Intervista a Eustachio Petrella sul convegno organizzato dalla Camera Penale di Roma sulla custodia cautelare

Con il dottore ostativo Peter alla fine la direzione generale dell'esecuzione penale esterna del dato parliamo di questo convegno queste pena concluso si è parlato della situazione drammatica nelle carceri italiane e nella sua relazione lei si pone una domanda ma
La pena il carcere sono un binomio esclusivo io aggiungerei inscindibile perché
L'impressione che sia e che le pene alternative qui oggi si è parlato di custodia cautelare insomma si risolve tutto con il carcere
No io ritengo in realtà che la pena debba comprendere
Anche il carcere ma che non sia solo il carcere anzi
La pena è il numero maggiore di pene debba essere non debbano essere non detentive come del resto in Europa nei Paesi europei dove
La detenzione è una quota
Minima rispetto alle pene non detentive naturalmente il volume complessivo delle pene più ampio che in Italia
Quindi l'Italia avrebbe bisogno di più pene alternative alla detenzione
Ecco ma è un problema di norme o è un problema di scelte perché le norme sembrerebbero esserci in tal senso
Ma io credo che prima di tutto sia un problema culturale della nostra società che ancora vede nel carcere l'unico strumento per sanzionare le condotte non legittime antisociali antigiuridica in realtà
è che mentre e considera le pene altre dal carcere come delle non pene in realtà ciò non è vero o potrebbe non essere vero sei attrezziamo i servizi che eseguono le pene
Fuori dal carcere in modo tale da eseguirle compiutamente quindi io credo
Sia prima di tutto un problema culturale a seguire un problema di leggi che vanno fatte di sistema che va costruito
Ma la magistratura di sorveglianza che in questo momento ha sicuramente un compito gravoso e poi svolge un ruolo centrale rispetto a questo discorso
Come la si potrebbe da una parte aiutare
E dall'altra sostenere perché poi è chiaro non succedano fatti eclatanti il dito viene immediatamente ha puntato su quel magistrato che ha concesso
Ma noi la magistratura di sorveglianza quindi tendiamo aiutarla come esecuzione penale migliorando
Il più possibile il prodotto del lavoro che fanno gli uffici di esecuzione penale esterna in modo da fornire elementi più ampi possibili per consentire alla Magistro di sorveglianza
Di adottare e concedere misure alternative
Valutando anche il rischio di recidiva eventualmente riducendolo a un massimo naturalmente questo è sempre un po'difficile perché
La realtà un po'impegnativa e quindi non sempre si riesce a dare questi strumenti che la magistratura di sorveglianza in si trova in situazioni
Di difficoltà a volte perché non ha
Le informazioni sufficienti per poter adottare le decisioni al riguardo
Anche perché poi i numeri
Poi racconta una storia diversa ci dicono che delle persone che vanno impegna alternative o detenzioni domiciliari
In realtà poi hanno un tasso di recidiva molto più basso di quelli che invece hanno scontato tutta la pena in carcere quindi pari a fine forse anche da un punto di vista
Di recupero e reinserimento varrebbe la pena investire più su quest'altro fronte
Questo è vero ci sono alcune ricerche anche se non molto e che dimostrano che il tasso di recidiva in misura alternativa e più basso di quello dei detenuti
Le ricerche in genere hanno valutato i cinque anni successivi alla fine della misura alternativa
è vero che bisogna dire che i soggetti che rimangono in detenzione hanno un tasso di pericolosità e quindi un
Propensione alla ricettiva più elevata di chi viene ammessa a misure alternative per il quale c'è stata una valutazione
Di pericolosità inferiore però i tassi dicono che c'è un e pericolo una recidiva inferiore questo dovrebbe spingere incentivare a considerare che è infine la misura alternativa
Non è un danno per la sicurezza della società talvolta eh
Un aumento della sicurezza perché recuperare una persona FR immetterlo in società senza che egli recidivi
Questo aumenta la sicurezza delle comunità in cui queste persone vivono però spesso le misure alternative non ma non ho concesso perché magari non c'è al domicilio tutte le persone per esempio non italiane che stanno nelle nostre carceri anche volendo
No avendo requisito del del fisso domicilio chiaramente sono automaticamente esclusa
Sì questo è un problema su ogni non sono pericolose cioè quello che volevo sottolineare ma questa sparito dalla pericolosità quindi può essere che non ve
In gara concessa la misura perché non ci sono le condizioni per potere rientrerebbero introdurre in libertà o in libertà in società
Pongo questo soggetto infatti succinta indignano i servizi dell'esecuzione penale esterna dell'amministrazione ad evidenziarsi impegno e si impegneranno per reperire
Di concerto con gli enti locali e il privato sociale il volontariato
Strutture situazioni che possano consentire l'accoglienza dell'ospitalità di persone che non non abbiano disponibile agli omicidi pro per consentire
Di offrire un'opportunità anche a queste persone che possono fruire di queste misure