I totalmente buoni e gli assolutamente cattivi - Giornata nazionale di studi

Allora
Possiamo cominciare
Allora una preghiera che
Sì quando
Va bene
Allora quando andiamo nelle scuole lavora io faccia sempre una preghiera alle persone ai ragazzi di
Di ascolto di imparare ad ascoltare senza commentare poi il tempo per
Le domande le riflessioni commenti c'è sempre però io penso che
E siamo in un luogo difficile parliamo di temi difficili e le persone hanno bisogno di un ascolto serio
Quindi io vi chiedo davvero di di non commentare di non parlare fra di voi di rispettare questo bisogno
Divisi di serietà nell'ascolto allora adesso possiamo iniziare i lavori un brevissimo spazio per
I saluti
I che sono della per il Comune di Padova visto che questo Progetto
Sostenuto e al finanziato appoggiato è sposato completamente dal Comune di Padova e dal Centro di servizio per il volontariato
Sì sì sì adesso glielo do subito certo e no no no ma
è il padrone di casa adesso non
No nome non mi dimentico stavo dicendo che i saluti saranno di di queste tre
Realtà con cui collaboriamo da molto tempo cioè il Comune di Padova
Il centro in servizio per il volontariato è l'ordine dei giornalisti del Veneto
Naturalmente i saluti adesso li farà il direttore della casa di reclusione che ha un merito doppio il primo
Di permettere anzi
Comincia lavorare molto perché iniziative di di apertura come sono queste si possono realizzare
Voi vedete quanta gente entrata quanti detenuti possono partecipare l'organizzazione tutta fatta dei detenuti della redazione
E quindi che hanno un ruolo attivo in questa
Della realizzazione di questa giornata quindi pur in una situazione delle carceri disastrosa
Aprire alla società esterna credo che sia un momento fondamentale poi e lo ringrazio doppiamente perché pur essendo infortunato è venuto
Mi piace fare su invito i ringraziamenti anche agli operatori e alla Polizia penitenziaria perché i progetti come quello con le scuole non potrebbero realizzarsi se non ci fosse una disponibilità
Ad aprire il carcere che è già un concetto che è difficile da accettare quindi ringrazio in modo particolare tutti adesso do la parola al padrone di casa
Pronto buongiorno buongiorno a tutti noi padrone di casa hanno comunque
Allora intanto benvenuti a tutti come ogni anno siete sempre di più e questo ci fa sempre molto piacere vuol dire che la nostra iniziativa e conosciute sentita
Quasi tutta Italia
Comunicazioni ce ne hanno tutte dei lite dati molte Regioni
E questo
Ci onora e ci sprona a fare sempre meglio un ringraziamento dopo dopo averlo fatto a voi lo faccio naturalmente i relatori che oggi
Porteranno la loro esperienza
Lo faccio a tutta l'organizzazione
Al personale
Al
Sia quello di polizia sia quello
Trattamentale della
Casa di reclusione
E uno ovviamente un ringraziamento particolare
A tutti quelli che organizzano questo convegno
Per
Per tale organizzazione
Occorrono mesi e mesi e questo vale naturalmente
A coloro che gestiscono ristretti orizzonti rassegna stampa dunque la professoressa Favero alla
Sorella sono due come voi sicuramente conoscerete e per quanto riguarda ancora la nostra Amministrazione
Devo dire che l'amministrazione centrale il nostro Ministero
Il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria è sempre molto attento a queste
Manifestazioni
Mi sono giunte adesioni da parte del capo del dipartimento
Adesioni da parte del capo del personale del capo dei detenuti
E
Che ovviamente insomma per
Impegni come capirete istituzionali
Anche precedentemente presi non possono essere qui oggi invece abbiamo qui oggi
In rappresentanza dell'amministrazione
Il direttore generale dell'amministrazione penitenziaria che provveditore
Di Firenze che la dottoressa Maria Pia Giuffrida
Che terrà una relazione
Al dopo nel corso dei lavori
E di questo siamo siamo ecco molto contenti perché
Le manifestazioni che noi facciamo noi tutti insieme
Vuol dire che servono e che sono di interesse pubblico per cui grazie a tutti buon lavoro con un convegno e ripasso la parola
Al
Torres
Allora
Chiamare richiamerei rapidamente per Isabelle per i saluti l'assessore Piron
Poi Alessandro li onde il Centro di servizio per il volontariato e
Gian Luca Amadori Presidente dell'ordine dei giornalisti del Veneto si ringrazio anch'io
Maria Pia Giuffrida la dirigente generale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che chiuderà i lavori
Grazie
Esprime
Buongiorno a tutti
Grazie
Per questo appuntamento che ritorna nella nostra città
Vi porto il saluto dell'Amministrazione del Sindaco che oggi non è presente in città per impegni istituzionali
Ed è un saluto che innanzitutto dice la riconoscenza per il lavoro che ogni giorno si svolge all'interno di questa struttura
è un ringraziamento a tutte le persone agli ospiti che sono arrivati da molte città
D'Italia
Agli operatori
Hai volontari
Alle scuole
Ho incrociato molti insegnanti anche studenti
E un saluto anche alle persone detenute in questa struttura
Dicevo
Un grazie che è sincero
Perché questa struttura da molti anni sia proposta anche come risorsa per il territorio
So di usare un termine che può sembrare eccessivo ma in questo modo è stato vista questa esperienza anche da molte scuole anche da molti amministratori dobbiamo ringraziare
Tutti gli operatori e tutti i detenuti che si sono messi a disposizione per un confronto continuo strutturato soprattutto con le giovani generazioni
Allora
Il grazie per l'appuntamento che ritorna danni per una scelta forte a far
Riflettere tutti noi sulle vicende più difficili da affrontare
Il tema
La lettera del direttore per l'invito di oggi
Pone questo tema è totalmente a buoni assolutamente cattivi e lo dice partendo da una domanda che i ragazzi delle scuole spesso ci fanno come mai è successo perché non ci avete pensato prima
Qui io credo sia importante darsi il tempo per scavare su queste affermazioni totalmente buoni assolutamente cattivi che sono definitive
E credo sia importante farlo in una società come la nostra cosiddetta della comunicazione dove uno dei rischi più alti che abbiamo è quello della incomunicabilità
O di rinchiuderci ciascuno nelle nostre verità assolute
Sulle cose più banali purtroppo dalla partita di calcio alle campagne elettorali dove anziché entrare nel merito delle questioni Cirino chiudiamo ciascuno nella nostra vedetta e nella definizione assoluta sei rosso bianco nero o giallo verde quindi non mi interessa
Non sa interessante non sai utile
E pensate
Che anche le cose più banali diventano questioni di vita o di morte
Basta vedere i genitori ai bordi dei campi di calcio
O di basket a volte
Allora
Per concludere in fretta
Io credo sia
Importante partire da questa domanda potevamo pensarci prima si può pensarci perché non è stato fatto o perché non si è riusciti a farlo
Questa riflessione io credo indica un metodo ma anche una scelta di civiltà ed è importante che i giovani lei rivolgano a noi adulti a chi ha sbagliato e chi
A
Anche
Rischiato di sbagliare e mi sembra pensavo stamattina
Al cardinal Martini quando anni fa scriveva
Una lettera molto interessante almeno per me
E ci chiedeva di collocarci sui lembi del mantello cioè di provare a stare sui margini
Dove ci sono le situazioni più difficoltoso più impegnative che chiedono più passione più tempo più pazienza
Più disponibilità per provare a capire le ragioni e dall'altro degli altri per provare a capire le cause i motivi i percorsi i processi
Per provare anche a ricucire ridando prima di tutto ed evitare quindi lo strappo definitivo ridando prima di tutto dignità alle persone e a ciascuna persona
Credo che questa sia una delle strade delle poche strade che conosco per darci una prospettiva un senso una speranza soprattutto penso in modo principale per ridare dignità
Alle persone
Alle vittime I familiari delle vittime alle persone che hanno commesso dei reati ma decidono di riemergere da questa situazione una possibilità vera di riscatto
Chiudo dicendo che mi sembra importante questa giornata non solo per i numeri delle persone certamente un dato significativo ma per la qualità delle presenze e per il fatto che è una giornata di condivisione di riflessioni importanti dove c'è la volontà dei singoli
Sostenuta dal servizio di moltissimi fanno persone che fanno volontariato all'interno del carcere
Dalla responsabilità delle istituzioni
E delle istituzioni civili che vogliono accompagnare il percorso di chi all'interno di questa struttura allora è un segnale importante della legge la giustizia
Il pagare la pena sono un punto di partenza
E questo significa riconoscere le ragioni delle vittime riconosce per la loro il loro diritto ad avere giustizia e la possibilità
Anche di aprire nuovi confronti nuovi dialoghi che sembravano impossibili questo
Forse anche un modo per ripagare tante persone che hanno subito violenze
Per rigenerare la vita delle persone dei parenti ma anche di una società che ha bisogno di guardare avanti e di aumentare il proprio tasso di civiltà
C'è un pensiero in uno dei tanti libri che abbiamo stampato con ristretti orizzonti
Scritti dai ragazzi delle nostre scuole medie una ragazza di dodici anni di una scuola
Dell'immediata cintura urbana
Dice così è stata un'esperienza unica
Ho capito che prima di compiere qualsiasi azione bisogna pensarci più volte ha incontrato alcuni detenuti ovviamente del due palazzi la vita è un dono prezioso
Bisogna viverla al meglio anche perché
Abbiamo solo una
Possibilità credo che
Questi ragazzi hanno molto da insegnarci
Almeno questo che se tutti noi davvero
Usiamo questo metodo di ascoltare giudicare e poi agire
Sicuramente la vita di ciascuno di noi e delle nostre comunità può senz'altro migliorare quindi grazie a tutti voi e grazie
Lo ribadisco e i più giovani che hanno accettato questi percorsi di grande responsabilità buona giornata e buon lavoro
Alessandro Jon c'era c'è tra il servizio di volontariato di Padova
Buongiorno grazie dell'invito
Vi porto i saluti del Presidente Giorgio Ortolani di tutto il consiglio direttivo del Centro Servizi volontariato
Io ho
Oltre al saluto volevo aggiungere due parole
Uno che poi
Ma innanzitutto o di pubblicità ci sono molte associazioni che si danno da fare
E
A volte
Hanno bisogno
Di volontari
Qui c'è tanta gente
Hanno bisogno di denaro per poter andare avanti in questi giorni si può versare il cinque per mille attraverso la propria dichiarazione dei redditi
E quindi attenzione a chi date il vostro cinque per mille
Controllate
L'operato delle associazioni
Aiutate le associazioni a crescere
L'altra cosa che volevo dirvi è
Perché siamo qua
Per il convegno
Per l'associazione
Perché abbiamo qualcosa noi che ci muove e ci fa venire qua
Perché siamo qua
Abbiamo qualche vuoto da colmare
è una domanda che dobbiamo farci
Siamo gli un posto di reclusione
E quindi la cosa più interessante
Su cui discutere potrebbe essere la libertà
Da Magni su un suo ragionamento
Parma di libertà di
La libertà di fare qualcosa
La libertà da
La libertà quindi essere liberi da catene la costrizione da qualcos'altro
Ma dice che la società ha saputo coniugare queste due libertà
E si dimentica di coniugare la libertà per
Una libertà
Da costruire insieme quindi
Una libertà che diventa vocazione
La parola scomoda
La parola démodé
Una parola che non vogliamo neanche sentirci dire
Qual è la nostra vocazione
Qual è il nostro fine ultimo cosa stiamo cercando
Io in questi giorni ricevo continue telefonate di mamme
Che hanno il figlio di sedici anni che non vanno più a scuola da mesi
Vado a giorni da mesi
E la scuola non è più in grado di tenerli
Di attirarli
Di farli propri di coinvolgerli
E poi le scuole mi chiamano e mi chiedono anche
Di poter
Far fare del volontariato i ragazzi
Io dico ma questi ragazzi non hanno bisogno di far volontariato
Questi ragazzi hanno bisogno di avere delle finalità
Hanno bisogno di vivere
Hanno bisogno di fare cose impegnative
Cosa dico io a quelle mamme
Io dopo non doveva incontrare una quindi
E
In questi giorni un incontro e non so cosa dire
Allora qual è la mostra vocazione ieri sera io ero a Cittadella
C'è una piccola città dove si possono costruire delle cose magari nella grande città questo è difficile
Bisognerebbe ragionare per strade per quartieri
Allora in quella città ho detto voi che siete settanta associazioni di tutti i tipi dalle sportive alle culturali voi che siete
Insegnanti direttore di banca impiegati operai
Voi che siete i cittadini in questa città
Qual è la vostra vocazione
Se noi lasciamo cadere questi ragazzi di sedici anni
Sappiamo già dove vanno a finire magari non andranno in carcere magari se ci daranno col motorino
Ma allora la nostra vocazione di oggi
E quella di avere maggiore attenzione
Sarà difficile sarà impossibile sarà utopico ma se ci mettiamo tutti insieme
E quindi una comunità intera si mette insieme a capire cosa ogni associazione può fare cosa ogni cittadino può fare ecco che allora una risposta qualche risposta per questi ragazzi potremmo dargliela
Era una
Questa è la libertà per
E la nostra vocazione
Io vi ringrazio di essere qui numerosi però vi esorto
Vi esorto a questo impegno vi esorto a fare di più perché c'è bisogno in questo momento
Sembra che sia impossibile che siamo di fronte a una società che è completamente in crisi che non ci sono i soldi che non si possa far niente
Vi ricordo che il volontariato quello moderno è nato negli anni Settanta in piena ostelli ti
Si è sviluppato negli anni ottanta anni gli anni di piombo
Ed ha saputo salvare e
Traghettare
L'ha detto Luck decadenza della vecchia Repubblica nella nuova Repubblica negli anni Novanta spendendo anche persone di una politica
Qual è la crisi di oggi e la crisi di valori c'è chi vuole
Che ha deciso che ha la sua il suo impegno e finito che deve andare in pensione
C'è chi ha deciso che ha già dato tanto
C'è chi dice io sono già troppo vecchio
Io vedo sempre monsignor Nervo lucido
Che passa
Per la strada con i suoi by sacchettini della spesa
Voi volete diventare vecchi e lucidi come monsignor Nervo
State sulla breccia
Impegnatevi
Grazie a tutti
Sì
Sì buongiorno a tutti degli atti anch'io ristretti orizzonti e porto saluto nell'ordine dei giornalisti del Veneto
Che si sta impegnando assieme ristretti orizzonti in un'attività anche sul fronte della dell'informazione perché sui temi della giustizia del carcere sì fai metta anta demagogia si alimentano anche molte paure
Anche per acquisire consensi ahimè una politica su questo non è molto
Molto avanti anzi ha un lavoro
Spesso
Che ci porta indietro
Le semplificazioni in questi temi non portano mai da nessuna parte non c'è
Non è mai tutto nero tutto bianco il titolo di oggi credo che lo
Lo rappresenti non ci sono i buoni e cattivi o tutti buoni tutti cattivi e noi con la faccia e mi formazione abbiamo un ruolo
Determinante non sempre facciamo buona informazione bisogna fare o anche autocritica
Un po'perché è difficile farla perché l'atmosfera che c'è
Che respiriamo oggi anche nel nostro Paese non è facile ecco un'atmosfera di scontri appunto
Di posizioni un po'troppo spesso demagogica ma un po'di più possiamo fare anche per questo che noi come ordine ci stiamo impegnando
Abbiamo già organizzato da da alcuni anni insieme ristretti Orizzonti dei seminari qui in carcere per portare i giornalisti all'interno del carcere per discutere i tempi per
Come dire portare anche
Ai giornalisti una sensibilità una consapevolezza una conoscenza su questi temi maggiori c'è ancora tanta ancora fare
Un percorso lungo ma io credo che valga la pena perché su questi temi attraverso questi temi che sono quelli della giustizia della dignità della persona passa pezzo importantissimo della nostra libertà dello sviluppo di questa nostra società per cui credo che su questa
Su questi argomenti ben vengano questi seminari
Il noi ci impegneremo io credo che fu mondo riformazione ancora di più perché i giornalisti riescano a raccontare con più consapevolezza con meno semplificazione probabilmente con più precisione per riuscire
A fare
Capire di più alla gente come funziona
Il mondo della giustizia del mondo del carcere ringrazio ancora Ornella perché su questo su questo tema si sta impegnando tantissimo esteri sta facendo molto un lavoro veramente
Ammirevole e che ha ottenuto in questi anni grandissimi risultati grazie e buon lavoro
Bene
Allora adesso diamo inizio ai lavori
Io brevemente spiego un attimo da cosa è nato questo
Questa giornata e
Così racconto un po'
Allora io credo che però prima di dire questo bisogna anche
Dire che
Siamo in un carcere
Accusa fra
Considerato fra i migliori
Il problema è che questo carcere come ormai tutte le carceri Italia
In una situazione di sovraffollamento pesante quindi funzionerebbe molto bene in sé i detenuti fossero
Quei quattrocento che dovrebbero essere siccome
Siamo oltre gli ottocento e in celle da uno ci stanno adesso tre persone con pene anche medio lunghe la situazione si sta facendo molto pesante anche qui e presti credo che questo sì è giusto dirlo così come è giusto dirlo che ci sono molti molti problemi oggi nelle carceri primo fra tutti forse il problema della salute
Mi sento di ringraziare
Perché in questa giornata dedicarla anche a ricordo di Graziano Scialpi il nostro vignettista che
Ancora
Ci fa sorridere
Con le sue vignette purtroppo voi lo sapete Graziano è morto
Pochi mesi fa e credo che purtroppo la
Il carcere
A
A che fare con questa morte
E credo che i temi della salute dobbiamo tenerli molto alti quindi ringrazia i suoi genitori che sono presenti e che mi hanno chiesto semplicemente di ringraziare
La polizia penitenziaria
Perché Graziano era stato trattato bene e la Polizia penitenziaria aveva avuto davvero attenzione per la sua malattia
Ecco questo mi sento di dirlo perché
Scusate ecco allora limiti iniziamo leggo due titoli di testi che i ragazzi delle scuole ci scrivono prima di iniziare questo percorso
Allora io eliminerei qualsiasi legge che faccia sconti di pena la rieducazione non serve a nulla anzi a peggiorare le cose
Diminuire la pena per buona condotta è offensivo per le vittime
Ecco questi sono i testi iniziali che ci arrivano quando chiediamo I ragazzi di dirci la loro idea delle pene del carcere è significativo questo no
Sulla su che lo sconto di pena è offensivo per le vittime perché un po'la base del nostro lavoro questa idea che e nella società ci sentiamo tutti i potenziali vittime
E guarda caso non abbiamo ancora ancora incontrato uno studente un genitore un insegnante che pensi che forse potrebbe capitare anche nella sua famiglia con un suo figlio un fratello no
Questa è una società che ci fa strutture sentire che potrebbe capitare a noi di subire un reato c'è quella che
Mi pare l'Osservatorio di Pavia chiama angoscia sociale e credo che su questa abbia un peso enorme l'informazione infatti questo
Convegno a due
Filoni l'informazione e la narrazione perché
Perché sono così non è che noi cerchiamo di conciliare narrando e informando ma molto spesso l'informazione
Certa informazione non mi va mai di generalizzare semplifica e banalizzato fino appunto I totalmente buoni assolutamente cattivi faccio due piccolissimi esempi
Un giornale femminile in cui una moglie racconta di essere eletto
Minacciata sia dal dall'ex marito risposta della giornalista la direttrice dice
Non c'è giustizia cara Ester fai bene a
A urlarlo basta con questi assistenti sociali che si intromette non nelle famiglie basta con una legge che non protegge abbastanza i figli dei padri violenti e non mette al riparo le madri
Che si sacrificano per loro è scandaloso che tutto questo avvenga alla luce del sole e che una povera mamma come te debba pagarsi l'avvocato per difendersi da una situazione con la tutela che impone tempi lunghissimi
Allora può essere anche tutto vero può esserci stata l'assistente sociale che ha fatto un disastro può esserci stato
Il giudice che la fa ma queste banalizzazioni e semplificazioni
Ci danno un'idea distorta della realtà ci abituano a
Ridurre tutto alla a una
Semplificazione estrema invece noi lavoriamo sulla complessità noi lavoriamo con storie difficili
Il secondo titolo che voglio proporre poi dove
E poi chiudo Palermo travolge un bambino rifugge poi si suicida credendo di averlo ucciso
Io l'ho trovata una notizia terribile perché ho pensato se questo ragazzo che ha
Credeva tra l'altro di aver ucciso un bambino in macchina ed è scappato se
Cioè
Io qui immagino questa notizia come sarebbe stata presentata il mostro ma quello che
Uccide il bambino e fugge
E questo ragazzo quasi per ritrovare una dignità ha dovuto suicidarsi cioè
Il suicidio
è stato quello che
A impedito che lui fosse trattato come un mostro che ha impedito che la cattiveria sociale facesse i titoloni sul mosto che investe il bambino e fugge
Allora c'è qualcosa di malato io credo in tutto questo e ed è su questo che vogliamo riflettere e vogliamo riflettere su questi due percorsi il PIL come informare
Ma anche il come narrare per quello che molto spesso al tavolo qui ci sono scrittori
E perché noi anche con le testimonianze dei detenuti raccontiamo il racconto
è un momento fondamentale io credo per capire la realtà o meglio per capire che la realtà è complicata
Ecco allora ecco perché ci saranno parecchi interventi di persone detenute della redazione e guardate
Delle persone sia Mozia verranno
Non faranno l'intervento che volevano fare sarà tutto difficile ma io credo che sia importante
Pro provarci e fargli anche capire
Che cos'è questo progetto che ne facciamo nelle scuole come raccontiamo la complessità
Ecco adesso do la parola ad Adolfo Ceretti che il quarto anno che si sobbarcano impegno di condurre questo queste nostro lavoro grazie
Buongiorno a tutti a tutti io voglio essere proprio telegrafico ringraziare di cuore Ornella Favaro direttore del carcere tutte le persone che hanno reso proprio la
La redazione dei ristretti orizzonti si viaggi da luci che hanno reso possibile
Questo convegno
Ogni anno mi emoziono profondamente nel senso più alto e di complimenti vanno soprattutto per la scelta dei temi perché
Questi convegno avevano assunto un cliché interessantissima ma che rischiava
Di cominciare gruppo a
Ripetersi e invece la grande intelligenza di chi l'ha organizzato sta nel fatto
Che si è dato subito un nuovo slancio e appunto
Introdurre il tema della navigazione tra l'altro a me molto caro costituisce
Sicuramente un punto di partenza
Per rifletta che e auto riflette che
Sulle questioni che ci sono più care
Grazie quindi ti lascio la parola per introdurre il Primiero relatore
Allora
Ieri
Primi ri allora chiamerei un attimo Antonio che non so se si sia
Perché vorrei che
Iniziasse un detenuto della redazione eccolo qui un detenuto della rete redazione a introdurre
Per
Un po'il tema certe semplificazioni che riguardano questi argomenti e poi senz'altro per tanto tempo dare la parola a Paola Barretta dell'Osservatorio di Pavia e a Daniela De Roberto che una giornalista del TG due ma è anche una persona molto competente sul carcere volontaria da anni ascritto a narrato ha raccontato il carcere per questo primo spezzone dedicato di più all'informazione
Buongiorno possono dove io faccio parte della relazione dei ristretti orizzonti
Argomento che è quello di parlare l'UGL la cattiva informazione cattiva informazione che genera nei ragazzi degli stereotipi sbagliati che noi cerchiamo
Smontare diciamo
Esempio qualora quando si parla delle i ragazzi sono convinti che in carcere ci finisce quasi mai nessuno
Quei pochi che ci finiscono con poco tempo riescono a uscire grazie scappatoia
Misure alternative dei quali sono
Detenzione domiciliare
Attivamente ai lavori socialmente utili essermi libertà per cui appena intere in carcere non l'ascolta quasi nessuno
I ragazzi traggono queste convinzioni leggendo articoli scriveva certi giornalisti i quali in base a calcoli tutti loro e spalla pisside
Fanno credere che in concreto sommando tutte le misure alternative alla pena espiata sia di meno di un quarto diciamo sette otto anni anche in un caso condanne pesantissime
In realtà non è proprio così rispediamo i ragazzi che se fosse così con esempi concreti gli stessi tutti quanti dovremmo essere fuori perché ce ne sono migliaia a persone che hanno scontato sette o otto anni e anche di più
Caso unico per esempio dico se per caso Miroglio scontato ventuno anni di carcere senza aver mai preso nessuna misura alternativa
Ho
Quindi
A
Un'altra cosa che noi cerchiamo di spiegare il ragazzo che le misure alternative non si possono sommare cioè non si può sommare della semilibertà raffinamento sociale con gli arresti domiciliari
Perché
Anche perché
Chi sconta una diciamo che respira semilibertà non chiederà mai per esempio la detenzione domiciliare
Un'altra cosa che spediamo sempre che
Che hanno scappano affatto in misura automaticamente sulle alternative e neanche per tutti presente ci sono certi reati come reati di abuso di associazione mafiosa di sequestro di persona
Terrorismo eversione che sono esclusi da qualsiasi beneficio
Voi non è detto che vengono concesse in maniera automatica perché era vero misura alternativa ci come osservazione lunghissima di anni e anni basta da parte degli operatori del carcere che sono psicologi educatori assistenti sociali eccetera i quali
Guardate il comportamento della persona
Solo quando c'è una sicurezza che questa persona non è più pericoloso allora questo ci ha speranza di poter uscire
Ma non basta non essere più socialmente pericolosi perché per uscire per esempio detenzione domiciliare
Ci vuole una casa e non tutti hanno una casa basta pensare che consente anzi ci sono ventiquattro mila stranieri quanti in questi diciannove a casa
Anche fra gli italiani se ne sono moltissime DIA non hanno casse e anche fra quelli che ci hanno casa ce ne sono tanti che non sono volute dalle loro famiglie perché magari hanno commesso reati famiglia
Inoltre per andare in semilibertà innaffiamento ci vuole un lavoro
E oggi sappiamo tutti quanto facile sia trovare un lavoro i datori di lavoro stanno licenziando i loro operai perché non riescono a pagare
Figuriamoci se assumerà lavora e dei detenuti sconosciuti magari stranieri
Voi inoltre da una ricerca fatta dalle camere penali dieci tribunale di sorveglianza sanitaria MSC Someda
Di quante sono in percentuale le misure alternative apporti e quanto respinte dai dati si capisce l'elettore accorpate
Saranno ossia noi venti per cento mentre respinte
Sono settanta ottanta per cento quindi
In conclusione non bisogna credere a queste notizie pubblicate questi giornali uno
Dopo pochi anni esce di criminali anche condannati a pene pesantissime Lescaut di libertà
Perché non è assolutamente così
Infine
In carcere è facile tra
Ma non uscire ho finito
Vi ricordo questo
Dato della ricerca
E dell'Osservatorio carcere delle Camere penali
Che credo dovrebbe essere per i giornalisti interessante perché visto che molto spesso si parla di automatismi della concessione
Delle misure alternative e che Travaglio per esempio assommato ansie insieme affidamento con l'anno di detenzione domiciliare sommando facendo quattro anni
Di due misure che sono incompatibili vi ricordo che qui è interessante perché c'è il dato di quante sono le domande accolte e quale quello quali quelle
Rigettate quali quali inammissibile sì ve ed è che
E ed cioè dove sono gli automatismi cioè parliamo di percentuali diciotto venti trenta per cento quando andiamo
Comboni risultati buoni diciamo quindi
Questo è un invito ai giornalisti a
Ragionare sugli automatismi
Nella concessione di queste misure adesso darei la parola Paola Barretta
E poi a Daniela
Perché Paola può Paola Barretta dell'osservatorio
è di Pavia
Ci fa un quadro su come vengono trattati i temi della sicurezza nell'informazione che poi è un po'la base di
Di tutto il nostro lavoro
Ecco
Buongiorno a tutti io faccio parte di un Centro di ricerca l'Osservatorio di Pavia che circa due anni e mezzo fa insieme al temo Sestini istituto di sondaggi condotto dai voti amanti e Fondazione un i Police
Ha messo in piedi un Progetto per cercare di capire se esiste una distanza tra la rappresentazione dell'insicurezza in tv quindi la rappresentazione di tutte quelle notizie che possono preoccupare i cittadini
E la percezione reale dei cittadini e quindi può eventualmente andare anche a capire qual è il cui il clima di opinioni che si forma in tutte in un
Rispetto ad alcune notizie rispetto ad alcuni temi
Tutto questo è un altro perché ci siamo accorti
Più a partire dal due mila cinque
Che
Ed illustro
Se la Francia illustro il primo dato ci siamo accorti che nella rappresentazione mediatica
Dal due mila cinque ad oggi c'era un tratto costante
E e mi riferisco ai telegiornali del del prime Italia cioè i telegiornali di prima serata quelli che sono maggiormente seguiti dal pubblico
C'era un andamento
Costante rispetto alla criminalità cioè cosa significa che dal due mila cinque ad oggi la parte dedicata alla criminalità quindi la narrazione dei reati aveva avuto nei telegiornali un grande spazio quo un una bolla quella che abbiamo definito la cosiddetta Bulla della criminalità nel corso del due mila sette che era arrivata fino a
Tremila ci cento notizie di reati il che significava voi pensavate circa quattro-cinque notizie per edizione per telegiornale dedicate alla criminalità
L'andamento dal due mila cinque ad oggi della percezione dei cittadini dell'insicurezza rispetto alla criminalità quindi cittadini a cui era che testo ti senti più insicuro quest'anno rispetto all'anno scorso come vedete l'andamento di questa percezione di insicurezza
Va di pari passo con la rappresentazione televisiva quindi l'ipotesi che ci sia una correlazione tra l'andamento della rappresentazione di quel tipo di insicurezza e la percezione poi
Del cittadino di sentirsi più insicuro
L'elemento interessante è che non esiste alcuna correlazione con l'andamento dei reati cioè come vedete dal due mila cinque ad oggi il numero di reati e costante addirittura in diminuzione
Il l'altro elemento che chi che poi ci ha permesso di fare un ulteriore ragionamenti è che nel corso del due mila sette tra la fine del due mila sette l'inizio di due mila otto è stato dato da un'attenzione ad un certo tipo di criminalità cioè quella che noi definiamo tutti definiscono la criminalità comune
A anzi anche come appunto ostruzioni narrative forse ricordate alcuni dei casi criminali che che avevano occupato la scena mediatica al caso reggiani nel il caso della Storta Roma e via di seguito
Nel due mila sette quindi quella percezione di insicurezza era era legata a quella rappresentazione cioè di reati commessi rappresentati
Su tutto il territorio nazionale nel due mila dieci aumento ancora notevolmente il numero dei reati
La peculiarità però della l'ultima parte del due mila dieci è che quasi la maggior parte dei reati rappresentati è legata a un unico caso che in caso Sara Scazzi voi capite bene che le modalità narrative
Di un caso come il caso Sara Scazzi sono molto diverso rispetto ad una rappresentazione del furto della
Della mattina cioè di tutta una serie di reati
Che per chi
Sta tanto tempo in casa davanti alla televisione è solo non a caso cioè la percezione aumenta tra le persone che sono esposte molto al molto tempo alla televisione ed che sono anziane e che
Magari appunto cioè sono in casa quello è è un contenitore informativo che utilizzano e non vivono effettivamente la la realtà la realtà esterna
La nostra idea quindi è che cioè una la trattazione di un caso che diventa caso criminale che ci sono esperti a questo questo tavolo dentro di me
E che segue le logiche
Del più del reality Crime fino a che invade tutti i palinsesti
Mattutine pomeridiani
Sono molte riserve per diverso è stato la trattazione di casi
Diffusi su tutto il territorio
Voi considerate che facendo una una sorta di classifica
La tra virgolette della dello spazio mediatico che hanno avuto i grandi casi criminalità al due mila due ad oggi il caso Sara Scazzi in soli quattro mesi si colloca tra virgolette al al terzo posto c'è ciò significa che
Ogni edizione del telegiornale criticava al caso Scazzi due-tre e in alcuni casi il sette notizie in media
L'altro elemento
Rispetto alla trattazione del caso eccezionale con quelle modalità
è legato alla prevalenza di tutti i telegiornali italiani al la prevalenza data alla
Criminalità comune
Come vi dicevo è una peculiare peculiarità del tutto italiana ce la narrazione di quello che accade a livello locale su tutta la penisola
è è un tratto italiano come vedremo tra poco
Come vedete
La si vada al cinquanta non dal cinquanta per cento del TG quattro fino al sessantasei per cento del TG cinque c'è ciò significa che
Più di sei servizi senza i servizi su dieci sono dedicati alla criminalità comune
Di questi reati la maggior parte
è riguarda reati che minacciano l'integrità fisica della persona e che sono i reati chiaramente che
Generano maggiore insicurezza tra i cittadini
Il che però non trova conferma nella percezione di insicurezza dei cittadini cioè perché
I cittadini
Non si sentono o meno si sentono meno insicuri rispetto alla criminalità comune e si sentono invece più insicuri rispetto alla criminalità organizzata
Senza poi particolari differenze tra la residenza al sud Italia la residenza al nord Italia
Quindi se ai cittadini chiediamo che cosa ci preoccupa di più e poi nello specifico la il la commistione politica ai criminalità organizzata
Cioè e quindi cioè il quasi sette cittadini su dieci rispondono alla criminalità organizzata in un la criminalità comune e quindi emerge da questo punto di vista una differenza tra la rappresentazione mediatica e la percezione di insicurezza dei cittadini
E e a seguire poi alle varie dimensioni analitiche cioè dalla subire un furto in casa dall'essere
Detentivi timidi furtivo come lo scippo il borseggio che di nuovo c'è una percentuale residuale rispetto a quelli che ne abbiamo definito prima come i
I reati che minaccia all'integrità affidargli fisica della persona
Se guardiamo
All'agenda complessiva dei telegiornali
Naso ma non ci stupiamo utile per lo spazio dedicato alla criminalità nel senso che o perché è in prima posizione o è in seconda può sezione tranne il caso del TG tre in parte de La sette che sono due telegiornali che seguono linea editoriale un po'diverse però quasi tutti i TG italiani
Danno alla criminalità uno spazio molto elevato all'interno della dell'agenda complessiva cioè calcolando il numero complessivo delle notizie all'interno di un telegiornale quanti sono dedicate agli aspetti di criminalità
L'idea è un po'ok villa
Ci sia una commistione tra quelle che si definiscono come lo le soft news
Cioè il le notizie più leggera e di di curiosità di costume
Che in alcune
In alcuni casi sono molto leggere cioè il decalogo delle Canin condominio come domare capelli ricci piuttosto che cioè notizie che vengono date nei mitici di prima serata delle principali testate
Ha notizia di criminalità
E quindi affacciato alla cronaca nera che viene declinata come dire come dicevo prima o nelle modalità narrative il caso criminale oppure
Nella pervasività della criminalità sul territorio nazionale
Con la politica che
Altro tavolato strutturale dei nostri telegiornali
Ne segue che la la percezione di insicurezza chiesta IT nuovo c'è rappresentata
E né nei telegiornali sia concentrata dal due mila sette al due mila dieci sulla criminalità e non su altre voci
Perché
Ci sono come dire degli eventi che hanno un impatto sull'agenda per i telegiornali e che ci si definiscono come congiunturali cioè nel due mila dieci voi vedete le notizie dati dai telegiornali con un potenziale ansiogeno
Oltre alla criminalità sono quelle legate alla distruzione dell'ambiente ma perché perché erano le settimane per l'alluvione in Veneto e che erano le settimane per emergenza rifiuti a Napoli
Per cui ci sono degli eventi di congiuntura che hanno un impatto sulle notizie lo stesso nel due mila nove con
L'influenza n uno H uno
Oltre
Ci si aspetterebbe quindi che siano le gli eventi che creano
Comunque contribuiscono poi a definire un'agenda tennis sicurezze in realtà non è proprio così perché come vedete c'è un dato che prescinde da altri eventi che si possono verificare che quello della criminalità
C'è
Cinque notizie su dieci e di quelle che hanno un potenziale ansiogeno cioè di quelle che possono preoccupare i telespettatori riguardano costantemente l'H finalità e come avete visto prima cioè senza imprese in in assenza di un andamento diverso del dato reale
Chiudo brevemente ci siamo chiesti quindi a a un certo punto ma negli altri Paesi europei è così
Cioè c'è una sentimento di
Percezione di insicurezza legato alla criminalità più elevato negli altri Paesi la risposta è no
Cioè nel corso del due mila dieci cittadini europei compresi quelli italiani si sentono maggiormente preoccupati per i temi economici la perdita del lavoro il peggioramento delle condizioni di vita
Il l'erosione dei risparmi
In tutti i Paesi europei è marginale l'insicurezza legata alla criminalità
Altrettanto marginale
Quella legata con il l'eccezione della Gran Bretagna non c'è tempo per con con delle ragioni specifiche quella legata all'immigrazione
L'agenda dei telegiornali europei in parte riflette questo dato
Latina telegiornali europei cioè l'agenda dei principali TG pubblici di Germania Gran Bretagna Francia e Spagna cioè come vedete
Essere politica estera economia e politica sono i primi temi
La media europea dedicata alla criminalità del cinque virgola nove per cento cioè ci sono alcune telegiornali che non dedicano spazio alla criminalità
E come vedete proprio sulla criminalità per esempio insieme poi alla dimensione come dicevo prima delle sostegno USA è proprio una delle differenze tra
I telegiornali italiani e quelli stranieri
Un dato quantitativo somma abbastanza evidente cioè sulle sul due mila sull'intero due mila dieci mille ventitré sono le notizie che il TG uno ha dedicato alla criminalità
So sessanta sono quelle del TG tedesco e via di seguito duecentocinquantacinque la Francia cinquecentoquattordici la Spagna che ha un TG che dura in media un'ora e un quarto
Oltre a questo dato quantitativo e quindici all'enorme sproporzione di notizie
Un le norme sovrarappresentazione delle di notizie della criminalità rispetto ad altri Paesi c'è un dato più qualitativo
Certo perché come dicevamo prima cioè
Se la criminalità viene rappresentata o in forma seriale e quindi c'è io seguo Cemmi apparsi sono per così dire al come stimi appassionasse ad una fiction cioè ci sono alcuni casi criminali che ritornano nei nostri telegiornali dopo cinque sei sette anni
è di maggio la sentenza della Cassazione rispetto al caso utili
Alla strage di Erba
In tutti questi anni che ci hanno continuato a dar conto della della della strage
Di erba per esempio
Negli altri Paesi questo non la caccia in Europa questo non accade cioè il caso criminale si verifica e si conclude nella
Nella fase immediatamente successiva allo svolgimento dell'indagine
Primo dato
Secondo dato rispetto all'insicurezza cioè
Difficilmente nei TG stranieri etici analizzati europei entro la criminalità comune e si viene tra è legato ad una tematizzazione
C'è vi faccio un esempio il TG spagnolo l'anno scorso ha dedicato un intero anno a notizie relative alla violenza di genere utilizzando anche una
Una proprio una dimensione stilistica della cronaca di guerra
è la venticinquesima vittima le ventiseiesima vittima
Questo perché si sta realizzando una campagna di sensibilizzazione contro quella che è stata definita la cultura machista che poi si è tradotta anche in provvedimenti legislativi
E quindi l'idea è che
Quel tema specifico si è affrontato all'interno di un quadro all'interno di uno sforzo e di una di uno sforzo come une di contestualizzarlo e poi di affrontarlo per alla finalità politiche somma cui colpire di sensibilizzare come dice Volpi l'opinione pubblica
Dice versa
Narrare della criminalità
Cioè l'omicidio a Bari per futili motivi piuttosto che la rapina in banca piuttosto
Anzi sganciata da una tematizzazione capite bene che hanno una ha un effetto molto diverso soprattutto come dicevamo su quelle persone che magari cioè sono più in casa che in un per le strade ad incontrare le persone
Chiudo con un breve filmato rispetto che insomma riassume quello che ci siamo detti
Ritrovati quindi
I tipi ma
Un omicidio suicidio secondo gli investigatori
E degli ingegneri viene ad una
Non sono tanti una sessantina la droga che fanno girare tante adottante chiede solo quella sequestrata eppure inventate così largo Milano in Italia che non ci sono conflitti con altri intermediari come loro tra il traffico lo spaccio nel settore degli stupefacenti ma prima di tutto vi diamo la prova
Giovani universitari è stata bloccata dal suo aggressore come è noto ha nel sottopassaggio della stazione
L'aggressore
L'ha minacciata con un coltello e subito l'ardire
E così capita la trascinata fuori dalla stazione voi in aperta campagna l'aggiunto
Dove l'ambizione dal
Sono le ventidue e trenta ragazza precluderebbe sotto da Trenitalia dove vive con i genitori dove studia alla Sapienza sbaglia Bernarda scende qui nella storia
Annuncia della tragedia indiretta che con la madre era nella casa dell'assassina fatti ma dal gas dove sarà è stata uccisa non modo
Con lo Stato le ore ora però ha deciso di rompere il silenzio con una lettera una lettera che è scritto a Madrid un'altra salotti guarita invece la lettera
Da oggi
Sapendo i ritagli buttiamo mostro su base ebraica il papà di sarà rilasciato un'intervista e i nostri colleghi domenica cinque scritto pochi secondi fa Sabrina con la sorella Valentina che diceva
A Matrix rilasciavo dichiarazioni alle Mammana Saras
Senta parlando al quarto grado anonimi drammi di pagina cinque l'avvocato
Daniele però
Che oggi pomeriggio ha partecipato alla DDA sciatta sul nostro sito TG uno punto RAI punto it ma loro le cucine in collegamento con i stanotte di Barbara D'Urso domeniche cinquecentotrenta dagli altri viene a Roma nello studio della vita indire
Neanche oggi ospite
In Iraq danaro della mamma insieme ai suoi bagaglio di nominare
Dormendo libertà tristissima vicenda e da un video che è Reginato da magazzino a spesa con un cellulare
Bene all'ai tempi programmati a
Quindi
Vengano
C'è più
Quindi insomma come
Quindi poi magari se c'è tempo un
Penultimo un ultimo dato ma magari dopo come avete notato anche rispetto alla criminalità comune c'è una dimensione connotati Ivan relativa all'immigrazione
Cioè il fatto cioè se
Rumeno fare sul salva Nese c'è c'è la definizione etnica nel momento in cui è reato viene compiuto da un extracomunitario il che comporta poi che il tema dell'IMI grazie a un in Italia abbia una valenza più allarmistica restato quella
Di altri Paesi perché cioè in quasi tutti i casi di cronaca nera cioè esplicitamente la definizione della nazionalità
In altri Paesi e questo non avviene anche perché c'è una legislazione diversa cioè in Gran Bretagna per esempio rispetto al ai canali informativi ai ai telegiornali
C'è un un divieto di esplicitamente definire la Lazio Anita grazie
Buongiorno a tutti devo dire che ripeto interventi hanno messo proprio il dito nella piaga
Il primo Antonio che ha parlato di stereotipi di ignoranza da parte dei giornalisti il secondo su questa bolla criminalità
Io credo ci siano delle tappe che hanno segnato molto l'informazione in Italia
E semplifico mille novecentonovantaquattro la prima campagna elettorale che ha fatto del suo punto di forza non la politica ma la cronaca la cronaca nera
Vi do anche un nome un cognome Clemente Mimun direttore allora che il TG due che ha impostato la campagna
Elettorale sull'uso della cronaca per creare
Paura insicurezza
Nemici
E ricompattare
C'è un'altra data la conosciamo tutti molto bene due mila e sei indulto non credo sia un caso che il picco che l'Osservatorio di Pavia visto sulla criminalità se nel due mila sette
Dopo l'indulto quando a pochi giorni dai primi dalle prime uscite dal carcere la stampa già titolava la banda degli risultati come se fosse un solo a Banda della Magliana
Quando
La Nuova Sardegna raccontando di un
Rapine avvenute in un supermercato per è stato fermato il rapinatore diceva
Giovane occhi azzurri berretto facciata indulto non sappiamo come si chiama loro
Loro l'hanno riconosciuta
Quindi l'indulto come seconda campagna
Il la terza tappa
è l'omicidio Reggiani anche qui siamo in piena campagna elettorale del Comune di Roma
Vince
Capo e la destra
Sono tre tappe importante secondo me segnano proprio dei passaggi decisivi
Lavora al TG due so bene come si creano questi meccanismi
Lo dico per dovere di cronaca ma anche perché è importante
Nelle redazioni si combatte contro queste cose ma
Non sempre si riesce a vincere anche se
Quello che credo sia venuto fuori dall'ultimo video è che in realtà trasversalmente tutti i telegiornali
Fanno un fanno questo uso della cronaca nera a cosa serve
Uno a creare un nemico un nemico comune quando c'è un nemico esterno ci si ricompatta endemico
Poi arriviamo al nemico l'altro serve a distrarre perché siamo troppo preoccupati a difenderci da nemico esterno eccidi distrae Iamonte altri problemi
Che negli altri telegiornali europee lei
Trova spazio trovo ci dimentichiamo della crisi economica si parla molto di cronaca nera molto poco e sempre meno di sociale
è un po'come la risposta che si darsi dando risposte penali a problemi sociali Consiglio informazione più penale che sociale
Il nemico chi è nemica innanzitutto lo straniero
Sempre di più il nemico e lo straniero lo straniero lei giornale nei telegiornali viene chiamato clandestino sia sono clandestini ci sono delle parole
Che vengono usati dai media
Che servono avviso manifestare clandestino una di queste non c'è una persona sempre la destino
Viene usata la parola clandestino anche quando si è morti morti tre clandestini ogni tanto prima ma che riguarda non ha fatto in tempo a diventare clandestino perché è morto in mezzo al mare
Ma è morto un clandestino se muore un clandestina meno grave che se muore una persona
Se muore un bambino clandestina meno grave esse muore un bambino
L'altro nemico
Che Baumann chiama lo straniero perpetuo straniero a norma
Che credo che l'omicidio Reggiani abbia segnato una tappa terribile
I Rom rumeni poi si fa confusione tutto uguale e non ha importanza sono gli stupratori
C'è un video fatto dalle camere penali di Roma sono sette minuti informato un blocco dei TG un po'come quello che ha presentato adesso Paolo ma tutto su lo stupro della Caffarella così tetto
Anche lì impressionante che tutti i TG allo stesso modo sono coinvolti dalla sette a Raiuno
In Italia uno
E quel quel bivio questo blocco e si apre si chiude con la stessa immagine
Vespa
Che intervista faccia da pugile così l'abbiamo sempre chiamato quando ormai
Era stato liberato
E quindi neanche andata processo alla
Situazione quindi questo nuovo il mostro veniva intervistato il mostro ormai ex mostro perché era stato prosciolto
E Vespa lo guarda sprecando sì le mani come fa lui fa noi adesso l'abbiamo dato un lavoro ma se lei non se lo dovesse meritare
Non vorremmo più bene
La condanna mediatica conta più
Della giustizia penale venga comunque
Il dubbio rimane e comunque il dubbio televisivo quell'uomo poi dovuto lasciare l'Italia perché per lui non c'era più possibilità di rimanere
Persone mi questo dei detenuti
I detenuti sono i mostri
E per i mosti non c'è speranza di cambiare stessa è un mostro se un mostro
Sono i tre nemici prediletti dai nostri nei telegiornali e qui c'è un altro aspetto sono gli assolutamente cattivi il titolo è molto bello
Sono gli assolutamente cattivi tutti e tre stranieri promette tenuti
Egli assolutamente buoni inutile dirlo siamo noi
C'è un altro aspetto che vorrei sottolineare già ne ha parlato Paola il linguaggio il linguaggio che si usa
Ci sono parole più disumani Zanon clandestino pronto
Criminale stupratore non si è più una persona se lo stupratore sia un rapinatore semina
Pedofilo
Non sei più una persona
Ci sono delle parole magiche
Che servono a calmare o a orientare sicurezza paura
Emergenza
C'era lì dietro emergenza stupri noi andiamo avanti a emergenza
L'emergenza stupri a cui segue l'emergenza non so se ci avete fatto caso a un certo punto cioè l'ondata di cani che sembrano hanno persone tutte insieme poi si smette eccelle emergenza pedofili poi si smette c'è un'altra emergenza
Gli stereotipi
Gli stereotipi mi ha parlato Antonio che c'è questa bellissima frase sulla
Invito tiri stretti di Primo levi quanti sono elementi umani capace di resistere alla lenta feroce incessante impercettibile forza di penetrazione dei luoghi comuni
Quando studiamo giornalismo
Di solito ci spiegano di evitare luoghi comuni di evitare quelle che chiamano gli aggettivi autoadesivi per cui gli amanti sono sempre diabolici le inchieste a trecentosessanta gradi fino a questo modo di parlare
Poi ce lo scordiamo e li usiamo molto
Di stereotipi sono facilissime da creare la banda degli indù urtati difficilissimi da distruggere gli stereotipi creano la realtà che raccontano e non te ne liberi più
Per cui si riesce a capire che in carcere non ci va nessuno e nello stesso articolo scrivere che le carceri sono sovraffollate all'inverosimile ma se non ci va nessuno che ci sta in carcere non ce lo chiediamo mai
Le modalità del racconto
Non si danno più notizia si danno emozioni
Si danno un ampliamento si camionabile
Nelle riunioni di redazione quando si decide come impostare non si chiede di andare a parlare con gli inquirenti ma di trovare la mamma al papà lo zio cugino l'amico
Il familiare piange possibilmente che pianga sarebbe meglio
Al TG due sia le parole sono importanti al TG due quando ogni tanto siccome di tante cose non si deve parlare per quell'economia fra poco la politica sono quando serve gli esteri Mannoia tremenda
Allora c'è questo giornale vuoto dobbiamo trovare venticinque notizia non si trovano
E la cronaca è un po'scarsa allora sedici va be aspettiamo che apre alla macelleria vedrai che in mattinata qualche morto ammazzato lo troviamo e noi aspettiamo che apra la macelleria della Mahler celeri altre
Regolarmente
Il linguaggio quello della semplificazione quello degli stereotipi prima parlavi della
Cercati un titolo queste autopirata quel ragazzo che si è suicidato
Io qualche giorno fa ho sentito
Una una collega RAI di una sede regionale che raccontava di una un'altra vicenda prima persone che ha investito un bambino
Lauta scappate poi successivamente si è
Si è costituita la polizia
Ed il testo diceva
Il bambino è stato investito da un'auto virgola un'auto pirata
Cos'è un'auto pirata c'ha la bandiera nera col teschio che cos'è
Però l'auto pirata
Colpisce di più
Poi questa donna si è costituita una
Semplifichiamo
C'è un problema di ignoranza da diceva Antonio
Pochissimi sanno come funziona il carcere pochissimi sanno cos'è un permesso accolse l'affidamento cos'è la si dell'impresa dati se è un articolo ventuno come funzioni
E allora si dice è sfuggito durante il
Arresti domiciliari era un permesso
No c'è una confusione un'ignoranza ma tanto va tutto bene se però io faccio un pezzo sul calcio etico che la palla apertura
Del calcio e ovale vengo licenziata
Perché non è ammissibile
C'è l'ignoranza e ci sono le scorciatoie citando un minuto per raccontare una storia complessa e allora più facile semplificare si può non so neanche le cose semplifica a modo mio
C'è la serialità
Le soap opera
E qui non ci sono solo i TG ma ci sono soprattutto a rinforzo cosiddetta infotainment
Allora abbiamo avuto Cogne
Era Erika e Omar meriti Sara Scazzi chiara adesso Melania
Tutti sanno tutto è un po'come beautiful
Il padre che piange poi diventa l'assassino con la sorella poi la cucina poi interviene un altro siamo tutti coinvolti
E questa cosa funzionerà
è più facile parlare di Melania per non parlare di altre situazioni
Parlo di carcere
Oggi Udo perché
Il carcere non è più luogo il carcere un simbolo e come tale viene usato il carcere una bandiera è la bandiera della vittoria del bene sul male è il luogo del male
Non so se ci avete fatto caso ma quando qualcuno non viene condannato magari alla galera
La carriera vera cioè dentro non in detenzioni domiciliari non si è soddisfatti e come se non fosse stato punito perché il vero ruolo dove devono stare i cattivi è il carcere
Perché il carcere il simbolo
E quindi
Questo deve deve rimanere
Il carcere non lo raccontiamo attraverso delle maschere la cronaca nera le evasioni le violenze e quando ci sono la cronaca bianca il meglio del carcere a questo convegno al Teatro
Mi spettacoli musicali
Le sfilate di moda i grandi numeri che però i numeri
Lontano mai l'idea di persone in numeri spersonalizzo non molto
Oppure le singole storie che sono comunque dei costi esso aiutate per cui ci sono i totalmente cattivi detenuti
E poi la storia di
Giacomo
Filippo Maria
Che sono un'altra cosa
De contestualizziamo
Devo dire che in questo quadro molto brutto molto faticose dunque molto difficile a lavorare molto faticoso molto frustrante io vedo la fatica che fanno i colleghi che vanno a Lampedusa
Per usare non il termine clandestino ma migrante
Io ogni volta una battaglia ogni volta è una battaglia
C'è una
C'è una riflessione che la categoria dei giornalisti sta facendo sull'informazione del sociale l'ha fatto molto sugli stranieri e quando
Anch'esso sovietici esplicitazione l'Alto Commissariato dei rifugiati hanno detto basta con la parola clandestino Italy natura riflessione voi nata la carta di Roma
Una carta deontologica per darci delle regole per
Non
Essere razzisti quando raccontiamo non istigare al razzismo
è una
Cosa importante documento condiviso dovrà essere più condivisa dovrà essere applicato
Sulla giustizia sul carcere ancora non c'è questa coscienza allora io credo che questo convegno e che è un'attenzione e una critica costante anche da parte
Dei cittadini sia fondamentale quando ci si stufa quando arrivano segnali
Nelle direzioni ci si sta più attenti
Solo solo due parole perché come
Criminologo
C'è
Che ad una presunzione di colpevolezza molti miei colleghi contribuiscono in modo
Decisivo ai pizzicare quella condanna mediatica
Di cui
Parlavi tu e naturalmente potrei prendere le distanze da questo tipo da questo modo di ragionare
Davvero addolora
L'idea di aprire la televisione di trovare dei plastici con tanto di bacchetta con tanto di
Edificazione appunto di una verità
Che è una verità del vino lontanissima dalla effettiva realtà giuridica
Che invece
Vuole essere accolta con una verità rivelata
Dispetto appunto a tutto ciò che viene consacrato dal dalla televisione
In sintesi la verità nella quale ci imbattiamo nei talk show televisivi
Sarebbe una verità che non ha il carattere di un'informazione ma di una rivelazione ho calcolate
Ma questo ha colpito molto perché
Tracciando alcune letture o realizzato che l'approccio dell'oracolo
In antitesi al sistema esperto che è fondato su un approccio dialettico un modo di dire diffuso nell'ambito degli studiosi dell'intelligenza artificiale
Pervenuta comodo di programmare e usare un calcolatore elettronico scriverò visto anche i sistemi di software sono stati basate sull'approccio dell'oracolo
L'utente sottopone un quesito al sistema che deve che si ritira per risolverlo
E alla fine ricontatta l'utente trasmettendo gli una risposta che deve essere accettata senza spiegazioni
Essendo invisibili i principi utilizzati per ricavarla l'ora quando in televisione si comincia a discutere di
Questioni giuridiche di casi giuridici
La logica è quella dell'approccio calcolare le non sappiamo con sulla base di che cosa loro costruiscono le loro verità le loro decisioni a me è capitato di essere perito in casi
Molto significativi Erika e Omar su tutti e o assi assistevo alla sera a queste discussioni televisive dove
Eravamo lontani dieci mila chilometri dieci mila anni luce rispetto a quello che noi di giorno stavamo quello su cui stavamo aggiungendo
Questo ricorso selvaggio alle rivelazioni o calcola che da parte del Plan Mortier
Accredita l'idea che in democrazia l'opinione degli esperti chiamati a rivelare la loro verità in televisione sia migliore delle argomentazioni del magistrato
Ne sappiamo qualcosa poi
Ecco far decidere al clan Marzia televisivi il futuro di un condannato alimenta perversa mente l'illusione
Che
Il compimento di una democrazia avviene nell'emancipazione dalle istituzioni che l'hanno costituita
Una democrazia d'opinione regolata solo dal mercato ecco volevo aggiungere quest'osservazione perché mi sembra che
Si che completino due ragionamenti davvero molto molto molto interessante
Adesso prima di chiudere questo primo capitolo
Delle dei brevissimi interventi di alcune persone della
Redazione perché quando noi parliamo di narrazione
C'è da aggiungere qualcosa perché quando si narra di un fatto di cronaca nera e e naturalmente a narrare cioè il la persona
Che ne purtroppo protagonista non ha De ditta di parola quella persona però viene interpretata anche nei sentimenti no esce dal processo egli si legge in faccia il sorriso
è stato attente la cosa cioè una interpretazione del suo stato d'animo allora Cesca vi dice così due parole su questo
Buongiorno mi chiamo cioè spesso non va Nese
Partecipo a
Redazione dei distretti orizzonte sono in carcere dotato di detenzione di sostanza stupefacente
Da quel momento o a un
Un voto
Diversi problemi alla lingua cosa dovuto confrontarmi in conto
In carcere con la STU il vivere il processo
Le sofferenze
Che
Ho dato ai miei familiari a tutte quelle persone a metà
Nella
Prima fase di detenzione allo molto interessato a leggere i giornali gli articoli che parlava non degli arresti di Bari tipi di reati e soprattutto del processo
Mi ha colpito il fatto come molte in giornali
Appunto giudicavano con un comportamento da strafottente qualcuno che
Nonostante aveva preso una condanna esemplare
Trovava il coraggio
Fare un saluto un sorriso ai propri familiari da del coraggio
Cercare di rassicurarli
Ne ha
Mi ha colpito questo perché
Pure io sono stato processato e condannato
Però il momento
Che ho potuto
Vedere i miei familiari dopo il processo
Non ho pensato al
Alla condannate al
Avevo preso
Sono sono girato subito cercato di
Di fare un sorriso e i miei familiari
Erano
Stavano male erano preoccupatissimo per me ho cercato di
Di fare un sorriso di salutarlo insomma tende a Verona una faccia più allegra possibile
Ma
Nonostante che
Appena abbattuti avevo presso una condanna non da poco quattro anni e sei mesi
E non
Non è poco e non mi considero affatto uno che ha un comportamento dal
Da strafottente
Però nonostante tutto sono uscito dal processo buone appena avesse superato un
Un esame
Dell'università proprio per per il fatto di di cercare di Dini non dimostrare insomma
Di non dimostrano il debole davanti ai miei parenti
Per rassicurarli
Anche nei
Nei colloqui quando se fa colloquio con il familiare si si cerca sempre di ridere di scherzare degli
Di via rompere
L'atmosfera di ghiaccio che si
Calerebbe
Con la madre con la sorella con chiunque
Quando si mette a piangere io sempre ho cercato di vietare queste
Queste scene perché nel periodo che io non li vedrò non voglio ricordare da loro un'ora di pianto non
Non
Voglio che quell'ora stia allegria degli deridere
Pure con con gli avvocati col montare magari quando ho avuto l'occasione di parlare non
Nonno
Mai
Dimostrato il
La la sofferenza insomma non ho messo in apparenza alla mia sofferenza in carcere
A
A tal punto che
Mie
Mi è stato detto eppure con le scuole spesso
Dicono che in carcere se sta con me in un albergo asset stanno bene
Ci tengo a dire che
In nessun Cavarzere nessuno possa stare bene perché lontano dai suoi lontano da
Da
Da tutto il mondo
Vi ringrazio
Possono venire se hanno voglia di parlare Filippo Dritan era site se se la sentono
Dove sono
Allora
Sì
Preside dai
Arancio
Salve a tutti io mi chiamo Filippo sono una persona detenuta in carcere da tre anni volevo brevemente parlarvi di quello che
Per me
L'importantissimo progetto Scuola carceri che al quale parte ho partecipato per due anni in cui
Ma in precedenza anche nel calcio davano prima avevano Montorio
è importante perché
Io avendo avuto trascorsi di tossicodipendenza che riguardano le l'età adolescenziale
è importante perché riesco a
A parlare di quelle che sono state edilizi
Ma non
L'inizi di uso di sostanze cioè proprio iniziare a bucarsi o fumare Spinelli o a bere in modo modo altissimo
Va beh cede dei passaggi sottili degli scivola menti che hanno contrassegnato quello che è stato poi tutta la mia esistenza perché stiamo parlando di trent'anni dopo oltre trent'anni di tossicodipendenza
E riesco con fatica
A parlare di quello che sono lo stato delle cose delle quali non riuscivo neanche solo neanche
A farmi come la fame e consigliare
All'epoca
Però con gli studenti
Trovo la forza di farlo anche se è vero è stata una fatica
In breve tempo intendiamo per sintesi averci perché non voglio rubare troppo spazio a persone molto più autorevoli di me comunque
Cerchiamo di trasmettere
Chi più chi meno c'è Ferrante giustificazioni senza tante è stata colpa della Società della mamma i miei genitori sono divisi no
è successo che io non ce la dà ho preso
Perché gli studenti non è che bisogna andare a dire Chaco Dini
Di motivi è chiaro che le implicazioni sono molteplici la famiglia la società periodo sociale tutto quello che volete ma la prima responsabilità è stata mia
Pertanto mi riguarda
Nel senso che io ho un certo punto questo quello che era contro gli studenti come già dovuto smettere smesso di frequentare il gruppo che faceva le cose benino eccetera eccetera che studiava
E proprio ritornare con la quello che è il gruppo delle persone che casse già una spacciatori terminerà adesso
O ci siamo
Tralasciamo di studiare andavano facevano Bardaro scuola eccetera eccetera quelli sono stati gli inizi
Questo è quello che era quando vado Bologna in ruolo
No voglio dire al posto di andare a scuola prima primo anno di scuola perché era da andavo in sala giochi allora non c'erano le con soldi compiuta dalla andavo in sala giochi
è analogo
Simile anche nel senso che va beh
E alla sala giochi alla stazione di rituale si gioca un Ciaculli virtuale
Che però troppo fa male fa anche rima
E poi parlare saggio che ci vuole soldi
Per i soldini per cui ho cominciato a rubare le cinquecento lire dalla Bosnia male questo è quello per appunto di strumenti una grave
Che c'erano molte cose complicate e difficili studi di settore
Io credo che sia anche una qualcuno ha un problema quello di
Riuscire a quantificare l'effetto che può avere che secondo me dirompente
Questi incontri
Questo incontro che parlano quattro piccoli studenti interagiscono
Perché è fondamentale interagire con i nostri ragazzi
Io non ho figli però faccio finta di avervi quando che parlo con loro perché
A parte mi immedesimo mi riconosco riesco
Con fatica vi dico rivivere significa rivivere alcune cose che
Non so
Vi faccio un esempio che più più lampante
L'adolescente stia parlando di questo e poi dell'aspetto della scienza
Recente poteva capitare che ne hanno moratoria ragazzi io riuscivo dirlo però vedevo bloccando lei mi dice De vivo
Ciò che bloccano vi facciamo anche magari l'incidente
Il motorino in macchina o con quello che ha
A cui siamo ma questo progetto è stato
Questo termine è stato
Fondamentale
Fondamentale molto più di tanto
Sessioni psicologica terapeutiche psicoterapia gruppi
Lo quello che ci va dietro
Perché ho avuto
Io
O tralasciando l'aspetto che riguarda i trentamila tossicodipendenza ma una volta infilato qui dentro
Sono certo abbondante comunitaria fatto parecchi anni di carcere
Alla gazzella conto anche qualche volta
Più di una qualche volta mi è capitato di finire in carcere accorgermi vivace ed esigibili finito scusate ma
Ho anche un po'di come dire non è che sono abituato a parlare in gruppo insieme pubblico
Mi accorgevo dia sedici finito
Una settimana
Dieci giorni dopo
O qualche giorno dopo e questo rende anche ridere
Agli studenti
Di cosa può capitare
Una persona che si stravolge in modo smodato che sia di alcune che da noi riconosciuto come legale
Questo non per poi sottolineo anche talvolta non per
Vietare
Il problema è che superato un certo grado di dipendenza
Che era stabilirsi
In ogni singolo individuo cioè non è che c'è un tot che vale dieci per tutti no
Superato UTAP grado di dipendenza una volta dal di dentro
Vi saluto
Può succedere di tutto cominciare incidenti disastrosi da
Alcuni miei amici
Ci siamo ritrovati ad aver fatto reati di difformi sangue gravissimi
Sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o sono vuoti eccetera e questo è quello che la contiamo di stile
Ora non mi onora oltre
Soltanto una parola sottolinea del racconto di Filippo scivolamento
E che è una parola importante perché
I ragazzi le cronache che presenta la persona tossicodipendente pensa già vedono
Lo stato di oggi gli affetti non pensano che è una graduale e lento si vola mento e ritorna indietro è che è difficilissimo quindi è una parola perché noi lavoriamo molto sulle parole una parola importante
Un'altra parola importante che di suggerisco alla parola allenamento perché non andiamo con i ragazzi a dire addio non fate così non fate faranno
Le persone raccontano delle storie ed è come un allenarsi a pensarci prima e quindi chiudiamo questo capitolo sulla pensarci prima
Ecco l'idea che non è affatto nella natura umana di pensarci prima però ci si può allenare
Buongiorno
è un po'
Più anni passati abbiamo accennato e diventa parlare meglio questo è il terzo anno che intervengo
I
E quindi il quarto convegno e che
Partecipava
I più difficile per noi non
Non è parlare Alcoa davanti a cinquecento seicento persone
Più difficile
Risponde il delle domande Conte ragazzina ragazzi
Quanti vengano dentro
Dal carcere
Noi loro la prima cosa voleva un po'
Fanno no la prima domanda che qualcosa si è in carcere
Cosa ha fatto eco
Noi raccontiamo alle nostre storie
Parliamo
Con loro
E io racconto la mia
Che
è difficile ma
Un ratto di omicidio chiara
Chi di voi che sono poi
Omicidio
Sono perché mi sono vendicato diciannove indicato un familiare
Io dico che
Qua lasciato una famiglia voi ho lasciato una cliente
Piano aveva cominciato a parlare quante ne hanno arrestato
Che ha già socia diciotto anni
E che e credevo che
Lì l'avevo finito ce l'avevo fatto raccontare ma invece
Si alzavano era che assieme
Facevano scusa ma
Ma c'è qualcuno vi facesse del male attuabile
Cosa maestri
E queste domande ma che aspettavamo stavamo
E liti dormiva
Per il momento
Una se non ragiono può rispondere modo suo poiché
Cioè nel gioco
Mio figlio ha una figlia un familiare
Io le anticipo il tam difficoltà
Proprio
Se stava imminente nel cervello giravano tante cose che
Non sapevo come risponde
Alla fine o del professore che pensavo ordine perché non lo so
Del perché
Non lo so se
Ma
Una cosa è sicura è che
Con questa lana mentre io sto facendo in calce
Non reagisco subito distinto ma penso uno due e dieci
Venti volte pensiero ma l'esposto non ce l'ho
Perché se vi dicevo nove io
Chiudo dico una bugia sedici almeno io mi identifico suddetto dicevo una bugia perché non
è impossibile pensare a rispondere
E non è
Parliamo per questo che voglio parliamo ma
Lo i il ragazzo di
Di oggi secondo
Sono
Come
Come conosco come il Parlamento a noi come già successo non sono da tanto tempo in come si
Come sanno tutto di noi
Come sanno di tutto perché
Loro fanno dicono che
Io
Da ragazza dice io c'ho Ciofani ciò paura
Riprendo un po'troppo
Portasse male
Dalla famiglia ma allora quando mi sento meno e che pure noi abbiamo ormai
Massa
Forse più di loro
Perché la paura c'è anche di noi la paura per la libertà certe idee
E così
Che ha
Che noi uno di noi Sud lega Casagranda dopo dieci o venti quindici anni fa in famiglia in casa ma c'è questa polemica può rovinare il
La vita la famiglia perché
Vuol
Una famiglia un
Figlia un file accresciuto senza un padre in casa improvviso dopo vent'anni vedo un padre
In caso di ambo non lo so le aspettative anche se oggi
Paese diventi vogliamo bene sei sempre ma
Da noi che
Queste parole suonano male
Suonano male non male
Perché
Per esempio faccio un esempio da me perché a me va beh mi chiamano padre ho detto anche altre volte mi vergogno un po'meglio
Uno deve fare il dovere
Questi
Sono le cose che non era contiamo allora perché parliamo con loro
Come se ci spogliamo dallo
Ci
Ci spogliamo l'ultima
è sempre difficile con questa dello voglia
Anche noi abbiamo le nostre
Perché è una norma parla
Coglione una cosa
In carcere non
Di tutti i giorni
Non è la la allenamento anche per non parlare
Nel mondo esterno
Perché
Comunicare oggi e non è che
Chi critica cioè De Falco
Ti insegna comunicarci delle persone insegna niente
Ce le tesi che insegnano anche a noi comunicato questo voglio ringraziai volontarietà al CIACE che avvenga nella
Ornella Francesca Lucia tutti i nomi in Sicilia queste grazie
Ecco una rete la risposta sulla al allenamento e sul fatto che
Della complessità non
Cioè
Dritan ha raccontato bene credo il
Come si pone di fronte ai ragazzi e le sue favore perché ritornando al titolo e a quello che aveva
Che diceva Silvia su a un comunicato che ha fatto sui mostri che parlano ecco
In mostri tra virgolette
E hanno paura
Hanno tante paure sono persone questa la cosa che più secondo me spiazza agli studenti adesso site
Buongiorno a tutti
Allora
Questa
La prima volta che parlo inconvenienti
Dopo tre anni
In conclusione anzi
Allora mi chiamo lasciti faccio parte dalla redazione da circa tre anni
Dico
Vota una speranza
Di vita che
Cominciato all'età di diciotto
Diciotto anni gira con un coltello in tasca
Girarmi con un coltello in tasca
Con l'idea non di non pensarlo
Di non pensare mai ad usarlo
Finché
Mi è capitato
Che ha avuto una discussione con un un mio connazionale per
Motivi seri
E senza pensare senza
A nessuna conseguenza uno
Usato tirato fuori questo coltello tirato fuori questo coltello ricusato con l'idea di dare una lezione
Questo personale
Invece non è andata come volevo io
Questo ragazzo
Morto
Morto dissanguato
Più
Ho avuto
Ha avuto una condanna di sedici anni
Di sedici hanno scontato adesso più del metano
Ma la cosa che
Io non so non mi sento di dare consigli a nessuno
Perché
Non non sono dato dare consigli ma
Vorrei dare un messaggio a quante persona corrispondente soprattutto con gli incontri che facciamo le scuole
Magari si
Se posso
Dare
Dario far capire a
Questi ragazzi
Piogge perché sentiamo Pantuso la cronaca nera che
Tanti studenti si accoltellano anche
Mi sta a scuola
Possono ragazzini minorenni più girano con un coltellino
Non è soltanto uno solo straniero che gira con un coltello fuori questi dati come ho detto io
Vorrei dire soltanto che
Girare con un coltello in tasca primo poi arrivo ad usarlo
Arrivò ad usarlo
Finiscono una tragedia
Come dunque seduta io voglio rovinato due famiglie
Proprio nato una famiglia e della persona che è morta
Programmato anche la mia che non lo vedo da circa un dieci anni
Per questo
Non solo a leggere i titoli vi Agazzi italianissimi che hanno usate coltelli a scuola davanti alla discoteca eccetera ecco per capire grazie
Cominciamo a
Apriamo il secondo capitolo diciamo
Che proprio l'entrare nel vivo del tema
La creazione dei mostri allora ecco io non sono contenta di ascoltare oggi due scrittori perché
E noi siamo appassionati delle parole della narrazione del racconto
E il primo anello Renzo Pavolini e ha proposto di mostri lui ha una storia della ricerca
Di questo nonno che era il gerarca
Fascista Alessandro Pavolini su cui era scritto un libro
Che proprio un po'in cui noi ci siamo ritrovati per questa
Ricerca della complessità
Del fatto che appunto non esiste quelli il gerarca fascista punto e basta esiste una persona con tutta la sua complessità quindi vorrei dare
La parola allora allora insomma
Sì grazie buongiorno
La ringrazio
Gli aiuti l'associazione infettivi Gentile mi
Invitato ad ascoltare a partecipare a questo questa agenda negli incontri i
Sì io
No ho scritto un libro cercando di
Di tenere aperta una domanda visto che il punto
Sentivamo parlare di domande alle quali non si trova una risposta se non quella di
Di dire no non lo so
Racconta come ha colto nell'invio
Quando stavano a scuole medie sul libro di storia ho visto mi caduto l'occhio su una
Su una fotografia quelle di piazzale Loreto
Io ho visto nella didascalia Chicchi c'è cognome c'era il mio cognome tra tra
Tra quello che le persone a cui si è testé ingiusti
Mi sono accorto in quel momento chi che quella persona poteva essere il mio nonno questo racconta immediatamente
Di una sorta di rimozione familiare del fatto che in famiglia fino a quel punto erano tredici avevo avevo quattordici anni non anzi non ne avevo dodici non avevo sentito parlare con
Non ho sentito parlare di mio nonno c'era uno dei nomi quello che mancava di cui non avevo avuto un racconto precisi semplicemente che era morto in guerra cosa che era successa chiaramente a molti di noi nidi i miei coetanei quindi
Niente di particolare
Quindi mi sono confrontato subito con una narrazione
Pubblica collettiva che è quella che troviamo sui libri di storia
Di qualcuno che apparteneva
Comunque a
Alla alla mia famiglia per il semplice fatto anche di portarne il cognome diretto in questo caso poi
Queste cose si accelerano effettivamente in linea
Con con
Con i nomi fatto di
Che fosse il padre di mio padre
Faceva sicché direttamente crescendo nella vita insuccesso molto spesso per le persone mi rivolge solo delle domande
Su questo mio nonno
Alessandro Pavolini era un gerarca fascista che
Anche un intellettuale uno scrittore
E fu il segretario del Partito fascista salone ed è stato il fondatore delle Brigate nere
Quinto Brigate nere fra l'altro sono quelli che hanno ispirato il nome anche delle Brigate Rosse dopo ma sono quindi è possibile anche ricollegare direttamente la sua responsabilità alla morte di l'uccisione di molti civili italiani
Innocenti come rappresaglia
I accanto alle forze naziste sicuramente le Brigate nere sì si sono
Macchiati di questo tipo di
Di uccisioni
Quindi io ho
Accanto alla
Alla figura di un nonno che comunque non familiare e di cui comunque intuivo nella famiglia una una ferita
Mio padre aveva sette anni quando suo padre è stato fucilato se la vogliamo mettere sul piano umano sul piano
Semplicemente familiare senza considerare quello collettivo quello storico sul piano storico
Sul piano collettivo pubblico le rappresentazioni che avevo di mio nonno erano quelle dei libri di storia
Che sono
Se se frequentate quelle più più adatte sempre il lavoro degli storici sicuramente rimane quello
Che conserva la massima assumo della complessità nella restituzione
Del tragitto umano del tragitto che porta gli individui a compiere determinate scelte alle prese con le situazioni concrete della storia
Il piano quindi dei libri di storia
Soprattutto poi negli anni in cui sono cresciuto io
Negli anni Ottanta ma poi soprattutto gli anni Novanta
è andato stratificando un certo tipo di capacità di raccontare la complessità
Se penso al libro di Claudio Pavone del novantadue dove dove per la prima volta la guerra il periodo dal quarantatré al quarantacinque è stato definito come guerra civile da uno storico di sicura tradizione
Di sinistra
Penso appunto a a dei momenti in cui
Gli storici sono fatti carico di
Rimanere all'interno di una narrazione complessa che non semplificasse le questioni accanto a questo tipo di rappresentazione però
Adesso oggi sembra che ce la prendiamo tutti con la televisione sembra quasi una un modo facile di
Di dire qualcosa che sta fuori di noi in realtà
Un certo bisogno di una drammaturgia semplificata un certo bisogno di raccontarsi le cose
In una maniera
In maniera semplice rassicura tutti c'è appunto la narrazione tendenzialmente mette il bene il male in due personaggi diversi
Le narrazioni per bambini sono fatte così ma quelle per adulti non sono molto diverse come minimo pretendiamo di capire perché una persona
Ha fatto qualcosa di così mostruoso come è possibile lei la la rappresentazione
Con la quale io mi sono dovuto confrontare questa come è possibile che ogni raffinato intellettuale un uomo di cultura che conosceva
Il teatro i libri e che aveva frequentato quel tipo di
Di cultura poi
Potesse fare questo come è possibile che
Si arrivi a scegliere la violenza politica come
Come strada quando
Si viene da un certo tipo di cultura
è buffo perché questa è una
è una stranissimo lapsus cioè succede è successo sempre nella storia che degli intellettuali delle persone che frequentavano
Diciamo una una rappresentazione della realtà piuttosto raffinate complessa poi scegliessero
Un modo di agire
Più Tosto schematico e che contiene la violenza come come suo fulcro
Quindi nel il mio bisogno è stato quello di cercare di rispondere a questa domanda cui non riuscivo bene a rispondere le persone mi continuano a chiedere ma come è possibile che tuo nonno
Appunto
Abbia fatto determinate scelte
Cocco con tu vai una risposta in più che tutte che sei della della famiglia
Riesce a trovare in famiglia delle risposte diverse a questo la mia risposta è sempre stato non lo so e devo dire che nonostante abbia scritto un libro di trecento pagine abbia passato anni a studiare e poi
A cercare di ripercorrere calare mi all'interno
Di un contesto storico di formazione in cui
Gli individui hanno
Conosciuto
La fine della Prima Guerra Mondiale tutta una serie di
Adesso qui punto sarebbe lunghissimo ricostruire il contesto di certe scelte nonostante io abbia
Ripercorso tutto queste abbia imparato a raccontarlo
Senza provare un grande imbarazzo di fronte al pubblico
La mia risposta non lo so anche alla fine io credo che sia molto importante frequentare delle domande
Innovando
Dire che siano delle risposte affinché queste risposte somigliano a una a una scappatoia
Questo per me molto importante all'interno della mia famiglia io ho scritto questo libro
E ho voluto ripercorrere questa storia e trovare il modo di raccontarla per vincere un imbarazzo che avevo in famiglia con mio padre
Una un silenzio
Fortissimo rispetto alla figura di mio nonno
Dei quali non si parlava mai dei quali non si è mai parlato e dei quali ho sempre
Per fortuna non ho avuto una
Una mitizzazione non ho avuto una mitizzazione rinvii a volte il silenzio è anche una fortuna mi ha permesso di fare formarmi un'idea
Al di fuori
Della fogna famiglia
Senza
Dove considerare troppo quell'aspetto che nelle famiglie
Può scatenarsi che è quello del culto del martire in questo caso ritrovato delle lettere di mia nonna della del
Appunto
Comunque continuato a vivere mio padre a lungo
Nelle quali
Vedevo che per mia nonna
Lo scopo della sua vita una volta perduto il marito
Era quello di crescere i figli nel culto di suo di suo marito come martire come martire di un'idea come martire di qualcuno che è andato a morire sapendo benissimo che andava a morire per un'idea
Capite che questo è molto pericoloso pericoloso perché crea un'astrazione privata
A fronte di una rappresentazione PUG collettiva esterna da cui ti senti aggredito da cui dissenti e quindi ti difendi continuando alimentare quell'idea privata che appunto
Però non corrisponde alla realtà cioè appunto non può essere
Che la visione private di una persona assolutamente buona
E e quell'esterna
Di una persona piuttosto diabolica che a fronte di una
Così di una raffinatezza intellettuale poi la capacità di
Di compiere delle delle efferatezze mostruosi di di inventare una forza oppure di organizzare i cecchini a Firenze
Per un per sparare sulla popolazione civile a guerra finita quest'questo andava andava capito questo andava capito andava raccontato andava
E bisognava per me è stato importante rompere questo silenzio
E cercare di confrontarmi con mio padre direttamente attraverso la scrittura di un libro quindi scrivere una parte di questo libro consegnarla
A mio padre
Raccogliendo la sua reazione confrontarmi con lui su questa reazione rompere questo silenzio e riportare questa questa narrazione in una sfera pubblica
Chiaro sono passati molti anni quel stiamo parlando di una di una storia di sessanta anni fa però io ho deciso di scrivere questo libro quando davanti a un muro di casa ho trovato una scritta che inneggiava mio nonno capito che nelle generazioni
Cioè c'era come scritto Pavolini eroe
Allora
Come possibile è un mostro è un errore
è un martire pur sono semplificazioni
Non non è possibile sono semplificazioni era un uomo che ha partecipato alla storia
In maniera attiva
E la storia in quel momento avrebbe portato
Avrebbe potuto portare i chiunque di noi a compiere determinate scelte che oggi possono sembrare
Assurde mostruose questo era importante trovare il modo di raccontare un romanzo ci aiuta molto ecco
Un'ultima cosa sul le forme di narrazione abbiamo sentito appunto prendersela molto con la televisione mi ricordo il momento in cui
In televisione sono cominciati
A passare i documentari sulla storia no negli anni Novanta abbiamo avuto questa sorpresa
La la RAI fa ai documentari storici la storia siamo noi
Eccetera eccetera nessun ce ne sono stati fatti molti ed fascismo il perito il fascismo è quello
Sul quale sicuramente sono stati fatti più documentario immagini sono meravigliosi immagini sfiducia non evocati vitale e basta
Metterle in fondo a in televisione e funzionano mi sono accorto come questo però continua comportare un tuffo al cuore per le
Persone che hanno familiari anche appunto
Dopo due generazioni non
Non passa e
Nonostante
Chiaramente il documentario forse la forma migliore di narrazione a cui possiamo aspirare non parlo neanche le fiction perché ci sono state fatte molte fiction storiche dove le semplificazioni sono talmente rozzi
Checché ne quasi non vale neanche la pena
Prenderle in considerazione ma anche nei documentari alla fine
La forma
Non basta mai non basta mai c'è questo bisogno di complessità facciamo prima ragione servire dobbiamo fare tutti in due minuti in tre minuti
Non può corrispondere mai alle fibre per esempio dell'umano alle prese con sentimenti familiari
Non potrà mai corrisponde cioè il bisogno che ha una famiglia di
Capire
Con
Ricomprende endo all'interno della comprensione anche la pietà assumano una
Per i propri familiari non potrà mai
Essere soddisfatto da una narrazione pubblica esterna rappresentata sui giornali o o in televisione di questo bisogna sempre tenere conto di questo bisogna tenere conto
Credo che
Con una
Appunto con un lavoro di
Racconto che tenga sempre conto di del fatto che a queste domande nessuno ha una risposta definitiva cioè bisogna avere quell'umiltà quella mitezza e trovare sempre quel punto di intrighi di equilibrio
Attraverso questo tipo di lavoro di narrazione si può arrivare a rompere una catena di
Anche di silenzi e di rimozioni e di traumi
Io appunto ho visto che in questi anni lavorando su questi soggetti riuscendo a scriverne
E a parlarne
Ho vinto la una sensazione strana che arrivo ad esempio prima di provare imbarazzo fortissimo a confrontarmi con persone che avevano familiari
Che erano stati vittime
Soprattutto la persecuzione razziale
E soprattutto ma anche anche avevo anche difficoltà a
A confrontarmi con familiari di persone che erano stati uccisi della guerra partigiana nonostante
Io avessi chiaramente fatto di tutto nella mia vita
Per stare dalla parte dei giusti cioè la la la mia formazione tutta la mia
Militanza anche così intellettuale sempre si è sempre svolta dalla parte
Dalla parte giusta la parte nettamente giusta da una parte che aveva portato l'Italia verso la libertà questo però
Non impediva questo attraverso il racconto è un tentativo di rompere queste semplificazioni penso
Che si possa contribuire a
A far capire come la scelta della violenza
Chiaramente non è
Non è figlia di una di un difetto genetico di averti mostruosità ma ma che tutti noi alle prese con certe situazioni storiche
Ho contingenti potremmo potremmo adottare scelte scelte appunto violente grazie
Grazie
Adesso invece
C'è un'altra storia di creazione di mostri
Diversa raccontata da
Da una
Giovanissima scrittrice Gaia Raineri
Un fatto avvenuto in famiglia che lei ha narrato appunto Gaia
La parola
Buongiorno a tutti grazie mille per l'invito
Dios sono qui perché ho scritto un romanzo che si chiama un pool c'è non c'è che racconta appunto una una storia vera
Che è quella della mia famiglia
Io ho una sorella
Cinque anni più giovane di me che nel libro si chiama pulce ed è autistica quindi non può parlare comunicare nel romanzo attraverso un metodo particolare di scrittura
E con la storia che ha stravolto la mia famiglia e questa un giorno
Così si apre il mio romanzo mamma invitava a prendere pulci a scorrere viene detto che pulce non c'è che poi c'è stata portata in un posto migliore per lei
Perché è stato deciso che lei e suo marito non sono più degni dei buoni genitori e non si scopre niente di più verrà alcuni interminabili settimane
E poi Cindy si viene a sapere che tutto è stato fatto perché sul padre grava una mostruosa accusa opero quelle di abuso sessuale nei confronti della figlia disabile
Ora questo è il racconto di un clamoroso errore giudiziario ma forse
Piedi una cecità emette un'incompetenza che non che non di un errore
Fin dall'inizio alla mia alla mia famiglia aveva chiarissima alla tutte le prove
Che che scatenava no mio padre mi offre l'aveva detto
Che mio padre aveva questa anche di me Jasmina da subito a testimoniare che
Non era vero e poi soprattutto il metodo di comunicazione che usava mia sorella non era
Attendibile stante che negli Stati Uniti c'è una legge che proibisce di di usare no nei procedimenti penali
E e poi soprattutto la mente di una autistico non può essere attendibile invece
Mistrello è rimasta per per un anno
All'incirca in questa a comunità alloggio dello potevamo vederla solo io e mia madre per un'ora alla settimana in una stanzetta di duramente per due sorvegliati dalla presenza di un educatore che controllava che lei non non dicessimo la parola papà
E nemmeno la parola a casa
Ecco quelle sicuramente la la prima creazione per il del mostro di un doppio mossero perché non soltanto il pedofilo che
Credo quanto di più mostruoso esiste nell'Italia di oggi e nella nell'immaginario collettivo
Ma il pedofilo con la figlia disabile quindi proprio il il doppio schifo diciamo
La nostra vicenda poi si è si è risolta dire in modo positivo perché poi mia sorella è ritornata a casa
Però ha lasciato sicuramente delle delle ferite insanabili primo perché avere un disabile in famiglia già di per sé una ferita abbastanza insanabile
E seconda perché dopo una vicenda del genere
Per la quale non abbiamo mai ricevuto neanche delle scuse e chiaramente non si esce indenni detto questo io ho deciso di descrivere un un romanzo
Che fosse
Come dire un di tono leggermente diverso rispetto alla tragicità
Intrinseca in questa vicenda io ho scelto di raccontare tutto questo per la prospettiva della sorella di pool certo essere io però nel romanzo e una bambina di tredici anni
Che avete tutto in maniera distorta distratta che quando il suo
Termometro emotivo arriva in alto non può fare a meno di spostare lo sguardo e guardare altrove perdersi
A vedere dei dettagli apparentemente
Insignificanti però in realtà del tutto se al difficile per lei per cui il mio romanzo è il racconto sostanzialmente racconto comico di una tragedia
Racconto ironico di una tragedia
E la mia famiglia all'epoca della vicenda non è mai per fortuna è stata contattata da telegiornali stampa eccetera eccetera
Perché abbiamo fatto di tutto per tutelarci avevamo una norma che voleva incatenarsi al campanile di una chiesa perché arrivassero quelli di Striscia la notizia proprio per fortuna non l'ha fatto
E per cui appunto la stampa non c'è serviti è successo però una cosa che
A me ha stupito doppiamente
Però diciamo
Tutte le recensioni che il mio romanzo avute dicevano che
Mica il suo la la sua forza diciamo
Era il fatto di evitare patiti sismici pioppo cercato di riportare
La dignità umana di
Prima di tutto di mio padre
E poi di mia sorella che è una persona assistita quindi ho pensato in un Paese come l'Italia dove c'è ancora credo un po'l'idea che i diritti vadano meditati invece
Ho tentato di appunto
Fare presente che una persona in quanto persona deve deve avere dei dei diritti
E qua e al a me ha colpito tantissimo invece
Il tipo di approccio che i giornali alla stampa hanno avuto rispetto a me
Io sono una ragazza di venticinque anni intanto sono donna poi sono giovane poi si scrivo va bene con inaudito però scrivo una cosa autobiografica
Per cui nel giro davvero di pochi giorni sono diventata anche se per poco
Il caso umano straziante
E devo dire che tristemente
Sento con poche distinzioni davvero di di parti c'è davvero dal dalla Raia a Canale cinque
Mi ha davvero sconvolta vin delicatezza con cui
Sono state trattata io ed è stato trattato il mio romanzo e quindi la mia storia mi è stato chiesto sono stato invitato ad andare ospite in una grandissima Treviso trasmissione televisiva
Che una delle si dice una delle poche fa vendere i libri
Ed io
Prima non avevo mai pubblicato niente non pensavo che avrei fatto la scrittrice per cui ero felicissima di andarci così all'ultimo mi hanno detto sì si va dai per RAI guarda venderei almeno a sessanta mila copie sia per RAI
Però dei portarci anche tua sorella
Io ovviamente ho detto bene signori mi dispiace tantissimo prenderò le mie mille copia pazienza tornerò a fare la la la cameriere fino all'università
Allora insomma verranno poi dispiaciuti perché si aspettavano che gli ha invece no giovane scrittrice pur di
Avere del successo avrei ci sarei stata diciamo questo ricatto e mi ha detto va bene va bene allora non portare tua sorella facciamo che
Tucci dirci qualcosa sul mondo dell'autismo
è anche così sulla vostra quotidianità così sulla vostra casa R tre
Benissimo se se volete sapere qualcosa sul mondo sulle dell'autismo
è strano io non pensavo che il ai telespettatori della prima serata interessasse però se volete saperlo io vi porto in un centro spezzare specializzato
Vi faccio vedere gli strumenti consona per comunicare o per fare riabilitazione detto no no no ma sarebbe molto meglio venire in casa sua
Perché per esempio potremmo fare vedere questa dimensione quotidiana non so anche investiti di sua sorella quei piccoli oggetti i vestiti soprattutto per fare vedere che anche lei ne ha
Evidentemente
Verrà
Il i signori i disabili in Italia girano nudi
Un
In in un'altra si vanno vestiti apposta NASA apposta perché H cinque braccia eccetera
In un'altra
Trasmissione quella
Era orribile già sulla carta quest'questa seconda di questo per parlare
Sono stata invitata io ho accettato primo perché obbligata dal mio editore e secondo perché mi avevano garantito che io sarei stata da sola
E avrei risposto alle domande che sapevo sarebbero state stupide perché di una conduttrice
Celebrata
Però avrei potuto rispondere come come volevo io per cui
Ecco e invece sono arrivata in questo programma e c'erano
La moglie del pedofilo bellica ovvero signora
Che si era appena separata e aveva accusato il marito di pedofilia
Per Pinto avere l'affidamento delle delle bambine
La
Mamma K dell'Associazione delle mamme di Rignano Flaminio che quell'asilo
Dove erano state
Diciamo
Estortore testimonianze I bambini ce ne siano andati di a chiedere è vero che ti hanno toccato e vedo che
Poi no non so se si sia già risolta la cosa mi pare di no
Magari poi erano anche i colpevoli però non era sicuramente quello il modo giusto di pregio di procedere
E poi in videocollegamento dulcis in fundo Vittorio Sgarbi
E me Nuzzi che lì si trovava a fare la parte di quello più intelligente è un certo punto io ho capito hanno cominciato a parlare la moglie del pedofilo belga è la e la cappa della mamma di Rignano Flaminio
A un certo punto io ho capito quello che questi avevano fatto lì in quel programma eravamo divisi fra contro pedofilia è proprio del Filia
Io ero quella però pedofilia perché avevo scritto un libro che raccontavo un caso di falso abuso
E per fortuna non ho avuto modo di prendere parola sono stata poi invitata ad andare alla trasmissione ho rifiutato dicendo
Insomma che ero rimasta disgustata
Ha parlato però Meluzzi che ha detto ciò che la base insomma di di di qualsiasi convivenza umana di qualsiasi idea di giustizia di legge cioè
Che uno finché non è approvato colpevole va trattato da presunto innocente e che così invece non era stato fatto nel caso dell'asilo di Rignano Flaminio
E ora
Quella trasmissione ha avuto un momento di dieci minuti in cui il pubblico si è alzato fomentato dalla presentatrice e facendo così a Meluzzi gli gridavano pedofilo pedofilo
Ecco io
Ho trovato di una gravità enorme
Quel questa cosa che è successo a me ma sicuramente è successa anche a
A a molte altre persone
Perché
Quello che io ho tentato di fare era è stato detto usata prima la parola narrazione che a me piace tantissimo c'è stato dopo avere subito per anni la parola
Di istituzioni che paradossalmente cercando di proteggere la famiglia
Invece
La stavano distruggendo e mi riferisco agli assistenti sociali
Al allo stesso tribunale minorile neuropsichiatri insomma che
Hanno hanno seguito il mio caso dopo aver eseguito subito per anni la loro parola
Io ho cercato di oppormi con quanto di più forte io potessi fare ovvero con una narrazione e neanche di fronte a questo
In media hanno avuto il rispetto diciamo di tacere of di farsi semplicemente portavoce
Di questa di questa narrazione ma hanno preferito invece appunto gridare al mostro in una confusione strana
Perché poi si si accende tanto la passione per gridare al mostro e al tempo stesso si accende anche quella per
Di ridare al falso mostro perché Ari immediatamente una vittima però anche creare una vittima
è un qualcosa che toglie dignità chi parla ci si prende un microfono in mano e parlo esclusivamente come vittima
Quello che dico io sarà inevitabilmente
Etichettato e dice
Quindi niente questo era il mio
Apporto personale
Per chiudere questo capitolo sulla creazione del mostro allora dice due parole una Ulderico che è una un'altra
Persona della redazione dei ristretti
Accenna così a
Ha una storia appunto dimostri a come cerca di raccontarla ai ragazzi e di darle un senso
Innanzitutto grazie a tutti diversa presenti
Molto numerose
Il che rende più difficile anche un po'
Esprime
E
Quindi se da un fatto di dire che io sono entrato
La casa di reclusione di Padova
Nel gennaio dell'anno scorso
Infine credo fino a maggio due mila e ventitré
Questo perché bioreattore otto
Le famiglie
Ho avuto poi l'opportunità
Rinvii far parte della relazione dell'ispettore uso utilizzò porti per aprire sempre dello stesso anno
In realtà
Non conoscevo molto bene
Però piano piano né ho capito biscotti
Soprattutto condiviso quello che scriveva protezione recarsi
Il progetto Scuola traccia
In qualcosa che
Che dalla costituito
Divieto dei giovani
O quanto meno di riferire quello che è poi così peer
Quelle cose che hanno fatto sì che io sono arrivato
Apro la persona che a
Commesso delle mostruosità
Perché non sentivo e non mi sento un mostro
Qua mi sento tutto il peso di quello che ho fatto
Frequentando una riparazione di luce Curtatone spesso
Tante storie chiamiamoli compagno di sventura
Pertanto interventi interessanti anche dei ragazzi e quindi erano
Coinvolti
Vado avanti nel tempo mi mi ripromettevo ogni giorno dico per domani mattina uscendo
E anch'io provo a mettermi in gioco nel senso di raccontare
O far capire loro quelle che possono essere state quelle cose che nella mia vita precedente
Non ho capito non ho captato che potevano poi portarmi
Ma quello che questo collettivo
Che ha visto mancare mia moglie
Il
Per fortuna
Mantenere inizi a mio figlio
E riportare in ostensione Presidente che a me stesso
Troppo di trovarmi di fronte tanti ragazzi
Undici figuravo di fronte a me stesso a mio figlio
Quindi un ripercorrere tutta quella fase
L'altra volta mi ha detto
E quindi bloccato
Riuscivo andare avanti
Quest'anno finalmente
Che fu uno spostamento da poco
Con il fiato
A raccontare la mia sponte
Non sono entrato logicamente né particolari agghiaccianti
A questo ci ha pensato bene nasconde
Cose che poi ho saputo che il senso perché i primi articoli non li ho letti non li hanno portati non voluto che l'esercito questa è una difesa della mia famiglia
Raccontato quello che secondo me ripeto nella mia vita precedente
Sono state delle situazioni
Che non ho capito ha totalmente pesanti
Superare certi limiti nella
Attuare un certo tipo di cure che perciò non qualcosa di cura villa
Che poi invece ha stravolto tutto quanto
Quindi ripeto rivelarsi li abbiamo raccontiamo qualcosa
Ma mantenendo conoscere netta
E di non entrare nel particolare
Questo ripeto lo stampato dato mi ha interrotto sfogo
Coinvolgendo anche
Dei familiari e dall'altra parte
Non telefonato a casa dei genitori quasi il novanta
Cui popolazione compatta capoluogo d'ossigeno con la mamma con problemi di cuore
Per fortuna
Pur avendo raccolto la telefonata non ho capito bene il senso ed è intervenuta un'altra persona nonostante
Poi hanno ricalcato la stessa insistenza cresce mia sorella per chiedere che cosa
Che la mia abitazione pone che sapesse nulla di quello
Che potevano esserci altre situazioni
Il tutto è nato diciamo tenute famiglie
Comunque diciamo che il fatto di
Cadere
Questo porti mi fa
Secondo me è un aiuto per le somme non da poco
E i giornali quello che e alla stampa
Credo che più
Ne dà fastidio oltre all'assistenza e quello di propinare quotidianamente sulla televisione utilizzare queste situazioni tipo la mia
Che sono a mente le vediamo premessa per sono tante per sfruttarle non tanto per una
Contenimento che queste azioni
Anzi mi sembra in una
Raccapriccianti noiose
Chitarre Mascio frazione di quello che un accadimento negativo
Quindi non so cosa possono vedere i ragazzi anche negli errori corrente protetti trasmissione che continuamente
Gaetano
Del parlare determinati casi
Troverei più costruttivo un'analisi di questi casi
Studiare
Credo di trovare una prevenzione
Questo quello che secondo me è più utile
Questo è più o meno
Resoconto
Ci sono tante altre cose ma che mi dilungherei
Troppo
Un'unica riflessione brevissima su
Ecco quando parliamo di queste ci sono tante storie complesse in carcere appunto
Però la cosa che noi cerchiamo sempre di comunicare è che queste stare complesse nascono comunque nelle nostre famiglie è Ulderico faceva il direttore di banca altri faceva cioè non non riguardano
Persone che sono
Fuori dal nostro mondo e quindi è importante confrontarsi imparare qualcosa
E cercare quei segnali dello star male e
Ascoltarli ecco per questo noi diciamo sempre che questi nostri questi momenti sono momenti di ascolto perché ci accorgiamo
Che tante volte le persone che
Che stanno male ecco non trovano ascolto e forse questa è una delle cose più importanti che abbiamo imparato
Adesso inizierei
Cercherei di fare prima dei del pranzo due capitoli
Una quello che adesso consigliere Adolfo tratteranno che riguarda le vittime e questo non sentirci tutti vittime che abbiamo noi e le vittime
Vere come dire purtroppo
E un il capitolo
Che riguarda unica il libro di Davide Ferrario
Sangue mio e e le relazioni
Adesso Silvia
Grazie Ornella
Io mi chiamo Silvia gira luci sono una volontaria della redazione di ristretti orizzonti ho iniziato
Questa mia esperienza tre anni fa partecipando a un convegno come questo dedicato al confronto tra le vittime e gli autori di reato
E Ornella adesso parlava dell'ascolto ecco
Credo che per me sia stato molto importante
Per uscire da una condizione di blocco in cui ero prima trovare in questa platea e poi ancora di più in redazione un ascolto attento e una
Condivisione di un'esperienza difficile che come dire al bar o tra amici ora una serata cena non è così facile poter dividere e da quell'esperienza è nata anche una riflessione su
Su come la Società utilizza spesso noi vittime come una chiave per giustificare delle politiche penali repressive
Come per dire siccome siamo tutti potenzialmente vittime dobbiamo sentirci vittime e quindi abbiamo diritto di chiedere vendetta di chiedere delle pene dure inflessibili eccetera eccetera
E è del contatto con i detenuti io personalmente ho scoperto che
Anche come vittima è più conveniente che le persone escano dal carcere diverso da come ci sono entrate altrimenti sarebbe come fare un debito e ritrovarci dodici anni dopo con gli interessi
Senza aver pagato nulla ecco
Quindi da vittima spesso richiedono ma perché perdi tutte Popper andare in carcere proprio tu ma perché da cittadina sono convinta che abbia un senso
E
Abbiamo con noi oggi altre due persone che hanno avuto un'esperienza in qualche modo vicino alla mia quella di perdere un genitore in in tenerissima età
E che arrivati adulti non chiedono vendetta Alfredo Bazzoli ha perso Bazzoli apprezzano ha perso la mamma nella nella strage della della
Le di Piazza della Loggia a Brescia
E Marco Alessandrini è il figlio del giudice Miglio Alessandrini ucciso da prima linea
E alloro vorrei chiedere sanno riflettuto sei in qualche modo
La pena
Dei degli assassini dei loro genitori almeno peraltro Marco ha potuto
Risarcirlo in qualche modo
Allora innanzitutto buongiorno a tutti
Desidero ringraziare coloro i quali hanno pensato a me
Per
Dialogare conta un pubblico così vasto è una giornata come questa una giornata che certamente
Per me è una giornata particolare
Ovviamente il ringraziamento neanche i presenti
è una notazione subito sorge spontanea perché
Questa giornata è particolare in quanto siamo in un luogo particolare siamo in un carcere
Carceri sono luoghi terribili di sofferenza
Siamo a discutere di
Di pena della valore della pena e della
Diciamo finalità
L'ex Carcere
Io metto subito in chiaro come vedo le cose
Perché noi come dire a parenti delle vittime siamo una categoria piuttosto frastagliata
In cui vi sono come è ovvio sensibilità diverso
E io parlo dopo dell'acqua
Come dire fatto una lunga strada avendo perso mio padre quando avevo otto anni adesso ne ho quaranta
E quindi in questi tre decenni e più avuto in qualche misura ha modo di svolge da quella cosa che si chiama elaborazione del lutto sostanzialmente
Io non ho
Come dire
Io sono giunto
A questa idea
Che l'odio è una cosa che chi mangia dentro
Il risentimento un qualcosa che
Ti corrode l'anima
E io francamente non voglio avere l'anima corrosa
Io voglio guardare avanti senza mai dimenticare quello che è successo volgendo mi indietro
Perché penso
Che l'attualità del terrorismo
Che tornato prepotentemente all'attenzione dell'opinione pubblica
Qualcuno ricorderà i manifesti di Milano riparte settimana fa
Beh la lezione del terrorismo io penso a quella di non dimenticare un periodo che ha
Causato una sorta di guerra civile nel nostro Paese
Cinquecento morti ammazzati ventisei i magistrati tra mafia e terrorismo caduti una cifra che non ha pari in Occidente
è anche un diciamo un dramma della nostra
Nazione
Per affrontare metabolizzare il quale pure è stato come dire svolto un lungo cammino su cui magari tornerò dopo
Io sostanzialmente penso questo cioè penso che chi
Paga proprio conto con lo Stato e con le leggi dello Stato in cui io credo
E certamente libero per le leggi dello Stato
Però
Esiste solo la legge esiste anche in qualche misura lettica
E io penso che vi siano delle responsabilità che
Residuano
A prescindere dalla diciamo la pena
Perché gli effetti di certi gesti criminali continuano e continueranno sempre
Questi effetti continua continuando a vedersi nelle persone che sono sopravvissute come me mia madre genitori via Alfredo Arvedi Silvia
In qualche modo si
Qui parlo a titolo personale io penso si sentono ogni giorno consentitemi questa diciamo notazione
Da tre anni a questa parte il nove maggio si celebra a Roma al Quirinale una giornata molto importante in giornata nazionale della memoria per le vittime del terrorismo
Quest'anno
Cerimonia è stata per me particolarmente toccante sia per le premesse che hanno come accennavo prima quella storia dei manifesti di Milano premesse che hanno in qualche modo condotto
Allora indotto anzi il Presidente Napolitano a dedicare specificatamente questa manifestazione alla memoria dei magistrati uccisi
Ma a parte questo il
Carico di Pato rossa era evidente
Io sono rimasto molto colpito dal sentire
I racconti di tre
Figli di poliziotti sconti morti ed
Purtroppo anche un po'dimenticati in quella stagione orribile
E sentire questi ragazzi miei coetanei giù di lì dire le stesse cose che io ho sempre sentito in qualche modo pensato cioè l'idea che certi vuoti purtroppo non si
Cicatrizzare no
Beh è una cosa che mi ha fatto riflettere mi ha fatto pensare ad una cosa che dicevo ieri a Silvia
Silvia gira Lucci che ho conosciuto ieri per la quale
Provo
Sentimento qualche modo fraterno perché credo che
Episodi
Degli luttuosi come quelle che noi
A vario titolo abbiamo vissuto siano una specie di collante che
Detti lega
Nella presto nella della vita
Alfredo non me ne vorrà ma non ha avuto modo ancora di salutarlo ma
E
E qualche modo
Questi trent'anni che io ho attraversato
Mi inducono questa riflessione
Cioè trent'anni vi sono un periodo di tempo sufficientemente lungo per cui non si riguarda più al terrorismo come ad un emergenza strettamente giudiziaria
Perché noi abbiamo superato quella fase e quindi dobbiamo guardare io credo al terrorismo come un fatto storico che ha
Insanguinato l'Italia
E penso che
Valga la pena raccontare quella stagione attraverso anche
No a testimonianza di chi in qualche modo l'ha vissuta sulla propria pelle
Per
Evitare che quanto accaduto in Italia negli anni Settanta si ripeta ma anche
Per questa riflessione che io qualche modo di consegno se così posso dire cioè che senso alla memoria
Perché vedete per molto tempo questa memoria è stata
Una
Categoria piuttosto intimista non so come dire voglio dire che
Le istituzioni che non sono palazzi di marmo ma sono palazzi abitati da persone con sensibilità diverse
Restituzioni sono state piuttosto come dire distanti
E poi
Le cose cambiano
E viene
Attenzione crescente verso queste tematiche e cambia anche il modo di raccontarle perché adesso ci sono io
Dinanzi a questa sterminata platea veramente ne sono davvero colpito
In passato accadeva che
Nelle università
Magari anche altrove raccontare quella stagione in televisione certamente fossero insomma coloro i quali quella violenza l'avevano
L'avevano portata
Quindi la riflessione queste c'è la memoria io penso che come dire non possano e non debba essere una peculiarità
Mia di Alfredo di figlia i parenti delle vittime questa categoria devo dire ho sempre detestato questa categoria però l'esigenza di club di catalogazione impongono sintesi
Ma penso che la memoria debba essere un valore condiviso di tutti perché
è una base su cui si è
Fondata la democrazia in questo Paese
Perché per questa
Democrazia citavo i numeri cinquecento morti sono diciamo
Sono state assassinate tantissime persone
E penso appunto che
Non si debba dimenticare
Ma l'odio non aiuta a vivere a me certamente non prestiti a mio padre che comunque io vi porterò sempre dietro come tutte le persone che che lo hanno conosciuto e che mi danno in qualche modo testimonianze crescenti di di affetto
Ricordiamo sempre però che appunto
Queste vittime sono delle persone delle persone con le loro con le loro storie con le loro sensibilità vi ringrazio
Grazie grazie a te Marco
E in un seminario di formazione per giornalisti che abbiamo fatto qualche mese fa quindi carcere
Criminologo Carlo Riccardi ha fatto una una notazione che permane è stata illuminante
Cioè esista un patto di cittadinanza per cui ciascuno di noi quando esce di casa al mattino si aspetta di ritornare così come è entrato incolume e che nessuno lo aggredì era
E una vittima di una persona in
Per la quale a quale questo patto è stato violato
Niente
Che deve in qualche modo ritrovare una fiducia nella
Nella società nella cittadinanza che lo ha colpito e rispondere alla domanda perché io
E io mi ci sono ritrovata ma penso anche che ci sia qualcuno che ci si ritrova molto più di me sappiamo bene che le stragi in Italia
Oltre a non aver avuto motivo mai avverrà con
Colpito diciamo nel mucchio alla rinfusa
Non hanno neppure un un colpevole eccetto che per quella del due agosto alla stazione di Bologna
E e penso immagino che sia ancora più difficile fare i conti con il col proprio dolore senza aver avuto giustizia e non trasformare questo dolore i nodi e non solo perché che ha colpito ma anche per lo Stato
Che non ha saputo trovare i responsabili
Detto dramma
E volevo chiedere appunto ad Alfredo
Come
Come la sua esperienza come come state come se ne esce
Anche io
Intanto vi ringrazio
Sono abbastanza emozionato
Allora anche questa platea così vasta fa molto piacere che è una iniziativa come questa abbia questa grande risposta da parte della
Della città di Padova
Credo che sia
Opportuno prima di tutto
Dire qualche cosa della mia vicenda personale
Cioè spiegare perché sono qui
Perché questo credo forse aiuta poi a comprendere anche qualche considerazione sulle
Sulle sulla domanda che mi ha fatto Silvia
Io sono qui perché
Ormai trentasette anni Fanelli il ventotto maggio centosettantaquattro
Durante una
Manifestazione che c'era nella mia città Brescia
Una manifestazione che è stata organizzata
Dai partiti antifascisti quindi da tutti i partiti e l'arco costituzionale di allora
Per
Protestare contro la violenza politica che si respira valore in città
Non l'ho sentita la sta colpita da attentati a
Sedi sindacali inseriti i partiti supermercati delle colpe
E quindi era un momento di grande di grande tensione scrive alloca antropometrica di tensione in città
Che qualche giorno prima del ventotto maggio un ragazzino di notte
In una piazza centralissima della città era saltato per aria sulla sua Vespa
Mentre trasportava un un ordigno no questo fu diciamo il la goccia che ci sta fece traboccare il vaso e
Che indusse
Il per il ventotto maggio a
Indire una manifestazione con la quale la città voleva
Rivendicare la necessità di una
Convivenza civile pacifica contro ogni tentazione e ogni rischio di violenza
E quella mattina quindi tutta la città
Insomma si fermo verrà partecipare a questa manifestazione e mia madre che era una
Insegnante di francese segnala francese al
Liceo classico della pubblico della
Di Brescia
Era anche sindacalista della scuola
Quindi ovviamente partecipava alla vita civile della nostra città
Era anche la mamma mamma di tre bambini a mia sorella prima otto anni e mezzo mio fratello arrivasse io le avevo quattro quattro anni e mezzo
Quindi lei precisa di partecipare ovviamente com'era nella sua indole a questa manifestazione
Che ebbe diciamo l'avventura
Il caso
Di trovarsi
Alle dieci e dodici di quella mattina cioè
Nel momento in cui
Era all'orario in cui è stato fissato la sveglia collegata
A un ordigno deposto in un cestino dei rifiuti accanto la colonna che sta in fondo la piazza dove si celebrava la piazza del Municipio Piazza della Loggia P assoluta faccio il municipio quella piazza
Dell'agorà della democrazia ecco in quella piazza qualcuno tra le sette e otto in quel cestino aveva piazzato questo ordigno che sarebbe esploso le dieci dodici minuti mia mamma ebbe solo questa
Diciamo Ventura ayurvedico così Abel caso il caso volle che lei fosse lì in quel momento in quell'istante in cui quel qualcuno che ha deciso che
Quell'ordigno sarebbe esploso alle dieci e dodici e quindi lei fu investito insieme ad altre a tante altre persone
Dal
Dall'onda d'urto di quell'esplosione
E morì sul colpo sulle piazze sulla sulle pietre di quella piazza
La piazza centrale o se ha citato la piazza del del nostro Municipio
Questo è quello che accadde quella mattina a mia madre
Che questo quello che accadde alla nostra famiglia cioè lo sono migliaia
Noi bambini piccoli perdendo la nostra mamma
Perdemmo anche il suo ricordo perché chi ha avuto la sfortuna di perdere un genitore netta
Molto piccola ovviamente anche questa
Questa
Questa circostanza per cui non è più neanche in grado di
Avere ricordi un accorgimento e questo è quello che accadde a noi quella mattina e quindi diciamo noi o i figli
E questo credo che siano esperienza
Che in qualche modo accomunare chi ha avuto una sorte analoghe alla mia ed è per questo che
Prima Marco le Sandrini dicevo una cosa che io condivido cioè
Che tra noi
Familiari che abbiamo avuto questa esperienza
C'è
Una certa empatia
Inevitabile impartire perché condividiamo lo stesso percorso di vita e
Mi è parso di capire che sostanzialmente condividiamo anche gli stessi sentimenti lo stesso modo di approcciare a quello che è successo
E quindi questo
Crea un legame che quasi immediato anche laddove
E non ci si conosca personalmente ma leggendo ascoltando c'è una un'effettiva condivisione di un sentimento
Che riguardano strinse di vita
Quindi dicevo questo è quello che accaduto quella mattina
Però quando a me domandano
Se c'è
Come dire la necessità
Di giustizia
Che riguarda soprattutto noi familiari a me la risposta che mi ha sempre da dare una risposta abbastanza
Così che può suonare abbastanza eccentrica o paradossale
Perché io dico sempre che
La giustizia quella che noi ancora non abbiamo avuto perché purtroppo sono stato in piazza Loggia ancora non c'è
Una sentenza
Definitiva sono stati cinque inchieste cinque assolute cinque sua percorsi processuale conclusi con assoluzioni
E quindi noi non insomma non non ci sono colpevoli c'è
Una verità storica questo sì questo bisogno sempre di ripeterli ribadirlo a chiare lettere perché purtroppo la mancanza di verità processuale determina a volte anche
Strumentalità e strumentalizzazioni sulla vicenda storica che è una cosa che mi dà molto fastidio
La quindi la verità storica c'è però non ce l'ha detta processuale allora la giustizia la giustizia è una cosa che riguarda noi
Familiare
O riguarda la società italiana
Io rispondo sempre che a me
Personalmente non mi cambia nulla
Perché nessuno mi potrà restituire mia madre
Nessuno
Nessuna nessuna condanna
Non c'è proporzione tra la condanna alla galera dei colpevoli e il fatto che io ho perso mia madre lo capite o no non c'è più la proporzione quindi come dire io non non vedo rapporto tra le due cose
Non vedo l'apporto la giustizia dal mio punto di vista può essere un punto di vista molto personale mi rendo conto è una cosa che
Di cui ha necessità soprattutto la società italiana sbattuto la democrazia italiana soprattutto per episodi come quelli e che hanno visto me involontari protagonista cioè episodi di violenza politica come le stragi
E per questo che c'è bisogno di gradi giustizia e c'è bisogno di verità processuale possibilità storica
Perché
Una società che un Paese che non è in grado di assicurare giustizia su episodi di violenza politica e che hanno colpito al cuore la democrazia
è un Paese
E anche i buchi neri
Che minano le fondamenta da democrazia questo è il vero punto e la è la vera questione
Che riguarda lati
Non riguarda noi familiari delle vittime non riguarda noi perché la nostra sofferenza privata è una sofferenza che non verrà in alcun modo scalfita
Come minimo a mente sanata dalla
è carcerazione dei colpevoli io qui la penso così sono sicuro che così
Anche il giorno che io sapessi
Chi è stato materialmente che ha messo nel cestino dei rifiuti la bomba se ancora in vita perché trentasette anni dopo chi lo sa anche Gerosa pessime cambierebbe nulla avrei
A Tripoli semplicemente un volto
Alla figura che oggi invece appare da un punto di domanda ecco ma dal mio punto di vista nome cambierebbe nulla
E questo secondo me il il un po'il il tema
Al quale bisogna guardare quando si parla di necessità di giustizia e la giustizia riguarda soprattutto voi
Non riguarda
Riguarda soprattutto minori riguarda soprattutto noi o l'ho intesa come come società civile poi non
Noi familiari delle vittime
Questo ovviamente
Soprattutto per episodi come quelli che mi riguarda che ci riguarda ci episodi violenza
Politica quindi episodi che hanno
Tentato di sovvertire l'ordinamento democratico del Paese
Poi c'è un altro elemento che io volevo sottolineare e che riguarda il mio rapporto con
Chi allora prima e dopo fu dall'altra parte la barricata cioè
Il mio rapporto con
I terroristi
Conti decide di scegliere la lotta armata
E qui il discorso un po'diverso perché
Io devo dire la verità io
Poco un grande
Un grande fastidio
Che a volte sconfina anche un po'nella rabbia
Quando sento parlare
Ex terroristi
I quali
Sono trattati un po'come dire una sorta di metà pense
Come persone che hanno partecipato da protagonisti a una vicenda storica il nostro Paese che oggi
Hanno qualcosa da dirci da insegnarci
Questo mi dà molto molto fastidio e mi mi mi genera anche una certa rabbia
Intanto perché io trovo sempre nei toni che vengono utilizzati da queste persone
Un
Un atteggiamento la tentazione auto assolutoria cioè io ho sempre impressione che
Le vicende che vengono narrate da loro identico sempre di edulcorare le loro responsabilità
Cioè lo cerca di giustificarsi
Di giustificarsi rispetto dell'OSCE nel tempo di giustificarlo scelte di dire somma
Noi volevamo fare una società migliore alla fine certo abbia sbagliato però alla fine proposta migliore
Non è questo dà molto fastidio perché
Chi allora abbracciò alla lotta armata
Lo fece sbagliando che la stragrande maggioranza della
Dei cittadini di questo Paese non abbracciano appannata
Chi voleva migliorare e fare evolvere positivamente la nostra democrazia né a stragrande maggior fecali lo fece
Democraticamente
Sapendo che la democrazia un processo faticoso difficile e che si tratta di convincere gli altri si tratta di confrontarsi con gli altri questo è faticoso e difficile tanto più facile costerà alle proprie idee
Come totem intoccabili in forza di quelle decide che gli altri piloti non la pensa come noi
è
Una un simbolo da battere tanto più facile
Ma chi allora fece questa scelta che già scelta sbagliata sotto ogni profilo sotto ogni profilo e a me non mi va che vengono oggi a giustificarsi auto Solvency perché travolto
Effettiva eccesso questa scorciatoia
Abbattendo le persone come singoli e mia madre
Può il papà di valvole Sandrini e cercavo di far accresce la democrazia
Faticando nella propria professione facendo i genitori
Come dire cercato di mettere un piccolo mattoncino nella costruzione notizia tra tra loro
E i nostri genitori c'è un abisso di etica civile io non voglio e non mi fa e questi vengono a insegnarci e a farci la morale è questa la cosa che verrà molto
Che vorrei e vorrei
Che la biografia di questo Paese
Gravi perché di questo Paese sulla quale si costruisce la spina dorsale dell'osso democrazia fosse quella dei nostri genitori e non quella dei carnefici
Grazie infinite Alfredo
Mi sembra che
Anche per tale sia
Anche tu condivida l'estrema importanza del
Del racconto sia nella
Quando parlavi della tentazione autoassolutoria se e quando parlo della biografia di questo Paese
Emerge quando quanto sia importante per elaborare quel che è successo sia a livello storico che a livello delle storie dissi delle singole persone
La la possibilità di
Di narrare una storia e di narrare una
Cercando nel senso che utilizzando utilizzando le parole giuste c'era forse un'altra cosa che volevo chiedere a entrambi e riguarda la vostra scelta di
Fare tutti e due gli avvocati e la vostra esperienza come dire che vi portate dietro di vittime vostro lavoro di uomini di legge
Diciamo che non vedo grandi legami nel senso che io vengo da una famiglia di tradizione forense
L'Italia forse
Ovvero che un Paese bloccato
Però io faccio questo mestiere l'avvocato civilista sono contento di farlo e penso che sia un bellissimo lavoro tutto qui
Sì è che nel mio caso in effetti chiedono famigliari avvocati
Il Papa mio nonno mio bisnonno tutti avvocati quindi era una vocazione risalgono a molto molto esatto nel settore forse invece
Un nesso con quello che riguarda sulla quella che è successo e non sui genitori ce
Nella sceglie la scelta
Di fare anche
Un'attività politica ecco perché sia io che Marco
Siamo accomunati anche da questo cioè dal fatto che entrambi
Nei ruoli di diversi anzi no inconsuete ruoli che sono sostanzialmente identici e che siamo Consiglieri Comunali entrambi delle nostre città ma entrambe rivolte
Così abbiamo deciso di fare
Attività politica rimettemmo al mio pugno nel mio caso molto molto modestamente ma
Credo che questo che ci abbia ricevuto un rapporto con quello che ha riguardato la la nostra esperienza personale perché e proprio alla credo che sia la scelta di
Di tentare di cambiare il nostro Paese attraverso le vie che dicevo prima ce le vie complicate difficili
Spesso componente della democrazia ecco questo ancora
Vede
Grazie
Scusa allora
Da un attimo dei tempi perché adesso c'è Gianfranco Bettin che chiude questo capitolo poi
Della nostra redazione io volevo però lo sposteremo al pomeriggio
Che affrontare un
Che tono affrontasse un attimo un tema che è legato a questo
Quando noi sentiamo parlare di processi processo di
Perché il che non ha mai dato risposte
O per la strage di Brescia o altri processi noi immaginiamo
Per il io che
Le gli autori di reato in questi processi giochino la parte
Più importante
Non è sempre così e tante volte noi ragioniamo anche con le scuole con i ragazzi su quanto il processo sia un momento
Di umiliazione di annullamento o anche dell'autore di reato
Però rimando questa riflessione al primo pomeriggio perché adesso dopo Gianfranco Bettin vi chiedo la pazienza perché c'è
Un vorrei che parlare dei del libro di Davide Ferrario e che Davide e dialoga se un attimo con un detenuto e e poi i ci interrompiamo grazie
Allora è arrivata sentimento di Gianfranco Bettin io potrei spero tantissimo che
Sia Marco Alessandrini che Bazoli si fermino nel pomeriggio perché mi è stata
Proposta
L'opportunità di farlo
Ragionamento sul perdo
Che è un tema che essi
Lega tantissimo come le parole molto profonda che avete detto
E quindi mi piacerebbe proprio poter poi magari dialogare con voi è stato detto da parte
Tua Marco di affetti continuando si sentono ogni giorno
Ed è stato anche ripreso questo tema di evitare un volto
A
Che non cambierebbe nulla
E sono frase che davvero hanno a che fare molto quei temi che che poi vorrei trattare
Adesso invece l'APPA alla parola BA a Gianfranco Bettin il quale e noto a tutti perché è un
Famosissimo narratore saggista nel suo ultimo
Libero almeno per l'ultimo che io ho letto o sentito l'accordo in fondo alla paura è un libro straordinario
E
Il tema sul quale invitato a riflettere quello della normalità del perché imminente e ci mi sembra che anche lei racconti nelle narrazioni delle persone che hanno preso la parola
Alcuni persone come Akashi o altri ci siano degli spunti e spera l'altro straordinarie per poter sviluppare dei ragionamenti
Scusate vi prego davvero silenzi ancora perché non c'è interrompiamo fino a
E
Vi prego davvero
Un po'Dini capacità di ascolto in più in fondo cosa sono quattrocento due-tre ore non mi pare che sia una cosa straordinaria allora i commenti le riservate al momento del
Pranzo grazie e
Se no non ci interrompiamo e non si pranza perché io sono molto
Cattiva
Scusa ho dimenticato
Ma la categoria della normalità del crimine nella discussione o dei mostri della come il quotidiano nella discussione
Più più recente
è stata introdotta
Per commentare episodi che hanno
Come protagonisti persone spesso purtroppo anche piuttosto giovani
Incensurato e che non hanno fino a quel momento non avevano dato
Prova che il particolare efferatezza ma neanche forse di particolare
Di nessuna attitudine come si dice deviante
E che diventano protagonisti di episodi clamoroso meno forse il caso più famoso per l'ultima ventina d'anni è quello di Di Pietro Maso nonché a proposito del insistenza o dell'accanimento
Della cronaca su casi che tornano sempre fuori come non fossero mai conclusi
Recentemente ha avuto la
Avventura di commettere una piccola infrazione durante il periodo di
Semilibertà la primissima dopo tantissimi anni di condotta peraltro esemplare in carcere
No vede stato sbattuto un'altra volta in prima pagina per
Una semplicissimo e banalissimo appunto infrazione
Ecco
Il caso sua quello attorno al quale si è cominciato a discutere appunto di
Persone che avendo un comportamento normale a un certo punto commettono fatti
Pesantissimi gravissimi nel caso suo tra virgolette o senza mostruosi diciamo aberranti
E
E questo ha ispirato un ragionamento attorno a questi casi ha motivato dei ragionamenti su
Che cosa
Quali sono i percorsi che costruiscono questi eventi e che costruiscono personalità capaci
Di vivere normalmente fino al punto in cui rompono questa normalità di comportamento per produrre quelli quei di quei delitti ma quanti solito si tratta di delitti
è ovviamente una tema
Molto importante perché
Ragioniamo di cose che sono
Più frequenti di quanto non si creda per fortuna rare
Nella forma del grande crimine ma nella forma di
Episodi che
Avvicinandosi
Tragedie magari non le producono fino in fondo ma comunque producono ferite conducono reati producono dolore colui con sofferenza sono più frequenti
Io però vorrei anche
Ragionare su un altro aspetto è la normalità del male
Perché è
Molto più collegato di quanto non si creda questi e venti
Se noi viviamo in una normalità che permeata di
Criminalità
Non nel senso che abbiamo visto rappresentato
Prima benissimo nella nell'analisi per l'Osservatorio di Pavia ma proprio nel senso che
Come esiste una normalità che produce dei crimini
Esistevano una realtà criminale che produce una specifica normalità che abbiamo intorno no
Occorre mettere in fila alcune di queste situazioni
Quella più ovvia diciamo
L'evasione fiscale
L'altro giorno un'analisi ufficiale annesso la nostra Regione al primo posto in Italia per reddito sottratto al fisco
La corruzione nella pubblica amministrazione nella politica
I crimini ambientali piccoli e grandi
Prima si ricordava il picco di attenzione riservato nel novembre due mila dieci
Alla all'ambiente legato alle disastro idrogeologico che in particolare la nostra Regione si è prodotto un disastro si potrebbe dire a chilometro zero
Cioè autoprodotto un prodotto localmente spesso anche per via legale cioè come azioni legittime piani regolatori irresponsabili e così via
L'attività di riciclaggio nell'economia di soldi sporchi che finiscono all'economia e sostengono interi settori della nostra
Produzione delle nostre attività economiche
In questo momento un forte impulso all'attività nel turismo nel litorale adriatico e dato degli investimenti dica morendo anche tra soprattutto che stanno investendo costruendo rilevando attività economiche rilanciando aventi
Alla grande
Un fenomeno
Di cui mi sto occupando in questo periodo
A partire dalla espansione
Del mercato della droga soprattutto nelle zone tra Padova Venezia Treviso
Adopera non solo diciamo dei soliti imprenditori del solito mondo
Ma con un ruolo
Molto importante un ruolo crescente degli incensurati
Non tanto dell'occasionale coinvolto o del giovane ragazzo che non ha precedenti e che comincia a diventare dipendente quindi viene sfruttato e utilizzato no proprio di incensurati
Spesso molto giovani che decidono di farlo diciamo come secondo lavoro
Senza precedenti senza particolari attitudini criminali senza essere dipendenti e che sono oggi il principale veicolo di ESP la missione di questo mercato e di conquista di nuovi clienti e questo mercato presso un pubblico soprattutto di giovani e di giovanissimi
Che altrimenti difficilmente verrebbe
Conquistato perché magari avrebbero repulsione
Della figura storica del tossicodipendente o magari sarebbero intimoriti da la figura di un notorio diciamo così malavitoso questa
In questa realtà che ha
A che fare in particolare con quelli che potremmo del
Individuare come giovani o giovanissimi del tutto normali
Non solo incensurati informalmente ma
Nel sud nel senso sostanziale del termine è oggi uno dei principali pericoli di espansione del nuovo mercato della della droga in particolare del rilancio dell'eroina ma non solo
Ecco talmente all'interno del circuito i di percorsi della nostra normalità
Non devo ricordare qui perché credo fatto troppo noto se ne è parlato anche in altre occasioni che per quanto riguarda invece
Le violenze
Di ogni genere la famiglia
Diciamo il nucleo principale
Di
Maggiormente produttivo in particolare nei confronti delle donne e dei minori nonché al punto che qualche un paio d'anni fa una ricerca
Intitolò provocatoriamente ne uccide più la famiglia della mafia no forzatura sale un po'provocatoria per l'appunto ma che rende l'idea della dimensione anche quantitativa del fenomeno non solo quella qualitativa
Della dimensione quantitativa
Che motiva proprio la
Necessita di un ragionamento su una normalità
Innestata innervata da comportamenti criminali violenti o meno violenti ma comunque di quella natura
Che produce un terreno guasto
Una normalità guasta come guasto una democrazia che non punisce il colpevole delle stragi più efferate
Delle stragi che hanno al cuore colpito la tenuta stessa
Delle nostre istituzioni ma l'aria il clima politico testimoniato al processo di Brescia l'ho ben presente in quell'aula
La ma
La perché ho lavorato sui fascisti mestrini che sono una componente intrighi e padovani anche una componente importante
E del del crimine
No del dello stragismo italiano
Io ben presente
Quanta tesa ci fosse di verità e come questa verità appunto sia
Anche quella processi quella storica e è sostanzialmente acquisì
Già su Piazza Fontana su Brescia le stesse sentenze che mandano assolti quei gli imputati riconoscono
Storicamente che cosa è successo quasi al dettaglio
Ma trovare i nomi e le faccio è vero che non cambia nulla le persone si può benissimo capire che non è paragonabile d'acqua lei e il peso di una cosa dell'altra no però dimostrare che si può fare giustizia non vendetta ma giustizia
è fondamentale significa guarire un guasto che c'è nel tessuto democratico di questo Paese esattamente come un Paese che tollera in settori fondamentali della propria vita la
Costanza per il perdurare di atteggiamenti criminali violenti senza fare i conti fino in fondo senza spendere neanche un decimo dell'attenzione che riserva
A mostri
Che
Fa comodo dipingere così è utilizzare politicamente e culturalmente no è un Paese
In pericolo
Messo in pericolo da se stesso perché chiude gli occhi sui luoghi di rischiosi principali luoghi di rischio in cui tutti i giorni corre dei rischi
Significa anche disarmare c di fronte a questi pericoli no questo è
Il in
La grave colpa
Di un modo di informare di un modo di RAI contare e
Ovviamente di depistare di occultare laddove questo è possibile anche operativamente farlo insomma no ma qui
Ci soffermiamo sul informare sul raccontare
Che che rappresenta veramente una colpa pesantissima contro la quale incontri come questo sono ovviamente aria unità no aria fresca ma naturalmente occorre dare continuità a portare questa istanza
Che è di verità di pulizia dell'informazione
E di
Illuminazione mirata dei luoghi
Reali in cui si nasconde nella nostra normalità il peggio è il più i rischi che quotidianamente corriamo come Paese come società come democrazia ma spesso anche come singoli per l'appunto non la domanda mi pare da fare
Ne ricordava prima
Silvia gira luci no che il patto notti
Che io stipulò quando la mattina al Sando mi sono sicuro di poter la sera ritornare che una volta che venga violato mi segnala disegna per sempre questo patto e continuamente violato nella
Normalità ma non nel fatto che
Tutti più o meno abbiamo corso il rischio di essere scippati o cose di questo tipo
Dal fatto che tutti corriamo il rischio in attività normale di imbattersi nella presenza del male del crimine dell'illegalità dei soldi sporchi che magari però il inventano l'attività economica che mi dà da lavorare no nella facilità di eludere o epilogo evadere totalmente i miei doveri nei confronti del
Vedete il fisco quindi nei confronti degli altri quindi mi stessi confronti no e così via
Nella tentazione costante riprodotta in micro comportamenti che poi come si diceva prima gradualmente producono un atteggiamento diffuso no
Rompono gli argini di una convivenza
E di un corretto rapporto reciproco questo è
Il nodo attorno cui ci porta il
Crimine della normalità il mosto nella quotidianità il mostro e questa mostruosa diffusione di queste pratiche
E questo essere in ci state davvero ossia nel cuore dello Stato che nelle cuore dell'economia molto spesso questo è il punto che la pur necessaria riflessione sui Q sugli atti mostruosi di certe forme
Di certi personaggi dipinti come tali rischiano di nascondere
Perché se ragioniamo sull'avverrà azione del singolo delitto che ci porta nel cuore della normalità che lo ha prodotto
Fa compiamo un atto importante capiamo che non c'è solo
Il crimine più raccontato e e mostri ficcato uno che normalmente quello dell'altro quello del del dell'immigrato clandestino è quella cosa lì di cui si parla soprattutto no
Ragioniamo sul fatto che cose di questo tipo possono anche benissimo essere prodotte da noi non solo dagli altri ma
Il passo successivo è quello di collegare le due cose il tessuto in cui questo si produce
Che non è solo il tessuto di una incapacità di produrre comportamenti e dunque di di produrre
E forme educative
Percorsi formativi adeguati
Che il compito di famiglie di
E di tutto il sistema d'educazione
è anche
La diseducazione che viene prodotta attraverso il proliferare di quei comportamenti che ricordavo prima e che sono
A volte a parole Biasi matti ben poco perseguiti dal punto di vista concreto e che continuano comunque a formare una parte significativa del nostro modo normale di funzionare come Paese
Questo è il punto questa è la mostruosità che si annida nella nostra quotidianità e che assume le più diverse forme spesso inafferrabili ma tuttavia presenti continuamente operative
L'ultima offerta
Prima del pranzo chiamerei Davide
Sandro e Marina mentre ieri ma rimando al pomeriggio Maurizio anche un'ampia
E nel frattempo dico solo una cosa velocissima
E questo capitolo si chiama
Il narrare delle relazioni non c'è tempo purtroppo ma c'è un pezzo del libro di Lorenzo Pavolini che io ho trovato bellissimo che riguarda gli amici
E dice gli amici sono proprio sono proprio
La sono la propria storia e quella di tutti gli altri perché e nell'incontro nella relazione che si fissano i barlumi più persistenti del nostro passaggio al mondo
Ecco il carcere esattamente questo la negazione delle relazioni
Allora
Ecco dalla parola Davide
E poi Ammari nel Sandro osa andremo
Davide
Sarò breve lo dicono tutti ma
In particolare io visto che come la quinta ora a scuola e si sa che ci aveva uno c'ha voglia di uscire a quell'ora lì
Io in galera conceda frequentarla nel novantanove in maniera casuale
Errori faccio regista di mestiere me l'ha chiesto di fare in corso di formazione professionale a San Vittore
Non avevo nessuna idea di cos'era la galera
Però non se ne va anche codardo non accettare questa proposta che mi era stata fatta scattano poi solo di un paio di lezione
Elia sono entrato in questo mondo e ci sono rimasto nel senso che ho chiesto dopo questi due lezioni un articolo diciassette che
Nella la forma giuridica per dire
Lavoro volontaria dall'ora prima San Vittore per cinque sei anni e poi le Vallette di Torino ha continuato a fare delle cose che sono sfociate solo dopo una decina d'anni in un film
Rischiano tutto colpo di Giuda uscite nel due mila e nove girato alle Vallette con dei detenuti veri
Di del personale di custodia vero in carcere vero e poi questo libro sangue mio che non è un libro sul carcere racconta la storia di uno che esce incontro una figlia che non ha mai visto che si sapeva che c'era
C'era un sacco di cose ovviamente da dire nella contemperando è uno solo che si attacca un po'al discorso che è stato fatto fino adesso anche perché vorrei contribuire andando in avanti non raccontando solo una storia personale
Io mi ricordo quelle più nei primi due o tre volte che sono andato c'erano queste persone che mi erano esposto tiro simpatiche c'è un rapporto umano che si era creato con questo gruppo di detenuti del penale ci stavo bene si parlava stile ci ragionare insieme
Dopo qualche settimana arrivo un personaggio che è stato nominato anche prima Vittorio Sgarbi
Cosa ci facesse a San Vittore non l'avevo capito me sento parlamentare mi poteva entrare
E fece un giro nella nel nel nella sezione ve ne sono anche da noi ricominciò chiedere a ciascuno
Tu perché seguito cosa il fatto perché percome eccetera che è una domanda che mi dissi io ma per io non a me non mi era venuta in mente nelle settimane precedenti inverto a quello chiese anche a me scambiandolo e per un detenuto elettrico per
Son dentro perché sono regista
Che era vero ma insomma
Si può essere anche una una un'aggravante effettivamente
Dico questo perché
Io credo che ci sia una forte differenza tra
L'essere
Criminale essere deviante volete e poi quello che succede nel momento in cui entra in galera e che da quel momento in poi diventi prigioniero
E che non significa
Perdonare quello che hai fatto fuori o dimenticati di quello che è fatto fuori mentre in una condizione che non ha più niente a che fare
Con la libertà di quei usufruito di solito male fuori
Ed è lì credo che
Per noi
Che veniamo da fuori inizia ragionamento non sul perché è uno è finito dentro
Ma
Cosa succede a uno che sta in quella condizione lì
Cioè di isolamento di in questo limbo tendente che
Credo che tutti qua
Sappiano
Abbastanza bene cos'è vivere in una galera sottogruppo aria svariate forme
Allora
Io questo ho cercato di raccontare sia nel film
Che nel libro c'è questa percezione della galera non già come la forma
A dire di di di
Di pena di maledizione c'è ma quest'idea che uno viene consegnata un tempo sospeso
E lasciatemi dire questo in rapporto al
Cosa succede nella testa per quel che ho capito io visto che poi qua fossero volevano dire loro e vi anticipo ma
Mi era arrivata proprio da ristretti una recensione
Redditi e quindi un lettore del libro qua detenuto che diceva non c'aveva voglia di leggerlo perché libri sulle galere son sempre la stessa storia e invece c'ho trovato della roba che somma la ritrovata considerava
Veritiera verosimile molto vicina alle percezioni che ci sono
Io quello che ho cercato di fare in questi dieci anni stando dentro e di chi è stato ascoltare
Io ho ascoltato
Significa
Prendere atto anche delle contraddizioni
Per esempio io devo dire che
Al discorso di Alfredo io l'ho ascoltato attentamente e mi sono chiesto perché dico quella cosa che
Mi sto rimugina andava dieci minuti
Pur essendo
Un discorso a cui umanamente una persona cui umanamente dire anche credo culturalmente mi sento di cita non non sollecitato applaudire l'idea sul
L'identikit colpevoli debbano chiedere scusa
C'è questa idea che soprattutto quella generazione
Di cui faccio parte anch'io oltretutto
Debba in qualche modo pentirsi di quello che ha fatto nella mia esperienza di carcere è un un discorso spinoso quello che faccio ma non penso che il pentimento e si una chiave della cosa
Cioè stare qua dentro Nantes innanzitutto non induce al pentimento così come viene richiesto dalla dall'opinione pubblica
Tant'è vero se ci pensate i pentiti l'idea del pentito storicamente in questi vent'anni trent'anni associata non all'idea di uno che ha preso atto dei suoi guai ma l'idea del traditore
I pentiti di marketing tipi di terrorismo è tutta gente che fa ha fatto l'infame diciamocelo con tutta onestà credo ci sia
Una minima parte di persone che hanno parlato perché credevano di riconoscere un proprio loro
Questo è vero di quella generazione di di ho parlato no una volta con Cesare Battisti sapete tutti chi è quello che sta in Brasile
Tra l'altro il perché ma
Ci siamo confrontati nostro background
E la storia è sua che era la storia mia solo che un certo punto lo ha preso la pistola e ho fatto il cineforum partivamo dalla stessa problema nei confronti della società
Dopo è evidente che c'è una responsabilità personale perché uno ha preso la pistola e l'altro si è messo a proiettare i film e quella che come dire e indiscutibile però siamo tutti figli di quella storia lì
Se sono stato Abele ed è stato carino torniamo quelli via un po'biblica ma veniamo fuori tutti dalla stessa madre dello stesso padre
E questo anche al rapporto che secondo me eccetera quelli che stanno seduti là sopra la gradinata e novità seguita questa parte in questo momento cioè credo che
Ci sia ahimè
Qualcosa di Juve di mirabile
Una volta che è stata commessa la colpa e che non possiamo chiedere a loro
Che lo mettano deve essere chiaro noi certamente ma loro si difenderanno sempre dal
Da quello che hanno come dire dall'accusa
Di avere sbagliato
Anche su dentro di sé sanno benissimo che il peso di quello che hanno fatto
C'è
E ce lo portano dentro
Lì è un
Un crinale molto sottile che rischia può diventare terribilmente ipocrita quando noi
Che non abbiamo fatto gli errori che ha ho portato loro dentro di chiediamo di essere come noi credo che li dobbiamo essere consapevole che c'è una forte differenza
Ed è lì che possiamo cominciare a a parlare comunicare
Perché se no continueremo a a instillare mutilata vere del dei preconcetti nostri che non ci consentiranno di capire perché il male se generato esattamente come diceva favor Pavolini cioè c'è 'sta roba qui che comunque non si può dire
E se non accettiamo queste continuiamo a sbagliare
Allora conferissero una brevissima replica che non credo che si sia parlato di perdono o ma c'è una differenza tra il pentito il dell'attore il traditore l'infame e
La persona che ha sbagliato e chi si assume le sue responsabilità e ecco di questo noi stavamo parlando
Sì
Su questo poi penso che torneremo nel pomeriggio perché in fondo tutto il nostro progetto esattamente questo le persone non vanno a dire oggi a me dispiace cosa ha fatto ma vanno a ragionare sulla responsabilità esso dove è iniziata
Forse un'assenza una mancanza di responsabilità
E per concludere e ecco e siccome
Il libro di Davide in realtà se ne è parlato poco ma è proprio sulla relazione tra un padre che esce dal carcere una figlia che non lo conosce
E Marina ha una figlia in carcere invece e Sandra invece è un padre
Detenuto e vorrei due brevi testimonianze per chiudere la mattinata grazie
Buongiorno a tutti
Sono dunque Marina la mamma di Giulia commessi scritto nella brochure
Detenuta una giovane donna detenuta ventisei anni quest'anno mia figlia
E a una condanna di venti anni per un omicidio
Da cinque anni faccio parte di quella
Grande schiera di familiari
Che marca settimanalmente la soglia di un carcere
Una delle tante persone
Chi ha avuto la forza tutto sommato di restare accanto ad una figlia ad ogni costo
La costanza devo dire anche la possibilità economica che non tutti hanno di approntare dei lunghi viaggi dei viaggi per raggiungerla colte in città lontane
Io la mia famiglia siamo stati fuori
Dei mass media non ci siamo lasciati coinvolgere
Abbiamo rifiutato occasioni di interviste
Partecipazioni a trasmissioni
E dopo aver sentito Gaia ne siamo molto felici
Diciamo che
Questa è la prima occasione pubblica che
Abbiamo
Voluto accettare
Perché comunque
L'approccio
A questo problema è la
Pluralità dei punti di vista
Che oggi vengono proposti sono quello che a noi interessa
E forse anche perché
Tutto sommato a distanza di cinque anni riesco un poco a parlarne seriamente e
Diciamo
Con una sufficiente serenità
Nell'immaginario collettivo le famiglie dei detenuti sono spesso delle famiglie difficili
A volte ci pensano come brutte con me
Cattive già noi
Come magari con la presenza di qualche papà alcolizzato piuttosto che Dio lento una mamma prostituta
O comunque come magari dei benestanti incapaci di amare o di seguire i figli perché presi da chissà quali grandi attività
In questi anni della mia famiglia abbiamo conosciuto tantissime famiglie di detenuti anche famose però quello che ci ha colpito soprattutto ultimamente la normalità di queste famiglie
Noi siamo delle famiglie normali abbiamo dei figli normali
E
Andiamo in luoghi che purtroppo stanno diventando normali
Quando un figlio viene arrestato
La famiglia subisce un trauma incredibile
Nel giorno dell'arresto di Giulia infatti la sua vita ovviamente cambiata
Non è cambiata anche nonostante
Io suo padre in particolare ma anche tutte le persone vicino a noi
Abbiamo imparato a convivere con dei sentimenti molto forti e dolorosi quindi una grande paura
Un non capire quindi una confusione iniziale
Una più grande come dire rabbia un certo punto uno sconforto perché
Non rende si tratta tra l'altro di un
Processo indiziario quindi non ci sono le prove
Sufficienti per darci quella tranquillità e serenità di pensare che andiamo nel nostro nel luogo giusto a trovare nostra figlia
La mente diciamo che in quel momento è avvolta da una grandissima nebbia
Probabilmente
è un effetto proprio chimico che cerca di salvarla
E vi sono delle cose che si decidono
In realtà con molti istinto
La prima cosa che io e mio marito per fortuna abbiamo deciso all'unisono era quello di non allontanarci da Giulia Giulia
Come dire è rimasta per noi la persona più importante è anche figlia unica
L'amore per lei non è mai stato messo in discussione
E quindi restiamo
Comunque stanti vicino non l'abbiamo abbandonata la seconda cosa che abbiamo scelto distinto
è stata quella di
Non cambiare la nostra vita
Tra virgolette naturalmente però il più possibile quindi le nostre abitudini nostre ritmi il lavoro in farci vedere
In giro nella normalità nei mercati anche in quei mercati dove primeggiavano
La prima pagina dei rotocalchi l'immagine di nostra figlia
Non ci sia abbiamo tentato quanto meno di non lasciarci coinvolgere da questa grande onda d'urto
La nostra era tutto sommato è stato una famiglia fortunata perché è rimasta tutta umiltà
Sono rimaste vicino molte persone
Nostri amici sul lavoro i conoscenti al di là delle loro
Singole convinzioni sulla colpevolezza un sulla innocenza di Giulia
In ogni caso
Un figlio che commette un reato per di più un reato grave
è una cosa estremamente traumatica
Ci sono genitori che si sono separati
Sono molte le mamme che vanno a trovare i figli il Papa qualcuno se ne va non tollera
Ci sono delle persone e delle donne del mamme dei papà che si ammalano
Ci sono dei genitori che muoiono
Per un genitore
E estremamente difficile come dicevo accettare il reato di un figlio tanto più se grave perché subentra diciamo questa doppia
Figura che noi siamo in quel momento siamo i genitori di un assassino o presunto tale
E nello stesso tempo siamo cittadini che non possiamo accettare questo è un reato
Quindi si trovano
Tantissimi sentimenti e si rischia anche di fare dei grandissimi errori assecondate a quale
Ci si lasciando al quale ci si lascia coinvolgere
Si cerca
Magari di rifiutare la realtà è una verità si cercano delle attenuanti oppure si rifiuta il figlio
Gamble
Ci si trova confusi con tanti sentimenti come dicevo però ce n'è uno che tutto sommato forse ci accomuna ai parenti delle vittime
I grandi sensi di colpa
Ci si chiede perché ci si chiede dove si è sbagliato se si poteva impedire se si è capito se eccetera eccetera
Sono ovviamente dei sensi di colpa di versi morbidamente ma in ogni caso pesantissimi
Come in generale capita a
Tutte le persone che vengono coinvolte
In un atto illegale soprattutto naturalmente su un caso di cronaca nera Giulia e subito diventata
La protagonista di due processi
Processone tribunale e il processo
Sui mass-media quello meno mediatico
Quello famoso che tutti dicono di condannare a voce ma del quale in realtà tutti si interessa non
Perché il più interessante vivace
Mai abbiamo scelto fin dall'inizio come dicevo di non esternare i nostri sentimenti e nemmeno i nostri grandissimi dubbi che a tutt'oggi permangono
Abbiamo scelto un silenzio proprio di tutta la famiglia anche per non ribadire non far diventare un battibecco pubblico quello che era appunto
Il
Tribunale diciamo sui giornali
Abbiamo
Ingoiato tra virgolette delle falsità e delle azioni nella costruzione del mostro che dovrebbe essere nostra figlia
Taciuto anche quando queste cose venivano commedia messe sui giornali messe nei telegiornali dei talkshow eccetera
Però
Per il grande rispetto che abbiamo per la giustizia anche se in alcuni momenti abbiamo come dire dei dubbi
Proprio per questo grande
Desiderio di avere giustizia di fare giustizia cosa che abbiamo comunque continuato a
Direi a Giulia credere nella giustizia
E per rispetto della Beretta volevamo aspettare proprio questa verità quindi quei dati certi
Che
Potevano portare alla giusta sentenza e quindi non andare a come dire a
Intralciare il lavoro
Di coloro che stavano indagando e di chi doveva giudicare con un polverone un battibecco mediatico
Abbiamo però conservato tutto tutte le immagine nel tutti
Di ritagli di giornali e io riguardando di a distanza di anni perché subito vengono archiviati non non non non mi si vuole vedere
Riguardando quelli pretendo quello che capita ad altre persone dal tre persone appunto coinvolte
L'impressione che ne ho e che
Molte persone utilizzino i mezzi di comunicazione per soddisfare più una propria sette lì protagonismo piuttosto che
Per raccontare la verità
E diciamo che proprio il sottenda un sapere riconoscere
Questa differenza o il non voler prima riconoscere
è una colpa che io personalmente mass-media non parto
L'opinione pubblica
è importante ognuno di noi
Teme un po'no il giudizio della gente quindi immaginatevi che cosa vuol dire per una famiglia
Avere in casa
Una vuole affatto cresce la seconda di come sono le tesi una persona che ha compiuto o si suppone un omicidio quindi spesso la tendenza di noi famiglie
Di detenuti è quella di nascondersi quella di isolarsi perché
Questo lo si vede fin da subito quando si incroci le persone che di subito l'imbarazzo
Vedi subito sa individuare a colpo d'occhio sei è un
Colpevolista o un innocentista
Anche in questo caso diciamo che tutto sommato io e mia famiglia io
Mio marito la mia famiglia siamo stati abbastanza fortunati
Perché comunque abbiamo avuto la solidarietà di molte persone che come dicevo al di là di quello che pensate credono in ogni caso ci sono rimaste vicino
Chiaramente questo ci ha permesso di andare avanti anche
Progettando un pochino il nostro futuro
è una dolorosa esperienza che comunque
Cambia
Perché
Come dice sempre mio marito è come se avessimo
Dopo questo fatto tra le mani quotidianamente un settanta ciò
E quindi tutto ciò che è superfluo che piccolo che è inutile le persone inutili delle persone poco importanti
Circolano da questo setaccio cadono a terra e a noi rimangono soltanto le persone grandi e le cose importanti
Ognuno di noi abituato quando si tratta di
Commentare di vedere insomma un
Un evento di cronaca nera appunto a commentarlo piuttosto che esprimere un giudizio dare consigli immaginare delle soluzioni quando però si entra in contatto con la giustizia
Con
Diciamo un modo così in un modo così emotivamente forte cambiano completamente le prospettive e
I genitori familiari tendente a persone che sbagliano
Hanno una grande difficoltà a mantenere un equilibrio un'obiettività perché sono i genitori sono mogli sono fratelli spesso
Ci sono degli istinti strani che abbiamo
Ad esempio
Pensiamo che la giustizia sbaglia
Quando
Punisce
Il nostro
Quando condanna al nostro caro oppure che sia troppo esagerata nella condanna mentre pensiamo che sia giusta se
Ce lo assolve oppure sei morbida ci sono dei casi di cronaca in cui si
Vanno addirittura a
In affare delle false testimonianze piuttosto che
Porti togliere diciamo dalla galera una persona Tara
Personalmente sono convinta di una cosa
La giustizia umana non arriverà mai
A
Conoscere l'esatta verità
Perché questa la conoscono soltanto i protagonisti
Però
Non chiedo dunque a
Chi in dati era e a chi e giudice di essere assolutamente giusti
Pretendo però che
Libere il no
Il più possibile loro mente da tutto ciò che sono le soluzioni facili
Le
Sentiti dire il pregiudizi nel loro stesse e personali aspettative rispetto a questi processi
E le loro
Carriere
Talvolta
In modo da arrivare veramente ad una
Più vicino il più vicino possibile alla verità e quindi
Alla più realistica obiettiva
E ragionevole ed umana
Conclusione questo serve
Ai parenti delle vittime e serve anche a noi
Parenti dei colpevoli
Perché in questo modo possiamo
Credere nella giustizia ed accettare la sentenza soprattutto serve ai colpevoli
Perché
Possono magari
Riuscire a trovare quella
Serenità che permetta loro di capire e di affrontare la detenzione come una giusta pena soprattutto
Con una presa di coscienza degli errori fatti
E
Del
Conseguenze giusta del loro comportamento
Sono entrata in diverse carceri in questi cinque anni ed uno dei carceri è un mondo un pochino asse
è vero ci sono le regole generali che sono famose sei ore
Mensili in cui poi vedere tutto familiare
Quattro pacchi con i venti chili tutte queste cose che sono ovunque
Ma poi in realtà ogni volta in ogni caso c'è bisogno di imparare regole e percorsi nuovi
Sono differenti le strutture
Ce ne sono alcune veramente in condizioni penose
Sono differente rapporto quel personale a seconda della gestione a seconda del tipo
Di di personale che c'è
Il modo di affrontare i problemi quelli
Seri che uno sia detenuto o meno è importante che vengano risolti parlo della salute ad esempio si fa una grandissima fatica
Intanto a parlare con un medico non è quasi mai possibile nei carceri
Intanto a far fare delle visite specialistiche hanno delle lungaggini incredibili
E quindi questi problemi vengono affrontati a seconda dell'illuminazione tra virgolette di
Personale di direzione
Potrei raccontare tanti aneddoti ma credo che
Posso riassumere quello che penso delle carceri che ho visto naturalmente
Semplicemente con una frase a me
Il carcere sembra un grandissimo contenitore un contenitore con pochissimi strumenti umani e materiali con grandissimi sforzi dal punto di vista
Umano
Che difficilmente
Riesce a
Raggiungere il proprio obiettivo
Durante un colloquio mia figlia mi ha detto un giorno
Incarichi carcere fa uscire la parte peggiore di noi stessi
E credo che abbia accolto uno dei punti
Che non vanno nel carcere
Perché finché
Un detenuto si sente cattivo si sente arrabbiato finché
Le condizioni di salute o le condizioni materiali sono il suo principale problema
Penso un sovraffollamento ai problemi anche solo di fare ad esempio la doccia un giorno sì e un giorno no o il riscaldamento che sia un po'in pieno inverno
Sarà estremamente difficile
Anzi sarà estremamente facile che si senta una vittima
Cosa che spesso le famiglie fuori tendono a ad avallare
Questo vuol dire che il carcere ancora una volta non è riuscito a
Risolvere diciamo a raggiungere il suo obiettivo quello cioè di restituire alla società una persona migliore
E soprattutto fiduciosa nel proprio futuro
Concludo con
Un pensiero su questo caso nostro personale
Io ho delle due sono una madre fortunata perché
Posso ancora abbracciare mia figlia e pensare a un futuro per lei grazie
Scusate
Gli ultimi due minuti Sandro conclude e poi ci interrompiamo
Se buongiorno a tutti intanto no il mio è più che un domande rivolte al
Davide sono riflessioni riflessioni più che altro sulle carenze affettive che comunque il carcere toglie coliformi familiari
Visto che parla anche di una filiera di un padre e quindi io emotivamente mi su un sono un po'coinvolto in quel di voli
E proprio perché la difficoltà sta proprio nel fatto che comunque quando si fanno i colloqui difficilmente si riesce
Ad essere noi stessi cioè di in sostanza di problemi non i noli noi diciamo loro
Come come sicuramente i nostri familiari in un grande ruolo perché proprio e non vogliono magari
Dato il peso più peso quello che magari
Sì penso sia il carcere noi altrettanto
E questo me ne sono accorto quando fortunatamente a Pasqua sono andato in permesso
E quindi sono rientrato
In un contesto che proprio la famiglia la casa cose del genere e ti accorgi che comunque devi ridefinire del turismo i tuoi affetti cioè devi trovarti un ruolo
Perché è perché effettivamente germi con mio figlio
Fondamentalmente uno e un anno chiave un anno quando sono entrato in campo sono entrato in carcere io quindi ci siamo conosciuti così tramite i colloqui
E si può dire a puntate perché cioè io lo vedevo dopo magari tre o quattro mesi lo rivedevo ma non era più quella che era prima
Adesso ha trent'anni quindi è già una e già una una donna è già una persona autonoma e cose del genere
Però ti accorgi che comunque ci sono state quelle mancanze affettive quelle difficoltà nel poter comunque comunicare tra loro
Ed è difficile anche poi dopo ritrovarci ruolo cioè ad esempio adesso che ruolo come pagamenti e come mi posso come io posso definire
Non certamente un padre tradizionale perché impossibile insomma
E questo libro qua Memo forma dato molto va stimolato molto perché effettivamente ma ha fatto capire quanto sia
Come si può dire
Difficile anche riuscire a mantenere un rapporto immagina normalmente ma
A distanza di anni si e vederci solo in un'ora e in particolari momenti come può essere non so un colloquio
Ho
Cose del genere quindi non so proprio lì il problema
Il problema sta proprio nella difficoltà in carcere di riuscire a
A coltivare e mantenere quegli affetti che comunque dovrebbero essere normale dovrebbero essere
Ma non solo normali dovrebbero almeno dare alla società
Il
Il modo di di di dare alle persone quando escono una un qualcosa per poter per poter ricominciare insomma per poter avere un qualcosa di
Di positivo
Tutto qui insomma era era questo quello che ho io grazie grazie
Allora
La
La fauna non sarà lunga ci sono quattro punti diverso in cui
Sono ci sono le stesse cose per giusto per dividere in quattro ecco quindi cercate con ordine
Di accedere e il tempo è poco
Vorrei adesso silenzio e vogliamo riprendere i lavori subito
Quindi
Di nuovo voglia silente o di prima
Dai basta
Per favore tutta quella zona lì vi potete sedere era pienamente
Compresa alla redazione e ristretta
Per favore dai
Va bene possiamo ricominciare
Dai
E allora
Dai ricominciamo basta silenzio
Silenti audio-video chiamare uno a uno per favore basta dai
Siccome riconosco tanti no
Veramente
Adesso
La seconda parte
Basta
Avete avuto un'ora per chiacchierare anche troppo quindi
Opposta per favore
Davvero voglio l'assoluto silenzio
Basta
E
Adesso ricominciamo la
Cominciamo la seconda parte
Che insomma
Meno densa diciamo che la mattina abbiamo fra cercato di fare la parte
Una parte consistente diciamo
Quindi adesso do la parola
A
Adolfo che forse ha distratto è pronto o no Assil via prima poiché ad Adolfo e poi cominceremo con il capitolo in cui è un altro scrittore parla che Gianni Biondillo ed ari ripari apriremo i lavori
Qui devo fare una notazione tecnica allora
Ristretti
è una relazione che vive del lavoro di Ornella ed alcuni detenuti fuori che
Fanno il giornale fanno la rassegna stampa quotidiana
E organizzato questo convegno i contributi pubblici sono sempre stati pochi e quest'anno sono ancora meno quindi veramente preghiamo tutti quelli che sono venuti al convegno almeno di sostenere l'attività della redazione attraverso l'abbonamento
Poi c'è ci sono anche i libri che raccontano l'esperienza degli anni scorsi la rete là di quello che facciamo per favore abbonate vincere chiediamo a tutti quelli che sono Inter molti di abbonarsi o fuori o polo tornava a casa e di sostenere la nostra attività se ci credete come ci crediamo noi ecco sostenendo anche per quanto potete economicamente grazie
Niente
Allora per
Riprenderà ragionare sui
Per favore adesso davvero basta chi vuole chiacchierare va fuori basta
Allora
Adesso per riscaldare di nuovo
Questo
Questa giornata che al centro la narrazione
Allora vorrei dare la parola un altro narratore che Gianni Biondillo che narratore ma di cui abbiamo letto almeno noi in relazione alcuni libri per esempio il nome del padre
E quindi lo abbiamo letto degli articoli
Sulla su sette sul Corriere e ci piaceva
Insomma vado certi accetto il suo modo di affrontare
Appunto la complessità
Della
La complessità proprio
Su questi temi del Mare del bene diciamo
E ecco quindi do la parola lui per riprendere un po'i lavori oggi
Microfono
Ci arrivasse
Ed in piedi siete tantissimi quasi quasi mi risiedono spaventarmi
E sono state dette molte cose questa mattina quindi veemente tutto quello che io volevo dire l'ho già buttato via
E e riprendo alcuni discorsi che sono stati fatti che mi sono tutti estremamente interessanti
Ottobre dell'anno scorso io non ero in Italia erano ero in Africa sono stato per molto tempo per
Tra le
Mai che mi invitano ad Acapulco mi invitano nei
Imposti assurdi a centri profughi del Darfur o cose di questo tipo mai alle sfilate di moda
Oppure nelle carceri
Ci sarà qualcosa in merito vagliato evidentemente sta di fatto che al ritorno Angers allena c'era le mondo
Il quotidiano no a disposizione quindi lo prendo lo leggo salgo sul
Sull'aereo e nelle quelle mondo vi leggo le mondo col mio improbabile francese ma comunque ci riesco
Io
Arrivato a Parigi in attesa dell'euro che mi mi riportava finalmente in Italia c'è la disposizione Repubblica quindi nella nell'arco di
Poche ore
Avevo due quotidiani europei a disposizione
E istintivamente mi è venuto di confrontarmi di metterli uno in confronto all'altro non ho parlato ho parlato di due giornali assolutamente autorevoli quei giornali europei assolutamente autorevoli
E i il confronto è stato davvero imbarazzante davvero imbarazzante
Decine e decine di pagine di politica di gossip politico sul quotidiano italiano dove la politica nel Internal nel giornale francese era tipo a pagina quindici ed era tutto risolto in una pagina
Da una parte nel sud del mondo c'era l'intervista ha un grande
Biochimico sulle pagine del quotidiano italiano c'era una paginata su un'intervista servita Sabrina Ferilli
E poi e coi cinque o sei pagine sul tetto di Jan italiana
No come è stato detto prima
Era
Pornografico
Ed è stato veramente imbarazzante sentire
La
Come dire la la la scarsa qualità del i comunque
Me un mezzo che dovrebbe formare la nostra la nostra coscienza civile no la nostra preghiera mattutina diceva un filosofo qualche tempo fa
E di chi è la responsabilità
La sua qual è la responsabilità di di di chi a chi dobbiamo dare la colpa di tutto questo
Da quando io ho iniziato a scrivere romanzi mi capita spesso che
Dato che mi ero Manzi appunto parlo sempre di conti condizione di marginalità di situazioni di complicate e difficili di periferie urbane
Alcuni sono anche dei gialli eccetera più d'una volta mi è capitato che quotidiani nazionali a partire da Repubblica stessa in un ultimo il Corriere della Sera quindi stiamo parlando dei giornali più autorevole che ci sono in Italia
Mi telefonano e mi chiedono
Un pezzo su
Il tale omicidio la tale rapina però
Da scrittore
Da Gelli pista non
C'è finzione analizzare in qualche modo la notizia renderla intrigante renderla
Digeribile quindi la notizia è la cosa forse meno interessante quello che conta avere quel no
Quella mossa quella scrittura un po'nervosa
Questo scavare nel fango
Arrotolarci si dentro con piacere con godimento
Più d'una volta la maggior parte delle volte della verità ho rifiutato
Perché sento che esista
Esiste una responsabilità dell'autore esista una responsabilità di chi scrive esiste una responsabilità del giornalista
Se questo non lo se non ci prendiamo questa responsabilità non possiamo poi dare la colpa agli altri mi ricordo ancora quando ci fu tutto con lo scandalo Marrazzo dove era morta quella pranzo poveraccio
Una storia veramente
Mi misera nome né nelle sue snella su situazioni e da me volevano la morbosità ho detto io questa cosa non la scrivo troppo rispetto per le persone che muoiono voi dovete capire dicevo alla redazione che
Una cosa è scrivere una
Un romanzo dove parli di morti dove in costruisce un'indagine tutto quello che vi pare
Ma quella è un'altra cosa questi sono morti seri
Avete rispetto per le persone o non ce lo avete
Hanno smesso di chiamarmi e lecco tutti quegli articoli che avrei potuto scrivere io le leggo scritti da qualcun altro qualcuno che non si è posto questo problema della responsabilità dell'autore
La società dell'intellettuale
La responsabilità del giornalista però mi chiedo anche su tutto e la responsabilità del cittadino
E la responsabilità dell'utente televisivo
Possiamo continuamente dire che siamo un popolo indebiti ITO dalla televisione quindi non abbiamo nessuna responsabilità sì ci continuano di giorno in giorno hanno stanno mettendo sempre un cucchiaino di sale dentro questa questa bottiglia
Non
E non ce ne accorgiamo primo un pochino di sale la compro più salata ma non ci facciamo caso poi un altro che il gruppo in altre epoche alla fine è completamente infetta hanno infettato ipotesi in lui non abbiamo reagito
Quindi forse
Dovremmo
Pensare che anche noi siamo responsabili ogni volta che leggiamo quelle pagine su su questi delitti con quello sguardo morboso
Con quello sguardo che cerca che cosa
Cerca la differenza fra me
Che appunto sono assolutamente
Totalmente buono e lusinghe assolutamente cattivo
Io ho frequentato le carceri in un modo o nell'altro per varie ragioni anche anche autobiografiche non sono mai stato in carcere per aver commesso qualcosa ma
Sono figlio di una famiglia complicata sono figlio di meridionali tributi al nodo sottoproletari e quindi metà della mia famiglia
Le carceri le ha conosciute e io so di avere vita delle famiglie fatta di persone non di assassini criminali mostri
D'altronde poi bisogna sempre decidere come si costruisce un mostro Gaia ce l'ho raccontato molto bene perché
Perché ad esempio questi giornali si interessano sempre fateci caso a una certa tipologia di crimine
Era qua
Novi Ligure Amitrano Cogne
C'è un famoso articolo di Pier Paolo Pasolini negli anni Settanta dove diceva guardate che
Anche questo sguardo questa attenzione sui delitti del l'alta borghesia romana magari fatta dai figli
Fascista o i diritti e la borghesia è un'attenzione razzista e classista
Io sono un cresciuto in un quartiere di Milano stiamo a Quarto Oggiaro che ha una fama addirittura extraterritoriale noccioli ogni volta che andava in giro diciamo di essere di quarto subito si controlla il portafogli convinti che glielo fregavano automatico o la collanina
Gli omicidi e a Quarto Oggiaro sono dati per scontato discrimina quarto Giare dato per evidente non fa notizia hanno un certo senso non
è ovvio naturale
Che
Chi vive lì è appunto antropologicamente criminale
Una volta
Una una dottorando in geografia che sta facendo un lavoro sulle periferie di Milano mi fece delle domande perché diceva che io ero fra virgolette il cantore delle periferia bla bla bla quindi molto seriamente mi ha fatto tutta una serie di domande di richieste
Perché stavo portando avanti questo suo studio e mi dice
Cosa dobbiamo fare delle case che sono inviano pesche voglio mente non avete la minima idea di cosa siano ma è
Una strada appunto il quarto di Quarto Oggiaro
E lei mi proponeva due ipotesi per darmi una mano mi diceva lei demoliamo
O le trasformerà piccole trasformiamo nel Museo della criminalità
Io l'ho guardata detto civile mia mamma in via Lopez
Come glielo spiego adesso mamma settima male ti tiriamo giù a casa male bene che va diventi un prezzo che un museo
Perché l'idea è un po'questa roba qua no cioè
Se invivibili sei inevitabilmente criminale cioè o criminologi o comunque lo diventerà e noi non è pensabile che quella signora che è mia madre
Mi abbia cresciuto con un sistema di valori anche in un con quartiere complicato difficile non lo metto in dubbio o no
Che ha fatto sì che quel ragazzino figlio di due semi analfabeti ma anche senza il segno padre ha dei grossissimi problemi a leggere
I titoli dalla Gazzetta dello Sport
Poi magari
Non vale certamente a spacciare cocaina ma si laurea in architettura questo non è previsto
E dato per scontato seguiti vivibili sei naturalmente predisposto la criminalità
No travolto l'altro giornalista mi telefona e mi dice sai hanno fatto un hanno bloccato un'operazione di polizia ha messo in galera tutto l'asse un giro di cocaina che fa tutto questo discorso
Mi ha telefonato perché la cosa curiosa che alcuni di questi che avevano arrestato avevano dei soprannomi che sembravano rubati vennero Manzi
Cioè io davo scritti prima
Dice no perché c'è un eccesso ci sono questi che hanno dei soprannomi che sono proprio come nei tuoi romanzi allorché gli faccio tutto un discorso sai il soprannome tra cultura meridionale popolare cioè del fallimento ho cercato di essere
Però per curiosità che ho chiesto sì ma dove esattamente cioè dove gli hanno arrestato vecchia cioè dove l'avete fatto
Prestano giornalista di nera anch'
Di un grosso quotidiano milanese e lui mi dice il posto io ti faccio guarda che non è mia Quarto Oggiaro
Hanno
Cioè non aveva neanche aperto la cartina geografica per scoprire che il posto dove non ho prestato queste persone era molto più
Vicino al centro città al centro borghese rispetto che le sue periferie
Questa io l'ho chiamata la quarto Gerrit azione dell'immaginario collettivo
Cioè
Il male succede sempre lì
Escono i tanto dei titoli come Quarto Oggiaro come Scampia cosa significa questo tipo niente
Non è detto niente di Quarto Oggiaro non è detto nulla di Scampia
Adesso non voglio aprire un discorso sulle Vele di Scampia che io non demolire perché sono strepitose sono degli edifici che ITC sulla Costa Azzurra che nessuno vorrebbe mai demolire sono delle seconde case di parigini snobbata
Che dicono ci oppure la vista sul mare cosa voglio di più ma questo nostro discorso
Se dunque Quarto Oggiaro e avrete capito è una metafora la mia potremo parlare del Corviale a Roma eccetera eccetera che è un altro posto incredibile
è il luogo del male
Va beh si ammazzano fra di loro ma non si possono ad ammazzare a terra non si possono ammazzare Novi Ligure è impensabile che si ammazzino a Cogne perché quelli ci assomigliano quelli ci assomigliano
Ecco la morbosità e con l'attenzione fanatica nei confronti di questi tipi di omicidi è inaccettabile
Guardarsi allo specchio e scoprirsi di fronte a un baratro
Capite che
Che dobbiamo rimpatri costruire completamente la nostra comunicazione
La comunicazione di un'intera società per riuscire a capire poi
Che qual è il significato di questi vuoti no come questo qui dove stiamo parlando in questo momento
C'è una serie televisiva siamo accolte chiese avete presente no casi fra i dati
C'è una sezione in America dove riprende in mano dei vecchi casi irrisolti e Trachite grazie a tutta una serie di dato che è cambiata la tecnologia il DNA Mimì ecco coso ma trovano sempre il cattivone
E il giustizialismo protestante proprio vetero testamentario gli americani sono fatti così no occhio per occhio dente per dente e non c'è e ed è fatta
Ed è effettivamente pacificata inutile negarlo no dici tu sei quello cattivo e ora di tagliare
Come dire di no non è facile io l'altra sera ho guardato in televisione un fin complicatissimo siamo Valzer con Bashir scusate se faccio il giro del mondo in ottanta giorni ma tornerò in tempo
Che che è un finché sostanzialmente parla della guerra del Libano no fatto da un
Misi in fatto da un israeliano che ha fatto la guerra in Libano
Quanto è stato complicato spiegare una cosa del genere a mia figlia che negli anni ne ha undici e a tutto il diritto di chiedermi sì papà ma chi sono i cattivi
A undici anni chi sono i cattivi credo troppo sa ancora chiedere
Il fatto che noi continuiamo invece a concepire il mondo come se fossimo degli undicenni
Ci sono i cattivi ci sono i buoni ed è risolto tu se il cattivo e quindi di pagare occhio per occhio così deve essere ti taglio la mano serio rubato
Sì fa tornare indietro di secoli ci fa dimenticare il fatto che noi abbiamo avuto uno dei più grandi pensatori del mondo come Cesare Beccaria che ci ha raccontato il significato
Di che cosa sono le pene dico costruiti Litti che ci ha spiegato
L'importanza della legge come espressione della volontà pubblica diciamoci la verità prima si parlava di pedofili io ho due bambine
Qualcuno stuprata se mia figlia io non vorrei uccidere quelle mie mani personalmente
Lo vorrei vedere morto lo voterete vorrei vedere soffrire potrei impazzirei all'ITEA
Che questo non accada ed è questa la mia liberazione saperi che esiste la legge invece
Che si Stella legge che non sta al di sopra delle mie pulsioni ne sta al di fuori
Sta completamente fuori da questo mio dolore
Cerca in qualche modo questa soluzione di quest'cioè circa questa espressione della Pubblica volontà perché arrestiamo le persone
Perché le mandiamo in galera perché le portiamo qua dentro che poi qua dentro sembra Laura di una sulla scuola questo tra l'altro questa questo fatto che le tipologie edilizie si assomiglino sarebbe un altro discorso che adesso non non ho tempo di fare
Al punto che se voi andate certe carceri dal fuori se non delle case popolari non esce mai capire se
Significa che abbiamo voluto fare delle carceri che sembrano delle case o facciamo delle case che se non delle carceri è una cosa che
Perché arrestiamo la legge avreste criminale per fare che cosa per difendere il corpo sociale
Sostanzialmente no dice
Questo una delle cose che fanno in teoria dovrebbe fare anche
Rieducare reinserire come ci hanno sempre continuamente insegnato anche se poi sappiamo che
Due terzi dei nostri detenuti hanno precedenti penali due terzi significa che non si riduca un bel niente
Non c'è nessuna rieducazione in questo luogo se due terzi sono recidivi
Non c'è il recupero
Chi frequenta le patrie galere non recupera nulla si allontana semplicemente dall'alveo della civiltà
Perché dovrei recuperare se e come è stato detto prima dalla mamma della di quella ragazza detenuta il carcere luogo dove
Tiri fuori il peggio ditte non il meglio dite
Certo lo fa anche per la deterrenza tu arresti una persona perché
No dici a così la prossima volta non lo fai è
Hai fatto qualcosa
Di sbagliato è l'effetto dissuasivo
Certe vero
Perché non vogliamo dire anche che noi in carcere diamo
Per punire nel senso proprio per vendicarci
Ci fa orrore dirlo ma noi vogliamo vendetta
Noi vogliamo una vendetta non c'è nessuna ragione spesso per la quale noi
Restiamo qualcuno se non per il gusto di dire a
Mi sono tolto questa liberazione
Questo ragionamento io l'ho fatto quando rivisto un altro di questi Cold Case
Che in Italia lo sono fatto colgono sono molto Fox da vent'anni quel l'omicidio di di di di di come si chiama della del
Detterà Cesaroni
No non l'hanno proprio quella Simonetta Cesaroni sì quella ve ve la ricordate tutti se è vent'anni e che
Appunto quando non sanno se sapete che cosa parlare esce fuori il delitto del trasmetta Cesaroni
Poi
Proprio come un conto è che l'ESA hanno scoperto probabilmente adesso io non lo so io non sono un giudice
Una cosa che io continuo a dire i giornalisti non chiedete a me chi è il colpevole continuano a chiedermi Scream articolo e dici chi è il colpevole ma che ne so io io sono uno che scrive libri
Non sono un giudice non ho in mano le carte non ho
La la la la la cultura la la la la la tecnica la preparazione al parto e decide a chi è
E chi non è incolpevole bene quando hanno somma ho scoperto che quello che
Papà alimentano scoperto che quello che era
Il suo fidanzato è stato l'omicida ora
Io non ho la minima idea sei andata così non sono fra quelli che decidono di divide il mondo fra innocentisti e colpevolisti non è una cosa che mi riguarda
Da narratore
Da chi sa che la vita molto più complicata di questa semplificazione di questa sorta di di gesti dirompente nota c'era il leader dai gesto non so se esiste ancora adesso
No cioè che era in quella specie di riviste dove riassumevano cinque sei libri in poche pagine così se avevi poteri chiacchierare con gli amici e delitto e castigo si guarda l'ho letto no non è vero riletto un riassunto d'un riassunto duri assunto
E
E dato che io credo che quello che sta succedendo adesso in televisione esattamente questo
Cioè la televisione offre
Quella narrazione che gli italiani non leggono ente leader dai gestivano della ed è per questo che poi il fondo tutto viene finzione a Lisato no la notizia di cronaca diventa una fiction è stato detto prima diventa
Un una sorta di soap opera ecco la grande soapopera del delitto Cesaroni a questo colpo di scena
E io piuttosto che guardare finalmente il criminale il mostro curati sui figli
Ho guardato i suoi figli che anche meno l'età delle mie bambine
E ho visto quello che noterà un ragazzo adesso un uomo chi più o meno la mia età
E mi sono chiesto meglio così vero chi era Gianni Biondillo venti venticinque anni fa e la stessa persona di oggi al di là
Della colpa di quell'uomo mi chiedo
Buono che siamo restando oggi e il ragazzo che ha commesso quell'omicidio vent'anni fa
Io non lo so io non so dare una risposta a questa domanda però questa è la domanda che si insinua dentro di me e non trovando soluzioni significa che forse non è così semplice trovare una soluzione nonstop parlando di perdono
Attenzione il perdono tra l'altro secondo me nessuno al diritto di chiederlo ti chiedo perdono per il male che ho fatto ma con quale diritto no
Forse perché non si possono dare soltanto la vittima potare un perdono ma nessun criminale può chiederlo non sto parlando di questo
Mi sto chiedendo però quali sono le colpe incolpevoli colpe di queste vittime che sono i figli di quest'uomo
Chi si vedono portati via un padre ad esempio
è
Un terreno spinoso lo so benissimo che sta camminando sulle uova però ve lo chiedo
Mi chiedo
In questo urlare continuamente la ci vuole la giusta la certezza della pena la certezza della pena ma della giustezza della pena non siamo interessati
C'è la certezza della pena sembra che voglia dire basta che qualcuno vada in galera
Io mi chiedo basta che qualcuno vada in galera
Questo
è giusto
Ha risolto tutti i nostri problemi siamo apposto dato che
I mostri stanno qua dentro e noi ne stiamo al di fuori
Siamo tutti completamente innocenti
Io non so dare una risposta spero che il dubbio resta nelle vostre menti grazie
Arrivato appunto il momento di fare questa riflessione sul perdono anche
Stimolato dalle parole Biondillo
Purtroppo cambiamo un articolo che oggi sta nel senso che il mio discorso sarà un po'più accademico
Spero di essere chiaro
è un tema che
Richiede una certa concentrazione anche per chi parla nel senso che
Prendere la parola
Sul perdono spesso suscita
Negli ascoltatori
Alcune reazioni direi che antropologicamente il perdono si scrive nel circuito del tonno
Chi perdona si presenta come qualcuno
Che liberamente senza obbligo fa dono di qualcosa
A qualcun altro
Ciò che conta è che il perdono inteso come dono cioè come atto che implica una restituzione
Alla capacità di rovesciare una
Ostilità originaria
In una relazione di scambio e di reciprocità
Proprio perché tra le due parti in conflitto
Sull'originario rapporto di ostilità
Viene innestato un dono
Morale e politica possono solo aspettare che
Il perdono si realizzi
Il perdono
Una virtù dei singoli
Che non può essere delegata al diritto
La legge scrive Eligio Resta non può consentirsi questo particolare il supplemento d'anima
Lette in questi termini il perdono è un atto a giuridico
Il cui tratto essenziale è quello della gratuità ovvero il fatto di non poter essere sottoposto a condizioni
Se
Quindi il perdono è una virtù dei singoli che non può essere delegata al diritto
Quale perdono i singoli e la collettività possono donare
Quando si parla di perdono occorre fare una distinzione e qui cominciano le cose un po'a complesse
Fra il perdono morale
Che come
Vedremo
è
Perdono a colui opaco letti ha riconosciuto il proprio apporto
Da altre forme che per me sono molto più interessanti e attuali nell'economia del nostro discorso
Esiste comunque una perché una forma di perdono che è destinata a svolgere una funzione morale universale che quell'appunto di ristabilire la reciprocità
Di interrompere il circuito del male
Si tratta di un elementare principio che rafforza il principio di retribuzione e che ci dice che si può perdonare solo ciò che si può punire
è un perdono che permette di non ricominciare chiari paga perché presuppone un tempo uno spazio
Al cui interno il bene del male sono intesi come cause sempre ascrivibili all'interno di un rapporto di scambio
Io ti faccio del male e rispetto a questo male più puoi
Appunto perdonarmi quindi
Perdono una parola che interrompo in silenzio
è una liberazione della memoria che permette il ricordo di un passato fino a quel momento troppo doloroso per cassa che ha detto
Non può essere perdonato che colui
Coloro che hanno riconosciuto il loro torto
Colui Co.la.Ri. coloro che perdono dovranno essere coloro che hanno subito il torto
Non si può fare perdonare fino a quando non è stato fatto di tutto per tentare di ripagare queste sono un po'delle regole generali del perdono
E che non può essere perdonato se non
Ciò che può essere punito
Quindi prendiamo per esempio un caso
Estremamente semplice
Non so viene commesso una rapina
Può essere
In base a quello che stiamo dicendo concesso il perdono se le premesse che abbiamo fatto fino a questo punto sono valide direi proprio di sì perché
Vi è uno scambio con meno superabile
E soprattutto diciamo che perdona ante perdonato parlano gli stessi linguaggi parlano due dialetti di una stessa lingua una è la vittima e l'altro il Reno
Ma sono tenuti insieme da un linguaggio simbolico che il linguaggio della legge una legge simbolica valida per tutti
Una norma del Codice penale che entrambe sentono come valida il famoso esempio di e che la dell'altro che ruba e poi scappa perché assente essa che la legge è valida anche per lui
E questo è il circuito della che ci poi cita morale del circuito in cui un dono può essere fatto perché entrambi parliamo possiamo parlare lo stesso linguaggio siamo riducibili a uno stesso linguaggio
Il reo può essere riconosciuto riconoscersi colpevole
E non mandare perdono la vittima può donarlo
Naturalmente questo un discorso che poi
Non entra nella specificità dell'atto del perdono che di cura del quale qui non mi occupo mi sto occupando semplicemente tra virgolette soltanto due di una questione di carattere più generale più politica
Ecco il fatto è che questi gesti di cui abbiamo parlato fino adesso
Sono non diciamo
Arrivano a completare
La gamma di comportamenti rispetta il quale può essere dato ho chiesto al perdoni
I guai quando cominciano i guai cominciano quando qua parliamo di fatti come quelli di cui abbiamo parlato stamattina e sono i conflitti in cui le parti
Non parlano due diversi dialetti di una lingua
Ma due lingue diverse perché non ci si intende sul porto e si hanno di fronte nei fatti re pagabili e antichi dove ci sono vittime di generazione disperse
E infatti i colpevoli sono troppo intersecati con altri fatti colpevoli
Così che diviene impossibile appellarsi a una causalità lineare per salire risalire responsabili
Che cosa sto dicendo sto parlando di gesti e difatti
Ovviamente diversi da quelli rispetta il quale abbiamo esemplificato fino ad adesso
Siamo di fronte a dei comportamenti speculari degenerati
Siamo ai bordi della follia il mio esempio paradigmatico è sempre quello del Sudafrica dello di uno Stato
Come quello che è esistito fino all'avvento di Mandela uno Stato razzista
La parte il per come si dice ne abbiamo già parlato anche l'anno scorso
Dove veniva praticata quotidianamente normalmente la tortura
E naturalmente dove nel momento in cui cessa questo stato di cose
Nessun ermeneutica e nessuna riparazione riconciliazione è possibile attraverso le parole di un terzo imparziale cioè
Come ben sapete in Sudafrica questi crimini che sono i crimini che Hannah Arendt definisce come quei crimini che non si possono né punire né perdonare
Perché sono crimini appunto cioè sono comportamenti che
Sono messi in atto da persone che appartengono a universi simbolici totalmente separati gli uni dall'alto dagli altri
Dove
Sono profondamente toccate le identità collettive di popoli o di parte di popolazioni
Ecco in questo caso noi ci chiediamo se il perdono morale può esercitare il suo mandato e la risposta naturalmente è no
Sono quelle circostanze
E che riguardano anche
I fatti di lotta armata a me non piace chiamarla terrorismo la chiamo lotta armata
Nelle quali i protagonisti sono
Vittime Ray
Impossibilitati incapacità atti a scambiare il proprio punto di vista
Non solo e proprio l'assunzione della propria ristretta visuale che ciascuna parte
Si auto legittima indefinite moralmente
A Banca avanzando una richiesta spesso illimitata di diritti e di doveri che rende le situazioni così incommensurabili
Ha detto bene stamattina Alessandrini gli affetti continuano si sentono ogni giorno
E allora noi dopo trent'anni siamo ancora qui a parlare di questi temi e degli affetti e delle ricadute che hanno questi temi
La coerenza di ciascuna parte
Fa dunque appello un principio esteriore infinito
Non si dà tra le parti una temporalità comune come può esserci invece negli esempi che abbiamo fatto prima perché non esistono questioni tematiche condivise o condivisibili
Manca infatti la possibilità di uno scambio a partire da un principio comune
E il venticinque aprile noi continuiamo
Come dire a ritornare ogni anno su
Questo
Confuso un conflitto che non è un conflitto ma che
Diciamo François li ottanta definisce un dissidio e dissidi appunto sono quei conflitti in cui le parti
Parlano due dialetti due lingue completamente diverse
E la risoluzione di un conflitto lo scambio delle memorie qui è inattuabile perché l'identità storica di ciascuna parte
In gioco è iscritta in un passato immemorabile che non può essere ricordato riportata al presente e le tue parole stamattina mi hanno
Profondamente colpito anche quello che ci dice mordi e via accenna
Per questo lavoro che questa appunto fare
Ognuno parla la suo lingua narra la propria storia
Ecco allora
Questo tragico del conflitto
E qualche cosa alla quale si può uscire
O come insegna agli ottava
Appunto i i dissidi sono irrisolvibili
è quello su cui chi si occupa dei temi di cui mi occupo io
Si spezza continuamente la mente e naturalmente
Se noi come dire accettiamo a degli intellettuali ismi io credo che effettivamente ci dobbiamo anche stare
Sul sul fatto che di i dissidi sono
Non sono scioglie i fili
Però senza nessun buonismo mi sembra
Che si possono
Azzardare delle parole molto fragili attraverso le quali cercare di fare un passo
Per tenere insieme
Anche
Devo dire quei sentimenti espressi in modo così forte così sincero e così sentito da Bazoli quando ha parlato di quel fastidio che è assente mentre appunto ex
Appartenenti alla lotta armata
Parlano e fanno i maestri del pensiero
Ed è proprio lì che noi dobbiamo andare a lavorare casse vogliamo
Cercare di avere la forza gli strumenti per far evolvere queste situazioni ora
Cerco di dare queste indicazioni che sono solo un vettore dissenso sono delle parole molto fragili che ci dicono però
A mio modo di vedere come possiamo lavorare positivamente sotto questo punto di vista
E
Come uscire dalle terrò
Bugie metà dei linguaggi dei valori e di memorie incommensurabili
La strada è quella di impegnarsi a concepire il perdono
Inteso ovviamente in un modo molto laico come una virtù del compromesso compromesso che però non intende ovviamente come non si intende come la mela giustapposizione di due punti di vista ovviamente
Il dissidio come abbiamo potuto dire brevemente non si riduce mai
Ora
Se i termini del dissidio sono incommensurabili essi non sono né simmetrici né asimmetrici mie parti niente
Capitato mi capita
Dirà in mensilmente se non settimanalmente di parlare con vittime di terrorismo e con ex appartenenti alla lotta armata
Tra di loro non c'è contraddizione non c'è un aspetto principale o uno secondario non c'è vecchio non c'è il nuovo non c'è soprattutto un vincitore uno sconfitto detto altrimenti
Ciò che è incommensurabile in un momento non può cessare di esserlo nell'istante successivo
Istante nel quale l'altro del dissidio variabile riconosciuto per esempio in quanto minoranza storicizzato e la questione del pentimento di cui parlava stamattina Ferrario sono molto d'accordo con quello che ha detto
La palla pentimento cioè non so neanche da che parte si comincia a fare questi
Questi ragionamenti a parte l'uso che ne è stato fatto attraverso le leggi e quello è un altro discorso
Il perdono laddove c'è dissidio
Non può che intervenire e questo è la grande lezione del Sudafrica alla materia dei contendenti
Ognuno rimane scritto nel suo passato immemorabile per l'altro non è memorabile per l'altro il mio passato
è un passato mio
E ebbe Fischetto del suo passato nella sua lingua nella sua storia
Si accetta di perdonare
Sapendo che tale dire deducibilità non verrà meno
L'ho già citato credo l'anno scorso due anni fa questo
Filosofi italiano che si chiama Beach ai Marche all'It perché ha parlato di
Odio platonico io è un'espressione particolare che naturalmente ci dice
Che
In certi momenti incerti stanze distanti della storia ciascuno rimane blindato dentro la sua posizione ma questa virtù del compromesso costi consiste
Nel riuscire ad abbandonare l'eterno ritorno delle due versioni separate attraverso l'esercizio di una saggezza pratica e qui c'è tutto il tema ovviamente della mediazione
Che rende consapevoli i contendenti di che cosa
E vado a chiudere che il dissidio non può essere assorbito
E che tutto ciò che si può fare e di trovare un accordo che tenga conto del disaccordo
Cioè è un accordo che deve partire dal fatto che noi non siamo d'accordo so che sembrano dei paradossi però se non assumiamo questa complessità
Facciamo finta di fare la pace o comunque di con vivere perché poi fare la pace l'espressione che va ben oltre anche il mio linguaggio
Ciò che è l'ultima parola così come un linguaggio comune per formulare il torto commesso ho subito
Non esistono
Che il tentativo di formare un racconto una la reazione sufficientemente ampia e policentrica
Per contenere la pluralità di queste memorie e portarle al punto dovesse possono trovare un compromesso virtuoso e viceversa plausibile
L'intersezione tre differenti universi non può che essere tenute insieme da parole fragili poiché esse coniugano discorsi eterogenei
è impossibile cercare di sapere a priori quali ruoli ciascuno terrà sulla scena a ben vedere non abbiamo di fronte né un perdono ante né un perdonato
Il perdono e ciò che anima una sorta di immaginazione pratica una volta accettata per sempre l'impossibilità di pervenire a un giudizio ultimo capace di dire allo stesso tempo ciò che è giusto
Universalmente per tutti e chi e ciò che è ingiusto per ciascuno
Il perdono
Nel dilatare il linguaggio di ciascuno
Per aprire uno spazio di coabitazione di compresenza non elimina il passato ma obbliga le parti a disinnescare le singole memorie congelate
E ad avviare una narrazione a più voci
Attraverso la quale io accetto che agli altri come me
Possano dire io
E questo appunto avviene solo se si riesce naturalmente
Se ciascuno riesce a spostarsi
A ricollocarsi nella trama della storia come dire Raia vittime devono trovare uno spazio pubblico un luogo dentro il quale fare questa traiettoria
Ora mi sembra che oggi in Italia le premesse siano piuttosto complicata e per fare questo lavoro
Però
Per quanto mi riguarda nell'esperienza che ho fatto anch'punto anche in Sudafrica questa e l'unica strada
Per non ritrovarci tra venti o trent'anni a dire ancora una volta che gli effetti continuano e che si sentano ogni giorno vi ringrazio
Grazie
Allora
Adesso torniamo un attimo nella fase finale del
Di questa giornata Elio chiamerei qui tutte le persone sia
Gli insegnanti che vogliono intervenire qualche studente alcuni della redazione
E i docenti universitari cioè Francesca Vianello e Giuseppe Mosconi perché così
Riflettiamo prima dell'intervento finale di Maria Pia Giuffrida riflettiamo un attimo su alcune aspetti di questo progetto con le scuole
E
Anche gli insegnanti ecco gli studenti fanno
Allora
Allora
Sì vorrei dare la parola questa volta proprio ora prima che agli insegnanti e ragazzi
E magari dite il vostro nome
Buongiorno a tutti
Qui già mostra fanno Petrella volevamo legge degli elaborati che abbiamo composto insieme iniziando proprio con la frase di Graziano Scialpi e qui si è parlato prima
Non esistono i muscoli
Ma uomini che fanno cose mostruose
Perde da questa poi tutta la nostra riflessione diciamo
Che sbagliate fa parte degli esseri umani degli esseri umani a volte ci aiuti tuoi non sono banali poteva scusabile ciascuno risultato di una serie di circostanze
Più evidente anche molto gravi
Ventuno già turca eccedenti la scuola anche scuole interne in carcere abbiamo capito che ognuno di voi può commettere errori più o meno gravi
E che chiunque
Deve avere la possibilità
Di poter in qualche modo di mediare
Abbiamo imparato anche si
Riscattarsi da un passato oscuro e diventare persone migliori è possibile
Non abbiamo conosciuto solo detenuti o ex detenuti ma persone coraggiose
Che hanno avuto una forza di mettersi in gioco e raccontare la propria esperienza ai ragazzi
Che non avevano neanche mai visto
E allora difficile esperienza
Credo che pensiamo espresse la frase della poetessa Alda Merini
E se diventi farfalla
Nessuno pensa più acciocché sei stato quando strisce abitante andrà
E non vuole di reati
Avrei riconosciuti già cambiato
Anch'io mi chiamo analoga
Mini collego al discorso che ha iniziato a Staranzano
Sembra che questa esperienza sia veramente a parte gli ho chiesto dalla realtà e la maggior parte delle persone là fuori non siccome noi non si pensa la ignorare la strada lontano attraverso i giornali e la televisione
E spesso sì costruisce opinioni sbagliate anche noi lo facevamo d'altronde immedesimarsi negli altri è sempre molto difficile in qualsiasi situazione
E per questo siamo felici di avere avuto l'occasione di avvicinarsi di più a questo mondo attraverso lei e le loro storie le loro parole e talvolta anche solo attraverso i loro sguardi
Personalmente il mio modo di giudicare cambiate radicalmente ora so che dietro ad ogni accusa ogni condanna c'è sempre tanta sofferenza e tanto dolore
Speriamo che iniziative preziose come questa possano diffondersi sempre di più per noi per aiutarci a capire e
Anche per loro perché abbiano la possibilità di raccontare e spiegare
Però vaschetta Lagalia e con la nostra classe ho elaborato quest'articolo
La maggior parte delle persone non pensa mai al carcere siamo abituati a considerarlo come una realtà che non ci riguarda un mondo di disperazione con cui nessuno di noi avrà mai a che fare
Nella nostra mente i carcerati sono tutti i mosti uomini che hanno deciso deliberatamente di dedicare la loro vita al male persone violente ladri truffatori
Nella nostra visione comune il crimine è una scelta appartenente ad una persona cattiva che vuole costruire la sua vita rovinando quella di qualcun altro
La reclusione quindi è la conseguenza logica la giusta punizione per chi ha commesso il reato chi sbaglia paga ed è bene che la pena non sia troppo morbida
Nessuna di noi esaminando per la prima volta la questione carceraria considera al sovraffollamento delle prigioni quelle condizioni di vita dei detenuti come qualcosa di intollerabile
La prima cosa da qui ci ha colpiti entrambi in carcere a scoprire che dietro ogni cattivo c'è una persona un homo come noi quelli sono i valori le sue mozioni i suoi difetti
Ogni detenuto alle spalle una famiglia il più delle volte perfettamente normale proprio come le nostre
Visitando le prigioni incontrando i carcerati capiamo che non esiste una linea ben definita a distinguere il bene dal male
Ogni reato è frutto di una storia dietro ogni crimine c'è una persona quello alle spalle esperienze disagi scelte sbagliate
Siamo tutti potenziali criminali le nostre azioni anche le più terribili sono risultate di percorsi di vita che non possiamo prevedere
Ognuno di noi è tutto il contrario di tutto non esistono buoni e cattivi nel mondo e ci sono uomini che hanno commesso errori talvolta giganteschi che hanno fatto del male ad altri e che quindi devono pagare
Ma ogni carcerato è un Casarsa ogni colpa è frutto di cause di Varsavia
Perché era appena si efficace il detenuto deve comprendere il suo errore essere assistito vivere in un ambiente che viene
Chieri addetti alla legalità poter studiare lavorare aprirsi a nuove prospettive
In carcere sporco e sovraffollate non permette certe di riflettere sul proprio passato percepire la grandezza della propria colpe per
E pentirsi sane
Simona solamente a sentirsi vittime di un'ingiustizia a dimenticare le azioni che hanno causato la carcerazione
Quando è un criminale entra in carcere né buoni siamo abituati a provare soddisfazione per l'arresto del cattivo ma non consideriamo mai che quella situazione attuale probabilmente ne uscirà più cattivo e di prima
Venti che hanno
Appena letto questi elaborati sono tutti i ragazzi della liceo Galli lei di caserme
Fanno parte di classi diverso sono stati coadiuva attinta insegnanti di vacanze di cui io
Sì sono la portavoce ma voglio dire abbiamo una partecipazione massiccia di ragazzi da tre anni è un progetto che destiniamo le classi quarte
E sempre tutte le classi quarte del nostro liceo hanno partecipato volentieri e senza
Preconcetti a questa attività
Il mio intervento mira così a
A sottolineare appunto questa duplicità della natura umana e partirò con una breve citazione
Così mio zio Medardo Tornova homo intero né cattivone buono un miscuglio di cattiveria e bontà cioè apparentemente non dissimile da quello che era prima di essere dimezzato
Ma aveva l'esperienza dell'una e dell'altra metà diffuse insieme perciò doveva essere ben saggio
Ebbene Ital felice molti figli è un giusto Governo
Anche la nostra vita mutò in meglio forse ci si aspettava che tornato insieme il visconte si aprisse un'epoca di felicità meravigliosa ma è chiaro che non basta un visconte completo perché diventi completo tutto il mondo
Sono queste le battute conclusive del visconte dimezzato di Calvino e mi pare che ben possano rappresentare l'idea espressa nel titolo della giornata di oggi e anche il senso del Progetto che da circa tre anni portiamo avanti con gli studenti delle classi del nostro liceo
Da una parte indurre i giovani e noi insieme con loro a riflettere sulla duplicità sulla imprevedibilità dell'animo umano
A ragionare su come la più remissiva e apparentemente innocua delle persone in circostanze deviate dai binari dai binari della norma possa fare emergere il lato oscuro dissente
Dall'altra però cerchiamo di indicare ciò che è ancora più difficile da accettare con la nostra mentalità di uomini del comune sentire
Che anche colui che si è macchiato del peggiore dei delitti può trovare il modo di riscattarsi
Può davvero condurre un doloroso cammino interiore di ricerca di pentimento che lo porterà come Medardo
Ad avere un viso da una lunga linea rossa attraversata comunque che una linea rossa attraversava dalla fronte al mento continuando poi giù per il collo
Incontrando in questi anni detenuti che collaborano al progetto ascoltando le loro parole abbiamo scorto la cicatrice indelebile che segna i loro l'acquisita consapevolezza del confine che separa il bene dal male
Pensiamo che toccare con mano quella cicatrice possa essere salutare salvifico per i nostri ragazzi solo apparentemente spavaldi sicuri disse
Spesso infatti per concludere con le parole di Calvino alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane
Grazie forse c'è qualche
C'è qualche altro insegnante come Antonio Somma ci sono i in questa palestra tanti studenti e insegnanti di scuole varie
Ecco che che portano avanti con nuovi danni magari alcuna Paolantonio che uno dei più vecchi del di questo gruppo e poi
Vorrei che
è il tono intervista se è un po'la di i docenti che stanno facendo questa ricerca
Con beh va beh dopo
Allora io stamattina non c'ero perché ero a scuola
Però
Viola giunti nel pomeriggio mi spiace di non esserci stato perché
Credo sia stata una giornata molto bella interessante
Comunque prima di venire
Ho chiesto i ragazzi ai miei ragazzi qua perché avevano partecipato che cosa avrebbero voluto
Che riferisce che riportassi
A questo convegno
è
Rispetto alle sospetto che aveva fatto loro
Il partecipare al Progetto questo e questo per loro era il primo anno no in realtà
A scuola nostra abbiamo aderito per sette anni dall'inizio praticamente al
Al Progetto e ve ne riporto alcuni
Il primo credo farà
Piacere a Gianni Biondillo
La prima reazione che ho
Registrato e qui è stata una ragazza i secco io alla fine di questo percorso so leggere in maniera diversa le notizie dei giornali
è stata la prima reazione che mi è stata data detta
Un altro
Mi dice guardo con occhi diversi al carcere
E a chi vi ha recluso
Ora
Penso
Che sia un luogo di sofferenza
Non un albergo
Ma anche un possibile luogo di riscatto
Un terzo
Mi dice
Penso che in sette
Particolari condizioni
Possa capitare a chiunque
Quello che è capitato a chi sta in carcere quindi sto più attento sto attento a me stesso
Un quarto
Mi dice o una quarta sono ragazze e ragazzi ma prevalentemente ragazze ho fatto un percorso complesso dice
è stato giusto concluderlo anche con le testimonianze delle vittime
Noi abbiamo avuto si viaggi la luce
E Agnese Moro abbiamo tenuto un incontro con loro due
E ci hanno dato
Degli input molto importanti
Agnese modo sia
Mostrato come il rancore sia praticamente un modo in cui
Si tiene
Legato incatenato l'animo e nel momento in cui si ci si riesce a
A liberare del rancore
Si è più liberi quindi
Anche le vittime possono essere più lì più libere
Silvia ci ha detto invece che
Si è resa conto certo punto che anche i figli dei detenuti per esempio erano delle vittime e questo lei ha fatto
Cambiare
L'ha fatto intraprendere anche un percorso
Nuovo rispetto
Al sua visione del carcere e dei criteri di chi aveva deve ha fatto del male
E infine
Un'ultima reazione è stata questa
Il percorso ha cambiato alcune mie idee sono più consapevole
Ecco sul tema del consapevolezza direi sarebbe molto da dire e tutto il percorso serve a creare consapevolezza una consapevolezza matura che non sia legata
Est esclusivamente alla al
All'emotività e le viscere
Che sia
Una Consulta una
Consapevolezza di quanto articolata sia dalla realtà
Come si arriva a questo attraverso
L'esperienza di racconto delle spese le esperienze dirette perché
I ragazzi vengono in carcere e venire in carcere fare un'esperienza
I ragazzi si sentono i racconti e sentire i racconti e poi intervenire interloquire con chi li fa è un'esperienza
E poi abbiamo le testimonianze ovviamente testimonianze da il
Dal vivo ecco quindi questi sono passaggi fondamentali l'impatto diretto con con questa realtà una realtà che
Era spesso ignorata era spesso
Boh
Nemmeno presa in considerazione
Ecco la direi che insomma ecco per non farla
Lunga la consapevolezza
Importante probabilmente è quella che sta nel
Nell'aver capito
Che il bene e male son dentro tutti noi
Che è impossibile estirpare
Il male va il mondo ecco che ci ha provato in cui tutti ci sta provando
Sono
Quasi sempre i fanatici integralisti
Sappiamo che CTC approvato in passato ha creato mostri come quel in quel caso si Barry veri mostri come l'Inquisizione come io trovi
Ecco allora la consapevolezza che alla fine si raggiunge attraverso questo percorso consiste in questo somma nello
Conoscere quello che sta dentro di noi
E nel ritrovarlo poi anche nelle esperienze anche da esperienze estreme a volte che ci vengono raccontate in questo modo si riesce anche
A a prevenire e a essere cittadini consapevoli cittadini attivi decreto l'obiettivo finale che noi vorremmo costruire
Allora adesso
Prima che è il tonno inizi questa impicco intervista volevo
Citare un accordo
Quando i ragazzi hanno chiesto come si sente chi sta per uscire dal carcere siccome lui
Sta per finire finalmente dopo tanti anni ripeto una ha usato una una frase che mi ha colpito ha detto ma io sono stato via via dal mondo quindici anni
Ecco forse
Questo credo che sia
Di invito a leggere un nell'ultimo numero di ristretti
La storia di un incontro che aveva fatto con una sua compagna di scuola che qui oggi tra l'altro
Che non dopo quindici anni
Perché forse ci racconta lo stare via dal mondo che è il carcere più di qualsiasi altra riflessione credo che sia che valga veramente la pena
In prima di dargli la parola voglio solo brevemente il
Ringraziare due o tre persone perché non voglio poi dimenticarmi
Siccome qui stiamo lottando anche fuori perché le persone si ricostruiscono un percorso io devo ringraziare un sindaco un assessore di Galliera che sono qui
E non si tratta di una Giunta di sinistra e poi c'è un'aggiunta
Leghista lo dico che dove lavorano due detenuti e dove
E si è creato un clima per cui
Queste persone sono davvero una parte di questo Paese allora io dico bisogna
Osare sempre e non dare
Per scontato niente credo che
Anche nelle situazioni che ci sembrano più ostili se riusciamo a raccontare un pezzo di mondo così complesso come il carcere forse riusciamo a vincere anche quell'ostilità
E poi gli do un altro un piccolo consiglio e siccome qui c'è un mio amico
Che fa su esperienze simili alla nostra di consiglio di andare a vedere il sito del gruppo della trasgressione perché
Secondo me
è un'altra fonte di riflessione come quelle che stiamo cercando di fare noi quindi grazie alla Juve Aparo
E e poi voglio ringraziare quelle persone detenute o ex detenute che vengono con me pazientemente ogni giorno nelle scuole così come quelle che qui rispondono I ragazzi ma chi Maurizio
Paola e Andrea vengono in tantissime scuole e hanno
Una infinita pazienza nel mettere a disposizione il peggio che la propria vita credo che sia giusta anche questo grazie
Sì
Io sono e il tonico insomma credo immagino che
Che molti di voi mi conoscono perché ormai questo e l'ottavo convegno che
Aveva in cui insomma partecipò contribuisco a preparare sono
Emozionante
Può
Emozionato in modo particolare perché questo signore e anche
L'ultimo convegno che faccio qui dentro perché come diceva a Ornella fra pochi mesi
Dovrei uscire
E quindi insomma una lunga esperienza
Di convegni io oltre che di carcere
Ecco a ecco poi
O
Sì ma adesso non so io
Mineo preparato delle
Delle domande da fare a a ai professori a due professori universitari e Francesca granelle Giuseppe Mosconi che sono che studiano il carcere studiano Sociologia della devianza insomma
Insegna nessuna su sono studiosi insegnanti nello stesso tempo perché
Somma offre come vengono qui in casa in entrambe investirebbe vendite le vesti
Lei mi ha invitato nella meditato anche di di di raccontare di chiudere le difficoltà che sia
Che provo una persona
Che sta per uscire
Ma
Insomma
Ma
Magari
Lo faccio dopo alla fine insomma prima faccio questa intervista per cui mi ero preparato e che lo ritengo importante adatterebbe ritengo importante perché
Insomma non abbiamo chiesto
Alle intanto c'è una collaborazione molto intensa fra il carcere di Padova c'è tra il calcio e le attività che sono qui dentro e l'Università di Padova ci sono
Dico una correlazione intesa perché
Da un lato né collaboriamo come redazione cioè
Oltre al rapporto o con le scuole di cui avete
Avete sentito il racconto delle persone sono anche degli studenti degli insegnanti noi facciamo questo Progetto anche con l'università nel senso che
Che l'università loro ci portano i loro studenti insomma facciamo questi incontri anche con loro
C'è un altro rapporto che molto fondamentale che è quello di studio perché portarlo mandano anche degli studenti a preparare loro tesi di laurea qui dentro quindi cioè il metodo è quello
Etnografico quindi vengono a fare interviste qui dentro noi ci mettiamo a disposizione
E in panno a studiare il carcere
Non sto non so
Non sui libri ma
Andando sporcando Sile maledettamente ecco poi c'è anche un
Qualità all'interno
C'è anche la
La possibilità di studiare qui c'è un polo universitario quindi c'è anche quest'altro rapporto
La Francesca Vianello oltre a fare le cose che ho elencato e anche il coordinatore del polo universitario
Però intanto comincio col con una prima domanda o su una ricerca che noi come relazione dazione abbiamo chiesto di fare cioè dopo dopo più dissestati insomma di
Di incontri con le scuole non abbiamo voluto avere
Come dire un riscontro scientifico di quelli che sono gli F etiche questi incontri producono sui ragazzi e le abbiamo chiesto
A loro di aiutarci a fare un intorno una ricerca
Che insomma cade un valore scientifico e di dirci se il lavoro che stiamo facendo
O ovvio portato il PD risultò oggi
Ah positivi oppure no però una ricerca che indichi che non è ancora
Finite somma perché hanno appena c'erano distribuiti i questionari e comunque
Vorrei che lei ci si parlasse Francesca ci parlasse di queste
Brevemente
Allora buongiorno a tutti intanto
Niente io ricevo questo così questo
Compito che considero importante da parte della redazione
Di tentare in qualche modo di misurare l'impatto di questo percorso che ormai da anni nella redazione sta compiendo con moltissimi studenti di Padova e provincia
Misurare un impatto che ha un impatto primariamente motivo evidentemente no che si può misurare panel cambiamento delle opinioni delle percezioni
Ma c'è qualcosa che non è realmente quantificabile
Diciamo statisticamente presentabile no se non poi nelle elaborazioni che noi ne facciamo in seguito
è un percorso che evidentemente come tutti sapete ha già avviato da molti anni che ha portato a già delle pubblicazioni importanti rispetta i risultati
Pubblicazioni che per lo più proponevano ripropone vanno parti dei temi io insomma che raccoglievano le opinioni degli studenti che avevano partecipato a questo percorso
Ed a cui
Già era desumibile già era molto visibile insomma
Il forte impatto di questa esperienza
Abbiamo proposto semplicemente un approfondimento di tipo metodologico abbiamo deciso quindi di preparare un questionario
Da distribuire a tutti voi insomma buona parte degli studenti che hanno preso parte quest'anno in quest'ultimo anno a questa esperienza
Una cosa importante che ci tengo a dire che questo questionario lo abbiamo i prima immaginato insieme alla redazione stessa di ristretti orizzonti poi discusso
Poi ridefinito sulla base di quello che è venuto fuori dalle nostre discussioni quindi non è un questionario che abbiamo
Costruito noi diciamo dentro l'università ma un questionario che è già di per sé è il risultato
Di un lavoro di condivisione di casi elaborazione di
Così idee di un approfondimento che è stato già di per sé ha un lavoro ecco questo ci tenevo a dire
Una profonda mento metodologico che così
Ovviamente lo presento insomma in maniera prezzi semplice breve adesso comprende primariamente tre aree tematiche
Una prima adesso vi renderete conto che poi sono queste tre aree tematiche riguardano quello di cui abbiamo discussione diciamo in durante tutta la giornata di oggi una prima che riguarda la decostruzione degli stereotipi
E quindi la capacità di questa esperienza di influire di diciamo de influenzare insomma di dare degli strumenti per resistere a quelli che sono gli stereotipi che vengono trasmessi anche dalla televisione dai giornali insomma da quello di cui abbiamo parlato oggi
Rispetto alla
Alla criminalità alla pena alla punizione al senso del punire e poi rispetto al carcere
E quindi diciamo la capacità di questa esperienza vorremmo misurare appunto di produrre un'informazione più corretta
Più più limpida
Una secondaria tematica anche questa ne abbiamo parlato oggi che riguarda un tentativo di
E capire se questo tipo di esperienza può avere anche con gli studenti in particolare con gli studenti di quell'età
Una può essere anche uno strumento di prevenzione di prevenzione rispetto a determinati stili di vita determinati co Porta menti che magari gli studenti di cui magari gli studenti non capiscono immediatamente la pericolosità non capiscono immediatamente
Diciamo
Che che tipiche possono essere effettivamente dannosi prima di tutto per loro stessi oltre che per la società
E
Una terza area che riguarda la socializzazione di questa esperienza che ancora una volta e quello che stiamo in primis facendo oggi cioè
Se gli studenti poi parlano di questo dell'esperienza stessa e di quello che questa esperienza dato loro in famiglia se ne parlano con gli mici se questo tipo di esperienza è anche strumento è fonte di discussione all'esterno appunto della scuola
è una cosa questa cui anche questa qui teniamo molto perché credo che solo nella misura in cui anche questo questa cosa riesce cioè la socializzazione del problema diciamo così e della cui delle questioni di cui si discute
Si può poi fare un discorso un po'più ampio c'è poi la possibilità di fare un po'più un discorso un po'più ampio anche sulle possibilità di cambiamento di trasformazione
Un ultimo appunto rispetto appunto alla difficoltà con questa ricerca come dicevo all'inizio di misurare un impatto emotivo
Credo difficile
Credo però che sia fondamentale lo dico perché come così studiosa anche di questi temi
Sono anni mi sento di dire ormai che a convegni conferenze incontri pubblici sciò Rini AMMO dati
Su un che in qualche maniera tentano di De costruire i principali stereotipi sulla criminalità alcuni sono stati elencati anche oggi no il l'idea che esista una relazione faccio degli esempi così a caso
Tra i tassi di criminalità e i tassi di attenzione che quindi la pena abbia effettivamente una funzione deterrente no
Tutti i dati sconfessano queste ipotesi sono anni che soprattutto negli ultimi nell'ultimo paio d'anni che presentiamo o altri presente no
Ai convegni dati sulle misure alternative dimostrano in tutti i modi che
Con le misure alternative la recidiva diminuisce
Eppure questi dati statistici questi dati quantitativi che sono importanti ovviamente ma sembra non essere capaci di scalfire quei gli stereotipi Viesti scalfire quello che noi comunque pensiamo rispetto alla puniti vita rispetto alla casi alla giusta vendetta no rispetto
Per via come secondo me dovrebbe essere trattato il crimine
Questo effettivamente un problema per noi no è un problema e d'altro canto la stessa redazione dei distretti per molti versi è una delle fonti principali di questi stessi dati statistici
A me è capitato moltissime volte di andare incontro e anche di tipo
Dico così tra virgolette insomma istituzionale
E quando vengono presentati i dati nelle slide se gestito sotto fonte ristretti orizzonti no come se fosse
No perché è ormai diventata la principale fonte anche di questo tipo di dati non parliamo poi di quell'osservatorio che ristretti condivide con altre
Associazioni che riguarda la questione insomma più drammatica del delle morti in carcere no
Però non si riesce a scalfire non si riesce ad andare oltre quindi l'unica speranza mi sembra sia proprio quella
Di investire su un'esperienza di tipo emotivo che poi è anche quello ripeto ancora una volta che si sta facendo oggi
In questo caso nel caso del carcere non è vero che i dati parlano da soli dati sembrano non parlare per niente e noi ci scontriamo questa
Contro questa realtà
E quindi anche per questo motivo mi è sembrato importante insomma partecipare di uscire a contribuire invece ad una ricerca su questo tipo diverso di esperienza
Che forse riuscirà chiudiamo a smuovere qualcosa di più rispetto alle tavole statistiche alle elaborazioni i dati che si presentano normalmente
Alle conferenze
Ovviamente non è
Aspettiamo insomma di avere queste se
Le conclusioni di questa ricerca ve pubblicare sulle della pubblicata
Detto Francesco avviene in calce in in una
O doppia veste e cioè come dicevo prima si sia come studiosa ma sia come
Insomma coordinatore del Polo universitario quindi vedi il detenuto studente
Quando insomma per quanto riguarda quando viene
Per
I problemi
Relativi allo studio in case va vedi anche il detenuto diciamo conclude intervistato quando
Viene per fare studi sul carcere ecco io in entrambi inc i casi proprio insorgono offrono faccio questa riflessione che in entrambi i casi sia
Lo studente il detenuto intervistato che
Si è detenuto studente ho o momento in cui il detenuto è un soggetto attivo cioè fa qualcosa non si è si impegna in qualche cosa e partecipa
A qualcosa di utile io volevo chiederti insomma se enti di secondo e penso a settori durante questo lavoro
Vedi che c'è una consapevolezza di questa
Partecipazione dei questa e se patronato soggetto attivo da parte del del detenuto
Se queste
Allora io credo sia
Con presidi avendo avuto il modo di confrontarmi con l'esperienza di di ristrette Rizzoli che sia per quanto riguarda la questione dello studio dello studio universitario in particolare in carcere
Qui al Polo universitario credo di essere in qualche modo testimone di semplicemente testimone di alcune esperienze
Che funzionano anche se o anzi sarebbe meglio dire proprio perché non sono governate da le tradizionali chiamiamole così logiche carceraria
Chi studia il carcere adesso mi spiego meglio chi studia il carcere sa che il carcere primariamente orientato verso obiettivi di sicurezza interna
è così per la struttura stessa del carcere così perché ovviamente è necessario per il Governo
Di un'istituzione chiusa e di un'istituzione di questo tipo
Il carcere non solo pretende di isolare i detenuti dalla società ma pretende Ornella diceva prima non ci sono aree azioni no non c'è non c'è non c'è spazio per le relazioni il carcere pretende anche di isolare i detenuti da loro stessi
C'è il carcere tradizionale è un carcere che
Non prevede spazi di condivisione non prevede spazi in cui possa essere in qualche modo tematizzato il conflitto
Non prevede spazi in cui
Si possa pensi detenuti possano pensare ad un qualche progetto comune
Ecco io credo che le esperienze sia dei ristretti per questo quando ho occasione di dirlo anche in altre sedi e lo dico sempre
E anche l'esperienza del polo universitario in qualche modo pure in maniera diversa siano invece esperienze in cui il carcere
Quello vendicativo quello retributivo no quello più brutto che ci viene in mente in qualche modo almeno per un momento si ritrae
E lasciando spazio perché
Invece avvenga qualcosa che pure essendo interno all'Istituto carcere non è
Che cosa
Voglio dire bisognerebbe cioè io credo che l'importanza di queste esperienze sia misurabile nella misura in cui le se divisa riusciamo ad opporci
A quell'adagio che recita che una buona giornata in carcere una giornata in cui non succede niente
Invece una buona giornata in carcere nei nostri casi nel caso di ristretti nel caso che del del del polo universitario quando qualcuno si laurea quando ci sono
Delle esperienze che insomma che che danno qualcosa con carcere in cui invece succede qualche cosa no
L'unica io credo che almeno nella mia anche limitata se vogliamo esperienza credo che i detenuti che partecipano a questo tipo di
Piccoli spazi liberi se ne rendano conto perfettamente mi sembra che molti rispondano in realtà benissimo e che testimonino con la loro esperienza tutti i giorni come dovrebbe come potrebbe essere altrimenti la pena no
E però credo con questo cioè solo per aggiungere una cosa e per testimoniare la difficoltà di questo tipo di esperienza che perché questa esperienza funzionino
Sia necessario da parte di chi le porta avanti e di chi si confronta anche con i detenuti un
Rigore
Fortissimo diciamo un rigore nella comunicazione
Lo studio per esempio lo studio deve essere a priori diciamo ci deve essere un accordo sul fatto che lo studio una risorsa di per sé
L'esperienza che vengono vissute ci deve essere un accordo sul fatto che vale la pena viverle
Questo tipo di esperienza e non può diventare oggetto di contrattazione oggetto di scambio allo stesso modo non possono essere raccontate bugie
Non si può promettere ciò che non si può dare no è in qualche modo la e funziona quando si riesce non stare a casa mi spiegata bene perché la cosa non è facile
Quando si riesce a ricreare un piccolo spazio in cui si offrono diciamo dei diritti no e non semplicemente un'assistenza che va benissimo ma che però
Non crea quello spazio di anche di questo abbiamo parlato oggi quello spazio per quanto limitato di libertà all'interno del quale sola ci può essere un'assunzione di responsabilità
Perché se non c'è possibilità di scelta se non c'è libertà non credo ci possa essere neanche
Alcuna assunzione di responsabilità anzi in questo senso
Approfitto
Allora
E siccome è un tema che
Chi che mi sta particolarmente a cuore
Voglio mica estendere ci faccia una riflessione questa domanda anche
A
Mosconi perché io credo che sia che
Disdicevole che ci vuole che ci vorrebbe anche una come dire unico rimettere in discussione
La rieducazione che cos'è la rieducazione perché
Insomma
Secondo l'ordinamento penitenziario gli elementi sono il lavoro lo studio però sappiamo che al anche insomma come si diceva prima la reputazione difficile molto difficile perché
A i due terzi del dei detenuti sono recitativi quindi non è che funzione che funzioni
Sempre ecco
La domanda noi diciamo sempre però I ragazzi quando vengono
E quando facciamo gli incontri che l'unica cosa che funziona in carcere è e la scuola
Cioè perché
Da un lato ci sono molti detenuti che una volta finiti in case quel ritrovano l'interesse per
Tornare a studiare e dall'altro canto cioè veramente un investimento da parte dell'istruzione in carcere si può studiare insomma da
Dalle scuole elementari fino all'università come
Come
Ho detto prima
Adesso
Poi
Quando questi insomma questi
A volte sentiamo anche
Siti ci sentiamo dire che magari
è un lusso che magari è troppo che ci sia questo investimento o quando poi alla recidiva è sempre alta quando poi questo in pratica protocollo
Questa scuola non è che richiedo chi tanto co.co.co. così come consentiamo insomma
Che anche altri elementi non Rieti il carcere non rieducare lavorano li educa ecco proprio conto riguardi
Sulle altre insomma abbiamo le idee abbastanza chiare invece su sulla scuola
Una riflessione che ci viene checché venti che ne facciamo sempre con i studenti e che comunque sia anche se una persona
Esce dal carcere
Diciamo
Non ed i educata a diciamo che un un delinquente o un delinquente istruito è sempre meglio che
Un delinquente analfabeta no perché insomma potrebbe avere un po'più di umanità ma
Intanto durante lo studio
Insomma
Comincia
Ad ab
Abituarsi un po'ad allenarsi Ada alla
Ad avere la percezione della complessità dei problemi
Una volta che comincia ad avere questa percezione
Comincia a ragionare anche
In funzione
A questa cosa cioè in funzione di utenti che ci può essere una scelta alternativa che ci si possa essere l'alternativa di soluzione al problema un'alternativa alla scelta criminale
Ecco che questo potrebbe essere un punto di partenza per un discorso di
Rieducazione però ecco
Vorrei sentire il professore se è d'accordo con la mia riflessione offre
Va in realtà questo intervento che sta domanda
Pone diversi livelli di questioni che sono questioni che ritengo sei proposte in una certa luce
Bensì agganciata oca i temi della giornata di oggi cerco di spiegarmi
Credo che ci sia un tema molto specifico le facilmente percepibile che consiste nel cercare di capire che cosa si associa di positivo
Ha un proprio percorso scolastico muscolare
Né a livello elementare fino alla laurea agito in carcere
Ecco io
Ritengo che la prima cosa forse più semplice più ovvia ma forse qui ma non così scontata che bisogna dire
è che lo studio
è un diritto è un diritto che riguarda ogni persona e che questo non deve venire limitato o
Alterato dalla fatto che la persona si trovi preclusa
Se è vero ma questo
Solleverà un problema più grosso dopo che che poi toccano
Ma se è vero che
La pena dovrebbe consistere esclusivamente nella privazione della libertà ogni altro tipo di libertà non deve risultarne compresso
Cosa semplice a dirsi molto più problematica arenata realizzarsi anche solo a concettualizzare
Bene
Secondo chi si avvicina dall'interno del carcere un'esperienza di studio
Ovviamente certo anche nell'esercizio di un suo diritto nudo fa in una situazione di parità
Lo fa in una situazione di deprivazione di oggettivo svantaggio nel senso che gli vengono offerte molte meno opportunità nel sistema di vita di relazione
E
è inevitabile che viva questa opportunità e questa
Esperienza all'interno di questa condizione particolare che allora è abbastanza ovvio che succeda
Che il percorso formativo debba venga anche
Vissuto per attenuare gli aspetti negativi della detenzione a livello più elementare
Se non altro perché non si sta in cella ma si va in un'aula in cui si discute di cose più o meno interessanti comunque si esce dall'essi Visco
Dal quotidianità dal ritmo
Dallo stesso ritmo mentale ed emotivo della reclusione in cella che in secondo luogo perché nel momento in cui si accede a un percorso formativo
Si usando con lingua giacché universitario si acquisiscono crediti cioè sia mezzi maturano punti positivi auspicabilmente anche in vista
Di dell'ottenimento di benefici sì entra attivamente partecipa attivamente al Progetto di rieducazione
Io ritengo che entrambe queste cose che potrebbero da un certo punto di vista
Essere giudicate negativamente in quanto
Getta una luce di strumentalità sull'attitudine formativa siano assolutamente siano prima di tutto inevitabili
Comprensibili e giustificabili nel contesto in cui ci troviamo
Altro è chiedersi e questo è il livello successivo se queste questi limiti che sono però più i limiti imposti dal contesto istituzionale
Che dei limiti delle persone che si avvicinano all'opportunità formativa siano dei limiti
Superabili siano dei limiti che vanno
Possono venire limitati
Diluiti così da portare l'esperienza formativa a un livello diverso e l'esperienza formativa a un livello diverso significa essenzialmente
Offrire e d'altra parte e fruire di strumenti che consentano
Di conoscere la realtà
Di analizzarne le componenti le variabili
La storia
Di acquisire strumenti che consentano di interagire in modo adeguato con le istanze che la società
In modo anche adeguo corretto diciamo proficuo solleva verso la persona
Avere quindi i mezzi per poter interagire in modo adeguato e poter analizzare anche il proprio la propria posizione all'interno
Della realtà sociale
Questo
Probabilmente possibile cioè è vero che
Lo studio
Dalle tecniche alle lingue alla storia la geografia tale
Al tutto ciò che è il sapere alla attitudine all'analisi
Dei fenomeni politici e sociali
Offrono strumenti che inevitabilmente cambiano la percezione che la persona disse e del mondo
Non mi interessa sapere se questo vuol dire che non compierà più reati o meno
Ma sicuramente il modo in cui se
Ecco calato diciamo in questa dimensione messo nei in condizioni di libertà di sollecitazione
Che ne consentono una proficua utilizzazione cambierà la percezione di sé stesso e del mondo in modo più dinamico più ricco più avveduto dispetto a una situazione di partenza
Quello che in realtà poi in un
Processo interattivo di formazione si pone problematica mente è il
La rappresentazione reciproca che si dispiega tra
Chi PC sito il docente ed alunno proprio estremizzo in modo schematico perché noi non possiamo equivale anticipo un punto che poi
Vorrei un attimo approfondire ma che sembra mi sembra di estrema importanza e non possiamo
Pensare se guardare sempre a chi
è stato condannato per un reato come qualità a qualcuno che bene o male in un modo o nell'altro deve cambiare
Senza porci a nostra volta il problema di interrogarci su come noi siamo orientati
A giudicare questa persona su come i cosiddetti normali elaborano delle aspettative dei linguaggi verso questa persona su come
Catalogano
Che lo vogliano non lo vogliano si rappresentano e quindi giudicano
L'esperienza di questa persona e che tipo di interazione si sviluppa tra queste due dimensioni
Allora ciò che nello studio rischia paradossalmente di deformare il processo comunicativo è un appiattimento dell'identità degli attori coinvolti
Sua ad un livello di formalizzazione di tipizzazione di codificazione in cui si dà per scontato che l'uno e l'altro si muovano su un terreno di adeguatezza cioè sostanzialmente di omogeneità
Io ti insegno tu impari tua imparato mi rimandino ad una tua esperienza migliore
Io che ci ha insegnato mi riconosco di più nel miglioramento che chi ha consentito di
Ecco a questo tipo di interazione che contiene degli stereotipi delle stellette stereo tipizzazioni che rischiano
Di comprimere
Rischiano di soffocare il senso dello scambio formativo
E invece credo che a questo punto sia uno sforzo reciproco e però bisogna avere ritengo la
Avvertenza la consapevolezza e la delicatezza nell'avvertire appunto le variabili in gioco in questo processo di comunicazione
Perché si destruttura Lino le aspettative si fondano su un terreno più fluido più aperti tutti innovativo
Che i cui esiti ci sono anche tutti da
Ridefinire per questo la tua domanda forse mi fa un po'stretta
E infine scusami e infine
Cioè un problema che riguarda il dopo il Point dopo il processo formativo cioè
è quando la persona maturato un titolo ha maturato un diploma di scuola superiore ha maturato una laurea esce da qui
E qui nessuno ancora lo ha detto ma ci sono sessanta studenti universitari nel carcere due Palazzi di Padova non è poca cosa
Esce di qua e di qui esce con un titolo e non so quanti studenti credo più di cento centocinquanta duecento studenti di scuola media superiore
E e la società che cosa fa a bravo hai studiato quindi si agli uno di noi
Sei uno di noi e ci capiamo subito
Sei affidabile
Se è rassicurante il fatto che è maturato questo titolo
Benissimo la linea di prestare a mattina siamo il pregiudizio verso chi esce
Ma se poi acque alla alla al titolo maturato e alle
Aspettative che si sono elaborate in virtù di questo titolo non corrispondono
Offerte reali e concrete di opportunità adeguati a livello di ciò che si è maturato
Ecco il un altro possibile affetto paradossale effetto boomerang del percorso educativi formativo vale a dire
Il
Rischio che la delusione indotta dal
Non conseguimento di adeguate opportunità
Rispetto al percorso formativo si traduca in una profonda delusione con le conseguenze di un processo regressivo facilmente prevedibile
Mi permetto di sottolineare che questo è molto più delicato per uno studente che ha fatto il suo percorso qui rispetta uno a uno studente normale
Perché lo studente normale ha imparato il suo futuro la precarietà
Che è la difficoltà nella lotta e d'altra parte è compensato da una serie di
Opportunità collaterali di relazione di apprendimento di
Piacere anche dietro istmo se vogliamo di godimento rispetto alle frustrazioni delle futuro precariato ma qui che
Gode di un percorso formativo è naturalmente indotto ad assolutizzare le sue aspettative attorno a questo
è ovvio che da uno stato di idee de del depauperamento di rarefazione di opportunità allo studio assurga ad una valenza molto intensa e molto elevate quindi la responsabilità che la società si assume
Io non vorrei che
Così fossero semplicemente
Delle attenuazioni del incapacità che la Società di dare delle risposte adeguate ma si intanto di facciamo studiare è già molto che studiano
E no signori cioè
Il fatto che si faccia studiare chi vive questa sofferenza è questa costrizione comporta un'assunzione di responsabilità che va onorata
E faccio un ultimo passaggio del mio discorso esplicitata la tua domanda e cioè
Studio e rieducazione
Certo rieducazione
La categoria di rieducazione ovviamente contiene uno stereotipo
Noi non possiamo accusare i padri costituzionali di essere stati a
Influenzati da questo negativamente da questo
Stereotipo del resto ogni categoria va vista nel suo contesto storico ma anche nel processo
Che ha attraversato che continua traversate rieducazione vuol dire che chi ha violato la legge
Non è educato
Cioè ha violato la legge perché non è educato non è sufficientemente bene educato
E potremmo anche aggiungere alla luce di una consapevolezza critica che l'esperienza carceraria senza che sia e di questi padri costituzionali e non certamente consapevoli
Senza che sia avveduta ha una finalità rieducativa riesca rischia di essere ulteriormente diseducativa quindi un doppio Pietro è una doppia carenza di carattere educativo
Ma
Il
Parlare di rieducazione
Certamente comporta
Ad
Assumere sullo sfondo del discorso una sterile tipizzazione di normalità è una
Anche assolutizzazione di aspettative che non tengono conto
Della concretezza delle esperienze della complessità si è parlato molto oggi complessità ma potrei dando per sotto inteso tante cose e non arrivando esplicitarla
E e cioè di elementi che
Sono assolutamente unici nell'esperienza dell'individuo sono
Forse non con facili mente comunicabili non sono codifica abbellita gli interlocutori
Non sono decodifica AP e
Che si delineano come
In modo anche imprevedibile
Allora il problema è non tanto quello di rieducare rispetta una negatività di partenza è una positività di aver di arrivo Matia aprire una dimensione fluida una dimensione dinamica
Qualificante significativa questo sì
Dove e le aspettative possano essere messi a confronto e in questo senso credo che chi insegna in carcere lo fa con onestà intellettuale non possano riconoscerlo
Si insegna in carcere non solo e non tanto per insegnare ma anche soprattutto per imparare
Grazie professore di
Riesce a
A sviscerare sempre il problema in modo
Eccezionale delle cose no
Io co concluderei qui questa
Apporterebbe intervista con le due opere
Ne
Allora media
Con luce con un commento siccome sentiamo
Quando parlare molto del
Della riforma che sta accadendo a sta venendo averne dalle scuole
Coi insomma che una una riforma che proporzionale ettari direttamente a tali è ridotto e riduzione delle risorse
Siamo molto preoccupati che questa è perché modo abbia degli effetti sul carcere dove già stanno tagliando di tutto in tutti in tutti i sensi somma è e la scuola è l'unica cosa
Che c'è rimasta ecco speriamo che che questa non accada anche perché
Per adesso in fase conclusiva pretendere
Il il discorso di ordine
Di Ornella di di prima chi esce dal caso come nel mio esempio che
Esco dopo quindici anni l'unico
L'UNICEF c'è di più di fronte
Ad un
Come dire ad una ad un'incognita così grande come quello di ritornare al mondo dopo Cucuru quindici anni di assenza l'unica cosa su cui mi ne possa aggrappare sono i mi gli studi che ho fatto qui dentro i titoli di studio che sono riuscito a conquistare qui dentro con tanta
Fatti carico
O che adesso passo la parola ora se il ringrazio per questo allora e mi fa
Veloce scusate
Adesso le mi dispiace che Maria Pia che Giuffrida che secondo me
è una dirigente competente e che su questa materia di cui abbiamo
Parla tutto il giorno forse la persona più competente sia sacrificata ma chi deve tirare le conclusioni
Dopo tutta una giornata in carcere è per forza di cose la più sacrificata mi dispiace perché la giornata in carcere faticosa lo capisco per noi che ci veniamo soltanto dalla mattina alla sera immaginarsi cos'è perché ci viene sempre quindi
Questo mi dispiace la ringrazio ma è questo il destino di chi deve
Finire ne approfitto per
Dire che comunque siamo riusciti a fare una cosa con cinquecento persone
Devo dire grazie a una disponibilità di tutti gli operatori qui dentro dalla direzione a una straordinaria in questo caso
Collaborazione con la polizia penitenziaria che credo che si debba dire perché se no non si entrava qui dentro
Questi questa qualità
è andata
No buonasera a tutti si è difficile se l'ultima
Mani capita abbastanza spesso e difficile del anche spiacevole perché avrei tante cose da dire io non posso sicuramente a bussare
Del pubblico che è rimasto perché sicuramente siete affaticati
Credo che l'INAIL come negli oggi poteva rappresentare
Il contenuto di tanti convegni già la destituzione ricchissima che ha fatto
Ora il
Il professor Rusconi merita una sessione appartenente a una intera giornata perché talmente densa i significati ma così via è vero anche per le altre sessioni
E
Le giornate poi sono quelle che sono le ore passano trascorre quindi forse per difficoltà di dire che devo chiuderei nel fare quindi di fatto che è difficile fare una sintesi quindi a non fare una sintesi
Non la posso fare posso dirvi soltanto delle cosa che mi hanno colpito non Dour durante il giorno io sono abbastanza fedele
Come presenza questi convegni perché ritengo che siano espressione di quella
Importanza dell'incontro
Tra il relativo prima per l'interno all'esterno tra la scuola e la scuola del carcere
Da tutti i soggetti che di solito appunto si vivono reciprocamente con stereotipi che certe volte hanno proprio il senso e il sapore della
Insignificanza
L'insiti anzi è una delle
Problematiche più gravi del carcere in carcere si vive di mancanza di significati Cyril minoranza
Si vive di banalizzazione
Si vive
Di indifferenza rispetto ai singoli Sipra parliamo di trattamento rieducativo
Parliamo di
E scuola di lavoro ma in fondo c'era buona diffusa anche se stessi volontaria
Attenzione ai singoli
E quindi premente cioè un'indifferenza alla
A quella paura per
Qualcuno diceva stamattina è venuto detenuti portano contestare
A quella
Difficoltà perché il carcere come stamattina è stato definito è quello non luogo e il tempo della pena ma nello stesso tempo il tempo sospeso dalla vita
Procedura un momento in cui
Ciascuno dei detenuti viveri elabora il proprio di strutture di Anters ma certe volte con una fabula azione necessaria con le liste di tipizzazioni necessarie
Per ricrearsi anche uno status all'interno dell'istituto
E dall'altra parte abbiamo le vittime queste vittime di cui tre scusate mi alzo per telefono stancante vista la seduta pezzi vittime di cui non si parla di cui non si parlava di cui si comincia a parlare certamente troppo
Ha ormai
Abbiamo visto abbiamo sentito Daniela gli altri che hanno parlato stamattina ricordarsi quanto le vittime vengono ossessionate i media
E forse non sono dell'idea di lei forse il nome anche
Della volontà
Di
Pervenire a risultati apprezzabili in ordine a quello che
Oggi viene definita la riparazione mediazione tantissimi inseriscono in questo sistema penitenziaria e apparse facciano le vittime in maniera anche certe volte asta estemporanea sta impropria
Ecco perché vi dico questo
Perché
Io un ruolo particolare nell'amministrazione penitenziaria
Da ormai quindici anni presiedo da Commissione prima un osservatorio ora che ho fatto un piccolo nati per la slide per far vivere un po'come si pone sulla giustizia riparativa e la mediazione penale
Nata questa Commissione questo osservatorio da un'istanza forte
Vi vorrei
Voler trovare insieme a tanti compagni di strada operatori penitenziari e non
Un modo di nuovo nuovo di guardare a questo trattamento sta parola assolutamente astratta
A cui ognuno di noi ha dato il suo nel disavanzo Rita
Di esperienza penitenziaria di volontariato significati diversi forse la necessità di rivitalizzare un concetto vuoto di significati comunque che si pone più come intrattenimento per non con i trattamenti individualizzato no
Da un lato dall'altro la necessità
Di
Fare una riflessione seria sull'altro
Sulle linee di un trattamento che non va verso l'altro l'altro che la vittima di cui
Dal settantanove hanno de in cui siamo entrati come operatori della riforma in carcere non si è mai parlato
In carcere per tanti anni e la vittima non si è parlato
Allora forse
Ci siamo interrogati mi sono interrogata sull'importanza di aprire uno spazio
Di
Sull'importanza di
Chiamare detenuti a pensare all'altro
Io racconta sempre al ventotto per molti di voi avranno sempre sentito molti di quelli che mi hanno incontrati in vari contesti e lo dico anche
Per
Un po'
Spezzare la monotonia degli un parlare al fine di una lunga serata quando sono entrati in carcere come assistente sociale il primo nel mille duecentosettantanove ho parlato a lungo con un detenuto
Che mi rappresentava il suo profondo dolore di essere vedo
E di non poter vedere i figli e io giovane assistente sociale mi chiesi cosa potevo fare per intervenire finché
Non gli chiesi della moglie e mi disse di essere punto vedo devi avere una profonda elaborazione insofferenza rispetto a questa vedovanza
Seppi poco dopo che aveva ucciso la moglie tagliandola pezzi quindi un
Un reato molto cruento e molto
Punto violento in tutte le sue sfaccettature quindi aveva anche
Perso il diritto per i figli era tutto tolta la patria potestà e in quel momento mi resi conto che non ma non possiamo parlare con i detenuti se nord ripartiamo dal motivo per cui detenuti stanno in carcere dal reato
E dal rapporto del detenuto dalla posizione che è del tutto intende assumere rispetto all'altro alla persona cui ha fatto un danno dalla presa dalla persona che ha ucciso I figli delle persone che ha ucciso
Lavorare in un carcere come assistente sociale come educatore come su insegnante come volontario senza partire dal fatto che esiste un reato significa
Assecondare i detenuti a mistificare sulla loro posizione impedirgli
Di esercitare il loro diritto al trattamento che sancisce la Costituzione le varie sentenze del
Anche
Che hanno fatto seguito a varie ordinanza dalle varie giurisprudenza la magistratura di sorveglianza diritto al trattamento
Che per me il diritto del detenuto di essere sollecitato ad assumersi la responsabilità verso qualcun altro questo qualcun altro eh
Il mondo esterno alla società la vittima
La pressione verso
Questa
Questo argomento
Della mediazione peraltro esercitato a seguito di ordinanze alla magistratura di sorveglianza ha fatto sì che noi ci attivasse o settanta presso l'Osservatorio per cercare di comprendere in che modo potesse essere esercitata questa
Nuova
Prospettiva
Verso di giustizia riparativa di
Responsabilizzazione di aiuto al soggetto detenuto verso l'assunzione della responsabilità avverso
Il
Il proprio creato avverso la propria vittime verso la società
è
E abbiamo
Nel tempo io sto parlando in maniera molto frettolosa e molto sincopato arma non credo di poter abusare ulteriormente
Abbiamo facendo un salto pindarico di quindici anni e definito una possibilità
Di procedura che
Negli ultimi nell'ultimo anno negli ultimi due anni ci ha permesso
Di fissare
Un'esperienza che per me è assolutamente eccezionale quella di seguire
Diversi detenuti in percorsi di riparazione diretta o indiretta
Da qui in questo momento stiamo seguendo venti casi
Sono tredici uomini sette donne
Che hanno
Aderito o hanno richiesto di fare percorsi riparazione solitamente la richiesta l'Osservatorio addita dei tribunali di uffici di sorveglianza
Che chiamano appunto per sapere come poter
All'interno di un percorso
Della pena all'interno dei percorsi trattamentali e all'interno delle ordinanze che lo vedevano emanare collocare
I crediti ma di garantire una prospettiva
E concreta di incontro devo vittima
Perché abbiamo avuto due detenuto in semilibertà condannato all'ergastolo per reati di pensione il terrorismo una detenuta domiciliare sempre condannato detta terrorismo una per tentato omicidio
Un detenuto semilibero condannato per omicidio occultamento di cadavere segnalati del tribunale di sorveglianza
Abbiamo avuto poi diversi casi segnalati
Dagli istituti o dai referenti regionali che nascono dalla spinta
Anch'essa talvolta strumentale del detenuto di
Fa aderire a un percorso che stanno
Che
Può essere di supporto all'ottenimento di dei benefici ovviamente all'inizio ma perché ma che poi si trasforma veramente lungo
Questo percorso lento graduato cui spetta di garanzia che abbiamo sperimentalmente
Diciamo inventato passatemi il termine veramente trasforma l'adesione strumentale non
Adesione
Sostanziale
Parlare col detenuto della vittima in termini generici si può quando si parla in vista di un possibile incontro la realtà cambia
Il linguaggio cambia l'emozione in una dimensione emozionale cambia
E io abbiamo tanti detenuti tutti i casi di
Grosso
Calibro giuridico diciamo che questi persone omicidio terrorismo
E associazione a delinquere ancora terrorismo omicidio il
O anche delle richieste da parte delle vittime
E questa è una grossa conquista o una grossa un grosso conforta più piano conquista
Perché ognuno
A dei percorsi assolutamente personali e quella
Dimensione della irreparabili tabella del danno per la vittima non subito
E qualcosa davanti a questo rispetto bisogna fermarsi
Eppure talune vittime hanno sentito bisogna chiedere di incontrare
Il loro al Governo
Hanno bisogno di vederlo inviso hanno bisogno di chiedere perché hanno se ho bisogno di capire
E questi percorsi sono stati lentamente portati avanti però
Facendo fare detenuti
Un percorso prima di riflessione di responsabilizzazione molto serio
Se non c'è un percorso e responsabilizzazione personalmente io non do l'ok per l'incontro con i mediatori mette l'incontro
Di mediazione
Che
Quando lo chiede la vittima è un incontro diretto quando la vittima non si attiva spontaneamente
Solitamente sono di degli incontri con vittime a specifica
Ecco vi parlavo dei
Dei casi
Di
Terrorismo
Abbiamo fatto incontrare dopo
Anni per forse il tempo
Di riflessione di responsabilizzazione non è
Quello dell'udienza della fine pena
E il tempo della responsabilizzazione reale il tempo della maturazione di un
Di un sentire
Sincera non strumentale
è
Abbia fatto fare degli incontri con vittima specifiche
Per esempio soggetti appartenenti ad associazioni vittime stadi terroristiche che si sono
Resi disponibili per incontrare le persone da me proposta
Ebbene attraverso questi incontri talune delle vittime hanno poi sentito il bisogno di incontrare la loro vittima
Quindi
Diciamo
è un
Un cammino
Direi chiamiamo incidenti
Camminiamo
In un equilibrio
E con una responsabilità
Assolutamente
Grandissima
Perché veramente
Non si deve turbare di utilizzare ancora una volta che ha subìto un danno irreparabile come dicevo prima però
Credo
Che risultati di questi primi casi su cui stiamo lavorando per
Per dare un segno di
Possibilità di nuova prospettiva anche
Qui per l'esecuzione della pena pensare in maniera diversa comincia a pensare in maniera
Prospettica anche noi cominciamo
A pensare no nove sì di a un reinserimento così come dice la Costituzione la legge che poi si riduce
Ore inserimento nell'ambiente di provenienza pur senza aver dato nel tempo e la pena
Nessun elemento di novità
E secondo me è l'elemento della responsabilizzazione diventa l'elemento del vino
Di novità
La riscoperta dell'altro diventa l'elemento di novità
Ecco questo è quello che vi posso dire in questo poco tempo è aggiungendo che questo dia presto possibile soltanto
In virtù della collaborazione
Col mondo dei mediatori
I mediatori penali
Per le persone sagge riservato un po'prima no
Ci sono le pensioni separate
Che si incontra attraverso l'esercizio di una saggezza diceva prima dal precedenti
Questi mediatori che mi hanno dato la disponibilità gratuita a fare questa sperimentazione solitamente appartenenti all'esperienza minorile
E che vado contattando di volta in volta secondo e il territorio dove lui viene proposto il tasso
E che chiaramente una
Sperimentazione
Che al limite
Della
Diciamo definizione empirica di alcuni
Alcune rivede riferimenti di procedure
E ce ne rendiamo conto però credo che bisogna avere il coraggio di osare lavorando nel contempo sul piano delle norme dei regolamenti
Ecco io
Credo
Che tutto quello che ci siamo detti oggi qua tutto quello che ciascuno di noi fa dal
Diversi punti di vista
Fa crescere comunque
Tutti noi la certezza che
Di un parlare come diceva
Proprio quest'ultima seduta
Quest'ultima sessione parlare con onestà
Di parlare con Margherita
Parlare con
Impegno professionale
E impegno personale di tutti quelli che fa sono stati oggi torno in misura
Se c'è il direttore infortunato
Cioè il direttore
Dove
Ecco sì
Direttore infortunato quindi è un ringraziamento particolare pervadere
E chiedo a lei
Vi
Siamo giunti al termine di questa altra giornata
Faticoso
Credo abbastanza calda ma insomma
E i
Ho ascoltato un po'tutti i temi trattati i relatori le relazioni appunto credo sia stata una giornata
Che
Sia consentito di riflettere su tante cose
Comunque grazie io vi aspetto qui l'anno prossimo
Organizzeremo un altro convegno vediamo
Debbo ritorno
A