Carceri: Sit-in radicale davanti al Regina Coeli

Innanzitutto
Vuole
Quindici maggio del due mila undici davanti alla casa circondariale di Regina Coeli Rita Bernardini per un'altra lotta
Sì siamo qui davanti per dimostrare la nostra solidarietà a tutti quei detenuti che da oggi a Regina Coeli inizieranno uno sciopero della fame
In appoggio a quello che Marco Pannella a iniziato e portato avanti per venticinque giorni oggi infatti è il venticinquesimo giorno
Per la democrazia per riconquistare la democrazia in Italia e per l'amnistia amministrative a per la Repubblica
Dice Marco Pannella perché
C'è un sistema della giustizia che non funziona che ha come appendice
Quello delle carceri dove sono ammassati sessantasette mila e cinquecento detenuti in quarantacinque mila posti
E noi che abbiamo girato le carceri e siamo entrati spesso a Regina Coeli
Sappiamo qual è la condizione
Di vera e propria tortura cui sono sottoposti i detenuti
Perché molti sono lontani dalla loro famiglia
E molti vivono per ventuno ore ventidue ore a volte anche ventitré ore chiusi ammassati nelle celle senza poter svolgere alcun tipo di attività
Quando sono malati non sempre sono curati
Come garantisce la nostra
Costituzione Marco parla di nuclei consistenti Di Sciuva
E all'utero aborre mucche gli italiani si rendessero conto top di quelle lo che stacca dea mono
Tantissimo a quella massima di Volterra è se vuoi vedere se voi misurare la civiltà di un Paese vai a vedere le carceri non visitare i palazzi del potere
Da quello un po'che stiamo facendo da una vita
Con Marco Pannella e Emma Bonino e tutti i radicali
Che sono stati eletti nelle istituzioni
Oggi siamo qui fra poco entreremo dentro il carcere di Regina Coeli
Per l'avvio di questa giornata e in più stanotte faremo anche una biglia
Così domani mentre si sarà completato per i detenuti di Regina Coeli il primo giorno di sciopero della fame insomma domani mattina li daremo il buongiorno
Perché per a vere speranza sempre di più in Italia occorre essere speranza concretamente con le nostre vite
Grazie
Calda domenica di maggio davanti al cascata circondariale di Regina Coeli Mario Staderini per un'altra protesta radicale ma protesta in questo caso che in realtà è una proposta la proposta è quella di trovare di provare a risolvere
Il principale problema della della nostra Italia la più grande questione sociale ovvero la bancarotta della giustizia italiana quella che porta
A milioni di processi pendenti che fa aspettare novecento giorni per recuperare un credito nei tribunali civili semplicemente in primo grado poi quella che come conseguenza ulteriore
Fa vedere le nostre carceri far vivere le nostre carceri in condizioni letteralmente disumane abbiamo qua un cartello con i dati di sessanta mila cinquecentodieci i detenuti ammassati in quarantacinque mila cinquecentoquarantatré posti
Questa è la realtà solo un aspetto perché
Non consideriamo quanto invece
è difficile vivere stando ventidue ore all'interno della stessa cella stando
In assenza di lavoro in assenza di assistenza psicologica e questo vale anche per gli agenti penitenziari e tutti coloro che vivono nella realtà carcere ecco noi siamo qui per una proposta la proposta di un'amnistia per la Repubblica italiana e e che cosa può significare questo significa
Che noi siamo da tempo ormai con Marco Pannella e sciopero da farlo ormai da oltre tre settimane stiamo lanciando un monito
Un monito a tutti noi al cento per cento dei Cittadini nove non lancia una questione umanitaria ovvero le condizioni disumane esclusivamente delle carceri ovvero
Come vivono ugualmente in maniera disumana nei CIE gli immigrati trattenuti perché clandestini o come si vive si muore negli ospedali psichiatrici giudiziari ne stiamo lanciando un monito
Rispetto alla democrazia rispetto allo Stato di diritto in Italia
Quello che vorremmo se fossimo in grado di parlare a milioni di persone spiegare quanto si rischia e quant'è evidente ormai dell'il degrado del nostro Paese
La distruzione assoluta della Costituzione proprio mostrando
La situazione in cui siamo riusciti a fare arrivare le nostre carceri italiane cioè il cittadino ne chiediamo uno ci appelliamo a lui
Dovrebbe preoccuparsi delle carceri perché si deve preoccupare di se stesso della società italiana
Che vive costantemente violando le regole questa sì è l'unica regola oggi vigente e che vive nel disprezzo assoluto da parte delle istituzioni stesse delle proprie regole sarebbe impensabile in un altro Paese
Che le carceri
Fossero mantenute in questo modo non è un caso che il nord e nord Europa
Sono pronti ogni volta fare addirittura alle liste
Di entrata nel carcere cioè se un carcere pieno ci sono le liste di attesa sei condannato degli essere carcerato ma ci sono le liste d'attesa perché perché lo Stato
Se la funzione della pena è una funzione rieducativa come può uno Stato rieducare un cittadino che ha sbagliato che ha commesso un reato
Facendo lui stesso lo Stato un reato il reato quello per cui la Corte europea dei diritti dell'uomo ci condanna costantemente ovvero per trattamento UD su mano e degradante
Ecco se le nostre istituzioni contino di fronte a questi numeri sessantacinque mila
Detenuti contro quarantacinque mila posti e riduzione totale di psicologi e di lavoro processi che durano in maniera abnorme tanto da essere italiana più Campanale forse espulsa dal Consiglio d'Europa bene
Se le istituzioni di fronte a tutto questo non fanno nulla il cittadino e di questo che si deve preoccupare si devo preoccupare
Di avere istituzioni di questo livello e che poi quindi intervenire su di essi significherà anche intervenire miri a b e migliorare le condizioni di vita di migliaia e migliaia di persone ma soprattutto significherà riprendere
Libertà e costituzione per il cento per cento degli italiani per questo le chiediamo un'amnistia ma che sia un'amnistia per la Repubblica
Grazie
Irene testa associazione detenuto ignoto l'organizzatrice di questo evento in questa caldissima domenica di maggio quali gli affetti e i presupposti e progetti di questa manifestazione oggi
Va beh innanzitutto siamo qui per diciamo condividere insieme
La lotta che i detenuti di Regina sordi a Regina Coeli o centra prenderanno quindi con uno sciopero della fame a oltranza già iniziato da Marco Pannella da oltre venticinque giorni ci è sembrato come dire una cosa
Necessaria e soprattutto voluta dal gruppo carceri di radicali italiani che in questi giorni sta lavorando proprio perché per
Far crescere questa iniziativa sono arrivate diciamo molte adesioni a questo sciopero della fame da parte dei detenuti
Ma questa è anche una cosa che spesso avviene
Quando Marco Pannella diciamo comincia questi scioperi della fame non era a mio avviso mai accaduto perlomeno in un modo così sostanzioso
Che invece tante famiglie dei detenuti aderissero a allo sciopero della fame ne abbiamo registrato ad oggi circa duecentotrenta adesioni da parte dei familiari
Un po'in tutta Italia soltanto a Roma sono i sessanta i familiari che stanno aderendo a questo sciopero della fame nei prossimi giorni
Sicuramente continueranno arrivare le adesioni perché anche i membri del gruppo carcere divisi un po'in tutta Italia stanno
Hanno già degli appuntamenti in diversi istituti penitenziari e colloqui noi però ci auguriamo anche che questa lotta non rimanga soltanto
Da parte dei detenuti ma bene invece
Che anche gli agenti di Polizia penitenziaria male a tutti gli operatori gli psicologi gli educatori alle associazioni che si occupano di carcere in qualche modo aderiscono a questa iniziativa in fondo in questa barca ci sono dentro tutti per cui sappiamo bene che che sta affondando sappiamo bene qual è la condizione
Che vivono le carceri detenuti nelle carceri italiane oggi è quella che è la condizione della giustizia per cui noi chiediamo un provvedimento di amnistia è un provvedimento di indulto detto questo certo non possiamo essere i soli a farlo per cui è necessario che anche qui ci sta ascoltando in questo momento
Possono io ossia la nostra lotta nel rimarremo qua oggi fino alle quattordici e poi dalle ventuno riprenderà con una veglia rimarremo qua fino a domani mattina
Perfetto grazie