Tra gli argomenti discussi: Amministrative, Arabi, Arresto, Comuni, Democrazia, Elezioni, Esteri, G8, Giovani, Italia, Milano, Mladic, Pisapia, Politica, Rassegna Stampa, Spagna.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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9:30 - Milano
Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale sabato ventotto maggio questo appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura David Carretta oggi apriremo parlando della politica italiana del secondo turno al ballottaggio
Domani a Milano Napoli in altre città le mondo
Oggi pubblicherà un ritratto di
Giuliano Pisapia al candidato moderato che minaccia il berlusconismo malgrado in una una campagna di odio contro di lui
Il rappresentante della sinistra potrebbe conquistare il comune scrive
Tra l'altro Filippi dei il corrispondente di le Monde in Italia e poi leggeremo un'interessante analisi dall'Economist uscito ieri nelle edicole europea
Che fa il parallelo tra i giovani spagnoli che scendono in piazza si accampano letteralmente nelle piazze dicendo la classe politica non ci rappresentate
E i giovani italiani che invece se ne stanno a casa l'economista Sisti chiede perché ci sia questa differenza l'Italia sonnecchia i giovani sono uniti nell'apatia il titolo dell'articolo
Che leggeremo torneremo coi sull'arresto ri di Ratko Mladic proponendovi una serie
Di commenti che vanno tutti nella stessa direzione
Salutano la cattura del generale serbo bosniaco responsabile di Srebrenica
E poi salutano anche il fatto che
Radici dovrà comparire davanti a un tribunale internazionale
Lo fanno sia ai giornali che sono sempre stati a favore di queste forme di giustizia internazionale come il mio Ortensio del mondo
Ma anche un giornale molto critico del i tribunali dell'Aia come
Il Wall Street Journal la chiuderemo con un aggiornamento sul G otto che lancia una partnership per sostenere lo slancio democratico nei Paesi
Arabi come titola oggi nel mondo
Definiamo ieri pubblicava un commento più generale su
Su quello che definisce il ritorno alla grande del G otto probabilmente perché quest'anno è preceduto da Nicolas Sarkozy e le Figaro è un giornale vicino al Presidente francese
Più dubbioso invece Philip Stephens sul Financial Times secondo il quale i grandi del mondo fanno fatica a guidare questo mondo frenetico quando i trend fuori dal loro controllo come la prima va a primavera araba
Richiedono attenzione e urgente i Governi perdono la loro capacità di agire ma cominciamo
Dall'Italia e dal ballottaggio in particolare di Milano domani e dopodomani e su questa città si concentra l'attenzione
Della stampa internazionale e oggi nel mondo pubblica un ritratto di Giuliano Pisapia definito nel titolo candidato moderato che minacciarla berlusconismo malgrado una campagna di odio contro di lui
Il rappresentante della sinistra potrebbe conquistare il comune
Comincia
Comincia con una domanda le Monde e così e Luigi e quest'uomo di sessantadue anni che cammina comunque il Senato tranquillo capelli bianchi e sorriso timido il portavoce di Al Qaeda in Lombardia
E questo
Avvocato penalista conosciuto che si appresta a ricoprire Milano di mosche
E questo ex Presidente dalla Commissione giustizia della Camera che vuole trasformare la capitale economica dell'Italia in una
Zingaropoli islamica in una Mecca dei gay manca poco scrive le Monde con un po'di rogna e lo accuseranno anche di voler vendere
La Scala agli e ieri
In realtà la prima cosa che viene in mente quando si incontra Giuliano Pisapia sul punto di vincere al secondo turno delle elezioni comunali di Milano e di restituire alla città dopo vent'anni di gestione
Della destra la prima cosa che viene in mente che i suoi avversari hanno decisamente sbagliato bersaglio
Martedì ventiquattro maggio Pisapia ha fissato quattro appuntamenti elettorali che rappresentano altrettante smentite alla campagna di denigrazione di cui oggetto alla Bocconi per dimostrare che la futura eviti italiana lo sostiene
Davanti al sindacato cattolico delle ACLI per smentire la freddezza Dalla Chiesa nei suoi confronti
Alla libreria Feltrinelli dove tutta la Milano degli intellettuali e artisti che conta non lo hanno accolto in modo trionfale
E infine più discretamente di fronte al clan dei cinquantuno che raggruppa la crema della Milano perbene cioè
La buona borghesia lombarda banchieri uomini d'affari ex responsabili politici della democrazia cristiana
Il loro punto comune la volontà di voltare la pagina del berlusconismo dopo anni di eccessi secondo le Monde
Milano sta riscoprendo la semplicità e la discrezione una virtù che era scomparsa alla fine degli anni del craxismo prima e poi con il berlusconismo
La campagna odiose diffamatori dagli avversari di Pisapia
Spinge moderati e difenderlo al cardinal Tettamanzi vicari tra capitale lombarda di cioè anche Luigi sì alla costruzione di una moschea uno dei punti più discussi del programma del candidato dalla sinistra
Anche l'ex presidente della FIAT ci sorge Romiti è intervenuto Giuliano vero moderati milanesi dicono no a un modo barbaro di fare politica
Dal ventitré maggio prosegue le monde
Data dei risultati del primo turno tutta l'Italia guarda Milano se Giuliano Pisapia vincerà lunedì si aprirà una breccia nel berlusconismo
Gli alleati di letizia Moratti si stanno già spaccando alcuni accusano il Popolo delle Libertà di aver condotto una campagna troppo dura
Altri accusano il partito xenofobo della lega Nord
Altri ancora puntano il dito contro Comunione e Liberazione perché avrebbe disertato la battaglia Milano è sempre stato il laboratorio politico dell'Italia spiega Gad Lerner quindi sono nati il fascismo la resistenza al craxismo la lega nord del berlusconismo
Se il premier viene sconfitta Milano la città dove e nato e dove ha costruito sull'intero è il suo crepuscolo secondo Lerner
Il candidato Pisapia
Si guarda bene dal dire la stessa cosa la sua vittoria spiega sarà comunque innanzitutto la questione milanese
Certo sarà un colpo per Berlusconi ma
Berlusconi ancora i mezzi per reggere dice Pisapia sempre modesto quanto la sinistra italiana che hanno a dividersi ecco che forse verrà Lia rilanciata
Dal candidato che non aveva scelto così Philip ride
Sulle montagne di oggi sintetizza forse
Bene tutti gli elementi di questa di questa battaglia per Milano
La possibile fine del berlusconismo la sinistra che in fondo lo dà già per morto una certa sinistra diciamo vari atti di Pisapia un po'più prudente un po'più realista
E soprattutto le molte conclude sullo stato della sinistra italiana che continua a dividersi e vince quando c'è un candidato per l'appunto come Pisapia
L'Economist uscito ieri nelle edicole europea questa settimana non pubblica un pezzo sul al ballottaggio
Di Milano ma in un'analisi pone una una questione
Politica ed economica abbastanza rilevante l'Italia sonnecchia uniti nell'apatia chi sono uniti nell'apatia i giovani italiani
Perché i giovani italiani a differenza di quelli spagnoli accampati nelle piazze se ne stanno a casa
Leggiamo la risposta dell'Economist per un momento è sembrato che la protesta spagnola potesse contagiare l'Italia la protesta spagnola e quella
Del appunto dei giovani nelle piazze di Madrid
Questo scenario sarebbe stato comprensibile anche l'Italia un sistema elettorale che dà ai boss di partito il controllo assoluto dalla selezione
Dei candidati anche l'Italia alle prese con un'economia che è stagnante alti tassi di dispersione giovani del ventinove per cento nelle regioni del sud si avvicina a livelli della Spagna
Inoltre a differenza della Spagna e Italia è una gerontocrazia in cui i giovani si sentono politicamente con le mani legate
Nel momento in cui si moltiplicavano su Twitter i messaggi sulla rivoluzione spagnola sono comparsi anche messaggi sulla rivoluzione italiana
Ma rapidamente diventato chiaro che molti di questi messaggi erano stati scritti da spagnoli che volevano esportare la loro protesta sono state convocate manifestazioni a Roma Milano altre città per il ventuno maggio ma alla fine
Hanno partecipato soprattutto giovani spagnoli che vivono in Italia la domanda per l'economista esse
Chi
Coetanei italiani degli spagnoli siano meno dinamici forse
Ma ci sono altre ragioni per spiegare il torpore una e chiese di spagnoli sono arrabbiati perché la loro economia è passata da un buon prolungato a una recessione spettacolare B i giovani italiani sono semplicemente indebiti chi da un decennio di crescita zero
Un'altra possibile spiegazione più sottile in entrambi i Paesi giovani sono vittime di un sistema del lavoro che produce insider costosi coccolati i garantiti cioè quelli che hanno un posto di lavoro a vita
Mentre dall'altra parte ci sono gli outsider che o sono fuori dal mercato del lavoro o riescono a ottenere solo una serie infinita di contratti di breve periodo in Spagna anzi almeno alcuni dei manifestanti accampati sembrano aver compreso che questo sistema continuare cere
In parte grazie alla sinistra e sindacati
Che alla fine difendono diciamo alla loro base sociale cioè i pensionati
E chi ha un posto fisso ma non è così in Italia dove le idee economiche liberali praticamente non trovano voce fuori dalle scuole di economie realtà
La Pocci c'è per esempio quella dei radicali ma insomma
Fino a quando questi dei liberali non potranno essere sentite con maggiore ampiezza scrive l'Economist i giovani italiani continueranno dividersi tra quelli che lasciano il paese per andare
Fuori come nel Regno Unito in America e quelli che restano nella speranza di diventare degli insider coccolati dei garantiti un recente sondaggio mostra che il posto di lavoro più ambito dagli italiani tre ventisei
E i cinquant'anni è il posto pubblico insomma sembrerebbe che in Italia la rivoluzione può attendere così tra l'altro
L'Economist in questa analisi molto azzeccata sui
Sulla situazione non solo dei giovani ma dell'economia del nostro paese veniamo a raccomandati Cha tutti i giornali quasi salutano l'arresto del
Per l'uomo che era
Rimasto diciamo l'ultimo tra i più ricercati dal tribunale dell'Aja fine della fuga il titolo di un editoriale del New York Times nel mille novecentonovantacinque circa
Otto mila
Tra uomini adolescenti musulmani bosniaci vennero massacrati nella città di Srebrenica fu il massacro etnico di massa peggiore in Europa dalla seconda guerra mondiale ora finalmente
Ratko Mladic generale serbo bosniaco che aveva diretto quel massacro è dove dovrebbe stare agli arresti con la prospettiva di un processo davanti al Tribunale internazionale per i crimini commessi nella ex Jugoslavia
E ci auguriamo
Davanti a una condanna all'ergastolo l'arresto deve essere anche un avvertimento per gli altri massacratori prima o poi verranno fermati
E ritenuti responsabili non importa quanto tempo ci vorrà scrive il New York Times
La cattura ci ricorda anche che una pressione internazionale continua funziona i leader europei avevo un fatto dell'arresto di Mladic della sua consegna all'Aja una delle condizioni
Per ammettere la Serbia nell'Unione Europea per più di quindici anni gradisce ri riuscito a sfuggire
Quasi certamente con l'aiuto di alcuni funzionari ufficiali serbi il presidente serbo Bori Stati dice è un leader completamente nuovo lo scorso anno la Serbia finalmente accettato una responsabilità per Srebrenica chiesto scusa
Con l'arresto di Mladic tardi ci ha dimostrato la sua sincerità ora per il New York Times l'Europa deve
Dimostrare la sua sincerità e fare andrà avanti la richiesta serba di entrare nell'unione europea
Io il Times poi si augura che
Questo arresto possa anche facilitare la riconciliazione tra le diverse fazioni etniche in Bosnia ci sono molte responsabilità ma è soprattutto la leadership serba dover abbandonare le sue chimere sullo smantellamento dello Stato
Bosniaco molti etnico c'è ancora un criminale di guerra in fuga ricercato dall'AIA Goran Azzi ICI il presidente Tadić promesso che anche lui sarà arrestato mamme radici
è l'uomo Luca il uno dei tre più importanti massacratori
Radovan Karadzic leader politico serbo bosniaco al processo all'Aja con l'accusa di genocidio Slobodan Milosevic l'ex Presidente serbo e architettura guerre morto nel due mila sei mentre il suo processo va in corso
Alla fine conclude il New York Times questi uomini spietati hanno dovuto rispondere dei loro critica
Positivo giudizio anche del Wall Street Journal non solo per l'arresto di privati esce ma ed è cosa un po'più sorprendente per questo giornale anche per il processo all'Aja arrestare il responsabile della pulizia etnica la DC finalmente di fronte alla giustizia
Per il Wall Street passata una generazione da dalla fine della guerra in Bosnia ma l'arresto del comandante militare serbo bosniaco Ratko Mladic
Deve essere accolta comunque con la soddisfazione e sollievo
Il generale Mladic era diventato un fuggitivo pari abbandonata dai suoi sostenitori costretto a vivere in una casa di mattoni
A nord di Belgrado ma la sua libertà era comunque diventata un flagello per la coscienza del mondo perché l'ultimo di principali architetti del più sanguinario conflitto europeo dalla Seconda Guerra mondiale era ancora in fuga
Mi cose Fici deposto nel due mila
E Karadzic arrestato nel due mila otto insieme al generale Mladic share sono stati responsabili della guerra in Jugoslavia
Iniziata nel novantuno
E conclusa con duecentocinquantamila vittime Mladic era il padre spirituale l'esecutore della pulizia etnica
Il massacro di Srebrenica rimarrà a lungo una macchia nella coscienza della Serbia e nella nostra coscienza perché ricorda ricorda
Il Wall Street Journal gli otto mila bosniaci vennero massacrati
Senza l'intervento da parte dei peacekeeper dell'ONU olandesi che dovevano proteggere la zona di Srebrenica solo allora solo dopo il massacro gli Stati Uniti decisero
Di guidare un intervento che pose fine al conflitto ora toccherà al Tribunale dell'Aja occuparsi di Mladic il suo arresto permetterà la Serbia
Evitare una censura per non essere riuscita a catturarlo e apre la porta una possibile adesione di Belgrado l'Unione europea
C'è da augurarsi che all'Aja si voglia procedere rapidamente con il processo la maggior parte dei casi si trascinano per molti anni Milosevici Mori durante il suo di processo nel due mila sei senza alcun verdetto in vista
Ho qui sta la novità al Wall Street Journal è sempre stato critico dalla giustizia internazionale
Ad ogni modo conclude il mondo è andato avanti dopo i conflitti dei Balcani ma non ha dimenticato e finalmente catturato suo uomo in questo senso generale Mladic ora appartiene alla stessa compagnia storica di cui fanno parte
Saddam Hussein Osama Bin Laden e Adolf e Eichmann è così tra l'altro
Il Wall Street Journal dimenticando però che Saddam è stato impiccato un po'precipitosamente ricorderete le iniziative non violente di Pannella mentre per Osama Bin Laden mettiamola così
Non c'è stato modo di fare un il processo anche nel mondo e saluta
Questo arresto con un editoriale oggi dal titolo nessuna esitazione nella lotta contro l'impunità l'arresto di Mladic responsabile dei più gravi crimini commessi in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale
Il massacro di Srebrenica è una vittoria per la giustizia internazionale
Non ci soffermeremo sulla lunga attesa che ha preceduto questo annuncio sedici anni sono passati dall'incriminazione di Mladic
è stata una latitanza con molte zone d'ombra il ruolo giocato dagli occidentali che per lungo tempo sono stati più preoccupati dagli accordi di pace in Bosnia che dalle esigenze di giustizia
Il ruolo delle reti militari serbe che hanno protetto un criminale di guerra che è riuscito per fino ad assistere a partite di calcio Belgrado
La complicità le complicità degli uni degli altri un giorno dovranno essere chiarite la cosa più importante secondo le mondo oggi altrove l'arresto la dimostrazione che quando esiste una volontà politica in primo luogo quello dell'Europa
Gli autori
Dei crimini di massa non rimangono impuniti occorre applaudire l'insistenza dell'Unione Europea nell'aver condizionato l'avvicinamento della Serbia a Bruxelles all'arresto di quelli che erano ricercati per genocidio e crimini contro l'umanità nei Balcani
L'Europa che fatica tanto parlare all'unisono su questioni di politica estera su questo non ha mai ceduto ha apportato alti i suoi valori ha esercitato il famoso soft power
Che la sua forza di influenza si entra nel club solo dimostrando la propria piena adesione
Alla difesa dei diritti fondamentali alle giurisdizioni che li proteggono
Il rovesciamento di Milosevic nel due mila e poi l'avvento
Di tale dice sono state tappe essenziali per il cammino europeo dalla Serbia nel novembre due mila otto
Ci fu un altro segnale con l'arresto di Karadzic l'ex capo politico dei serbi di Bosnia durante l'assedio di
Sarajevo complice sinistro di Mladic esce e ora chiede le monde la cattura di questi individui non deve mascherare
Gli altri dossier su cui l'Europa la comunità internazionale devono mantenere la pressione c'è Muammar Gheddafi che nel mirino del Procuratore della Corte penale internazionale ma se parte in esilio
Rischia di vedersi offrire l'immunità poi c'è il Presidente del Sudan Omar al-Bashir su cui pende un mandato di cattura dell'Aja per genocidio nel Darfur ma che viene accolto riunioni internazionali come se niente fosse
L'avvento negli anni Novanta di nuove giurisdizioni internazionali per perseguire gli autori i crimini di massa è stato un progresso maggiore nella lotta per il mai più
La lotta contro l'impunità non è una questione sul loro però ma mondiale deve essere l'esigenza di tutti così tra l'altro
Le monde noi ne approfittiamo per
Ricordare che in quella lotta contro l'impunità i radicali hanno giocato un ruolo di primo piano forse decisivo per l'istituzione la Corte penale internazionale
Non abbiamo più tempo di parlare del G otto che lancio una partnership per sostenere lo slancio democratico nei Paesi arabi come titolo oggi nel mondo le sfide o dice che il G otto di Deauville segna il ritorno di questa istituzione che si pensava superata da un G venti più rappresentativo dell'etica o lo scrive perché
Né Presidente in questo momento sarà così più dubbi di esprime Philip Stephens sul fra asciutta mestieri
Fatica a guidare il nostro frenetico mondo quando i trend fuori dal loro controllo richiedono attenzioni urgente la crisi economica finanziaria la primavera araba bei Governi perdono la loro capacità d'agire
Ci fermiamo a David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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