Mino Martinazzoli: tra cattolicesimo liberale e cattolicesimo democratico

Autorità colleghi signore e signori rivolgo innanzitutto un cordiale benvenuto al Presidente dalla Repubblica Giorgio Napolitano che c'è una questa sera con la sua presenza
Saluto gli illustri relatori monsignor Francesco Beschi Guido Bodrato Pierluigi Castagnetti Giuseppe Frigo Agnese Moro Giuseppe Vacca
Un saluto particolare alla moglie che Martinazzoli signora Giuseppina Ferrari
A tutti un sincero ringraziamento per aver voluto condividere che ricordo signor Como politico
O più semplicemente come forse lui stesso avrebbe gradito credo si qualificasse
Di un cittadino onesto e libero come è stato Mino Martinazzoli
Nel primo caso nell'azione politica istituzionale è innanzitutto doveroso ricordare specie i più giovani
Che la sua figura fu sempre circondata per la sobrietà del suo stile che la ricchezza della sua umanità dalla stima sia del mondo politico che dell'opinione pubblica del Paese
Nei venti anni di presenza attiva in Parlamento tra il mille novecentosettantadue mille novecentonovantaquattro come senatore deputato e membro del Governo fu testimone interprete di un periodo di radicale mutamento della società italiana
Un mutamento di cui cerco di decifrare le ragioni più profonde
Contribuendo a guidarla né per quanto possibile gli sviluppi attraverso la finestra del suo pensiero la profondità del suo senso dello Stato la coerenza della sua adesione ai valori del cattolicesimo democratico
Furono anni di intenso impegno e di altre responsabilità come quando nel travagliato biennio novantadue e novantaquattro
Divenne l'ultimo segretario politico per la Democrazia Cristiana incarico da lui onorato
Al di là di ogni valutazione di parte con saldezza equilibrio coraggio
Nell'ambito della sua attività di parlamentari uomo di Governo voglio evidenziare rapidissimamente ed in particolare il suo impegno nel settore della giustizia culminato nei tre anni tra l'ottantatré ottantasei in cui fu Guardasigilli nel governo Craxi
In tale veste Martinazzoli fornire un contributo fondamentale del progresso civile e alla crescita dell'istituzione
Promuovendo l'introduzione del rito penale accusatorio contribuendo ad arricchire la legislazione per l'umanizzazione della pena carceraria
Promuovendo la sottoscrizione dei nuovi trattati di estradizione tra cui quelli importantissimo con gli Stati Uniti infine sopra intendendo nell'ambito delle sue competenze all'allestimento del primo maxiprocesso di Palermo contro la mafia
Nella linea seguita da Martinazzoli
Per affrontare e complessi problemi della giustizia ebbe una rintracciabilità su cifre personale e culturale fatta di concretezza e pragmatismo quanto di convinta adesione al valore del primato della persona
Per l'uomo della formazione di Martinazzoli rappresentavano un indubbio punto di riferimento le parole pronunciate in Assemblea costituente da Giorgio la Pira per sintetizzare il principio ispiratore della Costituzione
Lo Stato per la persona e non la persona per lo Stato
Per far funzionare le cose troviamo scritto nel suo libro di memorie uscito due anni fa bisogna uscire dalla retorica delle grandi visioni hegeliano in entrare nel terreno concreto rifuggire da ogni geologici
In questo atteggiamento emerge chiaro lezione del pensiero di Aldo Moro nella sua costante ricerca di soluzioni politiche e giuridiche capaci di rispecchiare la complessità
Piuttosto che perseguire a tutti costi la scorciatoia della semplificazione
E a proposito dello stile di morte così leggiamo ancora nella memoria di Martinazzoli
Anche quando la Democrazia Cristiana poteva contare su un solido appoggio parlamentare
Molluschi semmai di credermi l'importanza dell'alternanza e di essere convinto che la maggioranza non è depositaria di tutte le ragioni il potere si legittima laddove e capace di interpretare veramente ad esigenze di un po'
Oggi
Sappiamo che se questa sintonia viene meno anche la politica perde la sua capacità di ascolto della società a risentirne sono in primo luogo la qualità e la vitalità del sistema democratico
E la consapevolezza di questo rischio un rischio di stanchezza della democrazia per usare un'espressione fermo cerimonie e un'altra delle caratteristiche salienti dell'azione politica di Martinazzoli
Una consapevolezza di cui si avverte sempre più forte la necessità
Per disattivare oggi le spinte verso un'antipolitica il qualunquismo riaffermando un'idea nobile della politica e applicando con convinzione e coerenza i principi della democrazia liberale
In questa prospettiva un'ulteriore azione valida anche oggi
Piena nel modo di vedere dal mondo in cui la generazione di Martinazzoli affronto alcuni passaggi cruciali della nostra storia politica e legislativa soprattutto in importanti ambiti della vita personale dei cittadini
Penso ad esempio
Alla riforma del diritto di famiglia a metà degli anni Settanta maturata sulla spinta del referendum sul divorzio del marzo settantaquattro in merito Martinazzoli ha ricordato in anni recenti che virgolette
Lo stato d'animo era favorevole che si facesse un buon lavoro dopo il referendum perché coloro che avevano perso come noi democristiani
Capivamo che occorrevano nasce timidi nell'innovazione e quelli che avevano vinto volevano colmare ridurre l'accelerazione che si era consumata nel paese con quella consultazione chiuse le virgolette
Credo che a tanti anni di distanza sabato onestamente riconosciuto a quel tipo di politica che pure attiva nel tempo dell'ideologia
La capacità di trasformare la pluralità culturale del nostro popolo soprattutto su delicati temi di coscienza e di etica personale in un fattore di crescita democratica e non già in un motivo di scontro e di contrapposizione frontale
La fiducia nella democrazia anche la visione alto della politica consentono anche di inquadrare il periodo in cui Martinazzoli fu alla guida della Democrazia Cristiana nell'ultimo tratto del cammino storico di quest'ultima
Uno dei suoi slogan era più Progetto e meno potere
Erano parole ispirate dall'idea questi anziani in democrazia che il potere viene conferito dal popolo in relazione ad un progetto
Non già in virtù di un carisma che guiderà ebbi misteriosamente la storia ma finendo in realtà
Per riportare la politica all'anno zero
La Commissione di Martinazzoli Iraq il rinnovamento dei partiti non potesse avvenire senza la consapevolezza di una comune storia democratica
Tra le cose contro la fortuna di imparare per quella storia scrive ancora nella memoria vorrei ricordare due concetti che mi sono cari la mitezza della politica e i limiti della politica
A me che solo la politica il limite della politica e sono i concetti che non a caso il Presidente Napolitano ha richiamato nel suo intenso di cordoni Martinazzoli pubblicato oggi dal Corriere della Sera
In conclusione
All'insegnamento quanto mai valido specie in questa travagliata fase dinamica economica e sociale che richiede la politica un rinnovato impegno nel porsi in ascolto della società evitando ogni forma di autoreferenzialità
Perché la politica come ha saputo testimoniare Martinazzoli deve saper riconquistare pienamente nei momenti più difficili un autentico spirito di servizio
Nella consapevolezza come disse Konrad Adenauer
Che partiti esistono non per se stessi ma per il popolo grazie
Prima di dare la parola
Primi giuste curatore lago con piacere il messaggio l'indirizzo di saluto ex cancelliere Helmut Kohl anche atto
A ai convenuti
Questo è
Per me il momento per richiamare ancora una volta la memoria con grande simpatia un amico e compagno di esperienze impegnatosi con passione per l'unità dei democristiani in Italia e in Europa
Mino Martinazzoli e la con convinzione al contempo un italiano europea con il suo atteggiamento che il suo coraggioso procedere sulla via di un'Europa unita egli rimarrà per sempre un esempio impresso nella nostra memoria
Lo affermo proprio in questa fase con la mente rivolta non da ultimo all'attuale situazione in Europa e anche in Italia
La situazione difficile e Piero è vero anche d'altra parte che i problemi che abbiamo possono essere risolti se solo lo vogliano
E per tale motivo che invito tutti a commemorare quest'uomo straordinario con un rispettoso saluto e qualcosa
Regoleranno signor Francesco Beschi
Signor presidente
Signor Presidente della Camera
Onorevoli deputati e senatori gentile signora
La mia è una testimonianza
Che può sanzionare un delitto di amicizia
Ed intelligenza della finite
Che non lo posso solo per rendere evidente sproporzione rimane l'umile riconoscenza
Che non era restituzione
Prima il riconoscimento responsabilità sentono che ho ricevuto
Nel mille novecentottantanove il vescovo di Bresciano celebrano Foresti mi affido alla direzione del Centro pastorale Paolo sesto egli che il nome
Le parole le immagini gli scritti di Mino Martinazzoli Segni incarnano per me in un volto
Il quarto i sorrisi
Il riflessioni spesso sussurrate e comunque sempre impegnative confidenza ingenerosa
Amicizia
Non sono l'unico prezzi destinatario di questa relazione attività e di una disponibilità al credito da parte sua nei confronti di uomini alcuni dei quali tirata significanza la Commissione guardava con simpatia
Con considerazione indulgente e nello stesso tempo esigente
Ho citato il Centro pastorale Paolo sesto di Brescia non semplicemente come circostanza occasionale della capacità e poi per dispiegarsi del nostro rapporto
Ma come esito di una scelta voluta dal vescovo monsignor vicino stabiliti realizzata da un sacerdote poi vescovo monsignor Gennaro Franceschetti sancita da un intervento dello stesso Papa Bresciani
Nel mille novecentosettantacinque nuovi per i primi passi questa realtà negli ambienti del Seminario Maggiore trasferito in altra sede
Cominciando a tracciare una via il cui orientamento e pertanto chiaro quanto indistinto
Definire un luogo di incontro e formazione per laici religiosi preti in cui gli intrecci di esperienze e sensibilità Storti
Speranze di ciascuno favoriscono la crescita di quelle di tutti
Ma che ha una connotazione ecclesiale non diveniva
Confine piuttosto possibilità di ricerca di condivisione di dialogo
Di fermentazione dell'istante conciliari ancora virulente e speriamo quest'oggi non urbani unitamente in tiepidi
Di apertura alla città di tutti con la convinzione di poterlo fare senza prevaricazioni e strumentalità al Paolo sesto Martinazzoli per ragioni ricordate per legami che mi precedevano si era sentito a caso prima di me
Nasce dunque in questo contesto la nostra relazione quasi presuppone la comune ispirazione non per superficialità
Ma per esigenza di approfondirle svilupparlo soprattutto come passione per la città di tutti gli uomini
Pertanto l'interrogativo circa lo stare da cristiani nella città di tutti gli uomini ha rappresentato l'avvio sulla quale si sono sviluppate non soltanto riflessioni comuni ma una specie di intesa mai simmetrica ma proprio per questo sempre appassionante
Ho sottolineato questo contesto ecclesiale perché molte può essere sfuggito alla Chiesa ha rappresentato non solo un riferimento significativo
Per cui per un uomo a cui il titolo di cattolico non si attribuiva come definizione di uno schieramento
Ma piuttosto un organismo vivo fatto ridere testimonianza mille espressioni distorti di cultura di quel sentire popolare che con sofferenza Martinazzoli sentiva parlare fax
Una chi sa di cui non amava soltanto il clero alto così come alcuni hanno pensato
Ma apprezzava soprattutto
La luminosità intelligenze coerente di figure speciali come Paolo sesto sacerdoti come Bevilacqua Mazzolari
Insieme le figure popolari dei parroci della nostra terra bresciana dei preti impegnati con i giovani delle persone che con convinzione dedizione costituivano e costituiscono il tessuto delle nostre parrocchie si impegnano per i poveri
La parrocchia dove ha visitato è stato il luogo della sua esperienza cristiana e la figura del parroco quella di prima riferimento per un uomo a cui non mancavano conoscenze relazioni molto significative
Alla Chiesa Martinazzoli attribuito un credito che potrebbe sembrare eccessivo liquidando sbrigativamente molti dei giudizi correnti che circolavano i circolano
Nello stesso tempo registrato sulla mia stessa pelle l'incalzare provocante ed esigenze per una chiesa popolare l'altezza della sua vocazione missione educativa informativa
Allora rimprovero diventava perentorio al punto da sembrare i ingiusto
Diceva non di un giudizio ma di un'attesa inderogabile quasi lui stesso avvertisse il debito nei confronti di ciò che aveva ricevuto
In questo orizzonte mi permetto di consegnare due testi
Che non dicono tanto di lui ma proprio delle canne che c'è un litro e dell'intesa che ha alimentato il nostro rapporto il primo
è un passaggio dell'introduzione alla raccolta degli atti parlamentari relativi alla mozione da noi presentati in Parlamento in occasione del piccino anniversario della legge centonovantaquattro mi spesso mi regalò
La raccolta di questi atti
Sì scritte
In un passaggio
Di questa
Di questo suo intervento
Credo di poter dire
Che
Il dibattito che si è sviluppato
è stato fonte di accesi confronti qualche volta ti ingiusti commenti
Ma per me diventa testimonianza
Di quello che per un credente la cifra
Con la quale si dispiega il suo impegno
Impegno civile non dice politico
E conclude queste appunto la plausibile impresa dichiara di epoca con la sigla cristiana al proprio impegno civile
Di chi Appia invocato la sigla cristiana al proprio impegno civile
Mi sembra che questi passaggi dicano non soltanto dei suoi impegno politico ma di un impegno che lui definisce semplicemente civile tutto questo descritto a partire dalla cifra cristiana come
Tra l'altro Sibille impresa
Che un secondo testo
Appartiene ad una sede di Conferenza organizzata dal Comune di Brescia allora guidato dall'onorevole Paolo Corsini
Dal titolo alle origini dell'Occidente parabole e personaggi del Vangelo
L'intervento di Mino Martinazzoli in questo ciclo fu dedicato alla figura di cortili cottimo
E qualcuno pensò a mio giudizio in maniera assai impropria che potesse rappresentare lui stesso
La disanima è ampia ma il finale merita di essere eletto
Non solo come ulteriore la presentazione della sua fede ma del suo modo di concepire le in relazione alla figura dell'amico Christian
Lui dice tutto
Si conclude
Dico temo se ne va
E noi usa questa espressione poveri cristiani ci auguriamo di poter condividere la sua stessa sorte di salvezza
Il dove finisce lì dove il mistero s'illumina della sua stessa Bucci
Lontano da me il pensiero di poter giudicare l'Africa e di Martinazzoli e neppure di consegnarle un'interpretazione
No no misurato la sua fede ma so quanto è passata ad amici grazie
Grazie a conferenze aspetteresti
Prende ora
Prenderà la parola Guido Bodrato prego allora
Signor Presidente
Gentile sinora Martinazzoli autorità
Signore e signori
Come molti giovani della sua generazione Mino Martinazzoli ha iniziato il suo itinerario politico dai banchi dei consigli comunali e provinciali
Con l'intenzione di partecipare alla ricostruzione della rinascita italiana nello spirito del quarantacinque
E nel corso del cammino che lo ha portato come è già stato ricordato al Parlamento più poveri ad alte autorità responsabilità nel governo del Paese è stato uno dei più autorevoli esponenti del cattolicesimo democratico
Di una minoranza preziose per la chiede per lo Stato ha ricordato un giovane giornalista un mio Giorgio di una tendenza che ha considerato la Costituzione repubblicana
E il Concilio Vaticano II le grandi coordinate cui riferire pensiero redazione
Questo strano democristiano ha riflettuto seriamente sul partito di De Gasperi
Con grande attenzione i processi che ne hanno segnato la storia e lo ha fatto con riflessioni
Che abbiamo fatto parlare di Lou i come del più autorevole interprete di Moro
Questo vale per la contestazione del sessantotto che anticipa un profondo mutamento nella vita democratica
Vale per il referendum sul divorzio del settantaquattro che evidenzia la secolarizzazione della società il declino della centralità democristiana
Vale per la rivolta dell'ottantanove che segna la fine del socialismo reale
Ma anche un vero c'è un movimento nella vita nazionale
Vale in particolare per l'unità politica dei cattolici
E per il tramonto del partito che l'ha realizzata
Quando nel novantadue viene candidato alla segreteria nazionale con la Democrazia Cristiana Martinazzoli e consapevole di vivere una fase dice lui comunemente definita di regime al tramonto
Ed afferma se dovessi l'ASP assecondare il mio realismo direi che ci sta di fronte a un tempo di alto rischio però questo è quello che ci compete il dovere della memoria e della speranza
Nella Costituente democristiana Daloui convocata dopo il referendum del novantatré
Con l'obiettivo di rinnovare la Democrazia Cristiana Martinazzoli parla di un partito di programma ma dice anche che nulla ci convince di uno schema bipolare sinistra a destra
In realtà il cammino avviato con quell'Assemblea si conclude nel gennaio del novantaquattro con la nascita di un nuovo partito il partito orale
Un evento che segna la discontinuità politica da molti ritenuta necessaria per chiudere una stagione della vita nazionale ed aprirne un'altra
Martinazzoli è stato tra i promotori di andare a Zaccagnini negli anni della solidarietà nazionale nel novanta si è dimesso dal Governo insieme ad altri ministri della sinistra democristiana contro la deriva video pratica
è stato l'ultimo segretario della DC ed il primo segretario valido con la quando la crisi del sistema
Deriva nello scontro elettorale del novantaquattro non può certo sottoscrivere un'alleanza elettorale che avrebbe aperto a suo parere la strada alla
Alle tentazioni plebiscitaria
Dopo quel voto Martinazzoli lascia la guida il PC per nel PPI per evitare
Che le polemiche sulle responsabilità della sconfitta dividerli popolare ma non lascia la politica
Viene eletto sindaco di Brescia la città di papa Montini e poi il leader
Della minoranza democratica nel Consiglio regionale della Lombardia
Martinazzoli da uno stile inconfondibile aveva il carisma della parola
Ciò che ha scritto sul linguaggio di Moro vale anche per loro cito dalla sua introduzione ai discorsi di Moro
Credeva al senso al valore delle parole
Voglio dire di più per loro il senso primario della politica non era fare le cose quanto pensare le cose e dire le cose
Le cose si fanno da sé nel libero dispiegarsi della vitalità sociale e politica i un moto senza fine
Anche per Martinazzoli la questione del linguaggio non è una questione stilistica ma riguarda gli obiettivi che si affidano alla politica nello stesso modo di essere della politica non si trattava di fatalismo
Lo dico con le sue parole che la coscienza della storicità che ci tiene tutte insieme una visione politica nella convinzione che diceva che questo è un ciclo segnato dall'incessante forza espansiva della democrazia
Per me
Storia politica è mediazione e la mediazione a ricerca della composizione tra forze diverse attorno ai valori su cui è fondato il bene comune come documentano
I suoi interventi negli atti della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali cui ha partecipato anche per
Testimoniare l'idea di riforma di Roberto Ruffilli
Questo cattolico liberale ha rifiutato l'egemonia del liberismo di un mercato senz'anima ed ha cercato nel popolarismo Storti hanno le radici dell'autonomia ed era lecita di una politica a misura umana
Martinazzoli è stato un cristiano sincero che lascia un'ardita nobile
Come ha detto monsignor Monari di nessuno di Brescia suoi funerali un politico che ha dedicato molte energie giovani che gli chiedevano di rendere testimonianza alla fatica dell'impegno politico
Concludo con una riflessione tratterrà pretesti un'antologia di suoi scritti che a mio parere aiuta a capire perché è stato definito molte volte un mantenuto manzoniana
Leggendo il profilo da lui delineato per cittadino Alessandro Manzoni non possiamo non pensare che ripeta anche il profilo di Martinazzoli
Leggo
Questa definizione
Di Alessandro Manzoni impolitico non perché in ora sembra Chiarelli ma perché non gli riusciva di comprendere un potere disgiunto dalla ragioni morali
Impolitico perché la convinzione cristiana gratitudine liberale l'opponevano alla pretesa ideologica
Impolitico perché era certo che la politica ripiega sulla democrazia sulla prevenzione e successive onde domande eccessivo
Sapeva al contrario che tocca ciascuno affinare e condividere il proprio talento in modo che sia pagato il bisogno di giustizia e risulti persuasiva la regola comune
Cioè perché sia più umana la società e più veritiera la giustizia grazie
Grazie a Guido Bodrato
Prenderà la parola Pierluigi Castagnetti qui voglio rivolgere un saluto e un ringraziamento particolare perché è colui che ha
Voluto e organizzato a quest'incontro prego
Grazie Presidente signor Presidente della Repubblica signor Presidente della Camera signore Giuseppina
Sul titolo di questo incontro forse Mino avrebbe avuto qualcosa da dire
è un titolo che cerca di mettere insieme ciò che lui diceva disse gli piaceva definire circa definirsi cattolicoliberale
Con ciò che gli altri dicevano di luglio non a caso un bravo giornalista de il Giorno della sua scomparsa lo ha definito il volto simbolo del cattolicesimo democratico
Cattolicoliberale com'era il Manzoni delle osservazioni sulla morale cattolica o della lettera accuse mondi periodo un liberalismo giuridico di ispirazione cristiana
Che si distingue nettamente da altri liberalismo i come quello di proporre glielo di Madame De Staël lodigiane Sigismondi con uguale in particolare avrà modo di polemizzare a proposito della compatibilità fra Felipe ragione
Per Manzoni la giustizia connette la politica con la religione la morale il diritto della storia
La giustizia il principio costitutivo della società e dello Stato ed è intesa insieme alla verità come l'esigenza primaria della natura umana
Di qui l'importanza del rapporto giustizia e diritto
E il rilievo che il diritto anche l'attività politica vi sono pagine straordinarie
Su questi temi in una bellissima biografia personale e politica che Martinazzoli detto nell'autunno del mille novecentonovantatré a Raffaele Crovi
Con già il titolo il titolo era nonostante tutto che è rimasta purtroppo in bozze di stampa
In politica si legge in una di quelle pagine tutte le volte che mi è sembrato di non serviva e piume almeno agli altri o sgomberato
E ancora non ho scelto la politica per vocazione e non considero la politica una professione
Ho vissuto la politica come un servizio richiesto e insieme dovuto verso la comunità
Questo in effetti puro spirito con cui accettò il disperato mandato di salvare la DC nell'ottobre del mille novecentonovantadue da un destino che sembrava segnato ma il tempo non c'era più
Accettò ugualmente la scommessa per un senso di debito verso le generazioni che avevano fatto la DC
E con la DG avevano concorso a fare l'Italia e un po'per farsi anche carico in una sorta di
Espiazione generazionali e di orrori che non erano stati suoli
E non di meno per un debito di onore di responsabilità verso il quadro europeo
La vicinanza e l'amicizia con il cancelliere Kohl che appare chiaramente nel messaggio che ci ha detto il Presidente lo costringeva riflettere infatti sulle conseguenze che la fine della vigilia avrebbe avuto anche sul piano europeo
L'europeismo che aveva portato il Cancelliere tedesco e gli altri Capi di Stato a definire
L'impresa della moneta unica Maastricht solo due anni prima
Poggiava più di quanto non si dicesse anche allora sul sostegno della DC tagliarne negli equilibri interni al Partito Popolare Europeo
Martinazzoli sentiva sulle spalle il peso di una responsabilità enorme da sopportare inevitabilmente in solitudine di furono vicini in quel momento oltre i capigruppo parlamentari
Gerardo Bianco e Gabriele De Rosa fra i tanti che dovrei citare
Cito in particolare due colleghe Rosetta Jervolino e Maria eletta Martini
Gabriele De Rosa in particolare lo spinse a scegliere il ritorno al nove di Partito Popolare Italiano e allo spirito del suo fondatore come segno della massima discontinuità allora possibile
Le cose si svilupparono cool poi come è noto e Martinazzoli se ritiro dopo aver tracciato il solco di un cammino ancora possibile per chi resta
Ma non si ritirò dal dovere dalla passione di pensare la politica come strumento di servizio al proprio tempo alla propria generazione dal proprio Paese
Sul ruolo dei cattolici in politica avrà modo di dire ad esempio
Si torna a discutere molto dell'unità politica dei cattolici della fine di questo assioma o della necessità di superarlo e così via a me sembra un dibattito poco utile
Da Sturzo a De Gasperi in avanti nessuno ha mai pensato che la storia del partito dei Cristiano democratici dovesse fondarsi sulla pretesa dell'unità politica dei cattolici
Sturzo per primo ha detto parole definitive quando ha dichiarato che la religione universale e la politica è parziale
Quindi non c'è connessione dei piani e quando ha definito il suo partito popolare un partito a confessionale e quando ha spiegato che il suo partito non era il partito dei cattolici ma un partito di cattolici
Quindi la questione continua Martinazzoli nove di costringere i cattolici a stare in un partito la questione semmai riconoscere il fermento il biglietto che il mondo cattolico può offrire alla politica
L'attitudine a dialogare con il prossimo a servire gli altri quindi la comunità la società
La politica siamo tutti noi ci ha ricordato in questi giorni il Capo dello Stato
Cioè quelli che sentono la responsabilità di non occuparsi solo di se stessi
E quelli che avvertono i limiti di una politica come scelta e come luogo delle scelte luogo oggi troppo disertato sino al punto di dover constatare che i destini delle Nazioni e dei popoli
Sembrano più decisi oggi dalle agenzie di rating che dal Governo
Prendendo ancora da quell'autobiografia non pubblica vorrei citare un altro pensiero di Martinazzoli a proposito della politica
La politica per me è la passione di una vittoria
Devo ammetterlo anche se spesso mi sono descritto come in politico
La politica è per me è un dovere sono pieno di inquietudine soffro molte mortificazioni come tanti del resto ma penso che in questo momento non c'è altro che la politica perché abbia l'aspirazione a dare una mano al Paese
Come si sa Alitalia
Facendo che il giornalista del buon giornalismo perseguendo che magistrato la giustizia facendo chi fa la politica dell'onestà politica
L'Italia sta in piedi anche in questi giorni perché ci sono milioni di italiani che si alzano la mattina vanno a lavorare per guadagnare
Onestamente della loro retribuzione io voglio che la politica che guardi da quella parte
E ancora in questo momento l'antipatia il disamore per i partiti e tale che l'istinto consiglierei di dire è meglio una democrazia senza partiti
Ma io credo dice Martinazzoli che occorre resistere a questa tentazione
Riprogettare un dei partiti non più come sovrastrutture della società ma come luogo del dialogo tra cittadini riducendo al massimo la mediazione del professionismo partitico del quale ormai conosciamo tutti i guasti
E se come suggerisce la Costituzione i partiti
Hanno il diritto dovere di contribuire al farsi degli indirizzi politici generali della Repubblica
Allora io partitiche per denominazioni natura sono di parte devono mettere in tensione questa parzialità con gli interessi generali
Devono rispettare una certa idea di Stato una certa idea di società devono mediare gli interessi generali della comunità devono interpretare il venuti un po'il bene comune
Costantino Mortati che ha scritto pagine memorabili su questo tema diceva che i partiti sono società che si fa stato sottolineando l'idea di una tensione di un dinamismo costante
Tra la parzialità che è propria di chi ha certe idee se volete certi ideali e la capacità di convincere di far prevalere quest'idea secondo una regola democratica che il principio di maggioranza
Ma una maggioranza che una volta perseguita serve non solo persone ma serve anche a chi è rimasto in minoranza al fine di una citazione
Nella sua ultima intervista rilasciata alla stampa a proposito del tempo Presidente disse vedo il declino non la via d'uscita
Eppure è una via d'uscita l'aveva indicata già molto tempo prima quando disse prendo ancora da quel libero non
Non entro
Il tempo non verrà no il tempo che verrà sarà il tempo di un rapporto intenso fra politica ed etica
All'affermazione attribuita Machiavelli che il fine giustifica i mezzi andrà sostituito l'interrogativo di Camusso se il fine giustifica i mezzi chi giustificherà infine
Io mi permetto rispondere vi giustificherà solo un ritrovato senso della giustizia della libertà della responsabilità verso le nuove generazioni e del venti
Grazia Pierluigi Castagnetti
Ora
Il professor Giuseppe Frigo
Prego
Debbo brevemente dire
Mino Martinazzoli giurista
Presidenza del giurista nacque quasi all'improvviso
Quando dopo il primo anno dell'università abbandono risolutamente la Facoltà di Medicina per iscriversi a quella di giurisprudenza
Con una determinazione è un obiettivo già allora precisi
L'esercizio dell'avvocatura
La cui passione mantenne sempre anche quando esso fu sopra richiamato vorrei sono incompatibile con i suoi impegni politici e istituzionali
Certo per lui la politica era un servizio
Da distinguere bene ricordava qualche volta tal self service come sprezzantemente diceva alludendo chi proclamava troppo spesso il principio senza poi praticarle
Ma non un servizio totalizzante
Anche se vi dedico alla fine la maggior parte del suo tempo concesso mai di sottolineare quali fossero oggettivamente dei limiti della politica tali da riflettersi di necessità sul piano voce soggettivo
O a mo'di profonda cultura voleva innanzitutto il tempo necessario per alimentarla specialmente come lettura
Veniva da qui la sua unica affascinante elegantissima raffinata eloquenza quello che faceva correre i parlamentari nell'Aula assembleare prima quasi deserta quando egli doveva prendere la parola
Quella che lasciava incantati persino gli ascoltatori i suoi discorsi nelle piazze e nei teatri quella che avevano per primi conosciute ammirata giudici e colleghi avvocati nelle aule giudiziarie
E io tra loro
Io ebbi il privilegio di condividere con lui la vocazione per l'Avvocatura penalistica che Charlie indomani della D'Auria immediatamente dopo l'esame di Stato avevamo faticosamente cercato di farci strada come si dice nella selva delle difese penali
Condividemmo la prima volta di una difesa in Corte d'Assise e furono un'emozione e una gratificazione grandissima
Cominciamo girare l'Italia come sapete i penalisti che ogni volta si usciva per così dire rafforzati dunque la nostra vocazione persino quando l'epilogo della causa tira deludente rispetto alle nostre speranze
Martinazzoli che ne aveva un'anima oltre che un capacità non perdo ad affermarsi come eccellente penalista importanti causa
Non credo che occorra fare esempi tranne forse un signore consentite la partecipazione al collegio difensivo
Delle vittime della strage di Piazza della Loggia
Sono certo che questa esperienza professionale abbia corroborato è alimentato da suo risalente attenzione per i problemi della giustizia in particolare di quella penale
Che una volta impegnato sin politica e nelle istituzioni G sette efficacemente tradurre in proposte e iniziative di soluzione prima in Parlamento e poi del Governo
Specialmente importanti in questa prospettiva furono gli anni al Ministero della giustizia
Assunse l'incarico nel mille novecentottantatré era ancora il tempo in cui il Paese tentata faticosamente di uscire dalla stagione del terrorismo
Egli si trova così in prima linea nell'impegno primario delicatissimo di superare la legislazione d'emergenza con la quale erano state bloccate le riforme della giustizia in specie quella penale riprendendo nello sviluppo
Perché non solo in un esito e già nell'estate presentò inerte non rapido consenso parlamentare alcuni disegni di legge particolarmente orientati ad una disciplina più aperta della libertà personale
Poi via via una grande riforma sistematica certo di più lungo l'itinerario della procedura penale
E costituendo una commissione diretta elaborare il testo di una legge di delega al Governo per un nuovo Codice con l'abbandono del vecchio processo inquisitorio l'introduzione nel nostro Paese primo tra quelli dell'Europa continentale di un processo accusatorio
Questo progetto riformatore era stato abbandonato con lui la stagione del terrorismo
Riprenderlo farlo rivivere significava dare aria nuova alla giustizia penale del Paese cammino fu lungo e non privo di ostacoli ma si concluse positivamente dapprima con l'approvazione nel mille novecentottantasette nella legge di delega e poi l'anno seguente
Chi è che la fortuna di partecipare a quella vera e propria officina che fu tale Commissione non solo ricorda quasi persone indicandoli quegli ostacoli ma soprattutto l'impegno che direttamente e personalmente pose Martinazzoli per superarli
Più volte intervenendo ai lavori
E offrendo spunti di soluzione ma al tempo stesso rivendicando che pur a fronte delle difficoltà tecniche o di quelle che venivano per tali proposte all'rispettava la scelta che la sintesi politica
Quella legge delega è stata la solida base del nuovo Codice che resta tuttora l'unica esperienza di grande codificazione dell'Italia repubblicana
Martinazzoli giurista e avvocato ha lasciato la sua impronta anche in altri aspetti della politica tra giustizia di quel Ministero
Particolarmente impegnata tra l'altro nell'affrontare i problemi di una gestione carceraria cominciare dalle esigenze di pacificazione
Nell'ambito di questa politica ha rammentato come Martinazzoli abbia direttamente e personalmente favorito nel dicembre mille novecento ottantatré intenzione del Papa di visitare il carcere di Rebibbia dove poi chiese
Io tende ad incontrare il suo attentatore all'Italia
Nino presente alla visita ma non va incontro la grandissima emozione di tutti per l'evento la fece trasparire
Perché segnò significativamente una svolta nella politica carceraria e oggettivamente alla fine del momento riporto oso di quella emergenza
Questi sono solo frammenti di una testimonianza sull'esempio alto e nobile che Mino Martinazzoli ha dato di come si può stare di operare nella società e nella politica su profili che la sua persona la sua opera forse meno noti
Ma è sicuro e ben degni di essere consegnati alla memoria nel nostro Paese
Avrà Agnese Moro prego
Benissimo
Signor Presidente della Repubblica
Signor Presidente della Camera gentile signora Martinazzoli e e nemmeno dalle ore
Essere qui a ricordare Mino Martinazzoli
A un mese nella sua scomparsa
Non è facile parlare di persone né polemica è stata così intensamente impegnata
Un cose tutte importanti e complesse
Mino Martinazzoli infatti è stato un politico un avvocato un giurista un parlamentare
Un serio studioso di Manzoni più volte ministro sindaco di Brescia
Ha unito capacità alta di riflettere e capacità di fare
Concretamente
Cose che lasciavano insegna
Governare e amministrare perno voi non erano solo una questione di provvedimenti da adottare o di maggioranza ed a comporre
Ma la sfida
Stesso fatta dei gesti umili
E poco appariscenti
Vi faremo avere davvero concretamente le cose
C'era con uno spirito segreto di lui
Ben nascosto sotto la sua tagliente ironia
E il suo assoluto rifuggire da qualsiasi forma di romanticismo e di retorica
Lo spirito segreto della sua vita era la passione per la nostra democrazia costituzionale
Quella strada venite ma afferma che vuole costruire giustizia deliberazione
E che può farlo solo con il concorso di tutti
Credo che sulla sfida con quest'aria queste due dimensioni liberazioni giustizia che definiscono così profondamente
L'essenza della persona umana
Si sa stesse nella vita di Mino Martinazzoli
E si sia svolto il suo silenzioso ma reale
Colloquio spirituale culturale con mio padre prima ma soprattutto dopo il mille novecentosettantotto
Dialogo che si è allargato a tanti tantissimi italiani
Che Martinazzoli ha incontrato
Grazie anche all'impegno a dire Giambattista però adesso discepolo anche negli ultimi anni della sua vita in tante città e in piccoli centri del nostro Paese
E in questi dialoghi che lo ha incontrato imparando a conoscerlo apprezzarlo e stimarlo va ascoltato imparando sente tanto sulle condizioni e le quali una democrazia è davvero tale
è una vita merita di essere vissuta
Ho trovato questo suo impegno
Generoso e prezioso
La democrazia infatti non vive solo di regole
Pure importanti ma anche di passione
Le aspirazioni grandi visite di dubbi di domande di speranze
L'amore per la democrazia non si costruisce
E non si tramanda di generazione in generazione attrarre dibattiti televisivi ma facendo in modo che le persone
Incontrino
Chi messa crede in
Che in essa si spende
Con chi ne sa spiegare le difficoltà e il fascino
Con chi sa far comprendere che essa richiede l'impegno di ogni giorno e di tutta la vita di tutti perché mai è comunque stata chiaramente
E una volta per sempre
I dialoghi di Mino Martinazzoli portavano alle persone comuni
I cittadini sovrani di questa Repubblica che fu proclamata tanti anni fa in questa bella sala
Questi messaggi e questa richiesta di un impegno serio e profondo
Alla sofferta e di dialogo con le persone
Hanno sempre risposto con entusiasmo ed attenzione consapevoli di ricevere nutrimento ovvero
Piero Calamandrei nel mille novecentocinquantacinque in un discorso ai giovani diceva la nostra Costituzione
E in parte è una realtà
Ma soltanto in parte
In parte ancora un programma un ideale una speranza un impegno di lavoro da compiere la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto garantita se
La Costituzione è un pezzo di carta la lascio cadere
E non si muore
Perché si muove bisogna ogni giorno di metterci dentro il combustibile bisogna metterci dentro l'impegno lo spirito la volontà di mantenere queste promesse la propria responsabilità
Nino non l'ha lasciata cadere l'ha vissuta anzi fino in fondo incoraggiando e ci a fare altrettanto
Grazie ateniese Moro
L'ultimo l'ultimo intervento è di Giuseppe Vacca prego
Signor presidente autorità
Amiche ed amici
Di Mino Martinazzoli ho un ricordo affettuoso e dolente
Che risale al momento del suo ritiro dalla scena politica
I suoi interventi alla Camera dei deputati destavano l'attenzione dell'Aula non solo sulla sua statura politica
è stato già detto ma per la tensione morale che ispirava e io sentivo che già nel timbro di una visione della politica che era anche la mia
Ma vorrei ricordare un'occasione di dialogo diretto con Martinazzoli
Nell'estate del mille novecentottantasette avevo pubblicato un libro forse troppo unilaterali e severo sulla politica del Piccini negli anni settanta
Paolo Corsini volle presentarlo alla festa dell'Unità di Brescia e chiese a Martinazzoli allora Capogruppo della Democrazia Cristiana Montecitorio a Montecitorio e Rino Formica ridiscuterlo
Martinazzoli osservo che i temi da mia affrontati lo toccavano da vicino perché il fallimento della politica di solidarietà nazionale che costituiva il fulcro della mia ricerca
Non aveva riguardato solo il Partito comunista ma anche la Democrazia Cristiana facendo precipitare la crisi del sistema politico italiano
E mi purché mi colpì che ne attribuisce l'origine all'esaurimento della capacità di declinare i modi nuovi l'idea di libertà
Da cattolico liberale assegnava un valore dirimente al referendum sul divorzio sebbene non avesse seguito i cattolici del no
Ma il suo vero assillo originava dall'assassinio di Aldo Moro al quale faceva risalire la fine della possibilità di giungere al riconoscimento reciproco da parte dei grandi partiti popolari della legittimazione a governare
Sebbene abbia scritto disse che non rappresentava la continuità di una fisiologica democristiana e si sia definito un segretario eletto quasi per disperazione
L'azione politica di Martinazzoli fu sempre volta a salvaguardare la continuità della Democrazia Cristiana negli nell'ispirazione che era stata di De Gasperi e di Moro
Lo testimonia in modo
Di declinare il tema della democrazia difficile
Per Martinazzoli come pure Moro il problema non riguardava solo il sistema politico ma affondava le radici dei caratteri originari della storia dell'Italia unita
Nell'autobiografia scritta insieme all'Anna Chiaravalle due anni fa vi è una citazione di Moro risalente alla fine del mille novecentosettantaquattro che illumina quel tema cruciale della modernizzazione italiana cito
Secondo Moro le strutture economiche erano deboli e quelle politiche amministrative non del tutto pronte a reggere il grande sforzo che il Paese era chiamato a fare
Da noi ogni cosa in discussione perché il Paese non l'ha trovato evolvendo un suo assetto definitivo e accettabile
Fine della citazione e il tema della incongruenza italiana che secondo la storiografia più aperta a tutti più avvertita riemerge negli anni immediatamente successivi alla conclusione del miracolo economico
Ma vorrei cogliere l'intonazione particolare con cui Martinazzoli lo declina che ci porta a ridosso dei giorni nostri
Una intonazione che originava del personalismo giuridico di Giuseppe Capograssi tratto comune dei padri costituenti infatti commentando la riflessione di modo che prima ho ricordato
Martinazzoli rievoca l'esperienza feconda della riforma del diritto di famiglia che aggiunge cito
In quegli anni era ancora possibile pensare che il diritto contenga in sé un'autonomia morale una capacità pedagogica nei confronti dei comportamenti
Oggi credo che ci si sia rassegnati a credere che questo diritto non c'è più quello che resta che solo la forza aritmetica legislatore
Fine della citazione
C'è sicuramente il nostro regia in queste notazioni
Come accadeva spesso
I percepire nei suoi pensieri e nella sua oratoria
Tanto pacate argomentativa quanto punte punteggiata di suggestive risonanze letterarie
Ma a Martinazzoli non eravamo da un dato Empoli Sacchetti e tanto meno un uomo dell'inerzia o del rinvio
Lo si coglie nei momenti cruciali dell'analisi e dell'azione politica
Sotto il primo aspetto vorrei sottolineare la tempestività con cui percepiti implosione della Democrazia Cristiana
Martinazzoli adattava al diciottesimo congresso del partito quello del febbraio dell'ottantanove prima quindi della fine della guerra fredda dell'urto dei movimenti referendari dei successi della lega Nord e della notte di Warburg di Mani pulite
Quel completa quel congresso il passato le cronache giornalistiche per aver dato vita al cosiddetto Caf
E all'attenzione degli storici per aver dissipato definitivamente la figure la figura della speriamo Democrazia Cristiana partito di centro che cammina verso sinistra
Martinazzoli e colpito dallo spaesamento di un congresso che mentre fossilizzare alla DC in un patto di potere senza alternative che si buttava un'ovazione di venti minuti al suo intervento fatto a braccio
In cui proponeva che il partito per rigenerarsi prendesse in seria considerazione la possibilità di andare all'opposizione
Il suo commento è lapidario si chiudeva sostanzialmente lì dice l'avvio l'avventura della Democrazia Cristiana non si teneva più niente tutti litigavano con tutti
Martinazzoli fu quindi l'ultimo segretario della DC né promosse la mutazione in Partito Popolare dopo le elezioni dell'OPA novantaquattro uscì di scena
Se è vero come sempre nel giudicare il proprio operato il suo giudizio su quella vicenda a me pare eccessivamente autocritico
La trasformazione del PD della ditta vitali democrazia cristiana del Partito Popolare mirava in avviare il passaggio alla democrazia dell'alternanza in un rinnovato il sistema di partito di partiti che stanno più schiettamente europeo
Le elezioni nel novantaquattro sancire un invece la nascita di un sistema di partiti che riproduceva in maniera oppure in maniera persino più esasperata il disconoscimento reciproco degli schieramenti in campo e metteva fine alla funzione nazionale del cattolicesimo politico
Nel giudicare quel passaggio Martinazzoli enti erano state addossare troppe responsabilità del suo partito io credo invece che quelle responsabilità vadano equamente ripartite con l'arresto con con la sinistra
Fra il novantatré il novantaquattro i popolari non ebbero nel Partito democratico di sinistra un interlocutore responsabile
E questo faceva venir meno l'interlocutore naturale di un partito di centrosinistra di ispirazione cristiana qual era il Partito popolare di Martinazzoli
Vero è che se collochiamo quella stagione in prospettiva storica
Forse si deve concludere che l'intera classe dirigente
élite politiche che economiche che avevano nelle loro mani le chiavi della decisione non erano precaria preparate a raccogliere le sfide dei tempi nuovi e furono travolte
A priori virgolette
La classe politica italiana scrivere a Guido Carli con il consueto spirito sulfureo all'indomani di Maastricht
Non si è resa conto che approvando il Trattato si è posta nella condizione di avere accettato un cambiamento di una vastità tale
Che difficilmente essa vi sarebbe passata indenne grazie
Rinnovo della ringraziamento
Al signor Presidente della Repubblica
Giuseppe Vacca niente ma ora Pierluigi Castagnetti Giuseppe Frigo monsignor Beschi Guido Bodrato e credo che a tutti faccia piacere sapere che la Camera stamperà agli atti di questa importante riunione grazie