Assemblea Annuale di Confcooperative

Piano nazionale
Di Confcooperative
Presiede i lavori
L'avvocato Alessandro Azzi
Presidente di Federcasse
Federazione nazionale delle banche di credito cooperativo
Ancora
No
Favorevole
Onorevole
Favorevoli
Onorevole
Volevamo agli orrori
Volumi
Onorevole
Cari amici cooperatori autorità illustri ospiti il signore e signori un caloroso saluto tutti
Benvenuto ciascuno di voi un grazie particolare al Consiglio nazionale di Confcooperative e al presidente Luigi Marino
E per me è un piacere è un onore presiedere anche quest'anno l'assemblea della Confederazione delle cooperative italiane realtà sempre più significativa per l'economia del nostro Paese
Assemblea
Sempre occasione di bilanci ma anche inevitabilmente di riflessione
Sui risultati conseguiti e le loro ragioni economico tecniche da un lato
Ma anche sul futuro da costruire sui possibili sviluppi dell'attività dall'altro
Entrambi ci interrogano il passato da cui apprendere almeno apprendere il futuro da fare non semplicemente da prevedere
Qualche considerazione allora su questi due aspetti anche da parte mia
Manzoni dei Promessi Sposi scriveva che la peste e come una scopa che fa pulizia
La crisi degli ultimi anni ha prodotto questo effetto ha fatto pulizia purtroppo spesso di tante realtà produttive che hanno dovuto rivedere drasticamente le proprie prospettive di sviluppo
O addirittura sono state costrette a chiudere con conseguenze pesanti sull'occupazione
Ma la crisi ha fatto pulizia anche di tutta una serie di luoghi comuni
Come la pretesa
Che esista un unico modello possibile di impresa quello di società di capitali o che il maggior rischio sia concentrato di per sé nella piccola dimensione più che nella grande
In particolare la crisi ha rimesso almeno in parte al proprio posto la finanza ancella di strumento non padrona e non onnipotente
è obbligato a ripetere la gerarchia dei fondamentali riportandoli alla base
Per le banche i fondamentali tornati alla base sono il patrimonio e i clienti
La crisi ha dunque ha contribuito a riaffermare l'essenziale valore della biodiversità imprenditoriale e nello specifico il ruolo prezioso svolto dalle imprese cooperative nei diversi ambiti sociale economico-finanziario
Non solo sociale come si tendeva da parte di qualcuno pensare
Oggi il sistema cooperativo riconosciuto come componente essenziale del sistema produttivo del nostro Paese
Come efficace antidoto contro la crisi come formula capace di rispondere alle esigenze dello sviluppo
Sono questi i temi contenuti già nel rapporto di iniziativa sull'economia sociale al Parlamento europeo
In esso si ribadisce che l'economia sociale grazie alla sua capacità di unire la redditività con la solidarietà contribuisce a tre obiettivi
Conseguire gli obiettivi di Lisbona aiutando rettificare i principali squilibri del mercato del lavoro che sono la disoccupazione il precariato l'esclusione sociale
Dare vita ad un modello economico sostenibile in cui gli individui sono più importanti del capitale
Permettere la creazione di posti di lavoro di qualità rafforzare la coesione sociale economica e territoriale
Generare capitale sociale
Promuovere la cittadinanza attiva la solidarietà i una visione dell'economia fatta di valori democratici
L'economia sociale afferma in sintesi il Parlamento europeo è importante per il rafforzamento della democrazia industriale ed economica
Mettiamo il punto qui
Fine del rating riduzioni che stimo il riconoscimento del pluralismo
Parliamo di soggetti del mercato a pieno titolo e nel mercato a pieno titolo dentro le leggi del mercato ma con una loro interpretazione originale
Il rapporto sull'economia sociale il parere del Comitato economico e sociale dell'Unione europea sulla diversità delle forme di impresa primi segnali dalla Corte di giustizia europea in materia fiscale
Mi paiono tangibili frutti di battaglie comuni che il sistema cooperativo di cui le BCC sono componente convinte significativa intrapreso
Battaglie culturali in primo luogo e poi politiche giuridiche organizzativi
Può essere letto come un riconoscimento alla validità del metodo cooperativo anche il coinvolgimento di Confcooperative e delle banche di credito cooperativo voluto dal Governo
E di questo atto di fiducia e di stima lo ringraziamo
Nel progetto di costituzione della Banca del Mezzogiorno
La sua finalità è quella di aumentare la capacità di offerta del sistema finanziario anche stimolando la crescita di nuove ma anche a vocazione territoriale
Di sostenere le iniziative imprenditoriali in particolare nel segmento delle PMI e di canalizzare il risparmio verso iniziative economiche che creino occupazione favorendo la nascita di nuove imprese soprattutto di giovani
La sua logica
E in effetti una logica cooperativa
Perché si fonda su cinque idee nasce dal basso
Prevede il protagonismo e la responsabilità dei soggetti e delle comunità
Intende valorizzare le reti esistenti quelle delle rappresentanze imprenditoriali e delle realtà di garanzia
Si muove in una logica di gradualità e improntata alla concretezza a raggiungere risultati possibili in tempi determinati
La ratio dell'intervento è che soprattutto un ceto bancario competente responsabile radicato nel territorio
E espressione della classe imprenditoriale locale sia in grado di effettuare una politica selettiva del credito tale da rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno
Una realtà che rappresenta il quarantuno per cento del territorio nazionale in cui vivono ventun milioni di persone che ha molto bisogno di cooperazione
Come più d'uno ha rilevato tra le dotazioni di cui il Sud è carente infrastrutture rete di trasporti amministrazione
Sanità sistema educativo efficiente insomma almeno lo Stato minimo
Ce n'è una meno visibile ma determinante
E la dotazione di capitale sociale
Ovvero di quella rete di fiducia e relazioni che consente di produrre e di scambiare
Ed è più difficile coltivare il capitale sociale in un contesto avverso
Per invertire la rotta serre un'azione politica sociale ed economica insieme servono palestre che occasioni per esercitare mettere a frutto fiducia partecipazione relazioni
La cooperazione
Certo e una di queste palestre e la finanza è
Un fattore abilitante
La cooperazione quindi può essere una risposta efficace ai bisogni della modernità
Tre fondamentali
Lavoro inclusione protagonismo
Per dispiegare davvero le proprie potenzialità la cooperazione ha però bisogno di non essere considerata un menù alla Carta da scegliere selettivamente in certe occasioni e non in altre
O come salvagente cui momentaneamente aggrapparsi in situazioni di crisi
La cooperazione non è un abito vintage che può essere tirato fuori per la festa retro ed essere poi riposto nell'armadio tra gli abiti tecnici
Credo la cooperazione abbia oggi acquisito sul campo il diritto di stare in tutti i menù di votare in tutti i mari di essere vestita buon diritto da chi la scienza
Le cooperative hanno bisogno come tutte le piccole e medie imprese i non essere soffocate dal proliferare di norme
La garanzia che queste dovrebbero assicurare non è per nulla certa mentre è certo il loro costo
Come ha sottolineato anche il governatore delle Banca d'Italia parlando di PMI penalizzate non soltanto dalla congiuntura ma anche da una regolamentazione eccessiva o di cattiva qualità
E questa rinnovata attenzione nei confronti delle esigenze delle piccole e medie imprese
Come sono nella grande maggioranza dei casi le cooperative dei PCC per eccellenza PMI del sistema bancario
Ci fa sperare che la considerazione valga di interpretare in una logica di forte proporzionalità gradualità opportunità tutti i prossimi adempimenti di carattere normativo regolamentare
Le banche di credito cooperativo che oggi per numeri rappresentano il quarto gruppo bancario del nostro Paese
E il terzo per capillarità della rete degli sportelli che detengono quote di mercato cresciute negli anni della crisi e crescenti
Del dieci per cento circa della raccolta e del nove per cento circa per gli impieghi ma le quote raggiungono il venti per cento per le imprese di minore dimensione quelle artigiane
Confidano che questo auspicio si realizzi
Per poter continuare servire efficacemente oltre un milione di Sozzi sei milioni di clienti e migliaia di comunità locali
Concludo
Nel rapporto Global trecento l'Alleanza cooperative internazionale ha evidenziato che lei maggiori trecento cooperative nel mondo da sole realizzato un fatturato di mille cento miliardi di dollari
Pari alla decima economiche a livello mondiale
In tutto il mondo le cooperative contano circa ottocento milioni di soci in oltre cento paesi si stima che rappresentino più di cento milioni di posti di lavoro
è indubbio che stiamo parlando di un'esperienza significativa incisiva
Lo scorso diciotto dicembre l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il due mila dodici Anno internazionale delle cooperative
A quell'appuntamento sono sicuro la cooperazione italiana si presenterà più forte e consapevole
Le nostre cooperative sono seriamente impegnate nell'affinare la loro qualità ovvero la loro efficienza i loro risultati ma soprattutto la loro capacità di relazione e la coerenza e competenza della loro classe dirigente
Se su questi obiettivi intensificheremo i nostri sforzi
La cooperazione e continuerà a produrre come ha fatto e sta facendo sviluppo perito Rettori del nostro Paese
Continuerà a seminare fiducia continuerà a costruire reti ricca relazione e accrescere il livello di partecipazione coinvolgimento del protagonismo in Italia
Allora avremmo già raggiunto il nostro risultato sarà davvero l'anno della cooperazione e non solo il due mila dodici grazie buon lavoro a tutti e buonasera
Grazie ho l'onore di dare la parola sua eccellenza monsignor Mariano Crociata segretario generale della Conferenza episcopale italiana
Egregio Presidente gentili autorizzare
Stima dico operatori
Sono particolarmente contento di intervenire
A questa importante Assise nazionale
Per portarvi il saluto della Chiesa italiana
Il movimento cooperativo rappresenta un patrimonio indiscutibile per il nostro Paese del quale
è stato l'elemento di coesione sociale oltre che di sviluppo economico
Ebbene sottolinearlo mentre
Ci apprestiamo a celebrare i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
Ogni vostra Assemblea
E occasione propizia per rifarsi alle radici del movimento ai padri fondatori alla memoria di ciò che è stato fatto
Questa eredità ci rende ancor più consapevoli della responsabilità di affrontare
Con coraggio ciò che è chiesto dall'oggi
A tale impegno siamo richiamati con forza anche dalla crisi che stiamo attraversando una crisi profonda per molti versi strutturale
Comunque tutt'altro che passeggera
Siamo all'interno di un processo lungo e difficile
Gravido di preoccupazioni che fanno oltre la stessa dimensione economica e attingono ad un progressivo sfaldamento di valori
Forti e condivisi
A chi fosse tentato di stanchezza o ancor più
Di sfiducia nei confronti
Del tempo che ci è dato di vivere
Rivolgo l'invito a rileggersi con attenzione quanto denunciava già quasi
Cent'anni fa un giovane
Alcide De Gasperi
Cooperative di consumo che cadono in mano dei primi speculatori
Che in veste di come operatore ma con l'anima
Di bottegai sorprendono una
Maggioranza inconscia
Altri consorzi che perdono la loro popolarità
Per il camorristi modi pochi che di
Scoperta hanno
Altri in cui
Nidificanti il cuculo anticlericale dopo avervi scacciato il cattolico militante che la fondati
Per la precisione era l'anno mille
Novecento dodici
De Gasperi continuava esortando o e ora di scuotersi di spalancare le pene le finestre e di far aria
E ora di riprendi care in tutta la loro integrità le verità vecchie
Oggi sentiamo tutti che bisogna
Rifarsi un po'
Sui nostri passi
Per riprendere qualche cosa che quasi
Dimenticavano per strada e questa cosa è
Il carattere della nostra cooperazione così la citazione
Sì o un contributo essenziale ad uscire
Dalla situazione di crisi
Che attanaglia il Paese
Lo attendiamo proprio da voi
Da quella che cooperazione che
Solitamente
Lo racconta la vostra storia
Ha saputo farsi partner di sviluppo territoriale proprio in momenti di particolare difficoltà
Penso a titolo esemplificativo
Al difficile periodo segnato
Dalle due guerre mondiali o a quello della grande depressione degli anni trenta già allora avete dato prova di vitalità
Di capacità di cogliere e interpretare
I bisogni reali offrendo loro risposte puntuali con un'efficacia ancora maggiore di quanto spesso non sappiano fare
Le imprese di capitale
Del resto anche in questi ultimi due anni il sistema cooperativistico attenuto più di altri
Ah magari sacrificato gli utili pur di non perdere posti di lavoro in molti casi è arrivato addirittura a crearne di nuovi
Tutto ciò giustifica all'ampio riconoscimento per il ruolo alternativo e per i valori espressi dalla cooperazione
Oggi è più facile trovare anche
In ambienti tradizionalmente lontani dal vostro una sintonia
Con le parole
Di
Benedetto sedicesimo
Accanto all'impresa privata
Orientata al profitto e ai vari tipi di impresa pubblica
Devono potersi radicare ad esprimere quelle organizzazioni produttive che perseguono Fini mutualistici e sociali
Beninteso non si tratta di demonizzare il mercato
Quanto piuttosto di non dimenticare che esso e ancora il Papa non è
E non vede perciò diventare di per sé il luogo della sopraffazione del forte sul debole
Del resto e sono ancora parole del Papa il mercato non esiste allo stato puro
Ma trae
Forma dalle configurazioni culturali che
Lo specificano e l'Oriente hanno non è dunque lo strumento a dover essere chiamato in causa
Ma l'uomo
La sua coscienza morale e la sua
Responsabilità personale e sociale ecco perché lo sviluppo dice Benedetto sedicesimo e impossibile
Senza uomini retti
Senza
Operatori economici e uomini politici che derivano
Fortemente nelle loro coscienze l'appello del bene comune
Se questo è il banco di prova
Quale quali le priorità mi limito in conclusione ad alcuni indicatori di prospettiva innanzitutto
Continuate
A perseguire senza localismi netti usure il radicamento nel territorio
Un territorio fatto di persone di impresa
Ti istituzioni di una convivenza da promuovere con convinzione
Solo chi è radicato nel territorio porre prestare attenzione ai bisogni reali
Uscite quindi da ogni forma di isolamento
E mai agitatevi dalla
Tendenza a fare da soli
Contro la tentazione diffusa di abbandono della partecipazione attiva dei cittadini favorite processi decisionali sempre più aperti ed efficaci
Assumete scelte che non scaturiscono da prese di posizione centraliste
Ma da quella capacità di ascolto che favorisce il confronto fa emergere nuove idee e incoraggia l'innovazione
Fate rette fatte sistema tendente all'unità
La cura
La cura dei beni relazionali
Come l'impegno
Ad attrezzarsi di una mentalità che consenta di
Lavorare insieme tra comunità vicine mettendo
Fuorigioco gelosie
E rivalità
Sono concetti con naturali alla vostra cultura
Ispirata
A principi di mutualità i di solidarietà
Di rispetto della centralità della persona
Del lavoro dell'educazione permanente
Valorizzate le tante intelligenze e le esperienze di cui
La cooperazione e particolarmente ricca
Questa cultura si mantiene viva
Investendo con convinzione sulla formazione
Su quella specifica tecnica professionale senza trascurare i valori i principi identitari la storia della cooperazione
Il patrimonio ereditato va
Valorizzato e consegnato
Formare persone capaci
Motivate
Libere nell'assumersi responsabilità negli la vigilia
Concludo veramente continuate ad essere un
Laboratorio continuate ad interpretare
Una storia
è un'esperienza
Nella quale il pensiero cristiano in sintonia con le forze più vive della comunità
Ha saputo offrire un contributo imprescindibile
Continuate a sostenere un agire economico che
Non tosto non trascura la dimensione del sociale che anzi sa fare impresa
Anche perseguendo Fini di utilità sociale
Non sentite di accessori ausiliari supplenti ma
Protagonisti
Il mondo soffre
Per
Mancanza
Di pensiero
Notava acutamente Paolo sesto
Ripreso nell'ultima enciclica di Benedetto sedicesimo
Il sottosviluppo aggiungono entrambi alla sua causa più importante nella mancanza di
Fraternità tra gli uomini e tra i popoli
Pensiero
E
Fraternità
Rimangono un binomio ancora ingrato di generare sfiducia e reciprocità
E la prospettiva che la Chiesa non si stanca di
Additarvi
Sapendo che ogni passo compiuto in questa direzione ci avvicina a tutti alla vetta
Buon cammino
Un ringraziamento a monsignor Crociata
Ho il piacere ora di invitare il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini di portarci il suo saluto
Buongiorno a tutti
Un saluto non solo istituzionale
A tutti i presenti alle autorità civili religiose a tutti i cooperatori un saluto a nome della Regione Lazio
Direi affettuoso se mi è consentito al presidente di Confcooperative Luigi Marino e a tutti voi che prendete parte a questa importante assemblea alla quale sapete partecipo ormai da diversi anni
Le cooperative rappresentano una realtà fondamentale
Nel tessuto produttivo un modello che ha contribuito enormemente
Allo sviluppo del nostro Paese e che ha fatto scuola
Come è scritto anche nella nostra Costituzione i principi cooperativi hanno una grande funzione sociale
Questo valore esaltato anche dalla dottrina sociale della Chiesa farsi che il contributo portato dalle cooperative non sia solo un contributo materiale ma ampia anche un aspetto fondamentale immateriale a vantaggio di tutta la nostra società
In questo tempo di crisi il sistema cooperativo ha dimostrato di essere un modello vincente
Nonostante il contesto di difficoltà economica nell'ultimo anno sono molte le imprese cooperative che si sono registrate così come sono cresciuti gli occupati aderenti alla Confcooperative
Pochissimi invece
I lavoratori delle cooperative che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali segno di un sistema che Buò che gode di buona salute
Così come va rilevato che la realtà del credito cooperativo a differenza di altri istituti è riuscita a gara dire un accesso al credito più favorevole anni all'impresa e proprio per quel legame territoriale per quella conoscenza
Degli imprenditori che si è resa in questa fase fondamentale proprio per dare risposte diverse
L'accesso al credito resta comunque un problema da risolvere la crisi ha visto molte impresa e soprattutto medie e piccole in difficoltà
E per questo anche la Regione intende rafforzare gli strumenti di cui dispone per aiutare questo tessuto di imprese
Stiamo in questo momento predisponendo un bando di dieci milioni di euro nell'ambito del porrà
Per la costituzione di un fondo apposito per il sostegno a tutto il sistema dei Confidi
Per favorire l'accesso al credito contribuendo come Regione Lazio in ogni modo e con ogni strumento al superamento di questa particolare congiuntura economica
Non stiamo attraversando un momento facile questo è noto siamo impegnati a cercare un dialogo ed un accordo con il Governo sulla manovra economica
E proprio oggi ci riuniremo di nuovo in sede di Conferenza delle Regioni per fare il punto della situazione dopo l'incontro avuto venerdì scorso a Palazzo Chigi
Come voi sapete ho cercato nei giorni
Scorsi
Di raggiungere un'intesa con il Governo sulla manovra economica
La posizione delle Regioni è stata una posizione l'ho già detto forse troppo rigida andava ricercato un momento di confronto
Il l'incontro di venerdì credo oggi aprirà una forte riflessione all'interno della Conferenza stessa
Anche perché il fronte con i Comuni e le Province da venerdì purtroppo ha subito una frattura
Per quanto riguarda il Lazio è importante che il Governo abbia compreso la necessità di considerare lo sforzo che stiamo facendo per il rientro del deficit sanitario
E per questo stiamo lavorando alla chiaramente
E lo vorrei ringraziare per questo visto che il prospetto è presente con il Ministro dell'economia e con quello della salute
Per tutelare impresse e famiglie
Anche
Da ulteriori aumenti di IRAP e dire per fare ma su questo vorrei lanciare un messaggio a tutto il mondo delle cooperative che vedo presente dovete aiutarmi
Abbiamo una straordinaria opportunità in questa Regione c'è un contesto politico economico che può veramente rivoluzionare il nostro sistema sanitario
Io voglio insieme a voi un sistema sanitario che sia veramente eccellente
Che veda altissime professionalità
Che diventi per davvero efficiente che sia accessibile per tutti i cittadini che esprima
Valori di solidarietà che sia un percorso umano e su questo credo che tutto il mondo De le cooperative anche nei processi di riconversione può e deve svolgere un ruolo importante
Aiutatemi a rendere il nostro sistema
Quella eccellenza
Che meritiamo
E
Evitiamo che il Lazio continua ad essere indicato soltanto dal punto di vista sanitario come l'industria di un grande debito il mondo delle capi delle cooperative può dare il suo contributo all'inversione di tendenza che vogliamo portare in questa Regione
Che vanta tante eccellenze
In particolare
Voglio sottolineare il forte legame delle cooperative con il territorio
Di fronte alla tendenza generale alla delocalizzazione delle imprese le cooperative rappresenta non l'aspetto più genuino della dimensione locale
Perché nascono e vivono nel territorio diventando spesso espressione di intere comunità
Spesso nel terzo settore sono proprio le cooperative ad occuparsi dei più deboli
Delle persone a rischio o che vivono in situazioni di disagio svolgendo un delicato e prezioso ruolo di inclusione sociale
Altrettanto importante è l'impegno a favore dell'integrazione degli immigrati
Come giustamente è riconosciuto nel piano identità promosso dai Ministeri del lavoro e delle politiche sociali dell'interno e dell'istruzione
Il tre luglio
In occasione della giornata mondiale delle cooperative il Segretario Generale dell'ONU ha indicato che le cooperative beh
Ha indicato le cooperative come uno strumento essenziale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio
E ha invitato i Governi a incoraggiarlo né la discussione
Un'ultima osservazione ampi in merito alle cooperative la voglio fare il riferimento alla rappresentanza femminile il cinquantasette virgola nove per cento
Delle occupati
Nelle indifferente
Delle cooperative è donna un punto con punte addirittura del settantadue per cento nel sociale
Un sistema all'avanguardia rispetto agli obiettivi di Lisbona che è anche molto ancora da offrire ad altri modelli di impresa e a tutti noi che siamo chiamati a governare la cosa pubblica
Auguro a tutti voi un buon lavoro grazie a tutti
Un caloroso ringraziamento a Renata Polverini e ho il piacere ora di dare la parola al presidente di Confcooperative Luigi Marino per la sua relazione
A voi signori ministri Autorità gentili ospiti un cordiale benvenuto alla tra imprese trentaseiesimo assise di Confcooperative a voi
A voi delegati rappresentanti di oltre venti mila e trecento cooperative
Di quasi tre milioni di cooperativa dice cooperatori un doppio caloroso ringraziamento
Il primo e per la determinazione la forte volontà con cui affrontate una crisi epocale dell'economia
Il secondo ringraziamento e per la convinta fedeltà associativa dimostrata in molte occasioni soprattutto quest'anno
La crisi fa un'operazione verità sull'economia fa anche un'operazione verità sulla cooperazione
Nel due mila nove le cooperative hanno tenuto e hanno fatto meglio delle tradizionali società di capitali
Due anni fa all'apparire della crisi avevamo invitato le cooperative a sacrificare dovuti di se necessario ma salvaguardare l'occupazione
Gli utili nel biennio della crisi si sono quasi dimezzate
Ci sono purtroppo gli effetti collaterali perché come voi sapete meno utili meno patrimonializzazione perché le cooperative non possono andare in Borsa ho utilizzato gli strumenti tipici delle società di capitali
L'occupazione cooperativa italiana cioè un milione duecento mila detti senza considerare i Co.Co.Pro e prestazioni professionali
Che dal due mila è cresciuta del trentasette per cento nel terribile due mila e nove nonostante tutto ha continuato a crescere del due per cento
L'occupazione care cooperatori deve essere un valore prioritario per tutti
E quindi ha ragione il Ministro Sacconi rappresentante delle forze politiche sia di maggioranza che di minoranza quando di fronte a tali minacciati di grandi aziende in passato molto sostenute a carico della collettività
Quando il Ministro Sacconi richiama con fermezza le ragioni del dialogo e dello sviluppo
Dall'inizio della crisi la cassa integrazione ha interessato solo l'uno e tre per cento degli occupati in cooperative
Dunque le cooperative italiane funzionano davvero le cooperative
Chi ha dei migratori sparlato delle cooperative è servito
Le cooperative hanno svolto la funzione sociale tutelato dall'articolo quarantacinque della Costituzione ed operano effettivamente con finalità mutualistiche
Nelle cooperative aderenti al nuovo il livello medio di prevalenza mutualistica si attesta intorno all'ottantadue per cento
E alle assemblee partecipavo oltre la metà dei soci
E come documenta l'ufficio revisione le cooperative con un tasso più elevato di mutualità e di forte partecipazione dei soci
Sono quelle che crescono di più che hanno dei migliori performances in ordine a fatturati utili capitalizzazione Investimenti
La forza di Confcooperative e nella fusione di questi elementi
Lealtà verso le cooperative e autonomia delle cooperative coerenza i valori e prontezza di innovazione ancoraggio alla dottrina sociale della Chiesa
Ma è grazie all'impegno generoso e coraggioso di voi tutti e di altre migliaia e migliaia di dirigenti cooperativi che la nostra associazione si presenta anno dopo anno in crescita
In crescita sia di rappresentatività dell'Associazione sia di risultati imprenditoriali delle cooperative
E cresciamo senza aggressioni senza minacciano reazioni scomposte che lasciamo i sedicenti cooperatori dell'ultima ora
Come nelle favole di Esopo rimarranno con la frustrazione della Volpe che non riesce a raggiungere Luba troppo alta
Siamo fedeli al talento della cooperazione che talento di unità di collaborazione di corresponsabilità e di costruttività
Servono la cooperazione che un'opera di pace donne e uomini che non temono di sostenere il conflitto ma che hanno come obiettivo la ricerca della coesione e dell'inclusione
Confcooperative può e deve fare ancora di più per i cooperatori e per le cooperative
Ma una cosa non faremo mai
Quella di dirvi dove fare cosa fare cosa dovete fare nelle vostre aziende
Di imporre nei progetti finanziari e imprenditoriali e soprattutto
Noi non vi diremo mai di scegliere i vostri amministratori e i vostri dirigenti da una forza esterna
Noi tuteleremo sempre la vostra autonomia imprenditoriale la tuteleremo anche dandogli anche da Confcooperative anche era la sua forza imprenditoriale
Noi non siamo un'organizzazione militare
Quindi tuteleremo sempre la vostra libertà sempre la vostra indipendenza da sempre delle congiunture difficili la Società Italiana guardare più la proposta cooperativa
Mentre in Italia diminuisce il numero delle ditte individuali cresce il numero delle cooperative delle altre società
Ogni anno decine di migliaia di persone costituiscono circa otto mila cooperative
Dopo tre anni di crisi nuove difficoltà coesistono con i fenomeni di ripresa
Ha ragione chi India via di diagnostica la ripresa e ha ragione chi pronostica ulteriore difficoltà
Governare una realtà variegata è la vera sfida ed è una crisi inedita che bisogna capire per rimediare che bisogna capire per prevenire
Crisi rivelatrice
Crisi che smaschera le debolezze con le quali come lo ha convivevamo da tempo
Ricordiamo il due o due mila otto per l'esplosione dei mali finanziari il due mila nove per il contagio delle economia reale e ricorderemo questo due mila dieci per l'attacco della speculazione agli Stati sovrani
A questa escalation della crisi
Che il Ministro Tremonti ha rappresentato icastica mente con la dinamica dei videogiochi e cioè sconfitto un mostro ne arriva uno peggiore dobbiamo reagire innanzitutto con la responsabilità della politica
Nell'interesse delle persone delle famiglie prima ancora che nell'impresa abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere al nostro Governo
Di essere in prima fila nel mettere a punto nuove regole nuove istituzioni internazionali nuovi controlli per la redazione del mondo
Prima ancora che dare qualcosa a ciascuno di noi
Perché è importante che il mondo finanziario si doti di regole incisive che ne preservi no meglio la stabilità nel futuro
Le regole devono rispettare quel principio di proporzionalità senza il quale
Banche locali e banche cooperative
Verrebbero minacciate invece che rafforzate tuttavia la stabilità finanziaria è un aspetto del bene comune non lo esaurisce
Nonostante i progressi delle recenti riunioni del G otto del G venti il cammino per porre riparo agli eccessi del mercato ci pare lento
Non c'è proporzione tra la consapevolezza dei problemi da un lato e la capacità di decidere soluzioni dall'altro
Sarebbe esiziale adagiarsi adeguarsi alla crisi senza cambiare senza adottare cambiamenti strutturali
La lezione della crisi non vada dimenticato
Non vada dimenticato carico operatori che negli anni in cui molti anche accaniti avversari delle cooperative
Propagandava uno la responsabilità sociale dell'impresa nell'economia invece si espande vano le metastasi delle responsabilità sociale
Norma
Dimenticato
Che mentre si chiede
Che nel dominio dell'economia possono trovare cittadinanza i valori del localismo della dignità del lavoro della famiglia della salvaguardia della pluralità delle forme di impresa
Della sussidiarietà
Ebbene la finanza di carta e praticamente tornata alle dimensioni pre-crisi
Non va dimenticato che puntare la crescita sulla limitazione del debito dei privati è un gioco da apprendisti stregoni
E non va dimenticato che nessuna riparo per sempre e comunque dal male greco
Cioè avere un'economia reale e non abbastanza moderna e competitiva salari e pensioni sussidi non sostenibili conti pubblici non credibili alto debito è alto deficit
E non vanno dimenticate le diseguaglianze le povertà ridurre diseguaglianza e povertà in condizione di sviluppo complessivo di lire di pace e di pace nel mondo e nel nostro Paese
Occuparsene non è una facoltà non è un'attività facoltativa è il primo dovere della classe politica
Può darsi
Che la tassa sulla finanza non sia una soluzione ottimale ma l'esigenza di governare la globalizzazione deve trovare presto risposte concrete incoraggianti
è il caso della Grecia non deve ripetersi non deve ripetersi lo spettacolo grottesco con cui l'Unione europea ha gestito la vicenda greca sotto il peso paralizzante delle preoccupazioni domestica e dei singoli Stati
Abbiamo constatato così che l'Euro è una moneta orfana e i suoi limiti non sono monetari ma sono istituzionali e politici
Abbiamo capito che non ci sarà un futuro di crescita per l'Unione europea se non saprà reagire con maggiore tempestività ed efficacia alle sfide che esplodono del mondo
Nelle ore in cui la crisi greca era aperta ad esiti nefasti mentre incombeva il collasso dell'euro l'Italia il suo Governo ha svolto un ruolo positivo è importante
Un ruolo nel quale il Governo è stato l'altezza e rispetto al quale anche le opposizioni sono state consapevoli e responsabili
Ma sui limiti strutturali della costruzione dell'Euro e nelle istituzioni europee non è più consentito chiudere gli occhi paghiamo il prezzo
Di aver mandato avanti l'allargamento dell'Unione europea adesso perfino si va a vedere la Turchia lasciando indietro l'adeguamenti istituzionale fatto tardi poco è male
A sei ricordato i Promessi Sposi
Vi ricordo anch'io quando don Abbondio si imbatte in Carneade
Ricordiamo cosa dice anzi come dice il Manzoni cosa Romina
Questo nome Carnè onde mi pare bene di averlo sentito
Ma chi diavolo era costruito un uomo di studio un letterato urne
E allora quando guardiamo le foto di gruppo di un vertice internazionale moltissimi disconoscono i leader dei principali paesi
Ma quasi nessuno riconosce Van Rompuy
E chi è costume
Costume il presidente dell'Europa che dovrebbe essere il nostro Obama anzi forse quasi tutti non sanno neanche che ora esiste un presidente permanente e non a turni semestrali del Consiglio europeo
Indietro nei secoli si sono già stati territori europei nei quali grandi elettori contavano molto di più dell'eletto
Sappiamo già che questo sistema non funziona e produce grandi danni soprattutto la popolazione
L'Europa non uscirà dalla trappola della crescita bassa
Che la condanna diventare sempre di più il vecchio continente in ogni senso se non avrà una leadership autorevole e riconosciuta nota i cittadini che parli a nome dei popoli europee quindi noi paghiamo l'illusione che la semplice unità del mercato solo l'unità del mercato su cui si è costruita questo Europa credi persa e obiettivi condivisi forza politica comune coesione sociale e civile
Ma da solo dal solo mercato dal solo mercato non viene la salvezza
Noi siamo a favore del mercato
Ma siamo contro la religione del mercato
Diciamo no al mercatismo che permette a pochi I nuovi poteri forti che sono i grandi Stati sovrani a regimi autoritari la grande finanza i detentori di materie prime consenta loro di stravolgere il mondo
E diciamo anche che il mercato non è un idolo crudele dal quale dobbiamo subire capricci o l'una rassegnazione fatalista quando ci arricchisce e quando ci rovina
Per regolare il mercato per prevenire abusi correggere distorsioni migliorare efficienza immettere soprattutto nuovi valori nell'economia occorrono porti istituzioni è una forte politica
Una moneta senza Stato tiene se la tappa di un tipo di un percorso che punta a fare lo Stato
Appare cioè per usare un'espressione imprecisa ma efficace e gli Stati Uniti d'Europa perché è questo il federalismo più importante per il nostro futuro
Nella traversata della crisi l'Italia ha dimostrato di tenere il mare meglio di altri che godevano maggiore considerazione
La lunga marcia della riduzione del nostro debito pubblico che è costata sacrificio disegni e decisioni impegnativa è stata però graduale il minimo oltre il necessario e non essere bocciati a Bruxelles
Così buona parte del terreno guadagnato in tanti anni si perde per l'illusione di una crisi esterna con l'aspetto della fatica di Sisifo eppure
Il nostro debito pubblico Baldini alzato non solo per le raccomandazioni Toronto e neanche perché lo prescrivono le regole di stabilità europea
Perché nel nostro interesse è il nostro futuro e per il nostro futuro che dobbiamo farlo nessuno può vivere per sempre al di sopra dei nuovi mezzi
Anche se gli Stati riescono parlo più a lungo dei singoli cittadini e delle famiglie
Ma prima o poi arriva per tutti il momento in cui nessuno va più credito
E quando uno Stato in procinto di soccombere borse arrivano i soccorsi
I soccorsi se quando arrivano sono però condizionati a misure di austerità e di risanamento lacrime e sangue
E su esiste africano queste misure chi è che soffre mi sta molto bene non vede ridotto di molto il suo tenore di vita soccorrono gli operai i sopralluoghi impiegati so che non è che su comparti
E allora
è Cuesta una conferma drammatica della nostra convinzione a bere conti pubblici in ordine
Alleggerire il debito pubblico contenere il disavanzo è una condizione di giustizia sociale è una necessità di protezione dei deboli altrimenti quando la crisi scoppia come sempre le parole spese proprio i deboli
E noi sappiamo che le vittime non sono solo i giovani come si dice giustamente a volte un po'retoricamente
Le parole spese anche agli anziani spese non autosufficienti e gran parte delle nostre famiglie in Italia ripropone politiche di spesa pubblica in disavanzo forse si illude in buona fede
Di lavorare per i poveri per i deboli e per gli esclusi lealtà lavora per gli speculatori
E i sessanta l'unica vera protezione di un popolo come quella di una famiglia cioè quella di avere dei conti pubblici in ordine le altre barriere come quella dei cosiddetti diritti acquisiti si sbriciola no di colpo
E così si finisce per tagliare anche sugli stipendi e sui salari e poi anche sul posto di lavoro
E quindi abbiamo assistito con preoccupazione al confronto fra lo Stato
Fra lo Stato
è un nuovo sindacato
Quello delle Regioni
Sarebbe interessante conoscere se negli Stati Uniti
Esiste il Presidente della Conferenza dei distanti
Che si rapporta come controparte al Presidente americano
Sarebbe antifederalista pensare di gettare il riequilibrio dei conti solo sulle spalle dello Stato
Sia perché nel due mila undici lo Stato subirà un salasso ulteriore di diciotto miliardi
E sia perché gli enti superflui i russi l'assistenzialismo e qualche privilegio noi lo abbiamo visto molto diffuso sul territorio
Ma è giusto
Affermare che come in ogni campo anche tra le regioni gli enti locali i comportamenti più virtuosi ad esempio sobrietà e risparmio nelle regole di stabilità dovrebbero essere valorizzati
In quest'ottica valutiamo una medicina necessarie anche se amara la manovra all'esame del Parlamento
Il problema è conciliare in un equilibrio difficile l'azione terapeutica con l'impulso alla crescita
Noi dobbiamo vivacizzare lo sviluppo senza il comportante rimedio della spesa pubblica
La sfida del sei colo e inventare politiche di sviluppo in contesti di riduzione della spesa pubblica
Nessuno può risolvere il nostro può dei mito pubblico solo in una o due legislature siamo sopra il centoquindici del PD ancora lontanissimi dalla guardia dal traguardo i maestri
E non ha senso cominciare ogni legislatura rinfaccia andò che ha governato prima di non aver fatto quello che non si riuscirà a fare
Neanche nella nuova legislatura
In tempi di polemiche incessante sopra le righe fra maggioranza e opposizione sollecitare una responsabilità bipartisan può sembrare ingenuo
Ma solo una responsabilità bipartisan che si prolunga nel tempo può vincere la partita del debito pubblico per questa maggioranza e Governo debbono chiamare l'opposizione e non tutte le opposizioni sono uguali
Ci sono in Parlamento forte propense noi crediamo interloquire realmente nel cantiere della responsabilità
Ad alcuni gruppi sociali ha chiesto a meno che ad altri per superare la crisi
Sarebbe cagionevole chiedere un contributo maggiore a chi si è avvantaggiato di rendite finanziarie e immobiliari in questi anni
Ma l'obiettivo non è
Ovviamente che anche i ricchi piangano per noi non è questo l'obiettivo
L'obiettivo è che i ricchi tra virgolette oltre appare proporzionalmente la propria parte dei sacrifici investano spendano
Concorrono attivamente a generare crescita
E anche quella contro l'evasione fiscale non è una battaglia e si vince in una legislatura
Esige un mutamento del costume una maturazione etica nella società Gigli civile
Che decida la Società di esteri cioè noi tutti meno tollerante meno ammiccante verso i furbi verso i ladri verso anche la criminalità organizzata
In questa stagione di assemblee
Questa forse è l'ultima varicella
Tutte le categorie imprenditoriali hanno dichiarato Loris all'unisono che le tasse sono troppo alte e che gli evasori si trovano nella casa accanto
Eppure
I dati sui redditi inchiodano l'Italia ad una realtà indecente oltre il cinquanta per cento degli italiani dichiara redditi inferiori a quindici mila euro
Un altro quarantuno che si aggiunge a cinquanta e siamo al novantuno tra quindici e trentacinque mila euro
Quasi l'un per cento sopra i cento mila euro la grande maggioranza degli imprenditori dichiara redditi inferiori ai loro dipendenti
E solo il cinquanta per cento delle società per azioni più o meno pagano tasse
Oltre al fatto che esistono in Italia due milioni di case fantasma e allora
Norme
E allora norme più luce tempismo e più smaliziato
Come quelle previste nel dunque in questa manovra ha certamente controlli più moderni intelligente solo da noi grandemente apprezzati
Ridurre almeno ha dimensioni chirurgico fisiologiche sia il debito pubblico sia l'evasione solo due notti certo non i soli per favorire la competitività dell'economia e il progresso della vita civile e sociale ripeto
Solo due nodi sul quale dovrebbe esercitarsi una responsabilità politica bipartisan
L'impatto della manovra grava fortemente sull'altra parte della cooperazione
Il fenomeno di malcostume quasi criminale dei ritardi di pagamento della pubblica amministrazione
Si va estendendo a territori finora immuni e come una pandemia si è diffuso anche nei rapporti e delle transazioni tra privati
Le cooperative sociali danno voce la preoccupazione dei propri lavoratori degli assistiti che temono di essere le vittime predestinato e di riduzione di spesa dei servizi sociali ma ad essere colpite sono tutte le cooperative che hanno committenti pubblici
Nelle relazioni assembleari sempre di tutte le categorie delle parti sociali in Italia c'è un master una cosa che si deve assolutamente dire
E cioè che occorrono riforme strutturali per la modernizzazione dell'Italia è un must da decenni non è un must precedente
E però in tempi di congiuntura favorevole non si fanno le Borne perché non se ne sente l'urgenza nei tempi di crisi non si fa le riforme perché le condizioni sono non sono propizia
Eppure io credo che il momento per decidere di curarsi seriamente e non è quello in cui i sintomi sono più evidenti
Allora questo due mila dieci non è la stagione sbagliata per discutere di politica industriale
Non è la stagione sbagliata per discutere di liberalizzazione di privatizzazione
Anche lei criticamente rispetto al passato come quando
Si sono sostituiti monopoli pubblici a Monopoli private soprattutto nelle amministratori locali senza il minimo e petto positivo sulle impresa
E sulle famiglie
Non era stagione sbagliata per studiare una nuova generazione di incentivi più approva di truffa e più mirati ed efficace e ancora questo due mila dieci e il tempo giusto per rafforzare l'impegno per una scuola di eccellenza
Che è un menti il sapere e saper fare dei giovani anche con la polarizzazione del servizio civile e il potenziamento della ricerca
è anche attuale discutere di alcune infrastrutture davvero essenziali e soprattutto approntare il fenomeno della sottocapitalizzazione del sottodimensionamento dell'impresa italiana
Che pare nessuno davvero voglia affrontare nel nostro Paese
Ed è anche il momento di mettere meglio a fuoco i limiti del Mezzogiorno che rischia di divenire una terra senza speranze
Decenni di interventi straordinari
Per il Mezzogiorno non hanno spostato di un punto il divario nord-sud un terzo della popolazione del Paese produce meno di un quarto del PIL
E così il Mezzogiorno viene usato contro la coesione del Paese la necessità di infrastrutturare nervoso non resta una rep priorità il funzionamento delle pubbliche amministrazioni è il rispetto della legalità restano il cuore del problema
E allora
E allora spetta allo Stato sanzionare
Decisamente prontamente quando le cose non vanno e l'onore di cinque anni aspettare il voto degli elettori spetta impartiti ai partiti suscitare la qualità della classe dirigente
E spetta agli attori sociali noi anche a noi spetterebbe
Suscitare la qualità della nostra classe dirigente meridionale
E in più far crescere fare integrare far connettere tra loro tra le loro tra loro le imprese insomma non solo creare impresa
Ma di più creare ambienti e alleanze per l'impresa
Quindi alla Banca del Mezzogiorno attribuiamo soprattutto un significato rilanciare
Come protagonisti nel mondo del credito gli imprenditori e le comunità locali del Mezzogiorno legate in Rete
Nel pieno della crisi di Governo avevamo assunto alcune
Il Governo del pilota crisi il governo aveva assunto alcune misure essenziali tempestivamente
Di cui vogliamo dare pubblicamente atto perché è giusto che quando le cose sono fatte sono fatte bene bisogna assolutamente darne atto i nostri governanti
è stato aperto a tutti l'accesso agli aborti
Ora i sociali li abbiamo utilizzati pochino delle cooperative però è stato un atto significativo
Sono stati fatti passi avanti nella modernizzazione della pubblica amministrazione
è stata promossa la moratoria dei crediti bancari verso le piccole e media impresa recentemente
Prorogata per i prossimi mesi è stata adeguata alla dotazione del fondo centrale di garanzia sono state lanciate nuove iniziative per esempio la costituzione del Fondo italiano di investimenti per la capitalizzazione delle medie impresa che però
Che però è stato tarato solo sulle società lucrative cioè sull'S.p.A.
E non sulle esigenze delle quote anche delle cooperative allora diciamo al Governo
E disciplinare in modo identico cose diverse come le società capitalistica lucrative e società cooperative impoverisce la concorrenza non potenzia la competizione ma la riduce
Al tempo stesso
Apprezziamo illegale e intelligente sostegno del Governo italiano circa il contenzioso duro difficile
Il
Insito pieno di
Difficoltà di malintesi di fraintendimenti di pregiudizi
Avviato presso l'Unione europea sull'ordinamento cooperativo italiano
Mi sia concessa una considerazione però amare
Se riflettiamo sui drammatici avvenimenti che hanno scosso l'Europa sulle responsabilità che hanno avuto gli Stati le istituzioni finanziarie bancarie
E sulle vicende che invece interessano più modestamente le cooperative si può a ragione dire e Bruxelles continua a essere deboli con i forti e forte con i deboli
è stata avviata una nuova politica per le piccole e medie imprese in attuazione dello Small business act
Poiché nell'inverno della crisi le riforme non devono andare in letargo incoraggiamo il Ministro Sacconi a trasformare in interventi legislativi le proposte del Libro Bianco sul futuro del welfare
Rispetto al quale confermiamo sintonie e aspettative
Che avevamo dichiarato un anno fa ed è maturo il tempo per disegnare più modernamente e cioè più etica effettivamente i diritti fondamentale di chiunque lavori in tutti i lavori
Perché il precariato non può essere un preparati un precariato essenziale
La riforma fiscale preannunciata dal Ministro Tremonti non l'attendiamo profonda e incisiva
Perché caro professore una riforma fiscale comporta come lei sa tanto impegno politico che assenso parla solo era una innovazione forte e coerente
Se noi chiedessimo a tutti gli italiani se il federalismo fiscale integralismo è buono o cattivo la maggioranza
Direbbe che è una cosa giusta
Se noi chiedessimo tutti gli italiani di dare una definizione del federalismo forse avremmo sessanta milioni di non risposto di Dio o di risposte diverso
Se il federalismo il modo di concretizzare la sussidiarietà quella verticale non ci piove se è un modo di accrescere la responsabilità delle amministrazioni legandolo spendere al tassare non ci piove
Se è un modo di trovare un nuovo equilibrio tra le richieste di
Che chi le produce trattiene persone e quelle che mette in comune non ci piove
E aggiungo
Che è così perché la nostra solidarietà quella nostra
Quella che cd deriva dalla dottrina sociale della Chiesa e che immettiamo nelle nostre imprese cooperative non è collettivismo
La vera solidarietà e virtù di scelta la vera solidarietà e figlia di libertà e non è petto di obbligazione questo vale anche per il federalismo
E allora guardiamo sia con speranza sia con timore il federalismo fiscale
La speranza che alla logica dell'attribuzione dei poteri come ho detto si accoppia veramente quella dell'attribuzione di responsabilità viale certe e soprattutto sanzionabile
Il timore che la stratificazione dei centri impositivi come ha dimostrato tanto il passato non sostituiscono ma aggiungono non semplificano ma complicano
E infine
Uno scatto di responsabilità lo dobbiamo chiedere a noi stessi
Lo dobbiamo chiedere alle parti sociali
Penso tra le molte cose le difficoltà di attuare pienamente coerentemente la riforma del sistema contrattuale del ventidue gennaio del novantanove del due mila nove
Se guardiamo al passato noi italiani non manca la pezzi la capacità di fare accordi
Intesa tra parti sociali anche importanti e coraggioso
Siamo però meno bravi ad attuarli velocemente compiutamente
Le aspettative dei cooperatori sono diventate la ripresa la vedono lenta graduale contra Ettore differenti da settore a settore inevitabile che sia così
Le aspettative a breve migliorano la per la fiducia lentamente si risolleva il viaggio nella crisi resta travagliato indeciso il rapporto con il credito non si è normalizzata anzi costituisce tuttora
Una criticità diffusa per le piccole e media impresa e quindi per le cooperative
La marginalità si è assottigliato in modo impressionante
Si soffre la debolezza della domanda il sovradimensionamento della capacità produttiva l'aumento dei prezzi non è non è trasferibile supplenze molte cooperative imboccano la tregua salariale
La crisi però bisogna dirlo grava meno
Cioè grava meno sulle nostre cooperative su quelle che hanno perseguito una dimensione congrua
Su chi ha realizzato integrazioni su chi si è posto il problema delle esportazioni più decisamente su chi sia inserito nella rete associativa e si avvale di consulenze e servizi
Tuttavia
Noi guardiamo con fiducia al futuro delle cooperative che rappresentiamo la fiducia non viene dagli andamenti è fondata sull'atteggiamento dei cooperatori
I cooperatori sono impegnati nella diversificazione nella creazione di reti delle integrazioni nel rafforzamento del marketing nella spinta Vicevo sui mercati esteri
In questo due mila dieci abbiamo dato vita ad un operatore nazionale nel mondo della sanità
Cooperative tra medici tra farmacisti mutue sanitarie diverse centinaia tantissime cooperative di lavoro e sociali specializzate nell'assistenza primaria protagoniste del nuovo è far e della medicina del territorio
Altri divari del futuro comprendono cooperative che operano nelle energie da fonti rinnovabili
Cooperative di professionisti di misteri intellettuali cooperative per servizi come sempre maggiore resta sempre in tutte le epoche storiche
Di servizi innovativi all'impresa la persone
Rimangono però fuori
Dalla porta della portata della cooperazione e le imprese apporta intensità di capitale e le cooperative cari amici sono e continuano ad essere società e soci di popolo
Si estende il numero delle imprese infatti a forte intensità di lavoro organizzare persone non solo lavoro resta il grande talento delle cooperative
Abbiamo chiuso nove Confidi cooperativi regionali insieme alla situazione generale le cooperative allega copia in un compero affidi nazionale che si rivolge già la maggioranza della cooperazione italiana e meraviglia
Noi stessi la fecondità dei settori cooperativi ultra secolari nascono nuove cooperative agricole e nuove cooperative di credito
Una breve velocissima parentesi e poi chiudo
Non è mia consuetudine
In occasione di
Delle assemblee nazionali concentrarmi
Su problemi settoriali specifici
Chiedo la vostra comprensione te dedico qualche riga in più ai problemi dell'agricoltura
Perché ci sono troppe tensioni che in questi anni negli ultimi mesi hanno attraversato il mondo agricolo e che provocano disagio nelle campagne e nelle cooperative
Noi
Non possediamo la superbia della solitudine
Chi ha validi contributi da dare al futuro dell'agricoltura noi lo sosteniamo
Lo appoggia
Anzi
Vi apriamo le porte della collaborazione dell'intesa ed è la nostra associazione
I numeri del disastro dell'agricoltura sono lì inequivocabile
Si è perso il trenta per cento del reddito delle aziende agricole in cinque anni
Noi
Lavoriamo per un'agricoltura moderna predittiva per i produttori efficace per la qualità lo sviluppo
Noi lavoriamo in sintesi per una maggiore competitività dell'agricoltura
Alle cooperative non interessa un'agricoltura arretrata domestica medievale
Le nostre cooperative agricole non si vantano del chilometro zero quello noi lo abbiamo fatto dagli inizi dell'ottocento
Ma se
Può una persona può possedere
Vicino casa altre sette abitazioni
Non può volere sette bottiglie di vino al giorno ripianare i problemi dell'agricoltura italiana
I traguardi attuali delle nostre cooperative sono a centinaia migliaia di chilometri dai luoghi di produzione raggiungere quei traguardi porta valore alla nostra agricoltura
Era agricoltura da decenni quelle italiane investita da leggende metropolitane
E da mega progetti temi urgenti che fanno lattine delle stelle cadenti
Le cooperative sono invece la finestra sul Paese
E sul mondo solo il luogo di confronto con le proposte dell'economia e anche nella scienza
Non per raccogliere tutto acriticamente non per rifiutare tutto il modo autolesionistico ma come dice San Paolo per vagliare tutto e trattenere il valore
Un Paese come il nostro bisogno di un'agricoltura che certamente
Deve sposare la tradizione l'atipicità la qualità con una grande capacità di innovazione e con un'apertura di cuore e di mente al mondo
E quindi ha ragione chi mette in guardia dal rischio di un'agricoltura italiano omologata alla grande agricoltura di massa anonima e senza identità
Ma comunque il rimedio non è quello di sotterrare assi in un piccolo mondo antico
Un anno fa all'assemblea annuale celebrano il novantesimo di Confcooperative ha nata nel mille novecentodiciannove
Nella primavera del due mila undici ricorderemo a Treviso il primo congresso nazionale della nostra confederazione che si svolse in quella città nel ventuno
L'infanzia di Confcooperative un'epoca di straordinaria vitalità organizzative propositiva le ricorrenze
Quindi ravvivano la nostra identità le nostre finalità
E allora anche il Forum delle persone delle associazioni di ispirazione cattolica del mondo del lavoro
Promosso danno dalla Confartigianato dalla CISL alleati delle merci e della Compagnia delle opere ed a Confcooperative serve a collegare l'identità di sempre alle sfide di oggi
Mentre ci inoltriamo però nel secolo attuale dobbiamo anche scrivere nuove pagine della storia del movimento cooperativo italiano
Sulla premessa di una piena autonomia
Nel rispetto dei valori fondativi di ognuno dobbiamo riprovare a costruire nell'ambito del movimento cooperativo
Forme di collaborazione più stringenti e più potenti come altri stanno facendo cioè l'Organizzazione del commercio
E erogazione va attenzionato con merito attraverso rete impresa
La crisi ha relegato sullo sfondo la disputa improduttiva fra vetrinisti e ottimisti
L'Italia un Paese complesso le generalizzazioni sono fuorvianti prima della crisi crescevano troppo poco e non è una prospettiva incoraggiante quella di uscire dalla crisi per ritrovarci come eravamo
Noi non dobbiamo solo riemergere dalla crisi dobbiamo imparare a impegnarci per uscirne meglio
I problemi vanno riconosciuti con franchezza le difficoltà non vanno taciute noi persi stiamo nella posizione ormai quasi un motto di fiducia adotti aperti
Nel nostro Paese complesso c'è chi gioca nella squadra del declino e c'è chi gioca nella squadra dello sviluppo
La nostra scelta di campo e chi ha
Noi siamo e vogliamo essere di più artefici di sviluppo
è il dinamismo naturale della cooperazione e l'impegno che sorge
Dal nostro legame con la dottrina sociale della Chiesa cattolica e sottolineo ancora una volta che l'enciclica Caritas in veritate
Ci ha ricordato che lo sviluppo non è un lusso
è un dovere
Noi non siamo non stiamo con i cantori della decrescita
La nostra scelta di campo non manifesta solo nell'indicatore di crescita che ho richiamato
In dieci anni le micro impresa in Confcooperative sono scese dal settantasette al cinquantasette per cento a mano a mano da micro le nostre impresa diventano imprese piccole e poi media e speriamo che diventi qualcuno grande
Le cooperative esportatrice sono passate da poche decina diverse centinaia quasi un migliaio subentri mila cooperative
La composizione per genere
La maggioranza dell'occupazione femminile come veniva ricordato al cinquantotto per cento
La composizione per età per origine sia dei soci sia dei lavoratori sia degli amministratori
Per esempio la presenza delle donne del venticinque per cento nelle società per azioni al quindici per cento
Più giovani di quelli delle società di capitali comunque gli amministratori sono all'avanguardia questi dati nella modernizzazione della nostra società
Le cooperative riconducono il globale al locale non decolla non del localizzano ma aprono al mondo il loro territorio culla lei non ha il lavoro e l'impresa la comunità locale alla famiglia
Questa vocazione di sviluppo noi la mettiamo a disposizione di tutti di chiunque voglia fare impresa mutualistica impresa comunque in Italia
Noi
Noi
Gentili ospiti
Non siamo una parte molto grande
Ne è più contento nel più potente contro il sette e mezzo positivo che non è così comunque non siamo certamente i più potenti
E non siamo la parte giuridica dell'economia italiana
Anzi
Ma siamo una parte coraggiosa evita
Che è sopravvissuta a dittature a ubriacature capitalistiche a strumentalizzazioni partitiche
A ripetute e gravi crisi economiche sempre crescendo mai arretrando è questi questua il nostro lievito per contribuire
A un futuro di sviluppo
Questo applauso l'attestazione del riconoscimento ed al ringraziamento nei confronti del Presidente Marino
La parola alla professor Giulio Tremonti il Ministro delle economie e delle finanze
Luigi Marino
Ha fatto un discorso molto importante
Credo che le possibilità
Ti fanno passare domani sulla stampa
Crescerebbero molto se fosse fatto oggetto di una qualche intercettazione
Io non no una
Relazione una operazione
Vorrei fare con voi alcune riflessioni
Preparatorie per
Un discorso
Lei
Cooperative sono una delle forme politiche sociali più concrete
In cui si rappresenta l'economia sociale di mercato
L'economia sociale di mercato con me formula politica e sociale detti Calvi n elaborata
Assicuro
Martedì prossimo sono invitato per una lezione bella lezione europea
Dall'Università nell'università di Friburgo dall'Istituto fate voi cento
Credo che sia
Quella una sede per una riflessione europea anche per dimostrare quanto invece è viva e presente indi Europa la politica pure in un ambiente complesso e
Difficile
Views era un po'come banco di prova
Da dove veniamo dove siamo dove andiamo da dove veniamo
Dai venti anni che hanno cambiato la struttura e la velocità del mondo credo mai nella storia un cambiamento così intenso così veloce è stato chiuso in un periodo di tempo così limitato
Tanto breve ed essere compreso nella vita di ciascuno di minori e non lungo sul ritmo della long dove che
Marca la storia nel passaggio da una generazione
La scoperta geografica dell'America ha mutato la struttura del vecchio ordine chiuso europeo mai stato un processo durato alcuni secoli
La scoperta economica dell'Asia la globalizzazione ha mutato di colpo la vita di tutti
La globalizzazione fatta e ha prodotto quantità enorme di squilibri tra masse
Di capitale
Di
Lavoro
Di capitale fisico e finanziario
Squilibri
Economici e sociali che hanno prodotto
Alla fine
La crisi che stiamo vivendo che abbiamo visto
Da dove veniamo da una età
Drammaticamente complessa i venti anni quanti sono quelli che vanno dalla caduta del muro di Berlino
Alla crisi
Dove siamo
Se uno vuole rappresentare la lealtà presente credo lo può fare facilmente tracciando una linea
Orizzontale
E alcune linee verticali
La linea orizzontale la linea dello spazio
Nel mondo si unifica
Istantaneamente
La globalizzazione il computer
Su
Un asse lasse dello spazio su cui si accumulano e si scambiano
Quantità ma investe di prodotto di lavoro
Di capitale
E questa in sé è una opportunità positiva
è una straordinaria positività
Il problema è generato non tanto da quanto è lungo e forte lasse
Orizzontale è rappresentato dagli assi verticali
Che sono quelli della finanza
Un tempo
E un tempo vuol dire venti anni fa e quindi pochi anni fa per ogni operazione finanziaria
Scusate reale l'acquisto bionda barile di petrolio il
Compravendita di un titolo finanziario
Di un barile di grano di un container per ogni operazione reale fatta sull'economia reale c'erano quattro o cinque operazioni finanziarie
Il prezzo
L'assicurazione l'assicurazione contro i rischi di cambio
O di tasso
Adesso per ogni operazione reale di reali o dico attuali ce ne sono almeno venti di finanziaria
I derivati le catene
Di famiglia dei derivati espressi
E quello che fa un certo effetto è che la massa dei derivati è tornata ad essere pari
A prima del crollo delle piramidi bancarie a me
Questo modificare la struttura economica del mondo che viviamo sull'asse dell'economia reale
Sull'asse orizzontale
Le cose non vanno poi così male ma non si può immaginare che questo sia indipendente dal resto che l'economia reale sia indipendente dalla finanza che l'economia
Del lavoro sia indipendente dall'economia di carta
Perché l'economia di carta cessato di essere strumentale rispetto a quella reale è diventata fine a se stessa e ha assunto una dimensione che contiene in sé
Presente immanente incombente il rischio della crisi
E questa è la realtà del tempo presente ringrazio Luigi Marino deve citato un'immagine fatta
Tanto tempo fa ormai quella dei videogame
La crisi ha a che punto sei e come in un videogame arriva un mostro lo batti sei lì che ti rilassi
Arrivano secondo molto più grande ancora del primo o diverso la crisi ha avuto mutazioni continua
E interazioni che sono andate dalla finanza all'economia reale dall'economia reale alla finanza e tutto si è combinato e si combina
In una contesto che non è mai stato visto
Incluso nel contesto incluso tra i fattori che
Determinano
La meccanica
Anche i media
Questa è la prima crisi che è andata in onda in tempo reale producendo sulla fiducia
O in termini di sfiducia effettivi
Progressivi
Istantanei spesso
Non positivi ma negativi
Ed è parte del mondo che viviamo in media il computer ci danno l'opportunità di scambi istantanei globali e questo è positivo
Le immagini trasmesse con quei mezzi ci danno anche degli effetti collaterali che a volte vorremmo meno drammatici menomazioni
E meno ripetuti e ripetitivi
Ma questo è il mondo nel quale
Dove
Andiamo
E questa è una prospettiva non negativa ma positiva almeno in potenza per il nostro continente
Tutto cambia
Più o meno
Durante il primo weekend di maggio
Flashback come eravamo prima come siamo adesso e dove andiamo
Come eravamo prima un continente che aveva una
Unità geografica una unità economica unificato dal mercato comune
Con una moneta comune ma ancora totalmente privo degli strumenti di governo economico
Da quelle week-end in poi e non sono trent'anni fa dieci anni fa tre anni fa un anno fa sono pochi mesi fa
Tutto sotto la pressione della crisi comincia a cambiare
E se posso
Formulare
Un'immagine tratteggiare
Un'idea
Potrebbe essere quella di un'architettura non solo economica ma anche impotenza politica basata su quattro pilastri
Due
Che sono strumenti di difesa esterna due che sono strumenti di disciplina interna
La difesa esterna rispetto
Ai mercati finanziari alla speculazione
Alla parte più insidiosa e pericolosa che non è tanto la speculazione quanto innescata dalla speculazione la caduta di fiducia
La banca europea non agisce più solo con me
Prima magici anche in un modo un po'diverso e agisce in una logica strategica di difesa dei nostri cassetti valuta
Uno può dire agisce già come La sette americana
Non credo tuttavia agisce diverso da prima e più efficacemente più fortemente
Secondo
Il veicolo di
Difesa ed altri facility che è stata varata
Durante quel weekend
Non è solo finanza è molto di più e il nucleo di una politica europea sulla valuta
Comune
E un forte contributo al disegno di quel veicolo è venuto da lì
E questi sono i due strumenti di difesa esiste e poi questa è la parte più politica ci sono anche due
Elementi di disciplina interna primo
La modifica del patto europeo non è solo tecnica e politica ed è politica forte proprio perché si presenta come tecnica
Dietro
L'apparenza cioè una sostanza che uno può condividere o no ma che è importante
Ed è una
Significativa devoluzione dei poteri degli Stati nazione
A Bruxelles
La sessione comune di Bilancio significa che tutti vanno nello stesso posto e nello stesso tempo
A preparare i loro bilanci nazionali questo vuol dire che c'è un paradigma comune
Che dovrà e potrà essere costruito con un criterio progressivo ma fondamentalmente questa è una devoluzione di poteri
Dagli Stati nazione e sul tipo di competenza che costitutiva dell'Istat
Secondo il meccanismo
Della sorveglianza terzo il meccanismo delle sanzioni tutto insieme è un meccanismo a forte intensità poi
Ripeto
Si presenta come tecnica ma nella sostanza e in progressione e politica ed è
Una diversa politica
Il quarto punto è per così dire ideologico
E comune la convenzione
Tra alcune parti delle élite ma soprattutto è comune la convenzione tra i popoli
Che qualcosa è successo dice qualcosa deve cambiare
Questo è un continente che produce
Un tragitto storico che si è compiuto nei secoli passati nel secolo passato tuttavia adesso questo è un continente che produce più debito che ricchezza
Più deficit che prodotto interno
Ed è così in tutti i Paesi
Ed è
Questo che comune la convenzione
Sul fatto che non può continuare così
L'illusione del debito con la fine delle rendite coloniali che avevano preso poi alla fine forme moderne o post moderne tutto comunque indica che
Quel mondo non può continuare come prima che deve cambiare
Le formule
Sonno più o meno
Uguali
Ripeto
Pur diverse
Nella lingua in cui sono pronunciate pur diverse nelle sedi nazionali o internazionali europee inquinato hanno pronunciate tuttavia
è evidente che esiste
Che si registra come prodotto della crisi come Presa d'atto
Della crisi un cambiamento delle strutture stesse della nostra esistenza
Non è
Una congiuntura è una crisi
E non è una
Fase della storia ma è un tornante della storia per il nostro continente tutti i Paesi che stanno
Può incaricare questo passaggio di ideologia
Il nuovo Governo conservatore inglese fa dell'austerità una ideologia nuova opposta rispetto a quella che decenni fa aveva marcato Ugo quelle forze politiche conservatrici il mercatismo
L'Autorità come ideologia
Io non so se è una ideologia so che è una necessità e so che è una responsabilità per tutti
E devo qui ringraziare quanti nel disegno della manovra
Il primo atto di quella politica hanno con enorme senso di responsabilità
Condiviso
Il senso e la logica
Di quel cambiamento e di quel passaggio non so se
Gli creo imbarazzo ma devo direi io visto un uomo di Stato o un uomo che ha il senso profondo della responsabilità politica l'ho visto in questi mesi Raffaele Bonanni
Poi naturalmente
Responsabilità e gli errori sono di chi fa gli atti politici ma nell'insieme
Possiamo dire che nel Paese c'è diffuso e profondo il senso del responsabili naturalmente ci sono stati elementi esse come ente che hanno
Più o meno manifestato
La loro contrarietà ma nell'insieme il Paese attenuto attiene e terra
Ed è stato un passaggio che contiene elementi di riforma profonda
E non solo di congiuntura
E tuttavia
Non abbiamo avuto inviati
E nessuno ha avuto l'idea di
Rottura del clima di coesione sociali e questo credo dovuto
A un profondo generale senso di responsabili
La
Austerità non è un'ideologia è una necessità se io dovessi dire più che austerità ma che lei l'accesa semantica sulla parola solidarietà e responsabile
E questo è il passaggio storico politico che ci vede impegnati e quello che credo sia giusto fare per il nostro Paese nel nostro Paese
Solidarietà ai responsabili
Tanto nel disegno dello Stato quanto nel rapporto sa le Soir sei soggetti socio
Nel disegno dello Stato è molto semplice
Un effetto della crisi
E naturalmente il prodotto di riflessioni fatte
Nei decenni passati negli anni passati ma la crisi ci vende vedente tanto in Italia quanto all'estero che l'albero della finanza pubblica italiana è un albero che è cresciuto storto
E questo dipende da passaggi politici che risalgono nel tempo da scelte istituzionali che a distanza di decenni devono essere
Cambiate
Al principio degli anni Settanta
L'Italia diventa l'unico Paese europeo
Che non ha finanza locale
Al principio degli anni Settanta in applicazione sulla finanza della
Regola della politica
Della
Unità nazionale e della centralità del Parlamento tutto viene centralizzato
Guardate
E non è
Superficiale guardarlo il sistema di finanza pubblica italiana era molto più federalista I tempi del fascismo che non è che in pieno
Perché i tempi del fascismo c'erano importante i tributi locali
Oggetto dell'azione della considerazione sui territori da parte dei cittadini il tasso di democrazia di quei tempi può essere in qualche modo messo in discussione ma quello è un sistema molto più federale di quello attuale
Al principe agli anni Settanta con la riforma Visentini con la riforma Stammati vengono azzerati i tributi locali sostituiti da trasferimenti centrali
Poi
Alla fine degli anni Novanta vengono due ulteriori motivazioni la prima è la cosiddetta Bassanini
Quando afferma l'idea della centralità dello Stato vengono decentrate le funzioni amministrative ma la parola stessa decentramento presuppone l'esistenza di un centro
Ed è una scelta politica che può essere considerata positiva o negativa ma in sé è una scelta coerente lo Stato resta centrale ma proprio perché vuole restare centrale decente alcune funzioni
Amministrative
Alle amministrazioni periferiche
Quattro anni dopo si sovrappone a questa scelta la scelta opposta del Titolo quinto
E cioè dire la trasformazione la mutazione del nostro impianto costituzionale in senso
Federale
Sia pure un federalismo asimmetrico tuttavia
Fatti diversi
Ci porteranno
Per inciso io votai contro il Titolo quinto e nella bicamerale dissi delle due l'una o la Bassanini o il federalismo ma non si possono fare tutte e due insieme
Sono state fatte naturalmente tutte e due insieme questo indica anche il grado di
Serietà e di responsabilità
Politico che a volte
Caratterizza questo Paese l'una o l'altra non Luna e l'altro
Questo è l'assetto di un Paese che non può continuare ad a vere
Il prelievo fiscale centrale è una quota molto elevata della spesa locale senza che questa dipenda
Da tasse richieste in loco ai cittadini in modo che questi possano esercitare il controllo
Sulla equivalenza tra la cosa amministrata e la cosa tassa
La scelta del centralismo
Porto a caricare sullo stato tutto e lo Stato centrale caricato di tutte le responsabilità di tutte le richieste trova una sola via di fuga quella del debito pubblico
E il debito pubblico italiano nasce come prodotto poi naturalmente cresce con la grande inflazione con
La degenerazione della democrazia italiana in democrazia del deficit ma
La scelta
Dei
Anni settanta fu la scelta costitutiva del debito pubblico italiano
Ed è evidente perché se tutti vengono al centro il cento non può gestire tutto assenza alla flessibilità che tipica di strutture articolate su più livelli
Non c'è un Paese in Europa che abbia l'assetto della finanza pubblica
Italiana cioè dire totalmente centralizzato allora se la domanda che fa Luigi Marino e a cosa serve il federalismo
Addizionale è un po'l'albero storto della nostra finanza allineando di nuovo come in tutti i Paesi europei allineando di nuovo un po'la cosa amministrata e la cosa tassata
Se i municipi amministrano il territorio è giusto che i fondi scippi vadano le tasse sul territorio
E poi a San Vito e questa non è la scoperta politica o scientifica e la scoperta l'acqua calda
E questa è l'essenza della logica del federalismo
E non esclude ma anzi contiene in sé presuppone trasparenza e solidarietà nell'applicazione ai vari livelli dico
Ma finisco con
L'altro lato come disegnare o come ridisegnare o come pensare oltre o all'ATO rispetto alla struttura
Statale la struttura sociale di questo
Ed è una riflessione che si sta facendo in tutta Europa in molti Paesi
Con
Cambiamenti di politica
E di cultura politica anche molto forti
è evidente che
La linea verticale rigida Stato partiti politici cittadini nove già in più
Non regge più perché lo Stato non ha più da solo i mezzi che prima gli venivano dei debiti pubblici il monopolio della forza e naturalmente anche della benevolenza che un tempo era tipico è propria degli Stati e figli
E questo presuppone un ruolo crescente delle organizzazioni sociali
De la personale
Dei gruppi di persone raccolte
Nella volontariato nel no profit naturalmente la persona vuol dire anche famiglia vuol dire corpi intermedi vuol dire coperti
Vuol dire tutte le forme di associazione
Economica e sociale sociale ed economica chi ti danno un'idea del bene comune
Complementare rispetto al bene comune Toldo otto dalla sola macchina statale
L'alternativa non è
Nell'egoismo
La
Competizione tipica del mercatismo
Ha in un qualche modo dimostrato i suoi limiti e questo
Non vuol dire che negativa la competizione ma che è negativa l'idea che la competizione sia tutto che il mercato sia tutto che tutti debbano essere contro tutti
Per ha senso la competizione ma ha ugualmente senso anche la cooperazione questa tra le persone questa nelle organizzazioni come voi rappresentante
E quindi
Occorre annoiato con questa riflessione chiudo con questa considerazione
Finché ci sono le cooperative le società sono vive grazie
Un ringraziamento al Ministro dell'economia professor Tremonti
Ora la parola al senatore Maurizio Sacconi Ministro del lavoro delle politiche sociali Grazia presso
Offro intaccare operatori
Caro Luigi
Io ho apprezzato sinceramente la tua bellissima relazione
Perché con essa
La Confcooperative
Ha voluto contribuire al grande interrogativo che ci poniamo in questo tempo difficile
Nel contesto di questa epocale transizione
Come crescere
Con occupazione
Come crescere
Con occupazione e composizione sociale
Non è facile coniugare questi termini per le ragioni anche che ha ricordato poco fa
Il collega Tremonti
E credo che di questo Governo non si possa dire che esso abbia soltanto praticato una buona disciplina di bilancio
Dal primo giorno della sua attività da quando cioè farò quella
Manovra triennale nel giugno del primo anno di Governo del due mila otto
Prevedendo quella tempesta finanziaria che poi sarebbe nella seconda parte dello stesso anno intervenuta
Non spiegheremo una ragione
Del grande blocco sociale che si è fortunatamente ha realizzato
Con il governo del Paese che ha consentito di evitare che in questa transizione si producesse rottura sociale
Se c'è stato un grande blocco sociale al quale hanno concorso tutte le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori dell'agricoltura dell'artigianato del commercio dell'industria
Se questo si è prodotto con un'unica eccezione l'eccezione di un'organizzazione
Che non ha
Ancora saputo sciogliere un nodo quello delle
Relazioni che è quella organizzazione deve tenere con un sistema politico bipolare
Figlia purtroppo ancora di un sistema istituzionale politico istituzionale
Profondamente cambiato e noi auguriamo
A questa organizzazione di individuare il modo in con cui essere fedele alle proprie convinzioni e allo stesso tempo sapersi relazionare con un Governo per il quale
Magari la gran parte del suo gruppo dirigente non magari tutti gli iscritti non hanno votato
Ma
Il blocco sociale cioè la coesione
è stata garantita anche e soprattutto grazie adesso
Io credo che questo blocco sociale del quale Confcooperative è sempre stata parte attiva si è prodotto perché noi non ci siamo
Limitati ad una rigorosa disciplina di bilancio
Noi ci siamo posti l'obiettivo
Di cambiare profondamente
Il rapporto tra lo Stato tra le pubbliche amministrazioni e la società
E la comunità secondo una visione che potremmo riassumere nella definizione
Meno Stato meno amministrazioni pubbliche
Più società più comunità
Non ho detto più mercato perché sarebbe stata limitativa una definizione meno Stato di un mercato
La scelta dell'economia sociale di mercato che poco fa Giulio Tremonti ha ben ricordato ha significato soprattutto queste
Cosa significa significa e ha significato certamente meno regole
E in questo anche più mercato
E ovviamente dobbiamo proseguire lungo questo percorso e lo stesso richiamo all'articolo quarantuno dalla Carta costituzionale significa dare addirittura forza costituzionale ad un percorso di liberazione
Delle energie vitali che nel Paese si producono attraverso le varie forme di impresa
Significa meno strutture ridisegnare il perimetro delle funzioni pubbliche
Solo per quanto riguarda la mia competenza ho concorso con la cancellazione di cinque enti ad un'operazione più vasta che con la manovra è stata realizzata e due anni fa non proposi questa
Soluzione per
Cinque istituti di non piccola
Dimensione
Ma perché oggi abbiamo tutti avvertito la necessità di una discontinuità rispetto ai modi di organizzarsi delle funzioni pubbliche
E alla
Diffusa generazione di enti strumentali di società pubbliche
Quasi come
Una
Fuga diffusa dalle rigidità dell'amministrazione pubblica diretta oggi avvertiamo la necessità non solo di ripensare
Il modo con cui le funzioni pubbliche si organizzano ma avvertiamo la necessità di contenere le funzioni pubbliche
E ancora una volta non solo perché le vogliamo razionalizzare ma perché nel momento in cui vogliamo fare meno regole meno strutture vogliamo anche in sussidiarietà
Fare you comunità
Partirei cioè da risorse vitali che noi abbiamo nella nostra società
Da una lunga tradizione di corpi intermedi di organizzazioni comunitaria che a vario livello sanno immediatamente coglie gli spazi che le funzioni pubbliche vogliono aprire per occuparli con responsabilità
Noi abbiamo operato in questo senso sia attraverso lo strumento divisione il Libro Bianco sul futuro del modello sociale italiano che a sua volta è stato prodotto grazie ad una diffusa consultazione
Cui la stessa cosa quote rapida significativamente contribuito non è stato solo un documento una cornice ma si è tradotto poi in una serie di atti e molti altri ancora come sollecitava Luigi Marino dovranno essere prodotti proprio nel segno di questo percorso sussidiaria
Le riforme della pubblica amministrazione dell'educazione
Del mercato del lavoro nei prossimi giorni presentiamo il piano triennale per liberare il lavoro al fine di liberare i lavori
In modo che vi sia una buona intensità occupazionale della crescita economica
E non si produca quel per quella temuta crescita senza occupazione che le nuove tecnologie in certa misura possono determinare
La riforma del servizio socio sanitario che stiamo producendo con atti di gestione soprattutto
A
Superando quella fortissima divisione del nostro Paese
Tra sistemi fortemente efficienti è sospeso temi da Roma in giù fortemente inefficienti tutto questo
Richiede
Un decisivo concorso dei corpi intermedi un decisivo concorso delle organizzazioni come la vostra
Ho miliardi
è stato un esempio ed è un esempio molto significativo rispetto a ciò Crespo richiamando con riferimento al percorso del Governo e del blocco sociale che connesso ha condiviso questa visione
Attenzione Pomigliano non è soltanto l'importantissimo investimento nel Mezzogiorno
Un investimento che in qualche modo inverte la tendenza alla produzione manifatturiera esternalizzata localizzata verso Paesi fino a ieri ritenuti più convenienti
Pomigliano è per la prima volta soprattutto per quel gruppo la scelta di un investimento significativo in un'area
Ritenuta debole del nostro Paese
Non fondata questa scelta sull'attesa di un incentivo pubblico ma fondata piuttosto sulla sull'accordo con le lavoratrici e lavoratori mediati dalle organizzazioni sindacali che hanno saputo assume responsabilità mettersi in gioco condividere
Un percorso fatto di scelte anche impegni vive faticose nella convenzione che poi i lavoratori potranno condividere
Anche i dividendi di queste stesse scelte
Ove gli hanno è l'emblema del meno Stato più comunità del meno Stato più società
Ma
La cooperazione per altro verso nella sua diffusa capacità operativa rappresenta
L'altra l'altro emblematico modo di declinare questa visione
La cooperazione
Alla quale ovviamente dobbiamo sempre regole certe e semplici
Mi ha fatto piacere la posizione recente dell'avvocatura
Della corte di Giustizia dell'Unione europea che
A significativamente ha riconosciuto in un parere che per ora è
Dottrinario e non ancora giurisprudenziale ha riconosciuto la legittimità di trattamenti fiscali diversi dall'impresa non cooperativa
Ma la cooperazione a
Straordinarie capacità proprio lungo tre linee di attività che sono essenziali per fare crescita con occupazione con coesione sociale
Per
Dare al Paese capacità quindi di sviluppo attraverso soprattutto
La le sue espressioni comunitari le tre linee che individuo
Solo l'una
Quella
Che riguarda l'economia primaria ne parlerà dopo di me meglio il collega Campagna
Quell'economia primaria
Della quale delle cui debolezze siamo consapevoli nel momento in cui constatiamo il crollo dei redditi agricoli
E quindi il concorso della cooperazione e la
Della Coop decisivo della cooperazione ad una filiera più corta e ad un'integrazione più stretta fra produzione trasformazione e distribuzione
Per la quale Luigi fammi solo solo dire una cosa in punta di piedi da osservatore interessato
Che occorre sempre di più che occorrerà nel prossimo tempo
Che ciascuna delle organizzazioni coinvolte nel mondo agricolo ripensi alla propria funzione
Per una nuova
Grande intesa del mondo agricolo
Tale da superare le comprensibili differenze che nel tempo difficile si producono ma che voi tutti sapete di dover superare per l'interesse generale
La seconda
La seconda linea di sviluppo è qua in qualche modo conseguente rispetto a quella che ho citato
Ed è il concorso della cooperazione a tutta
Quella filiera del turismo che rappresenta soprattutto per il nostro Mezzogiorno una potenzialità allo stato ancora maledettamente inespressa
Il turismo significa davvero
Tutte
Tutti i parametri e i quali prestiamo maggiore attenzione
Nel mercato del lavoro giovani e donne nel territorio appunto il Mezzogiorno
E la filiera del turismo si
Comprende
Comprende la nostra realtà agricola ma comprende le vostre esperienze
Nei servizi
Nella attività di valorizzazione dei beni culturali ed altre capacità ancora
E soprattutto quando imboccò la cooperazione per la filiera turistica
Io invoco la capacità della cooperazione di favorire
L'emersione di attività informali
Cioè
Ovviamente rimangono atrofizzata non solo la presentano spesso forme irregolari e perciò ingiuste di lavoro ma soprattutto significano a propria
Incapacità di crescere e di offrire
Quei servizi che di anno della ricettività turistica italiana una dimensione competitiva come oggi è necessaria
Quindi la cooperazione
Come fattore relazionale che fatti crescere ciò che altrimenti rischia di essere inesorabilmente condannato a funzioni di nicchia non tali da generare adeguati livelli di crescita
E infine
La capacità della cooperazione di concorrere a cui il nuovo modello sociale italiano che abbiamo insieme descritto nel Libro bianco
A quel nuovo modello sociale italiano soprattutto di tipo sussidiario comunitario
Allora non a caso voi date vita addirittura
Ad un'associazione che riunisce tutti coloro che operano nell'ambito socio sanitario e
L'evoluzione dei nostri servizi socio sanitari la produzione di posti di lavoro Bianchi dei quali di
Di white jobs dei quali nei quali o molto più fiducia rispetto al green jobs che appartengono forse più a certe immaginifica e costruzioni ideologiche che alla realtà pratica
White jobs
Di cui abbiamo bisogno
Lei servizi di cura alla persona e voi non solo la presentate la capacità di organizzare questi servizi territoriali che devono decongestionare il ricorso improprio inappropriato la spedalità
Ma voi rappresentate la capacità di dare risposta a molti servizi sociali che oggi sono organizzati in termini informali ovvero sommersi come le reti di badanti
O siete in grado
Di costruire reti utile a promuovere quei servizi di cura i minori come i nidi come i nidi familiari come le mamme di giorno che possono cioè favorire quella conciliazione tra tempo di lavoro e tempo di famiglia di cui molte donne hanno bisogno per essere inclusa nel mercato del lavoro voi siete in grado di fare queste reti e non a caso io ho chiesto
Chiese un incontro con voi con le grandi centrali cooperative per dire come voi foste protagonisti dell'emersione del pattinaggio come voi foste protagonisti dell'emersione di queste funzioni di servizio ancillare all'industria oggi è un maggior non è
Siate
Come siete capaci di essere
Utili a fare emergere a far crescere economicamente e socialmente funzioni di servizio vitali per quel nuovo modello di coesione sociale compatibile
Con
Il vincolo del debito sovrano che della crisi determinato dalla crisi del debito sovrano che oggi conosciamo
Quindi fino all'inclusione dei disabili e nel mercato del lavoro cioè voi siete qui strumento fondamentale per organizzare una società competitiva e giusta insieme
Proprio perché inclusiva
Allora
Per tutto questo
E mi avvio a concludere
La cooperazione di credito a sua volta un volano fondamentale e ho apprezzato molto le parole dell'amico Azzi
Il ruolo che le banche di credito cooperativo stanno svolgendo per il Mezzogiorno avendo accolto in modo convinto l'idea della Banca del Mezzogiorno rifiutata solo da alcuni se lo salotti nervose nel momento in cui
Si muove l'Italia profonda quell'Italia profonda che voi sapete così bene esprimere e rappresentare perché l'Italia profonda in Italia positiva e l'Italia dei valori della nostra tradizione
Di quei valori che vi fanno non a caso pari introdurre questo congresso da monsignor Crociata
La
Fra un anno
Tra un anno voi celebre lettere alla mia città
La nascita
Del movimento cooperativo o meglio più che la nascita
La sua prima codifica organizzativa attraverso il suo primo congresso
E allora sono andato a rileggermi gli atti e con le parole
Voglio concludere con le parole dell'avvocato Ercole tiri primo segretario generale della Confederazione Cooperative italiane
La nostra organizzazione diceva nel mille novecentoventuno in quella primavera del ventuno
L'avvocato Chiri la nostra organizzazione quella di uomini
Che ispirando se i dettami di una grande dottrina morale e sociale quale quella che ha le sue basi già granitiche nel Vangelo
Auspicano ed operano al divenire di una società migliore
Ove i rapporti sociali si attuino secondo i cristiani i principi della giustizia e dell'amore
Di uomini che nella panno certo Urbino travolgere della vita moderna che sembra talvolta assorbire tutta l'attività dell'uomo sanno essendo no che al di sopra delle contingenze ad la materialità dell'abitato ogni giorno
Vi è un'altra e più vasta vita dello spirito
Cui bisogna richiamarsi voi siete i figli che qua e sta grande tradizione
Un ringraziamento vivissimo al Ministro Sacconi
La parola ora
Alla Ministro Andrea Ronchi Ministro per le politiche europee
Cari amici dopo
Le parole di Giulio Tremonti
E di Maurizio Sacconi credo che
Ci sia poco da dire infatti io farò soltanto un saluto un ringraziamento è una considerazione
Un ringraziamento all'origine
Perché è un caso anomalo tu sia un caso anomalo caro Luigi in Italia
Perché è una persona che non va in televisione che non parla sui giornali
Che
Non all'esaltazione del suo è norma lavora e voi siete la più grande dimostrazione di un grande capo di una grande guida grande leader di un uomo vero dell'Italia profonda attendevamo Rizzo faceva riferimento
Secondo
Io penso che non solo la politica
A tutti
Dobbiamo dare e dire a voi semplicemente grazie
Grazie perché se oggi
L'Italia come prima ha detto l'amico Giulio che saluto
Sta meglio degli altri Paesi non solo dell'Europa ma del mondo rispetto alla crisi economica
Luigi Maurizio ricorderete
Quel ragazzo di trentuno anni
Che almeno otto di mattina nella Quinta Strada di New York
Dalla sede dalla lampada
Usciva con un cartone caro Raffaele in quel cartone non c'era il fallimento di una carriera
Era la fine del mondo da finanza speculativa e all'inizio la grande crisi era la fine di un'illusione che pensava che il lavoro poteva fare a meno della persona umana che c'era solo la speculazione l'arricchimento
La crisi ha colpito è andata sull'impresa di famiglia e sui lavoratori sugli uomini sulle donne
Ma se oggi l'Italia sta meglio degli altri è perché c'è quell'ideale profondo che voi rappresentate il lavoro della piccola media impresa delle cooperative dei cooperatori delle famiglie di quelli che Luigi ha ricordato giustamente
Non hanno chiuso non hanno licenziato
Ma nella loro azienda mesi i loro risparmi perché credevano fondamentalmente della terra della filosofia spirituale il lavoro della persona umana per questo umilmente sono qua a nome di tutti e di grazie grazie di aver fatto vivere ancora Alitalia infine
Un'ultima considerazione
Ha ragione
Il vostro Presidente
Ha ragione fondamentalmente
Sull'euro
Se la prendono assente
No Palermo
è un'Europa che
è preda degli egoismi nazionali
E
Dobbiamo dire un grazie
A Giulio Tremonti
Perché se non c'era ogni Ministro Giulio Tremonti in Italia oggi sarebbe sulla strada della Grecia
Soltanto l'Italia questo Governo ha avuto la forza rispetto alla Francia la Germania che si scontra usi irrigui Smith di dire la crisi dalla Grecia va affrontata così fermati sugli egoismi nazionali l'Europa rischia di saltare perché può essere il Portogallo e altre nazioni l'Europa rischia di saltare con essa l'economia il lavoro l'occupazione la solidarietà
E se c'è grazie a questo impegno che non è un impegno soltanto politico è un impegno etico
Abbiamo dato all'Europa una vi è una strada
E per fortuna sembra che l'incendio della Grecia sia superata ma anche noi dobbiamo fare di più
Noi caro Luigi non abbiamo avuto fino a qualche tempo fa una buona immagine
Certamente l'Europa spesso pucciniana ma dobbiamo dirci francamente la verità anche noi
Abbiamo nostri errori le infrazioni il mancato accesso ai fondi europei
La vicenda ultima delle quote latte
Non passano i terrorismi noi siamo contro
Le il deferimento siamo contro la mancanza dei rischi dell'iter del rispetto degli impegni perché non è un problema di sanzioni
Se l'Italia prenda un impegno lo deve mantenere così esiste la credibilità
Così esiste la capacità degli essere nazione
Così era la capacità di esserlo stato arriverà questo
Concludo nel ringraziarvi del vostro lavoro silenzioso ma profondo
Del vostro lavoro silenzioso ma grande nel vostro lavoro per la nostra Italia grazie
Allora
Prima
Di dare la parola
Al ministro
Galante
Voglio ringraziare anzi per la presidenza e nei amici vicepresidenti ma soprattutto
Voglio ringraziare tutti voi per questa attenta partecipata
Presenza che ai nostri
Sapete che ce ne sono altre centinaia di delegati fuori perché Maggi
A può debordare
Nei conti magiche direttore organizzativo
Voi siete veri gli eleganti non siete truppe cammellate quando dovremo fare manifestazioni al palazzo dello sport chiameremo anche le truppe ausiliario volevo
Volevo
Ringraziare Andrea Ronchi per le belle parole che mi ha detto eccessive
Ed io sarò anche per l'aiuto che ci sta dando in Europa e prima di dare la parola al Ministro Galan che arrivato un po'in ritardo per impegni di Governo e quindi non ha sentito tutta la mia relazione e
Il pezzo che però l'ho fatto leggere sull'agricoltura
Volevo dire al ministro che noi vogliamo lavorare per una come è scritto quel pezzo che ho fatto leggere per una lettura moderna competitiva efficiente
Non una
Cooperato non agricoltura arcaica eccetera eccetera ci aspettiamo molto da te ministra come sempre si aspetta da tutti i ministri
Però è affrontato con un bel cipiglio per il piglio con il piglio giusto
Il il tuo incarico estremamente delicato perché l'agricoltura sta attraversando un momento che sappiamo di grande crisi
Constatiamo con piacere
Che ti sei subito definito bene il Ministro della Repubblica e non Ministro di parte e noi abbiamo bisogno di un Ministro delle
Vai
Voi siete i primi a saperlo vi dico una cosa che conoscete
Bene
La cooperazione italiana conta molto nell'insieme del sistema
Agroalimentare
Oltre i numeri spiegano meglio di come
Non sarebbe altrimenti possibile che cosa significhi oggi Confcooperative
Ventimila le cooperative più di ventimila tre milioni sono oggi sessantadue miliardi e mezzo il fatturato
E se guardiamo ai soli numeri della cooperazione agricola
Le componenti cooperative in questo settore sono il ventiquattro per cento del fatturato del comparto
E il trentacinque per cento dell'intera produzione
Parliamo di cooperative che contribuiscono all'eccellenza del made in Italy
E questo spiega un fatturato annuo di trentadue miliardi di lire
In breve
Voi rappresentate un effettivo punto di forza del nostro sistema economico un punto di facoltà dato dalla vostra forte presenza nell'export alimentare
O nella gestione della produzione oppure nella trasformazione dei prodotti
Tutto ciò è stato reso possibile grazie a una progressiva crescita dimensionale delle imprese cooperative
Non credo spetti al Ministro delle politiche agricole esprimere Valerio giudizi su modifiche o aggiustamenti normativi
Che riguardano la governance delle vostre strutture
Ma ciò che so di sicuro e che anche il sistema cooperativo ossia spetta che venga migliorato l'accesso al mercato che sia ridotto di molto il peso opprimente della burocrazia
Che sia favorito l'accesso al credito e contenuto il costo della manodopera
Ciò nonostante
So che è assai significative rimangono le differenze i contrasti con gli altri protagonisti della filiera agroalimentare
Comunque resta il fatto che il mio è un bisogno di un ministro liberale
Di un liberale che crede di un'agricoltura finalmente
Liberata dai lacci e dalle sevizie di tutte le burocrazie
Sia di quelle nazionali che di quelle internazionali ma soprattutto
Che avete in un'agricoltura capace di essere autonoma
In ogni senso cioè in grado di camminare da sola
Grazie alla solidità delle proprie gambe delle strutture di riferimento di capacità manageriali e tecniche finalmente autosufficiente
Quella che stiamo vivendo è una crisi che dura già da troppo tempo ed è per questo motivo che in tutta franchezza io mi attendo
Che la presente manovra finanziaria
Sia in grado di arrecare più di un sollievo per l'agricoltura italiana che da molti anni da troppi anni conosce una inarrestabile caduta
E non solo dire
In breve
Vi sembrerà strano ma io la vera rinascita la vera riforma dell'agricoltura la ritrovo a più di cinquant'di centocinquanta anni di distanza ancora in queste parole
E Camillo Cavour che fu il nostro primo ministro
Dell'agricoltura di un'Italia unita
Pronuncia
Diceva
Ho fede nell'efficacia delle associazioni agrarie
Credo all'efficacia delle riunioni nelle quali gli agricoltori si scambiano le loro idee visitano le operazioni fatte rispettivamente da ciascuno di loro
Ma l'intervento diretto del Governo
I premi
I sussidi dati da esso io li giudico più che altro nocivi e sono convinto che qualunque operazione agricola
Sussidiato dal Governo
Invece di ispirare fiducia
Alle classi agricole
Invece di invogliare ad aiutarla
Ispiri loro diffidenza Camillo Cavour centocinquanta anni fa
E poi nel rivolgersi direttamente alla Camera dei deputati
Aggiunse
Io spero che quello che ho detto basterà per mettervi in guardia
Contro gli accertamenti artificiali
Conto l'agricoltura artificiale
Perché così facendo si spende molto venale si seminano
Molte distinzioni molte che ad oggi
E molti favori e si raccolgono pochissimi statuti
Ecco perché mi chiedo e vi chiedo cui alla vostra Assemblea
Che cosa direbbe oggi il Ministro
Dell'agricoltura italiana Camillo Benso Conte di Cavour
Nel considerare la vicenda delle quote latte
Una vicenda in cui si rischia di spendere molto denaro
Disseminare molte distinzioni di causale molte gare oggi e molti ma buoni
Per raccogliere alla fine
Pochissimi introdotti
Io voglio rivolgervi un grazie un grazie di cuore un grazie sincero
Un grazie profondo a voi
E a tutte le associazioni
A tutte le rappresentanze del mondo agricolo
Che mi hanno sostenuto e mi stanno sostenendo
In una questione che ritengo decisiva
Se vogliamo arrivare piena autorevolezza all'agricoltura italiana
Alla vera agricoltura italiana
E solo così dove la favorevole ascolto in Europa
E solo così aveva l'autorevolezza necessaria
Per influenzare in senso noi favorevole la prossima
Politica agricola comune
Consentendo vi
Così
A tutti voi
E in fondo a tutti noi in fondo a tutto il nostro Paese
Di raccogliere
Per dirla con Cavour moltissimi frutti grazie a un impegno di lavoro onesto e trasparente auguri alla cooperazione italiana
Bene siamo arrivati al termine di questa intesa mattinata rinnovo il ringraziamento a coloro che ci hanno parlato monsignor Crociata la Presidente Polverini i Ministri Tremonti Sacconi Ronchi ora Galan un ringraziamento e un apprezzamento particolare al Presidente Marino per le sue parole
Che condividiamo sulle quali
Rafforzeremo il nostro impegno ogni grazia mento tutti voi per la partecipazione torniamo da questa mattinata più determinati più convinti più sicuri di quello che stiamo facendo grazie arrivederci a tutti