Intervista a Vincenzo Vita sul decreto del Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi sulle fondazioni liriche

Radio Radicale abbiamo qui con noi Vincenzo Vita senatore del PD già sottosegretario di Stato alle comunicazioni senatore vide in questi giorni le si appassionano molta una battaglia qui in Parlamento vuole spiegare nostri ascoltatori di che cosa si tratta
Sì mi sono appassionato davvero perché la battaglia per la cultura per l'arte per la libertà di cultura di arte di informazione si intrecciano questi tagli vari temi
è una grande questione democratica non è solamente un argomento che interessa agli appassionati cos'è successo è successo l'ennesimo colpo basso di questo Governo che
è interessato solamente a tutelare Mediaset e la televisione è questo il suo universo culturale L'isola dei famosi la pubblicità tempo malizioso io sono del tutto malizioso ma avendo seguito queste cose lei ha prima ricordato in altre stagioni
Temo di avere ragione persino
E allora di fronte a quello che
Un Governo sta facendo con punto tanti colpi di mano
Tra cui quello di cui mi sono occupato cos'è questo decreto del Ministro Bondi sulle fondazioni lirico-sinfoniche che in verità voleva trattare anche di altri temi ma sono stati parzialmente come Cinecittà stralciati che proprio non c'entravano nulla
Questo decreto
Nel momento in cui l'Italia ha bisogno di più cultura perché
La cultura e noto tutti
Di appassionati dell'economia culturale ha una funzione anticiclica non so la Merkel la nostra è un caso che in Germania di fronte a una manovra economica che è più forte di quella di Tremonti in Italia aumenta l'investimento in scuole cultura
E così pure la Francia si muove in una direzione di questo tipo perché la cultura muove anche un investimento diffuso un indotto
Rende comunque i consumi le mostre hanno delle file incredibili vedi Caravaggio sempre attenti che prescindono persino un po'dall'andamento della crisi ma insomma l'Italia cosa fa
Da una botta se ce n'era bisogno può tutte quelle già inferte al mondo dell'ASP dello spettacolo della cultura dell'arte con
I vari provvedimenti di Tremonti
Proprio a quelle fondazioni lirico-sinfoniche che sono il fiore all'occhiello dell'Italia nel mondo perché sempre all'occhiello mi scusi perché dovunque si vada nel mondo un'aria d'opera
Degli autori di grandi autori di musica italiani sono conosciuti e amati e l'Italia un prestigio che certo non da
Berlusconi con le sue battute quando va all'estero ma certamente sì ma lei dice che lei asserisce ripete più famose Berlusconi
Beh penso che Puccini si Rossini Donizetti Verdi
Non voglio allargarmi nel senso più di tanto ma penso a Claudio Abbado a Mutti a Pollini Carla Fracci cosa c'entra questo gruppo do questo permesso sì c'entra perché perché sulla base di tagli al Fondo dello spettacolo già molto pesanti e già stati
Come dire subiti in questi ultimi mesi fondo lo spettacolo che era già esiguo quando l'ultimo Governo di centrosinistra lo portò a circa cinquecento milioni di euro ora va verso i trecento milioni di euro
Peraltro a dividere tra cinema musica teatro danza eccetera eccetera
Questo
Taglio già avvenuto ammesso le fondazioni in una condizione già difficile reca
Adesso cosa accade che si interviene in modo autoritario sulla libertà contrattuale tre delle parti per esempio tagliando il contratto integrativo si blocca il turnover
Non si fa più assumerei dunque cosa può succedere perché stiamo parlando di lavoro intellettuale anche molto qualificato
Che molte orchestre non riuscirà nemmeno a completare i propri ranghi sono quelli che vanno via e non riescono ad integrarli saranno costretti a fare dei risparmi per stare dentro questi tagli
Tagliando i cartelloni e quando comincia a essere tagliato un cartellone può ne consegue anche una disoccupazione
Manuale intellettuale fortissima quindi molte fondazioni tradotto
Forse con pochissime eccezioni
Ma mi auguro persino di sbagliare ma temo che sia così
Potrebbero se passasse questo decreto varato dal Senato ma non ancora alla Camera in scadenza il ventinove giugno che è molto vicino potrebbero chiudere i battenti senta senatore Vita ma questo non potrebbe trovare il loro risorse sul mercato come si suol dire
Già lo fanno
Già qual è il problema il problema che tra l'altro un nostro emendamento bocciato da un Governo che si dice liberale liberista la faccia
Sulla defiscalizzazione dei contributi privati curdo utili per cui privati in Italia investono poche cultura e che
Non viene come gli Stati Uniti o come in Gran Bretagna per cui l'investimento può essere defiscalizzato nelle pose un compagno
Ecco io l'ho citato i fatti narrazioni minoranza ho citato proprio il caso di Bilbao dove c'è un'opera in bellissimo dove tra l'altro e ha fatto scuola nel mondo
Della cultura nel mille centonovantasette
Vi fu proprio il caso che l'anima di Bilbao cioè
L'investimento in attività culturale pur un forte investimento pubblico portò la città di Bilbao a diventare
Immediatamente più famosa Rader un grande turismo culturale a ridurre enormemente la disoccupazione e persino le tossicodipendenze perché diventa una città addirittura senatore Dini ho letto dei dati che mi hanno comunque sorpreso però li ho letti
Ma adesso il caso le tossicodipendenze va letto in questa chiave e cioè il fatto che una città
Molto disgregata e che l'attività culturale invece più socializzato tutto questo per dire che l'investimento in cultura è importante
E tagliare la cultura significa non fare nessun vero piacere come tra virgolette i conti pubblici perché sono tagli così esigui se non servono a molto e invece distruggere quella tensione civile etica
Morale che parte integrante della cultura dei beni comuni immateriali esito tradita la risposta del Governo e della maggioranza delle diverse componenti della maggioranza quale sta
Avevo visto avevamo visto in Commissione settima Commissione cultura nel lungo dibattito qualche apertura in fondo furono approvati sui circa cinquecento depositati una cinquantina di emendamenti ma invece poi nell'Aula
Si sperava il
Forse che
Bondi si aprisse un po'di più al confronto ma niente e credo che sia stato proprio
Come un ordine politico quello di chiudere qui deve chiudere perché vogliono a tutti costi questure lento passi
A lo dico per inciso noi fino all'inizio facevo una proposta molto precisa lineare e anche di buonsenso e cioè dicemmo caro ministro Bondi il tema
Della delle fondazioni dico sinfoniche è un tema che riguarda tutti
Mettiamoci intorno a un tavolo ma non con un decreto legge che una formula turritana Rio tra l'altro anche anticostituzionale in questo caso che non c'era nessun motivo di urgenza secondo il dettato della Costituzione facciamo un disegno di legge proponente un disegno di legge
Tra le altre cose nel marzo del due mila nove quindi qualche mese fa la Commissione cultura del Senato approvo all'unanimità una risoluzione che in qualche modo dava le linee guida di una possibile riforma perché non si è partiti da lì ma si è voluto fare il solito colpo di mano di un Governo che ormai ha una cultura proprio dal regime
Ringraziamo come sempre Vincenzo Vita del PD pone ascolto da Radio Radicale perfetto