Rassegna della stampa estera

Buongiorno riscontrato ridi Radio Radicale mercoledì ventisei agosto questo appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi torniamo ad occuparci delle elezioni presidenziali afgane vedremo innanzitutto i primi risultati
Con il sito internet e dire mondo
Leggero vantaggio per Karzai
Dopo che circa il dieci per cento delle schede sono state scrutinate la sorpresa in qualche modo e che il principale rivale del Presidente uscente l'ex Ministro degli esteri Abdullah Abdullah a quasi pareggiato il quaranta più sei per cento per calzare il trentotto virgola sette per Abdullah vedremo anche un commento dal Times di ieri di Rosemary writer
Chi chiede di non dividere il vento di cambiamento
Dell'Afghanistan possiamo non chiama la democrazia ma non dobbiamo essere cinici queste elezioni sono un passo di tale sulla strada per porre fine alla violenza
Cominciamo ad occuparci anche di altre elezioni quello che ci saranno in Iraq
In gennaio l'Herald Tribune ieri dava questa notizia all'alleanza una nuova alleanza sciita
Schiaccia in qualche modo il Primo Ministro iracheno muri Al Maliki che rifiuta di
Aderire a un nuovo partito questo evidenzia l'inizio di una campagna elettorale molto controversa leggeremo un'analisi anche dal Washington post di dediti Miazzi uso proposito dell'influenza
Iraniana in Iraq che e ha proposto di rendez andremo anche un articolo dal Financial Times
Il one la Calaf l'occidente sta facendo fatica di fronte
Al gioco dell'Iran l'approccio occidentale alla crisi elettorale è stato caratterizzato
Da esitazioni e confusione sin dall'inizio e questo ha delle ripercussioni sui
Negoziati sul nucleare infine ci occuperemo anche del caso Lockerbie
Ieri finalmente intervenuto il premier britannico Gordon Brown che ha parlato di rabbia disgusto
Ma questo non impedisce diversi giornali di criticare proprio Brown e per il suo lungo silenzio dopo il rilascio dell'attentatore
Di Lockerbie tra l'altro fallaccio tantissimo editoriale ieri scriveva che avverrà nei rapporti con la Libia è sì importante ma l'opinione pubblica il diritto di sapere che il suo Governo
Non fa il doppio gioco con Gheddafi è questo dovrebbe valere anche per l'Italia Silvio Berlusconi su questo c'è un'iniziativa dei
Radicali Gordon Brown però delle difficoltà anche per la situazione politica
Internal garze Nieri apriva con una notizia i Tories ampie hanno il loro vantaggio sul
Lei Burri ha proposto di politica interna ci occuperemo anche di Germania perché tra circa un mese
Si vota per le elezioni politiche e Angela Merkel è la sola vincitrice di una non campagna elettorale secondo un'analisi che pubblica oggi
Le Monde ma cominciamo dalle elezioni presidenziali afgane leggero vantaggio per Gaza Karzai secondo i primi risultati del titolo
Del sito internet di le monde il presidente uscente Hamid Karzai e in testa alle elezioni presidenziali in Afghanistan secondo risultati parziali sul dieci per cento delle schede scrutinate annunciato ieri la Commissione elettorale afgana
Carter raccoglierebbe il quaranta virgola sei per cento dei voti mentre il suo principale rivale l'ex Ministro degli esteri Abdullah Abdullah al trentotto virgola sette per cento il che
Di fatto la sorpresa del campo Karzai
Dice comunque di essere certo che la sua vittoria al primo turno quello di Abdullah Abdullah assicura che il suo candidato ampiamente in testa
Non permetteremo che frodi massicce decidano risultato sottolineato nulla poco prima della proclamazione dei risultati parziali pur lanciando un appello alla calma
Le accuse di frode massicce fanno dubitare della credibilità di queste lezioni
E secondo alcune fonti rafforzano l'ipotesi di una soluzione di compromesso tra
Karzai e Abdullah ufficialmente due campi negano che siano in corso
Negoziati ma secondo un diplomatico occidentale citato dalla veste le trattative sono in corso affinché ad un laccetti una sconfitta al primo mi al primo turno in cambio
Del posto che potrebbe essere creato di primo Ministro così
Tra l'altro le monde allora vediamo anche un commento dal Times di ieri di Rosemary dai ter non dividere il vento di cambiamento in Afghanistan possiamo non chiamarla democrazia
Ma non dobbiamo essere cinici queste elezioni sono un passo vitale sulla strada per porre fine
Alla violenza scrive RAI Tre perché in molti sostengono che queste elezioni sono solo uno spettacolo uno show messo in scena per far piacere agli stranieri per prenderli in qualche modo in giro loro investimento militare finanziario
Servirebbe in questo modo rendere sicuro un Paese a costruire un futuro per il suo popolo anziché sull'ad alimentare i signori della guerra di Kabul questa è la presa in giro
Però sveniva iter però non è così queste elezioni come dice tra l'altro anche
Direttore dell'Organizzazione afgana di monitoraggio delle elezioni
Possono non essere una democrazia piena vera ma sono un passaggio vitale sulla strada difficile verso un modo diverso di fare politica che non sia attraverso la violenza
Gli sforzi che i talebani hanno impiegato per terrorizzare
Chi voleva andare a votare lo dimostrano se i talebani non devono essere convinti dell'importanza di questo modo diverso di fare politica per la stabilità dell'Afghanistan
Non dovremmo esserlo nemmeno voi ciò che conta è che queste sono le prime vere elezioni presidenziali e che in un modo del tutto inaspettato si sono trasformati in una vera
Competizione dall'esito incerto writer ricorda che nel due mila e quattro le elezioni
Lezioni di Karzai era stato una sorta d'incoronazione senza candidati seri alternativi che fino a qualche settimana fa tutti si aspettavano una sua riconferma
Invece è cambiata l'atmosfera c'è stata una vera campagna elettorale si è discusso di potere e di politiche e questo ha permesso il principale sfidante di Karzai Abdullah Abdullah di sperare in una vittoria al secondo turno insomma
Nella politica afgana scrive la columnist del Times sta soffiando un vento di cambiamento fresco nuovo e si deve fare in modo
Che questo vento vada fino in fondo faccia il suo corso indipendentemente che la si chiami democrazia o meno così tra l'altro Rosemary writer sul
Times di ieri ci sono altre lezioni in vista in Iraq a gennaio tra l'altro la situazione in Iraq sta degenerando rapidamente c'è stato un attentato che ha provocato più di cento morti il diciannove agosto scorso
La notizia
Che era in primo piano ieri sull'Herald tribune questa alleanza cita schiaccia leader iracheno rifiuto del premier Maliki di aderire a un nuovo partito
Sottolinea l'inizio di una campagna elettorale controversa cos'è successo che i leader politici sciiti iracheni
Si sono riuniti
Lunedì in una sala da ballo di notte la Baghdad e hanno annunciato una nuova alleanza un nuovo nome per un nuovo partito nuovo programma il grande assente
Era il più importante leader politico uscita del Paese il premier Nuri al Maliki la creazione dell'alleanza che include un ex premier un vicepresidente in carica altri ministri passati attuali
Rappresenta
L'avvio di una campagna elettorale che sarà tanto controversa quanto decisivo nel determinare che tipo di paese emergerà dopo ritiro finale delle forze americane
Il rifiuto di ma di chi gli arrivi di aderire a questa alleanza dopo settimane di negoziati intensifica un duro scontro politico sulla leadership della più grande comunità del Paese quella di sciita prima delle elezioni parlamentari
Di gennaio e riflette le fratture politiche era che ne così come i tentativi di Stati Uniti e i grandi influenzare la politica di Baghdad su questo torneremo più avanti
La creazione di un'alleanza città senza l'attuale premier secondo l'Herald Tribune dimostra che Maliki non ancora ottenuto il sostegno dei più importanti blocchi di elettori
Sollevando seri interrogativi sulla sua capacità di conquistare un secondo mandato come premier allo stesso tempo l'assenza di Maliki lascio la nuova alleanza CIDA senza sostegno di un leader che rimane popolare
Anche se la sua autorità comincia a soffrire per l'aumento recente bella violenza così tra l'altro
Le realtà Bibione invece sull'influenza dell'Iran anche e soprattutto su muri Al Maliki
C'era ieri sul Washington post un'analisi c.d. devi Ignazi U.L.S.S. dietro alle stragi di Baghdad
Senza la presenza americana le autorità era che ne sono totalmente vulnerabile alle pressioni iraniane
Spiega Ignazio se nel momento in cui la sicurezza a Baghdad si sta deteriorando c'è una nuova ragione per preoccuparsi capo
Dei servizi di intelligence iracheni servizi addestrati dagli Stati Uniti ha dato le dimissioni dopo lungo scontro con il Primo Ministro Nuri al Maliki privando così il Paese di un leader chiave nella lotta contro il terrorismo settario
Il generale Mohammed lascia uguali Capo dell'intelligence irachena dal due mila e quattro si è dimesso
Ad agosto per quello che ha considerato come il tentativo di Maliki di minare i suoi servizi e di permettere all'ISPI era ignare di operare liberamente
La CIA che ha lavorato in stretto contatto con show anni dalla sua esilio negli anni Novanta speso centinaia di milioni di dollari per addestrare l'Intelligence
Sembra essere stata colta di sorpresa dalla sua partenza le caotiche condizioni in Iraq che hanno portato le sue dimissioni sono illustrate da una serie di eventi recenti ciascuno dei quali suggerisce che senza la presenza degli Stati Uniti
E otto riterrà che ne sono totalmente vulnerabili alle pressioni esterne in particolare dal vicino Iran Ignazio se racconta alcuni di questi eventi una rapina nella
Raffi dai banchi di Baghdad i cui proventi almeno in parte sarebbero finiti in Iran il mandato d'arresto contro centottanta agenti dell'Intelligence si era che era
In quella che appare come una rappresaglia politica da parte di Maliki
O ancora l'attentato del diciannove agosto contro il Ministero degli esteri che ha provocato la morte di più di cento persone attentato in cui le forze di sicurezza del Governo dipendente da Maliki potrebbero aver
Aiutato i terroristi e
Ignazio su secondo
Fonti da lui citate
Intravede la mano la mano iraniana i legami dell'Iran col Maliki prosegue sono tanto stretti che il Primo Ministro uso oneri reali o con l'equipaggio iraniano per i suoi viaggi ufficiali
Ilaria ANIA hanno poi mandato Maliki l'offerta per aiutare il suo partito a conquistare almeno quarantanove seggi nelle elezioni parlamentare di gennaio se Maliki
Farà approverà i cambiamenti del suo Governo che l'Iran vuole mentre la sicurezza va in frantumi Iraq le forze americane rimangono nelle retrovie
Persino nelle aree dove gli operativi di Al Qaeda rimangono potenti come hanno sul gli americani hanno poco controllo i terroristi sunniti che vengono arrestati sono rapidamente rilasciati dall'iracheni in cambio di tangenti da cento mila dollari la domanda
Per Ignazio se se gli americani debbano cercare di restaurare l'ordine la risposta di una fonte dell'intelligence irachena e che sarebbe più saggio starne fuori rimanere al sicuro
Ma quando si chiede a questa fonte a cosa assomiglierà il suo Paese tra cinque anni senza l'aiuto americano la sua risposta è chiara l'Iraq sarà una colonia dell'Iran è così
Devi di Ignazio osso sul Washington post il famoso Time si era invece
Tornava ad occuparsi della crisi politica in Iran e delle sue ripercussioni sulla questione del nucleare con un'analisi di Rula Calaf all'Occidente fatica di fronte al gioco dell'Iran e l'approccio occidentale alla crisi elettorale
è stato caratterizzato da confusione e esitazione sin dall'inizio
E si parte dalle parole del leader supremo iraniano Ali Khamenei la Resistenza ha vinto la spada americana sta perdendo forza giorno dopo giorno ha detto
Il leader supremo dopo un incontro con il siriano Bashar al-Assad che si era recato terranno la scorsa settimana per congratulare ma nuda come diversa per la sua elezione tra virgolette
Per il leader supremo iraniano la visita del Presidente siriano è stato un'opportunità per rivendicare il fatto che nonostante la crisi elettorale
Cioè la più grande minaccia la Repubblica islamica dalla sua fondazione a Teheran si prosegue con il business chiuso al le sue parole erano un avvertimento nessuno si illuda la Repubblica islamica non si sta indebolendo
A causa dei suoi problemi interni in realtà per il famoso Times a Teheran e non è più bisogna essere chiuso al qualsiasi trucco del regime dalla repressione processi contro i riformisti
Non nascondo il fatto che l'Iran è stato profondamente cambiato dalla crisi elettorale quando si
Reprime così brutalmente il proprio popolo del regime perde gran parte della sua legittimità interna
La domanda che riguarda gli occidentali e quanto regime sia diviso e quanto la rivolta possa aver indebolito l'influenza della Repubblica islamica in altre parole come avvantaggiarsi della situazione purtroppo sottolinea Cutino andrà siti
L'approccio occidentale alla crisi elettorale è stato caratterizzato da un
La da confusione e esitazione sin dall'inizio
Perché perché l'indignazione per la repressione è stata accompagnata da un messaggio ambiguo
Il regime ancora un interlocutore accettabile nei negoziati volte a risolvere la disputa nucleare
Alcuni osservatori dell'Iran dicono che la crisi potrebbe portare a una maggiore cooperazione da parte di Teheran con l'Occidente per la necessità di restaurare la legittimità del Governo e questo sarebbe dimostrato
Dal fatto che a gli ispettori internazionali sia stato fatto cessa un reattore che era un Fimit ma per il quotidiano della City non bisogna esagerare queste mosse si tratta di nuovo tentativo iraniano di conquistare tempo sul fronte nucleare
Mentre i suoi leader cercano di mettere ordine in casa per anni l'Iran ha giocato con furbizia al gioco nucleare rifiutando di rispondere positivamente alle richieste internazionali
Ma compiendo gesti che permettesse tra Russia e Cina di bloccare sanzioni serie al Consiglio di sicurezza dell'ONU
Il disastro elettorale ha reso più complicata la capacità occidentali di rispondere alle mosse di Teheran in azione pericolosa perché potrebbe incoraggiare Israele a lanciare un'avventura militare
Imporre subito nuove sanzioni in particolare sull'importazione di benzina rischioso
Più pressioni esterne potrebbero essere controproducenti perché darebbero alterarne una scusa per dare la colpa agli stranieri dei loro problemi interni e realizzerebbero
Il sogno di Khamenei di tornare al business ERSA io più al così l'avete
Rula Calaf sul fanno sciolta INPS di ieri veniamo in Europa ma continuiamo a parlare di
Questi queste Regioni
Questa regione del mondo
Nel Regno Unito continua la polemica sul caso Lockerbie la decisione
Di rilasciare l'uomo che è stato condannato per la strage al
Al
L'attentato contro il volo
Pane Annan Brown sotto tiro era il titolo in prima pagina ieri sul Financial Times e il premier britannico Gordon Brown è finito sotto tiro per non aver criticato né commentato il rilascio dell'attentatore di Lockerbie
Mentre cresce la rabbia negli Stati Uniti per questa per questo rilascio Brown in realtà poi ieri ha parlato ha detto espresso rabbie disgusto per
Per il rilascio ma giustamente lo stesso conosciuta in sempre ieri in un editoriale dal titolo
Il modo in cui l'Occidente abbracciato la Libia suscita sospetti sottolinea
Una cosa e cioè che avere rapporti con la Libia è sì importante ma l'opinione pubblica al diritto di sapere che il suo Governo lo sta facendo il doppio gioco questo vale certamente per Gordon Brown il Governo di Londra vale ancora di più in qualche modo per
Il
Il Governo il Governo italiano il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che andrà
Il
Libia alla fine della settimana
Cirà antiradicali hanno
Hanno avviato una serie di iniziative su questo però per continuare a parlare di Gordon Brown il Guardian ieri apriva con
Un sondaggio sulla sua situazione politica a Londra i Tories ampia non loro vantaggio sul labour il sostegno per Browne al venticinque per cento il più basso livello di sempre
Le speranze del partito laburista di un ritorno in auge alimentato dalla ripresa economica vengono meno dopo questo sondaggio che mostra che conservatori hanno conquistato terreno su questioni politiche chiave diventando la chiara scelta dell'opinione pubblica per formare il prossimo Governo
Nonostante un mese di attacchi politici da parte di Gordon Brown lucrosa azione attori ha ampliato il suo vantaggio portando la sedici punti caso direzioni oggi solo il venticinque per cento degli elettori voterebbe per il labour il livello più basso di sempre
I lavori siano per su due punti conservatori sono stabili al quarantuno per cento i libri Demi liberaldemocratici sono al diciannove per cento così
Tra l'altro il Guardian l'Independent Thierry ci informava tra l'altro che Gordon Brown
Si prepara ad annunciare tagli alla spesa pubblica dopo dopo aver aumentato la spesa per uscire dalla crisi e questo perché propri conservatori stanno facendo campagna su questo l'esplosione del deficit che non piace
Che non piace
Ai britannici ci sono altre elezioni però in vista anche in Europa più ravvicinate rispetto quelle britanniche sono quelle tedesche
Si vota si vota tra
Circa un mese e le mondo oggi pubblica un'analisi dal titolo Angela Merkel sola vincitrice di una non campagna elettorale
I cittadini la Repubblica federale tedesca sono chiamati alle urne il ventisette settembre ma questo grande appuntamento nella vita politica in Germania non suscita molte delle emozioni senza grandi dibattiti di idee né pugnalate tra i due principali candidati
Raramente la battaglia elettorale è stata così noiosa e molle questa strana competizione senza duello è dovuto soprattutto alla composizione dello scacchiere politico attuale in Germania in particolare la grande coalizione tra i cristiano democratici socialdemocratici
Perché denigrare oggi partner di Governo di ieri significherebbe perdere credito agli occhi degli elettori pillola amara per i socialdemocratici sulle spese
Solo Merkel sembra profittare del Bilancio che la grande coalizione
Da settimane i sondaggi raccontano sempre la stessa storia quella della sconfitta annunciata del rivale della cancelliera il capo della diplomazia Franca Walter Steinmeier che accreditato solo del ventuno ventitré per cento dei voti quindici punti dietro i conservatori Merkel invece
Domina sovrana nulla sembra intaccare la sua inossidabile popolarità così scrive le monde naturalmente nelle prossime settimane cercheremo di approfondire queste elezioni tedesche che hanno ripercussioni importanti un po'in tutta Europa ci fermiamo qui però oggi da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale