Intervista ad Annalisa Silvestro sulla proposta di legge Calabrò ed il testamento biologico

Radio Radicale un saluto da Monica Soldano oggi torniamo a parlare di legge sul fine vita agli infermieri italiani dicono la loro questo titolo di una conferenza stampa
Che appunto oggi sedici dicembre si è tenuta a Roma a convocarla proprio la Federazione nazionale dei collegi i taxi di ne parliamo con la Presidente la dottoressa con Annalisa Silvestro
Che ci spiegherà anche con questa sigla un po'così complicata quante cose con un coinvolge qualche modo raggruppa buongiorno dottoressa Silvestro rallegro buongiorno
Riservo
Per la la sua audizione la sigla complicata ragione e una sigla che un acronimo della definizione che avevamo anticamente quando siamo nati come Collegio infermieri
Che tale da significare infermieri professionali assistenti sanitari e vigila principi infanzia
Praticamente tutti infermieri anche secondo diversa denominazione tant'è che la sigla rimane in fasi perché la legge ci definisce così ma ormai
Bibione comune ci definiamo federazione dei collegi infermieri antico e d'altronde mi pare quindi che stiate anche molti e molto numeroso
Ti chiamo in trecentosettantasette mila operativi nel nostro Paese
Di cui un po'più di trenta mila infermieri non di nazionalità italiana che però sono perfettamente integrati nel nostro mondo professionale ci aiutano e ci sostengano nel garantire l'assistenza ai cittadini italiani
Ecco dunque oggi anche voi avete voluto dire la vostra rispetto anche a proprio al testo nel merito del testo attualmente in discussione alla Camera dei Deputati che sappiamo essere in al momento tornato in Commissione affari sociali dove dovranno essere
Comunque discussi diversi emendamenti si parla di due mila settecento emendamenti probabilmente tasso tornerà in Aula
Fine gennaio se dicono o vedremo quali saranno i tempi reali questo almeno è stato quell'auspicio del relatore che alla Camera e l'onorevole Domenico Di Virgilio
Ma su questo tema gli infermieri pare abbiano molte cose da dire e mi pare che però non siano stati auditi questa era una delle cose che voi avevate anche fatto presente in conferenza stampa
Sì esattamente quando gettato di nuovo riprendere del dibattito in Commissione commedia consuetudine vengono attivate le audizioni sappiamo che sono stati auditi l'ordine dei medici
E numerose società scientifiche e mediche sappiamo che sono state un audite
Associazioni di cittadini coinvolti in questa tematica
Noi non siamo stati auditi non non abbiamo avuto la convocazione c'è stata chiesta successivamente alla conclusione delle audizioni una memoria scritta che abbiamo
Ovviamente inviato ma l'audizione quindi con un confronto diretto tra noi e chi voleva appunto ascoltare
Il nostro dire non si è fatta
Ora molto diciamo interessante anche il percorso che voi quest'anno avete fatto rispetto anche a questi temi così con cui si dice sempre con plessi di Dicati avete discusso a lungo un Codice deontologico che mi pare proprio da marzo di quest'anno o febbraio marzo è stato rinnovato
Sì esattamente a dire la verità li abbiamo rinnovato a diventato operativo a febbraio fine febbraio di quest'anno il nostro nuovo Codice deontologico però gli infermieri italiani da sempre
Hanno come guida allora dire professionale un codice deontologico
A dieci anni di distanza dal precedente abbiamo ritenuto fosse importante verificare se c'era ancora corrispondenza tra il Codice deontologico e l'evoluzione professionale e tecnico-scientifica che c'era stato nel decennio
Di conseguenza abbiamo ritenuto che in effetti ci Force
Se la necessità di andare a rivedere il codice siamo partiti a febbraio del due mila e otto abbiamo per un anno coinvolto tutti i nostri Collegi professionali attraverso una bozza che è stata diffusa in modo che tutti gli infermieri
Potessero come possiamo dire collaborare ed essere compartecipi alla definizione di quello che per noi un documento
Fondamentale per l'agire professionale c'è stato un grosso coinvolgimento devo dire proprio una partecipazione corale
Alla fine del due mila otto abbiamo concluso le consultazioni a gennaio del due mila nove è stato approvato il nuovo Codice dal nostro Consiglio nazionale che vede la presenza dei centri dieci presidenti provinciali
E quindi poi l'abbiamo presentato e celebrato al nostro congresso nazionale dal primo marzo e operativo in questo nuovo Codice deontologico viene affrontato anche il tema della centralità della persona nei nostri percorsi di assistenza della delle sue volontà espresse
O comunque manifestata mente indicate viene affrontato il tema della attenzione che l'infermiere deve porre alla percezione
Che la persona della sua la sua concezione di dignità di vita e da qui e discendono quindi tutta una serie di considerazioni che ci inducono a dire che proprio partendo dal nostro Codice di deontologia professionale
Quanto indicato nel disegno di legge cosiddetto Calabrò
Ci trova in grave difficoltà perché ci sono alcune proposizioni che proprio
Confliggono direttamente con il nostro codice deontologico
E come dicevo in questo ci mette proprio ci crea proprio grandi difficoltà nell'operatività quotidiana qualora fosse così non solo
Nei confronti dell'assistito che la cosa più importante ma riteniamo ci possa mettere in difficoltà anziché
Nelle relazioni nei rapporti con gli altri professionisti e soprattutto con il medico dunque lei oggi in conferenza stampa ha sottolineato proprio l'incanto degli
Merito degli articoli in particolare abbiamo parlato l'articolo sette l'articolo otto cioè il medico diventa un po'Marchiori principe e della gestione
Di un eventuale testamento biologico in quanto le ne prende atto comunque si confronta in qualche modo col fiduciario
Tutto a annota come c'è scritto proprio nella nell'articolo del dell'articolo sette e la nuova la catena critica nota demotivati ogni per le qualifiche negli seguirle o meno
In tutta questa questa quei questo articolato comunque di questa proposta di legge gli infermieri non sono nominati
E a questo punto però lei diceva nella realtà
Oggi
Quindi diciamo fuori da dal dibattito parlamentare che cosa accade
Assolutamente all'incontrario
Nel senso che non vorrei che si fraintendesse il nostro la nostra posizione non è che noi vogliamo che la nostra figura la figura dell'infermiere sia centrale o non so in che posizione
Diciamo che è fuori dalla realtà il fatto che tutto ruoti intorno alla decisione fra l'altro soggettiva checché se ne dica assi di un'unica figura professionale che quella del medico il quale ha
Sull'Unità competente ai specificità
Nell'indicare il percorso diagnostico terapeutico ma non ha specificità nel definire il processo di assistenza che in mano agli infermieri
Quindi la legge impostando sì in questo modo che mette al di fuori di quella che la quotidianità la realtà e l'esperienza che mi induce a dire ma senza tema di essere smentita che attua mente medici infermieri e anche gli altri operatori stanno dentro le che passi perché a me lavorano insieme Querte queste decisioni o il coinvolgimento della persona assistito dei suoi familiari
Avviene nell'ambito dell'intera équipe assistenziali e non è possibile che
Si pensi che un solo professionista
Sì al detentore
Del sapere dell'etica della deontologia di tutto che tutti gli altri operatori siano praticamente accettarli quindi c'è questa cosa qua rischia al di là di come è stata scritta la norma rischia di creare conflittualità vicino alla persona assistita fra i professionisti cosa che io ritengo sia assolutamente deleteria
Ci sono delle come dire indicazioni normative in altri Paesi dove si parla proprio di e
Non di una singola figura
Quindi anche questo secondo noi varrebbe la pena dietro assoggettata un'ulteriore un'ulteriore riflessione la l'alleanza terapeutica
Tra iscritto non può essere solo rapiti per medico l'alleanza terapeutica deve Petrachi scritto su due persone di riferimento ed équipe assistenziale cerca ecco ora lei sta citando poi tutta una serie diciamo di
Di Terni
Niki tornano anche nel Codice deontologico dei medici che fanno parte comunque di una cultura giuridica che tutto sommato è andata poi a oltre anche
Diciamo last sta portata poi del codici dei codici deontologici quindi sostanzialmente lei entrando di nuovo però stavolta proprio nel merito del
DDL Calabrò ha fatto questo ragionamento dunque conflittualità che si potrebbe innescare controproducente però poi a raccontato di quella che la vostra esperienza quindi l'assistenza ma è soltanto dare i farmaci diceva
E il dolore e che indolore a mi e quindi l'attenzione al paziente
Viene anche
Da tutto il processo che lei diceva e di cui voi vi occupate certo scatta tenga conto signora mi scusi se la interrompo prego così esprimo meglio perché tenga conto che dicendo
Ore il confronto che può essere e deve essere attenuato addirittura risolto attraverso i farmaci la tenga conto che in queste situazioni non parliamo solo di dolore fisico
Parliamo anche di dolore psicologico interiore spirituale di un una sofferenza che riguarda la persona nella sua complessità
E non risolvibile solo questa Nacci ecco perché dico che bisogna tenere in conto di tutti i componenti dell'équipe che mettono a disposizione della iscritto i loro diversi saperi e le loro diverse esperienze professionali e proprio a vantaggio dell'assistito e per quello che mi come dire Min
Così ha lasciato perplesso questa indicazione invece della norma che mi sembra un po'lontana dalla realtà perché torno a dire nella realtà medici infermieri altri operatori da vanno insieme lavorano in sinergia si confrontano
Sì come posso dire di dibattono
Sì si mettono insieme a disposizione dei processi di assistenza quindi qui si va a creare una frattura di cui non abbiamo assolutamente bisogno nessuno di noi professionisti tanto meno l'assistito insomma
Ecco a proposito
Anche dell'accanimento terapeutico di qui lo stesso DDL insomma
Lo addita come una cosa in cui non dover cadere
D'altronde e cerca di proteggersi da quelle che vengono definite un po'delle derive e utero Nasi che che sempre poi difficile capire a che punto sono
Però il vostro argomentare sull'accanimento terapeutico ecco presento le manovre fisiche che ruolo hanno rispetto a questo allora guardi
Sul fatto che non si debba scivolare dell'accanimento terapeutico credo ci sia un accordo di Ray
Ampio totale di tutti il punto del problema è quanto parliamo di accanimento terapeutico e qui varrebbe la pena di fare un'ulteriore riflessione e a tal proposito
Quello che volevo significare anche in conferenza stampa era che di solito quando si parla di accanimento terapeutico ancorché vada meglio definito
Si tende a riferirsi
A farmaci
Quindi un un eccesso un eccessivo utilizzo di farmaci che non riescono poi a dare ulteriori speranze di prolungamento di vita che dà vita dignitosa
Si parla di strumenti che aiutano la persona respirare piuttosto che in altre funzioni vitali piuttosto e a
Mette appurare sangue quando i reni non funzionano più eccetera eccetera eccetera
In realtà si tende a non pensare che nell'accanimento terapeutico possa essere inserito anche anche tutte le manovre assistenziali che noi infermieri facciamo nei confronti dell'assistito e che sono manovre
Fortemente impartite la fisicità della persona e che queste manovre che noi facciamo e che sono fortemente invasive
Per la criticità della persona impattano sulla percezione della propria dignità di vita
Se posso esprimermi perché difficilmente si parla di queste cose ma quando io infermiere ed è il PUC manualmente estrarre le feci
Dal corpo di una persona che da sola non riesce ad evacuare lei potrà comprendere che se questa cosa avviene sistematicamente nel tempo che possa essere da parte della persona la percezione di un accanimento nei suoi confronti
Quindi dobbiamo veramente fare una riflessione possibilmente scevra da ideologismi e cercare di capire che ogni persona ha una sua concezione di dignità
Di vita e che su questa concezione del singolo dobbiamo confrontarci e riflettere Quetta
Specificità di ogni situazione assistenziale clinico assistenziale evidente che non può essere colta da una legge che tende in quanto ha valenza erga omnes a dare delle indicazioni molto rigide
Che non possono
Tenere conto appunto di queste specificità
E quindi ecco perché noi infermieri diciamo ma o facciamo una legge
Che tenda ad essere
Come dire più più lasca più ampia meno meno direttive meno rigida oppure forse meglio noi diciamo che ci si attenga ci dica i professionisti attenete di I volti codici deontologici che possono essere letti consultati studiati contrastati dei cittadini ed anche assistiti e su questa base costruiamo i percorsi che fra l'altro e quello che
è avvenuto fino adesso
Ecco o rispetto al dibattito parlamentare quel punto non sono io non siete stati auditi anche se non diceva appunto che presenterete una memoria scriviamo già presentati l'avete già presentata in ogni caso al di là di questo se voi poteste avere una parola
Diciamo nella discussione parlamentare immaginiamo una situazione appunto
Di democraticamente
Così co organizzata qual è qual è la richiesta che voi fareste i quali sono i punti irrinunciabili per voi come categoria che proprio non non riuscite a affari vostri
Dunque due sono le cose premesso che essendo professionisti di questo Stato siamo tenuti e e e crediamo fermamente di dover adempiere
Alle leggi dello Stato questo volevo farle in premessa
Quindi se il Parlamento della Repubblica deciderà di andare in quella decisione dovremmo attenerci alle decisioni prese dal Parlamento a tal proposito evidenziamo due cose uno che per noi e veramente molto difficile
Tutto per
Intervenire
Per forzare l'alimentazione la di trattazione anche se una persona diete di essere accompagnata
Verso fine vita magari del Dossi vicino accanto all'UE e cercando di alimentarlo e di trattarlo con
Cucchiaino il bicchieroni le cose che normalmente si fanno quindi questa cosa ci mette in grosse difficoltà perché figlio fino a cinque minuti prima sono stato vicino alla persona che mi ha detto e mi ha chiesto certe cose non posso poi in maniera Forte dire mi dispiace ma a questo punto ti devo mettere un sondino nasogastrico quindi questa è una cosa che a noi fa impressione qualora la persona sia in grado di interloquire
Altrettanto scaldato delle disposizioni in tal senso che della norma nel disegno di legge Calabrò non sono previste perché su questa cosa non si può eccepire bisogna assolutamente
Procedere con strumenti e precisi di parità passione e la alimentazione
Detto questo noi chiediamo qualora il Parlamento a Repubblica ritenga di mantenere questa posizione che qui sia data la possibilità
Dell'obiezione di coscienza e che quindi venga inserita nella legge la possibilità di obiettare dopodiché ogni professionista e credo che non varrà solo per gli infermieri
Si comporterà in ottemperanza alla legge sapendo di poter avere questa possibilità cosa che fra l'altro mi permetto di dire permetterebbe anche all'organizzazione ospedaliere agli Hospital
Ai luoghi dove ci sono queste persone di meglio organizzarsi in moto comunque
Anche se ci fosse l'obiezione
Di un gruppo di professionisti di potersi garantire il rispetto dell'anche la legge come avviene con la
Centoventiquattro quella quaranta eccetera
Bene dottor dove Annalisa Silvestro ci sembra molto chiara anche la sua posizione dunque le rappresenta veramente tanti tanti professionisti tuttalpiù ma ecco una domanda un po'così noi siamo abituati un po'a vedere le federazioni spesso e li dibattiti le discussioni all'interno soprattutto questi temi sono davvero molto complessa si questa sua così chiarezza anche di posizioni viene
Ed vero diciamo da da un unanimità una maggioranza una posizione prevalente come la può definire lei rispetto alla RAI la rappresentanza che ha della Federal
Ma allora guardi dottoressa io come le dicevo prima riferisco quello che è stato il dibattito che non è durato pochi giorni e durato più di un anno
Sul nostro codice deontologico quando noi abbiamo approvato il codice deontologico dopo un anno di consultazione di dibattito con i nostri infermieri era già in Corso questo grosso scontro di posizione rispetto al caso della signora Eluana Englaro quindi c'era piena consapevolezza di quello che andavamo a
Come dire ad approvare al nostro interno
Abbiamo continuato a dibattere c'è stato un dibattito molto come dire importante e diffuso l'otto di novembre proprio a seguito della ripresa dei lavori su questa su questo disegno di legge
E su richiesta dei nostri Presidenti provinciali abbiamo attivato un Consiglio nazionale accordi erano presenti tutti i Presidenti provinciali centouno poi l'abbiamo aperto anche i Presidenti delle nostre associazioni professionali e che le nostre società scientifiche
Il dibattito è ripreso è stato ampio e devo dire che la decisione
Che ha portato a posizionarsi così come le sto riferendo
è stata assunta all'unanimità
Non c'è stato nessuna voce dissenziente
Quindi io mi sento di rappresentare in maniera spero
Corrette dignitosa quella che la posizione che hanno espresso i presidenti provinciali e su cui ho avuto mandato a mia volta di esprimermi adesso si tratterà di vedere
Nel momento in cui noi diffonderemo il nostro pronunciamento diffondere scemo al nostro interno questa posizione trattative vere che tipo di comportamento tutti gli infermieri metteranno in atto ma sono portato a pensare che la grande maggioranza degli infermieri
Si posizionerà su questo sto dicendo si
Bene io ringraziamo molto Annalisa Silvestro presidente della Federazione nazionale dei collegi tasti anche perché davvero ci ha apportato nel di ha sentito un contributo non indifferente non solo rispetto al numero ma dispetto anche alla realtà poi della vita quotidiana nelle strutture ospedaliere
Grazie di nuovo Annalisa Silvestro e buon lavoro grazie arrivederci