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giurista, membro del Comitato nazionale (RADICALI ITALIANI)
Radio Radicale parliamo di economia lo facciamo con Daniele Bertolini Bertolini e membro della direzione nazionale di radicali italiani è uno
Degli esponenti radicali che meglio conoscono i temi economici tra l'altro un anno fa ormai insieme a Michele De Lucia D'Alessandro Passariano elaborato una specie di vero e proprio programma di riforme
Dei radicali difforme da portare in Parlamento
Vogliamo parlare con lui perché vogliamo aprire questa è stata una serie di sparsi approfondimento dedicati all'economia che saranno anche caratterizzati da momenti di dialogo con gli ascoltatori che vogliamo cominciare oggi a partire dalle ultime notizie in qualche modo
Parleremo dell'appello firmato da Confindustria sindacati associazioni quelle cosette parti sociali insomma più o meno tutti oggi
Presentare un appello in cui chiedono discontinuità al Governo Berlusconi
Ma non questa è solo un aspetto marginale abbiamo deciso di chiamare Bertolini realtà a partire da un articolo scritto da noi da Natalie pisano che pure un esponente radicale la segretaria dell'associazione radicale torinese Adelaide Aglietta
Dedicato alle riforme
Sul a fronte del mercato del lavoro perché è stato firmato qualche settimana fa un accordo interconfederale tra Confindustria sindacati che entra nel merito di alcuni dei temi di cui da decenni si discute nel mondo delle relazioni industriali e sindacali nel mondo del diritto del lavoro
E allora vogliamo intanto sentire
Bertolini su questo poi ci soffermeremo anche su altri aspetti dell'economia come giudichi questo questo accordo che cosa dite in questo articolo Daniele
Sì allora io direi questo
Se mi consenti per comprendere
La vicenda dell'accordo interconfederale del ventotto giugno e a seguire della sentenza del giudice di Torino
Due passaggi che sono un po'l'ultima evoluzione del nostro sistema le relazioni industriali
Di fare due piccolissime e vedi premesse proprio per capire
Così un po'il contesto di fondo su cui stiamo ragionando ora la la posta politica in gioco è quella di
Rendere il nostro sistema delle relazioni industriali un elemento di competitività
Del nostro in tessuto industriale e soprattutto un elemento che faciliti la attrazione del nostro sistema economico degli investimenti stranieri io qui ho dei dati
Per essere chiari del due mila e otto che ci dicono chiaramente che
Quanto agli investimenti attrattiva degli investimenti stranieri e il nostro problema seggio dell'Italia c'è soltanto la Grecia
Dati due mila otto dicono che
Tra il due mila quattro due mila otto
Laddove la Gran Bretagna è stata in grado di attrarre investimenti stranieri
In una misura pari al ventisette virgola tre per cento del PIL l'Olanda il ventiquattro la Francia il diciannove la Spagna il tredici l'Italia il sei virgola nove peggio di noi dicevo sulla Grecia al cinque virgola due per cento quindi questo
è il tema
è da ritenere che
Un'evoluzione che il più possibile efficiente del sistema delle razze industriali possa aiutare a invertire questa rotta quindi
Attrarre i imprenditoria innovazione quindi investimenti occupazione aumento e stare eccetera questa è la posta in gioco la competitività del nostro tessuto industriale
La seconda brevissima premessa è che il nostro sistema delle relazioni industriali
Si è sviluppato sostanzialmente in assenza di un quadro legislativo di riferimento cioè una volta abolite no le le il regime corporativo del quarantotto
La Costituzione all'articolo trentanove sanciva il principio di libertà sindacale e prevedeva un certo meccanismo di di registrazione dei sindacati che non è mai che non è mai è stato attuato meccanismo che sarebbe oggi del tutto
Inadeguato ma che non è mai stato comunque non è mai stato attuato quindi
Di fatto nel nostro Paese le relazioni sindacali sono state
Create sulla base semplicemente dei rapporti di forza tra l'autonomia collettiva espressa sindacati le associazioni degli imprenditori i giuristi con linguaggio
Così un po'
Tipico nobili ipocrisia dell'accademica giuridica definito quel definisce
Questo regime sindacale come transitorio no dove la transitorietà e durata sessant'anni ed è la transitorietà cioè la permanenza della non applicazione del dettato costituzionale della e dell'assenza di una legge di riferimento
Quindi come si è sviluppato il nostro sistema sindacale si è sviluppato Traverso ripeto un esercizio dell'autonomia collettiva e una ruolo di regia fondamentale della Corte costituzionale
In questo quadro si inserisce la politica degli accordi interconfederali
Questo accordo questo accordo quindi è l'ultima tappa nodi uno sviluppo fattuale aver diciamo dentro un vuoto normativo che cosa fa sostanzialmente
Di fatto e questo è l'elemento probabilmente positivo
Riconosce una certa un certo ruolo
Alla contrattazione collettiva aziendale quindi affronta il tema del riparto diciamo così di autonomia collettiva tra livello centrale e livello aziendale dando un certo ruolo
Questo la prima volta che accade alla contrattazione collettiva aziendale e sulla base di un principio di maggioranza c'è il principio cardine di questo accordo che
Il contratto collettivo aziendale
Stipulato dalla maggioranza delle RSA dell'RSU la faccio breve subito quindi sulla base di ultima istanza a efficacia per tutti i lavoratori in forza nell'azienda
E questo sicuramente un elemento positivo il il il problema politico di fondo che io ho porcherie Natalie Pisano abbiamo posto un articolo che
Questo sta modo di procedere a cioè di accordo interconfederale in accordo interconfederale lascia sostanzialmente inalterata la struttura di fondo del nostro sistema delle relazioni industriali di una struttura fortemente accentrata
Dove di fatto non c'è un vero e proprio pluralismo sindacale cioè c'è un mono uno mono Poglio dell'esercizio
Della libertà sindacale in capo alle tre confederazioni
E dove il contratto collettivo nazionale continua a essere il baricentro fondamentale
Del sistema delle relazioni industriali questo lo si emerge chiaramente leggendo il testo l'accordo dove si dice chiaramente che la contrattazione collettiva aziendale
Può essere esercitata soltanto sulle materie delegate dal contratto collettivo nazionale
E che il contratto collettivo aziendale può definire delle delle delle modifiche
Delle regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali ma soltanto nel limite con le procedure previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro quindi sostanza apertura
Alla contrattazione collettiva aziendale ma solo sulle materie delegate da dal livello nazionale nei limiti e con le procedure
Definite a livello centrale quindi rimane assoluta assolutamente invariata la caratteristica transitoria secondo il linguaggio
Del diritto del lavoro cioè di permanente a costituzionalità del nostro sistema di contrattazione collettiva aziendale c'è poi
Questo non è un altro elemento sembri questo contesto una disposizione che significativa là dove si dice sei il contratto collettivo nazionale tace sul punto della contrattazione di secondo livello cioè non non prevede limiti procedure eccetera
La contrattazione collettiva aziendale può
Diciamo così procederà degli accordi
Al fine in due casi assolutamente ragionevoli cioè di crisi aziendale oppure al fine di tutelare investimenti significativi per favorire lo sviluppo l'occupazione ma in questo caso su
Non non può toccare il punto della retribuzione cioè questo accordo in questi casi cioè di silenzio del contratto collettivo nazionale ma di una situazione di crisi o di
Investimento significativo
Il contratto collettivo aziendale può andare a
Fare delle intese modificative ma soltanto
Andando a toccare le il tema della prestazione lavorativa e degli orari di organizzazione del lavoro ma non l'aspetto aspetto retributiva quindi la mia valutazione in definitiva qual è
Se ci rassegniamo
A vivere in un Paese dove il sistema delle relazioni industriali non è disciplinato da legge ma è fattualmente costituito dalle associazioni sindacali sotto la regia da sentono ex cari confederali con la regia
Diciamo della Corte costituzionale in senso di assenza di un vero pluralismo competitivo sindacale quindi se ci rassegniamo questo dato strutturale di fondo l'accordo da salutare con favore perché è un'apertura al contratto collettivo
Aziendali di cui prosegua ne parliamo ce ne
C'è bisogno
Se invece noi ragioniamo in più in un'ottica strutturale del nostro essendo sleali chiaro che questo è semplicemente un adattamento alle esigenze della globalizzazione da parte di un sistema di relazioni industriali
Monopolizzato no dalla dalla diciamo dal monopolio CGIL CISL e UIL Confindustria
Chiarissimo come quali sono le radici secondo te di questo monopolio il più in generale della dell'assetto del capitalismo italiano delle relazioni industriali
Italiane perché questo rapporto tra
La Confindustria e sindacati confederali e quindi anche l'elemento della mancanza di pluralismo sindacale
è anche un elemento che nel nostro Paese è servito a tenere bassi Salaria governare un mercato del lavoro e in difficoltà specialmente nei decenni passati a
Garantire diciamo contratti collettivi accordi interconfederali che hanno caratterizzato un po'la storia
Delle nostre relazioni industriali ma quali né quali sono le radici e se secondo te questo elemento ha limitato la crescita potenziale del nostro Paese oppure è stato uno strumento che la governata
Allora parto da quest'ultima considerazione
Dicevo occorre creare le premesse per una attrattività del nostro sistema industriale di cui le relazioni di stare su un elemento fondamentale perché sono
Le relazioni sociali sono un diciamo un quadro di produzione di regole quindi è importante che da un lato gara ci sono due diciamo esigenze di fondo per un buon sistema di relazioni industriali da un lato
Garantire che le politiche rivendicativa e siano effettuate negli interessi dei lavoratori e per fare questo io penso da radicale da liberale che
La cosa migliore sia quella di mantenere le rappresentanze sindacali vicine lavoratori quindi io sono a favore o sorta di sussidiarietà contrattuale c'è più il lavoro la la rappresentanza sindacale decentrate vicina lavoratori in azienda
Più probabilmente la prenda sindacale farà effettivamente interesse lavoratori poi
Garantire una sorta di competizione direi sana confronto competitivo tra le rappresentanze sindacali dall'altro occorre che questo pluralismo sindacale non si traduca in una come dire nell'assenza di un interlocutore unico e credibile da parte l'imprenditore l'imprenditore ha bisogno di poter stipulare un accordo è avere fiducia nel fatto che sta Cordon poi verrà rispettato l'intero nella propria della propria azienda
Ora il sistema centralistico di fatto ha creato questo paradosso cioè da un lato a limitato
Il pluralismo sindacale dando però il potere diletto
A quelle forza che avevano una che hanno avuto forse in parte all'occorra concezione antagonista tra capitale e lavoro per cui di fatto il le relazioni sindacali sono state paralizzate dal potere di veto attribuito a queste
A queste posizioni diciamo di antagonismo
Di antagonismo sindacale e questo cosa cosa impedito anche evito che si potesse ha fatto diciamo della contrattazione collettiva uno sbarramento all'innovazione contratto contrattuale perché qualunque elemento che a livello aziendale
Con il consenso di una magari
Maggioranza nel contesto della singola realtà locale ci sarebbe pure è stato innovazione contrattuale
Rispetto al contrattazione collettiva aziendale non è Stallone di fatto il nostro sistema non è possibile perché se l'imprenditore OSA diciamo così
Non applicare il contratto collettivo nazionale
Incorre in una serie di grossissimi costi legali oggi ci sono tutta una serie di leggi che condiziona non rispetto del contratto collettivo nazionale le agevolazioni fiscali finanziamenti all'impresa
L'accesso alle gare pubbliche quindi questo già un primo elemento non posso sperimentare un modello contrattuale innovativo
Perché dico dico di pretore perché incorre una serie di costi pesanti questo tipo ma soprattutto
Anche se io riesco ad ottenere un contratto collettivo aziendale più moderno più
In in accordo con i lavoratori qualunque lavoratore può tenerne la disapplicazione da parte del giudice da parte di scuole Enza e qualunque sindacato
Può ottenere un può indire uno sciopero a cui possono partecipare anche i membri non iscritti a quel sindacato ma magari iscritti al sindacato che ha approvato lo stesso contratto collettivo aziendale
Quindi
E questo è il grosso limite questo ha impedito
Di rimodulare i contratti del nostro diritto al lavoro c'è una peculiarità dei contratti
Dei contratti di diritto del lavoro dei contratti che regola i rapporti di lavoro mi azienda in Italia rispetto all'Europa cioè sono contratti che hanno un altissimo contenuto assicurativo
è un basso contenuto diciamo così assunzione del rischio che cosa vuol dire vuol dire che
Questo in cosa si traduce si traduce in un elevato costo del lavoro per l'imprenditore e in una bassa retribuzione
Per il lavoratore quindi
In molti casi in quest'ultimo decennio si è verificata la necessità in molto impresa di fare uno scambio con i lavoratori io riduco marginalmente in modo ragionevole
Il contenuto assicurativo del contratto quindi risparmio affetto un risparmio di costo
Cosa che importante soprattutto la fase di start-up delle aziende
Nel contempo il lavoratore partecipa a rischio dell'impresa
Potendo scommettere sull'aumento della retribuzione legato ad un buon andamento della dell'attività dell'impresa
Inc a queste condizioni cioè dando una centralità alla contrattazione collettiva di andare acquisisce un senso anche l'idea
Di una partecipazione dei lavoratori nell'organo gestionale di un qualche coinvolgimento dei lavoratori nell'organo gestionale dell'azienda
Quindi lo sa sono riuscito a dare il senso del ragionamento cioè la contrattazione collettiva nazionale
Ha di fatto sbarrato la strada a in a possibili innovazioni
A livello aziendale dei modelli contrattuali che vanno nella direzione di arrendere compartecipi lavoratori del rischio di impresa puntando di fatto su innovazione produttività e crescita economica quindi superando l'avviso antagonista capitale e lavoro
Mi chiede di quali sono le ragioni di questo centralismo sindacale ma io noto una
Straordinari nato gira con la dinamica politica
Cioè
Come nel è che sostanzialmente un un Dini un DNA della politica della politica Cassa italiana c'è l'avversione per
Diciamo il pluralismo competitivo noi siamo oggi tu richiamavi
La diciamo quello che oggi definito da dare con il Corriere il grido dell'economia
Che io vedo invece comunque rimane con un grido del regime corporativo cioè
Sta fallendo il maggioritario che doveva essere un esempio un un meccanismo volto ad introdurre tanto introdurre competizione politica
Cioè competizione all'interno dei regimi ripartiti per il governo del Paese si è
Di fatto rivelato
Un
Uno strumento che ha confermato quello che Marco Pannella deficit sempre in modo partissimo imperfetto cioè
Siamo assistiamo ad un fallimento diciamo così di quell'esperimento che era l'introduzione del del maggioritario che porrò maggioritario corretto eccetera
Che avrebbe dovuto introdurre competizione politica invece la fa ha ottenuto esattamente l'opposto cioè ha dato un forte potere di veto alle forze diciamo così
Non di Governo e a rinsaldato in modo partiti ISMU imperfetto
Della spesa pubblica del finanziamento pubblica partiti tanta che oggi è sulla bocca di tutti la parola casta della politica qualcosa di simile avvenuto a livello sindacali sindacati al hanno rifiutato l'applicazione
Del testo costituzionale mettendo si in qualche modo al riparo da un meccanismo di pluralismo sindacale hanno di fatto cercato un meccanismo consociativo corporativo
Che impedisce una vera la vera competizione tra politiche rivendicativa alternative decisi in azienda e lavoratori quindi si allontana la rappresentanza sindacale dai lavoratori
E
E sei
In qualche modo atti
Sì
Si assiste ad una trasformazione del ruolo del sindacato d'attore di che esercita l'autonomia collettiva quindi la sua funzione economica sul luogo del lavoro ad un attore che di fatto diventa
Un attore politico capaci di esercitare il potere di veto
La famosa concertazione sulle politiche di innovazione di sviluppo e di di rilancio del dell'attività economica e di impresa
Allora diamo un po'il campo parla un po'di debito del debito pubblico italiano un debito molto alto l'Italia non sempre in Europa il Paese messo peggio da questo punto di vista anche se poi
Dicono gli economisti per confortarci invece non abbiamo un altrettanto alto tasso di debito privato quindi tutto sommato insomma
La la la situazione e meno
Meno grave di quella di altre economie la crisi del debito è quella che stiamo attraversando danesi che riguarda tutta l'Europa di tutta l'Europa dona ieri l'Italia ha avuto anche la
In qualche modo il conforto della
Da dal Fondo monetario internazionale con Christine Lagarde che vettovaglie l'Italia ha fatto una manovra che dovrebbe consentire di fare di prevenire il contagio i rischi di contatti
Come valuti tutta questa riduzione europea e anche le misure economiche che i Governi continuano a prendere in questi mesi compresa l'ultima manovra varata dal Governo Berlusconi
Allora io dissi distinguiamo per chiarezza
Volete le cose sono correlate ma distinguiamo la crisi diciamo dell'euro quindi il debito sovrano diciamo europeo nel suo complesso dal capitolo italiano ora sul primo punto io penso che qui
Si stia rivelando quanto attuale quanto anticipatrice quanto di di reale alternativa di governo sia alla posizione diciamo la la la storica
Lotta federalista europea radicale su gli Stati Uniti d'Europa e la vicenda del debito greco è la massima esemplificazione
Della urgenza di un'integrazione politica europea perché dico questo quando diciamo lo slancio europeista a partire dagli anni cinquanta in poi è proceduto diciamo con una chiara strategia cioè
Realizziamo per piccoli passi un'integrazione prima dei mercati poi monetaria c'è un'integrazione diciamo così sul terreno della sul terreno economico monetario
Perché questo puri è il presupposto di una sempre maggiore integrazione politica oggi stiamo siamo arrivati al punto in cui accade esattamente il contrario cioè o c'è un salto di qualità
A livello di integrazione politica o saltano pure i risultati raggiunti sul terreno dell'unificazione economica e monetaria perché dico questo perché la crisi del debito greco rende e le soluzioni adottate pur positive che però non pare non non convincano ancora ipermercati finanziari
Rendere evidente come non possiamo andare avanti con una Europa che ha una moneta unica ma non ha un bilancio federale
Cioè questo è un elemento di assimetria delle politiche economiche e via e delle politiche in generale che non non non regge più non regge più le sfide della globalizzazione
Se noi guardiamo e qui per capire queste molto utile confronto con gli Stati Uniti la crisi economica che è partita in due mila sette due mila otto è partita negli Stati Uniti
I Stati Uniti solo in una situazione fiscale molto peggiore di quella europea sia in termini di rapporto intendo quella europea aggregata c'è sia in termini di rapporto debito PIL in termini disavanzi di bilancio cioè gli indicatori
Ci della salute fiscale di uno Stato ci dicono che l'Europa è fiscalmente in una situazione di vantaggio rispetto agli Stati Uniti ma l'attacco speculativo si rivolge all'Europa non agli Stati Uniti perché per questo motivo perché non c'è
Una garanzia federale il debito pubblico
Il debito pubblico è originato da politiche regionali
Ed è quindi è il debito aggregato di singoli Stati di cui ciascuno Stato garantisce pro quota
Questo rende lì diciamo il rischio di solvibilità agli occhi dei mercati elevatissimo insostenibile quindi o
Abbiamo una Banca centrale che fa una politica monetaria europea ma non abbiamo un bilancio federale
Frutto di integrazione delle politiche fiscali se il gli Stati Uniti andranno in default poi Simone parliamo un attimo
è ragionevole aspettarsi un intervento deciso della Federal della della Banca Federale
Sede della Banca punto centrale federale cosa che invece non avviene in Europa in Europa per riuscire a fare un piano di salvataggio della Grecia abbiamo assistito ad un balletto di più di un anno e mezzo tra la Banca centrale e
Il Governo principale nel paese vicino alle cure di Angela Merkel che è proprio frutto di questa contraddizione moneta unica ma non c'è un bilancio federale
Ora l'accordo siglato a Bruxelles e la scorsa settimana si sforza di dare una risposta a questo cioè cosa fa sostanzialmente da un lato cerca di mettere un tampone alla crisi greca
Diciamo così concedendo un nuovo prestito di circa centodieci miliardi coinvolgendo i privati cioè le banche nel finanziamento del prestito e
E concedendo condizioni più favorevoli sui prestiti già concessi dall'altro si sforza di dare una soluzione strutturale al problema che dicevo prima che però rischia di essere solo un palliativo perché
Perché di fatto cosa fa amplia i poteri del fondo cosiddetto fondo salva Stati in essere
Dandogli operatività sul mercato secondario dei titoli
Quindi consentendogli di acquistare titoli nel caso appunto che uno stato valente folto nel caso diciamo che non credo che un Paese come Italia residente possa essere oggetto di attacchi speculativi e questo è una cosa giusta
Ma il problema che questo fondo non è un fondo federale c'è un fondo che comunque
è in qualche modo servente gli Stati nazionali
E quindi è garantito pro quota nei singoli Stati nazionali quello che di cui c'è bisogno per mettere al riparo
Dagli attacchi speculativi la zona euro è una un filtro sti giusto vale molto più netto che in qualche modo si autonomo rispetto agli Stati è proprio quello che si chiama
Istituzione federale non so se sono riuscito a a a farmi capire molto chiaramente Asia
Quindi la la la crisi del debito greco come
Emblema di una insostenibilità di una assenza di un'integrazione politica
Dell'Europa l'Italia e in una stazione
Lo dico brevemente di questo tipo cioè
La manovra economica era una manovra fortemente inadeguata perché
è una manovra che si sta qui il discorso sarebbe un po'lungo però in cui in breve è una manovra che
Non è non dà certezza sul sulla sull'aggiustamento pluriennale dei conti pubblici
Quindi parla di un pareggio di bilancio in sei obiettivo condivisibile che però
è in realtà Obiettivo dubbio perché
è una manovra innanzitutto recessiva
C'è una manovra che introduce centoventi milioni di nuovi di maggiori tasse che sono una sottrazione di retta alla domanda interna quindi è una manovra che ci costerà circa un punto e mezzo percentuale di PIL
Che automaticamente riflesso lo zero virgola sette di disavanzo di deficit annuale quindi
è una manovra che realtà nei suoi stessi dichiarati saldi non è certa e poi l'aggiustamento affidato in parte ad un decreto legge
In parte circa venticinque milioni se non vado errato ad una delega di riforma del fisco di cui ancora non si conoscono i contenuti
Quindi la credibilità poi ancora una manovra che sposta la sostanza dell'aggiustamento due mila tredici due mila quattordici quindi mercati si chiedono ma nel due mila undici due mila dodici cosa succede
Quindi è una manovra che fortemente inadeguata e poi non affronta
Minimamente il problema della di rimettere il paese sud un sentiero sul sentiero di crescita e da questo punto di vista purtroppo
Questo
La situazione il sistema politico italiano non rende credibile un'alternativa seria di Governo c'è mentre altri Paesi ad un Governo in difficoltà corrisponde un'opposizione pronta a raccogliere
L'eredità pur pesante di un futuro in Governo
Che che sta perdendo consensi nel nostro Paese non non
Non si vede con l'orizzonte un altro per credibile alternativa di governo capace di
Rimettere l'Italia studio sentiero di crescita questo si traduce in una
Fugata i titoli di Stato italiani ieri la le banche tedesche hanno ridotto dell'ottanta per cento la loro esposizione ai titoli di Stato
Italiani c'è una cosa una cosa che la morosa ecco quindi questo è un po'come io vedo la situazione situazione italiana una
Prego l'ultima domanda volevo fatta invece proprio gli Stati Uniti perché tu accennavi alle difficoltà
Americana rischio di default d'per questa condizione che volessi spiegassi anche un pochino cioè del congresso deve fare una legge per innalzare
Il tetto del debito per fare questa legge bisogna che ci sia accordo tra i repubblicani e democratici hanno diverse ricette diciamo
Per raggiungere questo innalzamento Cerri diverse ricette i tagli
Distesa e quindi la situazione di stallo deriva da questo molti economisti però dicono si è una legge però insomma poi si è sempre fatto il lilla l'innalzamento del del tetto del debito gli americani più o meno l'hanno fatto come ha detto lo stesso Obama ricordando che anche legano bus
Lo hanno fatto molte volte in passato cioè spiegare meglio come funziona questo sistema e appunto anche tornare sulle virtù diciamo di questo modello americano federale allora
Innanzitutto occorre chiarire la diversità tra la crisi del debito che finge d'Europa l'Italia e la Grecia eccetera e la crisi di debito americano sono due
Vicende che dal punto di vista economico sono molto diverse la crisi con lo già detto prima del dell'Europa dell'Italia è una crisi il legata
Ad una è una crisi di di rischio cioè i mercati valutarlo più rischi questa valutano più rischiosi i titoli di Stato dei Paesi dei Paesi
Dell'euro area dei Paesi in crisi comitati portuali Orlanda quindi una crisi se voi reale regata ad un giudizio che i mercati
Formulano sulla sul sulla solvibilità o insolvibilità dei titoli sovrani
E questo determina un'ambulanza mito il tasso di interesse la crisi americana è completamente diverso non c'è alla base parlo del del più recenti sviluppo una diverrebbe una valutazione di rischio di tali titoli
C'è un problema legale contabile cioè c'è il debito pubblico il rapporto debito PIL che cresce e una legge che pone un tetto un tetto che stabilito dal Congresso e che quindi deve essere alzato a seconda delle esigenze da parte del potere politico e del Congresso
E il problema nasce semplicemente dal fatto che
La dialettica maggioranza opposizione del Congresso in vista della campagna presidenziale utilizza questa norma no accomunare ma
Di conduzione della della politica della politica nazionale però non c'è un innalzamento diciamo così dello spread frutto di una diversa valutazione del rischio da parte dei mercati che proprio problema legale e di politica interna voi
Chiaramente dietro c'è anche il grosso problema del fatto
Ti dico questo sulla la posizione diciamo l'irrigidimento l'irrigidimento di una parte dei repubblicani e dei deputati diciamo duri e puri sul pareggio di bilancio
Delitti parti
Io le comprendo
Alla luce del fatto che c'è una parte con una parte una tradizione diciamo così della cultura americana che vede nella spesa pubblica nel Bingo avrà mentre quindi spesa pubblica o di rifiutasse una minaccia
Agli averi personali e la libertà personale c'è una diffidenza direi aprioristica nei confronti dell'aumento della spesa pubblica
E se noi guardiamo alla spesa pubblica americana vediamo come le era Clinton si era chiusa con cinque mila settecento miliardi di
Debito
Le era Bush c'è quindi dicembre due mila otto si era chiusa con quasi un raddoppio dieci mila seicento miliardi
Ora
Il Congressional Budget Office ha stimato che la manovra di Obama cioè il bilancio predisposto da Obama per il due mila dodici comporterà anni dieci anni successivi un aumento del debito di nove trilioni in dieci anni quindi
C'è un oggettivo problema di rapporto con la spesa pubblica e negli Stati Uniti quindi in questo senso i repubblicani hanno l'argomento di verità e è anche vero però che se si dovesse veramente arrivare ad un default tecnico degli Stati Uniti questo avrebbe conseguenze devastanti sull'economia americana che soprattutto sul settore privato più esposto al credito bancario
E quindi probabilmente renderebbe necessario quel maggiore intervento pubblico nell'economia in nome dei quali contro i quali oggi repubblicani assumono quella quella rigidità
In Parlamento quindi diciamo i repubblicani di fatto stanno dentro una contraddizione questa diciamo il piano nobile della politica poi c'è
La diciamo
L'aspetto più di contingenza politica di bassa cucina politica legato semplicemente al fatto che repubblicani voglio arrivare
Sotto le elezioni presidenziali con un Presidente Obama alle corde in una in una situazione di difficoltà ecco quindi questi possono impedire il ragionamento
Io traggo una lezione però da questo da questo da questa vicenda
Quale che sia l'opinione sul gioco fatto da repubblicani sulle responsabilità di Obama su quel punto i più di tanto non non entro
C'è però un dato che queste regole c'è regole di legge o addirittura ivi
C'è chi le vuole porre in nella nel emendando la Costituzione cioè regole giuridiche che pongono alla politica dei tetti di spesa
Di fatto obbligano la politica a confrontarsi duramente e a trovare delle soluzioni dure sulla spesa pubblica
Molto prima che si verifichi con gli effetti devastanti sull'economia reale è l'opposto di quanto accaduto in Italia dove non abbiamo alcuna legge
Alcuna vincolo costituzionale quello flebile vincolo che pone l'articolo trentuno è stato
Spazzato via dalle dalle leggi della partitocrazia delle procedure di bilancio partitocratiche
E quindi cosa è successo che una politica responsabile è arrivata a porsi il tema della spesa pubblica
Quando ormai era ampiamente fuoriuscita dalla zona di sostenibilità del debito pubblico perché ne abbiamo cominciato a ragionare seriamente di contenimento della spesa pubblica
Negli anni Novanta per entrare nell'euro quando ormai il debito pubblico era ampiamente superato il cento per cento del PIL quindi la riflessione che io ne traggo più strutturali lungo periodo che forse
In questo senso va anche una proposta che stiamo facendo con Alessandro Massari
Con l'aiuto anche di di Geppi ritta e di altri compagni radicali
Di proporre una modifica nel nostro Paese e dell'articolo ottantuno della Costituzione cercando di inserire i principi diciamo di virtuosità della finanza pubblica nel testo costituzionale andando proprio a descrivere o diciamo emendare l'articolo ottantuno è cercando anche di istituire una qualche forma di
Autorità pubblica che monitori la situazione
Della finanza centrale ma anche quella degli enti locali e che in qualche modo ponga un vincolo alla alle alle politiche irresponsabili i responsabili speso ecco
Per noi che ringraziamo molto abbiamo superato il tempo che ci eravamo dati per questa prima conversazione che però vorremmo fosse la prima di una serie anche per
Aprire poi nel corso delle prossime settimane degli spazi di dialogo con gli ascoltatori quindi è d'accordo darei
Appuntamento a tra qualche giorno insomma per un nuovo spazio di approfondimento su questo certamente grazie molte cara Graziella Daniele Bertolini della direzione di radicali Italia
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