Mario Pannunzio. Giornalista e intellettuale liberaldemocratico

Un
Credo che
Sì posso iniziare
Sempre non opposto
Presidente Marchegiani comprendo come
Amiche e cari amici prima di dare inizio ai nostri lavori desidero leggere il messaggio che ci ha inviato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Sono lieto di porgere e il mio caloroso saluto a lei caro Presidente Maccanico al professor Marchetti I promotori
Agli illustri relatori e a tutti i partecipanti alla giornata di studio in onore di Mario Pannunzio
Il nominato animatore del dibattito culturale italiano della stagione del secondo dopoguerra Mario Pannunzio
Ha offerto un contributo decisivo alla definizione di una pratica di una disciplina giornalistica fondata sulla piena autonomia intellettuale sul profondo rigore
Interpretativo su un impegno civile costantemente improntato ai principi della verità della libertà della giustizia sociale
Di quell'esempio resta
A testimonianza concreta di non comuni capacità di intuizione di analisi e di organizzazione la vicenda editoriale del mondo
Una fra le voci più lucide dell'informazione politico culturale e scuola autentica di giornalismo che del suo fondatore recava l'impronta metodologica la misura e lo stile
Nell'unirmi a ricordo di un'importante figura della Società italiana del Novecento
Esprimo il mio vivo apprezzamento per l'iniziativa che saprà offrire nuove prospettive di riflessione sulla sua identità morale e culturale
Con questi sentimento formulo i migliori auguri per il successo del convegno e per l'ulteriore attività dell'associazione Giorgio Napolitano
Sta eccetera
Ma prima
Dettare la parola venatorio desidero
Esprimere
La gratitudine della nostra associazione alla fondazione il Corriere della Sera
Che ci ha consentito di organizzare questa giornata di studio per ricordare qui a Milano a cento anni dalla nascita la figura di Mario Pannunzio
Personalità eminente di quella tradizione liberaldemocratica repubblicana di democrazia moderna laica che tanta parte ha avuto nella storia d'Italia e in particolare nella fondazione della Repubblica bene primo cinquantennio repubblicano
Pur da una vispi su posizione di minoranza pur tra contrasti e divisioni quel filone politico culturale ha costituito come scrive Giuseppe Galasso
Il pilastro della più moderna coscienza democratica italiana e Mario Pannunzio ne è stata un'altissima interprete protagonisti
Non si può dire che la storiografia contemporanea abbia riservato adeguata attenzione a questa tradizione culturale e politica e agli uomini che ne sono stati gli artefici
Ciò rende particolarmente importante
Il nostro convegno
Per il quale esprimo vivo ringraziamento agli amici che hanno presentato le loro relazioni
E parteciperanno al dibattito
Ha scritto Leo Valiani
Che l'espressione religione della libertà
Compare per la prima volta nella rivista rinascita liberale
Diretta da Adolfo Tino Armando Stefanetti in uno dei pochissimi numeri
Che ne non furono sequestrati e soppressi dalle all'inizio del regime fascista
Quell'espressione
Fu ripresa da Benedetto Croce
Che la immortalano come vera bandiera dell'antifascismo
Ora se dovessi dare un giudizio sintetico Suppa Nunzio sulla sua opera lo definirei un grande testimone della religione per la della libertà
Il suo limpido liberalismo la sua coerenza il suo rigore critico la sua ripugnanza per le ipocrisie che caratterizzò tutta la sua opera di giornalista di politico di uomo di cultura
Avendo una solita ispirazione non saprei di Fini definire diversamente religiosa un fondamento etico un'etica civile
Che lo Corazza va contro tutte le suggestioni agli inganni autoritarie e totalitarie e contro i rischi di tirannide della maggioranza che aveva preso dallo studio di alla XIX De Tocqueville
Prima ancora che progetto politico istituzionale e sociale il suo liberalismo fu innanzitutto energia morale
Tensione ideale
Tale mi apparire carattere della sua personalità anche nelle conversazioni private
Quando giovane funzionario della Camera a fine della giornata parlamentare
Andavo a fargli visita in relazione
Anche per i contrari gli amici cari che avevo Giovanni Russo Alberto Arbasino Giulia Massari Carlo Lorenzini Ennio Flaiano
Mi riceveva nel suo studio sotto il ritratto di Cavour
Desideroso di conoscere i dettagli della giornata politica parlamentare
E mi comunicava i suoi commenti sempre illuminanti e cose simili
Perché egli sapeva ben distinguere ma anche unire federare mettere insieme le persone le idee
Quando durante i Governi dei come Comitato di liberazione nazionale i comunisti i comunisti si atteggiavano a moderati al liberale dei nostri tempi
Egli dalle colonne del Risorgimento liberale indicava gli invalicabili confini dell'antifascismo antitotalitario illiberale
Così come teneva ferma la linea di un anticomunismo democratico Contri maccartismo mi e le pulsioni reazionari presente nel Paese in quei tempi
Ma dopo l'elezione del quarantotto quando più dell'ottanta per cento dell'elettorato si orientano
Per i democristiani e comunisti
Con il settimanale il Mondo intraprese un'opera instancabile durata quasi venti anni di unione di aggregazione delle mille voci della di democrazia laica liberale repubblicana liberalsocialista
Che erano il retaggio del Risorgimento della lotta antifascista ma anche espressione del pensiero politico più avanzato dell'occidente democratico
E così sulle pagine del mondo si ritrovarono Benedetto Croce Gaetano Salvemini Altiero Spinelli è Ugo La Malfa
Vittorio De Caprariis seguito calarci euro Francesco Compagna Bruno Visentini Ernesto Rossi e Giovanni Spadolini
Si forma una sua una coi né culturale e politica che
Pur da una condizione di minoranza ebbe non solo influenze peso nella dialettica politica del tempo
Ma rappresento la spina dorsale di quella che Francesco De Santis avrebbe definito la scuola democratica in Italia
Sostenga senza esitazioni De Gasperi esso Cocentesimo
Il suo atlantismo il suo europeismo ma fu anche un propugnatore deciso della svolta politica di centrosinistra con i convegni del mondo che dettero sostanza programmatica alla nuova fase
Ricordare Mario Pannunzio e la sua opera nell'Italia di oggi in palese profonda crisi morale politica istituzionale ed economica significa non solo fare opera di giustizia storica
Ma anche indicare un'esigenza profonda di rigenerazione democratica per il futuro del nostro Paese
Do adesso la parola
Al professor Marchetti
Che ancora ringrazio per l'ospitalità che ci dà nella Fondazione Corriere alla Siria
Io
Per ora
Non entrerò nel merito
Dico solo che ringraziamento
Va agli amici dell'associazione Pannunzio
Presidente meccanica anzitutto
Che hanno scelto questa sede per questo importante convegno
La nostra Fondazione
Come è noto
A aveva inizialmente la finalità di raccogliere negli archivi del Corriere
Di valorizzarle di riordinarli
A poco a poco è cresciuta
Ma gli archivi del Corriere si sono aggiunti gli archivi
Del settore periodici e del settore libri e siano riordinando i fascicoli Bompiani coordinate scoperte eccezionali
Centinaia e centinaia di fascicoli di corrispondenza
Con gli autori ad esempio
E nel contempo abbiamo cercato di fare di questa fondazione di questa sede
Un centro di dibattito culturale di divulgazione attraverso una serie di pubblicazione anche degli archivi un centro di dibattito culturale dove
Pur fieri ed era il nostro legame con il gruppo Corriere
Noi non
Eleviamo nessuno steccato nessun recinto
Qui si presentano libri di autori che non
Appartengano al Corriere o al gruppo qui si presentano libri editi da altri autori
Qui si dibatte l'anno ormai con frequenza almeno di una due volte alla settimana vari temi cruciali
E se questo vuole essere un punto di riferimento
Un punto di riferimento non a caso siamo vicino a quello che era storicamente il cuore intellettuale di Milano la Bremen Teresiane con la biblioteca
Con l'Accademia con l'Osservatorio
Astronomico con la Pinacoteca con l'Orto botanico dico sin qui vuole essere una sede di confronto e di riferimento e chiaro che tutto quello che
Discorso sull'innovazione discorso sulle nuove idee dico di discorsi sulle memorie storiche di questo Paese
Trovarlo un'accoglienza entusiasta
Non a caso ho detto che in queste un centro dove discutiamo l'innovazione
Perché noi con il convegno di oggi crediamo
Che anzi però crediamo e siamo certi che si dibatte
Di un momento in cui
In un clima apparentemente è chiuso bloccato vi furono
Fermenti di grande innovazione fermenti che guardavano lontano fermenti che anticipava allora futura
E allora
L'innovazione
Una sana modernità un Paese delle persone perbene
Un Paese che coltiva le sue migliori memorie così come guarda magari con progetti tecnologici abbiamo ospitato un convegno a quindici giorni fa al futuro
Guarda ha un passato un passato
Che
Prefigurata un futuro e svolgevo una durissima lotta per far del Paese una poesia e capitalismo avanzato un Paese a democrazia non bloccata
Ecco perché siamo molto contenti di espletare questo convegno
Altri mi ospiteremo Presidente Maccanico ha citato
In
Varianti e sicuramente qualcosa è un convegno anche sul vaglia su quegli anni c'era in programma
Fra non molto quindi grazie ancora Presidente meccanico grazie agli illustri relatori che sono venute grazie tutte le signore e signori che ci onorano della loro presenza
Prima di dare la parola al primo relatore
La Nicola Marmo Massimo teorie vorrei fare una piccola raccomandazione
Atteniamoci ai tempi se abbiamo una mattinata molto laboriosa atteniamoci rigorosamente ai tempi le relazioni non più di venti venticinque minuti e gli interventi non più di un quarto d'ora ecco se lo dice
A.C. daremo questa queste regole potremo
Esaurirebbe nel programma di questa mattina do quindi la parola sì negli anni
Al
Sì azzardata così
I correlatori
A primo relatore che
Massimo Teodoro Pannunzio liberiamo il liberaldemocratico
Forse
Stefano Folli battaglia e Zanon e possono messo
Storie che sono
Come funzione
Allora in questa prima relazione
Io tratterò
Dell'aspetto
Di Pannunzio come leader liberaldemocratico
Tentando di illustrare la tesi secondo cui Mario Pannunzio
Nella seconda parte della sua vita cioè dal quarantaquattro al sessantotto
Ho però a tutti gli effetti da politico
Quale credibile leader dei liberaldemocratici italiani la famiglia politica che include tendenze presenti nelle etichette liberale democratica repubblicana socialista liberale
Tutte riconducibili alla più generale definizione di democrazia laica
Tale interpretazione frutto anche dello studio delle carte del fondo Pannunzio depositate all'archivio storico dalla Camera dei deputati
Che gettano una nuova luce a me pare sul profilo del personaggio spesso fin qui appiattito su delle immagini stereotipate
Parlare di Pannunzio come leader politico significa dunque inquadrarlo nel problema storico della mancanza nell'Italia repubblicana
Di una significativa di un significativo protagonista liberaldemocratico a fronte delle tre grandi famiglie la o cattolica la comunista la farci storico e populista
Pannunzio nel venticinquenni o del dopoguerra o però consapevolmente per colmare questo vuoto
La politica sua certo aria dei tratti singolari rispetto alla pratica tradizionale
C'era il lui una forte carica culturale integrata nell'azione politica e uno spiccato senso morale che lo distingueva dagli usuali tatticismi dei leader politici
E furono proprio queste due bussole la culturale e la morale
Che lo rese ero al tempo stesso forte e vulnerabile lei vari tentativi messi in atto per vent'anni
Per questo sono significative le parole del commiato che scrisse al mondo nel mille novecentosessantasei
Cito non ci piacciono le mezze verità
Non ci piacciono la deferenza e l'unzione per le idee che dette stiano ci siamo sempre battuti per dare il loro nome a fatti i personaggi
Problemi reali e programmi e problemi concreti non stanno su piani diversi
Gli intellettuali per noi non si trovano soltanto tra i poeti Novelli ieri né tanto meno fanno parte di una corporazione di privilegiati separata dalle altre
L'intellettuale per noi una figura intera l'uomo politico se non vuole essere un puro faccendiere e anch'esso un intellettuale che vive pubblicamente e che fa con naturalezza la sua parte nella società
Il primo tentativo di dare vita ha una forza liberaldemocratica fu compiuto da Pannunzio con il Partito Liberale alla sua ricostituzione nel mille novecentoquarantaquattro dopo che lui stesso aveva subito una metamorfosi
Da intellettuale umanista appunto di riferimento della corrente innovatrice liberale con la direzione del quotidiano Risorgimento liberale
Le sue idee sul Partito Liberale erano fin da allora molto chiare cito
Il partito liberale non è un partito conservatore
Non è un partito di destra non difende interessi e privilegi costituiti non spalleggia l'alta borghesia all'alta industria l'alta finanza
Se forze reazionarie stanno veramente in agguato
Siano pur certe che i liberali non saranno al loro fianco
Ci ripugna l'ordine degli anelanti a dittature militari la legalità dei costituzionalisti pavidi la sicurezza di chi tutto possiede nulla vuol dare finito la citazione
Ma la natura sociale del Partito liberale era lontana da quella innovatrice auspicata da Pannunzio
Che immaginava e cito un partito di centro evoluzionista non rivoluzionario
Anzi io sono di una riforma morale del nostro Paese che appoggia e fa suoi gli ideali e gli interessi dei ceti medi artigiani contadini impiegati professionisti imprenditori commercianti stretta collaborazione con i ceti operai
Ciò nonostante
Alla caduta dei Governi ci ellenistica tra i partiti alla fine del quarantasei traeva un bilancio positivo dell'azione svolta dei liberali
Evidenziando quelle che considerava i principali obiettivi perseguiti con i liberali cito
I liberali hanno combattuto ogni forma di sopraffazione di degli amento di involuzione
E a chi chiedeva governi di salute pubblica proclamando la necessità di consegnare al CLN tutto il potere
A chi minacciava uragani e nuovi scioperi manifestazioni insurrezionale in altre sciagure patriottiche illiberali hanno imposto la difesa della continuità dello Stato
La limitazione del controllo dei poteri lo scioglimento progressivo del CLN
Prototipi nell'uno e di una rete nazionale di soviet una strenua difesa della lira la restituzione della libertà di stampa la formazione della Consulta le lezioni per il referendum
Chi non ricorda le battaglie contro i tribunali politici e la giurisdizione straordinaria e concludeva
Proclamando ad alta voce come liberali fossero cito schierati contro chi vuol dare al nostro Paese un nuovo fascismo sia esso di destra o di sinistra
Nella sua visione riformatrice
Pannunzio fu attento al percorso dei socialisti anti frontisti apprezzando la politica di Saragat cito
Per la creazione di una libera e forte democrazia moderna in cui l'ascesa delle classi lavoratrici sia posta al riparo dai ritorni offensivi della reazione
Ed indicando dopo Palazzo Barberini che è il vero nemico della mendicità azione del proletariato è proprio il comunismo Russo che col suo implacabile autocratici smog getta negli animi il sospetto la paura la reazione concludeva perciò
Che il dissidio della vita moderna e tutto tra liberalismo e comunismo
Tra democrazia e dittatura e che socialismo o liberalismo o comunismo
Guardò perciò con interesse riformismo liberale della democrazia anglosassone
Salutò come un esempio l'introduzione in Gran Bretagna del welfare State voluto da Beveridge con i governi laburisti e fece riferimento
Nel febbraio mille novecentoquarantacinque agli utili Roosevelt diano nonostante che Luigi Einaudi allora nume tutelare dei liberali avesse un atteggiamento critico
Cito Pannunzio libertate dal timore è una delle quattro grandi libertà che il Presidente Roosevelt ha promesso i popoli oppressi questa guerra un giorno finirà eravamo ancora nel febbraio del del quarantacinque
Lì accanto alla libertà dal bisogno alla libertà di parola e di religione la libertà dal timore la libertà forse più di ogni altra
Oggi aspettata dovrà pure ricondurre gli animi a un atteggiamento più tollerante umano ha una vita finalmente tranquilla di lavoro e di semplici propositi
L'idea liberale di Pannunzio fu sempre inconciliabile con le tendenze populiste conservatrici reazionaria
In tal senso la sua polemica si indirizzò nel dopoguerra contro i gruppi che facevano
Riferimento a Guglielmo Giannini cito l'Uomo qualunque non è se non la prepotente personalità di Giannini
Finora il qualunquismo è stato una fragorosa parodia del liberalismo
Come il fascismo fu il tipico prodotto del primo dopoguerra vittoriose combattenti isterico il qualunquismo e il liberalismo Lima chiuso di questo dopoguerra rassegnato infelice
Altrettanto drastico e qui lo vorrei sottolineare oggi che c'è un qualche ritorno di fiamma fu il suo atteggiamento nei confronti dell'ultra liberista Bruno leoni
Che aveva obiettato alla linea del mondo
Caro professore gli scrisse siamo nel quarantanove cinquanta Sella avesse letto il mondo durante il suo primo anno di vita
Non ci sarebbe permesso di scrivere che noi combattiamo l'avversario più debole il fascismo e lasciamo stare l'avversario più forte il comunismo
Nesi sarebbe permesso di parlare di un equivoco quando non c'è il numero del mondo dove non si polemizzi contro il fascismo contro il comunismo e contro il clericalismo
E la parla di polemica alla quale
Mi sottrarre di abito liberale eccetera scusi tanto
Professor Leone ma il nostro liberalismo e da un anno in polemica con quelli che la pensano come lei avrò pure il diritto come direttore di scegliere i miei avversari
Con l'alleanza del quarantotto tra liberali e qualunquisti l'idea di Pannunzio del Partito Liberale tramonto
Sì che il suo Gruppo si separò per la prima volta dal Partito Liberale
Iniziare un allora i vari tentativi di dar vita alla terza forza con il ricongiungimento dei gruppi liberaldemocratici provenienti dai liberali dagli ex azionisti dei repubblicani e dai socialisti liberali
Il difficile obiettivo però non fu mai raggiunto
Era stata la dissoluzione del Partito d'azione
A testimoniare la difficoltà del superamento delle vecchie famiglie politiche ideologiche anche se con intenti divergenti perfino i maestri del liberalismo e della democrazia
Croce e Salvemini pur l'un contro l'altro armati si erano pronunciati in un primissimo tempo per qualcosa di simile al terza forse ISMU
Colucci al primo Congresso liberale di Napoli del giugno quarantaquattro si dichiarò favorevole a cito un'unione in cui entri il socialismo riformistico il cui metodo e liberale
Il cui programma offre a buon conto uno stimolo a sempre ricordare la importanza di quel complesso di problemi che si Sogliano designare come la questione sociale
E Salvemini dall'America aveva indicato i suoi amici antifascisti l'esigenza di mettere in cantiere e cito una concentrazione repubblicano socialista
In grado di offrire un punto di riferimento distinto sia dalla destra che dalla sinistra comunista
Il progetto di terza forza torno di attualità le quarantasette quarantotto con la guerra fredda che aveva ridotto la politica italiana lo scontro tra gli integralismi comunista e clericale a scapito delle posizioni laiche e antitotalitario
Fu rilanciando dagli esponenti della sinistra liberale di cui Pannunzio era il leader
I quali insieme agli ex azionisti e ad altri democratici e repubblicani e federalisti europei
In non intendevano lasciare la scelta occidentale nelle mani della DC sempre incerta nel rapporto con gli Stati Uniti uniti protestante
Il gruppo degli amici di Pannunzio puntava sullo schieramento riformatore allineato all'Occidente senza delle Ital nazionalistiche e neutre listi che tale da rappresentare un'alternativa democratica al Partito Comunista
Non a caso il terza forza ISMU fu bersagliato dai comunisti che hanno sempre preferito scegliersi come avversari i reazionari i conservatori e clericali piuttosto che i riformatori laici
Dopo il voto del quarantotto Pietro Secchia scrisse dov'è la terza forza
Pretendono di non essere né con gli uni né con gli altri e pretendono di assolvere
Ha una funzione indipendente la DCA conquistato la maggioranza dei voti in Italia con il terrorismo con la corruzione con i brogli ma grazie anche all'azione infame dei capi terza posti Stiz sarà Gatti anni
Al convegno che si tenne a Milano prima del diciotto aprile su iniziativa degli ex azionisti Parri radianti Visentini dei liberali Carandini è Pannunzio
Il federalista Spinelli invoco l'unione di tutte le forze decisi a difendere la democrazia in uno schieramento anticomunista e anticlericale
Composto da liberali come cito come Carandini Pannunzio repubblicani come la Malfa
E socialisti riformisti come Garosci e Ivan Matteo Lombardo
Qualche mese dopo un altro convegno un altro convegno Mario Paggi argomento sulle crisi parallele del pensiero liberale del pensiero socialista e sulla necessità di superare le rispettive divisioni politiche
Sul piano più direttamente politico fu la Malfa che nel cinquanta la gioco lancio con il suo nome la proposta proposta la Malfa subito rilanciata dal mondo con l'obiettivo di riunire i vari segmenti della democrazia laica
Alle elezioni del diciotto aprile quarantotto Pannunzio fu presente come animatore del manifesto Europa cultura e libertà
Dei liberali croce ed Einaudi del democratico Parri del socialista Ignazio Silone e dei cattolici Gaetano De Sanctis e Pietro Rondoni
Un documento che marcava le distanze dei due colossi interni la DC Fronte popolare
Che monopolizzano con lo scontro con la significhi efficace IVA eccezione della unità socialista di Saragat
Il Mondo di Pannunzio pubblicato dal febbraio quarantanove di fatto
Rappresento l'unico concreto punto di riferimento per quella terza forza che non aveva preso corpo né con il Partito Liberale né con il Partito d'azione né con le altre iniziative politico-culturali
Io qui non tratto lo straordinario mix di politica e cultura di stile giornalistico e di limpida comunicazione che fu il mondo a cui sono dedicate altre relazioni nei diciotto anni di vita
Intendo sottolineare soltanto che la politica la sua linea politica interna fu ispirata quattro direttive molto chiare
Un anticomunismo senza inflessioni ma non viscerali
Un antifascismo mai assunto come banale idolo
Un anticlericalismo laico e tollerante che permise la compresenza di interventi distorsione del resto Rossi di Arturo Carlo Jemolo e Carlo Falconi insieme a tanti altri e un anti reazione arrivismo
Che fece del settimanale il baluardo contro ogni tentativo di legislazione d'emergenza
L'aspetto su cui invece io vorrei insistere molto
E il ruolo svolto da Pannunzio con il mondo che consiste nel riuscire forse per la prima e unica volta nella storia della Repubblica attenere insieme
Nella stessa orchestra pubblicistica e a far suonare un armoniosa musica ideale e politica
Il più significativi esponenti delle famiglie liberaldemocratica e liberalsocialista
Compresi coloro che fino al giorno prima arrivano aspramente polemizzato lo ha già ricordato il presidente Maccanico cucce Salvemini Einaudi e la Malfa
Parri leone Cattani Valiani e pagina un bar di Silone eccetera eccetera una variegata compagnia
Arricchita dal fior fiore della cultura e del giornalismo italiano
In sostanza
Il mondo non fu un'impresa giornalistica per la mia profonda convinzione
Ma un progetto politico
Che puntava sulla democrazia laica e socialista quale protagonista del rinnovamento civile dell'Italia irrigidita dal diciotto aprile
Le trenta mila lettere che il direttore ha lasciato
Testimoniano con quanta passione
Quanto impegno quanta fantasia e quanta quotidiana sistematicità Pannunzio senza alcuna pigrizia che di solito gli viene erroneamente attribuita
Perseguire per vent'anni
Che intese perseguiti per vent'anni il dialogo dell'unità alla ICCA al fine di comporre e superare i conflitti le gelosie e le diffidenze
Che hanno sempre frammentato diviso il mondo liberale e il mondo socialista
Rispondendo a Giuseppe Prezzolini che nel mille novecentoquarantanove chiedeva di collaborare al mondo dagli Stati Uniti Pannunzio scrisse
La sua lettera mi ha fatto riflettere con amarezza al destino di tanti intellettuali italiani liberali
Che ieri ed oggi sono divisi per mille motivi ideologici sentimentali politici
Al mondo collaborano Benedetto Croce Gaetano Salvemini e Salvemini odia croce
Collabora Tajubi Arrigo che gli umili che odia tutti e due eppure tutti e tre sono liberali che vuol fare appunto il mondo è un tentativo di ritrovare alcuni punti comuni
Tra gli uomini di cultura italiana che non siano né fascisti né comunisti né clericali a Prezzolini
Certo la cultura di Pannunzio fu liberale nel senso più ampio del termine ma il progetto politico di cui fu il leader indiscusso va messo a fuoco sotto un altro aspetto
Nell'ottobre mille novecentosessantadue scriveva allevo Valiani
In una delle trecento lettere che Pannunzio di Valiani si scambiano tra il quarantanove sessantasei
Cito la lettera anch'io come tempi scrive Pannunzio Leo Valiani mi sento un politico più vicino a Salvemini che a Croce
Croce politico ha poco o nulla da insegnarci l'ho visto nel partito liberale
Io a Salvemini che aveva iniziato una fervida collaborazione al mondo scriveva
Continui professore a mandarmi più spesso che poi i pezzi per il taccuino io vorrei che la fosse a Roma per potere stabilire una collaborazione fissa al mondo mi affiderei volentieri sino il diario politico
Che ho dovuto abolire i giovani sono tutti i conformisti che guaio
Non si discute il fatto che preannunzio ottenne in grande considerazione i maestri croce ed Einaudi
Ma i principali referenti del suo progetto politico furono altri
Soprattutto Leo Valiani a cui fu legato dall'unica grande affettuosa amicizia politica della sua vita lo testimoniano un'infinità di documenti tuttora inediti
Mario Paggi sulla cui sensibilità istituzionale terza porsi sta fece sempre affidamento e in maniera diversa Ernesto Rossi di cui apprezzo la capacità
Di analisi empirica della realtà fuori da ogni dogmatismo
Tra i compagni liberali con cui aveva ricostituito il Prix nel quarantaquattro fu legato da particolare stima Nicolò Carandini
Di cui apprezzava le ferme convinzioni in politica estera occidentale europea Istica e con Ugo La Malfa considerato politicamente troppo individualista sono le sue lettere che lo testimoniano
Pannunzio fu legato soprattutto negli anni Cinquanta dal Comune Progetto terza forzista che fu perseguito con ostinazione fino al centrosinistra
Non vedo invece e qui è un altro luogo comune che ci perseguite
Un legame intellettuale e culturale e politico con Leo Longanesi
Con cui Mario collaboro ad Omnibus mille novecentotrentasette trentanove soltanto
Con il lavoro professionale dal redattore capo e con una rubrica cinematografica senza tuttavia che da quell'incontro restassero altri segni all'infuori di un certo gusto grafico
Tanto che nel dopoguerra il rapporto tra il mondo e il borghese fu sempre e solo polemico
Del Partito Radicale nato nel dicembre mille novecentocinquantacinque Pannunzio fu il vero leader fino alla risoluzione sul caso Piccardi nel sessantadue
Fu lui a volere il partito nuovo che originariamente si chiamano Partito radicale dei liberali e dei Democratici Italiani secondo una denominazione che riassumeva bene il progetto politico
E durata scusate dopo che era fallita l'unificazione liberale realizzata nel cinquantuno è durata fino alla svolta conservatrice della Segreteria Malagodi
Annunzio avrebbe voluto raccogliere le il Partito Radicale tutta la famiglia terza forzista ex azionisti Unità popolare repubblicani socialisti liberali cosa che però gli riuscì solo in minima parte
Nonostante che all'inizio avesse costituito una segreteria in cui erano rappresentate le diverse sensibilità con Carandini Piccardi colloquio stesso Pannunzio villa Bruna e Valiani
Ed è proprio all'ex azionista Valiani con la sua vasta esperienza democratica e socialista che fu affondata la barra politica radicale anche questo è un elemento che
Molti ignorante ho ascoltato
Cose poco pertinenti in recenti convegni sulla sei anni ha proposto in cui Valiani delle rappresentato come prima l'uomo del Partito d'azione
Poiché diventa l'uomo senatori del senatore vicino repubblicani più Valiani per vent'anni è stato è stata altra cosa insomma queste cose
In convegni di studio dovrebbero essere un po'
Studiate rappresentate scusatemi questa parentesi
Infatti si devono a luglio alle ore Aliani
Di riportante i documenti del Partito Radicale all'inizio alla fine della storia del partito nel cinquantasei nel sessantadue
Nel cinquantasei con l'alleanza elettorale tra radicali repubblicani
Per non cioè i suoi amici e pensavano di rendere concreto il primo nucleo della terza forza mai pessimi risultati non fecero procedere il Progetto
Così alla resa dei conti il Partito radicale non riuscire ad essere quella comprensiva forza liberaldemocratica che Pannunzio avrebbe voluto anche se dal cinquantacinque al sessantadue il direttore
Esercito tramite il mondo e tramite i convegni degli amici una leadership su tutta l'area politica di quella che allora si chiamava sinistra democratica contrapposta alla sinistra comunista
I dodici convegni e degli amici del mondo dal cinquantacinque al sessantaquattro
Voluti da Pannunzio e realizzati grazie a un gruppo di lavoro flessibile i cui pilastri erano Ernesto Rossi
Fino a sessantuno Leo porto più Scardi che ancora Ugo la Malfa che inchino compagna Eugenio Scalfari Tullio Ascarelli e Bruno Visentini
Preparare uno il programma politico che la democrazia laica proponeva alla classe dirigente nel momento in cui era alle viste il superamento del centrismo verso un centrosinistra comprensivo di PSI e dici
Questa era l'ipotesi
Che dalle colonne del mondo Pannunzio e i suoi amici proposero la seconda metà degli anni Cinquanta pur consapevoli dei pericoli
Che i laici avrebbero corso con l'apertura alla dici e al PSI ma disposti a correrlo sulla base di una piattaforma programmatica economica sociale e civile istituzionale
A cui si sarebbero dovuti ancorare i futuri equilibri per scongiurare ideologismo astratto e il politicantismo verboso
A proposito Eugenio Scalfari ha scritto parole che mi sembrano molto pertinenti cito da Scalfari
è stata la sola piattaforma quella dei convegni del mondo la sola piattaforma programmatica di cui la classe dirigente italiana abbia potuto disporre negli anni Sessanta e fino ad oggi
Il solo tentativo sistematico nonostante la sua parente stretta sistematicità
Per riformare la società e lo Stato se n'è giovato poco la classe dirigente italiana ma tutte le volte che ha cercato di superarsi e di compiere uno sforzo serio per governare ha dovuto camminare su quel terreno
La democrazia laica è stata
Modello convegni del mondo sempre caratterizzata dalla capacità di contrapporre
Alla fumosità delle formule la concretezza dei programmi su cui chiamare a raccolta le energie più vive del Paese
Anche su questo punto la leadership di Pannunzio ebbe successo
Perché riusciti riunire intorno allo stesso tavolo dei convegni
Quel che c'era di più innovativo nella cultura politica economica e istituzionale dell'Italia di allora comprese le personalità dialoganti del mondo cattolico e del mondo comunista
Quel che però non funzionò fu proprio la politica di centrosinistra a cui era indirizzata alla piattaforma degli amici del mondo forse anche a causa della marginalità dei democratici laici nelle maggioranze di centrosinistra dopo il sessantatré
La via programmatica
Dei convegni del mondo come sviluppo dell'azione di settimanale fu l'ultimo tentativo da parte di Pannunzio
Di imprimere la sua cultura non esclusioni lista
Il suo metodo pragmatico e il suo stile o di lavoro rigoroso oltre che la sua ispirazione politica alla realizzazione di una linea liberaldemocratica riformatrice in Italia
Con lo sciagurato caso Piccardi che portò a rovesciamento dei tavoli del Partito radicale del mondo e alla disgregazione del vasto ambiente politico intellettuale che il direttore con una costante tessitura aveva aggregato per un ventennio
La prospettiva di una democrazia laica unitaria evapora o
Annunzio forse non voleva mandare tutto all'aria in ciò pressantemente consigliato dal suo carissimo amico Leo Valiani ci sono delle lettere bellissime
In cui Valiani scongiura che venga mandato all'aria per il caso Piccardi tutto l'ambiente
Ma furono le opposte esasperazioni
Le opposte se moralistiche di le opere di leone Cattani
Il liberale che era contrario al centrosinistra e di Ernesto Rossi il giacobino che non sopportava lo stile da caffè di quelli della sinistra liberale che portano la chiusura di una stagione straordinaria
Anche se minoritaria per la democrazia laica italiana di cui ancora oggi si rimpiange la mancanza
Con la fine del primo partito radicale e delle coabitazioni al mondo anche la leadership di Pannunzio verso il sessantadue sessantatré rapidamente declino
Nell'aria radicale emergevano due forte personalità
Eugenio Scalfari e Marco Pannella
Entrambe dotate seppure in maniera divergenze l'una dall'altra di notevoli qualità carismatiche leaderistica che però avevano ed hanno caratteristiche del tutto difformi dello stile moralmente fascinoso e rigoroso che aveva consentito a Mario Pannunzio di esercitare con modalità artigianali una notevole influenza sull'intera aria della democrazia laica
Per Nunzio ed è
E sto finendo è stato probabilmente
L'unico politico intellettuale che ha perseguito con intelligenza e tolleranza pluralistica
Il disegno di una politica liberaldemocratica unitaria giovandosi di tutte le componenti di diversa origine presenti in Italia
Questo mi pare il suo più utenti col contributo politico spesso assai trascurate nelle rievocazioni di Pannunzio
Di diverso tipo
Il suo liberalismo non fu
Alimentato da formulette retoriche
Ma da una pratica rigorosa di rapporto con la realtà ed alla ricerca di soluzioni possibili senza mai perdere la tensione culturale e la responsabilità morale
Erroneamente è un altro dei luoghi comuni
Per unicamente è stato scritto che con il mondo si manifestò soprattutto il Pannunzio grande giornalista
è una convenzione erronea
Perché settimana dopo settimana Pannunzio tracciò con i taccuini
Belluno ispirati sorvegliati e discussi con i più fidati collaboratori e talvolta anche scritti direttamente la trama propositiva e polemica della democrazia laica nella politica italiana per un ventennio
Se fosse stato vivo sarebbe spettato all'Unimpresa sedere il comizio che si tenne a Roma e il nove maggio settantaquattro l'unica manifestazione unitaria della Repubblica
Unitaria della Repubblica per difendere il
Divorzio del referendum abrogativo con la presenza di Nenni Saragat Parri la Malfa e Malagodi cioè la partecipazione di tutti i democratici i socialisti liberali italiani
Per finire
Ebbene
Ribadire ad alta voce io lo voglio fare oggi in questa sede che mi pare la sede più opportuna ad alta voce che Pannunzio non ai rally Pannunzio non ha eredi
Mi paiono infantili e presuntuosi
I tentativi che si fanno a destra come a sinistra dichiararlo da una parte o dall'altra
Di prestarle questo quel significato
Sono patetiche le intitolazioni di centri iniziative che non hanno nulla a che fare
Con la realtà storica e politica e ideale dell'uomo
E mi paiono altrettanto ridicoli alcuni libri che ho recentemente letto che farete sul Risorgimento liberale su cui è meglio stendere un velo pietoso
In vista del centenario della nascita
L'associazione Pannunzio la Fondazione del Corriere hanno voluto questo convegno
Lo è stato detto non per appropriarsi o mettere su un piedistallo la figura di Mario Pannunzio che nessuno può pretendere di ipotecare
Ma per restituire all'intellettuale liberaldemocratico forse più importanti del Novecento
Il posto che gli spetta nella nostra storia nel momento in cui molti e noi per primi sentiamo le norme vuoto di in cui la democrazia laica soffre oggi in Italia grazie
Micro Teodori per la sua
Relazione così compiuta e apro nessuna discussione prima
Intervenire Stefano Folli
Punto
Senta dal
Nazionale
Ci si difende
Allora buongiorno ma la la relazione edite odori così ampia così interessante una eccellente cornice per la riflessione di questa giornata
Io ne colgo
Due o tre punti effettivamente si chiaro Pannunzio è stato un intellettuale e politico a tutto tondo
è stato
Un interprete che ha capito gialla quarantacinque i tempi della costruzione del partito ricostituzione del liberale
Che
La la lotta tra liberalismo al comunismo sì decideva su
La capacità di leggere in maniera corretta lo sviluppo della società italiana
E la lettura di Pannunzio vede nel nel ceto medio
Nel ceto medio la possibilità di e creare una
Una massa
Una massa politica uno una massa di opinione pubblica in grado di sostenere una politica riformatrice modernizza autrice del Paese mentre lo schematismo marxista fondato sulla lotta di classe a suo avviso destinato
Essere superato dei tempi
Il TAR nel senso che la classe operaia e via via destinata essere surclassato dell'espansione del ceto medio cose che oggi sono
Abbastanza
Ovviamente la storia ha dimostrato che aveva ragione Pannunzio coloro che per la pensano come lui allora non erano così
Perché così evidenti
Soltanto che
Questa convinzione di creare del ceto medio una
Una massa critica riformista si scontra con il fatto che nella nel quarantotto il ceto medio si aggrega intorno alla demos se restiamo
E si aggrega su un piano che non è diciamo modernizzatore riformista
Le forze d'ispirazione laica sottovalutano questo aspetto che ho trovato nel fatto che
Certo la deroga Sistiana una forza straordinaria di attrazione
Del voto
Julie Italia moderata nel ceto medio e questo ne è testimonianza quello che Ugo La Malfa disse un'intervista ad Alberto nonché in uscita molti anni fa per la terza dove esprimeva con il suo stupore
Per il fatto che la democrazia cristiana sorge sorge e aggrega questa straordinaria forza le forze che erano sopravvissute alla disgregazione del Partito d'azione il Partito Liberale concepito da dal Pannunzio come forza progressista
Non riescono a intercettare
Questo consenso questo dipende dal fatto presente che
Il ceto medio che era vissuto negli anni del fascismo
Non aveva e non era stato educato evidentemente alla democrazia e tanto meno aveva assimilato
Il
Diciamo i valori di fondo di un liberalismo anglosassone come quello che
Che Pannunzio
Predicava e Pannunzio attraverso
Il culto diciamo della
Della cultura anglosassone del cinema americano di tutto ciò che veniva
Diciamo da
Da un mondo più avanzato più moderno del nostro aveva fatto intendeva continuare a fare un'opera di profonda sprone in celebrazione del dibattito italiano anche l'Ispra Vincenzo azione
Di un partito liberale che invece tendeva a chiudersi tendeva a interpretare il il voto che riusciva a intercettare
Se l'Italia moderata in una chiave cerchiamo di chiusura non in una chiave dica modernizzazione del Paese
Allora il
è stato poi definisce Renzo De Felice in anni successivi a spiegare come
Il ceto medio
La sua gran parte non avesse partecipato alla grande temperie politica morale no degli anni della
Della Resistenza
Questo lo fece rompendo un tabù coreane abbastanza recenti spiegò come la grande massa dalla popolazione fosse piuttosto agnostica rispetto i temi della lotta di liberazione tosto neutra
Attendista
Allontana diciamo dalla dalle correnti della cultura politica più moderna
Tra l'altro molti di questi dibattiti Renzo De Felice riferisce anche dalle colonne del Corriere della Sera con
La direzione negli anni Novanta di Paolo Mieli
E
Ebbene tutto questo
Tutto questo fa sì che
La democrazia cristiana si impone diciotto aprile come grande partito che interpretare Italia moderata ed è il merito storico di De Gasperi che Pannunzio appoggerà che però si appoggerà sarà quello di
Integrare
L'Italia nell'Occidente sul piano politico sul piano economico
Poi con la liberalizzazione degli scambi una piena integrazione quindi Degasperi fa un ottimo uso del voto che gli è stato dato ma naturalmente la democristiana non diventa un partito liberale di massa
Però
Però Degasperi non perde mai di vista la necessità che il voto che stiano sia poi accompagnato sul piano dell'agire politico l'azione di governo con una costante alleanza con le forze con le forze laiche
E ripeto Pannunzio appoggerà questo sforzo
Poi Degasperi uscirà prematuramente dalla scena rimane lo spazio per le grandi battaglie laiche del mondo negli anni Cinquanta
E rimane naturalmente il desiderio della terza forza spiegato bene
Teodori
Direi che nella battaglia ideale
Contro comunico con un comunismo italiano
Dotato anche per la lezione gramsciana di grandi capacità di penetrazione nella
Nell'establishment intellettuale nella cultura del Paese grande cadrebbe notazione
Pannunzio ecco l'uomo che contrasto tutto questo portando nel dibattito per contrastare questa caprese prelazione il PC porta dei valori delle idee forti delle idee fortemente liberaldemocratiche ripreso riprese
Da un dibattito
E sterno anche ai confini italiani no sempre del tentativo di stupro vince rizzare di aprire le finestre di portare aria nuova nella
Nella vicenda italiana non è un leader politico in senso stretto naturalmente
Non ha voglia di stare nella cucina politica è un uomo integro moralmente qua è stato detto forte dei suoi convincimenti poco tendente al compromesso
E
Perché la sua
La vicenda del Partito Radicale è un un altro tentativo un altro tentativo di dar luogo a questa terza forza è un altro tentativo generoso adesso mi soffermerò ha detto benissimo Teodori e
Tramonta con il fallimento dell'alleanza ecco elettorale con il Partito Repubblicano
E da quel momento in poi a mio avviso
Pannunzio
Prende atto che non sono maturi i tempi per scongelare il gigante democristiano
Mentre dall'altra parte il Partito comunista e ancora integro e capace di
Respingere diciamo il tentativi nel Miani Saragat Tiani di dar vita a una terza una ha una forza anti frontista
Da quel momento in poi il mondo diventa il terreno dove
Sì coltiva un impegno culturale una forma di pedagogia civile direi per
Far sì che
Il centrosinistra che si annuncia che sta preparando
E che costituisce il tentativo di coinvolgere i socialisti in una opzione nettamente riformista e modernizzatore ICE
Ecco
Sia davvero una speranza che si realizza un'occasione storica che si realizza per l'Italia da questo punto di vista
Il mondo diventa una specie di manifesto programmatico della
Del centrosinistra che si annuncia lo diventa diventa attraverso anche i convegni soprattutto frasi convegni del mondo sì crea si cerca di educare un'opinione pubblica a questo appuntamento storico
Ora
Il mondo non è solo in questo è stato ricordato ci sono altre riviste che fanno svolgo questa funzione nord e sud di compagnia
E altre e tutto questo avviene anche per il conformismo della stampa d'informazione dell'epoca
La grande fioritura di riviste come il mondo che non vengono mai un numero
Praticamente altri copia se non
Modesto di copie si spiega anche con il fatto che la grande stampa l'informazione non svolge questo ruolo di dibattito civile no DD di di forte
Diciamo sollecitazione
Di il
Della cultura politica nel Paese che invece queste riviste riescono a svolgere
Lo stesso Corriere della Sera non svolge questa funzione in quegli anni
La
Dazio la direzione di borsa
Nel
Nel quarantasei forse è un tentativo brevissimo di aprire il giornale a una
Alla comprensione questi temi quelle cose prendono un'altra piega e sarà così per molti anni
Devo dire che parlando
Di terza forza
Nel momento in cui Pannunzio mette tra parentesi per la terza forza e
Preferisce ispirare la coalizione che sta preparando il centrosinistra le forze che prepara il centrosinistra a diventare questo fattore di modernizzazione del Paese ecco inc
Ancora di più in questo momento si rafforza il sodalizio con Ugo La Malfa
A me sembra che
Il il partito curiali La Malfa e quello che meglio interpretato alla lezione del mondo
In origine rigidi sono diverse opere Pannunzio liberale La Malfa azionista però si stabilisce una
Relazione politica che si trasforma nel tempo in una sintonia notevolissima
La Malfa spesso agisce sulla scena già dai tempi della liberalizzazione degli scambi come se la terza forza esistesse bisogna un po'schematico questo che dico ma in un certo senso vero reagisce
Come da protagonista qual era per la sua capacità per il suo talento la sua capacità di di rapporti come se fosse titolare di una terza forza politica più ampia di quella che in realtà i numeri
Delle percentuali piuttosto
Adolfo Battaglia lo sa meglio di me perché lì è stato protagonista di quegli anni le percentuali erano modeste però La Malfa riesce ad agire incidere sulla scena in modo straordinario in parallelo a quello che fa il mondo con le sue basse percentuali di vendita
Sul piano diciamo della pedagogia culturale per via civile del Paese
E introiti in entrambi i la Malfa in Pannunzio c'è la delusione perché il centrosinistra non
Rispetta le speranze che aveva sollecitato e il
Programma di modernizzazione del Paese eh
Relativo
Si spengono rapidamente le speranze e in Pannunzio questa delusione lo porterà e chiudere il giornale sessantasei proprio in coincidenza con la
Con lo spegnimento delle speranze
De
Centrosinistra e poco dopo si conclude anche la sua esistenza fisica giovanissima cinquantotto anni
La Malfa vive questa delusione
Portando gli stessi temi gli stessi temi che erano stati caratteristici delle battaglie gliene cinquanta quindi lo centralismo
Poi alla fine degli anni sessanta e rifiuto del terzomondismo no che sta
Che sta invece emergendo sull'onda
Sull'onda anche del sessantotto porta questi questi temi accentuando il confronto a sinistra con il Partito comunista famosi dibattiti
Con Amendola Ingrao per costringere il PC a trasformarsi a scendere sul terreno delle cose concrete
E questo naturalmente ne porta l'ultimo punto e poi concludo dice Teodori non ci sono eredi
Sì non ci sono eredi in senso stretto naturalmente perché ma non c'è stata una
Una personalità irripetibile è una figura che non è riproducibile anche perché il contesto storico è completamente mutato adesso mutato è fin troppo evidente diciamo che che l'Italia di oggi molto diverso da quella che
Che Pannunzio immaginava per la quale
Lui di femminicidio
Anche enti diciamo avviene cioè gli esponenti politici di riferimento lavoravano
E
Però io e credo che in un ponte in un senso un po'più largo
Un poco tutti quelli che vogliono hanno anche il diritto di considerarsi i figli di Pannunzio
Da sinistra come a destra e non
E lui è stato una figura molto coerente molto coerente ma è stato anche un ispiratore di politiche è stato molte cose non intransigente atlantista in politica estera è un progressista sul piano
Ci sociale dei diritti civili
E difficili quindi
Dire che non si può attingere da Pannunzio quello che
Ciascuno cerca di vederci chiaro la sua coerenza e ripetibile da questo punto di vista non c'è un erede però ci sono tanti che possono da sinistra da destra cerca di prendere qualcosa e però penso che non sia negativo questo no perché dire che non ha eredi nel senso assoluto significa non non rendergli in fondo giustizia non rende giustizia la sua grande lezione
E mentre sarebbe meglio diciamo che tanti cercassero di ispirarsi a Pannunzio ciascuno nel proprio campo per come possono quindi direi che non c'è un sole Rete ma forse ci possono essere molti eredi sarebbe auspicabile che ce ne fossero moglie tutti quelli che
Che vogliono esserlo che hanno voglia di riconoscersi in in lui
Da ultimo dico che secondo me
Ha detto bene prima il presidente Marchetti quando
Ha ricordato come la Fondazione del Corriere può
Sviluppare dibattiti e può e deve lo sta facendo sviluppare i dibattiti aprirsi portare temi
Alla discussione i convegni e del mondo sono stati una un grande momento dello sviluppo civile dell'Italia del dopoguerra bravissimo aumento
è difficile immaginare che si possano ripetere però tutto co tutto quello che va in questa direzione e che
Offre questi tagli al così frammentata dei momenti di riflessione culturale di riflessione sui temi civili
Anche ispirandosi al convegno del mondo penso che sia molto positivo grazie
Ringrazio Stefano Folli per il suo intervento anche perché va contenuto nei tempi previsti passo la parola ad Adolfo Battaglia
Risorsa
Anch'io ho preso qualche appunto scritto
Qui fare un riferimento nel mille dieci minuti
Anche perché ho l'impressione che questo sia un ambiente in qui a dire una parola di più di meno sbagliata sicure qualche rischio diciamola così
E non avrei niente da aggiungere sostanzialmente la relazione di
Massimo Teodori che mi è sembrata tanto asciutta quanto completa
Le strutture devono due punti che sono anche
Due punti di novità la relazione di odori
Il primo
è il rapporto strettissimo che risulta dalla sua relazione tra Valiani e Pannunzio
Testimoniato dalle trecento lettere che si sono scambiate che risultano sconosciute e anzi siete questo convegno potesse nascere
Un caldo invito agli uffici della Camera dei deputati della della Fondazione Feltrinelli a pubblicare questo importante carteggio magari qua aiuto del Corriere della Sera
Professor Marchetti sarebbe tanto di guadagnato
L'altro punto
Che sottolineo perché mi serve attirarne poi un terzo una conclusione
è l'osservazione che Pannunzio non fu un grande giornalista
Vissuto in un ambiente un po'snob dedito alla sera ad andare a via Veneto ha trascorso la serata
Veramente poiché se ricordo bene Giacomo si andava a quei tempi da Fortunato al Pantheon né che non era il grande Restaurant che oggi ma era una sola stanza una trattoria molto modesta
Pannunzio su qualcosa di diverso fuoco di ricercatori un leader politico che assolse ad una funzione politica e come direttore del mondo ebbe un'importante rilevanza politica sette esattissimo secondo me
Questi due punti
Mi portano a tirare una triade a definire una triade qui ha già accennato del resto Stefano
è una triade non cerchi di direzione politica del di direzione del mondo di direzione del settimanale non certo di direzione del giornale
Perché questa fu sempre saldi si va nelle mani di Pannunzio avendo scritto mi pare un circa cinquecento articoli sul mondo posso dare assolutamente convinta a testimonianza che verbali erano erano ben solide delle
è era invece una triade di ispirazione dell'orientamento politico del mondo dell'orientamento politico che ininterrottamente per diciotto anni il mondo si qui
Ed è la triade che lega
Pannunzio a Valiani
Valiani strettissima mente legato da grande amicizia con La Malfa e Pannunzio alla mafia questa è la reale triade politica di ispirazione
Del mondo
Ed è un fatto raro
Perché si trattava di un ambiente in cui certo alla dialettica o le sfumature interne non erano minori
Cioè un grande intellettuale disinteressato come Leo
Un grande giornalista capaci di tirare i fili figli diversi come Pannunzio un singolare un uomo politico che trasporta nella lotta politica in Parlamento e Governo
Posizioni fondamentalmente comuni tenute per sempre per diciotto anni come assoluta coerenza
E questa
Naturalmente dalla formazione culturale diverso come è stato già rilevato e quindi non insisto su questo ma secondo me questa
Orientamento politico così saldo e così continuo
E non avrebbe probabilmente potuto esistere se non fosse stato sostenuto dietro da un forte Quadrilatero culturale che pure bisogna ormai definire ed è Quadrilatero quei puntatore accennato cioè conosce Salvemini
Carlo Antonini e Guido Calogero grandi nomi della cultura italiana tutti stretti intorno al mondo
E non si sia e non si riesce a capire perché
Questi tentativi che furono fatti continuamente di legare le forze laiche non siano mai stati riusciti
Come poi vorrei accennare e siano riusciti invece nel mondo ero riuscirono perché cela dietro qualche cosa di culturalmente molto soli lo fa
E non è che questi grandi nomi
E sì
Non è che questi grandi nomi stessero insieme nel mondo perché tentavano di contaminarsi tra loro con
Spesso si dice orribilmente nel Partito Democratico per cui bisognerebbe contaminarsi epidemiologi uniti e piglio e logicamente
No stavano insieme perché fondamentalmente erano accomunati dallo stesso tipo di cultura critica a ideologica e razionale
A contaminazioni culturali credo è vero problema cari promesso di essere qui non nulla non se ne conoscono il mondo
Ora questo tentativo del di Pannunzio
E non un esito diverso da quello che
Era sempre stato leso in loco avevano mirato i leader laici
E si tratta in sostanza dello stesso progetto che
La Malfa offre I su anemie socialisti nel mille novecentoquarantaquattro una grande formazione
Socialista repubblicana azionista intermedia
è lo stesso progetto che
Parli offrire al Partito d'azione del congresso del quarantasei
è lo stesso progetto su cui
Brosio Cal vi Carandini tentarono di trascinare il Partito Liberale senza riuscirci e lo stesso tentativo e lo stesso progetto su cui si informa il Partito Radicale senza riuscire
Allora
Che cosa c'è qui e
Io prima fare un'osservazione quello che ha detto Stefano
Cioè io non credo che
Non credo che
Ci siano
Si sia un ci sia stata una questione di orientamento DCT medi
Per motivi diciamo così di carattere sociologico
Non esistono in politica masse che essi orientino sociologicamente in modo preventivamente scelto
Esistono amasse fluide sempre masse fluide che gli errori politici o la capacità di direzione politica indirizzano in un senso di un altro
Furono gli errori dei laici e furono gli errori dei socialisti
Negli anni cruciali di formazione della
Nuova democrazia da quarantaquattro a quarantotto furono quegli errori che mi riservo di grande ceto medio italiano composto di tanti entità di tanti gruppi diversi verso l'unico schieramento che abbiamo a qualche garanzia di fermezza di solidità ce la dà pure si rischia
Furono i nostri errori non
Non a preventiva
Orientamento sociologico del decisi medici
Secondo me Stefano voi se ne può discutere naturalmente
In politica e credo che sia così onestamente
Comunque
Ah Pannunzio
Riuscì quest'operazione e non riusciva esce
Nel nel momento localizzativo dalla formazione
Di quella Federazione delle forse politiche sociali che era stata proposto sul mondo non riuscì col Partito Radicale
E
Però
Malgrado questo fallimento organizzativo diciamo così onde non è dubbio che
I laici continuare a raccontare moltissimo nella vita italiana
Ah perché continuano a a
A contare tanto
Perché si erano fatti ha fallito tutto loro tentativi perché c'erano costituiti sprovvisti di consensi elettorali qual è il punto vero secondo me
E
Il
La ragione vera del del fatto che i laici abbiano contato tanti momenti decisivi della vita della Repubblica non dipende da loro politica interna ma dall'opposizione di politica estera
Ma ne parlerà
Gradino favore
Che cos'era il punto il punto era che gli sconvolgimenti internazionali
Seguiti alla fine della seconda guerra mondiale
Allora collocato l'Italia nel quadro della civiltà politica dello file
E di concezioni occidentali di concessioni politiche occidentali occidentali viste non erano dotate le due forze maggioritaria che era uscito dalle elezioni cioè le grande schieramento persiste una grande schieramento cattolico
E in certo senso è per sottrazione vorrei dire che nasce una
Capacità di influenza politica da parte di forze pur minoritarie che però rappresentavamo la civiltà occidentale la rivendicavano legittimamente copre autentico momento di culture di vita sociale
Questa
Se qui dunque questa operazione di sottrazione alla stalla alla e la il deficit di cultura politica occidentali vista delle grandi forte produce una capacità di influenza politica delle fonti che rappresenta l'occidente in Italia
D'altra parte si trattava di forze
Che avevano potentemente contribuito
A formare i titoli di gloria dello Stato repubblicano antifascismo la resistenza alla Costituzione
Ed era dunque doppiamente impossibile fare a meno di questa forza e De Gasperi lo capì per primo con molta lucidità
Però io ho l'impressione che la sua politica sia passata come una politica di intesa tra laici e cattolici quando invece era qualcosa che
Ai più ampio
E anche di diverso
Perché
La loro intesa aveva a che fare non soltanto quella vicenda italiana del rapporto tra Stato e Chiesa
Ma e fare con l'intera storia europea e di sostanza Stilo politico del continente quindi Italia e qui l'Italia era collocata
Quello fu un tornante decisivo della storia mondiale
Che cosa succede in Europa in quegli anni fu un tornante decisivo
E l'intesa tra cattolici e laici si strinse sul punto che l'Italia poteva progredire soltanto stando con chiarezza dentro il quadro occidentale senza esitazione
Il quadro occidentale non europeo occidentale perché l'Occidente considerato unito come fatto culturale e politico nelle sue articolazioni differenti naturalmente
E quindi
I laici si scontrano duramente su questo punto con le forze comuniste
Che gli attaccarono violentemente
E perché si strinse la la sicché si strinse l'alleanza che durò e che fisso l'Italia su questa posizione su cui poi è stata garantita per cinquant'anni
Sistema insieme ecco correva molta lucidità politica e molta fermezza etico politica per resistere all'attacco violento delle forze di elezione di sinistra marxista
Ora i leader del mondo laico erano quelli che sono stati detti erano
Einaudi e Carlo Sforza di cui spesso ci si dimentica vero
E erano
Carandini è Pannunzio erano Pannella Manza erano Saragat Silone
Cioè gente molto solida molto solide eticamente perciò riuscirono a
Non soltanto
Attenere all'alleanza ma ad influire sugli snodi decisivi sul su alcuni snodi dell'APT tali a me che risultarono decisive per l'orientamento del Paese allora questa questa posizione di Pannunzio
E dunque e concludo perché Fonti diminuisce minuti
Questa posizione di Pannunzio è di estrema rilevanza e
E ha ragione Maccanico quando ha detto nel suo intervento che la storiografia italiana non tiene conto delle dell'importanza della posizione laica
Perché assolutamente italiana largamente fissata sullo schema del valore dei grandi partiti di massa nella della nella buona azione della vita politica italiana in questo quarantennio
Finito poi tragicamente come come custodiamo oggi tutti i giorni
No signori e quindi
Vorrei dire
Non da storico mandarlo
La modesto ex co.co.co. politico che effettivamente c'è una revisione da compiere
C'è una revisione da compiere nel senso che i figli che si aggregano in questo periodo sono molto complesse e non sono i grandi partiti di massa ma una un tessuto molto variopinto
E che questo del sud bisogna sul piatto Emilia studiarselo cominciando appunto dalle lettere che speriamo siano perseguire questo convegno osserva che a questo
E quindi io
è stato mi pare un'ottima iniziativa grazie
Ringrazio Adolfo Battaglia
E passo la parola
All'ultimo
Intervento sulla relazione
Tre odore
Respinto Valerio Zanone
Relativi vostra arrivarci
Purtroppo era attento
Ringrazio
Massimo Teodori parla schiettezza della sua relazione
Che mette in piena luce la figura di Mario Pannunzio come leader liberaldemocratico
E quindi di una
Vocazione e condizione di per sé minoritaria
Condizione minoritaria non un vantaggio
Si può sceglie alla
O accettarla
Per varie differenti ragioni
Però siccome il suo
L'accusa ricorrente
Oppure più semplicemente ero
Coerenza verso le proprie idee serietà verso se stessi non ci sono dubbi
Che la scelta di Pannunzio fossa innanzitutto una scelta di profonda serietà
La sua
Visione che poi ebbene pressione dal diciassette anni nel
Il giornale il mondo
Prendeva come stato ricordato a
Coro di dare raccogliere
Quella che come eccessivo ottimismo fu definita terza forza ma in realtà poteva esaltano sa Area
Che andasse dei socialisti liberali
Il raccordo non era facile anzi ad approvarsi rivelò più impervio del previsto
Però credo che ebbe comunque un primo effetto positivo cioè l'idea di accostare i socialisti liberali
Lucia anzitutto a selezionarli entrambe in
Selezionare né i socialisti i democratici dai massimalisti selezionare nel liberali i democratici e dai conservatori
Cosa di cui Pannunzio diede
Personale diretta testimonianza
Sì dalla mille novecento
Quarantasette
Io desidero quarantotto
Quando
La segreteria del partito liberale passò Lucifero
Contrariamente alla esplicito parere di Croce
Si arrivo alla rovinosa intesa con il partito dell'uomo qualunque e quindi alla secessione di Pannunzio Partito Liberale
Prima di una lunga serie di incisione tutte verso sinistra
Ora questa
Terza forza se era
Alquanto ottimistica nel sostantivo
Era invece
Credo importante lo rimandano rimane tutto sommato preconcetto di terzietà
Nel senso che fu in quegli anni
Il
L'esplicito tentativo di affermare una cultura politica
Che si differenzia se nettamente
Dalle
Organizzazioni di massa finalizzate dalle ideologie
I comunisti lavori sia
E mi sembra che Massimo abbia fatto un'ottima
Scelta mettendo anzitutto in luce l'anticomunismo di Pannunzio
Che fu
Un atteggiamento coraggioso
Io l'anno in cui
Per la cultura di sinistra nonno facevano difetto gli ammiratore di restare in
L'anticomunismo di Pannunzio fu
Molto preciso anche nelle scelte politiche quando egli stava nel partito liberale cominciare
La filiera del mille novecentoquarantacinque
Quand'egli sostenne la decisione
Del Segretario liberale Cattani
Di
Rompere con il Governo Parri operazione che avvio l'inizio nella carriera ministeriale di De Gasperi ma che si
Caratterizzava
Incazzare i e anche a lungo in Pannunzio
Verrà interpretazione del ruolo dei Comitati di liberazione nazionale
Nella
Nella nella valutazione dei comitati di liberazione nazionale dovevano restare luoghi di consultazione Inter partitica
E non trasformarsi qual era la tendenza di parti di sinistra ricordavi di amministrazione pubblica diretta
Poi Nunzio FUO egualmente chiaro
In occasione della
Scissione di Palazzo Barberini della Costituzione
Del partito socialista dei lavoratori poi Partito socialdemocratico
Però tutto questo al quartiere
Ah faccende che sono lontane nel tempo anche per la mia generazione
Che invece l'anticomunismo di Pannunzio
In parola prestarlo sul mondo per esempio
Con la pubblicazione a puntate della traduzione di IT Forum
A cui seguite all'anatema di Croce contro il
Comunismo come Dio Atteo
Allora su questo si può fare un primo punto per camminare sulla tabella di marcia stabilito da
Tonino Maccanico
Quale valutazione si deve dare di questa leadership
Se la valutiamo in termini strettamente politici
Bisogna dire che non ebbe fortuna
Non ebbe fortuna
Perché i liberali
Riunificata che
Con intorno manifesto di Croce nel mille centocinquantuno nel mille novecentocinquantacinque
Tornarono RM-D abilmente dividersi segnando quella che io ho sempre ritenuto non sempre d'accordo con i miei amici del partito una cicatrice rimasta nel volto del Partito liberale
Anche nei decenni seguenti
è partito radicale che nacque da quella scissione liberale
Non volesse alla prima prova
Elettorale ricordata da Stefano Folli si sciolse come la neve al soldo sì dissidio tra
E anche l'operazione politica di cui il mondo era stato anticipatore sostenitore
L'artista il dono sinistra
Non diede secco nel giudizio di
Di Pannunzio gli esiti sperati tant'è che
Il suo giudizio sui primi anni del centrosinistra con un giudizio che parta delusione e fu credo una delle cause non secondarie bella figura stessa del mondo
Allora se dobbiamo valutare Pannunzio come leader politico non si può dire che abbia avuto grande successo
Ma la sua importanza a mio modo di vedere
Deriva
Dalla
Dal vero e proprio magistero che egli svolse
Per la formazione o la conservazione di una cultura politica anzi meglio
Il suo primo merito fu quello di Longo assecondare la detestabile distinzione fra politica e cultura ma congiungere questi due elementi
E noi che allora eravamo al liceo
Abbiamo quindi considerato questo signore borghese
Che non fu mai direttore di un quotidiano ad alta tiratura non ebbe mai una cattedra all'Università e non scrisse nemmeno un libro diventato eccezionalmente famoso
Quello che era senza centro si poteva chiamare un direttore di coscienza
è stato per voi obiettore di coscienza col suo giornale anche è questa era seconda antitesi
Citata da Massimo Teodori comunali parsimonia che credo gli sia costata qualche fatica visto le sue molte opere sull'argomento
Dopo l'anticomunismo anche l'anticlericalismo
Unitaria che era profondamente clericale in quelli grandi
E in questo la battaglia del mondo mense ma vinse perfetto del processo di secolarizzazione io credo
E quelli della vittoria l'ambiente nessun premio I
Vincitori
Allora
Io vorrei
Dedicare tempo che mi resta
A uno degli scritti di Pannunzio che bene o male ha avuto una sua
Pisa editoriale diventato un libro un piccolo libro
Ma un prezioso libro
Le passioni
Di tutto qui
Mille novecentoquarantatré vincola data
Fondamentale per leggerlo
Perché come
Molte volte è stato notato io pure sono di quell'impressione
Nemmeno centoquarantatré
Annunzio scrisse delle parziali Tocqueville
Terra manifestare le proprie passioni fotografie prima un'auto autobiografia scritto professor De Michelis eccetera
Inefficace azione mi dispiace di anticipare peggio quello che De Michelis dirà meglio quali sono le passioni di Tobin secondo palloncino orgoglio ambizione
E amore bella libertà
Allora sull'orgoglio
Quello che mi sembrano avvicinare questi due soggetti credo che comunichiamo all'organismo e non con lui che è tipico dei moralisti moralisti
Sono
Negli occhi dei malinconici orgogliosi perché sono scontenti del mondo in cui vivono però sono anche altri osi del futuro questo elemento in panno unzione molto evidente
E qual è l'ambizione
L'ambizione
Richiederebbe un discorso non c'è il tempo di farlo ma magari nel corso della giornata il tema potrà ritornare
Riguarda un poco l'atteggiamento di questi grandi liberale coperto guidati sui tempi Pannunzio nei suoi nei confronti della democrazia
Tocqueville
Castellano udito UIL confessava di avere per la democrazia un busto di testa diceva
La cercava
Celebrava
Ma in realtà gli era assorba mentre sgradito tutto ciò che aveva ad oggetto via
I era terribilmente ostile il contatto con la folla no
Naturalmente il borghese Pannunzio era su questo di idee più larga del Castellano di proporre il però in cosa c'era in questa concessione non
Con un certo distacco nei confronti delle procedure
Delle procedure della demagogia cautela democrazia c'era in fondo una riserva nel senso che
Buttarsi nel gioco politico senza arrivare fino in fondo mantenendo una propria
Al
Riserva di autonomia intellettuale
E poi il manufatto di ambizione però c'è un altro elemento che
Forse più sottile
Perché qua non ce le spiega benissimo
Ossia la
L'inclinazione avanguardia nel mondo
Questo è veramente molto ambizioso per cercare la conferma delle proprie
Pannunzio dice ritornello
Ho l'impressione che quando è partito per andare in America avesse già il librone la valigia andato in America per trovare confermo a quelle che erano le proprie idee sulla democrazia
Non credo che quando Consiglio forse un grande viaggiatore immagino come un tipo piuttosto sedentario
Però se si va
A guardare
Le fotografie del mondo
Straordinarie
Che credo se ne parlerà oggi
Luigi trovasse nella in repertorio nell'agenzia di stampa no scrivere come il criterio della scelta non fosse altro che
La
Rappresentazione visiva
Deve
Idee e dei pensieri di Pannunzio non cercava sui fra i fautori dell'agenzia fotografica una conferma delle proprie idee terza passione
Questa è più facile da
Interpretare l'amore per la libertà
Qui non so se
Galasso sia d'accordo
Con quello che sto per dire ma
Il modo con cui
Ponti uccisa l'amore del documento alla diversa mi sembra molto crociano
Perché egli diceva citando un topolino che la libertà
Non ha come elemento fondamentale il raccordo con le istituzioni e neppure con gli ordinamenti sociali
E essenzialmente una
Forza del sentimento del sentimento morale e in quanto tale si agli mentre si attende soprattutto quando viene contrastata che combattuto
Questa questa che è un fuori approcciavamo quella di una frana
E che a ricoprire espressa dal comunismo credo appartenesse anche allori
Per finire
Se dovessimo
Prima vocale una vecchia
Canzone dalla nostra madre morta giovinezza si vorrebbe dire cosa resta delle nostre passioni
Perché
Presidenza marketing pletorico meritavano un poco anche a quello no oggi cosa resta passione
Detto guida di corruzione io
Credo che
Si possono
Dico anche purtroppo
Sottoscrivere
Anche oggi
Le due righe
Del ultimo articolo di Pannunzio
Il reddito come tutti gli altri nell'ultimo
Numero del mondo
Quello in cui egli scrisse
La fiducia nel liberalismo nella democrazia non è attaccata dal consapevolezza del loro attuale svilimento
Ringrazio collega ma scusa a nome prima di dare la parola venne o dei Nolfo per la seconda relazione
Vorrei fare una piccola un piccolo commento
Alla chiusura
Della relazione dall'amico che odori
Quando dice
Annunzio non ha di
è esatto ma questo non significa
Che filone culturale dove liberaldemocratico sia finito
Dobbiamo a questo riguardo ricordare
Che l'azione del pensiero l'attività di Pannunzio siano svolti in un quadro istituzionale molto diverso da quello che abbiamo adesso
Un quadro istituzionale del partiti ISMU proporzionalisti
Oggi la situazione diverso
La vera sfida che abbiamo davanti
Vedere se il nostro Paese si deve allineare
Ai grandi Paesi che hanno assunto con l'assetto bipolare
Oppure deve ritornare al bipartitismo rapporti presumo proporzioni olistico
Dico questo perché
Il sistema maggioritario non è solo un sostegno elettorale
Una cultura e ad una civiltà
Che tratta diversamente
Le minoranze e il pluralismo politico
Io credo che il pensiero sulla libera al democratico su questo problema si debba
Confrontare per il futuro
Do adesso la parola Ennio Di Nolfo
L'altra squadra interna che svolgerà la sua relazione
Sul
Annunzio della guerra fredda Occidente ed Europa
Prego Paolo Mieli
RTI Gerardo Mombello de
Divenire
Postero
Volevo
Gare un attimo
Qualche ragguaglio sul
Continuazione dei lavori abbiamo la sessione l'inoltro al Colle interventi
Poi ci sarà
Una breve pausa
C'è un piccolo buffet
Molti usciamo Brion manca un progetto e a non essere così e il modo in onda poi riprendere i lavori culturalmente nel pomeriggio di queste ore grazie grazie Kakà
Locazione
Costanzo importante
Qualcuno prima
Parlava dei convegni del mondo mance tutti hanno parlato e convegni del mondo
Questo è un convegno del mondo
E
Lo sento come tale
Nel sentirlo come tale avverto l'esigenza che
Occasioni come queste si possono ripetere non già in sede celebrativo per ricordare il passato ma possono essere ripreso da generazioni più nuove più giovane voglio dire
Per a pensare il futuro e cercare di immaginare
Come durante i convegni del mondo si faceva quali possono essere le prospettive del sistema politico italiano nei prossimi decenni
Poiché ci troviamo davvero dinanzi a un Brivio perché ecco a mio parere ha risvolti drammatici per la politica italiana
Ma io di politica italiana non devo tanto parlare quanto
Di un tema trasversale o vale a dire di un tema che
Ho dovuto cercare in qualche modo di esplicitare attraverso
Un'indagine o una ricerca nelle cose che
Pannunzio intendeva più che nelle cose che Pannunzio scriveva espressamente di politica internazionale perché di politica internazionale dalla sua opera
Egli ha parlato egli ha scritto poco
E prendono le mosse perciò
Mi scuserete ci o due persone dalla mia relazione una breve una pogrom galleggiano quella breve per ragioni di tempo e per rispetto nei vostri confronti
Prenderò le mosse tempo dei lontano dicevo
Nel voluto amalgama deposizione politiche relative al secondo dopoguerra
Si tende oggi spesso a far passare quegli anni conferirlo dei misurata e costruttiva dialettica costituzionale
Per collocare in modo adeguato la posizione assunta da Mario Pannunzio sui temi di politica internazionale occorre invece leggere fra le righe
E tenere presente che niente e più fuorviante di questo amalgama
Ciò che serve oggi come argomento per legittimare le convergenze pur trasformisti che
è un arbitrario rimescola io storiografico che non può essere applicato al passato
Chi ha vissuto quegli anni o chi li conosce per averli studiate con un minimo di distacco
Guardate alloggi come a un periodo di turbolenze interne accompagnato da violenti scontri personalistici e tende a dimenticare che il passato si presenta con aspetti del tutto diversi
Chi parla di Occidente e di Europa oggi come di concetti condivisi
Vuol far dimenticare che nell'immediato dopoguerra proprio questi erano il concetto e sul quale ci si divideva
E dimentica che quella non fu una semplice lotta politica combattute epidermica mentre a parole ma una lotta combattuto per la sopravvivenza o per la prevalenza di un sistema politico su un altro
Pannunzio
Fu tre poche a capire subito che la lotta politica nell'Italia liberale non era un gioco da bambini ma uno scontro mortale
Oggi si tenda attingere Di Rosa quegli anni come l'alba dalla democrazia
E della concordia nazionale coronata dalla costituzione del primo gennaio mille novecentoquarantotto invece per capire meglio
è opportuno rammentare alcuni temi in gran parte dei suddetti
E ricordare che bisogna affrontare il tema della crisi dell'Occidente durante la guerra per fredda della crisi dell'Occidente durante la guerra fredda
Come unico modo nel quale si trovano le coordinate per comprendere anche la posizione di Pannunzio
A vent'anni di distanza dall'estensione dell'Unione Sovietica
Ho un ancora oggi e anzi proprio oggi
In questi sei ultimi anni si è manifestata anche in questo campo la propensione a derubricare la portata del conflitto
Quasi che esso fosse solo un momento o un susseguirsi di momenti di contrapposizione
E si dimentica che viceversa da guerra fredda ebbe come secondo definizione equilibrio del terrore
Mai prima di quegli anni
Il mondo visse una divaricazione altrettanto profonda e minacciosa perciò è interessante mettere in rilievo
Il fatto che con ogni probabilità quel conflitto non ebbe il suo sviluppo dominante ma ebbe probabilmente adesso origini in Italia cosa che pochi tendono a a tassa conoscerà saperlo
Non si tratta di un'ipotesi più Stracca quello che ho appena enunciato ma di una riflessione della quale gli stessi protagonisti di allora mille novecentoquarantatré
Erano ben consapevoli
La questione italiana fu
Mi tocca qui parlare un po'come un vecchio professore al centro della conferenza dei ministri degli esteri tenutosi a Mosca nel cuore ottobre quarantatre
Fu al centro della Conferenza dei Teheran è il primo vertice fra i tre grandi tenuto si atterrano per l'appunto tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre più di quello stesso anno
Fu proprio a Teheran
Che
Vennero gettati insieme del conflitto posso belle cose Roosevelt e questo è un punto cruciale per capire poi riflessi italiane della questione
Aveva in precedenza affermato che le truppe e non lo dei suoi
Discorsi alla caminetto che le truppe americane sarebbero partite dall'Europa entro due anni dalla fine della guerra
Invece a a Teheran lascio immaginare che ci sarebbe stato la presenza americana in Europa sine die
Sale in
Che farò intanto aveva lavorato meglio le sue idee sugli obiettivi sovietici di guerra rispetto a tutta l'Europa avanzo allora l'ipotesi un'ipotesi che pochi conoscono
Che l'Unione Sovietica ottenesse basi militari in Libia ma non solo i libri anche in Tunisia bis è aperta e persino sull'Atlantico attaccarlo
In altre parole
Lascio capire che lei ambizione sovietiche nessuna delle quali sarebbe stata accolta poi erano assai estese
Poi
Venne messo dinanzi al problema di scegliere
Se il secondo fronte dovesse all'aperto nella penisola balcanica li famoso ventre molle dell'Europa oppure lungo la manica e fu Stalin a optare per la scelta di aprile secondo fronte sulla Manica salvo a pentire assieme
Poco dopo
Narra euro fino ad ora dal suo romanzo appena uscito io postale in che suo padre
Allora diplomatico sovietico interprete personale di Stalin per le nuove francese incontrando nel mille novecentoquarantaquattro molesto reso il capo dei comunisti francesi e gli disse
Che
Tra virgolette se non ci fosse stato secondo fronte saremmo avanzate ancora di più e i comunisti francesi avrebbero realizzato nel loro Paese i cambiamenti necessari
Per eseguire che esisteva una contraddizione tra questa posizione assunta da astrale nove mila centoquarantaquattro quella che aveva elaborato nel mille novecento quarantatré
Il momento di svolta per i sovietici e per la politica italiana
E dunque anche per il modo in cui Pannunzio considerava la rinascita del sistema politico fosse nominato segnato dal com'è noto ritorno di Togliatti in Italia
Marzo mille novecentoquarantaquattro
Si tratta di una questione sulla quale sono stati versati gli
Innumerevoli fiumi di inchiostro tradizionale fiumi di inchiostro e sulla scuola e sulla quale
De ultime parole definitive sarebbero state dette da Zaslavsky che in questo occasione accolgo
Il momento per ricordare con rimpianto e aveva rosse
Invece
La questione la versione la questione si pone in termini diversi
Esiste una versione nuova dalla quale sono in parte autore insieme a Maurizio Serra che afferma una riassetto del tutto diverso
Che dice che le cose andarono pressappoco così
Dai documenti trovati risulta che
Vicino descritti non fu non non venne in Italia soltanto una volta nel gennaio mille novecentoquarantaquattro
E non fu in quell'occasione i famosi incontri che gli ebrei l'undici e dodici di gennaio quarantaquattro con Renato Prunas il facente funzioni di ministro degli esteri
Di Badoglio che raggiunse l'accordo per il ritorno di Togliatti in Italia
E per il riconoscimento diplomatico dell'Unione Sovietica verso il Regno di Badoglio
Risulta viceversa che tutto questo venne stabilito un qualche mese prima nel dicembre mille novecentoquarantatré quindi all'indomani della conferenza di terra Anna
Durante una serie di colloqui trasversale dei con il nostro da lui notizie non ho mai meno particolareggiata che furono l'occasione grazie alla quale
Prunas vicine rischi il Governo italiano e varie altre personalità simili sono d'accordo su un po'di cose
Voglio dire smisero d'accordo sul fatto che
Euro necessario per l'Italia rompere la muraglia cinese dicevano così
I diplomatici italiane costruita metaforicamente dagli alleati attorno al Governo Badoglio
E bisognava
Evidenziare o meglio preferisco usare un'altra parola
Promuovere riconoscimento diplomatico del malgoverno Badoglio da parte dell'Unione Sovietica e ancora favorire la domanda
Che frattanto almeno dal mese di luglio Togliatti aveva presentato al Governo alleato prima e al Governo italiano poi di tornare in Italia dove
Non sarebbe venuto a cui dalla rivoluzione ma si promise allora promise allora dicembre mille novecentoquarantatré avrebbe messo le briglie alle velleità rivoluzionarie dei Comunisti Italiani e avviato una volenterosa
E ai efficace collaborazione con Badoglio e Vittorio Emanuele secondo terzo proprio alle spalle degli angloamericani
Tra gli atti sarebbe giunto in Italia come artefice dalla politica
Di pace della pace politica
E avrebbe favorito quella che poi venne chiamata la svolta di Salerno con la formazione di un Governo che val la pena di ricordarlo
Come il suo primo atto giurò fedeltà non
A Tizio Caio Sempronio ma a Vittorio Emanuele terzo
Non è d'Italia e non non più imperatore l'Etiopia
Naturalmente questa anticipazione sostituisce sostituisce
Al mito della svolta di Salerno la concretezza di un accordo diplomatico con grazie al quale i sovietici ottenevano all'amicizia italiana contro gli angloamericani
E in cambio garantivano la continuità istituzionale fino a dopo la fine della guerra e per tutto il periodo in cui le condizioni di una rivoluzione comunista non si fossero molte delle zattere
Un momento che non venne mai che spiega le motivazioni del formalismo costituzionale del Partito Comunista Italiano
Bisogna tenere presente questo secondo e le sue premesse generali
Per capire l'evoluzione dell'atteggiamento di Pannunzio verso la politica internazionale un'evoluzione vale la pena di rilevare subito che Locride sempre fermo
Supposizioni che oggi si potrebbero definire analoghe a quelle dei Liberal americane vale a dire il più coriacei e irremovibili avversari
Di ogni forma di totalitarismo palese ho nascosto che esso
Forse o sia
Non a caso Cesa De Michelis
Adatto alla raccolta degli scritti di Pannunzio con titolo eloquente l'estremista moderato ne è un caso che l'altro volume importante dedicato a Pannunzio quello di Antonio Cardini sia intitolato tempi di ferro il mondo e l'Italia del dopoguerra
è già stato detto Evola però soltanto di sorvolare su questo
Che fino a luglio quarantatre Pannunzio si occupa prevalentemente di cinema spettacolo giornalismo ma scrive De Michelis
La caduta di Mussolini vasto a convincerlo che ormai era il tempo di altre scelte
Dopo quella data il suo politiche impegno politico divenne il filone dominante della sua attività e per quanto riguarda la politica internazionale esso può sintetizzare assi in alcuni punti
I rapporti del Partito Liberale quel partito comunista negli anni della transizione quarantacinque quarantasette la nascita dell'alleanza occidentale e i primi passi dell'europeismo occidentale
Su questa linea naturalmente Pannunzio non era solo ma circondato da un gruppo che animava lo spirito liberale della cultura italiana non sto a leggervi tutto l'elenco dei nomi che è stato già fatto più volte mi basta rilevare che questi uomini furono come una sorta di ne hanno fatto la centrale della vita politica italiana di gruppo di pensiero che nelle sue diramazione e anche delle sue derivazione successive ad è stata e a sinistra che forse e nella sua permanenza della vita culturale italiana come una tra realtà che ha seminato profondamente o fu il gruppo che maggiormente ha influito sulla la nostra politica è però che e in quegli anni e successivamente l'organizzazione del Partito comunista è quella della Democrazia Cristiana riusciremo a impadronirsi delle strutture portanti della vita italiana dalle università alla a Radio
I giornali e via diceva molti giornali e via dicendo ma
Alla vita culturale come riflessione come pensiero come meditazione fu coniata vissuta elaborata da queste personalità
Negli anni in cui diresse il Risorgimento liberale Pannunzio dietro al quotidiano né impronta nettamente disponibile al dialogo
Con tutti
Con tutti i membri della coalizione antifascista comunisti compresi senza però trascurare la propria idea di fondo
Cito perché la libertà o meglio le libertà
Vivevano occorre un animo teso a farne il premio di una battaglia e non tanto a difenderle ma con questa di volta in volta come qualcosa di sempre nuovo è necessario
La libertà non si alimenta con le varie aspirazione essendo il frutto di formidabili esigenze oltre che del costume del carattere e della tradizione di un popolo
Il ritorno di Togliatti in Italia e la centralità che il Partito Comunista apparve assumere nel processo politico nazionale parlate perché io ritengo che non assunse misero subito Pannunzio in guardia
Togliatti pronunciava parole cito così moderate tranquille diplomatiche che me lo avrebbero impensierito nemmeno il barone su almeno
Ma era un vano tentativo di non fare paura perché i comunisti di oggi non parlano di rivoluzione ma in realtà la fanno e ancora
Le parole autorevole di capi partito come Togliatti e come Nenni non possono uno scontro far dimenticare
Quel che la propaganda capillare è un'azione per tenace vanno compiendo negli animi e nelle cose incitando da una parte a un odio di classe sempre più spinte pericoloso e dall'altro precostituendo sì
Formidabili e inaccessibili fortezze per offendere e difendersi in un domani assai prossimo
Ah Pannunzio pareva che sociali comunisti si lagna lascerò ha torto di una diffidenza che in realtà non esisteva
Egli dunque nutriva una visione lineare e ottimistica sia dello stato dell'Italia sia dalla politica del PC
Ma sull'ambiguità di questo viene poco da aggiungere alle cose dette se non che essa era il connotato esistenziale del Partito comunista
Che la diffidenza fosse ingiustificata e del pare un argomento che non regge al confronto con gli sviluppi che seguirono ma il timore per l'insicurezza non era infondato
Poche settimane prima della liberazione e dopo la conferenza di Yalta Pannunzio enunciava questi sentimenti
Alla vigilia della sconfitta dalla Germania i capi delle tre grandi potenze discutono i mezzi per dare al mondo una rapida pace una pace che liberi popoli dalla guarda la paura
Tutti aspettano parole che rassicurino la minaccia di una nuova guerra turba gli animi
Parole gravi sfera di influenza spartizioni corrono sui giornali e attraverso la radio la politica interna dei Paesi ne risente minacce di guerra civile corrono con leggerezza sono bocca dei demagoghi ci sono partiti che si costituiscono come agguerriti nuclei perdano battaglie e non domani più o meno vicino e i pavidi si raggruppano con gli i con chi credono il più forte tocca ciascuno di noi liberarsi dalla paura ed aver coraggio e costringere gli altri ad averlo c'è qualcosa ci minacciano asse
Negli anni dalla transizione questi Ribor timori nella sezione quarantacinque quarantasette rimasero forti ma non si traduce sono in un pericoli imminenti
Si poteva andare al massimo di pericoli immanente ma l'Italia era impegnata all'interno nella porrà la Costituzione e fra Oriente Unione Sovietica si stava
Discutendo allora
Di trattati di pace con i Paesi minori dell'asse vale a dire l'Italia in primo luogo agli altri Paesi nella penisola balcanica e la Finlandia in secondo luogo
è divertente singolare notare che in quelle e in quei negoziati pochissimi lo sanno i sovietici appoggiavano l'idea che l'Alto Adige dovesse essere assegnato all'Italia mentre e gli americani soste adesso che un'idea che per l'Alto Adige ci doveva essere una Plebiscito che desse una sanzione definitiva alla questione è evidente che può ragione di propaganda di politica interna pesavano su queste posizioni
Così come è evidente che la posizione di Tito per la posizione di Stalin per la cessione di
Tre Trieste a titolo è una posizione del tutto strumentale
E probabilmente
Si può dire che Stalin fu più che soddisfatto quando vide che
Affiorava l'idea dei territori Libero di Trieste perché questo era una soluzione non soluzione che lo e simili toglieva dalle mani una patata bollente
E loro gli impediva di fare
Affronta lo sconto
Firmati all'inizio del quarantasette introdotte in pace
I due campi come li chiamavano allora i sovietici avviato non la ristrutturazione internazionale
A occidente la dottrina Truman in marzo e il Piano Marshall in giugno costruirono i due pilastri sui quali fu poi retta la casa occidentale
Due pilastri i quali si aggiunse nel marzo quarantotto il patto di Bruxelles
I sovietici risposero con virulenza in primo luogo vietando minacciosamente i Paesi loro sotto loro controllo come la Cecoslovacchia la Polonia di aderire al Piano Marshall e pur costituendo nel settembre quarantasette il come informa basato sulla dottrina della inevitabile contrapposizione fra i due sistemi
Era la politica dei due fronti popolari sulla quale Togliatti aveva basato l'azione del Partito comunista che veniva smentita in modo radicale
Così il volto pacifiste collaborativo del Partito comunista sopravvive ma solo perché era necessario raggiungere
Un accordo sulla nuova Costituzione entro la fine del mille centoquarantasette e nell'imminenza delle elezione che sarebbero tenute nell'aprile mille novecentoquarantotto
Il deterioramento della situazione interna il rovesciamento di quelle internazionale erano al centro della riflessione di Pannunzio
Chiedeva che i comunisti fossero estromessi dal Governo fino dal dicembre quarantasei accusando sia e complici dei comunisti perché non si ha il coraggio di esserne avversari
Ma
Pannunzio avvertiva la necessità di un giornale
Che esprimesse il pensiero laico e liberale
Che parlasse senza remore del comunismo del Piano Marshall del Patto atlantico dell'Occidente della pace e dell'unificazione europea fu questo il terreno sul quale nacque come voi sapete meglio di me
Il mondo il mondo che dipende il protagonista di una battaglia interna vera e propria di grande portata intellettuale
è attorno al mondo era attorno al mondo che i giovani di allora non legati già una formazione politica vivevano la loro quotidianità politica ricordo che o allora studente
E ci si
Contrastava giorno per giorno al Collegio Ghislieri di Pavia l'arrivo della Settima Natale
Per per entrarne in possesso dei leggerlo tutto meritatamente allora non è senza significato rilevare sin da ora che il gruppo del mondo fu
Tra i
Liberali e democratici
Quello che
In modo più coerente e più fermo sostenne la necessità assoluta dell'integrazione dell'Italia nel sistema occidentale come si diceva giustamente prima non
Perché si era contro il partito comunista
Ma perché l'integrazione dell'Italia il sistema occidentale voleva dire
Il rientro in un sistema nel quale l'Italia
Era stata parte fino alla momento in cui il fascismo l'aveva sottratta ad esso
Era un rientro che andava anche contro le Estense esitazione della Democrazia Cristiana non solo della sinistro democristiano ma di tutta la democrazia cristiana contro le esitazioni dalla Santa Sede che soltanto all'ultimo momento Coburgo superate grazie a una serie di interventi e contro
Una serie di esitazione della sinistra socialdemocratica in breve
Il settimanale divenne il punto di incontro per chi parte girava in modo laico per la scelta occidentale
E grazie alla collaborazione di Rossi Spinelli e Carandini perché i nutriva l'idea di un'Europa federata
Correttamente come oggi il nuovo Comune affermare ma allora richiedeva il coraggio di un combattente il Patto atlantico non veniva considerata come rivolto all'aggressione ma nell'ispirazione nelle finalità perfettamente il contrario
Non è un caso che Vittorio De Caprariis uno dei più autorevoli scrittori del mondo fosse poi anche l'autore
Nella prima ricostruzione storiografica italiana che io sappia dell'Alleanza atlantica storia dall'Alleanza atlantica di un'alleanza genesi Mincato del Patto atlantico
Così il mondo divenne la lettura di riferimento di tutti coloro che non intendevano adagiarsi nel grande magma democristiana
Ma c'è Tavano intrinsecamente e con radicata convinzione le ragioni della scelta occidentale dell'Italia
Non vi fu numero del settimanale nel quale danno Pannunzio circa recede Caprariis Ripa dissero loro visione dell'accordo delle cose e questo era l'insegnamento al quale si ispiravano coloro che soprattutto fra i giovani
Che si affacciavano curiosità politica allora non sia più attivano nella palude democristiana ma consideravano del regime staliniano come la peggior forma di persecuzione politica come il nazismo
Quando si proceda con lo dicono del mille novecentocinquanta e i Comunisti italiani si fecero portavoce delle più aspre accuse contro l'aggressione sudcoreana a un nord e noi ci ente o quando si diffonde diffuso la falsificazione infamanti della realtà o ancora proponevano movimenti come movimento i partigiani della pace
Era come un respiro ad aria fresca leggere sulle pagine del mondo che davvero l'attacco era stato attuato dei nordcoreani dei chimici Song e che l'offensiva dei partigiani della pace in Europa era uno
Qui cito degli elementi di un unico piano accuratamente preparato in URSS
Per ampliare la sfera di influenza rompendo gli indugi e attaccando l'avversario nei punti di minore resistenza come la Corea o l'Italia
Naturalmente queste idee così lontana da quella democristiana in politica interna erano anche il bersaglio dei comunisti
Togliatti commentava sfogliate il giornale su cui scrive Carandini che fa il liberale ci troverete tutte le voci e tutte le posizioni dell'anticomunismo dodici tutte le strutture politiche e morali tutte le escandescenze tutte le scemenze
Il vero
Il liberalismo laiche e progressiste del settimanale di Pannunzio era proprio l'opposto di ciò che sono Togliatti sosteneva conoscerlo Antonio Cardini il mondo contestava appunto al pc la pretesa di rappresentare la cultura laica moderna
Quando poi si comincia a parlare di federazione in Europa decurtata del carbone
E dell'acciaio di Comunità europea di difesa il PC attacco questi progetti come espressione delle egemoni siamo americano
In realtà sul piano storiografico sì non possono essere disgiunti
Dall'insieme della Costituzione la quale aveva dato avvio il Piano maresciallo Ecce e poi il Patto atlantico ma una distinzione radicale
Va bene fatta fra coloro che si arrangiavano davvero in questa prospettiva e coloro che invece dagli anni di guerra avevano
Considerato l'unificazione europea come espressione necessaria della pace continentale e dell'esistenza di una civiltà comune
è appena il caso che faccio i nomi di Spinelli Rossi La Malfa e di tutti gli altri federalisti che guardavano con una certa sofferenza quel modo di nascere dell'Europa e guardavano invece con entusiasmo al modo federalista di creare l'Europa è un dibattito di allora archeologia anima ancora all'europeismo crani ma quando si vedono certe nomine appena effettuate ma che
In se pensioni era uno dei lasciti principali che il mondo a consegnato alla politica attuale dibattito voglio dire il senso della diversità tra un'Europa fu generale è un'Europa confederale quale alternativa possibile per
La crescita la futura allora si pensava imminente adesso si può dire immanente della cultura europea
Mi avvio verso la conclusione la morte di Stalin nel marzo cinquantatré più ancora il discorso di Krusciov e la sua conseguenze nell'URSS
Nella Germania orientale in Polonia in Ungheria nel
Dal cinquantatré adesso cinquantasei
Ce ne avevano una svolta che mise in profonda crisi anche la credibilità del comunismo italiano una crisi alla quale
Il mondo dedico
La più attenta riflessione nessuno era allora il grado di decifrare la portata dello scontro fra gli eredi dell'Asia dittatore sovietico mali e cofano avverrà preso il suo posto ma era insidiato da Beria che venne presto eliminato dopo la crisi tedesco e cinquantatré e da Krusciov che controllava il picco su
Da non Pannunzio capì che quella era l'occasione propizia per alimentare una cultura laica moderna in linea col liberalismo riformatore del Novecento
Sebbene nella redazione del giornale si apprezzassero la serietà e l'impegno con il quale in modo puntiglioso i Comunisti Italiani
Seguivano le vicende sovietiche pur senza rispondere con eguale rigore intellettuale
Qui si propone che il problema complesso rispetto al quale sarebbe necessaria una lunga digressione una lunga analisi del rapporto fra il mondo batta non solo gli uomini che circondavano Pannunzio e la crisi del mille novecentocinquantasei
E il modo in cui egli italiane il partito comunista italiano rispose alla crisi e cinquantasei voi sapete che molti comunisti se ne andarono a molti approvarlo Togliatti per primo all'intervento sovietico in Ungheria ma furono confortati dai loro essere ancora fedele al Partito Comunista dall'intervento angloamericano al suo ex contemporaneo quello sovietico in Ungheria
Il punto centrale del discorso sta nella considerazione che in quel momento e da allora in poi il mondo divenne la direi scende nella quale si dibatte
La questione del rapporto che il mondo laico poteva avere con il mondo comunista la crisi terminerà centocinquantasei
Era stata una crisi che aveva
Colpito il sistema comunista l'ideologia comunista il modo di essere organizzativo nel Partito Comunista Italiano o tutto e sono rimasto come prima atto
è chiaro lo ricorderete tutti perché penso che buona parte di voi avvio vissuto quegli anni che intorno a questa dialettica
Un ci si sarebbe sviluppata all'altro parallela dialettica tra le considerare come meritevoli di fiducia Unicef tipo di proposta di collaborazione con i comunisti ogni forma di apertura
Verso quello che sarebbe diventato poi compromesso storico e coloro che viceversa negavano ogni credibilità alla trasformazione sovietica io mi trovavo e mi trovo tra costoro e ritenevano che sito aspettare che si verificasse la profezia di che andranno vale a dire che sistema sovietico cadesse dal suo interno per la propria casa incapacità di sopravvivere dovuta alle proprie manchevolezze grazie
Do la parola a Paolo Mieli
Ma
Io credo che il punto su cui si chiuso l'intervento di Di Nolfo sia
Quello centrale per spiegare la vicenda di Pannunzio in questo dopoguerra
E adesso proverò a spiegare perché
Sono d'accordo con quello che ho detto stamattina Adolfo Battaglia
La discriminante di politica estera
Spesso sottaciuta nel ripercorrere
Negli anni del mondo la storia di Pannunzio è stata ad ogni evidenza la discriminante fondamentale
Una discriminante rispetto alla quale la posizione di tra non c'è stata una posizione netta una posizione atlantica
Senza esitazioni senza incertezze
è stata atlantica nell'immediato
Dopoguerra investa tanto anche che Nanni in cui essere atlantici era Mimmo
Meno facile di come può sembrare oggi in cui tutti si
Ricorda invece stessi atlantici in quegli anni anche se molti non lo furono
Ricordava Santo Di Nolfo le pagine del mondo sono interessante andare a rileggere all'epoca tra il cinquanta e cinquanta treni nella guerra di Corea
Ci fu una battaglia culturale fortissima perché i comunisti e
L'intera sinistra perché poi i comunisti erano gemme c'era una scarsa sinistre perché contestata ai comunisti loro punteggio illustrato evidente fare adesso che la guerra era
Iniziato perché
Gli americani avevano passato il trentottesimo parallelo non aggredito
Con mandando dei pesticidi non dei pesticidi degli agenti batteriologici intestando di peste
Riveste davvero di peste della Corea del Nord delle cose che non stavano né in cielo né in terra cui si adeguò altro cose che prima o poi dovranno agli studi alte l'intera
Cultura di sinistra non comunista fino all'interno diciamo gran parte della scultura di sinistra non comunista in Europa
Un fatto è impressionante come fu possibile delle balle clamorose
Importante
E il mondo fece una campagna
Solitaria quasi insomma solitaria nel suo campo cara al campo
Il campo della critica ideologo io lo considero
L'esperienza del mondo forse ha tolto proprio per non
Perché non mi sfugga per non farmi sfuggire il contrasto lo considero come leggo su un giornale di opposizione anche se di opposizione non era un settimanale di opposizione insomma condusse una battaglia
Molto coraggiosa e membri in cambio l'avete ricordato lo ha ricordato anche Massimo Teodori
A proposito del parole dissi chiaro quarantotto l'ha ricordato il professor Di Nolfo sulle parole di Togliatti degli anni Cinquanta delle repliche sferzanti sprezzanti
Che non hanno uguali
Perché c'è mio non ricordo la Lalla polemico al mondo ci fu anche una polemica di destra o cattolica forte ma non con quelle parole cioè quelle parole chi si permise di usare le offrì l'offesa
La frase sprezzante furono i comunisti in quella lunga stagione
E
Così dicasi
Nelle polemiche del cinquantasei
Il ventesimo congresso lo ricorda Norfo e poi di l'invasione dell'Ungheria
Parte della cultura del mondo e delle persone che erano ancora intorno al mondo
Quando Krusciov ciò discorso al ventesimo Congresso del PCUS quello cui denunciare i crimini stanno invece l'avrei fatta sostanzialmente ci siamo la svolta
è avvenuta ecco andiamo incontro a braccio per Pannunzio no Pannunzio fuliggine e continua ad essere vigile
Alla fine degli anni Cinquanta all'inizio degli anni Sessanta per tutti gli anni Sessanta
Fino alla vigilia della morte
Ricordo le cose che diceva pensava altro particolare lasciato in ombra specie nelle costruzioni all'epoca della guerra dei Sei giorni nel mille novecentosessantasette sempre Atlantico
è stato Pannunzio e
Di fronte a un gregge il gregge di Pannunzio che invece è appariva ansioso
Cioè divisione in parte gliela solidale ma in parte appariva Anci uso di
Incontrarsi appunto andare all'abbraccio con
Il Partito Comunista e per andare all'abbraccio con il Partito Comunista un abbraccio ovviamente dosato trainare l'abbraccio il Partito comunista
Minimizzare sfumare l'atlantismo e
E dare per avvenuto lo scioglimento dei ghiacciai in Unione Sovietica o
Il distacco del
Partito comunista dall'Unione Sovietica
Purtroppo la storia ci ha raccontato qualcosa di diverso la vicenda si chiuse quasi
Contestualmente al mille novecentonovanta ottantanove non prima cioè prima nel Partito Comunista ed il coraggio di fare la svolta definitiva se ci fu un passaggio Berlinguer la firma
A ciò va pensata ancora a queste cose nel mille novecentosettantasei
Viene sfruttata
Dalla marca tocca ricordo come una grande svolta il fatto che
Il Partito Comunista Italiano definisca il sistema sovietico di cui
Vi è chiaro vi sono chiare c'è un'evidente
è evidente cos'era come un'entità che aveva dei tratti illiberali ci siamo sostanzialmente giusto ma con dei tratti illiberali e altrettanto fu salutata come una svolta al fatto che nell'ottantuno
Se dicessi che era esaurita la spinta propulsiva della rivoluzione ottobre cioè un sistema concentrazionario pazzesco insomma che adesso ma anche allora era evidente appunto approva
Il modo di distaccarsi era che nel mille novecentosettantasei aveva dei tratti illiberali concentrato qualcosa che non andava
C'erano i campi di concentramento di uno Stato fino alla fine tratti liberale poiché nell'ottantuno
Si fosse esaurita la spinta propulsiva della rivoluzione d'ottobre
E giustamente Di Nolfo comparire
Una stravaganza dettato dai suoi studi quelli che lo portano concentrarci sugli anni quarantatré
Quarantaquattro
Giusto il Veneto ha reso
Gli studi di Victor Zaslavsky Elena Aga Rossi che hanno dimostrato quanto quella svolta del partito
Con una sorta di Salerno perché comunista fosse stata determinata studiata concentrata a me sembra
Che le cose che sta per pubblicare credo che siano per essere pubblicati in un libro confermi innanzi anticipino mia intuizione di Zurawski e del Garosi insomma quel
Erano una regia
Studiata a
Studiata a tavolino da stanno inapplicata quella di
Come dire di prendere da dietro per una per la questione dei rapporti con l'Inghilterra che gli Stati Uniti e non certo con i partiti antifascisti italiani che spiazzarli aprire alla monarchia
Prendendo in contropiede ti perché gli italiani a fare avere alla svolta di Salerno appunto prenda vita Vittorio la neve terzi ma giustamente secondo me
Di Nolfo tutto fa partire le sue considerazioni da quello perché fu quello il primo momento
In cui
La parte non comunista della sinistra italiana che qui ci interessa perché è la parte che dentro la storia della cultura nel mondo
Diede per avvenuta va svolto appunto diede per avvenuto ricordo quindi anche alla vigilia della guerra fredda
Si era già pronti a dare per
Così per esaurita la questione che
Poneva che poneva
La necessità di opporsi anche al mondo comunista
E questa
C'è un questo questo modo di porsi la questione comunista Caruso un fatto su cui non semmai imposta abbastanza attenzione
Il fatto che noi siamo stati in Italia il Paese che ha avuto l'unico partito socialista grande Partito Socialista ricordato che il Partito socialista nel mille novecentoquarantacinque quarantasei era più grande partito secondo partito con la Democrazia Cristiana tra più forte del Partito Comunista bene l'unico partito socialista frontista ciò laddove in tutta Europa
I partiti socialisti si staccavano e per questo
è stato possibile che Internazionale socialista che il del movimento socialista in una proposta forte
Si staccavano dai comunisti e ne denunciava hanno agli errori degli orrori in Italia questo non accadeva per un errore strategico l'errore più importante commesso da pochi giorni sta bene
E in quel contesto quindici abbiamo un partito socialista frontista
Il partito comunista e tutto il resto orientato dalla presenza di questi mastodontiche sono tutti filo sovietici sostanzialmente
E il mondo Pannunzio che si trova isolatamente a combattere una battaglia
Forte antifascista nel senso che
Diciamo a tutti gli opportunismi della stagione posso fascista di di ripiegamento DD
Far finta di non vedere il giornalismo di Pannunzio per
E in questo non solo di Pannunzio molto vigile anticlericale che non significa solo
Contro
Alcuni estremismi mondo cattolico ma significa anche contro
Alcune evidenti degenerazione della del modo di gestire il potere da parte della democrazia cristiana fin
Dalla seconda metà degli anni Quaranta ma contemporaneamente
Anche contro gli alleati in queste battaglia
E
Questa questa discriminante
Che oggi
Così vista meno almeno guardata meno osservata meno studiata
Anche perché chi ha raccolto l'eredità di Pannunzio oggi
Lo è elevata proprio campione nell'albo ogni famiglia spessore persona che si aveva l'età non ha le carte in regola con quell'esperienza c'era
Tutti dicono sì tutti le persone che oggi danno posti di responsabilità
Nel mondo politico che si dichiarerebbe di pronuncia all'epoca
All'epoca parlo di responsabilità politiche non intellettuale
Ma anche intellettuali via
Ma anche intellettuale all'epoca erano dall'altra parte con una sfumatura maggiore o minore non c'è nessun erede di Pannunzio che io vedo e in questo
Colgo così la quello che ha detto prima titolare non c'è nessun eredi di Pannunzio pieno cioè
Che era Pannunzio hanno negli anni quaranta negli anni Cinquanta negli anni Sessanta e poi ha continuato a essere negli anni successivi
Che oggi la
Un posto una posizione forte
Molti
Che all'epoca in cui Pannunzio vivo litigarono con Pannunzio proprio su quei temi di cui ha parlato relazioni dell'Alfa
E che negli anni successivi hanno fatto cose che cioè non l'hanno fatto scelte
Che sono diverse molto diverse da quelle che fece Pannunzio finché
Fu vivo invece oggi esercitano un'autorità spesso anche in suo nome per è una singolare
Una singolare contraddizione qualcosa che fa riflettere ma
Che
Va detto non insolito non è inusuale nella storia del nostro Paese grazie
Ora passo la parola
Sarà come belle
Tre brevi riflessioni e considerazioni
Relative alle caratteristiche del contesto internazionale cui si è fatto ripetutamente riferimento nel corso di questa prima parte alle caratteristiche
Come dire politiche della degli scritti di politica internazionale nel mondo infine
Alle caratteristiche editoriali culturali
Della del contributo del mondo sull'analisi e il racconto della politica internazionale Di Nolfo non a caso opportunamente
Prima di descrivere i de e scelte di Mario Pannunzio per la politica
Internazionale
Ha opportunamente richiamato gli elementi costitutivi dello scenario mondiale di quegli anni
Una premessa mi pare a me assolutamente necessaria non solo in ragione del fatto che il trascorrere del tempo
Talvolta induce a trascurare le percezioni del momento tra l'altra talaltra le confonde con l'effettivo svolgersi degli avvenimenti e soprattutto con la loro
Più autentica spiegazione
Nel nostro caso poi c'è nel periodo che
Pessotto esame nell'evoluzione
Degli equilibri politico diplomatici dell'immediato dopoguerra che si
Sarebbero ben presto attestati intorno alla logica della guerra fredda è tuttora sottoposto ad aggiornamenti
E come sappiamo e correzioni interpretative da parte della ricerca storica più recente in particolare il relatore ha sottolineato la peculiarità del caso italiano il quale
In un certo senso per primo ha conosciuto l'esperienza della duplice manovra comunista
Condotta subito dopo l'armistizio a livello diplomatico dall'URSS e a quello politico nazionale dal partito di Togliatti
La complessa operazione avviata dal Carmelino stento infatti di mettere
Come dire insieme contemporaneamente a frutto
Le potenzialità come dire tattiche togliattiano né che sfruttavano l'effetto sorpresa
E proponevano un uomo di modello di partito e quelle più tradizionali del gioco diplomatico classico
In questo modo tra l'altro si mettevano le fondamenta o se preferite si facevano fare i primi passi alla
Tra virgolette vitale contraddizione del comunismo italiano che si sarebbe impegnato nel prosieguo a combinare
Una costante fedeltà in realtà all'Unione Sovietica con il dichiarato
E ambizioso progetto di costruzione di un partito di massa diverso dai modelli adottato in precedenza
Sarebbero dovuto passare diversi
Quattro decenni prima che con la scomparsa dell'URSS e con la scoperta di documenti inediti l'intero
Come dire iniziale ordito staliniano fosse svelato fossero svelate in particolare
Da uno degli autori che sono stati citati che è scomparso qualche giorno fa
E come Di Nolfo ci ha annunciato nella sua
Relazione quella
Distesa più lunga si annunciano ulteriori conferme o se volete parziali corruzioni circa l'origine
E la natura della cosiddetta svolta di Salerno bene
Seconda osservazione richiamare
Il contesto interno e internazionale nel quale si colloca l'attività giornalistica di Pannunzio prima con Risorgimento liberale
E successivamente con il mondo ricordo che quando
Il primo numero del settimanale giunge nelle edicole era ancora in corso il blocco di Berlino e di lì a poco l'Italia avrebbe aderito alla NATO
Serve naturalmente per collocare nella loro giusta prospettiva il rigore la chiarezza delle opinioni del mondo schierate a difesa delle scelte
Occidentali ed europee del Governo italiano ma esso serve anche a ricordare come il sostegno all'Alleanza atlantica e l'ha convinta accettazione
Della prospettiva di integrazione europea non fosse in quella fase fondativa patrimonio condiviso da tutti i Gruppi della stessa maggioranza parlamentare
Per cogliere
Pienamente come dire la qualità dell'atteggiamento di Pannunzio dei suoi amici di fronte
Alla che lavarsi del conflitto est-ovest bisogna aggiungere che la fermezza e la lungimiranza della loro posizione erano accompagnate
Da uno straordinario equilibrio critico come ebbe a scrivere Aldo Garosci
All'indomani della chiusura del settimanale il piccolo citazione l'equilibrio critico
Soprattutto quando non è inerte è difficilissimo e dunque è difficilissimo essere
Costantemente occidentali sti senza dimenticare che c'è il franchismo
Volere la pace senza essere tentati di fare i partigiani della medesima una siffatta attitudine che univa insieme come dire salvezza di convincimenti e rinuncia
A ricorrere a forme di propaganda era l'espressione di una concezione politica poco disposta a sacrificare la completezza dell'informazione o a rinunciare al dialogo e alla discussione
Non era dunque come a volte pure si dice una modalità stilistica
La scommessa o la sfida liberale era vissuta e sofferta fino in fondo anche quando prendeva in esame la contrapposizione bipolare e l'equilibrio del terrore
In fondo era come se Pannunzio fosse si perfettamente consapevole come è stato detto ripetutamente oggi della durezza dei tempi e della pericolosità
Dell'iniziativa comunista se volete la tenaglia del raddoppio pressione interna e internazionale a cui ho fatto cenno prima
Ma nello stesso tempo continuasse ad avere fiducia nella forza
Di cambiamento dell'azione democratica e liberale forse
Passo all'ultima
La rapida riflessione forse a questo punto è pertinente domandarsi quali fossero le regole i criteri editoriali del settimanale
Che beninteso incoerenza con i principi politici sperato ispiratori contribuirono a rendere
Anche nei commenti e nervi tesi politica estera
Elementi convincenti e capaci di esercitare un'influenza ben al di là della circoscritta area liberaldemocratica
Non si tratta evidentemente di riproporre oggi i temi e le opzioni di allora sappiamo tutti quanto il mondo attorno a noi sia cambiato si tratta piuttosto di capire
Per dirlo in una frase rapidissima anche qui se il metodo del mondo abbia qualcosa da dire oggi da dirci
Magari operando qualche confronto con alcune tendenze apparentemente prevalenti nel dibattito odierno
Avendo innanzitutto presente gli articoli via Aldo Garosci
Che dal cinquantaquattro come è noto divenne il titolare della rubrica ventesimo secolo dedicata appunto alla politica internazionale e a quelli di Vittorio De Caprariis per trascurare gli altri contributi in questo momento che pure
Giravano attorno i temi internazionali e ne erano impregnati come battaglia ci ha ricordato nel suo intervento volle provare ad elencare quelle che mi sembrano alcune delle caratteristiche distintive dei loro scritti
In primo luogo
Il rifiuto come già detto di argomenti puramente propagandistici in secondo luogo
Un riscontro sistematico delle singole iniziative proposte dei Governi del tempo con i progetti più generali in cui esse avrebbero dovuto ho potuto collocarsi
In quarto luogo una valutazione dell'interesse nazionale posto in una prospettiva di medio e lungo delicato e infine
Il riconoscimento del primato della politica e dell'interesse generale del Paese
Sugli aspetti economici e sui vantaggi e sulle esigenze delle corporazioni
Criteri e priorità che oggi sono condannati o in ogni caso svalutati da coloro che sostengono che i rapporti fra gli Stati si basano
Esclusivamente sugli interessi e sui fattori geopolitici
In effetti
I tardivi seguaci dissero making il diplomatico britannico che all'inizio del secolo scorso fondò la geopolitica tendono a pensare
Che la politica estera della Prima Repubblica cosiddetta sia stata dominato nell'insieme dall'ingenuità e dal sentimentalismo
E magari che la DC fosse una versione cattolica e paesana del luglio azionismo più impotente
La citata rappresentazione delle motivazioni e degli obiettivi di politica estera del nostro Paese in quegli anni a mio giudizio non corrisponde tuttavia alla realtà dei fatti
è certo vero che in più occasioni
è mancata la capacità di partiti e i Governi di immaginare e di tradurre in comportamenti operativi conseguenti gli impegni sottoscritti a livello internazionale ed europea
Ciò peraltro va scritto più ad i vecchi vizi di funzionamento nel sistema istituzionale e politico italiano che non ad una concezione velleitaria delle osservazioni Frassati
Il mondo
E i suoi collaboratori
Credo costituiscono da questo punto di vista l'esemplare modello
Di una impostazione che si sforzava di coniugare
In un equilibrio che è certo difficile delicato sempre visione strategica e realistica valutazione dei rapporti di forza
Un brillante storico inglese toni Giarda in una spara critica recentemente pubblicata anche in Italia sulla politica estera di Kissinger Nixon
Scrive che i numerosi e importanti episodi il loro dichiarato realismo
Virgolette mirando esclusivamente ad un vantaggio politico immediato
Senza una visione o strategia per gli effetti a lungo termine si tradusse in risultati negativi per gli Stati Uniti
Che dire d'altra parte e ho finito dell'aria Bracco del variegato gruppo dei realisti nostrani
Che recentemente hanno sostenuto la candidatura di Toni Blair a Presidente del Consiglio dell'Unione europea
Che essa non era una proposta coerente con i compiti di questo nuovo incarico previsti dal tracciato di Lisbona recentemente approvato dal sud degli Stati membri e neppure
Realistica una con una proposta realistica dal momento che la candidatura la candidatura di Toni Blair non ha mai raggiunto
Un livello di consistenza e di credibilità nei Paesi europei è stata certo una legittima iniziativa
Di propaganda ideologica e non un altro e comunque credo curioso che gli euroscettici della penisola
Di tanto in tanto si scoprano inattesa di scelte
Imminenti radicali per quanto riguarda l'Unione che non corrispondono peraltro
A quelle rese possibili dal nuovo Trattato di Lisbona per passare successivamente e rapidamente
A un pessimismo di tipo integrale nel momento in cui
Prendono atto dell'impossibilità di creare subito gli Stati Uniti d'Europa
Il mondo non era
Euroscettico e neppure con un altro aggettivo
Che trovo pertinente
Per
Qualificare
Gli entusiasti ancor visione dell'Europa e neppure euro giuridico
Ma se mi passate un'alterata citazione goliardia poi che aveva una certa idea dell'Italia ha tenuto vivo
Lungo come è stato ricordato diciotto anni anche una certa idea nell'euro grazie
Converrete questo
Intervento
Abbiamo rispettato rigorosamente dei termini c'è un piccolo margine cioè il senatore
Compagna che vorrebbe
Per
Cinque minuti di fare delle riflessioni
Abbiamo emanati ne possiamo fare grazie una brevissima considerazione
Perché nel quadro tracciato dal Di Nolfo e Paolo Mieli a
A mio giudizio opportunamente
Richiamato
La vicenda della guerra dei sei giorni il Mondo di Pannunzio ha chiuso da qualche mese
Che
In quella vicenda
Pannunzio o si impegnò
E si ritrovo al fianco e insieme con gli stessi sentimenti e con gli stessi argomenti
Leo Valiani
Ma anche
Ugo La Malfa credo proprio condotto battaglia ambasciatore delle dimissioni da garante dell'Espresso
Di un grande personaggio milanese legato Maccanico Adolfo Tino mi sembra di ricordare ma al di là di quella che era la sensibilità di Pannunzio era in gioco alto che rapporto con Scalfari quello con Arrigo Benedetti
Ecco in Pannunzio ritroviamo tutto Valiani perché Valiani ebreo ungherese laicisti Simone
Cugino diverso
Che
Da comunista
Aveva sofferto la questione del patto molo Toaff Ribbentrop nella intimità dei sentimenti però lo dice molto bello nella padre madre e lui non si sentiva di essere però
Delatore o apparire di quei comunisti con il quale aveva sofferto beh Baliani non meno di Aldo Garosci il titolare della rubrica ventesimo secolo ricordano Bombelli
Consideravano
Lo Stato di Israele una specie di patria del cuore e avevano ben chiaro che lo Stato di Israele
Sì nozionistica mentre la NATO all'ONU ma nella loro coscienza di liberali di democratici europei emanato alla fine dell'Ottocento a Parigi nelle cronache del processo
Da lì films
Posso Galasso ottimo storico economista in quella dependance ideale di nord e sud
In qualche modo io ero ragazzo mi sentivo per la prima volta perché
Cioè a Renato Perrone Capano c'è Rosellina
E papà è che gli aveva fatto vedere appunto Pannunzio meno da Roma c'era un articolo
Di Raymond Aron mi pare su le Figaro e la prima volta e l'unica volta che era un
Sfida frontalmente dei gol
E mi fece vedere questo articolo perché all'onda descriveva
Israele come l'unico tennista che non può mai perde il primo sette e poi la dinamica strategica di quella guerra dei sei giorni e allora da questo punto di vista
Ritroviamo il terzetto
Ritroviamo quei sentimenti argomenti sviluppati Point
Dopo le tutto in un panel di stamattina e che quell'idea quel concetto di Occidente che è qualche cosa di più
Della compatibilità fra l'atlantismo ed europeismo
E allora da questo punto di vista mi ha fatto piacere lo abbia ricordato non belli certo i grandi nomi del quadrilatero sono i maestri Croce e Salvemini
Antony Calogero però fra i giovani ebbe la sfortuna di morire a trentanove anni
Nel sessantaquattro
Per la pluralità di argomenti ci sono quelli di Antonio e Calogero c'è la politica istituzionale c'è quel bellissimo origini politiche e diplomatiche dell'Alleanza atlantica che
C'è anche
Aspetto però di capacità di fare la storia dei rapporti internazionali come Stoja etico politica
Credo
Che fosse il giovanissimo Vittorio De Caprariis come
Primo assistente di ruolo dei maestri citati da battaglia sia un emendamento che possa essere accolto dai relatori grazie scusate relazione
Anch'essa un riesce così la prima fase
Presto al convegno di questa mattina
Mi pare
Ringrazio tutti gli intervenuti adesso abbiamo a quella sosta pasti
Quella che vuole abolire
Il ministro Rotondi
Se bisogna ricordare che riprendiamo i lavori
Con
Riprendiamo i lavori alle quattordici e trenta sul bando sul bancone l'ingresso
C'è un modulari io per chi vuole seguitare a ad avere informazioni sull'associazione Pannunzio prego di riempire questo questo formulario che si trova all'ingresso con
Per avere informazioni ulteriori
Nella sostanza
Signore e signori se volete prendere posto cominciamo la
Seduta pomeridiana
La cominciamo con un saluto di Giulia Massari che vorrei chiamare qui accanto a me
Ho capito
Pongo
Così
Ecco prima di dare la parola Giulio Massari
Aggiunge Massari vorrei ricordare che il mondo non fu soltanto all'iniziativa editoriale
Politica culturale romana
Perché l'editore del mondo fu un ente in editore milanese fu Giovanni Mazzotti e la storia e abbastanza interessante non so chi fu certamente una delle grandi personalità dell'editoria milanesi insieme Valentino pur pianino insieme Livio Garzanti insieme a tutti insieme agli scempi il
E fu certamente amico di intellettuali di scrittori di architetti
Inventore di settimanali creatore dell'Italia libera diretta da Leo Valiani nel mille novecentoquarantacinque
Ancor prima
Creatore di Panorama il primo panorama che ebbe una vita stentata e non sopravvisse allungo verso la fine del regime fascista e infine Mazzocchi fu anche il creatore dell'Europeo e racconta lui stesso in una lettera Spadolini del mille novecentottantasette
Che l'idea dell'Europeo o di scusate l'idea del mondo piuttosto sarebbe nata nel corso di una conversazione a Roma a un pranzo insieme a Carlo Sforza che gli avrebbe detto
Perché non fa lei che ha creato l'europeo che sta creando ora settimo giorno un settimanali più alto un settimanale che dedicato un pubblico più attento più colto più responsabile più consapevole e da questo sarebbe nata l'idea dell'Europeo debbo dire che questa lettera d del mondo debbo dire che questa
Conversazione con Carlo Sforza è raccontata da marzo che in una lettera Spadolini del mille novecentottantasette
Una lettera un po'risentita perché in
Ma so che aveva letto con molto interesse una prefazione che Giovanni Spadolini aveva scritto allora a una raccolta di testi del mondo un la bella prefazione piena di informazioni fine di
Gli spunti interessanti ma il nome di Mazzocchi in quella prefazione
Era totalmente assente e allora Mazzotti concerto così garbato risentimento del resto i suoi rapporti con Spadolini erano ottimi glielo dissi in tutta franchezza con una lunga lettera in cui racconta tra l'altro questa conversazione
Con Carlo Sforza a me sembra che qui a Milano si debba ricordare insieme
Attanzio anche Mazzocchi ricordate l'invito tra l'altro fondatore il dominus
Grazie adesso e la parole a Giulia Massari per il suo saluto
Si sente
No esistono
Buongiorno io non ho l'abitudine di parlare in pubblico perché non amo le esibizioni perché ho lavoro si è molto bassa che col tempo è diventata Rocca col tempo e con gli anni
Però in questa occasione ho accettato perché
Perché insieme la chiedeva un carissimo mio amico che lo storico Massimo Teodori
Che sta
Curando un libro su Pannunzio che dovrebbe uscire a breve e che stava lavorando con un impegno molto
Importante eppure perché si trattava di parlare di un uomo
E e parlando di questo uomo si proclama di un'Italia che c'era un un tempo
Questa Italia non c'è più
Questo uomo di cui io parlo si chiamava Mario Pannunzio come tutti sapete e
Ed era un uomo che riusciva a cavare il meglio spesso dalle persone per esempio cavava il meglio dai fotografie
E i fotografi erano state fino allora dei
Fornitori di immagine
Sono diventate con comparve un sì o con il mondo seguendo un po'con l'esempio di Life americana sono diventate un pochino delle idee dei giornalisti in realtà
Tra loro c'era un grandissimo fotografo che si chiamava Linate marsigliese che ha avuto una bellissima galleria
Quindi ha fornito qualcosa poi Pannunzio ha
Niente Pannunzio era un uomo onesto io vorrei dire solamente a questa cosa qui esistono ora degli uomini onesti
Lo chiedo a tutti voi
Io non credo che ne esistono molti però qualcuno deve pur esistere
E allora queste mie parole vogliono essere o con
Proprio uomo incoraggiamento anche
Per i giornalisti che vogliono ancora fare i giornalisti e non in
Facitori di immagini non i fornitori di rosso dei balordi verrebbe poi inventore di storie
Per tutti coloro che vogliono fare i giornalisti e per questo da solo particolarmente lieta che la cosa sia stata fatta dalla Fondazione Corriere della Sera che è fatta di buoni giornalisti e che sta dimostrando di saper fare bene il proprio lavoro
Io chiedo a voi se pensate che i giornalisti ritorneranno
Nessuno mi risponde quindi tutti sanno che non si sono i giornalisti e più e vero ambasciatore
Come è vero ci sono ancora non è vero papà senza che ci sono
Pochi come no e di e che quantomeno sono tanto meglio è perché i pochi sono sempre una qualità è una virtù che occorre conservare
Inverare conteggio di abbassare molto gentile il suo il suo saluto c'era molto c'è molto efficace e auguro buon lavoro
Grazie lei è andrà bene prego Madonia rimangono cantando se vuole rimanere accanto a me mi fa piacere
Lei è il lei ci ha portato il ricordo di un'epoca il film di Nello Ajello che abbiamo visto Antonio di per sé molto molto interessante toccante la ringraziamo per il suo
Personale ricordo e adesso torniamo al convegno
Abbiamo questo pomeriggio due grandi temi per lo meno affidati per così dire alla mia moderazione
Il primo è quello dei
Convegni del mondo la politica economica il centrosinistra il relatore Piero Craveri e ne discuteranno poi il Cesare De Michelis
Paolo no scusate Marcello De Cecco e Pier Gaetano Marchetti e io chiederei a Craveri divenire insieme al Pier Gaetano rimettersi alla sua destra
Appetibile
Non mi pare che sia posto per tutti
Grazie chiusa e questo
Allora la parole a Piero Craveri Grazie Roma grazie romano
Alle giro consapevole ma non posso farlo benissimo qua grazie
Ricorre nella pubblicistica del mondo degli anni Cinquanta la metafora del calabrone poi utilizzata da Scalfari nel suo rapporto sul neo capitalismo
Che suona più o meno così esaminando
L'anatomia di questo insetto
Gli studiosi delle Scienze naturali hanno affermato tutti d'accordo
Che sono un popolare
Pesa troppo alle ali troppo piccole deboli
Eppure
Smentendo gli studiosi di ogni specie il calabrone vola
Lo stesso avviene per il capitalismo italiano
Lo sviluppo travolgente della grande impresa privata e pubblica a partire dal mille novecentocinquantadue imponeva questo interrogativo
Nell'ottica della polemica antimonopolistica che fu uno dei più ricorrenti
Motivi delle pagine del mondo specialmente per la penna di Ernesto Rossi
Poiché la polemica fin dall'inizio Daloui condotta contro gli elettrici
Fu il più rilevante anzi forse l'unico il suo successo e si risolse nella costituzione di un monopolio pubblico qualche premessa è necessaria
Sulla fine degli anni Cinquanta poteva dirsi che proprio lo sviluppo della grande impresa aveva rotto gli argini di alcune tradizionali posizioni monopolistiche consolidatesi negli anni trenta
Questo valeva ad esempio per la chimica con l'ingresso in campo accanto alla Montecatini della edizione dell'ENI
Valeva per la siderurgia con l'entrata in funzione degli impianti a ciclo integrale della Finsiel per
In altri settori la liberalizzazione degli scambi del mille novecentocinquantadue il Trattato di Roma del mille novecentocinquantasette introducevano principi di concorrenza
E le colonne del mondo non trascurava no e a cui dedicarono precocemente una riflessione più compiuta sottolineando come le resistenze imprenditoriali riguardavano solo alcuni settori produttivi
E le relative associazioni e che comunque la realizzazione del mercato comune implicava un processo necessario di liberalizzazioni in più direzioni
Va inoltre precisato che molti di questi elementi di novità erano determinati dallo sviluppo dell'industria pubblica
Sta diventando un adagio diffuso che le fortune dell'industria pubblica fossero il derivato di un'impostazione azionisti che hai giacobina come anche di recente è stato detto
Certo l'impostazione che negli anni Trenta Beneduce conferiva al sistema delle partecipazioni statali può dire può dirsi avesse un'impronta giacobina
Che era consona ad una premessa dirigistica maturata già prima del fascismo
Ma nel secondo dopoguerra il compromesso sull'economia mista che rilanciò liriche permise la costituzione dell'ENI ebbe il viatico per molti versi decisivo di Luigi è inaudito
Può dirsi che fu nella sostanza un compromesso liberista da parte di uomini che conoscevano bene la debolezza delle ali del calabrone
Senza il deciso intervento di Menichella ad esempio difficilmente Sinigaglia avrebbe potuto attuare il suo piano siderurgico
Nel secondo dopoguerra cavallo degli anni Cinquanta quello che Marcello De Cecco ha chiamato il sistema Beneduce e la tradizione liberista convergono ogni un unico progetto di ricostruzione
Sulla base di queste premesse non può dunque riscontrarsi contraddizione tra la polemica antimonopolistica contro gli elettrici che prese forma anche in uno dei convegni del mondo e l'esito della nazionalizzazione
Rossi nella sua relazione al convegno la lotta contro i monopoli che è del mille novecentocinquantacinque ricordava l'emendamento presentato da Einaudi poi bocciato dall'Assemblea costituente che suonava così
La legge non è strumento di formazione di Monopoli economici e dove questi esistono li sottopone al pubblico controllo a mezzo di amministrazione pubblica delegata o diretta
Ascarelli nello stesso convegno si era preoccupato poi di chiarire tutti gli aspetti sui quali una legislazione antimonopolistica deve intervenire
Ma nella polemica antimonopolistica l'insegnamento di Luigi Einaudi ha un peso rilevante anche sotto un altro aspetto
La Sagra dei padroni del vapore di Ernesto Rossi
Che serpeggia ovunque nelle pagine del mondo non può prescindere dalla rete dalla lettura della condotte economiche agli effetti sociali della guerra italiana
Einaudi pubblico nel mille novecentotrentatré libro chiave per intendere la storia dell'economia e della società italiana
Già qui si denunciavano conformemente alla polemica liberisti Ca'd'inizio Novecento gli intimi legami che univano il potere politico l'industria pesante la siderurgia l'industria automobilistica
A quella dei concimi e coloranti e i cantieri navali e i produttori di cavi elettrici agli zuccheri ieri
Però se i partiti qui per analizzare
Come ulteriormente questo cerchio si era stretto con l'avvento del fascismo
Il problema era costituito da quello che sembrava l'attualità cogente di quell'analisi era un giudizio che aveva una premessa storico-politica
Il mille novecentoquarantotto aveva rappresentato la fine delle speranze di una centralità liberale nel sistema politico
In realtà questo si era già verificato con l'avvento di Degasperi alla guida del Governo nel dicembre del mille novecentoquarantacinque
Tuttavia il quarantotto rappresentò la stabilizzazione definitiva del nuovo corso
Come ha ben sottolineato Teodori nella sua relazione i liberali del mondo erano ben consapevoli di ciò
Il problema era divenuto quello di dare incisività e visibilità ad una forza minoritaria laica liberale nel quadro della coalizione di Governo centrista
E qui si aggiungeva un ulteriore preoccupazione
La stabilizzazione del quarantotto aveva dato un punto di riferimento politico sicuro alla variegata galassia di interessi privati e pubblici della società italiana
Una società che era uscita dalle paratie sicure del sistema corporativo fascista
E risolveva così il trauma del dopoguerra riversando i suoi molteplici rivoli nel nuovo contenitore politico del partito cattolico
In effetti la Democrazia Cristiana cavallo degli anni Cinquanta fu attraversata da un processo di metamorfosi che ne mutò profondamente i connotati essenziali
Gli spazi non si chiusero mai del tutto perché la vitalità e la crescente dinamica della società italiana non l'avrebbero consentito
Ma certamente presero a restringersi considerevolmente
Proprio questo legame tra interessi privati e pubblici da un lato e classe politica democristiana
Segnando un'analogia col precedente regime fece sì che sia il termine sia il concetto furono dagli amici del mondo elaborati applicati alle dinamiche presenti via via in termini sempre più stringenti
La mozione conclusiva del convegno intitolato appunto verso il regime recitava tra l'altro
La pressione sullo stato di forze estranee materiali e spirituali determina un progressivo deterioramento delle istituzioni e rende sempre più difficile il gioco dell'alternativa democratica
Trasforma giorno per giorno il nostro sistema politico in un Governo di regime
Questi fattori di continuità tra fascismo e Repubblica avevano più di un fondamento e caratterizzarono dunque la polemica politica ed economica del mondo
Alimentando quel peculiare suo carattere senza tempo
Che ne fa un settimane un settimanale così acutamente proiettato sugli avvenimenti del presente
Ma che pervicacemente non voleva a differenza di quello che considerava suo fratello minore L'Espresso essere di attualità
Flaiano
Aveva notato
Che lo sforzo lo snobismo di Pannunzio era fare un giornale che respinge se l'attualità
Io dicevo aggiungeva che stavano sempre facendo il numero precedente
Forse più che lo snobismo che pure l'understatement di Pannunzio nel che nelle understatement di Pannunzio era radicato c'era qualcosa di più profondo che la battuta di Flaiano non cogliere
La necessità di rendere visive palpabile una continuità che nel bene e nel male la realtà della società italiana allora proponeva
De Gasperi aveva realizzato delle premesse revocato delle prospettive
Che la nuova più giovane classe di politica democristiana non sembrava più garantire
Per condizionare la democrazia cristiana occorre con lo schieramento più ampio di forze laiche di quello che aveva contraddistinto il quinquennio Degasperi hanno
Nel corso di esso
Il mondo aveva preconizzato un'alleanza tra i tre partiti laici che non ebbe luogo l'attenzione si sarebbe rivolta i socialisti e si sarebbe conclusa con un definitivo fallimento
Fu tuttavia la stagione della preparazione del centrosinistra ricca di proponimenti analisi e proposte dibattiti quale non si sarebbe mai più riproposta nella storia della Repubblica
La seconda stagione quella dei primi Governi di centrosinistra fu di richiami appelli speranze sempre più tenui
Del resto il centrosinistra fu un'occasione storicamente perduta per la società italiana non ai fini dell'equilibrio politico come formula parlamentare ma come esperienza di Governo
Per la povertà di effetti che ebbe sul piano della trasformazione della struttura dello Stato e di quella economica e sociale
Un'occasione di rinnovamento che inoltre non si sarebbe più presentata in termini altrettanto favorevoli da un punto di vista economico e sociale e con altrettanta ampiezza di iniziali propositivo
Ma allora in quella svolta del dopoguerra che fu il mille novecentocinquantasei la voglia di guardare avanti col delinearsi del centrosinistra si fece negli amici del mondo nuovamente vitale
Tre sono le componenti riformisti che che accompagnano la formazione del centrosinistra
Quella cattolica
Quella socialista
E infine proprio quella del mondo dalla quale non può essere disgiunto Ugo La Malfa
Che ne fu un'essenziale riferimento politico anche dopo la costituzione del Partito Radicale come mostra del resto l'alleanza elettorale radicata repubblicana del cinquantotto
C'erano differenze di impostazione non marginali tra queste tre componenti
I cattolici avevano perso come Ezio Vanoni l'uomo che avrebbe più potuto dare alla sinistra democristiana una direttiva organica di rinnovamento
Ed avevano in Amintore Fanfani un leader dalle provate capacità di governo
Con un senso organico del potere finalizzato ad ordinare rafforzare il rapporto con la società nell'ottica propria dell'interclassista uno democristiano
I socialisti avviarono invece il loro approccio al centrosinistra con l'impostazione di tipo classista assai accentuata
Il mondo sui loro un'ampia apertura di dialogo
Nel mille novecentocinquantasei
Pubblicava una lettera scarlatta di Riccardo Lombardi in cui l'approccio al welfare
Era considerato insufficiente anzi deviante perché non conduceva alla socializzazione dei mezzi di produzione di scambio necessari per stabilire una vera democrazia
è un anno dopo sempre dello stesso una nota sul mercato comune visto come il trionfo del libero scambio per concludere con l'auspicio che in Europa si affermasse un'area di pianificazione economica
C'era stato tuttavia il vento di tra l'ogni anni e poi il congresso di Venezia del Partito Socialista seguito come ottimismo tra il gennaio nel febbraio del mille novecentocinquantasette
Ne ne lasciava la sponda comunista per trovare su quelle risposta opposta un esercito conservatore assai agguerrito e perciò
Andava difeso
L'attitudine verso i socialisti in materia economica voleva essere pedagogica
Valiani ricordiamo fa la svolta delle socialdemocrazie negli anni Trenta il percorso denso di eventi compiuto nel dopoguerra da cui poteva trarsi gli auspici di molti punti di confluenza
Tuttavia dalle colonne del mondo veniva un altro approccio al primato della politica nell'economia
Nei primi anni Cinquanta la sua piattaforma di politica economica era stata prettamente liberista con la forte accentuazione
Antimonopolistica ora quest'ultima approdava ad un'impostazione diversa e Leo Valiani di aveva contribuito in modo rilevante
Con un interventismo di marca keynesiana fornendo un riferimento concreto al new deal
E al welfare laburista
Il Piano Vanoni era stato difeso ad oltranza così come il sistema di economia mista
L'idea era che lo Stato dovesse riappropriarsi degli strumenti di controllo che già possedeva prima ancora di forgiare quelli nuovi che fossero necessarie
Anche la battaglia contro il monopolio elettrico nasceva da questa esigenza
Togliere ai privati una posizioni di rendita basata su un regime tariffario che per ciò stesso esercitava un indebito potere anche rispetto ad altri settori imprenditoriali e restituirla alla funzione coordinatrice dello Stato
Non si trovano attacchi nel mondo su sull'IRI e nemmeno sull'ENI ma immediate la polemica sul Ministero delle partecipazioni statali
Che pure poteva dirsi una precoce creatura del centrosinistra frutto subito input l'invito di una proposta di la Malfa
Alla presentazione del suo primo Bilancio per la mancanza di un principio ordinatore e qualsivoglia indirizzo politico
Non si trattava di scardinare il sistema economico tanto meno quello di economia mista ma di ordinarlo e renderlo funzionale ad una moderna politica redistributive di sviluppo
Ne risultava un'agenda diversa da quella socialista se si segue la traccia dei convegni che si susseguiranno dalla metà del gli anni cinquantanove I primi anni Sessanta
Ed anche l'elenco dei libri del tempo la collana della casa editrice Laterza che raccolse il distillato della pubblicistica del mondo sia una prima idea delle priorità che venivano denunciate
La campagna per la nazionalizzazione dell'energia elettrica che corre lungo quasi un decennio e a cui fu dedicato nel mille novecentosessanta
Un apposito convegno
Negli esiti finali si trova ad essere quasi del tutto allineata alla proposta elaborata dal Governo e centrata sui suggerimenti di Guido Carli se si escludono i rilievi sulle aziende municipalizzate sugli autoproduttori
Approvando l'espropriazione nei confronti delle società e non degli azionisti
Che aveva sollevato le critiche dei comunisti e le perplessità dei socialisti
Seguiva la proposta di istituire
Un altro ente pubblico per la produzione di energia nucleare
Nella previsione per il decennio seguente che il fabbisogno di energia elettrica si sarebbe triplicato
Corredata da un progetto legge redatta da Tullio Ascarelli che in parte avrebbe fornito la traccia per la costituzione del CNEN di Filippo di Felice Ippolito
La riforma urbanistica era poi un tema centrale affrontato da più lati
Da una parte dalla veemente ed esemplare Campania di Antonio Cederna in difesa del patrimonio artistico e paesaggistico dall'altra nei suoi aspetti legislativi di pianificazione urbana e territoriale
E di argine alle rendite e speculazioni edilizie
Con riferimento ai vincoli dalla proprietà privata quali si evincevano dalla legislazione inglese e olandese che avrebbero costituito un riferimento nella elaborazione del progetto di legge del ministro sullo
Non è da trascurare neppure la precoce attenzione verso la RAI TV
Su cui Ernesto Rossi nel mille novecentocinquantasette in verso il regime presentava un progetto di legge primo nel suo genere in cui si definivano i profili del servizio pubblico
Venivano poi i temi della scuola e dell'università che si giovavano tra l'altro della riflessione umanistica di Guido Calogero
Come il problema della formazione della nuova classe dirigente del Paese affrontando anche il nodo della formazione scientifica del suo maggiore sviluppo anche a livello tecnopolo sezionale
Nel sistema italiano distruzione di cui in quegli anni
Frutto assai spurio sarebbe stato solamente la riforma della scuola dell'obbligo
C'erano naturalmente i temi della riforma dello Stato a partire dalla giustizia come Achille battaglie Marcora ma
Di cui il mondo fu antesignano e in particolare a Ramallah si deve l'avvio di una linea
Che avrebbe poi ha avuto una diversa metamorfosi con gli sviluppi politico-culturali della corrente di Magistratura Democratica
L'istituzione delle Regioni era naturalmente sostenuta e così la riforma della pubblica amministrazione che la Malfa nello scorcio del sessantadue sessantatré come ministro del Bilancio aveva sottolineato come improrogabile
Tutti questi temi erano innestati su quello della politica economica che faceva da criterio ordinatore
La Malfa per la politica economica fu appunto l'interlocutore principale degli amici del mondo e qui si pone il problema politico prima ancora che economico della strategia delle riforme del costituendo Centro Sinistra
Gli obiettivi cardinali dell'azione di Governo per la Malfa erano sei nazionalizzazione energia elettrica imposta cedolare di acconto sul dividendo di riforma della società per azioni
Eliminazione della mezzadria dei tipi a fini di contratti agrari provvedimenti per la scuola provvedimenti sociali aumento delle pensioni assegni sociali per i coltivatori diretti e in secondo tempo la riforma regionale
Tutti nel quadro di una programmazione centrata su di un contratto sociale
Che desse luogo ad un Comitato per la programmazione
In cui fossero rappresentate le parti sociali col compito di attuare una politica dei redditi così da garantire la possibilità di far fronte alle spese prioritarie previste dal piano
Il tasso di disoccupazione avrebbe raggiunto nel mille novecentosessantatré il valore minimo del due virgola cinque per cento
Ma la spinta inflattiva è rinato con i prezzi all'ingrosso saliti nel sessantadue
Del trenta per cento nel sessantatré del cinque virgola due mentre la spinta salariale conduceva documento della massa dei redditi da lavoro dipendente
Del diciotto nel mille novecentosessantadue del ventitré per cento nel mille novecentosessantatré
Cresceva la liquidità bancaria in presenza di un completamento degli investimenti che stavano concludendo un ciclo di rapida espansione
La Malfa accantonava la disputa
Che attraversava allora il dibattito sul carattere indicativo e prescrittivo della programmazione e puntava tutte le sue carte su di un'azione di governo capace di rendere operante il contratto sociale necessaria questa politica
Che assumeva un carattere di intrinseca cogenza
Nel sessantatré la legislatura si sarebbe chiusa con l'approvazione della nazionalizzazione dell'energia elettrica accantonate e gli altri punti programmatici compresa la riforma urbanistica
Il Comitato di programmazioni istituito da la Malfa non aveva ancora posto al centro del suo dibattito il rapporto tra politica dei redditi e programmazione
E non aveva affrontato il discorso concreto sulle priorità di bilancio dei vari operatori pubblici e delle imprese pubbliche
La linea La Malfa incassava infine impreciso rifiuto della Confindustria a qualsiasi approccio di programmazione
Ma in questa prospettiva il problema politico centrale riguardava in primo luogo
I comunisti era chiaro
Che non si poteva far conto soltanto sul controllo parziale se non residuale dei socialisti sull'organizzazione sindacale
Per non dire quanto la sua parte della democrazia cristiana
La diagnosi che allora svolgeva la Malfa sui comunisti appieno condivisa con il mondo era che essi attraversavano un periodo di problematica crisi determinato dei rivolgimenti delle la riconosce offre
E avevano portato H che avevano portato l'immagine internazionale del comunismo ma soprattutto proprio dall'operazione di centrosinistra che si andava attuando
I segnali d'altra parte si avvertivano e le antenne del mondo gli segnalavano con precisione
è una polemica di principio che rimaneva oltremodo aspra mettendo in luce le avvisaglie di quella unità fittizia del dibattito interno del PC come l'avrebbe definita Giorgio Amendola dopo la morte di Togliatti
In quell'ultimo scorcio della terza legislatura anche i segnali parlamentare lasciavano sperare in un rapporto positivamente dialettico
Il Governo Fanfani che si reggeva sull'appoggio dei socialisti aveva incassato sui maggiori suoi provvedimenti di riforma l'astensione o il voto favorevole del Partito comunista
Finita la legislatura l'esito delle elezioni non era stato brillante la biciclette Eva per l'ultimo surrettizio balzo in avanti del partito di Malagodi
Il PSI cedeva leggermente e il PC tornava a crescere e la sua propensione polemica verso il centro sinistra si faceva meno problematica
Sarebbe bastato poco tempo per constatare analizzando l'andamento dei procedimenti legislativi nella sede parlamentare che è una nuova tendenza di tipo consociativo andava fermandosi
Il primo Governo l'organico di centrosinistra si sarebbe formato solo un anno dopo
Nell'interstizio di quei mesi veniva avviata la stabilizzazione economica mediante un contenimento dell'espansione monetaria
I tassi di interesse cominciavano
A presentare segni di tensione a partire dalla metà del mille novecentosessantadue ma la restrizione creditizia divenne più netta con l'aggravarsi del processo inflazionistico ed è la situazione dei conti con l'estero
Nell'estate del mille novecentosessantatré la Banca d'Italia
Poneva sotto controllo il rifinanziamento delle altre banche e bloccava l'aumento della loro posizione passiva netta verso l'estero impedendo in tal modo il finanziamento dell'importazione
E della produzione interna con forti attriti sui mercati esteri
Nell'estate del sessantaquattro sarebbe intervenuta anche la leva fiscale aumentando le entrate tributarie mentre il settore valutario veniva stabilizzato con l'ottenimento di un credito standby
Da parte della Federal Reserve il New York innanzi al rifiuto dei partner europei di intervenire a sostegno
Già nel mille novecentosessantaquattro la bilancia dei pagamenti tornava in attivo mentre l'inflazione defluiva più lentamente
Era un difficile viatico per i socialisti che per la prima volta entravano in un Governo di centrosinistra
La linea del mondo in questi frangenti risultava chiara pressoché ogni settimana ripartita nei suoi editoriali
Che non portavano quasi più la firma dei collaboratori ma l'asterisco segno di un intervento continuo di Pannunzio
Subito dopo la crisi del giugno mille novecentosessantaquattro che porto alla definitiva normalizzazione Dorotea del centrosinistra la disillusione prendeva sempre più il posto della speranza
Non poteva più dirsi con un anno prima che non esisteva un centrosinistra buone moderato e un altro cattivo uso moderato sia
Che si vedevano le cose da destra sia che le si vedevano da sinistra bensì un solo centro sinistra
Era ormai chiaro che il centrosinistra non si farà se non lo faranno le forze di democrazia laica e i socialisti e commesse le forze di coerente c'è in sinistra
Esistenti all'interno di ogni partito della coalizione
La difficile congiuntura economica aveva contribuito a travolgere le ultime illusioni
Dida anzi ad essa le posizioni del mondo volevano che si tenesse fermo il programma di centrosinistra senza entrare in collisione con la manovra di stabilizzazione economica di cui non si nascondeva la necessità
Riforma urbanistica delle società per azioni della pubblica amministrazione della scuola dell'università ad esempio potevano essere avviate
Riforme come avrebbero avrebbe sottolineato nel dodicesimo Congresso dell'Eliseo proprie della politica di centrosinistra
Che sono nel programma attuabili attuabili anche in un clima di fermezza verso le spinte inflazionistiche De Fazio mistica
Era la battaglia che non è stata combattuta
I socialisti avrebbero giocato la più parte delle loro carte sul piano Giolitti in cui si ribadiva la linea di la Malfa ad una collaborazione con i sindacati ma in modo meno cogente senza riferimento alcuno la politica dei redditi
è significativo che quando a giugno sia privi naturalmente la crisi di Governo
Giugno sessantaquattro
Per la pubblicazione sul Messaggero di un documento attribuito al ministro Colombo
Che poneva in alternativa la linea della stabilizzazione che la Banca d'Italia andava attuando alle ipotesi che emergevano dalla prima elaborazione del piano Giolitti
Il mondo non sollevasse obiezioni sul contenuto
Ma sul modo anomalo di affrontare un tema politico economico di chi di così
Centrale rilevanza
L'amalgama sia da un punto di vista politico sia programmatico delle diverse componenti del centrosinistra non si era verificato
Con ciò
Come più tardi avrebbe notato Guido Carli era venuto anche meno quelle Stepich mente politico da alta amministrazione ed economico
Che poteva anche essersi diviso su alcune questioni ma comunque col secondo dopoguerra aveva garantito un coerente processo decisionale
Tra le componenti di queste Stepich mente due sarebbero usciti di scena con gli anni Sessanta
Quella che è stata definita come il sistema Beneduce per letta dei suoi protagonisti sarebbe infine sopravvissuto per un breve tempo Mattioli poi di seguito ancora Cuccia
Ma soprattutto per non essersi rinnovato lo spirito che gli aveva animati
Volto a realizzare un processo di modernizzazione del Paese individuando gli obiettivi nuovi necessari da conseguire rispetto a cui lo Stato doveva svolgerle quella parte che i privati non erano in grado di sostenere
Così pure la tradizione liberaldemocratica
Anche qui sarebbe sopravvissuto per un altro decennio sono la Malfa con le sue radici nell'Italia pre fascista che a sua volta aveva dato un contributo decisivo di idee di senso dell'equilibrio politico e sociale
Nell'opera di ricostruzione
E come si è cercato di esporre con gli amici del mondo nel cercare di indirizzare la svolta di centrosinistra due approcci destinati definitivamente a scomparire della scena culturale e politica italiana grazie
Grazie Piero Craveri passiamo subito alla discussione e l'aveva parole a Marcello De Cecco
Grazie Presidente
Io sono
Ho avuto l'onore di scrivere sul mondo
Sono un conto di Ciampino perché ho scritto sul mondo qua nel mondo stava già praticamente chiudendo
Ma questo anagraficamente non potevo fare altrimenti perché venticinque anni invece aveva mandato a Raffaele Mattioli per il tramite delle ovale anni Massimo Teodori
Antonio Cardini hanno ritrovato le lettere che attestano questa
Mia partecipazione da velina ho scritto tre articoli questo andava stava Cambridge Presolana cicale colorano giusto è così è finita
La mia esperienza che devo dire quando uscito il primo articolo arrivano alla stazione di Milano andare all'edicola leccesi mi fatture copyright quindi guardo diciamo tuo lavoro perché vogliamo
Così una mala portava a casa nell'altro all'Ateneo e così toccato il cielo con un limite non dico andando Pannunzio quando aveva conosciuto aveva
Ha detto ma com'è che non si trovano già un giovane economisti e vogliono scrivere sui giornali abbiamo chiesto anche a uno non deroghe molto collante il quale ci ha detto sa bisogna pensare che questo fa male alla carriera accademica e io la riprova lei ebbe andando a Roma proprio in occasione di questo primo
Articolo vedi Federico Caffè che si interessava le mie sorti
Accademiche pur non essendo assolutamente quello che si chiamava allora il mio maestro
E mi disse del centro lei deve scegliere o fa il giornalista o fare carriera Carelli e quindi ragione vanno sì ci rispondevano a quel modo voi andai al mio paese però il mio professore filosofi nel frattempo aveva intatto senatore Fanfani accede democrazia va bene ottima persona studioso di Kirk corrente
Il quale l'incontro visto a ho visto che ti sei messo quei Manzoni bravo
E qui fu
Lamea però io tocca il cielo lo dico allo STER ex nonostante queste
Remore nell'Italia profonda
L'esperienza del mondo sia svolta per un economista tra due stabilizzazioni forte all'economia italiana
Quella dei laudi è quella di farle
è una vicenda che racchiude anche
Negli anni più belli anche più difficile Rizzi alla fine dell'Italia
Ma che probabilmente fa capire il fatto che si svolge tra due stabilizzazioni di la difficoltà della nostra economia
Di entrare in una nuova fase
Che era quella di dover
Competere ahimè con più forti economie dall'Occidente
Perché il percorso scelto dall'Italia diciamo ottimale era quello
Sarebbe stato quello vista la sconfitta la distruzione può esibire che non era vero
Del economia tedesca di occupare spazi nella Europa centrale famosa ipotesi balcanica
Che poi si dimostrò impraticabile per
Quando scese la cortina di ferro e
Poi
Di farsela con le
L'area della sterlina che non significa Inghilterra ma significa i Paesi dell'impero inglese
E con quei Paesi del Sudamerica che un po'convergevano sull'area della sterlina specialmente l'Argentina tutte queste ipotesi vanno
Si realizzano tra il quarantaquattro nel quarantasette e poi di Vienna no quello che ha ricordato stamattina Ennio Di Nolfo e un'ipotesi politica dei politica estera forte
E
Ineludibile e ci ritroviamo nel campo occidentale scalciando anche senza volere
Farlo tra l'altro l'ipotesi è la metafora del calabrone affascinato perché ogni tanto qualcuno ritira fuori perché molto bene
Però viene dal libro dei giorni che nasca al break gli americani economico che attacca proprio così però dice una cosa in più il calabrone all'non lo sa e continua fortunatamente a volare
E il capo l'italiano invece lo sapeva
Come già detto cadavere ed era profondamente forse troppo preoccupato in questa necessità di dover lavorare non solo con da reali che erano aereo dinamicamente incapaci di sostenerlo
Ma anche di dover volare in un'atmosfera che non era quello che si era scelto magari andare a volare io non posso a zero gradi invece frivole esplorare al venticinque gradi di calore come avrebbe voluto quindi
L'area di doveva volare gli era cambiato e lui rimaneva il calabrone di prima
E ci fu qualcuno che l'aiuto cioè gli aiuti
Dello di Stati Uniti che servirono arrivi mister Lothar rimise a rimettere il calabrone però un po'in volo ma si sapeva che era qualcosa di non
Permanente
Che si sarebbe si pensava in qualche modo bisogna pagare un prezzo politico che però in qualche modo aiutarono per esempio l'industria siderurgica cui ha fatto piano Sinigaglia è stato fatto sì con l'aiuto
Veramente
Forte che ha ricordato è vero che la veri ma anche con nelle premesse fornite dal
Dal Piano Marshall
Le presse dalla FIAT se erano prese americane all'inizio
Per quanto riguarda il piano Sinigaglia era successo che
L'impianto
Di indigeno Corigliano era stato tedesco i tedeschi avevano smontato con precisione il Germani dessero riportata a casa quando invece di pensare a scapparsene
Hanno smontato questo sono portato appresso a loro abbiamo ripreso dalla Banca d'Italia
è l'impianto non so che fine ha fatta però gli americani c'erano dato uno milione era di un moderno e quindi
Ha fatto decollare l'Italia in una siderurgia
Che qui in via aveva
Mi riaggancio a un'altra cosa che
Giustamente ho fatto notare vero cadavere
Cioè
La visione antimonopolistica
Del
Mondo tende i suoi
Amici in perché in questo parlando dei convegni
Ma anche del giornale in generale e la siderurgia pubblica ed era il dato risposta alla siderurgia elettrica privata
Nel piano triennale faceva il non il tondino mo'faceva nello stretto cioè la il il il ferro che sarebbe servita la FIAT che sarebbe servito poi hai bresciano ai bresciani delle s'intende del tondino mai bresciane dei frigoriferi spenderla lavatrici che sarebbero usciti dopo ora
Tutto questo
Vuol dire che l'elemento
Portante
Dei
Convegno del mondo certi ci sono anche quelli verso il regime eccetera ma anche quelli servono allo stesso scopo servono l'elemento portante come si fa a costruire una economia
Quando finiscono gli aiuti americani che e in grado di far sarà con concorrenti veri forti potenti in Occidente senza soccombere essenza vere per molto tempo ancora
Il vantaggio
Dei bassi salari presumere un vantaggio che noi abbiamo avuto fino a quando come ha ricordato Piero a c'è stata un'esplosione
Punto salariale proprio
Negli anni che precedono la crisi
Nel dei primi anni Sessanta sessantatré sessantaquattro un'esplosione vera cioè
Il cinquanta per cento tre anni
No non è uno scherzo non erano i tempi dell'inflazione al diciotto per cento
Erano tempi di ben più modesta inflazioni cambierà in co erano ancora fissi e non si poteva svalutare sì si poteva ma non italiane
Se uno pensa che la sessantaquattro
Che il governo laburista puro voleva svalutare arrivando al potere tutti pensavano vinto le elezioni questi svarione sordo il giorno dopo non accade voi si deve essere sull'imporre che riportavano
Nei documenti trovati da
Storici inglesi
In America secondo i quali c'era una bella lettera nella quale
Il Presidente degli Stati Uniti diceva al Primo Ministro inglese perché se si va oltre le forniture verrà risolto meglio sommergibile atomico noi incontriamo
Questo mentre nel professor Samuelson a me e agli altri della mia generazione spiegava che finalmente era avvenuta la dei politicizzazione dell'economia c'è scritto sul suo manuale di quel per il
Quindi se ne sono dette di ogni genere comunque gli amici del mondo
Hanno fatto se voi guardate bene
Tutti i convegni che servono a dire come si fa a far diventare occidentale questo calabrone per il momento è un calabrone non si sa che ho vissuto in un ambiente protetto
E quindi le sue Ali sebbene non fossero granché gli son passate
Viviamo un altro ambiente lui
Crollerà
Come facciamo a non farlo crollare come facciamo a arrendere ampi a fabbricare leader leale che lo sorreggono resa guardate c'è tutta
La applicazione di quel concetto di economia mista
Che adesso viene considerata una specie di bestemmia ma a quel tempo era
Il vanto dell'Italia come
Negli anni successivi vicine a noi saranno le piccole e medie imprese che saranno specialmente le piccole impresa studiati addirittura dal presidente Clinton ridando
A Modena e Reggio Emilia ovvero come funzionavano quand'era governatore dall'accanto quindi
Quello è stato il nostro dal nostro apporto più recente
Il nostro rapporto prima era invece l'economia mista studiato dando sono scelti dal mio maestro post verrà Cambridge da tante altre che ritenevano che fosse una cosa migliore
Della economia completamente privata o dell'economia pianificata
Salina
Quindi la famosa via di mezzo che era quello che gli amici del mondo chiedevano che si realizzasse anche qui
E
Naturalmente era molto più facile dirlo che farlo
Il dirlo è stato eccellente seguendo da vedere i libri
Degli amici del mondo i convegni
Sono estremamente interessanti sono liberi che non sento non siamo liberi nel tempo ma non sentono il tempo non lo hanno sentito
Cioè non si sono fatti veramente metri sono fatti veramente avete unicamente perché come ha ricordato
Piero grave quel tipo di economia mista purtroppo era legata non solo alle istituzioni ma anche alle persone
Per quelle persone
Per motivi anagrafici uscirono di scena per mia fortuna ci rimase un po'di ancora Matteoli che mi permise iscrivere sul mondo però anche lui uscì nolente
Come ricordiamo tutti dalla commerciale
E dopodiché loro
L'ipotesi
Ahimè Fanfani Anna
Del che lui evocata mente dicevo visione organica io di solito vogliamo maniera Bruzzese un po'più pesantemente
Di continuità diciamo educatamente avevo lanciato un punto di vista ed era di continuità questa ipotesi di continuità si
Legge strada e si realizzò in maniera sempre meno
Quella
Dei grandi come dallo Stato che avevano solo l'interesse nazionale
Davanti a sé
Divenne l'interesse di partito voi ancora più tardi divenne agli interessati personale di quelli che avevano famiglia acquisiamo i tempi nostri
Invece
Il discorso degli allora venne meno non solo perché l'ipotesi però eroica
Perché
La
Riforma era rivoluzionaria richiesta da questi amici del modo con loro fare
In doppio petto all'inglese
Bene educato e civile saranno permesso rosse che era intemperanze ma gli altri erano persone dignitosissimo che parlavano inglese dice però proponevano cose estremamente pericolose per interessi costituiti
Ed era veramente
La riforma rivoluzionaria
Cioè perfino quella sana amministrazione di ogni giorno e rivoluzionario la manutenzione voi non ne parliamo manutenzione che leninista ben superiori cinese non si può fare e basta qua
Figuriamoci le riforme
Degli amici del mondo che volevano
Combattere in mano bolli con un'industria pubblica
Che ahimè provo avere alle
Ancora più delicate
Di quelle del calabrone grazie
Grazie a Marcello De Cecco suppongo che quando ha parlato di continuità per Amintore Fanfani pensassero mi sbaglio all'insediamento di economia corporativa alla Cattolica di Milano
Quando buono mancano comunque comunque comunque debbo dire che dobbiamo
Essere grati al mondo accademico italiano che ha smesso di considerare disdicevole
Per gli economisti scrivere sui giornali avremmo dovuto fare a meno degli articoli di Marcello De Cecco
Prima di dare la parola Pier Gaetano Marchetti debbo fare ammenda perché prima parlando di Mazzocchio ho cercato di
Ricostruire
Brevemente i i personaggi protagonisti dell'editoria milanesi e mi ricordo di avere dimenticato Arnoldo Mondatori Livio Garzanti Leo Longanesi è naturalmente Angelo Rizzoli che in questa casa e comunque disdicevole
E adesso la parola Pier Gaetano Marchetti
Grazie ambasciatore
Che il mio breve commento evidentemente viziato dalla prospettiva del giurista e anche un po'dal qualche considerazione che si riferisce all'oggi
Io vorrei tornare su un convegno degli amici del mondo del mille novecentocinquantacinque
Il convegno ove si propose l'idea di una riforma della società per azioni e di una legislazione antimonopolistica
L'interrogativo che mi dico pongo attraverso questa lente e quella di individuare che tipo di modello stava alla base
Del filone liberaldemocratico
E credo a me pare che e così anticipo in fondo le conclusioni a me pare di trovare un modello liberista significativamente regolato
Un work atto incentrato sulla concorrenzialità ma con un'attenta Manno visibile regolatoria
Sotto questo è un profilo
Contrariamente a quanto amano fare intendere anche alcuni miei
Autorevolissimi colleghi bocconiani il filone fortemente liberista nettamente regolatorio che fino a ieri sembrava dominante
Norme l'erede della pur storicamente minoritaria componente liberal progressista
è semmai le rende di un'altra componente più conservatrice di quella componente che per dirla
Con il giacobino Ernesto Rossi forse era più vicini a
Agli padroni del vapore
Ma su questo
Punto considera la componente regolatoria dei mercati
A mio parere stampo agli anche il tallone d'Achille della proposta liberale democratica convegno del mille novecentocinquantacinque
Società per azioni e legge antimonopolistica
Beh qui alla base del travertino avesse vicenda c'è una forte convinzione la la legislazione antimonopolistica alla lotta ai monopoli non ha solo una valenza economica ha una valenza politica
Il blocco economico monopolistico eh alla base delle dittature
Non è un caso e lo sanno gli amici del mondo che organizzano i convegni che la legislazione antitrust in Germania
è
Una ordinanza del Governo militare americano
L'ordinanza antitrust in Giappone reca la firma di MacArthur
In Italia dal costituente della Commissione economica sa bene questo perché gli atti
Devo il Commissione economica danno un ottimo quadro come lo studio che la CGIL fra
Nel quarantacinque e quarantasei
Ma poi non si interviene il sì si accontenta compromesse o dell'articolo quarantuno della Costituzione
Società per azioni
E legislazione mono antimonopolistica dice Ascarelli questi due aspetti c'è un connessi vuoi perché la società per azioni costituiscono lo strumento
Normale per accentrare la direzione unitaria di un più prese per la formazione di gruppi vuoi in generale
Perché
L'importanza del centrale della Società per Azioni quale struttura istituzionale dell'economia moderna rende vanno qualunque esame di queste che prescinda dall'esame della struttura giuridica delle società per azioni
Ecco allora una proposta di legge antimonopolistica e una proposta di riforma delle società per azioni attenzione
I testi di legge di queste proposte non ci sono nel volume librerie il tempo compagni lo pochi mesi dopo sulla rivista delle società
Che viene fondata dal mille novecentocinquantasei da Ascarelli e dare investe un Mignolli
Che fu un mio predecessore e diciamo maestro di diritto commerciale che frequentò a Ginevra
Einaudi nel tanto università che si intende molto legato agli amici del mondo e poi vedremo in particolare
La Bruno Visentini bene dicevo questa riforma società per azioni a due direttrici da una parte chiamiamo democrazia societaria interna più potere alle minoranze eccetera
Dall'altra parte supervisione esterna quindi
Tipo modello sette americana qualche regolatore esterno che sorveglia aspetti e qui in luce
L'introduzione in Italia della disciplina dei mercati finanziari
Ecco allora perché dicevo uno rigide della cultura del mercato in cui il mercato e regolamentazione nascono fortemente correlati
E
Ma dicevo queste a dimensione regolatoria è un qualcosa
Che lascia degli equivoci la nazionalizzazione
è misura estrema e rientra l'impresa pubblica nel convegno del mondo del cinquantacinque
Vi leggo il CPT tenne un intervento di Scalfari
Come un qualcosa che dovesse essere poi sottratto alla concorrenza e con le imprese private
Per cui
La legge anti monopolista interne dove i presentare le impresa pubbliche
Chi abbia o meno soggette a controllata discipline dei cartelli e Bruno Visentini nel convegno del cinquantacinque inizia a polemizzare su questo aspetto
Occorre stare attenti dice
Ha delle confusioni pericolose alla pretesa di pubblicizzare tutto oggi pongo oggi politicizzare la gestione delle grandi aziende e polemizza in particolare complicare
Che diceva richiederebbe allo Stato il cervello economico testuale regolatore della attività economica
Visentini non esclude che lo ove non si ricorre alla nazionalizzazione dell'impresa pubblica possa e debba operare in concorrenza con quella privata
Ecco io credo che
Questi dati
Affermazione
Un'economia di mercato regolata con organi di supervisione chiamiamolo delle autorità
Indipendente ci associamo salti in avanti o all'estero ma d'altra parte i la difficoltà di individuare il quanto eh il tallone d'Achille
Si presentano in Parlamento da villa Bruno e poi da la Malfa Lombardi Progetto Ascarelli arriva al primo siamo al Governo di centro-sinistra
Che include la riforma deve società per azioni nel sessantatré
Nei sessantacinque esce un progetto cosiddette un progetto e De Gregorio che provvede appunto prevede appunto un controllo della Banca d'Italia non solo sui conti e l'affermazione ma in qualche modo anche sulla corretta gestione
Dell'impresa
Sì Schiatti le una reazione fortissima una relazione che non vede estraneo allo stesso il Governatore Carli
E nello stesso tempo ovviamente agli ambienti imprenditoriali
E in questo contesto ci impone idee sconosciuto e si imponeva discorso sulla programmazione economica
Ecco che la riforma del soggetto aberrazioni ancor più la legge antimonopolistica con la via il preside di queste eccezioni e di un coordinamento fra programmazione il vigenti non può olistica
Ecco che allora vengono diciamo
O strumentalizzate o comunque al porto questo vizio ad essere il cavallo di Troia di un'eccessiva ingerenza della mano pubblica nell'attività economica
E questo e
Il lordo che blocca
E poi arriviamo
Dalle in fasi data nel programma sessantatré sessantotto al Documento di programmazione sessantasei settanta secondo il centrosinistra in cui la riforma deve essere certa per azioni diventa esimi chissà cosa
Diventerà sicurezza il codice A perché riformulazione certa per le azioni e legge antimonopolistica
Alla composizione degli ambienti imprenditoriali che agita lo spauracchio dell'eccessivo intervento pubblico poche interessa ai cattolici diciamo pur in tutto il filone
Più nobile perché interessa di più il solidarismo cioè all'impresa come portatrice di utilità del sociale non interessa assolutamente
Il Partito comunista e che semmai propone una Commissione parlamentare di indagine permanente
Silvano polli e quindi rimane lì un qualcosa
Di
Asfittico e si accredita l'idea
Che nel nord un
Passaggio o di queste due riforme che pure erano due capisaldi in realtà la vittoria
Della filone liberale che resiste a un'eccessiva ingerenza della mano pubblica in realtà
Resiste a una equivoca fisionomia della dimensione regolatoria ma è un filone conservatore che resiste all'idea di un mercato
Evoluto chi ha necessariamente una dimensione di regolazione
E i rami ad Alassio arte quando arriva il primo
Momento disinvolta arriva nel mille novecentosettantaquattro dove c'era il caso Sindona
Si utilizzasse il pretesto della cedolare secca si fa per decreto legge
Si istituisce la Consob perché il primo avvio di una faticosa ricostruzione di un mercato finanziario più Border
Di un mercato
Più avverbio in Italia si utilizzate ampiamente lavori di la Malfa
Però ironia della sorte La Malfa era cessato da una settimana come ministro era subentrato Emilio Colombo e i repubblicani per una ragione complessiva di equilibrio
Si astengono in Parlamento su queste che in fondo i era
Il
Coralmente
E qui chiudo appunto per ribadire
Chi è all'origine
De il diciamo tendenze moderne liberiste c'è una componente regolatoria con buona pace
Diritti sostiene il contrario batte questa regolarmente dimensione regolatorio oscillano fra diciamo from massimalismo giacobino
E delle
Incertezze e solo faticosamente ma al fiume carsico da qualche frutto
E riemerge faticosamente riemergere successivamente ma
Sotto la spinta della legislazione comunitaria Eco.Ge grazie
Grazie a Marcello De Cecco è ampia Gaetano Marchetti si conclude così la
Prima parte della nostra sessione passiamo adesso alla relazione di nello Yellowstone grazie se volete grazie grazie
Grazie
Forse Nello Ajello Cesare De Michelis Paolo Mieli Giovanni Russo vogliono
Salire qui
Ha parlato stamani quindi non cioè non è non è prevista
D'accordo d'accordo
Termine tengo conto
Sui giornali
E allora abbiamo la relazione di Nello Ajello sulla tradizione
Sulla Pannunzio la nella cultura del mondo ne parla ma poi ne discutono cinese regimi che disse Giovanni Russo
Fortunatamente certo
Certo che c'è un problema
Appoggiare
Buona sera
Mario Pannunzio morto quarantuno anni fa
Egli è stato eletto più d'un monumento
L'anno effigiato come Catone il Censore o Camillo Benso di Cavour
Tutti vogliono figurare nella schiera degli e di
Ereditiera i
Conservatorio assidui laici morbidi o intransigenti sessantottini Palio comunisti irriducibili
Non a caso Scalfari ha definito tempo fa i Pannunzio all'i postumi di nuovi mille
Sono come un tempo i garibaldini
Tutti asserivano di aver partecipato alla storica impresa
La competizione intorno al nome del direttore del mondo
Ha un che di patetico
Eppure quest'ansia di assicurarsi le reliquie di Pannunzio non è del tutto insincera
Per la generazione di intellettuali maturata nel dopoguerra il direttore del mondo è stato davvero un carattere
Un modello di coerenza
In tempi politicamente acrobatici la sua capacità di non perdere l'equilibrio apparve proverbiale
Se non miracolosa
E oggi
Quel rigore una medaglia di conio ancora più rara
Che fa piacere appuntarsi sul petto
Magari inventando consuetudini o fedeltà
Del tutto immaginaria comunque
A me invece Mario Pannunzio
Il cui contributo fu un'impresa giornalistica
Non dico più ma certo prima che un progetto politico
Ha fatto sempre l'impressione di essere un professionista non ripetibile
Ripetibile
Le sue preferenze oscillavano fra la politica e la letteratura
Ho ascoltato e condiviso larghi dissi ma a parte gli interventi finora svolti
In questo angolo che mi si è ritagliato
Devo parlare soprattutto di luglio
Pannunzio nei giornali
Cercando di farlo ricordare in tale sua veste a chi a il mesto privilegio anagrafico di poterlo fare
Aveva cominciato a lavorare nelle redazioni sulla scia di Leo Longanesi
Che era un maestro di arguzia svagata e
E un esperto in dissimulazione politica
Non per nulla
Aveva cessato di essere antifascista
Appena ho caduto il fascismo
Ma di questa esperienza vissuta nel settimanale omnibus tra il se trentasette trentanove
Pannunzio aveva assorbito soltanto a sostanza migliore
Di Longanesi conservava infatti lo humour fra passioni artigianale il talento grafico
Intorno ai vent'anni Pannunzio era stato pittore
Un delicato pittore di scuola Toscana
Non parlava mai di questa sua vena giovanile
I suoi quadri sono pochi e difficili da trovare
Ma tornando Longanesi Pannunzio ne conservò tanti tratti
Fuorché
Sono sue parole l'elegante e vizioso qualunquismo
Della successiva avventura che lo vide direttore del settimanale Oggi accanto ad Arrigo Benedetti gli restava la nozione traumatica di ciò che il potere quando lo si subisce sulla propria pelle
Oggi
Fu infatti è soppresso
Dalle autorità fasciste nel mille novecentoquarantadue
Per spirito antinazionale o qualcosa di simile
Più tardi la sua carriera nel Partito Liberale Italiano
Venne segnata da periodiche apposta sia
è da armistizio provvisorio
Ma Pannunzio riuscì ugualmente a fare il Risorgimento liberale nord Roma fiancheggiatore del partito che diresse con varie interruzioni per quattro anni un quotidiano che oggi sarebbe sorprendente sfogliare
Ho parlato dell'equilibrio di Pannunzio
Uno dei tratti salienti di quel quotidiano
Era la severità con la quale vi si denunziava hanno le prepotenze esercitate dal pc nei riguardi degli altri partiti
Come ugualmente se è vero
Fu il Risorgimento liberale nella denunzia di obbrobri batteriologici
Per più età decolla disse distrazione o il consenso del Partito Comunista Italiano nei conflitti asiatici durante la lunga guerra fredda
Vi si incontravano nel Risorgimento liberale i liberali alla Pannunzio appunto
Esponenti dell'ala crociana ex azionisti e intellettuali di altre origini con qualche vena progressista più o meno evidente
Franco Libonati Nicolò Carandini leone Cattani Panfilo Gentile
Mario Ferrara
Chiaromonte
Baliani
Cagli un mese Altiero Spinelli Aldo Garosci Arturo Carlo Jemolo Achille battaglia
Stavo ripetendo Guido Calogero ma
Oltre che su questi intellettuali e politici spesso in vena di dissidenza fra loro
Pannunzio poteva contare su un altro gruppo di scrittori R. artistiche provenivano come lui dal milione giornalismo del periodo fascista
Sandro De Feo
Vitaliano Brancati Ennio Flaiano Alfredo Mezio
Attivi Oricchio Giambattista angioletti Giovanni Comisso Paolo Monelli Mino Maccari Amerigo Bartoli
Pietro Paolo trompe è un
Giorgio Vigolo
Nella diversità di rigenerazione dei temperamenti va ricordato tra parentesi che nelle sue prime annate più il mondo ospitava un Montanelli accanto a un guerriero
Ho a uno Spadolini
Molti di essi erano uniti da un'immagine un po'letteraria un po'farmeli
Di un'Italia austera quasi ottocentesca
Qualcuno come Brancati
Dichiarava apertamente virgolette dei non amare la propria epoca
Come ciò riuscisse conciliarsi con il miraggio di una moderna cultura laica che Pannunzio inseguiva con tenacia può apparire un enigma
Non si fermava qui
La sapiente tessitura praticata nelle colonne del mondo
Ricordo per esempio i contributi di Alberto Arbasino
Ho dolosi di attualità cosmopolita
Tipici cioè di coloro che avevano attraversato secondo lui la frontiera di Chiasso
è forse Arbasino non inseriva fra questi il gruppo Pannunzio
Quei contributi di Arbasino
Non nostri devono con le elezioni filosofiche di un Carlo Antonini
Ora se vogliamo alludere a una generazione meno remota
Non apparivano eterogenei tutt'altro con la prosa accolta di un Giovanni Ferrara
O con l'indignazione urbanistica di Antonio Cederna
è grande la difficoltà
Ho confuso un po'di pagine
è grande la difficoltà di nominare tutti gli altri collaboratori del mondo per cui
Mi scuso con grande dispiacere di doverne eventualmente
Eliminare qualcuno
Ma
La scommessa ovvio azzardata e in qualche modo il successo più clamoroso del mondo
Fu la coesistenza in quelle pagine
Di Benedetto Croce Gaetano Salvemini
Autori di lunghe polemiche storiografiche reciproche detentori di due diverse anime dell'antifascismo
Per iniziativa in virtù di Pannunzio i due grandi vecchi vennero acquisiti a una nuova esperienza pubblicistica
Specie Salvemini
Che oltretutto messi un po'più a lungo
Dico a voce vi lascio il sostegno
E così Luigi Einaudi il fatto che io fossi in polemica con Croce a proposito del liberalismo economico che era alla base della sua concezione non fece sì che il mondo rinunzia asse al suo apporto
Il direttore del settimanale era professionalmente troppo avvertito per non riservare all'economia uno spazio privilegiato
Basti pensare al ruolo che vi volgevano un Ernesto Rossi e il giovane Eugenio Scalfari
Sulla scia appunto di Rossi Scalfari sarebbe riuscito a trasformare
Le cronache dell'industria e della finanza in argomenti di cronaca vivaci
E accattivante
Le difficoltà anche il mondo incontrava sulla propria strada erano rilevanti
La guerra fredda non era un'invenzione da strateghi fantasiosi
Le istituzioni culturali più autorevoli almeno sul terreno militante
Si trovavano nelle mani dei comunisti
Sulla frontiera opposta c'erano i democristiani fermi in maggioranza
Non dal vertice
Direi nella loro condanna del culturale
Stretti e fra questi due blocchi Pannunzio e i suoi amici venivano accusati contemporaneamente
Così si sarebbe espresso molto più tardi Norberto Bobbio
Di essere guardie svizzere della reazione di essere considerati guardie svizzere della reazione dagli oli e utili idioti del comunismo dagli altri
Lo spettro dell'isolamento la frustrazione di un militarismo sterile e compiaciuto erano ben presente
L'ipotesi che i pochi avessero torto a priori
Era suggerita dal tra onde dallo stesso atteggiamento che è un Togliatti adottava contro gli scrittori del mondo
Stia attento il lettore
Arrivo ad ammonire nel novembre del mille novecentocinquantuno dalle pagine di di rinascita
Se gli accade di trovarsi accanto a un redattore del mondo attento al portafogli
Sarà o liberali di destra o di sinistra continua
Mangiapreti o baciapile
Certamente però è un disonesto
Marco nel gruppo del mondo i comunisti non ruberò mai del tutto i ponti
Certo non all'insaputa dello stesso Togliatti uno dei più duttili fra i suoi discepoli Lucio Lombardo Lombardo Radice scrive sempre del mille novecentocinquantuno
Con il nuovo ministro in cera mente fedeli a una convinzione col Mario Pannunzio o Panfilo Gentile
Ho Mario Ferrara sì e necessario discutere
Anche se la loro fede non è la nostra
Simili aperture sul fronte della destra
Sul fronte della sinistra e certo non a della sinistra sul fronte opposto evidentemente non attenuava hanno le difficoltà e le differenze del mondo
E che il mondo provava per la società manichea che lo circondava
Con i comunisti tuttavia c'erano a volte legami personali
Quanto ai democristiani
Cioè i legami personali posso anche
Precisare che potevano essere dettati dal fatto che il padre di Mario Pannunzio avvocato era un comunista
Quanto ai democristiani gli anni della loro maggioranza assoluta coinciso ero con la stagione più incisiva di Pannunzio e del mondo
Qui basti ricordare una definizione sintetica di Vittorio corre vorrei sia un
Quel giornale
Specificava correzione era antifascista il nome della civiltà
Anti confessionale il nome dell'intelligenza anticomunista il nome della libertà
Anche l'autocritica o almeno l'auto santità
Rientrava nei moduli del settimanale
Il quale notoriamente schierato a favore della riforma agraria
Aveva nelle sue file in posizione di grande autorevolezza il conto indicò lo Carandini
Proprietario
Della nota tenuta di Torre in Pietra
La RAI Carandini si leggeva sui cartelli blanditi da una folla di villici manifestanti in una vignetta di Mino Maccari proprio sul mondo
Il quale Maccari in un'altra occasione così descriverà lo spirito animatore dell'impresa parlo anziana
In quella relazione tutti ammiravo dall'Inghilterra
Arrotola volo con devozione gli ombrelli
Quasi che a Roma minacciasse sempre di piovere
Erano filo inglesi
Anche un po'Hristo capisci
D'altronde secondo me se non si è nobile non si sa scrivere
Il modo in cui il giornalismo alla Pannunzio trattava i fatti del costume era inimitabile e sfociava nella politica
C'era tutto una sotto Italia da descrivere
I fascisti i monarchici i par beni del dopoguerra
Nei Tarquini ricorresse di Forcella
Nelle colonnine di Laurenzi di permessi di Giulia Massari nelle inchieste di Giovanni Russo
Dei personaggi non roba certezza
Disegnate da Maccari
O sotto la Vibe dei commendatori effigiati da Amerigo Bartoli circolare aveva circolavo un'aria ilare e sferzante
Nel settimanale si parlava anche del sud
E il compito era delegato soprattutto ai rappresentanti della cultura crociana più viva
Francesco Compagna Rosario Romeo Vittorio De Caprariis Giuseppe Galasso Raffaello Franchini Giovanni Cervini
Negli anni Cinquanta
Il mondo gli anni Cinquanta i primi sessanta come che sia faceva opinione
Ritornando a quello che ho detto dei collaboratori napoletani
L'équipe napoletana lo dico tra parentesi quadra
In questi in questa équipe
All'interno di un'assonanza dei cognomi o dei vocaboli
Si insiste nel privilegiare nettamente
Pannunzio su Pannella
Nel senso di amare di Mario
Nel senso di amare di Mario la stagione
Precedente
Alla nascita del Partito Radicale
In questo campo
Si addensa ciò che resta dei dei nostri lavori
Per rifarmi alla canzone con cui
Cui all'uso l'onorevole Zanone nel suo felice intervento Suppa Nunzio Tocqueville
Il fatto per il mondo
Facessi opinione era uno slogan contagioso
Accadeva spesso allora negli altri giornali vi domandarsi di fronte a un qualsiasi evento
Che cosa ne pensasse Pannunzio
I suoi allievi si spargevano nella stampa quotidiana più d'uno diventava direttore
Luglio Pannunzio rimaneva lì nelle stanze di via della colonna Antonina
A distillare le sue moralistiche eleganza e con il tempo si facevano più amare
La fondazione del Partito Radicale e susseguirsi dei convegni del mondo
Segnarono come è stato ricordato
Momenti di fervore
Poi il gruppo si frantumano con l'uscita di Ernesto Rossi Ferruccio Parri leopoldo Piccardi
Il settimanale non si richiede più
Il centrosinistra che Pannunzio e i suoi avevano contribuito a far nascere quando divenne realtà non li soddisfece
Fu l'ultimo di si inganna
Il mondo che per l'analisi duro fino al marzo mille novecento sessantasei
Diciassette anni e non diciotto come spesso si sente ricordare
Era realmente finito vari anni prima
Alla scomparsa fisica del suo giornale Pannunzio sopravvisse due anni appena
Nel mille novecentosessantasei in marzo andai a trovarlo a casa con in mano il numero ottocentonovanta l'ultimo del mondo
Mi parve stanco
Non usciva più
La sua pigrizia già fin troppo leggendaria sera aggravata
Leggeva molto
Non faceva un passo a piedi
Fumava moltissimo
Era opinioni invalsa fra gli amici che le sigarette lo avrebbero ucciso
Poiché dovevo scrivere per L'Espresso un articolo solo sul settimanale fratello e concorrente mi raccontò agli esordi del mondo nel quarantanove
Caro Mazzocchi le pongo una sola condizione
Aveva detto all'editore
Ma il parlare me di tirature e di vendita
Cosa che il Di Mezza un po'
I compiti di un editore ma insomma comunque la sua opinione era
Mentre salutavamo il mondo che chiudeva in Italia i giornali stavano cambiando
Molto sarebbero cambiati in seguito
Oggi tanti li chiamo non mass media
Un termine che Pannunzio avrebbe giudicato forse pretenzioso inelegante
Era un uomo di altri tempi
Scomparve a cinquantotto anni
Un'età che oggi appare indebitamente precoce quasi indecente per morire bis
è passato tanto tempo
E tuttavia l'abbiamo vista il mito di quell'antico inventore i giornali non fa che cresce
E nel richiamarsi al suo nome
Nel parlare di lui c'è anche un po'di rimpianto per le élite quando sono serie e pulite
Grazie Nello Ajello la parola Cesare De Michelis
Proviamo
A partire da
Una considerazione che glielo fa alla fine la sua relazione
Chi è che secondo me
Merita di essere sottolineata alcun uomo d'altri tempi
E domandiamoci quali allora
Perché in realtà
Pannunzio appartiene in modo molto forte alla tradizione del Novecento italiano
Ci appartiene
Nel senso che la sua cultura letteraria
E politica nelle fortemente intrisa
Fin dalla
Più tenere infanzia
Quando
Appunto nella villa di Lucca dove nasce e cresce
Sette è costretto a confrontarsi
Con due realtà
In forte tensione tra di loro
Poco più di dieci anni quando il fascismo arrivo al potere ENEA giusto dieci quando suo padre avvocato liberale coniugato con una signora dell'aristocrazia Toscana
Si converte improvvisamente totalmente al comunismo
Colpo di fulmine
Come accade solo nei grandi romanzi quelle poc'
Perché
Spedito
A Mosca learning aerea Pietroburgo
A vedere la rivoluzione nascente da un quotidiano liberale l'epoca
Per non sia torna assolutamente in estasi di fronte a una rivoluzione cari effettivamente realizzato i sogni di una generazione a cui lei apparteneva e che voleva a tutti costi cambiarie il motto
Volevano cambiarlo da destra volevano cambiarlo da sinistra e il pavé ragazzino non sapeva da che parte stare tanto che scelse all'ora e per sempre testate ed una terza via
Qualunque fosse l'alternativa binaria che il mondo può poneva Pannunzio e ne potremmo citare i più d'una
Capitalismo e comunismo fascismo e comunismo clericalismo il comunismo il
Carattere dominante di Pannunzio quello vista che
Terzo
E questo
Sarà bene ricordarlo solo rapidissimamente ha molto a che vedere collettati sonda Clerc che
Il libro di vendita di quegli anni peraltro che vedeva
Nello stare da una parte dall'altra da parte degli uomini di lettere il velo tradimento dell'unica civiltà occidentale che apparteneva a chi disponeva della penna per scrivere che era l'umanissimo
Terza via quindi
E non va compromissoria o conciliativa perché come
Suggerisce il titolo che Chelsea anni fa per la raccolta dei suoi scritti Tanassi moderato Pannunzio ma è radicale ed estremista in ogni sua scelta
Ciò che conta però per Pannunzio quanto finalmente a chi ci chiede dato molto a una dieta piena
Nel senso che lati gli anni vissuti sotto il fascismo gli anni Trenta sostanzialmente sono quelle di una progressiva iniziazione e di un anche lenta maturazione dell'intellettuale
Dal Nunzio
Ricordato Aiello è stato un pittore elegante io conosco tra i suoi quadri
Di cui uno è pubblicato
Nella copertina del libro di Pannunzio il secondo è una meravigliosa Natura morta con l'imitazione di Cristo il livore di al centro del quadro e il terzo è un ritratto di sua sorella chiesto
Di cui ho visto solo una fotografia perché credo che sia negli Stati Uniti
Il
Pannunzio in quegli anni è pittore scrittore scrive Ugo avanzo sicuramente ne è lui stesso testimone
Che la moglie disse di aver bruciato a me
L'infame
Ma che invece esiste le carte panno anziane poca depositate al Parlamento scrisse scrisse molti sono genti e sceneggiature cinematografiche quindi con una
Vocazione alla creatività diremmo noi oggi con
Neologismo fortemente sviluppata
Un artista in qualche modo
Ma che improvvisamente e io lo scrittore oggi per gentilmente è stato ricordato che lì il saggio Tocqueville è una sorta di autobiografia nel momento in cui scoppia
La possibilità di cambiare la il corso della storia italiana
C'è il se definitivamente di abbandonare questa vocazione che pure aveva coltivato per un decennio e più e di in tali casi a una cosa che
Secondo me con qualche semplificazione Massimo Teodori dice la politica ma che certamente a molto a che vedere con chiarezza e che a una militanza intellettuale
Annunzio è fosse uno degli esempi più limpidi dell'intellettuale militante novecentesco
E il modello culturale al quale qui principalmente si fa credo che vada detto con molta chiarezza eh il modello Volciano
Verrebbe da dire Prezzolini hanno
Con la stessa curiosità con cui il Prezzolini metteva assieme concessa al Belli guarda caso sulle pagine della voce idealismo militante
Lo stesso farà Pannunzio sulle pagine del mondo e con lo stesso disprezzo per le tirature del settimanale con lo stesso disprezzo
Per i conti del settimanale in cui il principio fondante culturale ed etico
Del giornalista Pannunzio come del giornalista Prezzolini e a quello che si sarebbe dovuto in una società di gente perbene essere qualcuno ricco possibilmente che pagava le perdite del settimanale
Perché se non ci fosse stato vuol dire che la scelta mancava di quel tanto di buon gusto che era necessario alla conservazione di un sentimento civile della convivenza
Un'élite equity
E ricordiamo che anche in questo senso la cultura qui una novecentesca da Pairetto a Mosca delle élite fece addirittura una sorta di Etiopia un'élite perché non voleva
Accettare come unico criterio dominante nell'analisi della realtà il metodo democratico mi si intenda non sto dicendo che per mozione antidemocratico so bene che è verissimo che lo sport la l'entusiasmo devo cattolico Annunzio invece invece mai il terreno di ogni formazione di un'élite è che le maggioranze
Sono composte come sempre nel paese dove le mamme dei cretini è sempre incinta soprattutto dagli studi
E l'intelligenza che ciò che distingue le Lippi illuminata degli intellettuali è costretta a sopportare ed è fonte della sua continua delusioni il privato dalla quantità
Questo scontro che è uno scontro tipicamente novecentesco e che attraversa il Novecento dall'inizio alla fine
E che continua a mettere in gioco
Tutte quelle formule quelle quell'argomento lattuga d'avanguardia in là in poi nome e in realtà il De bene il sistema è collettivo il futuro meraviglioso è garantito da delle élite che sono capaci i colleghi in avanti
Trascurando il gruppo che dietro prima o poi fosse seguirà
Questo è il sogno nudi Pannunzio è un sogno che si scontra tuttavia con molta chiarezza con la situazione generale in cui lui si viene a operare e che deve
è costretta a mediare
Con il regola della democrazia perché ha conosciuto e sull'acqua Pia pelle duramente i peggiori totalitarismo immaginato
E ha conosciuto in modo drammatico la catastrofe la prima grande catastrofe della modernità che è la conclusione della seconda guerra mondiale
Dove tutti quanti penalmente Annunzio anche hanno cercato disperatamente di illudersi
Che ci fossero vincitori e vinti che ci fossero innocenti e colpevoli che si potesse processare qualcuno a novembre
Ma hanno progressivamente preso atto che dalla modernità sia accessori dalla porta dei colpevoli non c'è innocente che ne è uscito
Questa coscienza è anche chiarissima e in questo senso l'inattualità di Pannunzio è molto forte
Perché
Nella
Storia del Novecento il conflitto tra moderno e antimoderno è il tema dominante
E naturalmente ma mano che la modernità rivelava il suo volto politicamente più mostruoso quello totalitario quello cui editto
Quello
Delle genocidio quello che la carneficina quello che la bomba atomica e scegliete quello che mi pare di chiunque si tratta soltanto abbiamo una cava vietati carte che nonché non finirò mai di sfogliare in quel momento
L'intellettuale militante scopre di essere tendenzialmente antimoderno
Scopre di essere destinato a una convivenza dolorosa con questo mondo che pure quello
Che insegue e continua a percepire come tema centrale Dell'Acqua Pia militanza il Lazio soluzioni
Della terza via dove tra moderno antimoderno si possa in qualche modo cavalcare un rinnovamento della società senza pagare il tedio che la modernizzazione ha previsto
La delusione più appetibile e quindi è del tutto convincente la tiro via che nel sessantaquattro quando finalmente un disegno politico del quale erano stati protagonisti assume le forme di un Governo che reale
La non sui suoi
Per l'esterno
Sostanzialmente delusi
Il mondo che cambia costruisce sempre qualcosa di molto più punto e di molto meno gratificante di quello che avevamo sognato
E l'accettazione di questa regola che è una regola la quale
Perlomeno
Ho la sensazione che nella mia vita ho imparato ad abituare
Non era così facile da accettare da parte degli intellettuali tempo davvero Marco sognato dalla voce al mondo di essere i protagonisti del cambiamento
Il nucleo affetti del nuovo mondo e in qualche modo gli artefici dell'ordine del mondo se noi pensiamo
A una figura che per molti aspetti hanno subito trattamenti analoghi a quelli di Pannunzio cioè Piero Gobetti
Che
Liberale ma però anche
Radicale Matteo anche modesto moderno ecco degli argomenti è comunque il Consiglio non è che ha visto sempre deluse ogni sua esplicazione alla fin fine ogni qual volta si metteva
A scrivere del mondo come lui lo sa già e sua assomigliava assai di più a quello descritto dai bilanci che è quello descritto dal Co.Ge
Lo dico senza che qui nessuna polemica non si tratta ormai il mondo moderno o il mondo della modernità e della modernità di cui stiamo parlando è davvero finito una volta per tutte vent'anni fa
Col tramonto del comunismo e la morte dell'ideologia sarebbe nel prendere atto che è molto il comunismo
Ma che commessi sono molti liberalismo il socialismo e credo che la vicenda di questo ventaglio
Via può fa che questi ideologia non hanno retto all'impatto della crisi e la modernità DS erano figlie e DS e con esse sono precipitate nel nulla al mondo politico
La scena politica economica la scena politica e intellettuale
Per la quale stiamo vivendo d'argento
è quella che si cerca di ingegnarsi di sopravvivere
Di qualcosa che siano i valori lei che ideali e un mondo senza ideologia
In un mondo cioè in cui
Si è sempre e inevitabilmente terzi perché l'ideologia che soprattutto è venuta meno e quella della dialettica non c'è superamento della contraddizione nella storia del mondo postmoderno la contraddizione che esiste ogni volta e l'unica soluzione modesta mediocre fosse perfino un po'orribile
Che ci tocca a noi
Figli
Assolutamente in eguali la Regione Massimo Teodori non esistono i crediti Pannunzio
Perché è Pannunzio ha dissipato come la sua generazione ha fatto
Tutta l'eredità che aveva ricevuto del sogno della modernità e la consumata fino in fondo
Ma non richiesta solo la nostalgia la malinconia e la certezza che per noi le contraddizioni non hanno soluzione nella rivoluzione farlo non solo nel compromesso grazie
Grazie Cesare De Michelis Giovanni Russo
Nell'Aiello
Ha dato un panorama efficace e completo di Mario Pannunzio come intellettuale il giornalista e di quello che il mondo ha rappresentato nella cultura nel giornalismo italiano
Il suo documentario
Che noi molti di noi hanno avuto la possibilità di
Vedere ha fatto rivivere i personaggi le voci l'atmosfera del mondo
Che io ho frequentato dalla sua fondazione nel mille novecentoquarantanove fino al mille novecentosessantasei quando ha dovuto terminare la paura pubblicazione
Vorrei portare perciò una testimonianza diretta
Di come Pannunzio svolgeva il suo lavoro come era riuscito a raccogliere intorno al settimanale intellettuali non organici impegnati in una battaglia civile e culturale
Che doveva durare quasi diciotto anni ed è un attimo al suo erede si viveva nella relazione
Era tutto il contrario del giornalista così come viene comunemente considerato
Eppure era un giornalista vero il migliore che abbia conosciuto
Aveva una grande sensibilità per la notizia fiducia nella forza della verità
Rispetto per le idee degli altri anche se diverse dalle sue purché non fossero negativi si di quel fondamentale principio a cui aveva votato la vita
Il principio della libertà
Arrivava in relazione alla mattina sul tardi dopo aver letto i quotidiani
Il vero lavoro cominciava nel pomeriggio verso le sedici con l'aiuto della segretaria avvisiamo un'auto Pannunzio preparava le pagine e misurava invertire scritti degli articolo da pubblicare
Aiutato e talvolta e questo compito affrettava soprattutto ad Ennio Flaiano redattore capo nei primi quattro anni con uno spago che corrispondeva alla lunghezza delle Colonne
Superata la quale l'articolo andava fegato
Era simile al lavoro di un artigiano al quale dava il suo contributo detto Ennio Flaiano aveva un rapporto particolare la ricordarlo dura Massari con i fotografi
Io ricordo quando esse arrivavano gli portavano il pacco per delle delle foto
Perché gli potesse conviene la prima scelta Pannuti o si soffermava in poltrona passando in rassegna le foto con la stessa attenzione con la quale diceva gli articoli
E si deve all'Hui e anche a Faiano se la fotografia per la prima volta assunte un ruolo autonomo si riscatto da quella di ancella dell'articolo ebbe la dignità e funzione di un racconto o di un'inchiesta
Parlo della delibera ma poi nella sua stanza per leggere gli articoli e studiare i temi dei taccuini
In pezzi anonimi di seconda pagina che erano scritti da alcuni collaboratori
Ed è l'articolo di fondo unico momento il suo segreto infimo talvolta ho riservato a colloqui con personaggi della politica o con i vostri territori più illustre
Veniva nello stanzone Livia Campo Marzio
Parole alle sale dal lucido parcheggi e via Colonna Antonina per consegnare i testi che aveva letto alla Segretario parlarne con gli odori e per immaginare sul mera BO posto su un cavalletto simile a quello di un pittore
Aiello e anche De Michelis hanno ricordato suo padre comunista
Vorrei raccontare un piccolo episodio comprai su una bancarella il libro che suo padre aveva scritto e che raccontava
Il perire dove lui aveva trascorso a Mosca
M bis tornai col libro al mondo è glielo free Pannunzio mi guardò e mi disse tienilo Porretto
Era resto rossa che presenta anche delle polemiche causate da caso Piccardi frequentava ogni pomeriggio il mondo
Stava seduto alla scrivania dove preparava gli articoli o finiva di rileggervi
Accompagnandoli sembra e con schizzi di pupazzetti che siccome al Senato scherzosamente mostrano
Entrando Alfredo meglio finiva di scrivere didascalia delle foto e spesso Pannunzio doveva sollecitarlo per poter chiudere le pagine
Maccari come
Ho visto ricordare da Giulia
Nella
Filmato di Aiello creava su un tavolo nel salone centrale sulle vignette studiando se sulla porta comparisse la amicorivale al miglioramento Bartoli con le caricature per la pagina letteraria
Talvolta Maccari quando non era soddisfatto buttava i fogli sul pavimento
Eccetera sempre qualcuno pronto a raccogliere tra questi c'ero io
Ho sempre considerato un miracolo come poi in Consiglio riuscisse
A far tutto e i redattori Alfredo mezzo Daniela Ruffini dura Massari che fin dal primo numero comincio a scrivere all'invitato
è lo stesso Flaiano tese a portarla per fare il pezzo di critica cinematografica riuscissero a lavorare mentre collaboratore visitatori senza curarsi del loro lavoro chiacchieravano
Però puntualmente alle nove il fuori sacco da inviare in tipografia con le pagine per la composizione era pronto
Andare ogni sera al mondo soprattutto in quei primi anni eccitanti è stata anche il modo di entrare sempre più intimamente nel scelto della cultura letteraria giornalistica e polizia
I collaboratori amavano portare personalmente gli articoli non solo per sentire
Il giudizio di Pannunzio che leggeva subito ciò che più gli interessava ma anche perché il rapporto con il mondo è stato sempre un contatto diretto non professionale al tecnico ma ideale un vero incontro
Di quelle serate tale di immagine si affollano la mente insieme collego delle battute spiritose che si cambiavano Maccari forte Flaiano
O delle polemiche che si alternavano magari
Per una formazione arrischiata di Paolo Paolini o per una provocazione di medio gran Bastian contrario
Alla lettura degli articoli per esempio sulla film Nicolangelo quella di Pruzzo sulla politica di San Gregorio o sulla generalità strategica abbia membri le rispetto Anna Borioni
Uno dei protagonisti di quel periodo fu Pavolini
Allorché si vive dopo la sconfitta elettorale subita nell'elezione del mille novecentocinquantasei dall'appena fondato Partito Radicale l'articolo di fondo da Strizzolo rimasto c'è il verbale un Paese
Il Martucci
La scrivania di meglio
Era zeppa di caffè le più diverse disordinate Pileggi articoli da leggere da tagliare afferma difficilissima solo dall'Udinese è schizzata servizi tra nord e al vero in maniera implacabile ma perfetta
Ho sempre sentito vide da medio dell'articolo il figlio di terra poche righe dal torneo dallo stile che hanno F meritano vale la pena di proseguire nella respingo nella lettura
Il che era confermato da Pannunzio della Flaiano autore gli ascolti didascalie allusive fremente di humour
Come Versilia in viale per i tempi di grande oltre che li colonnine sul cinema la verità è che questo è uno dei tanti modi riaffermare da parte degli operatori del mondo
Che la bontà
Dei fessi deve essere visibile già dalla scrittura quasi a prima vista da spendere poi ebbi modo di constatare con quanto scrupolo vigore rispetto e se venissero lette da tutti i relatori
Ogni
Sera aveva il suo colore predominante ma ci sono state le sedi in cui il tono poteva
Notare li ora in ora lo sfondo era quello che per certi avversari
I fascisti i monarchici la destra codina o i laici convertita al per ricavi ferma i preti faccendieri
Gli aristocratici
Il maneggioni politici i comunisti quelli più toccati nella carne viva dalle inchieste verrà e quindi del mondo era l'aspetto più appariscente del gruppo
Per cui userei il titolo di un libro di Elena Croce snobismo
Liberale
Il colore delle serate poteva essere
Variava poteva essere prevalentemente letterario se capitava Alberto Moravia con aria corrucciato Vittorini di passaggio a Roma da Milano
E se appollaiano in un angolo con meglio sì chiedersi ragusano come lui o Comisso che arrivava sempre con il Consiglio dei suoi veneti fedeli
Anzi ho letti con l'occhio cellule o illuminati bontà Cassola allora autore fecondo di colonnine
Nella gliela ci tanto i nomi vincolare di molti dei protagonisti
C'era Giancarlo Fusco provocatorie rutilante Enrica Manuel livelli c'è un viaggio lontane poi da Giorgio Bassani a Paolo Milano e poi c'erano
Paolo Chevy Carlo Antoni Arturo Carlo Jemolo dove c'è poca Raf soggiorno programmata
E capitava anche gli assi verranno dialoghi non privi dell'umore di vecchia società del sud strappando il gentile Vittorio De Caprariis divenuto uno dei principali editore vissuto nel mondo
Cacceranno un poi citavo recitare Giorgio Vigolo Corrado Alvaro Nicola Chiaromonte archivio Riccio che è successa Ennio Flaiano nera celtica cinematografica che tenne fino all'ultimo numero
Alcune sere si potevano passare a conversare con Mario Ferrara far conto nello stesso tempo umanissimo con Achille battaglia dei problemi civico giuridici non c'è impresa italiano con Antonio
Calvi di politica estera
Comparivano di frequente Ugo Stille
Quando arrivava da miglior
Chamber passava al mondo Arrigo Benedetti rilettura loro europeo con Nicola del figlio Augusto Guerriero Giovanni Spadolini che pubblicò i suoi primi saggi sui rapporti tra cattolici e laici
E naturalmente come è stato detto tra i protagonisti di quelle Ferrante c'erano nel genere scaltra Alberto ronde
E Antonio Cederna che fu antesignano nella difesa ambientale nella tutela nella famosa battaglia di Cederna di battaglia di
Di Cederna per la salvezza della via Appia
A proposito Cederna vorrei ricordarcelo piccolo episodio perché dando dei Pannunzio sosteneva che bisognava scrivere come Flaubert Lorin che era morto impegnato otto bravo
Pensava che non dovessero essere tagliarti allora perché Flaubert non si taglia invece dato che scriveva spesso molto lunghissimi affini voli
Questi
Taglio avveniva anche per i suoi
è Flaiano per consolarlo gli diceva
Guarda che Italia migliore non affidarsi coro dipende da chi li fa e chi li fa era Flaiani
Comune nuovamente l'intenzione della vita politica
Il flusso degli scrittori dei crisi degli storici regionali si era sommerso da quello dei politici da Mario Paggi all'euro all'anno e Nicolò Carandini leone Cattani fino a Ugo la Malfa
E a tanti altri ex azionisti repubblicani liberali finisce a radicale socialisti a secondo che proseguendo la stessa battaglia ideale nuove alleanze se andassero formarle altresì visto all'estero intorno al mondo
Quando Ernesto Rossi finito di correggere qualcuna delle sue requisitorie di scandalo sia
Compare con il bando il valore con Franco Libonati e stanco uno degli amici più cari è uno dei protagonisti poi della vita del mondo
E altri amici anziane giovane Eugenio Scalfari si elaboravano quei convegni degli amici nel mondo in cui è stato parlato giustamente come degli UFO delle attività più importante negli ultimi anni nel mondo
L'amicizia che si creava al mondo non concedeva spazio
Alla condiscendenza o all'accomodamento si principi reale così è accaduto
Che semmai fare il Marvel realizzata ogni sera nelle stanze del mondo nell'incontro di letterati giornalisti Artissima uomini politici
Quella concezione dell'unità dell'intellettuale unità morale e si rifletteva nelle sue pagine dei racconti all'articolo politico come diceva Nicola chiaro mondo
Un intellettuale non rappresenta nulla cioè non mantiene a qualunque costo il principio stesso dell'individualità il rifiuto delle menzogne utili il diritto al dubbio e alla crescita
Il mondo restando quindi l'unico grande vedo il circolo di idee e di vita politica e letteraria che ha avuto l'Italia dal dopoguerra
Tutti questi momenti in cui ho accennato sono stati momenti Rialto impegno civile
Tutti coloro che avevano amore per la libertà la democrazia e disinteresse personale ANDI anche chi si è allontanato
Per differenti e successivi hanno creato l'aria che si respirava nella relazione del mondo
Molte grazie naturalmente a tutti coloro che hanno parlato le loro belle relazioni è stato un periplo di
Di Pannunzio inutile sarebbe cercare di riassumerle mi limiterò a dire accese le De Michelis
Che il suo elogio del terzisti uno sempre che fosse un elogio è stato apprezzato
E adesso passiamo alla seduta conclusiva la seduta conclusiva sarà coordinata da Romagna alla noia
Che dovrebbe prendere questo posto vi saranno con lui Giuseppe Galasso Giulio Anselmi
E Ferruccio De Bortoli
Da
L'orario
Cantano vittoria
Sarà
Va bene
Buonasera
Buona sera a tutti
Buonasera a tutti allora qui devo confessare
Una sottile ansia che mi pervade da stamattina presa essere presentato qui come l'attuale direttore del mondo
Dopo tutto quello che ho sentito dire da stamattina su su Pannunzio evidentemente mi mi mi mi crea un po'di ansia perché un gigante del giornalismo del pensiero politico
Che è stato descritto e che come dire dirigeva questo giornale quando io ancora non era una
Do evidentemente mi fa sentire
Molto piccolo di fronte a all'opera all'opera di questo maestro del giornalismo
Io non mi voglio iscrivere evidentemente tra gli eredi di Pannunzio perché
Al di là
Di sedere su quella poltrona come peraltro Giulio Anselmi che è stato mio direttore all'Ansa che è stato anche Luigi
Direttore del mondo è ovvio che il mondo inteso come chi Aneta è completamente cambiato rispetto a quei tempi
è cambiato il giornalismo è cambiato il giornale che dirigo che oggi è molto più focalizzato sull'economia la finanza anche se segue ovviamente
La politica economica però quello che posso dire che appena arrivato al mondo ho ripristinato la testata che era di Pannunzio perché
Voleva essere anche quello un simbolo di quello che io ritengo
Essere la missione di questo giornale e per quanto piccolo possa essere il mondo rispetto al al grande Mondo di Pannunzio
Quello che io intendo fare sto facendo almeno spero in questi tre anni e proprio di mantenere l'autorevolezza di quella testata perché in un mondo come quello di oggi dove appunto il giornalismo
è particolarmente gridato ritengo che fare il giornale in un certo modo può essere ancora utile e si scrive in quella in quella tradizione allora
Abbiamo parlato fino a stamattina del Pannunzio protagonista della vita politica di questo Paese
Quello che vorremmo cercare di fare in questa
Chiacchierata finale è un pochino calare quel quell'esperienza forse un po'più vista da vicino
Nel mondo di oggi nel senso della politica e di quello che succede oggi del giornalismo la fortuna di avere
Vicino a me due direttori e quali sono legato uno perché Anselmi è stato mio direttore mio predecessore l'altro perché
Con Ferruccio De Bortoli direttore del Corriere la sera il mondo è profondamente legato visto che
Usciamo insieme facciamo fatte della stessa famiglia RCS al professor Galasso
Volevo chiedere di darci una mano per
Calare diciamo questo il tema di Pannunzio come l'abbiamo descritto finora
In né niente nell'epoca moderna nell'epoca di oggi giorno e poi con
Le sue provocazioni e e quelle che potrà aggiungere io magari ne parliamo poi insieme ai direttori grazie professore
Grazie io tema di poter allarmava appena qualche ditta forse qualche mezzo ditta non sia COD non si attenda la mano e ne
Prenderei anch'io la
L'avvio dall'affermazione di Teodori
Pannunzio non ama eredi riaffermazione che condividerei ma chiedendomi non ARD soltanto perché profondamente mutato il quadro politico
Della prima metà
Dalla prima metà degli a Old all'inizio degli anni sessanta in poi
Questo mutamento fu a mio avviso alla vera fondamentale ragione per cui egli si persuasa di chiudere il mondo
Che era stata la sua appunto geniale creazione e col quale aveva riscosso tanto successo perché
Il successo delle tirature dei ricavi non fu quello voluto in ultimo
Però il successo editoriale il successo di opinione invece c'era stata è fortissimo tanto da segnare
Una tradizione
E i io credo però che proprio il mutamento del clima politico da lui profondamente avvertita nella
Diciamo già all'inizio già col costituirsi dell'atmosfera non ancora del primo Governo di centrosinistra
Fosse la vera ragione per cui lui si decidesse a chiudere il monta anche se le ragioni economiche
Contavano moltissime che ho avuto occasione di collaborare assiduamente al mondo specialmente negli ultimi due anni
E ricordo
In qualcuno degli ultimi colloquio avuto con lui che la ragione Daloui esibite era proprio quello che la tiratura si è
Si era di molto contratta
Si era ridotta a prima lamenta poi a un terzo di quella del
Momento di apice diciamo che la storia
De il Giornale ma nonostante questa
Indiscutibile ragione di validità di una decisione di chiudere o aprire o anche un po'di aprire un giornale giocasse la ragione politica del mutamento a farlo decidere
Faccio io mi spingerei fino a dire
Che il Pannunzio degli anni sessantacinque sessantasei cioè degli ultimi due anni del mondo
Si sentiva già fuori del tempo
Non so se a questo si lega non si legasse anche una profonda crisi esistenziale magari dissimulata allungasse stesso e
La storia impietosa perché gioca sul fatto conosciuto il fatto che due anni dopo il dieci morisse mi fa accentua de diciamo questo dubbio
Circa qualcosa di esistenziale che si accoppia assai molto esibito motivo della contrazione del successo commerciale del giornale
E al più sostanziale credo motivo del sentirsi spaesato in un mondo che avvertivo ormai in un cambiamento molto più veloce ma anche molto diverso la quello che gli aveva
Auspicato
Nella stagione AUREA del mondo Pannunzio aveva propugnato l'impianto in Italia di una grande liberal democrazia moderna come tutti sappiamo
Presupposte condizione Perosin Baldini
Perché lo schema vinta non si erano scambiati facilmente traducibile in termini istituzionali diciamo così
Ma tuttavia questa
Grande liberal democrazia moderna era per lui il presupposto è la condizione di una più geniale modernizzazione del Paese queste bisogna sempre ricordarlo lo schema
Istituzionale della liberal democrazia
Era diciamo portatore di affetti che si dovevano concretare in questa modernizzazione generale del Paese
Che tirasse l'Italia definitivamente fuori
Da quella arretratezza
Il cui superamento era stata all'ideale l'obiettivo degli uomini del Risorgimento e io accentuerei questo motivo dell'analisi storica che
Pannunzio in generale il gruppo del mondo faceva dei problemi dell'Italia considerando che l'Italia se è stato un grande Paese grande Paese del Rinascimento aveva avuto alcolisti posto nasce mentale
Si era riavviato ammette aveva iniziato una faticosa rincorsa all'Europa
Questa rincorsa all'Europa aveva assegnata una tappa decisivo col Risorgimento e con successo del risarcimento ma anche
Il Risorgimento aveva procurato a una soluzione
Incompleta e per certi aspetti insoddisfacente del problema
Del pieno successo della rincorsa italiano all'Europa a cui il Risorgimento stesso
E io ricordo per esempio
Credo che la mia testimonianza possa valere anche per molti della mia generazione che l'espressione valori del Risorgimento sia una espressione che io ho molto assimilato dalle
Colonne del mondo anche se debbo dire valori del sì ardimento costituisce una nebulosa
Non facilmente
Determinabili lei così come non facilmente determinabile quell'altra nebulosa
Perché però al confronto e molto più intensa che si può riassumere nella parola laicismo quando la si traduce da
Un certo piano in una definizione di carattere politiche addirittura dei movimenti politici io
Ho fatto innumerevoli Voltone Stories un'esperienza che avrete fatto anni che voi cioè di tradurre far capire ad amici stranieri a studiosi stranieri
Che cosa significa un partito laico in Italia e che cosa significano i laici
E così via
Questa
Convinzione ecco questo vorrei metterlo in dubbio questa convinzione liberaldemocratica si era gradualmente fondata in Pannunzio attraverso un processo etico politico e culturale
Che non ha avuto ancora secondo me
Mi scuso se
Appaio troppo sommario a qualcuno non avuta corra secondo me una sufficiente ricostruzione ricostruzione che avrebbe
Una grande importanza perché quella di Pannunzio non lo celebriamo giustamente ai miei oggi dell'universo
Lì siamo un ammiratore
Entusiasti Sissi no novello configuriamo come un eroe ma la sua avventura non fu un'avventura isolate individuale quell'avventura rientrai in un quadro
Esperienziale direbbe un filosofo cattolico dunque non negano
A di tutta la generazione italiana che raggiunse la maturità
Fa agli anni e tra l'inizio degli anni trenta e la fine degli anni Quaranta ecco perché ricostruire più in dettaglio il più articolatamente consistentemente la formazione
Del Pannunzio che si ribellò nella direzione del mondo avrebbe grande importanza per la conoscenza di Pannunzio e Nanni avrebbe addirittura una maggiore per la conoscenza dei suoi coetanei cioè
Ve la buona parte degli italiani degli italiani che vissero quell'esperienza
Debbo aggiungere anche sempre anche a mio avviso nella liberal democrazia degli Pannunzio l'accento batteva molto sul Ribera lei
E poco sul demmo o no scusa ho sbagliato tutto batteva molto sulla libera alle e non altrettanto sul democratico
In ogni caso
Debbo aggiungere a mio parente la sua non era una liberal democrazia onnicomprensiva
La qualifica di unitaria che spesso se una concezione unitaria della liberal democrazia che doveva fasciale forse diverse costituire con essa vada desiderata terza forza
Non era fatta
Una consiste condizioni incondizionata
Al contrario la causa della libertà e tanto più di una libertà democraticamente atteggiata e praticata richiedeva chi si distinguesse
Lei liberaldemocratici anche più evidentemente tali l'autentico villino autentico
Il permanente il contingente
L'essenziale il marginale sia del liberalismo che della democrazia si della liberal democrazia complessivamente considerata
Io direi che piuttosto
Per Pannunzio è notevole che la distinzione questa distinzione da fare nelle caratteristiche nei caratteri fondanti
Della posizione di una idea e di una professione liberaldemocratico
La distinzione non riguardasse soltanto i confini tra uno schieramento è un atto dove la distinzione è facile
Nel suo caso la distinzione fra
La terza forza da costruire i laici e poiché esso i comunisti o
Al contrario all'interno dello stesso schieramento la divisione tra dichiarate sostenuta con uguale decisione
Monopoli Simone antimonopolistica no laicismo e non laicismo occidente e oriente atlantismo o europeismo
E il loro contrario Risorgimento e anti Risorgimento è simile altri antinomie erano punti fermi e in trattabili di quella congrega e soprattutto del suo animatore
Se così
Di quella ideologia se così la si può definire e queste distinzioni valevano ripeto sia verso l'esterno di uno schieramento politico sia all'interno dello stesso schieramento a questi si spiega
Perché nel mondo hanno potuto convivere tante ma anche
Non del tutto pacificamente convivere sotto l'apparente cioè il sotteso all'evidente sostanziale l'indole della pagina
Tipografica
Ma a in realtà con differenziazioni interne anche forti che in molti casi poi trovare nuovamente
Esplicita manifestazione all'esterno e che soprattutto trovano una postuma dichiarazione ed esplicitazione nei sentieri diversi poi che
Gli ex partecipanti componenti collaboratori del mondo hanno seguito negli anni successivo io ho detto l'ideologia del mondo
E l'ho detto perché questi punti fermi erano iscritti
In un
Nel contesto di pensiero molto aperte aperto che intervenne l'esigenza di interrogarsi R. interrogarsi su tutto e in innanzitutto su sé stessi
Quindi era una ideologia spesso sento dire l'ideologia del mondo ma era una ideologia
Propria anche perché mi si facevano tante distinzione all'interno
Definita incerte debbo dire a Cesare De Michelis lui ha detto
Lo cito qui perché attiene a questo punto della ideologia del mondo ha detto ormai sono cadute le ideologia tutti è caduto il comunismo è caduto il fascismo è accaduto non so che aveva è caduto il liberalismo innocenza
Se noi diciamo che il liberalismo è un'ideologia
Siamo fuori del mondo e questo potrebbe essere un peccato veniale ISSI molti ritorno di Giosa fatte nessuna civiltà ove delle imprese
Però è un errore fondamentale ritenere che questa possa essere
Una deduzione
Estraibile dal complesso della vicenda del secolo ventesimo certamente non l'avrebbe estratta Mario tantissimo
E quindi ripeto che era proprio per questa apertura su una fedeltà sostanziava all'idea liberale non all'ideologia liberale o al liberalismo come ideologica
Chi si rendeva possibile la molteplicità delle persone che potevano collaborare a monte vi collaboravano con Aiguale titolo riformando poi il gruppo del mondo
Creando un'espressione forse più intensa
Di significato rispetta alla realtà che era molto più mobile molto più dinamica anche di quanto la nozione di gruppo o Chiesa del mondo non potrebbe
Far pensare
Ma il problema principale di d'Annunzio poteva nascere da questa agitazione diciamo così coda questa promozione culturale una definita forza politica
Questa era la grande aspettative foulard grande aspettativa di Pannunzio che i fatti però
Dismesse perché
Tutti sappiamo l'orticello si è ricordato amo molto anche stamattina partita da Teodori
Non è stato così
Pannunzio si è detto mirava all'idea di una terza forza anzi comunque ad essere terzo dei qualsiasi cosa siete anche questo non lo condivido tanto perché la terzietà
Di Pannunzio aveva una collocazione in un discorso precisa non era una
Il fatto dei
Fare lo spirito di contraddizione per una qualsiasi antinomie no la terzietà a cui egli aspirava
Era la terzietà fra due versioni possibili
Di regimi che si riscontravano nel mondo della sua esperienza
Comunisti da un lato
Liberaldemocratici occidentali da un lato la dà in questo caso singolare dell'Italia che aveva fatto il Risorgimento
Ma non si era abbastanza occidentali intanto non aveva risolto tutti i problemi di Pisa del Risorgimento un avendo il Risorgimento ha conseguito un grandissimo
Successo
E
Dunque costituire una terza forza non per il gusto della terza età ma in Italia specificamente tra il cattolicesimo politico espresso dalla Democrazia Cristiana e la convinta
E io debbo dire per averlo ma credo che tutti quelli che hanno almeno gli animi l'hanno sperimentato
La convinte fideistica opzione Marx comunisti ca del comunismo di allora
Chi non si presta esseri rivestite degli abiti chi oggi per Risso si sono confezionati e si continuano
Ha confezionato
La terza forza tra queste due norme forse doveva relativi realizzare appunto l'ipotesi di quell'autentica liberal democrazia moderna cui in vario modo e con vari accentuazioni si mirava da parte
Del direttore del mondo
Il Partito radicale ha fatto bene Teodori a ricordare che non si chiamava semplicemente il Partito radicale perché queste molto significativo il Partito radicale dei liberali e dei Democratici italiani
Come sono il nome e voluto da Pannunzio un Partito Radicale col berretto friggere della violando evoluzioni
Chi allora oggi a quanto sembra non più
Che allora
Era ancora indiscusso come mito di fondazione
Dell'area liberal democrazia europea non solo di essa
Questo partito molto diverso da quello che poi si è chiamato radicale mostro che l'emblema della terza forza era più congeniale all'opera
Di stimolo e di fare mente di operosa officina ideale e concettuale e programmatica del mondo e degli intellettuali li prescrivono capo anziché alla definizione di un partito
E in ciò l'insuccesso del primo radicalismo può esemplare del resto l'impresa poi non è riuscita a nessuna a tutt'oggi
E sulle ragioni di questo non riuscite
Mi pare
A che ancora oggi
Non si sia riflettuto abbastanza
E ancora oggi per la verità mi sembra sussistere questa
Renitenza occulte
Non percezione della necessità di riflettere abbastanza sul perché non è riuscita non riesce a
A quanto pare non riesce a riusciti e ancora oggi
E oggi che si torna a parlare di terzini come si disse a un certo momento
Nella storia del Partito Socialista Italiano che quanta divisioni frammentazione eccetera e credo che abbia
Un primate europeo storico difficilmente supera
Un road regolamento olimpica prego entrasse
Io non so se tutta questa permetta o non permette di affermare che Annunzio perché Pannunzio abbia avuto non abbia avuto eredi so spero
E saranno certamente come tanti altri che Pannunzio fu soprattutto il suo giornale ha fatto bene Nello Ajello richiamate in primissimo piano questa dimensione
E di questa appunto di questa sua indubbie così cospicua gloria per me un somme vita altamente il sostantivo gloria
E di questa sua indubbie così cospicua gloria e di ciò che essa possa dire oggi e di come oggi ad esse si possa guardare
Dovremmo credo parlare se ho capito bene perché
Io svolgo un compito ma non sono capitati o non sono del tutto sicuro di aver capito bene la traccia del tema è capita spesso a scuola
Capita è cambiato qualche voltura maker bravissima era sempre prima della classe ma qualche volta ma
Allora se ho capito bene di questo dovremmo parlare
Sotto l'egida del direttore del mondo
Con due capitani di lungo corso di molto lungo corso anzi veri e propri ammiraglio ammiraglie dell'attuale flotta giornalistica italiana come sono
Giulio Anselmi Ferruccio
E il quale è il minimo contributo così all'avvio di questa
Discussione o di questa parlata di questa qua chiacchierata frammenti mi permetterei di suggerire due ordini di questioni
Il primo sei un giornalismo politico del tipo del mondo
Dice oggi qualcosa a chi dirige un Giornale fornisce qualche suggestione apre qualche spiraglio
Che cosa insegna o consiglia che cosa sconsiglia
Se non è possibile una rivisitazione si dice così rivisitazione esaminato Walter Fini
Una rivisitazione
Che sia non solo possibile ma anche produttrice di qualche minimo bene l'altro ordine di considerazioni
Si lega anche questa cose che sono già state dette da varie persone
E cioè
Che il mondo non fu solo grande per essere un giornale politico con una certa influenza ed efficacia
Lo fu anche e anzi forse ancora di più e molto di più per la sua tecnica giornalistica
Che apparve allora di grande e innovatrice modernità io credo che storicamente tale la si debba giudicare perché il mondo in cui si inseriti nella produzione giornalistica italiana per tutto
Grafica impaginazione titolazione
Fotografica come giustamente è stato detto
Che ad avviso mio e dei tanti altri riuscire ad essere ad una media di classica
Egli castiga bellezze ed efficace al non comuni non di loro anche lui che fosse tutto perfetti Simo ma la media era veramente altissima e oggi
Pongo questa domanda augurandomi di non venire su subito sepolto
Sotto
La grave Morra dell'informatica e dell'interprete che formano una troppo evidente e e mastodontica differenza tra allora ed oggi
Fatta l'ovvia mobili a Tata nella misura del possibile di questa
Addirittura banale plateale differenza
Ecco
Io
Vorrei porre la domanda
Che cosa tecnicamente dice
Ha chiesto di lì a fare un grande giornale moderno
Quotidiano non quotidiano questo può essere
Lievemente trascura lievemente
Trascurato
Però ecco
E possibile non parlare di RFI
Ma è possibile ancora
Non sono ancora possibile suggestione
Oppure dopo che Pannunzio si trovò a vivere la svolta di un certo tipo di
Giornalismo noi oggi ci troviamo a un'altra svolta
Che mette il giornalismo di oggi non meno di quello di tanti anni fa di Pannunzio
In una difficoltà in una posizione
Non diciamo angosciata
Ma forse un po'angosciosa sì
Grazie
Grazie professor Galasso lei ha svolto perfettamente il tema che le è stato le era stato assegnato quindi promosso tranquillamente ho fatto la mia giornata allora prima ecco di di di passare la parola Giulio Anselmi a Ferruccio De Bortoli faccio io anche due domande ad entrambi in modo che poi gli consentiamo di rispondere alle sue e alle mie
A Giulio Anselmi volevo fare questa domanda Nello Ajello ha concluso la la sua relazione con questa frase che mi ha colpito da direttore di giornale quando Pannunzio dice al suo editore Mazzocchi non mi parli di tirature
E e di vendite ecco tu che oggi presiedi Lanza ma che è il diretto importanti giornali oggigiorno è possibile per un direttore di giornale
Non occuparsi per nulla di tirature di vendite o la difesa del conto economico diciamo è una necessità è una necessità per un direttore di giornale
Perché altrimenti il suo giornale come dire viene meno e quanto ovviamente questo occuparsi del conto economico fu poi influire su determinate scelte
Da parte del direttore
Ferruccio invece al tema volevo fare quest'altra domanda
Stamattina Teodori ha detto che il Mondo di Pannunzio fu
Soprattutto un'impresa politica più che giornalistica e da tutte le cose che sono state dette stamattina è venuto fuori che il Mondo di Pannunzio era un giornale
Militante e politicamente diciamo impegnato anche se
Sempre con grandissimo rispetto dell'avversario pur difendendo fortemente le sue idee
Questo mi ha fatto venire in mente la polemica che hai avuto recentemente con Eugenio Scalfari che peraltro è anche frutto del Mondo di Pannunzio sulla difesa del giornalismo
Anglosassone fatti distinti dalle opinioni anche se impegnato ovviamente civilmente
E poi di un giornalismo invece molto più giornale partito volevo chiederti appunto se
Oggigiorno quel giornale di questi due giornalisti mi possono convivere possono
Destinati uno ad entrare inevitabilmente in conflitto con l'altro
Giulio
La preferenza essenziale è che quando
Il Mondo di Pannunzio era
Un grande giornale i giornali contabile
In quel momento i giornali influenzare vano
Fortissimamente l'opinione pubblica
Erano in grado quindi
Di
Indirizzare in qualche modo la politica
Erano in grado oggi essere una voce della quale non c'erano altre più importanti
Questa la grande differenza di giornali oggi hanno
Come mission principale quella di sopravvivere
Quindi è evidente che la differenza tra le due stagioni assoluta
Annunzio
Poteva immaginare ad avere una certa idea dell'Italia e ce l'aveva
Utilizzare il giornale per realizzare quell'idea dell'Italia
E muoversi con tutta una serie
Di idee
Politiche di politica economica che condizionano grandemente il dibattito in corso
è molto difficile oggi
Per un giornale riuscirà a svolgere
Un ruolo altrettanto importante
Parlo dei giornali in generale naturalmente
Consapevole che all'interno
Del variegato mondo dei quotidiani ce ne sono due o tre
Certamente il Corriere uno di questi
Che emergono per peso ma senza riuscire a sottrarsi essi stessi a questo problema più generale perché
Il problema più generale stato aggravato da una crisi specifica
Che in questi anni stiamo vivendo in maniera assolutamente drammatica
E che non pone solo una questione di ruolo pone addirittura con la questione di recita
Se
Pannunzio aveva la capacità di essere centrale nel dibattito
Politico dei suoi tempi questo è molto più difficile per un giornale di oggi anche perché
I giornali di oggi non ne hanno quel peso
Forse qualitativo
Nel senso che possono interloquire con delle élite certo non quantitativo non lo dite c'era oggi
Sul peso
Imparagonabile che hanno le televisioni e chiare internet rispetto a quello della carta stampata
Ma certamente
E anche la capacità di svolgere questo ruolo che largamente benvenuta meno io non riesco a vedere oggi
Nel giornalismo italiano la capacità di svolgere
Quelle a ruolo che Pannunzio si assunse in parte perché
Pannunzio era prima un politico che un giornalista e quindi
Era naturale che lo facesse mentre
La gran parte dei direttori di giornali oggi non ratto Talita alcuni ambirebbero ancora ruolo di d'Annunzio ma diciamo che la gran parte dei direttori di giornali oggi
Svolgono ed è bene che così sia
La professione di giornalista soltanto me
Hanno una difficoltà vera
Essere portatori di messaggi così forti per il futuro del Paese un po'perché spesso
Non ne sono capaci
è un po'perché l'intera interlocuzione cambiata dato che
Non c'è in Italia una classe dirigente
Capace di immaginare un vero futuro per il Paese e questo evidentemente taglia le gambe a qualsiasi dibattito
Se viceversa parliamo poi
Oggi un ruolo
Diverso dei giornali meno nobile ma vivace meno e possiamo riconoscere che oggi le edicole sono la piazza politica del Paese
Nel senso che ci sono
Dei giornali
Penso per esempio a un notevole successo editoriale come il fatto
Penso
A un giornale come L'Unità
Penso a un giornale come il giornale
Che hanno in qualche modo un ruolo
Nel mille raccontare
E nel condizionare la politica di oggi ma molto spesso questo è un ruolo
Non tanto attento al destino del Paese
Quanto a quello dell'accelerazione del conflitto
Nell'oggi tra diversi protagonisti della politica
Ruolo che sarebbe sembrato improprio imbarazzante inammissibile ad un giornalista come Pannunzio
Attento alle grandi questioni
Attento alle regole
Da non sia vera è stato detto bene innanzitutto
Un giornalista o forse no questo fosse dipende dall'angolo visuale che si seria fossero innanzitutto un politico Forster innanzitutto un giornalista ma
Certamente conosceva il mestiere aveva una visione per certi aspetti moderna
Del mestiere
Fu uno dei primi a far fare del bello giornalismo economico-finanziaria
Quando era un genere non ancora diffuso nei giornali
Molti di voi lo ricorderanno economia e finanza erano le pagine della borsa porci numeretti robette scheletriche
Ecco fu un'idea in parte realizzata da Eugenio Scalfari ma evidentemente veniva dal direttore
Poi la visione dell'uso della fotografia per cui è stato un accertamento è stato detto una visione molto moderna ancora Ferruccio io e altri direttori
Ci siamo dovuti misurare con un salto culturale che nelle nostre redazioni fino a ieri l'altro è stato difficile
Capire che la fotografia in formazione e non un modo di macchiare le pagine dei giornali
Fino a ieri l'altro è un problema che un po'meno si è posto in ricco perché
Lavorando in un settimanale settimanali sono hanno fatto prima la parentela ma insomma
Le fotografie
Fino a ieri l'altro nei quotidiani erano malissimo a mente gestita
Solo da poco c'è l'idea che concorrano insieme ai titoli insieme agli articoli a fare un tutt'uno dell'informazione
Peraltro che era un uomo assolutamente antico e qui rispondo a quello che mi dice ricordo
Un direttore che oggi rispondesse al suo editore va bene tutto ma non mi parli
Di tirature sarebbe da cacciare via immediatamente perché hanno alla fine ne abbiamo anche poi fu costretto a parlarne perché è chiaro che quando uno parte con questa
Tipo di Rieti
Atteggiamento culturale giornali chiude
è evidente che non si può prescindere
Dalle tirature evidente che non si può prescindere dal conto economico è evidente che i giornali
Sono impresa
I giornali di oggi
Faticano un po'
Nell'opera di modernizzazione
Faticano perché
Per molti anni gli editori hanno fallito la politica delle scelte
Credendo che la politica più facile fosse quella del gigantismo
Per cui anziché costruire i giornali
Capaci di scegliere
Hanno costruito
Ma tornate di carta
Confrontandosi e concorrendo sulla quantità
Piuttosto che non sulla qualità
Riempiendo spesso le redazioni di persone inidonee
Concorrendo
Nel fare questo
Ad aggravare la crisi del giornale allo stesso modo gli editori non ne hanno saputo affrontare fino a ieri oggi le cose stanno lentamente cambiando
La rivoluzione informatica
E l'arrivo di internet discorso che faceva il professor Galasso
Delle nostre redazioni intervento è stato fino a ieri l'altro
Un fastidioso peso al quale si destinavano APR trattori più scadente
Solo
Da poco tempo i giornali hanno capito
Che è un modo diverso di declinare l'informazione
Dio non voglia
Rischia addirittura di diventare l'unico ma insomma certamente un modo che sta acquisendo
Un peso assolutamente crescente per il quale però bisogna avere un sufficiente rispetto culturale
Non è detto che chissà lavorare per la carta sia un buon giornalista per internet anzi il più delle volte non è così
Ultimo elemento
Tutti garante distinzione che mi sembra di poter accogliere
Tra il giornalismo come
Pannunzio cerco di farlo
Che il giornalismo come spesso viene fatto
è
Il rigore
Pannunzio era un uomo rigoroso
Riteneva
Di non doversi spaventare
Se le opinioni dominanti erano di tipo diverso
D'altra parte era anche portatore questo lo facilitava
Di un messaggio che si segnalava per la sua tipicità e quindi godeva in qualche modo
Di una zona di libertà in qualche modo riconosciuta
Avendo
Anni dopo
E concerto
Ben diverso prestigio diretto L'Espresso
Mi sono trovato a fare questa esperienza
A chi dirige il Corriere o la stampa o il Messaggero
Non viene riconosciuta una certa Area pregiudiziale di libertà
Che invece viene riconosciuta a chi fa un altro tipo di prodotto per sua natura considerato in qualche modo contro
Allora due parole sull'essere contro io sono fermamente convinto che i giornali
Se vogliamo usare la parola terza in qualcosa se non ingenera equivoci colte lassismo possiamo pure usarla ma
I giornali devono essere altro dato nei confronti di tutti i tipi di potere
Certamente devono essere differenziare attive debbano avere il coraggio di differenziarsi
Non essere corrivi al potere come con estrema frequenza sono
Non essere illusi come con frequenza sono
Però attraversiamo un momento difficile perché
Da parte della politica c'è un atteggiamento di aggressione nei confronti dei giornali
Che a molti precedenti
Ma con toni diversi
Naturale in democrazia
Che chi ha potere
Proprio perché
C'è la convenzione che i giornali
Ed è una convinzione secondo me
Di sopravvalutazione anche ma comunque cioè la convenzione che i giornali siano in grado di orientare l'opinione pubblica
Chi teme ho una opinione pubblica orientata in maniera difforme rispetto i propri interessi
Si regoli intervenendo sui giornali coperta Parrilla poco lavoro per far sì che gli editori possano in qualche modo intervenire sui direttori
Non è una grande novità quando Berlusconi dice non comprato i giornali dice una cosa che è grave in una democrazia
Ma chi aveva già detto D'Alema
Quindi non è una assoluta novità nasca
La novità che io avverto
E che
Con le grandi capacità
Di autonomia che hanno
Persone che dirigono i giornali oggi
Non tutte ma certamente
Per esempio tre portoni
In questo momento nei giornali
Si respira un'aria di malessere preoccupato
Che non è la cosa più
Favorevole
Per il coraggio dei giornalisti categoria che già coraggio né a poco
Grazie Giulio qualsiasi commento sarebbe assolutamente pleonastico da parte mia e quindi passo la parola a Ferruccio
Bene grazie
Buonasera a tutti
Li sentivo già piccolo primati
Partecipare a questa giornata
Mi ricordo di Mario Pannunzio come
Ultimo rappresentanti di questa lunga ideale filiera che voi avete descritto così bene in questi interventi
Questa mattina e di questo pomeriggio
Al termine di questa giornata e mi sento ancora più piccola somma
Però
Trovo che in questa giornata
Sia stata data sostanza a quello che ancora viene richiesto il nostro mestiere
E cioè di essere
Custode interpreti di alcuni valori
E allora qui mi sento ovviamente più piccolo ma
Anche caricato di maggiore responsabilità
Perché purtroppo viviamo una società dove l'istituzione di garanzia si sono non solo indebolite
Ma persino assottigliate
E dove la custodia dei valori che voi ci avete insegnato che i nostri genitori ci hanno insegnato che i nostri padri
Culturali ci hanno trasmesso
è una custodia che diventata ogni giorno sempre più difficile perché spesse volte io ho la netta sensazione questi colori non siano più condivisi dalla maggioranza che i nostri cittadini
E questo mi inquieta mi preoccupa
è vero quello che dice Giulio Anselmi che ormai il ruolo dei quotidiani e residuale perché sono cambiate le abitudini è fortemente cambiata la tecnologia dell'informazione
Primo e vengono che rimangono tra i pochi riferimenti identitari di una comunità cioè se noi oggi vogliamo capire perché stiamo insieme
Perciò aumenti in un momento in cui abbiamo delle sfide sociali
Importanti al di là di quelle contingenti
Va be'occuparmi nell'attualità permanente non di quelle immediata cioè la scorsa ultima di una società multietnica
Multiculturale nella quale i valori democratici convivenza solidarietà di rispetto dell'altro possono essere in qualche modo conservati e valorizzati
Il valore della laicità per esempio penso ma io credo che
I quotidiani e gli organi d'informazione siano caricati di una
Funzione di una missione
Che all'epoca forse
Sì aveva la consapevolezza che fosse assolutamente decisiva specialmente nel dopoguerra in una divisione ideologica tra blocchi come quella che è stata descritta nella relazione di oggi
Ma probabilmente si aveva la netta sensazione che una società che si stava aprendo
Non di una società che si sta chiudendo
E questo è l'angoscia che mi pervade come cittadino non come giornalista come direttori
Mi preoccupa
Anche
Una certa semplificazione intolleranza che c'è anche all'interno del mondo dell'informazione della cultura in generale
Perché
L'insegnamento di Pannunzio e anche insegnamento del mondo di tutti voi e di tutti coloro che hanno partecipato a questa grande
Esperienza è stata anche la capacità
Di far dialogare persone che la pensano in maniera diversa
Falliti allocare
Facendo i punti scriverà sullo stesso giornale
Con una forma di rispetto abbiamo citato ovviamente il fatto che ci fossero ecco c'è Salvemini persone che
Poi nella vita quotidiana si odiavano cordialmente adesso
Io credo che sia anche questa è la funzione di un giornale quello diritti a far dialogare in un tavolo idealmente aperto a tutti
Persone che possono ritrovarsi intorno alcuni valori comuni possono anche dividersi ed è giusto che si dividano insomma ma questo però non vuol dire venir meno
Ad alcuni principi
Perché oggi passa l'idea che colui che è il terzo o che si colloca in una sorta di aree di terzietà è un partito che non si misura
O perlomeno che non ha il coraggio in una sorta di chiamata alle armi chi tirerà che parte sta
Perché l'edificio civile sta bruciando e quindi non possiamo sottile o ci mettiamo chi
Ovviamente non contribuisce a spegnere questo incendi ovviamente a un complice di colui che l'ha applicata
Non siamo in queste condizioni
Non siamo in queste condizioni
Io credo che spesse volte
Coloro che cercano di ragionare senza essere in qualche modo pubblicati dall'idea che si debba fare un regolamento di conti
Immediato sono coloro che cercano di saldo vorrei meglio di altri quei principi e quei valori di cui abbiamo parlato oggi
Che si sforzano di creare delle occasioni di dialogo
Perché poi alla fine anche la fine di quella che qualcuno chiama la guerra civile ci si trova a mettere intorno a un tavolo
E allora io sono preoccupato di che cosa resterà su quel tavolo proposta tradizione la nostra cultura la nostra storia
E forse questo è uno dei compiti che il
Giornalismo
A in questo momento seppure in un ruolo e io sono perfettamente d'accordo con Giulio Anselmi che è assolutamente residuale rispetto a quello che aveva evidentemente in altre epoche o lo aveva recentemente anche quando
Ovviamente giunge temo lavorato insieme
Ecco perché io credo che
Ci debba essere anche tra noi con maggiore rispetto
Io ho assolutamente a dispetto di colore qui spreco di dire rispondere alla tua domanda Enrico di coloro che decidono che a un certo momento si può fare un giornale concettuale è partito in cui tutti scrivono la persona stessa morta sette una scelta come tutti
Credo che
L'insegnamento di Pannunzio sia quello
Che in qualche modo pur facendo una scelta non si criminalizza e non si
Considerato come appartenente automaticamente all'altro schieramento colui che non accetta questo logico concreti magari eccepisce o comunque che ha
Tutta una serie che gruppi purtroppo
Il momento che stiamo vivendo nel nostro Paese un momento caratterizzato da questa radicalizzazione del confronto che si è peraltro trasmessa anche la pubblica opinione serrato trasmessa anche al pubblico opinione
Che spesse volte alla ricerca del carburante del proprio sospetto se non del proprio oggi
Oppure alla ricerca costante e quotidiana anti essere rassicurato sulle proprie paura e sui propri bisogni
Sulle proprie convinzioni
C'è una scarsa disposizione questo dovrebbe preoccupare perché noi abbiamo anche la responsabilità della manutenzione civile del nostro Paese dovrebbe anche preoccuparci perché non c'è una disposizione non al dialogo ma nemmeno l'ascolto
Nemmeno l'ascolto
Cioè guardate anche i confronti che ospitiamo nove sono i confronti che avrebbero fatto inorridire
Annunzio e tutti coloro che hanno collaborato
Al mondo in quella fortunata stagione
Perché guardate che
Presenti i rappresentanti della scena politica ma questo mi stupisce un po'meno mi stupisce anche che molti intellettuali siano stati catturati in questa
Vanno in televisione su giornali semplicemente preoccupanti per come il loro pensiero viene impaginato o viene trasmesso
Dopodiché
Finito questo esercizio si spegne interruttore e qualsiasi cosa può dire quell'altro non interessa
Perché si sa già che cosa dirà
E hanno lei tutto ridotto a slogan
C'è stato una digitalizzazione del discorso politico preoccupante perché io sono
Essendo tutto digitalizzato io cerca in qualche modo il trovare il pacchetto di comunicazione che può
Ducale il vitigno può colpire l'audience
E questa ricerca affannosa le consenso a svilito
La qualità culturale del dibattito e alzato i toni illuso Titone volgari che avrebbero fatto qui uso ancora questo per inorridire
I protagonisti della stagione straordinaria di giornalismo e cultura che è stata descritta
Tal Massimo Teodori da tarda Aiello
In
Con quella bellezza
Di essere parte di un'élite oggi non bisogna più parlare di perché
Una parolaccia assolutamente chi lite che avevano cuore
La
Il proprio Paese che comunque
Comunicavano trasmettevano aveva una grandissima cura del linguaggio
Del
Verifica per le notizie che si pubblicavano e non
Questa
Ansia che abbiamo tutti di comunicare facendo spettacolo
Perché c'è stata la sovrapposizione drammatica tra l'informazione prospettato
Qualche volta caro Giorgio io o la netta sensazione quando mi fanno i complimenti perché mi sono comportato in televisione più come un uomo di spettacolo che per quello che ho detto
E questo mi preoccupa su un po'sì naturalmente accarezza la vanità personale però poi però no oltre
Allora
Volevo sottolineare alcune cose cercando anche di rispondere brevemente quelle che sono state le sollecitazioni del professor Galasso generico Romagna Marco
La tradizione del mondo naturalmente quando vi dicevo mi sento più piccolo ma nello stesso tempo pur più più fortuna e più sfortunato perché
Nel nei vostri racconti ho visto la bellezza di questi tempi che venivano gestiti da Mario Pannunzio i suoi collaboratori noi non siamo più in grado di gestire una sete
Non si applica non siamo più in grado perché
Non solo per
Per il fatto che non ci fossero tecnologie perché immaginate che cosa poteva cambiare nell'esperienza che abbiamo visto descritto in questa bellissima giornata se solo ci fossero state
Le e-mail e se forse ci fosse stato l'accesso continuo a tutti gli strumenti di informazione che sono ovviamente una ricchezza ma che certamente su un assedio mediatico che comunque condiziona anche coloro che devono fare informazione
Pensate io credo che sarebbe interessante fare una piccola giornata della Fondazione del Corriere per capire per capire
Come alcune
Minoranze che si muovono sulla rete che sono spesse volte molto politicizzate molto radicalizzare definiscono un poi anticipando la fattura degli stessi giornalieri stessi telegiornali ad influenzare la fattura stessa
Che se volete un cambiamento
Grammatico del rapporto fra chi fa informazione chi dovrebbe ricevere Langazzi spesse volte noi siamo dei soggetti deboli come giornalisti di un commoventi fondo dell'informazione della Rete che ci condizionato prima
Ti confezionare i nostri giornali i nostri prodotti questo
Una cosa che in qualche modo sarebbe interessante poteva approfondire un giorno con una giornata dedicata soltanto a questo
Sottolineo alcune cose che
Mi sono piaciute perché credo che siano alcuni dei titoli che vanno conservati in questa giornata
La custodia come vi dicevo prima dei valori della laicità che da quello che dei valori occidentali la solidità soprattutto nei principi
Che
Pannunzio a così bene
Diffuso diciamo delle negli anni della migliori della della propria esperienza ma soprattutto una grande attenzione a qualcosa che si sta
Lentamente perdendo del tutto che l'etica della funzione pubblica in questo Paese
Invece è stata descritta bene somma per gli interventi che si sono succeduti in questa giornata
E poi se volete anche la mobilità e il coraggio di una vocazione minoritaria che un po'si è persa
E questo modo credo anche
Indebolendo e in ridendo il dibattito culturale di questo Paese questo se volete un effetto collaterale dello sforzo maggioritario
Per cui
A volte diciamo che questa nobile pulsione culturale viene frustrata dal fatto che non ha cittadinanza politica con un sistema di questo tipo purtuttavia io credo che come diceva stamattina Maccanico oggi noi siamo
Alla
Al passaggio decisivo
Che dovremmo in qualche modo approfondire molto di più se vogliamo veramente diventare una democrazia matura con un sistema bipolare adeguato oppure tornare ad un proporzionalismo che
Ha dato anche delle stagioni positive ma certamente a
Finito e io sono convinto che sia così ha finito per esaltare i difetti del nostro Paese è un problema di coesione che è un problema di governabilità
Io credo che insomma questo è un po'
Il messaggio che ci lascia bisogna avere comunque anche a volte il coraggio di andare controcorrente
Purtroppo non sia più quel coraggio di
Infischiarsene del tutto dell'andamento del conto economico perché poi dopo si viene condannati
Alla morte certa insomma si può fare un'esistenza beve di grande valore di grande nobiltà ma secondo coperti si condannati alla tra l'altro
Per rispondere ancora l'altro domande ricco come tu sai benissimo oggi noi viviamo nella perenne
Controllo di quello che il mercato ci suggerisce al punto che poi ne vediamo fortemente condizionanti
E poi c'è un altro elemento che la pubblicità che
è un elemento molto forte che condiziona ovviamente la stessa vita dei giornali per cui era diventato ancora più difficile mantenere indipendenza qualità
Garantire a tutti i colleghi ma ci stiamo riuscendo e
Cioè resisteremo fino all'ultimo uomo fino all'ultima Donno fino all'ultimo giornalista ma ce la faremo insomma cioè a mantenere in qualche modo questo
Attenzione alla qualità senza farsi condizionare non soltanto dalla
Dalla politica
Ma anche
Tre gli stessi
Poteri economici che stanno dentro per potermi proprietà dei giornali e anche diciamo del potere che ha esercitato indubitabilmente dalla
Va bandoni investitori pubblicitari ovviamente molti ponevano preoccupazioni che e tempi di Pannunzio non molto ma molto
Limitata insomma qui c'è il tema
Degli editori
Che ha affrontato bene Giulio OCSE
Il tema del fatto che spesse volte
Sono stati fatti dei prodotti giornalistici perché cioè dalla pubblicità per farli tenere in vita
Meno rispetto agli anni del mondo e gli anni più fortunati che avete descritto in questa giornata meno il coraggio di andare con concorrente di creare un giornale che manca forse all'inizio non piace per niente al mondo pubblicitario questo ancoraggio dito viale che è venuto meno
Che tu quasi completamente
Oggi iniziative di questo tipo non sarebbero possibili perché dubito che agli sprechi in una logica economica non non non in colpo nessuno per carità
Non ne vedrebbero
La
Convenienza a medio termine
E allora minore coraggio di avere
Idee minoritarie minori possibilità chi
Affrontare vie impervie che il mercato considera impossibile però
Come
Vale per gli imprenditori anche perché i lettori somma le strade bisogna trovassero e qualche volta bisogna essere innovatori nel senso di avere il coraggio di percorrere strade nuove e sconosciute
E questo coraggio un po'noi lo abbiamo in questi anni per tutto
Devo dire che nella giornata di oggi e mi avvio alla conclusione ci sono state moltissime
Suggestioni devo dire che credo che non abbiamo sprecato il nostro tempo io devo
Ringraziare professor Marchetti che ha reso possibile questa questa occasione insomma
Tra le cose che volevo ancora dirvi
Mi sono segnato una frase
Che ha detto
Valerio Zanone quando è intervenuto stamattina che è una frase crociana che la libertà una forzatura sentimento morale
Che mi piacerebbe in qualche modo che venisse ricordata con maggiore frequenza sui nostri giornali
E anche perché
Quando si dice che Pannunzio non eredi ed è giusto che sia così insomma
Però guardate come feconda l'eredità culturale che si è dispersa
Nel territorio come si diverte che fa parte diciamo del
Del sentito non solo delle élites ma che in qualche modo è penetrata anche diciamo nelle viscere nella società cioè quindi eccome se
Pur essendo una
Esperienze e l'Italia che ha riguardato un pezzo importante della classe dirigente italiana nel dopoguerra
Forse gli eredi Massimo che Pannunzio sono molti chi più di quattrino non pensiamo
No
Che sono qui che sono le persone che lei conosca e sono le persone che hanno ancora fiducia nel futuro di questo Paese che credono in qualche modo che sia un diritto cagionare con la loro testa insomma che
Difendo la laicità dello Stato che in qualche modo
Come
è stato scritto poi in
Più occasioni
Che pensano che
I valori costituzionali
Che sono stati lasciati tale generazione dei tanti
A piano ancora un diritto di cittadinanza che valga la pena di pensare che esiste ancora in questo Paese un interesse comune è una missione civile che una comunità può vero
C'è allora da questo il punto di vista io credo che la verità sia importante pesanti eredità culturali
Sentono disperse poi in qualche modo riaffiorano e sono tra le poche ragioni per le quali
Ancora una comunità sta insieme io francamente devo dirvi che qualche volta stento a mettere in fila
Le ragioni per cui questo Paese così
Travolto da malumori da odi sospetti così in volgare unito così ridotto spesse volte ad avere un'immagine internazionale così povere umiliante per tutti noi in questo Paese ancora sta insieme a una coesione sociale fortissima
Nonostante tutto
E quindi probabilmente
Io devo constatare felicemente che quei valori conto disperdendo sia al territorio forse sono stati un po'come dei semi che qualche germoglio annotato grazie
C'erano
Sarebbe una conclusione perfetta per per questa giornata e quindi
Se Giugliano mai cose professore aggiungere
Direi che è il modo migliore per concludere questa giornata ringrazio di nuovo la Fondazione l'Associazione Mario Pannunzio che voi tutti che ci avete ascoltato con tanta pazienza tanto interesse grazie buona sera
Secca
Cioè