Israele e palestinesi: la battaglia dell'ONU e il processo di pace

Grazie francamente
Buonasera
Cominciamo i nostri lavori
Ringrazio tutti quanti voi per la vostra presenza
A questo convegno che indubbiamente
A un argomento veramente importante e fondamentale per quanto attiene
La politica estera mondiale
E che ha come
Titolo la battaglia dell'ONU e il processo di pace io voglio particolarmente ringraziare
I relatori
Il
Dottor Giancarlo Loquenzi direttore dell'Occidentale
Riccardo Pacifici Presidente della Comunità ebraica di Roma
Barry Ruben direttore del Global essercene in International Affairs Center e Mario Sechi direttore del tempo
E naturalmente
Voglio ringraziare Fiamma Nirenstein
Tramite il grande motore
Di tutte queste
Iniziative
Ovviamente ovviamente una ringraziamento del tutto particolare sentito al nostro Ministro degli affari esteri Franco Frattini
Lui è sempre presente in Parlamento e ovunque
Viene chiamato io non lo so come faccia
Però forse un piccolo segreto credo di conoscerlo lui e il Ministro degli esteri
E l'ora gioca sui fusi orari
E a disposizione una giornata di trenta ore quindi lavora trenta ore io credo che questo sia
L'unico modo per capire il suo impegno e la sua disponibilità
Prima di iniziare i lavori desidero anche
Leggervi
Un
Messaggio del Presidente del Senato della Repubblica
Caro onorevole desidero farti giungere la mia ideali adesione
In occasione del convegno Israele
I palestinesi
La battaglia dell'ONU e il processo di pace
Che avrà luogo oggi trentatré ottobre pre presso la Camera dei deputati e il quattro
Sono certo che l'iniziativa offrirà una preziosa occasione per approfondire e discutere le drammatiche questione del conflitto mediorientale alla luce degli ultimi sviluppi in seguito all'Assemblea dell'ONU Tel ottenuto se nei giorni scorsi
Nel ribadire che l'Italia e l'Europa vogliono che Israele viva in pace
Auguro pieno successo all'iniziativa inviando a te
Ai relatori e a tutti gli intervenuti i miei più cordiali saluti firmato Renato Schifani Presidente del Senato della Repubblica
Caro ministro e cari relatori come sappiamo
La settimana ministeriale che si è svolta a New York avuto come questione fondamentale
La questione israelo palestinese
Il tema era la diplomazia preventiva ma
Tutta la politica si è incentrata su questo tema
E anche sulla richiesta di riconoscimento che è stata presentata il ventitré ad Abu Mazen
Ci sono state varie posizioni gli Stati Uniti non appoggiano nessuna risoluzione che non abbia l'ok Israele
La Francia affatto un'ipotesi intermedia di ricco di riconoscimento come
Come lo Stato del Vaticano
La Turchia con il suo primo Ministro Erdogan
Ha espresso i diritti dei palestinesi attaccato Israele ma anche ribadito il riconoscimento di Israele
Voglio anche ricordare che molti parlamentari italiani vero fiamma
Fin qua centocinquanta si sono espressi contro l'unilateralismo
E per
Il ritorno alle trattative
Una dichiarazione in merito unilaterale questo è il concetto in quel il contenuto in quella dichiarazione violerebbe gli accordi
Esistenti tra Israele e quali e i palestinesi e in particolare violerebbe gli accordi di Oslo
La richiesta come sappiamo è sul tavolo del Consiglio di sicurezza che potrebbe esaminarlo senza fretta senza fretta
E comunque sappiamo che in ambito Consiglio di sicurezza Obama ha già dichiarato che porrà il veto
Il quartetto
Nel frattempo ha presentato una dichiarazione
Una dichiarazione per una risoluzione in Assemblea generale che al di là dei contenuti propone un timing
Un mese per la prima riunione preparatoria tre mesi per le proposte sui confini e sulla sicurezza sei mesi per raggiungere dei risultati concreti e arrivare ad una
Accordo di pace entro la fine del due mila dodici
Con
Dei momenti collegati alla convento alla convocazione di una conferenza di pace da tenersi in Russia
Una conferenza dei donatori a sostegno dell'Institution building palestinese e ponendo indubbiamente delle condizioni molto precise quali no azioni provocatorio
L'Italia
E questo lo voglio sottolineare in modo particolare supposizioni che indubbiamente sono filo israeliani si è mossa con coerenza con molta coerenza per la coesione dell'Europa
è stato uno dei punti fondamentali
Che
Il nostro Ministro degli esteri Franco Frattini ha voluto particolarmente evidenziare anche
In occasione di una audizione
In Parlamento di fronte
Alle Commissioni esteri Camera e Senato
E questa fermezza finalizzata alla coesione dell'Europa
Che l'Italia ha fortemente voluta fortemente perseguito dire che
è stato un risultato che riconosciuto a livello europeo
Vedi Heston ha confermato questo e anche
Lo stesso Ministro degli esteri francese proprio in una
Dichiarazione dell'altro ieri dopo l'incontro con il nostro Ministro degli esteri
Ha detto che c'è una posizione comune di cui abbiamo parlato col Ministro Frattini e che appunto a come obiettivo la possibilità di realizzare appunto un percorso finalizzato alla realizzazione di un accordo di pace
A fronte di queste posizioni e concludo ieri proprio ieri né il primo ministro italiane Netanyahu a confermato
La sua posizione di accettazione
Accogliamo con favore la proposta del Quartetto
Di avviare al più presto le trattative dirette quindi una disponibilità che indubbiamente
Sì sia
Sì rifà alla posizione del Quartetto
I palestinesi invece
Hanno Espresso una posizione
Assolutamente non di non disponibilità affermando che Netanyahu
Esprimo una posizione di inganno e addirittura anche
Mettendo su una posizione di attacco nei confronti di Blair che appunto è l'inviato speciale del quartetto
Questo in estrema sintesi un po'lo stato dell'arte
Delle ultime realtà e delle ultime posizioni successive alla settimana ministeriale delle Nazioni Unite e allora qui c'è un grande punto interrogativo che fare
Come procedere di fronte ad un tema così importante bene credo che l'incontro di oggi
Ripeto molto attuale e con un pannello così valido per affrontare
Globalmente
Questo tema così importante e così fondamentale nell'economia dell'equilibrio mondiale credo che possa dare un contributo per
Sviluppare dei percorsi te sviluppare delle iniziative per fare in modo che appunto ci possa essere una apporto verso una soluzione annosa di questo conflitto israelo palestinese e allora fatta questa premessa è questa in cui questo inquadramento non mi rimane che dare con grande piacere la parola
Al nostro Ministro degli esteri Franco Frattini grazie
Grazie molte
Grazie molte al
Presidente Pianetta grazie caro Enrico grazie Fiamma Nirenstein per aprire
Promosso è animato anche quest'incontro di oggi con
Delle presenze che certamente
Potranno per
Riflettere far riflettere su una questione
Che certamente è stata come è stato detto al centro dei lavori dell'Assemblea generale dell'ONU che si è appena aperta a New York un tema su cui
Da molti e molti anni la comunità internazionale lavora senza fino ad oggi una soluzione positiva e definitiva
Un grande tema su cui della prima riflessione proprio la premessa se vogliamo arrivare alla pace
Non possiamo immaginare che ci sia una parte che vince una parte che perde perché altrimenti alla pace non si arriverà mai
Nessuna delle due parti può permettersi una sconfitta non solo come un po'più brutalmente si dice può permettersi di perdere la faccia ma non può permettersi neanche
Una
Sconfitta di sostanza nella
Prospettiva di un assetto di medio periodo che
Oggettivamente
Quello a parole dichiarato da tutti
Due Stati per due popoli uno Stato ebraico che viva insicurezza allo Stato di Israele accanto ad uno Stato palestinese un vero Stato palestinese con i suoi confini
Che insieme creino condizioni per la
Prosperità del Medioriente se questa è la premessa da cui credo tutti noi dobbiamo partire io dividerò le mie riflessioni in tre punti
Dicendo che purtroppo
Le preoccupazioni oggi superano i motivi di ottimismo anche dopo questa settimana di lavori e dopo i lunghi Nesi che hanno preceduto las Blair generale dell'ONU le preoccupazioni superano i motivi di ottimismo e le mie riflessioni riguarderanno la situazione di Israele nel contesto mediorientale anche alla luce
Degli sviluppi delle cosiddette rivoluzioni arabe nei vari Paesi della regione
La condizione dei palestinesi e il terzo spunto di riflessione dove siamo come comunità internazionale quali sono a mio avviso ad avviso dell'Italia
Le prossime tappe che si dovranno percorrere prima riflessione il contesto in cui
Israele si trova
è chiaro che se guardiamo agli sviluppi dei movimenti di liberazione un rivoluzionario o comunque che hanno determinato cambiamenti nei regimi della regione mediorientale del Nord Africa questi
Hanno portato degli affetti che
Israele guarda a mio avviso legittimamente con preoccupazione nei suoi confronti
E che
Ecco la piccola nota di speranza se invece si traducesse ero in opportunità
Potrebbero vedere finalmente quello che
Noi desideriamo e cioè
La normalizzazione dei rapporti tra lo Stato di Israele e gli Stati arabi
Oggi prevalgono le preoccupazioni israeliane
Prevalgono giustamente quando si prende d'assalto l'ambasciata israeliana al Cairo
Quando vi sono
Gravi azioni che portano
Alla morte di persone momenti
Che da un lato inaspriscono le tensioni con l'Egitto che era stato finora tra gli Stati arabi quello che è più
Aveva lavorato per l'integrazione positiva dello Stato di Israele in una
Collaborazione con gli Stati arabi e che invece
Si trova in una situazione di
Da un lato difficoltà dall'altro di inasprimento dei rapporti bilaterali
Quando da Gaza continuano meglio riprendono con veemenza i lanci di missili che arrivano nei villaggi
Israeliani io sono stato aste rotte ho visto
Le scuole per i bambini
Sottoterra perché se si fa il campo giochi all'aperto piovono i razzi nei campi scuola e nei campi giochi dei bambini insomma i razzi continuano accadere
Quando vediamo che la lunga e faticosa trattativa per liberare il caporale Shalit sembra ormai dimenticata
Quasi non se ne parla più tanto sembra che a mass
Abbia irrigidito anche in questo una posizione tanto da
Criticare
Fortemente la stessa decisione palestinese di presentare una
Proposta di risoluzione al Consiglio di sicurezza
Se guardiamo l'oggettivo deteriorarsi dei rapporti con la Turchia
Potremo affrontare un'altra volta le ragioni e i torti di questa situazione che non sono mai
Tutti da una parte ma che certamente ridono lo Stato di Israele oggi
In una posizione
Più difficile nel quadro regionale con un attivismo turco notevole in tutti i paesi attraversati dalle cosiddette rivoluzioni arabe dalla
Tunisia la Libia all'Egitto alla Siria
E vedono quindi questo inasprimento di relazioni diplomatiche con Israele come un ulteriore elemento che tende a lasciare lo Stato di Israele in una posizione di maggiore isolamento
Che credo non sia né nell'interesse
Del mondo arabo nei
Nell'interesse di tutti gli attori regionali Turchia compresa ecco perché
è chiaro che noi
Su questi contesti avendo fortunatamente l'Italia eccellenti rapporti di amicizia con tutti gli attori di questa Regione
Abbiamo il compito di dare il nostro contributo come fanno altri attori primo luogo gli Stati Uniti per cercare di recuperare
Queste fratture queste difficoltà queste incomprensioni ma è un dato di fatto
La
Registrazione fotografica fatta dall'immagine del Ministro del Segretario americano alla Difesa Leon Panetta che si appresta
Ad un viaggio nella regione quando egli ha detto
Israele appare oggi anche diplomaticamente più isolata per le difficoltà sopravvenute con l'Egitto e con la Turchia sono tutte considerazioni che ci devono
Imporre
Come dire
Un
Ancor più forte impegno per evitare che questo isolamento israeliano sia davvero aggravato o anche continui come oggi appare essere cioè una oggettiva difficoltà
Ad esempio ad una come dire
Anche lontana prospettiva di normalizzazione anche soltanto economica dei rapporti del mondo arabo per non dire normalizzazione politica
Questo sentimento è il sentimento che io personalmente ho raccolto nei miei incontri di New York e non solo
Con gli amici israeliani ma
Con molti Paesi della Regione molti Paesi arabi della regione cominciare dall'Egitto
Dalla lega araba dalla Tunisia la Libia la Giordania Paesi che hanno evidentemente tenuto a marcare
Per non parlare della Turchia
Come in questo momento il loro sostegno alla posizione palestinese
Anche se
Ne comprendono
E io spero che ne comprendano i limiti oggettivi come rilevati dalla dichiarazione del Quartetto è una posizione per loro soltanto una posizione per loro quasi obbligata
Dall'altra parte ci sono i palestinesi
Vedete
Consapevole che
Quel che ho detto all'inizio non vogliamo vinti e vincitori in questa
Delicata questione internazionale
L'Italia che ha molte volte dimostrato di essere probabilmente in Europa il migliore amico di Israele
Riconosce i diritti dei palestinesi e del popolo palestinese noi siamo convinti che lo Stato palestinese debba poter essere una realtà
E poi diremo e dirò quale è lo strumento con cui questo risultato deve essere acquisito
Sono personalmente convinto che il presidente Abbas voglia sinceramente la pace
Quanto la vuole il Primo Ministro Netanyahu li abbiamo ascoltati tutti e due a New York e che il Presidente Abbas
Sia certamente oggi il migliore interlocutore possibile per Israele per fare la pace
Io
In questo
Condivido la opinione del Presidente Peres che ha detto questo poco tempo fa
E credo che oggi sia interesse israeliano che la credibilità del Presidente a basse non sia ridotta non sia offuscata
E quindi dal lato palestinese ne dobbiamo comprendere come all'interno del sistema palestinese
Il fallimento oggettivo della riunificazione o riconciliazione palestinese
è un altro di quegli elementi nuovi
Così come il cambiamento del mondo arabo che hanno un impatto questa volta l'impatto ce l'hanno sui palestinesi
Quando Hamas
Parifica l'iniziativa palestinese ad un non senso o ad un'iniziativa un'azione controproducente che nulla potrà essere per il bene dei palestinesi
Comprendiamo bene come non solo la riconciliazione palestinese
Non c'è stata
Insomma comprendiamo come la credibilità del Presidente Abbas credo sia interesse di tutti difenderla e sostenerla come l'Italia intende fare
Vi sono poi provocazioni che abbiamo visto oggi ripetersi ancora una volta contro i palestinesi non possiamo negare che l'incendio della moschea in Galilea una Mossa indubbiamente grave
Che da
La possibilità
A coloro che non vogliono la pace di dire vedete
C'è una provocazione forte nei confronti dei musulmani credenti della Galilea l'incendio volontario di una moschea
Che ad onor del vero il Primo Ministro Netanyahu ha immediatamente condannato con forza e bene ha fatto a condannarla è uno di quei gesti che fanno vedere come
Sotto la cenere
Vi sono fermenti molto preoccupanti
E indubbiamente l'Italia ha sempre parlato del parlerà da amico sincero di Israele D'Amico dei palestinesi che rivolgendosi ad entrambi
Farà un discorso e affatto sempre un discorso che mira all'unico obiettivo possibile quello della pace per i due popoli e per i due Stati uno dei quali
Che dovrà nascere
Però proprio perché siamo amici di Israele
Noi abbiamo il diritto il dovere di chiederci e di chiedere ai nostri amici israeliani essendo anche le ali ad una posizione europea
Che abbiamo tutti insieme e condiviso voi sapete che non abbiamo molte volte detto che i confini del sessantasette con
Degli scambi di territorio frutto di negoziato solo la strada per arrivare la demarcazione dei confini
E che questa strada attraverso il negoziato è l'unica strada che porterà alla pace porterà ai due Stati
Ma allora siccome non abbiamo avuto e non ho avuto
Negli ritardi né imbarazzi ad adottare tutte le decisione tutte le decisioni esprimendo voti a nome dell'Italia dinanzi
All'assemblea dell'ONU per garantire
La non negoziabilità della sicurezza di Israele per garantire che Israele non sia messo all'indice come la conferenza di da Orban avrebbe voluto fare nel ritirare la delegazione italiana dalla cosiddetta Darbac in tre
Credo che l'Italia abbia titolo a porre una domanda ma perché in queste ore si annunciano mille insediamenti sappiamo tutte le risposte dei nostri amici israeliani sappiamo perfettamente
Tutte le risposte ma
Al di là della sostanza su cui il dibattito è lungo e sarà ancora lungo perché in questo momento
Perché nel momento in cui tutto il mondo si sta adoperando per accompagnare Israele verso la ripresa di un negoziato e i palestinesi
Ovviamente hanno colto questo elemento come un elemento controproducente allora queste domande noi abbiamo il dovere di farle essendo come vogliamo essere il migliore amico di Israele in Europa chiediamo ai nostri amici israeliani di aiutarci ad aiutarli sempre meglio
E vedete tanto più è vero questo che nelle risposte che sono state date da Israele che voi conoscete meglio di me
è stato detto ma
Quella è una decisione che riguarda una valutazione preliminare che non si traduce subito all'inizio delle costruzioni mi che riguarda una valutazione delle Commissione del ministero degli interni sulla agibilità delle concessioni ma se questo è vero
Ancora a maggior ragione perché annunciarlo ora proprio in queste settimane così delicata
Questa è una domanda in cui
Noi tutti
Potremmo e dovremmo trovare una domanda in cui la risposta in cui ritrovarci questo aiuterebbe molto anche chi come l'Italia non si è mai fatta scudo il riparo di niente quando c'è stato DIA
Ragione motivo di affermare che la sicurezza di Israele non è negoziabile in nessun caso e per nessuna ragione
Terzo ordine di riflessioni dove stiamo andando
è stato dal presidente Pianetta riassunto perfettamente lo stato dell'arte la comunità internazionale
Fortunatamente come l'Italia voleva
è rimasta unite
Non c'è stata la tenuta divisione tra Paesi europei
Che avrebbe imposto certamente delle scelte tali da far perdere all'Europa credibilità un'Europa che si schiera con gli uni contro l'altro e che perde unita al suo interno è un'Europa che non è in grado di giocare un ruolo credibile sulla scena internazionale
Se vi fosse stata poi
Una frattura tra Europa e Stati Uniti su un tema del genere
Una frattura euroatlantica avrebbe reso ancora meno credibile qualsiasi tipo di proposta per la soluzione di pace
E invece siamo riusciti a tenere unite all'Europa anzitutto
E non tutti erano convinti
Che l'unità dell'Europa fosse il valore supremo da tutelare
L'Italia ne era convinta e che quindi non si potesse cogliere il rischio di anticipare posizioni nazionali
Voi conoscevate tutti la posizione nazionale dell'Italia ma noi abbiamo accettato di non esprimere la
Finché questa posizione non è stata la posi zione del Quartetto e ancor prima dell'Europa e cioè
Che il negoziato e la via per arrivare allo Stato palestinese
Questa è la strada su cui
Abbiamo ottenuto la coesione internazionale oggi
Abbiamo la necessità
Che il negoziato riprenda secondo quei termini
Che sono stati accettati dal Primo Ministro Netanyahu e che non sono stati ancora accettati dei palestinesi mi permetto di dire ancora accettati
Perché io credo che un
Margine di azione lo si debba ancora riconoscere
Da un lato e i palestinesi per
Mettere a fuoco sempre meglio che cosa ad esempio significhi l'offerta di ripartire senza condizioni pronunciata dal Primo Ministro Netanyahu
Può significare questo negoziato sui confini che attraverso
Reciproche concessioni porti davvero ad una demarcazione
Che non sarà quella dei confini del sessantasette perché tutti comprendono a cominciare dall'Europa come scambi di territorio siano inevitabili
Ma che non nasconda il principio che quella base di confini del sessantasette sia l'elemento da tenere a riferimento con le correzioni che le due parti
Insieme porteranno
è questo il significato della parola dell'espressione dell'impegno
Negoziato senza precondizioni convincere in altri termini palestinesi che sedersi intorno a un tavolo è interesse anche loro
Manterrebbe la credibilità del Presidente Abbas
Manterrebbe la credibilità dell'iniziativa di pace araba
Che non dobbiamo dimenticare che non dobbiamo togliere dal tavolo che serve a tenere unito il mondo arabo non contro Israele ma per la pace
Questo è
Il prossimo obiettivo queste la prossima tappa che noi abbiamo davanti
Chiediamo evidentemente agli uni e agli altri di comprendere
Come
Se l'Assemblea generale dell'ONU se il Consiglio di sicurezza fossero mette messi dinanzi alla necessità di decidere
Di votare di dividersi
Non vi sarebbe una risposta adeguata alla domanda centrale
Che dovremmo porre oggi
Quale
Il giorno dopo un eventuale voto cosa accade il giorno dopo
C'è uno Stato palestinese per il popolo palestinese c'è uno Stato capace di funzionare con i suoi servizi con i suoi confini
Con la sua capacità di creare sviluppo o c'è invece una dichiarazione politica
Per forte che essa sia
Per maggioritaria che essa sia dinanzi all'Assemblea generale che in realtà
Richiede comunque un ritorno ai negoziati affinché l'enunciazione dello Stato si possa tradurre
In uno Stato reale che funzioni che esista che si possa vedere e toccare concretamente
Allora il giorno dopo che noi vogliamo è un giorno dopo che facilita la ripresa del negoziato che crea più problemi alla ripresa del negoziato ecco perché
Noi pensiamo
Che negoziare oggi
Sia una prospettiva migliore e più rassicurante per i palestinesi così come per gli israeliani
Che non sedersi comunque a un tavolo perché di questo si tratterebbe dopo un'eventuale pronuncia adottata con una votazione comunque
Il negoziato rimarrebbe il perno attraverso il quale si arriva ad uno Stato palestinese non solo annunciato ho proclamato ma
Creato queste quello che noi vogliamo
Ed ecco perché io dico guardiamo molto alla prospettiva del giorno dopo guardiamo a che cosa vogliamo conseguire
Con gli sforzi della comunità internazionale
Concludo queste mie riflessioni
Dicendo che l'Italia non arretro cederà dalla sua
Determinazione di aiutare questo processo in un quadro europeo
In un quadro con la comunità internazionale più condiviso possibile sostenendo
Certamente non solo l'esistenza ma la sicurezza irrinunciabile dello Stato di Israele
E il diritto come è stato ebraico di Israele come Stato degli ebrei e questo non può voler dire che
Ad esempio
Gli israeliani arabi
E cioè i cittadini anche membri della Knesset non avrebbero più
Diritto di vivere in quel futuro momento in cui l'affermazione di Stato ebraico dovesse essere una proclamazione internazionale perché questo
Credo nemmeno il Governo attuale di Israele lo pone
Pensare
Ma affermare il principio che dopo tanti decenni quello che
Fu il momento storico di ricomposizione dopo la Shoah e dopo la tragedia dell'Olocausto
Debba finalmente poter essere affermato non solo auto affermato ma riconosciuto dalla comunità in nazionale per i palestinesi è ovvio che il diritto ad un vero Stato è irrinunciabile ormai
Io mi permetto di dissentire
Da coloro che parlano di uno Stato con qualche Carat con certe caratteristiche uno Stato nasce
O non è uno Stato
Quindi lo Stato deve nascere come un vero Stato con i suoi apparati
Con le sue forze con la sua sicurezza
La sicurezza non contro Israele perché è chiaro che non possiamo pensare che nasca incidenti in Cisgiordania una nuova grande Gaza contro Israele ma che nasca un vero Stato
I palestinese che garantisca nel suo interesse
I confini con Israele in sicurezza
Quindi non uno Stato con una deminutio non uno Stato che nasce monco di funzioni statali ma lo stato vero questo è quello per cui lavoreremo ma è evidente che
Il negoziato si fa se ci sono le volontà delle due parti
E questa è l'ultimo punto davvero la comunità internazionale l'Italia all'Europa il Quartetto possono aiutare incoraggiare prendere fare appelli all'amicizia la responsabilità ma poi il negoziato
Lo debbono fare le due parti non possiamo essere noi a stabilire noi il negoziato a sostituire in evoluzione Torin questa è l'unica cosa che non possiamo fare ma io credo che oggi
Il la ripresa del negoziato una responsabilità comune io mi auguro che i due leader e il presidente Abbas e il Primo Ministro Netanyahu
Dimostrino con i fatti quella volontà di pace che nei loro discorsi all'Assemblea generale dell'ONU hanno proclamato grazie
Grazie Ministro
Anche per l'uva chiarezza della
Esposizione
Quindi preoccupazioni ma poi necessariamente bisogna approdare
Alla volontà e al negoziato mi pare che questo non ci sono altre scorciatoie
E le altre illusioni rispetto a questa necessità
Bene adesso io vorrei
Anche per un dovere di ospitalità se lo Quincy pacifici me lo consentono dare la parola veri Rubin
Per
La sua autorevolezza e per il contributo che può dare a questi nostri lavori
Quindi prego a lei la parola professore
Collazzi molto Gibo sostengo spero perché
Occultamento come me ne sto il processo per il
Degli esteri persone citoriduzione senza che fa presente anno sappia bene
Del grande appoggio che viene dato dall'Italia da questo Governo dall'ultimo amministrano dalla Ministro degli esteri molto apprezzato
Grazie tutti i Paesi non avessero avvenuti la stessa posizione dell'Italia sconfitta sarebbe risolto sinceramente se fosse il diplomatico
Che è un'ottima cosa ha da essere io semplicemente dire che Israele qual è la base Israele pronta a negoziare l'unico il Governo israeliano tra mente ogni giorno negli ultimi tre anni ha detto anche può le lutto negoziare che Israele né per la soluzione dei due Stati tra mi fermo qui
Ma siccome mio dovuti sono un esperto del Medio Oriente sono professore universitario non vorrei cercare di spiega aree perché le cose sembrano così strane
Biella situazione veramente bizzarra
Il
Io in teoria e questo quello che la maggior parte dei Governi europei
Ho avuto quindi pensano che i palestinesi soffrono
Nausea dell'occupazione nel vogliono un loro Stato udibili se questo fosse vero allora perché
No nel due mila e uno dei vice ancora non esiste questo stando
E perché
E la leadership palestinese se si è rifiutata di negoziare per quasi tre anni voi
Graziani
Spero che questo mito che adesso vengono
Allora benché parla di desse per palestinese non vuole la proposta del Quartetto
Se noi dobbiamo affrontare il convitto dobbiamo capire tuttavia se le cose anche se noi usiamo le stesse politiche perché
Lunghe file per il futuro dovranno essere adeguate ma devo spiegare perché e vorrei anche parlare guitto di tre cose pazze quattro cose prima il dottor esperienze Seriana a
Il bilancio è un po'
Secondo oltre la politica palestinesi ora in poi diverso Luongo gli scenari futuri né infine alcune parole sulla situazione reggiana e spero che quando membro ha finito
I passi amo capire delle cose che sembrano ancora molto strana Luigi Mazzillo un ritorno all'esperienza israeliana nel mille novecentonovantadue
Non esente Israele negoziato andarmene novecentonovanta al bere a
A firmato rimpalli nostro adesso è stata una sperimenta dal punto di vista israeliano
è stato vero che i palestinesi volevano lo Stato e la pace filiere ovviamente gli era stato offerto quasi tutto quello che volevano è avrebbero firmato l'animale cioè alla fine di questo sperimenta nell'Milani abbiamo visto prima candele pendenti e poi dopo con nel precedente bel che imponeva sopra un postali che questa se non risultata bene infantile
Ma abbiamo visto quando gli è stato fatto la state dipendente presidenza quella capitale Gerusalemme estere anche se non c'erano delle battute non voglio fare il novantasette per cento tracce strozzare né a me no bella per noi
Che chiamiamo depongano degli accordi in Argentina del ventuno miliardi di dollari di aiuti internazionali e
Per coinvolgere tutti ma la finestra di apertura dei negoziati Yasser Arafat Van Miert larghe ottanta e Yasser Arafat a rete dato anche la proposta di Clinton
Nella comprensione che a tra destra e le
E questo non è solo dalla destra ma tutto lo spettro ripartita politica igieniche inerzia ibride
Anche lungo oggi la leadership palestinese è contrario un'eccezione BO gruppo al passa un'eccezione
Quindi un agli utenti a volevano una vittoria totale eliminare essere dalla mamma Senaldi decedeva che se lei se vuole avere una vita relazionale
Allora è assolutamente logico un polmone spingerebbe alcuna soluzione di compromesso potrebbe bloccare
La loro fitta rete di tale i muri delle se loro sono dovuta avranno lo Stato e rimetterlo nel proprio qui nello Stato
Con grosse garanzie di sicurezza e se dovesse riconoscere Israele come è stato brani corale dovesse modificare le forze militari che devono essere sport determinazione dell'accordo questo bloccherebbe il loro tentativo dati
Aprire un secondo stadio incompleta perché si svolgerà Israele e questo è esattamente il motivo per voi poi volete questo ancora molto ma è questa il motivo che i depuratori vogliano aspettare dieci venti o trenta anni per avere uno Stato io
Quindi o due ruoli Urso io la ritiro perché se no devono dopo ma a accettare l'idea e questa è la fine del configura io non ho neanche farlo solo sulla base delle opinioni ma mi perché ho letto per anni e le dichiarazioni dei leader palestinese Company però voglio tornarci tutti sobrio la comprensione di Israele esternalità anche in Israele buona parte dice che Israele eri pronta
Accettare la soluzione con i due strade che Israele approntando un a tornare chiodo ma qualcosa che debbono essere vicina ai confini e sessantasette ha mai visto la maggior parte scali non creda o no il nostro partner se è pronto a farlo o che possa farlo perché
E telematica e noi dobbiamo rispondere a una domanda c'è un mistero perché e palestinese rivederne avvalersene se ma hanno l'hanno colto le opportunità che hanno avuto
Ma prima di affrontare questo mistero voglia parlare anche di un altro punto molto importante o no delle delusioni per Israele
Con l'esperienza dei processi di pace quella degli anni Novanta è stata la composizione che diteci palestinese
è anche la seria non
Pronta per la pace anche se viene fatta un'offerta generoso
L'altra conclusione che c'è stata una tremenda delusione delle reazione dell'Occidente ne dovremmo ricordare lunghe
Pubblicità dalla dichiarazione dei veneziani sia di bandiera
Ha negli anni ottanta negli anni Novanta è stata detta che Israele accorsa dei rischi per la pace una ancora e
Voi e che avrebbe abbondante sostegno del resto del mondo ma questo non è avvenuto è avvenuto esattamente il contrario cioè più concessione affabile Straelle più rischi a concorso
E più compromessi offerte dopo più vittima votanti all'antagonismo contro Israele è in grande parte del mondo occidentale o un aumentato ecco esso a confutato dalla desse Heche Israele non
Pronto a correre rischi affermare concessioni emettere i palestinesi
Avrebbero accettato la pace è che invece se avessimo così i rischi avessimo fatta concessionari saremmo stati sostenuti dal mondo e questa invece il contrario ecco perché il Governo israeliano gli estremi anche questo fattore la nostra parlando della posizione di cui ha parlato nel suo discorso ma lingua purtroppo nei media comunque oggi addentare né come gli occidentali nacque siamo diretti se questi Governi là si parla di questi rischi che nepalese la tesi dominante del mondo di oggi soci
Ma è stata che Israele anni non sarebbe mai ritirato Veba no
E invece lo ha fatto sulla a nome della promessa internazionale
Poiché Guido no agli Hezbollah non avrebbero potuto ricostruire le proprie forze sulla base di Armento de queste promesse non sono state non è
Fratelli Israele si è ritirata dalla striscia di Gaza
Noi abbiamo avuto grande cause che sono per alcune settimane fa e tutte sono solo dimenticato illiberale e poi il primo amministra membro dell'Assemblea per ogni politico dell'attuale dubbio ministra paga molto ammassamenti abbiamo avuto grosse condanne di serie anch'esse si sono voluti difendere da queste banche
Contrattuale dei abbiamo avuto la trattato di pace per trent'anni coordinare ed Egitto ma non sappiamo cosa avverrà perfettamente da quello che dice il Governo da prima una delle leggi già sappiamo che annovera ecco doveva purtroppo ci saranno gli estremisti radicali in azionarie Eccher utilizzeranno bioetica diversa voi e allora buone e la modello
Sulla base del quale la
Elio Vito a ha funzionato al mondo han portato a un comportamento più rigida da parte di Israele le persone non lo capiscono e non posso neanche capire la situazione andiamo a vedere la politica per le il mese
Il Paolo formule io studio alla politica palestinese ormai di trent'anni conosco i palestinesi per esempio ha parlato per ore con le persone eccetera
Uomini il problema è che niente IBA le senesi ancora non hanno trovato Donato di transizione non è per accettare la soluzione contestati Siena Garlan ledere la composizione del Comitato centrale di farla
Se andiamo a vedere quello che viene scritto e detto
Lo vediamo in arabo soprattutto
Non riusciamo a vedere Abass lo sa benissimo
E il Primo Ministro presenze lo sa dico che il doveva ministro palestinese non è molto contento della situazione ARPA sa parzialmente il sax ma la situazione però sanno qualcosa
Comiche Uruguay sede tutti i Governi al mondo non capiscono ovvero
Nei loro ognuno
Possono vanno a fare una campagna di pace di compromesso
Con Israele per sui loro colleghi e non lo accetteranno perché le persone non accetteranno è perché ammassa non lo accetterà
Lei o e oggi
Sono al cento per cento chiari ecco perché sono andatevi filoni una relazione da perché andare dalle Nazioni Unite e dichiarare l'indipendenza nella terra alle è
La soluzione perfetta Bellorofonte due tante è stata già sprecato un anno
Poi comunque estesa andando alle nazionalità possa dire non dobbiamo negoziare con Israele noi dobbiamo fare alcuno compromessi no no è andiamo alle Nazioni Unite abbiamo mostrato che viene creata già fortuna a ad la possibilità di non dare nulla in cambio
Allora ostili allora il orgoglio quali sono i estremamente che sono stati dati ai palestinesi che si Puno rifiuta venendo a visitare la borsa advisor allegassero uno
Si rifiuta di non avere compromesse
Più compromessi verranno offerti a allora temporale là c'è una narrativa sue stelle del mondo
Chiede sereni vedono come una vera EPA e c'è un unanime
A spetti di
Procedura mondiale che Liguori giammai incoraggiare non fare la pace forse
Molti però capiscono ma se la realtà no non
Si perde nulla e se ne intransigente dopo non c'è non servano a Bonn promessi non si fanno concessione viene una ritmo rimane popolare con la propria base amasse non più uccide
è qualcun altro che offrirà sempre tempio sei erano dovesse
Parlare della storia in maniera più estesa è incredibile quello che è avvenuto negli ultimi tre anni è quello che è avvenuta il Presidente Obama
Perché per esempio nel settembre del due mila nove Yuen o alle Nazioni Unite presente Obama te dato che io
Voglio delle non sapete alto alle bella a voce dalla decente prima amministra manteniamo è stato accordato passa neppure no
Il Presidente Obama che esse belle di
Fare un congelamento di dieci mesi deve inadempienze veramente
Valido propriamente palestinesi sarebbe da rinegoziare Pavarotti ma meno voti
In
Praticamente essere contrari due volte
è e questo non è andata avanti e questo è ridicolo eliminare questa totalmente diverso dalla narrativa che viene data al mondo i palestinesi si rifiuta negoziare i palestinesi si rifiutano di compromette lo dico promessi erba e l'avvocato a Israele è l'ora di Israele è considerata e il cattivo e deve offrirà maggiori compromesse c'è qualcosa di molto sbagliato
E se voi non capite la situazione nonna riuscì e ad affrontarla più perché la soluzione e che poi applicate sbagliata andiamo a vedere la proposta in quanto tenta
Non è una proposta antisraeliana sotto mentre non è una cattiva proposta in linea di principio ma le proposte sia che si basano sull'idea che la leadership palestinese guida a
Vuole assolutamente avere uno sbandato negoziate violenza novemila un piano dei dai tre mesi ma e se non sarò così affrettata erano state al PIL per esempio la proposta
Potrebbe essere non accettata pieno
Ma era bisogna trarre delle conclusioni la conclusione che se vogliamo la pace prima un poeta messa
Poniamo
A andare a mettere delle pressioni e punire la leadership palestinese è la proposta guarda equità citare un esempio ideale è proprio di questa situazione però sospetta
Che nonna riterrà fabbricato in questo modo adesso non voglio prendere troppo tempo però vorrei dire altre due cose dei termini quando
Ancora uno due minuti la prima cosa che non settimo mai parlare il
Dello scenario dal giorno dopo allora ipotizziamo che
Viene riconosciuto lo Stato palestinese dopo a bassa dopo altre Serna bassa ha detto che la prima
Cosa che vuole fare viene dopo è chiedere tutti profughi palestinesi Tatani Israele in più cioè il piano applicativo pena hanno la concessione ma una nota richiesta e la richiesta ma ma che non c'è un'accettazione della
Siete state prese
Rileggere un cuore un
La situazione el condurre stante
Non vorrebbe a vere un ritorno di tutti questi profughi pompieri serene allora supponiamo che ci sia un ostacolo palestinese quale sarebbero le conseguenze prima di tutto quelli probabilmente persone della Santa Montera nel citare la violenza contro le stelle ci severi però De Bellis e demolizione alla frontiera se non possono bloccare queste realtà che non passa per fare le persone chi se ne esitare dovrà rispondere nello Stato palestinese andrà
A alle Nazioni Unite dunque è che far votare l'assemblea generale israeliana anche reti numero due
Allora
Se lo Stato le stesse uguale
Avvenire delle apparecchiature militari e dei consiglieri militari in altri Paesi avrebbero diritto di farlo che cosa avverrebbe estende luoghi il cui perché quella che poi nel come Etnoteam
Formato affermando che il l'accordo poiché viene punito fuori da una corpo testate successore porterebbero essere ammassati
A in effetti per noi l'accordo non esiste allora ecco perché Israele preoccupato vorrei concludere dicendo una cosa o il senso
L'imputato vitigni si sulla situazione regionale una situazione regionale sta andando in una direzione veramente perse ma no no no il tempo per esplorare allora perché questo non è che al momento per Israele fare maggiore concessioni in cambio di nulla ordini porre realtà tedeschi poco con gli enti è il ventotto ottobre pubblica rubinetti ci saranno le elezioni nemici enti eleggibilità volgare appena avremo un Governo onorevole nazionale errata che posso mani sarebbe partita più favorevole il Libano ha gestito dal cliente Serianni e dagli atti Pollack poi dispongo pubblico e qui poi dispongono Dalia sballata ed anche a nome della Siria ictu oculi generali ma è uno Stato islamico radicale la seria ancora allo alleato degli estremisti
E allora non solo bilirubina la Regione sta mando verso una situazione radicale ma noi arduo dando potere a islamisti antecedente tale termine non vogliono avere alcun accordo vanno Israele e allora se ci fosse un accordo Cesare per enormi pressioni per eliminarlo allora o un concludendo oggi allora si sono se non capiamo questa area di un anno e passa ma affrontare la situazione possiamo avere una politica per affrontarla tuttavia allora appena boom dei nomi o una politica internazionale basata solo solo una premessa che essere nell'approvare che vuole la marcia che deve proporre solo delle concessione enti che una volta che si creano Stato palestinese i problemi e spariscono
Questo non funzionerà ho avuto la politica italiana sono sta facendo un lavoro stupenda
Scopo l'analisi del mondo però non ci sono altri Paesi se in particolare per un Paese
Ah è pronto a prendere la leadership e di quello di cui abbiamo bisogno media per un'alleanza internazionale di America del nord dell'Europa Israele turco
Meno del i regimi arabi meno praticare anche se non non sono vere CM e
Negoziazione democratiche in Libano in Turchia aree finiranno a dovrebbero lavorare insieme per
Evitare che i film già visti rivoluzionari prendere sopravvengono Donella Medioriente che creeranno dei doveri tra dagli orari resta belli e la problema c'è tra le Regioni e non tanto il problema tra breve senesi israeliani pericolo neanche
Una politiche o c'è vitale dopo contribuire ad un'ulteriore destabilizzazione del Medio Oriente pure il con un allontanamento dalla Baggia e nonostante tutte le buone intenzioni
Grazie mille proposta giacché l'attenzione
Ringrazio
Impulso
Io
Il suo contributo il pieno
L'approfondimento circa il negoziato e la
E le possibilità dei compromessi che appunto lui ha voluto evidenziare con particolare
Dettaglio
Voglio salutare anche tutte le persone che non sollecita entrare
E che ci guardano dallo schermo che quindi un saluto esterno a questa questa questa sala
Io adesso da lei la parola riprendiamo al dottor
Giancarlo Loquenzi
Il ministro rimarrà qui ancora una mezzoretta quindi se noi riusciamo a fare degli interventi ed inutili ecco tali da poter consentire
Al ministro di ascoltare tutto
è nostra intenzione
O eventualmente insediamenti a lei a lei dottor Rocco insieme
Allora interrompermi quando sono sei mila milioni il
Devo dire che intanto grazie per avermi invitato questa interessantissima con per
Azione devo dire che molte delle cose che avevo in animo di comunicarvi le ha già dette vari Lubin quindi mi
Mi consente di risparmiarvi un po'di tempo e sono quasi del tutto d'accordo con lui
E vorrei avere avuto vorrei avere la stessa lucidità e la stessa competenza con cui lui le ha espresse tassista consequenzialità mio intervento rischia di essere invece un po'più confuso
Una cosa volevo aggiungere e anzi quasi chiedere al professor Rubbia
Questa gigantesca narrativa controfattuale che lui ci ha descritto
Ma io adesso paradossalmente vorrei per una volta nella mia vita prendermela anche un po'con Israele
Pertanto questa narrativa
Si è ingigantita se si è affermata anche secondo me per un e l'orrore di valutazione una miopia strategica un eccesso di drammatizzazione
Rispetto a quello che poteva accadere che poi non è accaduto all'ONU
Credo che sia molto utile come abbiamo fatto questo incontro oggi come siamo già in una fase di antiche l'Ajax e abbiamo visto che tutta questa gigantesca bolla di terribili aspettative che Israele spesso avuto responsabilità di ingigantire di
Amplificare in ogni modo possibile quasi che la sua stessa esistenza fosse legata a quel voto all'ONU
Bene abbiamo visto che così non è siamo in una fase di anti fine Max chissà quanto tempo ci metterà il Consiglio di sicurezza a prendere una decisione nel frattempo tutto ancora più accadere
Che cosa è rimasto di quella giornata all'ONU
Abu Mazen ha fatto una specie di concerto da rockstar
Applauditissimo avuto il suo momento di gloria cosa che probabilmente mai si sarebbe aspettato di avere Israele anche in quell'occasione secondo me ha gestito male la sua parte perché per
Vedete Lieberman e l'ambasciatore israeliano all'home Orsatti andarsene
Non è stata una cosa bello lo puoi fare con lo puoi fare con Hackman energia non lo può fare come Abu Mazen in quel momento dopo di restare a sedere e ascoltare quello che ambulanze ne avrebbe detto e non ha fatto un bel discorso
Questi non sono tanto d'accordo col ministro
Ha più volte evocato delle folle Land e ha sempre detto che le ho rivende santa per i cristiani e per i musulmani non semmai ricordato quanto con la terra è stanca per gli ebrei quindi per fare un discorso molto aggressivo
Molto aggressivo con le Abu Mazen non è un discorso in querela da dire che le di essere esercito israeliano
Ailey passa invalidi civili se la prende con i vecchi con i malati e Maria applaudito da tutta l'Assemblea generale come se fosse appunto una rockstar
Messa lì per fare la sua grande esibizione dagli otto questo rimane molto poco
Rimane molto da poco se non quella narrativa tremenda controfattuale completamente opposta che però continua a essere ad andare per la maggiore l'idea insomma che
La paralisi dei negoziati dica dipenda tutto da Netanyahu
Che è un pessimo Primo Ministro e che è isolato addirittura al suo interno cosa non vera basta vedere i sondaggi
E non è vero che la paralisi dovuta a lui perché
Diciamo il sono stati e Abu Mazen per primo ad aver sempre detto che qualsiasi negoziato aveva come precondizione il Frizzi intesa dei degli insediamenti mentre Abu Mazen mentre Netanya ancora ieri ha detto che si può andare ad un tavolo di negoziati senza precondizioni
Si è detto che Abu Mazen non aveva altra scelta che è quella di andare di andare all'ONU
Che questo è al l'ultima spiaggia l'ultima risorsa per il popolo palestinese tradito da tanti anni di mancata indipendenza ma bisogna ricordare non soltanto il Duemila mangia nel mille novecentoquarantasette i palestinesi
è stato dato uno Stato all'ONU nel novembre e quarantasette e in quel momento cosa fecero voltarono le spalle potevano essere in quello stesso giorno Israele divenne cinquantottesimo stato del
Del pianeta nelle Nazioni Unite e isole e la Palestina poteva diventare cinquantanovesimo risposto Funo grazie preferiamo la guerra
Questo bisogna imporre guardassero poi c'è stata la guerra dei sei giorni quando per un ironicamente no la vittoria di Israele
Tolse a a agli arabi agli Stati arabi Gaza e la Cisgiordania
Ed è la estimi sia nelle condizioni di poterle Riolfi lei palestinesi unificate perché
Cioè c'era stato una schiavitù araba da parte dei palestinesi perché da quarantasette in poi
Iniziali Giordani avevano occupato Cisgiordania Gad eccetera e la vittoria di Israele paradossalmente consentiva alla Palestina di poter fare una trattativa per riprendersi tutti insieme quei territori ancora una volta
Ci fu quel rifiuto poi levato il due mila Campitelli come ha ricordato il professor Rubino ma poi è arrivato anche è arrivato anche la trattativa con Olmert
Che lo stesso Abu Mazen ha rifiutato insomma è una storia
Di rifiuti è una storia di grande retorica e si è sempre visto tentativo palestinese di far fare il lavoro sporco a qualcun altro il lavoro duro a qualcun altro
E questo la cosa che è sempre successo nella storia nella storia Palestina grandi gesti teatrali come quello dell'ONU ma la possibilità e la necessità il tentativo ogni volta di aggirare i trovate delle scorciatoie che non possono essere che non possono essere trovate
Perché se veramente la questione è quella delle del
Diciamo dello Stato food della sto della statualità della
Della della della Palestina dalla basare qui ricordare anche un'altra data
Nel nei negoziati che vengono normalmente chiamati quelli della road map nel due mila tre nella seconda fase dei negoziati road map del due mila tre
Nero su bianco c'era scritto che ci sarebbe stato che veniva offerta la Palestina uno Stato indipendente Wipro vice Val Borbera
Con dei con dei confini temporanei che poi sarebbero potuti si sarebbero potuti definire successivamente e la libertà di fine secolo disse mai e poi mai
Come noi cerchiamo di fare uno Stato rischiando poi
Che le cose di tali che ci interessano vengono rinviate sine die no prima ci si mette al tavolo e se ci sia accordo sui confini ritorni eccetera e poi
Si arriva alla richiesta visto dà vita improvvisamente oggi siamo esattamente al contrario lo Stato subito tutto il resto poi ce lo giocheremo
Ce lo giocheremo qui chissà dove un ribaltamento di strategia che rivela soltanto l'esigenza teatrale di quello che
è stato voluto mettere in scena e che ne però nemmeno per un momento si pensi io pensi palestinese abbiamo creduto possibile c'è stato un ICEF un'intervista
A
Ma Mahmoud Abbas sul New York Times del sedici maggio in cui lo diceva candidamente noi a noi interessa che la Palestina posta ridare un negoziato da essendo dalla posizione dell'essere uno Stato indipendente
Con membro ufficiale Nazioni Unite e non invece un territorio militarmente occupato e non quindi un popolo conquistato cioè
A Bastia esso sapevate tutta questa grande messinscena non avrebbe portato ad la nascita dello Stato ma semmai avrebbe portato all'apertura di una nuova fase di negoziati quello che io credo che
In questo concordo con complesso Rubin
E che
Quella posizione negoziare da una posizione in cui la spada CUD è stata Presa umiltà unilateralmente con un voto le Nazioni Unite non può che
Non poche e compromettere la possibilità di un negoziato
Ci sono dei paradossi che vanno visti uno Stato palestinese NAS nato così avrebbe controllo sul quaranta per cento dalla West Bank perché per il resto ci sarebbe ancora Israele e Hamas allora master cosa diventa uno Stato occupante cioè
Allo stato alla stregua di Israele ma avremo Hamas che occupa illegalmente per lo Stato della Palestina
Alle arriveremo
Tant'è vero che Hamas Hamas su questa richiesta alle Nazioni Unite
è stata sempre molto scettica e per molti motivi
L'unica cosa che interessa veramente Hamas e che questo trattativa fallisca che le piazze arabe si infiammano che l'Egitto per paura di questo che il dell'incendio arrivi anche in casa post arrivare a pensare che il Governo militare posteriore a pensare che in fondo stracciare il contratto il trattato di pace con Israele possa essere
Qualcosa che vale la pena di sacrificare in nome di una riconciliazione nazionale perché
Un un una Palestina in fiamme
Israele che non concede la statualità eccetera farebbe metterebbe d'accordo estremisti i fratelli musulmani moderati
Infine infiammare ebbe piazza tagli
Contro l'Egitto se si azzardasse ancora dire che bisogna fare avere un trattato di pace quindi a Massa interessata soltanto
Al fallimento questo per dire che poi se uno va a vedere diplomaticamente al di là degli applausi della
Dell'Assemblea generale chi è salato Israele perché chiese lato alla Palestina Hamas non vuole non vuole che questa cosa vada in porto e anzi vuole che fallisca
L'Egitto ha il terrore che è questa che l'innesco di questa procedura diplomatica possa portare ulteriore instabilità in un Paese è del tutto instabile ma non la vuole nemmeno fatta perché Fayad
Ha detto in varie interviste che questa cosa lui assolutamente scettico rispetto a questa compagnia de uno che invece il lavoro duro lo sta facendo
Pezzo a pezzo mattone per mattone non è un tentativo di costruire uno Stato palestinese la messa in piedi
La sicurezza la cooperazione un po'più di benessere cioè sta stava cercando Luigi nel diciamo dal suo punto di vista di uomo pragmatico i direbbe non ce lo stiamo guadagnando uno Stato indipendente
A sino al punto in cui verrà quasi naturale che voi ce lo concediamo dell'ONU lo riconosca tant'è che Israele avendo capito la mossa lasciava fare e lasciava sempre maggiori spazi di di manovra di indipendenza di libertà in un processo che andava avanti in maniera fruttuosa questa cosa dell'ONU invece loro delegittima completamente mette Fayad in una posizione in cui ovviamente un po'di esilio tutto contrario ma stante questo manda all'aria
Mandalari anni del anni di anni di lavoro allora gli americani non la vogliono DGSIA io la voglio una Mascolo vuole addirittura dentro fatta c'è qualcuno che lo vuole poi diciamo che Israele e diplomaticamente
Isola AATO sono i palestinesi che si stanno mettendo che si stanno mettendo in un angolo
Dal
Tanto più che che diretti di un Paese democratico che isolato bisogna anche stare un po'attenti perché Netanyahu governa felicemente da quasi tre anni che non è una media
Insomma indifferente nella durata media dei governi israeliani
E i sondaggi lo confermano semmai c'è una piccola se una piccola perdita sul fronte di Lieberman e se il labor guadagna punti è soltanto perché si ha completamente disertato
Diciamo la scena il dibattito sulla politica internazionale e si è messo a cavalcare il malcontento sociale ma se no diciamo indiscussa la linea di di Catania da solo tutto questo per dire che poi in fondo sono d'accordo con quanto diceva il ministro che su uno poi vuole fare
Due Stati due popoli quello che bisogna fare che due popoli siamo d'accordo a farli perché se non non si va da nessuna parte
Però
Dico che bisognerebbe anche vieterebbe sapere gli atti dove penso che Israele si assumessero su responsabilità di aver fatto crescere a dismisura una narrativa così falsa e così controfattuale rispetto a quello che veramente caduto
Grazie Vittorio Feltri do subito la parola
A Riccardo Pacifici
Ma intanto grazie a Fiamma Nirenstein era sa mettere che promuove periodicamente quest'importante opportunità di ragionamento
E non posso che associarmi ai ringraziamenti e anche al plauso per l'intervento che ha fatto il nostro Ministro degli esteri Frattini non oso immaginare
Cosa sarebbe stata una situazione di questo genere quindici anni fa sedici anni fa
Primari io ve dei vari Governi Berlusconi non lo dico per fare un asse Est al presidente del Coni del
Del Consiglio ma i vari ministri degli esteri che ha avuto il Presidente del Consiglio Martino Frattini finiva stesso Berlusconi ancora Frattini
Hanno testimoniato una lineare alleanza con Israele che il mondo ebraico non ha mai avevo avuto modo di poter vedere per questo credo che lì vada reso merito
In maniera molto chiaro sopportando
Una politica filo araba al quale sarebbe interessante
Continuare a discutere e lo dico anche alla luce
Della vigilia che siamo tra pochi giorni dell'attentato alla sinagoga di Roma del nove ottobre in cui ancora molte macchie
Devono essere schiarite qualcuno ci deve ancora spiegare come è potuto avvenire quel fatto nell'Italia dell'ottantadue e qual era questo lodo Moro ma non è ovviamente l'ormeggio l'ordine del giorno
Ho apprezzato ha ovviamente anche gli interventi di chi mi ha preceduto anche molto brillanti e vorrei per essere sintetico chiaro
E provare anche a ad uscire fuori dalla dal politicamente corretto vorrei provare anche a stimolare ulteriori riflessioni anche alla luce delle domande che giustamente
Ci ha posto il ministro Frattini
Intanto la posizione che io sto per esprimere vuole vorrebbe diciamo tentare di dare anche
Una posizione di quello che è lo stato d'animo all'interno delle nostre comunità la mia non è una posizione unitaria il mondo ebraico a diverse posizioni e dopo le elencheremo
Certamente quella che noi diamo a proporre a portare avanti in questo dibattito non è neanche la posizione di Israele
O del Governo italiano ma solamente di quello che si sentono almeno proverò a farlo con estrema umiltà
Gli ebrei romani della più grande comunità in
Italia
Certamente di una parte di loro probabilmente quella maggioritaria
Allora io credo che noi dovremo affrontare
Tre temi
Che cosa e le Nazioni cosa sono le Nazioni Unite
Se hanno anche
A oggi ragione di esistere capisco che è una domanda imbarazzante farlo il Ministro degli esteri
Qual è il dibattito all'interno del mondo ebraico soprattutto
Ci sono gli italiani e mi posso permettere di dire ricordare chi è Netanyahu
Allora partirei da alcune
Considerazioni
Schematica
Il dramma e poter sentire che Abu Mazen
Abbassa il Presidente
Palestinese possa essere il migliore interlocutore per la pace
In Israele Luigi che avendo avuto varie opportunità non ha fatto nulla all'interno non di Gaza ma all'interno dei dell'ANP
Per costruire un processo di pace in mezzo alla sorgente di educare i propri ragazzi all'idea della pace
Non esiste caro ministro Frattini
Tu lo sai molto bene ma è giusto ribadirlo nessun libro di testo scolastico nella
Palestina di Abu Mazen né soprattutto ovviamente di quelle di Hamas che vede ancora con Fini
Con uno Stato vicino che Israele lo Stato palestinese che loro immaginano arriva fino
A fine fa Conte la visione con tutti quelli che teoricamente sono territori riconosciuti dalla nazione unite
E ci troviamo di fronte ad uno sciocco come ha giustamente
Evidenziato
Loquenzi
In cui Abu Mazen non ha solo detto che quella è una terra perché si annida arabi ma proprio chiaramente detto che erano a terra per ebrei e dove nessun ebreo
Potrà mai vivere in cui in un futuro orna Stato palestinese allora mi domando e vi domando ancora una volta
Come è possibile che in Israele possano vivere più di un milione di arabi di origini palestinesi che abbiano capito tali diritti
Che hanno dieci o dodici deputati al Parlamento alla che ne sette non si è mai visto che votano contro il Paese
Sempre con cui e vivono e come possiamo accettare un meccanismo di questo genere senza una cosiddetta reciprocità
Come possiamo accettare le garanzie dalle Nazioni Unite che ha dedicato la maggior parte delle sue riduzioni
Solamente a condannare Israele e la stesse Nazioni Unite che nel settantatré voto il sionismo uguale razzismo e la stessa Nazioni Unite che avuto come presidente di turno per la Commissione dei diritti umani la stessa Libia
Allora o siamo su scherzi a parte ho visto che la vicenda è molto seria abbiamo il dovere di sviscerare la
Abbiamo un meccanismo in cui con molta probabilità se si dovesse andare al voto all'Assemblea generale
Buona parte di quei centotrentatré centotrentaquattro centoquarantanove sappiamo fossero anche centoventi
Di Paesi che stanno per riconoscere Israele che hanno applaudito spillando sulle mani Abu Mazen soli stessi che ad oggi non hanno relazioni diplomatiche con Israele e con quale diritto loro si permettono di andare a fare un voto di questo genere
Senza prima di tutto aprire relazioni diplomatiche con Israele e garantire adesso la sicurezza che appare
Volevo
Portare avanti
Mandiamo
Ancora in ordine
Netanyahu nello stesso discorso forse poco applaudito perché la platea certamente nullo
Consentiva ha detto in maniera molto chiara ad Abu Mazen
Non solo ha risposto al Quartetto a Toni Blair e ringraziamo anche una posizione di Tony Blair certamente siamo pronti a discutere adesso nello stesso palazzo di vetro in questo momento in cui stiamo discutendo ma attenzione non era un uomo che non aveva credenziali
Netanyahu e colui che nel novantatré barra novantaquattro restituì
La MP quella che oggi l'Anp
All'uomo ammesso le chiavi in mano dell'ANP avverrà fatte e per questo è stato criticato in Israele e ha perso le elezioni
Allora l'uomo che oggi si sta presentando al cospetto della pace l'uomo che ha dimostrato senso con minor
Garanzie di quelle che oggi potrebbe dare l'Europa
Che non era ripeto l'Europa del novantaquattro novantaquattro l'Europa
Della Merkel ruolo a l'Europa di
Di Franco Frattini
No
Si ritrova in una condizione di poter essere credibile in un processo di pace perché lui quel processo nuova avviato e CIA creduto
Le risposte le appello puntualmente date professore Ruben da che cosa ha avuto in risposta Israele
Tutti si sono già dimenticati
Quello che fu lo sforzo di Sharon non possiamo dire il compianto ma se fosse qui con noi adesso a parlare
Potrebbe essere l'uovo che può ancora ribadire quello che era il suo programma quando inizio il ritorno doveroso da Gaza ha detto questa è solo l'inizio
Non siamo pronti ad andarsene via anche dai genitori
Dell'ANP per far crescere e non avere un centimetro quadrato di contenzioso con i palestinesi a Gaza certamente non ce ne
C'erano delle soluzioni
Pragmatiche poste sul tavolo di scambio di territori a maggiore enclave araba con quelle maggiore enclave tra virgolette
E Branca ma su questo Sharon era molto chiaro la risposta è stata il rapimento di dilazione ditte una guerra sanguinosa che sappiamo come è andata a finire Israele in quel periodo avuto due guerre pone
Lo stesso tempo quella con il Libano quella ed non era ancora il Libano ora Hezbollah alla guida allora
Quello che si prospetta a mio avviso ed è questo di grande inganno dell'ONU delle Nazioni Unite e di quei Paesi che sono pronti a votarlo
Perché
Il meccanismo che viene alimentato da decenni dalle leadership alle varie leadership palestinese quelle di
Creare illusioni al popolo palestinese
E che le aree alimentare il senso di frustrazione del popolo Paesi del popolo palestinese allora la mia paura lo dico in maniera molto chiara non è che nasca uno Stato palestinese
Macché quello Stato per presenze che dovrà nascere
Se dovesse essere votato
Nascerà su presupposti dove sarà l'ennesimo Paese teocratico dispotico senza nessuna garanzia dei diritti umani al confine di Israele e che si
Sommerà a quel
Paesi che sono intorno
Ma qualcuno si è posto la domanda che cosa succederà il giorno dopo in Giordania
La Giordania che è nata con l'ottantacinque per cento della popolazione palestinese
E che nessuno fino ad oggi ha mai messo in discussione come mai non possa nascere parte dello Stato palestinese anche sui territori della Giordania
Qualcuno si è posto questo problema che è l'unico Paese fino adesso tranquillo con un re
Devo dire ancora Galante
Nei suoi rapporti con Israele ma quanto è forte
Questore e potrà resistere dopo il voto del ventotto ottobre in Egitto con l'ondata dei fratelli mussulmani a quell'accerchiamento di cui Israele
Sarà sottoposta quindi questo è uno dei punti che lo dobbiamo voce che chiedo che forse
Sarebbe bene prendere in seria e serissima considerazione
Esiste poi
Un altro aspetto che secondo me non va sottovalutato
La strumentalizzazione qui mi avvio ovviamente alle conclusione
Si sta utilizzando il sistema della democrazia israeliana il suo legittimo dibattito
Le critiche che giustamente sono rivolta Netanyahu ma erano state rivolte anche al
Ai fini a chi lo ha preceduto governi di destra né di sinistra
Il Israele lo stesso bene adesso è stato oggetto negli stessi attacchi quando ci fu quella strage il Libano non voluta quando venne colpita una scuola ce lo ricordiamo no
Si sta strumentalizzando questo dibattito per prendere israeliani buoni esibirli al mondo quale migliore testimonianza di quello che Israele fa al mondo
Al mondo palestinese e la stessa cosa purtroppo avviene anche all'interno delle nostre comunità
Si utilizzano Fiamma la conosce molto bene l'argomento
Gli ebrei buoni gli si dà una bella visibilità lì si invitano i salotti mi si invitano i talk show magari nei
Dibattiti lì si fa a dire qualche cosa
Che magari lui esprime con loro esprimono certamente non per volere vedere cancellata Israele questo non lo vogliamo neanche pensare
Per poi rivoltata puro contro Israele e aprire un processo nel sviluppare nell'immaginario collettivo un Israele il Paese dell'apartheid allora
Questo è quello che mi fa ancora pensare che forse siamo ancora su scherzi a parte che quindi probabilmente lo dovremmo riflettere perché io personalmente non sono assolutamente disposto
Chi continuare insieme a Fiamma Nirenstein e a tanti altri di fare la parte dell'ebreo
Che attivo quello che è costretto a difendere né ragioni del diritto di Israele magari sorvolando di fronte ad alcune pecche un Israele che si trova oggi sotto processo anche lì c'è una nottata
Non un movimento che tenta di impedire
Una serie di azioni ci vuole fare un corridoio che magari può unire Gaza dalla
Da Ramallah e quindi creare un corridoio non si sa se deve essere con una metropolitana sotterranea o o o a cielo aperto ma comunque c'è una discussione o la discussione in cui non si vuole che Israele costruisca per
Su pochi chilometri di terra un meccanismo che faciliti le comunicazione io sono molto preoccupato di tutto questo perché il paradosso è che nonostante la crisi economica mondiale che attanaglia il mondo
Israele sta dimostrando che nonostante debba spendere buona parte delle sue risorse
Per difendersi per l'esercito per studiare nuove tecnologie per difendersi da grave è un Paese che economicamente sta andando alla grande
Dove cresce il suo PIL quest'anno crescerà ancora di più il prossimo anno e dove sta diventando anche una meta attenzione non dovete presi Capano
Ma dove gli ebrei vanno a vivere perché forse in Israele trovo più fortuna che l'Europa e questo ci dovrebbe far riflettere allora
Io dico al di là del catastrofismo
Che è giusto averlo io credo che dovremmo anche cogliere questo è un argomento che va metto malmesso sul piatto della bilancia
Quelle che sono Israele può dare come opportunità di sviluppo di tutta l'area
Di tutto il Medioriente Israele può competere insieme all'Egitto insieme al futuro Stato palestinese ai giordani Libano alla stessa Siria può aiutare a sviluppare un Medioriente
Evoluto Medioriente in cui non è un caso
In cui i palestinesi sono quelli che riescono in tutti gli Stati arabi dove sono tra virgolette profughi ad essere l'eccellenza perché hanno studiato nelle università italiane se fossero cresciuti nel quarantasette
In quello Stato palestinese che aveva
Dato le Nazioni Unite probabilmente
Noi avremmo avuto una situazione in cui quegli uomini sarebbero rimasti esattamente come i loro amici in Egitto in Sicilia in Giordania il Libano quindi senza alcun tipo di istruzione e di progresso di questo ne dobbiamo essere orgogliosi grazie
Grazie
Subito la parola al direttore Mario Segni che dopo avere
Ringraziato Riccardo Pacifici dei sementieri siamo sintetici riusciamo la sintesi è il mio mestiere
Se lei però
Ok la sintesi del mio mestiere al
Dunque ringrazio Fiamma per avermi distolto un attimo dalle piccole cose della della patria Dal Verme riportato a una delle mie passioni che la la politica estera ringrazio Franco Frattini per per averci dato comunque come dire un contributo ottimista anche se ragione Luigi le preoccupazioni superano l'ottimismo ringrazio bere Lubin per il fantastico spicci che ha fatto meraviglioso
Naturalmente Giancarlo e pacifici pure finiti ringraziamenti parto con quello che ho preparato poco pensato di fare una cosa liberando mila mente da tutto l'immaginario diciamo che è stato costruito su questa cosa che naturalmente influenzato anche me
Allora
Ottobre è un mese eccezionale per rivedere questa storia parto da trent'anni fa
Il sei ottobre ricorre l'anniversario dell'assassinio del presidente egiziano mamma andar pensa adatte chi se lo ricorda alzi la mano come fu ucciso
Io molto piccola
Ma me lo ricordo come se fosse oggi corteo militare dal camion scendono
Le milizie sia vicino al palco Granata mitra e muore trentasette colpi Crivellaro Sadat voi direte che c'entra tutto questo
C'entra moltissimo
E dunque
Tre complottisti sapete chi c'era ve lo ricordate questo
C'era Heiman al-Zawahiri
Destinato poi a diventare il numero due di Al Qaeda oggi medico iniziano è l'erede di Osama Bin Laden che nel frattempo adulto un buco un fronte delle truppe speciali America
Sadat fu uno dei giudici che sotto il regime di Nasser mando all'impiccagione sai
TUB chi era
L'ideologo dei fratelli mussulmani la storia un grandissimo fil rouge guardate
Situazione prima visto adatte Nasser aveva le armi quel tubo le mosche
Le moschee presero le armi i fratelli musulmani cominciano a sognare una tre teocrazia e non con tutti i limiti che aveva i regimi di Nasser una società parare Alba secolarizzata e industrializzata
Questo prima di strada dopo sa adatte Mubarak prende il potere
Aveva le armi i fratelli musulmani continuavano ad avere le moschee
Trent'anni dopo le divisioni di Maometto si sono dimostrate più forti e più pazienti e Mubarak e cadute in piazza Tahrir
Dopo Mubarak
Quindi
Prima di Sadat dopo Sadat dopo un uguale
Dopo Mubarak preoccupazioni di Rubin sono estremamente chiare i militari controllano l'Egitto ma non governano le moschee
E i fratelli musulmani sono in realtà i nuovi padroni dell'Egitto trent'anni dopo i fratelli musulmani sono un passo dalla realizzazione del loro sogno teocratico
Perché parto da così lontano
Perché c'è un filo rosso che lega la storia del Medioriente e dall'Egitto attenzione si dipartono molte delle trame che hanno reso e renderanno molto difficili
I tentativi di pace tra Israele e Palestina
Non vi sarà sfuggito che subito dopo la caduta di Mubarak nel Mar Mediterraneo è entrato una nave da guerra iraniana
Col binocolo guardavano le coste dell'Egitto francamente io quando ho letto la notizia ho avuto i brividi sulla schiena
Il mondo è cambiato certamente le cosiddette primavere arabe lo dimostrano e noi non dobbiamo certo sottovalutare
Ma gli esiti di queste rivoluzioni non solo per niente scritti e non sappiamo che cosa letteralmente può accadere nel Mare Nostrum
Nel Mar Mediterraneo e per questo noi dobbiamo esserci e per questo la nostra diplomazia deve muoversi
Tutti i popoli diciamocelo chiaramente aspirano alla libertà ma intanto non si realizza in un giorno né con una rivoluzione in secondo luogo spesso non si realizza e altrettanto spesso può trasformarsi in un
Il mondo non sta a fare non aspetta i ritardatari non ci sono dubbi che Israele abbia bisogno di
Essere spinto aiutato e così via anche se io credo
Che il primo a volere la pace il primo a volere anche quella soluzione di cui io sono
Non molto convinto dei due Stati sia Israele
Ma va aiutato vanno aiutati gli Stati Uniti che sono in una condizione di confusione a mio avviso assai assai grave
Perché si rimprovera Israele di non saper guardare avanti di camminare col Capponi indietro ma io ho letto le dichiarazioni di Leon Panetta stamattina debbo dire che pure al Pentagono hanno qualche problema di comprensione della situazione globale
La situazione globale siccome faccio il cronista è la seguente
Che ieri da quel signore che dice che bisogna cancellare Israele dalla carta geografica c'erano il leader di Hamas Khaled Meshal esponenti di spicco della Jihad islamica palestinese ed un movimento hezbollah
Qualche unto del real word
E dunque
E dunque la storia continua a essere maestra di vita
Ottobre il sei ottobre del mille novecentottantuno Sadat veniva ucciso il quattordici ottobre del mille novecentottantuno Mubarak prendeva il potere il dieci ottobre del due mila uno cominciava l'Operazione Enduring Freedom in Afghanistan
è un filo rosso assolutamente collegato
Perché in Afghanistan chi c'era
Alzo voi che aveva raggiunto Bin Laden che aveva costruito il network del terrore tutto si dipana essi di parte da questo epicentro e attenzione la Palestina sarà solo un pezzo
Di un disegno molto più grande ognuno di questi eventi che ho elencato continua dispiegare i suoi effetti fino a nove la morte di Sadat che cosa ci rivelò il disegno dei fondamentalisti islamici in tutta la sua potenza in tutta la sua proprietà
I regimi di Mubarak lo ha solo rinviato i Nine Eleven ci ha imposto un'accelerazione e il giorno dopo ci siamo svegliati in un altro scenario c'è chi afferma che quel mondo con le rivolte dei gelsomini si sia concluso
Ho i miei dubbi anzi ci sono dei poveri illusi se pensano che tutto questo sia sia concluso sono sempre le armi a continuare a scandire le date della storia che ai signori
Chi ha lanciato due razzi dalla striscia di Gaza durante le celebrazioni del Capodanno ebraico chi sta minando continuamente sei attacchi dalla fine del regime di Mubarak le pipeline che trasportano il gas del Sinai verso Israele
E poi cari signori fatemelo dire perché io continuo arrestare interdetto da questa cosa per il look ricordate voi udire rutti padre madre io alzo undici anni e latte tre anni Hadassah premesso
Famiglia
Sterminata
Da due palestinesi
Che non hanno avuto pietà di niente sono tornati indietro l'ho sentito il vagito del bambino e l'hanno spezzato
Questa è la dura realtà e allora miei cari amici per concludere uno Stato palestinese non nasce e non deve nascere con un sì dal palazzo di vetro deve nascere
Con il negoziato deve nascere con un
Dei palestinesi alla violenza elusi vero alla pace grazie
Grazie veramente direttore sì
Io adesso do subito la ferrovia assieme
Sì io non farò delle conclusioni ma farò il mio intervento
La prima di tutto io voglio ringraziarvi tutti come al solito
Summit insieme a Magna Charta fate dibattiti straordinari e io devo ringraziare il ministro perché accettato di venire a discutere una materia così delicate così diplomatica
Con della gente così out poche in come noi veramente il ministro
Grazie
Bravo veramente
Perché
Ecco
E
E in più io voglio dire una cosa io ho visto Franco Frattini partire Franco sa benissimo che io anzi insomma sul Tibet e un po'critico e quando ciò tradirli le mie cose le dico anche all'ultimo se senza peli sulla lingua questa volta io l'ho visto partire per per l'ONU
Per questo per questo
Assemblea generale con una determinazione disinnescare quel disegno
Questo era la sua la sua determinazione politica io non non ero lì c'ero stata pochi giorni prima per portare
Una lettera firmata da centocinquanta parlamentari abbiamo fatto tanto lavoro vero
Allora l'abbiamo portata all'ONU con il consiglio dei parlamentari
Ebbene di tutto il mondo di cui mi onoro di essere presidente abbiamo fatto un gran lavoro in questo senso la ne stiamo facendo un altro
Al Consiglio d'Europa dove c'è una situazione anche lì piuttosto difficile però insomma la determinazione del nostro Ministro era quella di dire troviamo un'altra strada cilecca spose
E vi racconto questa causa perché ho la fortuna di sedere
Neanche la terza Commissione la Commissione esteri della Camera
E il ministro ci ha spiegato come la situazione ha detto non con l'Europa non vi è non rompiamo io mi sono molto preoccupata però il ministro mi deve dare atto che alla fine del mio intervento ha detto sono sicura che l'Italia riuscirà a convincere
Gli altri gli altri anche quelli che non sono d'accordo con noi e così è andata perché questa proposta
E del Quartetto non c'è nessun e che ha conservato l'unità europea è una proposta che va completamente la direzione che noi volevamo cioè quella di riproporre senza se e senza ma
E la trattativa la trattativa e dandogli mi sembra che l'unica concessione sia stata quella di darvi delle scadenze le scadenze e poi si starà a vedere le scadente sappiamo cosa sono insomma sono delle cose
Le scadenze scadono insomma voi alle volte si allunga alle volte si accorcia insomma un'altra cosa l'importante era ristabilire il principio della trattativa
Perché come abbiamo detto in numerose occasioni due persone che devono fare la pace devono guardarsi negli occhi devono sapere quali sono le difficile loro
Difficoltà reciproche e lì le difficoltà sono enormi e volerle sanare unilateralmente di per sé è una cosa che cancella
Che cancella ogni accordo precedente ogni sforzo internazionale
Ogni principio che è quello della trattativa che determinerà apporti internazionale in maniera tale
E per cui poi alla fine ci si può fidare l'uno dell'altro altrimenti immaginiamoci se l'unilateralismo diventasse una regola insomma quante pensiamo insomma
Da Cipro ha abbiamo moltissime situazioni in cui uno
Vallone lo stabilisce delle cose unilateralmente e diventa ancora più caotica di quanto lo sia oggi questo insomma è per dire che veramente
Insomma
Ogni tanto bisogna pur dirlo che l'Italia ha fatto la sua parte perché purtroppo molto spesso non lo si dice a sufficienza e diventa appunto un un leit motiv anche quello delle consuete
Critiche al Governo invece in questo caso insomma veramente anzi andrebbe approfondito ulteriormente come ha lavorato l'Italia
E perché l'ha fatto in maniera
Molto molto complessa adesso voglio dire la mia
Grazie voglio dire la mia sulla voglio dire la mia su questa su questo dibattito che su quello che penso io
Abbiamo messo il dito nella piaga Giancarlo io non sono d'accordo con te che dice che Israele ha esagerato troppo esaltare
Che a esaltare il l'importanza di quell'appuntamento l'appuntamento era super importante era il più importante ma non perché
Veniva posta la questione e territoriale
è perché nella sua drammaticità nella sua immensità come ha detto Bari Rubin come avete ripetuto tutti voi veniva ARPA e l'ha detto anche Giancarlo veniva
Riproposta l'intera complessità della questione che ha un carattere eminentemente basi realmente ideologico è la questione della narrativa questa parola che ci siamo
Qui detti via e e la e e ed è e ed è lì che bisogna lavorare secondo me
Molto più che non lavorare un compromesso territoriale a cui Israele disposto e a cui i palestinesi per tutta una serie di ragioni che sono state qui
Esposte quasi da tutti i relatori invece non è pronto ecco bisogna lavorare soprattutto sulla questione della propaganda e della narrativa
Abu Mazen nell'intraprendere
Nelle nell'intraprendere
Il il il suo disegno ONU
Ha fatto una cosa intelligentissima prima di tutto la cosa intelligentissima
Perché come svariati hanno detto Bari rumeni in particolare quelle migliori in modo che i palestinesi non devono trattare niente non dinanzi al TAR e niente
Cioè eliminano quel nemico che sedendo sulla Umma islamica non si può nemmeno prevedere lontanamente che possa seguitare ad abitare qui esso è ne è escluso ontologicamente non può stare in lista sulla umane islamica proibito
C'è chi ci sta chi ci sta se ne deve andare quindi e non si può trattare con quel tipo di nemico lì non non è questa la questione si può fingere di trattare si può mentire come è scritto anche nelle scritture coraniche
Per arrivare
Per arrivare ad un a delle situazioni da cui sia possibile un ulteriore passo avanti questo è possibile
Da per per loro quello che non è possibile trattare realmente non si può fare e non non
Quindi
L'ONU e quello che cancella e qui bene è stato posto la questione dell'ONU dove porre tutta la faccenda in maniera
Così totalmente e
Deprivata di ogni suo fondamentale le fondamento reale e trasferito interamente nell'empireo dell'immaginazione laddove niente possibile tutto tutto si può dire e niente si può fare a loro perché a loro
C'è una maggioranza automatica perché alla Israele Beccherle i due terzi delle condanne
E per i diritti umani mentre l'Iran e la Cina vengono completamente ignorati no no è il paradiso di questa di questa narrativa e qui vengo alla narrativa
Abu Mazen non ha fatto un discorso qualunque all'ONU Abu Mazen nel suo discorso dell'ONU non ha cancellato soltanto
La guerra del sessantasette a tratti ha cancellato il trattato di Sanremo del mille novecentoventi
Cioè ha cancellato completamente la legalità internazionale di Israele il quale appunto fu designato quella terra compresa la Giordania
Perché certo che la Giordania non viene mai messa in discussione la regalarono gli inglesi mentre era stata destinata
Anche se ad essere parte della parte del focolare della patria Dry che nel mille novecento venti chili non se ne riparla perché per carità si tocca una vacca sacra
Nel caso di Abu Mazen quando Abu Mazen ci racconta che Luigi
Ecco comprende quelli perché l'ha detto durante il suo discorso che m'che che conserva hanno in tasca o in casa ancora
Le chiavi delle loro case da cui furono cacciati nel mille novecentoquarantotto di che cosa ci sta parlando ci sta parlando di una delegittimazione totale
Di un
Avversario con il quale non ci si può neanche mettere a sedere poi puoi dire delle cose
Così di bassa narrativa tipo che Netanyahu perfido di destra non fa gli insediamenti eccetera però al fondo di test abbassa man narrativa ce n'è una di livello molto ma molto più sofisticato e e più e più importante che è appunto l'idea
Che quella sia una colonia occidentale che e poi non si capisce come mai soltanto
Quella parte lì del ma dato britannico perché allora anche l'Iraq anche la Giordania appunto anche la siciliani solo di questi Paesi che sostituti stati disegnati
Con la squadra col compasso nel mille novecentoventi avrebbe nessuna validità Israele
E fa parte di questi cade l'Impero ottomano e lì tutto fu
Sezionato e suddiviso questa grande parte di territorio era destinata agli ebrei
Secondo il trattato di Sanremo tanto che poi gli inglesi si trovarono meglio a darne una parte ai loro amici Giordani nessuno ha mai messo in discussione nessuno per carità
Lo vuole mettere in discussione però è curioso che i palestinesi semi fino a vedere l'avvento degli Iblei non come un risultato di questa legalità internazionale ma come un'invenzione
Coloniale di tutt'altro stampo e quindi diciamo così
Abu Mazen si è ripresentato lì
In questa maniera con questo passaporto con un discorso e qui chiudo perché voglio lasciare al ministro la possibilità di dirci qualcosa ancora avrei tante cose da dire ma
Questo è il mio punto basilare Abu Mazen è venuto con un discorso ad hoc
Legato a due questo discorso ad hoc che parte dalla delegittimazione totale di Israele perché
Uno
Che ciascuna masse in casa e quindi deve far concorrenza Carrafa massa deve Camassa lo sa il suo mondo lo sa che quello che lui sta dicendo terribilmente
Nega di ne è una negazione totale lei sa il suo mondo non lo sappiamo perché
Noi amiamo una narrativa invece più dolce che ci dia delle speranze che quella perseguiremo mezzo mondo sa benissimo che quando lui parla di questa chiave su questa chiave poi non ci sono più discussione oltretutto quando arriva a dire che gli israeliani
Fanno questo fanno quello sono crudeli uccidono i bambini insomma ne ha dette di tutti i colori e che cosa serviva questo serviva semplicemente a iscriversi alla primavera araba lui si è iscritto alla primavera araba
E come diceva Sechi adesso
Il e quando ha fatto questo discorso lui che cosa ha detto io faccio parte di una grande rivoluzione di un mondo arabo che sta sorgendo che sta risolvendo il giorno dopo
Io ho sentito un'intervista a un giornalista che era colui sull'aereo e che diceva voi l'avete capito niente diceva voi l'avete capito che noi palestinesi siamo degli altri siamo cambiati non pensate di poterci più riportare
Tranquillamente a parlare di questo e di quello come succedeva nel passato noi oggi facciamo parte di questa grande
Insorgenza queste la mia grande preoccupazione oggi Ministro cioè io ci credo che noi abbiamo lavorato per la pace che lavoreremo per la pace che vogliamo e che vogliamo o con grande sincerità
Come buona che Israele perché già in un Paese occidentale e democratico e quindi la sua maggioranza vuole la pace come tutti i Paesi democratici ma ci dimentichiamo
Che la pace è un desiderio molto elaborato è un desiderio complessa insomma che nasce in Paesi dove la gente sta bene grosso modo insomma no ok
O dove aspira a stare bene invece esistono degli altri universi dove la pace è un valore come ce ne possono essere
Altri insomma dalla guerra o la pace sono delle funzioni
Di ideologia e di momenti storici particolari legati a delle necessità specifiche del del momento che vengono scelte
Non no neri non in base a quello che vuole la popolazione questo è una cosa che non esiste
Questa è una cosa che non esiste vengono scelte invece in base ad una ispirazione
Ideologico religiosa noi non dobbiamo mai dimenticarci questo aspetto fondamentale della questione ammenda pensiero questo appunto se mai va beh insomma questo questo era la cosa essenziale che io volevo dire che
Allora
Allora che cosa possiamo fare secondo me possiamo lavorare sull'ideologia dobbiamo finalmente di Lione palestinesi ok è stato specie spiegateci bene che è stato volete fare
Sarà uno Stato in cui ci sia la parità
Delle donne in cui non si perseguiti no
I dissidenti in cui gli omosessuali non siano costretti a scappare in Israele in cui sommare i terroristi non vengano esaltate insegnate a scuola come martiri
Secondo me è se puntiamo un pochino di più su questo terreno può darsi che otteniamo un po'di più di desiderio di pace perché non è la terra ricche con Italia e l'accettazione
Dell'interlocutore c'è o non c'è e mi se
Giorno che l'accettano e si può andare verso la pace e di questo che noi europei Italia in particolare che ha un buon rapporto con tutto il due dovrebbe fortemente occuparsi io sono certa che non ce la possiamo fare grazie
Caro ministro
Come avviene in Parlamento atterrare
Non senza prima aver ringraziato Fiamma perché come voi sapete che ama potrà essere vicepresidente della Commissione esteri e anche Presidente del Comitato sull'antisemitismo e che ha prodotto sta producendo punto o mento che sarà presentato ufficialmente lunedì diciassette stamattina alla Sala della Lupa a Montecitorio io ecco volevo anche evidenziare questo lavoro
Che appunto la il Comitato ha fatto in questi in questi anni
A termini sulla parola grazie grazie tante Maccanico ho preso moltissimi appunti devo dire
Molte delle considerazioni un po'anche autocarri come ha detto fiamma sono invece contributi interessanti allora veramente pochissime cose che ho tratto anche dalle dai contributi di ciascuno di voi il primo punto io non
Con mai ritenuto di
Dover essere specialmente quando parlo in una sala come questa più israeliano degli israeliani e più ebreo degli ebrei non essendo né israeliano né ebreo io ho fatto quel che faccio perché credo che sia un atto di giustizia sia un dovere morale per questo lo faccio
Non perché voglio
Come dire
A raccogliere la simpatia offendermi ringraziamenti io sono grato della vostra riconoscenza ma insomma io credo che ci siano dei doveri assoluti quando ci sono dei principi su cui non si può negoziare non si deve negoziare
L'Europa era divisa e ringrazio Fiamma per averlo ricordato quando io sono partito per New York io ero consapevole
Che
Era un po'giusto drammatizzare la questione quindi concorderete piuttosto con fiamma che Israele in quel momento abbia avuto la necessità di innescare una questione
Sottolineando le drammatiche conseguenze che sarebbero potute derivare
Da una votazione tout-court dall'andare dritti contro il muro di un voto che avrebbe diviso
L'Assemblea dell'ONU avrebbe diviso l'Europa avrebbe creato uno splitting una divisione tra Europa e Stati Uniti
Dico questo perché alcuni Paesi membri dell'europea avevano dichiarato pacificamente che lo erano pronti a votare sapete quali sono quindi inutile che li ripetiamo a votare a favore di una risoluzione
Qualunque fosse stato il contenuto di questa risoluzione
E la Russia aveva dichiarato che era pronto a votare a favore Paese membro fondamentale del Quartetto il fatto che siamo riusciti a tenere unita l'Europa è attribuito il Quartetto risultato non indifferente e quindi diciamo è stato giusto porre
La gravità delle conseguenze forse
Uno degli argomenti più forti su cui io personalmente ho ritenuto di puntare molto nella discussione che abbiamo avuto
Il giorno prima della decisione del Quartetto a livello di Ministri degli esteri a New York a a Brussa a New York con la signora Ashton
è stato quello del giorno dopo cioè l'argomento che ha
Forse indotto a ritrovare l'unità è stato cosa accade SEC con
Un voto declaratoria ho noi affermiamo un principio
Diamo davvero la risposta a quella speranza quel sogno dei palestinesi
Che è giusto che il loro ottengano ma per un'altra via e la risposta di tutti anche di quelli che erano pronti a votare a favore
è stata dovere ammettere che un voto non avrebbe dato quel risultato pieno di uno Stato che i palestinesi sognano e che hanno diritto ad ottenere allora su questo argomento noi abbiamo lavorato
Terzo argomento ERSA riflessione che
Raccolgo da quanto ascoltato il tema della comunicazione
Sarà pur vero che Israele forse non ha fatto gli errori ed è giusto io ma ritengo che non li abbia fatti nel drammatizzare un po'anzi quel momento era giusto
Ma i nostri amici israeliani meglio l'ho detto mille volte
La comunicazione sui mezzi di informazione di tutto il mondo per insomma questa sì avrebbe dovuto essere un investimento israeliano molto più forte
Lo spiegare con chiarezza
Le buone ragioni della
Intangibilità del diritto alla sicurezza vedete
Basta con una frase spiegarsi
Israele non solo è circondato da Paesi
Che si pongono il problema del contrastarlo in tutte le maniere è vicino ad un Paese che ne nega il diritto a Desy sterile questo non esiste nessun altro confronto-scontro in nessuna altra regione del mondo non c'è mai un Paese che vive
Quotidianamente sapendo che c'è
Un grande Paese potente che forse avrà la bomba atomica che si propone di cancellarlo dalla carta geografica questo soltanto sarebbe un argomento su cui certamente cento viene detto molto ma forse
Non si punta in termini di comunicazione
Io
Non svelo un segreto se dico che il Primo Ministro Netanyahu GUA ben chiaro che il tema della comunicazione è un tema
Su cui Israele deve fare di più ci sono dei gesti certe volte dei gesti che forse
Meriterebbe fare per
Spiegare far capire
Ancora meglio
Io mi permetto di dire ad esempio senza volerlo senza voler
Criticare nessuno come è possibile che nel momento in cui fallisce la cosiddetta riconciliazione interpalestinese del caporale Shalit non si parla più
Quasi non si parla più cioè non se ne parla come se ne parlava prima quando c'era l'Egitto
Che negoziava più o meno discretamente per ottenere questa trattativa di liberazione dei prigionieri in cambio del caporale Shalit adesso
Fallisce la riconciliazione palestinese perché di questo si tratta e scende il fatto vicende un un'ombra sul fatto che queste
Una violazione permanente danni del diritto umano più fondamentale di tutti
Cioè quello di essere rispettato come essere umano avendo almeno l'accesso al resto del mondo per far conoscere se si è vivi o se morti e come si sta questa è una violazione permanente di un diritto fondamentale della persona umana
Perché non è dipinto come dovrebbe essere in modo
Come dire un po'più forte e un po'più ripetitivo perché
Credo che su questo tutti coloro che nel mondo si riempiono la bocca di diritti umani beh insomma non potrebbero che dire Israele a mille volte ragione
Terzo quarta considerazione
Io avendo ascoltato tutti voi dico sono ancora più convinto che
La pace sia davvero un interesse comune
Mi permetto di dire spero che nessuno abbia dubbi su questo l'interesse alla pace e ad avere uno Stato ebraico che vive accanto lo Stato palestinese sia interesse
Degli israeliani tanto quanto interesse dei palestinesi cioè
Come dire l'idea che gli israeliani ci perdano tutto degli palestinesi ci guadagnano tutto non è un'idea che mi convince molto è un interesse di tutti e due
Perché vedete è verissimo che il Governo Netanyahu da un Governo forte è verissimo che al suo interno cresce nei sondaggi come voi avete certamente detto ma è altrettanto innegabile
Che la situazione di accerchiamento inquietante che si sta verificando è un altro dato di fatto
Non per il solo fatto che il Governo Netanyahu un Governo forte io mi sento meno preoccupato dal fatto che intorno si sta creando un clima non più favorevole non più propizio com'era fino a un anno fa intorno a Israele D'Amico dai d'Israele dico questo mi preoccupa non posso dire ma non succede niente noi comunque abbiamo una potenza tale che siamo in grado di resistere certo questo lo so perfettamente
Ma l'interesse a realizzare una distensione col mondo arabo è fondamentale che si realizza condivido quanto sentito
In molti modi attraverso molte piste parallele certamente
La l'accordo di pace è una pista fondamentale ultima riflessione
Non è oggi il caso di parlare della cosiddetta primavera araba
Avrei qualche dubbio
Proprio nel momento in cui si chiede all'Italia come è giusto di fare la sua parte di parlare di atti mantenere un dialogo aperto con questi Paesi che sono in transizione
Non dobbiamo a mio avviso dare per scontato che questo si risolva tutto in una vittoria del fondamentalismo
Se dovessimo ammettere questo nel momento stesso in cui diciamo che non conosciamo l'esito e poi subito dopo diciamo però tanto sappiamo che ci sarà il fondamentalismo dappertutto che facciamo
Ritiriamo la nostra diplomazia rinunciamo a fare degli sforzi interrompiamo i rapporti con l'Unione europea io credo che il nostro sforzo sia esattamente quello di far
Germogliare dall'interno delle società arabe
Il fatto che avere lottato anche apprezzo del sangue
Per la democrazia e per i diritti non è in contraddizione con le libertà con i diritti delle donne con la dignità delle persone con la libertà religiosa e io dico tutto questo perché franca te
Come mi sono battuto io per le minoranze religiose probabilmente d'Europa non ce ne sono moltissimi quindi nel momento in cui io vado dagli amici egiziani e dico in nome della nostra amicizia io vi chiedo
Di evitare che cento mila cristiani copti scappino come già è accaduto dall'Egitto perché non si sentono più a casa loro questo è un fatto che mi preoccupa
Ma se io gettarsi la spugna rinuncerei ha una funzione diplomatica dell'Italia a cui l'Italia non può rinunciare non possiamo gettare la spugna in altri termini perché altrimenti abbiamo perso
Mi è molto piaciuto quello che è stato detto anche
A proposito del dibattito politico interno al mondo israeliano e anche al mondo ebraico in Italia e altrove è un qualcosa che mi ricorda qualcos'altro ma lo dico
Quando
Per il contrasto politico interno si fa il danno del proprio Paese si fa comunque del male
Quindi è chiaro che nel momento in cui il legittimo dibattito interno ad Israele attacca il Governo Netanyahu libero di farlo perché Israele è una democrazia
Ma quando mette in pericolo immagine internazionale di Israele questo non va più bene
Grazie ministro anche per queste conclusioni naturalmente
Sagge sagge
A livello
Appunto internazionale credo che sia stata una giornata veramente interessante contanti
Contributi
Finalizzati alla necessità di arrivare ad un negoziato per la pace questo entri è imprescindibile
Chiama dice di rischio di iscrivere a San Michele credo che sia da condividere