Cresce il welfare, cresce l'Italia. Analisi e proposte per il welfare del XXI secolo - seconda ed ultima giornata (1/2 marzo)

Abbiamo
Accumulato un ritardo abbiamo concesso agli ospiti
Potersi
Allargare un po'
E quindi anche se abbiamo recuperato nel nel tempo di pausa siamo
Costrette adesso avere tempi
Contingente altissimi quindi ci vuole un
Una collaborazione da parte di tutti perché
Le due fasi sono fasi importanti
Non ci possiamo permettere di concludere
La nei lavori del del del convegno
Con
La sala ormai rossa o comunque con le persone che vengono dall'Italia che vanno verso i tre
Quindi
Io chiamerei il rapporteur
Del
Gruppo
Del primo del primo gruppo di lavoro
Io sì
Zitti ti batto e in Puglia i cinque minuti e deve concludere entro il sesto mi avevano detto sei minuti e mezzo
Ecco vedi abbia tagliato mezzo minuto mannaggia a cinque dibattuta sei e chiudiamo le luci va bene stacchiamo andiamo tutti a casa
Va bene il primo gruppo era
Sul tema universalismo e diritti di cittadinanza
Leggo la sintesi che è stata condivisa dal Gruppo emendata e quindi completamente condivisa
Oggi
Nel tempo della crisi economica vissuta dentro il pensiero unico neoliberista il tema dei diritti sociali e posto sotto tensione
A causa della crescente insufficienza di risorse economiche e dell'assoluta disomogeneità territoriale delle prestazioni concernenti i diritti sociali due esempi
Nell'ultimo triennio un taglio dell'ottantanove per cento al Fondo Nazionale delle Politiche Sociali sceso da un miliardo e duecento milioni a sessantanove milioni di euro
Secondo la spesa sociale media pro capite dei comuni varia dai centosettanta euro dell'Emilia Romagna e trenta euro della Regione Calabria senza considerare le Regioni a Statuto speciale
E poi l'attuazione della legge quarantadue duemila sul federalismo fiscale rischia di complicare ulteriormente il quadro
Dopo una fase di maturazione di consapevolezza sui diritti realizzata mediante l'otto e che hanno condotto alle carte internazionali pensiamo a quella dell'infanzia della
Delle persone con disabilità e che hanno ha raggiunto obiettivi importanti in termini di nuovi approcci delle politiche per esempio dal sussidio al servizio dalle istituzionalizzazione al territorio al domicilio
Negli ultimi quindici anni ci si è dovuti limitare alla difesa dei diritti acquisiti emblematico è l'incremento dei diritti che vengono garantiti solo mediante il ricorso al pronunciamento alla magistratura della magistratura
Diritti essenziali come l'accesso ad un'abitazione di lavoro la protezione della povertà l'istruzione l'educazione il sostegno all'autonomia alla domiciliarità come dimensione essenziale della vita di ogni persona
Risultano estremamente difficili da tutelare oggi per alcune fasce di popolazione per alcune categorie di cittadini
Ed il al ricorso a strumenti universalistici e appropriati di contrasto al disagio stenta ad entrare nel quadro normativo
Si coglie con preoccupazione
Il diffondersi di approcci culturali e politici che tendono a negare nei fatti il diritto a prestazioni di inclusione si pensi all'assegno di invalidità
E a perseguire obiettivi di finanza pubblica attraverso il ricorso a campagne mistifica principe come quello sui cosiddetti falsi invalidi
Su questo piano piuttosto resta fondamentale la prospettiva indicato all'articolo ventiquattro della trecentoventotto sul riordino degli emolumenti
Si ritiene necessario inoltre
Che la normativa e le politiche recepiscano una diversa consapevolezza culturale sul concetto di disabilità
Che lo faccia uscire dall'angusto ambito sanitario è che rafforzi le linee di impegno e le azioni di tipo inclusivo
Sempre più rilevante diventa inoltre il problema della non autosufficienza che introduce un profondo cambiamento nelle condizioni esistenziali delle persone delle famiglie
E che riteniamo debba essere affrontato con investimenti per la costruzione della rete dei servizi socio sanitari
Per consentire di raggiungere i seguenti obiettivi innanzitutto il venire incontro concretamente al milione di persone costrette ad affrontare da sola il carico dell'assistenza prolungata
Poi il prevenire per intervenire ad una definizione condivisa tra Stato e regioni della condizione di non autosufficienza che sia valevole su tutto il territorio nazionale e oggi non è così
Sperimentare inoltre percorsi dedicati alla prevenzione
E al buon invecchiamento e a stili di vita attivando ad esempio in maniera diffusa la sanità di iniziativa
Ci preoccupa il ritorno in auge di politiche pratiche e culture di genere carità attivo riparatori io
Tese a ridurre la portata universalistica degli interventi di welfare e a sganciare le prestazioni sociali dall'azione di promozione del di dei diritti delle persone
Nella medesima prospettiva continuiamo a guardare con preoccupazione alla diffusa alla diffusione di un approccio teso a garantire livelli sociali minimi non i livelli essenziali
Approccio che sottintende l'idea di un welfare per i poveri e non più universali distico
Per affrontare la crisi in Italia in Europa occorre invece un nuovo patto sociale
Nel quale trovino posto misure per ridurre le disuguaglianze per ridisegnare la mappa dei diritti e dei doveri dei diversi attori sociali
L'elemento basilare ci sembra in questo quadro la definizione di livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali che è richiesta dall'articolo centodiciassette della Costituzione
Occorre su questo una definizione accurata rigorosa e credibile
Che consideri almeno i seguenti aspetti innanzitutto i bisogni essenziali a cui rispondere attraverso interventi appropriati i diritti e doveri dei destinatari e sono già fuori un minuto
I compiti e le responsabilità dell'istituzione degli attori sociali le forme di finanziamento che siano adeguate a rendere esigibili i livelli essenziali le modalità di controllo e verifica dei risultati è un sistema informativo nazionale sulle politiche sociali
La definizione dei livelli essenziali richiede una piattaforma condivisa costruito attraverso un processo ampie partecipativo che coinvolga tutti i soggetti interessati a partire dalle persone che vivono le condizioni di disagio e che richiedono
La tutela di diritti
La definizione dei livelli essenziali non presuppone
Lo sottolineiamo la disponibilità immediata di risorse finanziarie per essere realizzata al contrario
Essa può consentire di stimare meglio il corrispondente fabbisogno e di realizzare un programma graduale dir rimodulazione crescente delle risorse da impegnare e in ogni caso riteniamo non accettabile che la riflessione sui livelli essenziali venga condotta a risorse date
Come se le risorse utilizzabili per il welfare siano no una variabile esterna al sistema riteniamo che occorre una grande mobilitazione perché attraverso la discussione sui livelli essenziali il welfare venga riconosciuto come investimento necessario al Paese
Riteniamo importante il passaggio che si sta facendo all'interno della Conferenza Stato-Regioni sulla definizione degli obiettivi di servizio per le prestazioni sociali ci aspettiamo che questi obiettivi di servizio a questi obiettivi seguano indicazioni anche
L'indicazione quantitativa delle prestazioni che si potranno devi erogare e l'indicazione corrispondente dei Budget dispensa che dovranno essere resi disponibili infine riteniamo che il lavoro di promozione dei livelli essenziali
Possa consentire lo sviluppo di opportunità di occupazione di impresa lo fa lo diciamo con un esempio e chiudo
Ci sono oltre
Due milioni e trecento mila persone
Che operano all'interno delle famiglie per servizi di cura
Un milione e mezzo di queste sono
Lavoratori in nero
Che comportano una spesa delle famiglie di stimata in non meno di ventiquattro miliardi di euro annui
Ecco
Si propone che si adotti un programma di sostegno alle famiglie alle persone che attivano l'emersione del lavoro negli interventi di cura domiciliare con l'assunzione dell'assistente familiare
Perché attraverso il programma di questo genere oltre a risolvere il tema della regolarizzazione
Si potrebbe consentire di valorizzare la spesa delle famiglie la spesa sociale delle famiglie favorendo l'emersione di un mercato che non è non sarebbe irrilevante anche per l'impresa sociale grazie
No
Grazie a Giovanni Serra
Il gruppo numero due il profilo di una nuova governance territoriale rapporteur emiliano Monteverde l'Associazione nuovo welfare che in questo momento
Non vedo sta correndo
Passiamo
Passiamo oltre poi trappole recuperiamo appena emiliano arriva integrazione e coordinamento delle politiche dell'assistenza della sanità Stefano ceffoni delle
Molto bene buon pomeriggio
Questo gruppo ha avuto
Trentuno Interventi in un dibattito
Anche faticosa all'inizio non è stato fasi e discutere
Ditemi che sono già stati macinati un sacco di volte rischiano di essere quello dell'integrazione temi la convegnistica invece che da decisione politica e mobilitazione
E qui abbiamo provato a vedere se oltre alla discussione inevitabilmente convegnistica perché questa è una conferenza
Eravamo capaci anche di tirar fuori qualcosa che potesse
Orientare non presentare una piattaforma non è questo il senso di questa iniziativa Moriero dare il lavoro del prossimo periodo per chi vorrà continuare a lavorare e peraltro sappiamo tutti che singole associazioni non in coalizione lavoreremo ancora su questi temi
Di cosa abbiamo parlato abbiamo parlato della quell'area dell'integrazione socio sanitaria che si riferisce
Alle politiche sanitarie dell'assistenza
Concernenti l'articolo centodiciassette della Costituzione quindi diritti civili e sociali per i quali ci vogliono dei livelli essenziali di prestazione di assistenza per garantire
Questi diritti in tutto il territorio nazionale non parliamo quindi di opera di
Di questioni
Di architettura organizzativa semplicemente stiamo riferendoci a materie di rango costituzionale
E abbiamo precisato in molti interventi è stato detto che attenzione
A me cerchiamo di avere un approccio più largo le politiche sanitarie sociali non sono semplicemente l'elenco delle prestazioni tradizionali abbraccia un arco più grande perché i determinanti di salute di benessere di inclusione vanno oltre
Le strette gli stretti confini degli ambiti sanitario degli ambiti assistenziali vanno anche a
Questioni che riguardano lavoro reddito la casa e così via paradigma
Utilizzate in più interventi è giusto quello che la salute mentale per esempio o della stessa disabilità
In cui conta la prospettiva di vita indipendente come livello essenziale e non il pacchetto di prestazioni
E poi si è detto che confermiamo
Che l'integrazione decisiva
In una situazione che molto di più di qualche anno fa il venticinque trenta anni fa quando fu proclamata addirittura a dalmata e poi con la otto tre tre e poi con la tra ventotto
Molto di più è cresciuto proprio quelle
Quadro epidemiologico sociale epidemiologico sanitario demografico che spinge
L'offerta
Del sistema di welfare verso il riconoscimento che la domanda sociale di inclusione la domanda di cura e di benessere di salute deve essere affrontato in modo unitario in modo integrato altrimenti non appropriata
E per l'appropriatezza intendiamo appunto le tre efficienza efficacia ed equità
Allora se è così
E se è una scelta di appropriatezza quella dell'integrazione di fronte alle grandi trasformazioni sociali le cronicità e l'epidemiologia nel la demografia che cambia
è utile e importante non risposta per la persona per il cittadino
Che ricostruisce l'unità quindi dell'UE nel far nel rapporto con la persona ma è importante per l'intero sistema e un vantaggio collettivo
Era comandati le che perché produce ecco un elemento importante non solo investimenti e crescita ma battaglie e lotta al debito al disavanzo
è un grandine è una scelta politica e di politica economica che può permettere anche di contrastare il debito l'esempio più clamoroso viene dalle Regioni con i piani di rientro
Dove proprio l'assenza di territorio ed integrazione e il perpetuarsi di un modello vecchio ospedale o centri così istituzionalizzando deve
Con prestazioni con un quarto di beneficenza invece che di inclusione universale ha prodotto disastro che stiamo vivendo che riguarda la sanità ma devasta anche sociale le Regioni esposte i debiti sanitari i piani di rientro sole
Più in crisi sulle politiche sociali anche per il contesto in cui
Locale
E allora si è detto che
Nonostante le buone pratiche le tante esperienze positive
Che ci sono perché ci sono e che vanno utilizzate soprattutto in alcune realtà e sono da utilizzare perché chiudo perché con le proposte operative flash perché perché dimostrano che dove si fa l'integrazione
C'è una migliore qualità dell'assistenza del welfare locale e c'è anche un ritorno sul piano dei conti pubblici come dicevo prima infine si è detto che non è
Però possibile esclusivamente analizzare e valutare in generale il problema
E si è provato a dire se gli ostacoli che hanno impedito in questi anni l'affermarsi dell'integrazione come scelta Atti del territorio come scelta strategica del welfare
Sottosegretario nel nostro Paese sia semplicemente un elenco di casualità così successe perché di ho voluto
No non ci sono i diversi dice gli si finanziamenti sono scarsi non c'è obbligo di integrazione per gli ambiti territoriali c'è una resistenza che professione di lobby all'interno dei sistemi ma attenzione tutto questo precipita però
In che cosa si un elenco importante di cause che ha bloccato l'integrazione
Ma che
Ci dicono che ci vuole una scelta precisa o si fa una scelta di politica economica di politica sociale in questa direzione e dirò tre cose adesso di proposte e chiudo oppure non si va avanti altrimenti restiamo la convegnistica ed ecco perché
Con grande realismo ma con grande nettezza crediamo che sia utile provare a proporre
Cinque terreni di possibile iniziativa a tutti noi anche alle istituzioni che hanno partecipato a questa due giorni sempre sull'integrazione uno
è possibile che questo patto per la salute affronti finalmente parlo con lanci parlo con il Governo parlo con la Conferenza delle Regioni è possibile che questo patto per la salute scelga
Di includere la discussione e l'integrazione e la non autosufficienza come primo terreno in cui si prova a misurare concretamente come risorse finanziare le scelte organizzative la programmazione stanno insieme
Crediamo dissi ma questo è un terreno concreto misureremo i comportamenti anche da questa scelta che può essere fatta secondo lo chiediamo alle Regioni lo chiediamo all'ANCI lo facciamo con grande tranquillità ma con grande nettezza
Si è detto che
Molto del sociale non entra nella sanità e non c'è integrazione anche per una perdita di ruolo dei Comuni
Per una sorta di disimpegno dei sindaci non soltanto di debolezza dei singoli Comuni allora abbiamo detto è giusto che Comuni giochino un ruolo ma a condizione questa la seconda proposta
Che si lavori davvero un impegno politico dell'ANCI e delle regioni perché in questa legislatura amministrativa si tenti l'operazione
Gestione integrata ambito territoriale obbligatoriamente associato per gestire i servizi sociali e sanitari come scelta precisa che può allora giustificare il fatto che i sindaci reclamino più potere perso
Riguarda e quarto il fatto che
Chiediamo
Che le cure primarie faccia parte appunto del rilancio del patto della salute altrimenti senza l'aggancio con i medici di miti eccetera generale il rapporto con il sociale non si riesce a fare integrazione
Questa è una scelta precisa qualcuno non vuol farla con questo patto
E infine c'è un impegno per tutti noi
Sono uscite molte proposte
Abbiamo detto che però non basta rivolgersi all'ANCE la Conferenza delle Regioni al Governo chiediamo se è possibile che tutte le associazioni il sindacato decidono di provare se vogliono usare questa conferenza la sessione in questo caso della integrazione
Per lavorare su quattro o cinque raccomandazioni operative
Che nei territori diventano una sorta di linee-guida per una mobilitazione sociale per un rapporto con i Sindaci con le ASL con le Regioni nel caso in cui se le politiche regionali chiamato in causa per scegliere di intervenire sull'integrazione
La scelta appunto delle risorse integrate degli ambiti territoriali nella formazione congiunto insomma un'operazione che guarda al centro ma che se la Conferenza di questi due giorni ci dà spazio guarda anche ha un lavoro che insieme possiamo svolgere
Grazie
Recuperiamo Milano Monteverde associazione dopoguerra per profili di una nuova governance territoriale
Grazie
Allora
Dunque il gruppo di lavoro
Che abbiamo tenuto ieri è stato diciamo partecipato da rappresentanti del mondo associativo sindacale della pubblica amministrazione dell'Università
Delle professioni sociali
E inc diciamo come primo punto che vogliamo sottolineare la profonda condivisione attorno all'idea che occorra
Impegnarsi in un lavoro comune tra i vari protagonisti del welfare che sono riuniti in questi due giorni qua consapevoli dell'importanza del momento della necessità di dare
Insieme un futuro alle politiche sociali questo è stato diciamo uno dei punti
Centrali di ogni intervento che abbiamo che che c'è stato nel gruppo di lavoro seppur con
Priorità diciamo tematiche diverse affrontate
Di fronte alla nuova complessità della società è necessario oggi disegnare un welfare più inclusivo superare l'approccio risarcitorie spostare l'asse sulla rete dei servizi ci si deve battere per un welfare universalistico
E questo non si può fare senza risorse ma oggi è necessario e possibile anche cercare tutti insieme di ridisegnare il modello dando vita ad un grande patto per il welfare come strumento di sviluppo
Come paradigma per la ripresa economica e per restituire alle persone l'opportunità di costruire autonomamente la propria esistenza
Sapendo che anche la partecipazione un forte strumento di mobilitazione delle risorse della cittadinanza
Anche questo è un punto centrale siamo partiti
Non
Solo e non esclusivamente dalla crisi e dal problema diciamo della mancanza delle risorse ma siamo
Appunto dico siamo perché negli interventi anche con accenti diversi ma
L'elemento centrale la quella della necessità
Di ragionare attorno a un sistema da una rete dei servizi è un sistema di welfare che guardasse al futuro che guardasse che fosse diciamo più universalistico più inclusivo
La difficile situazione economica però certo centra i drastici tagli ai finanziamenti la crescita di domanda di servizi unità la variazione demografica ci pone davanti a una situazione di crisi profonda del sistema delle politiche sociali
Ora tutti i protagonisti della governance degli enti locali e terzo settore il sindacato
Sono di fronte alla necessità di immaginare insieme un percorso che ridisegni le linee di intervento e quanto vi dicevo appunto il modello organizzativo il chi fa che cosa all'interno di una nuova rete dei servizi universalistica più inclusiva
La crisi può affermare anche i processi di partecipazione ora o si va avanti o si torna indietro la fase cruciale questo è un elemento centrale
Partendo da questi assunti è possibile individuare alcuni punti fermi all'interno dalla discussione a
La pubblica amministrazione chiaramente parlando di governance stiamo parlando dei protagonisti della governance
Deve superare un approccio troppo spesso autoreferenziale svolgendo appieno la sua funzione di regia degli interventi che compete esclusivamente alla sfera pubblica
Fondamentale assolvere alla funzione della presa in carico dalla persona sostenere la progettazione la promozione dei servizi costruire percorsi di formazione di conoscenza investire sulle forme organizzate di partecipazione e associazione
Anche di quelli informali sulla cittadinanza attiva mettendo in discussione l'approccio al terzo settore come mero erogatore di servizi
Altro punto fondamentale della funzione della pubblica amministrazione
Ok della pubblica amministrazione è
Quello di investire e lavorare su un sistema informativo
Da e per il territorio che è vecchie prenda dal territorio e che dia al territorio informazione conoscenza perché solo così si può costruire un vero lavoro
Di programmazione
Secondo punto il terzo settore in tutte le sue forme ed espressioni
Deve accettare la sfida partendo dal mettere in discussione alcuni atteggiamenti troppo identificati con le correlate erogazione di servizi
Rinnovando la sua vocazione all'individuazione dei nuovi bisogni alla conoscenza del territorio la definizione di servizi innovativi e alla vocazione per il monitoraggio della qualità dell'efficacia degli interventi
Il terzo settore alla straordinaria opportunità di promuovere cultura della partecipazione protagonismo diretto dei soggetti che in troppi casi sarebbero solo utenti dei servizi
Tre sindacato oltre ha svolto la sua funzione di negoziazione sociale territoriale sì ci sono sociale territoriale deve valorizzare insiste sistematizzare l'enorme mole di dati raccolti sul territorio tramite i patronati e i CAF
Fornendo una grandissima banca dati della domanda sociale diffusa sul territorio contribuendo in questo modo ad affrontare l'annoso problema del Sistema informativo dei servizi sociali di cui sopra
Nello stesso tempo il sindacato l'opportunità di raccogliere la sfida di essere all'interno dei luoghi di lavoro un riferimento per il lavoratore anche in quanto cittadino intercettare la domanda sociale
Da mettere in collegamento con l'evoluzione del servizio sociale del territorio e questo sarebbe una funzione
Importante è una sfida importante per il sindacato per tutto questo la proposta la base di questa Assemblea di dare vita a un tavolo permanente tra gli enti locali terzo Rettore del sindacato e gli operatori al sociale tocca anche gli argomenti del nostro gruppo di lavoro
Infatti questo tavolo potrà essere un luogo di confronto monitoraggio verifica dello stato di evoluzione dalla governance
Delle politiche sociali oltre che di sostegno delle buone pratiche per cui c'è una funzione del diciamo degli ambiti del nostro gruppo e lavora all'interno del tavolo generale proposto in questa Assemblea
Ho concluso due
Veloci riferimenti partecipazione
Punto molto condiviso nel nel gruppo di lavoro immaginare una governance delle politiche sociali che parte dalle linee guida che hanno dato vita la legge tra due otto significa costruire un percorso di partecipazione
Partecipazione dagli interventi che abbiamo avuto significa
Costruire processi ruoli e cessioni di spazi di potere per fare questo è necessario che tutti gli attori siano disponibili a questa cessione e siano pronti a dare al processo quello che serve essendo consapevoli che la governance territoriale
Non si contrappone a momenti di vertenze all'età che al contrario possono arricchire il confronto e la programmazione degli interventi stessi
Per la programmazione è necessario costruire la più larga partecipazione possibile tenendo conto di fasi diverse e di funzione diverse tema più volte sottolineato in vari interventi
Gli attori devono essere tutti coinvolti compreso il mondo profit le banche le fondazioni all'interno di una nuova responsabilità pubblica
Evitando in base ad una partecipazione modulata conflitti di interesse posizioni corporative questa è la sfida che deve vedere tutti i protagonisti nel territorio per ricostruire un il sistema della rete dei servizi tenendo conto anche della funzione dell'importanza delle reti informali e familiari ho finito solo l'ultimo passaggio
Oggi ragioniamo di una legge come la tra due otto pur consapevole delle norme differenze che ci sono nel Paese nell'applicazione di questa legge perché non dobbiamo dimenticare che ci sono Regioni che non hanno nemmeno
Emanato la legge di recepimento della legge tre dove otto ma non è possibile farlo senza collegarsi al contesto di forte riduzione dei finanziamenti
Per affrontare il tema della governance e del finanziamento delle politiche sociali
Tema affrontato in un altro gruppo quindi
Sì crediamo che sia necessario un po'che il confronto continui con nuovi appuntamenti che tengono insieme per esempio queste due tematiche convocando riunioni dei gruppi di lavoro cose che possiamo immaginare insieme ma nove appuntamenti e chiudo
Dicendo che sul tema dei finanziamenti si inserisce anche il tema di una distribuzione delle risorse
Frammentata che passa sopra i luoghi della programmazione della partecipazione di cui abbiamo parlato
Visto che c'è un'enorme mole di risorse trasferite direttamente dallo Stato che raramente si intrecciano con la programmazione del territorio
Ecco questo presente uno dei temi che un gruppo di lavoro misto tra la governance e il finanziamento dovrebbe poter affrontare in qualche modo
Grazie
Per il quarto gruppo tra lavoro nuova domanda sociale responsabilità familiari Liliana
Marelli della rete Batti il Cinque
Allora io vado anch'io per punti per titoli quindi il rischio di una semplificazione porta via sicuramente la ricchezza del dibattito ma questo è
Allora il nostro gruppo e partito dal condividere io quello che restituisca e condiviso Nicolella rischi la restituzione l'abbiamo costruite insieme
Quindi la premessa da cui siamo partiti
E la cornice dissenso a parte dalla riflessione sull'attuale sistema di quel farmaco tema che ritorna un sistema di quel far di tipo familistico come si diceva ieri il Professore scritta dove però il lavoro di cura
Grava sulle donne e sulle famiglie in particolare in un Paese dove invece le politiche familiari serie non ci sono
Siamo quindi in un sistema di welfare familistico che in qualche modo si contraddice
Nella sua stessa storia dico perché se da un lato poggia sulla famiglia dall'altra non la sostiene un sistema di welfare state che non dà garanzie di esigibilità dei diritti
L'assenza dei livelli essenziali l'abbiamo detto un sacco di volte la proposta
Diffusa ieri da patti in cinque va in questa direzione un Welfare definito residuale con derive verso un paradigma compassionevole dell'elargizione liberale
Della di un malinteso senso del dono dalla gratuita che tutt'altro rispetto a quello che sta avvenendo un welfare emergenziale con il fiato corto molluschi mirante incapace di pensare
A un sistema di welfare come motore reali di sviluppo
Senza politiche di sostegno delle fragilità familiari
Delle difficoltà nel nostro gruppo è venuto fuori molto il tema delle famiglie con soggetti per esempio disabili o non autosufficienti solenne appesantite questo sistema di Welfare penalizza le donne e la famiglia
Non vede i danni futuri e il mio appello e nel qui e ora senza sapere che il disinvestimento sul sociale produce danni e lo sappiamo
E produce esclusione aggrava le distanze medesimo che le disomogeneità tra le Regioni l'assenza di livelli insisti essenziali in questo campo in questo contesto di carenza di livelli essenziali il federalismo diventa un rischio non una risorsa
Un sistema di Welfare
Quindi invece deve essere basato sui diritti e non solo elargizione oppure quindi assumere un altro paradigma di sviluppo occorre invertire la rotta occorre dirci che il sistema di Welfare
A come nodo centrale anche una questione di genere tre che sono le donne ad essere penalizzate a partire da questo
Da questa premessa
Abbiamo provato a mettere a tema tre questioni fondamentali la prima è quella del lavoro tra un po'il tema del gruppo e domande da cui siamo partiti era quale lavoro quale qualità del lavoro ma di quale lavoro stiamo parlando
E a titoli
Lei sottolineature che emergevano erano queste di fatto e ne stiamo parlando di un lavoro che non c'è
Stiamo parlando di una mancanza che penalizza in particolare le donne per questo occorre approcciare il lavoro anche come questioni di genere
E in particolare occorre anche all'interno del tema di genere è domandarci lavorare intorno al tema delle donne che hanno con disabilità che hanno diritto al lavoro
Un lavoro femminile in italiano e siamo sotto venti siamo venti punti sotto i parametri previsti dal Trattato di Lisbona un lavoro precario nero un lavoro mal pagato
Un lavoro sempre meno tutelato sul piano della sicurezza e non solo un lavoro che non sostiene le pari opportunità il principio della non discriminazione
Parlare di lavoro ci siamo detti significa anche ampliare il diritto al lavoro per chi non ce la ampliare le tutele ragionare di politiche di inclusione e di sostegno delle fragilità
Mi rendo conto che sono titoli ma insomma l'altra area
Sempre dentro la cornice di senso del sistema di quelli fare la famiglia responsabilità familiari
Sempre appunto ragionando e tenendo presente che siamo in assenza di politiche per la famiglia
E l'ora anche qui di quale famiglia stiamo parlando e il gruppo ha lavorato e ragionato molto intorno e quindi quello che vi dico se non può
Le categorie che abbiamo individuato una famiglia sempre più povera una povertà che aumenta con il crescere del numero dei suoi membri
Soprattutto al sud e
E laddove siamo in una situazione di famiglie mono monoreddito i figli non sono più una benedizione forse
Con un tasso di natalità infatti che dal mille novecentosessantaquattro in calo
Sono in aumento gli anziani l'invecchiamento e quant'altro il professor scritta ci ricordava che la demografia in genere anticipa la storia e questi elementi non ce li abbiamo
Siamo di fronte a famiglie separate mono parentali a coppie di fatto siamo di fronte familiari congiunte
Confidi che non conoscono le madri pensate al fenomeno dei figli delle badanti
E su queste famiglie che grava il compito di cura su queste famiglie con particolare riferimento
A famiglie caricate
Del peso del peso della cura intendiamoci bene della cura di disabili di minori di anziani famiglie sempre più sole prive di servizi e di risorse di welfare stiamo depauperando questa un po'
La conclusione o comunque
La il pensiero
Concludeva questi ragionamenti stiamo depauperando il capitale sociale rinunciando a quell'umano
Sì il terzo la terza area che incrocia sicuramente anche altri gruppi sappiamo sapevamo che c'era anche un gruppo specifico
Ma il lavoro è andato anche in questa direzione il gruppo dibattuto molto sul tema del lavoro sociale collegato all'ex prima del terzo settore con particolare riferente riferimento alla cooperazione sociale perché anche di anche qui di lavoro si parla
E allora quali contraddizioni e utile indagare superare per superare appunto l'uso improprio della cooperazione sociale ma anche dell'associazionismo ma ci siamo concentrati sulla cooperazione
Laddove la cooperazione sociale spesso usate pensata per lavoro dequalificato mal pagato
Non pagato in alcuni casi allora dal gruppo uscivamo queste indicazioni la cooperazione sociale non è e non può prestarsi ad essere
Soggetto a cui delegare azioni sociali mal pagate la cooperazione sociale e soggetto che concorre alla costruzione del bene comune riaffermando l'obbligo dello Stato di garantire i diritti
Da qui deriva l'irrinunciabilità della titolarità pubblica della programmazione della regia del controllo della valutazione dell'allocazione delle risorse
Una cooperativa dunque partner
Di per di coprogettazione venire indicato per esempio la strada dell'accreditamento che poteva superare la gara d'appalto e il gruppo ricordava
Avevamo degli operatori presenti che se non ci fossero le cooperative di
Ecco oggi le cooperative di sono gli unici soggetti imprenditoriali dall'operazione sociale un'impresa sociale
Che garantiscono processi di inclusione di lavoro soggetti svantaggiati per esempio il disagio mentale io chiudo con le proposte
Ecco credo che
La riflessione sul sulle cooperazioni la cooperazione sociale deve essere fatta anche dalle cooperative sociali stesse dalle centrali che fosse devono mandare i figli alle cooperative finte le proposte che sono emerse il tema della conciliazione
Laddove il lavoro è
Anche e soprattutto l'abbia visto prima una questione di genere parlare di conciliazione è uno snodo ineludibile
Occorre quindi incrementare il lavoro femminile certi la conciliazione è uno strumento per incrementare il lavoro femminile per ridurre la povertà
Permettere per rimettere in moto il paese anche attraverso la richiesta di nuovi servizi oggi la conciliazione a rischio è uno dei diritti negati
La conciliazione non è solo una questione di donne ma anche della famiglia anche dei padri coinvolte loro che cosa chiediamo Congedo di paternità obbligatori congedo parentale retribuito in modo decente
Part-time dove i genitori lo richiedano flessibilità usata terzi le persone non contro le persone il gruppo ha ragionato anche
Sul welfare aziendale l'abbiamo definita una questione aperta ribadiamo dibattuto tantissimo
Abbiamo messo dei paletti rispetto a questo
Tema di queste aziendale dicendoci che è necessaria una negoziazione
Che non può essere né contrapposto né sostitutivo di un sistema di welfare territoriale e che non può essere una o poco finito in ultima pagina che non può essere una opportunità di sotto lavoro
Perché dite voi occorre la proposta è di aprire un tavolo di lavoro serio organizzazioni sociali e cooperazione sociale dove i linguaggi si incrocino e dove si capisca
Che la cooperazione sociale vive sulla mutualità e che quindi non ci sono padroni o datori di lavoro mantenere la Rete implementando la e costruendo buone prassi e soprattutto richiedere
Per uno Stato democratico un sistema di welfare basato sui diritti
Grazie bene grazie davvero
Lucio popoli
Civile Mescia
Gruppo sulle risorse del welfare
Allora come per tutti gli altri Gruppi anche questo tentativo di sintesi è stato
Valutato nel gruppo e quindi sostanzialmente condiviso
E ci siamo detti prioritariamente che è una ragionamento attorno al tema delle risorse presupporrebbe
Delle risposte su due o tre questioni di cornice di fondo di riferimento
Che sono un la prima una discussione sulle risorse è strettamente connessa al modello di società al modello di sviluppo
La seconda le risorse sono per certi versi una variabile dipendente dal sistema organizzativo dello Stato
Rapporto loro lo Stato centrale e autonomie locali
E dalla relazione tra Stati modello
Europea o e o governance europea terzo un ragionamento sulle risorse è fortemente condizionato dalla cultura di riferimento
In ogni caso
Nella discussione nel gruppo è sembrata affermarsi una concezione
Tesa a confermare un'idea di stato sociale come fattore di sviluppo garanzia di benessere universalmente condiviso e garantito capace di rispondere alla richiesta di cittadinanza attiva e una occupazione di qualità
Nello specifico poi del tema risorse gli interventi si sono concentrati attorno a quattro cinque titoli
Che sono stati questi
Primo l'esistenza o meno di risorse per i servizi di welfare
Secondo rapporto tra monetizzazione e attivazione di servizi
Terzo necessarie a selezione delle priorità anche dal punto di vista del ricerca delle risorse
Quarto risorse necessarie per la tutela i bisogni dei prossimi trenta quarant'anni
In relazione a un nuovo welfare e nella loro relazione con l'esigenza dell'oggi
Quinto rapporto tra creare risorse reperite reperibili sulla dimensione nazionale quelle attivabili dei territori in sesto l'intreccio di sinergia tra risorse pubbliche istituzionali e private profit non profit con quelle delle famiglie e dei singoli
Su questi singoli su questi titoli sono emerse una serie di riflessioni indicazioni
Che io vi cito scorrendo le molto rapidamente
Per quanto riguarda l'esistenza di risorse da destinare al sistema di welfare
Gli interventi nella quasi totalità hanno affermato che si tratta di intervenire eliminando una serie di spese inutili e o dannose
E qui sono state citate le specie di guerra le grandi opere e gli sprechi le attività dannose all'ambiente le persone
Battere l'evasione ed elusione fiscale introdurre forme di tassazione vera sui patrimoni e sulle grandi ricchezze
Interventi di razionalizzazione della spesa ciò permetterà di aumentare le risorse da destinare al fondo sociale e questa è la poi la proposta concreta riportandole
Almeno a livello del due mila otto e mantenendo lo almeno per un tot di anni inalterato permettendo così una capacità reale di programmazione
E consentendo la copertura di quelli che noi chiamiamo
Le
Priorità del momento che poi
Torno a citare
Sul tema del rapporto tra monetizzazione delle prestazioni e rete dei servizi
Abbiamo evidenziato l'esigenza di un giusto equilibrio tra i due ambiti
Evitando il rischio dello scadimento della riduzione drastica dei servizi
Preservando solo uno stato sociale assistenziale e caritatevole centrato sul trasferimento di risorse monetarie
A difesa del rischio povertà da perdita del lavoro e da decadimento della salute
Su questo versante ci sembra debba essere riaffermata l'esigenza di mantenere una grande attenzione alla situazione degli attuali non tutelati e tutto il tema qui dal rapporto tra ammortizzatori sociali reddito minimo misure di sostegno al reddito
O di avviamento al lavoro
Per quanto si riferisce all'esigenza di darsi delle priorità
è riemerso con forza il tema del ripristino del fondo nazionale già sopra citato
La definizione dei livelli essenziali di assistenza
Del fondo per la non autosufficienza
Del fondo per l'infanzia e l'adolescenza e tutto il tema della avvio dei un sistema di protezione e la povertà chiamiamolo reddito minimo di inserimento quello che vogliamo
è un tema noto
Secondo noi si inserisce in questo ambito già tutto il tema del patto di stabilità ce qui se la proposta di sottrarre dal patto di stabilità le spese sociali
E del possibile vincolo di utilizzo da parte dei bilanci regionali al sistema di welfare
Sorvolo molto rapidamente un tema che ci ha visti un po'in difficoltà a trovare delle ipotesi di soluzione che tutta la questione del gli interventi d'urgenza ad oggi rispetto invece la proiezione dei prossimi venti trenta quarant'anni
E qui oggettivamente noi ci siamo trovati un po'affaticati pensiamo sia un tema su cui bisognerebbe tornare
A ragionare a riflettere
E poi continuiamo a pensare che sia compito delle istituzioni nazionali occuparsi della ricostituzione di un flusso dignitoso di risorse pubbliche che tornino di investire sul welfare con un'attenzione particolare
Alle distorsioni del sistema italiano rispetto agli altri Stati europei
E ad un loro prevalente decentramento verso i territori come luoghi di programmazione di erogazione dei servizi
Ho dei trasferimenti monetari altri due punti veloci negli ambiti territoriali
Ci sembra che vadano sperimentate forme di investimento nelle politiche nei servizi di welfare che valorizzino le potenzialità e disponibilità di soggetti finanziatori sia pubblici che privati
Fondazioni bancarie di origine familiare o di azienda e comunitaria responsabilità sociale dell'impresa frodi strutturali europei da inserire al però nel contesto delle politiche di programmazione sociale a dimensione locale
Cogliendo la disponibilità che almeno nel nostro gruppo è emersa e anche in questi giorni che prevederebbe un diretto coinvolgimento anche delle organizzazione del cosiddetto terzo settore
Aspetta un attimo che mi son parso sui fondi strutturali
è tornato in modo prepotente lo sconcerto per la situazione italiana che non utilizza oltre quaranta per cento delle risorse messe a disposizione dall'Europa potrebbe essere
C'è una proposta intelligente potrebbe essere quella che il tavolo nazionale sui al fare che sta emergendo anche come proposta dal questi due giorni si faccia carico con urgenza anche di questa
Situazione
è stato evidenziato infine come esista un sistema di welfare familiare oggi centrato soprattutto sul lavoro di cura nelle persone per le persone non autosufficienti totalmente finanziato dalle famiglie
Che sfugge a qualsiasi logica di programmazione e controllo che avrebbe in qualche modo ricondotto all'interno del sistema richiudere luce
Come pure un'attenta riflessione andrebbe fatta su un sistema di welfare parallelo che si va sviluppando attorno i cosiddetti fondi integrativi che lasciano per certi versi prefigurare un ritorno alle casse di mutuo soccorso
E ti iniziano anche ad erogare servizi assistenziali e sanitari
Ultima ultimissima cosa da noi c'è stata negli interventi tutti una forte spinta del del gruppo a proporre su questi temi e sulle proposte che escono da questa nostra iniziativa
La scelta di un chiaro posizionamento politico culturale da una parte la individuazione di alcune priorità irrinunciabili e l'avvio di una forte mobilitazione verso le istituzioni nazionali e locali il sistema di partiti grazie
Grazie
Il gruppo sei sulle politiche per lo sviluppo il terzo settore rapporteur Paola Meneghetti della Lega Coop Sociale
Buongiorno a tutti ci fosse
Allora al lavoro del nostro Gruppo hanno partecipato sessantacinque persone
Mediamente
E dopo la relazione del professor Ascoli si sono succeduti otto interventi programmati e di e
Diciannove interventi di partecipanti al gruppo ovviamente data l'ampiezza del tema nella discussione sono stati
Chiaramente trattati una quantità di aspetti che però costituendo nella gran parte oggetto specifico
Del lavoro di altri gruppi qui abbiamo deciso di non riprendere analiticamente andando invece per sintesi è un po'per punti su quelli più prioritariamente attinenti il tema che ci era stato affidato
Allora occorre in primo luogo che noi rendiamo esplicito l'approccio dal quale
Ci siamo mossi
Quello dello sviluppo abbiamo detto della crescita per questo Paese non è un tema che riguarda altri non è il tema di altri
Ed è un tema che non si può vedere né ci vede soltanto spettatori oppure impegnati esclusivamente esplicitare i nostri distinguo
Rispetto la declinazione che del tema sviluppo altri soggetti vanno facendo o noi deleghiamo a fare quello dello sviluppo del Paese di un Paese che da anni non sta crescendo è il nostro tema
Per due ragioni fondamentali e contestuali il primo
La prima di queste ragioni è che il terzo settore non pensa sei al proprio ruolo come il secondo tempo del film
Dopo che altri nel primo tempo generano sviluppo e né
Il terzo settore si pone come il correttore delle imperfezioni del percorso che altri definiscono per lo sviluppo
Il terzo settore si propone come produttore e come generatore di sviluppo e in questo ravvisa uno dei profili fondamentali della propria
Ragion d'essere della propria utilità sociale e questo perché produce da un lato valore economico e lavoro occupazione nelle attività che svolge
E dall'altro genera legami e relazioni nelle comunità cioè produce capitale sociale
In secondo luogo perché il terzo settore ha bisogno di sviluppo
Perché il terzo settore si radica si qualifica e cresce in comunità in un Paese
Che crescono e sono capaci di darsi un futuro non cresce e non si qualifica in un Paese ripiegato su se stesso sempre più chiuso è sempre più incerto sul proprio futuro
Se questo è il ruolo che noi pensiamo sia il nostro ruolo da questo può scaturire il valore aggiunto
Che può venire da noi in un Paese che da anni non cresce perché è in c'è insufficiente produttività dei fattori economici quella cioè che si misura in PIL
Ma questa insufficiente produttività sia Carlo si è accompagnata
Una altrettanto calante produttività sociale quella che si misura in coesione sociale e devo dire che i dati di merito che sono contenuti nel recente rapporto Istat sulla coesione sociale sono di questo una
Pesante e anche amara con ferma
Una calo di produttività sociale che ha il volto delle chiusure razzisti che e xenofobe
Che sono andate crescendo della povertà che è andata diffondendo sì della crescita delle disuguaglianze in primo luogo nelle regioni del Meridione di questo Paese
Il secondo punto noi non ci ritroviamo in una visione marginale Erice e residuale né del Welfare né del terzo settore
Che prescinda cioè dal collocare tanto il welfare che il terzo settore nella cornice e in un percorso di sviluppo per tutto il Paese
E se anche nel gruppo come peraltro
In tanti luoghi è stata viva la discussione sui diversi possibili modelli di sviluppo anche alternativi fra di loro quello che è certo è che al terzo settore non appartiene
Una visione o una
Un orizzonte di tipo Paun per istinto in cui lo ripeto la prospettiva siano i fatti quella dell'arretramento delle condizioni di vita delle comunità e delle persone con l'aumento
Delle disuguaglianze
Tuttavia
Sedi sviluppo vi è bisogno se il lo sviluppo è nostro tema e nostro orizzonte di lavoro
E abbiamo la responsabilità di non solo nominare sviluppo ma di qualificare
Di dare
Attributi e caratteristiche alla idea di sviluppo alla quale pensiamo
Allora per noi e lo sviluppo che serve in questo Paese alcune caratteristiche e quello che consente di generare lavoro riducendo disoccupazione precarietà
E quello che si genera contestualmente al sostegno del ruolo delle donne nell'occupazione e nel protagonismo sociale
è quello che promuovere per i giovani un percorso credibile che unisca formazione inserimento al lavoro e quello che riafferma come condizione essenziale primaria la legalità
Che vuol dire certo contrasto alla alle forme di malavita ma anche alla corruzione ma anche all'evasione fiscale e quello cioè che riafferma resistenza di regole
Per la coesione sociale e quello che si costruisce accrescendo fiducia
In particolare tra persone cittadini e istituzioni in una fase
In cui questa fiducia leave ha raggiunto livelli bassi in modo preoccupanti
E quello infine che si costruisce pensando e assumendo che ognuno di questi aspetti nessuno escluso si declini Brignoli Kharja mentre nelle realtà del sud Italia
Ora queste non sono connotazioni che sosteniamo solo noi
Il fatto è che queste cose oltre ad affermarlo e bisogna anche farle e da sole non si fanno si fanno attraverso politiche politiche coerenti
Con un orizzonte con un'idea di Paese che si vuole costruire e dunque noi con le politiche concrete ci dobbiamo misurare
In questa fase dunque noi non evitiamo la realtà e perciò non ci spaventa parlare di rigore né parlare di sobrietà o di austerità tuttavia
Le politiche di rigore che in questa fase si sono messe in atto da parte dei Governi europei e del Governo italiano per
Diverse fasi ci trovano per diverso sia spetti su una posizione critica
Si è fatto cassa sul welfare ma contestualmente non si è intervenuti su altri ambiti
Che invece sono strettamente correlati pensiamo al rapporto che non può non intercorrere
Fra innalzamento dell'età pensionabile per le donne e la messa e la disponibilità di servizi che sostengano le responsabilità
Familiari di cura delle persone che sono sulle spalle delle donne ma pensiamo cambiando totalmente orizzonte al fatto che promuovere sviluppo di terzo settore di società civile di economia civile richiede che per esempio si affronti in termini molto concreti il tema dei ritardi di pagamento che sta ammazzando economia civile
E imprenditoria sociale
Con i tagli si riduce certamente la spesa ma non si creano automaticamente condizioni perché si sviluppino lavoro né servizi né risposte ai bisogni delle persone
Non ci convince il perdurare dei due tempi prima il rigore e i tagli e poi lo sviluppo
Noi crediamo sia necessario affrontare da ora percorsi diversi che intreccino questi due piani in maniera coerente
Certamente c'è da sostenere sistema produttivo che abbiamo ma ci pare poco credibile una prospettiva
Che pensi a uno sviluppo fondato sulla possibilità di fare concorrenza ai Paesi emergenti che si chiamino Cina o che si chiamino qualcos'altro
Come dire introducendo nella nostra realtà alle loro medesime condizioni antiproibizione sociali sto arrivando in fondo
Crediamo vecchi invece che sia possibile
E sia giusto farlo ora
Pensare a un riorientamento a una ricca progettazione del nostro sistema economico
Nel quale si pensi a un investimento sociale anche in settori nuovi
In cui si può sviluppare mentre si dà risposta ai bisogni delle persone anche occupazione e ricchezza ed è il welfare in primo luogo questo ambito perché questo è il welfare e per questo pensiamo che se cresce il welfare cresce anche l'Italia
Pensiamo che si debba investire in una riconversione di spesa sociale purché punti a sviluppare servizi su alcune priorità non autosufficienza
Infanzia percorsi di formazione inserimento al lavoro per i giovani e in questo ambito non possiamo tacere
Che crediamo sia necessario prevedere se parliamo di giovani
Che va riaffermato l'obiettivo del mantenimento e dello sviluppo in Italia di un servizio civile credibile e non condannato la residualità
Ancora di attività finalizzate all'inclusione in primo luogo lavorativa di quella fascia crescente di popolazione in cui ha lo svantaggio tradizionale storico si aggiungono i nuovi svantaggi della povertà della disoccupazione dell'esclusione
Recentemente autorevoli personaggi hanno detto che il tradizionale modello sociale europeo e morto
E anche in Italia si è detto che il welfare sta morendo per gigantismo eccessivo
E che bisogna tornare alle origini Paola seguenti dieci minuti stopper pronti un per concludere
Per si è detto che non possiamo aspettarci dallo stato di più e che lo Stato non può dare di più
Si è detto che dobbiamo assumerci le nostre responsabilità non sappiamo di doverlo fare di volerlo fare con tutto ciò che questo implica ma crediamo che responsabilità serva da parte di tutti delle istituzioni
Delle organizzazioni sindacali della politica a cui
Chiediamo di non abdicare alla propria specifica funzione di disegnare quale idea di paese si vuole costruire lei nostro tempo di crisi
Dobbiamo lavorare insieme su questi obiettivi e crediamo che non solo si tratti di costituire tavoli
Che pure sono importanti e urgenti come luoghi di confronto ma che si tratti di esprimere in modo più costante e più incisivo una capacità di iniziativa vorremmo dire di aggregazione
Fra tutti quei soggetti pubblici privati di terzo settore
E sindacali che sono intenzionati a sostenere l'impostazione di uno sviluppo che abbia il volto dell'inclusione vorremmo fare una proposta che questo lavoro che oggi si è espresso per
Sul queste due giornate continuità e abbia una prossima scadenza proponiamo anche un tema prioritario quello del lavoro
Grazie
L'ultimo gruppo Grazie Paola nell'ultimo gruppo Vincenzo manco fallisca
Quel fare d'iniziativa dei così avete creerebbe nella sera mia del tempo chiedo scusa al gruppo se
Che ho dovuto fare dei tagli per penso di essere riuscito a tenere a tenere insieme le cose
Gruppo che ha lavorato considerando
Come linee-guida e contributi contenuti nelle relazioni che si sono tenute in plenaria l'apertura dei lavori di questo convegno nelle quali è stata fermata la consapevolezza
Di trovarsi di fronte all'incontro all'incombenza di dover pensare ad una riforma dello Stato sociale che deve però realizzarsi dentro una cornice inclusiva ed allargata
Rispetto alla pluralità dei soggetti che deve avere a riferimento un nuovo modello di sviluppo
Nel dibattito pubblico si fa fatica ad affermare una dimensione sociale
Ma chiedo scusa contro la tirannia del tema porta appaiono
Bene
La lentezza un elemento importante del welfare
Sono contento
Nel dibattito pubblico
Si fa fatica ad affermare una dimensione sociale del welfare inteso come valore di coesione produzione di beni relazionali e di aggregazione sociale
Partendo dall'esperienza del piano nazionale degli interventi dei servizi sociali uscito insieme la legge tre due otto che prevedeva un chiaro protagonismo dei soggetti sociali si osservato nel tempo un chiaro passo indietro nella dimensione partecipativa
Occorre pertanto che si torni su un complesso di valori e di protagonisti diversi capaci di produrre azioni di carattere sociale culturale sportivo di cura del territorio della sua sostenibilità
Non solo in relazione al bisogno ma anche la dimensione del desiderio
Nel tentativo di rappresentare questa dimensione come capacità dei cittadini di dare forza lo spazio pubblico rafforzando così l'identità del terzo settore e la sua forza di autorganizzazione
Un Guelfa ad iniziative di inclusione deve misurarsi con gli attuali modelli di sviluppo che hanno spesso promosso l'idea che la prosperità economica fosse legata alla nostra felicità ma non è stato di fatto così l'esempio degli Stati Uniti e paradigmatico in tal senso
Abbiamo bisogno di mettere in campo è stato già richiamato tutto il capitale sociale che produciamo sia il ruolo che le relazioni interpersonali possono avere nel far crescere la società civile
Sorge allora l'importanza di creare un contatto tra le relazioni che sono condizioni esistenziali e i beni i servizi classici del welfare fortemente ridotti in questi anni dalle politiche dei buoni e delle erogazioni dirette
Le politiche di welfare vanno definite pertanto nelle logiche delle esperienze di vita della comunità e non solo nello spazio dei beni e dei servizi
Tant'è che raramente i Piani socio sanitari indicano i propri obiettivi in termini di stato di salute
Delle popolazioni di riferimento di norma sono piani dei servizi e l'obiettivo veramente importante che può essere il miglioramento dello stato di salute di una popolazione non assume forme di particolare evidenza
Per non sprecare risorse di beni servizi devono convertirsi nelle condizioni esistenziali quindi per avviare una trasformazione positiva all'interno della quale le persone gli individui sono attori protagonisti soggetti agenti
Se l'individuo vuole trarre beneficio dai beni e dai servizi devi assimilarli nella forma fisica e morale li deve partecipare deve essere soggetto attivo
In tal senso particolarmente utile può essere l'esempio legato i temi della salute nel rapporto tra i servizi di diagnosi e cura e gli stili di vita o fattori comportamentali questi ultimi sono fattori di protezione e promozione che ognuno di noi può esercitare
Rispetto alla qualità della salute investendo in una cultura del Movimento per esempio dell'attività motoria e sportiva della corretta alimentazione usufruendo degli spazi urbani e agendo lì in modo diverso
Un'altra esperienza che richiama ad un nuovo modello di welfare è quello dell'agricoltura sociale che si va diffondendo da qualche tempo nelle campagne italiane atto
Esso pratiche economicamente sostenibili che producono inclusione mettendo in atto processi produttivi e beni relazionali propri dell'agricoltura delle tradizioni civili di solidarietà e mutuo aiuto del mondo rurale
Andrebbe orientata in tal senso una legislazione che riconosca queste esperienze e ne incrementi il valore aggiunto nel riconoscimento della pluralità dei soggetti che operano
Rispetto a questo tipo di esperienze favorendone il carattere innovativo
Si parla ormai di esperienze generati vive
Che non si basano più sulla esclusiva catena del valore soddisfano invece i bisogni e perseguono i desideri mentre generano e condividono opportunità e valore con altri
Infatti coniugando capitale sociale capitale relazionale e se si realizzano attingendo al valore mutualistico proprio della cooperazione
Nelle esigenze presenti nelle esperienze per esempio di housing sociale turismo sociale sanità leggera attraverso cui riesce ad intervenire sul mercato garantendo la qualità dei servizi a costi accessibili
Possibile pertanto fare economia civile con l'obiettivo della mutualità che vede il cittadino direttamente fruitore del servizio nello stesso tempo capace di creare condizioni di partecipazione
Se si riducono le risorse occorre immaginare strade nuove c'è un fattore culturale che riguarda come organizziamo le comunità rispetto alle stagioni della vita delle persone
La risposta quindi non può essere economicistica produttivistica ma al contrario dovrà riguardare la previsione della fragilità sociali il rischio di conflitto di interessi fra generazioni sto ho quasi finito
Inclusione e coesione sociale sono processi che si realizzano anche attingendo investendo sulla cultura quotidiana sulle capacità esperienziali degli anziani ad esempio non visti come costo sociale
Ma altresì quali soggetti attivi né i sistemi di welfare locale abbiamo loro programmazione territoriale la capacità di prendersi cura cinque e sei a cinque metri sviluppare relazioni trasmettere conoscenza sono fattori positivi anche nel rapporto tra generazioni finito
Abbiamo bisogno di tracciare un nuovo orizzonte lungo e di proiettare la nuova dimensione negli anni avvenire che veda il protagonismo pieno della società civile all'interno di meccanismi di reale sussidiarietà circolare
Che possa allargare le opportunità per gli individui con un riconoscimento formale del terzo settore al tavolo del confronto dopo dici sarà appunto una tavola rotonda con le parti sociali e le istituzioni essendo tuttavia consapevoli che il welfare subisce una propria evoluzione culturale
Ma altrettanto va considerato come un investimento sociale ed economico capace di generare sviluppo per una comunità ce l'ha fatta scrivere a seguire
Grazie la palma del più rapido
A
Bene ringrazio tutti rapporteur
So presenza si fa una grande fatica sintetizzare un dibattito di Stato
Importante partecipato e ricco di spunti e tutto si troverà in Rete nella ricostruzione
Degli degli atti
Senza perdere ulteriore tempo io inviterei
Alla presidenza i partecipanti della tavola rotonda
A partire da
Maria Cecilia guerra sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Lorena che io direi intanto che
Un applauso sesta
Lorena Rambaudi assessore il della Regione Liguria
Risposte esponente la Conferenza delle Regioni Roberta Papi assessore alle politiche socio sanitario del Comune di Genova
Anche rappresentanza della lega delle autonomie Pietro Barbieri la campagna diritti alzano la voce Andrea Olivero portavoce del Forum del terzo settore
Vera Lamonica segretario nazionale della CGIL
Attilio Rimoldi segretario nazionale del Federazione azione pensionato della UIL e
Basso prima di dell'ultimo adempimento
La parola il compito di coordinare introdurre a Giovanni Anversa giornalista RAI che tutti conosciamo grande
Amico del del terzo settore esperto delle politiche sociali amico del nostro movimento complessivo
L'adempimento e questo c'è una proposta che nasce da un gruppo di lavoro ma
Si è diffusa nei contatti qui in platea e direi che possiamo e dobbiamo fare nostra
è un brevissimo ordine del giorno che dice l'assemblea della conferenza cresce un welfare cresce l'Italia nel primo
E due marzo del due mila dodici afferma l'esigenza di una drastica riduzione delle spese militari e propone al Governo la riduzione sistematica delle spese militari qui c'è una ripetizione in Cina rimettiamo a posto volta liberare risorse da destinare al sistema di protezione sociale
Chiede l'immediata rinuncia all'acquisto degli aerei F trentacinque che oltre al suo valore altamente simbolico permetterebbe di acquisire risorse straordinarie per oltre dieci miliardi non destinate a ripianare il debito ma destinate alle Regioni le politiche di marzo
Se siamo d'accordo abbiamo per approvata nei comunicati faremo scelgono questa
Presa di posizione
Grazie ancora a tutti la parola a Giovanni ampiezza
Grazie
Dopo aver approvato questo ordine del giorno parlare di guerra diventa un po'
Rimarcato
La
Allora
Altro che milleproroghe qua con gli emendamenti che
Sono stati elaborati dei vostri gruppo di lavoro oggi sarebbe insomma fate competizione alla discussione parlamentare di questi giorni no comunque
Devo dire che c'è una bellissima dichiarazione del Presidente Napolitano che mi piace ricordare che era proprio immediatamente successiva
Alla diciamo alle manovre improntate equità rigore e sviluppo del Governo Monti che disse
Ognuno deve fare la sua parte mi sembra che oggi questo mondo queste realtà la loro parte l'abbiamo fatta seriamente perché
In giorni in cui non si sente altro che parlare di liberalizzazioni di mercato di di
Categorie di lobby e quant'altro qui invece mi sembra che sia stato
Formalizzato un metodo sicuramente anti corporativo
Non mi sembra che siano state rappresentate delle corporazioni ma sia stata rappresentata una bella fetta di questo Paese
E dei dei suoi bisogni quindi questo è una considerazione da cronista sociale se volete di un livello culturale
Dove è stato ripristinato quell'attenzione al tema dei diritti che appunto in questi momenti in cui c'è questo dove Rismondo istituzionale per cui dobbiamo fare tutto per
Come dire rientrare nei parametri aver ripristinato la centralità dei diritti mi sembra di grande rilevanza ma insomma
Io la faccio breve perché voglio subito sentire
Il sottosegretario guerra perché insomma ha avuto modo intanto di seguire i vostri rapporti
Dai gruppi di lavoro
E credo che poi ci sia un motivo in più per sentirla subito perché
Oggi le agenzie
Mi stampano battuto la dichiarazione del Presidente Monti che dice finalmente parliamo di crescita seria abbiamo parlato di crisi fino all'anno all'altro ieri
Oggi sono se vi sono stati incontri europee di un certo peso di un certo significato oggi finalmente possiamo pare difficile quindi voi cascate
Giusti se vogliamo dal punto di vista del clima
E e quindi voglio però sempre
Sapere che io generalmente animo le tavole rotonde e quindi vi invito a non fare interventi congressuali ma poi così riusciamo a parlare aprire più cose
Contemporaneamente quindi se c'è qualcuno che può e vuole dire delle cose alzi la mano se no voglio dire una cosa rispetto a quello che ha detto il sottosegretario facciamolo perché se no locali abbiamo già sottoposte un rullo compressore di parole
Concetti programmi eccetera cerchiamo almeno in questa fase di non
Come dire metterà a dura prova alla e livello di attenzione della nostra calo cosa platea e allora prima di tutto il sottosegretario ha avuto il modo di ascoltare
Ma le chiedo anche che idee circolano nel Governo proprio rispetto
Al
Al Welfare no alla essa
Però questa è una mia non so se poi interpellante le curiosità collettive ma è una mia curiosità cioè
Io immagino è stata anche mio ospite in trasmissione ho potuto apprezzare
Come dire la sua chiarezza e la sua competenza però siccome abbiamo avuto degli interventi molto competenti molto anche concreti insomma dal quale potreste assiduamente copiare
Sanziona voglio dire che siamo qui c'è stato e delle delle
Impostazioni tecniche che ad un tecnico non possono che essere sfuggire quindi mi dica che aria tira sul Welfare né dalle sue parti cioè che chiede e ci sono
E se davvero c'è la è una convinzione condivisa da voi il fatto che il welfare che davvero un'occasione per far crescere il Paese pregresso
Con la crescita Lia sembrava che la crescita forse solo delle
Legata alle liberalizzazioni MO inauguriamo questo nuovo decreto cresce Guelfa chiarisce l'Italia
Nuovo decreto operano nel mio Governo
Anzi no va bene
Era una buona
Appunto appunto dalla parte gli scherzi
Bene
Per fortuna questa è una buona notizia teneva il contrario
Allora che aria tira antico sono nel Ministero del lavoro delle politiche sociali e o le deleghe sulle politiche sociali quindi posso dire cari attira dalle mie parti con una certa sicurezza
Ho un pochino più difficoltà a dire che aria tira in generale nel mio Governo perché ovviamente le decisioni sono collegiali si costruiscono
Nel tempo con un confronto che non è sempre
Ideare spesso aspro e capite anche che è un governo molto composito il mio quindi
Dire con certezza qual è l'opinione su tutti i temi compreso questo del Governo nel suo insieme non mie possibile e non mi sta
Tra altri non sono neanche del Consiglio dei Ministri però
Quello che voglio dire che ci sono alcuni aspetti sicuramente positivi altri che
Sono invece di minore entusiasmo l'aspetto positivo che sicuramente il Governo sia impegnato da subito no con il primo
Con il primo decreto a disinnescare un po'una bomba crederà era ereditata dal passato cioè la bomba insita dei venti miliardi che dovevano uscire dalla delega
Fiscale assistenziale quindi su questo ci ha che venti miliardi non potessero essere presi dalla spesa sociale forse neanche molti meno è un elemento che sicuramente è stato fatto proprio dal Governo in questa sua prima azioni
Lì la dà notizia meno e non è neanche una notizia meno o positiva e che
Non mi sembra che ci sia nelle priorità di questo Governo l'idea di ampliare la spesa su nel campo del sociale questo Valeria impressione
E quindi e credo che e quello che possiamo fare per un po'di tempo la breve durata di questo Governo sia principalmente e cercare di fare bene le cose che si fanno senza soldi
Allora
Queste questo lo dico perché non voglio
Per creare illusioni nessuno poi la battaglia il confronto diciamo riaperto tra inutile che io prometta che ci saranno miliardi su sociali
Perché non è una cosa che penso ovviamente c'è un tema molto aperto molto caldo in questi giorni che oggetto di confronto all'interno del Governo come a tutti noto e cioè reperire le risorse per gli ammortizzatori sociali
Quelle sicuramente diventerà sarà una priorità per questo Governo
Ritengo difficile che subito dopo si acquisisca come priorità una qualsiasi altra finalizzazione sul sociale
Credo però che ci sono dei campi su cui e qui entro il gioco io possa entrare in gioco grazie anch'io quindici Vetrella diminuire impegno la mia faccia cioè aprire dei percorsi
Allora altri percorsi i suggerimenti che venivano oggi
Per quelli che sono riuscito a sentire perché poi ma anche Amato fuori ma sono assolutamente centrali faccio alcuni esempi brevissimi perché converrà ritorniamo magari
Un esempio importantissimo è il sfide scorso sui livelli essenziali delle prestazioni qualunque sia quello la cosa che ne vogliamo fare in futuro bisogna fare ordine
Su un aspetto di tipo istituzionale di relazioni fra i livelli di governo e di modalità di finanziamento che vede nei livelli essenziali delle prestazioni uno scudo cruciali
Noi abbiamo un quadro
Che è rimasto disegnato soltanto a metà del processo di federalismo in cui i livelli essenziali delle prestazioni e sono rimasti appesi nel senso che
Nel leggere la legge delega delle il quarantadue avevano svolgevano i livelli essenziali di prestazione un ruolo cruciale nella attuazione di questo disegno di legge delega
è a parole continuano svolto il ruolo cruciale ma evidentemente che così come non sono stati definiti così anche non sono stati finanziati quindi due discorsi
Della definizione dei livelli essenziali delle prestazioni del loro finanziamento andato sparendo un pochino contemporaneamente
Allora a me sembra nel ruolo che l'esercito che sia importantissimo riprendere un discorso interistituzionali che vede sicuramente come protagonista il Governo che è quello cui spetterebbe Governo in rappresentanza dello Stato ovviamente il Parlamento a cui spetta
Compito di definire i livelli essenziali e le regioni che sono il soggetto che principalmente sono poi quel che che legifera sulle
Sulla in campo sociale e sono anche quelli che organizzano attraverso ovviamente interazione con tutto il sistema delle autonomie locali che servizio sul territorio
E quindi un punto importantissimo abbiamo deciso con le Regioni di aprire un tavolo di confronto permanente cioè di
Riaprire un confronto istituzionale che era un pochino andato scemando
Per riprende questo discorso del livelli essenziali delle prestazioni che significa mettere i piedi per terra
Non è poca ali nella loro potenza in cui tutti crediamo o no che fondamentali diritti di cittadinanza ma anche vedere operativamente come possiamo articolati in obiettivi di servizio che possono essere
Poi
Realizzati nelle tappe che sarà necessario un altro esempio brevissimo poi lascio subito
Va bene scusate questo vi è quasi impossibile ma proverò
A parte che ho paura sempre che limita che migrano
Alla fine
Farò finta allora quando faccio lezione che mi sforzavo di parlare lentamente
No no l'altro aspetto cruciale ma lo faccio a mo'di esempio non sono gli unici temi ma sono quelli che credo
Più rilevanti
è il problema educato della integrazione socio sanitaria allora questo è un aspetto che è importantissimo sotto molti profili uno degli aspetti più rilevanti siamo dal punto di vista anche del peso che anche la spesa complessiva sociale e sanitaria è sicuramente quella
Della non autosufficienza allora a me piacerebbe moltissimo decide meravigliose e voi ne avete di quelle che si incrociano si incontrano molto poco con le mie
Potere dire che faremo che realizzeremo nel corso di questa legislatura un piano nazionale per la non autosufficienza
Non credo di che sarò capaci di condurre
Il il Governo il Paese questo risultato meraviglioso ma penso che dei passi avanti significativi in questa direzione possono essere fatta
Abbiamo iniziato un lavoro di confronto fra il Ministero e il Ministero della salute e anche il Ministero della coesione territoriale
Il qui perché questi tre aspetti per il socio sanitario è evidente cioè se non si ragiona insieme se non si affronta questo problema insieme
Non si arriva né a organizzare un sistema che risponda
Al cittadino di relazione al suo bisogno appaltandolo indirizzando lo rispetta la risposta più adeguata che deve poi essere organizzata sul territorio
Nell'altro risultato che è quello di spendere meglio i soldi che già si spendono in entrambi i campi
Cioè la mancanza di integrazione socio sanitaria non solo determina una mini minore qualità del servizio ma determina anche una maggiore spesa in quanto come della raccordato spesa inappropriata perché accentra anche
Il Ministero della coesione territoriale perché ovviamente
Quando vai a fare un piano di questo tipo deve confrontarsi con il fatto che le Regioni non sono allo stesso livello di preparazione no non sono lo stesso avanti nello stesso modo soprattutto se voi incentrare un discorso di questo tipo sulla costruzione di un'integrazione che opere sul territorio quindi su questo cui servizi
Quindi siccome noi abbiamo
E nel quadro strategico nazionale e la l'indirizzo dei fondi europei proprio obiettivi che hanno a che fare con un atto con gli asili cosa di cui non parlo in questo momento
Dall'altro con me gli interventi sociali e sanitari a favore degli anziani io indirizzare riattivare quei fondi e indirizzarli in un modo tale che preparino il terreno per il programma che verrà è sicuramente un passo avanti
Questo il percorso qualità per riusciremo a coprire i mesi che ci sono davanti non sono in grado di dirlo adesso posso però garantire che i tre protagonisti che ho citato cioè io Balduzzi imbarcate fare nomi e cognomi
Stanno attivamente lavorando per queste finalità giusto per fare quel terreno
Grazie
Citando una battuta dell'avanspettacolo del ventesimo secolo dire bambole non c'è una lira per sintetizzare
Però punto eravamo
Eravamo
In un altro secolo
Grazie spiegata bene
No perché per tra l'altro su questo tema delle risorse poi ci sono diverse scuole di pensiero perché magari poi attiveremo anche sentendo gli altri partecipanti particolare chi rappresenta qui il mondo del
Terzo del terzo settore però siccome lei ha citato le Regioni insomma come appunto di di contatto importante questo tavolo perché proprio sui livelli
Deve deve discutere deve anche produrre immagino qualche scelta perché insomma qui ANCE ce qui c'è bisogno anche di fare delle scelte perché forse di discutere
Ci stiamo anche un po'avvitando e questo peraltro mondo che discute molto produce molta
Molto pensiero allora Lorena Rambaudi assessore Regione Liguria e quindi
All'interno e Conferenza delle Regioni ovviamente
A è in grado di trasferirci anche il livello di dibattito non solo del suo territorio ma anche di quello che essi
Discute in quella in quella sede se si vuole agganciare al discorso del sottotetto riguardi
Facciamo prima già ormai qui ritorniamo al setaccio alle ore sedici
E
Se non sbaglio faccio un po'penale siamo arrivati al mandati finali allora Rambaldi che ne dice a cosa si aggancia
Ma allora intanto io
Rappresenta la felicità dei miei colleghi nel reato nervi aprire questo tavolo di discussione col Governo perché il dialogo tra i livelli istituzionali e non c'era più
E noi abbiamo bisogno di dialogare in un momento così difficile di crisi di difficoltà dobbiamo impostare nuove politiche e questo non si può fare se non c'è un dialogo tra le istituzioni
E soprattutto se non c'è poi un dialogo anche tra le istituzioni le parti sociali il terzo settore il mondo che oggi qui è rappresentato quindi questo è il punto positivo dobbiamo ringraziare Cecilia guarda questa disponibilità
Che ci ha dato immediatamente e per questo nuovo metodo che campus affatto quindi questo partiamo da un da un elemento di soddisfazione
I temi il termine inizieremo il sette prossima settimana ad affrontare il tema dei livelli
Né come Regione abbiamo fatto un percorso lungo lo scorso anno perché questi livelli essenziali che nessuno me l'aveva mai fatto dalla tre otto tra due otto in poi
Abbiamo ritenuto che fosse il momento di
Di provarci comunque ricominciare un'elaborazione teorica su questa cosa da parte delle Regioni
Con tutte le difficoltà del caso perché le Regioni sono molto differenti bisogna
Differenziate
Hanno situazioni diversificate in termini di servizi in termini di spesa in termini di impegno in termini di norme quindi è un mondo vasto diverso complesse o quello delle Regioni
Ma abbiamo trovato un comune denominatore e quindi abbiamo cercato di mettere insieme quello che ci accomuna poli che sono i servizi che in tutte le regioni vengono erogate facendo una fotografia di quello che oggi sono
Le nostre attività le nostre prestazioni e da lì abbiamo iniziato a ragionare
Un lavorò ripeto lungo è anche difficile dal punto di vista tecnico che oggi però può rappresentare una base di questo dialogo non l'abbiamo considerati i livelli essenziali delle prestazioni
Abbiamo in considerazione il primo passo del percorso anche previsto dalle leggi sul federalismo che vede portava a livello essenziale delle prestazioni
Perché abbiamo ritenuto che questo fosse e riteniamo tuttora che questo sia il primo elemento programmatico perché
Se il federalismo andrà avanti
Finora sinceramente è stato federalismo vuoto
è stato un federalismo molto annunciato e poco concretizzato
Ma se il processo di federalismo andrà avanti noi non possiamo presentarci a quell'appuntamento che sia domani sia fra un anno ossia fra sei mesi
Senza avere un qualche parametro di riferimento un qualche ancoraggio rispetto al tema delle politiche sociali non possiamo non avere dei livelli che consideriamo esigibili e che consideriamo
Dover essere omogenei in tutto il territorio nazionale
Perché io credo che la questa discussione di questi due giorni si sia evidenziato molto chiaramente guai far non è solo previdenza Welfare non è solo sanità
Le politiche sociali devono avere una loro identità devono avere un loro progetto di governo devono avere una loro sostenibilità devono avere dei livelli e dei diritti
Grazie
No grazie a voi la sento ancora Samuelson non perché io sono stato qui l'altro giorno a fare un convegno dell'ospizio ITL con sul problema della spesa sociale degli enti locali e dei comuni o a noi non avremmo la rappresentante dell'ANCI
Questo ma c'è un'atmosfera tutta che felice rispetto
Alla alla alla situazione che vivono le finanze dei dei Comuni
Verso il quale disse mi lascia un giro poi sulle risorse dopo io poiché rattristato
Ma non ho nulla da nessuno con ecco però Monopoli nove di farmi stessi sorride troppo poi cominciamo ad illuderci dobbiamo essere positivi e pensare che qui oggi stiamo facendo una cosa importante stiamo mettendo insieme
Tutte le premesse il popolo del sociale che avevamo così tutti quelli che credono in questo settore in questi servizi dalle loro diverse
Ruoli e quindi da qui dobbiamo partire una cosa positiva distinti subito con il Comune
Assessore Politiche sani socio sanitarie così resta
Allora previo sto invecchiando pubblico sempre di quello coperto a partire giusto sì io non voglio essere triste qui lo voglio spezzare questo meraviglioso momento di grande diciamo positività
Però non c'è dubbio che all'interno di questa positività e quindi scegliendo di non piangerci addosso e come comuni insomma dirà che San cercando di farlo
Però io non posso assolutamente non prescindere da un dato sentivo già al dibattito di questa mattina dibattito interessantissimo peraltro mi scusi mi faccia fare però veramente un grande ringraziamento pubblico per il Messere per per aver messo su questa iniziativa perché è di grandissimo valore
Ed è anche per chi come me in questo momento si sta cimentando con questo mestiere difficile rifarei l'amministratore un momento di grande Confort tutto perché non è facile lo diceva stamattina secondo me il dottor Gori in una intervento puntualissimo precisissimo e proprio che condivido
Diciamo un po'questo lavorare un po'tutti molto separatamente una vera invece questi momenti di incontro collettiva e collegiale importante quindi dicevo proprio in questo convegno
Si è descritto un rischio di un modello sociale anche del nostro Paese non solo destrutturato che non c'è più eccetera eccetera io
Drammaticamente vorrei ricordare a tutti nulli
E che in una fase già che ha superato tutto ciò che abbiamo conosciuto finora noi ci siamo assolutamente dentro
Come comuni noi dobbiamo fare stiamo facendo più o meno tutti dei bilanci
Che prevedendo dei tagli incredibili
Non riusciranno sicuramente ha potere mantenere ciò
Che finora nel bene e nel male si è mantenuto per un semplice motivo
Perché il sottofinanziamento del sistema dura da anni
Cioè non è l'ultima manovra Tremonti che a chiuso i fondi certo queste è stata la batosta questa è stata proprio diciamo la la mannaia che si è abbattuti punta su di noi
Ma il sottofinanziamento del sistema nasce da molto lontano e come co.co.co. epoca più recente e dalle prime manovra del due mila otto che
Noi comuni dobbiamo fare i conti con questa realtà
E in questi anni che ci separano dal due mila dodici tutto quello che sentivo anche stamane in termini di
Capacità di
Portare avanti politiche più appropriate la lotta agli sprechi la e il ripensamento di modelli ripeto più appropriati fatti in maniera tale
Da rendere anche più efficiente la macchina c'è tutta questa operazione di efficientamento
Drammaticamente noi l'abbiamo fatta
Siamo arrivati a un punto di non ritorno ed è questo il problema del due mila dodici e del due mila tredici e per ora mi fermo qui auspicando che possano venire del delle altre cose guardo naturalmente il sottosegretario guerra
Questo perché perché ormai lo spazio di manovra dei nostri bilanci per poter continuare a portare avanti
Dei servizi delle strutture cioè tutto quello che negli anni è stato costruito nelle varie realtà
Oggi è messo fortemente in crisi l'unica chance che come Comuni noi possiamo a vivere
E quella attraverso
Questa diciamo fatto dell'esiguo è di poter aggiungere a una diciamo tassazione già pesante che avverrà su prime case e quant'altro una ulteriore aggravino
E lascio qui poi ci torneremo
Su questa cosa del limbo seconda casa per casa va tutto bene ma sulla prima casa
Come Comuni ci dobbiamo prenda la responsabilità
Di aggiungere
Una ulteriore al di quota che renderà a tante persone
Perché nel nostro Paese così siamo che hanno la loro prima casa perché magari sarà son comprata negli anni quanti anziani hanno una casa di proprietà e quanti anziani già ora hanno difficoltà
Ci è a Genova per esempio c'è una percentuale elevatissima di anziani che già si entra in tutta la propria casa
Accusando la nuda proprietà e che quindi vendendo la casa si stanno mantenendo la loro diciamo così anzianità
Allora
Non piangiamo poi dopo delle proposte per carità ci sono e se vogliamo fare un secondo giro ritornerò però
Ripeto ci siamo in una situazione veramente drammatica veramente difficile
E quindi io credo che la velocizzazione qui guardo proprio con ansia sia la guerra sia alla Rambaudi
Di velocizzare nella maniera proprio più diciamo
Veloce possibile questori confronto sui livelli essenziali e su questo grande tema della non autosufficienza
Diventano veramente un'urgenza ripeto ma non solo per metà amministriamo fondamentalmente per i cittadini che saranno da quest'anno in poi veramente molto più soli e molto più poveri
Allora adesso sarebbe facile che voleva aggiungere qualcosa
Sì no no va bene
No volevo dire adesso sarebbe abbastanza facile che io ascoltarsi diciamo le ulteriori reprimende
Dell'altra parte insomma ma
Io l'altra parte lavora e coinvolge però partendo da un dato più di di proposta cioè
Che si debba cambiare l'abbiamo capito il problema è che qui si deve cambiare in tempi rapidissimi c'è quindi questo Paese che appunto a ha vissuto per decenni in una certa diciamo in un certo modo deve nel giro di
Di un anziano deve cambiare radicalmente ma culturalmente anche rispetto all'idea del welfare quindi deve cambiare l'Uefa ma deve cambiare anche lo Stato mi verrebbe da dire deve cambiare
Anche il Paese devono cambiare le impresa e cioè è un cambiamento è talmente radicale quello che occorre fare
Che forse è l'unica forse l'ultima occasione che abbiamo
Per farlo per non soccombere in qualche in qualche maniera allora
Olivero già sapeva che io sarei andato da lui esperienze e chiedo proprio a davvero li vero che portavoce fino in fondo il terzo settore di capire se data un'analisi che
Insomma ci vede più o meno tutti concordi nel nello scenario inutile che andiamo a cercare con responsabilità di ieri quelle di oggi sono il dato è questo e che ci possiamo generata è contento questo dato
Come possiamo costruire delle ipotesi concrete che permettano di mettere mano al tema delle risorse in maniere credibili compatibili cioè inutile che siamo chiediamo risorse laddove non ci sono là dove non posso faccio abbiamo già sentito poi questa è solo una piccola analisi poi
Se andiamo ad analizzare la spesa sociale dettaglio verifichiamo altri altre considerazioni più gli anni quindi mi piacerebbe
Le disse
Signor Tito passo questo e
Questi
Monca e ci siamo sia
Se mi consentite
Rispondendo a questa vada parto un attimino più da lontano che
Credo sia sia necessario credo che sia un po'la la base della riflessione del lavori queste di queste giornate
Per le quali anch'io ringrazio davvero di cuore
Localizzatore tanto che esazione molte delle quali fanno parte del Forum del terzo settore
Penso particolarmente lieto di questo
Credo che noi dobbiamo porci la questione su che ruolo abbia in due anni fa nel nostro Paese che ruolo abbia l'attigua il favore nella nostra Europa
Perché vedete se noi andiamo a parlare di risorse
Senza aveva chiarito qual è il ruolo che le vogliamo dare allora Gwen Fava noi continuiamo a ritrovarci in una posizione di debolezza cronica di debolezza cronica
Perché se continuerà il tema del Guelfa adesso
Il
Sesto VII decimo o quindicesimo tema nell'agenda del Paese noi non ci muoveremo più
E quando noi ascoltiamo Draghi che dice che il modello europeo sociale europeo
E sostanzialmente morto poi sono state un susseguirsi di agenzie che hanno
Scure interpretato in maniera diversa al pensioni paghino nuove non credo abbia parlato in italiano persino tra veramente troppe interpretazione a questa sua affermazione
Ma quando questo pensiero del Governatore e condiviso ampiamente all'interno di una classe dirigente europea e credo anche italiana
E qui potremmo andare a stuzzicare ulteriormente ma non lo voglio fare per rispetto sottosegretario ma credo che abbia coscienza perché da soprattutto data grande esperta di quel far sapere
Qual è il contesto in cui bisogna operare cose non si trova in questo modo tutte le nostre battaglie sono umane
Allora o noi riusciamo a far capire che il nostro Guelfa non è residuale ma è l'obiettivo e l'obiettivo del nostro Stato
E che noi per Guelfa non intendiamo politica riparatoria ma intendiamo la possibilità dei cittadini e di tutti i cittadini di essere protagonisti e quindi la base stessa della democrazia
Ebbene se non riesce a far fare questo passaggio al nostro Paese in un momento in cui bisogna sia ridefinire
Le strategie economiche ma bisogna anche ristabilire le priorità perché attenzione
è chiaro che le strategie economiche rispondo a delle priorità politiche e questo Governo tecnico comunque deve affrontare il nodo politico della definizione delle priorità
Noi non riusciamo a otteneva nulla e noi siamo particolarmente preoccupati
Credo tutti quelli che siamo in questa sala non tanto soltanto per il fatto che ci siano stati sottratti risorse ingenti degli ultimi anni e che Guelfa sia stato abbandonato
Per molti versi appunto dall'attenzione del dei nostri Governi ma siamo preoccupati perché in realtà non è al centro del dibattito pubblico e non siamo riusciti fino ad oggi a farla diventare l'emergenza del Paese
E io credo che la la prima responsabilità
Sia di tutti quanti insieme quindi non la scarico soltanto sulle istituzioni ma ce la dobbiamo assumere insieme e oggi ho credo oggi proprio come Assemblea ma oggi anche in questo tempo voglio dire le nostre organizzazioni di rappresentanza devo innanzitutto
Direi con forza a questa cosa
E andare a rappresentarla di fronte ai nostri concittadini
Che forse non l'hanno nemmeno loro fino in fondo compreso perché vivono la drammaticità dei tagli ma forse ancora non hanno capito che qui
Si gioca la grande partita del futuro del nostro Paese
Che comunque
Se noi non avremo più
Una possibilità di una un Guelfa degno di questo nome se non avremo più la possibilità di andare a costruire politiche universalistiche aiutano nel nostro Paese di tutela
Noi tutti avremmo cambiato il volto alla cittadinanza forse avremo persino affossata della modalità in cui l'abbiamo costruita nelle democrazie occidentali almeno in Europa
E qui si tratta di un elemento fondamentale
Perché metto queste questioni al centro perché per noi parlare di crescita ha significato solo se la intendiamo in questa maniera io sono convinto che i guai farsi una grande possibilità di crescita
Ma attenzione forse non
Per quella capacità di pillola che intrapreso in questo momento il nostro Governo le politiche europee le politiche finanziarie mondiali ma per una crescita intesa come crescita qualitativa del nostro mondo
E qui si gioca una delle grandi partite dell'oggi
Forse
Appunto dobbiamo andare a cambiare i presupposti di quelle ideali Guelfa se vogliamo anche avere una una possibilità di andare a a concertare a trovare nuove soluzioni per noi vado al dunque
Le proposte in questi giorni l'aveva scritto nel lavoro di gruppo
Io non ero presente ma ieri anche sono emerse con una certa chiarezza da parte del nostro mondo abbiamo le idee negli ambiti specifici abbastanza chiara lavoriamo ogni giorno
Fatichiamo naturalmente a indicare le risorse in maniera più puntuale cioè dove prendo e queste risorse e chiama lo facciamo sulle fra trentacinque siamo tutti concordi nessuno dei dubbi
Ma piccoli
Ma dico questo
E perché non tocca a noi andare ad indicare dove prendo a noi tocca indicare qual è la linea strategica cioè qual è la priorità rispetto alla quale bisogna che i nostri governanti agisco
I tavoli ecco una battuta per entrare nella nel merito i tavoli ne abbiamo bisogno di questa anch'io ringrazio
Il Governo per aver avuto in questa fase di avvio
Una maggiore attenzione al confronto con noi certamente nostro Segretario qui presente col quale con la quale certamente rapporto
C'è stato ma in generale io dico il Governo avuto una maggiore attenzione
Il informa
è stato convocato il tavolo abbiamo avuto la possibilità di parlare penso al tema della delega assistenziale siamo riusciti quantomeno a evidenziare alcune pro davanti citare a far sì che anche venissero posti per dei correttivi non apporta aveva da tempo non accadeva da tempo quindi accogliamo questi come le vuole
Messaggi credo però che ci voglia continuità
E lo dico con una battuta nessuno si offenda attualmente ma non abbiamo bisogno non soltanto di tavole rotonde ma di tavoli vere e proprie c'abbiamo bisogno di una continuità di
Trattativa di discussione di elaborazione comune
Per arrivare ad affrontare tematiche sapendo che le risorse saranno anche poche non c'è dubbio ma che comunque soltanto uniti noi possiamo tornare a far diventare priorità i nostri temi e quindi a fare in modo da quella risorse possono essere reperite
Da solo il Governo tecnico non uscirà da questa situazione da soli noi non ce la faremo mai a cambiare l'agenda della già della politica italiana ecco vado scusami Andrea
Giusto
Ma l'Osservatorio sulla tela due otto può sì assolutamente sì lo dico subito no e non so
Ci stiamo rilanciamo nel senso che abbiamo già chiesto e ottenuto questo sale quindi lo ringraziamo di questo
Oltre i soggetti che già c'erano e secondo me e importante che tornino ritrovarsi
Anche la Conferenza Stato la la l'assemblea delle Conferenza le Regioni scusatemi
O abbiamo avuto questo segnale che e disponibile su questo noi siamo assolutamente lieti di poter rimettere in piedi anche in tempi rapidissime questo tavolo e sarebbe un grandissimo passo in avanti
Allora nomi piaciuto questo turno questo tumore allargato all'Europa al tuo la tua riflessione perché sicuramente giusto però c'è una sta c'è una strana
La storia di umanità e proprio speranza nel senso che in Europa in questo momento si sta un po'smantellando quello che è stato inventato dall'Europa nel nel ventesimo secolo e quindi nel dopoguerra sommando dopo le le guerre mondiali
E negli Stati Uniti paradossalmente adesso l'esperimento difficilissimo il tentativo difficili sono che sta facendo un Presidente in quel modo come Obama è quello
Invece di
Andare in direzione della so come dire della realizzazione di questa idea di stilista project cioè il new deal roba mi hanno rispetto anche ai temi della disoccupazione dalla sanità pubblica eccetera in fondo è non so come dire vede a proprio vorrebbe agganciarsi a quella che è la grande tradizione europea e questo per dire insomma come davvero sia
Siano state una strano passaggio epocale questo che davvero ci cd ci assegna grandi responsabilità a tutti a tutti i livelli allora una grande responsabilità ce l'hanno sicuramente anche
Le organizzazioni sindacali che mi fa piacere adesso sentire vera Lamonica dobbiamo ringraziare siamo in casa CGIL e quindi
Grazie anche
Ospitare civile e comunque di essere stati parte attiva in questo movimento di associazioni ed in realtà che hanno dato vita a questi stati generale insomma giusto per citare la rivoluzione francese un po'di bruxismo
E grazie
Direi che ringraziamo innanzitutto le persone donne e uomini in carne e ossa che hanno lavorato devo dire con molta fatica ma
Penso di poter dire anche con molta soddisfazione
A questa due giorni che è stato una cosa Platì così intanto ha un valore in sé
In un momento in cui il discorso pubblico tutt'altro e il primo problema che forse abbiamo e come far tornare il web fare dal nostro punto di vista
Uno dei temi del discorso pubblico queste è stato un'occasione che di per sé
Ha prodotto questo elemento
Un insieme così diverso di forze tante identità tante storie anche tanti punti di vista devo dire diversi ovviamente
Che però riescono a ritrovarsi intanto sono idee su una prospettiva io lo considero come dire un evento tra i più positivi accaduti negli ultimi tempi in questo Paese e quindi lo valorizzo moltissimo c'abbiamo ci siamo impegnati
E il messaggio che vorrei dare subito per quello che ci riguarda nella nostra parzialità nel nostro piccolo che noi vorremmo Giovanni continuare a lavorare
Perché è questa che ha lui non è ancora una coalizione non sappiamo se lo sarà mai ma questo insieme di forze che si è misurato in questi giorni
Possa mantenere un legame un Progetto una capacità di produrre qualcosa di forte all'esterno perché credo che serva qualcosa di forte siccome
Nessuno ha come dire deve avere e nessuno vuole a vere tra virgolette diritto di proposta penso che insieme bisognerà che si maturano idea su come andiamo avanti
Benissimo l'Osservatorio tra l'altro sulla tra due otto molto bene alcune delle cose che ci ha detto Maria Cecilia guerra che mi si mi perdonerà
Se le dico che se noi
E e lei discutiamo per tre ore io non ho dubbi che per il novantanove virgola nove per cento del tempo ci troveremo d'accordo su tutto
Perché conosciamo l'esperienza il punto di vista la cultura la storia di Maria Cecilia e sappiamo che Maria Cecilia è un'amica adegua fare di questo Paese non è questo il punto
Quindi lei glielo dico non per glielo dico perché io voglio e non vorrei parlare con lei e di lei
Del signor del suo pezzo di lavoro vorrei parlare del di come dire di
Di quello a a cui siamo di fronte perché altrimenti ci mettiamo in uno stato d'animo io mi metto in uno stato d'animo complicato perché non riesco a come dire a dare un giudizio di segno rispetto alle cose che diciamo a regime che sono le cose che come dire peraltro pensate e siccome ci siamo come dire
E siccome vogliamo sostenere il tuo lavoro proprio perché vogliamo sostenerlo il tuo lavoro abbiamo bisogno come dire anche di dirci le cose come stanno insomma di dirci anche tutto il carico di problemi che abbiamo poi questa due giorni è stata molto positiva
Ha messo in campo idee positività sguardo al futuro
E bollo so dici ma alla CGIL gli tocca sempre di fare come dire la somma delle tristezze no ve lo risparmio non faccio la somma delle tristezze però però una cosa la devo dire perché se no
Non lo so se non mi sento come se non facessimo la discussione reale e se non è reale la discussione guardate che non dura e non produce nulla
Allora reale io solo una battuta la prima cosa due battute prima cosa e intanto sapere dove stiamo dove stiamo nel contesto qual è il punto ne parlava adesso Andrea ne hanno parlato gli altri
Definirei dove siamo guardate che è assolutamente necessario
Dove siamo dal punto di vista economico e sociale non dico niente e stiamo per avviarci ad avere una delle disoccupazione il più grande d'Europa
Abbiamo due milioni di inizio cioè ragazzi ragazzi che non studiano non lavorano se non è un grande tema del welfare questo fatemi capire
Dove siamo abbiamo le donne che sappiamo come siamo messi dal punto di vista del lavoro no quindi potrei c'è una crisi così
Che produce questi effetti sociali con uno uno pro cesso tra virgolette di impoverimento del Paese che comincia ad avere segnali molto forti non lo devo dire io a chi opera nel terzo settore
E per esempio o al mondo delle istituzioni che si misura ogni giorno su questa su questa realtà e su questa cosa ma dove siamo dal punto di vista dell'orientamento delle politiche
Io questa critica voglio farlo al Governo devo farlo al Governo per essere come dire onesta e anche per
Per insomma per ragionare davvero sulle sulle prospettive
Davvero si può pensare che facciamo grandi grandi cambiamenti io son convinta che servano anche grandi cambiamenti
Strutturali in questo Paese questa immagine per cui c'è chi vuole conservare chi vuole innovare disonesta dal punto di vista culturale io son convinta che servano grandi cambiamenti
Ma siamo proprio sicuri che possiamo davvero di farli questi cambiamenti con i fichi secchi come qualcuno ha detto nel dibattito di stamattina e di ieri perché se è così
E si pensa che si possa non razionalizzare attenzione risanare rendere efficiente renderà appropriato questo e mi se mi permettete lo rivendico come un patrimonio di chi si è sempre occupato di guerra fare incline cioè la battaglia sull'appropriatezza la battaglia su come eliminare la corruzione legalità eccetera non è
Una cosa che voglio abbiamo scoperto stamattina perché c'è la crisi per fortuna ci lavoriamo da un pò questo mondo tutto ciò va fatto lo do per scontato
Ma qualcuno pensa davvero che rispetto al nuovo panorama sociale nei problemi che noi abbiamo
E così semplice innovare cambiare senza metterci un euro
Io questa domanda voglio farla perché in un clima in cui si pensa diciamoci la verità che la ricetta per uscire dalla crisi e e
Non non lo dico per l'Italia solamente lo dico anche per l'Europa ovviamente
Che la ricetta per uscire dalla crisi sia la riproposizione delle idee diciamo già abbondantemente fallite che hanno proposto la crisi che hanno provocato la crisi cioè meno pubblico meno servizi meno welfare meno Stato meno tutele meno protezioni per tutti se è questa l'idea contenitore entro cui dove dovremmo fare i cambiamenti io mi preoccupo perché sono due più due e mi dico questo finito
E mi dico questo settori fare grandi cambiamenti ed includere e io voglio includere ti esclusa a partire dai giovani ma non solo
è
E se dove fare cambiamenti e vuole includere
Vero o non ci aggiungi un Euro questo significa una sola cosa che tu stai facendo un'operazione di redistribuzione della povertà scusatemi l'improprietà appropriatezza di linguaggio di redistribuzione della della povertà
Cioè a dire turni stai prepari per prendendo quella corta di dieci
Che prima prendevano in dieci
Va bene me la Corte ha un rapporto in cui teoricamente dovrebbero prendere una in cento tradotto significa che quei dieci hanno molto meno forse quasi nulla
E nuovi avranno quasi nulla queste un'operazione a somma zero che non si può fare
Allora su questo non lo diciamo chiaro al Governo su questo non siamo d'accordo la stiamo già vivendo sugli ammortizzatori come vi è chiaro no
Perché adesso non è che siccome io ieri ci sono rimasto un po'male
A qualche osservazione Giovanni che c'è stata rispetta fattori inclusi gli esclusi eccetera ed è giusto discutere
Però attenzione io posso anche decidere che il sistema così come non va bene ma senza il tema che costruisco mi produce che altri avranno dei diritti nobili togati c'è ma per non dato che a nessuno e questo diciamo è un punto che abbiamo e che davvero davvero diciamo molto importante molto è molto e molto significativa ecco allora io penso questo e più
Io penso questo
Che questo è uno dei rischi ce ne sono tanti altri non mi illudo che basta dirlo per avere le risorse perché ancora nessuno è diventato scemo
E come dire fa esattamente qual è la situazione né voglio fare il lamento cioè le coalizioni del lamento perché voi coalizioni del lamento non portano assolutamente a nulla sono auto frustranti
Però una cosa bisogna dirla forse bisogna dire che in un processo come sappiamo che le risorse sono poche
Forse in un processo di gradualità e qui mi sta bene quello che dice Marigia Cile
E non del un discorso di gradualità vogliamo stabilire degli obiettivi condivisi che siano disegno e poi vediamo tutti insieme che risorse ci mettiamo cominciando a prendere le prime risorse dal primo problema che noi abbiamo si possono prendere le risorse dall'abbattimento delle diseguaglianze di questo Paese
Quindi cominciamo a prendere i soldi dove ci sono dati ce la dalle grandi ricchezze diamo una piccola spinta non tutto una piccola spinta a un processo che ci porti prego da qui a qualche anno ad avere per esempio veri livelli essenziale di assistenza in questo Paese
Perché se no io credo che alla fine insomma non andiamo da nessuna parte scusa non ho preso qualche minuto in più
Allora no grazie aveva anche perché ha lanciato questa idea della coalizione non sei da sola in questi giorni accennato un modo
No va be e allora
Io faccio solo la cronaca ricordo è lanciato la grande coalizione ci sono stati altri
Che hanno lanciato un'altra grande coalizione dove dal due mila
A
Rimoldi lei rappresenta una delle non la voglio chiamare categoria perché non mi piace verrà presenta una bella fetta di società civile di
Di di di cittadini italiani attivi in gran parte perché chi aderisce poi il sindacato dei pensionati lei qui rappresenta quello della CISL
Si concepisce come cittadino attivo sappiamo bene cosa cosa sono le manifestazioni dei pensionati nel nostro Paese quindi voglio anche il suo punto di vista che sicuramente come diceva la Monica parlando del punto di vista dei sindacati e sempre un po'parziale ma forse uso può essere
Un po'meno parziale
Sì intanto fortunatamente e come ha detto questa nell'anno intime europeo dell'invecchiamento attivo
Fortunatamente molta parte degli anziani è attiva
E a contribuite consente l'ammortizzatore sociale né più
Ecco sorride io continua degli ammortizzatori sociali
Che e il discorso in queste ore che negli ultimi anni effettivamente il creare sistema di welfare in particolare welfare sociale e
è stato in gran parte delegato alla famiglia e hai sistemi di prossimità in una misura veramente eccezionali io qui qualche dato nel due mila otto erano
Due mila e cinquecento ventisei milioni di euro investiti per i vari sistemi del sociale nel due mila dodici ci sono duecento ventinove milioni
Quindi capite questo cosa ha significato ma dato che già stamattina ci siamo sentiti dire non siamo qui a piangerci addosso e nemmeno non siamo consapevoli della realtà
Che stiamo vivendo il nostro Paese degli sforzi che si sta facendo in questo senso noi abbiamo un'idea e devo dire in questo momento ce l'abbiamo unitariamente come sindacato dei
Di rappresentanza dei degli anziani e dei pensionati
è un'idea che bisogna cambiare dentro il sistema di welfare sociali rendendolo nella misura più concreta più vicino allora ai bisogni
Ma per fare questo e quindi coinvolgendo in questa misura
Anche tutto il tessuto sociale che sta sul territorio ma per fare questo c'è bisogno
Essenzialmente
Di due cose
Prima di tutto di avere la certezza di un universalismo
Dei servizi dove tutti devono poter accedere
Avere la certezza dei livelli essenziali e mi fa piacere che sottosegretario che ho già avuto modo di incontrare in un'altra riunione ha ribadito questa cosa
Sui quali puoi attuale si può agire per la costruzione di un welfare locale ma partendo da questi diritti che devono essere garantiti a tutti
Sicuramente questa è la strada il coinvolgimento poi a livello sociale e molto importante perché questo vuol dire anche
Tutto ruolo
Del terzo settore che non vuol dire
Vorrei precisare quello che succede spesso oggi che il terzo settore del volontariato e via sono
Difatti usati con me un tappabuchi nella
Sussidiarietà forzata dalla carenza
Di strutture e di reti
Noi vorremmo in terzo settore un volontariato inserito concretamente nella reti e partecipe anche nella costruzione nella progettazione
Dico un'altra cosa stamattina è emersa una funzione importante delle altre due otto che è stata poi un po'limitata ecco io ricordo che questo sindacato insieme unitariamente
Ha fatto in modo che la tre due otto nascesse con l'ultima proposta di legge di iniziativa popolare che è stata allora è stata dichiarata l'unica
L'unica vera riforma del welfare
Sociali da qui a non so quanti anni ecco adesso mi fa piacere di lanciare anche questo
Aspetto generale
Del gruppo di lavoro sulla tre due otto perché riteniamo che la tre due otto ancora Murgia possibilità di intervenire nel sistema di welfare coinvolgendo anche i i Comuni
Al sottosegretario
A tutti noi faccio una riflessione
L'universalismo
Non può prese partire partire
Dara gratuità totale
Sappiamo che se vogliamo un universalismo
Dobbiamo essere responsabili e sapere che ci vuole una compartecipazione laddove è possibile io dico non solo misurando il fattore economico
Mai misurando il fattore economico misurando il fattore sociale misurando il fattore di gravità
Della situazione di non autosufficienza o meno
Però ci vuole chiarezza
Siamo noi siamo presi fra l'incudine e martello su
Quali il riferimento va preso per calcolare l'indicatore della situazione economica in caso di intervento dell'assistenza
Perché alcune leggi dicono il solo assistito
I Comuni si ribellano a questa cosa perché sarebbe un disastro no dal punto di vista solo ed economico solo economico noi abbiamo bisogno sotto questo aspetto una chiarezza
Perché vogliamo stare dalla parte della gente
Che ha
Questi
Bisogni ma non possiamo dimenticare anche un rapporto di relazione con i Comuni
Che svolgono questo e che hanno questa rappresentanza ci sarebbero altre cose ma magari poi ci troviamo no grazie Rimoldi perché è stato molto concreto intanto quella
Quello suo uso professionale per la sua affermazione è ovviamente assai condivisibile che è diritti garantiti a tutti
E però sta stata poi declinata attraverso una serie di Sotto considerazioni importanti come quella di dire va beh non si può fare l'universalismo incondizionato deve essere parametrato
Ovviamente che chi dice edito quindi lei introdotta che il tema della della riforma dell'ISEE poiché c'è anche il grande tema dell'accompagnamento che un nodo
Piuttosto importante ne abbiamo discusso in trasmissione proprio sabato scorso cioè lo devono avere tutti rassegnate in base An insomma ed avere una grande discussione allora su questa vorrei che Pietro Barbieri che qui rappresenta anche un grande movimento che i diritti alzano la voce
è diritti alzano la voce però devono tenerla come dire a livello
Delle possibilità insomma deve delle reali
Possibilità e quindi non è che tempietto reagisse un po'anche a questa concretezza e che ha richiamato Rimoldi magari dal punto di vista anche delle associazioni e delle persone che Luigi
Rappresenta poi sul tema della compartecipazione sarà l'elemento sul quale mi meraviglia che in sé ma per fare intervenire di nuovo il sottosegretario
Ma proprio per essere concreti
Cercherei di idee alcuni alcune elementi di
Di sfondo che per noi sono vanno ad un certo rilievo la prima questione perché abbiamo costruito una campagna che si chiami diritti alzano la voce
E fondamentalmente le le risposte oggi cui sono molto evidenti e molto chiare il tentativo è quello di mettere assieme organizzazioni che stanno su
Su piani molto diversi fra loro
Che hanno origini nature culture molto diverse fra loro
Su un tema fondamentale che era quello del rilancio del dibattito del Paese del
Della questione relativa alle politiche sociali e ai diritti associati delle persone che ne usufruiscono e conseguentemente anche dei lavoratori
Che fanno parte che stanno dentro il percorso
Il percorso come dire di lavoro lavorativo occupazionale che o che dovrebbe offrire il sistema sociale
Questo per noi dico oggi è un grande risultato di cui di tutto l'attività d'azione che abbiamo portato avanti insieme a tante organizzazioni insomma che ne fanno parte questo credo che sia un successo
Che però voglio dire solo una tappa AN
Proprio per le cose che sono emerse
Grazie un'altra questione e un altro elemento per Berno importante è quello che è stato evocato cioè il livello internazionale ci siamo resi conto
Nostro malgrado che in realtà l'oggetto
Del desiderio e cioè il welfare se
Il welfare sociale di parte sociale
E oggetto di attenzione in Europa ma non solo
Dico attenzione per cui Yusuf femminismo se qualcuno ricorda i giornali quando come dire è stata lanciata la crisi greca si ricorderà che la prima questione che è stata sollevata e quelle delle false invalidità
Si assiste oggi
Al dibattito in Gran Bretagna
In Gran Bretagna oggi Camerano ha lanciato una campagna contro i falsi invalidi negli Stati Uniti giustamente citava
Giovanni prima iniziativa o Barbiano si è raggiunto un compromesso per riuscire a ridurre
Il il debito che gli Stati Uniti hanno sulla delega fiscale
Che è molto simile a quella che è stata adottata del nostro Paese
Molto molto simile per cui come dire c'è un attacco ad ogni livello e e nel caso di Obama evidente c'è uno spaccio uno scontro nel congresso in cui Obama
Propendeva per il taglio delle agevolazione e riduzione e delle deduzioni fiscali a
Per il mondo delle imprese che ne aveva goduto in maniera molto fortemente l'ICE invece repubblicani maggioranza congressuale puntavano al taglio delle agevolazioni fiscali e le condizioni e a tutti i programmi mediche ed eccetera eccetera che in quel Paese su questo
Allora voglio dire c'è una questione che è internazionale non è solo le anche europea voglio dire non voglio evocare il Grande Guerra il grande il grande vecchio ma
è evidente che se ci sono dei provvedimenti adottati simile
A molte latitudini diverse dell'occidente che ha cercato di generare un sistema di welfare qualche domanda ce l'avremmo dovremmo fare e quindi si pone è quello che diceva giustamente Andrea cioè qual è il modello
In cui stiamo
Il modello in cui stiamo è un modello come dire che tende a liberare le persone a garantirne l'indipendenza la partecipazione alla vita della collettività
Oppure che vuole rinchiudere inibire le persone che hanno una difficoltà in un recinto
In un luogo categoriale di dicevi giustamente non mi piace dove categoria e
Abbandonare come dire con po'di un po'di soldi in quel posto è un ente gestore che fa il suo mestiere per tenere al meglio tutto questo
E il punto è nodale e nodale è evidente ed è chiaro che poi quando le persone sono abbandonate nella seconda condizione diventano solo ed esclusivamente un costo nella prima forse possono anche contribuire alla crescita collettiva
Del del sistema di welfare e così i soggetti che con loro costruiscono questo percorso quindi soggetti lavoratori le cooperative e quant'altro
Ora il punto e chiaro cioè lo sfondo in cui stiamo è di scelta e quello che si pone si pone di fronte a noi capire se il Governo se le Regioni se i comuni
Saranno disponibili a mettere al centro dell'agenda della loro agenda questo tema
Perché è assolutamente evidente che ci sono i tagli nazionali è assolutamente voglio dire non non faccio altro che ripetere cose abbastanza note insomma
Ma è abbastanza evidente che ci se c'è uno scarso impegno spesso di alcune regioni non dico di tutte e di alcune città e di alcuni Comuni
Non non mi metto a fare una graduatoria però sappiamo perfettamente come ci sono dei residui anche
Delle antenne di investimenti di Dede vedi
Di fondi sociali che non sono stati spesi in alcuni territori e che sono andate in economia sostanzialmente sono andati persi
Allora voglio dire il punto è che qui siamo una situazione emergenziale e bisogna capire dove si va
Sì invece se invece
Il dibattito si centra
Sulla compartecipazione alla spesa come il luogo dove si ritrovano altre altre risorse becco e credo che sbagliamo un pochettino strada per una ragione molto banale
Lo diceva anche verrà prima insomma
Le risorse sono poche cristiano Gori questa mattina ha dato un quadro molto chiaro le politiche sociali sono
Lo zero quattro per cento del PIL il le le le risorse che lo Stato assorbe la ricchezza nazionale sono quali il quarantasette per cento
Ora
Oggettivamente
Qualche
Modo per trovare delle risorse noi crediamo che ci sia
E per evitare e per evitare che i servizi i servizi che oggi stanno chiedendo io vado così normale abbiamo proiettato il filmato
Ieri l'apertura di Elide tisi assessore alle politiche sociali del Comune di Torino ex membro del coordinamento del Forum
Che quando
Come campagna come Forum sostenevamo la necessità di cercare di andare
In piazza
Contro i tagli che in quel momento il Governo stava facendo ricordo la manifestazione dei venti ventitré giugno due mila undici
Grazie
Il sulle date o qualche problema
In quel preciso istante aveva dei dubbi perché mo nutriva dei dubbi perché
Pensava che prima di tutto c'era bisogno di risistemare alcune cose oggi come assessore ha cambiato completamente idea oggi come assessore si ritrova a dover tagliare terzino
Persino la quota sociale
Delle RSA del Comune di Torino
E che fine faranno con gli anziani
Allora qui c'è bisogno di uno sforzo collettivo
Io lo sforzo collettivo di tutti
è la situazione emergenziale e ripeto se l'ISEE significa come dire
Andare a costruire un ulteriore selettività dell'universo dell'universalismo di cui stiamo parlando riducendo sostanzialmente e facendo un imbuto allora non ci staremo
Se invece questo significherà creare equità interna un sistema ben venga
Ma allo stato questo Governo non può funzionare questo all'ultimo accenno mi metto a questo punto it i panni della persona disabile
Eccetera sulla questione dell'indennità di accompagnamento e consentitemi di dire una cosa e Tina che non è da chi vuole essere reduce
Come dire ed esprimere un un non posso humus su qualche cosa però voglio darvi alcuni dati perché questa idea che dalla capitolo dell'indennità di accompagnamento si possono trarre chissà quale risorse
Deve essere un po'
Un minimo sfatato se mettiamo assieme a ciò che si spende per i disabili e per gli anziani oggi
Oggi tra indennità di accompagnamento e servizi la scusate nel due mila otto non oggi
Ho fatto un errore
Arriviamo tra le quattrocentosettanta euro pro capite che si che che le persone percepiscono e
In media in media sulla media complessiva cento
Quei calcoli che noi abbiamo fatto
Ulteriori euro aggiuntivi per sé come servizi sociali spesi al due mila otto quindi al netto dei tagli arriviamo come dire a una cifra che sta intorno vogliamo saggia seicento euro al mese
Perfetto quanto costa chi ha avuto un anziano in casa
Vorrei che potesse rispondere a questa domanda quanto costa una badanti
Si parte da mille cinquecento euro se se
Se se
Se come
Se si rispetta un contratto minimo
Allora tutto questo che oggi è la spesa complessiva è un minimo contributo
Minimo rispetto al costo complessivo non vi dico poi quando ci sono le competizioni gravità penso a persone allettate o quant'altro di siti per i costi alza si alzano enormemente
Allora attenzione a cui a ciò che si vuole mettere in piedi attenzione
Perché se passa attraverso un ulteriore filtro che significa Caglioti dove non abbiamo nessuna certezza che quelle risorse pagando in sé in servizi e quindi al costo dei servizi e che anche perché non potrebbero dato l'esiguità è evidente che si crea si creerà come dire un conflitto e non certo un confronto ad un tavolo che voi auspichiamo
Grazie pietre
Estesi
Vede
No stato sapientemente altresì tardi no chiedo se qui deve entrare in campo anche Maria Cecilia guerra economista insomma non
Non solo persona con una
Responsabilità di governo ma insomma perché qui esce dal nove interessante cioè quello dove andiamo a recuperare le risorse no perché Sondrio tutti gli interventi può alla fine sono confluiti in questo questo tema compartecipazione
Tassazioni
Migliorare la la spesa i fondi che non vengono utilizzati sono ci sono varie voci che potrebbero entrare
Essere presa in considerazione c'è anche eventualmente una tassa di scopo Cerbo forse pochi ci ricordiamo di aver pagato in anni lontani la famosa tassa della salute
Molti di noi lo so sempre stato libero professionista in verità faccio fattura come si dice pagavo la tassa della salute
In più oltre al fatto di di pagare regola ma ero convinto che quel pagare la tassa della salute per me fosse in qualche modo un modo per conto mio al fatto di avere un sistema universalistico che potesse garantire l'assistenza sanitaria tutti
Ora ma quello questo è il passato ma adesso nel tema del recupero del del dove andiamo recupero di risorse che tipo di
Proposte magari articolate e non ce ne può essere pure ce ne possono essere varie su cosa punterebbe ma eccessiva guerra sottosegretario ma anche l'economista
No applica come Orlando
Passare al settantacinque per no
Vorrei vorrei vorrei rispondere alla domanda però chiedo la cortesia di rendiconto esaltazione di arrivarci un po'lunga riprendendo
Riprendendo alcune cose che sono state dette che mi stanno molto a cuore e se ho dato un'indicazione troppo ottimistica nel primo giro ladro molto pessimista secondo quindi state pronti allora io credo che qui il problema delle risorse
Va di pari passo con un problema che è di tipo culturale
Ma RAI ma radicalmente culturali
Allora io ho un'esperienza nuova nel mio essere sottosegretario alle politiche sociali che quando decapitato varie volte tessere chiamata da giornalisti telegiornali radio eccetera
Per andare a parare l'articolo diciotto che io dico scusate io mi opposi politiche sociali e dall'altra parte mi dicono
Cosa sono chiami fare degli esempi strani al massimo in più cioè non è vero per tutti e ovviamente la molti mi dicono a ammortizzatori sociali quelle il massimo quindi devo fare l'elenco in ordine di anziani di disabili poveri esclusi sociali su tutto tutto tutto
Allora un pochino si capisce che la cosa mi interessa più e possa evitare salvo casi disperati di Francia
In trasmissione no faccio per dire dopo poi gangli
Ho perso tutto
Qualora la categoria no voglio dire no no no quello che volevo dire non è monopolio parla della categoria perché e ma volevo dire che mi ha molto colpito impersona
Non tutti ovviamente ma in persone di una certa cultura che che non si sapesse neanche cosa sono le politiche sociali questo però
E arriverò anche la compartecipazione la dice lunga noi abbiamo vissuto un periodo di oscurantismo cioè c'è una scelta dietro non è solo un problema di carenza di risorse
Le risorse sono venute meno perché c'è stato una c'è una filosofia e c'è stato una filosofia
Che parte da di dei bianchi i Libri verdi libri variopinti che arriva alla delega e che ahimè in parte e qui sì traduce anche in un articolo cinque suddivise
Perché
Che dietro ci possa essere una pennellata molto simile è evidente a tutti non devo spiegarlo a questa platea
E che quell'articolo cinque come NATO sia inquietante un po'dell'ospedale a questa platea devo spiegare questa platea chi non l'ho già detto che quella piccola cinque non ho fatto io l'avrei perché siccome non vorrei che rimanesse minimo dubbio
Noi l'abbiamo corretto
Modo molto sensibile molto significativo però è chiaro che ci resta un problema di fondo che è un problema
Culturale e di scelta politica culturale che quello
Che cos'è questo welfare appunto quando dico che la gente non sa cosa le politiche sociali ma vado più in là già diciamo noi ci chiediamo oggi che ruolo dare al welfare prima di tutto è
Che cosa nel senso che se la nostra filosofia
è quella che l'Uefa è l'assistenza scusatemi se l'avete già sentito dire ventiquattro volte ma questo il punto e l'assistenza la beneficenza cioè l'estremo aiuto alla persona in caso di bisogni perché non siamo così cattivi lasciarli morire per strada
E allora le risorse sono abbastanza possiamo spenderle meglio qualche caso estremo possiamo ancora rimediabile ma faccio per dire adesso sto semplificando perché voi mi capite
Se invece noi facciamo un discorso di qualità della vita ha diritto a un progetto individuali di empowerment quindi capacità di progettazione su se stessi e per la collettività di diritto di cittadinanza ma il discorso è completamente diverso
E anche il merito le risorse che noi pensiamo al di là dei vincoli che vadano
Messe in questo campo sono completamente diverso
Se noi pensiamo al rapporto fra
Crescita e welfare immagino non l'ho sentito non ho sentito tutto ma dopo è scontato che qua qualcuno abbia detto quello che anch'io come economista
Penso e cioè che il welfare possa essere il motore della crescita ma anche per la banale ragione che investire in servizi significa investire
In posti di lavoro no anche per questa banale ragione che non è l'unica ma io non credo che questa sia la posizione dominante non lo credo affatto credo che la posizione dominante sia al meglio che dobbiamo crescere per poterci permettere Guelfa
E al peggio che se cresciamo non c'è neanche bisogno del welfare perché se lo fai fare assistenza e siamo in crescita e quindi l'appeal Paese abbastanza ricco
Che se la fa anche se tutte le altre derrate l'applauso non è che le piante se non fosse che l'ha già fatto il mio Ministro ed è un passo più farlo io recupero
Allora queste diverse filosofiche si confrontano nel Paese si confrontano dei partiti
Si confrontano nei sindacati si confrontano nelle associazioni e non ci meravigliamo si confrontano del Governo
Ma è una cosa trasversali e quindi io posso rispondervi che se mi chiedete cosa pensa il Governo sono in imbarazzo perché c'è una dialettica in corso ma voi tutti se fate l'esame di coscienza potete dire che anche dove siete voi
Le cose non sono così chiare no
Allora io credo che e qui metto una nota minimamente positiva ma se anche noi riuscissimo a fare un passo avanti sul piano culturale ma se ne è un passo avanti enorme perché dobbiamo ribaltare
Ribaltare una filosofia un modo di pensare
Cioè mettere il welfare al centro non significa mica solo sarebbe ovviamente la cosa migliore metterci le risorse ma significa prima essere consapevoli che dobbiamo preoccuparci di vederci risorse perché quella
è una cosa
Fondante della qualità della nostra esistenza della coesione sociale e quindi anche di quello che vogliamo fare di questo Paese non è maggioritaria questa posizione non lo è assolutamente è drammaticamente minoritaria
E questo mi stupisce mi stupisce perché invece anche a maggior ragione per il ruolo che sto esercitando tutti i confronti con
Il peso che questi temi hanno nella vita quotidiana delle persone quindi
Cioè come una sorta di schizofrenia collettiva non vedere questa cosa non c'è che si vive male perché mancano certe risposte che sono risposte di base e non capire che queste risposte devono venire dalla collettività questo è un problema che mi turba è chiuso
Allora
Il fatto che non siano risolte che non sia non abbiamo affatto vinto anzi siamo molto indietro nel vincere questa battaglia culturale si traduce anche nel discorso sulla compartecipazione sul
A compartecipazione può essere vista in mille modi cioè che ci debba essere compartecipazioni poniamo vedere in quali prestazioni in quali servizi perché non è detto io non penso che deve esserci in tutti è abbastanza
Acquisito
Diverso è se noi definiamo una compartecipazione che diventi una soglia di accesso e quindi una preclusione un diritto e riversa è una graduazione della
Del concorso attraverso le proprie possibilità sonda discorsi completamente diversi no
L'altro problema è come la faccio questa compartecipazioni come tengo conto del nucleo familiare di quale a seconda del servizio che vado a vedere
L'altro problema enorme come in sede di compartecipazione risolto un problema che in realtà mi saltarmi nasce
Dal profilo delle entrate cioè dell'evasione fiscale del fatto che molti redditi sono usciti dall'IRPEF sono andati un po'in giro su altre forme di tassazione o sono state rese e
Esentati e quindi
Dopo non mi ritrovo nella prova dei mezzi e questo non è detto che sia giusto non è detto che sia giusto per tutti quindi è un tema complicato e quindi
Io credo che
Trovandomi con un decreto da fare assieme ad altri sottolineo assieme ad altri sulle sull'ISEE io credo che posso fare un lavoro utile
Posso farlo perché se si mette un pochino di chiarezza se si arriva a uno strumento che sia il più possibile articolato e riconoscibile e condiviso
Allora
Riusciamo a fare una selettività che è una cosa che dobbiamo comunque fare fatta in un modo che sia
Più prefata meglio insomma e quindi anche più più condivisa più applicabili
Ma
Fallisse non significa alla politica perché l'ISE in poi applicano una prestazione oppure no applicare all'accesso oppure no
Graduale in un modo oppure no quindi l'ISE all'inizio per impostare le politiche
Io molti moltissime persone mi chiedono cosa succederà
Questa indennità sarà fuori sarà dentro questo problema e io non risponde sto creando grandissimo scontento ma io non posso rispondere a pezzi su una risposta un'altra riforma che così complicato e non posso dire cosa metto al numeratore perché cosa metto numeratore
Dipende anche alla fine su cosa promesso denominatore come avrà definito il nucleo familiare eccetera eccetera eccetera quindi abbiate pazienza siamo lavorando ci faremo una proposta andremo al tavolo permanente con le regioni e al confronto con gli alti soggetti parti sociali e Terzo Settore se vogliamo mi permetto quale parte sociali lo decideremo ma comune sicura
A me nome nominino e non vado troppo Hillary nella mia quindi questo è un tema
Che temo assolutamente importanti che è nella scelte sto per finire che nella scelta
Di tira fuori l'ISE dimetterci delle solite estensioni e parlare di risparmi che ne possono venire sì rifletta una vecchia logica cioè l'idea che
C'è kebab cioè c'è cioè lardo da cui prendere questa evidente nel modo in cui è formulata quella norma non risponde la mia filosofia cioè io credo che si si possa anche utili utilizzare una graduazione anche anche una selettività per distribuire meglio le risorse
Questo sicuramente ci credo anch'io dipende da quali prestazioni stiamo guardando ma che comunque ci possano essere delle risorse che vanno prelevate da sociali perché lì c'è troppa gente troppo ricca che a prestazioni che ne so
Questo non lo credo e quindi ovviamente sarà un problema molto importante tirar fuori i piedi bene da questa da questa
Opportunità da un lato e anche sfida dall'altro che che abbiamo
In piedi
Voglio dire un'altra cosa mi è scappato Intini nasce dall'essere viene in mente poi c'è la ce lo dice
Allora
Assessore
Rambaudi Rambaudi allora adesso ha la possibilità anche sulla base di quello che appena
Finito di dire il Sottosegretario guerra di aggiungere ulteriori considerazioni ha potestà di un di un macro territorio come quello della Regione
Aggiungo solo che da più parti sta
Del
Anche nel dibattito pubblico sta emergendo questa attenzione al welfare territoriale al welfare locale al welfare di comunità insomma ci sono varie declinazioni di questo benedetto Guelfa
Rispetto a appunto alla recupero delle risorse ci sono delle sperimentazioni che si potrebbero fare sui territori dove profit non profit enti locali
Possono mettersi insieme anche proprio per intervenire su questo piano politica altre cose che vuole
Sì grazie ma io non seguo assolutamente il filo di ragionamento di Cecilia guerra perché è anticipato in qualche modo lo schema che volevo proporre anch'io perché è importante parlare di risorse
Perché non possiamo pensare che sia un argomento ininfluente è importante parlare di modello
Allora sul modello io credo che in queste due giornate sia emerso che gli addetti ai lavori di tutti Delli degli enti pubblici del del terzo settore del sindacato hanno un'idea di Guelfa
Con qualche differenziazione con un giusto dibattito che ci può essere ma sostanzialmente hanno un modello simile hanno un'idea di welfare che quello che abbiamo descritto il PD in questi due giorni nelle varie relazioni nei vari interventi
Che non è il modello di guai farle del Libro bianco che non è il modello di One for della delega assistenziale quindi qual far residuale carità attivo le cose che sono state dette
E devo dire però non è neanche il Welfare delle parole
Del ministro fornirvi qualche giorno fa quindi io mi sento di dirlo Cecilia guerra perché facciano l'ambasciatore che non porta pena
Perché dire che il vero Wael farò
Nell'UAL far
Piangi siete invitati a piangere
Perché dire che il Vera Guelfi Farra
è
Wael Farr dei santi sociali come a Torino sono stati Cottolengo Don Bosco
Ma poi
Il welfare è stato vittima di gigantismo il cui debito ha dato un colpo di grazia era un sogno ora dobbiamo fare i conti con la realtà
Ora
Questa dichiarazione poi sappiamo tutti figuriamoci le facciamo politica le dichiarazioni insomma qualche volta non so se pare rappresentano il pensiero ma se questo è il pensiero ci preoccupa ci rattrista
Perché non possiamo pensare c'è
Tutte le persone che sono state quali non hanno questa idea non hanno questa idea di guai far pensano che lo Guelfa debba essere un le politiche sociali devono essere politica pubblica dovrà poi si valorizzano tutte le esperienze
Del terzo settore si valorizzano le esperienze storiche ma
Deve essere una responsabilità pubblica dei livelli istituzionali Stato enti locali ma possiamo dire che deve essere un otto identitario che mostra infatti devo invitare il programma comprende guai ma non è il bisogno è un fatto identità a siccome sono arrivato qui in esame Fiore lo dicevo prima la questione identità ma siccome l'Uefa
Siccome noi
Ci siamo nella realtà la conosciamo e vediamo tutti i giorni una sofferenza la difficoltà di centinaia di persone non possiamo pensare che l'UAL farsi un sogno non dobbiamo pensare non ce lo possiamo permettere
Questa non è un sogno l'obiettivo di governo è un'azione di governo è un programma
Che i livelli istituzionali devono portare avanti quindi non è un sogno
L'area la realtà è che c'è una società difficile complicata con tanti problemi e non possiamo far finta di non vederli questi problemi
Allora la visione
Qui c'è
Ed è chiara
Verissimo quello che diceva Cecilia guerra che questa visione che a noi Abete lavori sembra così chiara non lo è poi per altri ed è verissimo quello che diceva Bari stamattina anche nella politica nei partiti politici forse
Questa
Le politiche sociali così come le intendiamo noi non riescono mai essere tali primi obiettivi di Governo oltre che
Obiettivi di programma
E allora forse noi in tutti i nostri luoghi ognuno per il ruolo che fa dobbiamo
Cercare di contaminare su questa idea culturale innanzitutto ma dobbiamo fare alleanze con altri mondi
Io dico dobbiamo parlare da da da qui dobbiamo uscire dobbiamo cercare alleanze quei parlamentari con i parlamentari non quelli che si occupano di sociale che probabilmente la pensano come noi le parlamentari della Commissione bilancio dei parlamentari che si occupano di sviluppo economico perché qui sono in gioco anche tanti posti di lavoro
Allora detto questo sulle risorse noi da un anno e mezzo come Regioni affrontiamo il tema delle difficoltà e dei tali con i Comuni
Abbiamo detto da dall'inizio di questa
Gara grande crisi chiamiamola così che siamo disponibili a ripensare efficientare riprogettare ma non si può a riprogettare a zero
Oggi noi non abbiamo abbiamo zero dallo Stato
E le Regioni hanno subito dei tagli sui trasferimenti Bassanini sulle altre loro fonti enormi e quindi non hanno neanche le risorse né per compensare i tagli dello Stato né per me per quello che mettevano prima
Quindi lo Stato non c'è le Regioni hanno poco i comuni sono disastrati come
A rappresentato bene la mia collega di Genova quindi cosa facciamo non possiamo commi pensare che sicuramente importante lavoro culturale di impostazione di elaborazione e quello che abbiamo iniziato e quindi ho voluto pensare positivamente da lì
Ma mentre facciamo quello non possiamo smantellare il nostro sistema di servizi non possiamo lasciarla gente in mezzo alla strada mentre noi elaboriamo i livelli
Allora un minimo segnale di controtendenza questo Governo ce lo deve dare e quindi qualche risorsa la deve trovare è emerso chiaramente quanto si fa nel sociale con poco
Con le manovre che stiamo affrontando che come cittadini anche stiamo subendo qui stiamo parlando di spiccioli
Allora noi
Credo che dobbiamo chiedere a grande forza grande voce che qualche spicciolo si trovi per poter fare qualcosa e non smantellare
In questi giorni sono stata anche tante proposte qui si è parlato le spese militari perché troppo e ci sono i i soldi non ci sono ma ci sono delle scelte le spese militari ieri gli si diceva ma un giorno di ferie per pare rinunciare al giorno di ferie per pagare la non autosufficienza
Padre diceva loro per mille al posto che non va a alle associazioni che non vale associazioni perché c'è il blocco oltre una certa cifra non va
Mi aggiungo limo della Chiesa perché non finalizzate alle politiche sociali cioè volendo ci sono delle c'è la possibilità di identificare
Alcune poste
Da spostare
Allora un però mentre aspettiamo tempi migliori mente lavoriamo su quella nostra idea di lingua russa qualche soldo questo Governo ce lo deve trovare
Chi ha
Non fa una piega che non succede
Assessore anche lei brevi considerazione che vorrei riuscire a chiudere entro tempi dignitose che perché
Giudice da quello del premio oppure no io direi che che condivido assolutamente quello più che dicevo all'assessore no prevalgono domanda venuto in mente IPAB più ampio coesione comuni e Agenzia delle entrate su cui come possono servire
Si guardi non gli stiamo facendo parla nelle ore si stanno facendo e
Questa cosa devo dire la verità l'abbiamo iniziato a fare già da qualche anno ne abbiamo fatto un accordo con l'Agenzia delle entrate con Guardia di Finanza col ministro
Facciamo degli incroci seri e in effetti stiamo scoprendo che accedono a prestazioni a servizi sociali
Persone che hanno situazioni reddituali completamente diverse da quelle che
Che vengono dichiarate però
Per carità si fa non è con questo che comunque riusciamo naturalmente a portare avanti a sanare ma la situazione dei bilanci però è un segnale e si fa
Io volevo solo a per rafforzare quanto diceva la Rambaudi
Fare un rapidissimo
Riferimento a una dichiarazione fatta in precedenza vale a dire che non tutte le Regioni non tutti i Comuni mettono al centro delle loro politiche il diciamo l'Uefa
Questo io credo che sia assolutamente giusto però attenzione
Perché
Anche quei Comuni che hanno invece messo al centro della loro politica amministrativa le politiche di welfare e cito il mio comune solo per fare un esempio cioè Comune di Genova
Nonostante i tagli di questi anni ha comunque deciso è scelto di mettere il settanta per cento delle risorse del proprio bilancio sui servizi sociali storditi educativi
Il settanta per cento una cifra enorme perché nel frattempo in questi anni noi abbiamo tagliato delle altre cose ma il punto è
Che non c'è la facciamo più perché diminuendo così pesantemente le risorse anche se tu fai la scelta di metterci il settanta per cento
Non rispondi più i bisogni e il dramma in cui siamo e che non solo non risponde a bisogni nuovi perché poi questo tema non nonno non è venuto fuori ma qua il dramma è la necessità della riforma del Welfare scusate non è solo
Continuare su quello che abbiamo fatto in questi anni perché oggi nei Comuni a avvenimenti a chiedere aiuto ci sono sicuramente nuovi soggetti oggi le priorità a cui non lo sappiamo dare risposta
Si chiamano oltre che RSA RP miti e tutto quanto si chiamano anche politiche di contrasto alla povertà che sono molto legate a lavoro alle attivazioni sociali per i giovani e per gli adulti con tutta una serie di problemi che si chiama il problema della casa non sappiamo più dare risposta in questo Paese
Perché ci sono anche persone che non riescono più a raggiungere a poter pagare neanche gli affitti delle atroci a quelli dell'edilizia popolare cioè è chiaro in che situazione siamo
Allora
E oltre alla volontà politiche proprio vere con questo chiudo
Che le cose che che diceva la Rambaudi e questo non c'è non si può pensare di riprogettare a costo zero bisogna avere il coraggio di dire che le politiche di uguaglianza hanno assolutamente bisogno
Di riavere delle risorse destinate porta su quali priorità come facciamo con facciamo questo il dibattito è tutto aperto ma non si può pensare
Di non metterci neanche un euro in più perché altrimenti veramente parliamo del nulla aveva questo proposito verrebbe piaciuto questo richiamo
Che i nuovi soggetti nuovi bisogni mi è giunta una segnalazione dalla sala che giro subito al sottosegretario quella perché sta dentro questo discorso anche di questi bisogni più allargati
Che riguarda il reddito minimo di inserimento perché abbiamo anche potuto il tema appunto di di persone che
Prima Della Monica citava questa grande fascia di giovani che non lavorano e non non studiano e quindi sono in questa
In questa condizione sociale e di estrema precarietà
Siccome anche ministro forme operato anticipando molto i tempi l'aveva paventata come ipotesi volevo chiedere se se ne riparla
Se ne di parlato per dire che non si farà mi sembra da parte
è ora cattivo o quello che serve e che non è che me lo non dipende
Quello che facciamo quello che fa applicare che faremo questa sperimentazione sulla sosta il cardine raddrizzata rispetta l'ipotesi che era stata fatta prima
Ossia
Folle dovete sapere quello che faremo va bene allora c'è
è un'ipotesi che non è sensata cioè partendo da quello che sia che quei cinquanta milioni ci sono altri Comuni in cui si può sperimentare si fa
Limite della social card è il fatto di essere lo strumento fortissimamente categoriali oltre il fatto che uno poteva scegliere che non dovesse essere la tesserina o altro ma lasciamo perdere non credo che nello spiegare voi qual è il mio pensiero non su quella pari ma
Però e di essere estremamente categoriali nella sperimentazione se avete visto la formulazione che ne abbiamo data
Questi elementi di cattedre Lita possono essere tranquillamente evitati l'idea di mettere quelle risorse in rete con le altre risorse che i Comuni
Stanno già dedicando la priorità assoluta con anche un coinvolgimento realmente delle del terzo settore
E cercare appunto di fare una sperimentazione in senso stretto di quello che potrebbe essere un reddito minimo di inserimento cosa vuol dire in senso stretto fatto anche in termini
Come dire scientificamente corretti cioè che permette di valutare
Come un programma mirato alla alla povertà assoluta che abbia in sé condizionamenti cioè
E richieda alla citazione di politiche di inclusione di attivazione il caso assicurabilità ovviamente
Ed è soggetto partecipante che effetti da sul suo benessere a confronto con i soggetti che per
Ovviamente
Selettività delle dello strumento presto mi scusi quindi quello è quello che faremo
Vedete che il ministro Fornero sta aperto una dialettica molto forte all'interno pelle e Governo per ottenere un finanziamento sugli ammortizzatori sociali
Vi posso dire che sarà ora il trimestre mente non ci sarà allora brillare delle
La
Assessore la Baudis ricordava diceva da
Non sto negli snodi seguitano ad accettare questo quadro è ma non sta né in Italia la sommossa quindi io sto rispondendo a una domanda posso approfittare
Scorretti estremamente deve le parole per dire una cosa importantissima che non avevo detto prima sul non rispondendo alla domanda
E cioè dove trovereste risorse io vorrei solo fare un'annotazione da professori in questo caso perché era stata chiamata in quel più in quella veste
Ci sono dei dati che ormai l'OCSE sta mettendo fuori da anni anni anni che vengono sempre riproposti
E aggiornati che dimostrano molto in sintesi che
Se noi guardiamo non alla spesa pubblica non alla spesa pubblica lorda ma la spesa pubblica nel pubblica e privata netta e andiamo a mettere in fila i Paesi
Spesa pubblica e privata insieme metterà imposte quindi proprio l'insieme di risorse che ha una popolazione o attraverso il canale pubblico quello privato mette sulle spese due anni fa
Allora quando andiamo a vedere questo
Cioè si va a vedere che l'idea che si spende troppo in Italia assolutamente da rovesciare nel senso che si spende di più
In altri Paesi mentre sulla spesa pubblica noi siamo più su rispetto a regioni molto più su rispetto limiti statuti per quanto riguarda la spesa complessiva pubblica privata al netto delle imposte siamo sotto
Negli Stati Uniti ed era riunito spendono meno allora cosa vuol dire che il problema non è rissosi problema se vogliamo utilizzare in un canale o in un altro quindi è il modello di welfare
Se uno avesse consapevolezza di questo dopo ne fa discendere scelte ma non dice non ce lo possiamo permettere dice scendiamo via via privata o la via del fai da te è che è un discorso completamente diverso questo lo dico come professore e non come se possibile
A me basta ecco
Andrea
Ovviamente oltre a commentare la professoressa guerra in questo caso volevo solo aggiungere di un'altra questione che poi può essere riutilizzata anche dalle organizzazioni sindacali
Mentre noi parliamo con questa pacatezza e con questa profondità con questa vocazione al dialogo poi c'è anche un Paese però chi ha un'alta conflittualità
Sociale adesso è inutile che io ricordi la TAV come come dire
Apice di un di una situazione
Che però pone anche questioni in questo senso perché molti dei quel movimento dicono perché spendere sedici miliardi per quella infrastruttura e non destinati invece ad altro ma questo è un diciamo fa parte di un atto di Bari però ci sta come concezione c'è una conflittualità sociale che rischia di
Esplodere proprio per il fatto che anche chi avrebbe a cuore la coesione ormai gli scappano i pezzi questo vale per il sindacato vale per l'associazionismo vale per la la politica insomma
Anche questo è un tema che ci si rese
C'è una questione che secondo me questa sera si sta manifestando con chiarezza io
Per primo opposto il tema culturale si una grande questione culturale dobbiamo rimettere in fila le questione dobbiamo fare in modo che quel Fava
Torni a essere nel nostro Paese
Considerato un elemento comune Cuccia alle su quasi del tutto insieme c'è però anche nel frattempo
Una urgenza di non permette allo smantellamento di quel modello che noi abbiamo costruito in questi anni di far sì che lo si corregga che lo si riforme noi siamo sempre stati grandi sostenitori di una riforma riguarda fatti mai gli abbiamo detto che quello che diceva ci piaceva lo sapete benissimo però attenzione noi non vogliamo ritrovarci nella convenzione poi di
Non avere che macerie e su questo dovere eventualmente un giorno un domani che tutti se ne accorgano che quello serviva dovremo ricostruire da zero con dall'alto troppe vittime a partire dalla coesione sociale del Paese
Perché questo quello che ci preoccupa maggiormente vedete
E lo dico anche alle persone che hanno la responsabilità apicale a questo tavolo dal punto di vista politico
Se è vero che dobbiamo fare tutti la nostra parte io l'ho detto per primo ci sono dei deficit culturale in assoluta civile
E chiaro anche questo ed è il nostro compito lavorava al nostro interno e in tutta la società affinché
Sì sì si comprenda questa priorità
Io chiedo innanzitutto di fare le battaglie politiche minoranza opposizione che si attiene per fare in modo che nei Comuni nell'dal Parlamento nel Governo nel Parlamento nei Consigli regionali perché anche lì so che le battaglie non sono indifferenti
Si vadano ad allocare quelle risorse che sono indispensabili per lo meno per la tenuta in questo momento
Perché
Voi lo sapete benissimo però ci tengo a rimarcarlo in questi dieci anni il terzo settore di sforzi culturali ne ha fatti tanti per cambiare dalla tra due otto ad oggi
Con tante difficoltà però abbiamo cercato di modificare la nostra pelle di venire incontro e trovare soluzioni di
A e sarà molto più soggetti anche capaci di interlocuzione seria ed appropriata col pubblico se oggi ci ritroviamo tutto tagliato perché
Con i il taglio dei fondi non se non non più una convenzione va avanti se tutte le cose che abbiamo fatto cercando di professionalizzare ci di andare a mettere in campo nuove idee
Anche di compartecipazione dei cittadini trovando altre risorse molte volte l'abbiamo fatto se tutto questo viene travolto capite dove ripartiamo
Come riusciamo a far capire ai nostri concittadini che bisogna
Compartecipati più che Guelfa può essa la prospettiva di democrazia sia anche queste parti qui vengono cancellate
Ma quello che chiediamo oggi e un bel segnale ma non un segnale simbolico un segnale limitato ma preciso e puntuale da parte vostra
Del fatto che possiamo ripartire con una progettualità comune e possiamo iniziare
A avviare le riforme perché si tratta di riforme io sono
Molto d'accordo con quanto diceva Sottosegretario poc'anzi
Credo davvero che se noi oggi affrontassimo complessivamente il tema delle risorse del web farà
E le
Idee che abbiamo per
Appunto Guelfa bel domani potremmo arrivare ad un punto in cui le une sono sufficienti per andare a finanziare appunto il disegno il problema che nel frattempo dobbiamo farci che non si travolga tutto
E noi su questo siamo impegnati lo dico subito con una battaglia che
Deve essere anche nei confronti delle istituzioni che sono qui rappresentate per stimolarli per chiedere
E noi chiediamo soprattutto a chi di voi e qui ce ne sono parecchi
E particolarmente sensibile condivide con noi questa impostazione
Di esame anche particolarmente Ardito e di far sentire la la propria voce noi cercheremo di aiutarmi e di far sentire la nostra ma non va dimentichiamoci che non può non possiamo attendere cioè che se passa un anno come quello che sta in iniziando che è iniziato
Con le risorse che ci sono in questo momento e con le chiusure che sono in corso
Il nostro web Fava sarà molto più difficile da ricostruire e noi non possiamo permetterci di avere macerie in un momento nel quale la coesione sociale lo sappiamo benissimo lo dico tutti i rapporti sta calando del nostro Paese ed è questo lo dice anche il presidente Monti uno degli elementi che inficia la possibilità di crescita del Paese
Sì vera la Monica aggiungerebbe vengono sensibili passiamo il microfono aggiungo anche in questo la grave
Situazione in cui versano le famiglie soprattutto laddove ci sono lavoratori cinque cinquantenni ma anche sessantenne che
Sono senza lavoro senza pensione in qualche maniera e che magari gravano sul reddito della dell'anziana madre o padre pensionati quindi c'è anche un tema legato proprio alla all'assenza del lavoro che sta pesando proprio anche su sull'idea di un welfare che deve rispondere anche a questa realtà perché ormai
Tu lo sai bene che viene speso in l'ammissione l'ottanta per cento delle telefonate che noi riceviamo indiretta dei telespettatori sono storie racconti di questo tipo persone
Cinquanta quarantacinque cinquanta sessanta anni che hanno perso il lavoro
Non hanno lavoro sono lontani dalla pensione
E e che quindi gravano sulla magari sull'accompagnamento
Sì adesso e mi ha intentato perché se parliamo del
Ecco però arrivare a fare e un pezzo di una sofferenza sociale che è sotto gli occhi di tutti
E anche di una trasformazione di molti problemi sociali io vi invito sono attente al senza ragionare adesso di pensioni sarebbe un po'complicato che quanto è avvenuto già con la manovra sulle pensioni ha prodotto per esempio due nuovi temi sociali uno è questo che tu dicevi e faccio riferimento non solo a chi è senza lavoro e senza pensione per
Ma
A tutta quella fascia di persone che al di là del tema della derogabilità collegata a questa cosa del senza lavoro e senza pensione si ritrova in una fase in cui la come io l'occupazione in calo la disoccupazione in crescita c'è tutta una fascia ormai i lavoratori ultracinquantenni che in grandissima difficoltà
Spesso se questo lavoratore ultracinquantenne collocato nel sud del Paese
è evidente che stai nucleo in un contesto familiare presumibilmente monoreddito con dei bambini in condizione eccetera non ha bisogno
E continuare queste uno dei problemi l'altro problema che ha prodotto e che il fatto che l'allungamento sconsiderato
Fatto in questo modo della diciamo della della del tempo di lavoro diciamo così in particolare delle donne guardate che accelera e produce una domanda sociale di tipo nuovo molto più forte
Di quanto non abbiamo avuto negli anni scorsi quando erano le donne non la condividiamo ma quando erano le donne a supplire
A questo tipo a questo tipo di cosa in più i redditi delle famiglie sono appunto la propensione al risparmio ormai è quella che
Quindi è evidente che il panorama sociale di questo e di questo dire fuori accusa minima possiamo ringraziare Cecilia coerenza
Che ha un terreno
No dobbiamo ringraziamo Gilles Indymedia concludiamo subito perché le tutti hanno un treno giustamente
E stiamo fuori dagli occhiali c'è un perenne stiamo al fuori dagli orari quindi sono davvero per flash però perdonatemi per flash taglia con l'accetta cose che non andrebbero tagliate
A tutti d'accordo sul fatto che servono inversione culturale per non avere né un guastare residuale né caritatevole ma e noi organizzazioni deontologicamente inclusive c'è come dire dobbiamo A B
A fare anche una controffensiva culturale penso che su questo siamo tutti d'accordo B
è vero che sulle risorse bastano alcuni segnali a condizione che siano segnali come dire concreti
Concreti vuole dire non simbolici e vuole dire innanzitutto una cosa impedire che si proceda nell'opera di demolizione
Io penso che bisogna dire con forza che comunque si chiami vada sotto il nome ISEE basta vada sotto il nome riordino dell'indennità d'accompagnamento vada sotto qualunque altro nome noi dobbiamo dire che al welfare non deve essere
Toccato tolto neanche un euro in più di quello che è stato tolto anzi
Individuarmi scusami anzi
L'anno che si apre che quello in cui ci sarà la ricaduta di tutti i tagli e l'anno che Ettore tende
Che pretende che ritorniamo quel fare una parte di quello che è stato tagliato io penso che questo non
Poiché aggiorniamo le modalità agli ordini istituzionali modelle tutti una discussione che adesso non possiamo fare ma credo che il messaggio debba essere chiaro
Debba essere chiaro perché lo dico
Perché sull'ISEE c'abbiamo il rischio che la discussione sull'articolo cinque diventi una discussione su come non è che nuovi problemi sulla compartecipazione sull'accesso lo dico perché questa discussione da un po'aperta purtroppo in questo modo barbaro sulle invalidità rischia di portarci a una discussione in cui correre alla giusta
Il giusto confronto che pure sarebbe necessario fare sul riordino istituzionale su come rendiamo
Come dire più efficace più inclusiva più legata vale la stessa spesa che c'è su questo del settore di eventi invece
Un altro pretesto per ridurla e così via potrei continuare allora io penso che da questo punto di vista il messaggio debba uscire chiaro è che su questo messaggio bisogna spendersi spendesse spendersi con più forza e con più coraggio di quanto tutti insieme magari poi ognuno fa per sé però di spenderci tutti insieme su questa cosa qui perché questo diciamo adesso è l'elemento perché siamo inseriti in un contesto che non porta verso quello di cui stiamo parlando ma in un contesto che ci porta in direzione assolutamente contraria
Con in più un problema
Che noi oramai qui facciamo finta di parlare di un Paese non parliamo di un Paese in realtà parliamo almeno di due Paesi con condizioni sociali problemi necessita di risposte anche con livelli molto ma molto ma molto diversificati
Rispetto a quello che abbiamo di fronte quindi una situazione estremamente complessa ma chiediamo al Governo di dare un messaggio chiaro altrimenti se questo messaggio di inversione di rotta non c'è
Poi siamo tutti disponibili ad affrontare e risolvere i problemi gradualmente ma se non c'è un messaggio che sul welfare si cambia rotta io a essere complice come dire qua complice nel senso di nonno
Avere la necessaria opposizione ad ogni operazione comunque la si chiami di ulteriore ridimensionamento penso di non poterci stare
Allora controffensiva ha lanciato Vera Lamonica sentiamo
Grimoldi
Della pensionati CISL rapidamente così poi
Si diamo la possibilità a titolo di dire al Comune molto rapidamente io rispetto a questo tema della compartecipazione dell'ISEE via vorrei ripetere quello che ha detto stamattina raggio ottico USA via queste tribuna
Che questo discorso sulla con quel è possibile Soru
Sì si fanno i livelli essenziali allora se ci sono i livelli essenziali possiamo anche discutere tutte le altre cose ma senza queste garanzie e quindi
Senza acqua enti ritorno di investimento di introdurre il sociale e lo chiamo investimento non a caso non è possibile andare a discutere l'indennità di accompagnamento e altre cose
Mi spiace che si è andata via guerra perché maglie locale aveva cominciato anche con un'ora di ricatti entro certe non è colpa sua più colpa nostra e del dibattito un merito ecco
Che ci è stato qui oggi abbiamo fatto quello che potevamo le è stato riaperto il confronto con le Regioni
Noi
Con un rinnovato spirito unitario dei sindacati dei pensionati hanno chiesto al Ministero di aprire un confronto sulla questione della non autosufficienza
Noi speriamo tanto che questo confronto si riapra perché dentro il problema della non autosufficienza c'è tutto quell'aspetto culturali di cui abbiamo parlato oggi sul futuro del welfare
Grazie
Grazie a lei qui
No Duca mia mi aveva mandato un
Bigliettino una un'amica dalla dalla platea
Lo giro idealmente aperto perché lo accolga punto-punto Cecilia quale sarà dovuta andare dicesse
Il Governo approva l'articolo cinque presentato da Tremonti allora dichiari e faccio una legge che preveda l'eutanasia una provocazione evidentemente l'eutanasia per i disabili e anziani
Ovvero in una i non autosufficienti non si può standardizzare
Non ci si può scandalizzare se siamo preoccupati e sommabile Piero lungo comunque era era
E allora di lotto perché
Allora Pietro al poi lanciare questa no grazie che me perché no anche perché mi era difficile da decifrare un po'la scrittura
Pietro siamo rimangiare magari anche sui soci al network questa
Provocazione no ma guarda è una provocazione che già agire da un po'di tempo cioè da quando
Abbiamo come dire assistito alle riduzioni di risorse
Del fondo politiche sociali il fondo per la non autosufficienza fondo per la famiglia viene la riduzione fino al taglio insomma complessivo
Azzeramento di questi fondi il senso è evidente il senso è che quelle risorse erano quelle che come diceva professor Cristiano Gori prima
Progressivamente dovevano portare una garanzia dei diritti delle persone
Diritti esigibili ho sentito dire al dottor alla
All'assessore Rambaudi e siamo felici di sentirla dire così
Perché in altri contesti invece abbiamo ascoltato abbiamo letto sul documento delle Regioni sui livelli essenziali di prestazioni che in realtà quelli non sarebbero diritti esigibili
Per cui questo è un passaggio che volevo fare no aggiungo in realtà il punto delle risorse
Che che la cosa che a noi interessa particolarmente e che oggi stanno chiudendo chi stanno tirando servizi oggi oggi
E quindi qui c'è bisogno di un impegno straordinario di Governo regioni e comuni
Ripeto straordinario di Governo Regioni e Comuni ma lo straordinario di poche centinaia di milioni parliamo di pochissimi soldi non stiamo parlando
Dei venti miliardi che ci dovesse risultare
Delle della della riforma fiscale assistenziale parliamo di poche centinaia i migliori
Che crediamo che in uno sforzo comune tra coi il lo Stato le Regioni e i Comuni in questo rinnovato tavolo impegno volontà di collaborazione nuova e cioè tra possano fare questo sforzo per trovare come delle risorse
Ultimissima questione
La la nostra campagna da un po'di tempo ha cercato di analizzare a queste risorse e
Apposto come dire una questione centrale c'è traccia
Che è quella di arrivare ha una quota capitaria sul federalismo fiscale nel due mila tredici ci sarà il federalismo fiscale dove abbiamo bisogno di certezza del risorse
Quindi o si sta pensando a nuove tassazioni e quant'altro ma una parte delle risorse come diceva appunto professori che sanno dare questa mattina
Solo che lo Stato prende poi la ricchezza complessivamente prodotta il quarantasette per cento una parte di questa
Possa essere destinata con una certa garanzia ad ogni livello dello Stato
Della Repubblica alle politiche sociale
Grazie
Grazie
Grazie più da fare viene meno l'idea COVEALLA Monica rinnovi della Sindacato pensionati della CISL e grazie per la vostra fatica di questi giorni e speriamo veramente via uno slancio
Alla vostra battaglia grazie arrivederci
La Giunta
Grazie grazie
O ci sentiamo
Andiamo avanti
Sì
Abbiamo
Sotto