Derrick - approfondimento sui mercati dell'energia

Rieccoci a Derrick la rubrica settimanale di approfondimento sui mercati dell'energia e su tutto ciò che è volta a loro attorno
Invero il che dà il nome la rubrica è la struttura che sorregge le aste di perforazione petrolifera
Questa è la prima di un piccolo ciclo di puntate che prendevano spunto dalla relazione annuale sull'attività dell'Autorità per l'energia elettrica il gas presentata il quindici luglio scorso a Roma dal Presidente Alessandro Ortis
Una relazione particolarmente significativa perché anche l'ultima del mandato di orti sette il Collegio
Per cui cari che scadono non rinnovabili il prossimo dicembre
Intanto meglio ricordare cos'è l'Autorità per l'energia elettrica e il gas
è stata istituita con la legge quattro otto uno del mille novecentonovantacinque
Opera in condizioni di indipendenza dal Governo ma seguendo negli indirizzi insieme a quelli del Parlamento
E finanziata dagli stessi operatori soggettiva sua giurisdizione e ha il potere di emanare regole vincolanti per il settore in applicazione delle norme legislative italiane ed europee
Tra queste regole ci sono per esempio le tariffe o i massimi di remunerazione per le aree della filiera non soggette a concorrenza diretta tra operatori come la gestione delle reti di trasmissione di distribuzione locale di cassa ed elettricità
L'Autorità ha inoltre poteri ispettivi e sanzionatori e a che ha avuto ampi poteri consultivi rispetto al legislatore anche nella fase iniziale di preparazione del modello di transizione al mercato dei settori gas ed elettricità
Il Presidente Ortis ha mostrato in molte occasioni nel corso del suo mandato il suo spirito di autonomia soprattutto nella sua contrapposizione agli interessi oligopolistico del campione nazionale del gas controllato dal Tesoro l'ENI
Proprio settore del gas dei due sotto la giurisdizione dell'Autorità e quello che da diversi punti di vista in primis nell'accesso ai caduti di importazione ha mostrato in Italia di procedere troppo lentamente verso la concorrenza
Addirittura Ortis nella relazione parla riferendosi ai mercati di petrolio e gas di opachi fattori di vulnerabilità e dovrebbero invece trasformarsi in una legge per la ripresa economico sociale
I ritardi competitivi nel settore gas secondo Ortis hanno un'origine sia infrastrutturale sia di disegno del mercato non ottimale conseguenza delle norme primarie italiane ed europee
Per quanto riguarda le infrastrutture fortissimamente la sua relazione in particolare l'insufficienza di stoccaggi di gas in Italia
Cioè di siti di solito giacimenti esausti in cui sia possibile immettere gas quando la domanda è debole ed estrarlo nei picchi di richiesta in modo da ridurre l'effetto di scarsità dovuto ai limiti della capacità di importazione di produzione
Il sufficienza dovuta dice Ortis anche omissioni dell'ENI che controlla quasi tutte le capacità nazionali di stoccaggio attinte e potenziali
Sul piano della regolamentazione invece Ortisi insiste sull'opportunità di togliere all'ENI la proprietà della rete di gasdotti ad alta pressione così come fu fatto con la liberalizzazione elettrica togliendo all'ENEL la proprietà della rete dei grandi elettrodotti
Chi ascolta attore di Derrick ricorderanno che la separazione tra le società che gestiscono le reti e quelle che li usano è un architrave delle liberalizzazioni come concepite nell'Unione europea negli anni Novanta
Perché un prerequisito per assicurare parità d'accesso alle reti da parte di operatori ex monopolisti e nuovi entranti
Riguardo alle reti elettriche Ortis apprezzato che gli investimenti siano più che raddoppiati negli ultimi sette anni e auspicato sviluppi anche per le cosiddette smart Grid a favore delle quali l'Autorità ha già assunto iniziative di sostegno
Però parlare di smart Grid in questi giorni in cui i condizionatori sono sufficienti a causare blackout o a Roma e Milano sembra tristemente futuribile
Le cosiddette reti intelligenti infatti dovranno essere in grado in futuro non solo di permettere un affidabile disponibilità di potenza elettrica e consumatori impedendo sempre sovraccarichi attraverso la riduzione dinamica della potenza disponibile per utilizzi non prioritari
Ma anche di consentire in futuro la cosiddetta generazione diffusa cioè la produzione elettrica distribuita la quale richiede da parte della rete elettrica la possibilità di assorbire eccedenze di energia di singoli produttori consumatori
Senza le smart Grid di cui si parla tanto anche a livello di politica energetica europea ma su cui almeno io non vedo grandi azioni pratiche da noi verrebbe meno uno degli strumenti decisivi per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità come quelli per esempio
Del recente studio ITR che Greenpeace
Secondo cui l'Europa a ventisette nel due mila e cinquanta potrebbe andare quasi solo a energia da fonti rinnovabili
Bene del Rixi aggiorna la prossima puntata per continuare a scorrere la relazione annuale dell'attività dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas
Derrick appunto Energia chiocciola gmail punto com del Rixi scrive codici K un saluto da Michele governatori