Rassegna stampa vaticana

Essa
La rassegna stampa vaticana
Di Giuseppe Di Leo
Buongiorno puntata Pasquale di rassegna stampa vaticana che con ciò con articolo di Omar Camiletti sul Secolo
Dire che il diciannove aprile
Ma l'islam laico intitolato questo articolo
è un universo misconosciuto in molti Paesi africani asiatici il pluralismo religioso e un valore aggiunto i cristiani hanno garantita dalla Costituzione la libertà di culto
Nonostante scrive Omar Camiletti le cattive notizie CG Ungano perfino dalla Finlandia con i risultati elettorali di domenica scorsa la vittoria della destra ultranazionalista non manca Chisso Tonini
Quanto invece la diversità culturale il pluralismo religioso siano un fatto innegabile nel mondo d'oggi non solo nel contesto delle Nazioni europee occidentali
Ma anche in altri contesti politici sociali e culturali extra occidentali detto per inciso è strano veramente strano
Che in un giornali di tradizione culturale di destra
Si parli con accenti negativi della destra ultranazionalista ma come direbbe Cicerone ho tempo rumore essa comunque proseguiamo nei Paesi africani
E estati arrabbi dei paesi dell'Asia dell'Oceania delle Americhe ha spiegato padre illustro la cui messa Balta durante una conferenza internazionale in Spagna
è uno dei problemi più urgenti quello della libertà appunto religiosa da cui dipende in larga parte l'assoluzione di molti problemi nazionali e internazionali
Monsignor Baldari sacerdote della Società dimissionari d'Africa ovvero i Padri Bianchi ha condotto è scritto libri e ricerche sull'Islam e sulle società musulmane in molti Paesi
Soprattutto dal punto di vista specifico delle minoranze cristiane nei Paesi a maggioranza musulmana
Padre Baldo sostiene è necessario distinguere che non tutti gli Stati
In cui la maggioranza della popolazione musulmana hanno l'Islam come religione di Stato oppure la sharia sia come diretta fonte della legislazione anche solo come bassi primaria prendiamo per esempio l'Indonesia
Che il più grande Paese del mondo in termini numerici di musulmani Marche però non considerare l'Islam o nella sua Costituzione come religione ufficiale dello Stato
Pertanto in linea di principio le minoranze cristiane hanno gli stessi diritti costituzionali della maggior parte degli abitanti mussulmani
Un altro esempio positivo il Senegal è una Repubblica che si definisce nella sua Costituzione come laica democratica e sociale la maggior parte dei senegalesi
E cioè il novantaquattro per cento e musulmana ma l'Islam ma non è religione di Stato e i principi islamici come principi religiosi sentiti dalla gente ispirano soltanto il sistema giuridico legale amministrativo
Però aggiunge camion
Camilletti nella rabbia assoggettati Islam la religione ufficiale il Corano e la Sunna fanno parte della Costituzione
L'ostentazione di Segni esso o simboli di altre regioni è vietata su tutto il territorio nazionale
In quanto queste considerata la terra sacra dell'Islam e qui ammette padre l'accusa Balta che si rileva il grande problema della libertà religiosa per migliaia di cristiani
Di molte nazionalità che vivono e lavorano nel Regno saudita altrove invece nella stessa penisola arabica come nel Qatar pur con l'Islam come religione ufficiale
E con la Sharia fonte principale della legislazione e le autorità hanno concesso l'acquisto di terreni cristiani per costruire i luoghi di culto e praticare la loro
Confessione
A fronte di questo quadro non così cupo ma che spesso viene taciuto dei media non si può tuttavia tacere osserva Omar Camiletti
Di quelle realtà dove invece le minoranze cristiane sono costrette ad affrontare discriminazioni odio e violenza
E dove si vedono calpestati loro dignità umana e mi auguro diritti c'è una immagine un po'a macchia di
Gli ho Pardo la Turchia modello per il mondo arabo
Scrive Alberto Negri inviato da Istanbul per il Sole ventiquattro Ore sul giornale della Confindustria del diciannove aprile
Cosa si può chiedere di più alla Turchia per entrare in Europa me lo domando scrive Negri guardando la movida notturna
Della città
Attraverso le vie dello shopping le discoteche scorrendo le cifre di un call di un'economia che cresce ritto vicinissimi del nove per cento l'anno
Forse evitare di intercettare i telefoni dei giornalisti stranieri dove una voce femminile in un italiano stentato diventa improvvisamente il terzo incomodo al cellulare
Ma anche questo si vede fa parte del soft power
Della sedicesima economia mondiale con un PIL di settecentotrenta miliardi di dollari con le rivoluzioni nel mondo arabo si fa strada il modello turco un Governo mussulmano conservatore capace di assicurare transizione democratica progresso sociale ed economico il partito di Erdogan è un partito che può somigliare ANCI
Diceva nel pieno della rivolta contro Mubarak tranchant Bayoumi uno dei capi dei fratelli mussulmani una convinzione sostenuta per la proverbiale maestri attacchi Cat
Degli vanno anche al Cairo pragmaticamente hanno evitato di sfidare l'esercito ma quella di Ankara è un'esperienza esportabile
Non c'è un modello turco da imporre afferma Altin basate che insegna la Facoltà di Economia dell'Università di università turca anche il Ministro degli esteri
Alla stessa opinione però la Turchia può essere una fonte di ispirazione il nostro è uno Stato laico con un Governo a maggioranza musulmana una differenza sostanziali con altri Paesi della regione
L'Egitto per esempio una Costituzione che fa esplicito riferimento ai principi della Sharia
La legge coranica la diversità si coglie seguendo la campagna per le elezioni del dodici giugno
Del Ministro per gli affari europei dietro al podio a destra c'è il ritratto del premier Erdogan e a sinistra quella di Ataturk il fondatore della Repubblica secolare
Il partito di Erdogan un Partito Democratico conservatore noi guardiamo alla religione come è un fenomeno individuare il ruolo del Governo a quello di assicurare ogni cittadino
Il diritto di praticare
La sua fede in Europa osserva Alberto metri queste osservazioni possono apparire
Dichiarazioni sconta ma in Medioriente
Non sono tali
La settimana scorsa nei giorni scorsi c'è stata
C'è stata la presenza
Del Presidente del Consiglio nazionale di transizione libico Mustafa Abdul Jalil a Roma e Alessandro speciale sul Riformista del venti aprile scrive che è stata
La Comunità di Sant'Egidio a farsi
Mediatrice organizzatrice di questo incontro con poi il ministro fra Franco Frattini presi contatti
Con le sigle storiche dell'opposizione libica in esilio
I fratelli mussulmani certo ma anche la National Conference il fronte per la salvezza della Libia erano cominciati gli incontri semi clandestini Amman assistere a Bruxelles prima
Poi a Roma due settimane fa la Comunità di Sant'Egidio invitato nella capitale del Ministro degli esteri del Governo provvisorio di Bengasi
Ali Ytzhak lui
E proprio iniziando il decisivo incontro di quest'ultimo con il Ministro Frattini che ha portato al riconoscimento italiano dal Consiglio nazionale di transizione sociali non poteva non venire a ringraziare
Di persona una mediazione quella di una comunità di Sant'Egidio svolta autonomamente senza a quanto pare un mandato Vaticano in tale direzione bene
Comunità di Sant'Egidio spesso agisce senza mandato Vaticano
E non solo perché la Santa senza avere in Vaticano dopo le critiche pesanti ricevute per il sostegno apparentemente soft offerto i bombardamenti all'inizio si sposa ad essa una linea del rifiuto della violenza tout-court della richiesta della mediazione a oltranza
In Segreteria di Stato non si può non tenere conto della voce della comunità direttamente coinvolte
Che quando i cattolici sono una minuscola minoranza come in Libia si sono sempre sentite protette
E garantite dai leader del Medioriente despoti sì
Ma almeno laici nel caso di vico questa voce è stata fino a oggi del vescovo di Tripoli monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli che non ha mai smesso di far sentire le sue critiche alla decisione della comunità internazionale di intervenire contro Gheddafi
Nella Comunità di Sant'Egidio invece la parola d'ordine semplicemente facilitare partendo da un dato di fatto
Per loro cioè per gli insorti senza l'intervento ci sto militare ci sarebbe stata una strage da parte dell'esercito su di Gheddafi
Resto che sul tema della
Posizione la Santa Sede negli interventi militari perché
La
Sull'Espresso in edicola questa settimana c'è un'inchiesta di Gianluca Di Feo che Stefania Moritz sì
Tratta poi da Wikileaks in cui si dimostrerebbe che buste unto di reclutare Giovanni Paolo II nella guerra contro l'Iraq nel Seconda guerra contro l'Iraq
Scrive Marco Ansaldo sulla Repubblica di venerdì
Nove aprile due mila tre documento classificato dall'ambasciatore Jim Nicholson che era ambasciatore l'epoca d'Italia americano presso la Santa Sede
Soggetto incontro Vaticano Sottosegretario al Dipartimento di Stato volto non sul dopoguerra in Iraq e le minacce sulle armi di distruzione di massa
Il cardinale togati ha detto la decisione era stata presa
Questo è stato fatto e rispettiamo la decisione presa dal Presidente degli Stati Uniti
Ugualmente il cardinale Ruini ha riconosciuto che il Presidente ha soppesato la decisione
Con cautela e che era chiaro che gli Stati Uniti hanno fatto tutto il possibile per prevenire il vittime civili nel condurre il conflitto
Il giorno della caduta di Baghdad allora
Il cardine Tortorano diciamo già lui torna lavorava alla Segreteria di Stato adesso presiede
Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e il giorno della caduta di Baghdad degli emissari del Presidente Bush a Roma sono alacremente al lavoro per cercare di concordare una linea con le alte sfere del Vaticano
Documenti come questo emergono dalle cavallo di Wikileaks
Che l'Espresso ha ottenuto in esclusiva è riguardano gli incontri segreti avvenuti fra gli Stati Uniti e la Santa Sede
Le manovre gli Stati Uniti nel tentativo di arruolare i collaboratori più stretti di Pato guitti qua per trasformare la guerra in Iraq in un conflitto accettabile arrivano al più alte sfere della gerarchia ecclesiastica
Al punto da chiedere un incontro con l'allora Presidente della Conferenza episcopale italiana il cardinale Camillo Ruini uno dei vaticanisti di più lungo corso che preferisce l'anonimato ricordarsi quell'incontro fa Bolton netturbini
Come un colloquio assolutamente inusuale
Evidente piuttosto l'intenzione di Washington di voler usare il Vaticano che ha una rete diplomatica ramificata il potente per dare più forza la propria strategia
Il modello per molti aspetti l'intesa costruita con voi Tiwa contro il comunismo durante la guerra fredda un dialogo con vantaggi reciproci viene definito nel documento un dialogo che negli anni della caduta del muro di Berlino si sarebbe riproposto nei Balcani
Tra le priorità che la Santa Sede aveva in quella specifica area geografica difendere la pace la riconciliazione per ragioni umanitarie proteggere le popolazioni cattoliche i loro interessi rinforzare la sua influenza sul mondo ortodosso
Al punto che in un altro documento inedito datato undici giugno due mila uno si elencano al presidente George Bush i successi ottenuti nella ex Jugoslavia il Governo statunitense si legge in quel documento
Ha coinvolto la Santa Sede per promuovere la soluzione dei conflitti nei Balcani durante la campagna aerea della NATO in Kosovo abbiamo lavorato a stretto contatto con il Vaticano per eliminare le sul critica all'azione militare
Una denuncia del papà della Campania come una guerra ingiusta avrebbe reso la Commissione dell'alleanza molto più difficile da mantenere più di recente abbiamo cercato di spingere si legge ancora in quel documento
Di spingere il Vaticano esercitare un'influenza moderatrice sul clero nazionalista croato in Bosnia Erzegovina
O era Zago ovina
Se resta il fatto comunque che il parallelo con la situazione con
Le scelte di Giovanni Paolo II riguardo all'intervento in Bosnia e poi Ugo sulla via
Non si può non è
Non ENPAM proponibile rispetto poi alla contrarietà che
Giovanni Paolo II mantenuto nei confronti
Della guerra in Iraq e della soluzione poi operata nei confronti Diba di Saddam Hussein in
E questo nonostante l'incontro fan poltrone il cardinale Camillo Ruini perché molti
Era propenso invece a una soluzione che quella poi propugnata
Da tempo immemorabile Marco Pannella e ciò è
L'esilio
E di quello di un possibile esilio si era parlato
O in Vaticano votata recarsi se Giovanni Paolo II qualche giorno prima del fatidico diciannove marzo mille due mila tre giorno della lo scoppio della seconda guerra
In Iraq
E ancora voi TWA indirettamente protagonista perché Filippo Rizzi in occasione dei novant'anni del cardinali gesuita Roberto Tucci
Lo ha intervistato cardinali Tucci è stato per dal mille novecentottantadue al due mila uno il responsabile di viaggi apostolici di Giovanni Paolo secondo questa intervista è stata pubblicata
Il diciannove aprile da venire permea affermai cardinale Tucci il Concilio ha rappresentato il Concilio Vaticano II rappresentato una ventata di freschezza per tutta la Chiesa
Avendo studiato al Lovanio fui accolto con grande simpatia essenza angusti ostilità da tutti gli studi esponenti della nouvelle teologi
I ricordi poiché era miei rapporti con Giovanni Paolo II sono tanti soprattutto legato i viaggi ma anche alle loro preparazione papà voi TWA
Afferma il porporato gesuita era un uomo di grande caparbietà capace di gesti coraggiosi come dimenticare la sua determinazione nel voler pregare a tutti i costi e contro il parere di alcuni vescovi
E soprattutto del Governo sulla tomba di Oscar Romero a San Salvador oppure il suo coraggio di andare in Nicaragua quando c'era il regime Santi mista come dimenticare inoltre il volto del Pontefice quanto si accorse
Del tiro mancino che gli gioco Pino c'è
Durante il viaggio in civile del mille novecentottantasette lo feci affacciare con luglio al balcone del Palazzo presidenziale contro la sua volontà cambiando senza averlo concordato il percorso del cerimoniale
Sì quella fu una visita strumentalizzata come tante altre bisogna dire
Ma quella di Pino cioè quelle Mancini fu appunto
Molto strumentalizzata
Dal
Dal regime e qualche critica piove sull'allora
Monsignor appiglio proprio laghi poi diventato cardinale poi
A mio con vecchia data di Busso padre
Ricordo che sui viaggi cd
Giovanni Paolo II la Libreria Editrice vaticana dato alle stampe il libro del giornalista Angela Ambrogetti che raccoglie gli enti che raccogliere
Interviste le conversazioni che Giovanni Paolo II ha tenuto le sue innumerevoli viaggi con la stampa
Di tutto il mondo negli aerei durante i viaggi che lo trasportavano durante i cinque e M cinque contenenti un libero
Direi nel profughi o di pubblicazioni in occasione della beatificazione di caro cui TWA direi che un libro che si segnala per freschezza entità
Ancora strumentalizzazioni rapporto della Chiesa con i regimi
Autoritari o totalitari
Paolo Mieli su coloro Corriere della Sera di martedì
Ci informa che in questi giorni precisamente il giovedì prossimo ventotto aprile esce un saggio si annuncia molto interessante dello storico francese Philippe Chenaux
L'ultime ore sia la Chiesa cattolica il comunismo in Europa da Lenin a Giovanni Paolo II pubblicato da Carocci il pesce non si è segnalato gli anni scorsi come storico che ha dato stampe alcuni fra i libri
Più equilibrati dei saggi più equilibrati sul Pacelli prima come
Diplomatico come Nunzio in Germania e poi come che Pontefice Pio dodicesimo questa presentazione Paolo Mieli molto articolata
Mi limito alle comunque la conclusione di questa recinzione mega recinzione
Nell'estate del mille novecentoquarantuno quanto Hitler attacco all'Unione Sovietica non mancarono sottolinearlo storico Philippe Chenaux le sollecitazioni al capo della cristianità anche da parte di momenti di militari della Chiesa
Perché beni dicesse con la sua pulita la crociata delle forze dell'asse contro la Russia bolscevica in Francia il Rettore dell'istituto cattolico di Parigi il cardinale al farebbero D'Auria accettò
Nel dicembre del quarantuno di patrocinare la legione dei volontari francesi contro bolscevismo ma il vescovo di Mosca il missile monsignor nel dire respinse l'invito dei tedeschi a prendere un'iniziativa analoga
Domenico Tardini Monsignor Domenico Tardini come esplicitato un riferimento al nazismo poi divenne cardinale
Specifico che il comunismo non era l'unico nemico della Chiesa
E Pio dodicesimo Canton ossidi idea di una nuova enciclica contro il nazionalsocialismo ma respinse l'esortazione che veniva dal suo mondo pronunciare una nuova solenne con tana del comunismo
Tutte cose che sui successivi decreto detrattori tenderanno a valorizzare
Poco
Poco
E Salvatore Mazza sul avvenire il venti aprile ci ricorda che dieci anni fa
Si fermò un testo
Da parte delle conferenze episcopali europee del Consiglio o deleghe ecumenico delle chiese che inaugura una nuova stagione del dialogo del continente rivoluzionarie profetica scrive Mazza
La carta ecumenica siglata a Strasburgo il ventidue aprile del due mila uno dal Metropolitan gli animi di Svizzera del cardinale Milos la blocca
Lo sulla Brooke Cardinali di Praga
Una e figure più importanti del Collegio cardinalizio
All'epoca presidenti rispettivamente il consiglio ecumenico le richieste del Consiglio delle conferenze episcopali europee e che segna un punto di svolta nel cammino delle relazioni fra le chiese come sotto vignaroli Presidenti segretari di due organismi
La carta ecumenica non chiudeva un processo ma al contrario inaugurava una nuova stagione dell'ecumenismo una stagione non più non solo affidata al dialogo ufficiale
Ma nella quale ogni singola chiese tutto il vasto movimento ecumenico Europeo era chiamato a farsi carico di tradurre molti impegni dichiarati nel documento nella concretezza della vita quotidiana
Obiettivo raggiunto si chiede Mazza difficile in proposito fare un bilancio compiuto sensi Varda però la terza Assemblea ecumenica tenuta sia Sibiglio in Romania nel settembre del due mila
Sette Colle molte incertezze venute a galla si potrebbe pensare a un bus a un passo indietro
Rispetti sto
All'altro carta
In questi giorni sono usciti alcuni articoli sottolineo
Tre una di Rossana Rossanda sul manifesto l'altro di Ezio Mauro direttore di Repubblica sul quotidiano diretto e l'altro e altri due di
Del costituzionalista Michele Ainis e del politologo Angelo Panebianco sul Corriere della Sera
Che a loro un mondo dando un'idea di quella che la crisi della democrazia e di come superare
La questa crisi di come concepire anche attraverso una riforma dell'articolo uno della Costituzione
Una nuova
Forma di di Stato in questo dibattito
è entrato zitto zitto non me ne è stato
Secondo me adeguatamente ha rilevato anche il filosofo del diritto il giurista Francesco D'Agostino
Che su Avvenire del ventidue ventuno aprile di giovedì propone anche lui
Un impegno in modo particolare cattolici in che senso scrive D'Agostino che stia aumentando in modo esponenziale nel nostro Paese che sia cosa grave l'ostilità tra impegno Rusconi anni gli antiberlusconiani
E sotto gli occhi di tutti ancor più grave però e che questo ostilità sembra andare oltre la politica e coinvolgere la visione del mondo e gli stessi stili di vita degli italiani
Il che è gravissimo nella storia però ci si sono cercati infiniti rimedi controlli pulsioni distruttive della politica
Il successo della monarchia come forma di governo non è dipeso dal fatto come pensava restò tele che la cosa migliore sia che uno solo stia al comando ma dal fatto che se a comandare qualcuno che sta al di fuori
E al di sopra delle parti c'è una qualche speranza che ne sappia contenere la comunque contenerne la conflittualità
A sua volta la democrazia il suo punto di forza non è il primato dato alla volontà della maggioranza
Che può ben diventare tirannico ha come la storia ci ha spesso mostrato ma nella riconduzione di questo primato all'interno di forme costituzionali garantistiche per la minoranza
Ma non dobbiamo farci troppe illusioni e tutte le forme di governo possono indebolirsi degenerare rivelando Serafini impotenti di fronte alla ci citate di passioni di parte
Come se ne esce chiede D'Agostino attraverso un rinnovato lavoro di ingegneria costituzionale capace di ricreare un sistema di pesi e contrappesi in grado se non di eliminare la faziosità almeno di contenerla in limiti accettabili
Ogni progetto anche quello di una nuova ingegneria costituzionale va fatto a freddo in momenti cioè in cui ciò che unisce più di ciò che divide e questo spiega la realizzazione
Alla fine degli anni Quaranta di quel piccolo miracolo che è stata la Costituzione italiana
Esiste peraltro anche un'altra strada molto più lunga e irta di ben maggiori difficoltà
Ma produttiva la lunga di migliori effetti bisogna lavorare per risolvere definitivamente il mito del primato della politica residue scorie del marxismo novecentesco
E tornare a quel radicamento della politica nel bene e che contrassegna gloria della dottrina sociale della Chiesa
Ricondurre la politica al bene significa tematizzare il bene comune come principio di ogni pratica politica come quell'ambito nel quale assenso la controversia ma non il conflitto
Che divide ma non crea Fossati incolmabili che accende gli animi
Ma non l'odio di parte
Se c'è un dovere civile dei cattolici in Italia di oggi è proprio questo ricondurre gli animi esasperati conflittuali degli italiani ha un orizzonte comune capace di consigliarmi nel rispetto delle posizioni di tutti
Già è un campo di
L'impegno politico
Per i cattolici sicuramente sono sicuramente delle prossime amministrative in modo particolare nelle grandi città in modo particolare per quanto riguarda Milano
E domenica scorsa domenica delle Palme il cardinale Tettamanzi ha rivolto un monito
Importante un monito o molto severo
Come scrive Paolo Foschini su nulla Corriere della sera e lunedì perché
Afferma il cardinale Tettamanzi molti agiscono con ingiustizia ma non vogliono che la giustizia giudichi le loro azioni
Nell'omelia scrive Foschini manca la parola Berlusconi è vero
Ma il severo riferimento all'attualità su cui il cardinale Tettamanzi ha innestato il suo commento al Vangelo delle palme non avrebbe potuto essere più limpido non è mancato niente la giustizia la guerra l'immigrazione la povertà
Temi che appartengono alla Chiesa da sempre si dirà ma che poche volte come ieri richiamati all'inizio della settimana liturgica più sociale dell'anno quella in cui Gesù entra Gerusalemme acclamato come un re
Ma non casualmente a dorso di un assegno hanno assunto il valore di altrettanti moniti più espliciti e diretti che l'INAIL Quintili immigrazioni POF pubblica le frontiere un tasto sul quale non solo Tettamanzi
Individualmente ma tutti i dieci Vescovi della Lombardia in verità
Già nei giorni scorsi avevano picchiato in modo assai perentorio per richiamare i fedeli e i principi cristiani dell'accoglienza
Ma il tono col quale il cardinale ci è tornato sopra e molto più esplicitamente politico che semplicemente sociale perché e la sua ulteriore domanda
Tanti vivono arricchendoci sulle spalle del Paesi poveri ma poi si rifiuto non accogliere coloro che fuggono dalla miseria e vengono do noi chiedendo di condividere un benessere
Costruito proprio sulla loro povertà infine quella che una volta in un contesto come questo sarebbe stata trattata come questione morale
Generica di sempre e che invece mai come ieri nel giorno del processo a Gesù domenica delle Palme quello in cui persino il sovrano di un regno che non è di questo momento accetta comunque di farsi giudicare dalla giustizia terrena di Pilato
Anche dal pulpito del Duomo di Milano viene finalmente definita come questione giudiziaria perché molti agiscono con ingiustizia ma non vogliono che la giustizia giudichi le loro azioni
Mi piace però anche in quale fare un parallelo visto che il cardinale Tettamanzi parla di questioni giudiziarie con la questione dello stato di diritto
Che anche più include la questione giudiziaria e la preservazione dello stato di diritto che passa anche attraverso la nomina
Del plenum di tutti i componenti della
L'organo sovrano sopra intenti alla Costituzione
Cioè la Corte costituzionale per la quale
Per il quale Marco Pannella da ha ormai alcuni giorni conduce uno sciopero
Della fame
E su questo intervento il cardinale Tettamanzi per o
Come di costume di dovere direi sacrosanto
Di una rassegna stampa vaticana non posso tralasciare il commento critico di Francesco Agnoli sul foglio di martedì scorso
Non ci sono stati oggi due Tettamanzi il primo scrive Agnoli
E do il primo e don Dionigi Tettamanzi il cui nome compare fra i primi presenti alla nascita in movimento per la vita Dondi unici un bioeticista
Un pioniere nel campo il suo vescovo allora il cardinale Martini non ha per lui particolare considerazione a un certo punto però quel Tettamanzi scompare
Sostituito prima dall'arcivescovo di Genova poi da quello di Milano
Le posizioni si avvicinano sempre di più a quelle del cardinale Martini che intanto era andato in pensione mentre le vecchie passioni da bioeticista si affievoliscono sino a scomparire
Ci sono temi che tirano di più la politica politicante le questioni sociali banalità parte il fatto che le prediche divengano ormai troppo spesso la modalità con cui si preferisce parlare di Società di politica di attualità piuttosto che di Cristo
Non voglio dire scrive anni che la cronaca non possa talora servire anche come punto di partenza per un sermone domenicale credo però che un vescovo dovrebbe volare molto molto più alto
La realtà è che un cattolico oggi sente la voce dei suoi pastori forse un po'a sproposito
I Presidenti della Conferenza episcopale per esempio offrono al Paese periodicamente una lunga e circostanziata analisi dei fatti senza tralasciare di prendere posizioni sulle vicente mediatiche più attuali
Nonostante queste analisi si siano talora illuminanti non so
Se è proprio questo che è richiesto un successore gli apostoli qualcuno ricorderà il vescovo Agostino Marchetto sino a poco tempo fa interveniva di continuo per esprimere la sua posizione sull'ultimo provvedimento del Governo o sull'ultima dichiarazione più o meno intelligenti e di questo di quel Ministro
Puntualmente dovevo uscire una nota della sala stampa vaticana per mettere in chiaro che la posizione di monsignor Marchetto
Non era quell'ufficiale del Vaticano ne nasceva ogni volta un ridicolo balletto di dichiarazioni e smentite con solo effettuo ridurre la voce della Chiesa
Altro Franco del VCO continuo insignificante noioso dei politici di turno che se non ammettono dieci Comuni triste comunicati stampa al giorno si sentono male
Abbiamo bisogno conclude Francesco Agnoli di uva mini di Dio che parlino con lui e di lui quanto fanno i politologi
E i e i giuristi e gli economisti ricordino che c'è spesso un laico che lo sa fare meglio compiuti competenza
I sa se questo richiamo la politologi avrebbe trovato concorde
Don Gianni Budget Bozzo però e anche fuori di dubbio
Che questa polemica nei confronti di monsignor Agostino Marchetto va oltre la questione degli immigrati e torno
Riguarda piuttosto la visione del tutta interna crescita logica direi quinti
Della interpretazione del Concilio Vaticano II anche se sul tema dell'immigrazione occorre dire che monsignor Marchetto è stato facile profeta quanto annunciò che di politiche delle
Nazioni
Europea fu sull'immigrazione avrebbero portato lutti eh dolore
Con questa
Considerazione finale si chiude la puntata
Odierna di rassegna stampa vaticana l'appuntamento come sempre per domenica prossima grazie per l'ascolto e la buona Pasqua
Abbiamo trasmesso la rassegna stampa vaticana dj seppe di le questa