Intervista a Franco Grillini sui lavori del IV Congresso Nazionale del Partito dei Democratici di Sinistra

Franco Grillini molto applauditi gli interventi di Angius Mussi nella parte che ha toccato le corde laiche e soprattutto anche da parte dei delegati che non hanno sottoscritto la loro mozione
Ma infatti in questo congresso c'è una sorta di schizofrenia
Per cui la maggioranza del settantacinque per cento ha votato
La mozione Fassino per l'unificazione
Ora io proprio adesso
C'è una sorta di schizofrenia in questo congresso perché la maggioranza ha votato la mozione Fassino
Per l'unificazione con la Margherita che ha un partito dal mio punto di vista dello confessionale
E invece gli applausi più fragorosi Leo autentiche ovazioni anche durante il mio intervento al Congresso sono state sulle questioni relative alla città
Quindi come potranno convivere nello stesso partito gruppi confessionali persino integralisti con laicisti convinti questo è un mistero d'altra parte
Come tu ben sai io ero schierato per un'ipotesi radicalmente diverso da quello che la maggioranza fassiniano cioè una federazione
Che lasciasse intatte tutte le identità
E che non arrivasse lo scioglimento del del partito questo tema della citare uno dei temi che risolte questo Congresso non a caso ieri sera
Durante le votazioni delle mozioni io sono tra coloro che ha votato contro l'ordine del giorno sulla laicità voluto
Da dalla maggioranza perché era un ordine del giorno incerto ambiguo e che non interveniva sui temi fondamentali dello scontro culturale tra DS Margherita
Il dodici maggio intanto c'è il family tema parallelamente una manifestazione organizzata da radicali Rosa nel pugno SDI che ricorderai il trentesimo anniversario della vittoria del referendum sul divorzio
Vieri Kitic ha risposto che è sbagliato fare due manifestazioni in contemporanea di questo tipo perché si ha la sensazione che è una si alternativa all'altra come modello di famiglia
Beh
Io penso che una risposta vada data al Family Day
Io per esempio in quei giorni sarò impegnato al congresso nazionale dell'Arcigay che si svolge a Milano l'undici e dodici il tredici maggio
Già deciso ovviamente da tempo come tutti i congressi di questo tipo
E
Alla manifestazione dei clericali
è ovvio che bisogna rispondere con un'iniziativa che ricorda quella che è stato nelle più grande vittoria culturali civili del Paese che ha modificato la Costituzione materiale di questo Paese perché ha restituito
Come dovrebbe essere in uno stato autenticamente liberale ha restituito la potestà di decidere sulla propria vita le proprie relazioni e la propria famiglia
Ai singoli individui
Quindi non uno Stato totalitario non uno Stato autoritario mano Stato liberale che lascia alle persone questo è stato anche
Il centro del mio intervento politico che lascia le persone la possibilità di decidere sulla propria vita sul proprio corpo sulla propria relazione il potere di decidere a dalla nascita alla morte quindi
Fare vedere che esiste un'Italia laica un'alternativa che esiste un altro modello di famiglia perché no
Esiste eccome perché tra l'altro
Quello che ci propongono i clericali
è quel familismo deteriore io mi stupisco che su questo ci sia così poche riflessioni questo Paese quel familismo deteriore che vuole coltivare l'interesse particolare del clan della tribù
A scapito dell'interesse generale questo il punto e la Chiesa cattolica da questo punto di vista la massima rappresentanti di questo cultura che ha rappresentato il vero freno
Allo sviluppo al benessere di questo Paese non a caso l'Italia anche in economia perché poi queste cose si riflettono anche nel processo economico
è il Paese che ha l'economia più lente d'Europa