Intervista a Mario Staderini sull'indagine per la morte in carcere di Simone La Penna

Il costante stillicidio di notizie di morto in carcere si arricchisce oggi di una notizia la notizia che ci riferisce in prima pagina il quotidiano romano il Messaggero morì a Regina Coeli indaga in sette tra medici e infermieri di cosa si tratta serata di un
La morte in carcere di un anno fa esattamente un atto un anno fa si numero appena tre da due anni era stato arrestato per detenzione di stupefacenti stato ho fatto
Ho lasciato morire in carcere appunto di fame soffriva di anoressia evidentemente e
L'ennesima vittima probabilmente
Della legge sugli subito a certi ma ne parliamo con Mario Staderini Segretario di radicali italiani che dire
Di questa è una buona notizia una cattiva notizia che teorizza evidentemente che è morta che è morto in quel modo favola notizie che
Comunque
La giustizia sta procedendo a vaste
Ma sicuramente dobbiamo dire che abbiamo appreso tutti quanti dopo un anno di questo di questo evento solo grazie al fatto che sono state aperte delle indagini io credo comunque che la morte di firmo nella penna è evidentemente una
Pigno difettato
Una fettina di Stato perché non solo le responsabilità individuali che saranno accertati dei magistrati
Hanno hanno una è un loro ruolo ma perché a detti insomma non quelle di uno Stato uno Stato che ormai è un delinquente professionale che consapevolmente tiene sessantotto mila persone nelle celle
Che potrebbero invece ospitarne quarantaquattro mila e l'ho fatto privandoli di assistenza psicologica lo ha dimostrato
Il nostro Ferragosto in carcere di cure mediche adeguate salvo riempirle di psicofarmaci per gestire in quella maniera un ordine è impossibile altrimenti da gestire
Io credo che però vada sottolineato che il vero mandante di questo a sua figlia di Stato
Per chi vuole la penna come per Stefano Cucchi eh quella politica criminogena costituita dal proibizionismo sulle droghe che trasforma i consumatori in fuori legge e i tossicodipendenti in criminali
Cioè che noi andiamo a vedere i dati ancora
Ancora di pochi giorni fa sono oltre ventotto mila su settantotto mila i detenuti che sono in carcere per violazione della legge sugli stupefacenti
Mentre se consideriamo i consumatori che in questi anni hanno subìto procedimenti amministrativi e penali per mera detenzione di droga arriviamo al numero di cinquecentocinquantatré mila persone
Cioè è evidente ormai che occorre quanto prima superare il proibizionismo sulle droghe e abbattere i suoi costi sociali civili economici
Tra i quali non c'è dubbio che vanno ricomprese anche le torture a cui sono costretti detenuti nelle carceri italiane e con il che anche gli agenti gli agenti penitenziari
Ecco quello che colpisce di questa vicenda tanto
Non non siamo noi a fare l'accostamento con l'altro caso quello di Stefano Cucchi lo farò
Lo stesso Messaggero ma in effetti è inquietante come credo ragazzo che aveva entrava usciva gli usi pedale sostanzialmente perché soffriva di anoressia aveva proprio grossi
Problemi
Non volta che è rientrato in carcere
Continua a manifestare queste anziana gravare questi i suoi sintomi e nonostante questo appunto non si sia fatto un nulla per risolverli questo problema
Quello che il cui cerchiamo di e cerchiamo di indicare con Rita Bernardini e gli altri compagni che ogni volta si stanno
Mobilitando
Per cercare di risolvere pezzo dopo pezzo quelli che sono i problemi endemici delle strutture carcerarie italiane allora che si vada in carcere
Per
Così quindi situazioni in cui il carcere non è ammissibile per il semplice motivo che e le condizioni mediche di salute male scrissi pericoli più pericolosità sociali vengono meno e quindi non necessiterebbero di potere a vere
Una detenzione come unica soluzione
Beh tutto questo va risolto a monte con un intervento legislativo che purtroppo con il disegno di legge Alfano che ormai
Votato sarà approvato al Senato senza prevedere quindi
Quelle soluzioni necessarie ma soprattutto e lo ripeto
Quello che deve essere la priorità della politica italiana oggi
Cancellare i reati senza vittima in uno Stato liberale di diritto non esiste reato se non c'è una vittima e di fronte al consumo
Di stupefacenti ma anche alla detenzione all'eventuale vendita che risulta essere il reato esclusivamente perché lo Stato
Pone
è una legge che questo poco fa ardire ai codici penali beh di fronte a queste incongruenze assenti di vittime va cancellato priorità mente questo reato perché abbiamo visto che anche e Petti
Incredibili sulla vita delle persone non solo in quanto consumatori e abuserei che abusano a volte di troppe
Ma perché poi in cadono incappano nella nelle maglie della giustizia della ma la giustizia italiana e si ritrovano quindi a dover fare il loro calvario tra carceri tra strutture
Sanitarie delle carceri tra procede mitra anche lo ricorderemo al congresso di radicali italiani di venerdì ventinove ottobre
Di situazioni in cui semplicemente per violazione di privacy per violazioni di di quelle che sono lì diritti minimi e la dignità di una persona umana anche prima di andare in carcere
Semplicemente perché colpiti da un procedimento penale infamante che soprattutto nelle province italiane nelle piccoli città nei piccoli paesi ha un valore distruttivo per la psiche
Dico una persona semplicemente perché beccata consumare o a detenere droga
Bene di tutto questo credo al congresso radica italiani ne parleremo con tanti esperti per aggiornare
Quella conoscenza che le lotte radicali in tanti anni hanno portato sul fallimenti del del proibizionismo delle proprie per evitare che altri campi come quello di Simonetta Pinna come quello di Stefano Cucchi
Debbano essere commentati e a periodicamente dai giornali senza che poi si arrivi alla soluzione dei ex grazie Mario Staderini