IX Stage di Formazione Socio-Politica di Filaga - Il Mediterraneo del terzo millennio: centro geopolitico d'integrazione socio culturale ed economica

Va beh
Siamo iniziamo
Poi il Sindaco
Se come da programma
Buonasera a tutti sono Nicolò Navarra consigliera Della leaders la politica ho il piacere stasera di introdurre i lavori
E il non osta i gettiti larga la sessione serale
Come voi sapete sono sessione di mattina una nel pomeriggio di sera quindi una cosa molto nutrita e il quarto Memorial di padre Pinta acuta e la seconda Summer School
Il tema di stasera e il Mediterraneo nel terzo millennio
Centro geopolitiche o di integrazione socioculturale ed economica
Vi presento i nostri ospiti
Alla mia sinistra il Totò Giovanni Panepinto sindaco di Bivona che porterà un messaggio di saluto della sua comunità
Al imporre alla mia sinistra
L'onorevole Gasparri eviteranno che è deputato segretario all'Assemblea regionale
Segue il dottor Giovanni Tumbiolo Presidente del distretto produttivo della pesca
La mia destra si è appena seduto il Senatore Gianpiero D'Alia
Che capogruppo del dell'UDC identico brenese
Componente della Commissione antimafia
A seguire il sta dottor Giuseppe canzone dei Capogruppo del Consiglio Comunale di Brizzi che anche lui porterà il saluto dalla comunità che ci ospita
Poi a seguire il dottor Giuseppe Mistretta che è presidente della Banca do Rizzo di Alcamo
Quindi dovevano subito la parola al sindaco di piccola
Cosa
E dove ai perché appena arrivato esclusa attacco speriamo dal tavolo però sì certo abbiamo scusate mi scuso
E mi scuso ma non perfetto allora
Raoul Russo dottor conosco benissimo ma non l'avevo visto completamente che è delegato nazionale per le politiche sociali e dal per farlo dell'ANCI
Maria fonti Presidente la sua italiana di medicina delle migrazioni che pregherei di avvicinarsi al tavolo c'era da aggiungiamo adesso dalla sedia
Benissimo allora la parola al sindaco di bidone
Buonasera a tutti
Io ringrazio sindaco di prese con
Va Libera Università che hanno
Riproposto anche quest'anno iniziativa Tanda cara tanto stanziati da Tanda cara a Padova a padre Ennio
Ed è un modo non solo per ricordarlo ma ovviamente
Se non lo so forse un po'retorica ma l'Arlas essendo di dirla di continuare quell'impegno
Che lo vide protagonista per tanti anni far diventare leggevo qua un secondo fa
Un articolo di giornale questa borgata questo luogo Cengio un grande laboratorio politico nazionale e ci riuscì e il cammino intrapreso da
Da con la libera Università l'anno scorso sicuramente possono riproporre quella che era l'ambizione di fare Valeria io più che portare la il saluto della mia comunità credo che sia necessario ricordarci anche chi magari non è d'accordo che questo posto è anche fisicamente leggendo del Parco dei Monti si cane che
Nasce con la Finanziaria del due mila nove
E che nelle prossime settimane
Diventerà una realtà anche dal punto di vista amministrativo avendo lavorato in questi mesi nella perimetrazione un parco che sarà anche rappresentativo di una comunità che cercherà insieme di costruire
Uno sviluppo di costruire un Nun nuove opportunità
Per
Consentire alla gente di continuare a vivere nei nostri territori e quindi il saluto che a Dolo dopo me cittadino del Parco de'Montesi cane
Come componente di questa straordinaria comunità di cui fanno parte dodici comuni tra cui i prezzi
Palazzo ed altri Comuni se in provincia di Agrigento e sei in Provincia di Palermo il tema scelto e vado a chiudere di sicuramente affascinante
Sud tra potere e cambiamento solo una battuta prima di chiudere non da sindaco ma da parlamentare regionale e che in questi anni
Purtroppo abbiamo visto più potere poco cambiamento in questa isola c'è una grande confusione debbo dire cioè nel senso che ogni giorno cambiano vuole parte non si capisce mai
Le da che parte sì stavo da in che direzione si sta viaggiando e credo che tutte queste alchimie in realtà danneggiare normalmente questa Sicilia
Che sta vive come altre Regioni d'Italia ma si gira più di altri un momento di grande crisi degli amministratori locali sanno
Che ottobre-novembre secondo me è un punto molto delicato perché
Scontreranno le contraddizioni
Avremo nuove disoccupati orge quella precari della scuola ci sarà il giorno di tanti emigrati perché nel centro e nord Italia esaltato un sistema perché il sistema dell'edilizia non regge perché molta gente sta per essere licenziato è stata già
Licenziata quindi debbo dire
Nonostante abbia vissuto con industriali in una certa stagione una stagione delle cosiddette riforme oggi oltre ad essere come dire uno stato di voi di grande preoccupazione ritengo che
Tutto sommato
Poi sostanzialmente si stia giocando solo o sostanzialmente o principalmente una squallida partita di potere cioè c'è semplicemente il tentativo
Di sostituire un sistema di potere
Che per ragioni hanno e note è crollato un altro con un altro sistema di potere possibilmente con personaggi nel frattempo hanno
Cambiato casacca maglia e quindi li ritroveremo o li ritroviamo già di nuovo a essere protagonisti di questa stagione che francamente concederò con una le stagioni
Più cisti della politica siciliana idi ultime degli ultimi degli ultimi degli ultimi anni
Da capo e finisco per cui ritengo che questo sud o questa Sicilia o questa parte del sud che la Sicilia in nella sfida che in qualche maniera il tema di questa sera che era il tema
Tanto caro a pagine in gara alle manifestazioni
Che si tenne agli inizi degli anni novanta e allora eravamo Han più giovane più entusiasti nel pensare al due mila dieci come l'anno del libero mercato del Mediterraneo ci avevamo creduto debbo dire
Perché ci venne detto che era una grande occasione e ci credevamo tutti oggi il tema di questa sera secondo me finiscono un po'farà meno di mettere nel conto due cose uno da
La questo grave ritardo nel Mediterraneo come grande spazio di libero mercato ma anche di cui di concorrenza di idee e di in
Come dire e incrocio di nuove di nuovi interessi tra i popoli oggi il Mediterraneo solo luogo
Dove passare alcune gare delle carrette del mare che non ci servono più Lampedusa ma vanno in altre voci parte del sud morendo sembra nel mare
Con l'uno shock che abbiamo visto in questi giorni di uno che
Di realtà sta facendo un uso brutale di questa emergenza che è quella di migrazione dal nord Africa verso l'Europa
E al tempo stesso un un
Un giunge una Sicilia che a differenza degli anni all'inizio degli anni Novanta non vivono nell'antagonismo di quella stagione le la prospettiva o una progettualità politica in realtà
C'è un un una politica di chi governa sto parlando e l'attuale maggioranza all'Assemblea regionale che mette in campo tante strategie ma senza alcun obietti
Adesso Giuseppe canzone di Capogruppo del Comune di prezzi
Buonasera
Sentite forse meglio
Buona sera
Io intervengo questa sera
Allo stato della Libera Università della politica per dare il saluto del Gruppo Consiliare
Comunale denominato Pizzi due mila sette il nostro futuro
Ai relatori della sessione di questa sera della Libera Università
Hai cittadine intervenuti
Ed anche agli organizzatori della Libera Università della politica che hanno fatto morto perché anche quest'anno si realizzasse questa Nona edizione
Allo stesso tempo voglio un po'diciamo a raccontare qual è lo spirito
E quali sono i fatti che ci hanno portato dopo tanti anni ad accogliere o comunque a stimolare anche
Questa iniziativa che seggi prendesse insomma questa iniziativa Affi l'aria perché insomma durò per un decennio quasi negli anni Novanta poi si interruppero altro decennio
E dopo abbiamo scelto di ricominciare perché
Bisogna anche raccontare un po'qual è la nostra esperienza politica la nostra è una lista civica che sosteneva che sostiene da tre anni ormai come maggioranza consiliare il Sindaco Garofalo
Ed è una lista civica che nasce che nasceva da diversi
Diverse esperienze politiche dentro a questa lista c'erano rappresentate ci sono rappresentati parecchi partite perché sensibilità parecchi esperienze che già venivano anche da lontano con persone che sono
Anche più anziane sia politicamente che anagraficamente di di me
Venivamo da un decennio di crisi della politica non solo territoriale anzi quella territoriale devo dire che era diciamo il riverbero di una crisi politica nazionale che aveva annullato i partiti aveva annullato
Anche purtroppo associazionismo aveva annullato il dibattito politico e l'interesse per la gestione della cosa pubblica che
Nel nostro Comune
E tante lo sanno bene perché frequentavano persone come padre Ennio insomma anche negli anni Novanta era molto acceso perché questo fu anche uno dei motivi che portò il mio dentatura porta a fare qua Filaria
Questi istanze perché Rizzi comunque aveva già un fermento culturale
Dopo tutto questo tempo insomma abbiamo deciso di mettersi insieme e abbiamo stilato un programma di rinascita territoriale
Questo programma di rinascita territoriale ed articolata in vari punti in varie sezioni in varie tappe una di queste tappe forse una delle più importanti e forse propedeutica per tutto il resto
Era un programma di nascita della cultura della politica della partecipazione alla vita civica dei cittadini
Il tentativo diciamo dieci di portare i cittadini a partecipare a quel processo di
Creazione delle deliberazione delle decisioni per la gestione della cosa pubblica
Perché secondo noi per troppo tempo erano stati lontani in questi anni abbiamo quindi in un certo senso posto si diceva l'altro giorno altra mattina proprio qua
Alla libera università e la politica però al corso quello mattutino diciamo della Summer School qualcuno diceva
Parlava della dell'ambivalenza diciamo della parola crisi allora non l'abbiamo colta in pieno e qualcuno diceva la parola crisi bollato significa
Decadenza di un sistema dall'altro lato significa opportunità
Noi abbiamo visto la crisi del nostro territorio abbiamo visto la crisi che affligge anche gli altri territori circostanti all'Italia in generale in questo momento è anche l'euromediterranea in un certo senso
E abbiamo voluto cogliere questa opportunità e quindi vorremmo se non altro quanto meno lasciare un'eredità di partecipazione nostri concittadini
Questa
All'interno di queste diciamo di questo che il progetto di recupero di rinascita culturale abbiamo fatto di tutto
Abbiamo
Scelto anche insieme ai colleghi del nostro Gruppo Consiliare la via del Consiglio Comunale aperti e i cittadini cosa che non si era quasi mai fatta o forse mai fatta per il sì
Abbiamo aperto il Consiglio Comunale cittadine per parlare di cose importantissime come l'acqua
L'acqua pubblica come i rifiuti
Cose importanti cose per cui pensiamo che bisogni democratizzare democratici pensare
Il processo appunto decisionale perché
Perché è fondamentale Bernoni doll atto
Che
L'amministratore venga messo di fronte alla propria responsabilità le sponsorizzare un amministratore o chi governa che cosa significa fare modo che l'amministratore Pd la consapevolezza di essere al servizio dei cittadini
Che cosa vuol dire che nessuno di noi amministratori locali
Ma nemmeno provinciali regionali così come chi governa a livello nazionale
A ottenuto mai dalla delega in bianco da parte del cittadino
O dei
Governati diciamo bene o dei
Gli elettori semmai ha ricevuto mandato
Per non potesse scordare questo questo concetto cioè della responsabilità di fronte i cittadini c'è bisogno che si mettano in atto tutta una serie di iniziative di cultura politica
Che spiegano anche i cittadini come funziona un altro rifiuti per esempio come funziona il servizio idrico come funziona come funziona nei meccanismi di partecipazione in generale come funziona la democrazia
E questo abbiamo voluto fare
Come dicevo attraverso il Consiglio comunale le sedute partecipate del Consiglio comunale sono tornati cittadine alle sedute del Consiglio
Questa abbiamo voluto fare incentivando le associazioni sono nate tantissime associazioni in questi tre anni ha Rizzi è tutte hanno avuto dal Comune i mezzi per operare e per realizzare i propri scopi sociali
E poi insomma tutta una serie di attività anche collaterale come le assemblee cittadini né o o anche l'affissione addirittura dei manifesti per comunicare determinate cose
Tutto questo fa parte di quel processo culturale di
Del di appropriazione diciamo da cittadini da parte del cittadino della politica della cosa pubblica di individuazione dalla responsabilità in determinate persone che sono pochi è stato eletto per andare a fare il Consigliere piuttosto che il Sindaco piuttosto che un'altra cosa
La Libera Università dalla politica la scelta deve fare la libera nessi tra la politica Filaria dopo dieci anni e nasce da questo progetto
Segnali
Abbiamo avuto diversi incontri con gli organizzatori
Siamo riusciti di nuovo a portare a bordo questo progetto siamo qua per il secondo hanno
E mi piacerebbe che questa esperienza continuasse ancora
Perché anzi che riuscisse a
Ad affinare diciamo l'obiettivo
Nel senso che
è questa una proposta che faccio gli organizzatori della Libera Università della politica
Si potrebbe distinguere il percorso della Summer siculo dell'università la politica in diverse vie
Una è quella appunto come quella di stasera di riuscire a parlare a dialogare con i cittadini spiegare alla meccanica della politica e tutto il resto
Dall'altro lato
Siccome abbiamo parlato di capire i flussi
E di gestire flussi cioè Bonomi Presidente del Consorzio AASTER che danni ripete perché un sociologo che una personalità vulcanica ripete questa cosa dei flussi
Biche l'angelo mi fa venuto Bonomi non me lo ricordo ero troppo giovane forse
Però insomma non me lo ricordavo però l'ho conosciuto l'ho sentito ho avuto la fortuna di sentire Bonomini
Bonomi da qualche anno parla di flussi
Flussi commerciali flussi migratori
I flussi interessano il territorio ricadono sul territorio
E allora c'è bisogno anche chi amministra un territorio quelli che sono gli attori di un territorio che non sono solo gli amministratori politici ma anche gli imprenditori
Chi gestisce un albergo che gestisce qualsiasi altro tipo di struttura un'azienda
C'è bisogno che in qualche maniera vengano istruiti ricevono un istruzione per potere a far fronte a questi flussi e cosa sono i flussi
Di cui parla Bonomini sono delle correnti di finanziamenti di stanziamenti di soldi impresa di i flussi migratori che in qualche maniera devono essere intercettato
E bisogna partire proprio dai territori
Quindi per capire rimettere in circolo queste potenzialità dei territori c'è bisogno che chi vive l'asta sul territorio venga istruito avvenga in qualche maniera la liberali assetto alla politica può fare questo quindi differenziata dei percorsi uno per i cittadini
Percorrere comunicare uno per preparare gli amministratori ecco dedicare anche uno spazio agli amministratori locali non solo locale de qua ma insomma aprirlo anche al
Come nella buona esperienza della
Della Libera Università della politica internazionalizzare anche se o nazionalizzare come se del caso ecco solo questo volevo dire
Mi rimangono solo i ringraziamenti
Voglio ringraziare
In primis
Il Segretario generale della loop che l'architetto Michelangelo Salamone perché ha fatto tantissimo e a tenute rapporti con l'Amministrazione col Consiglio insomma
E c'è anche rispiegato l'importanza di fare una cosa del genere e lo abbiamo anche visto nella sua passione
L'importanza di fare un'esperienza del genere in un territorio comunque
Diceva una canzone depresso
Come può essere l'interno della Sicilia
Dall'ASP poi voglio ringraziare i cittadini che sono intervenuti i ragazzi anche pizze si che hanno partecipato numerosi
All'elezione della Summer Sculli quelle che si fanno di mattina perché attraverso di loro passa assolutamente il futuro della nostra comunità
E poi ecco i tutor i giovanissimi tutore dalla somma scuole qualcuno ne quale rappresenta insomma e che altro non sono anche vecchi strumenti che poi sono diventato il tutor
E che fanno un grande lavoro un'altra cosa sulla sul tema di stasera voglio solo prendere spunto sul tema stasera il tema di stasera insomma l'integrazione del Mediterraneo
Siccome si parla di integrazione
Stamattina pura ne abbiamo parlato integrazione non deve essere solo quella
Con le altre civiltà con un'altra in realtà politiche amministrative commerciale
Prima di prepararsi a questo tipo di incontro con l'altro bisogna prepararsi all'incontro contesta nella propria realtà e allora l'integrazione che manca deve essere anche intergenerazionale ne abbiamo parlato stamattina
In che senso dico anche quadriennio vinta cura
Era una grande figura di mediatore
Generazionale perché lui ha formato tantissime persone lui credeva nel valore dell'educazione ha formato tantissimi giovani che poi sono diventati possibilmente dei personaggi anche di spicco nella politica siciliana nazionale e locale
Che hanno comunque determinato dei cambiamenti e dei passaggi importante della nostra storia
Ecco c'è bisogno che
Giovani e meno giovani
Riescano in qualche maniera dialogare ancora una volta per comunicarsi cosa i giovani per comunicare idee e disponibilità
I meno giovani per comunicare il giovane
Competenza conoscenza
E anche strategie quindi questo è tutto vi ringrazio buonasera
Saudita questa prima fase di saluti dai rappresentanti dei Comuni Tremonti si cani cominciamo ad entrare nel vivo dell'argomento quindi Mediterraneo come centro di integrazione
Come centro di integrazione sociale
Vediamo cosa ci dice il dottor Mario affronti che ricordo il Presidente la Società di medicina dell'emigrazione
Non si oppone
Comma nove
Grazie
Grazie a Michele
Salamone per l'invito
Io sono un medico lavoro al Policlinico di Palermo e mi occupo di migrazioni di sanità delle migrazioni
Che dice evidentemente
Dal mille novecentottantasette mille novecentottantasette perché quell'epoca Palermo comincia colorarsi
Siamo all'alba perché via Santa Chiara accedo Meli
C'è il mio maestro professore mansueto recentemente scomparso
E
Leoluca Orlando
I locali salesiani sono di di proprietà del comune di Palermo e vengono diciamo vi adattati vengono ristrutturati per dare assistenza a queste persone
In quel periodo l'immigrazione la soprattutto africana
Nel sud Sahara quindi Ghana Costa d'Avorio già c'era stata la prima catena migratoria dalle capoverdiana delle Filippine che adesso cominciamo ad arrivare gli africani
E bisognava dare una risposta in termini di
Proprio in risposta alla domanda di salute a delle persone che in quel momento non avevano diritti nessun tipo di diritto allo Stato nei loro confronti si comportava come la bella addormentata non esistevano gli immigrati
Allora erano molto pochi ma siamo nel mille novecentottantasette ma anche quei pochi non esisteva il primo bisogno è quello della salute si sa senza salute è chiaro che non si può fare nulla
Ed è stato quello momento molto importante in fondo il mio intervento vuole essere anche sulla scorta di quanto oggi pomeriggio ci diceva professore Maselli se vuole essere un intervento positivo
Di speranza
Cioè voglio dire portando l'esempio della salute della sanità che l'integrazione possibile
Anche se viviamo in un momento di critico in cui alcuni termini importanti per questo nostro discorso sono messi in crisi
Anche i diritti sono in crisi oggi soprattutto per i migranti
La solidarietà che ci ha sempre contraddistinto qui in Italia e messa in crisi
Se voi pensate alla recente introduzione del reato di mi di clandestinità
Il reato di clandestinità ci dice che oggi la somma dell'età diventato una parola un po'difficile da destinare
E e quello e quindi un intervento che va verso la direzione della possibilità
Bella integrazione
E io molto brevemente porterò soltanto l'esempio della sanità così come che si è configurata qui da noi in Italia a partire dalla staremo da queste parti esperienza dall'esperienza di Santa Chiara e di altre esperienze che
Il volontariato sociale laico e Cristiano mettere in campo per dare una risposta alla domanda di salute
All'inizio le attese erano di tipo esotico avevamo gli africani
è pensavamo che da noi arrivassero le malattie dei migranti degli africani malattie che da noi erano scomparse come la malaria l'AIDS la tubercolosi
E cose di questo tipo in realtà
Quando noi dobbiamo cominciato a lavorare a Santa Chiara sì ci siamo resi conto che invece le cose erano diverse in fondo noi che non faceva altro che visitare una popolazione fondamentalmente sana
E che era una popolazione che se in fondo si ammalava si ammalava per le condizioni di deprivazione in cui era costretta a vivere nei nostri posti
Erano popolazione giovane erano popolazione fondamentalmente sana che aveva un buon livello culturale ma che è qui da noi trovavate parlo dei va dei
Lavori molto pesanti
Ed erano questi lavori che li portavano alla malattia l'esempio emblematico è quello che la tubercolosi
Che ora è ritornato in auge perché la tubercolosi come sappiamo e tipica malattia della deprivazione sociale è una malattia della povertà
E allora a questo punto per i medici siamo entrati in crisi perché chiaro
Come è possibile noi aspetti ci aspettavamo in fondo se voi ricordate se non lo sapete professore Manzo Ettore un troppi Calista
è un esperto di malattie tropicali e in fondo lui era per certi versi contento perché
Danovi ci sarebbero state di nuovo le malattie tropicali come la malaria eccetera
E allora a questo punto
Siamo entrati un po'in confusione e abbiamo deciso di creare una società
Assieme all'area di Milano assieme alla Caritas in Roma assieme abbiamo atti di Bologna eccetera abbiamo creato la Società italiana di medicina delle migrazioni professore è un fondatore della società stato un fondatore
E abbiamo capito che il problema
Più importante più grave era quello dell'accesso e servizi queste persone non avevano accesso
Io ricordo perché è un fatto aneddotico però è molto importante per dire come la società civile può fare molto in questo campo ricordo che allora era ministro della salute Guzzanti Guzzanti era un provenire siamo negli anni Novanta
Guzzanti era un professore vincere al alla Sapienza di Roma
E ci diceva ma guardate che
è impossibile che voi potete dare il diritto della salute a delle persone che non esistono per lo Stato perché sono irregolari o clandestini
Non è possibile una cosa del genere
E allora
Questo movimento che vede ripeto dal basso che viene dal mondo del volontariato dice al ministro guardi che le cose in Italia non stanno così perché per fortuna abbiamo una bella Costituzione
Che ci dice che in realtà
Le
I diritti fondamentali come per esempio quello della libertà con la salute non ci sono diritti dei cittadini così come recita con lei le costituzioni alla francese
Le costituzioni europee in cui diritti sono dei cittadini qui da noi i diritti per fortuna grazie ai nostri padri costituzionalisti i diritti sono dell'atto della persona sono dell'individuo
E allora signor ministro lei tutto mi può dire tranne che queste persone appunto anche se non sono cittadini ma sono delle persone sono degli individui quindi hanno diritto all'assistenza
E nel mille novecentonovantacinque col decreto Dini abbiamo sdoganato questo diritto fondamentale in Italia oggi
Dal novantacinque si dà assistenza a tramite il Codice Straniero temporaneamente presente STP si dà assistenza agli immigrati irregolari e clandestini
Recentemente c'è stato un forte attacco da parte
Di alcune forze governative perché si voleva si volevano portare i medici a denunziare
Gli immigrati irregolari
Ma i medici tutti i medici Italia hanno reagito fortemente
è abbiamo fatto una manifestazione ad aprile in tutta Italia anche a Palermo c'è stata questa manifestazione per cui
Questo diciamo questo tentativo andato fallito è stato ritirato l'emendamento
Però purtroppo ahimè nel luglio del due mila nove è stato introdotto il reato di immigrazione clandestina
Però anche lì noi come società ci siamo mossi molto bene è abbiamo
Diciamo costretto
Questo
Tra virgolette
Gli assessori sulla salute perché voi sapete che la la sanità adesso di competenza adesso da un po'di tempo di competenza regionale quindi le Regioni
Hanno piena compatte competenza in questo campo
E gli assessori alla salute di quasi tutte le regioni italiane
Hanno diciamo legiferato in questo senso noi mandato emanato delle direttive in cui si dice chiaramente anche da noi l'assessore Russo si è comportato
Molto bene
In cui si dice espressamente che i medici gli amministrativi interni non devono assolutamente di no denunzia
Per cui in Italia
Ecco questo è un fatto mi molto positivo perché in Italia si è la possibilità di dare assistenza a queste persone che altrimenti non avrebbero assistenza
Perché altrimenti andrebbero nella clandestinità sanitaria e badate bene i clandestini da noi sono persone che lavorano la maggior parte lavoro
La l'immagine del clandestino come del delinquente è un'immagine falsa è un'immagine stereotipata i clandestini da noi la maggior parte lavoro perché dà voce molto lavoro nero
Quindi sono delle persone che hanno pieno diritto e questo è dimostrato dal fatto
Che che le sanatorie ogni volta che c'è una sanatoria
E la la la più grossa è stata quella dalla legge Bossi-Fini nel due mila e due che ha sanato ben settecento mila persone
Settecento mila persone che da un giorno all'altro diventa non regolari è chiaro che sono persone che non delinquano perché altrimenti non potrebbero essere messe in regola
E quindi
Mi avvio alla conclusione
Se c'è da parte della società e il controllo
Di determinati fatti io penso che l'integrazione sia possibile
è una bella Ventura quella che noi stiamo vivendo in questo momento diciamo è un momento molto negativo sembra che non ci possa essere dialogo sempre che non ci possa essere
Diciamo una un incontro
Tra persone di cultura diversa ma qualcuno oggi voi pomeriggio diceva molto giustamente che l'altro è l'immagine di sé
E questo è molto bello
Solo che
Dobbiamo sgombrare il campo dai pregiudizi questo è fondamentale e conoscere questa realtà
Questa è una realtà che è diventata strutturale per il no per noi per noi italiani sono cinque milioni di persone regolari che vivono e lavorano qui da noi e senza i quali il sistema Italia converrebbe
C'è stato lo sciopero dei migranti
Proprio quest'anno
E perché lo sciopero perché i migranti hanno detto cosa succederebbe in Italia se da un giorno all'altro non lavorassimo pensateci effettivamente il sistema Italia converrebbe
Noi abbiamo bisogno di loro però
Non possiamo
Trattarli come delle braccia
Ci servono perché lavorano e poi basta no sono delle persone che hanno dei diritti quindi gli atti i due termini che sono fondamentali in questo senso le finisco solo quelli della solidarietà
Stiamo attenti che se cediamo il passo su questo veramente corriamo molti rischi e quello dei diritti che senza i quali effettivamente l'integrazione diventa difficile grazie
Registriamo con piacere il messaggio ottimistico dottor affronti anche se dal nostro osservatorio
Situazione ci sembra di persecuzione verso i migranti speriamo in un futuro si arrivi
Vediamo invece se c'è stato integrazione economica a parte l'intervento dell'iter ricattati nelle banche italiane di questo sicuramente ci può parlare il dottore Giuseppe Mistretta che Presidente della Banca dolcezza
Buonasera intanto ringrazio la Libera Università di questi invito a partecipare stasera perché
Mi riporta indietro di quattordici anni quando partecipai
Con padre Ennio a un incontro sul sul Mediterraneo e mi ricordo che allora
Fu uno dei primi incontri
In cui
Si videro qua in in Sicilia e leader importanti del del mondo arabo perché allora non era così discusso come ora questo quest'argomento
Ritengo che questo tema sia stato discusso molto in termini e accademici è poco da un punto di vista
Fattivo concreto
Si è sempre detto che il Mediterraneo per noi
Paese arrivi elastico rappresenta un'opportunità vuole una grande opportunità
Però di fatto credo che non abbiamo mai provato in modo concreto a sviluppare le modalità per potere trarre dei vantaggi in termini di integrazione
Sociale ed economica
Io credo che il problema sono siamo posti molto concretamente da qualche anno quando il tema della globalizzazione
Abbiamo visto toccarci tutti quanti indipendentemente al territorio in cui viviamo cioè abbiamo visto che la globalizzazione è arrivata non
Nel territorio ricchissimi o molto popolati ma è arrivata anche nei paesi magari più isolati
Ho o meno sviluppati
Perché abbiamo visto una invasione di prodotti che
Arrivano dall'estero in contesti che non erano esattamente preparati per una concorrenza
Che non c'era
In territori nei quali le aziende o paravano prendente piccole aziende artigiane
Operavano in nicchie di mercato
L'esperienza che posso portare quella della nostra banca la banca con Rizzo che nasce nel mille novecentodue ad Alcamo però tra di un prete di un sacerdote
Che sostanzialmente voleva per far sì che io agricoltori non fossero sottoposti sottomessi al fenomeno dell'usura
E quindi sostanzialmente si finanziavano gli agricoltori al di là delle proprietà delle garanzie patrimoniali che potevano offrire
Oggi a distanza di più di cento anni ovviamente il contesto è completamente cambiato questo tipo di banche che in Italia sono molte altre che sono quattrocentotrentadue in Italia
E in termini di mercato rappresenta una quota significativa perché rappresentano il sette per cento del mercato italiano in termini di impieghi quindi di prestiti
Era presenta una realtà importante oggi non stiamo più casse rurali si chiama banche di credito cooperativo
Cerchiamo tutte quante di
Arrendere utile il servizio che noi possiamo offrire alla collettività in termini ovviamente orientati al al presente
Che
Non è costituito esattamente da una economia agricola rurale ma una colonia induisti industrializzata che cos'è che ci contraddistingue ci contraddistinte il fatto che noi non siamo delle banche che nascono
Per le finalità di lucro ma nasciamo il nostro articolo due dello Statuto recita che la nostra funzione
è esattamente quella di contribuire allo sviluppo sociale culturale e per ultimo nostro sodo cita proprio economico del territorio in cui noi siamo presenti
Quindi siamo che è un principalmente erano stati età non è quella economie ma è quella di contribuire e dare un piccolo contributo
Al territorio perché il territorio possa crescere operiamo tutte quante in un territorio abbastanza piccolo la nostra per esempio per un territorio che è costituito
Dalla zona compresa tra la città di Palermo è la città di Trapani e questo perché perché riteniamo che solamente operando in territori così piccoli
Possiamo o sviluppare la conoscenza del territorio possiamo operare come banca di relazione che siamo fondamentalmente una banca di relazione
Quindi operiamo in territori nei quali conosciamo le persone che vivono nel territorio statutariamente non possiamo investire il denaro che raccogliamo
Al di fuori del territorio potabile investito all'interno e quindi principalmente o fondamentalmente il denaro che le nostre banche raccolgono viene investito nelle imprese del territorio
Per cui dico nonostante oggi si parli di che
Disastro della finanza o di perdita dell'etica e la finanza
Posso testimoniare che nel territorio in cui operiamo noi prevalentemente diciamo che il tema del credito ecco sentito ma fino a un certo punto e cioè le imprese che realmente hanno una capacità progettuale dimostrano serietà
Competenza di fatto a queste aziende non sono manca il denaro ma debbo dire anche il da un punto di vista di costo non ci sono sostanziali gli scostamenti rispetto al nord dell'Italia
In che modo posso collegarmi al tema del Mediterraneo che mi sembra molto importante in termini diciamo di
Momento storico che stiamo vivendo
In Italia come dicevo esistono quattrocentotrentadue banche di credito cooperativo che e sono legate da un punto di vista ecco confederale con una Associazione nazionale che si chiama Federcasse
Da un punto di vista imprenditoriale invece abbiamo costituito tutta noi una holding
Una holding che possiede il capitale delle Società prodotto che per la piccola dimensione che ci contraddistingue non riusciremmo a produrre in termini diciamo competitivi ognuna di noi
E quindi queste Società prodotta essenzialmente producono prodotti assicurativi e finanziari di fatto non qualunque possesso diciamo l'esigenza delle famiglie o delle impresse
Tre anni fa abbiamo costituito una società a Tunisi
E questo diciamo per poter aprire dare la possibilità ma i nostri imprenditori quindi dei Comuni piccoline quali noi operiamo ma questo è possibile anche da voi perché anche nel vostro territorio se siete di Brizzi esistono diverse banche di credito cooperativo
Abbiamo costituito questa questa società un ufficio a Tunisi che ha
Proprio lo lo scopo di dare consulenza alle imprese che ritengo di potere sviluppare la loro attività all'estero l'altra parte del Mediterraneo eh anche potere fornire
Contatti e relazioni conoscenze rispetto a quelle che sono le opportunità posso citare che in tre anni di lavoro per circa cento aziende
Nostra decreto cooperativo hanno iniziato a lavorare in Tunisia
Dico la Tunisia perché è stato il principale teste capimmo presso in considerazione nel Mediterraneo però è ovvio che poi rapporti si vanno espandendo il Marocco in Libia diciamo siamo delle piccole realtà apre quindi coglieva avanti con passi molto piccoli
Però ecco l'esperienza che posso citare è di aziende piccole
Che attraverso curiosità
Hanno chiesto informazioni hanno acquisito conoscenze e hanno aperto i loro mercati
In questo cosa voglio dire voglio dire che è credo che debba essere
Lasciato alle nostre spalle il periodo di lamentarsi solamente e credo che debba giungere il momento di
Cercare di darsi da fare con più coraggio con più fiducia rispetto al futuro
è inizierà guardare anche mercati che prima non guardavamo curo ottica diversa in un'ottica imprenditoriale ovviamente preparandosi
Preparandosi dico in termini di mercato e quindi in termini di
Capacità di poter offrire un prodotto che sia diciamo adeguato rispetto a quelle che sono le esigenze
Beh gli spazi si possono aprire
Credo molto di più di conto fosse immaginarci potrei citarvi diversissime esempi di aziende posso citarvi l'esempio di un'azienda che
Alleva pesci
Che è nata attraverso
Diciamo il sostegno finanziato dalla nostra banca è nata attraverso un
Un patto territoriale il patto territoriale Golfo di Castellammare che statua bellissima esperienza per la nostra banca per il territorio in cui opera
E che è un certo punto visto uno sviluppo eccessivo rispetto e i mezzi patrimoniali che possedevano i soci
Siamo riusciti attraverso il nostro ufficio attraverso Società di Traetta equity ammetterle in contatto con altri partner
Tunisini e questa azienda tra qualche mese inizierà a produrre in Tunisia con delle vasche più grandi di quelle che
Avevo utilizzato attualmente nel nostro territorio con un mercato sostanzialmente molto più grande e con diciamo una prospettiva reddituale sicuramente più conveniente di quella che che
Che poteva avere qua in Sicilia
Ecco mi limiterei a dire questo
E ovviamente siamo a disposizione per qualunque domanda per qualunque curiosità
Per darvi un'assistenza grazie
E adesso dottore Tumbiolo proviamo a chiedere se nella pesca motivo di integrazione tra i Paesi della riva del Mediterraneo o è ancora motivo di scontro così come lo era fino a qualche tempo fa
Gentili signore e signori
Intanto
Un sentito ringraziamento per l'invito che
Mi rende felice
Per potere e mi dà l'occasione di affrontare un tema
Non solo a me molto caro
Che il Mediterraneo ma mi dà l'occasione di ragionare insieme a voi su una condizione che già viene annunciata come come tema
La pesca e oggetto di conflitti di contenziosi che sono eterni
Ormai assai antichi
Fra l'altro la cronaca non ci ha risparmiato neanche negli ultimi mesi
L'occasione di scontro
Gli scontri anche armati ovviamente in modo unilaterale e a tutti nota la vicenda dell'ultimo peschereccio Luna Rossa che è stato mitragliato pervenire sei ore consecutivamente dalla
Dalle dal dall'avrebbe una vedetta libica
Però questo non ci deve impressionare lo dico subito
Con il senno del poi bisogna cercare di ragionare in profondità su questa questione noi abbiamo un problema del tutto interno
Italiano e siciliano nel settore delle politiche del mare e della pesca in modo particolare perché
Perché vedete
I nostri pescatori pescatori siciliani non solo quelli di Mazara del Vallo ma anche
Di altre marinerie siciliane a volte anche dei pugliesi
Da sempre si sono spinti
Verso
La costa africana pensiamo noi voglio dire hai scritto anche nel libri Historia marittima il
Nella stagione del Beijing Tunisia
C'era una licenza che consentiva I battelli allora ero vorremmo velici i siciliani
Di potere esercitare l'attività di pesca nelle acque che allora che le acque territoriali che erano
Come dire identificate con il tiro di schioppo che poi sono diventate universalmente fino a dodici miglia
Dalla dalla linea di base cosa significa questo significa che i pescatori siciliani vantano una sorta di diritto storico nel pescare in acque in quelle acque tuttavia
La storia moderna e la la disciplina dell'uso del mare recentemente ha cambiato le cose
Cosa è cambiato nella sostanza è cambiato che molti Paesi rivieraschi hanno adottato uno strumento moderno applicato nel Mediterraneo con
Con alcune come difficili connotazioni che lasciano che sfasciano storcere il naso soprattutto gli studiosi di diritto internazionale del mare cioè l'applicazione della zona economica esclusiva che è uno un istituto
Di diritto internazionale che estende la sovranità di un Paese di veritiera sconfino a duecento miglia dalla costa ovviamente questo non è possibile è uno strumento inapplicabile nel bacino del Mediterraneo
E allora si sono studiate e altre forme di integrazione del vino territoriale del mare
E per esempio in modo assai bizzarro devo dire la Libia a istituito una zona protetta di pesca che estesa fino a settantaquattro miglia dalla dalla linea di base sostanzialmente oggi accade
Che
Proprio la Repubblica diceva Maria
Detiene grossomodo fa mal contati il settanta per cento badate bene signori il settanta per cento del patrimonio ittico del Mediterraneo
Cioè le risorse marine evidenti che stanno nel Mediterraneo sono di un unico azionista i ventisei Paesi del baci mediterraneo non hanno una possibilità di utilizzare quelle risorse che sono notoriamente nei in acque internazionali
E guardate che qui voglio dire la Libia non è che ha fatto un atto di pirateria politica no assolutamente sono stati soltanto bravi
Bravi perché hanno invocato un principio sacrosanto che è quello della protezione del mare della protezione delle risorse marine
è quindi immaginate la comunità internazionale si è anzi come dire anche avvantaggiava ha incoraggiato questo principio che è sacrosanto
Noi in Italia per primi abbiamo istituito le zone marine protette che sono benemerite cioè abbiamo istituito grazie alle associazioni alcune associazioni benemerite penso a Italia Nostra WWF Legambiente ciò abbiamo fatto creato
Proprio per salvaguardare
Rispetti di mare oltre che marine e terrestri ma abbiamo lavorato in questa direzione la Libia ha fatto un colpo di mano e guardate bene
Vedendo la responsabilità è tutta politica italiano lo dico davanti a importanti politici
Ed è di di tutti perché in quella stagione siamo intorno
Negli anni alla fine degli anni Novanta all'inizio del di questo millennio
Sono cambiati molti Governi quindi non non c'è una responsabilità diretta di destra e di sinistra e di tutti la ragione vera è che l'Italia non ha prestato alcuna attenzione alla problematica la pesca e alla problematica del mare in generale
Perché gli interessi dell'Italia erano rivolti a ben altre questioni spot legittime per carità perché c'erano gli interessi dell'ENI ove dell'Ansaldo delle grandi imprese che da avevano mercati importanti e relazioni importanti anche sul quale spetta pure sul piano creditizio voglio dire al giorno non facciamola non facciamoci la testa non facciamo ipocrisia cioè lo soprattutto il colonnello Gheddafi Renzo è un grande azionista di una della forzatura
Grossa banca italiana quindi voglio dire in tutti i settori siamo stati interessati e quindi immaginate quanto
Può essere importante per lo Stato la questione della pesca però la Regione Siciliana no
Perché in questa Regione signori ci vivono ancora mal contati circa cinquanta mila
Esso
Famiglie di questa attività non solo nell'attività di pesca perché ha uno pensa la pesca pensavo battello nella pesca la veder tra Major peschereccio lo stralcio no tutt'altro
Nel nostro settore c'è una filiera lunghissima che va dalla costruzione la barca dal cantiere navale alle Officine alla trasforma l'industria la trasformazione alla commercializzazione logistica al sistema finanziario che ecco interessato quindi
Voglio dire c'è una filiera molto lunga che va salvaguardata e tutelata e noi oggi ci troviamo davanti a questa situazione come possiamo uscire
Da questo disagio da questo da questo contenzioso da questo conflitto io credo che ci sia un una è una sola strada che quella del dialogo
Che è quello della cooperazione perché se noi non e perché siamo noi i detentori d'altra parte di uno a uno abbiamo noi la capacità riconosciuta da tutti la capacità dei nostri pescatori dei nostri armatori
Dei nostri industriali della lavorazione c'è esistente in Italia e in Sicilia in modo particolare
Un made in Italy dal pesce esiste sussiste un ha una grande tradizione una grande cultura che va
è come dire condivisa come
Perché loro hanno le risorse
E noi abbiamo la capacità
Di valorizzare queste produzioni a questo punto visto lo stato delle cose la la strada unica la strada maestra è quella di cercare delle soluzioni che siano compatibili
Fra le relazioni
Fra i Paesi non solo con la Libia io ho citato la Libia prima ma ed evidentemente il tema esteso
Verso tutti i Paesi rivieraschi detentori anche di altre risorse penso all'Egitto alla Tunisia all'Algeria
Al Marocco al Libano alla Sicilia Paesi che hanno grandi
Disponibilità ancora di risorse del tutto inutilizzate che per varie ragioni da una parte perché ci sono stati lenti bellici da un'altra parte perché non si è sviluppata una tradizione marinara
Eccetera quindi hanno anche risorse copiose in abbondanza che oggi sono del tutto inutilizzati
E allora il tema non è soltanto andare lì prendere le risorse e scappare cioè fare razzie fare quello che abbiamo già fatto a casa nostra cioè una devastazione
E il tema oggi è di ben altra natura
è il Mediterraneo che diventa elemento centrale in questa logica
è uno un mare soprattutto da tutelare e da salvaguardare fare in modo che queste risorse vengono utilizzate soprattutto dalle future generazioni è questo il vero tema centrale che noi oggi ci dobbiamo porre
Utilizzare in modo razionale e intelligente quelle risorse e valorizzarle
Soprattutto per perché c'è un una condizione attenzione che la popolazione costiera nel ma nel Paese nei Paesi del Mediterraneo aumenta ed è in continua evoluzione
E quindi c'è un'esigenza anche al di carattere alimentare
Perché una volta il pesce non si consumava oggi invece c'è una un grande incremento un grande consumo e quindi c'è una necessità di soddisfare esigenze di mercato che sono sempre più
Pressanti ma veniamo a a un tema che
Centrale nella discussione di oggi
è noi
Abbiamo assistito fino a ieri siamo stati a Roma il distretto della pesca che mi onoro di presiedere è stato invitato proprio dal colonnello Gheddafi e so che non ha ricevuto molti soggetti però
Mi ha fatto bien lusingato molto il fatto che il colonnello ha voluto incontrare la delegazione del nostro distretto e c'è una ragione
Perché questo non è un uno sprovveduto è uno molto furbo
Peraltro c'erano
Alcuni
Armatori che Anna mi hanno accompagnato che erano stati vittima di
Le recenti incidenti e quindi abbiamo discusso un poco l'ambasciatore che addurre col Presidente Berlusconi con
Il Sottosegretario letta abbiamo discusso appunto di una possibile modalità di cooperazione
E mi ha stupito molto che Gheddafi a
Poi proposto in occasione della cerimonia una questione non ha subito solo nei giornali in questi giorni mi hanno parlato tantissimo ad ha detto una cosa che è sembrata una minaccia
Cioè dice guardate o dall'Unione europea
Mi rende cinque miliardi l'anno cinque miliardi di euro l'anno oppure all'Europa diventerà nera ci sarà l'Africa Nizza azione dell'Europa e questa non è affatto una novità
Noi rispondiamo a questa sembrato una provocazione ma non c'era bisogno che ce lo ricordasse il colonnello Gheddafi con una proposta concreta e moderna
La proposta e la risposta a questo modello a questa idea forse
Come dire di di
Di di tentare di frenare in modo meccanico l'emorragia dei disperati che tentano di venire verso l'Europa e invece quello di creare un modello di sviluppo un modello economico e sociale in quei Paesi
Tutti gli economisti in questi anni hanno discettato succo su questa necessità alcuni hanno proposto un piano Marshall parli mediterranea e per l'Africa altri hanno
L'hanno portato anche
Delle delle possibili soluzioni anche sul piano
Come dire su sul sul piano della delocalizzazione delle imprese ma nessuno ha mai detto come fare realmente
Ecco noi oggi abbiamo in Italia e in Sicilia uno strumento che può diventare e prego i signori rappresentanti delle istituzioni a prestare particolare
E come di attenzione a questo passaggio noi in Italia abbiamo una struttura che fa dell'Italia un Paese diverso da tutti gli altri Paesi industrializzati
L'Italia e come l'Africa l'Italia non ha mai non ha risorse non ha materie prime ma raffica ceda
L'Italia non ha idrocarburi non a gas noi non abbiamo il ferro non abbiamo metalli pesanti non abbiamo legno quel po'che abbiamo lo mandiamo in fumo
E siccome è possibile allora ci
Si chiedono io osservatori internazionali come è possibile che l'Italia rimane la sesta o la settima potenza industriale a livello mondiale
Perché in Italia esiste un modello di sviluppo che si chiama distretto industriale
Si chiama distretto produttivo perché vedete la ricchezza nel nostro Paese non la fa certo la FIAT la Parmalat alla Cirio non la fanno solo le le grandi industrie che sono poche e sono più i problemi che che ci ci portano che non le risorse che ci danno
L'Italia fatta della microimprese delle imprese familiari le alle imprese artigiane e delle cooperative
Dei piccoli imprenditori
Che ogni giorno è un formicolio dentro un territorio qualcuno invocava prima del territorio
Che è uno un elemento fondamentale i territori dove si sviluppano questi distretti dove nasca c'è una cooperazione spontanea col sistema bancario
Con le istituzioni con le scuole che sono sistemi molto distanti
Dalla dalla singola impresa il singolo imprenditore la piccola impresa la microimpresa ha difficoltà a trovare l'azionarsi con alcuni sistemi più grande allora la mediazione di un distretto industriale che nasce in modo spontaneo
E in Italia
La Banca d'Italia l'Istat Unioncamere ne hanno ne hanno censiti ben centocinquantasette ne ricordo alcuni importanti e virtuosi
Cioè lo faccio indico quelli nel settore agroalimentare perché mi viene più facile se uno pensa al distretto di Parma al distretto di San Daniele a dispetto pensate
Che esiste in un un distretto del settore vitivinicolo che si chiama
Valdobbiadene e Conegliano dove fanno un vino che si chiama prosecco bene allora io vi invito a fare un esperimento signori questa sera voi andate a casa vostra
E vi accorgerete aprendo il vostro frigorifero di avere una bottiglia di una cos'
E che si chiama prosecco di Valdobbiadene o di Conegliano e questo è frutto di un di una capacità imprenditoriale di nucleo imprenditori che sanno a a realizzare
Il vero made in Italy che è quello della della capacità non solo di saper ferma di fare savoir di far sapere che esista un prodotto però seppe essere stasera andiamo a casa e vogliamo trovare una bottiglia di Marsala
O di un bianco dal Alcamo è difficile che la troviamo perché perché evidentemente c'è qualcosa che non funzione ancora nei nostri distretti industriale produttive allora bisogna
Tentare
Di non solo di rilanciare la nostra capacità imprenditoriale ma soprattutto di tentare nel Mediterraneo le opportunità che alcuni distretti anni
Io mi permetto di dire che
Il distretto della pesca di Mazara ha fatto delle cose che in questi anni in silenzio
Che in questi anni sono diventati anche un poco definiti dagli osservatori una best practice abbiamo fatto un'agenda in cielo né in Egitto se i pescherecci pescano in questo momento in Alessandria d'Egitto
Abbiamo fatto una iniziative importanti in Tunisia con due società che stanno operando in Tunisia
E due società che operano già in Libia ovviamente in sordina perché se non si trova una soluzione vera a questa crisi della pesca
Sarà difficile che queste società possono emergere svilupparsi allora qual è il tema
Il tema è quello di fare modo che questa struttura del di dal distretto industriale
E poi distretto produttivo che esiste in Sicilia possa trovare un'applicazione nel una Spoon a Four ma di attivazione in in in Africa nel Mediterraneo è questa la formula che noi che noi proponiamo
Cioè
Allora qui ci poniamo due domande la prima domanda è e possibile clonare un distretto la risposta è no
è possibile in seminare un cluster un sistema di sviluppo locale la risposta è sì evidentemente
Ci devono essere due fondamentali condizioni che noi abbiamo qualcosa da dare da trasferire il know how la conoscenza la la competenza latte il
La la struttura produttiva
Ecco e quindi bisogna allevare un territorio dove fare emergere far venire fuori l'identità
Se noi pensiamo
Di arrivare in un altro Paese soprattutto in un nei Paesi mediterranei e arrivarci è tentare di di fare quello che hanno fatto alcuni distretti vi ricordate il distretto orafo di vicenza o altri nel mezzo nel settore metalmeccanico anche della moda che andavano in Polonia in Romania e Russia a fare cosa
Delocalizzare sono stati delocalizzati
Interi distretti molte impresa ai in massa sono andati lì
Tentando di trovare una competitività sul prezzo perché lì il lavoro lo pago molto meno nono
Nel modo non ho l'esigenza di rispetto di regole ambientali non l'ho l'esigenza di regole
Di regole culturali
E sociali a quel punto io penso di fare
La competizione sul prezzo non è così sono tornati tutti indietro
Con eguale con con la con la coda in mezzo alle gambe ma perché è perché evidentemente c'è sempre qualcuno più bravo di tempi prevedibili indiana in Cina dove riescono attirare un prezzo
Che sia più competitivo
è oggi la competizione signori non è più fra la mia impresa il mio vicino di casa per le donne e il mio collega tunisino libico alla competizione e fra sistemi tra sistemi territoriali
E quindi il sistema pesca
Mediterraneo compete consisteva pesca Cina Consel consisterà pesca sull'area così come gli altri stemma turistico così come
Il sistema
Metalmeccanico e quant'altro quindi questi grandi sistemi territoriali che sono le nuove reti e noi la BEI sprazzi che vorremmo inaugurare e questa Rete dei distretti del Mediterraneo
E vi dico guardate non siamo molto lontani non siamo molto lontani e mi avvio verso le conclusioni Presidente
Perché sono io osservatori internazionali che hanno voluto identificare proprio il nostro distretto per fare delle sperimentazioni
Ve ne racconto una che recente noi stiamo facendo un piccolo progetto ma importantissimo e Libano
Sono due progetti un al nord ad Albaredo è uno ha natura al sud del Libano al confine con Israele due agenzie Wendy PIP
E l'UNIFIL sono agenzie delle Nazioni Unite peraltro UNIFIL anche guidata da un italiano del generale Graziano
E in un territorio doti delicatissimo
Perché in tutte e due i territori ci sono e dei campi profughi palestinesi
Hanno la stessa impostazione due territori governati dagli Hezbollah che sono persone molto serie contrariamente a quanto la stampa internazionale e americana ci propina attenzione
E poi ci sono ovviamente delle le grandi
Le le le la la grande frattura fra questi soggetti e i Cristiano Maroni i sunniti sciiti e quant'altro
Le agenzie delle Nazioni Unite hanno che ha cercato il distretto dalla pesca di Mazara del Vallo per una ragione molto semplice perché hanno visto da soli che a bordo dei nostri pescherecci
Ci
Ci stanno insieme
Egiziani tunisini algerini marocchini italiani siciliani senza distinzione alcuna di colore della pelle di religione di lingua
Ecco questo è un esempio permettetemi di dire
Straordinario che vale la pena esportare l'esempio del peschereccio di Mazara del Vallo ne spende e ore è un esempio che va esportato oggi oggi come mai nel mondo
Perché questa capacità a bordo di una piccola nave
Di coesistenza di cooperazione di fratellanza di accoglienza di rispetto dell'identità perché poi il tema è proprio quello di rispetto dell'identità è un
è un esempio che bisognerà esporta
Ma io dico di più
Noi questo esempio non lo dobbiamo mettere soltanto sul piano della della pesca questo esempio bisogna estenderlo ad altre filiere produttive questo è possibile ad una condizione che avremo rispetto dell'altro
Che sapremo andare lì non per fare un un mero esperimento di delocalizzazione
Ma per cooperare perché l'unica strada possibile se noi becchiamo a disposizione gli strumenti che abbiamo messo in campo in questi mesi e ne ricordo alcuni
Il primo e l'Osservatorio per la pesca del Mediterraneo che grazie alla Regione Siciliana
Io lo dico senza a scanso di equivoci perché poi tutti si pigliano i meriti eccetera no no io voglio dire sono stati due deputati scusatemi presenti non si offende SIOC l'onorevole Marinello
E lo e Gucciardi che hanno avuto l'intelligenza di guardare a questo suo fratello hanno promuove proposto ovviamente c'è stato un accoglienza ampia di tutti noi
Mai come in questo campo go come in questo caso c'è stata una grande unanimità e quindi
Siamo lieti di dire che quei nomi che venivano fatti prima dal professore Bonomi e veniva citato e che un componente dell'Osservatorio insieme ad altri importanti economisti penso professore Fazio prezzo
Il mio amico Giacomo Greco ha avuto modo di partecipare ad alcune riunioni e sa quanto importante sia aver messo insieme studiosi di tutti i Paesi del Mediterraneo di sedici Paesi del Mediterraneo
Per fare in modo che il tema del mare
Diventi un tema centrale non solo sotto l'aspetto economico del business agli affari ma soprattutto su
Sotto l'aspetto dell'integrazione culturale ed è questo il vero tema
Su cui bisognerà fare in modo che sempre di più ci saranno incontri fra giovani fra le scuole la formazione lo scambio tecnologico il trasferimento tecnologico
Tutti gli istituti di ricerca che partecipano a questo importante
Consesso sono istituti che hanno dato ognuno che hanno messo qualcosa e questa è la logica distrettuale
Questa è la logica di un sistema produttivo locale cioè ognuno mette quello alla dote che ha
Cercando di portare e prendere anche
Ciò che è possibile prendere nella giusta misura bene io credo che questi esempi siano
Come dire danno il senso di un elemento sostanziale ed è la risposta che il Presidente si è posto all'inizio
Questo contenzioso questo teatro del Mediterraneo che è stato questo Mediterraneo che è stato fino a oggi teatro
Di conflitti di guerra del pesce in modo particolare
Noi speriamo attraverso questi strumenti e attraverso il Forum del Mediterraneo
Che si accinge a parti che si accinge a apprenderlo luce nei prossimi mesi che sarà un incontro fra tutti i ministri della pesca del Mediterraneo e i distretti che stiamo tentando di creare in alcuni paesi del Mediterraneo
Io mi auguro che invece possono trasformare quello che è stato un teatro discute di contenzioso di conflitto in un teatro di cooperazione di cooperazione scientifica economica in un teatro di pace grazie
Dottor Tumbiolo ci lascia con questa bellissima immagine del peschereccio che il luogo
Di di integrazione già realizzata forse anche nei Comuni in qualche comune quantomeno abbiamo notizia che questa integrazione perfetta sentiamo Rollo Russo che ci dice qualcosa a proposito dei Comuni
Prego grazie grazie a soprattutto della verità agli amici organizzatori
Promotori animatori della lì dove sia la politica che hanno voluto riportare
Al centro la Sicilia nocciolo voluto agenzia più profondo
Il dibattito alto
Complesse do sul futuro della o dei nostri territori e del nostro mare
Io do sul futuro perché
Se c'è qualche cosa in cui la Sicilia a mio avviso deve assolutamente
Confrontarsi nero in oggi anche di confronto col Governo nazionale è proprio il suo ruolo detto più volte ripetuto nessuno nel Mediterraneo e il suo ruolo
Come cerniera di confronto con di le altre civiltà agli altri Paesi mediterranei
Questo lo dico perché forse potrebbe anche essere lamento provocatorio nell'ambito
Rivendicazionismo
Più o meno condivisibile molto spesso il Meridione fa come la Sicilia a fare un fondo nazionale
Forse noi
Dovremmo chiedere
Meno soldi per finanziare meno precariato in Sicilia
Fine a se stesso dovremmo chiedere più fondi per investimenti
Per trasformare la Sicilia in una piattaforma reale
Di scambio nel Mediterraneo
Forse perché le esperienze interessantissima richiamata prodotto lo Tumbiolo sul distretto la pesca dimostrano come la
Logica
Della degli enti del distretto ma saluto la logica delle identità
Edita del lavoro e vincente patologia il parassitismo lo dico perché svendere Aldo avviando che ho avuto il piacere di Patrice di
Di trovarmi altre esperienze distretti uguale dimostro come la grande logica la globalizzazione non si sconfigge
Appesantendo ulteriormente le strutture pubbliche non si avvertisse chiedendo ulteriormente soldi per investimenti pubblici così siccome strictu senso sì
Sconfigge esaltando vendita produttive che soprattutto nel contesto europeo Statuto contesto italiano Aldo elettricità ben precise
Non c'è più la fabbrica di provvista del sistema terrorista la fabbrica FIAT Fabbrica Cirio che può essere la soluzione da sui problemi di sviluppo vi è Isotta ante esperienze economiche che nascondono tutto dai territori
Dalla terra dall'uomo che produce che lavora
E che si incontra con l'altro uomo che produce e che lavora ben il marinaio tunisino quel mese libico che aver alogena relazione ci vuole del lavoro e della persona
Allora forse se noi riuscissimo a chiedere non semplicemente soldi
Presidenza del nostro precariato fine a se stesso ma chiedere soldi per fare scambi culturali colore sia del Cairo chiedere soldi per fare scambi ecco che erano tesoro italiano con maggiore forza un accordo finalmente serio
E basato sulla logica della contrattazione diventerà triennale che non conoscevano l'ISMEA conosce la pratica della furbizia
Ed è della e della rivendicazione di diritti con la Libia con l'Egitto e con la Tunisia cosa faremo un grande servizio nostra terra
Lo dico perché
Altrimenti
Noi rischiamo di fare un dibattito al quale
Tutti parlano di cooperazione il timone solidarietà tutti parliamo di accoglienza che sono parole da tutti condivise
Che tutti sentiamo chi più chi meno proprio di grazie politica culturale o religioso al mio caso sono politica è religioso da cattolico ma
Voglio la rinviamo di sostanza di contenuti lo dico perché da
Assessore attiva sociale dovranno esplicito come Palermo e da
Responsabile nazionale dall'Welfare dell'ANCI tutti come l'Italia di opere sempre senza molto concreta molto pratica
Dico a voi l'immigrazione integrazione viene vissuta nei territori reso soprattutto nei Comuni
Che sono la prima è presente frontiera di qualsiasi confronto tra
Il cittadino sia esso italiano sia esso straniero comanda il sistema
Il sistema dei servizi del sistema pubblico sistema comunque della comunità organizzata edicola molto presento che comuni
Al di là dei problemi alla sicurezza sono i principali per
Attori vi dell'emergenza legata all'immigrazione lo dico in termini di accoglienza per quanto riguarda laddove possibile organizzare centri di accoglienza
Temporali per i richiedenti asilo piuttosto che per coloro i quali dicono è stato di emergenza lo dico per
Città che vi ho per esempio il grave fenomeno dei minori non accompagnati e cioè dei minori che comunque
Vengono sottratte otto sprezzo molto spesso da oggi da famiglie le tratte in schiavitù o vengono comunque tra virgolette abbandonino trovate avvengono o venivano i famosi barconi che era un'Italia che sono
Oggetto perché sono protetti o nella nostra realtà le nostre case famiglia con un grandissimo onere per il sistema dei Comuni
Cioè i Comuni pagano un milione di euro per questo sistema di accoglienza stanno giusto e non la vuole cruda ma tutto questo ha un costo
Bene allora quando può è un sistema dei Comuni che ha difficoltà già affrontare
Sarà un in un suo complesso
Lei emergenze sociali dei propri concittadini
Hai quali carichiamo ulteriormente
E lei emergenza dovute al fenomeno migratorio non sempre controllati non sempre venne ben indirizzati mera da un sistema può rischia sostanzialmente di esplodere sistema che vi è un momento di crisi dovuta la crisi finanziaria internazionale nazionale
E comunque
Anche alla fine di un modello per il quale
Comunque
Il mese dovrà locale molto spesso spendeva tanto poi c'era lo stato che paga a piè di lista e non vi era la sostanza e responsabilità tutto questo ci piaccia o di pace finito ed è finito doveva finire
Abbiamo due lacerazioni avvenuto questo come la crisi economica sposa nel due mila otto che ha sancito la fine di un'illusione
Che si potesse creare un modello di sviluppo economico basato esclusivamente su una esplosione progressive civica dei consumi
Basare esclusivamente sola esplosione continua è senza controllo della consiglia di indebitamento alle famiglie
Non c'è più
Non si può più continuare a chiarirlo crea ricchezza consumando ma già comando debiti questo alla fine in sostanza la crisi economica ma internazionale che poi la crisi allo sul sistema pubblico
Non si può pensare di creare sviluppo e ricchezza sono esclusivamente accumulando debiti la quale nasce consumo bisogni ancora un senso di responsabilità eccetera supera significa io qua purtroppo lo sanno Musotto accordo marea fronti
Vi ho già detto l'altra volta sul senso che uno
Si assume anche alle politiche delle scelte
Dure ma necessaria io sono favorevole all'introduzione di una necessità perché bisogna avere chiarezza delle regole degli ingressi bisogna avere chiarezza nella di di di certezza del diritto e anche la capacità
Di accogliere chi si può accogliere e sicuramente non in modo indiscriminato perché non esista un sistema che all'infinito può accogliere esistono sistemi che responsabilmente
Accolgo persone Boine a lavorare che poi è stata regola è quali devono garantire diritti e dignità la dignità dell'uomo
Ed è quasi devono anche chiedere che cosa vogliamo queste persone
Bene tutte principale sondaggi che riguardano i gli immigrati
Dimostrano che per esempio gli immigrati non
Non crede non vengono qua per stare in infinito
In Italia per rimanere infinito il settanta per cento spedì a curare una certa somma
Cerca di potere magari acquisire nuove conoscenze lavorativa professionali culturali cerca di potere mandare del denaro alla propria casa e spera di potere tornare a casa propria
Non è un modello all'infine orge devo restare qua La Neve non abbiamo fuso contiguo tutto con certi Paesi continuo di ricambio
E allora problema non è per esempio il dibattito cittadinanza Bresso ingerenza lunga teme
Integriamo che si vuole integrare
E aiutiamo a creare un meccanismo di immigrazione relazionale per cui
Chili aiutiamo entreremo da lavoro regolarmente e non in nero sia da non creare un tubo mercato del lavoro a sottopagato TV di chi vuole
è investiamo e io quello sempre con molto favore queste voto sì per esempio
Dello sviluppo e alla pesca nei paesi Virga coi dirigere dell'immigrazione delle politiche di cooperazione e sviluppo di condiviso che consentono di creare anche un meccanismo di ritorno ed eventualmente ad un flusso che venga a
Vediamo a abili venga incontro ai
Dal mercato allora esiste al mercato al lavoro
Un qualcosa che
Un sistema complesso
Perché non so se si sposta esempio alcune integrazioni sono esposte complesse
Che comunque garantisca dignità sia alla società al all'individuo che viene alla società si garantisca il diritto all'identità della società che accoglie e non
E non impoverisca le società e i Paesi di provenienza dell'immigrazione vedete molto spesso si parla per esempio di quanti
Immigrati dotati di un buon livello culturale
Arrivano in Italia
Laureati diplomati
Ci sono c'è un notevole bene però per esempio intermedi specializzate la sanità se non sbaglio che vengono dai Paesi dell'est Europa
Tutta una serie di figure che comunque che vengono qua ma che evidentemente è solo un impoverimento per la misura di partenza
Se non ho idea invece questa persona svilupparsi la loro attività nel Paese partenza noi avremo sempre veramente alla ragione che da altri una Africa
Ho quando un abito Uderzo mondo che vomita era sempre immigrati in Europa
Che cerca giustamente di espansione e un momento di crisi sostanziale e allora al di là poi del
Del delle delle opinioni si possono verso il posto dove Gheddafi non è sbagliato ragionare con Gheddafi stesse lavorando e con tutto il Mediterraneo
Sulla agendo Stato per Stato un rapporto tra tra pari su quattro sul fatto che si tu vuoi una voglia di sviluppo Tuglie mi garantisci
Ma il che è la vera dovendo potrà Bau progressivo questi la politica di ragionamento complessivo in che e che deve vedere tornando
Abbiamo prevedendo a conclusione
Al tema anche il stasera la Sicilia al comma uno del momenti principi uno dei luoghi principali quanto questo si può realizzare
Si può raddrizzare perché non siamo non dobbiamo siamo la frontiera dell'Europa profondi era più estrema ma anche perché se abbiamo la capacità e la nostra presa culturale di comprende di vivere in una società complessa lo siamo storicamente lo
E di
Esaltare la nostra la nostra volontà di
Integrare gli altri ad integrarsi con gli altri
Questa è una ricchezza le dobbiamo solo da valorizzare io penso che sia fondamentale partire dall'agricoltura a partire dalla pesca a partire dal turismo appartiene a tutto ciò che realmente
Può creare sviluppo nostra terra creare dei momenti in cui la collaborazione con i Paesi rivieraschi siano anzitutto un fenomeno di sviluppo economico idonei vicendevoli con vicendevole di guadagno
E dal quale deriva anche una logica di integrativi integrazione culturale chiudo dicendo
Non ci
Pensi che si possa affrontare il tiro e integrazione della immigrazione e sono comunque al confronto e civiltà deleghe negando l'identità
La ritira vanno difese saltate
Il terrorismo o nociva molto ci dimentichiamo che nel l'undici settembre del due mila uno e poi viene successivi in Inghilterra
In Spagna altri Paesi europei migliaia
Digitali europee sono morti
A causa del terrorismo islamico
Non sono morti perché erano catorcio cristiani
Sono morti perché una
Certa visione all'Islam vede un'Europa vede relativa cimentare scelta del male non perché fondamentalmente cristiana ma perché la scelta
Secolarizzata la scelta dove sostanzialmente i nostri costumi più o meno liberi più o meno più o meno tra virgolette la Cina l'ottica vengono considerati assolutamente devastanti per le loro civiltà
Beh ricorda questo
Non si
Ottenuti sconfiggere il terrorismo è oggi all'estremismo e del fanatismo negano la sfida si vince esaltando la grande
Qua la la grande tradizione europea di umanesimo magari ad Arezzo cattolica e cristiana di accoglienza ma anche di chiara dichiara
Connotazione culturale delle nostre della nostra civiltà alla quale lei non chiede di imporre agli altri la propria città ma chiede il rispetto di regole nel corso del vivere comune
Che oramai però sono assodate e chiedere rispetto anche la reciprocità
è giusto io domani incontrerò operativamente voglio
Euro sposarono da islamica vera che voi era parlare su come
Concluderei la pensano Ramadan a Palermo per la coda islamica un momento di preghiera pubblico
Cosa naturalmente discuteremo tranquillamente e quant'altro io spero
Che prima o poi un mio corregionale io
Un mio concittadino Aliano cattolico
Possa andare in un Paese arabo
Che sia il Marocco piuttosto che l'Arabia Saudita e potere chiedere di fare una messa all'aperto come garantiamo la preghiera al Ramadan in via sul Foro italico perché
Le nostre dita vanno comunque difese esaltate come è giusto difendere ad erogare le altre nessuna le due può imporre qualcosa all'altro
Solo il rispetto va imposto entrambe grazie
Dopo il mondo delle associazioni del mondo dell'imprenditoria sentiamo adesso le istituzioni onorevole Gasparri Mitrano Assemblea regionale
Sento il dovere di ringraziare gli amici per la libera Università perché anche quest'anno
Hanno voluto dare un'opportunità per
Un confronto su temi sicuramente interessante
Mi rendo conto che organizzare chiedeva per una settimana una struttura così complessa richiede sacrifici richiede impegno proprio per questo che il il nostro apprezzamento
Considerevole
Tema del Mediterraneo sicuramente un tema affascinante credo che nel corso
Degli anni dei sei come forse lei me l'n ha costituito occasione di confronto il ragionamento riscontro di guerre di pace
E ancora oggi ha un grande fascino tutto particolare
Se io
Fosse nato in Piemonte o in Lombardia oggi affronterei il tema per l'integrazione di Verbania
Da un punto di vista storico per
Aspetti folcloristici culturale che esso ha rappresentato nel corso degli anni ma
Da meridionale e da siciliano in modo particolare credo che in questo momento questo tema merita un'attenzione particolare
Noi lo affrontiamo forse in uno dei momenti più difficile
Della storia del nostro Paese della storia dalla barre di nove consone alla Sicilia
Per cui il Mediterraneo credo debba visto necessariamente con una grande opportunità che dobbiamo porci
Leggevo oggi in un giornale nazionale che il federalismo così come
Porta via dal meridione cinquanta miliardi poco fa parlavamo con la senatore D'Alia
Questa manovrina nazionale ci cosa hanno in Sicilia qualcosa come un miliardo di euro
è
Questo ci dà la dimensione
Di quanto ci allontaniamo dall'arresto al Paese di quanto ci allontaniamo dall'arresto dall'Europa
In un momento in cui l'integrazione europea comincia a prendere piede ad avere una sua consistenza
Una sua quasi il regolarità ci rendiamo conto che questo Meridione che questa Sicilia
Diventa sempre più lontano dal cuore dal resto dell'Europa e non solo perché Palermo da Berlino vista già mila chilometri ma
Perché è una
Composizione un agglomerato geopolitico ci penalizza per mille ragioni storiche economiche anche geografiche
Io credo che
Il Mediterraneo per noi veramente può costituire una grande opportunità di sviluppo se noi riusciamo a recuperare
Per questa Regione per questo meridione un ruolo di centralità all'interno dei Paesi del Mediterraneo possiamo affrontare le sfide del terzo millennio con una politica diversa
è chiaro che
Questo richiede un'impostazione completamente diversa un'impostazione nuova è un modo di vedere e di pensare ai nostri rapporti con i Paesi del Mediterraneo
Impostato sul percorso il diverso io credo che al momento
Dovremmo ragionare almeno di emigrazione e più di integrazione integrazione non è necessariamente figli all'abitazione possiamo lavorare per un'integrazione
Che non è frutto solo di sofferenza e difficoltà di emigrazione di scontro e ma una integrazione che nasce da un'esigenza storico-culturale e oggi direi geopolitica
Federalismo a mio avviso a mio modo di vedere
Non ha comportato un battaglia politica mai stata
Solo danno da un punto di vista geopolitica lo dico in maniera brutale il nord contro Sud la sintesi l'hanno trovata cioè non ci sono state grande differenziazione dei partiti cessato un nord forte il ricco
Che ha approvato il tutti i modi a dividere il Paese in due noi siamo la parte povera e forse la parte che dà fastidio la parte che appesantisce la zavorra per un nord ricco che cresce che corre e che facilmente riesce ad integrarsi in un contesto europeo
Culturale di sviluppo di logiche avversate di sistemi produttivi
Quelle nostre difficoltà diventano sempre più pesante sempre più gravose e con i tagli che da qui a qualche anno
Ci aspettano credo che la nostra situazione veramente diventa difficile allora
Mio avviso abbiamo due strade obblighi darci chiuderci all'interno di questa isola ed essere isola in tutti i sensi
O cercare opportunità e via di sviluppo diverso per anni abbiamo guardato all'India alla Cina a quei mercati che rappresentavano miraggi
Abbiamo guardato ai Paesi dell'ex blocco sovietico come opportunità di delocalizzazione di impresa
Opportunità di crescita del bonaria
Ma questo non ha costituito un assetto politico nuovo non ha costituito un organizzazione
Integrata per i nostri sistemi produttivi e se non momento occasionale io credo che sia venuto il momento
Di lui cercare
Di dare a
Questa nostra isola questa nostra Regione
Una collocazione politica un po'diverso una collocazione politica all'interno di un panorama che può vederci protagonisti ed io credo che questo lo possiamo fare solo
Guardando l'immenso bacino del Mediterraneo
E pensando che sotto i Paesi del Mediterraneo c'è un contenente norme che si chiama Africa Hoecke
Con tutte le contraddizioni con tutte le difficoltà così come avviene per ogni paese nel corso dei millenni sarà destinato a crescere lentamente fra mille difficoltà tra mille problemi
Ma comunque la storia non si ferma la storia va avanti per cui
Anche questo immenso continente nero col tempo crescerà fa più lentamente dirò ma lo farà
E noi sicuramente rispetto a questo immenso bacino abbiamo un fascino particolare un appello particolare
E per ragioni storiche per Regione culturale e perché rappresentiamo per loro la porta di ingresso per l'Europa
Allora io credo che
La politica non non faccio distinzione credo che
Ci siano pene ed esigenze che appartengono a tutti non ad una parte politica
La politica debba veramente cominciare a pensare che il Mediterraneo può costituire
Forse deve costituire per
Esigenza improrogabile la grande opportunità di sviluppo per questa nostra Regione
Allora
L'integrazione e lo sviluppo non avviene solo traverso convegni attraverso conferenze
Ma vere attraverso atti concreti attraverso politiche concrete che mettono in campo
Quindi sovente che sono indispensabile per arrivare ad un'integrazione culturale integrazione economica ad un percorso di crescita comune che non è
Sì io odi sconce che non è
Figlio di situazione particolare ma che nasce da una volontà concreta ragionata di costituire un'opportunità per tutti
Ricordo qualche amnesia un qualche anno fa all'inizio del
Novantanove mila
Si era iniziata una politica in questa direzione mi ricordo il Segretariato generale del Mediterraneo il Politecnico del Mediterraneo per un momento si parlo della RAI del Mediterraneo
Erano segnale erano indicatori di una volontà politica che guardava in quella direzione poiché ci sono stati anni in due
Ci siamo un po'raffreddato e su questo tema credo che sia arrivato il momento di riprendere di rilanciare con la consapevolezza però che l'unica vera grande opportunità
Io credo che come diceva Raoul gli anni avvenire saranno anni in cui la risorsa deve dovranno e il carico sul settore pubblico che finora ci ha consentito un po'di sopravvivere
Scomparirà si articolerà per cui dobbiamo cercare di alternative loro le vie alternative non non sono altro che l'aiuto alla piccola media impresa che sul territorio costituisce quel tessuto
Omogeneo
Quella opportunità di sviluppo per
Territori per
A sistemi produttivi ed è chiaro che
Guardare il Mediterraneo come opportunità come occasione di sviluppo significa cominciare a pensare non ad una politica
Nel senso buono ricorrenze azione ma come una politica che riesce ad integrare sistemi ad integrare territori ad integrare esperienze diversità la diversità è
Sicuramente un'occasione di sviluppo diverse da non è qualcosa che va vista come negativo ma è qualcosa che ci serve che ci deve servire per fare capire
Che non si sistemi possono essere integrate
Chiederò se già dizione non sei storie possono sicuramente costituire si occasione di confronto ma quel confronto positivo che genera sicuramente sviluppo che genera crescita
Non ha guardare al Mediterraneo come un'opportunità io credo che sia per noi ormai una via obbligata
Non non abbiamo tante altre strade da percorrere però ne abbiamo una che è importante e non dobbiamo arrivare a questa conclusione
Perché ormai disperate senza speranza dobbiamo arrivare a questa conclusione perché ci rendiamo conto che per noi è la vera grande opportunità ma già natura ci ha collocato in una posizione strategica
Allora riusciamo a
Immaginare a pensare una politica che sia capace di cogliere queste opportunità
Ancora per qualche anno abbiamo non poche risorse disponibili che ci possono sicuramente aiutare a mettere in moto quei meccanismi che possono servire a costituire
Questa area geopolitica nuova che parli che pensi alla stessa maniera io credo che
Tutti possiamo ricavare sicuramente dei benefici sia noi che loro
L'emigrazione non
Non deve farci paura assolutamente
Non è con
Chiudendo le frontiere o con il rischio di mente che non risolviamo il problema e con l'integrazione è una cosa diversa e soprattutto la scienza di conseguire un bacino
Di popoli del rigore deve rappresentare per noi
Una scelta indispensabile allora su questo questi argomenti e su questi temi credo che
Da cui prossimi anni e noi dobbiamo
Avviare un confronto serio e un confronto sereno
Commenti tutte consapevole che
Se noi non
Usciamo dal nostro isolamento sanno è
Pensiamo che l'Europa possa per rappresentare il toccasana io credo che abbiamo
Poche
Poche opportunità di agganciarci ad una ripresa che arriverà resto d'Europa ma che da noi sarà allontana se invece noi guardiamo pensiamo che il Mediterraneo rappresenterà il nostro futuro rappresenterà per noi
Nostra esposizione successiva forse riusciremo a ripensare una politica per questa Regione e in questo contesto che forse
Di usciremo ad avere un po'la guida di questo mondo nuovo che si costituisce attorno al Mediterraneo
La fine voi le nostre culture sono un po'simile troppo vicine
Per cui credo che
Paradossalmente l'integrazione non è così difficile
Guardare con
Negli occhi non manda i con lo zero Tore ma di chi vuole
Costruire un percorso politico l'uovo di chi vuole andare a questo bacino
Una dimensione geopolitica culturale nuova credo che possa sicuramente costituire per noi una grande occasione ad una grande opportunità però io credo che
Lo sforzo che dobbiamo fare quindi anni avvenire è proprio questo
Ripensare il ruolo della Sicilia pensarlo come ruolo di centralità all'interno del dal bacino dei Paesi del Mediterraneo e dare a questa politica un'attuazione concreta attraverso la costituzione
Di tante è supporre integrata che possono costituire
Fonte di di lavoro fonte di confronto continuo e soprattutto di di crescita e di interscambio ecco la pesca e sicuramente uno dei grandi temi ma
Assieme alla pesca c'è l'agricoltura che è un settore
Credo in questo momento esplosivo e che ha bisogno
Di trovare una una sua giusta collocazione di trovare
Una
Rinascita di trovare
Un equilibrio all'interno del di questo mondo che occupa ancora migliaia decina di miliardi di persone
Cioè il settore industriale c'è il esattore dei servizio sociale c'è un bel sole temi ecco debiti come possiamo sicuramente
Rappresentare punti di riferimento e modelli da esportare e al tempo stesso occasione di confronto e di crescita che credo metteranno questa nostra Regione in una condizione veramente di assumere un ruolo guida grazie
Affidiamo le conclusioni a un senatore della Repubblica Giampiero D'Alia
La domanda
Subito dopo
Sì
A quanto pare
Gli amici della Libera Università della politica che ringrazio per l'invito mi hanno
Attribuito l'ingrato compito di dargli il colpo di grazia diciamo vista l'ora
Tarda quindi cercherò di essere estremamente contenuto anche se il tema cruciale obiettivamente
Complesso e interessante
Perché
Io credo che
I media il Mediterraneo sia
La
Ennesima occasione sprecata del nostro Paese dell'Europa
Io non sono così ottimista sul processo di integrazione europeo
Perché sono passati
Quasi vent'anni da Maastricht che ha determinato regole
Stringenti e comuni sul piano della finanza e di bilanci pubblici degli Stati membri dell'Unione europea che hanno determinato le condizioni per l'allargamento dell'Europa
A questo processo di integrazione europea doveva corrispondere la nascita e la crescita dell'area di libero scambio che doveva essere l'Unione degli Stati
Dell'Africa almeno del nord e di quei Paesi che comunque si affacciano sul bacino del Mediterraneo a distanza di diciassette anni noi ci troviamo con un'Europa
Ricca di contraddizioni è assente di un governo politico che ha il tema della integrazione della parte orientale
Di questo continente
E
Dal punto di vista speculare cioè del Nordafrica dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo non solo non abbiamo un'area
Simile a quella Oro crea che non è solo legata al libero scambio ma dovrebbe essere legata alla libera circolazione di persone e mezzi che il presupposto perché si organizzi strutturalmente libero scambio
Perché un mercato c'è se i fattori di produzione sono
A capaci di organizzarsi liberamente muoversi all'interno del territorio senza vincoli non credo che questo avvenga diciamo con quella disinvoltura intanto in una parte dell'Unione europea per la verità non avviene per niente se non
In maniera occasionale contingente dai
Dal lato diciamo dei Paesi
Della mediterranea tutto questo determina che cosa la crisi
Di questa grande area territoriale che
Nei processi della globalizzazione e diventata
Fra virgolette marginale voi anche perché ci sono teatri di conflitti etnici politici ancora persistenti anche
E molto accesi in gran parte di questi territori mi riferisco ovviamente
Alla
Frontiera africana vuoi perché
La crisi economica ed istituzionale dell'Unione europea in qualche modo ha determinato la impossibilità di una risposta forte
Rispetto a tutto ciò che sta capitando dalla
A in questo decennio ora non credo che sia nell'ora né la sede per soffermarci diciamo in maniera
Specifica su ciascuno di questi aspetti però il tema che questa sera molto opportunamente è stato fornito alla vostra attenzione al confronto tra di noi è un tema che
Sollecita alcune riflessioni profondo
Io mi limiterò a farne due la prima riguarda la Sicilia
La Sicilia al centro del Mediterraneo ma il Mediterraneo non al centro della Sicilia questo emerge un po'anche da quello che
In questa serata ci siamo in qualche modo detti
Ed emerge per due ragioni fondamentali il primo perché manca una politica estera del nostro Paese e perché
Noi abbiamo una Costituzione molto bizzarra dal due mila e uno perché una parte della politica estera viene delegata alle Regioni che essendo strutturalmente incapace di farlo però
Stentano Chamot come dire a
Governare processi che sono molto
Complessi e quindi concorrono a sprecare l'occasione e poi perché in questo periodo la politica estera del nostro Paese ma in realtà la politica estera di tutti i Paesi o di quasi tutti i Paesi dell'Unione europea se voi ci riflettete una politica che gioca in difesa
Una politica che gioca a chiudere
I propri territori e che fa della paura del confronto e della interazione di cui parlava quella regione amica prima
Fa l'elemento centrale della sua attività
Che cosa fare il trattato di amicizia del nostro Paese ha fatto con la Libia se non
La
Legalizzazione di un estorsione
Cioè noi abbiamo
Noi ci siamo impegnati per
Un certo numero di anni credo siano dieci
A dare alla Libia cinque miliardi di euro
Questi soldi
Gravano direttamente nelle tasche del contribuente italiano perché
Vengono
Come dire prelevati da un aumento delle imposte che riguardano il gas
E qui del sistema
Dell'ente tutto questo che cosa determina che ogni volta che noi apriamo i nostri obiettivi al gas paghiamo una quota
Che va
A finanziario
Il nostro rapporto di amicizia con il colonnello Gheddafi
Ora
Chi vi parla ha avuto anche la fortuna di fare l'esperienza
Di sottosegretari interni con delega all'immigrazione e sa quanto importante sia
Nella regolamentazione dei flussi migratori e nel contrasto all'immigrazione clandestina il rapporto con i Governi
Che sono
Come dire protagonisti di questi flussi e tra questi la Libia
Che ovviamente utilizza come strumento di coercizione internazionale
Questa forma di tratta legalizzata di migranti
Lo fa come Putin fa per il gas e come altri fanno per altri Paesi fanno in ragione del monopolio delle proprie risorse di quello che incide sui mercati rubato
Ma la cosa
Più aberrante che tutto questo non è che determina un sta determinando un calo dell'immigrazione clandestina perché la verità è un'altra
L'effetto immediato e diretto del Trattato di amicizia si fa per dire perché poi quando sparano sui nostri pescherecci non credo che sia proprio una manifestazione di amicizia diciamo no
Ma gli effetti di questo Trattato sono solo effetti diciamo di natura virtuale e massmediatico
Perché è vero che Lampedusa oggi
Come dire un po'più frequentabile per la verità lo era anche prima
Non non c'era alcuna differenza
Ma ciò che emerge e la negazione del diritto internazionali perché il trattato con la Libia così come è stato concepito in un trattato che nega il diritto internazionale il trattato nato
Il Trattato NATO perché è bene che deroga
Agli accordi che noi abbiamo in sede NATO
Perché vi è una clausola di salvaguardia di sicurezza del popolo libico della nazione libica che prevale secondo una certa interpretazione del Trattato rispetto agli accordi preesistenti
E tutto questo non credo che peraltro sia molto gradito agli americani e devo dire che non dovrebbe essere gradito neanche hanno visto e considerato più comunque diede affibbi zitto il terrorismo non va mai abbandoni
Ma l'aspetto più inquietante dal punto di vista che più ci riguarda
E non solo la circostanza che il nostro Paese ha delegato
La sua sovranità in materia di garanzia dei diritti fondamentali della persona umana in particolar modo il diritto d'asilo il riconoscimento dello status di rifugiato perché questo diritto che codificato nella Costituzione e che non riguarda
E i cittadini italiana ma riguarda le persone in quanto tali è un diritto che viene esercitato dallo Stato libico per conto dell'Italia
E viene esercitato ovviamente secondo le regole del diritto libico che come è noto ci sono di un garantismo di fatto
Che fa paura nel senso proprio letterale del
Il secondo aspetto drammatico di questa vicenda che rivela la debolezza della nostra politica estera
E che
La vera è scelto come interlocutore privilegiato di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo
Solo ed esclusivamente la Libia produce nel medio e lungo periodo un doppio danno dal punto di vista economico perché la Libia un paese piccolo che non è un
E che non è appetibile dal punto come mercato Pernorio
E appetibile perché avendo
Una forte liquidità serve alla grande impresa italiana quella impresa che diciamo
Fa del massimo risultato col minimo rischio la sua ragione di esistenza fa affari diciamo così in condizioni di Monopoli
E d'altro canto è anche riguarda alcune banche italiane che come dire non si sono mai contraddistinte diciamo così per essere molto di manica larga con i cittadini comuni ma lo sono stati con
E lo sono con imprenditori o faccendieri che hanno loro penso diciamo così
Dal punto di vista economico e politico nel nostro Paese
Ma in realtà
Il rapporto tra mercati
La possibilità che il nostro Paese le imprese italiane investano in un mercato enorme che lo sbocco naturale soprattutto per le imprese del Mezzogiorno d'Italia che tutta l'aria diciamo così nordafricana tutto questo viene precluso dall'aver scelto
Un interlocutore che ha o il coltello dalla parte del manico rispetto alle esigenze di politica interna
Del nostro Paese mecc ma che dal punto di vista della integrazione
Tra
Questi due grandi territori
Che sono legati dal Mediterraneo che sono l'Europa e l'Africa non ha alcun rilievo alcuna rilevanza con l'effetto ulteriore che dal punto di vista delle relazioni diplomatiche
Ad esempio i rapporti tra noi e la Tunisia la Tunisia e l'unico Paese
Del nord Africa che
A un accordo di partenariato preferenziale con l'Unione europea cioè che accordi con l'Unione europea e che viene visto veniva visto
Dall'Unione europea come il ponte
Di dialogo tra l'Europa e il resto della dell'Africa
I rapporti con questo Paese anche rapporti con l'Algeria con il Marocco e con le ditte come tutte quelle altre nazioni che hanno svolgono un ruolo soprattutto nell'aria del Maghreb
è un rapporto che si sta fortemente compromettendo sull'altare di un'esigenza politica
Come dire
E che particolare contingente che il contribuente italiano paga troppo rispetto ai benefici crea attenzione
Gli accordi di cooperazione con la Libia dal punto di vista del contrasto all'immigrazione clandestina sono fondamentali per qualunque politica estera e di contrasto a questo fenomeno
Che il nostro Paese possa fare tanto è vero che si tratta di accordi che tutti i Governi di centrodestra di centrosinistra hanno fatto
Ma non ha mai avuto la dignità
Del Trattato trattato una cosa più ampio il Trattato impegna la sovranità di due Stati a trecentosessanta gradi invece questo Trattato serve soltanto a chiudere l'esperienza coloniale delle Italia
Per carità cosa importante ma senza alcuna soddisfazione per quanto riguarda ad esempio tutti quegli italiani che sono stati espatriati diciamo così o che sono stati espulsi
Dalla Libia e che hanno perso le loro attività perché sono state espropriate dal colonnello Gheddafi eccetera perché dei risarcimenti rispetto a queste famiglie non se ne vede neanche l'ombra e comunque la percentuale economica del Trattato e molto ristretta rispetto
Alla
Allo sforzo economico che che lo stesso fa
E da un punto di vista più generale
Il trattato impegna
Ad investire queste risorse in Libia con opere infrastrutturali con accordi eccetera che riguardano un numero
Molto ristretti privilegiato di grandi imprese senza ripeto che tutto questo ne abbia un ritorno
Rispetto a questi benefici il danno è un danno molto più ampio
Anche nella logica di quelle politiche euromediterranee che sono state la costante fino alla fine della cosiddetta Prima Repubblica e fino agli inizi
Alla seconda metà la prima metà degli anni Novanta sono state l'elemento caratterizzante la politica estera dell'Italia
Indipendentemente dai Governi che si sono succeduti Italia è stato un Paese che ha
Garantito la neutralità nei conflitti
Politici
Del mediterraneo e ha sempre svolto un ruolo di mediazione che è stato fondamentale per il nostro Paese non solo perché ha garantito che in Italia non si facessero attentati cosa che non è da poco diciamo
Ma perché ha garantito all'Italia una funzione strategica
Nel bacino del Mediterraneo che ha consentito anche agli operatori economici italiani di poter svolgere in condizioni di relativa sicurezza le proprie attività in tutto il territorio Africa oggi tutto questo viene rimesso in discussione sull'altare
Di nuove regole della globalizzazione dei rapporti internazionali come dice qualcuno che noi conosciamo bene
Che magari e con la innovazione la troviamo qualche foto sui passaporti libici diciamo
Che viene
Che ci trova presenti ti può anche farci Paese piacere inorgoglire ci come italiani ma che alla fine in qualche modo non porta ad alcun risultato
Oggi invece il tema quale
Diceva prima
Chi è intervenuto sul settore della pesca trattano con la Libia doveva riguardare questi aspetti cioè per dare la regolamentazione dei rapporti economici trattati sono trattati prova lentamente commerciali
E trattati hanno una funzione se consentono la libera circolazione consentono la integrazione fra sistemi fra ordinamenti fra loro diverso
E questo noi dobbiamo perseguire perché esce l'Italia
E un interlocutore privilegiato perché conosce questi mondi meglio di quanto non riconoscano altri Paesi europei
E probabilmente l'Italia può svolgere una funzione di supplenza rispetto all'Unione europea che in questo contesto in questo scenario non svolge alcuna attività
Perché beh la sua attività prevalentemente impegnata intanto nei conflitti e nella contraddizione che nascono dalla integrazione a est non oggi ci troviamo di fronte al problema
Della espulsione dei
Proprio
Il Presidente sarà così a
Come dire fatto un'operazione che definire deportazione e
Dire la verità
Cioè l'idea di espulsioni di massa di respingimenti di massa fatte ragione dell'appartenenza ad una determinata etnia sentiamo italiano deportazione poi possiamo discutere
Se ombra e nasce da un'esigenza sociale sentita non sentita fondata non fondata ma di questo si tratta che è un po'quello che è successo a Rosarno
Perché a Rosarno su novecento immigrati che si trovavano lì mille mille due che si trovavano lì per lavorare Novecento erano in possesso di un regolare permesso di soggiorno e sono stati costretti a doversene andare perché
La 'ndrangheta aveva deciso che la non potevano stare
Perché la differenza tra questi signori e quelli che stavano a Rosarno era che questi avevano collaborato in una serie di inchieste antimafia
Che avevano portato all'arresto di organizzazione vinte organizzazioni criminali che trattavano anche il mercato dei dei clandestini
E quindi siccome questi collaboravano con la polizia
Con la magistratura davano fastidio lì
E quindi con la scusa della rivolta sociale del conflitto sociale delle arance che costano di più lì anziché in Brasile e così via sono stati deportati questa è stata anche una grande operazione d'immagine per il Ministro Maroni e per la legge
Ma questo è un po'diciamo la situazione nella quale ci troviamo
E credo che
L'aver posto
La questione
Del ruolo del Mediterraneo sia fondamentale perché l'unica occasione di sviluppo che il nostro Paese a
Perché anche qui io credo che se c'è un dato
Che deve farci riflettere su quanto sia profonda la crisi economica del nostro Paese il dato e
Quello che emerge dai comunicati che a Ferragosto fallito sette nessun ovviamente legge normalmente comunicati dell'INPS come sono Pallo sui nostri legge nessuno normalmente poi a Ferragosto ancora meno
Ma lei viene dato citato un numero e concludo chiedo scusa se mi sono dilungato un numero
Con riferimento alla cassa integrazione straordinaria
Che ha avuto una crescita diciamo così negli ultimi sei mesi e a dir poco sconcertante questa
La cassa integrazione straordinaria riguarda come è noto le imprese che sono strutturalmente in crisi e la maggior parte di queste sono concentrato al nord e sono concentrate nel Nord Est
Oggi con i fondi cosiddetti FAS con una parte dei fondi FAS si paga la cassa integrazione delle imprese che stanno al nord questa operazione viene occulta
Da
Vivamente una serie di cortina fumogena che fanno del sud perché parliamoci chiaro
Su chi lo diceva prima ma con tutto il rispetto per i precari
Nel momento in cui la Sicilia si presenta al tavolo della trattativa nazionale ecco unica richiesta la stabilizzazione di ventidue mila cinquecento precari chiaro che poi alla fine il messaggio che passa e che noi chiediamo specie più o meno improduttiva perché poi non bisogna anche in questo settore
Fare di tutta l'erba un fascio e
Gli altri invece pensano al nord laborioso che tanto laborioso non è perché tutte le imprese soprattutto le piccole e medie imprese del nord est sono in crisi perché in crisi la filiera
Vista la concorrenza che hanno Adeste a Ovest in questo contesto ISFOL
Perché l'Unione europea da
Per le aree sottoutilizzate sono stati e vengono stornati sistematicamente
Attraverso meccanismi anche di corresponsabilizzazione delle Regioni pagare la cassa integrazione per pagare ad esempio i precari della scuola che sono diventati in questo Paese dei cassintegrati
Cioè il dramma nel quale ci troviamo e questo è un Paese che cammina al contrario
E che non vede sbocchi di sviluppo perché europee satura
Perché si trovi in crisi
Perché la crisi
La comunque anche se in Italia abbiamo sentita meno perché il debito privato e un debito più ridotto rispetto al debito pubblico che abbiamo
E quindi le famiglie italiane ogni hanno risentito meno perché più virtuose ma in realtà noi subiamo gli effetti della crisi americana che poi traduciamo in che cosa nella vendita della fontana di Trevi perché che cosa si sono inventati gli americani indebitando le loro famiglie
Si sono inventati il meccanismo di Toto con la fontana di tre
Hanno
Venduto sul mercato
Finanziario debiti
Inesigibili
Delle famiglie americane hanno concesso il mutuo
Mutui con alcuna copertura diciamo così dal punto di
Sta
Della possibilità del rientro delle garanzie hanno quindi venduto questi debiti sul metà confezionando riprodotti diciamo così
Estremamente appetibili per gli operatori e per i risparmiatori europei ed internazionale lo hanno fatto con la complicità delle agenzie
Che dovevano
Come dire valutare il rischio di quelle obbligazioni prima di collocarla sul mercato tutto questo ha prodotto un effetto paradossale Mattia determinato il cambio dello scenario geopolitico del nostro
Mondo perché hanno determinato che cosa che il debito delle famiglie americane sola debitrici dei cinesi e degli indiani
Più dei cinesi ed in India e quindi e cambiato lo scenario
Cambia lo scenario cambiano i mercati
In questo contesto l'euro per l'Italia che fanno stanno fermi stanno fermi pur avendo un mercato e un'area
Naturale
Di sbocco e di impatto che l'Africa così come gli americani pensano al Sud America
E così come la Cina pensa a se stesse con grande fortune
In tutto questo poi abbiamo il nostro Ministro dell'economia che ci fa pure le lezioni sull'albero storto del federalismo fiscale ma questa è un'altra puntata che non riguarda stasera
Certamente perché ripeto non voglio infliggere di ulteriori punizione diciamo così dal mio punto di vista però credo
Che l'unica strada è l'unica occasione che noi abbiamo
Per poter riguadagnarci uno spaccio anche nella competizione e quello di riguadagnare il rapporto con il Mediterraneo e dia riguadagnare un rapporto decente con i paesi che nel Mediterraneo stanno crescendo primo
Perché in proporzione il proposto interno lordo di un Paese come la Tunisia cresce del doppio di quanto non cresce di quanto non cresciamo noti ovviamente stiamo decresce
Allora io credo che su queste questioni bisognerebbe concentrare sistematicamente la nostra attenzione perché la cooperazione il dialogo il confronto con questi Paesi è lo strumento indispensabile anche per evitare che il Mediterraneo diventi solo mare di conflitto e mare di esclusione c'è un bel libro
Che ha scritto Laura Boldrini che come sapete la portavoce
Dell'Alto Commissario dell'ONU per i rifugiati che si chiama tutti indietro in cui racconta la storia di ciò che avviene ogni giorno ogni giorno sistematicamente nel Mediterraneo
Io di Consiglio non è una
Pubblici ha promosso l'abbiamo
Rappresentata l'Università di Messina abbiamo fatto diversi incontri con i ragazzi eccetera perché lo consiglio perché dà il senso di che cosa sta avvenendo nel nostro Paese nel Mediterraneo
E di che cosa invece dovrebbe avvenire poi quello che leggiamo sui giornali e quello che vediamo in televisione un altro film che con la realtà purtroppo non annulla che chiede
Grazie e buona
I lavori riprendono domani mattina alle nove una buonanotte a tutti