Mezzogiorno Questione Nazionale. Una critica del presente per una nuova politica di sviluppo

Sergio allora
Allora
Iniziamo iniziamo di lavori di questo dibattito di questo convegno salutiamo Aldo Masullo che sta entrando
Lo salutiamo
Soprattutto come
Presidente delle assise di Palazzo Marigliano del novantuno
Allora io non
O
Svolgo il ruolo di moderatore
Sarò brevissimo svolge una funzione tecnica non dirò veramente quasi nulla le cose che avevo da dire
Le ho scritte sono comparsi oggi su Repubblica mi limito semplicemente a
Dire che siamo qui per comprendere quali sono le ragioni dell'inefficienza delle politiche economiche e sociali
Delle coalizioni progressiste soprattutto a livello locale sia nazionale ma soprattutto a livello locale è
Comprendere quali
Possono essere le nuove politiche di sviluppo per Napoli e la Campania
Cedo quindi immediatamente la parola Riccardo Realfonso che
è un economista noto in dell'Accademia italiana è da pochi mesi e assessore
Alle risorse strategiche del comune di Napoli e sta almeno a parere di di molti
Sicuramente di molte persone che sono qui riunite svolgendo una azione amministrativa nel senso nel segno della discontinuità
Nel segno della trasparenza se dovessimo riassumere non lo slogan
Rigore nel pubblico per la difesa del pubblico
Do la parola Riccardo che Alfonso
Comunque grazie
Dunque negli ultimi venti anni si è fatto di tutto per esorcizzare la questione meridionale
Tra la fine degli anni ottanta i primi anni Novanta con la filiera intervento straordinario una pessima letteratura spingeva ad abolire il Mezzogiorno a depennare cioè il problema dal novero delle emergenze dell'economia e della politica italiana
Successivamente la riforma del Titolo quinto della Costituzione approvata nel due mila uno
Eliminava dalla Carta costituzionale ogni riferimento al Mezzogiorno e negli ultimi anni l'attenzione dei media è venuta concentrandosi sempre più sulla presunta questione settentrionale
Le logiche l'intervento regionali si sono orientate verso un preteso federalismo fiscale che va chiaramente strutturando sì in base agli esclusivi interessi dei gruppi di pressione del nord
Siamo stati insomma sotto lo scacco di una logica politica mio pecche particolaristica una logica che danneggia il sud e con il Sud danneggia la nazione intera perché bisogna rimarcare
Che i destini della nazione e quelli del Mezzogiorno il larga in larga parte coincidono
Questo significa che Mezzogiorno questione nazionale non è semplicemente uno slogan è in primo luogo una evidenza con la quale tempo di tornare a fare i conti
E sono conti amari bisogna dirlo con chiarezza
Il sistema produttivo del Mezzogiorno ha in questi anni perso progressivamente contatto dei ritmi di crescita della capacità produttiva registrati nel Centro-Nord e nelle aree più sviluppate d'Europa
Con il risultato che in Italia la povertà la disoccupazione il lavoro precario e quello vero sono sempre più esclusivo appannaggio del Mezzogiorno
Le statistiche parlano molto chiaro il divario con il Centro-Nord o non solo non cala ma ormai da anni da numerosi anni ha ripreso a crescere
L'andamento del reddito pro capite registra un progressivo allontanamento del Mezzogiorno dal centro nord al punto che né dal due mila al due mila otto il Mezzogiorno è cresciuto in media la metà del Centro-Nord
Ma il divario non si misura solo in base al reddito se guardiamo alla erogazione dei servizi pubblici essenziali
Ho agli indici di salvaguardia ambientale del territorio il sud perde sempre più terreno rispetto al resto del Paese
Rispetto a questi pesanti dati di fondo la grande crisi che si sta battendo sul se sul sistema economico internazionale agisce come una sorta di moltiplicatore dei divari tra le macroregioni
Le aree e i comparti più forti sembrano in grado di porre un qualche argine alla crisi mentre quelle più deboli franano si badi bene che alcuni risultati più allarmanti si registrano proprio dalle nostre parti
Penso all'esplosione della cassa integrazione
Che nella provincia di Napoli ha visto nei primi tre mesi del due mila nove una crescita tendenziale del cento sessantotto per cento con una punta nel comparto meccanico pari al duecento cinquantaquattro per cento
E penso al fatto che la Campania ha chiuso il due mila otto all'ultimo posto tra le Regioni italiane per quanto riguarda il reddito pro capite
Con il più pesante crollo dei ritmi di produzione di beni e servizi
Purtroppo queste osservazioni vanno ulteriormente qualificate in senso negativo
Ricordando che nel Mezzogiorno la congiuntura economica si manifesta sempre con qualche ritardo rispetto al Centro-Nord e ciò
A causa della ridotta integrazione dell'economia meridionale nel sistema degli scambi internazionali insomma teniamo bene a mente che il peggio dalle nostre parti deve ancora venire
Queste considerazioni sullo stato dell'economia meridionale e campana possono sembrare impietose ma io credo che sia indispensabili dirci come stanno davvero le cose senza infingimenti
Credo infatti che sia necessario stendere un primo bilancio sui risultati della stagione di politiche economiche sociali cominciata all'indomani della fine dell'intervento straordinario con la cosiddetta nuova politica per il Mezzogiorno
All'uopo l'IVA per il Mezzogiorno che ha accompagnato la nascita della cosiddetta seconda Repubblica e la stipula del Trattato di Maastricht nei primi anni Novanta
Una nuova politica per il Mezzogiorno che è stata teorizzata da economisti e studiosi di orientamento più o meno progressista il rating ti dal fascio della concorrenza e dalle giurie neoclassiche
Che hanno esortato gli anni scorsi la perfezione dei meccanismi spontanei di riequilibrio del mercato
Una nuova politica per il Mezzogiorno
Che è stata sostenuta ed attuata soprattutto dai Governi nazionali e locali di centrosinistra e che ha avuto ben noti i leader nazionali ed altrettanto noti leader locali sindaci e presidenti di regione
Purtroppo lo dico subito il bilancio della nuova politica per il Mezzogiorno è da ritenersi complessivamente negativo
E ciò perché tutti i vincoli tutte le strozzature allo sviluppo del Sud che erano presenti alla fine degli anni ottanta non sono scomparsi ma anzi si sono persino aggravati
Penso alle principali caratteristiche negative dell'economia meridionale la ridottissima dimensione media dell'impresa il prevalere di un modello di specializzazione produttiva fondato sull'impiego di tecnologie tradizionali e in molti casi superato
La scarsa quantità e qualità delle infrastrutture le difficoltà nell'accesso al credito bancario la diffusione dell'economia irregolare i criminale
Siamo dunque al cospetto di una stagione di politiche per il Mezzogiorno che ha segnato un insuccesso
E credo che questo serva a spiegare non poco anche il deficit di consensi registrato dalle coalizioni di centrosinistra nel Mezzogiorno qui evidentemente il pensiero vale sconfitte elettorali recenti
Rispetto alle quali
Non ci si può certo nascondere dietro un dito o dietro qualche parziale affermazione di bandiera
Permettetemi di sottolineare la necessità
Di assumere piena consapevolezza dell'insuccesso delle politiche economiche sociali per il Mezzogiorno portati avanti in questi anni
Per ripartire con una nuova strategia di sviluppo per il Mezzogiorno e rilanciare le forze progressiste sul piano nazionale prima ancora su quello locale
A Napoli e in Campania è indispensabile ammettere che si è sbagliato e dove si è sbagliato e necessaria una critica del tempo presente per costruire una reale bile credibile chance per il futuro
Proviamo andare più a fondo del ragionamento chiediamoci quali siano stati gli assi portanti delle politiche per il Mezzogiorno sostenuto in questi anni dalle coalizioni progressista
Una prima riflessione credo che dovremmo svolgerla in merito agli affetti dell'apertura dei mercati conseguente alla unificazione monetaria
Negli anni passati su questo aspetto ha prevalso nettamente una posizione ottimistica l'ispirazione neo liberista
Eppure ampiamente sostenuta da forze del quadro progressista una posizione secondo la quale il Mezzogiorno avrebbe dovuto trarre automaticamente vantaggio dall'integrazione con le aree più sviluppate
E ciò perfetto della specializzazione nella produzione e nell'esportazione di beni in cui il Mezzogiorno gode di un vantaggio comparato essenzialmente rappresentato da un minore costo del lavoro
Secondo questo approccio l'unificazione monetaria avrebbe offerto al Mezzogiorno una importante occasione di rilancio proprio perché sarebbe scattata a nostro favore la famosa legge dei vantaggi comparati
Naturalmente affinché ciò accadesse occorreva favorire non solo la libera circolazione dei capitali ma anche la mobilità del lavoro e la flessibilità salariale
Occorrevano dunque politiche di dei regolamentazione del mercato del lavoro
Questi avrebbero infatti assicurato il contenimento dei salari come affetto di una contrazione dei sistemi di protezione dei lavoratori in un contesto caratterizzato da ampia disponibilità di manodopera che disoccupazione
In sostanza secondo questo schema logico complessivo la mobilità dei capitali e la flessibilità del lavoro avrebbero dovuto assicurare ampie delocalizzazioni in entrata nel Mezzogiorno
E un rilancio della capacità di esportazione del sud insomma un vero e proprio volano dello sviluppo meridionale
Purtroppo alla prova dei fatti questi schemi di ragionamento ottimistici e basati sui meccanismi spontanei di aggiustamento del mercato sono risultati illusori
Gli unici effetti concreti effetti negativi si sono registrati nel mercato del lavoro
Dove la deflazione salariale la caduta dei salari e la trappola della precarietà
No la trappola della vita della precarietà per cui a un lavoro precario segue un altro lavoro precario e il contratto a tempo indeterminato resta per tanti un miraggio
Ebbene queste cose hanno spinto ma ripresa in grande scala dei flussi migratori verso il centro nord
La responsabilità le responsabilità delle forze politiche progressiste sono purtroppo grandi ed evidenti
Penso al varo del pacchetto Treu che ha aperto la strada all'involuzione della legge trenta del due mila e tre
E penso a sostegno alla decentralizzazione della contrattazione salariale
Lasciatemi a riguardo sottolineare quanto sia stata dogmatica e irresponsabile da parte di economisti ed esponenti politici una così cieca fiducia verso quei meccanismi di mercato
Al punto che non era a destra ma era tra le file del centrosinistra che fino a petto a poco tempo fa si trovavano i più strenui sostenitori del taglio all'intervento pubblico e dei vincoli del Trattato di Maastricht
Io credo che oggi si possa serenamente affermare che il Mezzogiorno ha pagato un prezzo caro per le politiche di questi anni di apertura del mercato dei capitali di precarizzazione del mercato del lavoro e contrazione dell'intervento pubblico
E di tutto ciò il centrosinistra paga un caro prezzo in termini di consenso soprattutto nel mondo del lavoro
Una ulteriore riflessione dovrebbe poi concerne re le politiche di privatizzazione cui pure le forze progressiste hanno spesso finito per indulgere e gli effetti che queste politiche hanno avuto sul Mezzogiorno
A questo proposito oltretutto bisogna tenere altissima la guardi altissima la guardia perché in questa fase la voglia di preparare una nuova ondata di privatizzazione
Di privatizzazioni al fine di concludere nuovi affari con la giustificazione di fare cassa in tempo di crisi è molto alta e vedrete che tentativi in questa direzione e ve ne saranno fin dal prossimo futuro
Eppure sarebbe utile a domandarsi quale sia stato l'impatto delle privatizzazioni negli anni scorsi in Europa in Italia soprattutto nel Mezzogiorno
Anche qui siamo al cospetto di un tema complesso ma su quale di ormai un'ampia letteratura
Penso ad esempio agli studi sulle privatizzazioni bancarie
Che mostrano come ormai il Mezzogiorno sia l'unica grande area di Europa priva di un suo sistema bancario le ricadute di questi fenomeni sono spesso sottaciute ma in realtà sono gravissime
Io vorrei quindi vita mia sottolineare che il controllo sui flussi di risparmio e investimento privato nel Mezzogiorno e ormai esterno al Mezzogiorno stesso
E vorrei sottolineare quanto si impoverisca un'area quando i flussi di profitti sistematicamente fuoriescono da essa
Specie se vengono meno i guadagni in termini di efficienza
Ed abbattimento dei costi del credito che pure erano stati proposti Cati dà i soldi economisti neo liberisti che tanto sono stati Amati in questi anni anche da esponenti del centrosinistra
Sul piano delle politiche industriali territoriali questi anni si sono caratterizzati dall'impegno delle Regioni nell'implementazione delle politiche di spesa che hanno sostituito l'intervento straordinario
In riferimento e in particolare alla gestione dei fondi europei una gestione nella quale si è consumato un evidente fallimento
Questa nuova stagione di intervento per il Mezzogiorno sia aperta è bene ricordarlo con la retorica che saltava le piccole imprese le tocco oggi tradizionali
Che lo dava i distretti del made in Italy e le tradizioni locali che chiedeva sostegno per le vocazioni dei territori e l'imprenditore l'imprenditorialità diffusa
Elementi questi a cui si accompagnavano un solo la critica a tutte le forme di intervento diretto dello Stato nell'economia ma anche la condanna di qualsiasi strategia di sviluppo unitaria o centralizzata
Una filosofia questa che comprendeva anche la diffidenza verso la grande industria
Ritenuta sempre sistematicamente inevitabilmente inquinante le cui scelte localizzative risultavano generalmente imposte ai territori
Per queste ragioni il modello di intervento che si è progressivamente imposto in Campania e nel Mezzogiorno appuntato sui sistemi di incentivazione dal basso
Sul finanziamento dei progetti imprenditoriali elaborati elaborati da partenariati locali
Purtroppo gli esiti della stagione degli strumenti della programmazione negoziata e delle politiche bottom-up è stata rovinosa rovinosa dal punto di vista dei risultati
Essenzialmente queste politiche hanno finito per dare via a un gigantesco sistema di intermediazione politica
Che genera che ha generato poco sviluppo che ha tenuto in vita un sistema di piccole imprese ormai fuori mercato
Che sostanzialmente erogato finanziamenti a pioggia
Insomma l'impiego dei fondi europei non ha innescato nessun meccanismo di sviluppo endogeno autopsia ma ha finito per fare della nostra Regione un'aria sussidiarietà
I Dassì stizzita quanto mai in passato
è stato così che quella che avrebbe dovuto essere una strategia di politica economica ha finito per degenerare in una maniera strategia del consenso
Se in Campania nel Mezzogiorno vi è una vera questione morale
Che riguarda la politica è proprio questa
Il fatto cioè che i fondi pubblici in particolare i fondi europei non siano serviti a innescare uno sviluppo ma di fatto abbiamo finito solo per alimentare un consenso un mio opere
E talvolta persino da accatto
Insomma le politiche per il Mezzogiorno caldeggiato dal centrosinistra in questi anni pur con distinte o ed eccezioni hanno registrato significativi insuccessi
E oggi a mezzogiorno si trova in una posizione più arretrata rispetto al Centro-Nord rispetto agli anni dell'intervento straordinario
Inoltre corre oggi il rischio di essere preso e lungamente dominato dalle destre cioè da forze politiche sociali la cui testa pensante si situa chiaramente indiscutibilmente al nord
E le cui diramazioni meridionali Kouloud uno spesso con l'economia ultra sommersa in talvolta purtroppo criminale
Insomma l'area la verità e che il fallimentare liberismo di sinistra
Di questi anni verismo di sinistra di questi anni apre oggi la strada a soggetti politici che puntano a fare del sud una terra bruciata e ancor più servile utile solo a caricare i voti a basso costo
In questo quadro risulta particolarmente negativa la realtà della nostra Regione che accanto all'involuzione dell'apparato produttivo ha scontato numerose altre emergenze tabù tra cui quella di rifiuti
Per tutte queste ragioni credo si debba dire con chiarezza che un ciclo politico di politica economica si è concluso
E che sarebbe auspicabile che le forze intellettuali sociali e politica del mondo progressista riescono a far partire un ciclo nuovo
Ogni sterile riproposizione delle vecchie politiche e delle vecchie logiche di questi anni
Non farebbe infatti che aggravare la realtà del sottosviluppo per poi consegnare inevitabilmente le redini e la politica economica e sociale nelle mani delle forze più retrograda
Serve insomma una profonda discontinuità non solo o non tanto un cambiamento di nomenclature bensì una vera discontinuità nell'analisi e nel quadro delle strategie di politica economica e sociale
Ripeto se non ce ne rendiamo conto e se continuiamo a discutere di rilancio solo in termini di coalizioni e intese tra apparati e non sul merito delle cose semplicemente allungheremo l'agonia l'agonia attuale
Occorre cogliere una sfida alta per una politica economica nuova diversa
Per comprendere allora quale sia la direzione lungo la quale muoversi è opportuno rivolgersi alle accurate analisi del cosiddetto nuovo meridionalismo
Mi riferisco è recenti studi
Che in ambito scientifico hanno aggiornato i modelli turistici di sviluppo degli anni Settanta alla luce degli effetti dell'unificazione monetaria e più in generale dei meccanismi di mercato attivati dal quadro macroeconomico definito ammassi
Ebbene questa lettura ormai mostrato per dirla con il premio Nobel due mila otto Krugman ormai mostrato che il Mezzogiorno non è più un caso isolato e che su scala europea sono attivi i processi di mezzo giorni finché azione imponenti
Cioè processi spontanei di crescita del divario tra centri e periferia
E chiaro
Che per contrastare la crescita dei divari regionali occorre contrastare le forze spontanee mercato che vanno proprio verso l'accentramento dei capitali e dello sviluppo serve cioè
Un crescente intervento pubblico
E ciò conduce a ritornare a discutere criticamente i vincoli
Imposti alla spesa pubblica dal Trattato di Maastricht
E a una necessaria riattribuzione di ruoli e risorse alla spesa pubblica per il Mezzogiorno e ciò significa che occorrerà spingere per un superamento della logica attuale del del patto di stabilità interno
Accanto alla questione della quantità della quantità della spesa occorra anche tornare a discutere di qualità della specie
Ed è su questo terreno che una forte discontinuità a livello locale si presenta indispensabile
Ciò significa essenzialmente dismettere la logica delle politiche bottom-up e dei finanziamenti a pioggia per indirizzare i finanziamenti secondo strategie di sviluppo che possano innescare processi di crescita veri
Insomma significa ragionare in termini di programmazione economica e pianificazione territoriale
Al centro di questa azione occorrerebbe collocare le politiche industriali nella consapevolezza che per promuovere uno sviluppo che non sia subalterno e che possa essere autoproduttrici vo occorre una capacità di produrre beni e servizi all'altezza della concorrenza internazionale ciò significa
Che le politiche industriali non possono essere indirizzate che a far compiere al tessuto produttivo meridionale un salto tecnologico in altri termini
Spingere le imprese a crescere nella loro dimensione media
Ad utilizzare tecnologie avanzate e lavoro di qualità
Al tempo stesso occorre difendere le risorse pubbliche e servizi pubblici fondamentali che nell'interesse generale devono restare in mano pubblica
Il punto di partenza qui credo che dovrebbe essere costituito dal servizio idrico integrato
Che dovrebbe essere sottratto dal rischio di una gestione privatistica ed essere affidato a un soggetto interamente il pubblico e quindi a delle aziende speciali
Questa azione non può che svolgersi in un quadro di difesa dei ceti più deboli minacciati dalla crisi
E di rispetto per il territorio nel quadro delle regole ti vittoriani ed urbanistiche che già troppe volte è stato sottoposto a saccheggi
A questo riguardo vorrei parlare chiaro con assoluta franchezza
Da quando sei mesi fa ho assunto l'incarico di assessore al Bilancio e alle risorse strategiche del Comune di Napoli
Ho intrapreso con convinzione persino un po'caparbia una linea di indirizzo politico esattamente fondata sui principi appena enunciati
Ho sostenuto in questo senso una strategia basata sulla massima trasparenza dei bilanci
Sulla individuazione degli sprechi sulla difesa sul bilancio del servizio pubblico e sulla tutela delle fasce più deboli più deboli della popolazione una strategia insomma di rigore nel pubblico per la difesa del pubblico
In effetti qualche passo in avanti in questa direzione e lo abbiamo fatto e di qualche successo possiamo forse anche andar fieri tuttavia
Una vera
E soprattutto vincente discontinuità richiede più massa critica
In questi mesi abbiamo infatti
Anche compreso una cosa un pieno rinnovamento richiede più forza politica e quindi abbiamo a mio modesto avviso richiede più partecipazione sociale
Richiede più democrazia richiede un contatto continuo e più diretto tra i responsabili dell'amministrazione e le forze sane e dite della società
In questo senso io credo che per il prossimo futuro occorrerà prepararsi adeguatamente affinché le forze progressiste
Possono presentarsi all'opinione pubblica in modo convincente sappiano cioè
Cioè suscitare speranze fondate
E chiamare a raccolta energie nuove sulla scorta di un programma nuovo
Di un nuovo e più trasparente più partecipato rapporto con i cittadini di un rapporto che sappia fare tesoro delle difficoltà degli errori delle nefandezze delle norme disillusioni di questi anni
Ecco perché
Io credo che sarebbe molto utile se le forze progressiste le forze vitali e sane di questa città
Intraprende essere un percorso un nuovo un percorso comune e partecipato che conduca a breve termine alla costituzione di un manifesto politico
Un manifesto che invochi ed indichi una chiara precisa linea di discontinuità e di innovazione programmatica
Per il futuro dalla nostra città della nostra Regione del Mezzogiorno
Manifesto è un po'un primo decisivo mattone di un edificio politico un manifesto cattivo o autoreferenziale crea le premesse per un edificio brutto e fragile
Ma le vorremmo un edificio bello solido e soprattutto vorremmo costruirlo insieme per questo credo che possa essere il tempo di chiamare a raccolta
Le energie sane di questa città per lavorare assieme all'apertura di una nuova stagione di partecipazione civile e politica
Partecipare alla costruzione di un manifesto per definire obiettivi condivisi e ben delineati può essere un'operazione di maniera
Oppure al contrario può essere un'opera serissima e tutt'altro che semplice personalmente lo concepisco come un modo diverso
Per
Concepire l'azione politica in una città e in una regione afflitte dall'autoreferenziale referenzialità del potere
E soprattutto ho costruito può costituire un primo modo per stabilire un reale contatto reale contatto
Per costruire canali duraturi di comunicazione un modo per iniziare a misurarsi da vicino per valutarsi e per giudicarci sempre reciprocamente e sempre a viso aperto
Per questo abbiamo bisogno di tante forse di tante competenze abbiamo bisogno di mettere a valore ogni singola esperienza quotidiana
Spero quindi che in tanti
Ci aiuterete all'elaborazione di questo nuovo arresto nella consapevolezza che solo da una chiara critica del presente possa scaturire una concreta speranza per il futuro
Vale a dire una credibile precisa alternativa di politica economica e sociale costruita non astrattamente dall'alto ma su basi democratiche sulla base delle esperienze della partecipazione
Di tutti coloro i quali credono che una politica onesta e rigorosa in questa città e nel Mezzogiorno non sia affatto una chimera
Da anime belle
Ma sia una possibilità concreta sulla quale si può
E si deve scommettere grazie
Allora
Come dire ringrazio Riccardo che Alfonso per questa
Per questo intervento non è mio compito entrare nel merito delle suggestioni di Alfonso nomi neanche
Mia competenza specifica però noto con piacere che finalmente un amministratore pubblico si confronta a viso aperto con la città questo rappresenta comunque il sedime nettamente dal merito delle questioni che poi saranno affrontate negli interventi vi pare
Un importante segnale di discontinuità rispetto alla politica a cui siamo stati abituati negli ultimi anni adesso cambio l'ordine dei lavori perché
Il Sindaco di percolano Nino Daniele purtroppo per un impegno istituzionale fra pochissimo deve andare via e quindi anticipa il suo intervento grazie grazie grazie
Vi chiedo scusa non è mio costume
Intervenire poi andare via purtroppo cogente impegno istituzionale da qui a qualche minuto
Però tenevo moltissimo
Esprimere un'opinione tutti quanti voi sui temi
Su cui siamo stati chiamati a discutere questa sera
Pasquale sarà scelto così scriveva nella sua introduzione al rapporto mille novecentottantanove sull'economia del Mezzogiorno certo questa data particolarmente epoche evocativa e anche perché siamo vent'anni dopo
E credo che però
Diciamo queste osservazioni siano ancora un compito attuale
Diceva Saraceni insomma se la storia recente ha profondamente cambiato in termini economici e tecnici
Della questione meridionale
La sua essenza resta quella indicata dai grandi meridionalisti del passato
Quella cioè di una grande questione etico politica che investe le stessa fondamenta morali
Della società nazionale e dello Stato unità
Sono state queste osservazioni che hanno credo spinto Gerardo Marotta a collocare sta facendo
Punto per questa sua visione nutrita di un profondo senso storico nel solco della grande tradizione meridionalista democratica
Attraversata
Dal filo rosso
Che il problema del Mezzogiorno investa la natura stessa della costruzione dello Stato unità
Questione che appunto non può che intendersi conti contate coglie
Etico politiche essendo ad un tempo in tema di pensiero e di azione
Questo richiamo alla tradizione meridionalista
Coloro che hanno pensato così il tema
Sì ma manifesta pienamente attuale perché
Perché sono partito da questa osservazione
Perché io credo che sia ancora del tutto ha pensato il problema del consolidamento nel Mezzogiorno dello Stato moderno
E che tale consolidamento si debba realizzare attraverso la lotta del diritto e delle istituzioni
Contro gli interessi di quella violenza privata
Che appunto Gerardo Marotta ci ricorda
I grandi
Patrioti nel novantanove individuavano come l'ostacolo da combattere appunto per l'affermazione di moderni istituti giuridici nel Mezzogiorno
Del resto è un tema ricorrente
Insomma
Parla
Basta citare Saverio Nitti anche per Saverio Nitti
La preminenza era quella del tema enti poco politico anche lui scriveva nella riforma sociale problema di Napoli non è dunque soltanto il cono ma soprattutto morale
E dell'ambiente morale impedisce qualsiasi trasformazione economica
La tensione morale chi ha animato il più robusto e penetrante pensiero meridionalista
Non è il sovrappiù sezione di un astratto moralismo alle ragioni dell'economia della crescita della crescita economica dello sviluppo
Rappresenta secondo me invece
Il passaggio cruciale
Verso lo sviluppo moderne e cinque senza di che la modernizzazione come gli anni che stanno alle nostre spalle ci hanno dimostrato
E solo appare
Questo mi sembra
Il Mezzogiorno e ancora imprigionata in una cattiva modernizzazione
La commistione tra fenomeni e mentalità ereditati da un lontano passato
E ideologia e neoliberiste che si sono affermate anche nel corso di questi anni in cui
Interi settori della cultura della politica hanno ceduto interamente
Che quindi è più in altre
Parti del Paese durato sono tornate appunto utili e funzionali a quei ceti della violenza privata sugli interessi generali e alle compenetrazione i perverse dal pubblico il privato
Compenetrazione e che hanno determinate determinano distorsioni macroscopiche dell'utilizzo della spesa pubblica
E che rappresentano ancora il terreno privilegiato
Di coltura dell'est dell'assistenzialismo della corruzione e della criminalità
Un magistrato attendibile e serio ha detto nei giorni trascorsi
Che il nostro territorio interamente dominato dalla camorra
Dovremmo chiederci come ma dunque dovremmo chiederci lo scriviamo come ma
Questo è stato possibile
Potere della criminalità che nonostante le Vittorio riportate che ancora in questo periodo segnano positivamente l'azione di settori della Maggi fratture delle forze dell'ordine fedeli servitori della Repubblica e della democrazia costituzionale comunque si trasforma
Ha riconquistato sparsi è in testa intessuto rapporti ha condizionato e condiziona apparati pubblici e anche parti del sistema politico
Naturalmente mettere l'accento su questi problemi e sulla loro persistenza e sulla loro capacità di influenzare negativamente la prospettiva di un Mezzogiorno comunque in cammino verso più avanzati traguardi
Di civiltà grande non naturalmente non vorrei che fosse archiviato come un internazione al pessimismo
Io credo che ne parliamo di una lotta aperta di un conflitto che permane che ha prodotto e produce avanzamenti e progressi
Ma può anche portare il piegamenti
Ritorni al passato
E quindi da qui dobbiamo partire
Questa mi sembra una scelta concludo chiara comprensibile è un messaggio mobili tante sede facciamo il cuore pulsante di un programma di un impegno
Per chi intende schierarsi
Con decisione ed un certo modo per il Mezzogiorno
Abbiamo bisogno di rigore forni formatore contro cartelli trustee burocrazia corporazioni rendite
Dobbiamo premiare il talento la professionalità per la produttività la generosità verso i beni pubblici la solidarietà
Dobbiamo quindi
Rilanciare del Mezzogiorno e dire che vogliamo riprendere con coraggio quella rivoluzione liberale dell'autogoverno dei la responsabilità del cambio di mentalità degli attori sociali verso l'innovazione e la competitività che sembrano ormai
Fruiti riassorbiti da riproporsi dei vecchi meccanismi delle protezioni clientelari e della spesa pubblica con un consenso senza che produce il consenso senza qualità
Questa è la stessa e non è la sfida
Di un'eventuale
Nuova classe dirigente
Non si può pensare a un nuovo Mezzogiorno a una nuova politica industriale e una più alta capacità competitiva senza venire a capo di bardature corporativistico mafie legali posti di lavoro per evitare il strutture parassitarie cioè di tutta quella complessa trama omertosa
Tesa a promuovere a tutelare una vigna una ragnatela di privilegi soffocanti e ingiusti
Che danneggiano la completa la concorrenza nega l'universalità dei diritti mortificano i talenti scoraggiano i veri imprenditori non imprenditori gli imprenditori e gli investimenti
Concludo con una valutazione politica
Di tutto ha bisogno il Mezzogiorno fuorché di nuovi sudisti
C'è bisogno di una nuova statualità ulteriore più accelerata fase di modernizzazione del sistema pubblico intorno ai temi della legalità e del mercato
Un'iniziativa per il Mezzogiorno se non vuole assumere i toni protestata arie populisti dici oppure riproporci vecchi schemi dell'unanimismo meridionale
Deve tenere fermi questi presupposti
Dobbiamo parlare chiaro anche AIM prese e sindacati nuova politica per il Mezzogiorno si fa con strumenti nuovi e universalistici per sostenere i redditi più bassi e soprattutto i senza reddito
Ma senza rinunciare anzi proprio per questo rendendo più incisivo il rigore
Contro clientele parassitismo gli sprechi
Trasformismi e assistenzialismo vedi sanità e altri settori diciamo
Per da questo punto di vista parlano chiaro
Per cui io non vorrei che si stima risse quella consapevolezza
Che i nemici del Mezzogiorno sono anche e soprattutto perché prima di tutto nel Mezzogiorno
E si ricada in una vecchia sbagliata contrapposizione di tutto il sunto contro tutto il nord
Perché questo è una su uno schema sbagliato perdente il i la lega ha assunto nell'allevare ricordiamo la lega al nord la lega Nord
Si è svuotata negli anni in cui si è presentato il volto di un altro mezzogiorno
Quando ha ripreso forza in vigore un vecchio mezzogiorno ha ripreso vigore anche la lega al nord e l'antica un certo modo di contrapporsi nazisti che a mente al sud
Ecco perché io concludo dicendo se si vuole costruire un nuovo progetto di governo democratico in questo momento c'è bisogno di un'intransigenza civile come quella
Che ci ha insegnato
Riflettendo in questi un mi anni Aldo Masullo intransigenza e nuova politica
Non sono divaricati non c'è qualcuno che deve fare la testimonianza e qualcun altro sporcarsi le mani ma costruire una nuova fase per Napoli e per il Mezzogiorno
Ringraziamo Nino Daniele per questo appassionato di uscito intervento che
Condividiamo
Assolutamente e adesso alcuni interruzione nell'ordine dei lavori perché gli studenti universitari dell'onda ci hanno chiesto di leggere un comunicato
Buonasera a tutto e tutti noi siamo gli studenti dell'onda il movimento studentesco che
Lo scorso autunno se reso protagonista di una stagione
Forte di contestazioni al Dal Moro al Governo Berlusconi
Proprio per questo in questi giorni siamo stati oggetto di una forte ondata di repressione
Credo che tutti stanno seguendo le cronache per televisione quello che è stata la contestazione al G otto di Torino
Trentuno arresti sessanta fermi di questi trentuno arresti sono stati
Arrestati e due studenti dell'Orientale due compagni del movimento dell'Onda
In questi giorni noi stiamo riproducendo un documento abbiamo riprodotto un documento con i nostri docenti siamo stati al rettorato stamattina per chiedere una presa di posizione dall'istituzione accademiche
Documento che chiede l'immediata scarcerazione dei due compagni
Che sonoro colpevoli di essere scesi in piazza contestare questo Governo che sta mettendo in campo leggi repressive adesso passeremo alla lettura di questo documento e con questo documento noi chiediamo l'adesione a tutte le forze intellettuali politiche sociali presenti in questa sala
Al tavolo della Presidenza grazie diciamo
Buona sera
Questo è l'appello pubblico per l'immediata liberazione degli studenti arrestati in questi giorni
Lunedì sei luglio con un'evidente meccanismo di repressione ad orologeria in vista del G otto dell'Aquila sono stati effettuati ventuno arresti in tutta Italia a carico di studenti attivisti per la manifestazione del G otto università tenutosi due mesi fa a Torino
In quell'occasione diecimila universitari parte delle centinaia di migliaia di studenti e precari e con il movimento d'autunno si sono opposti a Italia le controriforme sul diritto all'informazione alla formazione ed è se per i pubblici
Cercano di arrivare alla sede in cui si discuteva del loro futuro per essere fermati dalle cariche dirette della polizia
Tra questi arrestati ci Egidio Giordano un attivista studente precario della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli studi di Napoli L'Orientale
Che lei ha partecipato la notte precedente all'Aquila alla fiaccolata che ha visto migliaia di cittadini aquilani rientrare nel centro storico della città dopo tre mesi dalla morte trecentosette persegue
In occasione del sisma anche ancora una volta tragicamente rilevato la responsabilità della speculazione edilizia in Italia
Martedì sette luglio durante le mobilitazioni di contestazione del G otto dell'Aquila sono stati effettuati trentasei fermi edotto arresti a carico degli studenti che a Roma erano scesi in piazza per opporsi alla giornata di apertura del vertice
In questa occasione un altro studente dell'Università L'Orientale Alessandro Ventura iscritto all'allora specialistica relazioni ed istituzioni dell'Asia e dell'Africa uno dei fondatori della Radio Days De ti dell'Orientale è stato brutalmente fermato e portato in carcere con l'accusa che
Secondo la questura di Roma aveva in tasca un oggetto metallico che se lanciato poteva avere un effetto contundente
In una società democratica il diritto a manifestare è un diritto inalienabile la possibilità di esprimere il proprio dissenso va salvaguardata e ribadita contro ogni tentativo autoritario e repressivo di stato di polizia e di deriva fascista
Il clima di questi ultimi mesi anche in continuità con le terribili azioni repressive ad opera dei vertici della polizia e dello Stato dura anche il G otto di Genova ha visto ripetuti esempi ed episodi di intolleranza di soffocamento di qualsiasi spinta o voce di dissenso
Il provvedimento di giudici di Torino appare dettato in maniera allarmante dal Ministero degli Interni che insieme agli arresti romani optare per una politica di assurda intimidazione ed intollerabile violenza nei confronti di chiunque critichi l'inconcludente vertici del G otto dell'Aquila
Così tanto rimarcato anche dalla stampa internazionale
Non è il caso della repressione colpisca movimento studentesco che quest'anno è stato in prima linea soggetto attivo di una forte mobilitazione le cui parole d'ordine
Hanno identificato la centralità delle politiche culturali ed accademiche nel processo di ripensamento conservatore delle strategie politiche il Governo attuale
Con il fiato con il conseguente disfacimento di ogni diritto pubblico allo studio alla formazione critica ed è se per il Comune e di basi
Al contempo questa repressione un attacco diretto all'intera società civile basti pensare al cosiddetto pacchetto sicurezza che serve più corretto definire pacchetto apartheid quale crescente aggressioni al diritto di sciopero
Facciamo quindi appello a tutte le componenti sociali politiche ed accademica ad esprimere con quanta fermezza e determinazione possibile l'assoluta inaccettabile da di quanto successo negli ultimi giorni la necessità e di costruire un fronte comune di intellettuali studiosi uomini e donne di cultura lavoratori precarietà artisti
Che esprimano la loro dissidenza contro le pratiche attuali di redazione del Comune contro l'avvilimento di ogni spazio sociale di aggregazione contro la dissoluzione di ogni pensiero creativo critico e di opposizione alla morte della cultura e del vivere civile
Solo esprimendo radicale di rifiuto
Di azioni che mettano in stato di stallo la forza ancora esistente di critica e di insofferenza sociale e culturale è possibile sperare che l'attuale clima cambi
E che vengono garantiti i diritti fondamentali all'espressione pubblica e al dissenso sancito dalla Costituzione italiana grazie
Penso che di interpretare il sentire diffuso di poter esprimere a nome della
Assemblea qui riunita la solidarietà agli studenti per questi episodi che ci hanno che ci hanno raccontato adesso
Continuiamo con i lavori devo fare una premessa
Le quattro relazioni previste che sono diventate tre ma
Bianchi ha poi mandato una lettera che leggerò hanno un tempo di dieci minuti interventi che sono stati programmati
Dovrebbero essere contenuti all'interno dei cinque minuti però per poter consentire diciamo a tutti di poter effettivamente prendere la parola anche per poi
Dare consentire a Riccardo Realfonso di fare qualche nota conclusiva se il caso se il tempo ovviamente ce lo permetterà
Allora passo adesso la parola a Rosario Catalano che un economista della Federico II che molti già conoscono perché interventi sui giornali che sono stati molto apprezzati grazie
Grazie Presidente
Condivido
Gran parte da analisi Riccardo Realfonso e
Il mio intervento richiamo richiamerà soltanto alcuni punti su cui mi sembra giusto concentrare l'attenzione
A vent'anni dall'abolizione dell'intervento straordinario il problema del Mezzogiorno si ripresenta in tutta la sua drammaticità non solo come questione di arretratezza economica ma anche come emergenza sociale e politica
Il fallimento del modello di intervento liberista che ha puntato tutto sul mercato assecondando troppo ottimisticamente i presunti benefici della globalizzazione è ormai sotto gli occhi di tutti
L'economia del Mezzogiorno resta strutturalmente periferica e dipendenti e la sua situazione non potrà che essere aggravata dalla crisi in corso
La società meridionale oggi appare abbandonata a se stessi
Minacciata dal cancro della criminalità
E della illegalità diffusa che sembrano condannarla per sempre
Ad un destino di periferia del mondo sviluppato
La retorica
Che ha caratterizzato dibattiti battito sul Mezzogiorno negli ultimi due decenni e la causa di questo abbandono
Si è infatti del tutto ignorato per lo sviluppo economico di una parte del Paese non può svolgersi al di fuori di rapporti di potere
Definiti ma ne
Al contrario
Largamente condizionato e dipendenti
Il modo in cui si è costruito il mercato nazionale in Italia ha riservato al Mezzogiorno un ruolo subalterno
Per regioni del sud hanno tradizionalmente fornito innaturali mercati di sbocco per i prodotti dell'industria settentrionale
Assicurando nel contempo ampio di flussi di manodopera laddove era necessaria
Il meridionalismo del dopoguerra
Aveva pienamente compreso questa realtà di dipendenza imposta dal mercato
E aveva elaborato un modello di sviluppo realistico
Secondo cui nessun processo di crescita economica poteva essere avviato nel Mezzogiorno senza un intervento pubblico di programmazione e distesa
Il mercato
Lasciato a se stesso poteva solo a cui degli squilibri approfondendo maggiormente il divario
Queste tesi che oggi sono considerate superate e arretrate nel dibattito politico italiano sono invece al centro della riflessione economica internazionale
Le tesi proposte dal recente premio Nobel
Rucco manca come ricordava prima
Riccardo di Alfonso sono infatti
Sostanzialmente simili ai temi classici del meridionalismo
Un meccanismo di sviluppo affidato soltanto al libero mercato
Senza correzioni esterne
è destinato ad accrescere i i divari
Tre centri di accumulazione della ricchezza e le periferie
La produzione di servizi e manufatti secondo tale schema tende quindi ad essere sempre più concentrata nelle regioni ricche facilitati soprattutto degli affetti che rendimenti crescenti di scala dirà dandosi nelle aree periferiche
Del resto
Per convincersi di questa tendenza basta osservare la carta degli Stati Uniti
Dove
In tre quattro aree è concentrata la maggior parte dei capitali e della popolazione
Questa tendenza
A concentrare attività produttive popolazione capitali nelle aree
Più ricche si manifesta sempre più marcatamente anche in Europa
Come già sta accadendo in Asia e il Mezzogiorno senza alcun meccanismo di riequilibrio fondato sull'intervento pubblico sarà destinato soprattutto dopo il due mila tredici con la fine dei flussi di fondi europei ad attraversare una nuova fase
Di emigrazione con conseguenze drammatiche sul suo tessuto sociale
Il modello di sviluppo neoliberista
E oggi acriticamente accettato anche dagli economisti più affermati autorevoli che sottovalutano i soldi di risultati a cui è pervenuta la recente letteratura sugli squilibri tra territoriali sulla scia dei lavori di gruppo ma
Tale atteggiamento impedisce alla classe dirigente nazionale e locale di definire una lucida interpretazione delle tendenze di sviluppo dell'economia globale
E può condurre a scelte politiche sbagliate che saranno pagate soprattutto dalle giovani generazioni del Mezzogiorno
Anche le forze progressiste
Che si sono sempre caratterizzate per fare la questione dello sviluppo e della modernizzazione del Mezzogiorno l'asse portante
Di una politica di crescita democratica nazionale
Hanno subito profonde trasformazioni avvicinandosi
Con sempre maggiore convinzione al neoliberismo dominante
La risposta delle forze progressiste all'emergenza di una modernizzazione del Mezzogiorno piuttosto che scaturire da un'analisi corretta dei fenomeni è stata il prodotto di una critica posizione ideologica
In cui il mercato ha sostituito ha sostituito integralmente lo Stato
A questo riformismo
Che possiamo chiamare ideologico
Nell'ultimo decennio si sono ricondotte diverse istanze che nulla hanno a che vedere con una coerente prospettiva riformisti
Ma sono diventate né più né meno che coperture biologiche per nascondere una reale impotenza nell'interpretare i cambiamenti della società e proporre
Risposte adeguate il riformismo nel Mezzogiorno ha così finito per negare se stesso
La visione pragmatica si è trasformata un'astratta panacea rivendicata all'occorrenza per curare ogni male possibile da potente strumento politico si è ridotto ad una semplicistica ideologia del cambiamento
I cui esiti
O sono stati puramente trasformisti ICI o hanno finito per le secondarie interessi reali
Che nulla
Hanno a che vedere con obiettivi di progresso e modernizzazione sociale
Questa accezione ideologica di riformismo è diventata il vero
Dietro cui soprattutto la classe dirigente napoletana ha nascosto in questi ultimi anni le proprie scandalo scandalose incapacità
Il nostro timore
E che la crisi definitiva del riformismo dialogico può avviare
Una nuova fase di trasformismo
In cui in nome dell'obiettivo della conservazione del potere ad ogni costo saranno sacrificati gli ultimi sparsi di democrazia e le ultime opportunità che abbia
Le classi dirigenti meridionali sono state ancora una volta incapaci di farsi carico degli interessi generali e la collettività e sono state nella maggior anzi a dei casi una sorta di borghesia
Compratore sono interessata a controllare i flussi di risorse pubbliche nazionali ed europei
Piuttosto che
A realizzare un effettivo miglioramento della qualità della vita le popolazioni meridionali
I fallimenti del riformismo ideologico sono mai del tutto evidente
E la situazione del Mezzogiorno rischia di aggravarsi ulteriormente con la crisi attuale
è questo il momento di aprire
Un'ampia fase di riflessione e di serio dibattito all'altra le forze democratiche e progressiste al fine di rivedere alcuni paradigmi ideologici
Troppo criticamente accettati
Dice e riprendere il tema della questione penale come leva
Per la trasformazione del Paese e del Mezzogiorno
Perché se il Mezzogiorno è debole
L'intera nazione ne subisce le conseguenze anche quelle opulento Nord nord che ci vede erroneamente come la sua palle al piede
E non sa di quanto ha bisogno del Mezzogiorno per mantenere il suo livello di crisi
Una nuova politica di sviluppo a nostro giudizio deve fondarsi innanzitutto sulla difesa dei beni delle aziende pubbliche
Che costituiscono lo zoccolo duro
Della nostra ricchezza
Su questi assets pubblici oggi troppo facilmente liquidati come fattori inefficienze di spreco può fondarsi una politica di sviluppo e di difesa dell'occupazione proponendo per il Mezzogiorno
Un modello di economia mista in cui il mercato sia utilmente supportato da una solida e coerente programmazione pubblica e da infrastrutture di servizio dico Rosa mente in mano pubblica
Nessun processo di sviluppo delle aree periferiche si è mai costruito senza l'intervento dello Stato
Senza che lo Stato abbia assicurato all'impresa è una facente Rete di servizi e infrastrutture in mano pubblica
Lo stesso sviluppo economico italiano sarebbe stato difficile senza la proprietà pubblica delle risorse energetiche e delle infrastrutture fondamentali e nessuno
Può contestare questo dato storico
è
Invece
Una presunta e mai dimostrata superiorità assoluta di primato su del privato sul pubblico l'unica ricetta proposta e la solita predicate sulla privatizzazione
Oggi di fronte alla prospettiva di un crescente ristagni dei flussi di spesa pubblica nazionali ed europei si fa ancora più forte la tentazione di procedere ad una scellerata politica di precarizzazione e ben di più UDC e di svendita delle aziende pubbliche di servizio con l'unico obiettivo di far quadrare i bilanci ovvero di attirare capitali esterni allo scopo di assecondare chi medici processi di sviluppo
Ma tale politica condannerebbe l'economia del Mezzogiorno ancora una volta alla subalternità piegando di agli interessi dei grandi interessi finanziari
Nella migliore delle ipotesi infatti
I progetti di pratiche di privatizzazioni integrale o parziale favore debbono le società più forti presenti sul mercato
I quei centri decisionali sono al di fuori e la nostra città data la debolezza del nostro tessuto industriale e finanziario e che si otterrebbero le nostre risorse con mentalità colonialista
Delegando le semplicemente verso impieghi per più profittevoli all'esterno del nostro territorio
Nella peggiore delle ipotesi servirebbero a ripulire un po'di denaro sporco della criminalità organizzata favorendo la connivenza tra economia legale e illegale di cui le inchieste della magistratura napoletana hanno dato ampia prova
Siamo quindi convinti che è una
Realistica politica di sviluppo deve andare in tutt'altra direzione deve fondarsi su sul riconoscimento che il Mezzogiorno resta un'area periferica del mercato mondiale
E che
Il suo destino e inevitabilmente segnato
Se non si assegna ancora una volta un ruolo centrale
All'intervento pubblico e alla programmazione
Questo
è l'unico riformismo oggi
Praticabile grazie
Allora ringraziamo Rosario Catalano per la sua relazione
Adesso io leggero un intervento che Luca Bianchi il vicedirettore della Svimez ci ha fatto pervenire scusandosi di non poter essere presente per impegni istituzionali improrogabili sopravvenuti è
Avviso
Guido D'Agostino
Peppe De Cristofaro di prepararsi perché saranno i prossimi due interventi chiedo la cortesia ovviamente di mantenersi nel limite segnalato dei cinque minuti
Luca Bianchi ci scrive sono veramente dispiaciuto di non poter essere presente oggi a questa iniziativa che avevo
Condiviso
Con Riccardo realtà Ponzo sin da quando era stata ideata
Purtroppo impegni sopraggiunti mi impediscono di essere lì ma comunque voglio sintetizzare in poche righe il senso del mio intervento
La relazione di Riccardo di Alfonso offre una lettura pienamente condivisibile delle realtà economica italiana
Il cui elemento distintivo rimane quello di un profondo e persistente dualismo economico
Proprio con riferimento al tema del dualismo economico italiano di analisi condotte dalla Svimez concordano con una vettura che sottolinea anche la sostanziale debolezza delle politiche di sviluppo condotte nell'ultimo trentennio
Non può sfuggire a però dall'analisi dei dati di lungo periodo un giudizio particolarmente severo sull'ultimo decennio
Un decennio che si caratterizzano il Mezzogiorno per risultati in termini di crescita economica di dinamica dei differenziali di occupazione e di trend demografico molto negativi
Sia se confrontati con quelli del resto del Paese sia soprattutto con quelli delle aree deboli dell'Unione europea
Basti pensare che tra il novantasette del due mila sette con la sostanziale stabilità dei nel divario di PIL pro capite è stata resa possibile solo attraverso una perdita
Relativa di popolazione del Mezzogiorno
Ciò abbia già avvenuto per due cause la forte crescita dell'immigrazione dall'estero nelle regioni del Centro-Nord e una ripresa dell'se l'interne quest'ultimo aspetto in particolare costituisce un elemento di particolare criticità in quanto contrariamente al passato
Il Mezzogiorno perde popolazione non più in una fase di boom economico ma al contrario quando oramai è prossimo alla crescita zero
Con l'effetto di ridurre in alcuni anni anche in valore assoluto il numero dei residenti
L'interruzione di una sia pur minima tendenza la convergenza tra aree deboli aree forti costituisce una anomalia nel
Ma non a me europeo e richiede una profonda riflessione sul mancato sostegno delle politiche nazionali allo sviluppo delle aree deboli con una continua evoluzione della spesa in conto capitale anche sul modello
Dip ma anche sul modello di politica regionale
Si tratta di elementi che tendono a rafforzare il giudizio sulla cattiva performances del Mezzogiorno nell'ultimo decennio
E contribuiscono a confermare il giudizio dato su una sostanziale inefficacia macro economica delle politiche di sviluppo e coesione
Ringraziamo per questo intervento Bianchi
E
Guido D'Agostino è pregato di
Intervenire
Intanto ringrazio per
Avere appunto
Anche diciamo dalla l'attenzione
Per invitarmi prima adesso
Diciamo questa cosa brutale di arrestarmi chiamata intervenire io avevo detto posso tranquillamente
Testimoniare il mio interesse è la mia adesione senza
Bisogna intervenire
Di mi sarebbe piaciuto ascoltare
Molto di più in cinque minuti si possono
Sorriso solo un secondo Alberto De Cristoforo che era fuori
Che interviene dopo D'Agostino per primi sopra
Si possono solamente indicare alcune cose quindi non sarà
Evidentemente
Un intervento che potrà toccare
Molti temi ma quelli diciamo un paio di cose che mi sembrano importanti perché anche i sono quelle
Che occorre
Ovviamente più
Acclude
La sensazione credo
Che
Pervade moltissimi moltissimi di noi
La assomiglio a quella di chi
Improvvisamente
O non tanto improvvisamente si ritrova completamente disorientato confuso privo diretti punti di riferimento
Ritengo che
Abbiamo un commesso
Dico scusate abbiamo naturalmente
Mi riferisco soprattutto a me
Abbiamo commesso credo un errore
Uno dei tanti
Nel pensare
Che fosse il senso comune non suscettibile di essere
Rovesciato
Un insieme di pensieri di idee di opzioni di valori di scelte che ci hanno sempre accompagnato e guidato e che noi non abbiamo fatto credo lo sforzo necessaria e sufficiente
A immaginare anche
Che questa cosa sarebbe potuta
Finire in qualche modo
Io
Nonno ma una volta credo di averlo detto a Riccardo Realfonso ovviamente non ho niente da eccepire
Rispetto al suo discorso rispetta ovviamente il sapere
Degli economisti tuttavia
Continuo a pensare
All'economia comune
A un sapere modale
Nel senso che ci mostra dei meccanismi inazione e le sue conseguenze
Mentre penso ad altri saperi
Come quelli che indagano le cause come quelli che si soffermano a specificare
Motivi ragioni di comportamenti
Insomma per dirla in breve io credo che la riflessione
Che si deve accompagnare non è contraddittorio in contrasto con quelle cose che abbiamo ascoltato
Riguardi la cultura e riguardi la politica
Credo che quando si dice quali sono le politiche economiche sono state messe in campo rispetto al Mezzogiorno eccetera a partire da
Si deve porre
Dire con consapevolezza e studiare bene i meccanismi che presiedono
Alvaro e all'applicazione delle politiche esso
Meccanismi culturali e politici
La mia sensazione netta da un po'di tempo a questa parte e che noi siamo stati sconfitti questa volta sempre noi
Dico forze progressiste sinistra
Radicale di sinistra come volete voi il riformismo che è stato tirato in ballo siamo stati sconfitti sul piano
Della egemonia culturale
La cosa che ha detto realtà Fonzo subito la cosa che ha detto Riccardo
Mi spaventa non tanto
Certamente mi spaventano gli effetti di ciò che ci ha fatto vedere proprio sotto gli occhi
Le le terribili conseguenze economiche devastanti mi spaventa il fatto
Che le forze progressiste abbiamo trovato queste politiche e queste conseguenze
Assolutamente lecite normali del tutto come dire plausibili la sconfitta enorme e in termini di egemonia culturale
Che noi abbiamo esercitato
Che non ci siamo resi conto che non era un un regalo elargito hanno in eterno ma che sarebbe finito se non avessimo saputo alimentarla l'egemonia culturale si alimenta
Quando i valori lede le opzioni di una parte
Diventano valori universali condivisi ciò che noi abbiamo
Esattamente fatto per quarant'anni
O per
Ottanta quanti volete voi e che da vent'anni a questa parte
Come è stato ricordato
Non abbiamo più saputo mettere in campo
Vi sembra normale e concludo perché i cinque minuti su un Fini
Vi sembra normale che mentre la caduta del muro nel mille novecentottantanove
Abbiamo praticamente messo al muro tutti quanti noi
Perché è evidente che
Dire che il il liberismo il neoliberismo la globalizzazione sono cose belle buone importanti deriva anche
Dato il senso profondo di sconfitta interiorizzato ha dell'altro mondo dell'altra parte di mondo ma vi sembra normale
Che una crisi economica e finanziaria di queste dimensioni che secondo me vale un milione di volte la caduta del muro di Berlino non produca proprio di violenza l'effetto di mettere nell'angolo
I sostenitori del neoliberismo della globalizzazione
Del mercato del lavoro come sia stato detto della precarietà io ho sentito quindici a dodici tredici anni fa gli esponenti del ceto politico Campa hanno piantato nel bando per la maggiore direi
è finito
Il tempo del posto fisso
Adesso bisogna
Non rassegnarsi adesso bisogna appare apprezzare che non c'è più il posto fisso perché questo susciterà
Energie ci farà diventare tutti quanti più intelligenti più forte più competitivi ecco i risultati sono quelli che ci sono stati raccontati grazie
Ringraziamo D'Agostino De Cristofaro si prepara il professor ma sceglie di ieri
L'ho vista
Grazie davvero molto rapidamente anche perché
Devo dire che condivido senza però molto le cose che ha detto dal Ponzo nell'introduzione
Non è un grazie di aver costruito questo convegno e
Devo dire che lo ringrazio anche di come sta interpretando nel corso di questi mesi il ruolo di assessore al bilancio del Comune di Napoli
Cosa naturalmente complessa e difficile ma che io penso che a quanto sta facendo bene anche
Come diceva poco fa capo cammello per aver interpretato secondo me giustamente la necessità di mettersi profondamente in confronto con
La politica la società civile di questa città e quindi vivere sola non semplicemente una dimensione politica ma in qualche modo
Come un elemento di riflessione condivisa non devo aggiungere molto le cose che sono state dette mi pare di poter dire che l'analisi per fare Alfonso peraltro non da oggi
Trova le conferme in quello che accade nella quotidianità della vita concreta di questa città di questa Regione
Peraltro vorrei dire
Perché forse è stato approfondito poco che dentro la dimensione del generale di sconfitta storiche più gigantesca difficoltà del il giorno l'Italia la Campania si segnala se è possibile come ulteriore elemento negativo la Campania oggi la nostra terra
è una delle zone più povere d'Italia e d'Europa pensate che il novanta per cento delle richieste di domanda di iscrizione all'esercito professionale parte da qui il novanta per cento dell'intera domanda l'esercito Forza Italia come naturalmente per ben sapete
La Regione anche afflitta da molti anni a questa parte da una migrazione intellettuale se possiamo definirla così Carla sostanzialmente privata ante delle sue energie migliori
Mi pare di poter dire che da questo punto di vista ci sono responsabilità generalizzata c'è una responsabilità molto seria di come la politica nazionale perpetrato la questione meridionale
Io credo che bisogna fare
Professor Migliorini si prepari era fuori quando avevo chiamato ad intervenire dopo De Cristofaro
è rientrato ne deriverebbe
Potrà intervenire
Mi pare di poter dire dicevo che c'è una responsabilità molto seria delle politiche nazionali
Che come veniva ricordato gli ultimi quindici anni delle politiche nazionali dei vari Governi che si sono succeduti non hanno saputo mettere il Mezzogiorno al centro dell'iniziativa politica dobbiamo dircelo con franchezza che se questo vale molto per le variazioni dei vari Governi Berlusconi purtroppo vale anche molto per i vari Governi di centrosinistra che si sono susseguiti
Sia il Governo D'Alema
Nel biennio novantotto due mila e uno a buon ultimo anche il Governo Prodi
Sfortunata recente esperienza
In realtà le ricette politiche le ricette economiche che hanno messo in campo sono stati assolutamente deboli
Mi ricordo quando alla fine degli anni Novanta si parlava dei contratti d'area piuttosto che il situazioni di questo genere come possibilità di produrre elementi di sviluppo è evidente che niente di tutto questo è accaduto
E quindi io credo che siccome sono tra quelli che ritiene che sarebbe molto utile visto quello che sta combinando il Governo di centrodestra in questo momento rimette per impieghi un pilota il filo di discussione tra le forze democratiche anche per ricostruire una coalizione democratica da oppure a Berlusconi
Penso che però
Appunto se una coalizione democratica non si ricostruisce innanzitutto a partire
Da un'autocritica seria rispetto agli errori fatti nel corso di tutti questi anni avrà ben poco senso anche un'eventuale nuova vittoria delle forze democratiche in possibili future elezioni
Però penso anche che ci sia un'ulteriore responsabilità che invece riguardano
Riguarda i governi locali riguarda quello che è successo in questa Regione in questa città e anche su questo penso che si debba fare un'autocritica
La faccio io che ho fatto per molti anni il segretario di un partito che è stato Forza di Governo fino in fondo è una regione come la Campania
E vedete da provvedere così
Io credo che nel corso di tutti questi anni c'è una cosa che ha pesato in maniera davvero gigantesca nella incapacità mettere in campo una politica per il Mezzogiorno per la Campania
Se è possibile ha pesato ancora di più dei rifiuti della incapacità governative amministrativa dei disastri che sono successi
Ed è stata esattamente se posso dire così
L'incapacità di costruire un'idea di fondo questo è mancato in campagna nella nostra terra nel corso di tutti questi atti Noè una riflessione seria su cosa poteva essere oggi la nostra Regione
E su cosa deve essere oggi il Mezzogiorno d'Italia diciamoci la verità l'abbiamo fatta male
Abbiamo ritenuto per troppi anni per esempio
Che la Campania e il sud Italia potessero essere semplicemente una sorta di piattaforma logistica forse abbiamo dato troppo per scontati alcuni degli slogan che ci venivano ripetuti un po'ideologicamente anche a livello nazionale
Abbiamo rinunciato a sviluppare per esempio l'idea
Sulla possibilità almeno di ricostruire ed in che modo farlo
Alcuni elementi di politica in lo straniero
Come la nostra
E io credo che purtroppo questo con l'invito che lettura strutturale molto più grave di tante altre priorità
E quindi appunto credo che la difficoltà in cui versiamo nasce esattamente da questo combinato disposto un silenzio assordante della politica nazionale
Fare a sfiorare in qualche caso apertamente addirittura il razzismo ma
Purtroppo un'incapacità
Di costruire UNEP di fondo una dinamica strutturale
Da mettere in campo rispetto a questa crisi con la quale ci insegna
Terza considerazione davvero
Trentacinque secondi anche perché l'ha detto Guido D'Agostino prima di me
E io penso che sia un tema serissimo appunto la sconfitta storica politica soprattutto sul terreno della ricostruzione di un'egemonia culturale
Io pure penso che questo è un tema di fondo nella fase in cui siamo e penso anch'io che probabilmente la vera difficoltà della
Mi fa politica in questo Paese oggi esattamente il dato che misura una distanza siderale rispetto alle istanze popolari
Naturalmente non è facile colmare questo elemento di distanza non è vero che tutto quello che dice il popolo la pubblica opinione
è sempre giusto del sempre bello e anzi molto spesso come minestrone pulsioni
Giacca
Anche in altre zone del Paese denunciano proprio quello che è successo
Nella nostra Perrone possedute questa esattamente la sconfitta su quel terreno
Però mi pare D'Agostino ha ragione nel richiamarci stabilire che se non ripartiamo da questo cioè dalla capacità di costruire un elemento finito appunto culturale e politico sociale di costruzione di un'egemonia
è difficile anche di mettere in campo un pensiero
Per cui è bene
Utilizzare questo convegno di oggi con un primo mattone come una prima pagina di un manifesto politico ma è evidente che riusciamo ad attivare un percorso di massa un percorso sociale intercluso che coinvolge migliaia decine di miliardi donne di uomini
Oppure saremo destinati al fatto che anche una discussione interessante come questa rimane
Inevitabilmente per addetti ai lavori vi ringrazio
Professor Migliorini
Il professor Mazzarella ho visto prima in attacco
In genere molto complicato prendere la parola quando si è così totalmente d'accordo perché
Dichiarata questo accordo non si avrebbe praticamente quasi nulla
Da dire e quindi non posso che intanto segnalare
Questa mia
Significativa condivisione della respirazione di questo
Di questo incontro di quello che seguirà Rocco aggiungerò qualche elemento di costi semmai non dico di disturbo ma di arricchimento proprio perché altrimenti la regola del gioco verrebbe in qualche modo troppo presto scoperta
Prima di arrivare a questo vorrei solamente dire che non è tutto così però
In questa nostra concordia
Meridionalista scontata
Riccardo Realfonso ci ha fatto grazie lo ringraziamo
Delle grande complicità che in questa situazione hanno i ceti intellettuali e professionali della nostra città generale del Mezzogiorno siccome io faccio lo storico lo dico senza infingimenti come ho detto
Riccardo gli storici siccome le battaglie certamente sono quelle della mettere materialità e sono totalmente convinto che il fallimento di una politica economica
Sia all'origine dei nostri ma questo ripeto sono
Così d'accordo che non spendo altre parole
Sono anche convinto che le battaglie nel senso comune di battaglia dell'egemonia culturale
Non sono meno significative
E allora se in un certo punto si dichiara
Chiusi i battenti dalla questione meridionale come se fosse una fastidioso
Codicillo di vecchi storici affezionati forse alle pratiche
Storiografiche se non a quelle politiche della Prima Repubblica se si saluta il Mezzogiorno a macchia di leopardo
Per il Mezzogiorno il plurale
Se si scrivono essi costituiscono associazioni istituzioni mi si scrivono libri e poi è più vivibile case editrici che per quindici anni ci vogliono convincere che non esiste più il Mezzogiorno dentro la questione meridionale credo che di tutto questo
Certamente è sempre opportuno fare autocritica
E tuttavia
E otto critiche non bastano purtroppo riparare Ida qui c'è un ceto intellettuale che talvolta nemmeno senza necessità di compromissioni come dire quelle un po'grossolane alle quali pure comunque
Sì sì ci siamo prestati voglio dire non ci siamo perché non da perché così e più elegante
Ci sono proprio
A volte dei fraintendimenti terremoto e delle leggerezze
Che date la parola d'ordine che ti serve ad apparire invece che a fare una ricerca sostanziali
Dentro questo si è svolta una battaglia dell'egemonia del senso comune che a oggi macerie non meno significative non a caso non avvocato Marotta lo sapeva questo è uno dei pochi baluardi in cui parlare di Francesco Saverio Nitti o di altre cose di questo genere avuto negli ultimi quindici anni un sapore un po'retrò ma in tutti i casi potevate
Oggi stiamo tornando di moda benissimo
Ma proprio perché stiamo tornando di moda temo ecco il mio codicillo che forse arriviamo tardi
Io lo spero dico spesso che stiamo arrivando tardi non vuole essere disfattismo anzi al contrario volessero il segnale di come si può muoversi in maniera
Meno per così dire
Me occulti vista perché se no che facciamo tutto una bella retorica di quanto abbiamo sbagliato ma quanto siamo pronti a non sbagliare più che a mio giudizio potrebbe essere l'insidia del momento anzi dichiaratamente agenzia del momento quando l'assumiamo come dimensione
Politiche pubblica per così dire della preposta con due tipi subito che sta oggi
Forse arriviamo tardi e qui la domanda mi verrebbe quasi di fare direttamente a Riccardo Realfonso prova gli economisti generali quello storico vorrebbe come detto imparare
Perché sempre più spesso sento dire quando si sente dire non a Napoli ma fuori di Napoli qualche cosa deve essere vera che sono venute meno le dico alla storica per ragioni storiche
Per i quali
Nord aveva bisogno del sud
Le ragioni storiche sono Corano portato tra l'altro a compimento l'unità nazionale che non è una cosa da poco io
Attendo con grande interesse il modo in cui questo Stato ricorderà se stesso tra due anni non sarà
Di scarso significato
Posso solo ricordare come
Perché ho partecipa do direttamente come non ha ricordato Garibaldi
Imbarazzo generalizzato
Di parlare di Garibaldi
Al Senato che alla Camera nella nostra Repubblica
Dove tutto questo è avvenuto in aule di secondaria battuta si arrivo subito alla conclusione molto semplice
E con naturalmente la lega l'attacco ma anche con imbarazzo nostro perché ormai se si parla di Garibaldi qui la risposta diciamo così neo borbonico altro
è alle porte il che significa che uno Stato che in questo momento potrebbe avere un'interrogazione di fondo sulle sue radici che io sintetizzo così
Siamo ancora così sicuri che il Settentrione bisogna mezzogiorno
Perché se così non fosse
Se cioè veramente Settentrione però potrebbe darsi non è detto che
Ne aveva bisogno del mille ottocentocinquanta ne abbia bisogno ancora nel due mila nove
Se così fosse anche la nostra straordinaria meravigliosa parola d'ordine però alla quale siamo tutti affezionati il Mezzogiorno come questione nazionale significa non è che non significa più niente ma significa una cosa molto diversa
E io temo che non siamo in questa condizione devo essere sincero pure capirlo meglio è per questo voglio ascoltare voglio lavorare nei prossimi mesi perché
Il senso della battaglia meridionalista voglio uscire adesso da
Da qualche polemica ovviamente imposta
Dei nostri posizionamenti politici cambia significativamente
Se
E abbastanza significativamente vero
Che il Settentrione d'Italia nelle condizioni dell'Europa della globalizzazione non ha bisogno o forse non ha bisogno più negli stessi termini al Mezzogiorno
Perché allora Mezzogiorno possano nazionale
Può ancora forse reggerà ma deve significare una cosa completamente diversa se no veramente siamo a ripeterci parole d'ordine poco interessati e aggiungo e concludo perché non voglio rubare tempo
Questo significa
Che
Una battaglia per così dire per gli interessi del Mezzogiorno si fa vigorosamente in un quadro nazionale ma soprattutto in un quadro internazionale
E probabile l'accenno a dire Riccardo Realfonso raccolto sul Mezzogiorno dell'Europa io dico del mondo potrei parlare molto nelle taccio
Ma io credo che in qualche misura
Forse ecco per dire uno slogan visto che talvolta si usano Mezzogiorno come questioni internazionali
Nei giorni Mezzogiorno come modo di costruzione dell'Europa Mezzogiorno come modo dell'Europa di stare dentro la globalizzazione cioè io in questo veramente funzioniamo da archetipo
Di qualche cosa che sta diventa però prometto tutto questo sposta completamente
L'assenza della nostra riflessione della nostra ricerche anche nella nostra battaglia politica e aggiungo perché qui invece
Forse bisogna andare avanti un po'più coraggiosamente anche l'asse
Per così dire dalla politica tout court ciechi è il soggetto
Di una cosa che io chiamerei da oggi
Il Mezzogiorno come questione internazionale grazie
Grazie professor Migliorini professor Mazzarella
Io cercano di usare i miei cinque minuti intanto per un apprezzamento
In questo momento di riflessione
Perché siamo uno snodo
Può anche darsi che abbia ragione
Luigi Masci di che forse arriviamo troppo tardi
Però
Nel tempo che ci ha dato e questo dobbiamo usare
Anch'io sono convinto riprendo alcune cose molto più seriamente che la questione meridionale
Cioè toglierla di mezzo e servite per certi aspetti
Come alibi generale perché non la si riesce a risolvere eliminiamo il problema non avendo la soluzione del problema ne diamo in problemi nel modo in un altro questo poiché
Non può avvenire per le Rizzi Pienza per interesse più o meno mediato per interesse diretto
Certo la questione meridionale c'è probabilmente la questione soggiorni cioè nel mondo della globalizzazione non glielo la velocità sistemica dello sviluppo è tale che qualsiasi regione
Esposta a fare rischiare di essere Mezzogiorno lo dico con una battuta
Le cosiddette aree forti del paese in realtà
Sono sostanzialmente Mezzogiorno rispetto alla Baviera se ho capito qualcosa da ridire non essendo un economista di alcune analisi economiche alcuni
Apporti analitici ad esempio
Della Svimez
Proprio per questo poche in realtà
Penso che la questione meridionale è una questione nazionale comunque condizionato contorno sono lo europei la globalizzazione sette cominciamo a ragionare così forse riusciamo a capire qual è il livello della sfida
Che non può che non tollera vi piegamenti scorciatoie in termini di autoreferenzialità di ceto politico sostanzialmente cioè scorciatoie locali
Oppone Mizzau duramente con l'ennesima variante io non ce l'accredito neanche
Chissà quale possibilità di sviluppo uno dei soliti Boato se riusciamo a inventarci
Sono intellettualmente convinto che non prima ancora che politicamente che non c'è possibilità di risolvere con leghismi di risultava questioni per il giornale al massimo risolve qualche problema di ceto politico che deve sopravanzano a suo tempo storico pronte Emma del ciclo finito
Che in realtà poi una vecchia canzone nel Mezzogiorno qua insomma basate piena di storici di gli economisti gli aspetti più di me gli faccende meridionalistiche
In realtà la vocazione noto abitare della politica meridionale delle classi dirigenti non solo di quelle politiche notoria come subalternità
A ceto politico nazionale quindi sostanzialmente
Penso che soprattutto la sinistra deve stare molto attenta
Assoluzioni localistica leghismi di risulta
Che anche ammesso che siano animate da buone intenzioni e non credo
Tuttavia pochi beneficio d'inventario dell'abolite insieme deve essere accordata tutti intellettuali dal punto di vista meramente di come dire intellettuale
Tendo a sottolineare che
Andassimo avanti su questa strada ci troveremmo semplicemente a progettare delle classi dirigenti mediti tutte meridionali
Strutturalmente subalterna i partiti del nord sia di destra né di sinistra in Parlamento queste esemplare sul dibattito sul federalismo in realtà siamo andati
A rimorchio di interessi del nord malintesi perché
Probabilmente al nord per protezioni localistiche
Non si riesce a capire che lo sviluppo del sud è una funzione dello sviluppo del nord in un quadro di competizione già in tre europea lasciamo perdere ancora lo scenario della globalizzazione
Ora però
Insomma qui siamo questa è la ricetta né a Viterbo il problema è di dire dall'analisi passa che
Che fa a livello di tipo pregio quale risorse abbiamo tra le mani per invertire la tendenza
Ammesso che probabilmente stiamo anche abbastanza in ritardo c'è un problema di risorse strategiche
Ancora una volta
Ho letto diciamo così di progetti di legge Speciale anch'io
Me capitato nel
Nella
Né poco rilievo delle mie osservazioni politiche
Giornalisti che negli ultimi anni di dire che Napoli probabilmente avrebbe bisogno di una legge speciale o accordi un intervento certamente strutturale
Questo intervento strutturale però lo hanno dato Galasso in realtà il problema è che cosa ci si mette dentro perché altrimenti anche quello di schede non serviranno a loro non lo dico proprio in cui in alcuni flash per non rubare più del tempo che che ho
Ne
Certo come risorsa strategica abbiamo bisogno di uno sforzo di solidarietà nazionale e quindi di risorse economiche
Però prima ancora di queste altrimenti se uniamo una vecchia canzone sostanzialmente che il rischio di diventare pietismo assistenzialista abbiamo bisogno di due risorse strategica ancora più importanti un'idea di sviluppo
è stato anche detto
Ma insieme all'idea di sviluppo anche un capitale di credibilità delle classi dirigenti non solo quelle politiche un territorio di una società avrebbero bisogno di una politica più forte
Per reindirizzare il processi da questo punto di vista
Mi ha fatto molto piacere diciamo così
La dimensione autocritica visto che siamo in un ambiente di sinistra mi permetto di dire qualche cosa
Sul tema
La dimensione autocritica dell'analisi perché certo ci dobbiamo far
Perdonare concorso anche la sinistra si deve far perdonare qualcosa nel Mezzogiorno in Campania cioè equivoco tra
Politiche
Di sviluppo sociale
E e politiche sociali
I
Assistenzialismo
Lo sviluppo economico la prima diciamo così è la prima politica sociale a mio avviso lo sviluppo economico
Tutto il resto segue con le somme vinte dopodiché però il nodo pubblico-private decisivo Realfonso va detto
Però lo spazio pubblico si difende
Dando e di efficienza competitiva nell'erogazione di servizi
In altri termini il pubblico impiego non è una finalità è uno strumento
Questo è uno dei grandi equivoci a cui la sinistra stessa dato protezione rappresentativa questo ce lo dobbiamo dire
Poiché questo tempo non c'è più
Bisogna riapre SARS si
Chiudo con due note diciamo così
Condono devono provocazione
Che di prende anche alcune delle cose che ha detto Alfonso cioè
Ne siamo stati uno strano laboratorio politico io penso che per il futuro del Paese oltre che del Mezzogiorno ma per il futuro del pianeta in una qualche misura c'è alcuni di questi temi sono all'ordine del giorno del G otto
Diciamo così uso due macro categorico cistica abbiamo verde sinistra sono elementi fondamentali
Diciamo verde socialità
No sono elementi il senso della comunità sono elementi il senso dell'appartenenza all'ambiente senza dall'appartenenza a una comunità non sotto il segno di un individualismo
Sono
Degli quindi delle dimensioni strategiche per qualsiasi politica sosto umanamente sostenibile per il futuro
E però
Guarda in Campania e ne abbiamo avuto politicamente un grande rilievo della rappresentanza politica verde
Pandev rilievo della rappresentanza politica di sinistra ma non è andata tanto bene probabilmente per molti dei motivi che sono stati quindi su questo noi dobbiamo
Sicuramente
Capire a che fare
I nell'immediato e qui veramente chiudo
Sono d'accordo arrivato a questo punto siamo a livelli diciamo così degli elementi di base c'è la provocazione che forse il rigore dell'Amministrazione nel pubblico quindi non saremmo oggi e di sinistra
Quindi spesso
Allora
Ringraziamo l'onorevole Mazzarella per l'intervento io
Veramente dispiace ma il mio compito proprio quello di dover far rispettare quindi
Il tempo per permettere a tutti di parlare
Berto Lucarelli
E poi ci saranno i due interventi di Brancato e di Marotta e poi si riapre
Facciamo un po'di noi si riapre con il dibattito con il pubblico
Si prepari quindi dopo
Brancato
Ma intanto la
Il dubbio forte alla fine del prestito a soli intorno
All'estensione del concetto di questione meridionale
Come questione nazionale ma potrei aggiungere
La questione dei migranti
Come questione nazionale
La questione da tutte le sorgenti più deboli come questione nazionale la tutela della frammentazione dei diritti fondamentali come questione nazionale realtà
E un corpus unitario
Pertanto corpus unitario perché
Parlare
Di questione meridionale come questione nazionale significa volere riaffermare
Il nucleo fondante della nostra Costituzione
Che è stato devastato negli ultimi anni
Questo il punto
Punto il vero punto il punto intorno al quale riflettere questo
C'è la devastazione dei principi fondanti perché nero e che troviamo
Nella nostra Costituzione
La questione meridionale come questione nazionale nella nostra
Costituzione Ettore hanno affermato
Il principio di solidarietà
Tre ha affermato il principio di eguaglianza in senso sostanziale
Troviamo affermato il principio di unità
Ed indivisibilità
Della Repubblica
Troviamo affermato il principio di un ruolo attivo dello Stato nell'economia cioè un governo pubblico dell'economia lo sto dicendo cosa dicendo sicuramente INU creando alcuni principi costituzionali
Troviamo affermato incerto assetto di proprietà un certo rapporto tra proprietà pubblica e proprietà privata
Troviamo stigmatizzato
Un
Funzione sociale della proprietà
E troviamo stigmatizzata anche
Un
Certa visione non di libertà di impresa attenzione non c'è nella nostra Costituzione detta imprese
Ma di iniziativa economica privata comunque
Finalizzate funzionali funzionale al perseguimento interessi generali e comunque al perseguimento dell'utilità sociale
Ora vedete
E un complesso di in princìpi principi che facevano sì che la questione meridionale fosse
Questione nazionale e quand'è che questo meccanismo si inceppa
Troppo facile dire master
In realtà si inceppa anche
Permasteelisa
Si inceppa anche quando si vuole subordinare se vogliono subordinare le politiche pubbliche a indizi di natura economico-finanziarie
Ma si inceppa quando si vuole cercare di raccogliere catturare il consenso di una parte del Paese in maniera scellerata
E
Sì penso appunto prima con la bicamerale e poi con la riforma del Titolo quinto di introdurre alcune disposizioni costituzionali obiettivamente incostituzionale
Alcune disposizioni costituzionali obiettivamente incostituzionale
Non faccio analisi non è il tema
Però
Lancio un'idea oggi qui
Dico quella di proporre un disegno di legge di revisione costituzionale
Per
L'abrogazione
L'espulsione la nostra Costituzione dell'articolo centodiciannove della Costituzione
Che
Frazione alla tutela i diritti fondamentali su base regionale
Una
Revisione
Che ridia dignità e diritti sociali diritti fondamentali espellendo dalla nostra Costituzione quella norma ma
Che parla di livelli essenziali per quanto riguarda le prestazioni concernenti diritti sociali e quindi una norma che ha tolto dignità
Hai diritti fondamentali
Allora io chiedo che dal punto di vista politico riparta e parta un grande progetto di espulsione di queste norme costituzionali incostituzionali dal nostro sistema costituzionale
E solo da lì
Si insiste poco riparlare dei quella prima parte della Costituzione che
è stata obiettivamente resa in effettiva dalla presenza di queste disposizioni
Quindi un progetto politico chiaro
Netto preciso fondato su un altro modo su un governo pubblico dell'economia e fondato sulla prima parte della Costituzione oggetto bisognerebbe riflettere su
I danni provenienti dall'esterno quindi su come ci è stata una deriva tecnocratica e mercantili Istica che
Di derivazione europea
Che nulla che vede che con un processo politico democratico e che quindi abbiamo dovuto subire
Praticamente l'azione non politica ma tecnocratica e mercantile della Commissione
E di tutto quell'apparato lobbistico che ruota intorno alla Commissione quindi bisognerebbe poi aprire un grande discorso sul suo politico al Parlamento europeo grazie
Ringraziamo il professor Lucarelli per l'intervento e diamo la parola Massimo Brancato
Allora io
Svilupperò solo un punto specifico dell'introduzione di ricatto
Alfonso nella sua introduzione
Ha sostanzialmente affermato corsi
Siamo di fronte al fallimento dell'integrazione
Del Mezzogiorno attraverso la DDA della strategia del vantaggio comparato
Mobilità dei capitali e flessibilità del lavoro non hanno determinato sviluppo né aggiustamenti spontanei incapaci di arrestare il divario
La cosa
E confermata da una serie di dati disponibili
A me ha molto colpito il rapporto sull'andamento dell'economia campana nel due mila otto
Fatto dalla Banca d'Italia
Tutto questo
Il quadro che emerge drammatico
Alcuni dati sono assolutamente
Terribili il valore aggiunto del PIL regionale si è
Mantenuto al di sotto delle altre regioni meridionali no delle altre regioni meridionale
Il PIL è calato del due otto
Facendo fare un salto all'indietro di sette anni alla nostra economia
Il ventidue per cento delle famiglie al di sotto della soglia di povertà relativa il doppio della media nazionale
Il tasso di occupazione al quarantadue per cento meno quattro punti sulla media meridionale meno sedici punti su quella nazionale
Il debito delle amministrazioni pubbliche sale a dodici miliardi di euro e ciò aggrava il quadro sociale per effetto del ridimensionamento della spesa pubblica
Di conseguenza i consumi si contraggono i livelli più bassi
La concessione di credito a imprese famiglie cala drasticamente mentre tornado mentale il costo del denaro e l'economia sommersa pesa un quinto del PIL regionale e la sua incidenza è dubbia rispetto alla media nazionale
La Campania non recupera quindi nulla sul ritardo di sviluppo accumulato negli ultimi cinquant'anni anzi
Se nel cinquantacinque il divario rispetto al resto del Paese era
Al sessantanove per cento il PIL pro capite del due mila sette è risultato inferiore
Al sessantaquattro per cento della media nazionale
Ora
A questa situazione
Che aggravata
Dagli effetti della crisi in atto
Crisi ebbene dirlo con chiarezza
Chi
Non è in via di soluzione
Anzi qualche
Giorno fa ad un convegno promosso dalla FIOM nazionale
Sergio Cusani
Di finanza un po'se ne intende
Ha detto che in base ad una serie di studi
Io la quantità di titoli tossici
Immessi
Sul mercato finanziario mondiale e tale
Nei prossimi dieci venti anni
La curva dell'andamento economico sarà sinusoidale cioè non ci sarà un punto x dopo il quale ci sarà la ripresa ma l'andamento sarà sempre così quindi lo
Dire che questa crisi una crisi seppure importante mai sia di
Soluzioni e una grande Buffo
Ma il punto qual è
E che
A questa situazione aggravata appunto dagli effetti della crisi si risponde sul lato del lavoro e questo il punto sul quale intendo concentrare questo intervento
Cioè
Dellas sera della vita umana tanto essenziale quanto rimossa
Dalla politica della sinistra in tutte le sue forme articolazioni più o meno moderata più o meno riformatrice eccetera rimossi rimossa
Al punto che la più grande forza di opposizione di questo Paese non dice nulla
Dell'accordo separato sulle regole contrattuali
E della rottura tra CGIL da un lato ci seguito
Nulla come se il problema fosse un problema marginale
Adesso dico perché non è nociva ecco si risponde sul lato del lavoro con la combinazione Libro bianco e accordo separato sulle regole contrattuali
Questa combinazione
Determina un peggioramento della condizione concreta in termini di diritti perché si introducono le deroghe al contratto nazionale che l'elemento di coesione
Dei lavoratori in tutta Italia competitor lamenti del tutto evidente per i lavoratori del Mezzogiorno
Sono gli aspetti normativi Sita mano libera alle imprese e quindi il peggioramento delle condizioni di lavoro a partire dagli orari come fattore di competitività sempre in quella logica che poi non porta
Penso agli orari
Il salario si programma la riduzione sistematica del sala non l'aumento la riduzione sistematica del salario
Naturalmente gli effetti di queste
Tipo di questa combinazione sono pesantissimi per il Mezzogiorno pesantissimo
Noi non abbiamo le fabbriche del tondino bresciano tanto per capirci dove i lavoratori si incazza no e poi si fanno dare quello che il contratto nazionale non da
Una combinazione Libro bianco
Regole accordo separato sulle regole che si inserisce nel solco strategico di questi anni a cui faceva riferimento Riccardo
E che si cerca di affermare
Nei luoghi di lavoro riducendo gli spazi di democrazia
Una torsione autoritaria nelle relazioni sindacali
E nelle relazioni sociali
Restringendo invece di allargare gli spazi di democrazia del lavoro
Io uso sempre questa immagine
In questo Paese non c'è più nessuna forza politica che non si dichiari democratica a destra a sinistra ma la democrazia si arresta
Ai cancelli delle fabbriche
Il problema è che non c'è più un Trentino che si fa portare dentro la fatte me dai lavoratori per portare la croce
Mutando quindi questa situazione questa combinazione il ruolo e la funzione del sindacato e colpendo il diritto alla contrattazione
Una strategia generale
Che ponte realmente penalizzare i lavoratori del Mezzogiorno
Una sorta di moltiplicatore per usare il termine
Caro a Riccardo sia della deflazione salariale che della precarietà
Una proposta allora io la faccio
Per il manifesto a cui faceva riferimento di carta
Se questo è il quadro generale dentro questo quadro generale può registrarsi un peggioramento delle condizioni del lavoro nel Mezzogiorno
In termini di diritti di salario di condizione generale
Allora facciamo la loro
Dal sud una ipotesi di riforma del mercato del lavoro poi
Riprendiamo nomi
Questo tema
Innanzitutto legando i diritti
E cioè a partire da quelli essenziali la giusta retribuzione il licenziamento ingiustificato eccetera eccetera
Cioè
Il risultato del compromesso fordista
Legando i diritti alla dipendenza socio economica del lavoratore
La subordinazione all'organizzazione decisa dall'intrise la sopravvivenza legata
Alla compenso erogato configurano il lavoratore post fordista come dipendente in quanto tale battute l'atto
Se
Avanziamo un'ipotesi del genere
Insomma penso che da un sub parliamo a tutta Italia
E poi
Occorre
Battersi per ridurre il numero e le causali dei contratti a tempo determinato
Che si presentano oggi come la forma estrema di reiterazione di una condizione di precarietà
Come forma attraverso la quale si estrinseca il principio che il lavoro può essere concepito solo come variabile dipendente dell'impresa
Narra abile solo così
Non come alterità
Non come dimensione autonoma dall'impresa non come residuo il riconducibile all'impresa come diceva Napoleone
Del resto
Dire queste cose che sembra una cosa normale
E insomma apre un bello scontro
Basta leggere la Marcegaglia all'atto dell'insediamento
Da Presidente della Confindustria
E poi una seconda proposta la possiamo avanzare loc
Nel momento in cui si restringono di spazi di democrazia nei luoghi di lavoro e si impedisce agli stessi lavoratori di esprimersi sui contratti
Di cui appunto devono devono potente solleviamo noi il tema di una legge sulla democrazia e la rappresentanza del lavoro
Che è un altro dei punti deboli dell'esperienza di governo dello stesso centrosinistra
Che in ripetute occasioni approvato ma non ha mai realizzato fino in fondo di fronte a niente
Delle
Attività di lobby che la Confindustria e alcune forze politiche è facile
Però solleviamo noi il tema
Contro la svolta autoritaria innanzitutto che si sta determinando sul piano delle relazioni sindacali e perché senza il riconoscimento
Il lavoro non può
Riprendere in un ruolo politico
Noi non possiamo
Pensare di discutere del lavoro come
Una radice
Darà forza
Per ricostruire una prospettiva diversa e nello stesso tempo non riconoscergli appunto uno sotto non mia una sua una sua sfera una sua forza
Questo quadro dovrebbe indurre la necessità di parlare del sud e chiudo del suo riscatto partendo dalle condizioni socio economiche
Del suo popolo
Non dalla rappresentanza territoriale
Questa è la mia idea
E io vi dico la sincera verità non so e qualche anno Bazzi con la politica non non mi scandalizza più nulla ma
Mi sono un po'spaventato dall'intervista professor Centorrino di diritto su Corriere del Mezzogiorno
Io non vorrei sbagliare nei vorrei banalizzare
Mi permetterei mai
Ma mica si vuole proporre un neo Laurini sumo con una scarpa solo
Se
La dote
Dell'ipotesi
Politica
Per come l'ho capito
è rappresentata dai fondi europei
Innanzitutto e aperto tutto il nodo del cofinanziamento
Primo
E poi per fare che cosa
Questo è il punto per fare che cosa
Quale specializzazione produttiva per esempio
Nel mentre ci colpiscono nel silenzio generale financo gioielli di famiglia del nostro tessuto industriale
Dobbiamo secondo me quindi
Continuare a parlare provare a rovesciare un paradigma
Chi ha dato pessima prova di sì
Riprendere la parola riattivare la discussione diventa oggi un passaggio essenziale
Io penso che diventi un dovere
E a partire dal fatto che secondo me noi non dobbiamo rispendere a quella che stiamo facendo oggi qui
Da questo punto di vista penso che dovremmo renderla pubblica
Se non ci sono altre possibilità voi sapete che c'è un sito aperto che è quello di sinistra svegliati pubblichiamo tutti gli interventi che qui si svolgono lì e continuiamo la discussione puro mai
Facciamo in modo che questa discussione non si blocchi ma che
Questa sera come dire la discussione funga da di rito per altre successive iniziative grazie
Allora ringraziamo Massimo Brancato che il segretario della FIOM CGIL di Napoli e e chiamando ad intervenire la professoressa Stroke Follini che è un economista della Federico secondo
Grazie
Di questo convegno e proposte di questo vorrei riprendere alcune cose che ha detto che ha un po'detto tutti stasera
In particolare questa necessità di un confronto e
Di un'analisi di una proposta
Allora io
Diventi visto che importantissimo si condoni per poter far questo partire da due punti il prima e l'assunzione di responsabilità di ciascuno di noi
Ognuno mi vacanti da quello dell'economista a quello del politico a quello del giurista ha fatto delle affermazioni in questi anni
Affatto ha svolto dei compiti e forse sarebbe il caso
Che diciamo in qualche modo provasse
Insieme
A vedere dove si è sbagliato perché si è sbagliato
Perché altrimenti nessuna proposta può andare avanti se non si capiscono le cause di questo
E questo è fondamentale perché per favorire quell'unione che molti di noi vorrebbero tra le forze di sinistra quella cosiddetto punto e la l'azionismo questo può partire sicuramente da un'analisi puntuale di quelli che sono le cause di fallimento
Non avendo paura di non essere d'accordo
Perché è ovvio che in questo mondo variegato questa sinistra ci sono moltissimi temi su cui noi non possiamo tutti essere d'accordo
Allora si tratta di andare a individuare per i beni perché ma questo richiede un'analisi allora per quanto guardi temi soprattutto che sanno
A mio pure quali sono i punti secondo mi su cui bisognerebbe fare uno sforzo di analisi
Quando Tatarano parlava giustamente di un riformismi biologico per quanto riguarda
La diciamo
La sconfitta del modello di intervento e lo Stato ed attualizzazione del privato in realtà questo modello tra virgolette ideologico addietro delle ragioni che sono state spostate da gran parte della sinistra
Mi riferisco al Partito Democratico per esempio ed ha ragione quale
Che lei privato efficienza
Non è quindi invocazione dell'equità o in qualche modo del solidarismo come elemento
Per poter favorire il pubblico non è a mio avviso elemento fuori l'Italia in questo momento il punto centrale su cui fare un'analisi è sconfiggere
Gli attendersi
Che il privato in alcuni settori sia efficienza
Allora questa tesi per cui il mercato con le regole
Favorisce l'efficienza che è sostenuta ancora adesso a sinistra
L'ha combattuta perché effettivo settori dove lo Stato interviene perché di quegli si sta parlando occorre appunto i servizi
Disciplina aiuti sono settori che per carità perizia e tecnologiche perché sono settori necessari il servizio è necessario
Per una serie di
Considerazioni etiche economico richiedono intervento dello Stato
Allora
Dare questi settori alcun dato come Stato col partenariato
Con l'Istituto la concessione che c'è sempre stato
Ma col partenariati in cui la proprietà all'infrastruttura apparsa alcun dato comporta inevitabilmente che cosa che per parte fare quegli investimenti che sono alla base di questa motivazione bisogna far parte a Pitti al privato
E questi come si fanno fare mettendo dei prezzi tale per cui qualunque riduzione del costo si traduce soli profitti non in guadagni per i consumi dopo
Nella migliore delle ipotesi se invece il sistema di regolamentazione non fa fare propri privati Investimenti non li fanno si può punire il privato se non fai investimenti non si può punire
Perché non c'è in nessun modo per dimostrare
Nel mancato investimento
Ecco il pane il privato
Se a questi aggiungiamo che si tratta di contratti che durano decenni in Puglia incertezze sono enormi e in cui fondamentalmente non c'è nessuna possibilità di dimostrare assolutamente che quel perpetrato ci si rende conto all'imbuto la solo così questi temi di quanto sia importante in settori in cui investimenti siano fondamentali
Pubblico B o l'altro elemento che questo il grande assente per poter riprendere il pubblico sbattuta a livello locale fondamentale venda la battaglia contro il federalismo cioè noi dobbiamo nuovamente di mette in discussione il problema è il federalismo fiscale e di cosa questo voglia dire sia a livello di privatizzazione dei servizi sociali e sia a livello di scambio corporativa livello locale grazie
Ringraziamo la professoressa Stroke Follini chiediamo al professor Zoffoli di intervenire grazie
Grazie
Io do un contributo dico subito
Di taglio
Come dire fortemente critico rispetto alcune cose che ho sentito dire questa sera e rispetto al Comune
Esperienze
Anche
Pratiche Turati politiche fatte negli anni scorsi
Sottolineando però
Il fatto che mi pare molto positivo che sia stata organizzata questa serata di riflessione con l'intento di
Mettere in comune riflessioni che provengono
Circuiti la soggettività
Culture o approcci insomma culturale anche molto differenziata più
Il tempo è pochissimo per cui
Sarò molto sintetico comincio col dire che
Mi è stato chiesto di intervenire da Riccardo Realfonso più che nella mia veste specificati esperto di diritto del lavoro in quanto
Voglio dire Presidente in quanto
Uno dei dei fondatori e dico delle componenti dei di un'associazione che si richiamata coraggiosamente vari anni fa circa cinque anni fa l'etica pubblica
E che è approvato a portare nel esperienza politica locali di alcune istituzioni locali un circuito che potremmo definire
Di
Democrazia post-elettorale con un po'di forse dire passi di una democrazia post-elettorale
Tentando di
Fare con una certa anche anticipazione sui tempi
Di sperimentare del la possibilità di una responsabilizzazione maggiore del dei nostri amministratori locali dei governanti locali
Richiamando lì è un aspetto di più che codici ci sono in ballo anche dei codici c'è un codice ittico europeo approvato dal Consiglio
D'Europa nelle novantanove ma che nessuno conosce nessuno pratica
Ci sono vari vari riferimenti gli stessi abbiamo dato vita
A un manifesto di comportamenti abbiamo provato a
Coinvolgere i nostri amministratori locali
Non tanto nel rispetto formale di questo codice ma di un confronto con la cittadinanza attraverso la nostra associazione sulle politiche
Intraprese sugli effetti di queste politiche con
Nella speranza che questo potesse significare
Un l'attivazione di un circuito di responsabilità di democrazia di coinvolgimento diciamo l'interessamento soprattutto del cittadino
Anche letture ma non sulle future sui risultati del governo locale
Questo credo che sia stata un'esperienza bella importante in parte devo dire anche riuscita perché l'abbiamo
Praticata potete vedere alcuni risultati sul sito dell'associazione etica pubblica
Punto come l'abbiamo anche praticato soprattutto con la provincia di Napoli per i primi anni e devo dire che gli amministratori hanno acquisito sorprese un minuto che mi fermo qui
Però vi invito a tutti urgenza
Scherzo dire nulla
Di che cosa significa se ci confrontiamo
Voglio dire su questa esperienza
C'è stata una parte positiva poi
C'è stato il grande travolge vento determinato anche per lui dal dramma della immondizie del ciclo
Che sappiamo benissimo drammatico partito un anno un anno e mezzo fa in cui è stata stritolata borsisti possibilità di salvare una classe politica locale per certi
Sì anche nazionale
Io vorrei innanzitutto sottolineare come in un programma di riattivazione i Cipputi democrazia bisognerebbe assolutamente
Riprendere il percorso della responsabilizzazione concreta dico di chi governa i territori e lo dico molto sinteticamente se il tempo che ho vinto
Senza inseguire nessun sogno di tornare ad un pubblico rigoroso come mi pare che voglia fare cartografo
Un pubblico rigoroso che significhi Stato
Centralizzazione abbandono il federalismo ritorno ad una mitica unità nazionale all'intervento pubblico
Centralizzato e unico tutto questo sul sogni
E vorrei invitare tutti
A fare piattaforme realistiche che partano da quello che il Mezzogiorno può proporre in un contesto dove non è il Mezzogiorno guardare le carte del gioco grazie
Prego ringraziamo il professor zoppo lì sono spiacente ma i cinque minuti sono per tutti coloro che intervengono quindi allora adesso la parola Sergio Marotta giurista del sull'Orsola Benincasa
Volevo ringraziare innanzitutto perché Alfonso Védrine con la sua
Relazione ha chiarito senz'altro alcuni punti e cioè la difesa
Degli assets pubblici
La difesa del pubblico del rigore
Pubblico
Che non significa intorno allo statalismo
Non significa che ritornano statalismo deteriore o all'inefficienza della pubblica amministrazione non può significare questi appena altrimenti saremmo degli utopisti
Però dobbiamo fare una seria analisi di quello che è successo non si può dire che la questione meridionale scomparsa così d'emblée
No la questione biennale scomparsa perché c'è stata prima una politica culturale
Che ha
Praticamente ricostruito la storiografia sul Risorgimento e non mi riferisco soltanto
A gli storici che hanno studiato l'insorgenza e poi dall'insorgenza il revisionismo storico ma mi riferisco anche
Allo studio da pubbliche amministrazioni
Non è un caso che Gianfranco Miglio che è uno dei
Fondatori dell'efficienza dell'amministrazione in Italia ed è stato un grande accademico che ha avuto
Alcuni
Agli ed illustra il come Lorenzo Ornaghi l'attuale
Rettore della Cattolica come Pierangelo schiera non è un caso che si è ritenuto alla fine della sua carriera accademica
Il
Teorico della lega perché c'è stata una storiografia e quindi di storia del diritto storia dalla pubblica amministrazione delle scienze l'Amministrazione che hanno
Rimosso
Completamente le ragioni della costruzione dello Stato
Unitario e quindi la costruzione
Dell'unificazione amministrativa di questo Paese
Non dimentichiamo che la lega è un fenomeno secessionista di minoranza
Se tutta la storiografia italiana a rimosso questa storiografia risorgimentale Petti perché l'ha considerata la storia dei vincitori quindi superficialmente considerato la storia dei vincitori su quella
Dei vinti che prevaleva su quella dei vincoli
Oppure perché
A considerata ammantata di retorica risorgimentale c'è stato questo o e la lega è diventato il fenomeno politico con cui il Mezzogiorno si è dovuto confrontare si confronta anche oggi
Le riforme della pubblica amministrazione sono state costantemente giustificate agli occhi dell'opinioni
Pubblica italiana
Dall'apparente scopo di eliminare la corruzione di eliminare gli sprechi di epopea efficienza
Le riforme che reali il decentramento è stato fatto prima a Costituzione invariata quindi in base al testo dalla Costituzione del mille novecentoquarantotto
La
Il decreto cinquantasei del due mila correrlo dalle
A attuato il federalismo nel campo sanitario Abo lento di fatto il Ministero della sanità e Piero Giarda certe uno scienziato dell'Amministrazione dei conti pubblici
E di estrazione cattolica come sappiamo
A
Definito il sistema sanitario federalistico che ha anticipato il federalismo fiscale perché la divisione di fondi sanitari anticipa
Il federalismo fiscale quindi Antici dalla riforma del Titolo quinto e
Piero Giarda l'ha definito un collasso dei conti pubblici e ed eravamo Colli decreto cinquantasei del due mila eravamo soltanto al settore della sanità
Dopo con la riforma del testo costituzionale del due mila uno che secondo alcuni è stato una sanatoria delle leggi di riforma amministrativa che c'erano state
Durante gli anni Novanta perché queste leggi erano state al limite della costituzionalità secondo il testo la costituzione del quarantotto quindi due mila uno è necessario non tanto per inseguire la lirica
Nel quando è stato fatto poco prima delle elezioni poi del due mila uno con quattro voti di scarto importiamo ma anche per sanare i numerosi situazioni di riforma che apparivano incostituzionali
Quindi
Il federalismo non è che è venuto a sostituire la questione meridionale così
Ma
In Italia ha preso una piega completamente diversa rispetto a quello che è il significato dalla storia delle dottrine politico della storia del diritto dello Stato il debito pubblico
Cioè il federalismo era un sistema
Che serviva per ogni entità politiche diverse realismo negli Stati Uniti le tasse federali negli Stati Uniti sono le spettasse
Del Governo centrale non le tasse imposte dai
Dalle amministrazioni locali
Quindi questo è quello che è avvenuto per quanto riguarda
Il federalismo
Ed è poi ancora
Perverso come il Ministro dell'economia tra il Ministro Tremonti possa andare in televisione e dire che l'unica riforma necessaria per i conti pubblici italiani è l'attuazione del federalismo fiscale
Perché attenzione il Ministro Tremonti intervistato trasmissioni mezzi dura ha detto che il federalismo fiscale in un'unica riforma necessaria per i conti pubblici cioè significa far collassare dopo la sanità far collassare altri settori la scuola
Non dimentichiamoci che il Ministro Gelmini proprio in questi giorni ha affermato del credito per il numero programmato ad esempio nelle Facoltà di Scienze la formazione riducendo il numero degli iscritti per cui i laureati in scienze della formazione programmati in base ai calcoli del Ministero sono ottanta sono in Campania centosessanta quattrocento in Lombardia
E questo sulla base di un calcolo per cui dico i posti saranno di più per le Regioni che stanno meglio e di meno per le Regioni che stanno peggio
Cioè si produrrà
Tutti i campi compreso quello della pubblica istruzione dell'università
La stessa situazione col federalismo fiscale a breve la stessa situazione anticipata
Dal decreto cinquantasei del due mila
Quindi
Questo le classi politiche di e dirigenti meridionali ma anche molti uomini di cultura
E cosa fanno assolvono se stesse semplicemente attenuata attribuendo la responsabilità della situazione descritta
Ad una generica incapacità dei meridionali di avviare un serio processo di modernizzazione
Cioè meridionali non sanno
Abbia
Sei opere facesse un processo di modernizzazione di consulenze ma esse
Ulteriormente puniti devono avere ulteriori choc
Questo sciolto dovrebbe venire dall'attuazione del federalismo fiscale
L'altro elemento di criticità ridurre
Voglio parlare solo di realizzazione la trasformazione delle aziende municipalizzate in società per azioni prima in aziende speciali con la riforma del novanta centoquarantadue del novanta fatta dall'allora ministro cava
è stata una trasformazione che ha cominciato a esternalizzare i servizi a dei pubblicizzata
Fino alla privatizzazione
Perché questo perché prima sono state trasformate in aziende speciali poi le aziende speciali sono state
Sì offerta la possibilità di trasformare le aziende speciali in società per azioni attraverso agevolazioni fiscali
Quelle del nord ma lo hanno fatto quasi tutte
Si sono trasformate in società per azioni sono quotate in borsa
Quelle del sud sono rimasti al palo perché il sud
E e pare un po'a ad attuare in forme che prevedano consigli d'amministrazione ampiamente di consigli amministrazione
Ma
Prestiti o poi nel cambiamento delle fonti ma comunque in ritardo rispetto al nord anche nel sud dentro lo stesso processo
Finché non si è resa obbligatoria la trasformazione dell'azienda speciale dei master in società per azioni
Questo che vuol dire
Vuol dire da un punto di vista della contabilità pubblica significa che mentre prima si attuava la contabilità diciamo pubblica alle aziende speciali adesso si deve attuare il Codice la contabilità delle aziende private quindi il Codice civile quindi significa che
Una sfatti a delle perdite superiori al terzo del capitale sociale comportare
Libri intendo una ma la stessa cosa è avvenuto per i servizi nazionali le società per azioni l'attuale amministratore delle Ferrovie Moretti appena si è insediato
Ha detto che le Ferrovie avevano perdite tali per cui se lo Stato non ricapitalizzare ma
Porta avrebbe portato i libri in tribunale e lo Stato ha dovuto necessariamente ricapitalizza
Ovviamente tutto questo
E avvenuto in un arco di tempo che ha preso gli ultimi vent'anni cioè in un ciclo di privatizzazione che tardivamente arrivato in Italia ovviamente dal dal dall'inizio degli anni sta alla fine degli anni settanta con il thatcherismo e
Il realismo negli Stati Uniti
Ovviamente molte municipalizzata da Roma in su sono diventate società per azioni
Dopodiché che cosa è successo se leggiamo l'intervista Linda Lanzillotta sul correre sul Sole ventiquattro Ore di domenica scorsa adesso la parola d'ordine qual è
Non è più liberalizzare e poi privatizzare ma bisogna privatizzare cioè adesso bisogna assolutamente privatizzare e a presso quale stabilimento addirittura la Lanzillotta propone di utilizzare le fondazioni bancarie per continuare sulla strada della privatizzazione
Dei servizi
Pubblici locali e perché questo qual è la spiegazione la spiegazione solo e unicamente ideologica
Cioè mentre per il
Per le privatizzazioni di livello ma di livello nazionale e quindi la privatizzazioni che hanno i servizi pubblici nazionali sia usata la leva dell'ammontare del debito pubblico statale nella privatizzazione dei servizi pubblici locali sia usata un'altra leva che è quella
Ideologica del socialismo municipale cioè se le aziende
Le società per azioni le ex aziende municipalizzate producono profitti che vanno a incidere
Sui
Comuni cioè a favore dei Comuni del Nord di Brescia di Vilardi tutte quelle che sono di quei Comuni che sono azionisti di società per azioni
Allora bisogna combattere il socialismo municipale perché i profitti devono andare i comuni
Una volta trasformate le società aziende speciali in società per azioni perché devono andare ai Comuni questo è un segno di socialismo municipale quei profitti devono essere privatizzato
E vengo
A un punto giuridico o qualche minuto ancora
Sulla legislazione dei servizi pubblici locali una citazione da Roberto Bin cioè un giudizio pubblicista italiano che dice
Siamo in un mondo di ectoplasma normativi riassunti nella categoria
Comoda di soft law
Dotati di un potere regolativo più o meno intenso laddove l'intensità non ebbe a misurare con la maggiore o minore efficacia di queste discipline ma è determinata
Dal maggiore o minore impiego di strumenti sanzionatori entranti nel tradizionale monopolio statale secondo Bin
Lo Stato il gli enti pubblici finiscono per fungere da braccio secolare che garantisce l'effettività di scelte normative che vengono assunte altre culture
Il modello italiano quindi è stato quello di privatizzazioni di delle pubblicizzazione ad ogni costo senza che vi fosse nessuna necessità di state pubblicizzazione perché non c'erano direttive comunitarie che impongono di pubblicizzazione
L'ultimo punto e questo per ultimo la intermediazione
In parole per quello che Piero Barucci ha definito intermediazione imprenditoria proprio nelle nel nella sala di questo istituto e cos'è l'intermediazione iper europea
E l'uso distorto delle risorse pubbliche al solo fine di creare le posizioni di rendita parassitaria
Questo è stato già denunciato più volte come ha ricordato anche da anni non ha niente a Pasquale Saraceno
Dove qual è il modello dell'intermediazione interrompe il modello dell'intermediazione improprie quello dei lavori pubblici e quello dei lavori pubblici
Che vengono
Quindi degli appalti pubblici da legislazioni sui lavori pubblici che diventa non lo strumento di questa intermediazione politica
Atti diciamo questi settori della pubblica amministrazione in tutti i settori la pubblica amministrazione si è diffuso questo tipo di intermediazione
Molti pensano che il problema dell'intermediazione in però queste est deve essere ricondotto nell'alveo della questione morale sono convinti che occorra un cambiamento di classe dirigente
E quindi che basti una moralizzazione
Altri sostengono che l'origine delle intermediazioni impropri risiede nella sede di riforme amministrative che sono state fatte in questi anni dice e che hanno complicato a dismisura l'applicazione delle norme rendendo indispensabili il ruolo di mediazione
Quindi un problema di leggi
Prima che gli uomini
Ma allora
Vorrei riprendere l'idea Liccardo Realfonso di cominciare da un manifesto
Certamente è che possa si
Ripresa non l'ennesimo manifestano si è preso sul serio se fatti tutti insieme può costituire una piattaforma di cose da fare
La piattaforma di cose da fare
Soprattutto per impedire
Impedire che possa tornare quello che spaventa
Con il fine finire con la citazione di Spaventa che spaventa
Nel mille ottocentosettantasette cioè quando si discuteva sulle concessioni ferroviarie
Chiamava il culto di certi principi astratti cioè il culto del liberismo economico allora il dibattito si facevano la società parigina Società Adam Smith
Il debito pubblico italiano veniva venduto sulle piazze di Parigi e spaventa
In una lettera agli elettori Bergamo ICI
Guardate
Dal culto di
Certi principi astratti che portano a questa conseguenza
Chi quando si tratta degli interessi di tutti il Governo non deve far nulla
E quando invece si tratta degli interessi di pochi il Governo e indotto a fare ogni cosa
Maspi inseriti
E di queste anomalie
Abbondano
Gli esenti grazie
Allora ringraziamo Sergio Marotta perché per questa citazione di Spaventa
E volevo avvisare tutti i presenti che
Radio Radicale sta registrando quindi saranno disponibili on line sotto questa giornata a ora disponibile on line chiediamo poi a
Padroni di casa Gerardo Marotta se vuole dire qualche parola
E ha visto già da adesso prossimi interventi che sono Marco Savarese Itap di Grillo
Giovanni Laino urbanista della Federico secondo emiliano Brancaccio economista dell'Università del Sannio
No
Mi sembra
Che questa aggiornata
Sia stata
Molto importante
Perché
Ha segnato una svolta
Nel modo
Di parlare che la cosa pubblica
Abbiamo vinto visto come protagonisti
Un gruppo di
Economisti e giuristi
Pensiamo sicuri
Che
Muore
Dedicarsi
Alle questioni
Politiche
Economiche e giuridiche
Nell'interesse
Generale
Abbiamo qui
La figura
Del Cadore Alfonso
Allievo
Nel grande agosto Graziani
Ed è tutta una stirpe
Oggi che lo riguarda
La siepe
Di una Augusto Graziani
Che fu
Grande Maestro l'Università di Napoli al tempo
Dei nostri nonni
E poi
Di un grande giurista Alessandro Graziano
E infine del maestro
Dire Alfonso
Augusto Graziani
E quindi
Una grande eredità
Di rettitudine
Una grande verità scientifica
Una grande
Eredità
Che ci dà una speranza
Che
Riccardo aveva fonti il suo Gruppo
Possono dare
Nuova vita
Alla vita politica italiana
Napoletano
Io vorrei dire semplicemente due cose
Vorrei tornare
Ad un momento che il più importante
Abbiamo parlato di tutto
Ma
Se siamo oggi in questa condizione
E perché
Nel nord Italia
Il capitale finanziario nel capitale industriale
Hanno subito una grande trasformazione antropologica
Cioè praticamente non è più
Un capitale
Che si interessa
Di creare una
Politica
Economica
Basata sull'interesse generale
Cioè
Questa
Trasformazione antropologica ha fatta diventare
Una classe
Che ha
Una certa dignità creata una grande industria in Italia
Ha fatta crescono trasformare adesso in un ceto parassitario
Un centro a fare il Segretario che è venuto a portare
I rifiuti tossici tali strutture
Accordandosi con lavoro dalla mafia la 'ndrangheta
Una classe imprenditoriale
Che sfrutta
Misure che essa stessa ha imposto ai governi
Comari
Come
Ha detto in questa sede il Ministro Santagata
Voi vi credette addetto Santagata
Che noi siamo padroni dei governi lui che era un uomo di pronti era Ministro nel Governo Prodi voi credete che noi contiamo qualcosa
Noi siamo agli ordini dei poteri forti
Sono loro che
Allora
Questa trasformazione antropologica
Di un ceto
L'industriale e finanziario
Che è diventato un ceto
Parassitari
Che pratica la rapina
E purtroppo la popolazione
Non sa
Che tutto questo è a danno del Mezzogiorno
Per danno
A danno del gente meridionale
Ma questa trasformazione antropologica
Aveva una condizione quella di distruggere la scuola vuole distruggere la grande cultura italiana
Quella di distruggere l'umanesimo meridionali
Distruggere
Da Giordano Bruno
A Tommaso Campanella
Davigo e Gian Vincenzo gravi
Da genovesi
Affianchi
Cioè di che di distruggere
Il Mezzogiorno non solamente a come forza produttiva
Non solamente come forza politica
Ma
Distruggere il Mezzogiorno
Come capitale della cultura europea
Perché se oggi
In Europa
E si sta veramente una volontà generale se Europa non ha ancora tre anni
Tradita se stessa
Se l'Europa non è ancora
Diventata
Quella
Che chiude baltiche spendere Pugliese Carratelli
Hanno
Delineato
Come un pericolo grave ed hanno indicato che come la Grecia antica
Non ha saputo realizzare da solo udita
E attiene
Centro dalla civiltà
Nell'antichità
è finita come
Semplice
Appendice geografica dell'Europa
Occupate dai tutti
Così oggi l'Europa
Lavorerò poiché oggi che non ha saputo esprimere
Grandi classe dirigente
Diventeranno a Pandev un'appendice geografica dell'Africa e perderà ogni suo
Funzione culturale e politica
Allora
Quale
La decisione estrema salvare la scuola quel poco che è rimasto
Da grande scuola italiano
Dei grandi dice
Dalla grande cultura umanistica
Della grande cultura scientifica
Da qui
Dall'Italia
è partito il gruppo di
Di Paris Perna
è infine
Che fascismo la caccia autorizzare
Da qui è caccia e
E partita grande
Scienza
Che è dovuto emigrare negli Stati Uniti d'America
E ci e se esiste dunque
Una volontà generale in Europa o non esiste
Se esiste una volontà generale
Questa vendita generale
Deve riconoscere
La grande funzione perché solamente da Napoli sono solamente dall'Umanesimo meridionale
Solamente da Giordano Bruno a Spaventa
Shirt quel tesoro spirituale
Quel tesoro intellettuale che può salvare l'Europa quindi noi dobbiamo dire
Che solamente se noi
Riprendiamo l'orgoglio
Di essere gli aerei
Di una grande cultura di una grande tradizione
Noi possiamo
Sentirci fieri che solo da nomi
Posso porco part time
Un segnale riscosso solo da voi può partire
Un messaggio all'Europa perché riprenda
La sua funzione politica
E attinenti L'Unità politica europea quell'unità
Che
Da Ventotene
Durante la pressione fascista passi parti come messaggio essenziale
L'unità di euro
L'affetto la vera federazione d'Europa
Che significa un'idea
Tutti
I Paesi europei
Cominciò va bene
Con una sola politica estera
Con una sola grande dimensione economica solo in questo modo
L'Europa potrà salvarsi e Napoli dare il suo immenso contributo di cultura
Questo
è la verità dei fatti
Non
Siamo il peso morto dall'azione Baglioni
Che è diventato capitale parassitario vergognoso e che ha espresso
E non poteva non è
Non esprimere
Perché se il capitale
Industriale
E finanziario
Doveva ridursi alla vergogna
Di un ceto parassitario
Aveva bisogno di una cosa solo che la grande cultura italiana
Nel nord diventasse
Un movimento reazionario di massa
E la lega e movimento reazionario di massa
E noi abbiamo una sola cosa la nostra cultura
E riprendere
Miliardi
Del Risorgimento italiano
Quella passione
Che gli uffici a fare del
Risorgimento italiano ed all'unità italiana
Un miracolo immenso
Che lasciò meravigliata tutto a loro e ricordiamoci
Che durante il Risorgimento Europa entro Garibaldi
A Napoli durante il Risorgimento
E da dette a Francesco De Santis
L'incarico di risanare
L'Università di Napoli che era diventata antipatica Università d'Europa
E che cosa invece
Francesco De Santis cacciò tutti i professori dell'Università di Napoli pecche erano miserabili conseguenti del potere
è Michel sulle cattedre
I martiri
Gli effetti
Del Risorgimento
Che nelle carceri si erano preparati
Ha dove andare
Era sua il nostro nuovo Stato
Unitario
Fu
Porto all'ambiente all'ammirazione di tutta l'Europa
Questa la nostra Italia queste allargateli tale che dobbiamo
A mare e conservare questa è l'Italia
Dove c'è una grande tradizione di cultura classica di cultura scientifica
Che può salvare veramente tutta l'Europa ricordiamoci che da Napoli e da mezzogiorno d'Italia
Sono partiti grandi messaggi nel Seicento nel Settecento
Gravina
Scrissi a Pietro il Grande
Pietro il Grande fondatrice
In tutta l'Asia
In tutta l'Europa e la edilizia
Fece
A Gravina
Lettere a
A Pietro il Grande
E gli alunni
Il ventisei
Di settembre
Saremo a Mosca
Dove c'è
L'ultima
Opera autentica
Di scrittura di Giordano Bruno
Pubblicheremo
Il Codice A nove fuori
Il pubblicheremo
Questa immenso eredità
Dell'umanesimo italiano
E nello stesso tempo porteremo
In Russia
Le lettere di RAI venissero tradotte in russo il messaggio di Gravina
Del messaggio di Mario Pagano
A Caterina seconda
Tradotti e Russo
E dimostreremo
Che da Napoli oppormi poco tempo può partire
Un grande movimento culturale il quale risolverà tutti i problemi
E dobbiamo fare arte
Prima
Che il gruppo
Dei Alfonso venga spazzata via dalla reazione
Allora grazie grazie Gerardo Marotta
Marco Savarese pregato di venire Mita a piedi Beppe Grillo
Diamo chissà tu
Cioè sono sono tutti programmaticamente
Una sera difficilissimo parlato con l'attenzione morale creato dall'avvocato quindi
Cerco soltanto di essere brevissimo edili partire un attimo dalla dal documento e dalla dalla cosa che ha letto Riccardo Realfonso all'inizio che forse
Dopo tutta una serie interventi anche di un certo livello forse anche
Elevati nel corso diamo ripartire un poco dalla
Dalle cose più vicina a lui Carrer falso diceva che ne dobbiamo cercare di costruire un qualcosa
Che vada avanti che dia un futuro a questa città questa Regione e forse anche alla Cividale e se non partiamo dal fatto che
C'è una classe dirigente che chiaramente come diceva Riccardo
Ha come tema completamente fallito
E che deve essere completamente sostituita
Non partiamo da un punto corretto dobbiamo partire anche dal fatto che
Una
Una novità
Una number un vero cambiamento deve partire
Dalla collaborazione dalla creazione di una rete pulita virtuosa una capite che non sia basata soltanto su
Un gruppo di studiosi un gruppo di accademici che crede o
Pensa di avere la verità assoluta ma la nuova la novità la la nuova frontiera che possiamo realizzare assieme le persone
Pulite per bene di questa città quella che passa attraverso la costruzione di una rete virtuosa di una rete che possa
Più costruire conoscenze la prossima coscienza collettiva un'intelligenza collettiva che si basi sul contributo di tutti su contributo soprattutto della cittadinanza
E secondo me l'ha il vero
Modo nudo che può farsi notare una grande differenza con quello che c'è nel passato dalla politica del passato e coinvolgimento
Delle persone il coinvolgimento
Della cittadinanza nelle scelte del Consiglio coinvolgimento
Di tutti noi cittadini nel futuro che vogliamo vedere in questa città in questa Regione non non abbiamo più bisogno di un gruppo
Di potere economico politico di malattie malavitoso che
Ci indica la strada che ci porta in un baratro
Che quello in cui siamo adesso
Ma dobbiamo costruire assieme
Qualcosa che va dall'ultima che si basi su presupposti completamente inutile che abbia presupposti di economia completamente diversi
Che si che possa sfruttare strumenti alternativi
Che possa sfruttare
Prima di tutto le risorse dell'ambiente in una maniera completamente diversa non
Come un tesoro tarda rubare d'asta rende fa renderà massima come un qualcosa che ci appartiene e che dobbiamo cercare di preservare per il futuro
Se noi partiamo da questo
E partiamo dall'altra la consapevolezza
Che qualcosa deve cambiare ma deve cambiare in maniera
Eclatante perché
Quello che stava dentro qua stasera nella nella nella relazione sono sicuramente
Note informarla metri deve essere un qualcosa che
Deve dare un segnale dirompente di di novità allora quello è stato detto stasera era tutto condivisibile decimo me per due anni insomma alla fine ma dev'è un seguito concreto io avevo in seguito
Ti deve uscire anche da stanze come questa che deve coinvolgere Scilla cittadinanza deve far vedere agli altri e non solo a quelli che hanno
Un livello anche di interessa interesse sociale un po'più elevato ma deve coinvolgere la speranza in tutti i suoi livelli
Deve dare il senso di un cambiamento
Semplicemente voglio ricordare alcune cose che quello che sta facendo come esperimento come col Mita per Napoli è un quadro ma che
Che ha dato la forza
A idee di essere realizzate le idee concrete idee
Che hanno aggregato persone
Lanci semplicemente una un'idea una mamma giusto un promemoria dalla dal mirata a Napoli è stato creato una valida alternativa uno lo spesi chiama scelte
è una è una realtà
Che è nata
Quasi tre anni fa che diffusa a Napoli che si è sta diffondendo in tutta Italia e se c'è un arcipelago
Che diffuso in molte regioni italiani e che in alcuni comuni è stato fra sono stati fatti anche delle delibere
Che favoriscono la diffusione di questa metà per nativa se vogliamo veramente cambiare dobbiamo guardare anche
Oltre
Cose che sembravano impossibili o sembrano
Forse fantasiose
Ma abbiamo
Andare a fondo a tutti i canali a tutti i rivoli che ci possano essere positivi questa città
Con pazienza
E con lungimiranza e soprattutto con
Con la voglia di scoprire cose che possono sembrare
Lontane da noi ma forse la
C'è la soluzione per andare avanti quanti assegni
Professor Marino rinuncia
Emiliano Brancaccio
Minacce duale crolli
E Milano Brancaccio economista
Dell'Università del Sannio e
A questo punto interrompiamo con le
Iscrizioni a parlare cultura cui fornendo conclusiva credo
Grazie davvero per questo invito
Mi sembra un'iniziativa
Lodevole
Meritoria
Che
Evidentemente ci auguriamo che abbia un seguito
Quel che
Vorrei semplicemente chiarire due minuti e questo
Quanta parte dei vostri depositi bancari vengono
Destinate ad attività produttive al sud
Quanta vaste quanta parte delle vostre immobilizzazioni finanziarie vengano destinate ad attività produttive al sud grosso modo il quindici per cento
Tutto il resto vanno Buford allontana presso i centri della finanza internazionale
Poi un'altra cosa vorrei
Chiedere cioè
Quanta quanto costa uno studente che si laurea in una università meridionale
E che poi emigrato normato sono tantissimo da fare tra l'altro crescenti
Costa la metà grosso modo della dei contributi previdenziali di un operaio metalmeccanico del sud quindi l'opera metalmeccanico nel sud
Contribuisce alla formazione di questo giovane
E poi questo ragazzo chiaramente per forza di cose va via
Quanto
Cinquant'anni europei sto parlando di flussi questi sono due i flussi in uscita adesso parliamo di un flusso in entrata
Quanto ci guadagnano le imprese settentrionali
Portando di
In Campania di rifiuti tossici dunque abbiamo incrementi del dieci quindici venti per cento in generale fino al cinquanta per cento nel settori chimico
Credenti
Di profitto perché chiaramente non pagano la procedura standard stime
Ora di questi tre i flussi in entrata e uscita
Non Sisto costituisce
Pantano
Silenzio politico
Ed invece si parla continuamente e sistematicamente di questi
Flussi di spesa pubblica che giungere però assoluto e che evidentemente costituirebbero un elemento diciamo di parassitismo debiti ecco di quegli altri in un sito
Perché non se ne fa
Dunque a me sembra abbastanza evidente
Che il motivo di fondo è che Lansing insisterà arcipelago delle sinistre oserei dire
Gli eredi storici di una tradizione
Novecentesca del movimento operaio
Sono stati
Caratterizzati da un
Binomio e hanno configurato la loro azione politica su un binomio
Mercato
E prebende
Cioè piena e totale adesione alle luci del mercato
Tiene totale subordinazione
Al gli interessi del capitale finanziario
E potrebbe ed elemosine necessario a garantirsi
Il consenso
Dei Lazzari
Il consenso delle masse popolari
Allora
A me pare che
Evidentemente se non si
Mette in discussione questo binomio è chiaro che non se ne esce
Io sotto questo aspetto sono abbastanza
Preoccupato dalla lentezza elefantiaca con la quale spezzoni della
Degli eventi più o meno degne legittimi del movimento operaio stanno cercando
Nel corso di questa spaventosa crisi di cambiare
Un po'i loro convincimenti
Mi pare abbastanza evidente che i grandi interessi del capitale finanziario
Sono ben incardinati nella logica che sta caratterizzando per esempio il prossimo
Congresso del Partito Democratico questa evidentemente è una cosa
Che mi spaventa molto
Al tempo stesso per quanto riguarda la questione delle prebende
Mia sinistra molto siffatto diciamo quindi al Mezzogiorno perché
Le prebende l'elemosina sono stati un elemento importante
Meccanismi di consenso politico che hanno prodotto
Qualche successo per la sinistra nel Mezzogiorno
Ebbene
Io credo che siamo un po'alla frutta cioè quella logica evidentemente non può essere più riprodotta
Allora io però pongo questo problema
Sì
L'impianto
Oserei dire
Anche
Bassoliniano
Del meccanismo delle prebende
Non può riprodursi
Perché evidentemente non ci sono più le condizioni
E la domanda che io mi pongo è questa ma noi alle masse popolari che cosa ci
Perché guardate che il problema
E che
Ed io mi permetto di provocare l'avvocato Marotta su questo punto
No noi non dobbiamo ripetere gli errori
Di un lontano
Glorioso passato
Di lumini essi non debbono ripetere gli errori di schiacciasassi dalle masse popolari
Perché allora si possano intercettare le masse popolari perché allora i lavoratori possano
Condividere impianti programmatici tutti quelli che sono stati
Correttamente importanti questo pomeriggio
Occorre che la scarna che il livello della sfida sia altissimo
Perché la dimensione complessiva degli interventi
Ed essere gigantesca
Deve essere tale
Da coinvolgere le masse
Popoli perché altrimenti speranza
Non bene grazie
Ringraziamo emiliano Brancaccio purtroppo interventi sono stati tanti il tempo
Trascorso ci dicono che l'Istituto deve
Chiudere e qui quindi
A questo punto ci sono ancora alcune persone che avevamo contattato ci scusiamo profondamente spero che non me ne vogliano ho fatto la parte un po'
Del cattiva con in questa
Assemblea ma penso che sia
Interessante ascoltare qualche breve nota conclusiva di
Riccardo Realfonso se se vuole
Il mio è solamente un saluto al momento dell'istituto saper chiudere dibattito è stato molto lungo e molte io trovo estremamente ricco
Solo arrivati tutta una serie di spunti moltissimi numerosissimi da quelli insomma tant'quelli D'Agostino per fare un esempio
Sulla questione dell'egemonia culturale interventi Peppe De Cristofaro sulla questione piattaforma logistica matrone tutti quanti interessantissimi
La questione posta la Masci di Migliorini sulla questione appunto nord-sud e la questione della ragion d'essere di una
Di un interesse al nord verso il sud che dal punto di vista la lettura che ho provato a fare che
E che neo meridionalismo fa
E si trasforma in una relazione non nemmeno più tra nord e sud Italia ma in relazione tra centri e periferie di Europa e quindi un ragionamento che si allarga e si fa sempre più più ricco e complesso è una serie di altri interventi come quelli
Dell'onorevole Mazzarella sulla questione del non al I leghismi di risulta che questa espressione molto molto utile sicuramente molto molto significativo e utili e li invito appunto un rigore Massimo
Nella nella nell'amministrazione pubblica delle indicazione che bisogna dare per
Per il futuro
Sono numerosissimi appunto le sollecitazioni di
Di massimo Brancato sulla questione degli della democrazia anche nelle relazioni industriali
Su un moltiplicatore della deflazione della precarietà gli ha fatto riferimento insomma
Veramente tutti gli interventi sono stati
Utili
E e credo che possano essere e molti altri sommario veramente o se ho annotato tutto non ultimo naturalmente ma anzi in Cina e vivenzi ieri intervento dell'avvocato Marotta che
Che ci diceva che dal subito può venire un messaggio per l'Europa è assolutamente ci crediamo assolutamente nel fatto che
Proprio dalle aree
Che sono in difficoltà nelle quali deve essere maggiore l'attenzione anche della delle politiche sociali della sorveglianza e delle aste la solidarietà convenire
Un messaggio di unità perché alla fine sarebbe paradossale
La grande esperienza dell'Europa unita che si è aperta dopo la Seconda guerra mondiale proprio all'insegna
Del della pace perché poi alla fine della Werder Obiettivo di loro puritano eccetto la munita unico il mercato unico era una grande speranza di pace
Che si aprirà dopo la Seconda guerra mondiale sarebbe veramente paradossale sei invece la divaricazione economica tra i centri liberi e di periferie portasse voglia invece a agli odi
E tra le Regioni e quindi è chiaro che questo è
Esattamente il contrario del senso dell'Europa unita e quindi da qui da in mezzo giù dal Mezzogiorno ed è mezzo giorni deve arrivare esattamente questo messaggio
Io credo che tutti questi interventi siano utilissimi per andare avanti nella costruzione di quello che dicevamo all'inizio cioè di un manifesto politico che possa più diciamo di un percorso che possa essere condiviso partecipate che possa portare
A delle indicazioni di un manifesto politico per un rilancio
Delle
Sì sì sì sì sì no ce li venderemo già c'è questa questa
Registrazione che fa radio radicale che credo sarà ammessa quindi on line e quindi tutto il dibattito sarà disponibile on line poi troveremo telefoni possibile per
Per diffondere per renderlo pubblico però l'idea è quella di aprire un percorso che porti a un documento condiviso e che possa essere un segnale di
Discontinuità vera della politica economica e sociale in Campania nel Mezzogiorno
Grazie a tutti