Intervista ad Anna Maria Bernini sulla riforma della legge elettorale e sul voto di ballottaggio a Parma

Anna Maria Bernini ieri il Presidente del Repubblica ha di nuovo rivolto un appello accorato a fare una riforma definita ineludibile quella della legge elettorale
Doveri e però i partiti insomma
Non forse per mancanza di rispetto ma per mancanza di accordo non possono essere conseguenti alle parole del capo dello Stato che cosa succede
Ritengo che abbia ragione il Capo dello Stato sotto due profili
Ha ragione a sollecitarci sulle riforme istituzionali e ha ragione ad inserire la legge elettorale nel più ampio quadro nel più ampio percorso delle riforme costituzionali perché lì sta
Noi abbiamo assunto un impegno programmatico per quanto riguarda le riforme costituzionali
Abbiamo promesso ai nostri elettori un Parlamento più rapido ed efficiente e abbiamo promesso un governo più forte ed efficace abbiamo promesso di superare l'ormai obsoleta formula del bicameralismo perfetto più che perfetto
Abbiamo promesso una stabilità al Governo che può passare attraverso il meccanismo parlamentare della sfiducia costruttiva
Esiste sotto questo profilo mi faccia cominciare dalle cose condivise
Esiste sotto questo profilo un testo che si sta esaminando al Senato o lo se sta esaminando con il consenso delle principali forze politiche su questo bisogna lavorare bisogna imprimere secondo le parole del Presidente a Repubblica ma anche per nostra
L'iniziativa di partito e per nostro orgoglio di partito una pronta accelerazione perché perdere Tom tempo ora significherebbe per i partiti perdere di credibilità
Per quanto riguarda la legge elettorale il tema è un po'più complesso certamente va inserita nel circuito delle riforme istituzionali non è irrilevante come il Parlamento se modificato dalla riforma costituzionale verrà eletto
è certamente vero quindi che le riforme costituzionali a buonsenso dovrebbero precedere
La legge elettorale
E questo è uno dei temi è altrettanto vero che il tavolo di negoziato sulla riforma elettorale è stato già mass passo Bitto un rallentamento però dico uno stop ma certamente un rallentamento a seguito delle elezioni amministrative
Che pur essendo elezioni strane con una campagna elettorale strana indotta da una maggioranza strana che sostiene un Governo stranota sono state ugualmente elezioni amministrative
Da questo momento in poi certamente i partiti con lo stesso senso di responsabilità che fa sì che non si dia ragione all'appello del Presidente Napolitano serie siederanno al tavolo
E valuteranno quale sia lo strumento migliore e questa deve essere la nostra stella polare per ridare voce ai cittadini
A proposito di amministrative lei
Come esponente del PDL
Che è opera politicamente in Emilia Romagna se fosse cittadina parmense domenica voterebbero per il candidato dei Grillini
Francamente no e le spiego perché non vorrei fare torto al candidato dei Grillini il cui programma locale
Che non conosco potrebbe essere rispettabilissimo la mia convinzione è che soprattutto
Le elezioni amministrative le elezioni locali comunali siano teste locale e quindi molto basate sulle specificità di contesto
Quando a Verona dinanzi ad esempio si vota Tosi non si vota Tosi in quanto esponente della lega visto che la lega è precipitata nei consensi
Si vota Tosi perché Tosi gestisce in maniera efficiente i servizi pubblici locali perché vicino ai cittadini perché evidentemente eh come altri sindaci un sindaco che piace ai suoi amministrati
Quindi tutto ciò premesso considerando che
Ogni candidato deve essere valutato in se stesso e non solamente rispetto al partito al movimento a cui appartiene
Devo dirvi che mi crea un certo disagio sentire i leader del movimento Cinquestelle che a Palermo inneggia
Alla mafia dicendo che la mafia non strangola i cittadini mentre invece i politici stia andando a dire una cosa del genere nella città dove libero per assestato ammazzato perché si è rifiutato di pagare il pizzo e perché ha detto a tutti i suoi imprenditori consimili di fare lo stesso
Mi riesce difficile condividere le posizioni di Grillo quando suggerisce all'Italia di uscire dall'euro zona
Quando suggerisce allo Stato italiano di non pagare i titoli del debito sovrano il che significa non solamente avere ritardi nei pagamenti che sono già allo Stato
Non paga gli imprenditori che hanno erogato servizi ma addirittura non pagare nemmeno i cittadini risparmiatori l'equivalente dei loro risparmi ecco tutto questo mi crea una un pregiudizio negativo che purtroppo in parte anche sul candidato che magari localmente potrebbe avere suoi programmi rispettabili
Ugualmente ripeto non credo sia possibile alcun accostamento di questo tipo non credo che un movimento che promuove iniziative del genere possa essere votato dal partito del Popolo della Libertà
Naturalmente questo vale
Come mia considerazione personale
Ma
Che che tiene molto conto di quello che il Movimento cinque Stelle nella figura del suo leader ha espresso fino ad ora grasse lo non voglio qui mi reputo il PPI del