Amintore Fanfani e la politica estera italiana

Buonasera abbiamo aspettato qualche minuto vi chiediamo scusa del tesa siamo
Dovrebbe arrivare tra un minuto all'altro Eminenza cardinale Silvestrini ma ancora diciamo che per strada quindi
Data l'ora la necessità di stringere i tempi
Incominciamo benvenuti a tutti a tutte le persone
Autorevole che sono qua presenti presidenti
Presidenti emeriti ambasciatori studiosi
Relatori amici
Ed amica anzi amiche ed amici
Do la parola al
Dottor Bernabè
Presidente del Comitato nazionale per il centenario della nascita Fanfani rivolgerà un breve saluto spero che sia il cardinale Silvestri pronto
Volentieri ma
Sì in questo momento si sto facendo un dibattito scusami tanto
Grazie
Presidente venne bella però adatte
Infatti qualcosa
Se esiste
Signori e signore cari amici ringrazio
Per essere intervenuti questa che non è una norma una delle tante presentazioni di un libro sia pure interessante perché
Una forse l'occasione
Per cominciare a enti interrompere quel lungo silenzio
Sulla politica estera italiana in particolare su il ruolo che
Vi svolse
Amintore Fanfani che Antoniozzi sedere
Vorrei anche a questo proposito
Ringraziare
La Fondazione Fanfani nel la persona del suo presidente Mirabelli e del Segretario generale conto
Che
Anno Santo operato in questi anni ma particolarmente in questo periodo recente di celebrazioni
Sì il centenario della nascita
Del senatore Fanfani
Non permettendo così che queste
Anche
Questo ricordo a avesse
Un significato e un'incisività sulla
Si sono
Sulla politica e sulla loro vita
Del nostro Paese
Con questo io
Ritengo di aver assolto il il compito di
Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni e auguro a tutti un buon lavoro
Presidente il mio
Unisco il
Saluto e ringraziamento della
Fondazione che si intitola L'Amintore Fanfani quello
Del Presidente del Comitato nazionale per il centenario un ringraziamento a voi tutti in questa
Occasione nella quale
Viene presentato un nuovo volume della collana della
Fondazione Fanfani dedicato alla politica
Resterà italiana
Che
Sottolinea questa attenzione anche la presenza di chi te
Dopo Fanfani è stato Ministro degli esteri ha portato avanti una linea politica del nostro Paese
Alla quale Amintore Fanfani ha contribuito con grande
Originalità
Un ringraziamento agli storici che
In giornate intense del convegno che si è svolto alla Farnesina
Hanno
Scandagliato le linee di fondo di questa politica
La pubblicazione del volume non vuole essere come spesso accade
Il collocare in uno scaffale un libro ma vorrei
Caprile piuttosto un
Dibattito una discussione anche critica un approfondimento rilanciando e non costituire quindi un punto di chiusura
Ecco perché
Che ringrazio particolarmente coloro che interverranno sono gli osservatori della politica che quotidianamente
Per
Poca informazione per la stampa con acume intelligenza segue queste vicende
Che
Può cogliere meglio tra gli altri gli spunti di riflessione e apparire
Un dibattito che ha affidato poi alla ricerca degli storici grazie ancora e buon lavoro a tutti
Allora un saluto particolare alla sua Eminenza Silvestrini
Che ci ha seguito dal primo momento
Il traffico
Ma è il sentimento che ha fatto sentire già vicino a noi come è sempre stato un momento in cui nata la Fondazione Fanfani ricordo che è stato il cardinale Silvestrini a ricordare all'inizio del convegno di studi che abbiamo dovuto l'anno scorso
E lo splendido discorso che il Pontefice fece all'ONU la presenza di Fanfani
Sottolineando la sintonia
Tra alle parole del Pontefice gli obiettivi che Fanfani ha cercato di perseguire nella su nel suo lungo intenso impegno nella politica essere che noi come ho già detto il presidente Mirabelli siamo qua per
Come dire per prendere atto commentare i risultati del convegno di studi sulla politica estera di Fanfani lì che abbiamo pubblicato
In un bellissimo volume che è questo
è edito nella collana i volumi dalla Fondazione Fanfani e che voi avete visto tra l'altro nelle immagini come sopra che abbiamo scelto
Per illustrare prima pagina del volume un quadro del maestro Sergio Lombardo che lo scrisse nel mille novecentosessantadue
Cioè nell'anno in cui Fanfani è che ne dice escono nel proprio Paese rappresentava una speranza una speranza per il futuro
Una speranza di pace e di benessere ringraziamo ammesso lombardo per averci consentito di produrre questa sua opera noi l'abbiamo scelto perché ci ricorda un sentimento
Una speranza cioè la quale siamo molto legati di cui in
Molti di noi si sentono un particolare rimpianto purtroppo
Le regole non ci consentono di difendere
Il libro in questa sala chi lo volesse comprare
Ad un prezzo particolarmente scontato lo può comprare dovrebbe viario hanno che qui in via Veneto quanti quanti fronte l l'editore Marsilio un editore
Che come dire dal primo momento cura questa collana e vanno in merito di fare delle pubblicazioni di straordinario prego interesse e il fratello Gianni De Michelis e credo che converrà in ciò
E desidero rivolgere un particolare ringraziamento a
No ovviamente ai relatori
Senza i quali non saremmo apporto
A Fintecna che
è rappresentata dal dice Presidente Dettori che ci ospita in questo bellissimo auditorium
E un ringraziamento particolare va anche a Poste italiane senza il cui contributo
Non sarebbe stato possibile il nel pubblicare il libro né convocare questo convegno ma consentitemi è un altro ringraziamento particolarmente corto caloroso che io rivolgo al Presidente Casavola il quale ha accettato
La responsabilità
Di sovrintendere alla cura della scientifica dei diari Fanfani
Impresa particolarmente difficile e complicata che adesso si sta avviando finalmente a conclusione grazie anche al suo impegno alla sua saggezza la sua sapienza
Questo dibattito sarà un dibattito più mi auguro
Al rapido e veloce
Abbiamo chiesto a tre
Colleghi autorevoli
Stefano Folli editorialista del Sole ventiquattro Ore Massimo Franco del Corriere della sera a Dennis Redmont che è stato per più di venticinque anni
Il direttore dell'ufficio per l'Italia e per il Mediterraneo
Dell'associato interesse e quindi sa molte delle cose che dunque noi parleremo che lui di cui è stato testimone forse conosce anche qualche retroscena in più di quelli che conosciamo che conosciamo noi
Loro esporranno liberamente il loro punto di vista su questo libro
Esiti i curatori scientifici che sono il professore Agostino Giovagnoli Giovagnoni
Che insegna Storia contemporanea la Cattolica e il professor Luciano Tosi che insegna storia dei trattati delle relazioni internazionali all'università di Perugia
Diranno risponderanno devo dire
Se mi è consentito prima di dare la parola a loro di fare solo due brevissime considerazioni
Per illustrare diciamo così due aspetti del lavoro di ricerca particolarmente
Intenso qui dietro questo libro ci sono anni di studi studi e di ricerche fatte con una serietà incredibile che ha avuto già modo
Di ascoltare quel convegno è di leggere questo libro e spesso chi ascolta un convegno non ha la possibilità di rendersi immediatamente conto dell'importanza
Di ciò che ha ascoltato e soprattutto dell'importanza
Di ciò che è stato fatto
Presto diciamo così è è risultando di un impegno particolare Luppino dobbiamo essere particolarmente grati due curatori scientifici del volume che sono due storici
Questo di scissione di Bari
Uniscono ad una grande passione una
Come dire una algida serietà uso questo termine per esprimo un grande apprezzamento perché
Il distacco
L'omnibus è il presupposto essenziale di qualsiasi giudizio e devo dire che questo è anche merito della Fondazione Fanfani perché
E non ci siamo affidati a storici di questo tipo per un motivo molto semplice
Perché hanno incinte ressa che di Fanfani venga detto tutto quindi vengano anche messi illuso oltre i suoi grandi meriti anche i limiti della sua azione
E questo libro dimostra che questo
Questa ricostruzione è stata fatta con grande
Serietà e con grande onestà beh non ho motivo per nascondere
Che chi di noi ha promosso questo incontro a questo tipo di ricerca va fatto perché
è convinto che i meriti di Fanfani siano superiori i loro limiti foglio questo lo comprenderete ma forse sarà possibile ascoltare diciamo così meglio ciocche
è stato detto è stato fatto per mettere in luce Fanfani
Due dal ultime considerazione una riguarda la difficoltà del lavoro di ricerca che è stato compiuto uno con un po'difficile
è stato agevolato per i nostri storici
Dal la possibilità di consultare le carte e i diari di Fanfani che la Fondazione ha ceduto al Senato
E lì Quadrelli conserva con grande perizia
E qua sono rappresentati coloro che lavorano all'archivio storico del Senato
E li ringraziamo per quello che stanno crescendo archivio storico diretto dalla dottoressa Campochiaro che saluto
E l'altra considerazione riguarda appunto questo questo questo distacco con il quale noi abbiamo affrontando questo tema distacco che consentirà a tutti di esprimere liberamente
La propria opinione prego adesso seguiamo l'ordine alfabetico mi sembra che sia la soluzione
è difficile stabilire delle gerarchie dire tanti importanza quindi
I darò la parola per prima Stefano Folli potendo poi la domanda che proponga e gli altri
Avete trovato qualcosa di nuovo di particolarmente significativo nei risultati di questi approfondimenti
Ma moltissimo
Innanzitutto
Il metodo cioè questo è un libro molto bello che è figlio come è stato detto in
Di un convegno
Dedicato a Fanfani alla politica estera
Per il centenario nell'ambito delle celebrazioni del centenario
E
Testimonia proprio la anche per
Dopo la completezza e la serietà del cioè l'apparato gli studi
Testimonia l'importanza delle fondazioni di cultura politica
La Fondazione Fanfani dimostra con questa iniziativa di ben meritare
Così come ne parlavo prima con
Varia Nardelli piccoli come la Fondazione Sturzo
Io mi occupo Della Fondazione Spadolini insomma ci sono fondazioni che hanno una importanza assoluta
Nel preservare la memoria storica del Paese e e fare un lavoro storiografico egregio
E quindi
Insomma penso che in questo momento qui si parla tanto di tagli a queste istituzioni ecco
è bene ricordare che questi prodotti
Vengono da un lavoro serio difficile
Spesso ingrato
E che producono risultati questo ha dei problemi molto bello che va a colmare un doppio vuoto
Lo diceva bene il Presidente Bernabei all'inizio la politica estera nel nostro Paese del dopoguerra non
Non è mai
Troppo studiata
Non si dà un po'troppo per scontato
Oppure viene presentato in un modo un po'convenzionale
Si dice no che in fondo l'Italia
Dopo aver aderito alcune grandi opzioni atlantismo l'europeismo
Cioè rimasto un po'fissa lì quindi non c'è stato un un'evoluzione questa è un luogo comune
Ecco questo è un libro che fra tanti luoghi comuni che sfata adesso dirò puniti
Sfata principalmente questo luogo comune questo è un libro che è un grande contributo allo studio della politica estera
In anni cruciali visti acquistata da politica attraverso un protagonista assoluto quale è stato Amintore Fanfani evidentemente
E
Secondo vuoto che va a colmare appunto è
L'esperienza di Fanfani nel campo internazionale
L'uomo aveva una persone stavano devo dire io adesso in questo momento aveva
Una personalità è una caratura tale che si esprimeva
Nello scenario
Della politica internazionale
In un modo che
Insomma
Merita su queste pagine merita di essere lette e meditate soprattutto pensando indubbiamente come Fanfani
L'uomo che poteva essere anche criticato in certe sue scelte
Ci possono essere le scelte che qui vengono ricordate che forse non hanno retto diciamo alla alla sfida dei tempi possono apparire in qualche caso datate in qualche caso possono essere stati degli errori
Ma indubbiamente qui si vede un uomo che aveva
Una visione del Paese che aveva delle idee
E che sapeva agire politicamente
Per realizzare quello in cui credeva
è questo diciamo nella fase
Diciamo non esaltante che viva
Che vive la politica italiana in questi anni penso ma è qualcosa che merita forse di essere di essere segnalato
L'uomo subito soprattutto nel campo della politica estera molte polemiche molti attacchi anche personali si disse che era animato da
Volontari protagonismo
Dare circa di presenzialismo di velleitarismo nove tendeva al velleitarismo beh qui si dimostra invece come
Non è esattamente così tutt'altro
Tutt'altro il libro mette a fuoco alcuni punti controversi e io segnalo le cose che mi sono sembrate praticamente interessanti anche perché forse poi
Professori giovani alle Tosi che sono gli autori queste due bellissime relazioni che sono un po'il cardine deliberò forse potranno dire qualche cosa
Allora uno dei dei punti
Il cieco di unire un po'quelle che perché è un po'il ricordo delle polemiche
Dell'epoca con quello che sono diciamo gli elementi History grafici che emergono allora cosa si può dire di sì di Fanfani fu uno statista
Che seguiti il corso classico della politica estera Degasperi Anna e democristiana
Quindi
L'atlantismo l'europeismo sia pure interpretandolo alla luce della sua fortissima personalità oppure è un personaggio
Diciamo diverso che
Fu un innovatore protagonista della politica e sa che a un certo punto si distingue addirittura si distacca dalla cornice iniziale
Per
Alla alla luce delle pagine anche di questo
Volume si può dire che credo che
Fu Fanfani un personaggio fortemente innovatore
Molto coraggioso nelle sue scelte talvolta persino temerario ma un uomo che
Lo scrive bene Giovagnoli si mosse
Tra Degasperi la Pira
Cioè si mosse all'interno della cornice che era stata data dalle scelte fondamentali di De Gasperi che non furono mai tradito da lui ma il sodalizio
Spirituale politico culturale di amicizia fortissima personale con la Pira diede a tutto questo una impronta particolare
E mai Fanfani si rimase diciamo ancorato ha una visione statica della politica estera ma interpretò i fatti le circostanze visse il suo tempo
E la Pira naturalmente era portatore di un particolare cattolicesimo
Aperto al mondo universalista insoluta Lino da conservatorismo ecco Trapani fu progressista mi pare che le pagine libero dimostrano bene
Non fu mai un conservatore
Politica interna e non lo fu neanche in politica estera nostro nostra volse mai locazione atlantica ed europeista male visse in forme sue personali particolari
Previste da protagonista cercando di ritagliare per se stesso ma per l'Italia che gli era presentava un ruolo paritario sulla scena internazionale
Ora del mondo che
Degli atti alla fine delle cinquanta era dominato ancora dalla guerra fredda
Fontane sceglie mi sembra che si possa senz'altro dire la via della distensione quando ancora la distensione non era un'opzione definitivamente accettata era un
Un lavoro in più in progressione
Fare sceglierà distensione sceglie di incoraggiare la distensione
E quindi anche il dialogo con i Paesi dell'est con l'Unione Sovietica ma sempre partendo da un tenace anticomunismo ma anticomunismo anche qui non statico ma come dire dinamico
C'è una frase che ritorna nel libro in varie forme seconda di come viene raccontato
Fanfani parlando con i suoi interlocutori quando c'è da
Discutere di un certo personaggio certo interlocutori certi certe situazioni
Lui dice attenzione despoti soprattutto gli americani c'è attenzione facciamo in modo da non regalarlo I sovietici facciamo in modo da non regalarlo al comunismo internazionale
Questa è una espressione che dimostra come
L'idea
Forte di Fanfani era quella
Di agire per imporre i valori cristiani ma
Deve anche occidentale evidentemente evitando che certe situazioni di confine
Potessero risolversi in un vantaggio strategico offerto all'altra parte ai sovietici
E questo direi che è il primo punto
è una
Un uomo dell'Occidente Fanfani che non concede
Nulla di strategico alla controparte ma che politicamente tatticamente gestisce la situazione e la distensione gli sembra
Lo scenario più utile perché l'Italia possa svolgerò un ruolo sulla scena internazionale mentre
Una
La guerra fredda il la
La divisione rigida tra i blocchi il confronto militare
E tende a evidentemente ad appiattire l'Italia
Sulla sull'alleato americano gli e togliere Alitalia stessa qualsiasi immagine quasi si margini di manovra qui si inserisce anche la sua fede nell'ONU
Che è fortissima ruolo delle Nazioni Unite come strumento di distensione qui è uno dei
Da parte della della
Della Presidenza dell'Assemblea sessantacinque ma certamente questo è uno dei grandi linee guida
Dell'azione internazionali Fanfani
A mio avviso qui c'è una fede eccessiva infatti
Successivi hanno dimostrato che le Nazioni Unite
Non hanno saputo svolgere sul piano internazionale quella funzione
Che Fanfani attribuiva però indubbiamente è chiaro che anche questo era estremamente diciamo coerente con la visione che Fanfani voleva imporre Secondo punto vado rapidamente gli orientamenti ideali anche qui le polemiche ricevono ma Fanfani è un pragmatico è uno che guarda soltanto suo interesse di per il momento
è un egocentrico
Il libro dimostra mi sembra ma forse su questo Giovagnoli Tosi potranno dire qualcosa
Che Fappani sempre animato da una forte visioni ideali
Mi pare sia come Giovagnoli che parla di visione neo Guelfa
Di universalismo cattolico ed è questo punto fondamentale che spiega come quest'uomo così tenacemente legato le sue radici così tenacemente legato a Pieve Santo Stefano
Alle radici
Toscane italiane riesce a essere un personaggio che sa svolgerle come pochi altri una funzione sul sullo scenario internazionale
Nella parte conclusiva del libero c'è una interessante interessante dibattito politico quello che concluse la il convegno
E qui hanno partecipato i Ministri degli esteri tra gli altri Presidente Colombo Andreotti e il
A breve De Michelis
E
Il
Emerge da questo dibattito poco che stavo dicendo
Credo Fani fu un uomo che si collocò pienamente diciamo della storia smog democristiana posso soprattutto un democristiano che se
Svolse
Anche la sua azione in campo internazionale dentro la cornice
Delle grandi scelte indicata radici o fu
Un personaggio anche diverso ecco De Michelis
E D'Alema
C'è anche il trenta di D'Alema
Le richieste da lei ma ricorda Ronfani in qualche modo lo collocano come antesignano di una politica estera che poi anche quella del Partito Socialista
Che quella di Craxi parliamo soprattutto diciamo dello scenario mediterranea da lei ma dice il fondo lui ha anticipato un'evoluzione del Partito Comunista
Che proprio grazie all'impostazione Fanfani Anapo tutto
Svilupparsi anche e soprattutto nel campo internazionale
Il Presidente Gobbo collocamento invece Fanfani più strettamente nel solco della politica democristiana le due cose secondo me non sono inconciliabili fondo se restiamo al Medioriente
Ricordava Colombo che il
Il vertice di Venezia e di novecentottanta e quello che stabilisce l'idea dei due Stati
Israele e Palestina
Se questo avviene per impulso italiano
E quella posizione è la posizione a cui poi si rifarà tutta la politica estera degli anni successivi del periodo craxiano quella su cui il il Partito comunista in cerca di una nuova collocazione internazionale si ritroverà quindi in qualche modo Fanfani
Negli anni sessanta
Anticipa
Anticipa queste posizioni che sono posizione della democrazia cristiana che in ispirano
Tutta la la politica estera democristiana anche nelle sue critiche per esempio per sessantasette libero lo ricorda Fanfani guarda con simpatia Nasser
Alla vigilia la guerra dei sei giorni dopo non è un errore un grande errore ma comunque questa è il personaggio
E e quindi questa posizione
Tra Favignana democristiana e quella che effettivamente poi a Cuba si allarga e abbracciare l'evoluzione di politica estera del Partito Socialista il Partito comunista
E questo è indubbiamente un elemento
Politicamente importante al di là delle riserve che poi ciascuno può avere sul questo o quell'aspetto
Il terzo punto rapidamente l'europeismo il luogo comune di Fanfani ammiratori di De Gaulle segugi quasi un seguace di De Gaulle
Il libro lo si è fatta Fanfani
Era un uomo forte
Proveniente guardava con interesse a una figura come quella di De Gaulle ma indubbiamente proprio sul tema dello stilista
Il libro dimostra come Fanfani forse molto attento per esempio alla posizione inglese
Come vota attento APPA assecondare incoraggiare l'avvicinamento inglese alla Comunità europea
Mentre come sappiamo dei gol
Aveva posizioni esattamente opposta
Rispetto all'asse franco tedesco che pure era l'asse portante diciamo del nostro europeismo classico Fanfani orfani
è capace anche di distinguersi in molte occasioni e svolge una politica europeista anche qui estremamente dinamica
Direi pragmatica quarto e ultimo punto
La capacità di interpretare la politica estera alla luce degli interessi nazionali senza cadere nel nazionalismo ben anche qui naturalmente Fanfani era un uomo che
La critica era ma fa politica estera alla luce del della politica interna degli interessi quindi in terra
Questo
Diciamo vale in molti casi però indubbiamente Foffani soprattutto fece una politica estera ispirata all'interesse nazionale del Paese e questo lo fece nel Mediterraneo dove evidentemente sì sforzo di allargare la sfera di influenza italiana a scapito a scapito
Delle della presenza delle vecchie potenze coloniali inglesi francesi
E
E lo fece naturalmente nel
Forte rapporto del sodalizio con Enrico Mattei libro dedica a questo delle pagine interessantissime la politica
Energetica di Mattei era strettamente funzionale alla politica estera di Fanfani e viceversa e qui il libro lo spiega molto bene quindi direi
Errori sicuramente non lo so di commessi
Va la la politica estera di Fanfani lungo unica un grande arco e sempre ispirandosi appresta visione universalistica
è una politica estera che ha lasciato un'impronta fondamentale che ha cambiato diciamo la nostra diplomazia anche questo il libro lo dimostra profane eccetera una serie di difficoltà di ostacoli all'interno anche del mondo diplomatico
Da un'impronta e questa impronta nel bene e qualche volta anche nel male rimane come
Architrave della nostra politica estera negli anni successivi
Grazie
Mi sembra che Stefano Folli abbia messo bene a fuoco questo punto preciso
L'anticomunismo di Fanfani che si manifesta soprattutto attraverso la progettazione di iniziative
Che consentono di ridurre lo spazio nel quale il comunismo si porvi fondere
E in questo la politica estera di Fanfani corrisponde alla sua politica interna cioè la convenzione che bisognasse combattere il comunismo eliminando diciamo così le ragioni per cui
Il comunismo in molti Paesi del mondo ma anche in Italia continuava suscitare tante speranze adesso sentiamo l'opinione di Massimo Franco
Grazie caro Ignazio
Grazie a voi per questo invito perché
Questo libro mi ha fatto conoscere tantissime cose che non sapevo quindi grazie mi sembra un libro ricchissimo di informazioni
Non vuole essere un insulto ma
In certi tratti mi pare perfino giornalistico che per me è un complimento
E devo dire che la cosa che più mi ha sorpreso tra l'altro e scoprire nella
Bellissimo medesimo capitolo cito il professor tutti così
Che Forlani pieghe scusi guardavo l'ex segretario un lapsus freudiano e che l'ex che Amintore Fanfani in realtà era un neofita della politica estera nel senso che comincio ad interessarsene veramente in modo professionale scrive il professore solo le mie novecentocinquantaquattro
Quindi quando già aveva quarantasei anni
Prima era semplicemente considerato l'esponente
Di maggior spicco e di maggiore personalità uso un femminismo della Comunità del porcellino cioè quella pensionato degli alla Chiesa Nuova a Roma
Gestito dalle signorine portoghesi che erano delle vecchie compagni di scuola della mamma di Giulio Andreotti Di Rosa fa lasca che venivano chiamati così perché c'era questo
Ferro di legno intagliato all'ingresso quindi era semplicemente un esponente
Che oggi diremmo progressista di queste intellettualità cattolica veniva da Milano e che
Era considerata abbastanza male con sospetto da tutto il gruppo romano Degasperi hanno
Certamente c'era in quel periodo un grande fraintendimento e un grande una grande ambiguità sul progressismo di Fanfani ricordo che alcuni nel gruppo andreottiano definivano i fan Fagnani comunisti di sacrestia
Naturalmente era un fatto più di politica interna la Democrazia Cristiana di polemica interna che non di verità
Il fatto che invece poi Fanfani abbia secondo me
Visto con grande anticipo a volte con un tale anticipo da farlo apparire un visionario velleitario
Quella che era una scelta obbligata della politica estera italiana dati i rapporti di forza il vincolo esterno dell'Alleanza atlantica ecco abbia dato una connotazione alla politica estera italiana che poi è rimasta a mio avviso come una costante
Magari con cambiamenti progressivi aggiustamenti progressivi ma
In qualche modo ha impostato ha incardinato
La politica estera
Anche allora con grandissime resistenze vorrei citare
Norman comunque anche viene citato da
Nella
Nella relazione di Andrea Riccardi il quale diceva ma perché gli italiani insistono nel tentativo che in genere nessuno gli chiede
Di assumere la posizione di conciliatori un'altra ragione la tradizionale politica estera italiana nel giro di valzer cioè dell'assumere posizioni non impegnati in modo da trovarsi nella situazione più vantaggiosa per ottenere piccoli vantaggi
E la cosiddetta tradizione del sacro egoismo
Personalmente diceva scriveva con grande
Credo che la spiegazione debba tener conto anche della cultura politica e sociale del Paese
Fungere da mediatori è un modo per far sì
Che altri si accorgano dell'Italia per fare udire nel mondo la famosa voce la convinzione che Bianchini che Rossi siano tutti la medesima cosa non vado oltre
A qualcuno verrà in mente magari anche qualche personaggio italiano di più stretta attualità ma comunque sia e
In realtà
Dietro questa incomprensione degli ambienti e frontisti credo si chiedesse la diffidenza verso una cultura politica che era quella di un atlantismo fortemente temperato dal Mediterraneo
Mediato dalla Chiesa cattolica e alla fine immediato anche da interessi economici corposi perché in realtà la strategia di Fanfani mi sembra abbia impostato
E che Gianni De Michelis nel suo intervento nella tavola tre con la finale
Sottolinea è quello di avere un po'forzato i rapporti con l'Est Europa ma anche con il Mediterraneo seguendo una strategia che chiamerei delle tre tipi
Politica papà petrolio c'è una grandissima convergenze continuità se si vede bene tra quelli che sono gli interessi della Chiesa cattolica e quelli che sono gli interessi di Fanfani interessi economici di alcune grandi
Industrie italiane ENI ma anche figlia ricordiamoci
Che negli anni in cui Fanfani aveva un potere molto forte Togliatti grave fu
Costruita in Unione Sovietica quindi
C'era questo
La cosa che invece mi lascia un po'sorpreso e perplesso in questo libro devo dire sono alcune
Alcune influenze che ha avuto la tira su Fanfani
Nel senso che ho l'impressione che Giorgio la Pira fosse un personaggio molto affascinante senz'altro ma un personaggio un pochino pasticcione è un pochino visionario se non velleitario
E per esempio mi ha colpito molto più avvisi nel mille novecentocinquantuno quella della guerra di Corea
Fanfani fosse uno degli esponenti politici democristiani che riteneva possibile un'invasione sovietica dell'Italia
E questo rispondeva alle preoccupazioni mi pare di una parte del mondo cattolico
Che evidentemente avevano valutato con scarsa freddezza ed un anticomunismo un po'il motivo
Quelli che erano i reali rapporti di forza
Nel libro viene spiegato molto bene che invece De Gasperi era molto più freddo e aveva valutato con maggiore e realismo quello che sarebbe successo cioè che in realtà l'Italia
Non sarebbe stata minimamente invasa ecco credo che
Rispetto a questi errori
Ci sia anche ad esempio una sottovalutazione da parte di Fanfani di quello che avrebbe significato la costruzione del muro di Berlino anche in quel caso credo
E mi rifaccio a quello che diceva Stefano che lui effettivamente vedeva la distensione con molto anticipo
Ma ho l'impressione che in certi passaggi storici la distensione per lui fosse un concetto quasi ideologico
Quindi di fronte a una realtà internazionale che contraddiceva questo principio Luigi in deva sottovalutarla realtà internazionale per tenere vivo questo principio questa è l'altra cosa
Che mi ha un po'colpito
La terza
Riguarda Israele ecco questo è un punto interessante perché
Intanto ci fa vedere come all'ora
La democrazia cristiana fosse molto più avanti della Chiesa cattolica
Il Vaticano non riconosceva Israele l'Italia per motivi geopolitici come si dice adesso lo riconosceva e mi ha colpito la frase viene riportata nel libro di Fanfani che incontra Golda Meier e le dice
Israele esiste non si può distruggere che mi sembra
La massima concessione che un politico democristiano un esponente del Governo democristiano può fare alla realtà di fatto di Israele
Senza per questo irritare troppo il Vaticano e senza per questo
Contraddire una politica araba che nel libro viene sottolineata ripetutamente e che mi pare di capire rispondeva di nuovo a interessi politici religiosi ed economici
Ecco credo che Fanfani abbia accusato con grande realismo e grande intelligenza e anche con grande cinismo in certi casi quelle che sono state le visioni profetiche di la Pira
Ho l'impressione che a volte si è riuscito a tradurle molto concretamente e comunque sia da anticipatore
Altre volte ho l'impressione che gli abbiamo tolto un pochino di lucidità nel senso che questo rapporto così stretto dal punto di vista culturale
Anche il diritto di vedere le cose come erano e non come si voleva che fossero a livello internazionale
Concludo soltanto dicendo che
Onestamente questo libro al di là della citazione di prima che fa venir fuori un'Italia votata all'eterna mediazione avvolti in modo nobile come secondo me è stato in molti casi
Con Fanfani avvolti in modo furbesco come avvenuto altre volte accade anche oggi
E che in realtà però esprima un carattere italiano che nasce da uno Stato di necessità da una obiettiva
Mancanza di peso sul piano internazionale che a volte può essere più vistosa altre meno oggi a mio avviso è più vistosa di quanto non fosse il passato checché se ne dica
E
Quello che però questo libro credo serva a capire
E che in realtà quella è stata una grande stagione per la politica estera nonostante o forse grazie ai limiti che c'erano sul piano internazionale
E dal punto di vista proprio dell'Italia permette di un
Una rivendicazione nazionalista cioè
Fa un po'nostalgica pensare
Che ne sessantacinque appunto avessimo un Presidente dell'Assemblea dell'ONU che si chiamava Amintore Fanfani
Quando oggi l'Italia protesta perché cancella non italiano a livello europeo nelle traduzioni al Parlamento i Brusca grazie
Registro le perplessità di Massimo Franco particolarmente interessanti non per bilanciare queste perplessità con altre
Certezze vorrei ricordare che invece il preveggenza di Fanfani c'era un punto fermo che la storia ha dimostrato Fanfani è stato tra i pochi democristiani che già nel mille novecentocinquantasette
Quando sembrava dopo la destabilizzazione che l'Unione Sovietica sarebbe stata sul punto di trasformarsi e quindi diventare un intoppo pudore in quanto Stato sovietico lui era convinto che il comunismo
Fallito diciamo così in sé quindi principi e Ronie su cui si passava sarebbe era destinato a scomparire
Da questo punto di vista mentre latita vedeva la scomparsa del comunismo
Come la conseguenza diciamo così durante la sua concezione religiosa della vita Fanfani la vedeva come storico dell'economia come inevitabile conseguenza di un sistema che non poteva reggere e infatti
Fino all'ultimo Foffani era convinto che il comunismo avrebbe perso i fatti hanno dato ragione
Sentiamo adesso l'opinione di
Ditemi se l'amico Dennis che ripeto come
Prima ha seguito le vicende politiche italiane con grandissima attenzione quelle italiane e quelle del Mediterraneo e dunque i rapporti tra l'Italia
Gli Stati Uniti
All'epoca l'ansia e Ignazio all'epoca laddove attuale dove realmente si guarda poco alla politica estera italiana
Checchi italiani guardano anche poco neanche a loro a loro vicini per sapere come sono relazione bilaterale
Per me è che sono cresciuto negli anni sessanta euro all'università guardavo con interesse quello che succedeva in Europa questo libro ha riportato molte cose alla mente e vedo che in America in questi giorni Fanfani
Ricordato poco anche e l'Italia ha anche ricordato molto poco
Vedi
La visita fugare del Presidente Napolitano in America che non ha meritato neanche una riga un passaggio
Sulla televisione
è il problema e che anche l'America
Non guarda più
Non guarda più d'Italia come la guardava negli anni Sessanta anche con i vari problemi che chiese sono esistiti a quell'epoca
Però
Gli americani secondo me guardando leggendo questo libro possono
Portare
Possono avere molti punti possono rivedere molti punti che a me
Sono stati nuove
Sappiamo tutto il tutti e ne abbiamo parlato ne hanno parlato Stefano Follini su questa
Politica
Che si chiamava credo un micro gollista del perlomeno nella così considerata in America DDT DD
Di Fanfani anche la sua diplomazia Mediterranean anche
Lavorando accanto a alla
Alla
All'azienda ENI anche qualche volta in chiave
No antiamericani incancreniti in qualche volte per lo meno considerata così ma a dispetto di questo si guarda diciamo della traiettorie di di di Fanfani in America è abbastanza
Singolare vedere un esponente italiano
Dal cinquantotto all'ottantatré perlomeno visitare i Presidenti
Americani uno per uno ebbene male
Diciamo di un'udienza anche
Rilevante e anche è riportata
All'opinione pubblica Fanfani
Da quell'epoca da quello che mi ricordo generale
Un un inutile attivare perciò lui non
Non pensava al G due
A quell'epoca G due diciamo Stati Uniti Unione Sovietica ma poi sarà più all'integralismo multilateralismo in quell'epoca
Diciamo era anche
Possibile per l'Italia come nell'assetto accueil sua figura e nel Mendel mediterraneo che l'Italia avesse un ruolo importante
La cosa
Certamente più interessante e infine in questo libro per me che
Ho assistito alla alla alla crisi missilistica cubana dall'America quando ero ancora alla misura all'università in America
è stato questo passaggio che sottolineato tale opposto Nuti nella sua
Nella sua
Grazie del suo
Contributo dove si dice che Fanfani sembra
Con considerare
Possibilità di uno scambio tra le basi italiane e quelle sovietiche a Cuba ne parla Nuti su la base di vari telegramma della
Dell'ambasciata americana ma in verità da documentazione non è totalmente
Completa né convincente sembra che
Questo non lo sapevo
Attraverso Fanfani esteri l'ambasciatore ad la estive il Sanna alle Nazioni Unite sia RAI si era
Stabilito un rapporto con la sorella di Stevenson che viveva a Firenze dove c'era un canale
Diciamo informare attraverso di quale c'era la comunicazione come sappiamo abbiamo ho saputo solo dopo
Che il lo scambio tra l'America
La Russia in quell'epoca è stato la rimozione delle dei missili di alcuni missili da dalla Turchia dei Jupiter
Dopo dopo la risoluzione della crisi dei missili mani però io non sapevo di questa offerta
All'America né come era finita infatti il Nuti quando parla di questo
Da due versione un po'contraddittoria e uno
è questa diciamo dell'offerta e l'altro parla che i conversazione trova
L'inviato di Fanfani Bernabei decidessi in genere erano piuttosto su i canali
Possibile da stabilire tra Stati Uniti Vaticano e non
Della crisi cubana perciò secondo me in questo libro merita dalla parte americana ed alla parte italiana un approfondimento su questo momento cruciale
Di crisi mondiale che che in coraggio e gli autori ancora approfondire
E di
E di trovare
Delle
Del dei documenti che possono darci
Più ampia
Luci
Meditando sempre ancora di la cosa
Che ci è Chievo occhio vocato all'inizio cioè le dichiarazione dei esponenti americani al momento
Delle visite degli italiani il fatto che il Segretario di Stato la scheda
Nel sessantacinque evocava il fedele agli ATO degli Stati Uniti ma diceva
Che l'Italia c'è un eccesso all'epoca vigente seguiti cioè
Il
Contempla caramente la la libertà di di discordanza aree ci fa anche riflettere a questa diversità dell'Italia a quel momento che forse gli permetteva di
Diciamo di contare un po'di più di quello che conta oggi infatti una cosa sorprendente per me perlomeno
Che ho visto nella nell'arco
Punto di Alessandro biologico
Da anche il ruolo di di Fanfani che suggeriva a Washington all'epoca e questo era all'epoca
Diciamo
Del del momento che neutralismo
Più il terzomondismo era
Credo al sua oggi Company sperava
Di inserire l'Italia come partecipe finanziare nel progetto diga di Assuan è perciò il leader di scia a questo punto Fanfani suggeriva diceva dice dice sempre bisogna
Alessandro biologica approvò uscito di trattarlo con un altro Tito
Prima di tutto perché il leader DC era pronta accettare non allineamento del mondo arabo ma anche
Ma ancora di più perché come Tito favorisca l'U.L.S.S. Ismail scisma lo sisma del mondo comunista
Così Nasser poteva essere strappato a Mosca e anche distratto talpa l'allarmismo questi tre spunti certamente per me sono quelli più interessanti che ho avuto l'occasione
Di leggere in questo in questo in questo libro e
E certamente
Credo che
Se si guarda alla lungimiranza e di Fanfani ad appoggiare i viaggi di la Pira in Cina e di resistere agli insulti
Di dei lussi che lo chiamavano dopo la sua visita un tigre di carta
E credo che oggi
Certamente merita un
Un uno studio più approfondito e altri libri di questo genere grazie
Grazie il tuo invito ad approfondimenti immediatamente accolto gli storici hanno già in animo di approfondire alcuni aspetti
Il il convegno il volume naturalmente non sono riuscite
A
Approfondire ricostruire scandagliare tutti gli aspetti di quella politica una politica di vent'anni molto lunga adesso sentiamo l'opinione
Dei curatori scientifici
Fabrizio Di Matteo Agostino
Grazie
Bene nove anzitutto
Un ringraziamento
Come dire non formale ecco perché anzitutto alla Fondazione che ha reso possibile questo lavoro
E accurato come dire fino in fondo con la
Solerte attenzione vigile
Di Ignazio conto in modo particolare anche la pubblicazione di questi atti che forse altrimenti avrebbero ho avuto tempi gestazione
Più lunghi invece sono usciti tempestivamente quindi grazie alla Fondazione grazie praticano Ignazio condurre un grazie molto sentito a i relatori che hanno parlato brevemente ma hanno dimostrato di aver letto con grande attenzione questo volume quindi con attenzione con intelligenza questo volume quindi
Questo naturalmente Fava fa molto piacere fa molto piacere anche perché in questo volume nasce diciamo da una scommessa questo forse val la pena di ricordarlo nel senso che inizialmente si nell'ambito delle celebrazioni per il centrali Fanfani siano pensate molte cose
Però ricordo che quando abbiamo in itinere insistito sul dedicare ampio spazio la politica estera non dico all'interno da Fondazione ma insomma intorno c'era un certo clima di indifferenza di scetticismo perché
Insomma
è esistita una politica esteri Fanfani questo era un po'il punto di partenza da cui ci siamo mossi il dubbio che si che ci si potesse parlare che ci fosse un oggetto di studio meritevole
Di questo nome e quindi diciamo abbiamo lungamente riflettuto sull'impianto di questo lavoro con la con l'amico
Lo sanno Tosi e insomma mi sembrava di figli e in effetti come vedete
Dall'indice
In realtà ci
Ci troviamo di fronte a un'iniziativa che si è estesa in molte direzioni in molti campi ecco quindi poi
Naturalmente le valutazioni sono un'altra cosa ma il diciamo l'immagine di insieme che del resto è stata sottolineata anche dagli interventi precedenti mi pare che confermi ampiamente il fatto che questa politica c'è stata
Naturalmente appunto può essere giudicata in vario modo tanto c'è stata e qui il riferimento anche alla tavola rotonda finale di di coloro che sono stati ministri degli esteri a buon fine e molto interessante perché e come si sottolineava
Prima
Stefano Folli diciamo c'è stato un riconoscimento di un'eredità ecco di addirittura di questa politica anche negli sviluppi successivi anche da parte di chi non condivideva le premesse ideali e politiche di Fanfani quindi tanto più questo è certamente un elemento
Di grande interesse ecco quindi ecco diciamo io ringrazio perché evidentemente questo volume anche il dibattito di oggi la vostra attenzione così
Partecipe mostrano che effettivamente valeva la pena di fare questo sforzo
Intendendo naturalmente che stiamo parlando di un punto di partenza tutti ci auguriamo che la discussione vada avanti si approfondisca e via dicendo e intanto alcuni spunti approfondimento ci sono stati forniti prima
Con delle domande molto interessanti
Per esempio
Valori validità spetti positivi della posizione della politica extra Fanfani Anna ma anche i limiti o errori non sempre Stefano Folli ci ha posto questa questa domanda ha risposto sulla politica araba su una serie Cetera
E poi
Come dire Massimo Franco a posto altre questioni di grande rilievo in particolare anche una questione in un certo peso che la questione la Pira e ha ragione diciamo a
Perché
In realtà in queste indagini non ci siamo trovati con una breve di fronte alla benzina dirà direi superiore a quella che ci immaginavamo ecco nel senso che da varie relazioni emerso
Come in questo rapporto tra Fanfani la Pira abbia avuto un peso importante anche nelle questioni che riguardo alla politica estera
E e quindi prevale attira è un problema che c'è è un problema che esiste perché non si può separare del tutto la politica di Fanfani anche se certo
Si tratta di due personalità molto diverse loro ruoli sono stati molto diversi però ecco io credo che questa sì una questione di grande importanza di grande interesse
La partita nella Polini Fanfani quanto ha contato e poi soprattutto ha contato in positivo raccontato in negativo ecco
Io credo che in una certa se dovessi dire una battuta che un po'sintetica dire brevemente ripone brevemente a questi ad altre questioni
In fondo come poi accade spesso i Peleggi della politica estera Fanfani Anna
E i limiti della politica estera Fanfani Anna in fin dei conti non sono poi molto lontani fra di loro sono spesso come dire due facce della stessa medaglia no
Limiti evidenti per esempio la questione del muro di Berlino è stata evocata è chiaro che lì c'è una sottovalutazione da parte di Fanfani di quello che sta accadendo Fanfani appena stato invitato da cui si attua
In a una per una visita un po'sulla sorpresa pochi giorni prima nel mese di luglio poi si va a visitare di agosto i primi di agosto
Del sessantuno e quindi è chiaro che Fanfani d'orna carico diciamo dell'entusiasmo per questa visita per quello che il messaggio che brucia fra gli ha affidato e via dicendo e sotto qua sopra valuta un po'
Il suo stesso ruolo nodi Messaggero delle parole di Kruscev fa
In occidente all'Occidente
E e quindi probabilmente non non capisce che poi quello che sta succedendo cioè quella drammatica vicenda appunto del dell'innalzamento del muro di Berlino
Evidente un errore evidentemente un limite della politica Fanfani Anna però il fondo è anche l'altra faccia di una politica che
è anzitutto condizionata da una
Coglie scarsità di risorse perché io credo che per capire il la sua azione bisogna far riferimento a un quadro che è un quadro di scarsità di risorse in tutti i sensi
Anzitutto pesa il macigno evidentemente di un Paese che ha fatto da guerra sbagliata e si è trovato da parte degli sconfitti che son passati più di quindici anni d'accordo però somma è sempre un marchio di origine piuttosto negativo
Non è una grande potenza
è un Paese ancora economicamente piuttosto fragile non è sicuramente per niente un come dire una potenza militare quindi i limiti strutturali del Paese sono molto forti
E allora i casi sono due evidentemente o
O ci si rassegna a questo o si cerca di fare qualcos'altro e lo dico in modo molto semplice ma è stato detto in modo molto più efficace prima di me
è chiaro che invece il tentativo di Fanfani Stella deve scommettere che si possa fare qualcos'altro
Pur tenendo conto che il tenente di questi limiti strutturali di questi limiti oggettivi ecco il senso della frase terribile di cocaina che però fotografa molto bene diciamo perché l'Italia fa quello che nessuno lei chiede diciamo
D'altra parte però fare quello che gli alti chiedono all'Italia significa fare molto poco quindi è un dilemma che comunque Porta a sbagliare in un senso a sbagliare nell'altro Fanfani ha sbagliato per eccesso diciamo così e quindi anche con quella caricare che è stato riconosciuto di velleitarismo eccetera eccetera però alla fin fine
è vero però anche che
Facendoli ricorso alle risorse improprie come dire che FAS mania ha cercato di utilizzare ha svolto una politica che effettivamente ha superato in parte almeno questi il i limiti strutturali
La la mancanza di una eredità coloniale un limite evidentemente è un momento di debolezza sul lungo periodo della storia italiana che diventa un elemento
Che Fanfani utilizza come elemento di forza per
Aprire un dialogo con Paesi che non avevo nessuna voglia ormai sulla via di indipendenza di fare un dialogo con le vecchie potenze coloniali europee
Un Paese privo di risorse di Energia fondere evidentemente fondamentale per il suo sviluppo economico ecco che diventano Alpe su posto di una politica energetica che
Anche qui si intreccia con la vicenda di Mattei che però con una sua audaci apre
Nuove strade
Il comunismo il grande problema il comunismo l'Italia è certamente una delle pedine della
Dello schieramento occidentale contro il comunismo Fanfani è stato ricordato giustamente anticomunista fino in fondo non ci sono dubbi su questo
E tuttavia Fanfani porta sullo scacchiere dell'otto del comunismo come dire de
Argomenti apparentemente legge ieri che però invece non lo sono poi tanto e cioè i valori le idee la tradizione cristiana la di le dinamiche religiose
Ecco dunque che Fanfani e qui mi pare che
Il saggio e ricca di sia molto efficace nel sottolineare come Fanfani non sia stato uno strumento della politica vaticana si ricordava prima che e la DC e più avanti per certi aspetti i né in questa fase però Fanfani e ha utilizzato
La Rete delle relazioni cattoliche ha utilizzato la rete anche del patrimonio culturale cattolico per una serie di rapporti internazionali con
Classi dirigenti con opinioni pubbliche e così via quindi mi pare che in questo senso diciamo
Riflettendo ascoltando gli interventi dei colleghi rileggendo gli atti
Le giuste vostre osservazioni minimi mi stimolano ecco a riflettere come dire a cercare di di cogliere L'Unità diciamo della politica non fa niente e quindi anche un bilancio che è un Bilancio come tutti i bilanci attualmente
Di fatto gli aspetti positivi e aspetti negativi ma
Sono gli uni agli altri strettamente legati
Fanfani fa degli errori che sono un po'gli errori qualcuno mi pare che lo scrive proprio del primo della classe non il professore che vuole insegnare agli americani qual è la politica giusta perché gli americani capiscono poco no diciamo
E che diciamo è è un'impresa titanica di saper che insomma è chiaro che l'interlocutore è e molto al di sopra come tutto a tutti i punti di vista eterologo Elena quell'apprezza alcuni dei consigli di Fanfani quindi come dire la fragilità
Che viene che diventa una risorsa viene utilizzata come un un elemento aggiuntivo quasi un volano
E qui allora e concludo forse le aste di osservazioni che avete fatto un
Mi paiono molto interessante anche perché ci aiutò forza capire anche la
Attualità della politica di Fanfani perché il quadro strutturale della
Italiano e la con difficile all'epoca è difficile anche oggi per cui la politica italiana ha dei limiti che sono al di là diciamo dell'atto e delle capacità della classe sono prima voglio dire la capacità classe dirigente o della
Capacità della diplomazia italiana che peraltro a una tradizione
Molto valida e molto positiva Fanfani ecco è qualcuno che non ha fatto una politica estera ortodossa e questo è il suo limite certamente
Però e anche questo il suo pregio perché tentando di fare una politica intero dosa s'intende naturalmente stato già ricordato non insisto entro i pilastri pilastri dell'Alleanza atlantica pilastri dell'organismo questo è chiaro che non Fanfani non esce mai e non vuole uscire fuori da questi pilastri però lì e interni pietà appunto in un in modo dinamico come è stato detto
E questo certamente ha permesso all'Italia di contare più di quello che
Secondo come dire le regole avrebbe dovuto contare in questo io vedo un'attualità nel senso che questo problema è un problema che si
Si ripropone periodicamente
Al paese nel suo complesso si ripropone alla collocazione per l'azione dell'Italia
E allora può essere utile come dire la capacità di valorizzare queste risorse aggiuntive che magari altri Paesi non hanno che magari altri Paesi non capiscono e che però in realtà possono essere preziose
è vero che nessuno chiede all'Italia di fare come dire da mediatore coda conciliatore
è vero che però farlo qualche volta aiuta anche
L'interesse nazionale grazie
Professor giorno le ammetto il risalto quello è un aspetto particolare del carattere del modo di vivere di Fanfani il volontarismo cioè la convinzione che bisogna approvare
Non bisogna mai rassegnarsi non bisogna fermarsi
Può darsi che qualche volta i tentativi e progetti non si realizzano ma se si sta fermi non si fa niente preso la parola al professor Tosi
Anch'io mi unisco ai ringraziamenti del professor Giovagnoli vera
Attraverso la Fondazione Fanfani anche con il suo impegno
Composto organizzativo e finanziario ha permesso la realizzazione di questo convegno
Molto è stato detto quindi perché c'è chi parla per ultimo ha sempre un compito facilitato tuttavia ecco volevo sottolineare che
Sostanzialmente in questo volume che in qualche modo si avvale del
Della partecipazione del diciamo dei più autorevoli storici italiani che sono stati affiancati ad alcuni giovani che hanno portato diciamo l'interesse verso tematiche forse meno frequentate dicevo questo volume che appunto
Una pluralità di competenze in qualche modo fa fare un passo avanti forse piccolo se vogliamo alla storiografia delle relazioni internazionali in Italia
Cioè per la prima volta
Forse si riesce a dare
Un quadro organico sia pure
Con tutte le
Diciamo riserve e con tutte le lacune che ancora ci sono dovute in modo particolare all'ancora s'ansa accessibilità degli archivi soprattutto italiani da perdurante chiusura del ministero della delle carte del Ministero degli esteri
Che qui non ci stancheremo mai di ricordare e di
Deplorare
Certamente dicevo ecco nonostante queste lacune queste necessita di ulteriori approfondimenti emerge
Un quadro nuovo della politica estera italiana perché
Fino adesso forse non era stata ancora visto in tutta la sua
Interezza si era arato si è studiato si è certamente analizzato a fondo letta Degasperi Anna
E nonostante la presenza di notevoli studi anche sugli anni Sessanta qualcuno anche sugli anni Settanta oggi si comincia a studiare la politica estera di Moro si va ancora avanti
Certamente però mancava un quadro organico è e dobbiamo dire che
Forse ecco con questo sforzo che si è fatto eccone questo volume si è cercato di dare
O di dare la di far vedere la politica estera italiana nell'età poste Degasperi Ana cioè di fare uscire
Questa politica estera italiana da quei luoghi comuni che spesso l'avevano in qualche modo
Caratterizzate cioè ormai le scelte che sono state fatte l'atlantismo l'europeismo sono state segnate non si può fare altro che percorre le strade segnate in realtà
Da questo volume emerge che poi non è così
La letta Degasperi Jana è una cosa ma negli anni Sessanta sono un'altra cioè il mondo sta cambiando il mondo
Il mondo sta muovendosi sui al sul piano dei rapporti tra le due superpotenze si avvia la distensione ma soprattutto ecco il mondo si sta allargando nascono le nuove realtà internazionali e cioè la decolonizzazione
E questo mondo sempre più ampio sempre Q nuove con nuovi orizzonti
Deve fare l'Italia deve fare i conti con questo mondo è
Dalle volume in qualche modo emerge che Fanfani ecco che in qualche modo fu responsabile della politica estera italiana questo decennio cinquantotto sessantotto ai vari livelli come sede del Consiglio e come Ministro degli esteri sette
Mantenere portare la barra del timone della politica estera italiana al passo coi tempi
Cioè la politica estera italiana in questi anni non rimane ancorata a una all'idealismo a una europeismo o una antismog così come l'aveva fissato dei gas si muove lungo queste linee ma tiene conto delle nuove realtà internazionali che stanno emergendo
La distinzione la decolonizzazione
E questo è forse un po'certamente ecco ancora da studiare ma il merito a mio avviso è anche da quello che emerge da da questo volume
Del del decennio del decennio tra il cinquantotto sessantotto che vedete che deve Fanfani protagonista
Indubbiamente ecco le strade sono segnate ma
Certamente ecco la la politica estera italiana deve fare i conti con una nuova realtà o questa nuova realtà anche in cui si trova a
Diciamo a muoversi cento il Paese ha i suoi limiti incerto il Paese lo ricordava adesso Agostino Giovagnoli
A i suoi limiti di carattere strutturale a la sua necessità di affermarsi in un mondo bipolare e lo fa attraverso le diciamo le carte co usando le carte che più gli sono congeniali lo fa appunto muovendosi lungo le linee dell'europeismo e dell'atlantismo ma
Va beh riscoprendo Padova Ytzhak andò la diplomazia multilaterale l'universalismo le Nazioni Unite che sono
E in qualche modo uno strumento nuovo fino a cinquantacinque l'Italia
Era stata fuori dalle Nazioni Unite adesso invece può muoversi anche in questo ambito e Fanfani
Sarà una uno dei protagonisti nell'ambito delle Nazioni Unite
La la sua azione ecco tiene conto di della nuova realtà internazionale e e
Di questa sua azione si muove lo Stato è stato già ricordato in maniera autonoma
Da una serie di condizionamenti e tutta una serie di poteri
Forti che forse in qualche modo avevano prima condizionato maggiormente la politica estera italiana
è stato già detto Fanfani si muove la DC in generale si muove in autonomia rispetto alla Santa Sede rispetto anche alla Chiesa si muove Fanfani in stretto collegamento con la Pira la Pira
Ricorda spesso la frase di Papa Giovanni Ecopass fortunata sulla scia di grandi orientamenti di pace di Papa Giovanni
Si muove il diciamo il nocchiero il nocchiero Fanfani sulla strada della pace sulla strada della distensione certamente
Fanfani e una anticomunista lo Stato è stato già ricordato ma
Appunto questo suo anticomunismo non è un anticomunismo dello scontro viscerale come
Poteva essere negli anni Cinquanta Fanfani
Punta a superare il comunismo attraverso il dialogo politico culturale economico convinto che prima o POIN a superiorità dell'occidente si sarebbe affermato quindi apertura
Dialogo anche con
E il mondo comunista anche con i Paesi dell'est anche con i Paesi del in via di sviluppo che sono più a rischio di cadere sotto l'influenza comunista per
Cercare di affermare la bontà
Delle scelte occidentale
Inoltre
Egli introduce nella
Politica estera italiana una un elemento forze i meno sottolineato negli anni precedenti la dimensione economica questa
Questa diciamo attenzione a ruolo economico che gli viene sia dalla sua come dire estrazione sociale signor dalla sua formazione
Etica e religiosa sia dalla sua formazione professionale di storico dell'economia egli
Guarda diciamo a ruolo dello Stato nell'economia e quindi anche nella politica estera il ruolo che appunto del la la politica estera deve a vere nel favorire lo sviluppo del Paese
Non a scapito degli altri ma congiuntamente agli altri e con la politica di cooperazione internazionale soprattutto verso i Paesi del sud del mondo che Fanfani affilia
E quindi ecco sulla scia
Dico di queste
Commissione Pantani si muove come abbiamo detto sulla nelle direttrici ce la facciate ma
Innova in modo particolare ecco nell'ambito dell'atlantismo
Fanfani individua ora un percorso da seguire ma certamente individua anche che non sempre lei e gli interessi e italiani sono collimanti con quelli degli Stati Uniti nel Fanfani
Ecco si muove con difficoltà perché su questa linea di un atlantismo di del neo atlantismo perché certamente nell'ambito della Democrazia Cristiana ci sono delle resistenze alcuni vorrebbero un allineamento più forte con
Con gli Stati Uniti altri invece appunto come Fanfani come Gronchi come Mattei come la Pira sono per seguire strade nuove strade che senza abbandonare il legame occidentale tuttavia
Portino a anche
Nuove e Nuovi Orizzonti e questo ecco Fanfani trova difficoltà per cui a volte la politica estera italiana non sempre
E lineare non sempre
In qualche modo in grado di perseguire obiettivi con certi con coerenza
Ma certamente anche lo dobbiamo ricordare
La diplomazia italiana forse spesso non aiuto lo sforzo di Fanfani la diplomazia italiana più legata alla all'Occidente vide a volte con qualche perplessità con qualche titubanza
Certe posizioni
Di Fanfani nella politica estera ecco quindi ricordiamo ecco l'atteggiamento che il il
Leader aretino ebbe
Nella crisi di come è stato già ricordato nella crisi del Medioriente nel Vietnam nella
Caso del nel corso del libro privi della decolonizzazione non sempre non sempre l'atteggiamento di Fanfani fu collimanti con quello americano ecco la in questo mondo di che si apriva alla distensione che in qualche modo guardava con ottimismo al futuro pur caratterizzata da grosse crisi
Quella di Cuba quello di Berlino sono anni in cui Fanfani e al potere ma
Sono in qualche modo superate mentre si inizia si avvia la tragedia del Vietnam e
E e Fanfani ecco segnale spesso con accenti critici l'azione italiana nel nel Vietnam mentre
Invece ecco apre a nuovi orizzonti si muove in anticipo rispetto ad altri per esempio per l'apertura nei confronti della Cina già nel sessantacinque cerca di avviare forme di diplomazia per
Aprire allacci
Questa visione
Della
Dell'atlantismo che doveva coniugarsi con la distinzione
è una
Visione forte di Fanfani e spesso e a avvolte è stata anche un po'misconosciuta per esempio ecco volevo soffermarmi un attimo sull'atteggiamento di Fanfani nei confronti del Trattato di non proliferazione nucleare
Spesso si è detto che nonostante il suo amore per la pace nonostante il suo prodigarsi per Longo stante il suo apporta ispirarsi alla Pira poi
Quando c'è questo trattato italiani titubante l'Italia si mostra piuttosto restia ma non è tra le prime a firmare in realtà non è perché
L'Italia
Sposi una politica guerrafondaio o aspiri a diventare una diciamo un protagonista del fare nucleari no semplicemente semplicemente
L'Italia guarda questo Trattato che viene proposto a
Come frutto di una logica bipolare come frutto di un accordo tra Stati Uniti e Unione Sovietica che viene proposta gli altri Paesi mentre l'Italia era
Diciamo
Fautrice di una politica di distensione che significava soprattutto partecipazione di tutti alla soluzione dei problemi internazionali e quindi ecco
Le
Diciamo perplessità e le riserve di un Fanfani che c'era prima si era fatto portatore di una proposta di moratoria nucleare
Che raccoglieva le istanze dei Paesi del terzo mondo che raccoglieva le perplessità di un'Europa che voleva mantenersi aperte le strade per gestire anche il tema del nucleare
Questo ecco per dire come si muove in maniera autonoma nell'ambito del dell'atlantismo innovando
Ma lo feci anche nel campo dell'euro dell'europeismo è stato
è già ricordato lo ricordava appunto folli la sua il suo europeismo non è un europeismo che si può
Allineare completamente a quello di De Gasperi certamente
Ecco non mancava a Fanfani la dimensione ideale che fu invece
Il principe nella nell'azione di di di di De Gasperi Fanfani
Coniuga alle idealismo europeista anche una robusta dose di realtà Fanfani capisce e
Che
La strada europea la scelta europea per l'Italia è una scelta
Sostanziale vitale perché appunto la liberalizzazione degli scambi commerciali
Conidi altri sei e soprattutto come ricorda appunto folli
Con la diciamo all'apertura alla Gran Bretagna è una scelta strategica per l'Italia quindi da contenuti sostanziali a questo processo
E al tempo stesso e attento
è attento a non
Ricreare in Europa hanno a evitare che in Europa si crei questo direttorio questo direttorio franco-tedesco pure questa Europa a guida esclusivamente francese
Le Fanfani quando si accorge delle vere intenzioni del generale De Gaulle ne prende ne prende rapidamente le distanze
E quindi ecco che Fanfani in sostanza accoglie appieno il l'importanza del dilatarsi degli orizzonti mondiali e seppe guidare
Appunto la politica estera italiana oltre i confini che ormai erano stretti del mondo occidentale egli si muove su questa dimensione
Tale Tarija perseguendo un disegno e
Coniugava la tutela dell'interesse nazionale
Con la pace e con lo sviluppo della comunità nazionale internazionale
Quella comunità che stava d'ora emergendo in tutta la sua forza appunto grazie alla decolonizzazione
E quindi ecco questo lo vediamo appunto nel dialogo con l'Unione Sovietica sono gli anni in cui Mattei
Mattei compra il petrolio dagli dal dall'Unione Sovietica non affina lo vende sono gli anni in cui nasce lo si ricordava Togliatti grata
Ma sono gli anni anche in cui si dialoga con
Il Medioriente perché appunto si crede che
Soltanto col dialogo si riuscirà a strappare Nasser alla alla ad alle suggestioni del comunismo
Sono
Gli anni in cui diciamo
Fanfani guarda a una forma di aiuto multilaterale verso il Medioriente una forma
Di e di aiuti che possa coinvolgere anche
E gli altri Paesi per cercare di fare uscire
Questi Paesi dal sottosviluppo ma
Sono anche gli anni in cui per la prima volta l'Italia comincia praticare la politica di cooperazione internazionale
Gli aiuti allo sviluppo sia pure ancora esigui perché l'Italia doveva fare i conti con
Il sottosviluppo del suo mezzogiorno ma tuttavia ecco interi in questi anni l'Italia si affaccia sul terreno della cooperazione allo sviluppo e porta anche
Su questo terreno proprio la sua esperienza nella cooperazione allo spinello nelle né sotto spinner contrastare il sottosviluppo del Meridione in modo particolare
Nella nell'UNESCO l'azione svolta da da da dall'Italia per cercare di favorire la distruzione per favore cercare di favorirla riqualificazione del fattore umano
Sì si si basa sull'azione svolta
Dall'Italia nel Mezzogiorno d'Italia quindi cooperazione allo sviluppo ma anche sono di questi anni
I primi tentativi importanti che porteranno l'Italia essere protagonista
Di tutela internazionale dei diritti umani sono
Appunto settori che ancora stanno diciamo a alloro alla loro nella loro fase augurare la cooperazione allo sviluppo e la tutela
Degli dei diritti umani che però avranno importanti sviluppi per
Il Paese certo ecco
è stato già ricordato ad abundantiam
La
La la realtà del Paese era quella pena i limiti strutturali dell'Italia erano quelli che era i limiti politici di un Paese che veniva fuori da una sconfitta pesante disastrosa come da quella stata
In sede recita
Subita dall'Italia dopo la seconda narco con la seconda guerra mondiale
Ma erano anche gli equilibri politici all'interno del Paese fragili dove appunto all'interno della DC si muovevano varie anime dove appunto all'interno del Paese c'era
Una forte componente socia al comunista che
Stava momento si stava ampliando si sta sono gli anni in cui si avvia il ciclo esperienza di centro sinistra tutto questo
Comporta dei condizionamenti nella politica estera italiana ma sono condizionamenti che in qualche modo non riescono a
Togliere nulla a quella che fu l'altro opacità dell'Italia di muoversi al passo con i tempi
Di inserirsi su una diciamo di posizionarsi
Su alcune diciamo Po a assi portanti che appunto come hanno riconosciuto poi i i Ministri degli esteri la tavola rotonda hanno in qualche modo segnato il passo per la politica estera italiana anche
Negli anni successivi grazie
Prima di chiedo mandare a il colleghi se vuole dire qualche cosa di dare la parola
A Ettore Bernabei che desidera fare un intervento mi corre l'obbligo di ricordare che abbiamo ricevuto moltissimi messaggi tra questi ritengo quello che mi è stato inviato dal Presidente del Senato Schifani
Quale rivolgerei mi auguro al successo di questo incontro ricorda soprattutto il ruolo fondamentale svolto da Fanfani nell'ambito della politica estera italiana la sua grande lezione politica e morale
Dice Schifani ha rappresentato continua a rappresentare ancora oggi un riferimento importante per il nostro Paese
E doveva essere con nuovi anche Arrigo levi voi sapete che in un consigliere te Presidente della Repubblica all'ultimo momento non è pubblico intervenire ci ha chiesto scusa nove ovviamente lo scusiamo
Adesso
Volete dire qualche cosa
Ettore
Vorrei brevemente ieri accogliere l'invito dire sordo ad approfondire la questione di Cuba
Dando una testimonianza che già
BIM occasione di dare al convegno tenuto nel febbraio del due mila nove io mi trovavo allora negli Stati Uniti
Funzioni di direttore della RAI e Fanfani mi pregò di rimanere
Dopo lo
Il famoso discorso del presidente Kennedy
E con me
Hanno fatto il professor Tosi Fanfani spesso si tu usando anche
Linee parallele alla diplomazia ufficiale
Ecco infatti mi attraverso suoi collaboratori mi fece sapere di rimanere in un certo albergo
In attesa di ricevere
La visita di un di un certo signor liste era amico del presidente Cardia Kennedy
Nel frattempo ecco cosa io venni a sapere allora
In questa
Piccola missione impropria di diplomazia parallela
Dopo il discorso di Kennedy e dopo le notizie drammatiche perché nel frattempo le le navi sovietiche continuava a mandare in Atlantico verso Cuba porte portare altri missili
E quello poteva essere un veramente
Il la scintilla che poteva fare
Spese scoppiare nel
La Terza guerra mondiale
FAMP
Giovanni ventitreesimo fece un appello a tutti i Capi di Stato per impedire appunto su questa terribile eventualità di una terza guerra mondiale
Fanfani forme tre Governo Presidente del Consiglio italiano
Risposi a quel messaggio con una proposta
E che perché poi in futuro determinante cioè la proposta che gli Stati Uniti accettassero
Di ritirare i missili dalla Puglia
Che allora erano gli unici che andavano a colpire impiego il territorio sovietico
La proposta fu un portata sempre per via di diplomazia parallela
Da norma anche senza che era un editore giornalista amico di Kennedy ma era anche
Un tramite FAQ cenni di ecco il fluff
Fu portata d'acqua e quindi
A Mosca Darfur Norman Causin s'
Fu accettata da i sovietici
Naturalmente era condivisa soprattutto accettata da Kennedy e dagli Stati Uniti
E così si arrivo
Di
Non so se ricordate che nella domenica mattina dico della settimana di crisi
Il fratello di Kennedy Robert come Ministro della Giustizia attenni undici il niente umbra multe discorso alla televisione annunciando che c'era una possibilità di risolvere il problema è la possibilità
Era questa e
Ecco meritatamente impropriamente diciamo mi fu anticipata a questa
Da
Silenzi Arthur Schlesinger
Ha detto alla sicurezza
Assistente alla sicurezza del presidente Kennedy che mi riceve il sabato mattina di quella settimana
Cruciale e mi disse dice al Presidente che la sua proposta verrà accettata
Quindi l'Italia e in questo caso che eccola solari svolse ad un uomo deficit decisivo e determinante grazie
Data loro se non c'è nessuno che vuole dire qualche cosa di fondamentale interessante io direi di chiudere questo piacevolissimo incontro che ci ha consentito di ascoltare gli interventi
Particolarmente significativi mi sembra
Che soprattutto ciò che ha detto alla fine l'amico Tosi cioè il carattere cioè universalistico della concessione di Fanfani diciamo così
Veramente
Una sua visione planetaria rispondeva ad un punto di vista che non era frequente tra gli uomini politici non soltanto italiani ma
Del resto anche del mondo
Fanfani considerava il mondo come la casa di tutti
E chi abitava il mondo come il proprio vicino naturalmente si trattava di un condominio che come tutti i condomini era un condominio particolarmente rissoso
Baldus riteneva che fosse necessario per evitare che questo condominio venisse deturpato dal tempo
E fosse necessario stabilire alcune regole ed ebbe anche a questo con riguardo un'intrusione di straordinario interesse quando voi che vi novecentosettanta
Lancio la famosa strategia della sopravvivenza fu un primo o tra i primi uomini dall'Occidente dell'Europa quantomeno che capire l'importanza
Della difesa dell'ambiente e io ricordo molto bene insieme a tanti altri giornalisti
Quando fa un fan di tiro fuori il problema dell'ecologia pensavamo che fosse diciamo così una sordità uno delle solite fa un fanatico perché
Il volontarismo di Fanfani talvolta veniva percepito come un introduzione con una perturbazione della quiete come può che cosa
Di molesto non c'è dubbio che anche da questo debutto rivista vi fu un grande anticipatore
Vi sono particolarmente grato ringrazio sua pienezza ringrazio il presidente Colombo
Voi tanti amici che sono riguarda ascoltarci speriamo di poterci incontrare presto in occasione della presentazione dei primi volumi dei diari Fanfani che città stanno arrivando diciamo così su un binario finale
Forse senza troppi ulteriori ostacoli grazie a tutti e altre
Graziani