Conferenza programmatica del Psi

Per
Mi sia consentito di dire come cittadino induriti commenta un orario di questa città la lusinga e direi quasi l'orgoglio e questa assise del partito socialista si svolga a Rimini
In questa forma clamorosa e d'altronde l'eco che ha avuto sulla stampa sui mass media in genere manifestazione riminese riconferma
Dell'altissimo livello dalla grande qualità di questo incontro di questo confronto tra noi e col Paese
Iniziamo dunque i nostri lavori dando la parola Francesco Alberoni
La cui relazione ha per titolo gli orientamenti culturali della società italiana
Se
Quasi un'intera giornata
In cui sono dittonghi sociologi
E a me tocca incominciare
Su un tema quanto mai generale e in fondo anche vago come quello dei valori
Vi chiederò oltretutto
Io non sono un militante politico su un discreto del partito ma nulla di più e quindi il mio stile di nuove per la quello che dirò necessariamente aveva un po'un carattere non dico accademico ma probabilmente poco politico di questo vi chiedo scusa in partenza dovete perdonarmi io non sono un politico
Non dico di professione ma a pieno tempo ora incomincerei così cose che voi avete già sentito in questo convegno si ripeteranno molto spesso dei temi
Che poi sono i temi di oggi sono il modo con cui noi guardiamo al al prossimo futuro con cui cerchiamo di identità
E invece ricordando che soltanto vent'anni fa chi immaginava il futuro questo i politologi
I sociologi politici di
Gli scrittori di fantascienza
Lo immaginavano come la il prolungamento come la la proiezione delle caratteristiche salienti della società industriale quindi immaginavano dell'immensa metropoli un lavoro sempre più parcellizzato delle fabbriche sempre più grande un'accentuazione della catena di montaggio l'aumento continuo dei prodotti di massa l'aumento continuo delle comunicazioni di massa da dire
Un po'il mondo alla Charlène no prolungate ed esteso fino a dimensioni vertiginose sulla imparate
Questo è vero
Noi crediamo che lo sviluppo industriale ha prodotto e produce
Aumento della popolazione produce
Dissipazione dell'ente
Delle risorse non rinnovabili del pianeta produce crescenti ingiustizie produce asservimenti produce inquinamento e produce anche l'esigenza di controlli sociale molto forte ma ripeto soltanto vent'anni fa di fronte a questa prospettiva
Penso che tutti immaginavano sul piano politico un documento
Dei partiti di massa
Una ulteriore concentrazione dei poteri dello Stato
Fino a immaginare dei super stati di tipo totalitario
Il super tappeti potrà ritaglio con una burocrazia capillare
Che arrivava a controllare la vita dei singoli individui nel modo più meticoloso
E un sistema di di controlli sociali reperire poliziesco pensiamo a a al Nuovo Mondo di Opel
No il il il il mille novecentottantaquattro Fiamma l'ottantaquattro ma questo è è l'anno del mio cinquantaquattro queste l'immagine non è che voglio scrivesse nel mille dal mille ottocento scriveva quarant'anni fa
Il nuovo il il illa illa l'anno mi sono adeguato con
Dove il fondo si capisce che il modello il modello di tipo sovietico staliniano o di tipo nazista
Cioè lo stesso Toynbee in una celebre intervista diceva il mondo va così male scusate questo modo
Un po'se invece di raccontare le cose la il futuro è così terrificante angoscioso che dobbiamo augurarci nella migliore delle ipotesi che ci siano delle dittature sul tipo di quelle di Vienna
Il nazismo lo stalinismo le forme di totalitarismo apparivano non tanto tempo fa in prospettiva delle sorte di anticipazioni
Di quello che sarebbe stato il destino dell'umanità le formule politiche del futuro
Ora
Ecco è questo su questo sfondo si costituiscono dei valori perché e questo è l'immagine anche delle virtù l'immagine di di di ciò che vale ciò che non vale senza quello che stiamo di riferimento
è difficile e difficili anche capire che cos'è in realtà cambiato e quindi come la nostra società sta modellando i suoi progetti vitali
I socialisti in questa prospettiva si trovavano implicitamente invitati
A scegliere fra un mondo controllato da una diciamo dalle multinazionali da un capitalismo selvaggio
Di capitalismo predatorio nei riguardi degli uomini e della natura oppure
Oppure all'opposto un
Uno statalismo burocratico un totalitarismo totale dove voglio dire non è il modo mondo appunto di Giorgio altrove
Ora
Già molti io sto pensando a Daniel Bell od altre avevano o all'entourage che avevano indicato che in realtà l'alternativa non era questa poi nell'ambito e bagliori solista
Semplice sempre evitata questa alternativa però la cultura dominante prendere in quella direzione
Ma è soltanto in questi ultimi anni che ci si rende conto che in realtà almeno per quanto riguarda i Paesi sviluppate l'alternativa non è affatto qua e là
Tendenze che voi avete sentito illustrare in questo convegno sono vi riversa natura
Per cui alcuni modelli sul tipo punto del del modello di tipo sovietico o cinese sono legati a dei fatti di sottosviluppo e non ha fatto alla allo sviluppo del del sistema mondiale
Oggi sappiamo
Ci
La sfida
Del terzo millennio
Sede appunto del tutto ciò che era che era che richiede il terzo millennio la caduta della delle risorse non rinnovabili il il controllo sociale in realtà sembra
Che l'umanità la stia affrontando nelle sue parti più avanzati in modo radicalmente opposto non con un unico modello centrali entrato non con un unico progetto definito e meticoloso non quella con la sua lettera affetta macchina che tiene sotto controllo tutte le variabili
Da cui deriva un insieme di valori di virtù uno che la virtù bel ma chimismo
Ma attraverso un processo opposto c'è attraverso la differenziazione
E come se
Come avviene talvolta in natura in cui quando i sistemi viventi si trovano in pericolo di sopravvivenza
Tura non punta l'evoluzione non punta sul non detto modello su un'unica forma ma si differenzia
Produce innumerevoli spesi onorevoli combinazioni genetiche innumerevoli previa finché poi uno di questi sia quello capace
Di sopravvivere alcuni di questi giocare tutto sulla formula seguito formula sbagliata significa la catastrofe
Una l'impressione che noi abbiamo nei Paesi più sviluppati
Della della di ciò che sta avvenendo e qui sono costretto a ripetermi perché in realtà la popolazione nei Paesi più sviluppati vediamo l'Italia ha cessato di aumentare
è incominciata la De urbanizzazione
La corsa verso la metropoli
Se ha rallentato addirittura è finita le catene di montaggio scompaiono per lasciare il posto no delle fabbriche robotizzate la cultura di massa svanisce perché si moltiplicò televisioni radio
Perché ciascuno costruisce i suoi no pacchetti di informazione attraverso l'inizio specializzate e così via
E
Questo tipo di di frantumazione di specializzazioni differenziazione continua a crescere dovunque noi guardiamo ci accorgiamo che è sempre più evidente questa questa scomparsa proprio della dimensione di massa
La scomparsa della standardizzazione non c'è più nessuna standardizzazione assegnazione un momento di ricomposizione estemporaneo badiamo alla moda
Noi siamo l'Italia oggi è diventata oralmente la capitale della moda ma non c'è più una moda che la gente più vince non degli anni in cui c'era o la gonna o il palloncino al trapezio oggi non più così oggi sono diversi filoni
Che coesistono che convivono dove fa degli esempi tra le signore Valentino fa in un modo ma in un'altra e questo è dovunque il tipo la famiglia
Ma in questo momento il mondo cattoliche impazzisce per sapere qual è la famiglia molto semplicemente signore non c'è più un modello di famiglia ce ne sono diciotto
Il tipo di famiglia mi dagli ultimi dati del delle note censimento americano mostra come sembra che il tipo di famiglia di padre madre con i figli di cui il padre lavora e la madre no credo sia arrivata al sei per cento
Ed è il modello dominante negli anni Cinquanta quel son cose che prezzi precipitano non c'è più modelli famiglia allora in questo quadro anche il femminismo i fenomeni greche sono dei tappi generalizzate della società
Che alcuni chiama postindustriale chiamiamo semplicemente moderna questo punto io non trovo il modo chiamare postmoderna cose il moderno e l'ultima cosa che accade
E che ha come proprietà fondamentale la differenziazione la produzione di numerosi modelli perché nessuno di questi può essere quello adatto nel lungo termine nel breve termine va benissimo dello guardare in fondo anche certi fenomeni
Dell'industria italiana quello che vi ho chiamato il sommerso e così via sono dei fatti in parte no non tutto ma fisiologici
La stessa produzione dell'uomo si sta differenziando sembra che ne possiamo sempre più individui
Diversi l'uno dall'altro
Ora probabilmente nei termini di valori ultimi noi ci troviamo di fronte l'umanità intera si trova di fronte un dilemma
Ho
Meno male dell'arma dell'oggi ma il politico dell'oggi incomincia la relazione di oggi prima temeva va avanti per la previsione sul generale Ò
Nino individuale con una vita più lunga e più articolata ho tanti e tanti individui come verità più pure
Questo è il grande Milan
Le società avanzate hanno scelto la prima strada la popolazione diminuisce aumenta la vita media e via di questo passo una parte del mondo non è così perché c'è ancora la legge dello sviluppo diseguale
Ora scegliendo
Come in fondo il nostro Paese sceglie io ho l'impressione che alcune forze politiche fra cui il padrone già letta non scelga questa strada in fondo questo intatto il tipi di di valori che emergono in questo convegno come io l'ho sentita i telegiornali molto perché c'è questa opzione verso la modernità
Nei suoi aspetti fondamentali mentre altre forze politiche no alla paura della modernità non non gli va bene la modernità si trovano a disagio con la modernità hanno combattuto contro la modernità ed ha detto mi sembra che noi le modalità ci va bene
Comunque non ci fa paura ci son diciotto tipi di famiglie sia in diciotto si fossero ventiquattro sabato ventiquattro noi no il problema è che la gente stia bene nonché stia male Tripoli portargli sottotipi famiglie sono fatti loro
Allora se noi scegliamo la strada della degli standardizzazione della dei massificazione
E allora vuol dire che la gente nel corso della sua vita doveva fare diversi cambiamenti no se non la gente non di più come un contadino che doveva nasceva in un posto faceva il contadino tutta la vita con gli stessi gesti tutta la vita l'operaio di anni fa
La doveva fare diversi cambiamenti dovrà e questa un aspetto positivo perché significa un arricchimento ma è anche una fatica al tabacco nel mondo le cose belle sono anche faticose no non si può avere tutto insieme c'è una una una una fatica del della bellezza
E allora l'arricchimento della vita significa anche lo sforzo di apprenda significa anche lo sforzo di rinascere significa anche la capacità di avere non una vita ma tante vite all'interno dalla propria identità anche un partito a tutte le formazioni venti non possono pensare in questo modo di restare se stessa identica
Le grandi formazioni politiche che vogliono restare perfettamente identiche sono condannate a una decadenza e sono
E soltanto chi sa morire e rinascere restando se stesso come legiferiamo ogni mattina freschi voglio fa una vita del giorno partiamo con il teste non vogliamo ripetere sempre però abbiamo fatto prima che sono appunto
No viltà che vogliono fare il nuovo soltanto prestiamo davanti a sé il futuro
Per questo derivano da una serie di conseguenze sui valori dell'apprendimento estremamente importante l'apprendimento alla memoria
E sull'istruzione no pagliacci tra chi parla delle funzioni io posso solo dire che risultano potrà essere confinato in un punto della vita
Dove c'era distribuita nel tempo ma non perché ogni giorno si studi un po'no perché probabilmente ciascuno di noi in un certo punto della vita è diventato obsoleto no quello che fa non selettivo con un'altra cosa
E e a questo punto e semplice si ricomincia daccapo i che è faticoso ma si può fare
Anche le formazioni politiche devono avere il coraggio di tanto di rinnovarsi di Roma si profondamente sinceramente ecco che uno delle virtù fondamentali del moderno allora diventa il coraggio e l'umiltà
Da questo punto di vista è molto importante evitare nel futuro io credo alcune cose su cui oggi si sta parlando ma che già si intravedevano
Non possiamo più probabilmente temere i giovani fuori dal sistema produttivo in tutte le sue forme Polissena coltivo sta cambiando completamente di significato non è più uno come il lavoro è negativo
Non i campioni per di cinquanta anni fa vi sono tante tante forme di di di rapporto lavorativo ma soprattutto per quanto riguarda
Non possiamo più andare in pensione la gente troppo presto dobbiamo inventarci rapidamente delle modalità con cui no la circolazione vitale continua senza l'esclusione anticipata
Perché se non lo facciamo qualcun altro la fa nostro posto e su un altro politicamente la paghiamo molto duramente
è un'ingiustizia
Un'altra delle cose che deriva da codesto prospettive che è molto difficile
è molto difficile una progettazione minuziosa io sono convinto che in questo quadro dovremmo rivalutare molto il mercato come fonte di indicazioni di segnali su ciò che si deve fare
Sto pensando all'estorsione nessuno in condizione di stabilire come dovrà essere istruzioni per i prossimi Fleury perché ragiona modesto se per i prossimi vent'anni al futuro necessariamente ci dovrà essere un'offerta molto vasta e tutte da mio che ci sia una domanda
Bisogna far nascere da Manlio che la gente chieda
Al limite il ribadire incerti caldi per iniziare ecco un'altra cosa differenziare differenziare l'offerta basta coi programmi napoleonici con le strutture rigide differenziare l'offerta e poi farà nascere la domanda vive anche l'indicazione di ciò che serve al limite
Facendo pagare un po'cioè provocando no simulando in questo caso la domanda possibile che quando il Comune di Milano fa dei costi sono no trenta quaranta mila persone e poi invece gli studenti vanno malvolentieri a scuola non è un fatto normale
Perché quando io l'università faccio una lezione su quanto sovente che sbadigliano e quando faccio con ventotto mila persone ma perché evidentemente la gente
Ha ragione avveniva sbadigliare leader a nove mila e ragione andare una conferenza dove ci sono altri
E quindi qui il problema dell'affaire accadeva fare in questa verità è fondamentale votata che va decentrata la decentrato alle Regioni ai Comuni alle associazioni va decentrata tutti gli organi di autogoverno che sono gli unici che sanno quello di cui c'è bisogno
E al limite fatta per appagare un po'non c'è bisogno che venga sempre offerto d'importante e non offrire la stessa cosa a tutti
C'è un c'è un il problema dell'offerta è un un'offerta differenziata
Non si può quindi a tutti indiscriminatamente bisogna anche poi mente Adele degli indicatori dico infondono quello del pagamento modesto che sia il segnale più avventati o la domanda Olivier non voglio no
Ne abbiamo da Unipol in cui sembrava che la giustizia si facesse dando le cose come tappi per non più così
Secondo gli piace L'Espresso non potete dagli famiglie cristiane Sudoku amichetti Anna non potendo dagli panorama nessuno si occupa di giardinaggio non potendo fare gli
Perché il mondo del futuro sarà sempre più un mondo no di questo genere individualizzata e rispetto dei colpi degli individui delle singole componenti una parte cruciale lo vediamo in questo caso
E il problema è sempre il fibre no il l'informazione su ciò che noi facciamo molto importante questo
In fondo un servizio personalizzato Cines presente il problema del socialismo solo del comunismo in un altro modo a ciascuno secondo i suoi bisogni
Io non credo affatto che la società che l'UE parte sia finito non è affatto vero sedicente deve cambiare il suo tipo
Di offerta deve cambiare il tipo di cosa accadrà
Non è affatto vero che la società tecnologica
Fra giovani che produce ingiustizie discriminazioni altri ne parlerà noi ne parleranno i sociologi con delle informazioni molto precise e dettagliate come han fatto gli economisti è molto bello che in questo convegno ci sia un elemento scientifico
Ma si deve modellare su delle esigenze precise non si può aprire indiscriminatamente
Quindi anche la società Elettronica che le ingiustizie e i privilegi le immaginazioni nel che missioni ma non non serve la risposta globale indifferenziata
Questo nei servizi pubblici è un problema molto importante
Non serve la stessa scuola perché l'istruzione differenziate pregiata vada a Prima Porta le esigenze
Non serve voglio fa due esempi due esempi banalissima di fronte agli handicappati ed è un esempio tipico di no del vento Chianciano sempre di più nel futuro perché la gente vive più a lungo sui propri tra malattie ciascuno in fondo a un'infinità di protesi
Bisogna costruire ciò che serve no a a uno che pratica un paralitico di di mira a fornire la casa a pianterreno intenderci per cui non non a gradini sanzionamento all'ottavo piano lo mette una volta che c'è che il blackout energetico
Quello di raffinata
E invece ha un sottotitolo dare il videotelefono perché perché perché perché legge perché legge il videotelefono è una cosa adatta al sodo e la casa a pianterreno a a a questo è un esempio e un modello se volete
Grossolano di tutto quello che c'era il problema della adattamento no ai bisogni de del singolo individuo intimidire in un modo molto più individualizzato molto più personalizzato della fortuna
La domanda nasce attraverso associazioni di categoria le infinite associazioni gruppi che ricompongono la domanda e la trasmettono i poteri dello Stato
Un cenno ancora sui valori
Ci sono due tipi di valori che ho l'impressione poiché sono molto importanti uno è fino a dove non è stato importante una io chiamo l'etica della verità
In un mondo nella prima parte del secolo che è stato dominato dalle grandi imperialismo e anche dalle grandi ideologie e quindi dalle guerre di religione ideologie Steno pensiamo alla seconda guerra mondiale allo Shintoismo al nazismo così via
Si era diffusa la concezione politica in cui pagasse la menzogna cioè quello che conta è l'utile politico io posso mentire perché pur di realizzare l'utile politico no
Posso mentire l'enciclopedia Sovietica veniva periodicamente ai schiarita
Cioè si può dire il non vero perché è la meta è tanto elevata che io posso anche no mentire in quanto il fine giustifica i mezzi io credo che questo mondo questa cosa sia veramente in questa fase storica in decadenza perché il nostro mondo è diventato più fragile
I grandi sistemi di ecosistemi sono tutti fragili le conseguenze degli azioni diventò terrificanti di così mensilmente sogno
Di verità accertabile
Aumenta si sta diffondendo nel mondo intellettuale nella politica quella che un tempo era l'etica della scienza lo scienziato ha un atteggiamento verso la verità
In cui anche le code spiacevoli le dice lo stesso non non non cerca di impedire la sua verità che io ho sbagliato
Dico che ha sbagliato dal Trattato e lo scienziato nei quali un suo collega anche figli antipatico anche se se lo posso portare devi supporre che quando l'altra pali tali in buona fede
In buona fede
Mo'se noi avessimo continuato ad applicare le regole della vecchia etica politica vecchia ideologica al mondo moderno vendiamo verso la rovina perché sia unico le centrali nucleari non producono nulla e l'armamento atomico ma niente questa bombe quattro adesso sono frottole
Bisogna sapere le cose vere per prendere delle decisioni assennate e da queste da qui all'eternità sarà sempre doveva se vogliamo sopravvivere la verità diventa un valore ben più importante di quanto non sia nel passato
E l'intellettuale non poteva più essere solo ideologico ma dovrà essere una una molto più simile lo scienziato anche in questo senso in questo convegno la presenza di tanti no scusate voi siete un po'annoiati alla fine ha proferito tanti economisti sociologi ma
Io ci vedo io io non non è un problema di parte è è una noia legata legata al moderno magari faccio il prete parlo almeno la prossima volta ma o però tutto sommato è un segno è un segno positivo
Dedicata
Legata alla all'etica della verità
Che è una cosa che non valido come nostro credo vada molto coltivata anche se anche anche se faticosa e perché molto virgole ed è più noiosa oltretutto
C'è l'etica della responsabilità queste direttive più chiaro vale a dire che ci scusino i ecco responsabile collettivamente delle conseguenze
Delle decisioni che prendiamo non si può ogni volta scoprire scoprire che che non ne avevamo non le abbiamo previsto non si può più dire FIAT giustizia per mondo no non possiamo dire che sia una cosa giusta si fa a qualunque costo non sembra calcolare
Le conseguenze simulare sempre le conseguenze delle cose queste un compito estremamente difficile nel campo del politico
Cioè non in al posto delle rigide pianificazione del Gos Planta intenderci no dove è previsto tutto quello come alcove la continua
Messa a punto anticipazione studio previsione e aggiustamento diciamo che fa pervenire queste una dimensione etica fondamentale lievi tutto il sistema
Io dico del moderno ripeto perché si poteva dire postindustriale e postmoderna ma in fondo il Modena nel moderno
A questo punto con con un ultimo punto divisi in due pezzetti il foglio e poi dopo la differenziazione la frammentazione va bene lo sono meno grazie la differenziazione la frammentazione
L'individuazione no verrà la produzione dell'individuo
Il la la la differenziazione individuale nel
Che che pure rappresenta Tani impressione una risposta vorrei dire naturale naturale fra virgolette perché perché nata è una risposta intelligente alla sfida Nobel di questa epoca
Ai sei anche un pericolo anche se la la crisi della della solidarietà generale
Sì solo migliaia di gruppi negli agli individui con migliaia di Lens e quello che la ricomposizione della solidarietà e in particolare composizione del politico e questo diventa difficile per chi vive ai padri di massa con la tessera in tasca che gli dice leggo sul giornale quello che devo pensare grave allora la solidarietà anche più facile ottenere
Ma
Ma ma quando invece la gente differenziata cioè c'è il governare degli gradiente tutta livellata e e che e che prende le informazioni da un'unica emittente perché legge un suo giornale è più facile che governare come te ad accogliere tutta diversa perché qua dalle cose più incredibilmente diverse e che pensa con la sua testa e questo è il e il problema
Per fortuna è una crescita queste ma comporta dei problemi tutte le cose c'ha due facce Cina una positive anche quella negativa una questa questa è un'epoca in cui i movimentisti si frantumano quali tutti gli ultimi movimenti proprio dei supera partiti
Hanno prodotto no tanti
Prima il femminismo ha frantumato gli ultimi atti del femminismo e la frantumazione ulteriore anche di quei gruppi che avevano aderito al PCC vediamo l'UDA oggi no che ci sta
Separando sono per perché perché non ce la fanno a tenere insieme tutto una cosa eterogenea ribollente perché riverse perché moderna in fondo questo è il senso pagheremo terra
Ora però c'è il problema punteremo sulle politica
Di qui in fondo è qui il la giustificazione
Teorica empirica che lungo tempo dei tentativi
Di inventare istituzioni che costringano no che ok ok che che impongono
Determinate ricomposizioni e camminate scelte in questo caso concreto se dedicata a questo compito di ingegneria no costituzionale dove il lavoro non è come come stringe insieme al sette sempre per la vita dalla culla alla bara
Degli individui in una chiesa ma come invece inventare delle situazioni in cui la diversità
Riesce a esprimere leadership riesce a produrre volontà politica riesce no a combinare proprio a creare delle coalizioni nel tempo dove la dimensione tenta cruciale
Come il tempo importante della nostra vita perché non è uguale a ciò che ho deciso adesso dovrà essere cambiato
Allora questa questo questo elemento diventa fondamentale e non io non è soltanto certamente un fatto italiano ma chi lo pone in Italia vuol dire che sta già guardando a quello che a rivedere il futuro stiamo già guardando i forse mi al prossimo decennio no hanno tante anche dopo soltanto in questo modo la conservazione delle strutture passate purtroppo non può essere non non non non non può essere mantenuto
In realtà ed è in questo quadro che dal punto di vista teorico
I teorici della politica oggi sto pensando che amico Salvatore Veca Monti e molti altri stanno dando una grande importanza al neo conta attualismo no si riscopre l'occasione del popolo di contrattualistica
Ora qui è un po'è un po'fosse un mio pregiudizio fosse la mia concezione sociologica politica o se volete anche filosofica che mi che mi McKee mi crea un po'di diffidenza o diffidenza anch'io ho espresso anche nel mio ultimo libro
Misura forse anche eccessiva
Io io io credo che in realtà il contratto il contrattuali Isma'funziona se c'è dietro qualcosa della solidarietà collettiva ci sono già dietro va be'i valori collettivi
Lo si vede oggi in Europa dove la mancanza hanno delle dei valori collettivi della solidarietà il contratto diventa in realtà una faticoso negoziato
Meschino voi dove dove dove non c'è più nessuna nessuna nessuna possibile
Dove non si esce dal mondo dell'utile ed anche dalle sue dalle sue miserie ma il politico il sociale non possono affidarsi soltanto a a a a questo occorre sempre dietro le cose se non c'è un movimento che è in atto cupo
Recuperare della della forza dei movimenti sempre quella quella dimensione ideale tra dimensione utopia quella dimensione di speranza per la dimensione notizie
Vitale quei valori che poi sono i valori sempre rinascente nella storia dell'Occidente e che noi abbiamo no depositato come non soltanto noi per fortuna perché son poi valori comuni del patrimonio di tutta la nostra civiltà
E l'uguaglianza all'autenticità alcuni abbiam visto la verità la spontaneità alla dedizione non la generosità questi valori solidaristici su cui soltanto poi alla fine no si può fondare una vera civiltà grazie
Dopo la relazione di Alberoni la cui qualità è stata sottolineata dalla lunghezza di questa applauso introduciamo la serie degli interventi dei contributi il primo dei quali è di Antonio Landolfi della direzione del partito
Care compagne cari compagni
Ascoltando poc'anzi
Lucidissimo intervento di Alberoni
Mi sono rafforzato nella convinzione
Che in un certo senso il ragionamento che ispira
La proposta di programma
Cioè quello del passaggio
Dal concetto di stato sociale al concetto di Società sociale
Debba essere
Prove sciatto
Nel senso che noi
Abbiamo paradossalmente ed emergeva anche
Nel discorso di Alberoni oltre che nella relazione di ieri di Reviglio e di altri
Abbiamo ormai nel nostro Paese come tutti i Paesi
Che si definiscono a capitalismo maturo
Una socializzazione la società
Nel senso che paradossalmente
Oggi la società
In modo spontaneo
Finisce per trovare
Quindi canali di solidarietà complessiva
Che soprattutto sul piano materiale sul piano economico
Si traducono del rilievo che faceva il documento dolcezze
Che ha fatto ieri
In modo magistrale Franco Reviglio
Nel fatto che attraverso
La crescita delle entrate fiscali e parafiscali
La collettività si paga
Tutti i servizi
Dalle spese sociali alla difesa all'istruzione
E quindi la collettività non è in debito verso lo Stato
La collettività è in credito verso lo Stato
I pensionati non sono
Dei postulanti o dei farabutti che rubano la pensione tranne qualche caso che naturalmente esiste
Sono creditori nei confronti lo Stato
La collettività si paga le spese per l'istruzione la collettività si paga le sue spese sanitarie al di là del discorso
Sullo spreco e sull'efficienza del modo in cui vengono poi realmente prestati questi servizi
E quello che manca nel nostro Paese e invece lo stato sociale
Ed hanno ragione coloro i quali hanno anche già affermato da questa tribuna
Che noi abbiamo avuto in Italia lascino statura dello stato sociale
Abbiamo avuto lo Stato assistenziale lo stato di internare lo Stato lo spreco postato della mano pubblica
La strada la mano pubblica
Che il reclamo a forme di assistenza continua attraverso i fondi di dotazione alle imprese pubbliche lo stato deficitario nostro settore produttivo che reclama il contributo dell'assistenza attraverso la cassa integrazione
Noi non abbiamo avuto ancora
E ci affrontiamo a costruirlo
Sulla scorta sulla scia delle esperienze
I grandi partiti socialisti l'Europa occidentale
A costruirlo
Con trenta con quarant'anni
Il ritardo facendo tesoro anche delle esperienze
Compiuto sul piano programmatico sul piano politico dagli altri partiti socialisti
Europei
Ecco perché io ritengo che sia opportuno
Cancellare le tentazioni
Di quella sorta di critica doverosa stretto stato di sicurezza lo stato di assist lo stato del benessere bene essere come dice Eric Fromm
Non del beniamino del bene essere
Che sono critiche di segno massimalista di destra e di sinistra
Ispirato da un lato dalle teorie Vuitton Dior con loro di di offre
Dall'altro daino detta visti
Americani o dei neo comunisti francesi io credo che abbiamo fatto bene
I socialisti francesi a respingere questo tipo di critica
Che abbiano fatto bene i socialisti francese a entrare in una polemica aperta nei confronti dei neo e comunisti dell'epoca vista Roviano
Tenendo presente che troppe volte abbiamo sentito tutti da citare il De profundis sullo Stato sociale
E questo de profundis per fortuna
Poi si è azzittito
Certo c'è un elemento di fondo che va considerato
Che
Mette in in movimento situazioni di crisi
Dello stato del benessere
Ed è quello che risacca tali è indicato con grande lucidità e con grande precisione
E l'aumento della popolazione complessiva
Che certamente comporta una maggiore difficoltà a realizzare politiche a situazioni di pieno impiego
E che dall'altro comporta
Non più un interesse
Dice a mio avviso molto efficacemente Attali non più l'interesse del sistema ad esempio a preservare la forza lavoro come
Elemento produttivo complessivo del sistema
Ma affare della forza lavoro
L'oggetto di quello che a tali che gli altri socialisti francesi chiamano il Grand afferma
Il mercato
Della salute
In cui l'uomo
E portato a meccanizzata e se stesso
Come sbocco di una crescita complessiva è enorme
Crescita complessiva enorme
Dell'industria della protesi sostitutiva
Del corpo umano dei farmaci
E di tutta
Una serie di prodotti che trovano uno sbocco in questo grande mercato
Della salute
Io vorrei concludere visto che il tempo
La disposizione passato rapidamente
Vorrei concludere con un richiamo e mi sembra di dover fare
A questa tribù
Questa conferenza il grande assente mi è sembrato essere il Mezzogiorno d'Italia
Noi andiamo
Ancora una questione meridionale
Gli ultimi dieci anni sono stati un decennio nero per il Mezzogiorno d'Italia
C'è stato
Un road map la situazione economica sociale e civile
In questa zona del nostro Paese
Tant'è vero che gli ultimi indicatori sociali ed economici ci danno
Un abbassamento del reddito pro capite delle regioni meridionali alla metà circa della media del reddito pro capite le regioni settentrionali
è vero che ci sono fenomeni di disgregazione sociale e civile è vero che c'è la mafia è vero che c'è la camorra
Ma la risposta
Anche se necessaria per certi aspetti non può essere data soltanto dai super prefetti militari che probabilmente ci debbono essere la risposta deve essere politica la risposta deve essere innanzitutto
Di natura sociale e culturale
Risposta politica perché siamo convinti
Il Mezzogiorno ne soltanto mafia camorra disgregazione sociale e civile
Il Mezzogiorno ha in sé forza disponibili attive
Voglio giocarmi sin dalla prima cultura nelle università membre forse politica
Sulle quali possiamo
Fare un verbale
Per rilanciare un nuovo meridionalismo socialista e purtroppo a mio giudizio mi apparso latitante in questa conferenza
Ringrazio Landolfi anche per aver rispettato i dieci minuti convenuti e do la parola con la dire di rispettare temporalmente la stessa misura a Pierluigi Severi vice Sindaco di Roma
Nell'Italia che cambia
Un posto di riguardo
Ha certamente il tema degli orientamenti culturali e l'ha avuto anche qui questa mattina con l'autorevolezza anche di una relazione presentata ci in modo chiaro
Da Alberoni
Alberoni ha parlato e ha detto che non serve una risposta globale indifferenziata
Kojo sono molto d'accordo
Su queste affermazioni
E non è un caso che proprio in questi mesi sia al centro dell'attenzione del paese della stampa una confronto polemico una discussione
A mio avviso assai seria a sinistra sul protagonismo culturale degli enti locali su quello che è emerso nel corso di questi anni
A livello locale
C'è il rischio che attraverso le iniziative culturali degli enti locali vi sia un processo di nuova omologazione
Di offerta indifferenziata
Di globale ismi che dovevano essere dovrebbero essere superati si tenta di dare un'immagine nell'interpretazione
A questa polemica questo confronto di tipo soltanto di potere
Io ritengo che questo confronto sia fa il serio
E che sia avvenuta maturazione oggi esplode in modo evidente un equivoco sulla cultura sorto prima
Nel mille novecentosessantotto quando si esaurirono molti temi della resistenza e si aprì una crisi irreversibile dal marxismo del nesso strumentale tra politica e cultura in quegli anni
Animati da utopia generosa insofferenza sincere sul tema Della Porta politica e cultura si afferma che cultura e ciò che si è non ciò che si sa per cui cultura era l'Assemblea il movimento lo sciopero la vita insomma
Tutto in parte è vero sì si intende cultura
In senso antropologico a patto però che forse risolto allora e che sia risolta oggi non lo è certamente del tutto il problema della conoscenza
E cioè la capacità di capire quali sono le reali spinte gli reali orientamenti culturali della nostra società il risultato tra sessantotto settantasei
è stato una sbornia che potremmo definire di ideologismo
In Peraro nel manicheismo la retorica dell'anti sistema
Signora non le mille movenze culturali in però l'impotenza interpretativa attraverso la lente ideologica di una realtà che era invece riversa e tumultuosa mentine sviluppo
Vi fu la conseguente subalternità culturale di vasti settori della sinistra proprio mentre la si voleva negare ci ricordiamo tutti che era all'epoca del controllo del quella contro informazione racconta i contro consumo dalla contro nel contro il piano dei circuiti alternativi perché richiamo quel periodo
Perché tutto ciò che ha influenzato e sta influenzando le scelte culturali delle giunte di sinistra dal sessantasei in poi
Perfetto
Di una condizione finanziaria riversa le spese culturali non sono più grossi facoltative danni per effetto di un'assunzione di responsabilità soprattutto da parte del Partito Comunista dei grandi centri insieme a noi urbani
Per fatto probabilmente anche di una ricerca spasmodica d'un consenso facile bene quelle scelte hanno influenzato
Le scelte che stiamo compiendo oggi quell'equivoco pesa ancora
E però in modo paradossale in modo capovolto di centottanta gradi si è gettato alle ortiche la dottrina assolutistica il massimalismo siede rifiutato il manicheismo la subalternità alla cultura antisistema
Della scuola Franco Portese dei dei messaggi di Marcuse Horkheimer non se ne parla quasi più
Anche giustamente dopo una furibonda è sbagliata guerra ingaggiata contro l'avversario di classe l'industria culturale e i mass media
Sì è recente ha registrato un repentino passaggio nel campo dell'avversario qui sta il paradosso dalla contro informazione dal contro consumo si è passati al più sfrenato consumismo istituzionale con la convinzione o talvolta pare rassegnazione
Che sia pure attraverso una festosa e riccamente addobbata serie di manifestazioni la partecipazione delle masse
Avrebbe saputo esorcizzare i riti collettivi e libertari tutto quanto di alienante volo Ganthet veniva invece veicolato dai mezzi dell'industria e dei mezzi di informazione dall'industria culturale ebbene questo qui poco va una volta per tutte chiarito anche sul terreno del protagonismo
Degli Enti e culturale degli Enti locali dall'ideologia anti consumistica non si può passare al consumismo istituzionalizzato agli assessori impresari
Nessuno rifiuta moralistica mente l'effimero la pesca il gioco ciò che si deve temere rifiutare e l'effimero elevato a modello il valore dello stare insieme come valore assoluto al posto del conoscere per capire al posto di un progetto culturale che privilegi la ricerca e la sperimentazione come diceva Alberoni e non soltanto il consumo e quindi anche
E tu pubbliche iniziativa privata nel settore dello spettacolo nel rilancio delle istituzioni culturali nel rio qui libro tra consumo e produzione tenuto conto che gli enti locali ormai solo soggetti economici
E quindi influenzano il mercato come clienti anche come protagonisti attivi il mercato dell'informazione dell'audiovisivo e complessivamente le scelte e gli orientamenti culturali
E Alberoni ha parlato anche di un'altra cosa che io ritengo molto importante
Ah definite all'etica della verità ebbene io leggo sull'Unità in questi giorni di angustie del riformismo queste l'espressione più volte ricorse negli articoli apparse sull'Unità
Ebbene se applichiamo l'etica della verità a cui ci richiamava Alberoni
Io mi chiedo cosa c'è di più contraddittorio in qualche modo lo dico con uno spirito fraterno e sereno di più in qualche modo ipocrita di un partito comunista che da un lato e proteso a sostegno di un'angusta spettacolarizzazione nelle grandi città
Dall'altro impegnato in una politica generale imbevuta di rancorosa tradizione anti riformista
Di fronte all'ostentata diversità del Partito comunista all'austerità berlingueriana
Alla moralistica litania dei peccati della società che il Partito comunista in alcune sue espressioni fai che da talvolta la soluzione la sensazione di essere più una confraternita di frati Zoccolanti che un partito politico
Rispetto a questo cosa c'è di più contraddittorio se non la varare questo con anche la cultura dell'effimero
Allora leggendo ciò che ha detto
Efficacemente Miriam Mafai sulla Repubblica e lo leggo
Basta guardare cosa è Rimini una città dove io che ogni casette è stata trasformata in pensione o di pensione in albergo
Dove i bagnini operai contadini e donne di casa si sono trasformati nel corso degli anni in moderni imprenditori e dove un occhio al portafoglio e un occhio alla grande patria del socialismo la maggioranza continua a votare del Partito comunista
Io pongo un altro interrogativo il PC è finora riuscita a conciliare a Rimini e finisco e Mosca
Quindi due scelte in qualche modo incompatibile inconciliabili sempre nome del marxismo leninismo gli uni a dire ideologia anti riformista
Ebbene questa una sintesi Brida io credo che sia soprattutto una scritta schizofrenica che ha potuto reggere
Perché la sinistra è stata per troppi lunghi anni influenzata da una cultura anti riformista ecco perché la nostra presenza l'iniziativa del PSI
Nella società italiana a mio avviso è garanzia di un riformismo adulto che rifiuta l'arma della demagogia
L'arma dell'ideologia ed usa quella della politica che cultura quando cerca di capire il mondo e di cambiarlo
Ascoltiamolo dà un contributo di Aldo assessore consigliere comunale di Torino sito e farebbe per pene vice presidente nazionale dell'ARCI
Il grande sforzo e pensa di senza azienda in questi giorni a Rimini merita una particolare attenzione
Non soltanto per l'analisi e le proposte concrete che in questa Assise si stanno elaborando e che vengono trasmesse attraverso i mass media tre sui giornali al Paese
Ma in quanto questo convegno programmatico è secondo me il segno più identificabile di un processo che certamente iniziato con il Progetto e con il congresso di Torino caratterizza e distingue il Partito socialista nella sua azione politica di questi anni
La consapevolezza che l'Italia in sé tutte le potenzialità e le possibilità per un cambiamento che nel segno della libertà e del socialismo sia sinonimo contemporaneamente di sviluppo di modernizzazione che gli stessi elementi della crisi
Della crisi che stiamo vivendo la crisi importante che viviamo da un po'di tempo alcuni certamente specifici della realtà italiana
Altri simili a quelli presenti in tutte le società industriali avanzate sono ad un tempo un duro e importante segnale a cui rispondere
A guidare una prospettiva di soluzione di cambiamento ma sono e devono diventare un elemento di stimolo e di confronto utile nella trasformazione spessa
Partendo proprio da questa consapevolezza si sviluppa l'azione e la proposta che il nostro partito sta facendo per uscire da una certa politica dell'emergenza con la quale dal dopo John dal dopoguerra ad oggi si è tenuta bloccata sia da parte di cattolica di forte cattolico moderate sia da parte della cosiddetta sinistra di classe la Società italiana facendola vivere in un clima di costante ricostruzione
In un clima di gestione dell'immediato di gestione del provvisorio un provvisorio diventato quali sembra definitivo
Che ne ha di fatto bloccato le reali possibilità di sviluppo
Due esempi siamo passati dallo spauracchio della congiuntura che ha aggiunto sul che che hanno hanno ucciso sul nascere
Nella culla ancora il centro sinistra dica con suo grande progetto riformatore allo spauracchio dell'emergenza economica e istituzionale per l'unità nazionale
E questa io credo la reale portata importanza era proposta politica del PSI
Quando sceglie come ha detto Covatta nella sua introduzione di confrontarsi con la grande sfida dei prossimi anni lo sviluppo delle tecnologie avanzate e processi in corso definiti dallo stesso Covatta della terza rivoluzione industriale
Nella consapevolezza delle difficoltà di questa azione ma anche dalla necessità di governare questi processi
Una visione sconfiggendo sconfiggendo in questo modo una visione dei fatti molto diffusa in Italia e anche forse e in particolare in alcune forze della sinistra del progresso come elemento demoniaco di disumanità azione portatore dei mali individuali e sociali e non come possibilità momento strumento dell'uomo al servizio dell'uomo
Accettare la sfida di quel Nuovo Rinascimento del mondo occidentale di cui parlo Alberoni non molto tempo fa
E per i socialisti avere la consapevolezza che proprio in questo modo si riafferma nel ventesimo secolo la centralità dell'uomo del suo essere capace di sentimenti portatore di valori e produttore di idee e di conoscenza
E necessario oggi un grande sforzo culturale politico che sappia mobilitare tutte le energie del Paese per quella guerra della conoscenza e delle idee
Che sta al mondo del Duemila come la guerra del fuoco agli albori dell'evoluzione dell'umanità
Il nostro partito ha affrontato questo tema in un convegno a dicembre organizzato dal club dei Caraibi e ha cercato di dare una risposta
Alain ed equa pezzi da della politica che in nel settore sopra otto della cultura dell'informazione della conoscenza in Italia si sta facendo con il Manifesto della cultura nel quale sinteticamente in dieci punti sono esposte le proposte socialiste di cui centrale quella di un ministero per la cultura
Che va proposta che va proprio nel segno della governabilità del cambiamento che racconta cioè tutte le competenze oggi disperse in dieci undici non ricordo dodici ministeri e divenga un momento centrale di coordinamento e di propulsione in questo settore
Che è un po'occorre non dimenticare vedrà impegnati nel due mila circa i due terzi del prodotto nazionale lordo dei Paesi industrializzati avanzati
L'Italia lo ha affermato l'altro giorno da questa tribuna in modo forse più autorevole il ministro Lagorio è una grande nazione io voglio aggiungere un grande paese
è un grande Paese e gli italiani sono un grande popolo un grande Paese non soltanto per le sue tradizioni e per la sua storia ma anche perché racchiude nel suo territorio piccolo Grandi e proficue diversità un paese variegato diversificato economicamente e socialmente
Territorialmente e Conte oralmente disegnato dalle sue mille zitta
Un grande popolo un grande popolo portatori di culture diverse molteplici valori e interessi capace proprio per questo di grandi potenzialità creative
E questa è l'Italia a cui noi facciamo appello per il cambiamento
E soltanto garantendone la possibilità reale di espressione di confronto dialettico e costante di confronto e di conflitto anche delle differenze delle diversità delle sue molteplici potenzialità si potrà garantire la libertà e la democrazia e si creeranno le condizioni e le occasioni del progresso
E in questo quadro e allora estremamente importante ruolo che l'autonomia locali anche e soprattutto in merito alla politica culturale
Del nostro Paese
Avranno sapranno giocare sapranno svolge e infatti attraverso i canali e le strutture del decentramento istituzionale da noi socialisti come anche battaglie imposto in Italia che possono e devono essere recuperate garantite
Le diverse specificità e vocazioni culturali confrontate poi con i nuovi fermenti e movimenti culturali con le nuove proposte che vengono dal Paese
Oggi gli enti locali regioni finisco subito
Regioni comuni province disperdono centinaia forse migliaia di miliardi in una vacanza oltre a tutto legislativa manca infatti la legge attuativa del DPR seicentosedici per lei
Funzioni culturali molte energie disperdono energie disperdono denaro in interventi cosiddetti culturali ma che spesso sono dei dei qualificati interventi pedagogico educativi assistenziali
E nel migliore dei casi mere distribuzioni di consumo culturale di massa
Creando in questo modo una divaricazione sempre maggiore fra il consumo culturale Massi ficcato e molto spesso passivo e una incapacità e impossibilità di produzione culturale autonoma
Non è certo in questa Assise che devo spiegare come la reale democrazia si fondi su un pluralismo di produzione culturale ed incerto di consumo culturale
Elemento fondamentale di tutti gli stati totalitari di destra e di sinistra
Molti sono gli esempi Torino città in cui opero è un esempio concreto di questo basta vedere il bilancio il bilancio delle iniziative culturali in genere tocca i venticinque miliardi per le grandi manifestazioni abbiamo cinquecento milioni
Per l'animazione nelle scuole nei quartieri spendiamo quattro miliardi
Bisogna allora svolge un'azione importante anche uno sforzo uno sforzo per rivitalizzare le istituzioni culturali
Per togliere un intervento massiccio troppo massiccia e diretto che i Comuni lo diceva prima sederi attraverso gli assessori impresari stanno facendo in questo settore
Bisogna soprattutto impegnare le risorse in un momento in cui le risorse a livello centrale e decentrato devono seguire delle priorità specifiche rispetto alle tesi di cambiamento e di sviluppo che in questo convegno si sono nei giorni che sono passati evidenziate
Affinché questi soldi dicevano vengano sperperati in questo modo ma vengano recuperati ad una funzione di maggior capacità produttiva dei cittadini inventando
Dove è necessario nuove istituzioni culturali inventando un nuovo modo di essere dei gli enti locali come coordinatori propugnatori propulsori di una capacità di intervento culturale che veda al suo interno i diversi momenti istituzionali pubblici e privati interessati che presenti sul territorio occorre occorre aumentare le capacità dell'associazionismo e della cooperazione dei privati stessi
Molte sarebbero ancora le proposte che si potrebbero fare
Credo comunque che la linea sul quale ma il nostro partito si deve muovere sia questa per dare da un lato una risposta adeguata a quella sfida tecnologica di cui parlavo in partenza ma nel contempo per rispondere alle esigenze di quel nuovo umanesimo che certamente e la nostra è la nostra politica la nostra il nostro cavallo di battaglia e che rimettere al centro l'uomo con le sue parole capacità le sue potenzialità la sua voglia di essere felice
Di essere se stesso in un mondo che come ricordava Alberoni e complessa e nel quale ciascuno di avere la possibilità di ricercare il propri autonomi momenti felicità
Abbiamo un calendario fittissimo di relazioni gli interventi ora per mettere ordine in questo calendario che si preannuncia
Così abbastanza fitto di cose da dire che da scontare
Io spero che non mi vorranno gli allevatori quanti si prepararono a intervenire sì
Alla Pro
Sì Marsili dei termini convenuti dalla mezz'ora per i datori e dei dieci minuti per chi interverrà io sono erano tre volte il campanello perché si dispongano ad abbreviare eventualmente i loro rispettivi interventi
La parola Beppe Attene vice presidente nazionale dell'Arci si prepari il relatore Luciano Gallino
Vedete capita spesso di pensare
Che se i nostri ortodossi progenitori
Quelli che ricordiamo in quest'anno al novantesimo avessero potuto sapere
Di quanto lo sviluppo futuro della società avrebbe cambiato le loro convinzioni e le loro concezioni anche sui modi e sui canali di formazione della coscienza individuale
Noi tutti avremmo probabilmente oggi
Partiti diversi una diversa forma stato diverse idee sul rapporto cittadini politica poteri noi avremmo in una parola una diversa cultura politica
Ma così non è stato è ancora oggi anche la cultura politica del PSI che pure il partito che massimamente operato per la modernizzazione anche essa continua talvolta ad essere venata da elementi di populismo ho incontrato una più dice il generale difficoltà
Ad accettare appieno i problemi regole che la società nel suo cambiamento ci propone
Ciò che a me pare maggiormente in crisi e l'idea che tutti noi abbiamo per lunghi anni gelosamente protetto che la coscienza individuale sia il frutto o della collocazione di classe o del processo formativo ufficiale o meno che l'individuo subisce o magari di tutte e due le cose assieme
Nella riduzione a questi due canali del processo di formazione della coscienza stai io credo il limite del movimento operaio come noi lo conosciamo oggi
Oggi infatti accanto al sistema produttivo con la divisione in classi e ceti che ne deriva
E a quello formativo inteso del più generale senso l'acquisizione delle conoscenze si colloca alla pari il complesso universo che comprende tutti i rapporti fra gli uomini non direttamente con l'omicidio
In cui si formano e si scontrano i più vari pari e pareti e pensieri attorno al nodo individuo e società
E l'universo in cui contemporaneamente si collocano il sistema della comunicazione e i problemi che esso suscita nella società
In cui contemporaneamente si colloca il più vari esprimersi di bisogni valori convinzioni opzioni di natura né sindacale né strettamente politica
Qui giace il senso di paura rispetto ai futuri destini dell'umanità e l'insieme delle scelte etiche che ogni giorno la storia ma anche la cronaca individuale ci impone ma qui si agita anche quel radicato senso di malessere che ci prende quando riflettiamo alla rozzezza con cui la sinistra italiana in massima parte il PC
Ha ignorato e distrutto in anni facili schematismi i problemi del rapporto con la scienza e la professionalità essi diventano oggi esplosivi
Come non è facile per un professore di liceo accettare a fondo l'idea che la lettura leopardiana che impone ai suoi allievi ben poco influirà sulle giovani coscienza destinate a formarsi in mezzo a un assai più variegata congerie di stimoli
Così per i partiti e quindi anche per il nostro partito è talvolta difficile ammettere l'esistenza di questo universo parallelo
Esso purtuttavia esiste è dell'universo della cultura di massa della coscienza diffusa dei movimenti va merito dei socialisti avere iniziato da soli ai spronarlo
A dimostrazione tuttavia della difficoltà con cui ancora tutti lo affrontiamo sta una diffusa definizione in negativo di questa sfera come una sfera diversa dalle altre
Parlo qui dal concetto di tempo libero parlo delle sue variazioni ideologiche del tempo di non lavoro e del tempo liberato
Riappare qui sotto alla mediazione concetto tempo
Il riconoscimento di tale sfera solo in funzione delle due storicamente dominanti conosciute poiché ciò è concettualmente sbagliato e politicamente assai pericoloso
La sfera dei movimenti e della coscienza diffusa va riconosciuta e accettata come ulteriore fondamentale canale autonomo di formazione delle coscienze e quindi del consenso politico
Così del resto non potrebbe non essere per i socialisti che è più forte di tutti hanno nella loro cultura l'idea dell'autonomia della società civile dalla società politica
Tutto ciò pone oggi e porrà domani in maniera anche più decisa la questione di un nuovo sistema di rappresentanza per culture opzioni che in questa sfera nascono è che non sono direttamente sussumibili nella sfera politica
Qui sta su questo nodo la crisi del partito radicale il partito vanamente ponte tra la società civile e l'istituzione che scopre a sue spese che questa è una tigre che nessuno cavalcare strumentalizza
Questa anche la crisi una parte considerevole della crisi al Partito Comunista che vede smentita la sua storica convinzione sulla natura ideologica dei movimenti
E paga duramente l'aver escluso dal suo universo conoscitivo tutto ciò che gli appariva conflittuale modernità qui sta anche per noi in primo luogo l'idea di una grande riforma che ricostruisca un sistema di rappresentanza e nuove adeguato alloggi Carrie assegni compiti a tutti poiché noi ben sappiamo che una società e non riesce a far esprimere tutte le sue opzioni è una società malata ma una società in cui su partiti e sindacati ricadono compiti non più loro è una società ingovernabile io ho finito voglio solo dare ancora una sensazione noi abbiamo superato e largamente superato la maledizione storica del socialista che scuote l'albero e non raccoglie i frutti
Credo che possiamo ora incominciare a lavorare duramente perché non accada mai più che i pezzi di modernizzazione che abbiamo l'orgoglio di introdurre la società ci si è rivolti no contro come nel passato e purtroppo talvolta caduto grazie
Grazie al pene
Ed ora compagni di seguito un due relazioni
Quella di Luciano Gallino cala di Alberto Martinelli
Luciano Gallino
Titolo della relazione la nuova organizzazione sociale del lavoro
Quando si parla di organizzazione del lavoro il pensiero corre inevitabilmente all'industria
E in particolare la fabbrica alle macchine operatrici alla catena di montaggio
Viene naturale di ferirsi in altre parole alla organizzazione tecnica del lavoro
Forse al modo in cui lavoro è suddiviso tra mansioni ruoli differenti nella gerarchia aziendale
Programmato e controllato nelle numerose fasi che portano un prodotto finito
Questa nozione di organizzazione tecnica da lavoro
Appare oggi insufficiente per comprendere i mutamenti che si vanno delineando nel mondo del lavoro
La collocazione spesso del lavoro nell'insieme dalla vita sociale sono i rapporti tra lavoro studio vita familiare e tempo libero
Il diffondersi di nuove forme di lavoro non istituzionale e di lavoro plurimo
La domanda per una e in considerazione apicale della distribuzione del tempo tra lavoro e non lavoro
La nuova distribuzione del lavoro tra i sessi le classi di età e altri ancora gli elementi che vanno considerati come non minore attenzione immaginazione dell'organizzazione tecnica del lavoro
Quest'ultima conserva accorsa aveva cento un'importanza centrale ma è necessario affrontare non lo studio al cambiamento nel quadro complessivo dei suddetti elementi ai quali io mi riferisco per semplicità col termine di organizzazione sociale del lavoro
Al presente l'organizzazione sociale del lavoro in Italia è sotto tensione caso del contemporaneo manifestarsi di fattori tecnici economici umane di diverso segno alcuni dei quali stanno già introducendo in esso notevoli mutamenti
Altri che potrebbero facilmente sfociare mutamenti positivi qualora si realizzassero interventi politici contingenti
Altre ancora suscettibile invece di bloccare o anzi di far regredire i mutamenti in corso pur positivi
Ove non siano a voi una politica del lavoro di lungo periodo capace di raccogliere forze sufficienti per contrastarle
Esaminiamo brevemente questi fattori di mutamenti insieme con le conseguenze gli aspetti positivi e negativi che paiono atti a produrre
Da un punto di vista generale si può dire che il progresso tecnologico stia oggi premendo per ridistribuire è distribuire il lavoro nello spazio mentre gli individui premono soprattutto allo scopo di redistribuire
Il il loro lavoro nel tempo
La distribuzione del lavoro non lo spazio e quello del tempo non sono di per sé incompatibili ma nemmeno si possono collegare senza problemi da secoli dire officina Officio stabilimento o amministrazione
Significa riferirsi ad uno spazio coperto di qualche decina centinaia o migliaia di metri quadrati nel quale sono concentrati decine centinaia o migliaia di lavoratori
L'organizzazione tecnica i flussi di comunicazione i rapporti interpersonali le strutture gerarchiche le relazioni sindacali
Sino ad oggi predominanti sono connaturate a tale concentrazione nello spazio d'un singolo edificio o di edifici contigui
Vai sviluppi della tecnologia stanno già operando una evidente de concentrazione delle forze di lavoro negli impianti esistenti
L'automazione dei processi di produzione Conti
Depositi produzione continua consente ad esempio deve laminatoi lunghi centinaia di metri ai quali lavorano non più di sei otto lavoro lavoratore per turno
La popolazione dei montaggi di una sfoltita drasticamente
Dall'effetto combinato del meccanismi di assemblaggio automatico
E dall'impiego sempre più esteso di circuiti elettronici per sostituire congegni elettromeccanici composti da decine di parti
Interi reparti sono soppresse da proposte altre automatismi
Dove si affermano queste tecnologie
Gli impianti rimangono magari di migliaia di metri quadrati
Perché le dimensione il movimento dei prodotti dove chiedono o perché l'investimento non è stato ancora ammortizzato ma il numero dei lavoratori presenti in essi si riduce a poche unità il passo successivo e la scomposizione della produzione il unità territoriali minime
La tecnologia peraltro anche indicazione di
Forme di organizzazione del lavoro uno spazio diverso dall'officina
Diverso dall'officina con un numero minimo di addetti
L'automazione dell'ufficio mediante l'uso integrato di vari tipi di mine computers
Preannuncia a breve scadenza uno sfoltimento perentorio
Di segreteria partiti di dattilografia di contabilità tetti amministrazione
Al di là dell'ufficio automatizzato
Informatica e telematica prospettano la possibilità di un decentramento
Dei resti non automatizzati di di lavoro mentale presso il domicilio dell'impiegato del dirigente
E di nuove figure di lavoratori autonomi
Che lavorano presso visse le informazioni le trasmettono via cavo che ai clienti pro il così detto ufficio diffuso
Venne così a sovrapporsi ed a confondersi con i nuovi tipi di lavoro a domicilio sinché si possibili e attraenti dal progresso tecnologico
La riduzione dei costi per unità di prestazione di qualsiasi tipo di macchina automatica
Consente oggi di acquistare o noleggiare e aveva in uso ad una famiglia qualsiasi
Appagati di alto livello tecnologico la cui diffusione sta rapidamente soppiantando in molte zone i lavori manuali a bassa tecnologia che in molte zone caratterizzavano il lavoro a domicilio
Quindi grandi impianti con un numero minimo di lavoratori spesso fisicamente isolati
Piccole aziende modulari tecnologicamente sofisticate ciascuna delle quali assicura una fase produttiva singola in base a un programma centrale
Il lavoro d'ufficio diffuso sul territorio e mediato dai lavoratori e da reti telematiche
Il lavoro a domicilio ad alta tecnologia
Sono queste è alta incidenti che conviene prepararsi ad affronta quali interessi produrranno tra i lavoratori coinvolti
Quale tipo di solidarietà sindacale potrà stabilirsi tra loro e con quali mezzi
Come cambierà la loro qualità della vita
In questa sede mi limiterò a rilevare che la atomizzazione spaziale del lavoro
Tende di per sé se non contrastata in qualche altro modo a subordinare lavoratore di qualsiasi tipo di qualsiasi livello all'esecuzione per quanto autonoma intelligente di piani oggetti o Programme elaborati da altre fra
In misura assai maggiore che nel passato
L'unica le nuove tecnologie si caratterizzano per il fatto che i momenti creativi e cooperativi del lavoro
Sono quasi interamente concentrati nelle fasi di programmazione
Sia questa intesa nel senso lato di articolazione temporale di un progetto nel senso stretto di un programma applicativo che governerà un elaboratore o una macchina operatrice
è la programmazione ad esige la presenza contemporanea di più individui
Nello stesso luogo e ai chiedere tavole più elevate capacità intellettuale e professionale
La redistribuzione del lavoro nello spazio tende presto perciò a riproporre in forme nuove
Forse più difficilmente arginabili
La tradizionale separazione tra ideazione ed esecuzione del lavoro
Ma più ancora che la questione tecnica ed economica per la redistribuzione del lavoro lo spazio si manifestano oggi
Diffuse domanda individuale per una redistribuzione del lavoro nel tempo
Non è semplicemente una questione di orari
Ciò che è in gioco è la collocazione del tempo di lavoro nella giornata nella settimana nell'anno e nell'arco dell'esistenza
Occorre qui confutare ripassaggio ancora una volta l'opinione corrente per cui masse di individui indi specie il più giovane gli appartenenti alle ultime leve tendono nel nostro Paese a lavorare sempre meno
Sia come orario settimanale sia come anni di lavoro nel corso della vita
Tutti gli indici di cui si dispone dico il contrario è in aumento lavoro regolare tra gli studenti delle medie è diffusissimo lavoro tra gli studenti universitari
L'orario di lavoro effettivo nella maggior parte dell'industria dei servizi del settore agricolo continua a essere quaranta ore quando supera tra due tre milioni di lavoratori di tutti i settori produttivi svolgono regolarmente un secondo lavoro è in aumento dopo tre pensionati
Spesso gli atteggiamenti e comportamenti che vengono spesso etichettati con un rifiuto genero del lavoro
Vanno piuttosto interpretate come un rifiuto di continuare a subordinare
L'organizzazione del proprio tempo complessivo
Alla realizzazione attuale del tempo di lavoro
In complesso è stato giustamente detto
Noi viviamo in un regime staliniano del tempo
Ci si vuole un posto di lavoro istituzionale o si accettano le otto ore per cinque giorni o si può enunciare qui e si fossero sei per sei o cinque per sette o altro le cose non cambierebbero nell'arco dell'anno si lavora undici mesi e ci si riposa per uno lo stesso per tutti
Nell'arco della vita prima si è tenuta a studiare a poi a lavorare e quindi ad andare bruscamente in pensione d'unità fisse è uguale per la gran maggioranza
Poiché tutti sono costretti a fare tutto esattamente nelle stesse ore negli stessi giorni
L'esistenza quotidiana un'alternanza di momenti vuoti di momenti sovraffollati
Di rincorsa delle scadenze varie
Di sotterfugi come individuo costretto per poter utilizzare nel suo tempo di lavoro il tempo di lavoro di altri
Milioni di persone si stanno quietamente ribellando a questa camicia di forza
Lavorano come prima più di prima ma tendono a preferire e ad inventare lavori
Che si inseriscano in uno a progetto autonomo di vita
Piuttosto che subordinare il questo progetto al lavoro come viene ufficialmente proposto si tratta di decidere ed è una decisione politica
Se convenga esercitare una massiccia azione repressiva per ricondurre i comportamenti tento la norma
O non procederà piuttosto modificare la norma
Per noi entrare a incanalare i comportamenti manifesti verso una nuova organizzazione sociale del lavoro
Per fare questo è necessario inventare una vera e propria politica del tempo
Ritornerò delineare alcuni degli scopi principali che una politica del tempo potrebbe perseguire
Un primo scopo dovrebbe consistono mentre nel distribuire in modo più equo le ore di lavoro nel sistema economico
Benché si tratti di un paradosso non solo italiano ma abbiamo circa due milioni di persone in cerca di lavoro
Mentre due o tre milioni di persone svolgono un secondo lavoro
Una quota consistente di secondo lavora fa parte della fisiologia di qualsiasi economia moderna e come tale è ineliminabile
Tuttavia una cosa apprezzabile potrebbe venire disincentivato e a favore di un aumento dei posti di lavoro istituzionale
Qualora si riconoscesse che il problema del secondo lavoro affonda le radici nel fatto che milioni di lavoratori sono disposti oggi a Belgrado
E milioni di famiglie di piccole imprese sono disposti a comprare
Spezzoni di lavoro dell'ordine di due o tre ore al giorno in momenti diversi e anche in modo occasionale dell'anno
Il luogo del tutto o niente rappresentato dal lavoro istituzionale come attualmente regolato
Senta progetto di legge sul part-time forse un passo nella giusta direzione ma del tutto insufficiente
Una distribuzione più equa delle ore di lavoro disponibile
Sarebbe altresì facilitata se si introducesse nell'organizzazione il principio del cosiddetto tempo prescelto
Tempo prescelta significa la possibilità per il lavoratore di scegliere un orario inferiore
Al normale ad esempio le quaranta ore inferiore di un quarto di un terzo della metà con una riduzione corrispondente della retribuzione
Tra coloro che sono attualmente occupati si tratta di vedere e io penso che siano numerosi
Quanti sarebbe quel quanti sarebbero quelle disposte quale ne era un po'meno lavorando meno ed è anche possibile
Che coloro che cercano lavoro sarebbe la più flessibili nell'accettare lavoro stretto se potessero scegliere a priori la durata del lavoro e l'antica del guadagno
Va notato che la diffusione del tempo prescelto comporterebbe problemi rilevante per l'organizzazione del dell'azienda
Così come non è privo di effetti negativi per l'individuo ma questi costi vanno confrontati ai benefici individuali e collettivi che ne deriverebbero
La diffusione del tempo prescelto sarebbe anche un mezzo necessario ma non sufficiente per conseguire un altro scopo di una autentica politica del tempo
Migliorare la compatibilità tra il tempo di lavoro ed il profilo dei bisogni individuali e familiari in termini di tempo
Lo studente che lavora che è un'altra cosa dal lavoratore studente
O la donna che provava contemporaneamente a tenere un lavoro part-time a studiare e la che c'è un figlio
Anticipano in concreto la tendenza intercalare flessibilmente periodi di lavoro di studio di riposo di cura familiare
Uscendo dall'estrattori della settimana fissa e della sequenza canonica studio lavoro pensione e nessuna formula fissa si noti può far fronte a questa domanda sociale
Perché i bisogni di organizzare un dato modo il proprio tempo variano con il ciclo della vita individuale e e sociale
L'adozione di queste forme di alternanza dei tempi passa necessariamente attraverso soluzioni impegnative ad esempio tenere l'azienda per tutto l'anno
So bene quale incubo rappresenti una prospettiva del genere praticato del personale tecnici della produzione
Ma le tecnologie dell'informatica dell'organizzazione offrono oggi possibilità di soluzione che non esistevano pochi anni addietro
E in ogni caso è forse preferibile affrontare con decisione questo particolare incubo che non continuare a convivere con l'incubo generalizzato
Di un'intera organizzazione sociale asservita
Ad esigenze di omogeneità temporali per la produzione di beni e servizi
Che risalgono in realtà al secolo scorso
La distribuzione del tempo allo scopo di adeguare ai nuovi bisogni individuali e familiari dovrebbe toccare anche
L'età è il modo del del pensionamento
Poiché le condizioni si psicofisica di molti individui che hanno superato i sessanta
Sono migliori in media che a maggio che non la generazione a getto scavare gruppi di lavoratori possono essere scarti notevolissimi fra
Se l'età del pensionamento è fissa e l'uguale per tutti questo significa semplicemente che vi sono lavoratori che si trascinano
Per cinque dieci anni in attesa di una messa in pensione troppo lontana
Mentre ve ne sono altri per i quali la pensione è una punizione inflitta meccanicamente
Cinque dieci anni prima del loro limite fisiologico
Non meno barbaro
Del limite fisse uguale per tutti
E lascia da parte la questione dei privilegi che consentono taluni di abbassarlo
è in modo drastico in cui si smette per sempre di lavorare ossia supposti farlo
Dopo aver lavorato ogni giorno dalla vita per trentacinque quarant'anni ci si sono buttati fuori dal sistema produttivo e per certi aspetti dall'intera società
Letteralmente da un minuto all'altro
Qualcuno si muove come ben sanno Gerontologia psicologico
Altre che hanno insieme le energie le competenze si trovano un altro un altro lavoro
Una politica del tempo potrebbe qui porsi come scopo di elaborare forme di transizione graduale alla vita di non lavoro
Ad esempio offrendo la possibilità all'avvocato e di continuare a lavorare per qualche anno con una riduzione progressiva dell'orario di lavoro settimanale e della reddito da lavoro
Mentre crescerebbe via via la quota di reddito da pensione
Un affetto della redistribuzione combinato del lavoro nello spazio nel tempo che è già in atto
Consisterà in una crescente rottura della corrispondenza
Che da sempre viene data per scontata tra individuo e singolo posto di lavoro
I nuovi soggetti di cui tanto si parla più che nuove forme nuovi tipi nuovi figura di lavoratore coincidenti con nuovi specifici posti di lavoro
Sono tipi di figure sociali multiple
La comparsa dell'ufficio della fabbrica diffusi sul territorio
La ulteriore diffusione del doppio lavoro l'introduzione del part-time il fenomeno degli studenti che lavorano dei pensionati che continua a lavorare
Il lavoro a domicilio gli ambienti familiari ma ad alta tecnologia
Tutti questi fenomeni concomitanti rende hanno via via più difficile identificare un individuo con un determinato settore di lavoro produttivo improduttivo
Così come Andrea virtualmente privo di senso affermare che un dato settore occupa X addetti sulla base dei lavoratori occupati a tempo pieno nel unità centrale di quel settore questa cifra avrà infatti un rapporto solamente indiretto
Con la produzione globale di quel medesimo no settore
Nell'insieme gli interessi dei lavoratori tenderanno derivare sempre più dal complesso dei rapporti sociale in cui l'individuo e la sua famiglia quale che sia la composizione di queste sono inseriti Ossia dipenderanno dall'organizzazione sociale del tempo e sono in parte si collegano agli interessi di classe del capofamiglia non foss'altro perché questo ruolo sociale e in estinzione
La conseguenza una conseguenza che qui volevo sottolineare dissemina frammentazione dei soggetti sociali con implicazioni politiche e sindacali di prima grandezza ancora tutto da esplorare ed essere il fatto che molti ragionamenti in tema di politica del lavoro dell'occupazione dovranno partire non dal numero di occupati o disoccupati dagli occupati i magistrati non registrati o simili bensì dal numero di ore effettivamente lavorato da una popolazione dai ruoli multipli realizzare determinati scopi produttivi
In caso contrario
L'ambiguità dei soggetti lavoro pendolare età tra un ruolo e l'altro
E andrà ancora più ingannevoli di quanto io non siano già oggi la maggior parte dei calcoli su produzione produttività ed è il titolo
Sarebbe stato un segno di miopia culturale e politica non accorgersi delle nuove tendenze in atto nell'organizzazione sociale del lavoro che ho cercato sommariamente di delinea ma sarebbe non meno gare ignorare le vecchie situazione che essa continua a riproporre talora con mezzi nuovi
C'è la qualità del lavoro intesa come professionalità e autonomia di decisione sul posto di lavoro corrispondesse alla distribuzione statistica dei lavoratori per categorie livelli o qualifiche funzionale ci sarebbe davvero di che rallegrarsi
In poco più di dieci anni si è avuto infatti un massiccio spostamento di lavoratori dalle categorie inferiori alle categorie o le qualifiche medio-alte
In molti settori queste ultime comprendono mai oltre tre quarti di tutti gli addetti
La realtà per quanto riguarda la qualità effettiva del lavoro svolto è ben diverso
La mobilità ascendente che si rileva dalle statistiche è stata il frutto di strategie sindacali intesa otteneva aumenti addizionale divertito
Mediante il passaggio di lavoratori dalla categoria a quella superiore
Dei fatti
Nove dieci
Dei fatti la qualità del lavoro
Migliorata in certi settori produttivi dal punto di vista dell'ambiente e dei ritmi di lavoro è rimasta sovente ferma dove non è arretrata sotto il profilo della professionalità dell'autonomia decisionale della creatività in totale sono tuttora parecchi milioni lavoratore tra industria servizi e pubblica amministrazione che svolgono lavori esecutivi di basso livello professionale
Senza alcuna possibilità di contribuire a formare le decisioni definire gli obiettivi da cui lo stesso lavoro dipendenza
Qualche tempo fa sociologi e tecnici del lavoro e poi le grandi speranze nelle tecnologie dell'informatica per un miglioramento generalizzato tra qualità del lavoro
E se sia effettivamente avuto in quei reparti dove l'automazione ha permesso di sopprimere uno di modificare mansioni pericolose nocive faticose
O ha talmente ripetitive
Ma per quanto riguarda la professionalità la possibilità di svolgere un lavoro con un elevato grado di competenza e autodeterminazione all'interno di obiettivi produttivi e lavoratore stesso concorso stabilire i risultati ci sono stati minimi quali che siano le potenzialità straordinarie in tal senso ittica insite nelle tecnologie informatiche e se non vengono di regola sfruttata al momento della applicazione paradossalmente ma non tanto la stessa produzione dei programmi informatici
La cosiddetta ingegneria dei programmi d'ingegneria del software tende a essere sempre più organizzata secondo i metodi dominanti nei reparti di montaggio degli anni Cinquanta
Quindi il passaggio e potrebbe essere dalla catena di montaggio alla catena di montaggio attraverso il microprocessore e l'intelligenza artificiale non mi sembra che ci troviamo dinanzi a un trionfo della ragione umana fra
Il problema non
Mi avvio alla conclusione ecco un miglioramento diffuso della qualità del lavoro appare possibile solamente a condizione di ripensare a fondo i parametri della produzione di beni e servizi
Nel quadro di una diversa concezione dell'organizzazione sociale del lavoro
La qualità del lavoro è stata finora collocata dal lato dei costi dovrebbe invece s'è collocata dal lato dei ricavi
Un'organizzazione produttiva non dovrebbe essere valutata solamente per i beni e di servizi che produce ma anche per il fatto di produrre una migliore o peggiore qualità del lavoro
Gli esperti di organizzazione lavoro sanno bene che allorché una qualsiasi azienda introduce un piano diretto a migliorare la qualità del lavoro di certi gruppi di lavoratori
Ci aspetta anzitutto una maggior produttività ovvero si aspetta che quei lavoratori producono di più
Migliorare la qualità dell'amore mantenendo la stessa produttività è già considerato un parziale insuccesso
In questo tipo di calcolo che non in tutti i casi la concorrenza imporre c'è qualcosa di profondamente distorto
A mio avviso dovrebbe essere sostituito da un calcolo per cui la miglior qualità del lavoro rappresenta un incremento della produzione anche se i beni e di servizi rimangono quantitativamente gli stessi i mutamenti attuali degli atteggiamenti nei confronti del lavoro mostrano al condono che accende di persone preferisce una vola più degno della persona umana e qualità del lavoro significa in ultimo semplicemente questo
Ad un lavoro che offre maggiori compensi informatica il dito di carriera di competizione ma che in cambio impone vincoli rigidi all'impiego dell'intelligenza
E dalla propria organizzazione dal tempo
Quel che mi sembra
Occorre realizzare è una politica del lavoro e del tempo capace di indirizzare tali spinte verso soluzioni collettive
Che assicurino un maggior numero di libera scelta individuale alla luce di un progetto che veda collegati in modo strettissimo qualità del lavoro qualità del tempo e qualità della vita
Consentitemi di leggervi due brevi telegrammi improvvisi e improrogabili impegni relativi pesante situazione prima Facoltà Medicina questo ateneo mi impediscono annunciata partecipazione conferenza programmatica del PSI a Rimini
Sono veramente dolente per forzosa rinunciati importante iniziativa cui avevo grande interesse partecipare tentando fino all'ultimo di superare difficoltà scusandomi ringrazio per l'invito e formulo vivi auguri
Di piena riuscita conferenze Gretto dell'ateneo di Napoli professor Carlo Ciliberto
I delegati dalla Federazione unitaria lavoratori tessili abbigliamento riuniti appeso euro per definire le richieste per il rinnovo contrattuale rivolgono ai compagni del PSI il fraterno saluto dei lavoratori dalla categoria
E l'augurio che la vostra conferenza possa contribuire con proposte precise alla soluzione dei problemi che attanagliano i lavoratori italiani
Ora tenendo gli elementi e meno all'ordine dei lavori che io stesso avevo annunciato inserirei fra la relazione di Gallino e quella di Martinelli un intervento delle Presidente del Coni Franco Carraro il quale deve raggiungere Roma molto presto per un gravoso impegno
Trattandosi
Di un illustre uomo di sport e per giunta prende la parola nel Palazzetto dello Sport di Rimini
Chiedo di rispettare i tempi regolamentari grazie
Ma io penso che ormai sia chiaro a tutti che l'attività sportiva è un fatto fondamentale per l'individuo e può contribuire ad
Comunque un modo di contribuire a risolverli ad avere un dialogo
Così come le società sportive che sono alla base dell'organizzazione sportiva del nostro Paese costituì volto costituiscono un momento di aggregazione estremamente importanti
Per i giovani è un insegnamento anche dei primi modelli di vita democratica
L'attività sportiva
è un'attività agonistica c'è stata una polemica negli anni passati che tendeva a distinguere tra attività sportiva
Ah matto Riale attività di agonistica l'attività sportiva in realtà agonistica tutta lo è anche quando un individuo
Inizia un'attività
Così
Di Ginnastica Individuale perché si pone degli obiettivi ben precisi
E si pone degli obiettivi di superare magari una certa prestazione nei confronti di se stessi così come e attività agonistica chi partecipa ai campionati del mondo chi ha partecipa alle
Olimpiadi
L'attività professionistica che nell'ambito sportivo ha una rilevanza considerevole a mio parere ha una sua validità morale ed etica purché le regole sportive le regole del risultato agonistico onesto siano prevalenti che non siano invece prevalenti attività di carattere economico-commerciale
Inoltre vorrei far rilevare come l'attività sportiva a livello internazionale
Costituisce insieme all'attività culturale o insieme all'attività turistica un veicolo di contatto tra i giovani di tutto il mondo
Io credo che il contatto diretto personale di individuale il conoscersi meglio sia un fatto importante
Per lo sviluppo
Della pace per lo sviluppo di un dialogo per lo sviluppo di una comprensione di punti di vista e di concezioni ideologiche filosofiche estremamente diverso
Qual è il ruolo dell'Italia nell'attività sportiva è un ruolo duplice è un ruolo di primo piano
Per quanto riguarda i risultati delle competizioni agonistiche ad un certo livello ed è un ruolo di primo piano sul piano dell'attività organizzativa
è un ruolo viceversa
Certamente è secondario sul piano della diffusione della pratica sportiva il nostro è un paese dovesse ci sono molte in manifestazione internazionale ad alto livello è un Paese dove i nostri campioni conseguono risultati decorosi tutto sommato a livello internazionale ma non è un Paese Sportivo perché è un Paese dove ancora poco si praticano attività sportiva
Adesso che la pratica sportiva è una discorso quasi di moda
Tutti e tutte le forze politiche si stanno impegnando in dibattiti in dialogo in convegni su che cosa fare per diffondere l'attività sportiva
Fra poco nel mese di maggio vi sarà una conferenza nazionale sullo sport che dovrebbe riassumere i discorsi su questo punto io
Vorrei fare presente la necessità di due istanze la prima è che non si discuta tanto
Di motivi e di momenti gestionali quanto si discuta sulle cose da fare concretamente
Perché il nostro Paese possa diventare sportivo e su questo secondo punto io credo che perché il nostro Paese possa diventare un Paese di praticanti sportivi siano necessarie
Delle concentrazioni di forza su tre obiettivi fondamentali il primo è quello del rafforzamento delle società sportive quelle delle federazioni quelle del Coni quelle degli enti di promozione sportiva
Sulle spalle di queste società sportive
è pensato tutto l'onere dello sviluppo dell'attività sportiva nel nostro Paese in questi anni
è necessario che queste attività che sono per la stragrande maggioranza attività Spitz società dilettantistiche
Società che rappresentano nuclei di persone che si radunano senza una sede senza nessuna formalità è necessario questa città ripeto siano messi in condizione di vivere che abbiano delle norme chiare semplici e non burocratiche
Se non si daranno a queste società norme precise ed estremamente snelle queste società rischiano di naufragare sotto le pastoie burocratiche
Il secondo discorso fondamentale
Nel piano di uno sviluppo dalla pratica sportiva è costituita da una politica degli impianti sportivi che deve essere realizzata il Coni ha pubblicato lo scorso anno un censimento degli impianti sportivi in Italia è una fotografia che rappresenta un po'quelle che sono le discrepanze dell'attività economica e sociale del nostro Paese
Gli impianti sportivi sono insufficienti ma non troppo al nord sono insufficienti nel centro Italia sono drammaticamente insufficienti nel Sud pertanto è necessario che l'autonomia locale
Che in base alla seicento sedici alla possibilità di costruire la il dovere di costruire impianti sportivi sia messo in condizione di farlo ma su questo piano è necessario tenere presente alcuni elementi precisi
Non si possono assoggettare gli enti locali ad eccessive pastoie burocratiche perché quando si chiedono programmazione correlazione con la Regione eccetera non si fa altro che favorire gli enti locali più evoluti e sì praticamente si penalizzano gli enti locali meno evoluti
E necessario poi finanziare questi enti locali e non dimentichiamoci che lo Stato incassa dal Totocalcio nel mille novecentottantadue duecento e trenta miliardi e non è giusto e devono essere devoluti questi danari
Agli enti locali perché possano costruire impianti sportivi è necessario però che si obblighino gli enti locali a costruire impianti razionali poco costosi e poiché si risolva il problema
Della gestione di questi impianti che sta diventando sempre più onerosa a causa anche della situazione che svelò si è sviluppata nel mondo dal settantatré dopo la situazione della crisi energetica
E poi il terzo punto su cui il Paese deve lavorare perché si risolvano i problemi
Della diffusa pratica sportiva e l'ho detto per ultimo ma è certamente il più importante è quello dell'attività sportiva nella scuola sotto questo punto di vista siamo ai livelli del Paesi del Terzo Mondo
Siamo in una situazione
Siamo in una situazione di grandissima arretratezza il Coni ha cercato di creare una specie di provocazione con i Giochi della Gioventù nel mille novecento e sessantotto è una manifestazione che oggi ha radunata tre milioni e mezzo di ragazze
Però questo non deve servire da alibi a nessuno perché l'attività sportiva nella scuola non si può esaurire nell'ambito dei scorre dei Giochi della Gioventù per due motivi primo
Perché tre milioni e mezzo rappresenta una cifra considerevole ma bisogna dimenticare non dimenticarsi che ce ne sono altri sei milioni sei milioni e mezzo che non fanno nessuna attività sportiva secondo poiché la manifestazione già per la gioventù è una competizione a eliminazione la stragrande maggioranza dei partecipanti
Ne ha un'illusione addirittura frustrante nel momento in cui partecipa al primo turno eliminatorio la stragrande maggioranza viene eliminata solo pochi accedono ai turni successivi e allora praticamente se poi non esiste attività sportiva organizzata hanno provato una cosa è lo è piaciuta a loro ma poi non sanno come sviluppare e allora
Io penso che i Giochi della Gioventù possano rimanere ma debbano essere un'attività inserita nell'ambito di un'attività organizzata nell'ambito scolastico dalla scuola che ha il dovere di farlo
I problemi di questo discorso sono estremamente complesse vasti non c'è non è questa la sede per discutere né per trattarli vanno dalla riforma dell'ISEF e vanno dal fatto di riformare i programmi delle magistrali vanno dal fatto di dotare di impianti scolastici della possibilità di accedere agli impianti sportivi vanno da una volontà politica che non c'è di fare fare dell'attività sportiva seriamente
Ecco questi sono i punti essenziali su cui credo che le forze politiche debbono prestare la loro attenzione ed è importante che si diano risposte concrete la Conferenza nazionale sullo sport sarà un discorso di mobilitazione generale parteciperanno mille persone molti discuteranno quello che noi ci attendiamo è che ci siano delle risposte concrete con dei provvedimenti precisi
Se no sarebbe un'altra volta un dibattito un inutile e senza concreti risultati e che pertanto produrrebbe una grande disillusione tutti coloro i quali desiderano finalmente praticare lo sport in Italia grazie
Grazie Carraro
Mentre l'invito Alberto Martinelli o dispose prendono la parola dietro l'ordine degli interventi successivi
Interverrà il ministro Claudio Signorile successivamente con il contributo il professor Furio Pirozzi per la relazione del vice segretario Claudio Martelli così si concluderanno i lavori dalla mattinata
Alberto Martinelli
L'argomento che intendo trattare a un polso teso molto delle relazioni e degli interventi che sono stati fatti nei giorni scorsi più
E quindi si riallaccia in modo esplicito
Sia alle relazioni di Mancini e Giugni
Sia al documento Cesa e che la relazione di Reviglio
Sia quanto l'ho detto questa mattina Alberoni e Calvino
E l'argomento delle trasformazioni della Società italiana del sistema delle classi e dei ceti nella società italiana contemporanea
Io credo che l'esperienza di ognuno di noi di quanti vivono in Italia
Prima ancora che le analisi degli studiosi
Ci mostri come la società italiana
Diventi sempre più complessa eterogenea
Frammentata
E come continui a cambiare rapidamente
Ma se con una dinamica sociale che
E più difficilmente decifrabile
Di cui si coglie meno il senso e la direzione del mutamento
Questo è dovuto al fatto che il cambiamento non è più dovuto a grandi processi sociali univoci come l'emigrazione di massa
L'esodo dalle campagne
Lo sviluppo delle aree metropolitane e così via ma è dovuto a cambiamenti più segmentati settoriali più rapidi ripeto più difficilmente interpretabili
Ora io desidero riassumere molto rapidamente le caratteristiche Della struttura sociale italiana contemporanea
Per discutere le implicazioni che questi cambiamenti hanno per il problema della solidarietà sociale e il problema del consenso politico
Mi chiedo infatti quali sono in questa situazione i fondamenti della solidarietà sociale
Quali sono i fondamenti al consenso politico e quale ruolo può e deve svolgere un partito come Partito Socialista italiano
Vorrei molto rapidamente
Richiamare quelli che erano i connotati della Società italiana all'inizio di questo grande processo di sviluppo che ha caratterizzato il dopoguerra
Per definire meglio l'entità e la qualità del cambiamento
Che si è verificato
è un'epoca ormai molto lontana nel tempo anche se fa parte della biografia di molti di noi
In quella situazione l'identità sociale degli individui era fortemente influenzata dall'attività lavorativa
Vi erano aree professionali omogenei
Vi era una cultura che accompagnava elementi tradizionali
A convinzioni egualitaria
Al ritorno dalla sinistra
Vi era un processo di distribuzione del reddito che penalizzava fortemente certe categorie a favore di altre secondo i requisiti dell'accumulazione intensiva
In questa situazione
Vi era una
Connotazione di classe evidente e un rapporto tra classi e partiti della sinistra non problematico
Il lavoro che una persona faceva influenzava i suoi consumi il suo modo di pensare il suo modo di atteggiarsi e quindi vi era un terreno favorevole per partiti che possiamo definire partiti di classe o parti di movimento
Tutto questo come sappiamo è cambiata è cambiato molto ed è cambiato rapidamente nel corso di questi trent'anni
Io ho già trattato altrove in modo dettagliato questi processi per cui non certo il caso di analizzarli qui
In modo dettagliato e tuttavia vorrei ricordare almeno due aspetti
Interessa sottolineare da un lato il processo di crescente destrutturazione del sistema delle classi tradizionali
Si possono portare molti esempi per questo le ragioni sono chiare sono dovute appunto al processo di crescita economica e grandi processi sociali che l'hanno accompagnato
Esodo rurale urbanizzazione laicizzazione quello di cui ho parlato prima
Nel contempo
La destrutturazione influenzata anche dalle specifiche politiche dei governi
E dal modo in cui hanno cercato di gestire le contraddizioni per lo sviluppo creava e qui mi riferisco soprattutto all'assistenzialismo e al garantismo
Posso portare alcuni esempi
La il rafforzamento della classe operaia suo marito del potere contrattuale i progressi compiuti e l'agitazione del lavoro hanno avuto anche un effetto non previsto indiretto dei creare una crescente differenziazione tra garantiti e non garantiti
L'ampliamento dell'impiego pubblico ha prodotto una frammentazione di categorie gruppi particolaristici con livelli retributivi assai differenziati gestiti a volte con metodi clientelari questa procedura delle leggine
I ceti medi tradizionale occupati nel commercio e l'artigianato sono presenti anche sì in modo disordinato specie vettura la protrazione politica che hanno ricevuto il prevalere di una politica assistenziale basato su trasferimenti di reddito a categorie individui più che sull'erogazione di servizi collettivi ha contribuito anche essa ridurre le aree di omogeneità sociale
E tuttavia proprio mentre questi processi
Arrivavano già a livelli di intensità elevati alla fine degli anni sessanta
Venivano oscurati dalla crescita di grandi movimenti di massa Orvieto operaio studentesco dalle donne
Anch'essi movimenti ricollegabili a questi grandi processi sociali di cui ho parlato
Il rafforzamento da caso peraltro nel mercato del lavoro la scolarizzazione di massa
Il venir meno di valori religiosi all'interno e di una morale tradizionale tra dalla famiglia e così via
Per cui proprio nel momento in cui vi era una crescente destrutturazione dello Tricase tradizionale Viera
Una proposta politico la convinzione una parte consistente la sinistra sindacale di partito
Che si potesse fondare la propria azione politica sulla concezione di tipo polarizzato dei rapporti di classe che opponeva un blocco borghese a un blocco operaio ai Gemonio operai partivano egemonia degli operai delle grandi fabbriche di certe aree del paese
Ecco il fatto che nonostante i suoi contenuti antiautoritaria egualitario non sia emerso d'autunno caldo una strategia politica aggregante
E unitaria della sinistra indica tra molte altre cose che i processi di destrutturazione dei rapporti di classe tradizionale son dimostrati più forti di ogni tentativo dirà che reazione di natura meramente o prevalentemente ideologica
Quello che è avvenuto è anche che questo ha contribuito a inceppare un sequenza abbastanza tipica in fase di questo tipo per lo meno in altri Paesi secondo cui sia una crescita economica intensa siano contraddizioni sociali legati a questa crescita si hanno grandi movimenti di massa che esprimono il disagio di questa situazione e poi si hanno politiche riformiste che si avvalgono di questa forte spinta per attuare strategie nazionali di cambiamento
Questo in Italia venuto meno che altrove ed è qualcosa che dobbiamo tenere ben presente se vogliamo capire gli ulteriori cambiamenti che si sono verificati nell'ultimo decennio
Questi cambiamenti a mio parere sono imputabili a tre ordini di fattori che vedono molto rapidamente
Prima di tutto sono imputabili al tipo di sviluppo che c'è già stato e alla continuazione dello sviluppo cioè ai tempi alle sequenze di questo processo di sviluppo e la società italiana
Una generazione un tempo assai breve per trasformare una società ancora largamente agricola com'era la figlia la seconda mondiale una società ormai industriale con accentuati caratteri terziari
Nello stesso tempo non solo i tempi brevi ma anche le sequenze provocano contraddizioni e problemi
Come ci confermano il resto già si sapeva a come ci confermano i primi dati del censimento dall'ottantuno Italia coesistono aree come quella genovese
Che sembrano avere esaurito la propria spinta propulsiva
Aree di terziarizzazione avanzata come quella milanese aree di recente industrializzazione come la fascia adriatica e are ancora arretrate come zone interne del Mezzogiorno
Nello stesso tempo il secondo ordine di fattori che spiega il continuo cambiamento
è dato dalle politiche e dalla reazione alle politiche che sono state attuate per controllare alcune delle contraddizioni di questi processi
In questo senso continua l'assistenzialismo
Continua il garantismo che non vanno confusi né con l'assistenza e lo stato del benessere né con le giuste garanzie che devono avere i lavoratori
E allora ecco che ritorna al privato la riscoperta del mercato sono interpretabili anche come effetti non previsti dell'azione dei principali soggetti politici con una reazione a un eccesso di vincoli politici e l'attività economica la mobilità sociale
Questo non significa affatto un un ritorno una situazione sino a quegli anni cinquanta che si separava nettamente la sfera privata la sfera pubblica significano piuttosto
Una compenetrazione tra pubblico e privato
Una crescente tendenza rivendicare condizioni di vita e di lavoro con forti contenuti di autonomia questo l'ha già chiarito molto vedi Alberoni pur non rinunciando alle garanzie dall'assistenza esemplare al riguardo e la diffusione dal fenomeno del doppio lavoro
Che implica la presenza contemporanea sul mercato del lavoro garantito Summaga per lavoro libero spesso dalle stesse persone o comunque di membri dello stesso nucleo familiare
Infine il terzo ordine di motivi riguarda la crisi economica internazionale sui riflessi all'interno del Paese su questo ci sono già a lungo soffermati gli oratori dalla giornata di ieri comunque è bene ricordare che la tendenziale stagnazione dell'economia italiana unita l'alternarsi sempre più rapido di fasi di espansione recessione accentua le divisioni tra occupati garantiti e quanti sono in cerca di prima occupazione non sono inseriti nel sistema le garanzie il gioco patti duri quei novecento mila unità di cui parlava Ruffolo ieri
E soprattutto i giovani le donne disoccupate
Che costituiscono le vere differenze rispetto agli altri Paesi industrializzati termici occupazione come richiamava forte nella sua relazione ieri pomeriggio
Del resto l'inflazione poi essere meccanismi di redistribuzione del reddito che tagliano attraverso le linee di classe tradizionali e scatena una rincorsa tra gruppi di interesse a base corporativa ognuno dei quali cerca di sfruttare al meglio il proprio potere contrattuale nel mercato del lavoro nel mercato politico
Ecco allora in questa situazione in cui cresce l'eterogeneità sociale in cui cresce la frammentazione dei gruppi di interesse
Che cosa quali sono le conseguenze principali vera il problema della solidarietà sociale del consenso politico
Non c'è dubbio sono in declino solidarietà tradizionali di classe
C'è una minore capacità dei grandi movimenti collettivi di essere fonte di identità sociale
E però diciamo l'identità degli individui tende a fondarsi
Sono gruppi più ristretti
Continuano a mantenere importanza la famiglia parentela la rete di rapporti amicali ma cresce l'importanza d'esempio del gruppo professionale
Cresce l'importanza del gruppo di età e delle culture generazionali cresce l'importanza la comunità locale del gruppo etnico
Si tratta evidentemente di tendenze che possono essere potenzialmente a nomi che cioè creare una crisi non governabile non li aggregabile
E che quindi richiedono di essere controbilanciata ed allo sviluppo di valori comuni aggreganti e dal ruolo di istituzioni che hanno tra i loro compiti fondamentali proprio quello di creare solidarietà di creare consenso per la governabilità
Il particolare
Un partito come il partito socialista
I fatti direi che questi processi destrutturazione dell'ordine di classe di eterogeneità crescente di complessità sono tipici delle società industriali avanzate o mature ma generalmente si accompagnano all'emergere di valori comuni
Che tendono a creare una base di consenso minimo necessario per la convivenza civile
A questo riguardo mi sembra che da un lato
I valori laici della tolleranza
Ecco lo devo piene altrui
L'approccio scientifico ai problemi del rispetto delle libertà di ogni tipo di libertà altrui
E contemporaneamente però
I valori socialisti dell'eguaglianza la giustizia sociale della lotta contro ogni forma di emarginazione sono particolarmente importanti perché perché i primi mi sembra
Diciamo parliamo del secondo i primi evitano che si abbia una lotta tra egoismi di gruppo contrapposti che si ritorni alla situazione di competizione selvaggia sul mercato i valori socialisti
I valori di tolleranza laici vanno nella direzione di quello che gli riusciva in un bel libro dico curato l'edizione italiani va i limiti sociale lo sviluppo definisce il collettivismo riluttante delle società industriali avanzate cioè la richiesta di garanzie ampie
Dello Stato dal benessere insieme la rivendicazione della propria autonomia dalla propria libertà di scelta
Nella sfera dei rapporti privati nell'arte
E così via
Ora
Il problema del consenso politico
Questi cambiamenti hanno influenza anche per i premi al consenso politico anche qui il consenso politico può fondarsi meno che in passato sulle grandi adesioni ideologiche sulla ricerca del modello perfetto
Devono mo'devono invece fondarsi sempre di più sulla ricerca e l'attuazione di strategie nazionali di cambiamento
C'è la necessità da parte dei partiti è pari socialisti particolare di aggregare interessi multiformi su temi concreti e specifici formando coalizioni forse più transitorie che in passato
C'è la necessità di leadership efficaci attive
C'è la disponibilità c'è la necessità di essere disposti a sottoporre decisioni politica costanti verifiche razionali il consenso difficile di cui parlava De Michelis ieri e c'è la necessità di percepire ogni tipo di cambiamento
Che deve essere molto rapido difficilmente decifrabile qui una particolare attenzione a quello che muta nella società
E però diciamo il limite di questo tipo di partito può essere quello diventare un partito all'americana
Che riesce ad aggregare interessi ma su collezioni molto transitorie
Che riesce a garantire a garantire la governabilità nasca più nel breve periodo che nel medio e lungo periodo e quindi importante che un premio al Partito socialista sia continua a essere capace di creare entusiasmi collettivi
Essere fonte di identificazione sociale
Essere in grado di mobilitare
Vasti gruppi sociali
E a questo riguardo e concludo
è necessario però che questo tipo di mobilitazione collettiva avvenga più vicino alle persone più vicino agli individui più vicino ai luoghi di lavoro
Io
Sia più attinente ha problemi di qualità della vita e del lavoro ai diritti civili all'organizzazione del tempo di cui parlava Gallino
Ed è necessario a mio parere che si creino le condizioni
Affinché gli individui accrescano il controllo sulle proprie condizioni di vita e di lavoro
Delegando i cittadini poteri reali e fornendo occasioni effettivi decisione ha preso la democrazia industriale la responsabilità diretta degli utenti la gestione dei servizi le forme di cooperazione e così via
Se questo avverrà ritengo che sarà anche possibile rafforzare l'esecutivo attraverso questi meccanismi di ingegneria costituzionale di cui parlavano nella l'altro ieri
E se questo avverrà rete o che sarà possibile affrontare adeguatamente il problema della governabilità politica nella sua duplice accezione dichiarazione di consenso e di rafforzamento dell'efficacia di governo grazie
Grazie Martinelli
Intervento del ministro Claudio Signorile
Cari compagni
Ascoltando
L'intervento di Alberto Martinelli
Quindi trovavo confermato nella valutazione che
L'importanza di questa conferenza programmatica
E anche nella piena coscienza che stiamo assumendo che il cambiamento che abbiamo posto come elemento essenziale della nostra riflessione
Non è soltanto una regolazione degli equilibri economici ma investe i rapporti tra società e Stato
E crisi sociale e culturale nel senso più complesso
Per dirne una è solo una
Vorrei di altre cose parlare
Vediamo la crisi della solidarietà sociale come valore fondamentale
Del contratto sociale nel nostro tempo
Una crisi analizzata come crisi dello stato assistenziale
Il cui carattere impersonale indipendente autonomo
Favorisce il rifiuto individuale di gruppi alla solidarietà
Una crisi che vede nell'inconsistenza della società intermedia fra Stato individui
La crescita di una sorta di solidarietà meccanica che favorisce proprio la decomposizione del tessuto sociale
Se vogliamo leggere anche alcuni avvenimenti recentissimi cui siamo nello stesso tempo testimoni e partecipi di fenomeni quotidiani di disgregazione di riflusso
Tale è infatti il sindacalismo selvaggio di cui abbiamo avuto recenti esperienze
Tale l'evasione fiscale
Tale è l'assenteismo
Tale per certi versi il caso Cirillo
Nel mondo in cui si va delineando
Tali sono le spinte tecnocrati che autoritarie ma anche quella generica libertà di scegliere che ci viene riproposta come
Elemento che prescinde e in qualche caso va contro l'autorità dello Stato
Come autorità programmatoria e di indirizzo
Io dico riprendendo qualcosa che in altra sede Gianni Baget Bozzo ha detto è in realtà in crisi la forma storica della democrazia di massa
A forma che ha assunto nelle vicende degli ultimi trent'anni
E dai processi di decomposizione della società di massa che abbiamo conosciuto
Emergono una molteplicità di individui collettivi dotati di una propria intelligenza strategica
L'alto Martinelli ce ne parlava ma anche altri con diversa qualità di interessi e diversa collocazione nel tessuto sociale
E non sempre
I criteri di questi individui collettivi concordano in ciò che è giusto con quelli dello Stato e non chiedono più allo Stato protezione sociale
Una società quella al cui cambiamento noi guardiamo profondamente segmentata divisa
La quale questi soggetti nuovi che assumono coscienza di sé e operano nella singolarità dei problemi e in una disgregata conflittualità del quotidiano
Si chiama questa o meglio io lo chiamo
Cultura dello spettacolo
Che nasce appunto dal dissolvimento di un centro unificante interiore nella coscienza sociale collettivo
Della cultura dello spettacolo l'immagine prevale sull'estero
L'esistente viene sistemato non superato
La realtà viene descritta non governato
No cultura dello spettacolo è piuttosto veicolo di messaggi che vengono trasmessi al Paese non essa stessa messaggio e significato
Ma credo compagni e noi qui siamo testimoni in questi giorni
E il pendolo della storia comincia a muoversi ormai verso quella che io chiamerei la cultura della ragione
L'esigenza di unificare la pluralità dei soggetti attivi nella crisi di questo tempo
Riconosciute considerati
Ma non più come singoli protagonisti
Di unificarli nella coerenza degli obiettivi riformatori
E questo il segno politico della nuova fase che si va delineando
E alla base di questo ritorno forte impetuoso consapevoli ad una nuova cultura riformatrice
C'è e lo dico
L'esigenza di una nuova ragione capace di inserire nella complessità del processo storico nella confusa dialettica
E i nuovi individui collettivi
Valori generali tali da consentire un nuovo contratto sociale da riformulare
Nel vivo
Del confronto e della contesa
E tale da dare nuova stabilità e certezza all'operare politico e statuale
è la grande questione che è venuta fuori più volte anche gli interventi di amici esterni la grande questione del rapporto fra consenso e forza
Che si ripropone ogni volta che nei momenti cruciali del cambiamento
Il nuovo come diceva Gramsci stenta a nascere
è il vecchio non vuole morire
Con il progetto socialista di Torino
Noi avevamo identificato un'occasione ed immaginato un protagonista
Occasione era quella della evidente debolezza lo schema bipolare di organizzazione della società quella che definimmo antagonismo senza alternanza
Che consentiva a noi
Va decisa azione
Per una democrazia libera ed aperta nella sua dialettica e nella sua evoluzione
Era un'occasione importante
Possiamo dire a distanza di quasi cinque anni che l'abbiamo utilizzata in un modo soddisfacente
Ed il protagonista era un nuovo partito socialista
Realtà autonoma della sinistra ma anche forza aggregante delle realtà emergenti o nuovi ruoli e nuove prospettive nella crisi del Paese
Oggi a Rimini
La definizione del programma
In aperto confronto e dialogo con la società italiana
Alla luce del sole ricercando e contraddittori
Delinea una nuova strategia del consenso
Infatti
Io credo compagni che il significato stesso di un'elaborazione programmatica così ampia e complessa
E nella puntuale identificazione dei protagonisti sociali delle riforme nessuno si illuda di risolvere il problema delle riforme in un convegno
O in una sorta
Ingegneria costituzionale e primo ne sono certo è il compagno Mancini Federico che così lucidamente ci ha dato dei giorni scorsi una sintesi di questo disegno
Identificazione dei protagonisti sociali delle riforme le forze attive dinamiche che nella società e nelle istituzioni danno corpo e concretezza ad un enunciato che rischierebbe di essere altrimenti intenzionale non sia vattene dalla politica e non è nostra intenzione
Ne sono profondamente convinto evadere dalla politica ed obiettivamente non lo stiamo facendo
Perché è una strategia delle riforme diventa fatto politico rinnovatore
Quando diventa dicevo prima strategia del consenso
Che riconduce al soggetto unificante il partito
Così come tende a proporsi
La pluralità dei soggetti attivi protagonisti della dialettica sociale
Ed allora andiamo ad un altro problema cruciale che non può essere estraneo alla nostra riflessione
E compagni l'insediamento sociale del nostro partito
La sua capacità di tenuta di penetrazione di organizzazione
Ed è dell'organizzazione del partito
Che io credo dobbiamo un'altra volta più specificamente parlare proprio per andare avanti in coerenza con ciò di cui oggi stiamo delineando
Termini
Ed obiettivi
Per dare uno strumento attivo che garantisca continuità e certezza tempi e scadenze
Dell'azione
Di governo del cambiamento che ci stiamo propone
Io sono convinto infatti che il consenso non può essere soltanto una richiesta di fiducia
La strategia unificante di alleanze nella società ed una nuova organizzazione del consenso attraverso i soggetti attivi
Da un ruolo diverso al movimento dei lavoratori ha fatto bene Spini ad aprire il suo discorso richiamando quella che nella società italiana la radice fondamentale di questo partito
Un ruolo diverso al movimento dei lavoratori
Che diventa attivo fattore dei nuovi equilibri della società
Elemento trainante
Di un nuovo contratto sociale di cui c'è profondamente le esigenze che è all'origine di una fase segnata dalla scommessa storica
Sulla quale la sinistra si candida al governo della grande democrazia industriale dei prossimi anni ricostruire in un contesto diverso la compatibilità fra progresso sociale e sviluppo economico
è un problema che già travagli al movimento sindacale
Ma voglio ricordare i compagni
E soprattutto su questo terreno
Qui noi avremo nei mesi che verranno il confronto più serio ossei vero e concreto con il Partito comunista
Infatti
L'evoluzione in senso sempre più chiaramente occidentale del Partito comunista
Se da un lato determina un declino definitivo e a mio avviso irreversibile
Dei connotati ideologici legati al mito sovietico editi dall'internazionalismo comunista
Dall'altro e anzi proprio per questo
Fa cadere ogni schermo ideologico fra la realtà sociale e la identità di quel partito
In sostanza il Partito comunista viene investito da una domanda sociale
Che proviene da realtà anche contraddittorie diverse ma tutte
Referenti sociali
Che il Partito Comunista costruito le sui trent'anni di storia recente
E venendo meno il carattere unificante della tradizione ideologica
I comunisti dovranno cercare su un terreno diverso quello della politica delle cose e degli obiettivi di breve e medio periodo un nuovo fattore unificante si apre per il PC
La stagione del pragmatismo
Che non è la fuga delle piccole cose
Ma la continua concreta esatta verifica né i fatti dall'impostazione politica generale alla quale si guarda
Io credo che potrà essere dominante in questa prima fase
Il momento della protesta sociale della guida di grandi masse di importanti interessi verso una contestazione non più ideologica ma politica e pragmatica degli equilibri esistenti nelle istituzioni e del sistema di alleanze nella società
Ed è per questo che ho richiamato prima con tanta forza il problema dell'insediamento sociale del partito socialista
Perché rafforzando e sviluppando questo insediamento sociale noi dobbiamo operare perché i fattori di proteste di rifiuto non vengano incanalati su strade senza sbocco politico
Ma vengano ricondotti al consenso per le riforme diventino Forza portante di una strategia riformatrice
E di rapporto col pc diventa quindi un momento difficile e nello stesso tempo necessario nella fase politica nella quale stiamo entrando
Difficile per l'obiettiva tensione che può delinearsi in questi momenti di transizione su problemi anche molto importanti della politica nazionale ed internazionale
Necessario
Perché il PSI non dovrà mai mollare la Presa ora che ha saldamente nelle mani
L'unica strategia politica che dia uno sbocco concreto alla sinistra italiana la costruzione nei fatti di una sinistra di governo
In realtà
In realtà voglio dire compagni in questi giorni abbiamo lavorato
In uno scenario
Che non è mai stato dichiarato esplicitamente
E forse ebbene sì è così
Perché è una parola magica
Abusata
Che evoca entusiasmi ed anatemi
Che assume qualche volta carattere di evasione nell'utopia
O di copertura carismatica delle difficoltà presenti
Questa parola non ancora pronunciata
A che io credo sia bene finalmente pronunciare e la parola alternativa
Perché
So benissimo
So benissimo che il congresso di Palermo
Non ha dato a questo termine non lo ha espunto affatto della strategia del partito
Ma non gli ha dato le caratteristiche di politica impegnativa
Per il partito questo ricordo una nota della segretario del partito che mi sembrò allora corretta perché
Esatta nella sua formulazione
Lo so benissimo perché a Palermo
Forse anche su questo
Siamo andati in minoranza
E però io credo
Che vada tolta vada pronunciata questa parola vada nello stesso tempo tolta ogni valore in sé
Diffido sempre
Degli esiti verbali
E delle fughe nel sentimento
Per esaminarla freddamente alla luce della realtà politica delle circostanze e della opportunità
Che la storia ci prese
Una start rigida riformatrice compagni
Nello scenario dell'alternativa assume a mio giudizio una sua completezza
Un'organicità concettuale e pragmatica che consente un esatte realistica valutazione dei tempi dei soggetti protagonisti degli appuntamenti ai quali presentarsi con le idee chiare senza illusioni
Ma anche senza rinunce
Proprio l'esplicita collocazione di un programma di riforme
E lo scenario uso non a caso questo termine non impegnativo politicamente nell'immediato nello scenario dell'alternativa
Consente di uscire dalla obiettiva difficoltà dei tempi politici
Non c'è dubbio infatti
E se dovessimo considerarla nel tempo politico immediato l'alternativa non c'è e non soltanto perché mancano i numeri
Ma ed è cosa a mio avviso più importante
Perché la qualità del rapporto fra le forze politiche ed il grado di consapevolezza delle forze sociali e penso soprattutto al sindacato non è sufficiente
Ma se il senso del cambiamento e quello della piena realizzazione della democrazia repubblicana e qui dando una lunga fase storica segnata dal ruolo garante dei due grandi partiti verso le versioni di destra e di sinistra
E da prendere un'altra
La quale la democrazia è sufficientemente forte per garantirsi da sette
Ed è libera da pertanto i suoi sbocchi politici ebbene a forza politica che identificherà il proprio ruolo con quello della democrazia dell'alternativa governerà il cambiamento e guiderà il Paese
è quella
Compagni che in altra sede ho chiamato l'occasione dei laici
Di quelle forze politiche cioè socialisti e liberali azioniste
Che nel mille novecentoquarantasei vennero sconfitte e con loro l'idea di una democrazia repubblicana segnata dalla rottura della continuità col precedente è stato e da un profondo rinnovamento
Trentacinque anni dopo hanno più hanno meno
L'occasione si ripresenta
E delle componenti politico-culturali che nel quarantasei in realtà finirono con l'essere sconfitte
La responsabilità in negativo allora fu dei socialisti
La cui scelta frontista anche se giustificabile con diversi argomenti
Storici
Liquido in realtà ogni possibilità in questo senso oggi ancora una volta la responsabilità primaria ricavi sui socialisti che debbono dare ai partiti laici un referenti sicuro e leale
Ma anche una chiarezza di scenario strategico che dia certezze gli obiettivi
Su questo
A mio avviso si fonda la richiesta a questo punto storicamente legittima
Di una primaria responsabilità politica dei socialisti perché su di essi Caravà la pesante responsabilità della scelta determinante
Ed è in questa linea di ragionamento
Che va ripreso il discorso sul rapporto difficile complesso che si deve tenere con la Democrazia Cristiana
Infatti dobbiamo essere consapevoli che il sistema politico italiano opera come un insieme di relazioni in cui i partiti si infiamma si influenzano reciprocamente
Ed il prevalere di una o di un'altra tendenza avviene sempre nell'ambito di modifiche anche profonde ma non tali da dissolvere il sistema dei partiti
Le stesse condizioni di una possibile alternativa debbono maturare attraverso scelte fondamentali che non possono non essere comune a tutto il quadro delle forze politiche
Sì quindi si pone il problema di governare il cambiamento che la società italiana sta attraversando anche con un rapporto con la DC che non si rinchiude dello schema statico dell'autosufficienza
Ma si apra ed affronti esplicitamente le questioni della nuova fase della vita democratica caratterizzata come io credo negli anni che verranno dall'alternativa possibile
Io credo compagni vorrei essere molto chiaro su questo
Che si pone in modo ineludibile per i socialisti il problema del rinnovamento e di una come dire più chiara identità della Democrazia Cristiana nel quadro della democrazia italiana
Credo che vada detto in un momento difficile per questo partito
Omento nel quale torbide ombre si diffondono
Che non è onestamente possibile fingere di non vedere
Proprio perché credo
Ma l'importanza del ruolo politico e democratico della DC non esclusivo nel dominante
Oppure ruolo reale
Io credo
Inutile ma lo faccio
Richiamare tutti noi alla necessità
Di un inflessibile tensione verso la democrazia cristiana sul terreno del rinnovamento e della limpida trasparenza nella gestione del potere dello Stato da parte di questa parte
A questa
Conferenza organizzativa
Programmatica
Deve venir fuori una profonda convinzione del Psi sul suo ruolo essenziale per tenere insieme i pezzi di questa democrazia politica
Evitando che il Paese si spacchi frontalmente
Ed insieme guidarla questa democrazia attraverso un difficile passaggio strategico
Dal quale può ricevere nuova qualità e forza il nostro sistema politico
Non si può compagni e ce ne rendiamo conto
Vivere a lungo nel rinvio dei problemi
Non si può vivere a lungo
In una specie di squilibrio programmato
La stessa difficile vicenda
Della legge finanziaria
E quasi via testimoniare
Difficoltà
Incertezze di problemi più profondi
Lo stesso livello parlamentare in cui pugliese questa difficoltà si manifesta
E che affondano le loro radici nell'instabile equilibrio del nostro sistema pur
Per questo io credo
Questa conferenza
Rappresenti in qualche modo per noi
Il primo serio consapevole importante appuntamento con la realtà del Paese
Quella che fuori
Da questa sala
Guarda al sì
Si confronta
Con i socialisti
E per un certo verso senza magari dirlo attenti dai socialisti
Indicazioni
Indirizzi
Azioni
Consapevoli e coraggiose
Soluzioni nuove stabili per la democrazia
è il senso
Del governare il cambiamento
Che rappresenta
La frase slogan di questa conferenza
E il senso di questo appuntamento che ci siamo dati e che abbiamo dato la realtà del Paese
Voglio concludere compagni dicendo
E a questo appuntamento abbiamo portato un partito unito
Non unanime
Non identico
Consapevole della dialettica culturale politica interna dei ruoli dicevo prima
Maggioranza e minoranza che il Congresso assegnato
Consapevole soprattutto dell'importanza della posta in gioco per il socialismo italiano
Per tutta la sinistra per l'evoluzione del quadro democratico
Tutto questo passa attraverso l'azione del Psi
Ed è oggi
Il punto di forza della nostra vita interna il punto di forza della nostra immagine Esterna
E la chiarezza delle idee la capacità di individuare un punto di equilibrio che è nello stesso tempo un elemento dinamico attivo dirompente della Società italiana degli equilibri che in essa si vanno ricomponendo rispetto al quale
Il Partito Socialista
Viene da dire
Un significato ed un ruolo
Che si comincia in termini crescenti
Ha rilevato in questa azione
Nel nuovo corso del partito
A Torino il poi voglio dire compagni concludendo che non è mai mancata ne mancherà
L'azione della sinistra socialista
Nell'impegno quotidiano
E nell'elaborazione politica
Perché il tempo e le grandi cose sta avvenendo
E ho l'impressione che il partito
Questo tempo cominci a sentirlo nelle proprie vene ed a respirare l'aria dei grandi appuntamenti con la storia
Due comunicazioni
I responsabili della Federazione giovanile sono invitati al palco dalla presidenza tutti i segretari di federazione sono pregati di recarsi all'ufficio sottopassi fino alle tredici e trenta ed alle sedici alle diciassette
Ho pensato di inserire fra l'intervento di signorile è quello prossimo di Martelli poiché abbiamo guadagnato un po'di tempo di questo dobbiamo in qualche modo ringraziare la correttezza di tutti gli intervenuti dagli relatori da quanto hanno dato il loro contributo un breve intervento del professore Furio Diaz l'ho pregato di rimanere la misura convenuta
Né ho ricevuto assenso forziamo credo abbia firmato di
Dico subito che pur apprezzando il senso della continuità che signorile ora ci ha ricordato nell'azione del partito negli ultimi tempi
Penso che questa conferenza sia in un certo senso e soprattutto debba essere una certa svolta
Perché le relazioni e gli interventi di Covatta Federico Mancini Ruffolo Reviglio
Valdo Spini eccetera mi sembra che abbiano realizzato una puntualizzazione concreta e precisa della nostra volontà di riforma quale fino a ora non si era un quindi sono le premesse per questa politica di cambiamento sotto la quale sì sotto l'insegna della quale si apre questa conferenza
Resta un dubbio una perplessità
Il difetto direi di cultura un vecchio difetto del Partito socialista Kultur lo dico in tedesco non per un vezzo linguistico ma perché ha un senso diverso del nostro cultura
Non è soltanto la cultura in senso specifico è qualche cosa di più vasto è senso dello Stato
Consapevolezza della storia della politica approfondita conoscenza della società civile e del modo di fare politica
Ora uno dei difetti del Partito socialista dalla sua fondazione è stato quello di avere poco di questa cultura
Di essere stato più un partito di denunzia di declamazione di grandi indicazioni che non un partito di consapevolezza del modo in cui passare dalle enunciazioni alla realizzazione pratica
Direi anche nel grande Turati di cui pure ora
Ci apprestiamo noi storici a rivalutare importanza il ruolo tenuto nella vita politica italiana fa tra fine ottocento e primi Novecento
Anche a questi tempi abbastanza aurei del socialismo riformista italiano
Abbiamo difettato in questo senso abbiamo peccato di questo mancanza di questa carenza
E così direi anche nelle pagine grigie tragiche del primo dopoguerra e anche in questo secondo dopoguerra
Per brevità ricorderò il centrosinistra di cui pure ora bisogna rivalutare i meriti
Nelle conquiste di libertà di nuove aperture ma di cui restano grosse carenze sul piano della concretezza politica
Certo molte cose sono cambiate negli ultimi tempi
E direi da Torino a Palermo a oggi ma ancora resta un dubbio
Alle grosse intuizioni politiche della leadership del segretario generale di tutta la leadership dalla governabilità in poi eccetera
Quanto poi corrisposto di traduzione in concreta opera di governo per questo salutiamo
Oggi sul piano di una politica che deve essere Nova Trichet di grande riforma di cambiamento la articolazione specifiche precisa delle relazioni che hanno illuminato già questa conferenza
Ma anche qui il pericolo parliamo ora di riforme sul piano istituzionale Presidenza della Repubblica legislativo esecutivo giudiziario
Responsabilizzazione dell'appunto della giustizia riforme economiche riforme della società eccetera
Ma siamo sicuri di poter passare a una fase di concretizzazione
Di realizzazione guardate l'obiezione che si può fare è facile non siamo maggioranza siamo in una coalizione si incontrano resistenze vischiosità ma è qui che potrebbe inserirsi difetto di cultura nella democrazia parlamentare esistono anche battaglie di minoranza o battaglie di una minoranza in seno alla maggioranza iniziative che si prospettano
Che si traducono in atti o spunti che concernono la legislazione l'amministrazione
Cetera indipendentemente dalla sicurezza dell'esito finale
Insomma non si può ripetere periodicamente quali sono i punti di una necessaria riforma istituzionale e poi lasciare cadere nella pratica queste affermazioni e farsi invischiare dall'azione delle formule degli schieramenti eccetera
Non si può prospettare e comitive azionabile i licei come dilazionabile certi momenti della riforma e l'amministrazione della giustizia
E poi continuare a vivere nel segno dell'incertezza del diritto e del pericolo per la libertà per i diritti individuali del cittadino
Non si può riaffermare la necessità di disciplinare secondo la Costituzione il diritto di sciopero e poi continuare a vivere sotto l'incubo di scioperi selvaggi minoritari che poi non solo ci fanno deridere dagli stranieri ma pongono i nostri sindacalisti in condizioni di conflittualità
E a norme a norme anomala con conseguenze sgradevoli che tutti conosciamo
Non si può proclamare la necessità di ridare vigore efficienza l'apparato dello Stato e poi vivere in una cronica situazione disservizi di ritardi di alterigia burocratica di fronte al cittadino
E per questo che bisogna che le formulazioni espresse in questa conferenza possano veramente di venire qualche cosa di operante sul piano del modo di fare politica della consapevolezza di fare politica
Una capacità di utilizzare questo retroterra questo background di riflessione di conoscenza dei problemi dello Stato della società dell'economia per poi passare a iniziative precise concrete rapidamente con tenacia fino ha successo o anche alla sconfitta talvolta anche la sconfitta ha un grande valore politico un valore politico per il futuro
E qui un ultimo punto
è o si è parlato di scioperi ho parlato io di scioperi Dino figlio di inefficienza dello Stato di arbitri di pericoli per la libertà del cittadino ma non dovremo certo dimenticare e non è stato dimenticato nelle relazioni sociali ed economiche di questa conferenza la situazione di sofferenza di grandi masse di lavoratori di fronte all'inflazione alla recessione
Le il cresce disoccupati il la il disagio dei ceti minori che non sono soltanto quelli delle classi operai tradizionali come bene è stato immesso come bene è stato messo in luce stamani dai sociologi
Ma anche qui ci deve suffragare si deve spingere in questo senso di una maggior cultura di una maggiore consapevolezza concreta del nesso tra premesse ideologico politiche e modo di fare politica
Si è parlato molto in questi tempi ultimi tempi di terza via di socialdemocrazia di socialismo reale
Io penso che talvolta se ne parli schematicamente sarà il mio angolo visuale di storico ma non direi che ci sono fallimenti nella storia
Certo ci sono risultati risultati più o meno concreti risultati più o meno soddisfacenti risultati più o meno intonati ha una grande esigenza di forze politiche civili
Noi possiamo dire a questo punto che i risultati del socialismo reale non ci soddisfano non sono assolutamente oggetto non dico di modello ma neppure di riferimento specifico della nostra azione politica
Come d'altra parte non possiamo accettare la facile scomunica contro la socialdemocrazia per i suoi cosiddetti fallimenti come statali tante volte è stato detto della democrazia parlamentare non si fallisce se si perde il potere si lascia lo stesso una traccia si fa qualche cosa in cinque anni di potere come talvolta Mauti laburisti o le socialdemocrazie nordiche
Ma è anche vero che
Altra cosa è il perdere il potere per il gioco democratico altra cosa è la scarsa incisività
Altra cosa è la superficialità la leggerezza di un azione che sia dei qual sistema e che non riesce a introdurre elementi specifici dinamici di cambiamento nel sistema qui è il punto in cui noi dobbiamo fare la massima attenzione imbocchiamo una via di riforme con una prospettiva di Periodo relativamente prende le riforme è bene saperlo sono difficile estremamente difficile
Qui l'esperienza storica con perdonatemi mi sorregge
Dalle immediatezze percento fino alle grandi riforme dei primi del Novecento fino appunto alle esperienze laburiste sociale al democratiche sappiamo che la via delle riforme lastricata di ostacoli
Diremo le di mentalità d'interessi costituiti di ma al volere degli apparati esecutivi di resistenza dei corpi intermedi come diceva Montesquieu
E tuttavia è una via che si presenta come la sola per una trasformazione reale graduale ma effettiva della vita civile e sociale dell'umanità
Noi oggi affrontiamo dobbiamo affrontare questa via con la consapevolezza della sua difficoltà ma anche con la certezza che la sola via di un progresso umano anche qualora se a un certo punto questa via delle riforme è stata complessa oppressa bloccata e dovuta sbucare in una rivoluzione come avvenne al tempo da rivoluzione francese non è oggi la nostra prospettiva ma noi siamo convinti che se l'indicazione di fondo che ripeto in una certa svolta
Della prassi del partito questa conferenza sul programma ha dato Dinoi appronteremo questa via con decisione con certezza con consapevolezza di fare politica sulla base delle formulazioni
Senza abbandonare soci alla illusione di speranze miracolistiche potremo contribuire a far compiere un serio balzo in avanti alla storia del nostro Paese
Grazie
Approfitto di questa breve pausa per dire che l'ordine dei lavori pomeridiani leggermente modificato alle quindici e trenta ora in cui riprenderà la fase pomeridiana della conferenza si avrà il dibattito intitolato la cultura riformista e i giovani coi il il calendario dei lavori e vara il corso già annunciato
Con la relazione introduttiva di Statera
Devo dirvi che con una puntualità degna di un palazzetto dello sport ma anche e soprattutto del nuovo Partito Socialista ci avviamo a concludere i lavori della mattinata ascoltando la relazione del vice segretario Claudio Martelli
Nella sua prima intervista da segretario del partito
Il compagno Craxi rispondendo
A Giampaolo Pansa che gli chiedeva lumi sugli intenti
E dettagli sulla traiettoria possibile di un partito che era appena stato sconfitto in elezioni politiche e che appariva piuttosto marginale
Nel determinare gli equilibri politici del Paese nel mille novecentosettantasei
A Pansa Craxi rispose
Primum vivere
Oggi il partito è vivo
Forse più vivo di ogni altro partito italiano
E dunque è giusto che senza sottrarsi agli obblighi ed anche alle opportunità della politica
Senza sfuggire alla Nenni Ana politica e Dabo
I socialisti si pongono il problema di identificare meglio i loro referenti sociali e le loro opzioni culturale
Qualcosa del genere è vero facemmo già con il progetto socialista
Ma allora discutevamo di Rifondazione
Oggi possiamo discutere di sviluppo del socialismo
Di sviluppo della sua iniziativa
Insomma sembra venuto anche per noi dopo il primum vivere il momento del deinde filosofare
Cercherò di procedere per approssimazioni successive rispondendo al tema di questo intervento
Chi sono i possibili soggetti sociali del riformismo
La prima idea che viene in mente di guardare nella nostra storia stessi
Il Partito socialista nacque e crebbe come partito di lavoratori manuali
I proletari di ogni tipo e di ceto medio intellettuale progressista
Del nord e del sud Italia
Insieme quei socialisti intendevano definire Rispetto alle Korn tese interni alla borghesia
Un nuovo terreno di azione politica altre speranze altre volontà altri cambiamenti
Il Partito socialista nacque dunque come partito di popolo e come partito colto
Ed espresse la fusione dei suoi elementi costitutivi ponendo i suoi fini di emancipazione economica e sociale sul terreno democratico
E i fili di una vera giustizia sul terreno libertario
Nacque associando sedi errando ha fatte Lando uomini e donne singoli e gruppi non intorno ad hoc commi Nea rigide organizzazioni ma intorno alla povera gente a ideali e programmi illuminati dalla ragione critica e dalla fede in un avvenire migliore
Nacque perché Turati e altri con lui lo fecero nascere
Se avessimo appeso il filosofo Labriola probabilmente non sarebbe in atto ma
Nacque e si formò a cavallo fra due secoli nel vivo delle tempeste sociali e politiche
Non per realizzare il piano prestabilito di un nuovo mondo
Ma per riparare torti
E perché venissero superate le condizioni che potevano perpetuare i torti che erano sotto gli occhi di chiunque avesse occhi per vedere
Nacque come sezione italiana dell'Internazionale socialista nel concerto dei partiti socialisti socialdemocratici e laburisti europei
Concerto per la verità poco intonato poiché attraversato anch'esso da esperienze diverse da scuole diverse da insegnamenti diversi
Più solide e più coerente rimase a lungo la scuola marxista
Nella quale pure sono riconoscibili
Filoni e concetti financo rivali
Ma il marxismo non è stato nell'unica nell'esperienza dominante del socialismo europeo occidentale
E quando sul terreno marxista e secondo proprie esigenze il leninismo separatosi dalla Seconda Internazionale
Lottò per definire un modello di partito di Stato e di società come dice il compagno Berlinguer autonomi dal capitalismo e dalla democrazie occidentali
Quella separazione approdò alla edificazione di una perfetta forma di dispotismo
Il riformismo storico dunque nasce
Dalle attese e dalle speranze del mondo del lavoro
Ed ai progetti di uomini e di donne che proveniva dalle file della borghesia colta
E il riformismo moderno qual è la continuità
E qual è la novità
Il lavoro di ricerca di questi anni di tanti intellettuali socialisti
La stessa analisi avviata prima da Mondoperaio sulla esaurimento della centralità operaia
Le elaborazioni successive del partito e di singoli studiosi le stesse relazioni di stamane di Alberoni di Gallino e di Martini
Segnalano alcuni fatti
Per la verità non tutti nuovi ma non ancora posti nella giusta luce da un punto di vista politico e culturale generale quali sono questi fatti
Primo
Il cinquanta per cento della forza lavoro italiana e impegnata nei servizi nel cosiddetto terziario
E siamo ancora sotto la media europea chiede il cinquantacinque sessanta per cento
Dunque la quota di lavoratori del terziario e destinata a crescere ancora e soprattutto questo mondo che in Italia è ancora poco omogeneo e destinato a diventare più organizzato e più omogenee
Secondo
All'interno stesso della classe operaia o meglio del mondo del lavoro
E soprattutto nelle grandi fabbriche nei complessi industriali più avanzati
E in netta crescita dal punto di vista dei ruoli di coordinamento degli spazi di autonomia e di responsabilità è in crescita la categoria degli operai specializzati dei quadri e dei tecnici con tutta probabilità il processo diamo di automazione di robotizzate zione l'innovazione tecnologica
Chi ha cominciato a investire le grandi fabbriche moltiplicherà numero e ruoli dei quali
Terzo il sindacato italiano attraversa simultaneamente una serie preoccupante di crisi
L'aria della sua rappresentanza sociale si è contratta anziché estendersi
Vuoi a causa del mancato processo di democratizzazione interna
Vuoi a causa del cresce di oggettive differenze professionali presso i rappresentati
Vuoi a causa del persistere di spinte movimentisti che settarie
Vuoi a causa dell'appesantimento burocratico e delle costanti interferenze partitiche
Quarto
Gli ideali socialisti la somma di esperienze maturate in una storia secolare
E spesso maturate come anche in Italia in ruoli di maggioranza e di governo nazionale e locale
La sempre più intensa è stretta può abitazione di democrazia di socialismo hanno fatto evolvere il socialismo da dottrina di emancipazione e di una classe
A un insieme di tentativi graduali e graduati di dar corpo un programma di governo e di emancipazione dell'intera società
Del resto questa è la regola della democrazia
Se si vuole governare l'intera società occorre il consenso della maggioranza
E dunque la maggioranza riformista va conquistata guardando al moderno mondo del lavoro ed anche a ciò che sta fuori di esso ma che non gli è ostile non gli è antagonisti
Oltretutto le nostre possibilità le nostre chance possono decollare a partire dalla rappresentanza non possono decollare a partire dall'anno rappresentanza della maggioranza della classe operaia
E anche se la maggioranza della classe operaia fosse tutta socialista
Ciò non basterebbe a costituire nel Paese una maggioranza come del resto stanno benissimo i compagni comunisti
Ciò detto sarebbe un vero errore politico ignorare le possibilità reali che oggi ci sono di espansione di irrobustimento della presenza socialista nel mondo del lavoro
Due recenti sondaggi uno di un istituto vicino a noi il cinese qui Milano e un altro vi del cespite l'Istituto di studi comunisti hanno rilevato la propensione al Riformista della grande maggioranza della classe operaia italiana
Questo orientamento liquida come dei veri e propri reperti storici anche se hanno vent'anni
I Kabul listi gli assemblearistica i movimentisti i settari faziosi che prolungano sulla crisi del sindacato l'ombra risentita delle loro sconfitte
Dunque ricapitoliamo
Le tre osservazioni più importanti
Primo la rivoluzione tecnologica e dei servizi riduce il peso quantitativo e qualitativo della classe operaia
Secondo la maggioranza la classe operaia ha ormai assunto un chiaro orientamento democratico e riformista
Terzo la maggioranza della classe operaia sinora almeno non ha votato per il PSI
Dunque il problema del riformismo moderno la sua possibilità di diventare maggioranza del Paese dipende per un verso da una questione strettamente politica come quella connessa all'evoluzione
Diciamo così occidentale del Partito comunista
E per un altro verso ed è la parte che più ci riguarda e che forse la parte più importante
Questa possibilità
Dipende dalla capacità nostra di socialisti di definire un programma e una politica che parlino la maggioranza riformista sommersa
Che è stata la classe operaia che noi rappresentiamo e nella restante settanta per cento della società che non rappresentiamo adeguatamente
Cos'altro del resto significa partito di programma e di movimento
Se non che la nostra proposta è la nostra iniziativa tagliano trasversalmente la Sociologia pietrificata delle classi
La nostra proposta va nella direzione di costituire una nuova rappresentanza politica socialista a partire dalla stratificazione sociale attuale di oggi
Quella che dà ma stamane è stata qui descritta
Noi non ci rivolgiamo la classe operaia in quanto posta alla classe proprietaria
E non ci rivolgiamo alle varie articolazioni del ceto medio per e Nuclear né e aggregarmi alcune parti o frazioni in apposizione ad altre parti o frazione
Noi non ci siamo posti il compito di produrre una rivoluzione che non c'è
Ci siamo posti il compito di rappresentare politicamente e di governare con l'efficacia della politica democratica la rivoluzione che è in atto il cambiamento che è in atto
Ora per governare politicamente qualcosa occorre prima conosciamo padrone Giannola concettualmente
La descrizione del contesto internazionale e il fondamento di diritti umani che abbiamo posto la nostra iniziativa internazionale
Il problema delle istituzioni pubbliche
Il problema dello sviluppo economico e delle sue conseguenze sociali così come emergono da queste quattro giornate di studio di analisi di dibattito di proposta
è innanzitutto una acquisizione di conoscenza siamo un partito che non ha paura di conoscere perché non ha paura della verità
Come abbiamo detto molte volte
E come si conferma anche in questa congiuntura siamo partito di programma e di movimento
La proposta politica di un partito di programma e di movimento si rivolge innanzitutto a chi può agire
Ai soggetti sociali oggi capaci di autonomia e di decisione di nuove decisioni di nuove scelte e di movimento o libero o in diversa misura necessitato
Certo vi sono soggetti sociali così imprigionati e così identificati con la forza delle organizzazioni cui hanno dato vita così paralizzati dalla in mobilità dei loro referenti cultura e vi sono soggetti sociali così interessati al puro e semplice perpetuarsi dell'ordine o del disordine esistenti da essere impermeabili alle nostre ragioni
E mi sono anche soggetti sociali per i quali noi siamo senza che noi lo vogliamo
Qualcosa come dei nuovi gattopardi l'assicurazione che qualcosa cambierà purché tutto resti uguale
Noi li possiamo assicurare che si sbagliano
Ma vi sono milioni di persone e persone appunto questa unità irripetibile di individuo di cultura di socialità di rappresentazione milioni di persone cui la nostra proposta si dirige naturalmente
Chi sono
Penso che i soggetti sociali del riformismo moderno siano tutti coloro che sono posti nelle condizioni determinate dal bisogno
E tutti gli individui le persone possessori di un merito
Quale che sia il bisogno
E quale che sia il merito soltanto chi può agire perché vuole e soltanto chi può agire perché deve e destinatario delle azioni di riforme di cambiamento proprio perché partecipa della rivoluzione che è in atto
Partecipa di una o di più delle diverse rivoluzioni che si vanno compiendo o preparando alle soglie del due mila
Il senso dell'alleanza riformista dell'Alleanza socialista di cui ci parlerà più diffusamente Cassola questa sera
è e non può essere altro nella sua essenza se non questo
L'alleanza tra il merito e il bisogno le donne e gli uomini di merito di talento di capacità sono le persone utili asse e agli altri
Sono coloro che progrediscono e fanno progredire un insieme o l'intera società con il loro lavoro con la loro immaginazione con la loro creatività con il produrre più conoscenza
Costoro sono quelli che possono agire
Le donne e gli uomini immersi nel bisogno d'altra parte
Sono le persone che non sono poste in grado ancora di essere utili a sei agli altri sono coloro che sono emarginati o dal lavoro o dalla conoscenza o dagli affetti o dalla salute
Costoro sono coloro che debbono agire
Senza tener ferma questa alleanza questa duplicità di destinatari il riformismo moderno rischierebbe di degenerare in opportunismo Odio rifluire prima o poi nel classismo massimalisti
Anzi se noi separiamo il merito dal bisogno il riformismo diviene o tecno Croazia o assistenzialismo
Se invece noi uniamo e alleghiamo il merito il bisogno il riformismo moderno può produrre una svolta all'altezza dei tempi
Può interpretare il tempo può governare il cambiamento
Ho usato
Ho usato volutamente delle categorie povere delle categorie semplici
L'eclissi del marxismo può aprire la strada ad una restaurazione borghese
O anche a forme diffuse di ribellione anarchiche e corporativi
Il solo modo da sinistra
Per evitare in tre ambiti Corneli questo dilemma della tecnocrazia dell'assistenzialismo
Mi sembra risiedere nell'umiltà di ricominciare Colle Imperia
Con le categorie povere di storia culturale
L'individuo
L'individuo che può e che deve agire gli individui le persone dotate di merito o sottoposti al bisogno
La natura
La natura che ci circonda da cui non dobbiamo più difenderci
Ma che dobbiamo difendere da noi stessi
Le tecniche che possono consentirci una cura attenta dell'umanità e del mondo naturale
La cura dei bambini delle madri e degli anziani la cura della nostra salute
Chi sono
Chi sono gli individuo le persone di merito chi può agire nella società contemporanea
Certo può agire chi ha il ricco il ricco di sempre il capitalista volanti
Non è a lui che ci rivolgiamo
Giacché la massima delle sue azioni
Salvo rari casi la massima delle sue azioni sarà pur sempre ispirata all'idea di conservare le condizioni il suo privilegio
E anziché aiutarci a governare il cambiamento egli si proporrà di governare il passato in modo tale che non partorisca nessun futuro
Ma la società contemporanea la società contemporanea la nuova stratificazione sociale la rivoluzione prodotta dall'innovazione tecnologica dall'innovazione scientifica e dalle loro applicazioni industriali
Il vasto processo di acculturazione che ha investito milioni e milioni di individui
La diffusione del sapere e delle informazioni l'universo della conoscenza e della comunicazione
La disponibilità della società moderna ad accogliere all'artigianato all'Elettronica
L'abbinamento essenziale di produttività e di creatività questa società ha prodotto una nuova multiforme figura sociale
E l'individuo che detiene un sapere l'individuo che conosce delle tecniche e delle procedure l'individuo che ha una professionalità l'individuo che governa i meccanismi della riproduzione sociale e della produzione industriale
La trasmissione e l'innovazione della cultura
Delle conoscenze delle mode dei costumi
E l'individuo come noi che padroneggia la sua giornata la sua settimana il suo tempo libero la sua istruzione quella dei suoi figli le sue vacanze i suoi consumi
è la persona che non si riduce alle opere ma che accetta di essere misurato anche da ciò che fa dalle sue opere e dei suoi effetti
Nel mille novecentottantadue cioè oggi metà della forza lavoro degli Stati Uniti d'America impiegata in modo diretto o indiretto nel mondo dei servizi e della comunicazione
Nel mondo che rende materialmente e spiritualmente possibile la comunicazione quotidiana disservizio produttiva creativa o ripetitiva del sapere circolante
L'universo della comunicazione lo Stato rappresentativo lo Stato spettacolo la società dell'informazione aleggiano ormai anche in Italia
Ciò pone problemi nuovi
Problemi di Fini e di mezzi problemi che il Partito socialista e il merito di aver sollevato per primo in quanto sono problemi del riformismo moderno problemi attuali di una politica democratica di sinistra
Sono problemi di sviluppo e solo ad un tempo problemi delle garanzie democratiche rispetto alle conseguenze sociali dello sviluppo
Come si garantisce per esempio il cittadino non i politici il cittadino rispetto agli arbitri del potere dell'informazione
Un potere il quale a
Più di ogni altro potere mitico religioso o politico del passato
Alla facoltà di dar vita ad una realtà immaginaria che essendo il più prego il più costante il principale punto di riferimento generale in questo che ormai è diventato un villaggio globale
Prodotto dalla comunicazione elettronica in questa condizione il potere dell'informazione
Il mondo che appare ai più
Il mondo reale che appare ai più il mondo più importante e più significativo non è più quello del loro vissuto quotidiano ma è quello prodotto dalla realtà dell'immaginazione
Ancora come si garantisce e come si garantirà il mondo del lavoro i singoli cittadini di fronte alla rivoluzione elettroni
L'elettronica tra le applicazioni industriale della scienza
E ciò che è più contiene di essenza umana
Nel senso che l'elettronica per così dire assorbe il pensiero umano loro riproduce lo ritrasmette come energie mediante una serie coordinata di impulsi
Ebbene
I classici del marxismo Marx ed Engels ci insegnarono
A riconoscere ad un tempo nel secolo scorso
Lo sprigionamento di formidabili energie creative le viaggi è messa in moto dal lavoro industriale e dal capitale
Ma riconobbero anche le parallele alienazioni dal punto di vista della salute della dignità individuale del contadino messo la catena di montaggio dello sradicamento umano e culturale
Ebbene mi domando se non si debba evitare che la rivoluzione elettronica insieme con le tante meraviglie del fare umano
Produca un'analoga e forse più impietosa serie di conseguenze anche di Suma Rizzante
L'applicazione su vasta scala e a livello industriale e civile nei servizi collettivi e per uso privato dei ritrovati dell'Elettronica
è beninteso urgente e necessaria ma non è priva di aspetti problematici
Basti pensare alle conseguenze già visibili per esempio sui nostri bambini della inondazione Tevez
Io ormai Ducati non dalla famiglia non dalla scuola non dalla strada ma dalla televisione imparano a pensare ma allora sorge giusta una domanda Chio osserva chiusa chi qui da questo processo non riguarda forse la politica democratica la sua responsabilità il processo che porta a formare ed informare la sensibilità e l'intelligenza dei nostri bambini
Non è nel futuro che dobbiamo parlare e dobbiamo occuparci se vogliamo governare il cambiamento da qui verso un qualche dove
Ebbene
Nonostante gli sforzi compiuti recente in questo campo della comunicazione e dell'informazione dell'elettronica e delle sue applicazioni in questo ambito dell'educazione restiamo in ritardo
Non nelle proposte ma certo nell'iniziativa e delle colpa di tutti quanti noi
Ci sono troppi pochi Garofani nella scuola italiana
E pure questo è un punto sul quale da tempo i partiti socialisti e socialdemocratici europei concentrano gran parte delle loro energie e dei loro programmi ecco parlando dei bambini ci siamo avvicinati al secondo grande soggetto del riformismo moderno il mondo dei bisogni questo mondo cui si rivolge
Ipotesi riformista per rappresentarlo per esprimerlo per dargli soddisfazione il mondo degli emarginati bis
Sempre e di il mondo che Craxi chiama delle vecchie e nuove povertà e il mondo di coloro che devono agire per cambiare
Il mondo del bisogno non è
Una De Amicis Diana pappa del cuore esso si definisce in modo diverso
Certe
Si possono enumerare coloro che ne fanno parte le grandi categorie e lo farò anch'io ma mi scuso di questo repertorio che non ha nessuno scopo pietistico ma allo scopo di suscitare verità
Pensiamo ai carcerati
Agli alcolizzati ai tossicodipendenti pendenti alla follia ai malati agli handicappati agli anziani ai minimi pensionabili e senza una famiglia che si riprenda in cura ai bambini appunto
Alle donne e agli uomini che sono soli e non vorrebbero esserlo ai giovani e alle ragazze che bussano al mercato del lavoro e non i escono varcando la soglia che cerca una casa per sposarsi e devo rinviare il matrimonio che sono esclusi dalla cultura e dal benessere
Il mondo del bisogno
Il mondo del bisogno somma le vecchie e nuove povertà ma comprende anche altro comprende anche povertà non economiche e povertà non di merito o di spirito esso ha in realtà un altro e solo un altro un minimo comun denominatore
Qualcosa che abbiamo smesso persino di nomina questo un minimo comun denominatore e in dolore nonché altrove il dolore non ci sia ma nel mondo del bisogno del dolore c'è sempre Milton diceva il dolore e miseria perfetta
Forse non è così ma certo il dolore è un compagno inseparabile della miseria ebbene nella memoria il movimento operaio l'esperienza del dolore frequente e in un certo senso essa è la più alta poiché da est sei soltanto da essa scaturì la solidarietà
Dolore solidarietà liberazione questa sequenza scandisce il ritmo delle lotte storiche del socialismo rispetto al suo passato
Rispetto a quel dolore sociale i cui ci parlano i classici del marxismo e rispetto al quale si impegnarono i nostri padri fondatori
Certo le condizioni oggi sono diverso tanto che noi socialisti potremmo dire come il poeta ora ho provato un senso è una misura
So che l'ha appena e il sale della vita
E che la gioia e nel guardare il cielo per caso e a riconoscere l'azzurro oggi probabilmente il dolore sociale non grida più
Come quando il Partito socialista sorse ma a parte il fatto che talvolta grida ancora i sussurri di oggi non sono meno preoccupanti normale che fare il punto più alto finora raggiunto dal riformismo europeo resta padre mio quello attento dall'esperienza quarantennale di governo della socialdemocrazia svedese
Quando ero ragazzo una parafrasi a volte ottimistica e a volte anche ironica designava il programma della socialdemocrazia svedese
La cura che i nostri compagni intendevano prendersi di ogni individuo con un motto per l'appunto un po'ottimistico un po'ironico
Dalla culla alla tomba
Probabilmente non è estraneo
Alla recente ancora sconfitta dei nostri compagni dopo quarant'anni di governo l'eccessiva burocratizzazione imposto alla società per tener fede all'impegno di prendere sicura di tutti e di tutto dalla culla all'atto eppure quello resta il programma più ardito che il socialismo democratico abbia sperimenta e i suoi risultati non cessano di essere visibili ancora senso un programma del genere l'idea di proteggere le ragazze ma
Altri e la loro libera scelta tra Porto e una gravidanza assistita l'idea di mantenere a carico dello Stato i loro figli l'idea che i bambini devono essere posti allora il palo della violenza pratica due mini
I casi denunciati negli Stati Uniti di maltrattamenti di genitori ai figli in Italia solo trentasette mila o siamo più buoni o siamo più bugiardo
Devono essere i bambini messi al riparo
Anche dallo spettacolo ripetitivo e ossessivo della violenza l'idea che i ragazzi di
Con apprendere in modo libero e gratuito aiutati a scegliere per diventare il liberi forti e solidali
L'idea che l'intera organizzazione sanitaria di una società moderna deve possedere nozioni e stimoli in una parola deve possedere l'organizzazione sanitaria una professionalità concepita per solidarietà non per lucro non per le carriere non per le
E a che l'educazione l'idea che l'educazione è un processo permanente Horri corrente lungo tutta la vita e che va organizzata in tal modo l'idea che l'ambiente storico e naturale fa prodotte sto e valorizzato va fruito non va consumata la natura l'idea che i vecchi ci sono cari e sono utilissimi lasciamo essere utili se organizziamo la loro utilità
Perché il lavoro non è un dovere per tutti è un diritto dal quale qualcuno ha escluso ma che lavoro è libero garantito e fondato sul merito
L'idea in fondo
Che si può anche essere neutrali alla condizione di essere come i compagni svedesi armati fino ai denti della propria sicurezza militare
Come la cronaca insegna non è tuttavia bastato a mettere al riparo i cittadini svedesi dall'improvvisa visita del sottomarino
Non penso che dobbiamo copiare quel programma o tutte le sue idee ma credo fermamente che non ne possiamo abolire o trascurare l'ispirazione fondamentale se vogliamo animare il progetto di un riformismo moderno che tenga conto del merito e del di
Bisogno che si rivolga a chi ha bisogno e da chi ha merito
Ebbene sotto questo profilo sotto il profilo sociale a che punto siamo in Italia e cinque anni che abbiamo alle spalle dal settantasei andò oggi
La spesa sociale in Italia è rimasta immobile
In rapporto al prodotto in non lordo l'Italia spende pochissimo meno pochissimo più pardon dell'Irlanda e dell'Inghilterra
Ma meno molto meno di Francia Olanda Germania e Belgio
Restare al paragone nell'ambito della CEE qua
E si tratta della sola spesa che riguarda l'assistenza la sanità la previdenza
I soli aumenti si registrano per interventi che meno propriamente vengono catalogati come spesa sociale
E sono i trasferimenti di capitale all'IRI alleni all'ENEL nonché gli aumenti dica
Vitale della Gepi delle Ferrovie dello Stato dell'amministrazione delle Poste e delle telecomunicazioni ciò che potremmo chiamare servizi in una forma improprie essendo meta tra forme
Lustri Ale quella di servizio
Ebbene il risultato di questa osservazione che in Italia l'industria di Stato i suoi servizi o meglio il disservizio pubblico si mangia gran parte delle possibilità di effettuare una vera politica sociale
A ciò si aggiunga il caos organizzativo professionale politico amministrativo degli istituti di previdenza e dell'organizzazione sanitaria e si comprenderà allora di cosa si alimenta il malessere e il malcontento
Il Dis Sesto dello Stato non solo ostacola l'innovazione e lo sviluppo economico e tecnologico
Ma e questo da un po'
Tu rivista socialista e ancora più grave il dissesto dello Stato penalizza la povera gente le sottrae mezzi servizi e possibilità
Non so se serva più molto
Ideologizzare questo problema e attribuire tutta la colpa al sistema di potere della Democrazia Cristiana
Caro baci questo modo di ragionare rischia di assomigliare sempre più alle imprecazioni Saragat diane contro il destino cinico e baro
E sempre meno ciò rischia di assomigliare a una riflessione è un progetto politico la verità nuda e cruda è che dopo la stagione del centrosinistra la sinistra italiana e per un certo tratto anche noi
La sinistra italiana non ha più avuto una strategia dell'intervento sociale che non fosse puro assistenzialismo
E non c'è la e non lo avrà finché non si porrà il problema dei limiti della conflittualità sindacale almeno nei servizi sociali essenziali
E finché non affronterà il problema della modernizzazione della produttività e dell'professionalità dei servizi pubblici
E se non faremo questo resteremo come siamo uomini di sinistra costretti in questo Cul di sacco
In cui dobbiamo scegliere o non rifinanziare l'industria di Stato i suoi servizi o tagliare la spesa sociale davvero un bel capolavoro
Questa alleanza questa alleanza tra merito e bisogno e la base sociale possibile giusta e con ciò stesso e anche la base Morra haley civile del riformismo moderno
E ciò che deve ispirare la condotta dei nostri sindaci e dei nostri amministratori e già accade così in larga parte dei nostri ministri e dei nostri sottosegretari del partito nel suo assieme
Il partito come sembra volere torna ad essere anche attore sociale in tutte quelle Malcovati al calcolate strutture del decentramento amministrativo sanitario o scolastico e nel sindacato e nella cooperazione nella promozione nell'organizzazione di nuove forme associative e di nuove espressioni della partecipazione politica che nascono dal nostro stesso combattere per
Singole buone cause sociali e per singole buone cause civili il riformismo si muove nella cornice la democrazia politica costruito al pensiero moderno dalle lotte liberare la borghesia e dalle lotte sociali e politiche del proletariato la politica democratica e oggi sottoposta molteplici sfide la sfida energetica la sfida internazionale la sfida Elettronica e con esse l'insorgere di nuovi consistenti Poteri il potere finanziario il potere dell'informazione il potere tecnologico
Dall'altra parte la politica democratica e sottoposta alla sfida dei nuovi bisogni essa Napoli democratica non può né ostacolare il progresso tecnologico anzi lo deve padroneggiare guidare ne eludere i problemi posti dai nuovi bisogni e invece
Proprio la grandiosità e le rischiosità dello sviluppo tecnologico e insieme l'insorge contraddittorio di nuovi bisogni
Sembrano suggerire opposte sponde politiche la sfiducia nella democrazia e il ricorso a dei Litta ad oligarchie o aristocrazie
è comunque una certa reazionaria che maschera il ricorso a una nuova chiesa e a nuovi sacerdoti i cosiddetti governi dei tecnici per timore del cambiamento
E senza democrazia invece di accettare le sfide e le vittorie della democrazia non consistono nell'abolire i contendenti
Consistono nel dimensionare i contendenti nel riconoscere ad apprezzarli in quanto parte che a sua volta riconosce l'autorità democratica la sola che è sempre a rinnovabile e ha rinegoziato
Questa è se dovessimo dire la superiorità della democrazia grado evoca zia rispetta la libertà dei singoli e la valorizza in quanto utile ai più
Che pratica un governo democratico rappresentativo del pluralismo presente in seno al popolo
Che riconosce
La politica democratica riconosce altre autorità ma non può riconoscere mai autorità superiori al proprio principio possiamo aggiungere che la parte sinistra della democrazia e quella che in modo certo discutibile
Tuttavia lavora tenacemente fiduciosa in un lato dell'essenza umana che l'umanità sia meravigliosamente perfettibili perfettibile se le condizioni pratiche di partenza migliorano per tutti o almeno per la
La grande maggioranza
Forse non è sempre una regola entusiasmante forse non fornisce la soddisfazione dell'emotività politico partecipazioni visti con rivoluzionaria
Forse non appaga il bisogno di pieno impiego psicologico dei miti dei riti e delle cerimonie rivoluzionaria però è la regola più utile
E la politica democrat
Dica è la politica che si sottomette all'utilità generale che si lascia guidare dalla ricerca nell'ottica dei più se non di tutti e la sinistra democratica e quella parte della l'etica democratica che vede l'utile dei più consistano poter derivare da un miglioramento delle condizioni di partenza più benessere più cultura più sensibilità più libertà
Più sicurezza care compagne cari compagni ho cercato
Anch'io come tutti coloro che sono intervenuti in questo dibattito chi parla di politica parlando del programma del partito era in fondo anche questa una scommessa quella di fare un congresso sul programma un congresso sui contenuti e a giudicare dal successo che la manifestazione il tentativo sembra riuscire un partito come il nostro che una volta faceva parlare di sé attraverso le sue diaspore oggi parla al Paese il linguaggio o della verità e della responsabilità un linguaggio fatto di buon senso e di giuste speranze
A coloro che ci chiedono di dichiarare con chi noi pensiamo di poter realizzare
Fare un programma così ambizioso noi rispondiamo in questa legislatura con le forze laiche socialiste e in un rapporto di competizione e collaborazione con la Democrazia Cristiana a quanti da sinistra obiettano ma la DC non ve lo consentirà mai noi rispondiamo stia piuttosto attenta la democrazia Christiès ANA a non tirare troppo la corda con noi e a non rompere con i socialisti potrebbe trovarsi senza corda essenza socialista
A coloro i quali insistono che un programma simile non avrà mai gambe senza l'alternativa di sinistra noi rispondiamo che senza idee chiare
Non solo non si hanno le gambe ma ciò che è peggio non sia neanche pensiero nel modo di comunicare
Con la DC noi pensiamo che non sia possibile che ogni questione divenga pretesto per una rissa o per un bisticcio l'ultimo riempie le pagine dei giornali di oggi ebbene nessuno di noi ha detto
Che la DC ha trattato con i terroristi e con la camorra ma noi vogliamo sapere come tutti gli italiani come effettivamente sono andate le cose e se si possono escludere responsabilità politica
In ogni caso noi non di mettere in moto nessuno per reati di opinione
Compagni comunisti
Ai compagni comunisti e talvolta si arrabbiano perché noi non partecipiamo alla caccia al tesoro della terza via noi confessiamo il nostro imbarazzo
Confessiamo il nostro imbarazzo perché da quando non andiamo più al catechismo che non sentiamo più la pretesa di dedurre la cosa dal nome
Una cosa dal suo nome indicateci prima la cosa
Noi vi diremo se siamo d'accordo sulla cosa e poi anche sul nome con l'amichevole aggiunta che non serve mo'
Toh cercare consolazioni altrove il socialismo italiano la sua direzione in via del Corso e non al quale borgo
Ho concluso a voi care compagne cari compagni che ci avete seguito per quattro giorni con attenzione al di là di ogni aspettativa di ogni speranza e che siete come dire gli agenti sociali e politici dello vi
Formisano moderno
A tutti coloro che guardano con simpatia con interesse e magari anche a Colle quadro con qualche perplessità a questo nuovo corso socialista questo nuovo corso socialista
Che fa parlare il compagno De Martino nelle sue lettere più o meno come Bartali le sue interviste gli è tutto da rifare
Alla maggioranza riformista una maggioranza sommersa ma che c'è nel Paese e che è composta di quanti hanno il merito di quanti hanno bisogno
Ai giovani sotto i vent'anni che già ci guardano come stranieri in ali con la testa piena di pensieri in parte nuovi in parte antichi
Alle donne che in caso nel lavoro stanno compiendo la più lenta alla più mite e la più straordinaria delle rivoluzioni
Ai reduci ai reduci ai dispersi agli apocalittici agli integrati delle generazioni del sessantotto e del settantasette
A tutti costoro ne vogliamo dire la vostra tensione se era autentica la vostra immaginazione se davvero per pensava in grande quella stessa risata che doveva seppellire il sistema di tutto questo noi abbiamo bisogno
Ma non per produrre confusione non per produrre Pia macerie ma perché non ci siano più anni di piombo e per produrre cambiamenti utile possibilità di governare l'Italia alle soglie del due
Tutti costoro noi diciamo venite a darci una mano noi siamo il partito socialista un partito libero e aperto un partito che ha una voglia matta di far politica siamo il partito dei moderni e il partito di un'antica plebe che ha spezzato tutte le sue catene
Già Sergio dato
I delegati gli invitati della Federazione giovanile sono pregati di essere presenti in sala a partire dalle ore quindici si sono così conclusi i lavori della prima parte della quarta giornata dalla conta se riprenderanno oggi pomeriggio alle quindici e tre sotto la presidenza del compagno senatore Finessi ringrazio tutti per l'esemplare disciplina chi ha parlato e chi altro dato e soprattutto consentitemelo il compagno Covatta che ha reso più facile il mio del resto modesto lavoro grazie buon lavoro
Quella
Qui
Quanto
Qui
Quindi
Quindi
Quindi
Qui
Quindi
Fra
Quindi
Il tutto
Quindi
Qui
Qui
Qui
Quindi
Quella
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Quindi
Quindi
Qui
Quattro
Quanto
Quanto
Qui
Quanto
Quindi
Quella
Quanto
Che si concentra per il settantacinque per cento nella fascia dei venti ai trent'anni senza penalizzare i livelli di produttività
Accanto a questa risposta a breve termine c'è poi l'esigenza di definire una nuova irrealistica via dello sviluppo
Per il Mezzogiorno superando i miti che hanno condizionato la sinistra politica e sindacale e puntando al nuovo non ha senso restare abbarbicati alla difesa del preesistente perché non si salvano posti di lavoro con interventi assistenziali e necessaria invece affrontare con il coraggio e la spregiudicatezza necessaria il tema dei trasferimenti delle ristrutturazioni rioni delle riconversioni ed i problemi di formazione e di qualificazione del personale
E illusorio parlare di tessuto produttivo
Pensando alla piccola e media azienda se non si creano le cosiddette convenienze territoriali sociali e sindacali che sono ben più determinanti degli incentivi creditizi
Così come è un errore restare intrappolati in una concezione esasperatamente vincolistica
Che spegne di fatto qualsiasi possibilità nel campo degli investimenti nell'edilizia
Le piste da battere debbono essere insomma nuove non dobbiamo commettere l'errore di fare catenaccio limitandosi a giocare semplicemente sulla difensiva difendendo cioè quello che già esiste che c'è il riformismo socialista degli anni Ottanta per usare questa parola magica deve invece ed oggi cominciano finalmente a maturare le condizioni perché ciò si realizzi
Porre il mezzogiorno e la questione del lavoro al centro delle prospettive di crescita della democrazia e delle possibilità di sviluppo del nostro sistema economico
Ringraziamo il compagno De Masi diamo la parola al compagno cantore si prepara il compagno Perifano
L'ambizione degli anni ottanta per un un'organizzazione giovanile della sinistra era quella di essere rappresentanti di forme sociali emergenti di contraddizioni sociali
E di classi insomma di tutto quello che in quegli anni venerdì viene definito emergente rivoluzionario di movimento
Poi quando entra in crisi l'unità del movimento giovanile
E nuove contraddizioni e nuovi soggetti mettono in dunque che quelle emergenze fossero radicati i bisogni della sua della società non soddisfatti
E sorge quindi l'obbligo di ricercare modelli veri che riguardano larghi strati della società e soprattutto quella fase sommersa di giovani che più del novanta per cento
Si fa strada la necessità di dare risposte precise ai bisogni emergenti
Di capire le modificazioni nel tessuto sociale ma anche la necessità di seguire strade più complessive in termini di oggetto di dire Dini idealità pur passando dall'ideologismo alla concretezza
Dare risposte alle necessità generali di identità e di riscatto sociale sentite dalla maggioranza della popolazione
Individuare tematiche importanti quali casa lavoro disoccupazione tempo libero droga che riguardano tutti ma soprattutto il cittadino Giovanni
Il cittadino giovani che studia lavorava in discoteca fa l'amore gioca a pallone che spesso vorrebbe fuggire la noia l'alienazione l'assuefazione per gestire il proprio tempo
Il problema del rapporto tra giovani e cultura va oltre il Rapporto Giovani scuola per investire direttamente la gestione del tempo libero e quindi la sua trasformazione da tempo perduto a tempo ritrovato
La disoccupazione organizzazione scolastica la richiesta di lavoro part-time
Pongono i giovani nella conduzione nella condizione di tradurre uno spazio di vita in occasione da impiegare per capire se stessi quello che c'è intorno e otto gestirà spontaneamente il divertimento
I giovani non sono come abbiamo già detto un soggetto politico di per sé appare evidente invece un susseguirsi veloci delle generazioni politiche una caduta di memoria un vitalismo nuovo e una maggiore coscienza di sé
Un abbandono della radicalità con cui esplodeva la domanda sociale un avvicinamento sempre maggiore al riformismo
Una volta insomma di vivere insieme di aggregarsi non solo nella retorica dell'homo socialisti ma nella coscienza che l'aggregazione un modo intelligente di organizzazione del tempo
La partenza in alcuni casi di coniugare l'aggregazione con forme nuove di impegno sociale rivalutando il senso politico della sua stessa esistenza dandole un senso più alto incontrando per scelta o per necessità alla politica
La vita non è più considerata così lunga da poter essere sacrificata va vissute goduta moltiplicando le opportunità estendendo la libertà di scegliere riducendo la dimensione dell'insoddisfazione
Si avverte un'ansia diffusa a conoscere scoprire sentire senza precedenti un bisogno di mobilità il cambiamento di esperienze di amicizia che assomiglia un vitalismo nuovo laico spesso sfrenato
L'impegno sociale l'aggregazione diventano arricchimento formazione conquista di libertà in forme non rigide e codificate ma mutevoli capaci di cogliere la modificazione degli interessi dei gusti e delle tematiche
Cresce sempre di più la necessità di dare risposte da sé di rendere concreto e tangibile il miglioramento delle condizioni materiali di vita anche senza l'intervento dello Stato
Ed ecco la contrapposizione con quella sinistra viziata di statalismo insofferente per le forme organizzate e spontanee
Desiderosa di ricondurre alla politica tutta l'organizzazione sociale come condizione di controllo di dominio quasi che ogni aspetto della vita dei consumi culturali al lavoro possa essere pianificato e programmato
Si tratta quindi di perfezionare l'azione delle istituzioni sul piano della programmazione
Del coordinamento e su quello della fornitura di servizi garantendo però pluralismo culturale tra pubblico e privato ossia una dialettica propositiva finalizzata si alla costituzione di poli per la produzione e il consumo di cultura ma badando di non escludere ulteriori iniziative
Sì alla strategia del confronto da parte dell'ente locale alla possibilità del cittadino giovine giovane di essere prima che fruitori di servizi organizzatore degli stessi
Noi invece alla strategia del consenso che permea l'attività di alcuni assessori comunisti di grandi città dove vincente la filosofia della riaggregazione guidata dall'idea di ricomporre nell'azione azioni del tessuto sociale
E dove la diffusione e dall'Istat e la dilatazione dell'intervento pubblico vede cittadino soggetto passivo e consumatore abulico del prodotto culturale
Determinante quindi il ruolo dei socialisti dell'Arcy e dell'Ice per contrastare il comune organizzato un altro tema importante ed è quello dello sport assistiamo oggi ad una diffusione sempre maggiore dello sport tra i giovani in termini profondamente diversi da come accadeva in precedenza
La partita sportiva non è più in chiesa solo in senso agonistico mai portatrice di nuovi valori di una socialità che in altre situazioni non si riesce a esprimere l'alpinismo i giochi Invesco sionismo l'attività subacquea sono scelte dettate dal desiderio di riappropriarsi del territorio per stabilire un diverso rapporto con la natura basato sull'equilibrio tra esse l'uomo per vivere meglio insomma la propria vita
Necessita quindi che le istituzioni gli enti locali attrezzi in una città di strutture adeguate al desiderio di scegliere la propria attività sportiva
Il ruolo essenziale delle centrali associative anarchiche anch'essa da proporre sul territorio un modello originale di aggregazione in cui gli elementi di imprenditorialità permettono la gestione di impianti sportivi l'organizzazione di corsi e si fondono con una struttura che attraverso settori di lavoro squadre sportive feste offra la gente spazi di autorganizzazione del tempo libero
Ecco allora il ruolo di un'organizzazione giovanile socialista
Tesa a ricollegare il filo diretto tra cittadini e istituzioni tra cittadini e partiti a superare una coscienza ideologica totalizzante e a colmare spazi politici e culturali lasciati dalla caduta dei miti e degli ideali
La moltiplicazione di forme di organizzazione autonoma dei giovani nella produzione culturale nella promozione turistica
Nell'associazionismo di massa nella scuola nel sindacato hanno una dignità e un valore autonomo che va sostenuto con forza
E possono aprire un rapporto aperto e Fertile con la politica
Spinta associative e cooperativistiche possono diventare occasioni di reddito e di lavoro aggregarsi può essere e divenire impresa banca libreria consorzi di gestione
Un mondo che accresce con la conoscenza del mercato e comodi Tinari forme di sopravvivenza i propri poteri
La stessa esperienza di alcune realtà della Finsiel sei come a Torino dove i giovani socialisti la componente socialista dell'Arci gestiscono insieme un circolo Arci matto che organizza rassegne cinematografiche teatrali musicali e che aggreghi in questi mesi giovanissimi under diciotto in una discoteca del della città tutti salvato
Ma anche i circoli di giovani socialisti di Bologna Roma Genova dimostrano che i giovani sono disposte a gestire con noi organizzazione politica il proprio tempo
A condizione però che sentiamo dal chiuso delle strutture di partito usiamo un linguaggio chiaro e comprensibile rimescolarsi della società comprendere le trasformazioni e i bisogni reali
Circoli culturali di dibattito e proposta cooperative giornali radio non per coprire tutta l'attività del giovane ma per affermare la necessità di vivere il politico il privato di stare insieme progettando un futuro migliore ma vivendo felicemente presente insomma di essere non d'avanguardia chiuso nel Palazzo
Ma rappresentanza dalla grande maggioranza dei giovani
Ringraziamo il compagno cantore diamo la parola al compagno
Per il sano
Ecco Perifano abbiamo un'interpretazione autentica compagni tocca a me approfondire alcuni aspetti del discorso che sulla questione della disoccupazione giovanile avviato il compagno De Masi
Una questione che ovviamente è e sarà alla tensione permanente del partito e a maggior ragione della Federazione giovanile
Noi riteniamo c'è una società moderna e progredita una società civile ha il compito fondamentale di consentire una integrazione effettiva delle giovani generazioni nelle fasi di crescita economica e politico
Una partecipazione completa alla vita del Paese che non potrà realizzarsi fino a quando larghe fasce della popolazione giovanile rimarranno ai margini e sostanzialmente estranee
Al mondo del lavoro e della produzione
L'alto tasso di disoccupazione giovanile non rappresenta un fatto episodico o imprevedibile
è la conseguenza di un sistema che non riesce a trovare l'equilibrio della piena occupazione e che penalizza per questo le categorie sociali meno protette o che trovano più difficoltà ad integrarsi
A lungo abbiamo parlato degli effetti perversi di un sistema di relazioni economiche che quando in bocca il vicolo stretto della crisi tende a colpire i più deboli e a fare selezione
Effetto perverso e oggi la crudezza con cui i giovani sopportano una condizione di emarginazione economica e sociale
Ma non si può accettare come inevitabile un equilibrio che nella società marginali Izzy il ruolo e la funzione dei giovani che si privi della carica di rinnovamento e trasformazione
Di cui i giovani stessi sono i principali interpreti e portatori
Per questo la disoccupazione giovanile è questione che va ben al di là dei giovani
Per questo la battaglia per ridurre il numero dei disoccupati
è una battaglia socialista
Contro l'ingiustizia contro l'emarginazione compagne uno dei banchi di prova sulla via di quella società rinnovata alla quale guardiamo come al fine ultimo del nostro impegno per le riforme ed il cambiamento
Per entrare nel vivo delle proposizioni della Federazione giovanile
Alcune considerazioni preliminari sono indispensabili
Un aggiornamento sul modo in cui il problema della disoccupazione giovanile sì è venuto evolve
Un primo dato e quello dell'alto numero di giovani alla ricerca di prima occupazione in possesso di un diploma o della laurea
Per molto tempo gli studi medi ed universitari sono stati considerati come un passaggio indispensabile per un ingresso maturo e ricco di soddisfazione nel mondo degli adulti
Il conseguimento di un titolo di studio come mezzo più efficace per trovare un lavoro qualificato e ottenere attraverso questo la giusta promozione sociale
Ma il tentativo di conquistare un posto al sole per molti si è risolto nel nulla nonostante la laurea il lavoro non è arrivato e né tanto meno la promozione sociale
è logico quindi che il cumulo di frustrazioni collezionate fa della disoccupazione intellettuale il detonatore di una contestazione dominata dalla rabbia e dal risentimento
Ci troviamo compagni davanti ad un fattore oggettivo di tensione sociale
E mentre si ha la conferma che fra il mercato del lavoro e la scuola e l'università esiste una da divaricazione che non accenna a ridursi
Diviene urgente un intervento adeguato alle aspirazioni e alle richieste
Di quest'aria estesa della disoccupazione giovanile
Peraltro fenomeno opposto il parallelo alla disoccupazione intellettuale e quello della insoddisfacente qualificazione professionale
Allorquando la frammentazione dei processi di produzione ed il tasso elevato di innovazione tecnologica richiedono un aumento della specializzazione
Il basso livello di formazione professionale di gran parte dei giovani inoccupati è impedimento aggiuntivo all'accesso del mercato del lavoro
Il rischio vero dunque è che si creino sbocchi occupazionali che poi si scontrano con la composizione della forza lavoro giovanile
O perché questa è eccessivamente qualificata o perché questa è scarsamente qualifica
è il problema della incongruenza della limitata corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro che spesso presentano caratteristiche difficilmente conciliabile
Questo nostro avviso si deve anche al mutato atteggiamento dei giovani nei confronti del lavoro anche rispetto a pochissimi anni fa quando sembrava prevalere la logica della liberazione non del lavoro ma dal lavoro oggi senza voler fare
Affrettate genere la generalizzazioni in molti casi la richiesta del primo impiego si accompagna ad esigenze precise
Il desiderio di realizzare la propria personalità
Il bisogno di sentirsi appagati e soddisfatti lo scarso entusiasmo per attività inquadrate entro schemi mono questo comportamento
Che è diffuso in particolare fra i giovani diplomati o laureati
Si traduce nella ricerca di un lavoro lasci libero campo al dispiegarsi delle capacità individuali della fantasia e della creatività dei single ecco quindi il rifiuto sovente riscontrato di lavori ripetitivi e poco gratificanti la ripulsa di alcuni mestieri tradizionali
E su tutti questi aspetti DiVersi e non di rado contraddittori la impressionante eloquente cruda sequenza dei numeri agli inizi dell'ottantadue oltre un milione e cinquanta mila giovani disoccupati pari al sessantadue per cento del totale dei senza lavoro di cui cinquecento mila e più dotati di un titolo di studio
Mai come in questo caso i numeri sono così espliciti e severi nel chiedere interventi risolutivi
Che fuoriescano dalla logica pura e semplice dell'assistenzialismo che non siano per i loro caratteri di temporaneità e parzialità solamente interventi tampone
Ecco perché come Federazione giovanile riteniamo che sia fondamentale il decollo effettivo dell'agenzia del lavoro che se è uno strumento concreto per la politica occupazionale lo è maggiormente nei confronti dei giovani senza lavoro
Decreto legge settecentosessanta che vorrebbe andare alla discussione del Senato al fianco di strutture destinati a studiare il mercato del lavoro
I flussi della manodopera e le previsioni occupazionali prevede la formazione di agenzie regionali di impiego
Bene noi riteniamo che nonostante le novità in materia di collocamento di mobilità e di avviamento al lavoro rimaniamo ancora lontani da quella che è la nostra idea di agenzia del lavoro
L'agenzia dovrebbe riassumere e riordinare in sé tre compiti essenziali
Il primo l'analisi della composizione quantitativa e qualitativa della forza lavoro secondo la formazione professionale e l'avviamento al lavoro terzo
Ma non in ordine di importanza la individuazione la promozione di nuove occasioni di lavoro
Dunque nei confronti dei giovani una funzione complessa e articolata dell'agenzia del lavoro
Che va al di là dell'avviamento al lavoro e della formazione professionale per assumere e per proposte un intervento a carattere permanente per creare opportunità di impiego in settori non ancora pienamente sfruttati o considerati poiché è difficile prevedere un incremento occupazionale nel settore industriale compagni per forza di cose bisogna orientarsi verso rami diversi e verso attività non tradizionale
Parliamo della tutela del patrimonio nazionale
Monumentale culturale archeologico
Ma parliamo anche della protezione delle bellezze naturali del patrimonio boschivo della difesa delle acque
Un secondo ambito di intervento
Potrebbe essere dato dal potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali sia a livello urbano che a livello agricolo potenziamento che potrebbe avvenire secondo progetti predisposti dagli enti locali progetti che potrebbero essere realizzati con il pool l'utilizzazione di forza lavoro giovanile qualificati
Infine e questo ci sembra il punto più qualificante
L'agenzia dovrebbe stimolare le attività cooperative fra i giovani
Assecondando il bisogno di lavoro creativo e il più possibile Autogestito anche qui non mancano gli spazi disponibili dall'artigianato all'agriturismo
Dal risparmio energetico alla produzione culturale
O anche all'assistenza tecnico commerciale ed ai servizi
In sostanza il nocciolo della questione e quello di attivare iniziative di lavoro socialmente utile in campi diversi da quello industriale e del terziario pubblico incentivando su questo terreno
Il cooperativismo giovani le forme di cooperazione devono essere ovviamente sostenuta in modo attivo bisogna predisporre agevolazioni nel credito assicurare un'adeguata assistenza tecnica commerciale e finanziaria favorire un capitale di partenza ecco tutto questo secondo noi è compito dell'agenzia del lavoro che deve essere anche il centro propulsore il momento di programmazione di raccordo dell'offerta alla domanda di lavoro ecco perché l'agenzia del lavoro deve necessariamente assumere anche i compiti di coordinamento nel campo della formazione professionale
Oggi la qualificazione professionale e sono dati preoccupanti interessa soltanto il dieci per cento della popolazione giovanile in età di lavoro
E questa formazione professionale si orienta il più delle volte verso settori di terziario urbano che poi non trovano una adeguata domanda di lavoro
Se si vuole avere un'idea dei guasti che produce la scarsa o sbagliata istruzione professionale per i giovani in cerca di lavoro si pensi a quanto sta avvenendo nelle zone terremotate
Qui la ricostruzione occuperà nel campo dell'edilizia sessanta o settanta mila impiegati per un periodo di tempo superiore ai cinque anni
E però c'è bisogno di operai specializzati c'è bisogno di maestri pensieri e fra i giovani queste qualifiche non ci sono perché nel Meridione distruzione professionale interessa solo il cinque per cento
Della popolazione giovani e questo vale anche per altri casi se si parla dell'artigianato
Come non potenziare l'apprendistato artigiano se si vogliono costituire delle cooperative oppure nel settore del risparmio energetico anche qui si richiedono figure professionali altamente qualificati
Bisogna quindi riprogrammare rafforzare la formazione professionale secondo le esigenze del mercato altrimenti come fare una guerra senza le armi perché si perde certamente prima di cominciare
Sarà utile sperimentare ipotesi di formazione professionale presso uffici o aziende anche ricorrendo al part-time
Predisponendo cioè per i giovani contratti di formazione lavoro a tempo parziale
Abbinare la formazione con il lavoro a tempo parziale può riuscire interessante
Specie per i giovani perché il contratto a tempo parziale
Può rappresentare utile passaggio per l'inserimento definitivo del mondo del lavoro e questa forma di occupazione
è del resto pienamente compatibile con le attività di studio e altri interessi extra lavorativi dei giovani compagni mi avvio velocemente a concludere
Per l'occupazione giovanile dunque una strategia che saldi la funzione dell'agenzia di lavoro a forme di cooperazione diffusa
Che ad almeno a giorni l'istruzione professionale che sperimenti il parta
Secondo noi giovani socialisti sono rintracciabili percorsi nuovi per combattere la disoccupazione ed aiutare le nuove generazioni nella lotta per il lavoro
Le nostre analisi certo attendono la verifica di proposte concludenti e articolate
Per ora esse costituiscono un contributo ad un dibattito che vivace ed attento tra le forze della sinistra e che non può non interessare i socialisti ed i loro programmi un indirizzo
Nel governo dei problemi del Paese che sia segnato dalla cultura del progresso e delle riforme
Non può lasciarsi dietro le spalle un esercito di giovani senza lavoro con le loro storie di emarginazione di sofferenze e di battaglie perdute
Ringrazio operativa mi scuso per questo insistente richiamo ma i tempi dobbiamo rispettarli comunico ai segretari di federazione che sono attesi per ritirare del materiale presso l'ufficio foto passi
Do la parola al compagno Gianni anche il sì della direzione della figlia esse si prepari compagno Salus Salus
Dagli interventi che sia in questi giorni abbiamo avvertito dagli interventi dei compagni che mi hanno preceduto
Si coglie come nella realtà giovanile oggi si presenti un largo spazio uno spazio sicuramente maggiore per un'impostazione attenta alla concretezza dei problemi un'impostazione graduali Istat riformista
Un'impostazione che negli anni settanta era stata era stata repressa da un'impostazione invece più attenta alle concezioni generali più ideologizzata
Più attenta a quelle che erano strategie che facevano i conti con l'utopia con una rivolta complessiva nei confronti del sistema
è questo un senso che cogliamo è questo un senso che indubbiamente da maggiore spazio maggiore incisività una possibilità della presenza socialista fra le nuove generazioni però il rendere automatico questo senso di concretezza che oggi si avverte del mondo giovanile
Con una maggiore valenza e una maggiore sintonia della proposta riformista che anche attraverso questa conferenza il Partito socialista tende ad estendere all'interno del Paese
A mio giudizio non rende bene i conti con quella che è la realtà
Perché perché proprio oggi il senso di concretezza che le nuove generazioni avvertono porta ad affermare che la parola riforma non vale più in quanto estrae in quanto elemento nominalistico ma va invece sostanziato
Cosa voglio dire voglio dire che in fondo elementi di riforma un'impostazione attenta a cambiare certi aspetti legislativi di quella che è il nostro sistema istituzionale hanno già avuto nel corso degli anni settanta una specificazione un'attuazione però questa specificazione questa attuazione
Ho non c'è stata sulle norme richieste che venivano avanzate da una mujer omogenea rivolta generazionale o venivano solo parzialmente accolte
Nel senso che basta verificare quanto all'interno del sistema universitario all'interno della stessa scuola media superiore dopo quindici anni di contestazione studentesca ancora non è stato recepito un provvedimento organico di riff ormai oppure basta andare a verificare l'attuazione di interventi che pendevano a rendere maggiormente democratiche certe istituzioni che potevano coinvolgere i giovani basta pensare agli organi collegiali nella scuola basta pensare alle rappresentanze militari che dovevano democratizzare la vita all'interno delle caserme basta pensare alla destinazione della legge due otto cinque sull'occupazione giovanile
Ci fanno rendere conto che la disparità fra la grande appesa fra gli aulici discorsi che avevano presentato questi interventi e poi la fase attuativa e poi la concretezza dei risultati c'è stato un barattolo troppo forte e allora nel mondo giovanile oggi verifichiamo che questa esigenza di un nuovo riformismo di un'impostazione riformatrice chiesta dal nominalismo per concretarsi nei fatti è ancora maggiormente avvertito
Adempiamo a oggi lo diceva anche Covatta nella relazione introduttiva come attraverso un appuntamento come la conferenza programmatica si tratta di dare sostanza concretezza immediatezza immagine a questa proposta riformista
All'interno del mondo giovanile tutto questo trova amplificata risonanza e allora con umiltà senza slogan senza parole d'ordine dobbiamo cimentarsi sui problemi
E questo riformismo questa impostazione riformatrice anche di tipo nuovo capace di sintonizzarsi con le nuove generazioni a mio giudizio va sviluppata su tre direzioni
Da una parte
Una concretezza un'immediatezza una competenza una professionalità anche nel momento in cui facciamo delle proposte non più solo parole d'ordine slogan senza poi avere dietro
Un retroterra un bagaglio di competenza di cognizione di causa
Un secondo imperativo che si ricollega a questo E lo amplia
Una necessità di
Entrare su un ordine di idee di grande respiro anche delle proprie delle proposte concrete e immediate che possiamo fare
Cosa voglio dire
Se noi siamo convinti che il riformismo non è politica del giorno per giorno ma invece è una pensione realistica ha come in modo graduale possono essere cambiati e non solo razionalizzati i meccanismi del nostro sistema sociale
Non possiamo farne a meno
Di proporre anche una dimensione progettuale a quella che è la concretezza delle nostre proposte io voglio dire che se andiamo a osservare i fenomeni del mondo giovanile mi riferisco ad esempio all'ultima manifestazione
Più eclatante è quella della pace le manifestazioni che ci sono state sul problema della pace dobbiamo renderci conto come si certe manifestazioni sono state oggetto di strumentalità ma come anche nei giovani non si è persa la volontà di muoversi su certe grandi battaglie di respiro ideale
Cento dall'ideologismo
Certo una cosa è l'ideologismo ideologia una cosa è l'idealità
Le manifestazioni sulla pace non sono state certo le contestazioni studentesche degli anni settanta perché le manifestazioni sulla pace un mese dopo vedevano già i giovani interessarsi magari di altri problemi
La partecipazione alla politica non era una partecipazione totalizzante è una partecipazione se vogliamo anche saltuaria se vogliamo attenta alla concretezza di uno specifico risultato
Se vogliamo anche in fondo una manifestazione in cui si cercava socializzazione incontro in piazza su grandi battaglie con altri giovani oltre che più che un cambiamento sostanziale complessivo del sistema
Però questa idealità se non è più ideologismo è pur sempre un dato reale con il quale dobbiamo fare i conti e allora non basta dire oggi
C'è pragmatismo senso di concretezza fra i giovani dobbiamo tener presente che questo senso di concretezza questo pragmatismo va sempre riferito alla dimensione ideale va sempre sintetizzato in una progettualità che è l'unica impostazione che può dare alla nostra battaglia riformista anche una carica un valore perché in fondo che cos'è quest'impostazione pragmatica fra i giovani oggi questa impostazione pragmatica è la strada meno peggio è un po'alla ritirata di fronte alla delusione dell'ideologia degli anni settanta
Abbiamo visto cioè grande spinte al cambiamento negli anni settanta scarsissimi risultati
Il giovane interpreta quindi la battaglia sul problema specifico come un momento in cui si può gestire in modo meno peggio la ritirata si può ottenere in fondo qualcosa
Ma non c'è tensione ideale non c'è entusiasmo c'è vivacità nel momento in cui ci si atteggia un impegno politico fondato su specifici obiettivi
E allora la nostra impostazione il nostro nuovo riformismo da pretendere a configurare questa impostazione riformatrice come un valore con un qualcosa in cui il giovane può esprimere quella spontaneità quella vivacità quella tensione ideale di cui una proposta chiara limpida ma che vuole estendere i propri consensi nel Paese tale indubbiamente possedere ecco quindi il nostro sforzo uno spazio da perseguire con umiltà convinti che non possiamo certo fermarci agli slogan
è un'impostazione concreta voglio dare attraverso una proposta che abbiamo appurato come Federazione giovanile
Negli anni Settanta noi abbiamo visto l'egemonia del partito in quanto referente rispetto ai giovani di quelli che erano i loro bisogni non sono proiettati in politica ma nell'attività di gestione del tempo libero nell'espressione culturale
Ecco quindi che le istituzioni hanno generato una delle gare in bianco al partito nel gestire l'attività dicevo non solo politica
Del giovane
Questo che cosa ha provocato ha provocato che oggi nel giovane alla diffidenza nei confronti del partito in un'equazione si identifica la diffidenza nei confronti delle istituzioni
Ed ecco questi elementi anche di rifiuto delle istituzioni stesse di mancanza di volontà partecipativa
Identificazione
Fra partiti e istituzione che invece deve cessare guardiamo concretamente gli interventi che le istituzioni in Italia
Concretamente dicemmo hanno rivolto ai giovani
Io faccio un esempio a livello europeo non solo ad Ovest e non solo in Inghilterra Francia Germania
Ma tant'ma dà anche a destra oltre cortina esiste ovunque un Ministero della Gioventù che si occupa di programmare indirizzare un'attività diretta delle istituzioni nei confronti dei giovani
In Italia l'esperienza è stata di due mesi di alcuni mesi del settantadue esperienza fallimentare talora si ha sempre denunciato a intervenire come istituzioni senza passare attraverso i partiti direttamente nel mondo
Giovanile analogo ragionamento facciamo sulle istituzioni locali quelle direttamente a contatto con la realtà giovanile
In fondo vediamo che per i giovanissimi dalle colonie estive a centri di attività ricreativa ad attività di incentivo a quelle che sono aggregazioni ci sono delle iniziative ci sono dei fondi nei bilanci comunali o regionali
Vediamo che per gli anziani dopo lunghi ritardi attraverso attività culturali attraverso attività che stimavano aggregazione ci sono nei bilanci regionali o comunali o anche circoscrizionali
Dei fondi delle iniziative ma nella fascia di età che va dai quindici ai venticinque anni non c'è nulla di tutto questo
In fondo il giovane che proprio in quel momento alla sua maggiore momento di crisi che proprio in quel momento anche per tutta l'attività di tempo libero che ha perché questa la fascia d'età in cui c'è maggiore tempo libero e quindi potenziali Tandy maggiore utilizzazione di spazio e di tempo
Ecco vediamo che le istituzioni non hanno nessun tipo di intervento salvo interventi fa saltuari ecco quindi che come Federazione giovanile alle contro quell'impostazione integralista che portava negli anni settanta
Il Partito comunista attraverso le case del popolo attraverso queste forme collaterali di aggregazione il mondo cattolico attraverso le parrocchie e gli oratori a totalizzare l'intervento
Legge sui giovani con il partito ecco che è molto che come già s'giovani socialisti in un'impostazione laica e riformista diciamo che i partiti occupano una parte di quello che è la società direttamente invece le istituzioni si devono far carico di presentarsi non solo come autorità
Ma anche come momento immediato di rapporto di fruizione di servizi certo lasciati anche all'autogestione alla gestione attraverso spontaneità vivacità cultura
Spontanea da parte del mondo giovanile ecco quindi un Progetto Giovani istituzioni
Che naturalmente deve fare i conti con le specifica realtà perché una cosa è la grande metropoli una cosa il piccolo paese una cosa è la città del sud una cosa in cui è invece una città come foriero come Torino dove esperienze di questo genere sono già state avviate quindi faccia conti con questa frammentarietà di esperienze cui anche Alberoni stamattina faceva riferimento i giovani socialisti si propongono di gettare un sasso in piccionaia
Di esprimere una proposta che deve essere argomento di riflessione perché fra i giovani e le istituzioni Possa Prizzi un rapporto non più solo mediato attraverso i partiti attraverso l'affermazione di una cultura realmente riformista non totalizzante che dobbiamo far crescere
E chiudo
E chiudo ricordando una battuta che in questi giorni a affermazioni che io facevo rispetto a questo intervento socialista fra i giovani un dirigente di partito locale mi facevo
E lei mi diceva
In fondo come socialisti non dobbiamo aspettarci molto dai giovani perché poi noi abbiamo un'impostazione equilibrata un'impostazione ponderata lo spontaneismo giovanile si adatta poco
Con la proposta riformista dei socialisti dobbiamo rivolgerci ad altri ceti ad altre fasce sociali
Ecco io sono convinto che se il partito socialista vuol diventare protagonista di un processo di rinnovamento sociale o di banane protagonista di un processo che porti all'alternanza
Che porti alla costituzione di un blocco sociale alternativo anche se in prospettiva anche se al di là di questa legislatura la democrazia cristiana dobbiamo renderci conto che l'entusiasmo la carica
Ideale la vitalità che il mondo giovanile può esprimere i socialisti ne hanno bisogno ne hanno bisogno perché questo riformismo deve essere nuovo deve esprimere qualcosa
Deve esprimere
Qualcosa che non può fare a meno di dimenticare quello che la realtà giovanile per la sua vivacità la sua spontaneità
La sua lontananza da mediazioni e compromessi indubbiamente ha sempre espresso e sempre esprimerà in un processo di rinnovamento chi essenziale per il nostro Paese
Ringrazio ringrazio compagno Gianni do la parola al compagno Salus
Devo raccomandare al mese caldamente di rispettare l'orario altrimenti sono costretto ad insistere più di quanto vorrei fare
Si prepari pompano canne
Il Pellicano di Jonathan al mattino depone un uovo tutto bianco Nation Pellicano che gli assomiglia in modo straordinario e questo secondo Pellicano depone a sua volta un uomo tutto bianco da pesce ovviamente un altro Pellicano che fa altrettanto
Tutto ciò può durare molto a lungo se non ci fa una frittata prima
Questa epigrafe a libro di curdi e passerò
Sul sistema scolastico come meccanismo di riproduzione sociale
Sintetizza il ruolo che alla scuola fino agli anni Sessanta
Era segnato ed insieme qual era per la sinistra rivoluzionaria ma anche larga parte larghi settori giovanili
L'unico modo
Per impedire la rigenerazione del sistema era appunto la frittata ovvero distruggere il sistema scolastico
Questa evitati mi pare particolarmente significativa perché indica come allora i giovani parevano avvicinarsi alla politica ai problemi dell'istituzione ai problemi dello Stato
Le rotture che si creare un innesto nella scuola trasformarono in modo radicale il suo ruolo senza che peraltro venisse la sua distruzione
Da fabbrica di uova bianche tipica di una società in cui ogni individuo ha un ruolo per predeterminato dalla sua origine di classe ha sede di conflitti e di incontro ma anche di nuove domande di conoscenza e sapere
La famiglia l'altro tradizionale meccanismo di riproduzione sociale
Ha perso anch'essa oggi gran parte della sua funzione di socializzazione la rottura con essa da parte dei giovani fu negli anni Sessanta traumatica ma ritorna ad essa di cui tanti oggi i giornali parlano lo sta a indicare la ricostruzione dei vecchi rapporti
Ma ritrovato rifugio sicuro disposto ad accogliere chi non riesce a crearsi una propria vita indipendente per esempio per la mancanza di un lavoro o di una casa
E questo insomma
Il tempo di una società dove le antiche divisioni di classe hanno perso da un punto di vista culturale comportamentale gran parte del loro senso
L'Italia contadina e pre industriale si è dissolta con l'incalzare di un impetuoso e dirompente sviluppo economico
L'era del consumismo e del mito del benessere ma anche dell'autoritarismo e dell'ingiustizia sociale
Fu dai giovani alla fine Sempre degli anni sessanta messa in discussione
E si cercarono nell'ideologia
Nel pensiero marxista il punto di riferimento alternativo
Ai valori della Società dei padri ma anche questo questa tradizione culturale nel giro di poche stagioni ha fatto fallimento
Nessuno atti un'identità da trasmettere che sia fatta propria dalla maggioranza dei giovani com'era possibile nel passato
Siamo di fronte insomma ad un anno l'eredità che ha conseguenze ambivalente
Provoca al negativo diffuso un diffuso malessere esistenziale il desiderio di autodistruzione COMU soluzione a non sentirsi all'altezza di un futuro oscuro e senza rassicuranti i ruoli definiti
La violenza come modo per affermare la propria esistenza
La tentazione sempre a livello giovanile di rifugiarsi in antiche quanto impossibili certezze ma anche al positivo un modo disincantato e laico di guardare la realtà e di approntare le scelte una nuova coscienza di sé dei propri bisogni materiali ma anche culturali di sapere la volontà di riprendersi la propria dita senza metterla nelle mani di chicchessia
La voglia di ricercare con altri con altri giovani nuovi percorsi nuove possibilità ma senza rinunciare in nessun caso alla propria individualità la realtà e la realtà giovanile non è un tutt'uno si frammenta senza frantumarsi si divide senza dissolversi
Valori modelli comportamenti DiVersi né con né contro il passato nascono e si diffondono in una miriade di aggregazione gruppi giovanili
Lo slogan dell'Arci diceva mille culture nell'Italia che cambia si incontrano e si confrontano vaste ricomposizioni avvengono a tratti ma senza uno schema definito senza un ordine schierò dico ed immutabile
La scuola diviene per centinaia di migliaia di giovani il luogo naturale dove si pongono le nuove domande di formazione
Di informazione di esperienze culturali e non che emergono da questa ricchezza associativa dal desiderio di tracciare un proprio percorso personalizzato di crescita umana e culturale
Ormai assai poco c'è da rompere
Che non sia già stato rotto ma c'è moltissimo da costruire e tutto da cambiare
Lo sviluppo qualitativo e quantitativo dei mass media il progresso esponenziali dell'elettronica dell'informatica della telematica che faranno delle informazioni e del loro controllo il vero nodo dello sviluppo futuro della società fanno sì che già oggi a livello giovanile nasca una nuova idea di cultura che sia da una parte possibilità di decodificare di analizzare informazioni di comprendere nel senso di capire di prendere tutta la realtà invece mille aspetti
E dall'altra sì anche capacità creativa di produrre nuove informazioni nuova realtà
Da questo punto di vista tutti i linguaggi sono buoni i microchip cui ti come la poesia il lavoro come la musica i viaggi come la scienza il fumetto come l'uso del proprio corpo
All'alt cultura si chiede concretezza si recupera il valore della professionalità come insieme di conoscenze che abbiamo Picari applicabilità pratica si ritorna allo studio ma non ad un apprendimento acritico e meramente quantitativo
Il ruolo di una forza politica giovanile socialista all'interno della scuola alla luce di questi fatti muta radicalmente
Perché se il problema è quello della crescita di uomini in grado di dominare ed orientare i tempi senza essere dominati allora dovremo impegnarci per favorire quei percorsi culturali che vanno nel senso vanno disperato
La parola politica allora assume per noi significati inediti dall'organizzazione di domande e negazione di un pressante tipica del passato oggi ora diviene anche necessario farla diventare organizzazioni di risposte e un'indicazione per il futuro
Questo non significa in nessun modo che vogliamo sostituirci ci alle istituzioni o coprire loro insufficienze ma semplicemente associare i giovani per risolvere Problemi
Bisogna superare una concezione accentratrice dello Stato madre ed insieme padrone e recuperarne una che ne esalti la funzione programmatrice d'ordine attrice delle energie emergenti che autonomamente si organizza
Da ciò nasce la proposta di costituire una lega degli studenti laici e socialisti
La lega dovrà essere appunto una struttura che organizza soprattutto risposte facendo politica associando giovani Kyoto gestiscano servizi producendo cultura suo compito sarà quella di rafforzare un polo laico socialista fra i giovani studenti sia da un punto di vista politico che culturale la Sinistra giovanile non ha bisogno di nuovi fronti ma di una nuova cultura politica ed è su questo piano
Sulla sfida culturale
Che sfidiamo appunto i giovani comunisti
I socialisti da sempre si battono per una profonda riforma della scuola media superiore dell'università e noi continueremo a farlo ma esistono oggi problemi di carattere immediatamente gestionale che non sono stati per troppo tempo che sono stati per troppo tempo sottovalutato
Sarà i comitati studenteschi di prossima istituzione rischiano di provocare l'ennesima devi cd delusione i problemi piccole grandi sui quali intervenire sono i più diversi Durazzo l'uso razionale dell'epicentro spazio scuola e tanti altri
Il cammino personalizzato crescita culturale da parte di giovani richiede esperienze belliche hanno in genere un costo elevato compito della lega sulla quello associando giovani Faruk di fatto morirne la fornitura a prezzi economici
Non si tratta di offrire prodotti preconfezionati giovani ma di stimolare la loro autorganizzazione per risolvere i loro problemi
Vogliamo insomma offrire giovani possibilità occasioni non solo di scegliere ma per costruire in prima persona dell'alternative siamo insomma per un consumo attivo di cultura di esperienza
Compito il tempo è scaduto compito della Lega sarà quello anche di mobilitare finisco concludo brevemente
Compito della Lega sarà ancora quello di mobilitare i migliori giovani intellettuali progressisti su progetti funzionale alle esigenze programmatica a livello nazionale periferico del socialisti
Volevo indicare questo ma credo che il tempo ma anche mi avvio rapidamente alla conclusione esausto se non se non se non si vuole che l'era dell'informatica coincida con un'eccezionale capacità di controllo del consenso da parte di una ristretta oligarchia
Che su scala mondiale gestisce la diffusione e la produzione di formattazione
Se non si vuole che l'effervescenza di oggi di mila domande culture diverse
Venga mortificato annullata la spinta verso dispersione otto mistiche o fughe lei si inesistente perché qualcuno imponga poi massificazione di bisogni e comportamenti
Occorre sempre più uomo creativo capace di scegliere il suo ruolo Conso delle proprie risorse fisiche intellettuali o affettive e nello stesso tempo provvisto di analisi critica padrone delle proprie scelte
Per questo occorre un sistema educativo moderno che Muti radicamenti sui valori le sue priorità il suo modo di essere e quindi profondamente riformato fino alle sue radici e questo un compito di tutte le forze del progresso
Ma noi socialisti sentiamo di essere determinanti
Non ci sottrarremo al nostro compito per questo ci impegneremo per questo lavoreremo
Ringraziamo il contributo della Federazione giovanile socialista alla parola il l'onorevole Accame
Cari compagni grave compagni
Io ho qualche breve parola
Su un problema anche molto vicino a quello dei giovani che hanno parlato adesso
Un parlerò di un settore
In cui non siamo ancora al tempo di cambiare di governare il cambiamento ma dove siamo ancora in una situazione in cui si tratta di creare il cambiamento
Un settore quello della difesa
Dove l'impegno socialista
è particolarmente gravoso perché ci troviamo di fronte a dei diritti ha dei limiti
Più duri da rompere
Che negli altri settori della società
Quando si parla di difesa generalmente si parla di dotazione di armi ma io credo che ed è questo parla oggi credo che il discorso debba anche essere un altro
Il discorso è quello di dotare la difesa di una Roma diversa di un'arma che è una cultura diversa ed in questo segna in questo senso grande può essere l'impegno socialista
Si tratta di individuare dei cambiamenti
In una istituzione che rimasta tradizionalmente la stessa si tratta io credo in primo luogo di capire che la difesa non è solo un fatto militare
Che la equazione da sempre assunta criticamente difesa eguale esercito difesa di quale servizio militare
Profondamente errata quel sacro dovere della difesa del paese un dovere sia militare che civile
Io credo che un primo segno del cambiamento socialista nella società in questo settore della società sia quello di non parlate più di un servizio militare ma di un servizio della difesa nazionale
Cioè di un esercito non costituito soltanto dalle baionette ma di un esercito del lavoro di un esercito profondamente integrato nella società oggi ci sono circa trenta mila domande di obiettori di coscienza e dobbiamo chiederci il perché
Io credo che la risposta sia abbastanza semplice
Perché in tanti anni difesa ha significato solo servizio
Militare se difesa e anche un servizio civile se nella campagna se nel Friuli
Al posto di un terremoto ci fosse stata una calamità militare e non naturale i danni sarebbero stati gli stessi le necessità di ricostruire il tessuto sociale
Sarebbero state quelle che abbiamo verificato in quelle circostanze
Una difesa del tessuto sociale una patria interpretata non più come un qualche cosa delimitato da uno steccato di filo spinato un esercito non più di frontiera di linea
Ma un esercito che dentro il Paese che nel cuore del paese che immedesimato col Paese che con il Paese non solo nel momento di I dell'emergenza
Ma in tutti i momenti della vita nazionale questo al grande cambiamento un esercito profondamente regionalizzato
Dove il giovane si sente legato alla sua terra
Occorre scarse armare i contingenti e ridurre il peso di questa istituzione atavica delle caserme dove ci sono tanti morti tanti soldati
E che di rendano la deroga dove c'è un mondo cantico da sovvertire questo deve essere il senso del cambiamento e c'è anche un altro senso profondamente socialista in cui dobbiamo cambiare quella della discriminazione politica
Ancora oggi con un presidente della Repubblica Socialista
Con un ministro della difesa socialista c'è una profonda discriminazione per i giovani socialisti che si affacciano a difendere il Paese noi dobbiamo rompere finalmente questa discriminazione
Credo che davanti a noi anche oggi lo specchio dei servizi segreti di che cosa sono ieri c'erano gli omissis oggi ci sono Jannis Sissa
Quello che finalmente si ammette nei servizi segreti questo è il senso il senso profondo in cui noi dobbiamo lavorare per il cambiamento e perciò ho voluto prendere la parola oggi che si disco che stia rischia il discorso è un discorso culturale
Diceva mi pare Baget Bozzo in contrapposizione a Federico Mancini
Che in fondo una questione di politica anche il cambiamento delle istituzioni ma io vorrei dire che a monte del cambiamento di politica c'è un cambiamento culturale
E se questo convegno ha uno scopo e far percepire al Paese la possibilità di un cambiamento culturale che sia a monte
Della impostazione politica la quale poi è vero determina determinate determinate scelte diceva stamane Martelli
Che nelle caserme CSAI che nelle scuole ci sono pochi
Garofani ce ne sono ancora meno nelle caserme
Far fiorire questi garofani là dove ci sono soltanto molti gigli bianchi molte rose nere qualche papavero rosso è una cosa difficile da farsi è un impegnativo ma programma io non credo che parlare di questioni militari sia solo discutere se ci debba da meno esseri missili a Comiso
O sei dragamine debbano andare nel Sinai o se si deve mandare una task force magari nelle isole falda and dico che ci sono dei delle questioni di potere che sovrastando la politica il potere in fondo purtroppo noi lo riscontriamo sta ancora nelle canne dei fucili
Noi dobbiamo renderci conto di questa realtà e dobbiamo quindi attentamente e vigilare
Ciò che avviene in un settore estremamente delicato perché anche i cambiamenti nella società non passano se non sono riformate determinate istituzioni che come vediamo nei giornali di oggi quando si si reggono le vicende di Cutolo
E delle e dei condizionamenti che ci sono stati noi ci rendiamo conto che un cambiamento del potere e anche un cambiamento di gestione chi ha il potere militare lo chiedo dobbiamo dare un grande supporto alle ministro della Difesa socialista che si trova impegnato Jenna una lotta estremamente difficile forse con l'appoggio di tutti noi di tutto il partito anche in questo settore
Riusciremo a introdurre il segno della presenza socialista il segno finalmente di una democratizzazione
Delle forze armate della creazione
De una esercito nuovo dove non ci sono più dea tali che tradizione due divisioni di classe
Onda esercito dove il lavoro manuale si integra a quello intellettuale dove la truppa
Non è più carne da macello dove i compiti intellettuali sono adeguatamente ripartiti dove non c'è più solo una cultura di gerarchia e una cultura di vertici ma c'è una profonda cultura popolare una cultura del popolo italiano che anche una cultura socialista grazie
Ringraziamo compagno Accame alla parola Lidia Grechi dal comitato centrale
Compagni e compagne questa mattina si è detto che è una noia del moderno il parlare molto Alberoni ci ha dato acquisto
E io so benissimo che poi quando parliamo di donne sia sempre suscitato quasi sempre suscitato una noia soprattutto nel pensiero maschile
Ma oggi di il partito che additive questa conferenza lo sta a dimostrare di governare il cambiamento io credo che dimostrerà di superare questa antica noia per mettersi a confronto con quella parte di società
E si definisce emarginata e che coinvolge i giovani e coinvolte le donne che si coinvolge gli anziani e che coinvolge gli handicappati io non credo che esistano degli handicap specifici per categoria
L'analisi d'altra parte che è stata fatta in questi giorni dei fenomeni emergenti
Deve tenere conto di quelle che sono le specificità dell'esperienza che hanno prodotto queste emergenza degli emarginati attivi che hanno provocato nella società queste emergenze dei bisogni che hanno provocato delle attese e delle speranze e Jesse che sono avvenuti nella nostra società sono stati determinati da questi soggetti attivi che hanno fatto emergere i nuovi bisogni si tali e sono connessi al processo della rapida industrializzazione che è avvenuta e che ha portato alla nucleari intenzione della famiglia all'ingresso delle donne nel mondo dell'amore anche di questo abbiamo parlato
All'accesso ai servizi pubblici e il conseguente processo di urbanizzazione
è una vita la nostra fatta di corse fatta di anziani in una società non certa organizzata a misura d'uomo che ha risolto il vero in gran parte il bisogno dell'alimentarsi ma che non è ancora in grado nel rispondere alle nuove esigenze dell'assistenza a chi effettivamente ne ha bisogno bella qualificazione occupazionale del diritto allo studio al tempo libero al tempo per potere partecipare gestire in
Forma di volontariato oggi parliamo molto del volontariato questi elementi che danno concretezza all'a quella nuova qualità della vita che da troppo tempo noi cerchiamo di definire viviamo oggi il tempo del ritorno al privato alla riscoperta dei legami familiari
Degli scambi fra gruppi di individui i quali si sono sentiti espropriati nella loro soggettività e del loro contributo alla stessa partecipazione della vita politica
Che hanno subito come espressione di vertice ed è da questo quindi che nasce il rifiuto della loro presenza e la loro negata fiducia ai partiti tradizionali al movimento democratico organizzato in modo tradizionale
Oggi i gruppi che vanno ai gruppi dagli ecologi a quelli che si interessano dei servizi sociali a quelli che si interessano della difesa della maternità ma anche al gruppo che si interessa della responsabilizzazione per la maternità cosciente
Al dibattito contro la violenza per la difesa della persona e non soltanto per la difesa del pudore alla riflessione sull'occupazione femminile e giovanile e dal come rapportarsi col mondo del lavoro oggi erano erano dei processi culturali
Dove maturano delle ipotesi coraggiosi il bandito ha quindi il dovere di mettersi a confronto con questi che sono i veri soggetti del cambiamento e lo hanno dimostrato soprattutto nel ultima campagna referendaria quando abbiamo votato il mantenimento della legge centonovantaquattro
Dove è emerso che come popolo italiano siamo effettivamente cresciuti oggi abbiamo una padronanza dei nostri convincimenti dei diritti liberatori che vanno ben al di là dell'imposizione ideologica sia laica che religiosa
Ecco queste idee vanno approfondite
Vanno approfondite non soltanto a livello della direzione nazionale del partito o dei compagni che si occupano del programma del partito
Ma devono essere approfondite anche alla periferia del partito per essere elemento del programma che il partito si sta dando e per tradursi nel governo sia centrale che locale
Che deve dare voce alla pluralità delle esigenze all'interno della struttura pubblica
Basti un esempio per tutti il fatto che oggi questa giornata dedicata alla cultura
Noi possiamo dire che le specie per la cultura non vengono più considerate come spese facoltativi dei bilanci degli enti locali
Ed è un sintomo della capacità di recepire questa esigenza si tratta ora di consolidarlo di gestirlo per non restare arretrati rispetto al cambiamento che si è prodotto nella società
Ringraziamo
Accompagna grezzi
Alla parola in un compagno Gianni state una per la relazione sulle nuove povertà
Compagni vorrei rassicurarvi non riprende cercherò di non riprendere la hit parade sociologica che è stata solo momentaneamente interrotta però rendetevi conto
Della difficoltà e della perplessità in cui mi dibatto
Fra l'alternativa di fare della lo studioso al sociologo noioso che si diletta offrirvi nomenclature cosa che pure probabilmente dovrebbe fare e la situazione di un pomeriggio in cui è difficile pensare che dopo una mattina appunto densa di relazioni dopo una che una larga parte della hit parade sociologica è già stata presentata mi sia consentito a riprendere in termini formalmente Co.Ge. cogenti un discorso tra virgolette scientifico altra parte l'alternativa opposta è quella di scivolare sul versante della tuttologi ER sul versante cioè della della battuta o della generalizzazione
Valiani fine a se stessa che tutto giustifica e che dice tutto e nulla e allora vi prego di perdonarmi se al stretto fra queste due esigenze
Forse in qualche modo resterò a metà strada non sarò ne sufficientemente brillante da pormi sul versante dei tuttologi nei sufficientemente rigoroso dal punto di vista scientifico da pormi sul versante di coloro che presentano programmaticamente una serie di temi con indicazioni specifiche
C'è una dimensione tuttavia che dal punto di vista dei la sistematicità della impostazione non posso esimermi dal fare
Non posso esimermi dal dire
Che muoviamo da una situazione in cui a fronte di un processo strutturale e culturale di modernizzazione che dell'Italia fa una società industriale avanzata gli anni settanta hanno parallelamente esibito un processo di emarginazione di segmenti sociali diversi per cui alle storicamente vecchie povertà si sono venute aggiungendo informa stratificata delle nuove povertà
La conseguenza è che la schizofrenia è già tipica della Società italiana contemporanea si è venuta esaltando piuttosto che riducendo
A questo punto non c'è chi dice ebbene a lanciamo ICI nella analisi delle aree della emarginazione e cerchiamo poi di vedere cosa concretamente è a Program drammaticamente proponibile per intervenire in queste aree
Dirò subito che c'è un grosso rischio il grosso rischio è quello a cui abbiamo assistito per per molti anni negli ultimi tempi il rischio cioè di fare delle stragi nazione è un concetto Omnibus
Su cui si salta su e nell'ambito del quale si inserisce indiscriminatamente qualunque cosa
Scivolando poi su versanti in qualche modo mitologico dialettici che ci conducono in una nebbia in cui tutto è grigio
Farei un tentativo di distinguere per evitare questo rischio tipi Diversi di emarginazione diciamo pure di nuove povertà con crescenti su vecchie povertà
Le quali si articolano in dimensioni che sono propriamente strutturali da un lato e psicologico culturali dall'altro
Esistono a riguardo una serie di indicatori molto specifici che possibile
Utilizzare
Che non non sarò a illustrare nella loro articolazione specifica limitandomi a dare alcuna esemplificazione
Alcune esemplificazioni per esempio
C'è da dire che ha a un cospicuo livello
Di marginalità strutturale e culturale insieme recentemente esaltata si oggi acutamente percepita si collocano anche masse crescenti di piccola borghesia burocratica
Ho paragonato Ica immigrate ad esempio nella capitale dalla Provincia specie dal centro sud
A quale piccola borghesia vede irreparabilmente scossi i simboli del proprio prestigio ridotti i margini del POR del proprio piccolo potere o sottopotere falcidiati
I propri redditi dall'inflazione e che si vede scavalcata da frange di proletariato industriale ma soprattutto
Da figure professionali o di mestiere tradizionalmente percepite come diciamo pure non nobili e penso a figure di a per esemplificare idraulici elettricisti
Certi aspetti certi tipi di commercianti che sono certamente prive di un livello di istruzione comparabile
è tradizionalmente prive di quel prestigio sociale che per certa piccola borghesia impiegatizia poteva compensare anche i bassi stipendi
Rispetto a queste aree di diciamo pure nuova povertà ovviamente a livelli diversi da quelle delle povertà dei disoccupati calabresi oggi rilevanti percentuali di pensionati
Evidentemente è una forza politica che intenda operare per la razionalizzazione in innovativa e la modernizzazione del sistema non può non essere attenta ed estremamente sensibile
Questo tipo di Hare
Di emarginazione psicologico culturale prima che strutturale necessario rispondere con un processo con un Progetto Mobilità ante che ne Bonnaire risalto l'obiettiva centralità sociale
Che ne rivaluta il prestigio legato alla professionalità alla produttività all'efficienza entro una logica chiaramente meritocratica e di razionalità sostanziale
Operativamente direi programmaticamente
Si tratta di restituire dignità ai ceti sociali che sono obiettivamente centrali per un progetto di moderna società avanzata dell'Occidente tramite
Qui le indicazioni sono molteplici mi limito a indicare l'opportunità di seri e merito praticamente orientati corsi di aggiornamento e formazione opportuni incentivi di carriera
E remunerazione legati ad una misurabile produttività attraverso responsabilizzazione individuali persona riguarda alla rimanda evidentemente alla parte del programma
Che riguarda le istituzioni e che Mancini prima e Giannini poi nella relazione su nella sua relazione pubblicata
Hanno ampiamente illustrata
In questa sede
Credo che valga la pena soprattutto di soffermarsi su quei due cruciali a sospetti di nuove povertà emargina anti
Che sono quella della presuntamente intellettuale e qui mi ricollego alla dibattito per moltissimi aspetti vivo che c'è stato tra i giovani poco fa da un lato e alle nuove povertà soprattutto degli anziani degli handicappati quelle cui si riferiva Martelli stamattina
Da un lato probabilmente c'è anzitutto da dire
Che ha
Si è sviluppato un corto circuito socioculturale su cui ecco un cresciuta la propensione alla violenza sociale alla terrorismo diffuso
Il quale è nato
Nell'ambito di formazioni sociali sommerse che puramente e semplicemente hanno ignorato il codice normativo culturale su cui il sistema e la sua legittimità poggiano e in queste aree sociali compagni non si danno problemi di trasgressione
Perché evidentemente non si trasgrediscono principi che non sono in qualche modo interiorizzate di norme modelli culturali interiorizzate semplicemente ci si comporta
Operando nella logica del vuoto sociale in cui si è cresciuti o si è stati sospinti questo caso l'intervento sociale a livello programmatico
Deve rivolgersi in primo luogo alle dimensioni strutturali e a quelle culture era quella culturale e allora
Si tratta suppongo che svilupperà il discorso Vidal verdi
Di rompere la perversa dicotomia tra lavoro manuale e lavoro presuntamente intellettuale che retaggio di una cultura agropastorale
Allineando con ciò l'Italia alla logica di una società avanzata dove per esempio le dice il
Dire nuova io chiese che nella contratto collettivo di lavoro
Vede è prevista la possibilità di prendersi un diploma un BAT in filosofia o in scienze sociali
Non per questo chiede poi di diventare impiegato o di svolgere per questo
Un compito intellettuale o presuntamente tale ma continua senza per questo sentirsi sminuito a svolgerle un'attività intellettuale
Si tratta evidentemente di rompere anche la pesanti condizionamenti di una certa cultura degli anni sessantotto sessantanove e della della prima metà soprattutto degli anni settanta in cui nei sindacati alligna vanno rivendicazioni
Che consentivano poi di a rigettare il lavoro manuale nella misura in cui ad esempio si ipotizzavano un Maudit DiVersi e alternativi di farla automobile soprattutto si tratta però di bonificare il deserto sociale di periferie metropolitane che sono socialmente disgregato e e psicologicamente devastanti specie per i più giovani
Ancora
Di dare finalmente un segno di presenza dei pubblici poteri alle aree desolate del Sud non solo all'immensa metropoli necropoli napoletana
Tra parenti si l'area napoletana è un'area che condividere con l'area didattica nel Bangladesh il primato
Della densità di popolazione in una ristrettissima superficie le modalità di intervento possono e debbono essere evidentemente differenziate credo che vada detto che essenziale Chieri in fuga hanno da ogni forma di assistenzialismo
Anche se ovviamente
C'è un inseguimento della estesa e differenziata Area delle vecchie e nuove povertà che richiede un intervento di natura assistenziale purché beninteso si sia in grado di distinguere in modo molto chiaro
RAI intervento assistenziale che riguarda gli handicap Pati alcuni anziani alcuni malati
E l'intervento che è un intervento propriamente disservizio sociale
Che riguardare marginali prevalentemente dal punto di vista culturale in quanto rese tali e mi riferisco in primo luogo evidentemente
Agli anziani
Rispetto ai quali
Probabilmente i socialisti devono avere il coraggio di dire che c'è stato fino ad ora nella moda dei convegni su gli anziani degli ultimi due anni un colossale equivoco
Equivoco derivante
Dal ritenere che di anziani si potesse o si dovesse parlare
Entro una cornice appunto sanitario assistenziale
Oppure Valente mente sanitario assistenziale
Credo invece che vada detto a tutte lettere che di anziani si può e si deve parlare come di un segmento sociale il quale ha il pieno diritto di essere a
Restituito a cerchi concentrici più centrali rispetto alla società
Senza essere precocemente eccome attivamente espulso ad esempio dal sistema produttivo
Lasciando per esempio al lui la scelta con flessibilità e part-time se tra scorrere la l'estrema parte della sua vita lavorando o lavorando a part-time ma ovvero dedicandosi ad attività diverse
Direi che battere la povertà socioculturale degli anziani è obiettivo primario
Che si accompagna ad un coraggioso programma di intervento anche sulla struttura del mercato del lavoro
E se i suoi vincoli nonché sulla natura e le caratteristiche dell'habitat sociale metropolitano
E i beneficiari di un intervento del genere possono essere gli anziani da un lato i giovani presi nella spirale del deserto sociale metropolitano dall'altro
Non basta per condurre questa battaglia riandare a generiche perorazioni in favore ad esempio del verde o dei servizi sociali ne basta rievocare forme di a rivendicazione ancora generica in termini auto gestionali
Direi che è necessario coinvolgere realmente nella progettazione urbana e nella gestione dei servizi sociali quelle stesse fasce di emarginati di componenti le aree delle nuove povertà che dovrebbero trarne beneficio
Potrebbero essere ad esempio cooperative di anziani e di Giovanni a gestire servizi sociali e culturali di quartiere
A curare la manutenzione di strutture ricreative e di svago a gestire programmi di recuperi e di assistenza e questo mi avvio rapidissimamente alla conclusione
Rimanda a fondamentali esigenze di autorganizzazione sul territorio dei pubblici poteri i comuni le circoscrizioni
Le forze politiche e istituzionali possono sostenere in prima battuta ma non incanalare o dirigere la cessione di quote di potere a forze autorganizzati intesi dal basso
Ponendo peraltro a disposizione strutture e operatori sociali qualificati è lo strumento principe per incidere sulle aree crescenti dell'emarginazione
Per dare un senso alla vita di chi vive in città in quello che ho definito un deserto sociale
Per interrompere quel prolungato corto circuito socioculturale che fa appunto della Società italiana ancora una società pericolosamente schizofrenica
Che le parole non traggano in inganno no storie proponendo ha fatto una vetusta
Mitologia spontanei Istica
Suggerisco piuttosto di predisporre ed offrire canali relativamente centrali di partecipazione a chi è condannato alla povertà materiale culturale psicologica
Da una inadeguata strutturazione
Di articolazioni del sistema per i cittadini
In altre parole
Si tratta e mi si passi l'espressione generica non posso in questa fase fare altro
Di rendere la democrazia e la partecipazione sociale possibile per tutti
Attraverso internet interventi e riformisti che a mente graduali caratterizzati da efficienza assenza di vincoli burocratici flessibilità estrema
Niente di rivoluzionario in sostanza e soprattutto niente di MiTo logicamente spontanei ostico
Semplice sollecitazione alla consapevolezza sociale e all'efficienza democratica e partecipata di un intervento in assenza del quale si perpetua la condanna all'emarginazione probabilmente della metà dei cittadini della Repubblica
Compagni
è alle nuove povertà e nello stesso tempo ai quadri ai detentori di quel vero capitale che la conoscenza e cioè ai tecnici
Ai professionisti
Che ha da rivolgersi la proposta dell'Alleanza socialista alleanza per dirla con Martelli stamattina fra merito il bisogno che si propone come promessa di maggiore centralità di maggiore peso reale sociale e culturale nel Paese
Per ceti sociali fra loro di Verro assi
Ed articolati e che tuttavia condividono interessi di razionalità sostanziale
Democrazia partecipata nelle istituzioni in una parola interessi modernamente riformisti grazie
Ringraziamo il compagno stasera
Il sindaco di Castelletto sul Ticino con un telegramma si scusa per non essere presente auguro buon lavoro Borgonovo la nostra conferenza
Così il sindaco di Bari non potendo intervenire formula Urio di buon lavoro alla parola la compagna presto del comitato Franca presso il Comitato centrale del consiglio comunale di Torino
Company Company io voglio iniziare il mio intervento ricordando una verità semplicissima ma terrificante che il compagno Fichera della Federazione giovanile socialista ci ricordava oggi parlando dei giovani e della droga
Diceva giustamente che ad un problema vecchio tra virgolette quale quello della droga noi purtroppo non potevamo non possiamo rispondere con proposte di cambiamento e di rinnovamento
Cioè affermava che questa fascia di giovani e non
Non è è impermeabile a qualsiasi programma di cambiamento è impermeabile a qualsiasi discorso di trasformazione democratica perché necessariamente impegnata nella sopravvivenza si ecologica e fisica del giorno dopo giorno
Ma e questa è un'area di emarginazione che rientra come ha detto Martelli questa mattina tra quelle donne e quegli uomini immersi nel bisogno
Che non sono poste in grado di essere utile a sé e agli altri coloro che sono emarginati dal lavoro dalla conoscenza dagli affetti ed alla salute
E allora partendo da questo noi dobbiamo fare alcune considerazioni
C'è nel nostro Paese un atteggiamento che io definirei di rassegnazione dissenso di ineluttabilità nei confronti del fenomeno droga
Che mi ricorda un po'l'atteggiamento di Coppa fatalità che percorreva la città prigioniera della peste di Cambiasso
Ma la droga compagni non è la peste
Noi ne conosciamo al fenomeno ne conosciamo i meccanismi di espansione
Abbiamo il necessario equilibrio politico culturale per affrontarlo senza nulla concedere né alla repressione né al massimalismo verbale dall'altra
Oggi il drogato il tossicodipendente rappresenta dal punto di vista quantitativo una delle principale forme di marginalità urbana
L'adesione ad un modello di vita tossicomani ecco tende ad attraversare longitudinalmente ceti e classi
Anche se ciò non significa che il fenomeno non abbia delle valenze di classe e questo rispetto alla possibilità di uscire dal tunnel ma il fenomeno a oggi caratteristiche diverse da qualche anno fa
L'accesso alla droga negli anni ottanta non ha come degli anni settanta e direi ancora nei primi anni del settanta sessanta scusate una valenza ideologica o estetica o elitaria
Ma è per lo più per la stragrande maggioranza un fatto di consumo
Quindi consumo sociale e allora c'è da chiedersi se funzionale ad un modello di sviluppo
Che vede l'espulsione dei giovani dal ciclo produttivo
Ebbene io credo che sia funzionale a questo sistema di sviluppo
Ed è questo un altro fra i tanti motivi di necessità per il PSI di governare in prima persona il quello che noi abbiamo chiamato il cambiamento Di Nola abdicare questa funzione a forze che sono imperniate da troppo tempo di rassegnazione
Che fare dunque
Combatté nel mercato
Percorrere non solo più in sede teorica
Ma tentare in sede concreta tutte quelle possibilità di accordi internazionali con quei Paesi la cui economia si basa sulle culture da cui si ricavano le droghe pesanti
Dotare le forze dell'ordine e della magistratura di strumenti idonei ad una lotta serrata alla mafia e alla Nuova Camorra che sono i soggetti principali di questa distribuzione di morte
Attrezzare la nostra legislazione perché sia strumento reale per colpire al collo colpire e smascherare i guadagni illeciti
E noi siamo vicini al compagno Formica ministro di questo governo quando sta combattendo una battaglia che combatte per fare luce su un settore così al buio scusatemi il giro di parole
Quindi legge mercato Consolo stanno tra di loro in una inestricabile intreccio
Quindi anche una legge da modificare perché è una legge che non garantisce
Non garantisce la possibilità dei stroncare l'arruolamento al mercato clandestino della droga
Di un esercito di piccoli e medi spacciatori praticamente incontrollabili perché non definisce questa legge la cosiddetta modica quantità per uso personale
Combattere il consumo e allora io mi chiedo e a chiedo ad un'assemblea autorevole come questa
Se la droga di Stato sia meglio della droga della strada
E invito ad una riflessione
Questa Assemblea il partito complessivamente anche al rispetto alle decisione che noi prendemmo qualche tempo fa
Rispetto all'introduzione del metadone nella nostra
Farmacopea
Mettere in moto
Degli strumenti terapeutici che non siano nell'agorà nella logica di cui parlavo prima logica rassegnata e distruttiva della mantenimento ma invece vogliamo una dare una battaglia per restituire il tossicodipendente ad una piena libertà e dignità umana e quindi impegnare le regioni non invitare le regioni impegnarle in una articolazione di risposte ad un problema che non può avere una sola risposta ma deve averne necessariamente molte passando attraverso le comunità e passando soprattutto attraverso quell'esperienza che di comunità terapeutiche il territorio italiano è pieno esperienza che non sono solo di carattere laico ma anche di carattere religioso
Ma queste battaglie compagne e compagni e non si fanno immersi in sensi di colpa a sinistra
Lei la sinistra italiana da sempre
Il mercato della droga è stato considerato un fatto per un verso e demoniaco mentre invece la scelta individuale della droga è stata guardata
Quando tutto andava bene andava male con un pietismo vischioso
è questo un atteggiamento che non aiuta il tossicodipendente il quale non ha bisogno di essere convinto che è una vittima della società
Perché ha già troppo sovente un atteggiamento di fronte alla dieta passivo eviti mistico
Ha bisogno di soli che di solidi appoggi esistenziali
Ha bisogno non solo di dubbi ma anche di qualche certezza
Che può discendere come ci diceva il Veroni questa mattina solo da nuovi valori non credendo neanch'io il discorso sui valori la concezione etica della realtà siano fatti astratti
Ringraziamo accompagna Franca presto con la parola avviso alberghi per la relazione sulla scuola
Io ritengo cari compagni
Che molto opportunamente
Questa giornata della conferenza e dedicata ai problemi della società e della cultura
Che ci sono problemi inscindibili
Nonché i secondi
Quelli della cultura semplicemente dipendano da i primi secondo un rapporto unidirezionale meccanico
Di tipo pale o marxista
La cultura
Ne sono convinto un uomo essere Fattore essenziale di cambiamento sociale
Può non ridursi a sovrastruttura
Ma quale cultura per quale società
E che parte in essa può e deve avervi la scuola
O il sistema formativo nel suo complesso
Questo è il tema che mi è stato affidato
E così vasto e impegnativo
E così limitato e necessariamente il tempo concesso ai relatori
Che mi si perdonerà un discorso che pure vietando di essere semplicemente sommario
Sarà di necessità molto sintetico
Circa la collocazione della scuola
Nella cultura e nella società
Anzitutto c'è un fatto macroscopico
La scuola
E istituzione che coinvolge direttamente tredici milioni di città
E non docenti
La scuola assorbe
Il tredici quattordici per cento della spesa pubblica
Oltre il sette per cento
Del reddito nazionale netto
Perciò
Non mi induce ero a sgombrare il campo da certi luoghi comuni oggi in declino
Che tendono a minimizzare la funzione culturale e sociale della scuola
O addirittura farne un semplice
Apparato ideologico di Stato all'al PSE
Ho un semplice riproduttore delle stratificazioni di classe
Che però avrebbe anche la pretesa di legittimare un eh
Ho una sorta di struttura debole del sistema
Che in base al principio di corrispondenza si modella sulla struttura forte dei modi di produzione capitalistica e ad essi
Condizione necessariamente i giovani
Del resto gli stessi Samuel Bowles Herbert imprinting sketch o avevano sostenuto nel loro famoso volume Scullin che in capitalista America del settantasei
Ammettono ora anzi l'hanno ammesso proprio durante un congresso tenuto il sì ad Urbino in Italia
Di essere stati suggestionati dal classico paradigma marxiano della struttura sovrastrutture
E riconoscono alla scuola
Funzioni
Se non di rottura
Di stimolo al cambiamento
Ciò peraltro aggiungono nella misura in cui vi prevalga una filosofia educativa orientata nella direzione di uno sviluppo personale attraverso la scolarità che tende a rendere gli studenti
Capaci di controllare la loro vita dei cittadini
Di membri della famiglia
Di lavoratori
E i membri della comunità
Ma ciò significa che la scuola deve far propri certi valori e certi metodi
Questa esigenza è stata molto presente nel corso dei lavori odierni
E pur nel più ampio rispetto del pluralismo
Scommettere sulle grandi poste
Della pace fra i popoli e della giustizia sociale
O diciamo pure di una nuova società senza classi cioè una società ma in cui non ci siano dannati della terra
Alla fanno
Né in paesi lontani
Né all'uscio di casa
Come succede di vedere quando i lavori per la gassificazione a metano di una grande città come Roma sono in pieno svolgimento
No che non si debbano lavorare con la ma con le mani in lavori esecutivi monotonia e faticosi
Ma non si deve essere condannati dannati per la vita a fare sempre quegli stessi lavori questo e ciò cui alludeva al compagno Statera
Poco fa
Parlando del rapporto lavoro manuale lavoro intellettuale
Questi sono ideali su cui del resto
Ha sempre puntato il socialismo
Anche se in situazioni diverse
Doveva farlo con accentuazioni vive
Ora in qualche misura una democratizzazione apertura di vedute già avviene nella scuola italiana
Ma in assai ridotta a misura
E fra molta confusione
In nessun campo come in quello scolastico
C'è bisogno di governare il cambiamento
Un cambiamento che sia verificato
In massima parte al di fuori non solo di ogni programmazione
Ma spesso addirittura di ogni Chiara direttiva
Si è verificato informa di espansione quantitativa
Di allievi
E più ancora di personale insegnante
E non Giau assai meno purtroppo di locali
E di attrezzature
In nessun campo più che in questo
Bisogna anche guardarsi dai pericoli
Che del resto sono suggeriti da tale formula o slogan governare il cambiamento
Governare il cambiamento non è operazione che possa ridursi a semplici correzioni di rotta
Sia pur sufficienti ad evitare il totale naufraghi
Occorre riuscire a riqualificare sostanzialmente l'intero processo
Per questo il recente convegno nazionale socialista della scuola tenutosi ad Ostia
Si è incentrato sul motto dalla quantità alla qualità
Questo stesso concetto e al centro della parte del programma
Cui è dedicato questo convegno che riguarda l'educazione
Ciò peraltro
Non significa affatto che la politica socialista per la scuola
Stia permutare i suoi indirizzi di fondo
Significa invece che deve articolarli e specificarli in una situazione abbastanza riversa proprio per per seguirli in modo concreto e fattivo particolarmente nei settori in cui erano rimasti bloccati da crescenti resistenze conservatrici
Il Partito Socialista
Ha sempre condotto particolarmente dalla fine degli anni cinquanta in poi
Una politica scolastica di assai largo respiro
In cui il rinnovamento strutturale doveva fornire le condizioni di uno sviluppo insieme qualitativo e quantitativo
Questa politica e pienamente riuscita
Almeno sul piano legislativo
Seppur non ancora su quello attuativo solo nel settore della scuola media
Altrove l'istanza socialista di una sempre più espansa scolarizzazione di cui usufruisce ero equamente tutti i ceti sociali
Ha trovato realizzazione solo da un punto di vista numerico
Incanalando a forza in poi i flussi di studenti nelle vecchie strutture fatiscenti incredibilmente complicate
E palesemente arretrate
Soltanto quando le strutture scricchiola Avano sotto la spinta delle nuove masse studentesche sì liberalizzava qualcosa sei mentre inattesa delle grandi riforme che non veniva
Anche la massa dei docenti cresciuta in proporzioni notevolmente maggiori in parte per rispondere a genuina esigenze di più moderna didattica
Ma in certi settori altresì per inefficienza gestionale clientelismo e demagogia
Sforzando le strettoie
Di un reclutamento mal Pusiano che creava un crescente precariato
è riuscita a strappare qualche innovazione che oltrepassava Ituri problemi del personale
La partecipazione alla gestione scolastica di docenti studenti e genitori tramite di organi collegiali e la stessa sperimentazione universitaria e l'istituzione del dottorato di ricerca
Hanno avuto ricordiamocelo siffatta origine
Rappresenta uno soltanto essere del Complesso programma socialista
Tessere spesso sbiadite ed incerto disegno
Quelle a livello universitario
Quelle a livello premi versi Tari o sono state per molti fonte di delusione caso emblematico quello del distretto
Rischiano di venirlo anche quelle a livello universitario
Come innescare un nuovo processo evolutivo
Per rispondere a questa domanda occorre considerare il contesto più ampio
Economico e sociopolitico in cui si colloca oggi il problema della scuola nel nostro Paese
Recessione economica
Crescente disoccupazione soprattutto giovanile
Scarsità di risorse da dedicare alla scuola contrazione degli investimenti rispetto alle spese per il personale nella gestione pubblica
Ma particolarmente in quella scolastica
Non sono certo condizioni favorevoli per un rilancio delle riforme bloccate
Il crescente potere suggestivo ma anche informativo dei mezzi di comunicazione di massa
La paura di una sovrapproduzione di diplomati e laureati
Che si afferma falsamente essere i più colpiti dalla disoccupazione nel settore giovanile
I miti della società educante e magari della desco Larizza azione
E infine
La riscoperta di un rapporto scuola-lavoro in termini quantomai riduttivi volti a evitare la fuga dai lavori manuali
Rappresentano spesso altrettanti pretesti per scoraggiare ogni seria ambizione di riforma
Ma studiata più a fondo la situazione rivela
Tratti di segno opposto
Quanto ad implicazioni educative
Le inchieste e le analisi più accurate
Mostrano che i giovani non rifiutano il lavoro neppure manovale ma non lo accettano più come un destino di vita
Per brevità
Mi riferisco anziché al vari studi qui citati a quanto stamattina hanno affermato Luciano Gallino e Alberto Martinelli
Del resto tutti sappiamo anche per esperienza diretta quanto gli studenti universitari siano disponibili al lavoro in ogni sua forma stabile e precaria full-time e part-time intellettuale e manuale
E ciò non solo e non tanto per esigenze economiche quanto per arricchire gestire in proprio la propria formazione complessiva
Si è anche detto che il milione di studenti universitari in Italia rappresentano un fattore
Insostituibile di elasticità in un mercato del lavoro che peraltro verso sta rendendosi sempre Ricci
I giovani perciò richiedono alla scuola non l'opportunità di precoci definitive scelte professionali
Ma una preparazione alla vita larga il polivalente
Che però ossia vita essa stessa
In vista di una società più giusta con opportunità occupazionali varie e progressivo
Le trasformazioni tecnologiche informatiche dei microprocessori
Sono state già presentate largamente commentate in questo convegno
A me resta il commento che in ogni processori trasformazione sociale che non può non essere anche culturale
La scuola mantiene una insostituibile centrali
è ben vero che essa ormai non è più
Ma in fondo quando mai lo è stata
La massima fonte di informazione
è ben vero che la telematiche alle porte che i microprocessori trasformeranno sempre più la nostra vita male capacità tecniche di valutazione critica per essere come individui e come Paese
Attori piuttosto che passivi i consumatori con status semi coloniale di tutti questi processi
Passa ineluttabilmente
Dalla scuola
Per fortuna
Di questo si ci si rende conto anche la commissione Pubblica istruzione della Camera ha inserito l'informatica nell'Area comune
Della nuova scuola secondaria
Ciò di cui
Abbiamo bisogno
E che tutto questo possa assumere veste organica e costruttiva
Evitando la giungla
Della nostra attuale formazione secondaria superiore
Realizzando un'organizzazione dei curricoli per unità di studio e di esperienza tale che faciliti e premi concretamente l'interscambio fra scuola di Stato formazione professionale e mondo del lavoro
Realizzando una pluralità di cicli e di titoli da porre piuttosto in serie che come canali chiusi paralleli a livello universitario
Diplomi incoraggiati e non ghettizzati Laure perfezionamenti dottorati di ricerca
Realizzando molteplici modalità di studio seriamente strutturate
Ben distinte fra loro ma company ma componibili itinerari anche plurimo D'Alì
Tempo pieno e tempo parziale a frequenza regolare insegnamento a distanza
Creando centri di appoggio e di tirocinio sul territorio
Le esigenze di una piena formazione a livello superiori
Insomma le caratteristiche distintive dei vecchi progetti socialisti
Si propongono oggi come e più che mai attuali
Proprio come risposta alle esigenze di una società in evoluzione
E di un'economia entrata in fase postindustriale che vuole evitare la ricaduta a livello pale o industriale manufatti manifatturiero ricaduta che tuttavia ci minaccia
Ma come operare serie riforme serie innovazioni a carattere sperimentale nella situazione di stretta economica cui si è più sopra accennato
La risposta relativamente semplici
Occorre utilizzare in modo intelligentemente programmato l'esuberanza di personale insegnante e non insegnante esistente già oggi
E destinata a crescere in quasi tutti i settori scolastici a causa del calo demografico e delle politiche di reclutamento spesso indiscriminate dell'ultimo decennio
Ai livelli tre elementare elementare medio
Tenendo costante il numero medio di alunni per classe
Che è già oggi uno dei più bassi del mondo
Si prevedono settantadue mila insegnanti in eccesso per il mille novecentottantacinque e cento e quarantacinque mila per il mille novecento e novanta
Si può quindi
Procedere quasi senza stesa alle riforme ormai considerate da tutti indispensabili ma che i socialisti
Anche con un loro recentissimo Progetto di legge intendono orientare nella direzione da tanto tempo auspicata dai socialisti stessi
Cioè dell'anticipo dell'obbligo del primo ciclo elementari a cinque anni di età dell'arricchimento dei contenuti di una qualche pluralità di insegnanti nel secondo ciclo elementare
In stretto rapporto con la scuola media che assicuri la continuità didattica e prelude all'unificazione di tutta la scuola obbligatoria
Occorrono insegnanti cioè Rizzati settori diverso
Siamo ben lontani dai trenta minuti
Occorrono insegnanti specializzati in settori diversi nell'opera di sostegno e di recupero didattico negli intervalli negli interventi di pedagogia speciale
è una frazione di insegnanti a turno può essere esentata dall'insegnamento anche per partecipare ad attività di aggiornamento e di ricerca con effetti riconosciuti sulla carriera
Anche a livello secondario superiore si prevedono per il mille novecento e novanta diciotto diciannove mila insegnanti oltre il fabbisogno ma quella cifra e contestabile
Perché i livelli di scolarizzazione sono ancora inferiori a quelli dei Paesi più avanzati
E andrebbero notevolmente espansa
Ma ciò non necessariamente
E forse neppure prevalentemente come scolarizzazione sequenziale di adolescenti
Bensì favorendo i ritorni informe di educazione ricorrente intrecciata con esperienze di lavoro e di formazione professionale come si è già accennato e anche questa esigenza di muovere verso una distribuzione nel tempo sia dell'educazione che nel lavoro è stata qui
Competente mente asserita
Anche a livello universitario la situazione oggi connotata piuttosto da esuberanza che da carenza di docenti
Almeno mediamente
Sicché l'università potrebbe impegnarsi seriamente sia nella prima formazione sia in collaborazione con di restare nell'aggiornamento e nella riqualificazione degli insegnanti di ogni ordine e grado
Quanto alla prima formazione dovrebbe attuarsi
In forme avanzate sua effettivi selezionati
E le prospettive di reclutamento al riguardo
Sono modeste purtroppo
Ma bisognerà fare ogni sforzo perché è una falsa politica della lesina non le renda praticamente nulla
Anche questo è un problema che interessa profondamente i giovani in sede di sperimentazione dapprima in sede di innovazioni legislative più avanti
Occorrerà riprendere ostinatamente le istanze di formazione universitaria completa come già stabilisce la legge quattrocentosettantasette del settantatré
Curiosamente mai attuata
In questo Paese del diritto che non ha non solo ha teorizzato le distinzioni fra norme costituzionali precettive e norme costituzionali programmatiche anche nella legge comune
Ha inventato le norme programmatiche che si possono allegramente disattendere
Ciò deve essere fatto in forma di diploma triennale aperto a un ulteriore biennio che porti alla laurea
Per l'insegnante di scuola dell'infanzia ed elementare
E di una formula cosiddetta sequenziale un anno teorico-pratico dopo la laurea per l'insegnante secondario
Queste attività dei prima formazione degli insegnanti domani dovrebbero intrecciarsi con quelle forse assai più consistenti numericamente di aggiornamento degli insegnanti già in servizio
Un Comune sfondo di sperimentazioni e di ricerche nelle scuole
Fornirebbe ad ambedue l'indispensabile linfa vitale
L'esigenza di un legame vitale fra scuola società civile e mondo del lavoro
Impone fra l'altro che gli insegnanti di romani sappiano anche operare temporaneamente come operatori culturali a servizio della comunità
Per le biblioteche per i musei tante altre attività
Ciò si riflette da un lato sulle modalità di aggiornamento riqualificazione
Dall'altro sul necessario rilancio del distretto scolastico come luogo ottimale per dimensione per livello funzionale
Peraltro da ristrutturare di un tale incontro
Anche in ordine allo sviluppo dell'istruzione secondaria superiore riformata e del suo intreccio con quella professionale
Ed è questo un altro dei detti obiettivi della politica scolastica socialista che va ripreso e rilanciato con ogni impegno
Per andare avanti davvero in una situazione per un verso più difficile
Ma per un altro abbiamo visto più percorribile tale da esigere chiaramente una riqualificazione complessiva secondo linee in massima parte già previsti
è doveroso credo
Rivolgere un pensiero riconoscente alla memoria di chi quella politica
Ha condotto con tanta lungimiranza per quasi vent'anni
Cioè
Al compagno Tristano Codignola
La sua figura
La sua figura
Di là da ogni divergenza politica contingente
Rimarrà nella storia del socialismo accanto a quella dei pochi
Che all'impegno politico costante e coerente hanno saputo unire una eccezionale sensibilità e competenza per i problemi della formazione dei giovani
Permettete che un pedagogista che gli è stato sempre vicino renda questa testimonianza
Riprenda ora brevemente il mio argomento non voglio dire che per la scuola non occorra spendere e spendere anche fare
I preannunciati tagli alla ricerca scientifica di base soprattutto universitaria
Mentre migliaia e migliaia di miliardi si destinano alla ricerca applicata e industriale
Non dovrebbero a mio giudizio essere avallati dai socialisti e spero non lo faccio non mi confortano alcune dichiarazioni pre intesa oggi
Questi tagli
Significano in prospettiva
Accettazione di un ruolo subalterno del Paese
Perché è un Paese che passò alla ricerca vie applicata si mette a livello dei Paesi ex coloniali
Tuttavia sostengo che oggi si può operare costruttivamente nelle direzioni indicate con costi reali assai minori di quelli che sarebbero stati necessari
Quando dieci o quindici anni fa i socialisti prospettavano le loro riforme nei vari settori
Non teorizzò le riforme senza spesi
Denuncia o solo l'intollerabilità
Delle spese senza riforme e anche questo e il titolo di un capitoletto
Deliberò
Di Tristano Codignola del sessantadue intitolato
Nascita e morte di un piano
Era il Piano Fanfani
Non teorizzò le riforme senza spese denuncio solo l'intollerabilità delle estese senza riforme cui ha portato la conduzione democristiana della politica della scuola
Il nostro sistema formativo e sulla carta uno dei più imponenti dal mondo
Ma ha un rendimento bassissimo
Che ci colloca a livello di conclusione degli studi secondari superiori in coda rispetto a tutti i Paesi avanzati
Ciò è stato esattamente accertato nel settanta purtroppo sostanzialmente confermato dieci anni più tardi
E ciò che è stato non solo ha confermato ma è risultato anche più grave lo squilibrio Nord Sud
Chiedo al compagno signorile ministro per il Mezzogiorno di tentare di costituire una task force per la riqualificazione educativa della scuola di Stato nel Mezzogiorno
E tutto ciò quadrate nonostante la nostra scuola secondaria duri una c'è una pagina duri un anno di più che nella quasi totalità degli altri paesi
Riqualificare la nostra scuola passare dalla quantità alla qualità e quindi anche un imperativo economico di corretta e onesta amministrazione oltre che un imperativo morale e civile
In quest'opera i socialisti devono impegnarsi a fondo in tutti i settori a tutti i livelli non dico che si debbano coltivare nella scuola garofani rossi anche se ammetto col compagno Martelli che oggi sono troppo pochi
Dico che dobbiamo aumentare di molto nella scuola il numero dei docenti competenti aperti veramente democratici
Meglio naturalmente se le due cose verranno a coincidere
Quali le condizioni indispensabili per portare avanti un'azione così vasta impegnativa e articolata
Anzitutto una complessiva credibilità della politica del partito
Soprattutto in ordine ai problemi dell'occupazione giovanile della qualità del lavoro della varietà e progressiva migliorabili Tardelli occasioni occupazionali anche tramite la qualificazione e riqualificazione debitamente assistito
Mi riferisco in particolare alle concrete e organiche proposte del compagno Giorgio Ruffolo
E mi riferisco anche alla
Assai interessante presentazione del suo progetto di legge fatto dal compagno Accame
Circa il servizio di difesa nazionale più ascoltato con grande piacere i nostri giovani che hanno insistito anche essi in maniera quanto mai concreta fattiva positiva su questa fondamentale esigenza
Se un partito non è in in grado di portarla avanti
Si squalifica come partito non è più credibile
In secondo luogo
Anche in situazioni di diversa maggioranza di governo la politica per la scuola deve poter essere percepita come almeno in prospettiva
Una politica per tutta la sinistra
Confronto quindi non lo scontro coi comunisti
In terzo luogo ma il punto forse decisivo alla politica per la scuola deve essere ridata nel programma nelle trattative nell'impegno quotidiano il livello di priorità che ha sostanzialmente perduto
Ciò anche in termini organizzativi e di azione corrente cioè il fatto di strutture centrali e periferiche del partito di impegno parlamentare di larga discussione decentrata di presenza nella scuola negli IRSA eh nelle università
Senza di che varrà poco la coerenza modernità delle impostazioni
Subiremmo il cambiamento anziché governarlo grazie
Ringrazio il compagno Visalberghi do la parola al compagno per abusi
Massimo
Grazie compagni
Non è senza significato che in un progetto di stabilità e di riforme come quello che i socialisti stanno proponendo al Paese con questa conferenza
Uno spazio rilevante si è occupato dei problemi dell'educazione della cultura e dell'informazione
Lo abbiamo detto del convegno della sezione Scuola Ostia la settimana scorsa
L'abbiamo ribadito oggi qui che vi è più di un motivo per stabilire in questo settore
Uno dei principali fronti della nostra battaglia per rifare l'Italia per governare il cambiamento per promuovere il benessere e la modernizzazione un primo motivo attiene alla crisi delle nuove generazioni
Una crisi materiale senza dubbio connessa alle difficoltà occupazionali ma non solo materiale bensì anche starei per dire soprattutto una crisi ideale immorale
L'ideologia tradizionali della nostra società di stampo cattolico
Compagni
Diamo il nostro saluto di benvenuto al compagno Puller Momo a lungo
Presidente un'altra serrato Salvatore
Murdoch salva
L'ideologia e tradizionali della società italiana di stampo cattolico e marxista ed anche laico conservatore
Hanno visto progressivamente decrescere la propria influenza nella formazione delle masse giovanili e con ciò si è aperto il problema di più difficili e personali gli itinerari di costruzione delle identità soggettive
Passare dal primato dell'ideologia al primato della pedagogia intesa in senso largo e pluri disciplinare
Nell'educazione delle nuove generazioni è un appuntamento obbligato in una prospettiva di laicizzazione e di modernizzazione della società italiana
Disciolto il ghiaccio degli opposti ideologismi e della ritualità burocratica potrà rifiorire la scuola e potranno anche fiorire più numerosi i garofani rossi
Ma vi è un secondo ancora più brigante motivo per investire risorse politiche non solo politiche nella scuola o più estensivamente nella formazione motivo che è ricollegabile a quel grande moto di trasformazione tecnologica e conseguentemente economica e sociale
Che sta attraversando le nostre società industriali convertendo le in società post industriali dei servizi dell'informazione
In questa società la cultura e la conoscenza acquistano una posizione centrale e l'acquistano sia come forza produttiva e come forma di consumo
La capacità di garantire attraverso gli apparati formativi e della ricerca scientifica lo sviluppo sistematico del sapere e la dotazione delle competenze tecniche necessarie
è condizione essenziale per accrescere la produttività per conservare la competitività italiana nella divisione internazionale del lavoro nonché la governabilità e l'efficienza del sistema politico amministrativo
Del pari la capacità delle istituzioni formative di fornire tutti i cittadini dell'equipaggiamento linguistico espressivo e culturale oggi richiesto per la partecipazione alla vita associata rappresenta la sola risposta possibile al rischio che il formarsi di sacche di emarginazione oltre a contraddire le istanze egualitarie della democrazia del socialismo
Finisca per alimentare le spinte già così intense nello scorso decennio alla radicalizzazione dei conflitti e all'instabilità sociale
Infine terzo motivo per riportare la giusta attenzione su questi problemi con riferimento alle scadenze più ruggenti
L'importanza che le politiche della formazione vengo là da venire nel quadro certamente più ampio e complesso delle politiche per l'occupazione giovanile per la mobilità dei lavoratori per il riciclaggio dei lavoratori indistinti dal mutamento tecnologico delle politiche insomma che per molti versi dovranno far capo per voi socialisti altro posto sistema di agenzia del lavoro
Innanzi a tale crescente rilevanza della scuola della formazione in una società che cambia
Stanno le condizioni di malessere di dequalificazione di un sistema formativo come il nostro passato attraverso vent'anni di sviluppo quantitativo senza innovazioni di qualità di mutamento caotico e convulso senza programmazione senza governo
Nonostante ciò nonostante una perdita di efficienza e di efficacia un impallidire Into della sua funzione sociale la scuola italiana e il mondo degli operatori e se impegnati hanno mostrato una tenuta organizzativa di fondo più di altri settori della pubblica amministrazione
E ha tenuto anche il legame come le con le masse come dimostra l'esito migliore del previsto in termini di affluenza delle recenti elezioni scolastiche
Più che di crisi della scuola si deve parlare allora di crisi dello Stato che ha gestito la scuola o più esattamente di insuccesso della politica scolastica e poiché la politica scolastica
è uno dei campi in cui ininterrotta è stata negli ultimi trent'anni l'egemonia della Democrazia Cristiana
Il suo insuccesso può essere ascritto senza Formazza Touré polemiche in primo luogo alle caratteristiche proprie dell'egemonia democristiana all'immobilismo
Decisionale alla buia strategica in cui essa sovente si traduce e non è un caso che se il centrosinistra in parte deluso le attese dei riformatori scolastici
Le poche riforme che esso sotto la spinta dei socialisti è riuscito a realizzare sono biancorossa innanzi alla nessuna o quasi nessuna riforma scolastica realizzata nel periodo dell'unità nazionale
Sono dunque maturi i tempi per aprire un nuovo ciclo del riformismo scolastico che partendo dalle conquiste dei limiti del riformismo degli anni del centro sinistra si attrezzi a rispondere a una situazione nuova
Alla fine dello sviluppo quantitativo dell'istruzione corrisponde oggi una lievitazione della domanda sociale di formazione sul piano qualitativo non si va più a scuola ma si chiede più dalla scuola si chiede più in termini di formazione e di informazione in termini di acculturazione
Via cioè un'estensione spaziale dalla scuola ad altre agenzie la formazione professionale i servizi culturali extrascolastici l'azienda i mass media e un'estensione temporale educazione permanente e ricorrente della domanda di formazione
Vi è una richiesta di maggiore integrazione tra scuola e mondo del lavoro tra scuola e cultura informazione
Vi è una crescente ricerca di qualità e di flessibilità
Di più ricche personalizzate esperienze formative di cunicoli centrati sull'individuo anziché sull'istituzione
E tali da rispondere a bisogni mutevoli differenziati
Di socializzazione culturale e professionale di rinforzo e sviluppo della personalità di certificazione di capacità e di status quella differenziazione dei bisogni di cui parlava stamane il professor Gallino
La rivoluzione in atto nei processi di comunicazione sociale
Conduce a sostituire al tradizionale binomio scuola famiglia
Tanto caro al movimento cattolico un sistema formativo all'allegato a carattere fortemente policentrico composto come si è detto di una molteplicità di agenzie formative
E per certi aspetti tale da configurare un vero e proprio mercato della formazione innanzi a siffatti mutamenti due sono le risposte possibili
Per una forza laica e progressista
La prima risposta consiste nell'arroccarsi in una posizione difensiva
Preoccupata per i possibili effetti negativi di tali tendenze in termini di crescita delle disuguaglianze sociali e di privatizzazione confessionale o speculativa che sia del sistema formativo
L'altra consiste invece nel cavalcare la tigre delle trasformazioni cercando di cogliere di tutte le opportunità per una riforma dei processi formativi di ispirazione laica e progressista la nostra scelta è chiara
Passare dalla quantità alla qualità è stato il principale motto scaturito dal convegno di Ostia
E scegliere per la qualità significa anche per seguire l'eguaglianza delle opportunità formative non attraverso l'uniformità burocratica ma attraverso un'equilibrata pluralità di strategie di percorsi
Mentre la nostra scelta un'attenta ad evitare rischi e aperta alle novità l'incerta appare la posizione del partito comunista anche dopo il suo recente convegno di Perugia
Dominato dalla preoccupazione per i già accennati rischi dopo vestivo esso appare ad affrontare le novità
E la DC dal canto suo sembra talora partecipai ad ambedue gli aspetti scarsa attenzione ai rischi impaccio nell'assumere pilotare le novità ai democristiani battuti l'altra sera nella commissione Pubblica istruzione della Camera sulla proposta
Di utilizzare la legge sul precariato per regalare mance agli insegnanti della scuola privata
Possiamo dire riprendendo la battuta di oggi del compagno Martelli che per avere voluto tirare troppo la corda e si sono rimasti senza socialisti e conseguentemente anche senza la corda
Compagni Nuovo riformismo scolastico non può essere come è stato negli anni sessanta sessanta solo un riformismo strutturale per settori
Oltre alle necessarie riforme della scuola di base della secondaria superiore dell'università esso deve anche per usare un'espressione tipica della politica economica essere un riformismo per fattori due sono i fattori ai quali essenzialmente ci richiamiamo il fattore umano e quello organizzativo
Una scelta per la qualità della scuola e necessariamente una scelta per la qualità del suo personale insegnante come non insegnante
Le proposte dei socialisti già in parte illustrata era Visalberghi riguardano la formazione e l'aggiornamento lo stato giuridico degli insegnanti
Da queste ultime vogliamo ricordare quelle che prevedono la carriera per merito e non più solo per anzianità il doppio regime orario opzionale come dell'università tempo normale tempo lunga quanto al fatto che organizzativo e da dire che per gestire le riforme e migliorare la qualità delle prestazioni in un sistema scolastico caratterizzato da crescenti squilibri territoriali il disastro della scuola nel Sud
In un periodo di forte limitazione di risorse occorrono coordinazione diversificazione degli interventi progettualità capacità decisionale bellezza di procedure ampiezza d'informazione sono attualmente requisiti carenti nell'amministrazione scolastica
Di qui la presentazioni imminente di un progetto socialista per la riforma era né dell'amministrazione della pubblica amministrazione Progetto che sta ispirato a criteri di decentramento fermo restando il carattere statale dell'istruzione Simone
E le funzioni di programmazione di controllo degli organismi rurali profondamente fondamenti al fine di assenze managerialità compagni avviandomi a concludere
Vorrei proprio su questo tema del governo della scuola riaffermare che programmazione autonomia unità e pluralismo non sono né in questo né in altri settori dell'amministrazione termini inconciliabili
E sulla loro conciliazione del resto che dal progetto di Torino ad oggi riposa la strategia istituzionale dei socialisti che si fonda la loro difesa del Welfare State contro gli attacchi della destra né o meno monetarista in economia e delle forze clericali nell'istruzione
Di inconciliabili vi sono solo l'uniformità burocratica e lo spontaneismo anarchico e sono inconciliabili sia con la programmazione che con un efficiente oltre che pluralistica in prenditi vita
Alla parola
Il compagno Fincato circola fare il compagno Mimmo Pinto deputato radicale dopo di lui parlerà il ministro Formica
Compagne e compagni
Quando questa mattina ho sentito la frase più volte ripetuta
Ci sono troppi pochi garofani della scuola italiana pronunciata dalla compagno Martelli
Mi sono chiesta se la scuola è un terreno poco fertile o se i coltivatori non sono stati poi molto abili
Perché la scuola italiana va così male
Perché l'istituzione pubblica non funziona
Mentre si sviluppa una richiesta di conoscenza di formazione culturale e professionale che si rivolge ad altre istituzioni in genere privati
Credo che si è ancora lontani anche dalla sola comprensione che la crisi dell'educazione scolastica esige risposte complesse e complete
Risposte in cui interagiscono visione chiara dei bisogni di una società in profondo cambiamento intuizione degli sbocchi cui porterà l'applicazione di nuove tecnologie e l'apprendimento
Accettazione guidata governata di nuovi strumenti culturali che mutano la stessa concezione della cultura
Mettere sul tappeto il problema di una scuola capaci di giocare il suo ruolo in un periodo di transizione dalla quantità alla qualità
è un'impresa delicata che richiede riflessione ed immaginazione e senz'altro coraggio e noi questo coraggio lo abbiamo
Si tratta di definire bene certi principi che possono funzionare con una sorta di consenso Talete col categorie direttamente interessate
Allievi insegnanti genitori personale e l'insieme tutto dei lavoratori
Quanto all'obiettivo essenziale continuiamo ad affermare che è necessario adattare la scuola all'evoluzione che si producono e fare in modo che la scuola spessa sia stimolo per queste evoluzioni
La nostra ricerca si inserisce in un quadro globale rispondendo subito sul problema di una scuola aperta scuola aperta sulla vita sulla società ma il termine va inteso chiaramente in senso attivo
La scuola deve assicurare in maniera permanente il diritto di tutti all'educazione cioè deve permettere a ciascuno in ogni momento e per qualunque motivo di inserirsi e di reinserirsi delle strutture educative
E una riflessione generale va compiuta sul fronte del reinserimento
Proprio perché il consumo della professionalità e rapidissimo l'obsolescenza delle
Non basta a creare le condizioni per l'uguaglianza
Essa è inseparabile da altre riforme che riguardano la pedagogia e contenuti educativi e soprattutto è inseparabile da una trasformazione profonda nei rapporti sociali esterni alla scuola la seconda questione e quella dell'adattamento dell'insegnamento ai bisogni dell'economia
Non si può sapere in quanto abbiamo anche ascoltato ieri dei passi da giganti compiuto a livello tecnologico e continuare a preparare i periti industriali che poi diventeranno periti elettronici con quattro ore di Lima la settimana il problema più generale e quello dunque dell'adeguamento tra i valori trasmessi dalla scuola e quelli che dominano la vita economica disaffezione per il lavoro industriale contestazione della divisione del lavoro rimessa in causa del predominio dei criteri di mercato
Questo si è sviluppato da tempo tra i giovani
Qualcuno ha chiamato questo fenomeno Dinoia e di sentimento di impotenza che prende tanti ragazzi allergia al lavoro ma non è proprio così non è solo così
Comunque bisogna reagire contro questi fenomeni impegnare l'insegnamento dei valori della nuova società
Bisogna riconciliare la scuola e la vita bisogna scrivere un nuovo capitolo di riforme che abbia al centro la mozione di una umanità moderna la terza questione e quella dell'istituzione scolastica delle condizioni del suo funzionamento e in particolare dei rapporti tra corpo docente alunni e genitori
E qui la scelta tra due soluzioni la prima e l'organizzazione di un concerto che permetta di dare soddisfazione apparente alle nuove aspirazioni tenendo invece ferme per l'essenziali le basi del sistema
La seconda e la possibilità di costruire una realtà nuova che si realizza con strumenti quali quello legislativo la riforma della scuola di base da riforma delle scuole superiori e con contenuti diversi e poggino sulla vera partecipazione
E qui compagne e compagni
Dovremmo interrogarci seriamente se eccome in quanto a sinistra in quanto socialisti intendiamo la partecipazione nella scuola se e come ci crediamo
Se nel partecipare siamo in grado di creare le condizioni diverse del governo delle istituzioni stesse
E io credo che abbiamo perduto un'occasione che ci è stata offerta dalle elezioni degli organi collegiali
Gli abbiamo perdute per la tiepidezza in cui con cui abbiamo lottato per garantire una presenza diversa dei socialisti nella scuola che se dobbiamo fare come delle partite
Giudicare chi ha vinto o chi ha perso il punteggio bene compagne e compagni abbiamo perso anche piuttosto male perché non ci abbiamo creduto
Oggi si continua a trattare forzatamente ciascuno alla scuola e non come dovrebbe essere la scuola a ciascuno
Io credo che non si tratta solo di togliere la polvere i programmi ma di ridurre e in maniera decisa lo iato tra scuola evita di reintrodurre la tecnica la pratica il vissuto nell'insegnamento
Che cosa sta facendo il partito socialista
Sta finalmente riportando il dibattito sul suo terreno che terreno politico sta comprendendo la portata reale della problematica educativa
Attraverso un'analisi corretta della situazione attuale avanzando dei temi delle parole d'ordine per l'azione che sono tali da prefigurare e la presa di coscienza e poi sul terreno pratico la scuola e la società che vogliamo costruire
Il PSI non può esservi sensato dall'avere un progetto educativo globale valevole per un periodo di transizione come quello che stiamo vivendo ha per il futuro e che serva di riferimento nell'azione quotidiana
Questo progetto deve essere basata su alcune idee forza su alcuni orientamenti fondamentali
La scuola pone il problema della democratizzazione e noi combattiamo per l'uguaglianza delle possibilità però la scuola non può essere una sola che uguagliato in una società che non è uguale e quindi la lotta non può arrestarsi la e comunque va detto chiaramente che il diritto alla differenza è il corollario dell'affermazione di uguaglianza e questo non è senza conseguenze sul piano educativo
L'uguaglianza non consiste dell'insieme tutti nel medesimo modo ma permettere a ciascuno di affermare la propria personalità e di sviluppare la cultura nel suo contesto
Così conviene diffidare di discorsi sulle uguaglianze culturali che la scuola sola dovrebbe compensare questi discorsi sono spesso sotto intesi nella concentra un'implicita di una superiorità del modello culturale trasmesso dalla scuola cioè il modello borghese
E la cultura veicolata dalla scuola che deve cambiare
Dobbiamo approfondire l'analisi sui rapporti tra sistema scolastico e sistema economico il lavoro produttivo è un'esigenza collettiva oltre che individuale e la formazione scolastica deve tenerne conto e trasformarsi con le trasformazioni precedere e prefigura le trasformazioni
Dobbiamo far sì che i giovani dicevano una formazione che integri la preparazione professionale con la comprensione globale dei meccanismi sociali ed economici
Dobbiamo meglio precisare le nostre idee sulla maniera in cui si deve sviluppare questa formazione
E la sua articolazione perché va anche detto che lo stiamo istruito difficilmente accetta di rimanere schiavo e rimette subito in causa il sistema nel quale si vorrebbe chiudere
Bisogna ben precisare che cosa mettiamo dentro il concetto di decentramento del sistema educativo non credo si tratti compagni
I preconizzare con Ivan il liceo la diluizione completa della scuola nella società ma necessario andare verso un decentramento da un punto di vista amministrativo finanziario e soprattutto pedagogico
L'autonomia dei settori pedagogici nel quadro degli orientamenti nazionali deve diventare un'esigenza fondamentale la lunga assenza di un dibattito politico sull'educazione sulla problematica dell'istruzione della informazione ha singolarmente impoverito la scuola italiana
Questa evidente situazione di degrado favorisce la disaffezione crescente dei lavoratori e dei giovani per reagire bisogna situare l'insegnamento nella ed un funzione educativa che assume la società quello che contestano profondamente gli allievi i genitori gli insegnanti con lo strumento della passività
Quello che provoca l'abbassamento di tono e la pesantezza di atmosfera nella scuola italiana sono il contenuto stesso dell'insegnamento le forme che esso pendente di sbocchi cui porta il modello culturale antiquato l'organizzazione definita dall'alto i programmi dirottati solidi chiedevo sono registrarli
Il taglio con il mondo del lavoro e totale nell'elaborazione dei programmi nel linguaggio esoterico nella separazione fra formazione iniziale e formazione permanente
Questa è la realtà di oggi di fronte alla quale come socialisti non vogliamo arrenderci chi non vuole che il degrado continui chi vuole cambiare sa con certezza dove guardare al Partito socialista
Compagni prima di dare la parola al compagno Mino Pinto
Do lettura di un telegramma prego lo accoglierete stendere congressisti espressione fervida mente morale il mio rinnovato caloroso applauso al sempre crescente affermazione causa socialista professore Antonio Alessandri nei
Devo ricordare ai compagni
Che dopo gli interventi dei compagni Mimmo Pinto e Formica
Dobbiamo riprendere i lavori sulla programma che abbiamo ancora da esaurire che riguarda i problemi della informazione e tecnologia ove saranno scrutatori
Bechelloni che Tempestini cui dobbiamo riprendere cioè l'argomento per una nuova politica
E lì per una nuova cultura della donna ove saranno relatori Elena Marinucci
Poi dobbiamo affrontare per una nuova incidenza del messaggio socialista comunicazione di Claudio Lenoci ed importantissimo è il problema verso l'Alleanza socialista
Che parlerà Roberto Cassola quindi prego i compagni dopo di rimanere in sala per poter affrontare i nostri lavori il compagno
Scaldava Pierluigi ha smarrito i documenti può ritirarlo presso il centro operativo alla parola in compagnia omino Pinto deputato radicale
Io ringrazio i compagni che mi hanno dato la possibilità
Invitandomi di poter portare il mio contributo
A questa che secondo me è una scadenza molto importante
Io non vengo dal bosco Travaglio compagno
Vengo dall'esperienza di una grande speranza e di una grande illusione ideologica
Generosa ma pericolosa
Il tramonto dell'ideologia di tutte anche del riformismo quando ideologia ha lasciato una disposizione più modesta ad apprezzare le piccole cose i fatti le buone azioni
E sono qui quindi per confrontarmi con voi
Sul sui fatti sulle cose da fare sulle cose che possiamo fare insieme un tempo ci piacevano e mi piaceva no
Le grandi parole d'ordine
Basta con la disoccupazione
E le grandi forme di lotta lo sciopero generale nazionale
Era la cosa che più ci ha raccolto adesso forse ne diffidiamo
E diamo ed ho molta più importanza all'impegno paziente circoscritto per trovare forse cinquanta cento mila posti di lavoro
Ma no no
Non non è più secondo me il momento
Di portare avanti i diritti
Di portare avanti delle iniziative che con gli anni
Hanno cambiato di significato e in parte si sono svuotati fareste male voi compagni a valutare e a dare giudizi che Dante sulla ultima manifestazione quella da dei fischi a Giorgio Benvenuto solo perché è stato sempre fischiato il segretario generale della quindi dobbiamo avere la lucidità la capacità e la forza invece di non essere uomini di schieramento di non essere uomini distaccato
E di sentirci offesi non prende fischi ad una parte ma perché vogliamo andare fino in fondo e valutare fino in fondo quella che ha e oggi la realtà quella che sono quelle che sono oggi le cose che ci circondano i nuovi soggetti nuovi movimenti che stanno venendo avanti
Io i parlerò di poche cose perché i con il tempo che ho a disposizione solo di poche cose vi posso parlare
E penso che ci saranno oltre questa come già ci sono stati altri momenti in cui ci possiamo incontrare
Altri momenti in cui fraternamente
Ma senza mentire senza barare potremmo ogni volta concordare sulle cose che ci trovano d'accordo e potremmo litigare nel senso buono della parola sulle cose che non ci trovano d'accordo
Io ho sentito con molta attenzione il l'intervento di Claudio Martelli
Lo reputo un intervento molto interessante
Oserei dire anche coraggioso se fatto tanto più se è fatto all'interno di uno dei partiti della sinistra storica di uno dei partiti tradizionali di sinistra nella nostra società
E devo dire che venivo a questa iniziativa vostra con molta preoccupazione in coro
Paura e preoccupazione di trovarmi di nuovo ancora una volta davanti ai feticci davanti alle parole d'ordine
Paura di trovarmi ancora una volta in un'assise che per non affrontare i problemi che ci stanno oggi di fronte trova comodo e trova facile rifugiarsi nei miti o della classe operaia o dei lavoratori o degli sfruttati
Fare come state facendo voi oggi fare come ha fatto lo stesso Claudio Martelli
Un'analisi che cerchi di capire ciò che è cambiato in nulla ciò che è cambiato i all'interno di ognuno di noi come soggetto politico come un uomo donna che vive all'interno di questo Paese
E secondo me l'occasione storica che non ci possiamo più permettere di per molte cose sono cambiate in noi intorno a noi
E se non capiamo questo non possiamo capire in nuovi movimenti nuovi soggetti il
Giovanni del nostro Paese il tempo dei miti e dell'ideologia secondo me è finito troppi sono i miti Carducci
Troppi hanno lottato e ad hanno fatto bene a lottare con bagni io mi riferisco a Claudio Martelli non vengo
Non mi sento ne vorrei vincere né un residuo del sessantotto mi sento come qualcuno che invece ha vissuto questi anni con onestà
Non oggi vanno di moda i pentiti io non sono né un sessantuno non sono uno del Sessantotto pentito non sono un radicale
Radicale
Cerca di vedere le cose che fa in modo onesto cercando di vivere nell'azione la giornata la quotidianità come un qualcosa che va vissuto con sentimento che diventa Sante che diventa carne del nostro essere
E quindi il nome anche di queste esperienze che ho Venco ripeto non nella condizione di chi si sente sopravvissuto a qualcosa perché sbaglia regno se fosse questa la logica e ci dovrebbe guidare e forse avrebbe ragione il ministro Giorgio la Malfa quando dice le cose che dice sul sessantotto quindi ed è finito il tempo Dimitri se adottate giustamente nottate
Sono caduti tabù sono cadute delle barriere ideologiche degli steccati sono state avverte la generazione del Vietnam si è dovuta confrontare con un Vietnam il lotta con un Vietnam che invade la Cambogia la gioventù la generazione del socialismo e libertà
Del socialismo avvenire del socialismo e giustizia se dovuto confrontare con il napalm buttato ogni giorno sul popolo dell'Afghanistan la generazione
L'azione di quest'anno è maturata ed è arrivato al punto di non considerare il bene solo da un lato e il male tutto dall'alto la generazione di oggi forse più matura ma forse più debole perché proprio perché sono caduti debbo i i miti proprio perché sono cadute le ideologie ha bisogno di fatti concreti ha bisogno delle cose in cui crede e perché sto quindi l'intervento
Di Claudio Martelli e chiedo scusa agli altri gli hanno parlato in questi giorni non li ho potuto ascoltare era impegnato a Roma sul caso Cirillo ed era impegnato a Roma su vicende interne al gruppo radicale
Io sono qui altri compagni non ci sono non perché non vogliono questo confronto ma perché hanno preferito come il compagno Marco Boato non dare più spazi ad delle polemiche di cortile che rendono anche la dialettica politica il suo che il confronto politico il dissenso politico una cosa sporca mentre il dissenso e sembra un qualcosa di positivo
I giovani
Hanno bisogno di proposte hanno bisogno di iniziative ed io coglievo nell'intervento di Claudio Martelli non un richiamo demagogico rituale come molte volte abbiamo sentito ci sono gli emarginati c'è il giovane c'è il bambino e Celant cappato c'è la donna c'è il vecchio c'è il drogato e quindi dopo che abbiamo detto c'è c'è c'è tutto di un colpo si si dimentica davvero che poi ci sono con i fatti con i comportamenti avvertivo qualcosa di nuovo avvertivo Lessig in sé di capire fino in fondo chi sono oggi i soggetti sociali nel nostro Paese avvertivo l'esigenza di legare fino in fondo la classe operaia i lavoratori quelli impegnati nel se ore produttivo e tutta l'altro umanità che vive al di fuori della fabbrica tutta l'altra umanità quella periferica quella delle grandi città o dei Paesi o dei paesi sperduti
Ed è ed è un momento difficile compagni e compagni momento difficile perché dobbiamo avere il coraggio di guardarci intorno nel nostro Paese un molti giovani sono stati coinvolti dal terrorismo
Molti giovani preferiscono morire in un cesso o morire in una macchina o morire in un giardino pubblico iniettando sei rovina perché hanno non hanno altre cose che li spinge a comportarsi diversamente
è una forza laica una forza socialista una forza libertaria ha il diritto ai dovere se vuole sopravvivere come qualcosa di nuovo & non tirare alla giornata ma vivere come diversità come alternativa il dovere di recuperare di dare risposta a queste generazioni non dobbiamo e non possiamo quindi liquidare questi anni con una colpa di spugna guai se l'alternativa al rinnovamento significherebbe non guardarsi indietro e guardarsi solo avanti abbiamo nelle nostre galere migliaia di giovani in galera non perché i
Rubavano ora Pina umano
Per una macchina ovvero una pelliccia o per i soldi ma perché la loro di formazione politica e loro stesso sentimento la loro stessa ingenuità e la loro stessa generosità consentitemi di dirlo
Li portava a vivere in modo esasperato i problemi dei nostri tempi e questi nostri tempi né i fatti sono diventati Anni di Piombo
Anni di piombo perché in nome del comunismo il nome di libertà in nome di una giustezza in nome di una società nuova di una società diversa si portavano messaggi di mo'The si davano alla morte nelle nostre città e ne oggi non possiamo pensare che questo momento storiche superata da una legge come quella sui pentiti
Che e limitate che non può dare delle risposte dobbiamo cercare di farsi come recuperare questa generazione Port c'è anche il problema se questa gioventù può e deve uscire dalle carceri italiane perché io sono convinto che fino a che ci saranno nelle nostre carceri un solo uomo una sola donna
Accusati imputati ma non per montature ma anche per dati di fatti obiettivi
Per terrorismo per violenza politica il terrorismo non sarà stato sconfitta e non avremmo girato alla pagina questa pagina della nostra storia
E quindi noi siamo forse quelli che più di altri si possono da portare a questi problemi siamo stati insieme sul caso Moro siamo stati insieme sul caso D'Urso e compagni siamo stati ognuno a modo nostro linciare io era andata tranne quel giorno e ritornando in Parlamento
Mi sono sentito accusare di essere brigatista di essere fiancheggiatori di essere il megafono delle Brigate Rosse di Renato Curcio accuse gravi
Accuse incredibili che si possono sopportare nemmeno in un'assemblea di quartiere ma tanto più grave se vengono fatta all'interno del Parlamento Italia
E voi
Il vostro segretario i vostri dirigenti sono stati accusati di essere dei disfattisti di regalare lo Stato di regalare la società alle Brigate rosse perché venivano appalti commesse perché pubblicavano
Dei comunicati
E in quell'occasione siamo stati uniti
Perché eravamo convinto che innanzitutto convinto innanzitutto che la vita umana essa qualsiasi vita
Anche la vita di un sequestrato di un prigioniero e che non ci può essere logica di Stato che se c'è logica di Stato se c'è una società che si reputa forte perché sacrifica la vita di Aldo Moro o di Roberto Peci né pensiamo che è una società di import e questo non perché volevamo scendere a patti o perché vuole ci volevamo legittimare qualcuno le nostre cosiddette trattative sono stato alla luce del sole pubblicare un documento è giusto perché starci Zara non serve a niente io sono stato sempre dell'idea che forse pubblicare dei documenti nelle scuole alle leggera ragazzi di tredici o quattordici anni avrebbe forse significato togliere qualche tredicenne o qualche quattordicenne
Dalle richiamo dal fascino del terrorismo perché leggere quei messaggi di morte leggere quella filosofia leggere quelle parole discuterne alla luce del sole tra la gente forse significava davvero capire cos'era e cosa
E quando
E quando abbiamo e quando abbiamo pensato che se D'Urso si poteva salvare perché si chiudeva all'Asinara o perché si liberava faina non pensavamo
Di cedere alle Brigate Rosse perché l'Asinara era una nostra battaglia
Io anzi anch'penso io ognuno di noi ancora di più era in Cazzato perché non voleva concedere alle Brigate Rosse il diritto di dire che loro erano i democratici che facevano chiudere l'Asinara
Faina scarcerato non era un loro obiettivo era un nostro obiettivo perché un uomo che poi dopo guarda caso dopo venti giorni e nessun giornale ne ha parlato va bene Martella parlare d'informazione perché bene o male siamo tutti vittime a anche dell'informazione su un giornale dopo venti giorni ha parlato di farina morto di tumore piccoli trafiletto Previti e quindi era un compito nostro una società che deve avere il coraggio di liberare un uomo che sta morendo ed è giusto farlo morire come è successo fra i propri famiglia e quelle non era la trattativa non era il cedimento e fece tanto
Gridare allo scandalo fece tanto trovare d'accordo Democrazia Cristiana il Partito comunista
Non è un caso che insieme avevano fatto più di altri abbiano puntato sulle leggi speciale verso altre forme di risposta al terrorismo e poi assistiamo invece in questi giorni al caso Cirillo che viene Spadolini in Parlamento
Il cosiddetto caso Cirillo io non mi scandalizzo se hanno pagato di soldi hanno scelto di pagare dei soldi per liberare la vita ad un nuovo ma potevano avere Dio santo il coraggio di dirlo subito appena scarcerato abbiamo pagato
Abbiamo detto tutto ai magistrati invece hanno mentito non c'era stata trattativa non era stato pagato nessun riscatto
Prima mi dimetto dalla politica e poi invece chill andava ad occupare un posto molto importante nella vita sociale di Napoli un posto che doveva controllare migliaia di miliardi
E quindi non è che noi oggi cambiamo non è che io cambio posizioni e mi scandalizzo se si è trattato
Mi scandalizzo quando si tratta in modo clandestino quando si tratta al buio quando non ci stanno più Ca'c'era un uomo IMI malati di tumore da liberare ma quando si danno soldi per finanziare la colonna delle Brigate Rosse
E Spadolini non poteva e non doveva venire in Parlamento a dire le cose che ha detto non poteva dare la copertura a servizi segreti che hanno legittimato no alle Brigate Rosse
Ha qualcosa ancora di più grave che hanno legittimato il detenuto Cutolo andando dopo ventiquattro ore da don Raffaele Cutolo a chiedere che cosa possiamo fare o cosa dobbiamo fare
Per salvare
Ciro Cirillo
Ed è diventato una storia grande ed è diventato una storia che è sfuggita di mano in cui c'è tutto ci sono servizi segreti ci sono problemi di marzo in carenza di magistrati ci stanno intrallazzi politici ma quello che c'è ancora di più e problema il dramma di una città
Che oggi purtroppo è sulla bocca di tutti
Per leggende decapitata o per massacro per assassini quotidiani una città una regione un Mezzogiorno che corre il rischio di essere distrutto di essere ucciso definitivamente un Mezzogiorno una città una regione che hanno visto per anni non poté le politiche incapaci di dare le risposte adeguate un volere un potere politico che in nome sembra e dell'emergenza della straordinarietà hanno fatto sì che ci fossero soli interventi
Che potevano solo a far continuare l'emergenza e la straordinarietà una politica che ha significato sciacallaggio Ca'significato distrugge energie umane e fissi
E quindi io mi sento anche di parlarvi di questo compagni e compagne riunite qui Martelli parlava delle cose che la politica che deve essere nelle cose e problema della camorra oggi un problema nazionale se non capiamo che ci stanno migliaia di giovani che vengono reclutate dalla camorra perché lì d'alternativa di vita di dar valore di Dassault
Gli dà un qualcosa che la società non non riesce a dargli noi faremo un errore un errore Gross e sbaglia
Qualcuno che dichiara i partiti o la camorra non ha niente a che vedere con questo o con quel partito secondo me pagando il prezzo che era il prezzo richiesto dalla Democrazia cristiana per far sì che la Giunta valenze non capiva e secondo me se le giunte di sinistra devono reggere se leggende di sinistra devono continuare a governare
Non lo possono fare firmando cambiali di questo tipo che sono cambiati
Voglio parlargli vi poche altre cose
Il problema il problema della droga è stato già trattato ne abbiamo delle iniziative comuni abbiamo delle proposte di legge fermate da deputati radicali e dai deputati
Da deputati socialisti che diventino un qualcosa cammini giorno per giorno
Il ministro Rognoni ha improvvisamente scoperto che il droga è un pericolo più grosso del terrorismo quattordici morti
Compagni e compagne
Quattro quattrocento morti in un anno sono tante un giro di miliardi un traffico di valuta che tu grossa la più grossa industria nostro paese hanno bisogno di una risposta immediata di una risposta no name di assistenza
Nel medical nel nei pressi la risposta di una società che non vuole più emarginare questi figli ma vuole discutere guardandolo in faccia e assumendosi anche le proprie responsabilità fino in fondo
Abbiamo secondo me abbiamo cose su cui ci incontreremo ci siamo incontrate da altre su cui non ci incontreremo
Il problema degli armamenti
Io sono per una società che tenda sempre di meno ad armarsi
Martelli parlava del sommergibile sotto le acque della sicurezza
Potrei dire ribaltando quel concetto che forse più armi ci sono sul territorio più sommergibili sono invitati a venire nelle nostre a
Però è una cosa su cui si può e si potrà ancora discutere però un'area laica socialista libertario ha un compito storico ci è l'unica che può protestare fino in fondo per i massacri dell'Africa dell'Afghanistan
Per i colpi di Stato in Polonia e massacrare Colle stessa voce con la stessa intensità
Per non per bilanciare ma perché si sente offesa per i massacri del Salvador è un compito quindi questo che abbiamo di fronte su cui saremo chiamati a compro darci di volta in volta io concludo dicendo che una volta ci piacevano mi piacevano le formazioni collettive quelle compatte quelle disciplinate
Ora conto di più sulla possibilità di mettere insieme le persone sul merito dei problemi senza quelle false discipline precostituite senza quei concetti precostituito
E questa anche in Parlamento
Anche all'interno del Parlamento non lo so io mi chiedo se c'è o no la possibilità di avere persone parlamentari indipendenti fino in fondo io sono convinto che oggi non è non c'è bisogno di offrire affiliazione quanto di scegliere e quindi la mia presenza qui stasera ha voluto portare questo contributo un contributo di chi non si sente da accattato quando
Acco a quando sente l'invito gli inviti del vice segretario Claudio Martelli ma di chi invece si sente ancora protagonista di questa società
Ai deve da portare avanti energie ma ancora di più amore e sentimento da portare avanti e secondo me i tempi temi per le battaglie ci sono Claudio Martelli ha parlato di handicappati
Sappiate che però tanto quante quante sono le contraddizioni del nostro Paese che l'altro giorno c'era una delegazione di handicappati alla Camera si sta discutendo la legge sull'assistenza e sul collocamento che li riguarda
Nessuno grandi difficoltà per entrarvi non sapevano come portarlo in quell'ascensore l'hanno dovuto prendere in braccio non c'è ci sono le barriere architettoniche che gli di sbattevano la porta in faccia Claudio Martelli
Questi sono i problemi che abbiamo di fronte perché poi dobbiamo fare i conti anche con questo lo stesso Parlamento che dovrebbe essere la sede di confronto con qualsiasi soggetto
Un uomo donna che si sta il nostro Paese il giorno in cui questi uomini e queste donne vengono da noi per confrontarsi non possono entrarci perché non ci sono delle scale Perlo
Vi auguro buon lavoro e vi ringrazio del vostro
Nell'altro l'Italia è presente
O la parola al compagno Rino Formica ministro delle finanze
Assume la Presidenza ma al mio amico sindaco di modestia
Con penne ai compagni
Questa nostra assise
Programmatica
Che ha affrontato i problemi dell'analisi della situazione del nostro Paese
Si colloca
Come prolungamento di sviluppo
Del nostro congresso di Palermo
Congresso di Palermo noi ponemmo
I problemi
Della governabilità e i problemi del Progetto riformista
Come condizione essenziale ineludibile
Per lo sviluppo democratico della nostra società
Non è stato una semplice seminario
O come qualcuno male vuol mente ha voluto direi una tavola rotonda no-stop
Sono stati approfonditi i temi
Che riguardano la nostra società
Non solo in presenza
Di distaccati e freddi analisti della situazione economica sociale e istituzionale del nostro Paese
Ma in presenza
Del partito
Dei compagni che sono gli operatori della governabilità
Coloro i quali si sono e si scontrano quotidianamente
Con il sistema di potere che contrasta una politica riformista nella nostra società
E ogni giorno
Che i nostri compagni superano
Negli enti locali
Nel sindacato
E nel governo centrale del Paese
Mette sempre più in luce le difficoltà per fare avanzare un processo riformista
E quali sono le difficoltà che gli operatori della governabilità incontrano quotidianamente
Sono innanzitutto i problemi legati
Al formarsi di un sistema di potere nella società italiana
Che penetrato nel tessuto spugnoso
Dello stato
Che ha subito processi di trasformazione involutivo
E dinanzi ai problemi
Della caduta dello Stato democratico che noi siamo chiamati a misurarci
La sfida riformista è tutta qui
Quando
A suo tempo
Furono sollevati problemi
Dello stato
Come formazione di un ordinamento istituzionale entro il quale si doveva sviluppare la lotta democratica e l'avanzamento civile nella nostra società
All'indomani della Costituzione
Non ci trovammo in presenza
Di due grandi forze
Non fortemente sensibili alla rivoluzione dello Stato democratico
Un grande partito cattolico con la Democrazia Cristiana
Che era stato estraneo alla formazione dello Stato storico liberale nel nostro Paese
Che anzi aveva una cultura e un'esperienza politica
Tale da renderlo indifferente nei confronti della costruzione dello Stato democratico
E in questi anni
Ha rappresentato un elemento negativo anche una cultura insufficiente
Della sinistra italiana tutta insieme anche noi
Che riteneva lo Stato un nemico da battere
E lo Stato ha subito