Tra gli argomenti discussi: Debito Pubblico, Economia, Finanza Pubblica, Risparmio.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 9 minuti.
Rubrica
direttore di IMT Scuola Alti Studi di Lucca e presidente del CERM
Buongiorno buongiorno a lei agli ascoltatori di Radio Radicale la settimana scorsa ci siamo lasciati con alcune riflessioni sulla pericolosa ambiguità
Del debito pubblico
Debito pubblico che lente il cittadino l'individuo sdoppiarsi scindersi
I al contribuente sottoposto alla pressione fiscale necessaria per sostenere l'elevata spesa pubblica
E in detentore di titoli obbligazionari emessi dallo Stato e quindi
Colui che ha allocato una quota del proprio risparmio
Proprio perché esiste quel debito pubblico e questa è la prima fonte di ambiguità che però a lungo ha caratterizzato soprattutto il dibattito
Quali familiare prima ancora che istituzionale politico all'interno del nostro Paese questa questa tendenza hanno insieme
Attenuata nel corso del tempo se si pensa e lo abbiamo ricordato più volte
In questa rubrica che in virtù del risparmiatore italiano corrispondono virtù di prudenza virtù declamate di
Di prudenza DTT attenzione di cautela nell'allocazione del risparmio corrispondono a una complessiva chiusura autoreferenzialità
Del nostro sistema finanziario dove
Creditori e debitori
Scambiano le proprie partite quali integralmente o almeno in modo più elevato rispetto ad altri Paesi all'interno del sistema una seconda fonte di ambiguità porta dentro un problema fondamentale di politica economica
è il problema fondamentale di politica economica è quello che il debito pubblico
Viene utilizzato in gran parte il deficit e quindi l'incremento del debito pubblico vengono utilizzati in gran parte per coprire le spese che vanno a tutela
Di categorie ed individui esistenti già presenti all'interno del mercato del lavoro si pensi ad esempio
All'espansione del della spesa per ammortizzatori sociali o a si pensi anche ai contributi erogati alle Corti che vanno in pensione
Si pensi in generale a una serie di trasferimenti o alle spese per il personale interni alla Pubblica Amministrazione
Questo problema è un problema perché naturalmente viene alterata la cosiddetta equità intergenerazionale della spesa pubblica che si espande eccessivamente
Il beneficio a vantaggio di coloro che già sono attivi all'interno della società
Ecco che si restringono i margini di intervento per investimenti che potrebbero beneficiare le generazioni future
E soprattutto si lascia una quota
Della specie a che viene sostenuta nell'oggi per finanziare quelle categorie protette
A a carico di generazioni che non ne trarranno beneficio
Questo è un problema di politica economica
Che si aggrava nel momento in cui si ha un innalzamento dell'età
Del così detto elettore mediano o comunque sia un innalzamento dell'età di coloro che hanno Voice nella determinazione delle traiettorie
Di espansione o contrazione del ruolo dello Stato all'interno dell'economia e della società perché è chiaro che quanto più si alza letta
Dell'elettore mediano tanto più
Questo effetto distorsivo a potenziale danno delle generazioni future viene amplificato e un elemento che ci testimonia la la la rilevanza di questo bias di questa distorsione
è dato dalla cosiddetta residenza dei deficit
Cioè a dire nel momento in cui sia un innalzamento del livello di spesa pubblica a copertura di un'area
Perché prima non era coperta Ovo a stimolo presunto o reale dell'attività economica
Si vede che queste misure poi sono difficilmente reversibili
In altre parole nonostante quanto venga dichiarato nel momento in cui si apra il nuovo capitolo di spesa in realtà la storia economica dell'Italia ma anche gli altri Paesi ci dice che l'innalzamento del deficit è molto duro poiché
A essere abbattuto perché naturalmente quello che si chiama deficit
In realtà un insieme di trasferimenti o di incremento delle spese per la pubblica amministrazione
Che poi si vanno a cristallizzare si vanno a sostanziare in una serie o i servizi erogati o di posizioni e di diritti soggettivi legati ai contratti stipulati
E quindi poi viene molto difficile anche politicamente andare a contrarre questo livello di spesa
Questo problema è questa seconda fonte di di di difficoltà e di in questo caso non di ambiguità ma di problematicità del debito pubblico
è particolarmente viva all'interno della storia biennali che l'Italia
Del tipo
Del dopoguerra
Ed è anche una delle ragioni per le quali c'è stato un consenso in alcune fasi bipartisan tranne alcune
Voci minoritarie in una via che era la via di minor resistenza che era quella dell'incremento della spesa pubblica
A ultimo elemento in molti casi queste distorsioni che abbiamo richiamato hanno fatto sì che si sia privilegiata la spesa pubblica corrente piuttosto che la spesa pubblica per investimenti
Italia che potrebbe quindi soffrire da una sindrome potrebbe essere quindi è afflitta da una sindrome giapponese e sappiamo che il Giappone con si veda molti anni con una bassa crescita economica e con un debito pubblico superiore al centocinquanta per cento rispetto al prodotto interno lordo
Per fortuna l'Europa dovrebbe aiutarci
E ci ha già aiutato nel sostenere un disegno politico che trova una consenso apparentemente più ampio di quanto non fosse anche solo cinque dieci anni fa e soprattutto trova in questo momento un razionale e più chiaro all'opinione pubblica
Dicevo unna razionale che ci dice e che ha insegnato i costi di un debito pubblico eccessivo
Intanto costi di crescita economica mancata anche se nel dettaglio questi studi non sono noti
è chiaro inizia a penetrare nell'opinione pubblica l'idea che una presenza eccessiva dello Stato si traduca in una minore
Produttività in una minore investimento all'interno dell'intera economia e si traduca quindi i tassi di crescita minore
Un dato che deriva dalle più recenti analisi econometriche a livello internazionale ci dice che
Una differenza di dieci punti percentuali nell'incidenza del debito pubblico sul PIL corrisponde a una minor crescita di Piero virgola due punti percentuali del del PIL pro capite
E questo significa che stare al centoventi per cento del debito sul PIL anziché
Alla sessanta per cento quello che sarebbe il target di Maastricht per di per sé porta via uno virgola due punti di
Crescita percentuale del PIL pro capite
L'Europa ce l'ha insegnato anche dopo la crisi greca ci ha insegnato che i costi del rientro dal debito eccessivo
Sono molto ampi perché ad esempio va in crisi quando si va lontano i titoli obbligazionari emessi dallo Stato va in crisi il sistema bancario
Nella crisi eccita bancario porta dietro costi che si aggiungono a quelli di un risanamento repentino che viene richiesto allo Stato e quindi una contrazione della spesa
L'Europa ha quindi avuto un ruolo importante in questi anni ci ha insegnato che non si può risolvere il debito stampando cartamoneta per andare a emettere nuovi titoli non si può risolvere
Andando a a sostenere livelli elevati di inflazione
Non si può risolvere ricorrendo alla svalutazione della moneta certo è che in questo momento c'è un eccesso di debito sovrano a livello internazionale i piani di stimolo hanno corrisposto
A un innalzamento di un livello della spesa del più della spesa pubblica del debito pubblico sul PIL ulteriori rispetto a già un livello elevato dal due mila sette nel quale il G sette in media avevano ottantadue per cento l'incidenza del debito pubblico sul PIL
Le economie sviluppate sono più indebitate delle economie cosiddette emergenti dei libri che e quindi è chiaro che il rating dei diversi Paesi e decisivo e che decisiva e la credibilità dell'azione di politica economica
Sì è vero che non sono possibili azioni e repentine di rientro e di abbattimento del deficit perché ci troviamo adesso in una trappola del debito
Non basta crescita si taglia scemo troppo la stella cresceremo ancora di meno vero però che sono necessarie credibili azioni e continue azioni di contenimento della spesa pubblica
Abbiamo intrapreso questa azione di contenimento del deficit è importante continuarla
Sarebbe ancora più importante continuare ad accompagnarla con interventi che
Riguardino la spesa sanitaria e la spesa pensionistica perché questi due capitoli sono solo apparentemente risolti nel futuro del nostro Paese buona giornata gli ascoltatori
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