"Sospetto e intolleranza nella civiltà moderna"

Il cinque novembre scorso si tenne a Roma un convegno organizzato dalla rivista critica del diritto
Si tenne alla facoltà valdese di Teologia
A Roma appunto sede dove spesso vengono tenuti convegni di rilievo dal punto di vista culturale e civile questo convegno aveva queste caratteristiche appunto di affrontare un tema importante nella società contemporanea anche al di là del caso italiano il titolo era se non andiamo errati
Sospetto e intolleranza nell'epoca contemporanea
Credo che questo sia un tema che andrebbe
Affronta dovrebbe essere affrontato
Chiave assai vasta perché di fatto il problema del sospetto dell'intolleranza uno dei più
Gravi e infestano le nostre società
Molti erano i convegnisti che hanno affrontato questo tempo questo problema
Noi cercheremo di darvi in questi giorni nei prossimi giorni alcuni stralci di questo convegno non possiamo dare il convegno nella sua interezza come avremmo voluto e dovuto per il semplice motivo che per motivi tecnici non fu possibile registrare
La giornata dei lavori e ci siamo dovuti contentare di ottenere dagli organizzatori del convegno
Una registrazione che però presenta delle lacune tecniche che ci impediscono di inviare di dare di trasmettere il convegno nella sua interezza nella frequenza logica degli dei tempi degli interventi vedremo di fare il possibile nei prossimi giorni ma intanto vorremmo farvi ascoltare
L'intervento conclusivo direi fuori convegni una specie di sintesi conclusiva di Leonardo Sciascia il quale ha affrontato il problema come egli stesso ha detto nel da storico nel da tecnico
Del diritto ma semplicemente
Portando quell'unghiata di osservazione critica
Quarti
Filosofica che caratterizza gli interventi di Sciascia su queste tematiche del diritto che sono allude profondamente congeniali e direi che adesso ascoltando questi sta registrazione
Che speriamo sia adeguata all'ascolto direi che noi possiamo finte drizzare la diciamo così la chiave di lettura che Sciascia dal problema
Diciamo così con un'osservazione di fondo cioè dell'India quella della insufficienza della cultura italiana specialmente di quella cattolica ad affrontare il tema della tolleranza
Nella sua specificità promessa avvenne come io sto con questo tema questo problema della tolleranza venne individuato
Nel mondo illuminista dalla cultura illuminista a partire dal Tommaseo che Sciascia rievoca in questa in all'inizio
Di queste due intervento in Italia la cultura cattolica strumentalizzato il tema per la tolleranza lo ha visto in forme inadeguate è senza guida lucidità quella il nitore
Che invece il tema aveva assunto nella cultura nella ideologia nella prassi del di quell'Illuminismo che così caro a Sciascia
E
E quindi l'intera cultura italiana
Tendenzialmente dalle sue origini dal momento in cui si risveglia comincia elaborati appunto con Tommaseo occulto coetanei e tendenzialmente ostile contraria a una cultura utenti dalla tolleranza e vedremo come Sciascia riporta questa tema attraverso una puntuale semplificazione fino
Ai giorni nostri recentemente
Alberto Moravia ha recensito l'ultimo volume di Sciascia che in libreria in questi giorni il Cavaliere la morte e il diavolo sappiamo che cos'è questo libro una
Contemplazione una analisi del tema del rapporto fra intellettuali e potere fra coscienza e potere e nella sua
Recensione
Morale via afferma che pare un teatro strano
Che diciamo il pessimismo di Sciascia pur nutrito di di intelligenza illuministica pessimismo lo porta appunto una visione estremamente negativa delle possibilità di riscatto dell'uomo della società da dove viene si chiede Moraglia questo pessimismo di fronte
Alla realtà la per Sciascia che non ha fatto che Sciascia e siciliano e ricorda appunto il Moravia che accanto a Sciascia c'è Brancati c'è un Pirandello cioè altri siciliani e lo stesso Lampedusa De Falco affini filiali imbevuti di questo pessimismo di fondo sulle possibilità di riscatto
Della
Società
Appunto lo ritroviamo
Nel romanzo
Questa visione che Sciascia ha portato nella convegno tenutosi a Roma
E quindi accettiamo noi accogliamo questa interpretazione questa testimoniando
Della lucida
Coscienza morale di quest'uomo e vediamo Cher Cutillo di trarre
I significati i valori le conclusioni del più ritiene opportuno
Da questo intervento e dunque ascoltiamo adesso la parola di Leonardo Sciascia
Non sono nostro
è un tecnico del diritto
Per cui
Il più presto e tollerare come in questo mio intervento prevalentemente letterario che vigilerò confidando Grimani
Perché mi manca la parola come come al cane
Tanto scrivere di Niccolò Tommaseo
C'è un libro pochissimo conosciuto
Anche perché credo non è stato più ristampato dopo l'edizione UTET del mille novecentoventuno
Non due qualunque solo più che cinquecento pagine
E in capitoletti che hanno la brevità di quelle voci dal dizionario in cui era maestro Tommaseo rappresenta l'Italia come e come desiderava che fosse
E appunto il libro si intitola dell'Italia
Per quanto riguarda l'Italia Palmira libro ci appare vivacissimo appunto spregiudicato
E basta ricordare il ricatto di Carlo Alberto che vien fuori in tutt'altro da come noi l'abbiamo sui libri di scuola conosciuto
Ma per quanto riguarda l'Italia come voleva che fosse ed in cui dare ricercati gli ordinamenti di regole tante sono le perplessità rifiuti nuovi suscita
Il cattolicesimo di Tommaseo era ben lontana hanno dall'limpido e illuministico cattolicesimo permaloso avvisarla approssimativamente Luca Toni Jesse mo'il sugo piuttosto torbido in cui integrare e pentirsi sì giocavano un ruolo primario
Ma per non andare fuori tema voglio fermarmi alle porte
Giustizia tolleranza
Non provocata alla metafisica l'idea del diritto alla grazia non teologica ma burocratica quella della giustizia
Alla convenienza a una convenienza machiavellica quella della tolleranza
Voglio dire insomma che è un fatto che il diritto giustizia e tolleranza Tommaseo pensa da cattolico italiano
Se poi si considera che questo libro era venuto crescendo in Francia non può non stupirci che nessuna delle grande pagine delle grandi pagine che un secolo prima in Francia erano state scritte sul diritto giustizia e tolleranza trovino e go nella sua meditazione sulle cose italiane
E Sheshi ingegni dodici alla tolleranza eccone la parte essenziale in cui appunto non cieco degli illuministi ma irruzione piuttosto del machiavellismo
Invece la libertà concessa alla parte avversaria comunico artifizio Pennisi mancarle con un più circondati di pericoli di sospetti di spighe aggiungeranno l'ingegno nuocere si faranno forti dell'hard ma che sole terrebbe la volontà fatte le cinture e spensierati di voi
Quand'anche mirasse era al Mugello
Uno le cautele le opportune asse saranno bell'attore e con bordo in più nobile avrei ottenuto più pieno lì intento
Come si vede un'idea della tolleranza assolutamente utilitaria e assolutamente avulsa dalle due del diritto
E direi che in Italia non si è mai andati al di là di questa proposizione del Tommaseo e che hanno
Atto sono stati spesso essi al ma
Quando Cattaneo a proposito di Manzone annotarla Canning
Mamma no
Bottiglie Bucciero ebbero le chiappe uno effetti metteva il dito su questa stessa abbia i bombolotti di ogni devozione sono tanti e sempre pronti sì ad accendere il fuoco sotto chi non si conforma alla loro devozione
E anche sotto il bel volto ma di altra più profonda devozione Alessandro Manzoni
Ed incredule coloro che su ogni cosa esercitando facoltà di critica che nulla c'è alloggio non per un bando di ragione sono pochi e non tolleranti
Pensate tanto per fare
Esempio di cose di appena ieri russo almeno viene a un borghese a un Martinetti anch'mense a un po'Nyon quale ruolo hanno avuto nella coscienza dell'Italia democratica direi nessuno antifascisti vittima della scoperta intolleranza fascista
Il fascismo li ha fatti vittima della sua nascosta intollerante
Dimenticata indicata la loro lezione di libertà e dignità dimenticato il loro essere stati increduli e vittoriosa mentre di fronte alla cieca e nefasta devozione e mito rilasciate enterico anche diffuso l'altra devozione pesci e stata al sulla devozione fascista e degli oggetti
Tanti devoti credono di poter raccogliere le briciole e diciamo in era la verità quel telegramma di Mussolini al prefetto di Torino del primo giorno ventiquattro il testo idea dell'intolleranza italiana a livello sia dal conosciute dell'inconscio
Esce dalla gravava Bussoleno che nuoto va bene che ci sia stato recentemente Parigi e che oggi sia Sicilia stop
Cavallo soffrono ancora l'altro
Prego informare e vigilare per rendere nuovamente Fiji levità questo insulso oppositore governo e fascismo
è un testo che agli intolleranti e credo appaia ancora bello quanto ai conservatori la carica dei carabinieri a cavallo in alta uniforme del diavolo al ponte lungo dibattito
Gli oppositori sono sempre in subisce e se si permette loro di bisogna la vita rendervi alla
E in definitiva il fine cinismo non è scattata l'esplosione improvvisa di un'epidemia ma la forma che l'endemica intolleranza ad un certo momento asciutto
Siamo di fronte a una proclamata Tolle Panza che per certi aspetti prende pratica diligenza una intolleranza di fatto che avrebbe bisogno da parte degli credo le e spero che tutti noi procediamo di essere precisamente inventariata magari caso per caso come se ci faceva in quel che nel secolo che precede l'appello del Tommaseo della cui Tommaseo era tanta musica
Essa e intolleranza di ore dieci anni nega trova sviluppo non ho mai stanca l'istanza di umani un uno che io direi Lapid Liliana
Il che ancora ci porta a una matrice cattolica di un cattolicesimo ben due copie di ogni tempo occhio
Non intendo per carità discutere la santità di rapire
Trovo soltanto che la sua istanza di unanimismo validi sì una direbbe il conte Attilio sempre negata da un pulpito il peggio che possa capitare se diffusa nella villa pratica di un sistema democratico
Ho ricordato in un mio libro di qualche anno addietro
Questo incontro con La Pira
Scusate se cito
è un modo di apologo mi affiora il ricordo della sola molta che ho visto e ascoltato Giorgio la Pira
A Messina la grande moscia di Antonello trentatré anni fa
Non a me ai suoi vecchi amici Vann'Antò oltre gli atti ai quali mi accompagnavo la pila raccontava del consiglio comunale di Firenze del Parlamento di quel che voleva di quel che a volte riusciva a tocchetti l'accordo si deve essere tutti d'accordo ripete tutti d'accordo muoveva le le mani piccole come modella Carlo materialmente l'accordo docile dolcissimi infausto ne aveva un senso Paci di vertigine e me ne ritrae devo come da una riesce aperta sul vuoto guardando il padre di Antonello che non mi pareva d'accordo luminosi e fredde come diamanti tutti e qui estratti che so guardavano gli scettici
Sì nuovi loghi ecco lo scetticismo l'ironia l'intelligenza critica il dissenso solo il Sale di ogni cosa soprattutto il sale della democrazia
Ma lo farà non sarà più bella
Le sue assume su comparendo sotto la specie dell'unanimismo del dover essere d'accordo del forse della salute pubblica come merita ASS solo muta da perseguire senza remore di bus Enzo e senza vincoli di generale diritto le occasione stavano lì pronta ad essere colte da ditate come segnale di pericolo
Il si è non è con noi è contro di noi debitamente mistificatoria trovava basta declinazione di fronte all'eversione rossa e nera macina la prima tenuti a dire che era in guerra mente quella rossa raggiungendo un suo clone nella fermo
A quel punto l'intolleranza CIR riversò nonché su coloro che volevano capire e volevano salvarlo sullo stesso Moro con un grosso la ma non con un grande unico da quattro soldi si stabilì che il loro collega attrice spesso cero numero uno è un buono dunque
Non lo statista due il prigioniero in preda alla cosiddetta sindrome di Stoccolma trovata che poi ebbe applicazione in altri
L'unanimismo tanto fertile nell'affaire Moro divenuto istanza essenziale anche di fronte ai fenomeni di criminalità o associata nel senso che ogni difforme par vere su come affrontarla ogni richiamo al diritto ogni riferimento alla Costituzione viene presta mentre ha rubato come al
Scherza oggettiva se non addirittura come favoreggiamento nei riguardi delle associazione cretina
Ecco
Tanto per finire voglio ricordare due due cose che raccontava Branca solo la piccola mente per ventotto per come nel racconto di
Loro
E la storia di quel tale che è finito il fascismo
Era stato indifferente finito il fascismo ci mette davanti allo specchio invece ora sei libero puoi pensare liberamente Enza ma siccome non trovo nulla cui pensare rendimento fascista l'altra è quella del padre
Che ha un figlio fascista un padre testata antifascista a un finto fascisti e siamo Romeo la ci angoscia finché un giorno si domanda e se fosse un cretino
Questa proposizione liberatoria noi possiamo a lanciare delle guardie dell'intolleranza tanto per finire propongo comunali ed amarezza
Io non so
Se il magistrato gli ascoltatori che erano presenti alla lettura di questo testo
Roberto la corposità e la profondità
Sciascia modestamente come sempre ha detto io darò un'interpretazione letteraria non sono un tecnico del diritto l'interpretazione letteraria di questi problemi ma io mi auguro che Radio Radicale faccio ascoltare
Spesso questo testo che è giunto alla radio per via punto traverse non registrato dai tecnici perché credo che sia un testo mirabile di lettura della storia del nostro Paese
Credo che poche volte
Sia stato guardano così a fondo
Oscure viscere della storia degli ultimi cento centocinquanta anni di questo Paese dei conflitti che hanno attraversato l'Italia nel suo farsi nelle reti Henze che ha incontrato la civiltà europea penetrare in questo Paese proprio anche però grandi spiriti eletti
A loro modo Tommaseo qui citato appunto da Sciascia all'inizio del suo intervento Tommaseo come portatore
Di quei valori del tradizionalismo cattolico che mai hanno voluto recepire
Sostanzialmente l'idea della tolleranza illuminista come essa è stata scoperta agli albori del mondo moderno quella tolleranza nata nel Seicento nel mille seicento in Olanda che pose fine
A decenni di guerre fratricide e vede poi elaborata teoricamente grandi illuministi inglesi e francesi
Su cui si basa la cultura moderna in questi giorni a Milano è stato tenuto un convegno lungo convegno per commemorare i duecentocinquanta anni dalla nascita del Beccaria
E eppure anche lui ci troviamo di fronte a un isolato nel nostro Paese come isolato fu
Manzoni di cui appunto
Il PC Sciascia ci ricorda in limpido come dice lui
Intuito e illuministico cattolicesimo il Manzoni l'uomo che anche Sciascia ci ricorda il cattolico che Sciascia ci ricorda
Forse qualche intollerante della sua stessa parte religiosa qualche devoto devoto della partenza parte vorrebbe prendere a calci per impedirne
La lettura e la comprensione
Profonda ecco c'è questo Nodar sì secondo Sciascia l'abbiamo detto scrittore siciliano canti morali ha detto scrittore siciliano cioè intrise di quel pessimismo profondo che chiude Lampedusa quando
Nel suo romanzo il Gattopardo disse
Diceva faceva dire a un suo personaggio tutto cambi in questo Paese
Perché nulla deve cambiare
Ecco questo pessimismo appartiene sicuramente Sciascia e quale appunto
De questa lettura della storia d'Italia tutto cambia purché resti nel fondo quel grumo quel nero di questa cultura dell'intolleranza che arriva fino all'esplosione
Sciascia ricorda la fine del caso Moro quando l'intolleranza si abbatte
Sopra uno dei suoi maggiori esponenti mondo Moro cattolici cattolico della tolleranza e distrugge il mito l'uomo Moro pur di far prevalere le proprie ragioni contro quella Punto della
Tolleranza
Sciascia fa bene a ricordare ha fatto molto bene a ricordare
Come in questa unità profonda che percorre la storia italiana fascista antifascista
Coloro che hanno pagato sono strade porta di uomini due aprendo ad una minoranza della tolleranza gli ha ricordato
Buoni spendibili
Sciascia ricordato Martinetti
Renzi Bonaiuti
Gli eventi più i primi due da ricordare come filosofi dico la tolleranza di quello scetticismo ironico che il padre appunto
Della tolleranza stessa uomini accantonati insieme ai rossi insieme ai tanti altri che alla fascismo dominante opposero in tempi difficili appunto la virtù della tolleranza dovuta e il rigore
Delle loro scelte
E ci ricorda Sciascia questi buoni furono combattuti dallo fascismo
Sono combattuti sono state combattuti anche dal
L'antifascismo che invece eletto più o meno consapevolmente con diverse sfumature
Ha proprio interprete molto di più un personaggio come La Pira di cui Sciascia ci ha dato un efficace e breve ritratto La Pira un uomo di cui la santità non si discute di Crash Mascia
Con qualche ironia se qualcuno vuol cogliere ma sicuramente che non è un esponente
Della virtù tutta terrena tutto umano
Dà ragione razionale
è ragionevole virtù molto umida che è quella della tolleranza umile nel rigore
Del proprie le proprie certezze che un mio appunto nel senso fa sì che le proprie certezze prevarrà Ichino gli altri ma ma rigorosa nell'affermare il diritto alle proprie certezze
Ecco dunque mi pare che questo testo
Un grande testo
Ci auguriamo speriamo che Sciascia voglia raccoglierlo
Noi abbiamo questa documentazione sicuramente radio radicale lo farà ancora sentire
Perché lo trasmetterà ancora perché diventa motivo di riflessione
Per le battaglie radicali e per la consapevolezza del paese Piero appena possibile lo faremo anche ascolterò le la registrazione degli stralci che abbiamo potuto che sarà possibile fare ascoltare sul piano tecnico si sono ancora al contabile del convegno ricorda ancora
Da questa roba tratto questo do intervento di Sciascia convegno tenutosi il cinque novembre dalla facoltà valdese di teologia
Dal titolo sospette intolleranza nell'epoca contemporanea organizzato da critica del delitto radio radicale rimmel ringraziare
Gli organizzatori del convegno per avere gentilmente messa a disposizione le cassette con queste registrazioni si augura appunto che questi questi testi possano diventare nutrimento per gli ascoltatori della grazie