Intervista a Pino Pisicchio sulla "fase due" del Governo Monti per la crescita dell'Italia

Con l'onorevole Pino Pisicchio parliamo della situazione attuale italiana partendo da quanto detto ieri il Presidente del Consiglio cui in Aula
Che riferendo della situazione europea però poi è tornato sulla necessità di iniziare questa fase due di crescita e di sviluppo per l'Italia Capra connessa ad una fase di sviluppo europea ecco partiamo da questo lei
Come lo vede questo percorso
Ha diciamo la verità cominciamo a vedere i primitivi dissimili segnali di una inversione di tendenza e questo non poche renderci ecco fiduciosi per il prossimo tempo deve chiudersi la fase dei sacrifici
Se facciamo dei Conticini ci rendiamo persuasi di una circostanza perché son cominciate le manovre quindi Berlusconi la prima poi la seconda poi
La terza poi Monti abbiamo prelevato dalle
Diciamo dalle tasche italiani non non non
Col col gesto furtivo Marcon diciamo il gesto consapevole del fisco
Qualcosa che somiglia centocinquanta miliardi poco cifra su Cipa giù e quel basta non possiamo più fare cose di questo genere
Dobbiamo quindi innestare un processo che
Rapporti la speranza nelle famiglie italiane tra i giovani nel Paese questo processo si chiama ripresa si chiama sviluppo
Certo l'azione che il Governo intende imprimere soprattutto sul piano delle liberalizzazioni ha una funzione assolutamente importante tonificante direi
Dovremmo recuperare anche una dimensione altra quella relativa alla necessita di una sburocratizzazione perché poi alla fine
Se la liberalizzazione non si accompagna alla sburocratizzazione e restiamo sempre
Nella come dire nella visione ideologica del dello sviluppo le cose concrete sono anche evitare che
La la burocrazia italiana strangola i l'economia
Devo dire
L'abbiamo posta in aula la poniamo ancora come questione ce un elemento che va rammentato il Mezzogiorno italiano sta
Morendo la la condizione di difficoltà maggiore si addensa lì
E anche da un punto di vista del
Degli sviluppi infrastrutturali ma vediamo elementi ancora molto molto timidi ecco vorremmo che questo Governo
Diciamo indirizzasse con un'attenzione consapevolezza piena di questa necessità verso
La
Un impatto sociale complicato che si è realizzato nella nell'altra metà del Paese davvero oggi viviamo un'Italia fragile ma all'interno della quale ha divaricazione tra nord e sud ancora più forte di prima
Ecco quindi secondo lei da dove bisognerebbe partire perché poi questo è un discorso che teoricamente non solo abbiamo già sentito tanto da lei che
Prova ha proposto fra cose fattibili ma anche dei politici in generale cosa che cosa si dovrebbe partire
Intanto va bene il
L'impatto che il Governo sta avendo sul piano europeo
Parliamoci chiaro qui non è che la Germania può continuare ad imporre la propria visione del mondo all'Europa il grande timoniere era
In Cina ma OCSE Tung noi non abbiamo bisogno di una grande timoniere e soprattutto non abbiamo bisogno di una grande timoniere che imponga i propri criteri
A tutto il resto d'Europa l'Europa o il plurale o norme per cui sarà bene che
Nella già l'ha fatto Monti ma nell'appuntamento europeo fondamentale che si terrà
Nei prossimi giorni questo invito ad una flessibilità
Perché a stare nella logica della Germania lo dovremmo fare ogni anno una manovra
Da quarantacinque cinquanta miliardi a cosa francamente non c'è non sta né in cielo e né in terra
Quindi Freccero loro tra l'altro
Bravissima è anche per loro c'è
A voler parlare
In modo dotto ci sono due interpretazioni della democrazia quella di impianto che il segnalano che iniziano che è stata
Diciamo quella che ha rotto carretto la la la democrazia e europea dal dal dopoguerra fino soprattutto fino agli anni Settanta
E poi la deriva Schumpeter Ileana che immagina che il la politica sia soltanto un'arena
Nel mercato quindi
I partiti sono delle robe che servono soltanto a cambiare il ceto dirigente non c'è identità culturale concede entità ideologica
Quello che conta e mercato beh questa roba a me non fa quindi dobbiamo
Allontanarci dall'impianto Schumpeter Viano e tornare a fare una politica che abbia al centro la
La dimensione sociale la dimensione dell'uomo alla dimensione dell'Europa dell'Europa
Plurale
Senta ma questa visione dell'Europa che Presidente Monti ha illustrato secondo lei va verso un concetto di federalismo
Devi andare verso un ipotesi federalista
Ho paura però che ci sia qualche difficoltà in questa fase
Diciamola tutta noi abbiamo stiamo pagando forse oggi lo scotto di una scena azione che è stata impressa negli anni passati l'Europa a ventisette e una posizione ideologica che
Ha avuto diciamo prevalenza nel nel decennio passato
C'era la probabilmente la necessità di rendere più coesa l'Europa dei costituenti dei fondatori
Oggi però ci troviamo di fronte a questa questa situazione se vogliamo far vivere l'Europa dobbiamo fare un'Europa federale
Ma allo stato dell'arte di queste in questa direzione ancora non si marcia dicono internazionalistica coloro i quali conoscono bene le dinamiche europee che l'Europa e e tutta una storia di stop and go questa è la fase dello stock