Presentazione della proposta per un nuovo assetto delle Province, da offrire come contributo al Governo, ai gruppi parlamentari ed ai partiti politici

No
Siamo qui per presentare una una proposta congiunta
Di di tutte le formazioni che appoggio attuale Governo
Sulla un tema delicato che è quello del riordino del delle Province in una ambito più più vasto del delle riforme istituzionali
Questo gruppo di parlamentari che Omo abbastanza collaudato
Lavorano non solo anni dove la Commissione bicamerale sul primo fiscale saluto il Presidente La Loggia ma anche
Nell'ambito della Fondazione Astrid presieduta dal professor Franco Bassanini proprio su questi temi
Noi Presidente La Loggia adesso illustrerà brevemente il senso di questa proposta quel perverrà nonché il senatore vitali poi ci saranno le vostre domande grazie
Circola grazie si appunto come veniva anticipato è un po'gruppo di parlamentari
Che
Se hanno preso la buona abitudine di fare delle proposte congiunto e così abbiamo voluto definirlo un
Per non usare il termine ormai abusato di trasversale io Bembi partigiano progressiva sulla proposta elaborata congiuntamente equity sono proposte congiunte
E il tre diciamo promotori siamo stati in otto Oltremella senatore vitali l'onorevole Lanzillotta che dovrebbe arrivare a momenti
Nell'ambito della Fondazione Astrid assistiti da una serie di tecnici particolarmente qualificati come Pietro Barrera lo stesso Franco Bassanini che ringraziamo sempre moltissimo per
Consentirci di ecco arrivato un sito che cosa dice di fare questa riunione di essere assistiti
Chiederei da i loro tecnici Vincenzo Cerulli Irelli Alessandro Pajno Cesare Pinelli Franco Pizzetti Jacopo esce Luciano Vandelli e Massimo Villone quindi è una squadra realmente molto ben qualificata agli altri parlamentari oltre i tre che vi ho detto
Soprattutto per questo nel provvedimento sono stati non senatrice Marilena Adamo che qui
La salutiamo onorevole Marco Causi il senatore Stefano Ceccanti dal Senatore Antonio D'Alì
L'onorevole Mauro Libè anche lui qui lo salutiamo il senatore Enrico Morando onorevole Salvatore Vassallo poi c'è l'onorevole Cambursano onorevole Incostante
Che salutiamo entrambi
Cos'è il senso
Dinanzi alla crescente richiesta spesso formulata devo dire in maniera un po'demagogica
A azzeriamo azzeriamo azzeriamo le Province noi ci siamo resi conto ma conti alla mano che azzerare le Province cosa di più per mantenerle
E che quindi bisognava trovare una soluzione più idonea che rispondesse all'esigenza di ornato di un forte
Di una forte riduzione dei costi ma che allo stesso tempo si commettessero errori ma proprio anche errori di grammatica istituzionale
E quindi
Abbiamo anziché pensato di azzerarlo è quella di razionalizzare il sistema degli enti locali
Quindi non ci saranno più centodieci province ma ce ne saranno cinquantotto sessanta saranno superiori a cinquecento mila abitanti sarà soprattutto questa la novità azzerato quello sì
Il personale politico nel senso che
Il piccolo borgo del governerà questo nuovo ente sarà formato
Da consiglieri comunali o Sindaci eletti dai dai dai consiglieri comunali
Dei Comuni che faranno parte di questa nuova di questa nuova dimensione è territoriale contemporaneamente cosa che ci sembrano assolutamente essenziale abbiamo deciso
Di a
Accorpare accentrare
All'interno degli UTG degli uffici territoriali del Governo presso le prefetture che quindi non saranno più centodieci ma saranno cinquantasette o cinquantotto quelli che saranno
Tutti gli uffici periferici dello Stato tranne giustizia difesa esteri per ragioni che sono più che più che ovvie ma tutti gli uffici territoriali tutti gli uffici periferici del dello Stato saranno accorpati lì
Ecco questi sono il due
Pilastri sui quali si è fondata questa proposta congiunta che mi piace sottolineare già questa mattina è stata inviata al Presidente del Consiglio Monti al Ministro degli Interni Cancellieri al ministro
Della semplificazione Patroni Griffi
E
Ci auguriamo come dire questo nostro contributo ci auguriamo che forti di questo consenso congiunto
Diverse componenti politiche praticamente tutte credo tranne la lega si possa arrivare ad un
Ad una soluzione ragionata anche perché e concludo
La soluzione trovata con il decreto cosiddetto salva Alitalia è tutt'altro che non so una soluzione soddisfacente
è a parecchi parecchi aspetti palese incostituzionalità
è ha messo in moto un meccanismo che dovrà essere in corso d'opera ma proprio con immediatezza corretto perché modificato sensibilmente ecco questa è una proposta
Che ovviamente include una parte ordinamentale e quindi potrà bene essere definita con emendamento all'interno del Codice delle autonomie in discussione al Senato
è parte di modifica anche se micro chirurgica estremamente mirata
Della Carta costituzionale cosa della quale invece ci stiamo occupando in prima Commissione qui alla Camera tutto qui do la parola all'indaga e poi all'onorevole Lanzillotta che affatto non gli si dava un po'
Mi scuso ma devo scappare quindi volevo solo poi lascio eravate ritardi illustrazione analitica e volevo
A dire due cose una di merito e cioè io credo che sia
Molto importante aver costruito quadro di riferimento
Che può guidare il Parlamento nei suoi né dei suoi diversi percorsi decisionali avendo però uno scenario di arrivo istituzionale di quello che deve essere l'assetto del sistema delle autonomie che la questione in cui dal due mila e uno dopo il Titolo quinto in cui ci si arrovella e probabilmente non averlo
Acquisito prima ha un po'generato una
Degenerazione del sistema nobili allargamento ipertrofia sovrapposizioni di funzioni di identiche agli stessi livelli
E quindi questo d'accordo può anche a un'idea un po'
Siamo diverso della semplificazione e cioè che la semplificazione non è solo
Una semplificazione di procedimenti ma è una semplificazione organizzativa se non si riduce
La struttura e l'organizzazione difficilmente si riesce a semplificare il modo di operare delle amministrazioni
L'altro punto di acquisizioni e direi culturale prima ancora che nonostante Lala polemica la demagogia eccetera aver riconosciuto e ad avere aveva acquisito
Il dato che un ente di area vasta in un sistema amministrativo così polverizzato come il nostro
Serve a ridurre i costi in sé organizzato in modo appropriato piuttosto che ad aumentarli costi diciamo diretti e anche indiretti costi economici di inefficienza nella gestione dei servizi
E però aveva anche riconosciuto questo e cioè che siccome la nostra tradizione amministrativa fa sì che queste funzioni di area vasta poi siano storicamente dei Comuni
Solo se
Questi immobili organismi sono di emanazione dei Comuni riusciremo a dare il loro corpo perché in fondo il punto su cui il Codice delle autonomie
Si è sempre a Renato e quindi per fare questo dobbiamo rivedere anche quel sistema istituzionale
Disegnato nell'articolo centoquattordici della Costituzione che vedeva tanti livelli tutti uguali tutti con pari dignità costituzionali ognuno diciamo
Autoreferenziale mente titolare e di
Funzioni proprie
E credo che questo è il dato diciamo di risultato che va sottolineato con tutti i particolari coi
Ne che dirà vitali molto significativi anche dal punto di vista della riflesso sull'assetto dell'organizzazione dello Stato e direi sull'organizzazione della società perché non vi sfugge che tutto una riorganizzazione delle Province mette indiscussi non è l'organizzazione diciamo sorda di camera di commercio che sono enti pubblici ma pensiamo dei sindacati pensiamo della Confindustria cioè è tutto un sistema che si semplifica nei nel tema un po'e alleggerisce dei i costi della rappresentanza no anche non solo politica ma anche
Sociale infine ecco il dato politico e la convergenza trasversale direi
Dal basso più che dall'alto dei partiti come abbiamo fatto il fondo
Per il primo è sempre stato le riforme economiche che poi ci sono molte
Sono state travasate nella salda Italia oggi sul piano delle riforme istituzionali cominciamo un percorso dal basso visto che dall'alto e così difficile
Trovare l'accordo e pensiamo che questo possa essere un contributo a sbloccare alla capacità decisionale del sistema politico che è una cosa che i cittadini chiedono per cui non avendo saputo fare per tanti anni alla fine si sono rivolti ad altri
Ecco noi vorremmo poter dimostrare che ci sono dei terreni su cui la politica può essere buona politica può essere può dare soluzioni utili questo vitaccia mi mi assento nei mi scuserete ma tutta la relazione è una relazione molto meglio sapevamo ricostruirlo il premio proprio
Sono poltrone
Molto brevemente come già hanno fatto i miei colleghi Enrico La Loggia Linda Lanzillotta sintetizzo alle proposte e cerco anche di collocarli in rapporto ai due veicoli parlamentare che attualmente sono già diciamo
Nel corso di
Privi di avvio
La carta dell'autonomia locale in seconda lettura al Senato
E quindi può essere rapidamente approvata definitivamente dalla Camera e la riforma costituzionale relativa alle Province che è incardinata con il Comitato ristretto presso la Commissione affari costituzionali della casa
Diciamo questa nostra proposta come già veniva detto a un
Differenza rispetto a tante proposte che sono state avanzate precedentemente
La differenza di fondo che oltre
A diciamo voleva essere organica vuole vedere insieme l'amministrazione periferica dello Stato e gli enti locali
Finora si è sempre parlato di province Unioni dei Comuni Comunità montane diciamo così in modo singole separato mentre a nostro modo di vedere
Quelle due facce della stessa medaglia che l'amministrazione pubblica sul territorio devono essere gli stessi
Proposta numero uno
Quella di superare l'attuale equiordinazione
Tra i diversi livelli istituzionali
Modificando quindi l'articolo centoquattordici della Costituzione
E abolire le province come livello elettivo diretto per cui sotto al Parlamento dei tre attuali ne resterebbero sono due comuni e regioni
Nelle aree metropolitane e province vengono sostituite in toto dalle città metropolitane
Nel rimanente territorio nazionale
Si trasformano in un nuovo soggetto istituzionale fortemente radicato sui Comuni
Che
Si basa sul principio della esclusività delle funzioni ciò che fa l'uno non farà altro e viceversa
Questo nuovo soggetto istituzionale deve svolge alcune poche funzioni come ad esempio trasporti ambiente
Servizi a rete strade
Che non possono essere evidentemente svolte dai comuni o dalle loro unioni e che se si e dissi lì si attribuisse euro alle Regioni provocherebbero tra le altre cose anche un aumento dei costi
Conseguentemente proprio per questo
Loro carattere diciamo di
Soggetto nuovo fortemente legato sui Comuni non vi sarebbe più l'elezione diretta ma ci sarebbe una pessima di secondo grado
Una sorta di agenzia multiservizi queste l'idea che emerge appunto dei punti uno e due del nostro documento
Seconda proposta
Ampliare le attuali circoscrizioni provinciali che come sapete sono centodieci tutto il territorio nazionale
E portare
E a tutto il numero delle attuali circoscrizioni da centodieci a circa sei cinquanta sessanta comprese le aree metropolitane qui noi indichiamo
Dei parametri che poi naturalmente andranno discussi verifica cinquecento mila abitanti e naturalmente un parametro legato anche al carattere prevalentemente montano della diciamo del del territorio
Fino a quando è in vigore l'articolo centotrentatré della Costituzione una numerosa diciamo
Comma diciamo
Stuolo di commentatori sostiene che non si può operare
Se non attraverso quella procedura
Pertanto noi pensiamo in attesa che la Camera modifichi
Anche l'articolo centotrentatré della Costituzione di operare in via transitoria attraverso la Carta delle autonomie locali che peraltro lo strumento che può intervenire sulle funzioni
Decidendo che le Province che sono al di sotto di una certa soglia demografico comunque di parametri e territoriali debbono
Obbligatoriamente esercitare in forma associata le loro funzioni
In questo modo si può subito intervenire con la terza proposta
Che è quella di riorganizzare il tutta quanta l'amministrazione periferica dello Stato alle nuove e più ampie circoscrizione idea centodieci cinquanta sessanta
Prefetture questure camere di commercio e quant'altro una vera e propria rivoluzione
Quarto punto tutti gli uffici periferici di undici ministeri
Che attualmente lì diciamo così dite tengono tranne la giustizia e la difesa che evidente che devono stare da soli
Debbono essere unificati e-mail lì uffici territoriali di Governo
In modo tale che il sovrintendente il direttore scolastico continueranno ad avere rapporti con i Ministeri di riferimento si chiama dipendenza funzionale
Ma dal punto di vista gerarchico dipenderanno dal prefetto e in questo modo sarà possibile accorpare uffici sedi e e ottenere
Insieme al punto precedenti risparmi veramente consistente nelle tabelle allegate
Vi è un numero che di per sé modo di vedere molto significativo
Non è in lutto mille settecento sono complessivamente i dipendenti occupati in questi uffici attualmente non è che si azzerano perché
Le funzioni continuano a essere svolte da alcune potranno essere
Trasferite alla Regione enti locali però sono stiamo parlando di qualcosa di veramente importante quinta e ultima proposta le Unioni dei Comuni
Fare di questi minori le nuove entità comunali e al di sotto di queste municipi dove si fanno i matrimoni c'è l'anagrafe ma insomma tutte le funzioni tipiche comunali vengono esercitate a livello di
Professor Bassanini prego
Brevissimamente intanto che
La Fondazione ha stride molto contenta di questo secondo
Esperimento il primo possiamo dire che ha avuto successo perché
Il lavoro fatto tra settembre fine ottobre sulle riforme economiche
Con un gruppo di parlamentari i qui presenti più alcuni altri
Se guardiamo adesso i primi tre decreti legge del Governo Monti una
Consistente parte diciamo noi una settanta ottanta per cento di quelle proposte sono diventate leggi dello Stato
Quindi ENI forse per questo qualche giornale ha definito questo gruppo trasversale di Parri parlamentari iper mondiali nel senso che il Governo ha dato retta a queste proposte
La seconda ragione è che la una proposta di questi gruppo di parlamentari ha incrociato quella che è stata subito una nostra preoccupazione appena
Letta questa parte del decreto salvavita iracheni guarda le Province perché come è noto lastrina lavorato molto e anche pubblicato molte cose sul
Semplificazione delle istituzioni territoriali
E in essa detta decisi c'è una una scelta coraggiosa e buonissima quella che azzera i costi della politica a livello provinciale
Facendo diventare deve Province e degli enti di secondo grado e quindi
Governate da Bordon con legge ordinaria distruttori locali
Che non si portano dietro nuove indennità nuovi uffici di staff ma usano quelli che hanno come Sindaci come assessori comunali e così via questa parte eccellente realizza sicuramente un risparmio di costi
Sull'altra parte ragionando
E qui ci siamo dimenticati di indicare tra gli esperti Giorgio Macciotta che su questo ha dato un grosso contributo
Abbiamo scoperto che il rischio che i costi aumentassero ed aumentasse addirittura più dei risparmi che si facevano sulla soppressione degli degli organi politici provinciali era molto forte
Perché trasferendo le funzioni alle regioni le Regioni hanno dei contratti più generosi nei confronti del personale non è potuto essere estesi ai ai ai dipendenti delle Province perché l'altra soluzione di dare funzioni di area vasta
Ha il Comune avrebbe comportato probabilmente che si passava da centodieci province cinquecento consorzi intercomunali o qualcosa del genere corre Asia
E allora
La la la la
Iniziativa dei parlamentari ha incrociato una nostra preoccupazione
E qui direi che la soluzione finale è una soluzione di forti riduzioni dei costi di gestione dei costi amministrativi
Poi certo ci sono i costi dei servizi
Se per RAI garantire la manutenzione delle strade provinciali occorrevano quattro miliardi ieri non è che si può tagliare i quattro miliardi si potrà fare qualche risparmio ma non di più nessuno costi di gestione
Questa proposta comporta forti modifiche
Anche per un'ultima cosa che Walter che ha illustrato benissimo lo schema si è dimenticato di dire che quello che noi proponiamo e anche
Che essendo ormai
Le Province molto ridotte di numero
Un organo che che emanato dai Comuni le Province possono assolvere una funzione nuova di strumentale nei confronti dei Comuni
Cioè diventare da stazione appaltante la stazione di committenza degli acquisti di beni e servizi la stazione appaltante delle opere
Per le opere pubbliche per tutti i Comuni nel senso che è comunale il sindaco è il Consiglio comunale che decide se costruire una scuola
O costruire un ponte
No e che provveda le relative risorse finanziarie ma il lavoro di fare la gara di appalto il capitolato eccetera che richiede competenze tecniche
Che
Piccoli Comuni non hanno che i Comuni medi però il costo a tenere in piedi questi vengono concentrati nell'ufficio tecnico della Provincia
Che fa da stazione appaltante per
E così risolviamo anche un problema che quello della moltiplicazione di stazioni appaltanti inadeguati
Da stessa cosa può avvenire per i concorsi
Dieci Comuni delle Province hanno bisogno di assumere una dattilografa e un commesso ciascuno si fa un unico concorso per vie
Ci dattilografo numero concorso per dieci commessi si risparmia moltissimo anche sul concorso la stessa cosa prevediamo degli uffici territoriali del Governo
Se qualche amministrazione sfuggiva al
Come dire alla concentrazione l'ufficio del rovello per alcune inevitabili a difesa di giustizia però i servizi comuni
Di economato di logistica di autoparco di gestione del personale quelli vengono necessariamente unificati queste sono cose che a nostro avviso comporteranno
Ad avviso diciamo degli esperti che ci hanno divorato dei risparmi sui costi di amministrazione
Molto consistente infine
Come vedete nel testo
Il fatto di avere mantenuto
Una struttura di Area Vasta sia pure emanata dai Comuni
Consente di fare quello che altrimenti sarebbe diventato difficilissimo cioè l'operazione di radicale disboscamento della molteplicità di enti istituti intermedi
Tra Comuni e Regioni
Senza questo
Ente sarebbe stato difficile in molti casi sopprimerli perché si può dire che gli ATO sono
Provinciali o raccolgono due Province
Ma diretti agli ATO sono regionali nelle grandi regioni è un problema molto difficile da accettare perché non si può andare da
Da da Pavia a Sondrio con medesimo ente delle risorse idriche
In questo modo un altro elemento di riduzione di spesa che viene semplificata l'azione di disboscamento di tutti questi vari enti intermedi grazie
Tra l'altro Franco Bassanini e a Walter vitali c'è qualche domanda siamo qui a rispondere altrimenti
Vi ringraziamo per la vostra attenzione e speriamo di continuare con il nostro lavoro su altri argomenti grazie
No
Allora
Abbiamo detto che
Questo nuovo soggetto istituzionale che deriva dalla Provincia sarà eletto di secondo grado
Nella nostra proposta si tratta di un lo diceva Franco Bassanini bordi sindaci
Però sappiamo che sta discutendo anche di amministratori locali
Cioè consiglieri comunque non c'è un dubbio sul fatto che la platea di coloro i quali eleggono questo organismo ristretto è formata dalla somma delle dei consiglieri comunali di tutta quanta
Questa circoscrizione provinciale
Per quanto riguarda le città metropolitane
L'emendamento che attualmente depositato al Senato poi naturalmente si vedrà nel corso la discussione dei due relatori Pastore Bianco anche qui per dare un po'l'idea no ancor prima dell'attuale Governo Monti
Si era partiti in questo modo che nel PdL più di
Con un forte
Siamo
Consenso convergenza i due schieramenti prevede
Che lei cita metropolitane nel loro statuto possano scegliere
Tra il modello elezione diretta e il modello di secondo grado
E io penso che questo possa andar bene perché le città metropolitane a quel punto proprio perché
Governo speciale quindi dotato anche di poter ieri maggiori se lo Statuto lo decide possano essere le uniche ad avere un livello elettivo diretto