto d'asilo un po'come la procedura penale e i tribunali stanno l'esercizio del diritto alla difesa ecco
L'altra cosa il terzo aspetto le politiche d'accoglienza non esiste una politica del diritto d'asilo senza politiche di accoglienza politiche integrazione efficaci allora volta per volta il nostro Paese
è intervenuto con diversi provvedimenti per gestire le emergenze suo uno sull'altro aspetto ma mai in in modo che riuscisse a comprendere tutte e tre
Gli aspetti così importanti per declinare le politiche del sito e quindi noi abbiamo assistito all'emergenza Albania all'inizio degli anni novanta dell'ex Jugoslavia l'afflusso dei curdi il il costo fossimo all'esperienza del dell'ultima del del Nord Africa ecco
Nel libro si parla di queste esperienze e poi magari
Sull'esperienza del Nord Africa occorrerebbe aprire un capitolo a sé visto che d'Italia è stata condannata dalla Corte
Europea di Strasburgo per provvedimenti di respingimento che sono stati fatte nei confronti di migranti
In
In in mare però l'aspetto che emerge e che sostanzialmente noi come sistema Paese siamo stati prima un paese di semplice transito per i richiedenti asilo che voleva andare magari in Germania in Francia eccetera poi un Paese con pochi richiedenti asilo
Noi dall'opposizione facevamo
La polemica dal due mila uno due reciproca tra prosa dalla legge Bossi-Fini dicendo ma la Germania la Francia l'Inghilterra accolgono il triplo il doppio di rifugiati che accoglie l'Italia sino alla situazione di oggi dove le domande di
Dei richiedenti asilo in Italia sono in linea con quelle dei principali Paesi europei Petrit per trentasei mila
Richiedenti asilo di cui ha parlato lei sono più o meno la stessa cifra che oggi deve fronteggiare devono fronteggiare gli altri paesi europei e quindi occorre fare una riflessione su come l'Italia si prepara fronteggiare a governare questo questo fenomeno
La terza motivazione attiene alla citazione finale che lei ha fatto signor Presidente quando parliamo di diritto d'asilo si misura la
Il grado di civiltà di un Paese
La storia del mondo e contrassegnato da da una situazione per cui chi è fuggito
è riuscito a fuggire dalla guerra la persecuzione dal decimo uccide perché ha trovato riparo da qualche altra parte
Che cosa sarebbe la stura degli ebrei purché gli armeni di eritrei di somme dei palestinesi senza questa protezione che hanno trovato in altri
In altri Paesi quindi il grado di protezione accordato a chi fugge dalla guerra dalla persecuzione militare poliziesca misura il grado di civiltà di un Paese del resto insomma
Abramo quando le parole in Babilonia Cristo quando riparo con la sua figlia in Egitto Maometto quando riparo Medina si possono definire allora un poco dei rifugiati così come Dante Alighieri così come Einstein così come dicono a chiarire e purtroppo
Troppo spesso libico sicché non si è fatto i conti con la politica non ha fatto i conti sino in fondo con questa esigenza di civiltà di Adele politiche di avere apparati che per gli strumenti per governare al meglio l'accoglienza di chi
Fugge dalla persecuzione militare di polizia che chiede protezione
Troppo spesso la politica ha confuso le politiche dell'asilo con le politiche della migrazione delle migrazioni del Governo per le migrazioni dell'immigrazione e troppo spesso le addirittura confuse con il governo dell'immigrazione clandestina io poi penso che questo sia accaduto in modo particolare quando ha governato più il centrodestra che il più certo sinistra ma
Non posso entrare
Nel merito più di tanto su questo
Su questo argomento magari lo farà il Presidente D'Alema
Però ecco noi dobbiamo capire che chi fugge deve essere accolto e deve essere e deve essere protetto e quindi le leadership del Paese non gli addetti al settore non gli esperti
Di immigrazione e asilo devono confrontarsi con questo problema e quindi abbiamo voluto promuovere insieme all'onorevole Di Biagio questo
Questo dibattito questa discussione questo confronto
Tra leader del politici del nostro Paese Presidente la Camera distinto la funzione terza ma sicuramente non ha perso il grado
Divide di di di leader politico che la storia di questo Paese voglia gli ha assegnato e quindi pensiamo che oggi sia
Una ottima occasione per discutere del problema della dell'asilo tre magari per considerare sempre di più questo problema queste politiche come un problema di Stato e non un problema legato
Alle maggioranze di governo che si succedeva grazie
Grazie all'onorevole Giulio Calvisi
Onorevole Massimo D'Alema
Grazie ma innanzitutto sì né no io anch'io mi sottrarrò diciamo alla polemica politica perché oltretutto il il libro non
Non suggerisce
Questo approccio la questione ma direi ricostruisce con ricchezza di riferimenti
Innanzitutto all'apparato giuridico diciamo
Alla normativa nazionale ed europea
E poi anche con riferimenti al alle esperienze concrete vissute dal nostro Paese sul campo soprattutto negli ultimi due decenni
Ricostruisce il modo in cui il sistema Italia si è misurato con questa sfida lo fa in uno spirito
Punto non di polemica politica ma di valutazione sulla
Capacità del nostro Paese di adeguarsi ad una sfida relativamente nuova per l'Italia
è stato ricordato come le cifre collocano oggi l'Italia tra i Paesi
Accuse si rivolge per chiedere asilo alla pari dei maggiori Paesi europei
E credo anche che da questa ricostruzione
Anche molto ricca di riferimenti tecnici quindi in qualche modo questo libro e come dire ha una sua utilità sul piano
Sul piano così della conoscenza puntuale delle vicende delle complesse vicende normative
Cioè viene fuori il quadro di un paese che definirei confusamente generoso confusamente perché normative frammentaria le esperienze sono diverse
Perché
Ci sono
Gravi di coinvolgimento molto diversi delle diverse comunità locali riprenderò questo tema perché questo è un aspetto molto importante delle politiche italiane di accoglienza e cioè il fatto che queste sono
Molto spesso sono stato il politichese locali regionali
Anche a volte non collegate con un quadro nazionale e che quindi sono di diversamente sviluppati in diverse realtà
Quindi ne viene fuori un quadro sia sul piano normativo sia sul piano delle esperienze molto frammentario
Però complessivamente viene fuori un Paese generoso non un paese egoista da questo punto di vista un Paese accogliente ecco
C'è qualcosa nel almeno nello spirito degli italiani anche se non nell'apparato normativo e organizzativo
C'è nello spirito degli italiani direi
Il
Il fatto che si rispecchia la generosità del principio costituzionale noi abbiamo
Da questo punto di vista una Costituzione generosa la Costituzione aperta una Costituzione improntata ad un principio di libertà e di tutela delle persone in questo caso più della Costituzione francese che è il motivo diciamo
La Francia stesso ha citato come modello perché il diritto d'asilo francese si rivolge direi che al militante
Quello che opera che si batte per la libertà e qualche volta i francesi nell'accogliere i militanti diciamo
Sia li scelgono e fornisce con anche ma nel senso che
Qualche volta colgo anche qualcuno che non si batteva precisamente per la libertà diciamo ecco
Da Costituzione italiana
Si rivolge alla persona
In quanto impedito nell'esercizio delle sue libertà di non militare
Alla persona l'essere umano diciamo in questo senso a mio giudizio
Davvero di contenuto un principio di grandissima civiltà
Che si rispecchia
Nello spirito popolare diciamo ma anche forse meno nella struttura normativa e organizzativa direi che la cosa interessante del libro e che
L'evoluzione della vicenda italiana è visto in un rapporto molto stretto con il crescere di una politica europea dell'asilo
A mio giudizio molto lento è incerto credo che questo è un punto su cui senza entrare nelle polemiche bipartisan possiamo fare
Si anzi ha sempre nelle prime tra di noi possiamo fare una polemica bypartisan nel senso che
Le affermazioni di principio molto importanti che furono contenute nelle conclusioni del Consiglio europeo di Tampere
Che segnò veramente un punto di svolta
E far piacere questa vicenda incrocia la mia esperienza politica personale diciamo i vari in quel caso io rappresentavo vitale nel Consiglio europeo
E lo ricordo come veramente fondativo di una idea europea del dello spazio di libertà e di giustizia e quindi di una politica europea dell'asilo ma
Quei principi di
L'idea di raggiungere
Una normativa europea in cui si in qualche modo si uniformassero le normative nazionali
Quel principio di parte facendo e che era un punto essenziale diciamo degli una politica europea come dire
Di di condivisione di responsabilità eccetera hanno faticato moltissimo ad affermarsi nel corso degli anni e ancora oggi a mio giudizio si scontrano di fatto con egoismi nazionali ora
Possiamo discutere di come l'Italia ha affrontato l'emergenza che derivava dalle valli primavere arabe ma solo alla decisione francese di chiudere il confine a Nizza diciamo a poco a che fare i principi della cooperazione europea diciamo
O l'annuncio di di Paesi europei penso alla Danimarca di sospendere precedente Governo
Di sospendere l'applicazione del Trattato di Schengen insomma la storia recente dell'Europa è piena di episodi a mio giudizio gravi di risorge Enza di egoismi nazionalistici di culture di annunci delle frontiere chiuse
Che è esattamente il contrario di diciamo dello spirito di Tampere cioè di delle affermazioni che allora parla ormai di tredici dodici anni fa a tredici anni fa
Costituirono un punto di svolta a cui giustamente il volume si richiama
Per poi seguirne l'evoluzione
Direi in modo tecnico in modo distaccato io ci metto qualche valutazione politica però mi sembra abbastanza oggettiva
Lo dico perché naturalmente questo non una
Molto aiutato
La crescita di quel sistema nazionale locale insomma che noi dobbiamo fare
Che noi dobbiamo fare crescere nonostante ci diciamo la vicenda italiana e
Punteggiata di episodi di momenti anche molto positivi io ne cito uno che lontani Fund
Diciamo un brevissimo riferimento come un antefatto diciamo delle vicende più recenti e mi riferisco all'accoglienza nel nostro Paese degli esuli cileni
Che fu un grande fatto di civiltà poi si è rivelato nel tempo un investimento sul futuro perché una parte di quegli esuli
Che furono accolti nell'ambasciata italiana a Santiago del Cile
Anche con un po'una scelta molto coraggiosa e che portò ad un'attenzione fortissima tra le autorità di governo nel nostro Paese e
La giunta militare che aveva fatto il colpo di Stato incidere
E poi la saldezza di quelle persone poi tutte le altre che sono venuti nel nostro Paese ha fatto sì che si sia costruito un legame molto forte tra una parte di quella che poi è diventata la classe dirigente democratica deducibile
E il nostro Paese
Siamo noi possiamo
Io ho partecipato
Molti anni fa oramai ad una serata in cui Presidente del Consiglio
Fu invitato dagli italiani come si autodefiniva fra di loro e Santiago e fu una serata
Emozionante diciamo
Per no perché era una serata di ringraziamento all'Italia tirare la persona più anche per altre vicende precedenti ne conoscevo
Diversi personalmente fu una grande ringraziamento all'Italia è nata una comunità di persone che hanno mantenuto un legame insomma da ministri la Segreteria del Presidente lago se il capo della segreteria segretario dell'Organizzazione degli Stati americani c'è questa colonia italiana
è una colonia molto rilevante e a le sue radici in un'esperienza di accoglienza
Che certamente al corrente anche forti motivazioni politiche ideali lo dico perché le politiche di integrazione sono
Possono diciamo avere diversamente successo anche a seconda del modo in cui
Certe vicende che sono all'origine
Cioè la negazione delle libertà sono vissute dall'opinione pubblica è chiaro che c'è un po'progressivo calo di tensione politica di partecipazione assistiamo a fenomeni diciamo
Secondo me è di arretramento del nostro non solo del nostro Paese delle Società europee sotto l'incalzare della crisi
Che sono destinati a creare delle difficoltà anche alle politiche di accoglienza che li politica di accoglienza al di là delle risorse e al di là degli strumenti al di là delle norme
Sono tanto più
Agibili in quanto sono condivise partecipa
Diciamo in quanto c'è un sentimento di accoglienza il quale deve avere delle motivazioni
E le motivazioni non possono che nascevano dalla condivisione
Di quel principio di civiltà che scrive la Costituzione cioè che noi accogliamo le persone a cui è negata la libertà in qualche modo condividiamo
Un sentimento un bisogno di libertà da cui nasce la richiesta di asilo
Se la società si stupiti CBZ si chiude nell'egoismo arretra sotto l'incalzare anche della crisi anche sul piano della coscienza civile
Le politiche di accoglienza diventano molto più difficile ancorché ci siano sostenute da normative efficaci ed risorse adeguate lo dico perché questo
Mi fa guardare con una qualche preoccupazione diciamo alla
Al mondo in cui viviamo
In cui vivremo temo negli anni che verranno
Però ecco detto questo ho detto che appunto che gli fa anche piacere che si si ricordi l'esperienza
Perché diciamo perché mi fu protagonista uno anche quel caso una comunità siciliana dell'accoglienza temporanea
Di dei profughi kosovari a a Comiso che fu un'esperienza positiva di accoglienza di protezione temporanea
Poi
Lo dico perché appunto questo già introduce al tema che noi siamo anche di fronte a casistiche molto diverso
Il che richiede un sistema sistema efficace ma anche flessibile
Perché una cosa è in caso di conflitto
In caso di esplodere di conflitti interni internazionali l'accoglienza e la protezione temporanea
Di richiedenti asilo
I quali
Per i quali si possa ragionevolmente pensare che in un tempo ragionevole poi devono essere aiutati a tornare nel loro Paese era il caso della situazione del corso e anche per questo noi
Ritenemmo che facemmo bene nella misura del possibile di assisterli
A ridosso del loro Paese
Intervenendo in modo significativo a sostegno dell'Albania che non era nelle condizioni di assistere decine di migliaia di profughi e insomma lui organizzammo
Questa accoglienza lì ai confini con il Kosovo in quel caso
Questo aveva un senso perché si trattava di una protezione temporanea
In vista della possibilità anzi direi che la finalità era da non sradicare quelle persone per dalla dalla loro patria metterla nelle condizioni
Di ritornarvi al più presto
E quelli che avevano bisogno di una protezione un po'più complessa di portarlo in Italia
E se realizzo ha un'esperienza positiva soprattutto grazie alla mobilitazione all'impegno di un'amministrazione locale di una comunità locale diciamo
Quindi ci sono state esperienze positive che dimostrano anche ripeto che
Il tema della integrazione e quindi dalla collocazione professionale eccetera cui il volume dedicano a quanti attenzione
Molto importante in certi casi fondamentale in altri casi no
Che quando si tratta di assicurare una protezione temporanea diciamo questa questione si pone in termini diversi il che richiede un sistema a mio giudizio flessibile
Che
Sia in grado di
Valorizzare in una collaborazione più ordinata fra centro e periferia
Diverse potenzialità
Che le comunità locali e le organizzazioni non governative i comuni
Le diverse istituzioni che si sono misurate diciamo con questa sfida in modo positivo possono offrire
E questo
Mi richiamo all'ultima considerazione che vorrei fare insomma è evidente che il il problema italiano e quello fissi arrivati a questo punto
Di fare un salto di qualità e il salto di qualità consiste nel darsi una normativa organica insomma
Che superi la sulla stratificazione frammentaria di norme
Che consenta di
Tornare in modo preciso sulle condizioni
Della concessione dell'asilo
Perché diciamo qui c'è un problema è vero che il principio costituzionale
Cioè appare immediatamente esigibile
Però va collocato nel quadro delle convenzioni internazionali e degli e delle normative degli accordi europei io faccio caso concreto con le quali l'UDC misurammo
E fu la richiesta di asilo di Auchan nel nostro Paese
Ora non c'è dubbio
Che
Salam potesse rivendicare
La sua condizione di militante curdo che nel suo Paese
Diciamo
Questa era la prima infatti noi non lo consegniamo alla Turchia qui la questione con queste reti diverso
Ci fu un giudizio differenziato rifiutammo riconsegnare la Turchia perché c'era da questo punto di vista un principio costituzionale al quale noi intendevamo derogare
Ma alla Commissione centrale eravamo ancora sotto legge Martelli prima della creazione delle Commissioni periferiche di rifiuto la richiesta di asilo
Perché al di là del libertà che gli era negata e questa è la materia opinabile talmente opinabile che il giudice ordinario
Si oppose alla decisione della Commissione e riconobbe sia pure tardivamente suo diritto all'asilo
Ma nello stesso tempo ne eravamo di fronte ad un altro principio cioè all'anno era accusato ricercato per omicidio da un paese della Unione europea la Germania federale
Preside Noukrati
Non diciamo non
Un Paese nel quale
Sia l'oppressione dei diritti fondamentali
E questo lo metteva in una posizione dell'attuale
La commissione centrale ritenne che non si potesse procedere d'asilo qui lo dico proprio di un caso concreto in cui insomma la complessità della valutazione
Circa diritti
Per altri versi per altri versi noi ci troveremo nel futuro di fronte ai problemi del tutto nuove
Diciamo per esempio
Sinora la normativa e la giurisprudenza non ha considerato il bisogno economico sullo stesso piano della negazione dei diritti di libertà
Perché altrimenti ogni forma di immigrazione sarebbe meritevole di protezione di asilo che cosa dovremmo fare domani con le immigrazioni legati ai mutamenti climatici
Quando non ci sarà soltanto la richiesta di lavoro ma ci saranno situazioni in cui ci sono popolazioni che sono minacciate nella loro sopravvivenza
Il diritto alla sopravvivenza è un diritto fondamentale
Fin qui io credo che noi ci troveremo di fronte a sfide complesse
Anche dal punto di vista della precisazione dei criteri sulla base dei quali
Sia il diritto sì
Il che richiede ritengo
Che il Parlamento simpatico per una normativa organica che affronti questi problemi
Che
Rafforzi il sistema dell'accoglienza che non può che far perno sulle responsabilità nel volume ci sono dei suggerimenti che io trovo molto persuasivo diciamo che colloca al centro di questo sistema di governo
Ministero degli Interni perché non vedo come
Altre soluzioni alternative ma in un rapporto organico con un sistema diffuso che che poi diventa
L'attore fondamentale dell'accoglienza e dell'inserimento e e questa normativa
Più organica certamente elaborata nel quadro del rispetto della normativa comunitaria e di una valutazione dell'evoluzione della normativa comunitaria e quindi credo ecco e concludo su questo sono il libro e davvero pieno di
Di stimoli importanti
è anche positivo diciamo che venga da una persona che ha
Misurato l'accoglienza italiana questo giudizio che
Ripeto mi è fondamentalmente un giudizio positivo sullo spirito degli italiani diciamo ma anche tutta una serie di suggerimenti su come
Adeguare diciamo la nostra normativa la nostra organizzazione al principio costituzionale al
E alla tradizione accogliente del nostro Paese ecco penso che sia stato un
Giusto presentarlo cui
Perché a mio giudizio adesso davvero il primo compito spetta a questa istituzione cioè il tempo di fare una legge organica e di farla sulla base delle esperienze che qui vengono ricostruite grazie
Molte grazie all'onorevole D'Alema
Già Presidente del Consiglio e ministro degli esteri Roberto Maroni già vice Presidente Consiglio il Ministro degli Interni
Nella mia
Intensa attività di ministro dell'interno ho avuto modo di occuparmi di questi temi dal punto di vista operativo quindi mettendo
In pratica
Le normative i sistemi di accoglienza i sistemi di controllo di verifica su un tema così rilevante da tutti i punti di vista non ultimo quello
Dell'opinione pubblica che per me non era comunque il più importante cioè
Il tema dell'immigrazione dell'immigrazione legale dell'immigrazione clandestina
Questo è un ottimo libro l'ho letto
Non letto tutto devo dire che mi ha convinto una sola critica un suggerimento
Darei nel sottotitolo breve storia del diritto d'asilo in Italia
Io avrei allargato il tema perché qui non si parla solo del diritto d'asilo ma del diritto alla protezione
Che più del diritto d'asilo noi siamo più generosi
L'Italia non solo l'Italia ma altri Paesi offrono protezione internazionale e protezione umanitaria anche quando non ci sono i requisiti stretti previsti dalle normative internazionali per il diritto di asilo
Quindi e qualcosa di più che non li semplice di ieri diritto di asilo detto questo e comprendendo comunque nel diritto d'asilo tutto ciò che è meno che l'asilo è un ottimo libero
Ma dico questo perché è proprio la mia esperienza di Ministro dell'interno
In queste tre nei tre anni e mezzo
Esercitata dal Viminale e
Ho passato grossomodo tre fasi nella questione nelle nei tema sul tema di cui stiamo discutendo la prima fase dal due mila otto a metà del due mila e nove
Il sistema precedente quello che ereditato dal Governo precedente e cioè nessun accordo operativo
Con i Paesi del Maghreb
Perché è lì che si concentrava l'attenzione e l'azione e il i flussi migratori
Nessuna operatività in accordi firmati peraltro dal precedente Governo dal Ministro Amato la seconda fase
Da metà due mila nove fino alla primavera araba e la terza appunto l'esplosione della primavera araba con tutte le conseguenze
Nella prima fase
La la questione principale era trovare
Gli interlocutori soprattutto in Libia in Tunisia che dessero attuazione agli accordi fatti
E lì la trattativa fu molto complicata e difficile a nulla non fu di nessun aiuto per me la normativa italiana naturalmente men che meno l'Unione europea la Commissione europea di nessun aiuto
Ci fu una lunga trattativa durante la quale
Ci furono costantemente flussi di immigrazione
Dalla Libia in particolare quasi zero dalla Tunisia quindi flussi di immigrati che rientravano nel concetto di asilo o di protezione internazionale tutti vennero accolti
Dal nostro sistema di prima accoglienza e di seconda accoglienza laici eccetera eccetera
A seguito dell'accordo con la Libia
Ci fu un drastica riduzione dei flussi da maggio del due mila e nove
Nota come la fase dei respingimenti in realtà i cosiddetti respingimenti termine caro alla alla stampa
Altro non erano che la decisione del Governo libico delle autorità libiche di bloccare alla partenza i flussi
Complessivamente furono più di trenta mila le persone che cercano di partire e non riuscirono a partire dalla Libia di questi quelli che
Fisicamente presi in mare vennero riportati indietro dalle autorità libiche furono meno di ottocento quindi lo questa fase che comportò io da un giudice
è positivo di questa fase perché porto a a salvare tantissime vite umane che altrimenti si sarebbero perse nel mare mediterraneo si concluse poi con l'esplosione della primavera araba
Dove ci fu una al numero enorme di persone che arrivarono dalla Tunisia definiti da Cecilia Malmström commissaria europea come immigrati economici che rese anche per noi
Complicato e difficile considerarli dei rifugiati o alla stregua
Di persone
Vulnerabile e e poi dalla Libia in contemporanea la difficoltà di quest'ultima fase del parlerò di questo brevemente non fu tanto nel numero complessivo quaranta quarantacinque mila persone ma nell'intensità
Che derivano dal fatto che arrivarono in quattro mesi in due mesi e mezzo quaranta mila persone e tutte sull'isola di Lampedusa
Molti diretti anche a Malta ma Malta
Favori diciamo così la prosecuzione del proseguimento della rotta no suscitando le critiche non sono aspre non solo nostre ma anche della Commissione europea
Perché quando c'è una nave un barcone in difficoltà tu non puoi fermarlo fargli rifornimento di carburante metterli l'acqua edili prego si accomodi perché volete andare a Lampedusa e quindi di accompagno Lampedusa anche questo successe
Il sistema di
Protezione italiano
Nel suo complesso funzionò in tutte e tre queste fasi soprattutto nell'ultima che fu pure una fase molto critica
Io do un giudizio molto positivo del sistema italiano avendone avuto l'esperienza diretta certo reazioni anche scomposte a volte reso nullo difficile
Il la collocazione di queste persone ma riuscimmo a farlo senza incidenti gravi o rilevanti
Perché da una parte c'era un sistema collaudato
Ne posso parlare bene perché non l'ho disegnato io i miei predecessori i centri di prima accoglienza ICI gara centri per l'accoglienza dei richiedenti asilo ICF ex CPT inventati dall'attuale
Dal mio predecessore attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ma soprattutto quella rette territoriale
Chi è un modello italiano e secondo me è un modello di buona prassi internazionale che il sistema dello SPRAR il sistema di protezione
E di accoglienza per i richiedenti asilo diffuso che vede il coinvolgimento dei Comuni dell'ANCI e dei Comuni che è un sistema che ha funzionato benissimo anche nei momenti di grave emergenza
In più e questa è
La novità che si è verificata lo scorso anno e che una buona prassi
Io valuto molto più utile avere buone prassi che non un sistema normativo
Che in teoria funziona però poiché se nella pratica non funziona non serve e le buone prassi sviluppate dall'Italia in questo su questo terreno
Sono tra le più avanzate in Europa che cosa è successo l'anno scorso nel momento dell'emergenza che c'è stata la trattativa
L'accordo meglio fra il Governo e le Regioni
Per l'accoglienza di persone che non erano rifugiati erano richiedenti asilo
Richiedenti protezione internazionale provenienti da tante nazioni e tra questi anche coloro che certamente non erano non aveva non avrebbero avuto lo sapevamo lo status di rifugiato che erano quelli che venivano dalla Tunisia
Che volevano andarsene in Francia e che
Arrivavano da noi solo come via di transito ecco questo sistema il mondo delle autonomie ha reagito in modo eccellente alla pressione
Tutte le Regioni nessuna esclusa
Li avevamo coinvolte tutte tranne l'Abruzzo perché c'era stato il terremoto e devo dire che hanno
Reagito in modo e se l'ente anche perché avevamo coinvolto nella gestione dell'accoglienza sul territorio la Protezione civile
Per non dare l'idea che fosse una questione di pubblica sicurezza
Avevamo chiesto alla Protezione Civile Presidenza del Consiglio di gestire l'accordo con le regioni che pure noi Governo avevamo fatto e devo dire che quell'accordo qualche mugugno naturalmente qualche protesta
Ma ha visto poi l'adesione di tutte le Regioni e l'assorbimento sul territorio con il coinvolgimento delle Regioni dei Comuni dalle Province
Del volontariato dell'associazionismo di tutto il mondo della Società italiana di quarantott'ore quaranta mila persone molte delle quali sono ancora lì
Adesso il problema non è dove stanno ma chi paga il conto è un problema che al Governo
Però è un problema importante ma secondario dal mio punto di vista perché io temevo una forte reazione negativa soprattutto in certe regioni a questa pressione e invece
Il sistema italiano ha funzionato e questa diffusione il coinvolgimento diciamo un sistema un po'federalista no non è
Approssimativo è un sistema federalista perché c'è una stretta collaborazione tra il potere centrale che gestisce la prima accoglienza l'emergenza l'impatto
E il sistema che diffonde sul territorio accoglie sul territorio
Sulla base di un principio oggettivo che era il numero di abitanti di ogni Regione principio che venne accolto condiviso accettato e messo
E se subito in pratica ecco questo sistema secondo me rappresenta un punto livello di eccellenza dell'Italia che sta che quasi mai viene valorizzato
Ne siamo specialisti nel dire che le cose non funzionano da questo punto di vista la mia esperienza personale
Mi dice invece che il sistema è in Italia ha funzionato e funziona benissimo nella protezione dei richiedenti asilo delle persone vulnerabili
Di chi dei minori non accompagnati no vedo Vincenzo Spadafora allora presidente di Unicef con il quale abbiamo avuto
Intensi scambi di opinioni non sempre convergenti ma alla fine poi anche sul tema dei minori non accompagnati in Italia a una
A posizione che non tutti i Paesi hanno
Perché non solo noi non e speriamo naturalmente nei Paesi di origine i minori non accompagnati ma neppure quando vengono da Paesi europei
Membri dell'Unione europea la Grecia per esempio noi non abbiamo mai ha rimandato in Grecia i minori non accompagnati trovati sui traghetti che venivano da Patrasso pur potendolo fare non l'abbiamo fatto
Proprio per tutelare maggiormente i minori affidati poi il sistema dello SPRAR
In più oltre la protezione internazionale
Lo status di rifugiato la Protezione Civile sussidiaria
C'è anche nel sistema italiano la possibilità della protezione umanitaria quando non si trova appiglio nella legislazione il questo ore può concedere un permesso di soggiorno per ragioni umanitarie aldilà persino di quanto previsto dalla legge
Tutto questo è stato fatto con un decreto legislativo nel due mila otto decreto del governo Berlusconi
E mi pare che da questo punto di vista la normativa sia perfettamente coerente col dettato costituzionale e i trattati internazionali
Accanto al principio di accoglienza sistema di accoglienza c'è stato anche se poi non ha dato grandi risultati un sistema di rimpatrio volontario assistito fatto con lo yen me
Che ha determinato alcuni rimpatri volontari senza però incidere granché sul numero complessivo ma il segnale
Era comunque importante
Bene quindi l'Italia secondo me male molto male l'Unione europea c'è stato ricordato
Dal Presidente D'Alema l'atteggiamento della Francia chiede sospeso Schengen l'atteggiamento di altri Paesi europei
Che hanno accusato l'Italia di non controllare questi flussi la Commissione europea che ha detto sono affari vostri vi diamo un po'di soldi nulla di più
Ma quello che manca appunto a livello europeo e il completamento dell'accordo di Tampere
Che poi è stato formalizzato nel due mila nove del cosiddetto processo di Stoccolma
Che ha preso l'impegno dove i capi di Stato il Governo le imprese all'impegno di arrivare entro il due mila dodici a un sistema comune di asilo siamo a metà del due mila e dodici a meno che
Nell'ultimo mese non sia successo miracolo non mi pare che ci sia un sistema comune di asilo e non c'è
Non
Per incapacità di comprendere che questo è e deve essere ma per la precisa è contraria volontà di alcuni Paesi
E sono contrari principalmente al sistema del Burden sharing
Che significa che lo accomuna il principio di solidarietà tra i Paesi membri
L'Italia è un Paese di ingresso e quindi fatalmente l'Unione Europea fatalmente subisce la pressione dei paesi del Maghreb di
Di persone che non necessariamente vogliono stare in Italia vogliono andare in giro per l'Europa
A seguito dell'accordo di Dublino e delle convenzioni internazionali l'Italia si deve far carico anche di oneri e di pesi che gravano su altri Paesi il principio del Burden sharing
Per cui io mi sono battuto inutilmente dal Ministro dell'Interno nei consessi europei è un principio che viene rifiutato e durante la crisi grave della primavera araba crisi per noi naturalmente
L'unico contingente diciamo così tra i gli oltre quaranta mila
Di di immigrati che sono stati ritoccati ha riguardato trecento persone da Malta me esse in altri Paesi trecento persone in tutto questo principio del Burden sharing deve essere al centro del nuovo sistema
Europeo comune di asilo altrimenti non funzionerà e temo che non funzionerà e temo che le resistenze di Paesi che pure avevano una lunga l'evidenza consolidato in materia di asilo come la Germania che si oppone al sistema comune europeo e l'Inghilterra lo farà
Fallire
Do un giudizio quindi e concludo molto negativo sull'azione dell'Unione europea che ho sperimentato negativamente sul mia responsabilità ma è un giudizio condiviso da
Qualcuno che non è accusabile di essere nemico dell'Unione europea Sicilia Mastro ma commissaria europea per l'immigrazione che qualche settimana fa in un'intervista a un giornale italiano ha detto testualmente nel due mila undici
Le promesse europee di solidarietà nei confronti delle persone bisognose di aiuto sono state messe alla prova è preoccupante constatare come l'Europa nel suo insieme non abbia superato l'esame
Riconoscimento che
Se è molto molto lavoro da fare ancora in Europa lì io vedo la necessità di intervento non tanto sul sistema legislativo italiano questo esprimo un'opinione dire
Sa rispetto a quella del Presidente D'Alema ma finché non ci sarà un sistema comune di asilo non potremmo dire che l'Europa a hai in grado di affrontare come deve fare una continente come quello dove abbiamo la fortuna di abitare
Non è in grado di dare una risposta di solidarietà di efficacia e di aiuto vero nei confronti delle persone che hanno bisogno grazie
Grazie a Roberto Maroni l'intervento conclusivo da parte dell'autore deliberò Madame Petrovici presa
Grazie Presidente grazie ai relatori Presidente D'Alema Ministro
Maroni un ringraziamento anche mio agli onorevoli calvizie Di Biagio che hanno voluto fortemente questa iniziativa
E a tanti presenti che sono intervenuti oggi che ed io sperando di non fare torto a nessuno anche perché sale molto democratica quindi non vedo tutti
Vorrei citare tra gli altri professor Saverio Ruperto Sottosegretario all'interno Staffan De Mistura che quanto si è assentato ma che
Ci ha voluto onorare della sua presenza permettetemi anche un po'di giocare a casa nel salutare vice direttrice generale Oyemna Organizzazione internazionale per le migrazioni
Dottoressa Laura Thompson nel capo missione europea ESA richiede sono in
Dottoressa ton sono in visita di Stato e di tale a ha voluto includere questo appuntamento alla alla vicenda
Quindi
Quindi
Quindi conclude ringraziando e salutando tutti gli altri colleghi dell'Alto Commissariato dei rifugiati del mondo della società civile mondo accademico anche qui sperando
Di non fare torto a nessuno saluto uno per tutti professor Antonello Biagini prorettore di Università la Sapienza
Comunque passo nel fare più che altro qualche commento non mi permetterei assolutamente ma nel descrivere molto brevemente libro o meglio ancora
Quale fu qual era intento di questo libro come ha come ha ricordato l'onorevole Calvisi
Io ho seguito queste tematiche molto da vicino quasi da subito devo dire contrattato con Panucci ci siamo conosciuti nel novantadue novantatré quindi
Quasi da sempre mi sono occupato di queste tematiche ente a un certo punto ho voluto in qualche modo studiare completare questa conoscenza praticamente ristretta
Con con anche un altro un'attività di studio perché una delle domande che mi
Si poneva spesso del perché
Io concordo molto con quanto detto da Presidente D'Alema prendi tale un Paese accogliente assolutamente
Ho detto c'è un discreto ritardo italiano nei confronti di altri paesi grandi del mondo per intenderci nel sul tema dell'asilo nel senso che
Sono stati fatti giganteschi passi in avanti in particolare nell'ultimo decennio ma in qualche modo non siamo ancora del tutto paese d'asilo come alcuni altri Cuppone alcune altre
Grandi nazioni della terra non dal punto di vista garantista io penso che tale
Un Paese molto garantista
E per esempio va detto che percentuale dei riconoscimenti di status di rifugiato iniziale è più alta della
Della media europea
Ma dal punto di vista della tenuta di insieme qualcuno ha detto ovvero sistemata si compie nel fare questa attività di studio io ho cercato appunto di indagare che cosa fosse successo
Prima ancora di dell'inizio dei grandi sbarchi che tale primi anni Novanta e penso di poter in qualche modo riassumere questi sessantacinque anni della storia oltretutto cercando di assumerle in cinque minuti in tre grosse fasi
La prima fase tutte le tre peraltro
Erano caratterizzati di forti elementi di contraddizione
E cercherò di sottolinearne principali aspetti la prima fase che va dalla Costituzione italiana alla legge Martelli mila
Novecentonovanta la seconda fase dalla legge Martelli alla fine degli anni Novanta concordo anch'io concordo con chi ha detto
Finiani novantadue primi anni Duemila sono anni in quale Italia finalmente inizia a costruire un dispositivo nazionale sull'asilo e poi questa ultima fase
Quest'ultimo decennio
Penso per quanto riguarda la prima fase qual è il dato di base Italia a una definizione anche qui penso Presidente D'Alema né ne ricordava una definizione più ampia di quella di Costituzione francese
Ma allo stesso tempo peraltro a questa definizione non si arriva
Per caso io ho studiato lavori dell'Assemblea costituente c'era un certo onorevole vorremmo ricordo sempre nella presentazione uno onorevole Nobili che diceva guardate che stiamo un po'attenti più almeno io lo dico con le però parole semplici perché noi confiniamo con Medio Oriente e Africa e
Ed è vero pure che oggi nessuno viene a chiedere asilo in Italia però un domani potrebbero
Arrivare alle nostre frontiere
Tante di di quelle persone accettano
Quindi questo e la costituto prevalse in quella sede invece esperienza di tanti tante personalità di primissimo piano chi erano esiliati e durante il periodo di regime ed è la seconda guerra mondiale quindi si arrivò a questa definizione molto ampia
Però allo stesso tempo Italia recepisce Convenzione di Ginevra uno dei pochi Paesi europei
Mettendo la cosiddetta clausola geografica addetti ai lavori lo sanno ma in parole semplici Italia decide di sì garantire asilo ma solo hai rifugiati provenienti dall'Europa
Che corrisponde a un identikit del dissidente dell'est e quindi pochissime persone singoli famiglie che con la valigetta attraversano la frontiera e arrivano in Italia tanto è vero che
In quasi quarant'anni di vita repubblicana Italian meno di duecento o poco più di duecento mila domande d'asilo in termini di paragone quasi quaranta mila l'anno scorso in un anno per quarant'anni quaranta mila quindi circa trecento domande avranno
E questo era la realtà italiana per quasi quarant'anni in base oltretutto
Ad un accordo implicito internazionale dove Alitalia aspettava questo ruolo di occuparsi di prima accoglienza cioè i dissidenti dell'est dove hanno scappare e poi c'era chi pensava
Che chi pensava all'integrazione e successive fasi non necessariamente altri Paesi europei ma Stati Uniti Canada Australia Nuova Zelanda
Organizzazione internazionale per le migrazioni peraltro progredire principale mandato dell'organizzazione dal proprio organizzare programmi di reinsediamento in altri Paesi
Poi si arriva in una seconda fase legge Martelli che perché i paradossi della storia fu a mio modo di vedere un'ottima legge tanto è vero che dispositivo della legge Martelli articolo uno rivisto dall'articolo trentadue
Della Bossi-Fini è tuttora alla base del dispositivo nazionale italiano sull'asilo
Un'ottima legge che però era il e evidente con esperienza consegna in poiché era ultimo atto della stagione passata in un primo della della stagione nuova tanto è vero che la legge Martelli più o meno chiude fra i pochi centri di accoglienza
Che esistevano in Italia in tutto tre per quarant'anni
Non a caso situati vicino a Trieste alla frontiera orientale e poi vicino a Roma in attesa di sbrigare le pratiche per l'espatrio
Legge Martelli abolisce questo meccanismo prevede un contributo personalizzato
Per i rifugiati perché presupposto vero sembrava all'epoca e che in fondo per sistemare trecento persone all'anno bastano pochi soldi e poi diciamo si risolve tutto però come dicevo per dei paradossi della storia
Legge fu approvata con procedura d'acciaio d'urgenza decreto legge e poi con le convertito in legge nel dicembre novanta e a marzo del anzi del dicembre ottantanove nel marzo del novanta iniziano gli sbarchi degli albanesi
Primi secondi occupazione anzi prima occupazione dell'ambasciata italiana a Tirana poi arrivi in Puglia poi prime instabilità quella cui era in ex Jugoslavia
E poi tanti altri e che mi per
Direi quasi tutto il decennio degli anni Novanta Italia affronta il problema con provvedimenti ad hoc
Molto sulla scia di protezione temporanea barra umanitarie alcune con leggi speciali altri con decreti del Ministero degli esteri
Terzi con articolo venti del Turco-Napolitano eccetera
Ma
Comunque in un'ottica secondo mio modo di vedere che è un po'persona che c'è un problema provvisorio legato all'instabilità dei dei Balcani
E quindi una volta assestata si scrive nei Balcani Italia di nuovo non dovrebbe essere un Paese dal Titolo secondo la mia lettura diciamo un po'o del del cercare di spiegare un relativo ritardo voi questo questo schema secondo me salta del tutto alla fine degli anni Novanta sono molto d'accordo
Con chi mi ha preceduto e per
A mio modo di vedere nel libro cerco di di parlare di testo per triplice ordine di motivi perché da un lato
Numero delle richieste d'asilo nel novantanove arriva ad essere trentatré mila quindi un aumento di mille per cento rispetto alla media di periodo anni cinquanta anni non anni novanta
Secondo ordine di motivi iniziano ad arrivare i curdi e non dal Canevacci presumibile cordetta dovette sbarchi in Calabria delle grosse navi provenienti dalla Turchia
E terzo motivo che inizia a prendere corpo assolutamente non compiuto sono d'accordo con tutti i relatori però all'epoca si credeva inizia hai da esserci anzi diciamo processo di unificazione europea in materia di asilo inizia già negli anni ottanta
Però in qualche modo subisce una forte accelerazione nel novantanove alla Conferenza di Tampere
E se torniamo solo un attimo prima Italia già prima
Aderisce alla cosiddetta Convenzione di Dublino in base alla quale
Il Paese responsabile per un richiedenti asilo barra rifugi già torce in tutte le sue fase di prima accoglienza di procedura e di integrazione e il primo Paese dove questa persona rilevanti tale aderisce a questa convenzione
Nel mille novecentonovanta ma questa convenzione entra in vigore solo primo settembre novantasette in Italia e quindi noi nel novantanove io già mi occupavo di queste tematiche Citran una situazione di trentatré mila persone non solo balcanici
E
All'improvviso rimangono tutti qua perché in base ai meccanismi di Dublino rimangono
E vado a concludere arriviamo a questa terza e ultima fase io per certi versi voglio sperare che siamo alla fine di questa sparse perché secondo me
Non avevamo bisogno di un ulteriore salto di qualità però questa fase in che è caratterizzata anche questa dove sta la contraddizione di testa false dire si inizia a costituire un dispositivo nazionale di asilo e accoglienza
Devo dire anche attraverso la legge Bossi-Fini o Fini Bossi diciamo com'era come come lo si vuole
Vuole interpretare legge
Legge comunque centottantanove del due mila due introduce
Due elementi di grande novità la prima e decentramento delle dell'esame delle domande d'asilo e quindi c'è un iter molto più veloce nel valutarne e poi c'è un tentativo di decentrare il sistema
Come hanno parlato anche chi mi ha preceduto poggiando anche su su momenti di cooperazione con con enti locali e privato sociale
Allo stesso tempo vengono recepite tutte le direttive europee in materia ci sono cinque strumenti obbligatori per gli Stati membri regolamento Dublino e quattro direttive europee tutte le quattro vengono recepite in Italia
Dopodiché e questo terrore elemento di contraddire contraddittorietà relativo alla ultima fase invece non è che manchino i problemi e io nel libro è vero cerco di indicare anche alcune soluzioni
Noi abbiamo a questo in questo momento quindi tante norme
Fatto decreti legislativi regolamento Dublino articolo trentadue della Bossi-Fini c'è però sono da un lato appunto tante come dice la parola ma dall'altro sono contraddittorie tra a loro quindi non abbiamo veramente bisogno di una testo unico che metta insieme tutta questa materia alcuni di questi decreti e vedo che lei non si applicano mi riferisco a quello
Su standards minimi d'accoglienza nella parte relativa al tra la prima accoglienza perché ormai il meccanismo e altro
Devo dire fortunatamente io sono tra quelli che pensa che
Sia bene che non viene applicato però c'è un problema della legge nel senso che
Ormai tutte le persone passano per meccanismo dei CARA e poi c'è un problema invece di
Più o di carattere organizzativo io so che viviamo nei tempi non felici dal punto di vista finanziario del della tenuta complessiva dei conti pubblici ma mi riferisco a tutta una serie di misure che sono a costo zero per esempio
Io penso che la stessa esperienza dello SPRAR rivale Ministro Maroni approfitto del fatto che lui mi ha criticato barra mi ha dato un suggerimento alla Presidenza scherzo
Ma il mio suggerimento anche nella nella sua veste di leader politico è persona conclusiva su questa cosa e noi abbiamo bisogno di un ulteriore salto di qualità anche rispetto alla costruzione del sistema
Della rapporto con Regione Province e Comuni io valuto molto molto positivamente esperienza dell'ultima emergenza Nordafrica nella parte relativa di coinvolgimento delle regioni che in base al ordine costituzionale italiano sono
Gli organi che hanno il massimo dei poteri o delle competenze in materia di integrazione quindi non vedo come può un sistema che a questi numeri ormai puntare su integrazione dei richiedenti asilo rifugiati senza
Gli organi di governo che hanno competenza in materia di lavoro formazione professionale e politica della
Della casa eccetera eccetera
E e quindi come dire la strada è quella ma ha bisogno diciamo
Modelli finora utili sperimentati soci si sono dimostrati tutti validi
Ma per usare una o una frase politica hanno esaurito la loro spinta propulsiva diciamo abbiamo bisogno di un ulteriore salto di qualità nel
E io nel libro in in qualche modo cerco di individuarlo in uno va di moda molto cabina di regia io sono affezionato all'esperienza
I tavoli di coordinamento per l'emergenza dissequestrare emergenza Kosovo eccetera che metta insieme ormai tante amministrazioni dello Stato che si che sono competenti in materia di rifugiati quindi Ministero dell'interno in primis
Ma anche Ministero del lavoro Ministero dell'integrazione tutti e due oggi presenti qui Protezione civile nella parte speriamo molto emergenziale
Quindi sistema di regioni province e comuni enti specializzati eccetera e poi l'ultima proposta vada invece e concludo davvero invece a lavorare sulle forme di in qualche modo che vanno a rompere un tabù che individuano nei soli immigrati
Una risorse economica ed i rifugiati solo ed esclusivamente un peso assistenziale mentre noi anche come noi ne abbiamo dimostrato anche con i numeri con i profili
Che professionalità che hanno rifugiati sono esattamente le stesse che sono quelle richieste dal sistema produttivo italiano ma non vengono calcolate come dire né lavorate da questo sistema allora sono tutte le proposte
In qualche modo a costo zero naturalmente viene molto rispettosa dei tempi
E che però in qualche modo mi sono attenuto
La libertà di avanzare nella parte nella parte conclusiva del libro allora ringrazio per davvero ultima volta al Presidente della Camera onorevole Fini ai relatori tutti
Che hanno voluto parlare ospitare questo evento e parlare di questo libro e ringrazio ancora una volta a tutti quanti sono intervenuti a partire da una
Fortissima rappresentanza istituzionale del Ministero dell'Interno Ministero dell'integrazione del Ministero del lavoro grazie
Grazie io rinnovo
Rinnovo il ringraziamento a Giulio Calvisi a Massimo D'Alema Roberto Maroni e credo che se l'intendimento del libro di Nathan Petrovic era quello di dar vita ad un confronto
Di carattere istituzionale ma con delle venature politico-culturali su un tema così rilevante quale quello del diritto d'asilo la giornata di oggi dimostra che quell'intendimento è stato certamente coronato da successo grazie