Imprese e politica

Utile d'impresa e politica lo spazio settimanale di radio radicale dedicato al mondo delle attività produttive oggi dedicheremo tutta la puntata la congresso che si è tenuta la settimana se a Chianciano dei Radicali Italiani con delle interviste che abbiamo realizzato in quei giorni con degli ospiti che in qualche modo sono legati a questa trasmissione
Inizieremo sentendo Patrizio Puglia in moto l'imprenditrice che nostri perfezionate io al suo padre ascoltato riconoscono insomma che c'era chi ha raccontato in assemblea plenaria
Il dramma che sta vivendo insomma di aziende agendo in particolare che non sta pagando e avanza questi soldi da oltre due anni insomma e la sta mettendo in seria difficoltà economica poi sentiremo per interviste
Una comprino Scalenghe
Perché è un altro imprenditore di imprese che resistono che ha fatto un intervento nella Commissione
Economia e dove anche avanzato due proposta insomma che sono al vaglio dei radicali è un altro ospite di Andrea
Giudici indole professore universitario e componente l'Istituto Bruno leoni che ha fatto un intervento sui temi economici
Lei appunto sempre in Commissione poi chiuderemo con
Due deputati sono sono
Che sentite spesso nominare in questa trasmise in questa rubrica e sono Marco Beltrandi Antonov Misiani suppongo sentiremo prima Antonio Misiani votato Pd e tesoriere dediche intervenuto al
Congresso dei radicali italiani in più oltre a portare il saluto
Il gruppo dirigente del PD anche parlato
Della legge che porta il suo nome e quella di Marco Beltrandi poi chiuderemo con Marco Beltrandi a cui abbiamo chiesto appunto di fare anche un punto su
Come stanno andando la raccolta di firme insomma copra i deputati
Allora iniziamo sentendo
Quello che somma
Sentendo punto Patrizia guglie modo abbiamo registrato subito dopo il suo commosso intervento alla all'Assemblea del
Devo dire che esternare i propri sentimenti in queste manifestazione con tutte queste generiche persone importanti diventa difficile da gestire
Però sono stata contenta aveva una bella sensazione son contenta che ha i radicali mi abbiano dato un pochino di voce perché con tutto quello che ha fatto ultimamente ho visto che non ho avuto riscontri a nessun'altra parte
Vogliamo ricordare brevemente la sua storia
Certamente la mia storia comincia un po'di anni fa quando sono cominciate pensi problemi in Italia della
La crisi cominciava quando i clienti hanno cominciato a non pagare
A rinviare i pagamenti che tutti dicono solo sono novanta centoventi io sono anni oramai che sanno in arretrato e mi sono trovata a un bivio che ho dovuto decidere cosa fare però continua andare avanti
Con i problemi che non riuscendo incassare eolici pagare i fornitori invece pagare i dipendenti non esce pagare le tasse quindi vi lascio immaginare le cartelle di Equitalia
Ricordiamo insomma lei a a un'impresa insomma che fino a qualche anno fa quanti dipendenti aveva
Ma io fino a tre anni fa arrivavo quaranta dipendenti in alcune punte addirittura sessanta oggi oggi sono arrivata dieci purtroppo sto pensando di diminuire ancora
Elena quindi lavora
Del per conto terzi o
Cioè al cliente insomma finali sì il lavoro in entrambi i casi perché fanno sport faccio lavori di contro terzisti facendo impianti e però cercato anche di produrre cose mie tipo macchinari
E però a me che mi hanno procurato i problemi che oggi perché il cliente si rifiuta di pagare perché
Addotto mille
Storie che servono per non pagare la legge italiana glielo permette
E quindi questo è
Vogliamo ricordare l'azienda non vogliamo dire nome trovano Anna è un'azienda che è in crisi o non è in crisi
Ma le aziende in Italia penso che già ne siano tutte in crisi svilupparsi e si sia a livello dell'azienda
Certamente con l'azienda grossa è una grossa acciaieria e quindi non ai non è che non paga perché non ha i soldi alla fine il succo è questo
Non paga perché si è impuntato comunque diserbo da Banca io come tanti altri fornitori perché so che comunque hanno giacenze con altri fornitori
Allora adesso dopo questo intervento cosa che spero insomma
Spero di riuscire a smuovere un po'le coscienze di tutti perché per questo che il mio problema comunque non è solo mio problema è un problema di tante piccole aziende che facciamo da banche e fornitori ai nostri clienti Pardo
E che moriamo perché questa cosa e ci fa sta facendo more eternamente morire insieme a tutte le altre problematiche cosche si assommano
Lei è una diciamo non ospite fissa la le nostre nella mia rubrica insomma imprese politica domandare abbiamo più volte affrontato questo tema insomma dei pagamenti alle imprese
è come lei sa benissimo trovare quello che è un problema che lei è l'unica forza che e riuscita esternare questo problema
Mentre gli altri ce lo raccontano in privato ma si guardano bene raccontarcelo in pubblico ecco insomma lei per un'imprenditrice se ci può spiegare per quali sono i motivi insomma
Secondo lei ripresa ed è per penso che possono essa anche abbastanza evidente certamente dopo trentacinque anni che faccio impresa ho deciso che non voglio farmi ricattare alle grosse imprese voglio rendere pubblico e quelle che sono i problemi delle piccole imprese perché l'Italia è fatta da piccoli in paese e devono poter
Continuare a vivere
Così le annotiamo tutte ma il senso l'omertà come si direbbe in Sicilia degli altri come perché paura di perdere il cliente cose
Certo certo certamente di base c'è la paura delle ritorsioni era ritorsioni nel cliente e ritorsioni vari perché comunque ci sono le ritorsioni
Io però ho deciso che me ne fa
Posso dirlo
Non ebrei degli otto preferisco rinunciare a un cliente prepotente ma far valere le mie ragioni perché se sei anno stiamo sempre zitti abbassiamo la testa
Non abbiamo più nessun diritto né imprenditore non c'è un più avere diritti sono doveri questo non è più fare impresa questo è un suicidio
Allora o ci sui ci diamo tutti
Ottenemmo fare impresa non me l'ha fatta è un'altra legge capisco che lei non porre corrisponde giustamente responsabile solo dei suoi mentre da se però a me noi successo insomma le puramente anche a conoscenza di aver sentito in questi anni
Degli imprenditori già falliti Gegè che hanno chiuso l'attività a perché grande impresa insomma non l'hanno pagati
Credo ancora avanzano dei soldi però hanno rifiutato di raccontare pubblicamente la loro storia insomma lei
Come che penso perché succede questo insomma non
Ma non è facile metterci la faccia essere mentre è sempre uno non ha più niente da perdere ormai disse ridotto non è proprio con sì non è proprio perché non ho niente da perdere e si vede che comunque hanno trovato l'escamotage per continuare a lavorare per mettere su un'azienda perché se no non ci credo nemmeno io
Chiaro chi è in primo che sulla sua pelle che simpatici sulla sua pelle
Deve uscire fuori perché non può accettare un un
Un discorso come questo non può accettare quindi le risorse dice loro conti si contenta di perdere tre quattrocento mila euro e non denunciare la Buccino chiamiamolo così perché poi alla fine stiamo parlando di aguzzini
E non pur di tornare a lavorare con questo qua che li pagherà più a babbo morto come si
Certamente certamente purtroppo il gli imprenditori sono state bit rate sempre solo a lavorare lavorare lavorante nella testa bassa
Non tutti hanno ancora il coraggio di dichiarare la sua al momento
Ed era la voce di Patrizia Guglielmo consumare
Avrà raccontato quelle erano le sue sensazioni o forse sono state le sue sensazioni e dopo l'intervento che aveva tenuto in plenaria
Ora ascolteremo Pino Scalenghe un altro imprenditore che partirà e imprese che resistono e ha fatto la mia appunto
Nettamente Commissione dove ha avanzato delle proposte poi cedo subito dopo a seguire sentiremo Andrea giudici in professore universitario e membro del Bureau leoni che la
In Commissione ha parlato e altri temi e che ci riassumerà nella nell'intervista iniziamo punto con io Scalenghe buongiorno a tutti le due proposte che ho fatto riguardano
Una in regime di tassazione dell'IRAP che è un'altra il discorso dell'IVA
Sono due proposte molto operative perché
A delineare conosce strategie sia in tutti i bravi ma poi la fine bisogna fare qualche piccolo passo queste due proposte potrebbe rappresentare qualche piccolo passo a favore delle piccole e media impresa
Allora la prima il discorso dell'IVA
L'IVA all'incasso le aziende pagano l'IVA nel momento in cui emettono la fattura si però questo siccome sappiamo benissimo che un problema anche
è legato a un problema anche di costi non è necessaria non si può fare probabilmente tempra presenterebbe per lo Stato un costo comunque non è una riforma a costo zero
Allora l'IVA all'incasso attualmente funziona per fatturato di sotto i duecento mila euro quindi c'è già il problema è che duecento mila euro sono i fatturati di una tecnico di un libero professionista
Bisognerebbe portarla cinque milioni di euro rientrerebbero molte piccole imprese
Sarebbe esclusivamente un problema finanziario nel senso che
Lo Stato non avrebbe l'IVA nei tempi in cui l'oggi ma ce l'avrebbe posticipata
Quindi significa che questo non sarebbe un aggravio per i costi per le disastrate finanze pubbliche assolutamente no è un problema di posticipare un incasso
La posti il posticiparlo di allo Stato consentirebbe anche di poter posticipare l'esborso le aziende in questo momento di crisi in cui l'azienda ne fatturati ridotti le banche chiudono il credito i clienti e non pagano
Gli consentirebbe di avere un piccolo volano finanziario per superare l'emergenza
Questa è la prima proposta la seconda proposta riguarda l'IRAP che è una tassa che come sappiamo per le piccole imprese va a colpire soprattutto il lavoro quindi chi occupa persone
A nell'imponibile di questa tassa il costo del lavoro quindi più persone occupi più paghi
E
Garantendo
Quindi praticamente cioè è un disincentivo ad assumere assolutamente è un disincentivo ad assumere sono premiate le aziende che automatizza no e sono penalizzate le aziende che utilizzano manodopera
La la proposta e quella di
A parità di gettito quindi non riducendo il gettito dell'IRAP
Eliminare dall'imponibile dell'IRAP il costo del lavoro
Allora una primarie ipotesi era quella di compensare questa riduzione attraverso un aumento della tassazione delle rendite finanziarie il famoso dodici e cinquanta portarlo venti
Un'altra alternativa interessante che è stata spinta dal Presidente della P Torino io l'ho sentita la scorsa settimana
E quella di
Eliminando dall'imponibile dell'IRAP il costo del lavoro aumentare la percentuale
Che viene applicata sull'IRAP in modo tale da garantire viene nel la costanza del reddito quindi in quel modo
Ciò che va allo Stato in termini di Herat rimarrebbe inalterato verrebbero penalizzate molto meno le aziende che occupano personale e un pochettino più in modo distribuito le aziende che non occupano personale
Due proposte concrete che darebbero molto respiro al manifatturiero in Italia se è vero che il problema in Italia e occupazione bisogna cercare di
Favorire l'occupazione favorire le imprese che occupano persone
Siamo con Andrea Gori CIN dell'Istituto Bruno leoni professore lei è intervenuto alla Commissione economica dei radicali poi ci farà la sintesi del suo intervento
Sì
Il mio intervento si è basato soprattutto su tre punti essenziali
Privatizzare liberalizzare e semplificare parto dall'ultimo punto la semplificazione cioè semplificazione del fisco in Italia non solo abbiamo un fisco
Che ci toglie tanti soldi ogni anno ma soprattutto è difficile pagare anche queste tasse molte volte il pagamento diventa quasi un'avventura
Le classifiche internazionali che lavoro benché quindi sono indipendenti hanno mostrano che l'Italia il peggiore Paese fra quelli della
Dell'OCSE e la
La difficoltà nel pagamento raggiunge livelli
Della Repubblica della Repubblica russa quindi siamo a livelli veramente tragici
Ed è per le imprese insomma quello che avete quantificato quanti sono gli interventi dei i pagamenti che devono fare le volte devono intervenire a pagare insomma le perdite di tempo anche quantifica do in termini di ore sì sì sempre questo studio quindi sempre indipendente ci ci mostra che in Italia ci sono oltre trecento ore che ogni impresa deve dedicare per pagare il
Le tasse bianche una stima degli oneri burocratici che era stata fatta nel due mila quattro
Di più o meno equivale a sedici miliardi di euro ogni anno solamente di costi della burocrazia quindi dei costi enormi per le imprese per il sistema Italia
Che non sono tasse ma sono costi per pagare le tasse sono costi per pagare le tasse ogni anno più o meno sedici miliardi di euro
Poi lei nel suo intervento insomma intervenuto su come sappiamo benissimo che non si possono fare moltissimi interventi a favore del sistema con dell'impresa anche favore domani delle riforme che dell'euro il feroce perché non ci sono soldi
E lei ha rilanciato una proposero anche vecchio cavallo di battaglia dei radicali che quella dell'abolizione delle Province
Ma lei avete fatto uno studio con vissuto Brione Bruno leoni stimando anche i costi che i centri di i benefici che avrebbero questi questa abolizione ce ne vuole un po'spiegare
Chi è assolutamente l'abbiamo fatto uno studio più o meno due settimane fa è uscito sul sito all'Istituto Bruno leoni ma antecedentemente a Roma anche pubblicato un libro che si chiama abolire le Province nel due mila otto
Questo studio permette di evidenziare che eliminando il livello delle Province si possono aver dei risparmi compresi fra un miliardo e mezzo due miliardi di euro l'anno quindi una bella cifra per lo Stato italiano
Queste risparmi derivano
Principalmente dell'eliminazione dell'amministrazione gestione controllo cioè tutte le attività rimangono in essere
E vengono date ad esempio a Regioni e Comuni oltretutto con questa stima non viene toccato personale cioè noi ipotizziamo che tutto il personale venga trasferito ad altre amministrazioni
Quindi non è vero come è stato detto da qualche parte insomma è un fautori e le Province che non risolvere sarebbe un costo un risparmio minimo perché comunque resterebbero a carico dello Stato tutti i dipendenti che corre
Bisognerebbe continuare a pagare non sono né cento nei duecento milioni di euro solamente il costo politico cioè per avere i politici provinciali più o meno la nostra stima intorno ai centotrentacinque milioni di euro
Eliminando il livello di
De livello provinciale e
Mantenendo tutti i dipendenti delle Province la stima di risparmi più o meno fra un miliardo e mezzo due miliardi di euro
Senta poi un altro tema che lei ha toccato nel suo intervento e quello delle liberalizzazioni insomma però è pure vero che le liberalizzazioni che sono state fatte in Italia sono sarà un po'anche un po'mascherata insomma
Cioè da intervenire o e come eventualmente per evitare gli errori del passato le liberalizzazioni in Italia a mio parere non sono mai state fatte molto si sono fatte delle privatizzazioni cioè vendere le aziende pubbliche a dei privati e molte volte
Questo è stato fatto male vediamo il caso Alitalia ho scritto un libro su questo punto e do che si chiama la privatizzazione infinita perché è stata privatizzata
Infinita che è costata più o meno cinque miliardi di euro ai contribuenti italiani le liberalizzazioni in Italia siamo indietro i Simo
I nostri indici di liberalizzazione sono fra i più bassi in Europa e abbiamo tanto da imparare da tanti altri Paesi non solo europei ma anche si può pensare un come Singapore o
Prepara anche negli Stati Uniti
A proposito lei ha parlato adesso all'Alitalia restiamo nell'ambito trasporti e liberi già azione ormai di questi giorni mi pare il quindici o il venti
Dovrebbero essere scremato delle manifestazioni di interesse che sono state fatte
Per liberalizzare la Tirrenia e per i privati dare la per Tirrenia e l'area consociata Siremar cioè lei cosa ne pensa di questa realizzazione e soprattutto questi quasi settecento milioni di euro di debiti che fine fanno
Chissà
La domanda e molto politica poco economica perché Tirrenia sarebbe dovuta fallire già diversi anni fa un po'come Alitalia
Teniamo conto che solo il gruppo Tirrenia fra il due mila quattro il dottor al due mila cinque due mila nove ha ricevuto più o meno un miliardo di euro di contributi statali per sopravvivere e arrivare alla fine al fallimento
Occorre come andrà a finire
Tirrenia probabilmente a a mio parere verrà data a qualche consorzio privato che avrà la fortuna di avere delle linee in concessione quindi sussidiato e dallo Stato in oneri di pubblico servizio e quindi premi per i privati
Manica hanno già manifestato il loro interesse probabilmente si venderà
Sì De Marco punto interrogativo il sessantacinque per cento settanta per cento dei ricavi di questa azienda pubblica in realtà sono dovuti a sussidi quindi a mio parere ci saranno poche imprese che saranno interessati private che saranno interessata a questo
A questo a questo Barack Obama questa barca di stata diciamo
Forse
Vi saranno attori pubblici come la Regione Sicilia tramite Mediterraneo o altre non so regioni che interverranno ma in realtà non si tratterà di climatizzazione pensarci si passerà da un da
Dalla dal Ministero diciamo da Fintecna che Consigliere alla Regione Sicilia che non mi sembra un gran passo in avanti
Ed era
La voce di Andrea giudici in dell'istituto brulé Bruno leoni in precedenza avevamo sentito Pino Scalenghe che uno dei coordinatori nazionali di impresa e se esistono ora
Sentiamo l'intervista abbiamo registrato subito dopo l'intervento che ha tenuto in Assemblea Antonio Misiani del PD
Mi si hanno in questo questa accoglienza e radicali come è sembrata
Molto positiva un congresso attento emergono idee interessante e come sempre
Tradizione nei congressi radicale in dibattito vivace fuori dagli schemi
Sono molto contento insomma di avere potuto portare contributo del Partito Democratico partito che molto vicino e radicale insieme radicali vuole confrontarsi sul futuro del Paese sulla costruzione dell'alternativa al centrodestra
Voi lei con questa proposta di legge insomma avete messo in atto insomma questa collaborazione proficua con tra due forze che sono diverse ma comunque
Vicina insomma cosa vi prefiggete ci sono altre iniziative in cantiere o
Su tante cose la pensiamo assolutamente allo stesso modo sul tema del piccole e medie imprese del ruolo che possono svolgerle per lo sviluppo del Paese
Noi radicali stiamo lavorando insieme io e Marco Beltrandi ma ho presentato questa proposta
Che in anticipo rispetto alla nuova direttiva europea propone di definire regole certe
Per accelerare i tempi di pagamento delle impresa nei confronti delle imprese della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese oggi l'Italia è lontanissima dai parametri europei
E questo è uno dei grandi ritardi che il Paese ha accumulato rispetto agli altri Paesi avanzati dal mercato funziona male
E questo produce danni per miliardi di euro alle imprese che sono costretti a fare da Banca involontaria
Nei confronti delle grande impresa della pubblica amministrazione
è una riforma da fare una riforma a costo zero è un esempio di come si può e si deve lavorare per cambiare
Questo Paese con coraggio con determinazione sfidando gli interessi costituiti che in Italia hanno sempre bloccato ogni tentativo di modernizzazione del Paese su queste su altri temi noi Radicali ci siamo e questo credo che sia positivo per tutto il centro sinistra
Quindi continua questa collaborazione ma quello diciamo manca dalla parte radicale Ancona mancanza di un dialogo costante in qualche modo insomma lei cosa ne pensa
Ma questo Congresso è venuta Rosi Bindi Presidente nazionale del Partito Democratico
Ho portato il mio contributo c'è attenzione sicuramente il ruolo della delegazione radicale all'interno del gruppo parlamentare del Partito Democratico è attivo e di pace
Un bel contributo di idee partendo
Da culture politiche diverse ma che hanno la voglia di confrontarsi di ragionare insieme per
Costruire un'Italia diversa perché questo credo che sia obiettivo comune del Partito Democratico e da radicali in una fase di grave crisi e difficoltà economica ma anche politica del Paese
Un'ultima domanda che già abbiamo assistito all'intervento di Patrizia Guglielmo otto l'imprenditrice che ha raccontato la sua una delle pochissime che si espone in questa
Riceve a Roma
Di denuncio pubblicamente i ritardi di pagamento ma i ricatti a cui sono sottoposti i piccoli imprenditori da parte delle grandi impresa già ma che pagano fanno disfare disfano sulle il tema dei pagamenti sulle commesse eccetera
è una cosa mi è sembrato di quell'intervento che pensata anche commovente nel momento in cui le scoppiata a piangere pensando alla famiglia insomma suo superiore
è stata una testimonianza insieme cruda e toccante mi ha colpito molto ed è il segno di come i problemi che vivono sulla propria pelle milione il piccolo imprenditore in questo Paese siano rimasti
Uguale a se stessi nonostante tanti anni di Governo di P.D.L. lega che a parole se sono sempre proclamati vicini al mondo dei produttori e delle partite IVA in realtà la lega Nord e PdL hanno fatto solo chiacchiere su questo tema
Questi problemi sono rimasti assolutamente uguale prima in credo che in qualche caso peggiorati
Io sono assolutamente convinto che centro sinistra il Partito Democratico insieme radicale debba ripartire anche da questi problemi anche dei problemi
Di cinque milioni di imprenditori che possono essere il motore
Del rilancio del Paese
E con i quali bisogna costruire una grande alleanza per lo sviluppo una grande alleanza per il rilancio del Paese perché siamo tutti sulla stessa barca come giustamente ha detto Pier Luigi Bersani lavoratori autonomi lavoratori dipendenti
Italiani che hanno voglia di scommettere sul futuro del loro Paese
Alla voce di Antonio Misiani deputato tesoriere del PD nonché Coop primo firmatario insieme a Marco Beltrandi della legge che regole targa menti tra alla pubblica amministrazione impresa e tra le imprese tra loro adesso sentiamo Marco Beltrandi dei Radicali Italiani c'è un po'il punto sulla legge punto che abbiamo accennato di cui abbiamo accennato che porta il nome tuo di Antonio Misiani insomma ieri
L'ho annunciato anche la firma sul palco aveva nel tuo intervento anche di
Della vedovanza ma siccome siamo confirmed ma ci sono ci sono novità
Ma le firme arrivano continuano ad arrivare arrivano colorito abbastanza lento io credo che dovremmo assolutamente velocizzare un'iniziativa di raccolta in modo da riuscire in pochi pochissimo tempo
A raccogliere ancora i nomi che sono più
Probabile di firma che di quelli che dichiarano di firmarla e non l'hanno firmata vedi sì certo
Non c'è il minimo dubbio
E e dopodiché e dopo aver fatto questo niente dobbiamo assolutamente fare l'ultimo atto della presentazione
Nel senso che è già stata presentata non c'è un ulteriore passaggio che devo fare in in collusi con la So con l'ufficio legislativo della Camera
E e poi a quel punto con una forza che ci deriva da queste firme più di ottanta lo voglio ricordare da tutti i gruppi politici eccetto la lega
Forti di questo dovremmo chiedere in tutti i modi che se ancora
Questa maggioranza questa legislatura dieci ad esprimere un minimo di attività politica
Io mi auguro che questo provvedimento come dovrebbe essere nelle cose venga vada davvero in discussione tra l'altro insomma anche l'adesione di Silvano Moffa per esempio che il Presidente
Dell'Arco della Commissione lavoro insomma io credo che sia anche da questo punto di vista un fatto piuttosto importante
Possiamo dire neanche tra la propria la presentazione cioè la raccolte le firme la presentazione queste questa legge è successa anche un altro fatto cioè che noi ancora non abbiamo trattato nelle nostre interviste prole
Che la Unione europea ha approvato una direttiva che va esattamente in quella direzione quindi questo rafforzerebbe viene quindi sia Amber anticipato un'esigenza che viene sentito a livello europeo
Ah sì si dimenticava anch'io questo aspetto che non è secondaria e sì perché quando abbiamo scritto questa legge con Antonio Misiani
Noi siamo andati anzitutto a vedere le esperienze degli altri Paesi
Ma poi visto che il contenuto della direttiva europea
Già si conosceva noi lo abbiamo anticipato nella proposta di legge per cui abbiamo anche avuto la soddisfazione che poi la direttiva uscita poi sappiamo se non in tutto si interviene con una legge prima che la direttiva diventi vincolante in Italia circolano come minimo un paio d'anni quindi è per questo anche che serve comunque la legge
Ma temete all'interno
Lobby che possano remare contro questa perché diciamo abbiamo va benissimo di sappiamo dei pagamenti della pubblica amministrazione che sono più
Che poi fanno parte anche di questa legge fa sono molto citati in molti interventi queste invece enti diciamo
Gli aguzzini dei piccoli imprenditori e fanno ora sono rappresentanti di potenti lobby già aperte in mente che possono interverrà tra le ruote ci si questo pericolo cioè come
Cioè per i conti pubblici nel senso che sicuramente
Mi immagino che da parte di Tremonti ci saranno degli ostacoli da superare
Così come immagino che la con una Confindustria che domina atta molto spesso da grandi imprenditori al contrario dei nove del novanta per cento dei piccoli dei medi che soffrono
Possa mettere ostacoli e però sappiamo di avere il consenso della pubblica opinione se riusciremo a raggiungere perché anche c'è ricordiamo che spesso abbiamo visto che c'è un silenzio da parte degli organi di informazione
Su questo tema che non sono stata e che non hanno trattato questo tema e volevo farti anche un altro mando oltre sugli organi di informazione due parlano diciamo che potrebbe esserci una certa avversione di Tremonti siccome voi spesso Tremonti viene
Considera un uomo molto vicino alla lega insomma o la lega molto vicino a Tremonti prevediamo mi sarebbe dal punto di vista potrebbe essere questo rifiuto della lega
Di firmare questa legge che la legge che perfino i conti dovrebbe
Andare nel verso il loro elettorato Gelli ci potrebbe essere un nesso tra queste due
Potrebbe esserci in ma vediamo è perché
è vero quello che dici tutto e che poi lei questa legge tutela gli interessi di quello che viene accreditato come loro elettorato quindi vedremo fino a che punto la lega ora sostenere
La logica di Tremonti a scapito dei cittadini dei piccoli imprenditori e quanto invece voleva rappresentare anche la sua base elettorale vedremo sarà molto interessante
Ed era la voce di al punto di Marco Beltrandi in presenza avevamo sentito Patrizia Guglielmo doppino Scalenghe Andrea giudici in Antonio Misiani la puntata di imprese politica si conclude qui vien da sé fra lui e un saluto buon proseguimento con i programmi di Radio Radicale risentirci alla prossima settimana