Verso la costituzione di una Macro Regione Adriatico-Ionica

Però
Metto in via
Io poi
Finora
Romano voglio policlinico di quelli
Comincia
Se
Doveroso io pongo al mattino
Dagli atti in continuazione documenti da con contenuti
Non
Martignacco in continuazione
Rispettando
No e se non viene
Manifesti trae origine
Valida
Sembra mai
Quando
Ci si fa
Preso
Seminando illustri professionisti accennavo l'avvocato anche
Abbiamo sono
Dopo dopo il dibattito
Rimane
Magari
Presentabile onestà
Ma
Non
Allora
Possiamo cominciare
Possiamo
Sono raccomandate incominciamo
I lavori
Anzi
Senza
C'è
Con
Salve a tutti San Francesco vero direttore dell'interprete internazionale rivista portare all'obiettivo dedicate alla politica estera carattere con l'ambizione di occuparsi delle nuove dinamiche con cui si misura la comunità internazionale dopo i grandi cambiamenti apportati dalla globalizzazione
La progressiva estinzione dello Stato nazione opposto individuo i suoi diritti e i suoi valori al centro di una nuova dimensione comune cosmopolita interdipendente
E nella comunità internazionale che ha bisogno di essere interpretata e poi regolata l'interprete attraverso
Riportarci riflessioni rappresenta un po'il tentativo
Di analizzare gli accadimenti dei nostri giorni di cimentarsi con la complessità di queste trasformazioni
Riflettendo su quelle idee che potrebbero consentire all'individuo di cogliere sfruttare le opportunità che il futuro gli riserva l'interprete
Ha collaborato con il Ministero degli affari esteri la Regione Puglia
All'organizzazione di questo workshop verso la costituzione di una macroregione adriatico ionica pensato
In linea con il
Dibattito in corso sulla strategia europea per la costituzione di macroregioni delle nuove realtà di integrazione appunto
Europea attraverso lo strumento della cooperazione territoriali
La macroregione raccoglie in un'unica iniziativa istituzionale tutte le Regioni italiane orientali
Friuli Venezia Giulia Veneto Emilia-Romagna Marche Abruzzo Molise Basilicata Puglia Calabria Sicilia
E otto Stati dell'Europa sudorientale la Grecia l'Albania la Croazia la Slovenia al Montenegro la Bosnia Erzegovina e la Serbia
Questa conferenza vede il patrocinio del Comitato delle Regioni dell'Unione europea la collaborazione di ANSAmed Radio Radicale in qualità di media Patrese
Illustro brevemente come si svolgerà la mattinata i lavori saranno aperti da Silvia Godelli assessore al Mediterraneo della Regione Puglia
Proseguiremo con un dibattito tra i rappresentanti delle Regioni italiane dell'area che ringraziamo per la partecipazione moderata da Paolo Martini che Direttore di Radio Radicale
E a seguire in conclusione il Sottosegretario agli Esteri senatore Alfredo Mantica e Mercedes Bresso che il Presidente del Comitato delle Regioni dell'Unione europea saranno intervistato da Stefano polli che è responsabile dell'aria internazionale dell'agenzia anzi
Durano anzi quanto mai interessanti perché stamane
Alfredo Mantica nel sede spesso ospitati da Nichi Vendola no
Incontrato i rappresentanti delle Regioni italiane sarà importante capire quanto è stato convenuto per rendere più possibile questo ambizioso
Tratteggi col percorso che quello
Di compiere i passi necessari per la costituzione di una macroregione a cavallo dei mari Adriatico e Jonio
Una nuova euroregione che rilanci le relazioni
Regionali tra Paesi membri e Paesi candidati accorciando i tempi di adesione dei Balcani occidentali nell'unione europea
Allora dopo aver salutato chi ci ascolta per radio anche sulle frequenze di Radio Radicale preso go Cosimo Lacirignola Presidente della Fiera del levante di dare il benvenuto ufficiale agli ospiti
Allora avesse indirizzo di saluto al Presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna
Buongiorno benvenuto
Questo importante appuntamento sono lieto di portare anche
Il saluto l'attenzione dell'al Consiglio regionale pugliese
Che è convinto e consapevole che il futuro delle Regioni e in una logica di coesione di area vasta
Unirsi rafforzarsi fare sistema
Questa è un'indicazione suggerito da buon senso ma è soprattutto un obiettivo dettato dalla politica comunitaria al realtà locali dei Paesi dell'Unione e di quelli che si candidano a farvi parte
Per la Puglia
La macro regione adriatico ionica è un'opportunità straordinaria
Non solo per la validità del progetto in sé ma per il compito di capofila assegnato alla nostra Regione nell'ambito della iniziativa comunitaria
E il riconoscimento di un ruolo strategico assicurato dalla posizione geografica di cerniera del sistema euromediterraneo
Per una conquista garantita dalla vocazione di sempre a guardare verso l'orizzonte non come un confine
Ma con uno spazio da raggiungere da conoscere nuove realtà in cui entrare in contatto
E abusato ormai
Affermare che il mare non ci divide ma ci unisce
E comunque assoluto nel Tevere quello didattico quello ionico ve tende si è visto a diventare un bacino interno del vecchio continente
Il Presidente Vendola ha giustamente parlato del mare come architrave del nuovo modello di organizzazione
Un elemento di coesione perché viale una sua a sua volta un soggetto coeso nel quale possono trovare cittadinanza allo stesso tempo nuove dinamiche di crescita regionale
Quelle della
Delle realtà già integrate nella compagine comunitaria e quel quelle degli Stati balcanici che aspirano al percorso integrazione
Il Consiglio regionale della Puglia crede in questa programmazione strategica e ne seguirà agli sviluppi
La vostra attenzione d'altra parte non nasce oggi e confermata dalla intensità con la quale abbiamo seguito un progetto che ha diversi punti di analogia si muove dopo tutto lungo le stesse direttrici e somma buona parte degli stessi
Protagonisti
Mi riferisco alla costruzione di un jack di un Gruppo europeo di cooperazione territoriale
Un nuovo soggetto giuridico nel
Nel quale regioni e autorità locali e nazionali potranno consorziarsi
Si tratta di uno strumento destinato ad organizzare e gestire interventi di cooperazione transfrontaliera transnazionale e interregionale
Nel più niente mesi del due mila dieci un gruppo di lavoro di rappresentanti dell'Assessorato regionale al Mediterraneo e dell'UPI dell'area vasta della metropoli di Bari e dell'AICCRE ha esaminato la materia per conto del Consiglio regionale
Fare conclusioni ha rilevato che rispetto alle delle Regioni il Jack zitti e dotato di una personalità giuridica
è uno strumento definito in maniera univoca e chiara dal regolamento comunitario e consente di accedere più facilmente ai finanziamenti della Unione europea
A vantaggio dell'euroregione quindi c'è la possibilità di coinvolgere anche Paesi esterni all'Unione europea
Ne ha già
Avrebbero infatti un ruolo necessariamente marginale
Si può pensare probabilmente al jazz come ad uno strumento utile e flessibile per la crescita il rafforzamento delle macroregioni
Potrà programmare organizzare e gestire azioni di cooperazione territoriale su vari livelli
è urgente il contributo di studi e valutazioni sul getta Adriatico come sta diventando altrettanto ingente quello reso boh alla macroregione adriatico ionica al quale si aggiungeranno le indicazioni del convegno odierno
Sulle ragioni con
Per le quali non credo nella Regione Salento per esempio non
Non piuttosto nella forza che può venire dalla valorizzazione della diversità siamo contro le micro regioni
In realtà il territorio perché riteniamo che le realtà territoriali che si ritrovano intorno a strategie comuni di sviluppo
Realizzano interventi di reciproco interesse sostegno
Piccola piccole Europa complementari nella grande Europa ma una sua identità delle genti quella dei cittadini del continente con questo spirito che
Porgo a tutti gli intervenuti all'illustre ospite i colleghi
Era per del delle regioni rappresentante del Governo il saluto del Consiglio regionale riconfermo Lagrange attenzione del Concilio gialle pugliese per questi progetti importanti attraverso i quali fa crescere
In maniera significativa le nostre comunità
Buon lavoro
Grazie
Allora il Presidente era Cerignola ci raggiungerà ampio avanti adesso è il momento di cominciare e aprirà i lavori l'assessore al Mediterraneo della Regione Puglia organizzatrice di questo convegno Silvia Godelli
Grazie mille vorrei dare l'avvio a questa nostra importante sessione di lavori
Portando innanzi tutto il saluto
A agli esponenti di Governo nella persona del sottosegretario Mantica del Ministero degli Esteri e alla Presidente Bresso e Presidenti dice Presidente Assessori
Delle regioni italiane a tutte le autorità e ai
Gli amici che sono intervenuti
La iniziativa di oggi e che è frutto di un lavoro molto intenso condotto assieme al Ministero degli Esteri e anche
A una rivista che è l'interprete internazionale
Cioè ha condotto alla giornata di oggi
Avendo già acquisito una serie di elementi di un giudizio su cui sarà possibile a nostro avviso intensificare e accelerare
I percorsi come è tutti sappiamo gli orizzonti del due mila venti gli orizzonti indicati dalla Unione europea
Prefigurano scenari che determinino salti di qualità all'interno degli obiettivi di politica di coesione ma anche nel quadro non solo degli obiettivi di Lisbona
Ma anche di quegli obiettivi che in questa fase attraverso la cooperazione territoriale
Hanno costruito relazioni istituzionali e sociali
Ed economica oltre che culturali come un arco di Paesi molto vasto che
Circonda il nostro Paese per quello che riguarda l'Italia e la Puglia
La nostra Regione ha ritenuto di potersi inserire in questo percorso
E tutti gli elettori è un'interfaccia costante alle altre Regioni italiane della sponda adriatica e della sponda jonica
Per costruire assieme
Nel quadro di una proposta dell'intero sistema Paese una opzione che assume il nome di macroregione adriatico ionica
Rispetto a cui abbiamo alcuni presupposti di grande rilievo
Innanzitutto è un percorso già compiuto già arrivato abbia una destinazione nell'area baltica
Dove il
La capacità
Di
Mettersi insieme dei Paesi dell'area a prefigurato percorsi
Di lavoro comune e anche di riconoscimento istituzionale
Ma sappiamo essere anche
In dirittura d'arrivo la macroregione danubiana
Che rappresenta un'altra area vasta interregionale Inter statale con interessi comuni componenti di coesione che possono essere valorizzati
E messi a regime attraverso questo percorso
Il contesto territoriale in cui ci muoviamo noi regioni italiane dell'arco Adriatico ionico
Regione Puglia che ha il doppio affaccio come a tutti noto sia sul mare Adriatico che sul Mediterraneo
Per il tramite del Mar Ionio e un percorso che vuole individuare degli step di particolare rilievo uno degli step su cui intendiamo lavorare
Di concerto con il ministero e di concerto con le istituzioni europee e quello di promuovere nei tempi più rapidi che sia possibile
Il processo di allargamento che consenta ai paesi europei della sponda balcanica di entrare in tempi almeno relativamente certi
All'interno del più ampio consesso dei paesi interni dell'Unione europea
Ovviamente le attività di questi anni degli anni immediatamente precedenti all'attuale e degli anni che verranno
Prima fino al due mila tredici termine dalla programmazione europea
E poi nell'intercorso che andrà dal tredici al venti
Dovranno vedere rafforzarsi
Di iniziativa non soltanto di cooperazione territoriale ma anche di natura istituzionale politica
Signora nelle sedi bilaterali e multilaterali che nelle sedi coniugate tra Governo italiano eh Unione europea questo è un percorso che noi riteniamo auspice di grandi risultati
Per ricomporre la corona dei Paesi europei anche con i Paesi terzi attualmente che hanno una ultimi secolare storia dell'Europa
E che sono per noi partner diretti e immediati di azioni di sviluppo comune
L'altro aspetto che va ovviamente attivato e un percorso istituzionale ma anche un percorso economico e procedurale
Che consenta
Per le ragioni della convergenza
Che afferiscono a questo programma d'individuare una forma per coniugare le politiche di macro regione
Con le politiche di sostegno atti ancora non è pronto a uscire dalla convergenza o di uscì o ne uscirà per la prima volta nel due mila tredici
Dunque una visione o l'orizzonte in cui gli obiettivi di sviluppo e di sostegno alle Regioni
Della convergenza si collochino con gli obiettivi di competitività delle altre Regioni italiane
Interessate e agli obiettivi di con
Sviluppo con i Paesi della sponda balcanica della sponda Adriatico orientale nonché con i Paesi esterni e interni dell'arco ionico
L'ultimo aspetto che io vorrei richiamare e che esistono già del aggregazioni
Che stanno in qualche modo costruendo dei percorsi
Di lobbying tra regioni italiane e regioni dell'altra sponda segnatamente la sponda adriatica
Mi riferisco almeno a due di queste iniziative all'iniziativa didattico jonica e l'euroregione Adriatica che pur non avendo ancora una configurazione istituzionale ufficiale
Hanno costruito percorsi virtuosi
Sia al proprio interno nelle azioni di cooperazione che nelle attività e iniziative di lobbying nei confronti dei gli altri partner e dell'Unione europea
Dunque un audio che può essere come dire molto ricco molto denso di spessore ma rispetto a quelle accelerazioni
Vanno iscritte nelle nostre agende politiche e nella nostra capacità di iniziativa
Una delle possibili risposte alla crisi
Perché
Le risposte alla crisi siano multiple differenziate
Ma consentano anche di introdurre nelle prospettive di uscita dalla crisi quelle forme di cosviluppo che a partire dai temi focali di interesse comune consentano a grandi aree geografiche
E persino ad aggregazioni del tutto nuove come quella di una prossima speriamo macroregione adriatico ionica di diventare coesi integrati in pari tempo competitivi
All'interno di nuovi scenari
Economici e istituzionali politici politici e sociali a livello mondiale grazie buon lavoro a tutti
Grazie Assessore facciamo un passo indietro i saluti del Presidente della Fiera del Levante Cosimo Lacirignola
Sarò veramente
Telegrafico anche perché il mio compito ridente mi costringe ad andare a partecipare a diversi incontri
Un saluto deferente al Sottosegretario Mantica ai Presidenti di Regione qui presenti alle autorità politiche che sono qui a a celebrare è un momento importante a lanciano iniziative dieci anni dagli accordi
Che si fece ad Ancona
E quindi in questa in questo contesto e il il fatto che si svolga qui a Bari alla Fiera del Levante questi importante iniziativa questo lancio di questa nuova iniziativa ci riempie che orgoglio
La Fiera del Levante nelle lei nel suo DNA ha uno sguardo interessato verso rilevante verso l'Oriente verso i Paesi che si affacciano
Sull'altra sponda del Mediterraneo abbiamo un'attenzione particolare partecipiamo con le nostre impresa e con le nostre fiere
In quest'area ecco perché per noi questa riunione
Ascolta un significato che va al di là della simbologia
Ho significato di attenzione verso di diversi territori saluto il presidente Bresso ed un significato anche di attenzione verso
Verso questo nostro territorio Europa mediterranea i Balcani
Che guarda con speranza e con grande grande grande interesse in quest'area che diventerà inevitabilmente tra qualche anno parte integrante del dispositivo europeo
La Fiera del Levante danni a iniziato un percorso che che di rappresentare al meglio i territori
La vocazione
Verso Oriente una vocazione spicca altissima te quella se nei prossimi mesi saremo presenti in ovviamente in
In Macedonia in Albania in Kosovo per cercare di aprire nuove opportunità nuovi mercati
Non soltanto per quanto riguarda chi nostri rappresentanti i nostri imprenditori ma anche nuovi canali culturali grazie ancora e benvenuti alla Fiera del levante
Grazie Presidente prevede partecipanti al primo dibattito di accomodarsi sul palco dove cominceremo tra qualche minuto la prima parte del nostro workshop
E utilizziamo il sono tutti i rappresentanti delle Regioni prego potete accomodarvi
Utilizziamo questo breve intervallo per presentarvi il nuovo portale di Anzio meglio che segue in modo speciale questo workshop
Tra qualche giorno sul sito sono anche disponibile alcune interviste video realizzate per il portale dell'agenzia Ansa ce lo illustra Stefano polli
Che è responsabile dell'aria internazionale dell'agenzia Ansa che comprende bellissimi relazioni esteri diplomatico ANSAmed già desk inglese ed esca spagnolo e Vaticano
Buongiorno pochi minuti non voglio rubare troppo tempo alla al convegno
Voglio ringraziare prima di tutto per l'invito che è stato rivolto alla all'Ansa e ANSAmed per essere presenti per noi è importante essere qui perché riteniamo che
Il rapporto con le regioni sia fondamentale fondamentale per un'informazione che voglia essere moderna e al passo con i tempi
Alza Med l'Agenzia del Mediterraneo dell'ANSA è nata nel
Due mila e quattro con un obiettivo molto chiaro un obiettivo ambizioso quello di essere un grande strumento di dialogo
Di scambio di formazione
Di scambio di idee
Di scambio culturale e di incontro per le istituzioni del Mediterraneo istituzioni nazionali e istituzioni regionali e locali per le imprese anche per i cittadini per i popoli del Mediterraneo
In un momento in cui i rapporti fra nord e sud del mondo sono complicati nel momento in cui si è parlato allora forse a torto di scontro fra civiltà in un momento in cui è giusto secondo noi che l'Occidente liste e il mondo islamico
E il mondo del Mediterraneo abbiano più strumenti possibili di
Da dialogo
Avevamo un sito dal due mila e quattro fino a pochi mesi fa che riteniamo abbia fatto un buon lavoro ma che al quale siamo stati e siamo molto affezionati ma che probabilmente ha fatto il suo tempo era il momento di
Rinnovarsi e all'inizio dell'estate
Abbiamo lanciato il nuovo portale di ANSAmed che potete vedere sullo schermo è un portale
In altre lingue in italiano in inglese in arabo
Viene viene realizzato con una redazione centrale che sta a Roma e con il contributo di tutti i corrispondenti che Lanza in tutti i Paesi del Mediterraneo e in tutte le regioni italiane
è un portale che si occupa di gli argomenti classici tradizionali istituzionali quindi la politica l'economia
Ma che vuole appunto essere un portale diverso che ma giusto portare moderno multimediale con video conforto aggiornato in tempo Correale più tardi
Come vedete abbiamo già messo sul sito una dichiarazione del sottosegretario agli esteri rilasciata pochi minuti fa prima di entrare al convegno quindi un sito un portale aggiornato e Pinna tempo reale ma che oltre agli argomenti classici vuole
Affrontare anche gli argomenti che sono di interesse delle istituzioni dei cittadini
E quindi il mare l'ambiente l'energia la cultura
Eccetera
In questo in questa in questo nostro lavoro noi abbiamo due punti che riteniamo fondamentali uno è il ruolo delle Regioni
Come detto pensiamo che il ruolo delle Regioni sia fondamentale per un dialogo vero strutturato e concreto nel Mediterraneo
Gli enti locali i grandi e piccoli enti locali spesso hanno più possibilità sono più agili delle Grandes delle grandi istituzioni nazionali
E per questo noi vogliamo avere un rapporto molto forte con le regioni italiane e con le Regioni e degli altri Paesi che partecipano a iniziative come questa della macroregione Adriatico ironica l'abbiamo già una collaborazione con alcune regioni italiane sono quelle che hanno tradizionalmente storicamente Ikea rapporti con la sponda sud del Mediterraneo ma un altro punto per noi fondamentale che noi riteniamo che l'Adriatico lo ionico che vogliono e lo Ionio
Debbano entrare
Con grande forza in questo dialogo e vogliamo che entrino anche nel nostro portale di Piazza Meda noi a avevamo un altro portale che si chiamava sito Balcani fatto dall'Ansa
Che adesso non abbiamo più da alcuni mesi
Perché il sito Balcani confluirà nel nuovo portale di ANSAmed perché siamo convinti
Che questo dialogo funzionerà se tutto il Mediterraneo
Verrà coinvolto in maniera totale con determinazione e con grande volontà
La nostra voce la nostra quota quindi è quella di partecipare a tutto tondo e con tutte le forze che Ansa e anzi a me possono mettere in campo per partecipare a questo neo nuovo dialogo di cui il convegno di oggi è una tappa che riteniamo molto importante grazie
Grazie
Grazie a Stefano porli do la parola allora Paolo Martini approfittando per dirvi che l'interprete internazionale realizzerà prossimamente un libro
Un primo libero elettronico interattivo dedicato alla macroregione ionico adriatica con gli atti di questo incontro e contenuti nuovi
Realizzato per questo strumento innovativo che sarà possibile consultare i suoi fondo asporto e smartphone e hai Pampaloni Martini
Pongo allora certo
Era
Questo
Fatto
Ma
Poiché
Le
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Poi
Ugo
Che il
Credo
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Quello che
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Corruzione non del frammentazione secondo logiche diciamo tribali micro territoriali che non hanno più alcun significato se il Salento
Che mettesse di essere una Regione per cui ora è una regione del cosmo e diventasse ore una Regione
Il fascino che oggi lo contraddistingue
Mentre
Perché noi dobbiamo impegnarci per la macro regioni aderì ionico adriatica provo a dirlo con
Vorrei spiegarlo ahimè eliporti vorrei spiegarlo i bambini di una scuola elementare perché è importante
Il tanto importante che l'Europa riscopre il proprio mare riscopre i rapporti con il Mediterraneo e uno degli elementi della crisi
Del progetto di allargamento di consolidamento dell'Unione europea e come si dice nell'aver smarrito le radici le radici sono qua le reti ci sono nel rapporto con questo Mediterraneo
E un architrave del Mediterraneo è costituito dall'Adriatico quante storie
Quante fu gestioni l'Adriatico delle Repubbliche marinare l'arco l'Adriatico veneziano l'Adriatico greco l'Adriatico di queste coste
Dei suoi straordinari incredibili paesaggi l'Adriatico i tanti colori e le architetture insomma
Ladri attico e anche
Problemi comuni
Problemi gravi che dobbiamo affrontare insieme l'Adriatico con il Mediterraneo patisce i problemi della mutazione climatica se la temperatura del mare e continuerà a salire
Noi dovremo confrontarci diciamo in maniera strutturale con una sfida drammatica quella della desertificazione
Del bacino del Mediterraneo a partire dall'Adriatico già oggi ci dobbiamo confrontare con il problema delle utilizzazioni di Adriatico e le alghe sono un assedio alla nostra economia ittica alla nostra economia turistica
Allora mettiamo insieme le forze
Per dire come si affrontano questi problemi
La Puglia
Ha guardato gli incendi boschivi di Grecia avendo l'angoscia di una storia fatta anche di morti ammazzati dal fuoco ma la Puglia di oggi
Corte di una protezione civile che un modello d'avanguardia in tutta Italia e vorrebbe diciamo così costruire forme di cooperazione con le altre Regioni sul tema della protezione civile
Ho fatto due esempi e dica cosa stiamo parlando stiam parlando di territori che appartengono all'Unione europea
Di territori che non appartengono all'Unione europea ma che sono in fase di pre-adesione oppure di territori che ancora diciamo così non interrogano
Il proprio destino o che l'Unione europea non intende per il momento in cui appare nel proprio progetto di allargamento back noi
L'Europa del futuro dobbiamo costruirla così
Con le frontiere mobili e fluide e con frontiere fatte di politiche di cooperazione di coesione
Di allargamento concreto con le buone pratiche di una cittadinanza planetaria che sappia diciamo mettere al centro in un mondo che parla solo di competizione le virtù della parola cooperazione
Grazie
E allora adesso chiederei invece all'altro Presidente che qui seduto con noi causa è uscito da questo incontro è arrivato un incontro riservato prima di venire
Qui secondo lei il l'idea di arrivare nel due mila quattordici quando le presidenze dell'Europa saranno della Grecia e dell'Italia a questo progetto praticabile realistica
Ma intanto no io non sono arrivato in tempo per l'incontro preliminare non so cosa
Sia caduto però immagino
Che si è approfondito un tema che conosciamo molto bene noi Regioni italiane
Della sponda adriatica
Per la verità parlo anche in qualità di Vicepresidente dell'euroregione Adriatica che abbiamo costituito qualche anno fa
E che ha svolto in questi anni è un lavoro egregio direi di partecipazione di
Di approfondimento di temi che oggi appartengono sempre di più alla cultura dei nostri territori dei popoli che noi rappresentiamo sia al di qua che al di là della sponda dell'Adriatico e questo è un lavoro enorme
Che oggi credo dia valore aggiunto alla possibilità di
Costituire davvero questa
Davvero nel senso istituzionale del termine questa macroregione
Benissimo io Adriatico io unica perché e più ampia e completa il disegno
Che avevamo e Maggia immaginato qualche anno fa
Riprende un un'iniziativa politica
A livello governativo di
Una diecina di anni fa e credo che possa
Oggi tentare di raggiungere il suo obiettivo nel
Di costituzione nel due mila quattordici credo ci siano tutti gli elementi
Vorrei fare una sola considerazione aggiuntiva che è quella della preoccupazione perché è indubbio che c'è tanto entusiasmo tanta voglia di collaborare al di qua al di là delle sponde del mare
Io non so se riusciremo con facilità probabilmente riusciremo ma la strada tortuosa difficile
In un'Europa che finora ha di fatto ce lo dobbiamo dire trascurato la politica mediterranea
Non è un caso che si accennava prima alla perdita di identità
Non è non è un caso che tutti gli osservatori
Economici macro economici dell'Europa che ogni anno si riuniscono prevedono sempre più uno sviluppo dei corridoi importante di comunicazione del nord Europa
E nemmeno e dubbio tanto da mettere in dubbio l'idea
Che si possa in qualche modo prefigurare uno sviluppo dell'Europa che trascuri sempre di più l'area del Mediterraneo e questo per noi credo delle Regioni italiane ed in particolare del Mezzogiorno d'Italia credo che sia
Perdere un'occasione straordinaria
Per riprendere il ruolo che c'è proprio
All'interno di una prospettiva di sviluppo che io credo sia la vera prospettiva di sviluppo per il futuro parliamo di economia parliamo di crisi parliamo
I problemi vari che sono in quest'area ma ci sono tante questioni anche di carattere sociale di convivenza civile di rapporto tra popoli che credo si risolverebbero all'interno di una politica del dialogo
Ecco tutto questo vede il nostro Paese nel suo complesso e ripeto
Non vorrei che questo
Possa diventare in qualche modo un handicap e con il Mezzogiorno d'Italia in prima file
A fare una battaglia che io credo sia una battaglia di civiltà è una battaglia di nuove opportunità per l'Italia intera quella cioè di cominciare ad orientare lo sviluppo
Verso il Mediterraneo e quindi verso i nostri Paesi se all'interno di questo grande discorso queste iniziative portino porteranno a qualche risultato io credo che aver avremmo compiuto davvero un percorso molto ma molto positiva grazie
Su questo palco ci sono a anche dei funzionari che poi molto spesso sono quelli che nelle regioni lavorano preparano i dossier per gli assessori Peri
Presidenti quindi io vorrei sentire alcuni di loro adesso in particolare chiederete Enrico Cocchi che dirige i programmi europei della regione Emilia Romagna
Di spiegarci un po'perché conviene o perché è un progetto interessante quello della macro
Regione perché una delle dei principi abbiamo letto
In questi mesi preparandoci un po'per questo convegno e che non ci sono fondi aggiuntivi quindi si tratta in realtà solo di armonizzare quello che c'è di diciamo far funzionare meglio quello che c'è per le Regioni e allora perché conviene alle Regioni
Beh evidente che siamo come è stato ricordato dentro un processore non siamo più nel'se conviene realizzare o come
Si avrà il come dare un'impronta di come definire un modello organizzativo
E questo vento è particolarmente interessante
Perché tanto dal punto di vista politico quanto dal punto di vista tecnico e amministrativo
Deve fondere due esigenze quelle di rendere la politica la più efficace possibile tra Paesi che sono in un percorso
A vario titolo di evoluzione
Membri dell'area dell'Unione da tempo appena arrivati come la Slovenia Paesi in arrivo che hanno anche meccanismi istituzionali amministrativo nettamente diverse da poter coordinare definire fra di loro quindi livelli istituzionali
L'altro livelli operativi il cubo l'utilizzo della risorsa comunitaria che non è una risorsa regalata
è una ricorso sa che ciascun sistema Paese versa a Bruxelles e che ritorna per creare delle condizioni di collaborazione l'avere la consapevolezza e costruire dei sistemi di relazioni di rapporti su delle strategie forte costruite dalla politica
Consente quindi a livello tecnico di dare gambe di aiutare di rafforzare questo processo
Il Senato poi anche per un momento particolare ne stiamo ragionando in una logica di governance multilivello la commissione il Comitato delle Regioni in particolare sulle politiche di coesione hanno tutto un processo
Di attenzione perché siamo la fase di ridefinizione delle procedimento comunitario sui fondi strutturali e quindi la politica luoghi se nel due mila quattordici ma c'è un processo di avvicinamento
La per la prima volta al come del Trattato di Lisbona da anche a livello regionale la possibilità di poter incidere
E all'interno del proprio sistema Paese nel rapporto con il proprio Governo ma anche
Per altri canali per altre strade verso gli stessi obiettivi in modo complementare di supporto di condiviso è quello che una strategia consolidata
L'occasione che ci si offre prevedere con l'Adriatico è quello di avere Paesi nuove pesi perché l'Unione livelli istituzionali diversi e esigenze comune pocanzi Presidente ci parlava di problemi comuni
E quindi la possibilità di poterli aggredire ci impone una responsabilità oggettiva ulteriore rispetto al passato possiamo anche partecipare a costruire strumenti nuovi
Dobbiamo cercare visto che non ci sono risorse aggiuntive di cogliere l'occasione proprio perché c'è un sistema politico coeso che si pone degli obiettivi raggiungibili chiari e definiti
Di poter essere più incisivo possibile quindi tanto la tecnica politica mai questi sino al momento sono complementari siano i vari livelli istituzionali che nel rapporto fra i due soggetti
Ordo verso
Perché le Regioni là dell'Adriatico ovviamente partono dal Friuli Venezia Giulia dal Veneto e allora io vorrei sentire queste due regioni perché
Uno si potrebbe domandare che cosa tiene insieme la Calabria la Basilicata
Con il Veneto il Friuli-Venezia Giulia che hanno un Pillay normalmente più
Elevato di queste Regione quindi quali politiche comuni possono fare partirei con la vicepresidente del Friuli il dottor Ceriani
Anzitutto grazie
Per questa opportunità di prodotto su questo tema così importante noi
Come Regione Presidente Tondo aderito questo progetto non a cuor leggero sapendo naturalmente che questa domanda che lei ha fatto come molte altre ci sono state poste anche dai nostri cittadini
Abbiamo fatto perché abbiamo può creato creduto e compie una scelta strategica influenza Giulia è una una regione piccola ma abituata da molto tempo avere relazioni internazionali siamo una regione di confine
Abbiamo il il privilegio perché lo considero tale di
Confinare sia con Paesi di lingua tedesca si è conto puramente con Paesi di cultura a slava è questo è stato il fondamento anche dalla nostra specialità quindi
Crediamo di avere come dire una un patrimonio di conoscenza di rapporti e di vicinanza di collaborazione sviluppato in questi anni
Straordinario da mettere a disposizione dei colleghi delle altre
Regioni
Le politiche internazionali
Da noi hanno appunto una storia molto lunga abbiamo una consuetudine quel fondo interregionali fondo interreg ma
Sono nate proprio come leggi dedicate alle aree di confine strutture che hanno proprio il compito di sviluppare questi rapporti soprattutto con l'aria
Balcanica storicamente comma i Paesi dell'ex Jugoslavia
C'è una strutture che si chiama fine azionate che si chiama Informest che sono nate proprio con questo scopo quindi
Lo sviluppo della nostra economia dei nostri rapporti internazionali dei rapporti di sviluppo soprattutto nostre piccole imprese verso i Balcani trova una naturale continuazione complementarità nello sviluppo
Dell'aria adriatico ionica perché è evidente che l'Europa chiede
E queste macro aree abbiano delle dimensioni sufficienti abbia una massa critica sufficiente all'interno di un'OPA che sempre più grande quindi
Non partecipare a questo progetto serve solo per noi un grande errore noi crediamo di portare in più come dicevo prima il fatto di essere contemporaneamente non sembri una presunzione
Un paese che e lo snodo sia parlasse nord-sud che parlasse est ovest dell'OPA proprio per la nostra
Particolare collocazione geografica ci sono progetti che ci interessano quelli dell'energia moltissimo quelli della portualità su Trieste e su Monfalcone ma si è parlato di protezione civile di turismo
Quindi sono convinto che la maggiore efficienza nell'utilizzo solo pecche c'è richiesta all'interno di quest'aria su progetti condivisi si potrà vedere sicuramente protagonisti noi come
Naturalmente interlocutori non europei ma come soggetti attuatori proprio in forza del fatto
Questo punto di vista abbiamo una certa esperienza da me trasposizione che i nostri colleghi
Grazie restiamo ancora sulla importanza di questo progetto e anche su come dire quello che succede in Europa vi avete vi abbiamo raccontato che ci sono già delle macro regioni una in Costituzione un'altra già
Attiva da tempo la domanda che vorrei fare a Marco ballati della delle Regioni Marche perché l'Italia riesce sempre ad arrivare tardi su queste cose perché altri Paesi riescono
Ad integrare le loro politiche quindi a costruire strumenti come questo in modo più efficace di noi
Ma anch'io innanzitutto devo ringraziare la Regione Puglia per aver
Promosso questo incontro
E soprattutto ringrazio il Presidente Vendola per il calore con cui
Credo intenda intendere a sostenere l'idea Progetto della macroregione adriatico ionica
Devo dire però che questa volta l'Italia non è in ritardo perché da voi ci siamo mossi diciamo immediatamente dopo l'approvazione della Regione del Baltico se voi ricordate la Regione del Baltico
E in stata approvata alla fine di ottobre del due mila e nove
E già a dicembre del due mila e nove ad Ancona abbiamo cominciato a promuovere avvalendoci di uno strumento che al suo segretariato permanente proprio da Ancona cioè l'iniziativa adriatica jonica
E la sensibilizzazione degli altri Stati che partecipano a questa iniziativa
E in certi del gennaio due mila e dieci la prima delibera che è stata assunta dai senior fissa accede a rappresentanti
E i Ministeri degli esteri degli otto Paesi che aderiscono all'iniziativa adriatico ionica e poi è del cinque maggio due mila dieci l'accordo che è stato siglato dai Ministri degli esteri nel portare in sede europea questa idea progettuale
Devo anche dire però che proprio il territorio marchigiano ha avuto come posso dire una lunga sensibilità su queste problematiche perché
Di
Non voglio ricordare nella comunità di lavoro dell'Adriatico
Centrale e meridionale costituita già nelle mille novecentottantanove e che comprendeva tutte le regioni italiane dall'Emilia Romagna finale Puglie e gli allora o dagli allora sei Repubbliche della ex Jugoslavia ma nel corso del tempo e da parte di tutti i progetti di cooperazione che le Regioni
Italiane hanno promosso sull'altra sponda in conseguenza
Dei noti eventi bellici si era creato una Commissione è una serie di rapporti che via via si erano andati consolidando
E quindi voglio dire non è assolutamente casuale che esistono delle organizzazioni a Rete che
Peraltro hanno tutte loro segretariato permanente ad Ancona ma agli voglio ricordare il Forum delle Camere di Commercio comprende quarantatré camere di commercio dell'Adriatica dello Jonio
Il Forum delle città a circa ottanta aderenti di forma delle città dell'Adriatico uniati ogni foro dell'Università comprende ventisette atenei quindi l'euroregione adriatica e
Ha sede a Pola anche questa riunisce le regioni italiane e quindi e un tessuto di cui la la macroregione adriatica jonica dovrà valersi e in questa sede vorrei dire
Tutte queste strutture che fanno darete un po'a se stanti nelle ipotesi della creazione di una macroregione adriatico ionica dovranno collaborare diciamo così proprio tra di loro per costituire un intero sistema adriatico e jonico
L'altra osservazione che vorrei fare e di chi in parte è già stata accennata
è che la creazione di questa Regione
Avrà una funzione politica importante e cioè quella di tentare di spostare l'attuale attenzione dell'Unione europea sul versante sud est disperso il quadrante sud-est dell'Europa perché in questo momento
Come voi sapete gli approvvigionamenti energetici dell'Unione europea vivono dal nord e quindi sono privilegiate i territori che stanno nel nord est
Cosa che in questo momento ha penalizzato questo quadrante sud orientale e quindi la macroregione adriatico ionica potrebbe diventare un un momento di riequilibrio di questa politica europea
Ultima osservazione che vorrei fare peraltro già accennata dal Presidente Iorio e che non si pensi che la costruzione di una macroregione sia
Un evento o di facile realizzazione
è un elemento è un obiettivo estremamente complesso perché richiede la compartecipazione dei vari livelli istituzionali
E
A livello agli stessi livelli istituzionali ad esempio mi riferisco a livello regionale richiede rinunci richieste ed accordi perché ognuno avrà portare avanti i propri progetti
E dobbiamo essere invece consapevoli che i progetti che dovranno interessare questo territorio dovranno essere pochi
Proporsi e assolutamente condivisi e quindi a questo punto dovremmo stringere tra le Regioni una forte stretta una forte accordo di di coesione
Ultimissima considerazione non abbiamo detto dobbiamo essere pronti per il due mila e tredici due mila quattordici io però vorrei fare un'altra osservazione cioè
Noi dobbiamo essere pronti prima
Dobbiamo essere pronti prima perché se è vero che con l'approvazione della macroregione del Baltico è stato detto no nuovi fondi europei noi dobbiamo sapere che già oggi si stanno mettendo in piedi
I nuovi regolamenti per il due mila quattordici due mila venti
Se si stanno mettendo in piedi ora noi dobbiamo essere in grado entro il due mila dodici
Di aver fatto già un nostro piano di azione in modo che andremo a negoziare con l'Unione europea prima che escano i regolamenti perché una volta che sono usciti regolamenti sarà molto difficile
Pensare aderì a risorse aggiuntive per il discorso delle macroregioni quindi
Il mio invito è quello di stringere presto il nostro accordo metterci metterci a lavorare insieme grazie
Grazie a lei allora
Continuiamo a questo questa carrellata di di Regioni andiamo al Veneto un dirigente della Regione il dottor Diego Vecchiato che ci dice
Il chiedere il visto che lui dirige le relazioni internazionali
Della Regione
La stessa domanda un po'che ho fatto alla al Friuli
La vocazione di queste regioni di solito si immagina che guardi più a nord che a sud può invece scegliete diciamo dico osteggiare l'Adriatico e lo Ionio ci dica perché
Noi senz'altro lo guardiamo anche al nord però ed è stato anticipato dal rappresentante del Friuli mi permetto di ricordare
Che soltanto dal mille novecentosettantotto che intratteniamo rapporti internazionali che sono rapporti a trecentosessanta gradi
Mi ricordava qualche giorno fa un collega che un funzionario del Ministero affari esteri
Che siamo la Regione che ha
Concluso più accordi di collaborazione tra tutte le Regioni di tagliare abbiamo un po'di competizione qualche volta con la Lombardia nel mondo
Son tornato ieri da Shanghai dove cioè un padiglione
Dedicato esclusivamente alla città di Venezia
Ma nuova e non è questo il momento il luogo per ricordare che l'apertura internazionale del Veneto è risalente ed è ampio più importante rappresentare il perché il Veneto credo e convintamente questo progetto
è un perché che si suddivide in tante ragioni diverso molto sono sono già state molto opportunamente rappresentato da chi ha proceduto ha preceduto
Sicuramente le nostre quattrocentosessanta mila imprese non tutte mono buona parte di queste non possono non avere interesse ha un rapporto sempre più sistemico con tutta l'area mediterranea di cui Adriatico rioni collare adriatico ionica
Un elemento un tassello la parte fondamentale
Sicuramente il fatto che da pochissimo da poche settimane è stato attivato un collegamento diretto tra Shanghai e Venezia
Di quei pochi sanno ma che in pochissime settimane sta già creando qualche
Attenzione nei grandi porti del nord in particolare un Oddo Amburgo Rotterdam perché rende non solo per Venezia ma per tutta la portualità adriatica estremamente interessante competitiva la possibilità di vedere
Mentre noi si ragione opportunamente si progetta la possibilità di vedere tutte le nostre Regioni diventare interessanti per i traffici che per Shanghai scendendo poi Reolon Congar Macao risolvendo per l'India il suo ex
Arrivano poi nel nostro nel nostro mare
Sicuramente interessante il dare sistema ha detto bene il collega delle Marche
Non tantissimi progetti pochi importanti progetti che faranno sistema dei tantissimi progetti che hanno visto tutte le nostre regioni e anche il Veneto ovviamente impegnate nelle collaborazioni tra le due aree
Ha fatto bene il Presidente Iorio ricordare come c'è un'anticipazione
Importante a questa questa idea questa progettualità che diventa lungimirante ma forse quasi necessaria dell'euroregione Adriatica che di cui il Presidente Iorio vice Presidente che ci ha visto anche qui convintamente partecipi
Poi
Mi sia consentito da da veneziano non posso farne a meno sicuramente l'Adriatico nome solo Veneto
Però
Non lo dico io lo dicono storici e qualcuno
Qualche amico già sorride sapremo dove vado a parare va ricordato è un dato ineccepibile un dato oggettivo che va messo a disposizione
E che come veneti nelle nostre collaborazioni troviamo come asse fondamentale anche io credo che questo progetto
Quella millenaria storia mille anni di storia della Repubblica di Venezia per i paesi dalle città dell'Istria dalle città costiere della Dalmazia a Cattaro a Corfù a Lodi a Cipro accredito fino a San Giovanni d'Acri
Vedesse apporto sicurezza portò commerci potrò traffici porto la capacità di dialogare di portare stabilità
La stabilità non è competenza delle Regioni e competenza degli Stati degli organismi internazionali questa è un'area in cui la stabilità la sicurezza sono e saranno sempre più fondamentali forse collaborare nel campo dell'ambiente della cultura dei commerci
Diventerà noi ne siamo certi un contributo fondamentale dell'autorità regionali i temi della stabilità e per questo non possiamo non essere convinti di questo progetto vada sostenuto
Grazie
Andiamo a una piccola regione che però è sempre molto virtuosa nella
Nel nella gestione nell'utilizzo dei fondi qualche settimana fa abbiamo sentito il Presidente De Filippo raccontare l'aveva già fatto
La storia dello sport di Trenitalia con la stazione ferroviaria di Matera che non c'è siccome è quello dei trasporti è un grande nodo che riguarda la la macro regione
Come può questa questo progetto
Fare arrivare una stazione anche a Matera magari
Bene intanto grazie alla Regione Puglia G e qui io devo dire che in questi giorni tra mentre in Italia c'è un discorso quasi quotidiano
Proprio per questa necessità dove doveva tenere questa progetta interessa particolarmente proprio perché neppure il punto sul problema mobilità
Il problema trasporti su questi programmi questa grande difficoltà dalle reti infrastrutturali
In questa lamenta particolare di crisi
Bisogna puntare a Progetto comuni di grande
Validità importanza che officiante no un sistemi sul territorio
O nuovamente crediamo per questa questa progetta potrebbe andare ad individuare indomito
Rassicura mente e Canarie prioritari nello sviluppo di quelle aree che necessitano come la nostra Regione che conosciuta per turismo per l'ambiente e il rapporto con l'Energia
Crediamo che abbiamo veramente necessitanti i tenenti questo canale prioritario nel sistema di sviluppo nella sempre zelanti hanno difficoltà perché mancano questi canali
Non si può parlare di competitività se non si sa non si entra in un meccanismo più ampio
A noi la rete di collegamento a l'amico perché il mare che bagna uno dei due mari che bagnano alla nostra Regione l'uranio ma
Noi immaginiamo in quel caso anche un collegamento in corridoio che possa vedere il Tirreno collegato alla Ionica e quindi
Proseguire nel percorso proprio di di sviluppo che è stato individuato individuato in questo progetto
Non abbiamo a tutte le caratteristiche pur essendo una Regione piccola e
E tutti quelli da quando in salsa che possono essere valorizzate
E crediamo che nel sistema proprio del potere contrattuale dura macroregione ed è la condivisione ma soprattutto l'elemento importante della cooperazione tra le varie Regioni i vari Stati
Potrebbero dare alla nostra Regione al nostro territorio questo sviluppo e di cui tanto
Parliamo e che sarà forse magari vedere arrivare a mattina Ferrovie dello Stato che ancoraggi non abbiamo nonostante mettere conosciuta come una città
Dall'UNESCO si è sviluppata molto negli ultimi anni anche per le produzioni cinematografiche e che sono conosciute in tutto il mondo
Hanno alla necessità ha molta recettività
Mai collegata a male presto purtroppo lo si può risolvere solo per pochi in momenti ma non si può garantire un servizio come e quando e deve essere sopperito un disservizio come quando ha sopperito a quello nazionale
Grazie Assessore Lhasa Gentile della Basilicata un altro assessore che qui si
Su questo palco e Mario Caligiuri assessore alla cultura della regione Calabria
E con esperienza di amministratore anche molto vivace attiva nella mescolare le culture quindi questa vocazione diciamo di questa macroregione come incrocio di storie di culture diverse ci vuole dire qualcosa su questo Caligiuri
Credo che sia importante quello che stamattina si sta facendo perché secondo me
E affronto due nodi centrali italiana mio punto di vista il primo in ruolo sotto e il secondo che la scommessa italiana di diventare finalmente un Paese mediterraneo
E
In questo quadro bisogna vedere quello che stanno facendo gli altri Paesi nel Mediterraneo stanno investendo o soprattutto Paesi che sono extra-europei
Che cercano di intercettare quelli che sono i prodotti e servizi della fabbrica del mondo la Cina l'India il Brasile
E quindi questo con riguarda anche la a il ruolo del subdola debolezza delle
Regioni jonica
Del subito e quello che perché c'è un rapporto molto interessante c'è uno studio recente citato anche dal Presidente Napolitano uno studio fatto professore Savona
Che darebbero fatto da UniCredit insieme con
La Banca d'Italia coordinato da Savona che ci spiega che la Puglia perde il diciotto virgola otto per cento del PIL
A favore della fuori regione la Sicilia il ventisei virgola sei e nove della Calabria il trentuno virgola tre
E il nove i nove decimi di questo peso e viene riversato nel resto d'Italia quindi il problema giustamente viene puntualizzato
Tra
Quello che si produce e quello che si
In porta quindi in questo divario sta il problema centrale sotto cioè perché
Il tutto alla massa enorme di risorse che vengono inviate al sodo compresi i fondi europei hanno una sua funzione quella di mantenere auto ed elevato il lavoro e la produttività del nord inteso come regione italiana
Ma detto questo
Le regioni e in questo progetto che un progetto importante devono essere sostenute dallo Stato
Perché chi si muove all'interno di quest'area si muove con sostegno dell'Autorità centrale e anche a questo riguardo va creata una sinergia tra pubblico e privato che diventa quanto mai importante
Per realizzare la macro ragione occorrono due condizioni essenziali
è un impegno economico pieni per realizzare le infrastrutture e lo diceva
Una collega della della Basilicata ci sono i corridoi cinque otto e dieci
Che consentirebbero alle aziende italiane di poter penetrare all'interno dei delle dei mercati dei Balcani dove troviamo come concorrente maggiore la Turchia
E
Quello che si era ipotizzata Barcellona e nel novantaquattro cioè quello di far diventare il Mediterraneo l'area di libero scambio più estese nel pianeta entro il due mila dieci non si è verificato quindi una grande investimenti in infrastrutture
In secondo luogo un impegno politico e diplomatico la presenza
Del sottosegretario Mantica andrebbe in questa
Direzione sia noi andiamo verso l'allargamento dei Paesi balcanici quale ruolo può avere d'Italia
Cioè se non un ruolo di influenza di queste aree di questi di questioni Paesi
Quindi sono Paesi che vanno fortemente stabilizzati
Dove c'è una presenza marcata della criminalità finanche Nelli nei gangli più profondi dello Stato e ed teniamo conto che noi abbiamo anche qualche migliaio di soldati
Al di là dell'Adriatico che forse
Sarebbe il caso di fare ritornare al più presto quindi questo è un incontro estremamente positivo
Perché credo cerca di creare la rete delle Regioni il Presidente Vendola parlava di lobbying e cerca di costruire un sistema nazionale per identificare finalmente
Quelli che sono gli interessi nazionali sempre così incerti all'interno del nostro Paese
A questo sguardo mediterraneo per parlare di visione culturale a uno pensiero meridiano la dimensione del pensiero meridiano che proprio perché siamo in Puglia e saper coniata dal sociologo Franco Cassano
E poi da attualità
Al concetto del ruolo delle Regioni intese in maniera anglosassone come insieme di Stati
Che mi chi ho mai nel novantotto scrisse il libro celeberrimo la figlio dello Stato nazione l'emergere delle economie regionali e proprio queste l'impianto la struttura
Che si sta affrontando e lo dimostrano che macro regioni dei Balcani e del Danubio e e infine ecco o all'approvazione di fondi europei dal due mila
E quattordici poi speriamo di utilizzare quelli che già abbiamo anche perché i fondi che abbiamo avuto ce lo studio da novantuno scuro vengono ex Presidente
Che ci spiega che dal due mila al due mila e sei le regioni del sud hanno otto spesso cinquantuno miliardi di euro che hanno realizzato un aumento del prodotto interno lordo dell'uno virgola due per cento
Questo stesso studio dimostra chi si questi fondi fossero stati buttati dalla finestra avremmo realizzato un aumento del prodotto interno lordo del due virgola cinque per cento praticamente del doppio senza bandi senza spese tecniche senza tutte queste
Bardature
E allora
Concludo la mia Regione la la la Calabria anche la Calabria lo vorrei dire al Presidente Vendola che sta arrivando
è una regione al plurale come le Puglie le Calabrie gli Abruzzi d'altronde il nome della mia regione anticamente era un pezzo di territorio della della Puglia come notturno
E
Le il presidente Scopelliti del quale vi porto il saluto
Nel suo progetto di governo parla di Mediterraneo come
Non solo la radice del nostro passato ma la porta del nostro futuro quindi noi aderiamo in maniera convinta a questa proposta della Regione del della Regione adriatico ionica
E cosa possiamo fare noi e non l'abbiamo in Calabria una fortissima
Una presenza di minoranze albanesi e crei cariche l'undici per cento dei comuni calabresi sono delle rappreso no rappresentanti di queste di queste aree quindi
Nel chiudere cercare di rimarginare quella frattura culturale che parte da Teodosio e che poi non c'è più
Rimarginato in questo quadro è quello dell'università diventa importante perché mentre la struttura e poi lo lo sviluppo non abbiamo realizzato accordi economici per l'Albanella serve e lei alla Serbia dovremmo farne altri è una bella sfida
E bisogna fare una scelta di campo bisogna dire
Da che parte stare e quindi dato che in Italia Enna e questa è una cosa sempre molto difficile bisogna evitare
La sindrome di toglieranno Pirani era quello politico francese
Che era con Luigi sedicesimo e contro Luigi sedicesimo con Robespierre e contro Robespierre con Napoleone e contro Napoleone
Nel mille ottocentotrenta mentre stava assistendo all'ennesima rivolta di piazza dal suo appartamento alla fine del terzo giorno di scontri dissi al suo domestico disse i nostri stanno vincendo
E il domestico di stima e chi sono i nostri e Luigi questo te lo dico domani
Ma dobbiamo dirlo oggi da quale parte stiamo siamo per lo sviluppo per la Regione adriatico ionica per una un sotto finalmente europeo è vincente
Grazie Assessore Cavicchioli
Vicepresidente la Regione Abruzzo
Castiglione con
Un Bilancio diciamo intanto della riunione che c'è stata e delle cose che ha sentito fino adesso che cosa ci può dire
Oltre a portare il saluto del Presidente
Gianni Chiodi oggi siamo un po'tutti più orgogliosi non possiamo ringraziare anche dell'occasione che ci ha dato il Presidente Vendola
Che ci ha qui ospitati o più orgogliosi perché vediamo un passo in più verso l'amata realizzazione della macroregione Adriatico ione che se siamo qui tutto vuol dire che ci crediamo noi stiamo dalla parte
Del territorio
Vorrei rimarcare un po'anche il ruolo del sud che oggi checché se ne dica da qualcuno ad un un ruolo ripreso un ruolo centrale importante per per l'intero stivale
Siamo orgogliosi perché si va a materializzare qualcosa in cui noi ci stiamo
Stiamo investendo sin da quando ci siamo insediati almeno il sottoscritto il Governo
Regionale d'Abruzzo ha visto e sapendolo nel Mediterraneo nell'area adriatico ionica come
Un qualche cosa che può dare delle opportunità per l'occasione delle allieva i nostri imprenditori sia per la vicinanza dei luoghi qualcosa che possa rispondere veramente sia al cosiddetto Brick sia ai cosiddetti Paesi emergente se crediamo che il Mediterraneo veramente un mare che detta unire esso e crediamo che chi governo a non
Il proprietario per il territorio che il Governo non è il padrone territorio chi governa deve dare l'occasione di rapporto unità a chi lo vive e che io vivo sommando brevi se sono le famiglie sono le future generazioni petto tra Senato abbiamo
Essere spendi affinché si crea un'annata ci dinanzi a e qui vorrei che le aziende lanciare possono determinazione non già esistente opzione la civiltà e non aveva cittadino danza attorno a questa occasione che finora si concretizzano in un fondi strutturali europei che come in questo più sappiamo che stanno finendo uno due mila tredici
Pensiamo
Alle grandi opportunità che possiamo avere come Regioni come i nostri vedono potremmo avere nei futuri obiettivi uno
Nel lei Paese transfrontaliere io sono tra quelle che che sia ora che e le quattro cinque Nazioni transfrontaliere del suo benessere era quella persona entrare tutti assieme anche per un'azione di di equilibrio politico
Oltre ad aver ottimizzato e anche
I fondi che vengono dall'interno e che dall'attuale IPA
Ma non solo se vogliamo tutti assieme creare e credere nella Regione maggio economica adriatico ionica inserita in una ancor più vasta regione mediterranea non dobbiamo solo e soltanto puntare
Alla investimenti che vanno sui capannoni o sui macchinari che comunque sono importanti
Ma anche sulla capita non hanno la competitività e la competizione nel territorio lo si misura se si investe
Sull'economia della conoscenza la Regione Abruzzo si sta investendo e chiudo abbiamo stretto dei rapporti con diversi attorno a lei dall'Adriatico io Nicola un ateneo l'Università di Teramo assi
Si candida come luogo
Altre carte che voglio è che volete negare la realtà del metà aprile hanno
Assieme ad altre Università dalla dalla costa adriatica ecco quindi
Vogliamo vivere questo momento per la nuova una nuova identità lanciare questo messaggio dove al centro nel cuore il vostro c'è il mare
I confini sono dettate dalle nostre coste dove devo uscire maturare la voglia di volerci parlare volerci mettere a confronto voler incrementare tagliare le opportunità e le occasioni alle nostre imprese che non più una politica del garantismo avrà questa è un'altra sperato che forse potremmo affrontare un altro momento grazie
Grazie a lei e grazie
Al vice Presidente Castiglione un'ultima domanda mi permetto di farla di nuovo al Presidente Vendola poi lasceremo il palco Mercedes Bresso dal Sottosegretario Mantica l'
L'Progetto divario Giorgetto
Anche di fare scintille facilitazione della circolazione delle persone
La
Evacuazione dei rom in Francia come come la giudica Presidente
Beh come posso giudicarla mi son sentito per la prima volta rappresentato completamente errata le viene reading
Dalla Commissaria europea la giustizia mi sono sentito rappresentato completamente dal presidente Barroso
Cioè
Da chi ribadisce che un'Europa in cui possano tornare le deportazioni
I respingimenti ingiustificati
Un'Europa che tratta con firma ottimamente una questione di grande complessità come quella dei popoli nomadi e dei rom è un'Europa che si smarrisce
Che si perde in una notte buia
In cui tornano i riverberi di un passato che vorremmo passato per sempre quello che alla luce delle folli teorie pseudo scientifiche di Cesare Lombroso
Animo tra gli anni Trenta agli anni Quaranta deportazioni che costarono la vita a duecentocinquanta mila rom dell'Europa centrale
Approfitto ovviamente
Della fatto che mi venne acquistata data e la parola per dire che proprio perché vogliamo costruire un'Europa che si arricchisce di tutte le differenze interne e che si possa vantare
Per
Il rispetto del diritto alla libera circolazione all'interno dei propri confini io spero che
La questo ennesimo acronimo Harlem che indica la nascita di un organismo euromediterraneo
Spero che possa camminare siccome nel due mila
E dodici dovrebbe svolgersi la riunione plenaria di Harlem io sono membro del Bureau di Harlem
Naturalmente o la speranza
Che la riunione plenaria possa svolgersi a Bari
Questa a Bari è una città europea e fra l'altro invito tutti quanti a visitare i campi rom della città di Bari che sono considerati un esempio di buone pratiche inclusive in tutta Italia grazie
Grazie a tutti Francesco
Grazie Paolo Martini direttore di Radio Radicale grazie al Presidente Vendola Presidente Iorio a tutti gli intervenuti prego senatore Alfredo Mantica la presidente Mercedes Bresso di accomodarsi con Stefano polli
State guardando intanto sullo schermo il sito di Radio Radicale una radio nata nel mille novecentosettantacinque il periodo delle radio libere
Centoquarantamila audio-video ventimila sedute parlamentari dieci mila processi un bel pezzo di storia italiano allora Stefano polli
Buongiorno a tutti
Siamo qui con il Sottosegretario agli Esteri il senatore Alfredo Mantica con il Presidente
Del Comitato delle Regioni dell'Unione Europea Mercedes Bresso per approfondire ancora
Alla tematica della macroregione Adriatico jonica sono tracciate già dette molte cose se posso permettermi un brevissimo commento
Ho visto una grande preparazione sugli aspetti internazionali
Che che da ritardare da esperto del settore
Mi ha veramente stupito piacevolmente positivamente sono rimango convinto che le Regioni veramente possono avere un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell'arte dialogo nel Mediterraneo
Ma al di là di questa
Di questo mio commento io vorrei cominciare proprio dal presidente Bresso
Perché lei è Presidente Piron di una istituzione europea che è sempre stata considerata un po'la Cenerentola
Delle delle varie istituzioni si parla sempre dalla Commissione per l'Europarlamento del Consiglio europeo del Consiglio dei Ministri ma si parla poco
Del Comitato delle Regioni
Che invece potenzialmente è un'istituzione che può fare molto nel dialogo fra fra fra i Paesi dell'etere per l'Unione europea
Il Trattato di Lisbona entrato in vigore da poco da meno di un anno da nuovi poteri al Comitato delle Regioni allora la domanda è
Cosa vuole fare quale vuole essere il ruolo del Comitato delle Regioni nella nuova Europa e anche in questo nuovo dialogo che sta nascendo
Se
è vero che noi siamo stati l'ultima delle istituzioni europee a a nascere
Abbiamo appena sedici anni quindi non siamo ancora maggiorenni in realtà in questo periodo siamo cresciuti molto come come ruolo io ricordo perché faccio parte Comitato del Regione da un paio d'anni tra quattro anni dopo la sua nascita
Ricordo che era difficile persino a vere un commissario che che veniva alle plenarie oggi abbiamo la quota di tutte le istituzioni europee e siamo partner di di tutte le principali attività anzi siamo richiesti continuamente perché le nostre reti lo dico anche per tra l'altro Nichi Vendola è Presidente di una nelle nostre reti di monitoraggio quella sul cambiamento climatico che sono reti che mettono insieme toni rette appunto l'esperienza di tutte le amministrazioni locali e regionali
Europee sulle grandi questioni sono diventate uno strumento di riferimento per la Commissione perché
Sono forse l'unico strumento pratico esistente per sperimentare sul territorio e averne un feedback delle politiche europee
Nella evoluzione da ahimè dal Trattato costituzionale ha trattato di Lisbona
Le competenze connesse alle questioni non solo al Comitato delle Regioni ma alle questioni regionali e locali sono le uniche che sono passati indenni il principio della coesione territoriale
Che tra l'altro è fondamentale per in questo tema delle delle macroregioni perché la coesione territoriale cosa vuol dire vuol dire
Creare all'interno di un'Europa sempre più grande delle strategie politiche con
Connesse alla rete ma territoriale dei vuoti che consentano di
Né meglio coordinare l'attività cioè di fare dell'Europa un luogo reale di cooperazione di lavoro comune e che e Tiffi si è immaginare tutti ventisette poi magari trenta Stati che collaborano tutti insieme ma per grandi aree invece si può immaginare
Qui principio la coesione territoriale è rimasto sta diventando uno dei del degli obiettivi fondamentali dell'Unione europea è rimasta la nostra competenza che sarà un politico nostro grimaldello per aumentare il nostro peso
Della possibilità che dire per conto di tutte le regioni europee la Corte di giustizia sulla violazione del principio di sussidiarietà
E ci stiamo già approvando perché recentemente Barroso ha cominciato a pro a prospettare la possibilità che per gli Stati che violano al patto di stabilità si puniscano togliendoli dei fondi strutturali che vorrebbe dire punire le regioni c'è un altro livello di governo
Su questo abbiamo già cominciato allertare che non possiamo ancora adire la Corte perché non c'è ancora
La misura concreta ma che se avvenisse lo faremo e la la terza cosa lo spazio di iniziativa politica dei cittadini
Anche qui
Perché avvenga c'è perché la raccolta del milione di firme su più Paesi
Possa non essere solo uno strumento contro l'Europa cioè per euroscettici perché il rischio concreto che noi vediamo è questo
Non possono che essere come dire le le realtà locali a muoversi e su questo di nuovo al Comitato delle Regioni ha proposto alla Commissione credo che riusciremo a realizzarlo
Pongo di essere un punto di raccordo di informativa di supporto a coloro che vogliono lanciare un'iniziativa europea
Proprio per evitare che si raccolgono il milione di firme su una cosa che poi magari non è competenza europea queste firme vengono buttate via e si crea un enorme frustrazione nei confronti dell'Unione quindi
Essere un luogo a cui fare riferimento per verificare la il senso della iniziativa che si vuole lanciare anche per a bere un supporto
Di di coordinamento e di lancia dell'iniziativa grazie Presidente facciamo tutti il tifo per un ruolo più forte del Comitato delle Regioni
Senatore Mantica io ho perso il conto di tutte le trasferte che lei ha fatto negli ultimi mesi nei Balcani forse anche lei ogni ogni giorno la vediamo da qualche parte sempre nei Balcani oltre che in altri posti del mondo forse un aspetto del quale non si è discusso ancora in questo convegno e il valore politico che può avere la una macroregione adriatico ionica
I paesi dei Balcani vogliono entrare
In Europa ricordiamo la Slovenia già nell'Unione europea la Croazia potrebbe e dovrebbe entrare
Abbastanza rapidamente gli altri paesi vogliono entrare e si appoggiano spesso solita dalla politica estera dell'Italia fra le sue priorità un allargamento verso questa Regione europea la domandare
Può davvero essere uno strumento politico importante la macro regione adriatico ionica per aumentare incrementare il dialogo e forse anche accelerare l'allargamento verso i Balcani dell'Unione europea
La priorità assoluta della
Politica estera italiana riguarda proprio i Balcani occidentali e l'ingresso dei Balcani occidentali e Unione europea
Tanto per essere chiari perché
Bisogna anche essere leali questo l'opinione dell'Italia e non è proprio condivisa da tutti i ventisette Paesi membri dell'Unione Europea quindi
Per realizzare questo obiettivo che eterno e prioritario è importante anche creare strumenti che indichino e manifesti dono quegli sia una forte volontà della società civile dell'opinione pubblica perché si realizzino alcuni obiettivi politici
Abbiamo prodotto sostenuto non abbiamo vinto la battaglia peraltro che la liberalizzazione dei visti è certamente un fatto amministrativo ma che
La concessione da ripreso i visti assume un grande significato politico
E ci siamo battuti perché la liberazione dei visti pose concessi in quest'area contemporaneamente
Ho detto è una battaglia persa perché Bosnia Erzegovina Albania non l'hanno tenuta ci auguriamo peraltro entro la fine di quest'anno tutta l'area dei Balcani e quindi anche voi nel gergo Vinante e Albania abbiano liberalizzazione dei
è chiaro che questo è un obiettivo politico noi vediamo anche che tra il momento in cui un Paese candidato che entrare in Europa e il momento in cui si realizza l'ingresso nella passa molto tempo
L'Europa chiede l'apertura di molti capitoli una trentina su molteplici argomenti ha una sua logica di Standard europeo diritti umani i diritti civili e la libertà di questa espressione libertà di voto
Io e come dire la necessità di abituarsi a quella che è la logica della Comunità europea
Credo che questa macroregioni cioè di lavorare assieme
Con questa formula al momento molto calcistica del tre più uno più quattro cioè
Tre Paesi dell'Unione Europea Italia Slovenia Grecia del più uno e la Croazia pena avvicinamenti più quattro sono quelli che aspirano o hanno già
La candidatura ecco voglio dire con questa formula credo che noi potremmo realizzare certamente sul piano del consenso ma mi auguro anche sul piano effettivo per una più pronto ingresso nell'Unione europea di questa
E anche io mi auguro
Perché mancano due piccoli pezzetti in questa una la Macedonia
Che per motivi non so quanto il pubblico sappia ma
Io dico è puramente nominali e quindi
Mi permetto di dire anche abbastanza divertente che nel due mila dieci ci siano ancora detti fra Stati solo per come si chiama lo Stato però ci auguriamo insomma che la Grecia
Prima o poi accetti una denominazione qualunque insomma verso la Macedonia
L'altro che invece è un problema molto più delicato il più serio il Kosovo abbiamo salutato devo dire con grande soddisfazione
Come è finita la risoluzione dell'ONU nel senso dove lo Stato in occasione di spaccatura tra l'Europa la Serbia anzi di
Concordia perché quella risoluzione è stata stesa in maniera concorde tra
Serve l'Unione europea questo vuol dire
E la Serbia ha sostanzialmente accettato l'apertura di un dialogo sul processo di piena indipendenza del Kosovo
Non sarà una strada facile mille sono ancora
I problemi che riguardano quella realtà ma io mi auguro anche i patti poter lavorare
Con gli amici serve a questa realizzazione piena indipendenza del Kosovo e quindi considerare anche il Kosovo facente parte
In questa macroregione Adriatico io
Grazie senatore sì in effetti il Kosovo è ancora un nodo importante da sciogliere ed è invece
Grazie per la cena la Macedonia ancora sorprendente che
Che ci siano difficoltà fra Paesi europei per il nome ricordiamo tutti che ha all'ONU appunto la Macedonia viene riconosciuta con un acronimo inglese che vuol dire ex Repubblica jugoslava di Macedonia perché
Non può presentarsi con il nome di Macedonia appunto per il tetto della
Della Grecia
Presidente che è stato detto più volte la con l'argomento è stato approfondito durante il convegno che non ci sono fondi aggiuntivi previsti per le macroregioni
E che quindi insomma i fondi le risorse vanno cercati anche con un po'di fantasia
Però la l'esperienza della macroregione del Baltico che fra le altre tante macroregioni europee quella che è un po'più avanzata rispetto a
Sia quella di reati paioli ca sia quella del Lubiana
Cc fa intravedere qualche strada diversa insomma mi sembra che
I Paesi che aderiscono al alla macroregione del Baltico abbiano messo insieme
Del dei progetti comuni attraverso questi progetti comuni siano riusciti ad avere qualche fondo in più dall'Unione europea è una strada percorribile anche per alla macroregione adriatico ionica
Sì certamente dunque intanto quella baltica desse formalmente costituita perché è stata riconosciuta dal consiglio europeo
è stato detto che non devono le macroregioni diciamo andava ad aumentare il peso burocratico quindi e il e ed essere titolari
Di fondi impropria tuttavia l'esperienza dice uno
Che proprio perché sono aree di strategiche per i Paesi che ne fanno parte le regioni che ne fanno parte
La loro capacità di progettazione di doping sulle politiche delle grandi infrastrutture determinante
E lo sarà sempre di più nel due mila quattro dal due mila quattordici con i prossimi la prossima revisione di tutti i fondi e anche delle strategie infrastrutturali
Sarà assolutamente determinante perché progettare immaginiamo sulla macroregione adriatico ionica alle nuove infrastrutture per far diventare l'Adriatico di nuovo un mare strategico per tutta l'area
Dell'Europa orientale vuol dire evidentemente portare una progettualità che poi si fa a finanziare
E questo è
Un primo punto sul quale bisogna muoversi perché gli altri si sono già mossi stanno arrivando con
Grandissimi progetti infrastrutturali d'altronde il Baltico è tradizionalmente Baltico Mare del Nord sono i tradizionali concorrenti e del del Mediterraneo e quindi anche dell'Adriatico
La seconda cosa è che intanto che cosa avverrà nel due mila quattordici
Non lo sappiamo ancora non è ancora tutto deciso quindi l'azione di doppi delle macroregioni potrebbe anche portare a definire
Talché pacchetto ad essere l'attivo quindi ad oggi è una cosa ma non ha detto che sarà così quando sarà costituita
E l'altra esperienza che da recentemente si è fatto proprio analizzando il Baltico dobbiamo vedere perché e sicuramente chi sta facendo la strada prendo i percorsi
Se quelle Regioni che sono diventano come dire un gruppo di lobby importante
A predispongono ad esempio in questo caso un progetto di ricerca han fatto un grande progetto di ricerca io qui penso a come un progetto di ricerca potrebbe riguardare il tema delle alghe il tema dell'ambiente della del
O il tema del turismo nella nella bacino dell'Adriatico
Hanno messo delle risorse proprie su questo progetto sono andati a Brescia e le hanno portato a casa il raddoppio di queste risorse
Perché perché è evidente che su una ricerca che sono fondi a a domanda no si presentano dei progetti se arriva un Progetto con degli sposò è così importanti e che e che poi a una come dire una chiara attinenza con scelte strategiche di quelle di quelle aree sì si trova necessariamente un percorso più facile quindi credo che e intanto che va avanti la costruzione e il suo riconoscimento credo che già a partire ad esempio con dei progetti di ieri
Delle Regioni di questo territorio sostenute dai propri Stati su qualcosa di assolutamente strategico la rete dei porti c'è bisogno di migliorare enormemente di metterla in rete
Ed è credo che troverebbe poi nelle politiche europee anche necessari finanziamenti
Grazie quindi concretezza pragmatismo ma anche velocità in vista del
Due mila quattordici
Senatore i Balcani sono una delle priorità della politica estera italiana un'altra priorità rappresentata dal Mediterraneo
L'Europa ha provato ad avviare più volte un dialogo nel Mediterraneo prima con il processo di Barcellona la conferenza di Barcellona che non è andata molto bene adesso ci sta ritrovando con l'Unione per il Mediterraneo
Che sembra un po'più flessibile più pragmatica ma che comunque sconta ancora problemi storici come la questione israelo palestinese che spesso rallenta i lavori di quest'anno di questo organismo
La macroregione adriatico ionica
Può in qualche modo inserirsi nell'ottica di un dialogo Mediterraneo oppure conviene che rimanga fuori da organismi di questo tipo proprio perché la una macroregione può essere più agile e più flessibile
Io credo che su un argomento da questo
Come rappresenta del Governo devo dare una una una risposta con lingua biforcuta
Cioè da un lato
Ovviamente credere che l'Unione per il metteranno che peraltro
Avuto dalla sua dizione una vicenda tutto europea cioè processo di Barcellona due punti Unione per il Mediterraneo
Così non è morto il processo di Barcellona e non è nata l'Unione per il Mediterraneo e poi si è detto va
Per quanto riguarda il Segretariato lo portiamo a Bruxelles che ovviamente notoriamente baricentrico rispetto alla al Mediterraneo
Cioè voglio dire ci dobbiamo credere dobbiamo lavorare e stiamo lavorando siamo devo dire anche come Governo attraverso il Forum per il Mediterraneo si negano mai a Milano
Annualmente abbiamo cercato di trasformare questa realtà in quella che può essere non di con grande Wiesel ma insomma
Molto dedicato all'economia I flussi economici tra nord e sud e possibilmente
Sud sud sul piano politico così come io credo che l'Unione per il terranno non abbia
La forza anche perché non mi pare che l'Unione europea
Sia molto attenta purtroppo per noi a quelle che sono le frontiere verso il sud
Io ho creduto molto credo in un formato che il cinque più cinque cioè i paesi del Mediterraneo occidentale e cinque fanno parte dell'Europa cinque sono il Maghreb
E credo ho sempre creduto che questi formati più ristretti sul Mediterraneo possano invece incidere perché si realizzano in aree che hanno meno problemi viari
Detto questo vi immaginate se non credo che il mio il l'Adriatico possa e debba vivere una sua vita autonoma
Senza ovviamente rifiutare sarebbe un errore una legge con una cultura un dibattito sul Mediterraneo sentivo prima Presidente Vendola che parlava di questo Mediterraneo devo dire che la mia esperienza per esempio
Il viaggiatore in queste aree è stato a poco a poco scoprire andando in Medioriente quanto tutti fossero orgogliosi di essere resi dell'intero di Roma
Se lei ha un siriano osa dire che non hanno avuto imperatore Roma può essere anche
Aggredito ho dovuto discutere violentemente con un libico sosteneva che Settimio Severo era un libico diventato imperatore a Roma
E via di questo passo cioè non è solo una battuta mi terreno è storia cultura e tradizione
Ed è vissuto sulle sponde veterano entro un periodo nel quale
Si è sentita un'unione di questo ne terrà
Io spesso quando vado in Europa uso dire che non l'ho qua ci sono due civiltà confronto una è quella dell'olio e del vino è una è quella della birra
Nel senso che l'olio il vino e la cultura quindi abbiamo anche come dire l'alimentazione comportamenti i colori
Vengo da un lago dove c'è una prevalenza tedesca e c'è stato un periodo nel quale è stata la battaglia per
Restituire la flora mediterranea perché la solarità del Mediterraneo è un indice è un'espressione di grande cultura
Quindi voglio dire da questo punto di vista credo che noi dovremo continuare a lavorare nudo dicendo e sapendo che è una questione di grande polemica in Europa quando l'Italia quando la Spagna chiedono fortemente l'ingresso della Turchia
In Europa lo fanno per ragioni
Geopolitiche ma di fondo e perché solo con l'ingresso la Turchia cioè c'è un altro grande Paese
In Europa
Che ha che respira sul Mediterraneo credo lo potremo in qualche modo spostare il baricentro geopolitico dell'Europa e quindi farla guardare al sud oggi questa asse
Passatemi l'espressione carolingia
Cioè più o meno franco tedesca con
La dipendenza a Londra evidentemente fa sì che verso il Mediterraneo ci siano attenzioni come dire
Relative secondo noi non sufficienti rispetto all'importanza non voglio dire
La frontiera sud e anche il luogo e dello scontro incontro possibile di civiltà ma questo è un problema e in questo senso credo che l'Europa dovrebbe onestamente fare maggiore attenzione alla sua frontiera sud
Grazie senatore beh se si va a Damasco si trovano i resti dell'Acquedotto Romano a dieci metri davanti alla moschea quindi è comprensibile che un cittadino di ramo ASCO creda che
I essere stato anche un cittadino romano a tutto tondo
Quando va la moschea degli omaggi si ricordi che la cupola la cupola di una chiesa Cristiana perché comunque musulmani sul rotondo delle cupole hanno sempre avuto non so perché qualche problema riaperte
Mi pare di capire il senatore
Mantica ritenga difficile una politica mediterranea dell'Europa a ventisette
Credo però che anche una politica estera più ampia dell'Europa a ventisette e questo è un mio parere sia
Più compiuti difficile più complessa è nato il Servizio diplomatico europeo
Presidente Bresso lei sta passa molto tempo a Bruxelles e ci sono state le prime nomine proprio nei giorni scorsi deprimere prime ventinove seggi
E l'Italia avuto sono stata sia dal Alitalia due sedi l'Albania e l'Uganda ci sono state polemiche sul fatto che l'Italia non riesca ad essere rappresentata come meriterebbe come dovrebbe cosa ne pensa
Credo che per tutti questo sia un segnale rispetto al fatto che
L'Italia con devo dire le lo devo visti mai sezione del Sottosegretario Mantica che lavora moltissimo per il selle e su questi temi è stato dicendo una
Come dire visibilità e il prestigio non c'è tanto a Bruxelles
Purtroppo noi spesso manchiamo agli appuntamenti europea e i perché sottovalutiamo le date le scadenze l'Europa è come un treno molto lento però quando passa bisogna salire su altrimenti carri va avanti e noi non ci siamo e non siamo saliti
In ogni caso siamo alle prime battute del
Né costituzione del Servizio diplomatico europeo io credo che sia
Una questione assolutamente fondamentale
L'Europa può stare nel mondo si comincia da vere nelle diverse parti del mondo un unico indirizzo un punto di riferimento europeo
E quindi contribuire a questa è una diciamo a una versione
è un po'strampalata nel senso che si attribuisce a uno Stato per cominciare a a costruire un servizio europeo che dovrebbe essere europeo cioè la rappresentanza diplomatica dovrebbe essere europea venga affidata a uno Stato sia pure per conto dell'Unione tuttavia è un primo passo
Credo che siccome sì si è di fronte alle
Prime assegnazioni a questo punto noi dobbiamo prendere atto che abbiamo in questa fase subito una sconfitta probabilmente può dipendere anche naturalmente dagli stati assegnati ma dipende anche da una nostra carenza
E dobbiamo lavorare di più per la prossima volta individuando quali sono gli Stati sui quali noi ci possiamo legittimamente presentare come
Pure ogni rappresentanti del dell'Europa
Certamente in questo momento tutti i Paesi del cosiddetti Balcani occidentali tutta l'area della della ex Jugoslavia che sta per entrare in Europa
Può rappresentare uno del dei luoghi che noi possiamo
Rappresentare bene per i quali ci possiamo candidare molti dei Paesi del Mediterraneo anche lo potrebbero lo potrebbero essere
Noi come Regioni peraltro abbiamo costituito l'equivalente dell'Unione per il Mediterraneo credo valga la pena di segnalare che poi il momento labile ma di cui parlava prima Vendola sta iniziando a funzionare perché probabilmente sul Mediterraneo
è più facile far funzionare un rapporto fra Regioni e enti locali in questo momento che fra Stati per le ragioni che tutti conosciamo non ho bisogno di dire tre c'è una lunga tradizione di cooperazione euro-mediterranea delle Regioni
E credo varrebbe la pena per l'Unione europea di investire sull'Harlem
Faremo qualche azione in questo senso sollecitandola perché questa grande tradizione di cooperazione che c'è che ci consente di andare avanti in un momento in cui l'Unione per il Mediterraneo è bloccata
Potrebbe essere un po'il Agrimar bello che consente all'Unione europea poi di
Risolvere anche il problema della funzionamento a livello delle degli Stati intanto di mantenere forte l'attenzione alle al Mediterraneo io credo che non
Per la storia no ma anche per il futuro il Mediterraneo sia strategico per l'Europa e che quindi non si debba a rinunciare anche se ci sono delle difficoltà a tutti noi diffidiamo perché Hillary Clinton riesca in quello in cui non è riuscito a suo marito cioè
Nel dare soluzione alla questione israelo palestinese a volte le donne sono più tenaci e forse ce la farà
Speriamo che ce la faccia perché
è fondamentale che il Mediterraneo torni ad essere quel luogo di di cooperazione e di
Unità politica certo numero politica nel senso di entrare nell'Unione europea questo non avrebbe senso ma di lavoro politico comune di questi Stati se ci riuscirà a quell'asse Sottosegretario ricordava
Potrà tornare a a
Aggirare già vola la ruota potrà tornare a girare verso il Mediterraneo lo sta facendo dal punto di vista economico tali passeranno i grandi traffici del futuro
Lo dovrebbe fare anche dal punto di vista politico per tutti noi tra l'altro essenziale anche per una corretta gestione dei flussi migratori crescono uno dei temi su cui le Regioni l'Harlem inizia a lavorare
Perché siamo poi noi che a nord e sud dovere concretamente gestire questi problemi grazie Presidente
Concordo con lei mediterranea deve essere una delle priorità strategiche dell'Europa ma
Sono d'accordo e per l'Italia ma sono d'accordo anche con il
Senatore quando parla di una tendenza carolingia che a volte non aiuta
E sempre nomine europee però la nomina dissi qui in Albania è importante per l'Italia se che un diplomatico di grande esperienza tra l'altro era già stato numero due dell'ambasciata italiana a Tirana per alcuni anni
Si può fare un lavoro sull'Albania importante
Sì
è importante voglio dire per amore di Dio
Avevamo detto prima che siamo nell'area dei Balcani che priorità assoluta avere l'ambasciatore
In Albania importante certamente voluto diciamolo che la delusione su quello dell'Uganda così
Abbiamo risolto il problema se qui è un bravissimo diplomatico io direi più che come secondo in Albania
è stato apprezzato come prima Ambasciatore d'Italia in Afghanistan e poi come rappresentante speciale
Della comunità nazionale l'Afghanistan
In questo senso e qui volevo cogliere l'occasione a un excursus diplomatico importanti
Credo che in questo non facile risultato né non lasciatemi questa espressione appartenendo alla Farnesina che abbiamo tenuto lo dico alla Brescia che ha ricordato una cosa molto giusta
C'è anche un po'di disattenzione complessiva italiana
Cioè voglio dire trovare un giovane italiano che vada a lavorare a Bruxelles e meno facile di quello che sembra
Immaginare i giovani italiani che si staccano da case girano per il mondo e costruiscono l'esperienza del mondo
E meno facile quello che sia invece qualche volta lo dico onestamente
Noi perdiamo perché non abbiamo le candidature adeguate
Perché non abbiamo proprio nel curriculum di queste persone
Potrei dire una cosa che va
A difesa voglio dire della mia casta che quella della politica
Ma per esempio e normale da parti moltissimi Paesi europei usare ex ministro degli esteri ex Presidenti
Chi ha fatto il Piano per il coso garanti salvezza Primo ministro finlandese cosa che da noi per una realtà politica voglio dire che conosco perfettamente
è difficilissimo anzi praticamente impossibile quindi noi
Molti patrimoni capi io mi ricordo e lo dico perché è un amico Ranieri che
Della sinistra che era stato un ottimo sottosegretario agli esteri
Fu indicato Angelo punto nel due mila uno come un potenziale personaggio poteva fare la presentante speciale in
Proprio nell'area dei Balcani dato che era la sua
Aria di esperienza era appena salito al Governo
Il mio Governo Berlusconi e quindi
E il nome di Ranieri
Provocò traumi psichici c'è
Assolutamente fuori posto io di Umberto sono amico da una vita
E sono stato l'unico ad tentare di dire ma perché è molto bravo e molto capace ma
In questa nostra realtà è stato impossibile peraltro con qualche obiezione anche dalla sua parte dice non può andare a servire un Governo di centrodestra
Quando in realtà andava servire il suo Paese
Forse noi dovremmo anche recuperare rafforzare questo senso di interesse nazionale che spesso
Che spesso dimentichiamo facendo poi qualche volta delle figure che non sono certamente all'altezza del nostro Paese
Grazie senatore un'ultimissima domanda
Così come voleva chiedere un'idea di Roma a
Volevo chiedere sia a lei signor presidente Bresso dirò perché
L'intervento del
Colazione è l'ultimissima domanda l'abbiamo lasciata per ultima l'intervento del Presidente Vendola è stato molto chiaro molto netta anche ed è molto duro la polemica in Europa e altrettanto dura
Vorrei chiedere un parere veloce a tutti e due su questo
Su questo tema la parola e poi non si è all'avanguardia io su questo
Ciò molto riflettuto anche per questo che poi è stato un incidente diplomatico io ho
Credo molto in questa Europa perché ha
Fondato la sua forza i nostri padri fondatori
Nella
Accettare il principio che giravamo la pagina della storia
Perché se
Oggi noi cominciassimo a riaprire le pagine del libro della storia dell'Europa ce n'è per tutti
Uno dei drammi dei Balcani lo dico perché questa cultura ancora non si è diffusa ogni tanto ne parlano della battaglia il Kosovo Poglio è come se fosse avvenuta dieci anni fa e non seicento anni fa
Bisogna avere quei l'Europa ha avuto questa grandissima capacità
Quindi credo per esempio o di dover raccogliere trovare abbastanza fuori posto questo rilancio di accuse fra membri dell'Europa su vicende del passato
Anche perché è un esternamente credo che ognuno in quelle drammatiche vicende del Novecento abbia portato un suo contributo e quindi è bene che tutti noi facciamo e cerchiamo di guardare il presente il futuro
Sono scandalizzato di un fatto e cioè che un grande realtà come l'Europa cinquecento milioni di abitanti
Non sia capace di affrontare in maniera europea e quindi in maniera unitaria il problema di una piccolissima minoranza playboy questi Roma-latina sono tre quattro milioni peraltro insediati Bulgaria Romania e Spagna particolarmente
E cioè qualche volta vedo che l'Europa e disattenta a delle politiche comuni secondo i cosiddetti Stendhal europei
Che forse agevolerebbero anche i Paesi come l'Italia e Francia che hanno lo dico certamente Roma al Governo e quindi non devo attaccare da difendere nessuno abbiamo sottovalutato l'impatto dell'ingresso della Romania dell'Unione europea non affrontando in maniera preventiva un fenomeno che poi si è manifestato che quello di Roma
Detto questo anche perché se mi sia consentito nell'operazione SAR così
C'è un che di Roma Nicola di divertente nel senso che comunque arrivati Romania coi trecento euro possono benissimo riprendere un errori tornare in Francia dove rientro normalmente quindi
Francamente mi sembra più
Come spesso accade in Italia quelle operazioni che hanno un carattere interno che servono a fare politico ad acquisire voti interni
E siccome credo di conoscere un po'la destra credo che Sarkozy visto che ormai le pena più di ottant'anni
Abbia pensato che
Questo dieci per cento dei voti le previsti potrebbe benissimo aprendole questa idea dei rom è sembrata una buona campagna elettorale
E questo mi sembra altrettanto negativo onestà
Il più grosso ad un suo commento e poi chiudiamo concordo che es purtroppo spesso si utilizzano temi che hanno invece un input portanza una rilevanza europea a fini di politica
Nazionale e questo è sempre e sempre grave ma ieri come Comitato delle Regioni
Ho fatto un
Un comunicato stampa insieme tra l'altro al relatore sulla questione rom che è un italiano
Del del PPI e quindi della PdL
E inerente entrambi vent'anche lui abbiamo messo in evidenza come sia di sostegno alla Commissione per la posizione ferma difesa
Della Carta dei diritti europei non c'è alcun dubbio che
La la popolazione roba fan parte integrante dell'Unione europea sono cittadini dell'Unione europea
Sono diversi la diversità è considerata un grande valore in Europa viene continuamente
Su sottolineato questo aspetto
è chiaro che una popolazione nomade in popolazioni all'interno di popolazioni stanziali presenta problemi particolari che vanno affrontati
Noi nel parere che verrà discusso alla plenaria del di ottobre quella degli open desse dove ci sarà tutta l'Europa a Bruxelles a discutere con noi
Ricordiamo che ci sono molte esperienze positive di entità regionali e locali in Europa
Che hanno imparato a gestire correttamente questa presenza diversa all'interno delle loro comunità
Nella mia stessa città Torino c'è un gruppo che si chiama Terra del Fuoco sono dei giovani che lavorano da sempre sulla questione rom
Hanno ha realizzato un progetto interessantissimo adesso con il Prefetto stanno
Unificando il campo dove sono localizzati troppo grande tra l'altro bonificando le riducendo l'hanno trovato altre due localizzazioni in accordo con i Comuni
E e lì organizzeranno una presenza che inviti i problemi maggiori cioè anche lavorando ed hanno questa tradizione con le popolazioni per
Spinte convincerle
Ad accettare questa diversità ma lavorando anche con le popolazioni rom perché
Come dire entrino in via di conflitto minore co ogni con i territori ci si può lavorare non è mai facile ma lo si può fare noi ricordiamo che anche in questo caso l'Unione europea dovrebbe
Prendere di petto la questione
Non considerarla una questione degli Stati ma una questione europea
E mettere a punto degli strumenti noi siamo pronti ad offrire diciamo la nostra il nostro stile la nostra esperienza per affrontarlo poi sul territorio perché poi in realtà sono problemi che vengono affrontati territorialmente non sono tanto problemi degli Stati
Sì lo si affrontasse così credo che come tutti i problemi che sembrano immensi
Una volta riportati alle loro realtà territoriali sono risolvibile affrontabili purché non diventino oggetto semplicemente di di
Speculazione politica il vero il vero problema in Europa per l'Europa è stato questo è quello che ha fatto saltare
Come sapete il Trattato costituzionale che ci fu ci mette continuamente in difficoltà cioè l'uso a fini interni
Delle delle questioni europee affrontata scala europea sull'azione si trovasse grazie presidente Bressa grazie senatore Mantica e grazie a tutti voi per aver partecipato compresi alcuni