Politiche per il Mezzogiorno tra cooperazione, competizione e sussidiarietà

Pronto
Qualche Altroconsumo fu
Stiamo
Pensavo di
Pensavo di
A San Germano
Allora il San Germano
Tale paglia
Collega che è ricompreso
Solo
Danese nove
Ma dopo
Credo valga come esempio quasi
Se
Sono in corso
Quando sentenze
Dove sta
La seduta gli assestamenti altrove
Cosa succede
C'è solo
è una macchina che ogni tanto
Presidente Lettieri desiderato
Presidente Lettieri e desiderato in poltrona
Al resto del padre
Crediamo che il centrodestra abbia cento dove abbiamo trovato un altro candidato
Ma
Sistema villaggi Repubblica
Chiedo agli atti sulle accise
Buongiorno prendete posto
Cominciamo questi microfoni è più facile così ecco
E grazie di essere qui questa mattina per
Un dibattito
Sullo sviluppo sull'impresa sul territorio sulle reti
Che nasce anche dalla
Riflessione su un volume molto interessante dicevamo quasi un almanacco con l'Assessore Andrea Cozzolino grande industria mezzogiorno dal mille novecentonovantasei al due mila e sei
La rassegna davvero interessante che è utile scorrere per capire di che cosa parliamo quando parliamo di insediamento industriale di crisi di possibilità
Che questo territorio ha
Di venir fuori da momenti di difficoltà su che cosa può effettivamente puntare su che cosa
Possiamo far conto per crescere sono con lui l'Assessore Andrea Cozzolino Enrico letta che tutti conoscete Gianni Lettieri presidente Duilio serie Napoli e ovviamente i due autori Angelo Guerini e Federico Pirro questo
Dibattito questo incontro durerà un'ora e mezza
Lo dico a beneficio di chi ascolta e ammonitore di chi parla anche se poi tutti quelli che parlano hanno
Altri impegni e quindi saranno lieti di essere sintetici nei loro interventi e io direi di dare la parola ad Angelo Guerini per farci illustrare brevemente il massimo dieci minuti
Federico Pirro preferisce comincia avrà Federico Pirro illustra in dieci minuti
Il contenuto di questo libro fornendoci gli spunti che ci serviranno per la discussione successiva quello il microfono io suggerisco di prenderlo così distaccarlo perché più comodo piuttosto che allungare il collo
Grazie Direttore consentitemi innanzitutto di ringraziare
Il
Presidente della Fondazione Mezzogiorno ma onore con leggere mica e il direttore il dottor Russo per
Aver voluto accogliere la nostra richiesta di presentare in questa sede prestigiosissima una ricerca che ha avuto
Diciamo l'umile ambizione se mi si consente l'ossimoro di fornire del Mezzogiorno un'immagine e soprattutto del Mezzogiorno segnato dalla presenza delle grandi industrie
Il
Più vicina alla realtà un'immagine appunto che cercasse in qualche misura di superare
è quella che ci era sembrata una visione prevalente in certi settori della stampa italiana ma anche del mondo accademico di un Mezzogiorno macro industriale che fosse una sorta di archeologia industriale
Ho
Segnato dalla presenza di stabilimenti prossimi a diventare reperti di archeologia industriale
Per fortuna amici non è così
Il Mezzogiorno esplorato dall'Abruzzo alla Sardegna Area per Area pollo per polo
Settore per settore ha riservato al dottor Guarini al sottoscritto abbiamo lavorato con sedi provinciali della Confindustria con camere di commercio con singole grandi aziende con strutture sindacali con università centri di ricerca abbiamo cercato di raccogliere la maggiore quantità possibile
E abbiamo cercato di farlo sul campo di dati notizie informazioni su stabilimenti industriali che sono pure che sono tuttora punti di forza non solo dell'industria nel sud
Ma dell'industria nazionale
Che
Stabilimenti che competono al livello internazionale nei settori di rispettiva competenza
Procedo rapidamente scusandomi se come dire abuserò della vostra
Attenzione
Citando un po'di aziende un po'di settori e alcuni territori ho consegnato al dottor Russo il compact dove sono contenute settantacinque slide di sintesi del volume quindi chi avesse interesse
A leggerle può chiederlo agli amici della
Della fondazione allora
Primo elemento
La più grande fabbrica d'Italia per numero di dipendenti diretti
è l'Ilva di Taranto
La più grande fabbrica manifatturiera del nostro Paese tredici mila trecentoquarantasei addetti diretti aumentati da quando l'azienda è stata privatizzata
Cioè esattamente dal primo maggio del novantacinque quando il gruppo Riva ha trovato undici mila e cinquecento addetti oggi gli addetti sono
Tre poco più di tredici mila diretti più cinque mila nelle attività indotte
E pensate solo o da alcune settimane da quando Riva acquistato lo stabilimento nel quali ha investito
In quindici anni oltre un miliardo e ottocento milioni di euro per ammodernamento di strutture produttive e tecnologie per abbatterne
O almeno contenerne la ricaduta sull'ecosistema Tarantino
Solo in queste settimane per la prima volta l'Ilva sta conoscendo cassa integrazione per quattro mila unità a fronte di una crisi del settore della domanda
Di Cois per l'industria automobilistica all'industria degli elettrodomestici mentre il settore
Dello stabilimento che produce lamiere per
Industria navalmeccanica e tubi al momento a commesse
Ancora per i prossimi messi
Lo stabilimento dell'Ilva di Taranto venne insediato dalla politica di industrializzazione del Mezzogiorno all'inizio degli anni Sessanta
A partire dal nove luglio del sessanta venne posta la prima pietra entra in produzione prima il tubi ufficio nel sessantadue nel sessantaquattro i primi due auto forni lo stabilimento di ENEL prima ampliato
Fra il sessantotto il settanta poi raddoppiato nella sua capacità produttiva ed è
Oltre
Ad essere la più grande fabbrica manifatturiera del nostro Paese per dipendenti diretti il più grande stabilimento siderurgico al ciclo integrale d'Europa
è uno dei più grandi al mondo a equivalenti al momento solo in stabilimenti giapponesi della Nippon Steel
Lo stabilimento supera gli addetti a Dini ad paragonando le singole aziende alla FIAT Auto Mirafiori di
Torino che ne ha undici mila
E cinquecento
Ancora pensate che nel Mezzogiorno si localizza oltre il sessanta per cento della capacità di raffinazione dell'industria petrolifera del nostro Paese
Tredici raffinerie in esercizio in tutta Italia ben sette localizzate nel Mezzogiorno un a Taranto cinque in Sicilia e la più grande d'Italia per capacità di raffinazione è una delle più grandi
Del Mediterraneo si la più grande del Mediterraneo e quella facente capo al gruppo Saras della famiglia Moratti
Ubicata Assaro Rock in Sardegna a venti chilometri da Cagliari mille addetti diretti più tre mila nell'indotto
Il polo di Priolo siamo in provincia di Siracusa con le sue tre raffinerie due della ERG e una della Esso e il più grande pollo di raffinazione del nostro Paese
Come capacità di raffinazione complessivamente la singola azienda la singola raffineria più grande come capacità è quello appunto di Sarro della
Samaras
E il nel polo di Priolo tra l'altro segnalo che nelle raffinerie della era ed è entrato di recente capitale russo della Lukoil o al quarantanove per cento
Nel Polo o di Priolo
Che un grande polo appunto dell'industria petrolifera vi sono anche altre aziende chimiche di base centrali elettriche e tutto un tessuto di aziende dell'indotto
Aziende fra le quali spicca anche se ormai lavora poco a Priolo e molto più sui mercati internazionali la ira Emma quell'azienda che ha acquisito di recente appalti in Inghilterra
Al presso la Total
E che ha suscitato
Le proteste degli operai li inglesi i quali ritenevano di dover lavorare in questo cantiere la Iren ma e una delle più grandi aziende impiantistiche italiane
Ed è figlia
Del popolo petrolchimico di Priolo che nasce pensati ancor prima della politica dei poli sin dalla fine degli anni Quaranta quando Angelo Moratti
Il Papa degli attuali
Proprietari della Samaras insediò la prima raffineria siciliana appunto nel mille novecentoquarantanove era una raffineria usata pensate smontato acquistata negli Stati Uniti smontata e trasferita
A a ad Augusta raffineria che poi è stata ceduta
Opportunamente innovata e tecnologicamente migliorata mi sugli impianti alla Esso raffineria tuttora in esercizio e con il ricavato
Angelo Moratti andò in Sardegna e creo nel a partire dal mille novecentosessantadue la raffineria che tuttora
Presidia il Polo Di Sarro crede la più grande raffineria del nostro Paese del Mediterraneo e una delle sei maggiori raffinerie
Devo ROPPA
Ancora nel Mezzogiorno abbiamo oltre il cinquanta per cento della capacità produttiva del gruppo FIAT con i grandi stabilimenti di Atessa FIAT serve il dove si produce il
Ducato veicoli commerciali leggeri
Il polo di Melfi Pomigliano d'Arco e termini Imerese più la FIAT a stabilimenti
Che producono componentistica Termoli Pratola Serra lo stabilimento della Iris Busso in Valle dell'Ufita macchine movimento terra all'Ecce motori motoristica di Sella a
Foggia
E altri stabilimenti distribuiti di minori dimensioni ma comunque tutti superiori ai cinquecento addetti distribuiti in altre regioni del nostro
Paese quando il Presidente Montezemolo onorando ci
Della sua prefazione al libro
Volle commentarlo disse da presidente di Confindustria certo conoscevo gli stabilimenti della FIAT e molti altri grandi impianti del sud ma ho scoperto che per fortuna nel Mezzogiorno si disloca
Una quota significativa dell'apparato industriale del nostro Paese che merita attenzione e approfondimento dal punto di vista analitico ognuno di questi comprensori
Di presenza a FIAT alimenta attività dell'indotto che abbiamo anche quantificato grazie i dati cortesemente fornitici dalle varie Confindustrie provinciali
Che diciamo in attività dell'indotto che sono particolarmente significative conoscete meglio di me quelle dell'Area di Pomigliano ove
I problemi dello stabilimento sono ovviamente noti al momento e e però non dimentichiamo come
Sanno meglio di me il presidente Lettieri e l'assessore Cozzolino che comunque la figlia innovato questo stabilimento lo scorso anno con un investimento di centodieci milioni
Ed una chiusura che non vide in cassa integrazione le maestranze nel video riqualificate
Lo hanno chiamato Giambattista vico lo stabilimento fra l'altro mi piace ricordare come lui stesso ha voluto
Ricordare ai giornalisti che il dottor Sergio Marchionne e laureato in filosofia
E poi in economia e commercio
E ha avuto una laurea honoris causa in ingegneria gestionale dalla Quarta ha facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino ma la sua prima laurea come ha voluto ripeto lui stesso ricordare e una laurea in filosofia
Settore aeronautico il dottor Guarini che ha curato in particolare anche nella sua duplice veste di direttore della Confindustria Brindisi e di vicepresidente del distretto aeronautico pugliese
Il settore aeronautico è massicciamente presente lo sapete meglio di me nell'area
Campana e in Puglia con grandi stabilimenti della Alenia a Foggia a Grottaglie l'ultimo stabilimento creato appunto dalla gruppo Alenia la legna con possa ai dove si producono due
Sezioni in fibre di carbonio della carlinga del nuovo aereo passeggeri sette otto sette Dream liner della Baring più il Polo dell'Area di Brindisi
Nell'area napoletana l'indotto che gravita intorno al polo aeronautico costituito da
Grandi stabilimenti e
Rilevante
Un polo numericamente rilevante anche con produzioni molto qualificate
Di componentistica e di diciamo di attività di servizio alle aziende maggiori ma anche nel brindisino queste attività dell'indotto sono abbastanza
Significative
Abbiamo poi sempre nel settore dell'automotive altri poli quello di Bari segnato dalla presenza di sei grandi stabilimenti facenti capo ai Gruppi
E stermini al territorio OSCE del tram d'fai resto onda Graziano trasmissioni
Esse Kft Magneti Marelli stabilimenti
Sei grandi stabilimenti oltre i cinquecento addetti quello della Bosh la più grande fabbrica di Bari con due mila trecentocinquanta occupati e con l'attività dell'indotto
Che non sono ancora come dire così diffuse come pure la presenza di queste grandi aziende
Indurrebbe a ritenere possibile e tuttavia diciamo
L'indotto di queste aziende non è solo un indotto locale
Localmente e
Più debole ripeto di quanto potrebbe essere ma in realtà questi stabilimenti alimentano un indotto proveniente da altre regioni o addirittura
Dall'estero settore energetico
Nel Mezzogiorno ove peraltro si stanno moltiplicando gli investimenti energetici ed anche qui in Campania
Sono state insediate di recente nuove centrali abbiamo il polo di Brindisi notoriamente il più importante d'Italia per capacità installata
Che diciamo
Il Polo
Che vede in esercizio la più grande centrale d'Italia per capacità duemilasei centoquaranta megawatt la centrale di Cerano a sud di Brindisi che ha la stessa potenza installata di quella di Porto Tolle dell'ENEL
La Puglia è la seconda regione d'Italia per produzioni di Energia se ne produce più di quanta se ne consumi nel territorio in Puglia vi sono centrali anche dell'ENEL
Dell'Edison dell'ENI Power mentre per quanto riguarda
Secondo alle spalle della Lombardia che però non è autosufficiente
La Lombardia ha una potenza installata anche
Di Energia idroelettrica anche se contrariamente a quello che molti credono la più potente centrale idroelettrica dell'ENEL e come
M'insegna l'assessore Cozzolino quella di presenza hanno
Che venne costruita entro in esercizio all'inizio degli anni Novanta dello scorso decennio con un investimento allora consuntiva attui mille miliardi di lire nasca
Ecco un altro elemento curiosamente positivo di questo di questo Mezzogiorno tutti pensano che
Una grande centrale idroelettrica possa essere insediata soltanto o nel
Bacino
Prealpino oppure fosse in Calabria ma insomma invece anche in questo la Campania ma una presenza
Significativa la Puglia è la prima regioni di d'Italia per produzione di energia da fonte eolica
Abbiamo circa ottocento megawatt installati altre centinaia di megawatt in via di autorizzazione da parte della Regione ma la corsa all'eolico e oltremodo diffusa in tante regioni del Mezzogiorno
Grandi gruppi dell'industria energetica internazionale stanno
Ora forzando presenze già
Insediate nel Mezzogiorno o sono in procinto di realizzarle
Vi sono
Sempre nel Mezzogiorno stabilimenti che producono tecnologie per l'industria
Energetica da fonte eolica basti pensare al grande stabilimento della multinazionale danese Vestas che con seicento addetti diretti e mille nell'indotto presidia l'area di Taranto
Peraltro la Vestas stabilisce rapporti di subfornitura con aziende dell'aria di Brindisi dalle Ucci costruzioni che fornisce le torri in acciaio su cui vengono appunto montati diario generatori costruiti a
Taranto
Professor dobbiamo sintetizzare la coda del suo intervento che siamo
Abbiamo altri settori particolarmente significativi dalla
Information and communication technology nell'Area di Catania all'Etna Valley ma presenze anche nell'area in nel settore in Campania ad Avezzano la presenza della micron
Abbiamo presenze nell'industria agroalimentare tessile abbigliamento calzaturiero
Nel settore del legno mobilio i più grandi gruppi dell'industria agroalimentare italiana ed europea sono tutti presenti con grandi stabilimenti del Mezzogiorno Unilever Nestlé Barilla
Ferrero ed altri grandi gruppi internazionali cocca con la
Nestlé ma anche gruppi imprenditoriali locali perché voglio chiarire
Del resto la presenza del presidente Lettieri lo conferma nel Mezzogiorno abbiamo una presenza prevalente di grandi industrie facenti capo ai Gruppi nazionali
Ed esteri settentrionali ed esteri ma abbiamo anche
Gruppi
Grandi gruppi di imprenditori meridionali che appunto stanno
Crescendo questi stanno affermando come competitor a livello internazionale e quindi diciamo e una presenza che merita di essere segnalata
Non vogliamo assolutamente non abbiamo voluto con l'amico Guarini e chiudo sottovalutare il ruolo delle piccole e medie imprese
Anche non facenti parti di gruppi
Diciamo di grandi società
Però facenti parte di gruppi di grandi società però ecco
In primo piano nel duo lume abbiamo voluto tenere le grandi imprese ma sullo sfondo un tessuto anche di piccole e medie aziende
Di imprenditori meridionali che in alcune aree configurano sistemi diciamo Proto distrettuali anche se la forma distrettuale nel Mezzogiorno non ha avuto storicamente
Almeno sinora la consistenza che ha avuto nelle regioni del centro nord io mi scuso per la estrema brutale sinteticità ma giustamente il direttore cioè la impone e qui per lasciare la parola
A interlocutori ben più autorevoli del sottoscritto grazie professore il tempo che ci impone di essere sintetici e il tempo che abbiamo a disposizione
Allora visto insomma
Abbiamo tu idea della carrellata dalla carrellata il professor Pira venuto l'idea che questo Mezzogiorno può e non è così povero come normalmente si dice povero di insediamenti industriali un luogo comune di nel Mezzogiorno un deserto invece abbiamo visto che
Un deserto non è
E vorremmo che fosse ancora più popolato evidentemente però qualche cosa da cui cominciare c'è
Allora i chiedere innanzitutto l'assessore Cozzolino grasse sull'attività produttive dalla Regione Campania oltre che dell'agricoltura
Che
Che cosa che
Spunto trae da questo volume c'è qualcosa che non sapeva e che ha imparato c'è qualche cosa
Che leggendo il libro gli venuti in mente di fare vediamo che arricchimento avuto da questa considerata l'età dalla considerazione che è stata svolta finora dal professor Pirro
No io
La prima considerazione che
Credo per la prima volta che si prova a fare uno sforzo
Di lettura della presenza dell'industria
Nel Mezzogiorno di queste dimensioni dobbiamo andare a vecchi rapporti Svimez diciamo così
Per ricordare un'analisi così dettagliata e così specifica
Settore per settore filiere per filiere
E dunque da questo punto di vista
Interessato dalla lettura davvero interessante
Vorrei fare un plauso diciamo per per il lavoro svolto anzi
Semmai dovremmo vedere come questa questa pubblicazione posso conoscere ulteriori approfondimenti perché davvero il materiale su cui
Viene fuori da lavorare diciamo un materiale si assai significativo e interessante anche per chi è chiamato a sviluppare politiche pubbliche
Dal punto di vista del sostegno dell'incentivazione dal punto di vista di una politica che tra l'altro sul versante industriale
E delle attività produttive grazie anche una legislazione che si è andata via via modificando ma poi dirò qualcosa su cui su questo punto
Tende sempre di più a regionalizzata se diciamo così dunque è sempre più necessario acquisire una conoscenza del territorio
Individuare politiche che possono sostenere la crescita lo sviluppo l'insediamento delle attività produttive
E della che della della grande della media industria
Quindi innanzitutto un giudizio estremamente positivo sulla pubblicazione sul lavoro svolto
Mi permetto di dire
Siamo in un tempo in cui non è facile parlare bene a volte di ciò che si fa siccome si parla bene della campagna del lavoro che abbiamo fatto chi in questi anni lo ringrazio in modo particolare ringrazio degli autori di un'attenzione
Che a volte più esterna che interna diciamo così
Paventato esatto diciamo così che insomma a volte diciamo no a me
è positivo anche perché il rapporto con con le forze imprenditoriali pugliese diciamo così e con un mondo la ricerca pugliese molto intenso diciamo delle attività che stiamo facendo
Molto intenso anche il rapporto di collaborazione con l'Assessore alle Attività Produttive della Puglia e dunque
Sono contento che
Alcune cose che abbiamo messi in piedi nel corso degli ultimi anni hanno prodotto una una una una riflessione un giudizio da parte
Di ricercatori di studiosi assai lusinghiero seconda considerazione molto rapida il libro presenta per me due punti fondamentali diamo mollato
Si fa un uno una una gran lettura della grande industria dei processi di delocalizzazione diciamo
Che avvengono da nord verso sud da qui si si si si trae origine della presenza della grande industria nel nel Mezzogiorno e però
Siccome siamo in una fase in cui
Stiamo ripensando a tutte le politiche per per il Mezzogiorno io trovo ho trovato molto interessante
Tra l'altro coincide con una certa pubblicistica e con uno studio ormai che che via via si stanno consolidando su questo terreno c'è stato una novità dal novantasei in poi
Questa novità
è frutto di una politica nazionale che sceglie dalla quattro otto otto al credito di imposta alla alla programmazione negoziata e da un impulso alla politica di sviluppo e di crescita
Proprio dell'industria meridionale come mai era accaduto nella storia precedente diciamo dobbiamo riandare diciamo
A un periodo storico che è quello
Subito dei primi anni dell'intervento straordinario delle partecipazioni statali per aprire una mole di investimenti pubblici e di sostegno all'industria del Mezzogiorno come
A volte a riflettere
Con maggiore attenzione diciamo così su una storia diciamo così le politiche nazionali verso il Mezzogiorno ha mi ha colpito molto questa parte del libro in cui si racconta come i novantasei come sia un anno
Particolarmente significativo soprattutto per il Mezzogiorno lo ricordo a tutti quanti noi novantasei all'inizio del primo bando sulla quattro otto otto e l'inizio della programmazione negoziata
Dagli accordi di programma i contratti Daria i contratti di programma diciamo così tutta una storia fino a credito di imposta
Tutta una storia che
Lo dico anche diciamo che abbiamo archiviato troppo facilmente diciamo così e invece è stata una storia fondamentale
Tra l'altro è stata una storia fondamentale non solo per l'industria del Mezzogiorno è stata una storia fondamentale per la crescita del Mezzogiorno in quegli anni non abbiamo avuto una crescita come in quegli anni
Del del del del PIL del fatturato dell'occupazione del Mezzogiorno come
Non accadeva da un un lungo periodo un lungo periodo storico se voi
Andate a recuperare i dati fondamentali dell'economia meridionale dal novantasei in poi fino al due mila e uno
Vedrete che c'è una relazione molto stretta
Tra la quantità di investimenti
E delle politiche nazionali che si fanno nel Mezzogiorno
E la crescita del settore dell'industria che porta con sé una crescita complessiva dell'economia meridionale
E gran parte delle regioni del Mezzogiorno in modo particolare la Puglia e la Campania
Sono le Regioni che utilizzano al meglio quegli strumenti e quelle politiche e crescono mediamente
Quasi di due punti in più rispetto alle vertebre Giulio
Del nord è la prima volta che questo accade e la storia politica economica di questo di questo nostro Paese dunque anche riflettendo su quelle politiche occorrerebbe diciamo recuperare anche un rigore e mi mi fa molto piacere questa questa una parte significativa
Della del della della pubblicazione diciamo così che che che credo noi dobbiamo
Dobbiamo riflettere adesso mi verrebbe facile diciamo così
Poi ne abbiamo conosciuto la fase successiva a quella del dopo due mila e uno
Quando si contratta con un all'Europa modifiche sostanziali lo fa in modo particolare
La minore attuale Ministro dell'economia Tremonti cambia gran parte della politica di incentivazione verso il Mezzogiorno comincia
A venire meno o la quattro otto otto nelle dimensioni
Che abbiamo conosciuto nei primi bandi comincia Fitto finisce l'esperienza del credito d'imposta in termini automatici
Vanno in crisi progressivamente lei le politiche di programmazione negoziata non è un caso Sarra diciamo così una
Una una una una situazione particolare c'è una modifica anche del del del del modo in cui si utilizzano i fondi comunitari su questo c'è un altro studioso pugliese che ha scritto pagine significative pensa visti dall'ultima pubblicazione
Comincia un punto di di di declino sia per la presenza
E della funzione dei ruoli
Dell'industria nel Mezzogiorno che della capacità produttiva di queste nostre regioni e in modo particolare
Ancora una volta la Campania in modo particolare subisce diciamo così gli effetti più più pesanti di questo di questo
Venire meno di questa politica nazionale ora io qui traggo un primo segnale
Tanto più che noi andiamo verso un processo questa poi è la seconda considerazione che volevo fare tanto più che noi andiamo verso un processo di regionalizzazione delle politiche
Di sostegno di incentivi di di verso la grande media e piccola industria tanto più abbiamo bisogno di una politica nazionale
Cioè l'idea che si possa sostenere una politica di sviluppo per un'aria di venti milioni di abitanti come il Mezzogiorno d'Italia nei prossimi anni solo facendo
Lei va su risorse e politiche regionali che vanno migliorate vanno indirizzata e così via ma
Illusione diciamo così e quindi
La il libro ci ci consegna
Un dato politico
Di di di politica nazionale straordinario ce ne abbiamo bisogno
Proprio sulla politica industriale di una grande politica nazionali
Cenci diamo il tempo per un secondo giro perché su questo volevo introdurre Enrico letta proprio su questo argomento infatti avevo segnato
Come il rapporto tra la politica industriale nazionale quella
E quella regionale
Ormai le politiche industriali sono quasi tutte appannaggio delle Regioni come diceva Andrea Cozzolino
Però una politica industriale nazionale eppure c'è pure ci dovrebbe essere Dorigatti il rapporto con le il rapporto virtuoso tra una politica industriale nazionale e quelle regionali
Poiché
Se possiamo avere una delucidazione su questa partita che perdiamo continuamente sulla fiscalità di compensazione del Mezzogiorno che potrebbe essere
Un grande tu per l'intera area tutti i Governi che si sono succeduti hanno tentato questa carta e nessuno è riuscito poi a vincere la partita
Però
Chi era all'opposizione diceva non non riuscite perché non siete capaci a chi stava al Governo poison invertite le parti ed è il risultato è stato lo stesso cos'è che è mancato cos'è che manca o dobbiamo abbandonare questa partita perché non è possibile oggettivamente della fiscalità
Di compensazione
E Palmisano mi fermerei qui perché così poi diamo il tempo anche all'onorevole letta del secondo giro
Sì anch'io cerco di essere sintetico intanto grazie a Andrea Ivano per terra questo occasione
è sempre molto molto puntuale lavoro di Mezzogiorno Europa e credo che anche la la chiacchierata di stamani prende spunto da un lavoro molto
Interessante che io vi invito a studiare perché a me è stato utile leggerlo
Quindi traggo alcune considerazione da questo
E mi inserisco prende il testimone idealmente da da quello che diceva adesso Cozzolino
Il libro interessante per la sua
Organizzazione
Temporale perché libro parla di un periodo che rappresenta in fondo la chiamerei così la terza fase della storia dell'intervento pubblico nel Mezzogiorno
Perché i in Italia possiamo secondo me
Dividere
Tre fasi oggi siamo entrati nella quarta fase
Le tre fasi sono una fase lunga che è quella che ha messo le basi di tutto ciò di cui li si studia
Perché è una base che arriva alla fine degli anni ottanta che è una fase che arriva alla fine degli anni ottanta poi c'è il periodo del tracollo economico e finanziario del Paese
Tra appunto il novanta e il novantasei
Quindi una fase che coincide con l'ingresso di
Del del del nostro Paese dentro il percorso diciamo di costruzione dell'Europa come la stiamo conoscendo adesso il Trattato di Maastricht che definiva il novantuno
L'inizio del percorso per
Stare dentro i parametri e quindi
Un grande sforzo per cercare di intervenire sul debito pubblico che invece nella fase precedente era stato lasciato andare dalla parte integrante della storia
Diciamo degli aspetti negativi di quella storia quindi una fase in cui si esaurisce l'intervento precedente
Si fa polizia istituzionale quindi si chiude la Cassa del Mezzogiorno si chiuderò diciamo i gli elementi
E le nelle
I contenitori che erano succeduti alla Cassa per il Mezzogiorno
Una fase in cui si comincia a pensare a un percorso di decentramento da Roma alle periferie del Mezzogiorno
Una fase ovviamente complessa perché è una fase anche di deindustrializzazione pesante la grande impresa viene duramente colpita e quindi disoccupazione significativa però anche grande pulizia da un certo punto di vista
La terza fase è quella di cui si parla novantasei due mila e sette quindi una terza fase
Importante
Una terza fase credo importante significativa perché alla terza fase nella quale
E viene messa in campo una filosofia diversa da quella precedente che non la filosofia che parte dall'alto e cala sui territori con scelte mirate
E spesso scelte felici spesso scelte casuali o figlie
Diciamo delle casualità del potere politico quante industrie nella Prima Repubblica sono finite in quella provincia piuttosto che in quell'altra provincia del sud perché
Il sottosegretario era di quella provincia piuttosto che di quell'altra la nostra storia credo che se si andasse a fare uno studio
Di questi aspetti sarebbe divertente è una storia piena poi per carità di patria non si è mai fatto uno studio del genere ma credo che eccessivi ci sarebbe da divertirsi amaramente
Questa terza fase è la terza fase in cui invece quelli delle quelle idee a cui
Andrà faceva riferimento prima
Sono idee che partono dal basso quindi protagonismo delle classi dirigenti locali
Non dei politici meridionali forti a Roma
Storia della prima fase
Ma protagonismi delle classi dirigenti meridionali e in questo caso le classi dirigenti meridionali non solo politiche quindi sarà interessante che sentire Gianni cosa dice dopo non solo politiche ma quel ragionamento che di fatto vede inciampi
Di fatto il
La persona l'uomo politico l'uomo di Governo Ministro del Tesoro di quel periodo e prima Presidente del Consiglio che è un po'la persona
Che unifica attorno alle sue azioni questa nuova idea questa terza fase
L'idea di fondo di scommettere sulle classi dirigenti locali classi dirigenti locali vuol dire
Le Confindustrie i sindacati che vengono chiamati a un ruolo diverso
Rispetto a quello precedente non soltanto
La
La contrattazione negoziale o l'attività di contrasto antagonista ma un ruolo di
Di corresponsabilità
E ovviamente poi le classi dirigenti politiche
Questa terza fase stava a casa valgono ma è molto interessante piena di
Piena di spunti dentro libro
Sicuramente si trovano molti molti riferimenti se una fase
Nella quale la quattro otto otto è stata praticamente il diciamo
L'infrastruttura base sulla quale questa questa terza fase si è
Mossa
Della quattro otto otto negli ultimi tempi si è cominciato a parlar male secondo me sbagliando perché bisogna fare un bilancio complessivo è stato credo l'infrastruttura principale di questo
Di questi dieci anni ed è stato l'infrastruttura secondo me alla fine più positiva che negativa non si può prendere alcune alcuni elementi negativi e fare poi risulta boh fascia
Così come anche una prima fase di programmazione negoziata sta sicuramente utile
Ci sono state un sacco di idee che son venute fuori in questo periodo alcune sono state realizzate altre no nel libro si fa riferimento alcune di queste sicuramente è stato un periodo nel quale sono cresciuti
I settori
A mio avviso che noi dobbiamo considerare come settori del futuro
Per un Mezzogiorno che possa essere
Effettivamente vincenti nel libro si raccontano bene
Perché il lavoro
Che è legato per esempio a alle questioni della della crescita del farmaceutico del biomedicale
Il lavoro al quale soprattutto se dedicato Guarini che ha a che fare con l'Aeronautica Lero spaziale che sicuramente uno dei
Dei treni fondamentale per il futuro del
Dell'industria di alto livello del Mezzogiorno il tema dell'agroalimentare di qualità non più dell'agroalimentare di un tempo mano diciamo materia prima trasferita al nord per tagliare
Da essere tagliata per poi fare la produzione invece di quantità ma un agroalimentare di qualità importante e significativo credo con contanti rispetti molto e poi il grande tema dell'energia
Che ha fatto
Ingresso in questi ultimi anni dall'Energia a cui faceva riferimento Pirro prima basata sul petrolchimici sulla sul sul petrolio sulla raffineria
All'energia del futuro il petrolio sarà sempre meno importante nella fabbisogno energetico del Paese il futuro energetico del Paese ci chiamai chiama in causa tue
Temi che sono due temi tutti del Mezzogiorno il gas
E naturalmente le energie rinnovabili quindi sole evento soprattutto
E sono i due temi sui quali il Mezzogiorno gioca la Sul secondo me giocherà la sua partita decisiva
Per essere che cosa e qui vengo e chiudo la quarta fase che si è aperta adesso una quarta fase che secondo me si è aperta RAI una fase di straordinaria opportunità
Che è partita secondo me col piede sbagliato
E è partita con il piede sbagliato perché
Manca manca quella capacità creativa che c'è stata invece dentro la la terza fase
Partita col piede sbagliato perché
è stata coperta per adesso da un da una questione più politica mediatica culturale che economica
Che mi sembra essere il grande problema che non possiamo beh che noi qui stiamo
Parlando tutti l'economia che però non possiamo mettere da parte che è diventata la questione centrale cioè diventata parola d'ordine nazionale
Moda nazionale
Un qualche cosa che in Italia non c'era mai Stato nella storia del nostro Paese l'idea sostanzialmente che il sud non sia più un problema nazionale ma sia un problema del sud punto e che complessivamente il Paese possa anche farsi
Fare a meno dell'affrontare come problema nazione questione nazionale la questione che riguarda un terzo della sua aree geografiche dei suoi abitanti
Questo è il vero punto debole della fase nella quale siamo entrati
Perché alcune parole d'ordine
Che a livello nazionale negli anni scorsi erano proprie soltanto di una
Piccola
E in clausura della politica e della cultura oggi sono diventate parole d'ordine complessive
Alcune parole d'ordine
Che eravamo abituati ascoltare soltanto nel
Negli interventi di
Politici leghisti la dico
Come come la penso fino in fondo oggi sono diventa sono state sdoganato e a parole d'ordine che hanno diritto di cittadinanza complessivo complici ovviamente tanti sbagli delle classi dirigenti
Del Mezzogiorno di parte del Mezzogiorno è indubbio che la vicenda dell'incapacità
Di gestire servizi essenziali come lo smaltimento dei rifiuti e parte di questo di questo trend ma sicuramente la questione della del del fatto che il sud non è più un problema
E si può fare a meno di affrontarlo il messaggio stesso che è passato che in fondo al sud si dal ponte sullo Stretto nella si chiude lì la questione a mio avviso questo è il vero
Il vero elemento preoccupante di questa quarta fase
Quando invece questa quarta fase che si apre adesso e andrebbe riempita a mio avviso di idee contenuti che avrebbero grandissimi spazi di opportunità
Lo spazio di opportunità principale poi magari ci torniamo dopo e tanto dalla crisi
La crisi che noi dentro la quale noi siamo ormai da
Da buoni sei mesi
La crisi economica finanziaria chiamato per un Paese come il nostro alla necessità di uno sviluppo più equilibrato più armonico
Che fa sì che se vogliamo uscire da quella logica per la quale l'Italia a uno sviluppo ormai da quindici anni
Sempre frenato rispetto ai suoi parte europei
Cresciamo sempre alla metà degli altri che ci sia un Governo di centrodestra o che sia un Governo di centrosinistra o io argomenta ero in tutti modi che quando ha governato il centrosinistra è stato meglio di quando ha governato il centro destra
Ma è indubbio che se guardiamo
Diciamo le le scale di lungo periodo
La distanza sui dati del PIL e sul fatto che comunque è sempre il PIL è la metà degli altri e non è che cambia granché allora qui vuol dire che c'è un problema come lo vogliamo affrontare
Se la logica oggi è quella di dire lo affrontiamo stressando tutto sulla competitività del nord secondo me propri economicamente facciamo uno è un errore clamoroso perché non
La Lombardia il Veneto sono due macchine due due locomotive che stanno andando al massimo della velocità
Andando la velocità della barriera alla velocità
Dette del della Regione di lì onestà mandando al massimo sono in cima al vertice europeo pensare che non riusciamo
A stressare ancora di più a farla andare meglio della Baviera a me sembra onestamente complicato
Quando invece penso che il che è perché noi abbiamo
Nelle regioni del Mezzogiorno sia un gap del quale
Una spinta intelligente
Ne parleremo dopo e magari le le modalità con cui questo può avvenire ci può portare lì quell'aumento di competitività di produttività che nella stessa misura sopra non riusciremo a ottenere a patto che lascio solo il titolo
Per l'intervento successivo la smettiamo di parla di Mezzogiorno e parliamo definitivamente di mezzo giorni
Il passaggio dalla terza alla quarta fase di questa storia secondo me sta tutto qui
Non esiste più il mezzogiorno non esistono più temi uguali per Brindisi e uguali per Napoli e uguali per Palermo
Esistono problemi che sono diversi per la Puglia per la Campania la Calabria la Sicilia cito un tema per tutti
Il tema che quando si parla di Mezzogiorno all'estero o in Italia viene sempre fuori il tema della legalità
Non si può immaginare di affrontare la questione la legalità allo stesso modo in Puglia in Basilicata o in Calabria
La questione della legalità in Puglia
Ha una rilevanza uguale a quella che ha in Veneto
Non ha assolutamente una rilevanza maggiore rispetto a quella che ha in Toscana o in Lombardia la questione della legalità in Calabria è la questione numero uno
E va rovesciata assolutamente l'elemento di priorità e ovviamente non ci può essere una politico uguale per la Calabria e per la Puglia
Grazie onorevole letta anche per aver contenuto dei dieci minuti di intervento per darci la possibilità del secondo giro
Perché per introdotto un tema interessante come questo della crisi come opportunità tema che giro
A Gianni Lettieri presidente dell'Unione degli industriali di Napoli crisi come opportunità come possibilità di venir fuori con un nuovo modello con uno sforzo creativo quindi con una maggiore capacità di lavorare sulle idee evidentemente
Però
All'interno di questa di questo macrotema c'è la crisi come opportunità vorrei chiedere al presidente Lettieri
Di
Darci anche la sua opinione su quello che adesso dovrebbe accadere nella quarta fase perché la crisi si possa trasformare l'opportunità e cioè
L'utilizzo dei fondi europei siamo nel pieno della programmazione due mila sette due mila tredici siamo nel due mila nove
E ancora una volta vorrei chiedergli che cosa gli industriali sono disposti a dare e che cosa chiedono alle amministrazioni locali e che cosa chiedono al Governo centrale
Beh questa è una questione si potrebbe rispondere veramente inquinanti trenta secondi poi dopo avrei finito il mio intervento sei mi sembrano un po'troppo
Io innanzitutto un saluto e un ringraziamento ad Andrea geni che la Russia per aver organizzato questo confronto oggi e poi complimenti Pirlo eguali Lino per il
Per l'apprezzabile volume partirei dal questa riflessione per arrivare propriamente alle cose che diceva sia Andrea Cozzolino e diciamo anche Enrico letta
Nel volume si parla delle grandi industrie Mezzogiorno il ruolo delle grandi industrie il Mezzogiorno indubbiamente il ruolo delle grandi lussi a mezzogiorno è stato un ruolo
Importante si fa riferimento al fatto che
Il ruolo è stato talmente importante che loro hanno resistito meglio invece il tessuto delle piccole imprese sono andati in crisi
Questo è vero fino a un certo punto perché se si considera che la maggior parte delle grandi imprese del Mezzogiorno è emanazione pubblica è stata in passato emanazione pubblico ha purtroppo ancora oggi
è un po'emanazione pubblica è chiaro che hanno resistito perché o
Sono emanazione pubblico perché sono strutturate bene finanziariamente
Però sotto non c'è stato un tessuto di piccole imprese che si è sviluppato cioè il tessuto di piccole imprese che si sviluppa come quello che è successo nel Triveneto parte assistita bene dal mondo finanziata dal mondo bancario anche
Dalle diciamo dalle istituzioni locali cresce di rendimenti diventa grande in quel modo secondo me si radicalizza sul territorio
E allora effettivamente si creano le basi solide per lo sviluppo futuro il ruolo delle grandi imprese importante come il ruolo delle piccole imprese cioè io non prescinde Ray l'uno dall'altro la grande non può vivere senza la piccola la piccola
Non può vivere in Sala Grande
La riflessione che bisogna fare e sulla Cassa del Mezzogiorno cioè se si considera
Spesso si dà la responsabilità del fatto che poi i grandi aziende hanno chiuso e la colpa è della Cassa del Mezzogiorno anche questo secondo me
è un po'da sfatare come riflessione che sarà fatti in passato quello è successo nel Mezzogiorno e cioè col grandi ampli in prese o anche piccole hanno chiuso è successo in tutto il mondo
è successa anche a De Troia it l'importante innovare cambiare modificare finisce un'azienda finisce un ciclo dopo venti trenta anni
Le istituzioni il Governo nazionale ma anche le istituzioni dovrebbero poi cercare di indirizzare o di fare in modo che questo possa
Diventare occasioni Linosa sviluppo e non invece occasioni degrado come spesso succede nel Mezzogiorno come spesso succede
Da noi quindi la responsabilità va un po'oltre
Il Triveneto perché è cresciuto perché ha avuto le banche io porto come esempio oggi c'era il momento di crisi soffre il Triveneto soffre tu auto Leban che con l'hanno assistito vediamo a me cosa è successo con il Banco di Napoli
Il bando di gara per cui pure sarà affidato una grande responsabilità la grande responsabilità che ha avuto il Banco di Napoli è stata quella di assistere le imprese ed istituzioni
Quando c'era un problema all'Ilva per esempio di Bagnoli perché non riusciva a pagare gli stipendi chiamavano il Banco di Napoli bandiamo correre faceva pagare gli stipendi
Quando c'è il problema al Comune di Napoli chiamano il Banco di Napoli cioè è stata un'istituzione importante per lo sviluppo in quegli anni il problema vero delle imprese
E che non c'era assistenza vera da parte delle istituzioni specialmente per quello che veniva promessi in base agli investimenti ma poi ci arrivo un attimo dopo
Abbiamo parlato nel volume si è parlato anche di distretti è chiaro che la globalizzazione con lo sviluppo dei nuovi mercati
Ha fatto venire un po'meno quella dei quello che era il modello dei distretti però negli anni passati non si può non tener presente che questo modello ha sviluppato interi territori
è chiaro che come dicevo prima con l'evoluzione e da un po'sei distretti bisogna fare qualcosa o qualche altra cosa
Se un periodo come crisi come questo che stiamo avendo il distretto soffre di più se c'è un'azienda una filiera fatta bene soffre di meno quello che si sta salvando in questo momento sono le filiere piuttosto i distretti
E questo non è una responsabilità dei distretti responsabile perché non abbiamo evoluto quello che noi diciamo il il il il il modello che ci siamo inventati negli anni scorsi
Lo sviluppo Abate per risolvere parlare qui mi allaccio un po'alle riflessioni faceva Enrico letta e con le faceva Andrea Cozzolino
Per risolvere in maniera definitiva il problema del Mezzogiorno che poi il problema dell'Italia perché sei più di questo non riesce a crescere l'Italia se continua ma cresce la metà di quello che cresce l'Europa è perché il nord è saturo più di quello non riesce a fare
Quando tirare economia io mi ricordi mi imprenditori i miei amici imprenditori del nord si rubavano avvicenda agli extracomunitari a botte di cinquanta mila lire o di cinquanta euro oggi
Per prendersi dipendenti perché non ce la manodopera non c'era spazio per fare gli investimenti non c'è spazio per crescere quindi evidente che più di quello non può fare
Dove c'è lo spazio per crescere dove ci sono venti milioni di abitanti dove ci sono spazi per fare stabilimenti dove c'è spazio per far crescere il PIL che purtroppo spesso per molti anni
Tranne in periodi particolari Doha funzionari credi in Poste dopo già da quattro otto otto e quindi il PIL è cresciuto molto dove purtroppo sempre spesso per molti anni il PIL non cresce allo lo spazio
Per far crescere il Paese è veramente nel Mezzogiorno e non ci sono molte cose da fare sembrava strano ma
Bastano poche idee buone semplici poche idee ma su cui l'imprenditore si può affidare con tranquillità noi
E e avere la certezza c'è la certezza per chi investe ma vogliamo analizzare prima abbia fatto degli accenni quello che è successo negli ultimi vent'anni venticinque anni nel Mezzogiorno dopo la fine della Cassa del Mezzogiorno come la Cassa del Mezzogiorno che funzionava
Veramente cara gestite da quaranta cinquanta persone di più
Cioè se vogliamo analizzare perché io me lo ricordo iniziato così Polizia a fare il mio primo stabilimento con la centottantatré
Mi promise ero che dopo tre mesi dall'investimento dall'inizio dell'investimento mi arrivavano i fondi della centottantatré
Quei fondi mi furono anticipati dal Banco di Napoli
Io li ha incassati dopo sette anni
In sette anni ho pagato interessi sopra interessi tutti quelle risorse che serviva allo sviluppo sono serviti per pagare i debiti
Questo è quello che è successo la centottantatré vogliamo ricordare quello è successo con la sessantaquattro o con l'Agensud all'improvviso né solo ricordava ai ma qui la responsabilità
Non è solamente di destra di sinistra secondo me responsabilità sta a destra sta a sinistra come a centro perché io mi ricordo che in quel periodo
L'Agensud fu chiusa in una settimana perché si era in periodo elettorale
E per cercare di aggrazia assi gli elettori del Nord su cui si faceva cioè la lega cioè per evitare dice per per evitare di fa strumentalizzare l'Agensud dalla lega fu chiusa ma veramente una settimana l'Agensud le aziende non sapevano più a chi rivolgersi per le pratiche che tenevano per i decreti che stavano per arrivare
Quell'operazione fece chiudere migliaia e migliaia di aziende nessuno se lo ricorda veramente non c'è un interlocutori io sempre per esperienza personale perché purtroppo però ahimè Aimi
Ho iniziato a fare industriale di tra vent'anni ventuno anni o cercare di fare i disabili da ventuno ventuno abbiamo tre venture tra mi ricordo
Anche in quell'epoca io non riuscivo ad avere un decreto perché non sapevano chi doveva dare l'Agensud eravate ha chiuso il Ministero e gli impegni mister l'attività produttiva a me non sapeva cosa al come muoversi cioè nessuno sapeva cosa fare per cui la per cercare di non dare un favore alla lega di non farò poi ci decidemmo di chiudere alle improvvise l'Agensud la quattro otto otto
Ma la quattro otto otto quando andare il Governo di centrodestra colpiscono dice la sinistra funzionava quattro otto otto e andare gola dicendo destra a anni per tre-quattro anni annullato i bandi per la quattro otto otto
Credito di imposta lo stesso c'è il Governo di centrosinistra devo dire purtroppo non ha ripristinato in tempo le cose che andava bene è stato il cui
Chi voleva fare investimenti strutturati fatti bene nel Mezzogiorno per anni non sapeva quali strumenti rivolgessimo a tu per forza voi strumenti a cui di rivolgerti per fa gli investimenti nel Mezzogiorno
Se c'è un territorio che poco competitivo sì se i territori e competitivo come competitivo il territorio nel mondo non abbia bisogno di niente ma se i costi non ci sono più alti abbia bisogna per forza di attrattori per far arrivare gli investimenti
Io credo che per esempio l'idea lanciata ritardata Alema nei giorni scorsi quella di
Per cinque anni defiscalizzare le aziende del sud
Io credo che questa è una cosa che a livello comunitario possa tra talpa possa tranquillamente passare io credo che sia solamente un una diciamo capaci tagliente di interlocuzione è una forza vorrei risolvere i problemi la Comunità europea ha sempre detto che se un provvedimento del limitato nel tempo e limitati in un'aria
Purtroppo può tranquillamente andare avanti perché questa è un'idea da portare avanti io qua adesso mi
Mi smentisco anche su un'altra cosa di cui abbiamo spesso parlato io Enrico letta in passato la Banca del Sud devo dire la verità
Io non è perché adesso io farei filo Tremonti all'improvviso ma secondo me oggi
Questi deve da rivalutare mentre fine l'anno scorso io il primo a dire la banca del sud mi sembra la cosa assurda ridicola non c'è la necessità che sono le grandi banche che fanno bene il loro mestiere a certi prezzi per cui il problema dell'azienda che deve avere un buon rating
Io dico che invece oggi
è ritornata attuale la questione della Banca del Sud però non come la vuole fare
Il Ministro Tremonti secondo me la Banca del Sud dovrebbe coinvolge le Regioni io onestamente devo dire che i fondi europei potrebbero essere spesi anche per fare questo io
Ho ho un po'di fatica a pensare che la Calabria possa investire nei prossimi anni un miliardo di euro per la ricerca
Onestamente un po'qualche difficoltà
Ma allora perché non utilizzare parte di questi fondi non trovare a possiede rizzare parti questi fondi un miliardo cinquecento milioni di euro a Regione e fare veramente una cosa che abbia quattro cinque miliardi di euro di patrimonio gestita
Da qualcuno che lo sappia fare bene per mestiere magari prendere un'istituzione che già esiste sull'asta sulla sulla piazza e dagli questa questa diciamo vocazione
Meridionalistica io
Per concludo concludo
Mi allaccio sembra ragione delle si faceva prima
Io vedo che in questo momento di crisi non rispetta gli imprenditori del nord abbia un vantaggio competitivo
Forse perché siamo abituati a a a averci sbattere porta in faccia dalle banche a soffrire per avere credito a combattere i miei amici imprenditori del nord stanno nel panico già da quattro cinque mesi
Noi stiamo soffrendo nel panico ancora
Ci siamo arrivati probabilmente fra qualche mese però io credo che essendo abituati a compattare a combattere avremo un vantaggio competitivo ma allora
Perché siamo più innovativi io credo
Ma allora se è così poi che a gennaio il Senato ha dato il via libera alla legge sul federalismo fiscale
Io credo che con il federalismo fiscale sì ci sappiamo lavorare essendo capaci di essere più innovativi
Abituati a combattere io credo che quello potrebbe essere una grande opportunità
Per il Mezzogiorno pedine Enzo giorni come dicevo prima il primo come diceva prima Rigoletto poiché ci sono tanti mezzogiorno e per la Regione Campania per la Calabria per la Sicilia per fare delle politiche per attrarre investimenti sul proprio territorio credo che possa essere
Anche quella una grande occasione per il futuro
Grazie presidente Lettieri il secondo giro lo facciamo governare dalle domande notturni completiamo prima con voi tre perché avete problemi di tempo e poi proseguiamo con i ragazzi quando voi avrete la motivi di organizzazione
Se oggi lo facciamo dominare delle domande del pubblico
Quindi raccogliamo un poco di riflessioni un po'di domande e poi
Diamo la parola agli amici relatori per il secondo giro prego
Non so se c'è un microfono disponibile per il pubblico se lo può andare anche lì non c'è problema
Domando breve per cortesia si sì buona sera salve giorno arrivano
Oltre diciamo questioni sulle quali volevo soffermarmi popolare
Le relazioni internazionali diplomatiche presso L'Orientale
Dunque innanzitutto mi interessa una vostra riflessione sulla diffusione negli ultimi dieci quindici anni
Di grandi aree al consumo nelle province di Napoli e Caserta non sarebbe necessaria un'inversione di tendenza cioè passare dal consumo alla produzione magari alla localizzazione appunto di particolari settori sui quali prima si soffermava il professore nell'aria
Sia di Caserta sia il PIN anche perché l'ANAS l'area di Napoli è notoriamente diciamo
Iper concentrata mi interessava anche una dei ulteriore riflessione sull'annosa questione di Bagnoli cioè fallita l'industria
Passata anche la Coppa America oggi diciamo restano molti interrogativi su un territorio
Appunto ancora ancora depresso infine
Mi interessava anche diciamo
Sapere un'opinione generale proprio sulla sulla Banca del Sud anche perché io provengo dai territori di Ercolano diciamo
Limitrofa a Torre del Greco e Torre del Greco a una vecchia realtà bancaria la Banca di Credito popolare che
Diciamo fa di Torre del Greco un'enclave felice perché insomma fornisce credito all'impresa insomma e quindi permette
Anche diciamo notevole sviluppo del territorio grazie
Grazie grazie anche per la sinteticità delle tre domande ancora c'è qualcun altro che vuole intervenire curiosità approfondimenti
Approfittatene adesso perché
Poi dopo
ITEA di no e perché no sia l'onorevole letta che l'assessore Cozzolino del presidente Lettieri alle undici e mezzo andranno via quindi non ci sarà la possibilità di un secondo giro di domande dal pubblico
Mentre poi invece potremmo trattenerci con gli autori del libro per qualche altro minuto e quindi approfondire i temi del volume
Non ci sono domande ci sono
Ecco conclude piacerebbe approfondire un attimo anche in modo che gli anni senza non potrebbe slittare il pluralismo integralismo fiscale
Benissimo
Allora assessore Cozzolino né con le domande ci sono
Le tre domande del
Dell'amico di prima dell'ultima sul federalismo fiscale magari potete anche di vivere
Prego
Noi
Borrelli
Coglie l'occasione
Intervento per
Dire la mia opinione su un punto che
Ha segnato molto la la parte conclusiva dell'intervento dire di Enrico Letta
Io penso che il clima è quello che è stato descritto
Cioè una fatica enorme per rappresentare sullo scenario nazionale internazionale il Mezzogiorno
Le ragioni sono molteplici
Mi riconosco quasi pienamente delle cose che ha detto Enrico Letta non ritorno su questo
E però io credo che nelle
Negli ultimi mesi
L'incedere
Persino in forme inedite della crisi globale
Sullo scenario europeo e poi in modo particolare sullo scenario italiano
Anche se con qualche mese di ritardo rispetto
A quello che si è presentato all'economia americana
E poi via via quella europea e quindi quella vera quella italiana
Io credo
Stia progressivamente il radicalmente mutando alcuni
Di paradigmi che hanno in qualche modo segnato un lungo ciclo o politico ed economico probabilmente negli ultimi trenta trentacinque anni
E in questo un mutamento diciamo dei paradigmi che hanno determinato
Diciamo così lo sviluppo economico globale io credo che c'è una nuova collocazione un nuovo scenario nuovo porto mila per il Mezzogiorno dentro il quale poi ci sono
Allora le scelte che un gruppo dirigente che una classe dirigente di un Paese ma anche
Tendendo in senso più lato cioè i gruppi dirigenti anche locali del Mezzogiorno devono compiere
Io dico quello che penso dal punto di vista della della della Campania io penso che sono mutate due cose fondamentali
In questo lungo ciclo
Da un lato un prevalere degli aspetti finanziari sull'economia reale
Paradigma che ha informato gli ultimi trent'anni
Uno dei segni particolari della della della rivoluzione neo conservatrice neoliberista che ha segnato un lungo periodo comunque ciclo
E l'altro grande paradigma e che meno Stato cioè meno pubblico
Comportava Consip più libertà più crescita più sviluppo
Più innovazione
Questi due fondamentali paradigmi su cui si è fondata diciamo l'ondata neo conservatrice neoliberista diciamo sia sul piano il conto economico sociale sia sul piano
Politico culturale diciamo credo ha subito e sta subendo nel corso di questi
Di questi mesi duri corte
E c'è un mutamento
Non fu
Sono devo riportare qui la discussione sui provvedimenti le scelte che il nuovo gruppo dirigente americano diciamo sta mettendo in campo proprio per fronteggiare la crisi
E però questo sta mutando i caratteri
E le opportunità
Anche per il Mezzogiorno
Per due ragioni la prima perché sono le cose che ha detto Enrico e cioè
Affidarsi al al lombardo veneto
E per alcuni aspetti a alla all'assetto Rino Genova diciamo così per il quale
Negli anni passati diciamo così c'è stata una crescita diciamo notevole del del Paese non ce la si fa più cioè più di quello che si produce non ce la si fa in termini di accumulazione di ricchezza di produzione e così via ma la novità
Dirompente di questi mesi e la crisi dell'est
Che ha consentito alle forze imprenditoriali del nord di fare ciò che è stato fatto per oltre trent'anni verso il Mezzogiorno
Cioè costruirsi manodopera basso costo e mercati dove
Portare i prodotti che si si si produceva
La crisi dell'est apre un enorme problema che riguarda
Ritorna prepotentemente attenzione a non perdere questa occasione perché sono facciamo una discussione
E si attarda su questo cioè discutiamo ancora una volta ripiegati su noi stessi diciamo così
Ci piangiamo addosso e non vediamo che la crisi è anche una grande straordinaria opportunità per
Ridisegnare il nuove in soggiorno dei prossimi anni la sfida per il nuovo Mezzogiorno dell'Assemblea
Ora
Che cosa
Secondo me
Diciamo dobbiamo mettere in campo qui
Io penso che su almeno quattro questioni assorbe dirò proprio di politica concreta di politica industriale in Mezzogiorno può giocare è una partita in questo nuovo scenario
E qui io penso che si deve ricollocare anche la la la Campania in questa nuova dimensione diciamo di come si fuoriesce dalla crisi
Io penso a quattro fondamentali settori
Innanzitutto il settore delle energetico
Il Mezzogiorno
E i singoli mezzo giorni
Possono dare su questo terreno un contributo decisivo al Paese
C'è il rinnovabile
C'è l'idroelettrico
Enorme nel Mezzogiorno norme
C'è
Tutto il tema della della ricerca
E c'è soprattutto il fatto che
Se ci sappiamo fare Puglia Campania per esempio possiamo candidarci a essere nei prossimi anni ma in termini concreti
E con una straordinaria capacità di attrarre straordinari investimenti quindi Campania quindi al Mezzogiorno del resto
Dietro discorso americano non c'è solo una scelta culturale c'è anche soprattutto
Una risposta da dare a all'obbligano deciso che sul sul rinnovabile si investe nei prossimi anni diciamo così
Si investe nei prossimi anni noi sulla energetico possiamo diventare una piattaforma nel Mezzogiorno
Del della produzione delle energie rinnovabili di straordinario valore industriale non semplicemente accogliendo tecnologie
E dipendendo quindi esclusivamente da queste detta ecologia come lo siamo stati per un lungo periodo dal petrolio o dalla
Dal carbone
E dunque su questo c'è una partita per le classi dirigenti
Pubbliche e privato
C'è una seconda sfida si sottovaluta molto è un terreno invece su cui
è ritornato prepotentemente l'agroalimentare
Perché c'è un rito un fabbisogno alimentare mondiale è una domanda che crescerà nei prossimi anni
E l'agroalimentare in modo particolare del Mezzogiorno può dare un contributo straordinario da questo punto
è un altro settore su cui
Se ci sappiamo fare in un rapporto positivo tra
Risorse pubbliche e presenza privata diciamo così possiamo fare un'operazione significativa terzo grande settori di grande prospettiva
E tutto alle infrastrutture sul sull'immateriale faccio due esempi
Nel libro si cita
Ma aggiungo al libro diciamo quello che
è un dato è la realtà ne abbiamo due importanti realtà nella produzione dei cani e della produzione delle fibre ottiche player di carattere mondiale una e a Pozzuoli un altre a Battipaglia
Si chiamano Prysmian diciamo così
Le infrastrutture
Immateriali
Sono crescenti nei prossimi anni e ci sono soprattutto i mercati cinesi e mercati indiani che cresceranno notevolmente
Noi qui possiamo giocare una partita decisiva nei prossimi anni perché nel Mezzogiorno c'è larici l'innovazione e l'industria leader in Italia
Possiamo giocare una partita dico una cosa imposta che un po'do rispondo su Bagnoli sul digitale terrestre
Digitale dare si cita il caso di Telenorba avevamo nella nel nel libro io potrei citare il caso di che cosa sono
E che cosa cambierà alla fine del due mila del due mila nove con l'introduzione del digitale terrestre sia sul versante delle imprese sia sul versante delle famiglie
Che se il Mezzogiorno si organizza può essere questa una leva di sviluppo di crescita straordinario
Quarto Settore su cui possiamo riscrivere i caratteri di un nuovo Mezzogiorno protagonista in questa nuova riorganizzazione diciamo cioè cogliere l'occasione della crisi come opportunità di sviluppo di crescita
Diciamo di una nuova identità economica e sociale del Mezzogiorno eh
Il tema su cui
Noi stiamo lavorando molto il tema della logistica dal punto di vista industriale l'industria dei prossimi anni sarà anche
Una logistica diciamo di un certo tipo non solo piattaforme
Ma
Un indotto straordinario
Che attualmente occupa
Migliaia di lavoratori di lavoratrici già adesso a impresa e di grandissima rilevanza soprattutto in Campania in Puglia in Calabria sono questi tre punti dove c'è la logistica
Significativa e
Già oggi
Noi possiamo rappresentare da questo punto di vista una grande opportunità è una grande diciamo chance dal punto di vista economico e sociale non ho citato e ho volutamente tenuto diciamo fuori da questa
Da questo programma la questo piano quelle che io considero poi
Le le altre tre grandi realtà ma
Non lecito perché sono quelle che
Conosco la la cronaca l'aerospazio Larion altri concesso tutte le cose che
Che già sappiamo e non sulle quali
Non voglio intervenire che sono altre grandi player e altre grandi realtà dove c'è un mercato crescente nel nel nei prossimi anni la domanda globale che mi non dovrebbe conoscere diciamo una contrazione significa significativo
Ora se intorno a queste quattro grandi scelte
Costruiamo un'alleanza anche nel modo in cui utilizziamo le risorse
Ingenti che abbiamo a disposizione
Da punto di vista comunitaria
Da punto di vista degli investimenti privati
E da punto di vista delle politiche pubbliche istituzionali regionali che possiamo
Attivare intorno a questa questo diciamo programma diciamo di sviluppo di crescita industriale nei prossimi nei prossimi anni io credo che possiamo riscrivere
O provare a scrivere una nuova pagina del Mezzogiorno e cogliere l'occasione della crisi con una grande opportunità come una grande chance
Per ridare al Mezzogiorno una forza
E per presentarsi al Paese come un'opportunità perché il rischio diciamo così e di ritornare esattamente nella vecchia dimensione e cioè di essere sostanzialmente un mercato dove il costo del lavoro è molto bassa
Un mercato dove sostanzialmente lo schema lo scambio avviene su sull'aria dei consumi
E qui vorrei ricordare
Al giovane che pone il tema dell'area dei consumi e che
Adesso o quasi praticamente bloccato diciamo la le autorizzazioni ma è stato giusto negli anni passati dare
Grande sviluppo alla grande distribuzione perché
Tutti i dati ci dicono che in Campania c'erano più esercizi di vicinato che il Lombardia
A volte si discute spesso nel pubblico si discute poco del privato della qualità del privato ne avevamo in Campania più esercizi di vicinato che la Lombardia a fronte di un differenziale di quattro milioni di abitanti
E avevamo un'assenza storica della grande distribuzione
Con un costo diciamo così sul sul sul sui prodotti finali enorme
Che ricadevano tutte sulle famiglie dalla campagna
Adesso abbiamo recuperato questo rito ritardo storico diciamo che arriva la la la la la Campania da questo punto di vista adesso o occorre mettere mano alla riforma dell'esercizio di vicinato ma adesso non è un tema diciamo perché possiamo discutere con con con qualche battuta
E si pone un grande tema di come
Riorganizzare diciamo questo questo questo settore quali nuovi politiche dobbiamo mettere in campo per riorganizzare questo settore
Ma adesso
Il tema diciamo sarebbe davvero lungo ecco Couto cogliere l'occasione perché
Secondo me la crisi
Può aprire una dimensione nuova diciamo al Mezzogiorno può dare un'opportunità nuova mezzogiorno a patto
Ed è l'ultima considerazione voglio fare l'ho fatto una battuta prima Enrico a proposito la banca del sud io mi augurerei che la prima cosa fondamentale e che intanto non si sottraggono risorse al Mezzogiorno
Di questa banca noi non abbiamo alcun bisogno se la politica che si continua nei prossimi mesi e quello di sottrarre risorse al Mezzogiorno
Noi abbiamo pagato un prezzo enorme negli ultimi cinque anni nel Mezzogiorno
Questa discussione va fatta fino in fondo anche permettere sulle classi dirigenti locali la responsabilità di giusta di una lunga vicenda amministrativa che negli ultimi anni
Quando negli ultimi anni delle risorse comunitarie sostanzialmente
Noi abbiamo fatto un uso quasi esclusivamente sostitutivo delle risorse ordinarie verso il Mezzogiorno
Quasi sostitutivo
Persino per fare piazze o per mettere apposto un po'di scuole diciamo così nel nostro Mezzogiorno
E non abbiamo fatto delle risorse comunitarie quel volano di crescita anche perché c'è stata una politica nazionale che progressivamente ha sottratto risorse ordinarie verso il Mezzogiorno
In dimensioni enormi Gianfranco Viesti calcola che negli ultimi
Sei anni c'è stata una sottrazione pari a quarantacinque quarantasei miliardi Diego
L'ultima battuta e voglio fare attenzione quindi tra di noi
A fare una discussione sbagliata
Perché questo
Rischia diciamo così di di di di dare un colpo significativo a mezzogiorno e di non offrire un'opportunità di crescita nei prossimi nei prossimi anni e anche di questo che abbiamo bisogno di essere torni a discutere diciamo di un
Certo modo anche in Italia del del Mezzogiorno perché
Se vogliamo riconquistare anche politicamente un'attenzione una sensibilità verso il Mezzogiorno
Grazie grazie assessore Cozzolino onorevole lepre al di là delle cose che vorrà dire per rispondere alle sollecitazioni e completare il suo pensiero di prima
Io
Vorrei soltanto
Chiederle di
Rispondere un po'alla alla domanda che faceva Andrea Consoli Lecce e giusto che per aggiustare i problemi del Paese si faccia ricorso i fondi del FAS con questa
Con questa facilità come sta avvenendo oppure fondi del FAS devono essere destinati al Mezzogiorno anche se poi il Mezzogiorno tanto bene non ci sta usando
La risposta è netta è semplice profondamente sbagliato è sbagliato soprattutto fare uno scambio tra
Soldi veri
Cresce reali e
Titoli
Il ponte sullo Stretto è un titolo non è una cosa che c'è concreta reale i soldi del FAS ci sono non si possono scambiare le due cose perché è uno scambio assolutamente non è uno scambio asimmetrico
Completa il ragionamento sul sul discorso dei Mezzogiorno il proprio venendo al alle domande quindi quella
Quella sulla Banca del Sud e quella sul federalismo fiscale perché sono i due grandi temi oggi da toccare
Sul tema della banca esiste un problema e quindi questo problema va affrontato e risolto
Non credo ci debba essere un no pregiudiziale rispetto al tema
Quindi rispondo a Gianni anch'io o il suo stesso approccio
Ci deve essere però anche qui la declinazione di un titolo perché non può rimanere un titolo perché se rimane un titolo è buono per i giornali siccome di questo tema se ne parla da cinque anni se non mi sbaglio
E per adesso sono cinque anni che ha un titolo sui giornali io credo che
In mezzo giorni non non non ne possono più di titoli sui giornali e di linee di questioni che sono titoli sui giornali di discussione accademica e bisogna che
Che la cosa sia che si scrive che si capisca che tipo di profilo a questa proposta sulla base di questo credo saremo tutti disponibili a ragionarne
E la stessa cosa vale per il federalismo fiscale
Per adesso per come la vedo io il federalismo fiscale un titolo di giornale
Per adesso utilizzato dalla lega per la prossima campagna elettorale punto
Quando si sarà capito
Che cos'è concretamente
Come stanno le questioni anche qui la questione chiave sono i soldi le risorse
Come
Qual è il la la direttrice di marcia le modalità e fino adesso se il federalismo fiscale in materia di Calderoli
è un titolo di giornale
Quando il federalismo fiscale diventerà materia di Tremonti diventerà qualcosa di cui discutere seriamente questa sintesi mi sento di dirla così quindi per adesso esso verrà in Parlamento alla Camera la settimana
Fra due settimane vedremo l'atteggiamento l'atteggiamento di disponibilità per quanto mi riguarda sono per
Per mantenere questa porta
Aperta la discussione però ecco con questo
Con questo fondo con questa avvertenza
E sapendo che alcune delle cose di cui si ammanta la discussione sul federalismo fiscale legata al sud
Tutto sommato son cose che non c'entro niente col federalismo fiscale
Dire che bisogna passare
Ha i costi Standard rispetto alla spesa storica cioè che i bilanci vanno fatti non facendo un più x rispetto al alla voce di bilancio dell'anno precedente
Ma per fare il bilancio dell'anno in corso bisogna stabilire di cosa c'è bisogno in quest'anno facendo una verifica anche puntuale di quanto si è speso l'anno scorso non
Dando per scontato che la spesa dell'anno scorso è già acquisita a prescindere dal fatto che fosse
Una spesa produttivo non produttiva
Questa questo tema che è una dei cavalli di battaglia per dire il federalismo fiscale farà bene al sud
Ed è sacrosanto ma non c'entra nulla con il federalismo fiscale se vogliamo metterla dal punto di vista teorico è una questione che andrebbe affrontata a prescindere come direbbe
In toto a prescindere affrontiamo la questione del della
Diciamo della modalità con cui si spende io mi ricorderò sempre lo lo ripeto sempre un
è una cosa che mi ha segnato diciamo la vita una frase che da ragazzino assistente di
Un grande economista italiano come era Andreatta Andreatta una volta mi disse io pensavo che lo dicesse per stupirmi perché ogni tanto usava
Diciamo temi molto paradossali invece questa frase me la porto dietro da sempre una volta mi disse ma lei pensa che
Che della finanziaria di novantadue mila miliardi che è stata fatta eccetera
Sia stata applicata tutta di quella finanziaria al massimo sarà stata applicata il cinquanta per cento di quello che lì c'era scritto nella concretezza
Se uno andasse a fare una verifica concreta dell'applicazione qualche anno dopo viene fuori che non più della metà di quella roba lì è diventata effettivamente spesa di quei soldi
Frase che mi sembrava assolutamente paradossale
Credo che sia assolutamente vera cioè il problema italiano è un problema di delivery è un problema di di applicazione quante volte si fanno finanziarie nazionali e regionali
Nelle quali
Prevale il titolo sul giornale della tal fondo della tal misura
Poi
Il titolo occupa per una settimana l'attenzione della stampa dei per un mese magari Lilli
Gli osservatori specializzati poi al primo targhe crea un attimo di problema su su quella su quella norma si blocca tutto
Ormai l'effetto annuncio
è già stato scontato non gliene frega più niente a nessuno rimane impantanato nel primo scoglio quale si è bloccato e nessuno va più a vedere
Che cosa doveva essere avvenuto ora questo secondo me è un grandissimo tema l'applicazione la speso alle modalità con le quali
Quindi io credo che alla fine in questo senso sia un problema anche legato
Alla pubblica amministrazione alla riforma la pubblica amministrazione e alla qualità delle classi dirigenti
Credo che il problema dei mezzo giorni dei mezzo giorni che non funzionano più che un problema industriale è un problema istituzionale
E finché non ci mettiamo in testa che da problema meramente industriale cioè dobbiamo avere soldi dobbiamo avere industriale dei trasferimenti
Diventato anche un problema istituzionale
Abbiamo fatto una grandissima operazione Paese porto di Gioia Tauro uno straordinario
Con l'anno di di di di occasioni
Però cioè non è possibile che lì
Non si riesca a sciogliere il nodo principale cioè il fatto che
Per andare lì c'è bisogno di fare compromessi pesanti ancora oggi e questo non va bene perché i grandi gruppi mondiali non possono immaginare di trattare
In quell'ambiente come si tratta con
Insomma
In altre linee in altri Paesi in altri Paesi che non sono certo Perego paragonabile al nostro e questo non non vanno funziona così come
Quello che diceva Cozzolino prima che porto io condivido il tema dell'energia rinnovabile
è fondamentale su questo passare dalle parole I fatti quindi è fondamentale che ci siano incentivi
Incentivi che riescano a far crescere la capacità industriale in questo senso questo campo non è possibile che
Nel libro vivi
Ho trovato questi due dati che sono molto interessante del due mila sei magari la situazione un po'migliorata adesso ma
Comunque non credo più di tanto
Il ventitré per cento
Di di Energia
Rinnovabile prodotte in Italia è localizzata nel Mezzogiorno io credo che se ci fosse un modo per
Per calcolare quanto solo le scene Italia
Io non credo che il ventitré per cento del sole e al sud molto di più del ventitré per cento del sole in Italia al sud rispetto al sole che c'è a Milano a Torino
A Bolzano che come noto è la provincia italiana con la nella quale c'è il maggior fotovoltaico
Che ci sia nel Paese ora Bolzano non è Ragusa Bolzano cioè la parte più a nord che ci sia quindi in teoria il sole lì meno molto meno di quello che c'è giù quindi qui c'è un tema secondo me è fondamentale
Termino facendo raccontando un episodio che è un episodio che ha
Mi mi viene messo in mente spesso tanto spesso dello scritto in un capitolo sui mezzo giorni che ho scritto in un libro che uscirà fra un mese magari avremo occasione di parlarne insieme
Il titolo di quel capitolo è in mezzo giorni utili al Paese cioè la necessità per contrastare quella logica diciamo para leghista che ha preso un po'tutta l'Italia il Mezzogiorno è una zavorra conto
In mezzo giorni che diventano utili a un ritardo ISOL per un problema dell'intero Paese perché l'energia rinnovabile così importante
Perché le righe energia rinnovabile che si può fare giù
è molto maggiore di quella che si può fare Soru e può servire non soltanto
Al fabbisogno energetico dei mezzo giorni ma al fabbisogno energetico di tutto
Il Paese e non ci sono spazi e solo è sufficiente né in mezzo ai capannoni di Montebelluna piuttosto che di Manzano per fare quello che invece si può fare in tante altre aree del sud diventando così utili a tutto
Il Paese e l'episodio a cui mi riferisco episodio al quale
Ho avuto la fortuna ti assistere lo racconto sempre perché per me è un è un punto di di riferimento su che cosa vuol dire una classe dirigente nazionale che investe con coraggio
Su ciò che di positivo nel Sud può esserci è l'episodio
Che io vissi da ragazzino assistente sempre di Andreatta quando Andreatta era Ministro degli esteri e insieme al Presidente del Consiglio di allora che era Carlo Azeglio Ciampi
Partecipammo parteciparono
Al G sette di Tokio del mille novecentonovantatré nel quale l'Italia doveva annunciare quale sarebbe stata la sede del G sette dell'anno successivo mille novecentonovantaquattro
La Presidenza del novantaquattro del G sette era italiana e l'Italia doveva decidere quale sarebbe stata la sede del G sette
A Tokio mi ricordo questa sera
Nell'ambasciata italiana di Tokio largamente la delegazione italiana Presidenza del Consiglio il ministro degli esteri e tutti i tecnici
Tutti i diplomatici tutti i tecnici della presa della Presidenza del Consiglio
C'erano diverse candidature era la sera finale perché il giorno dopo cominciava il G sette all'inizio del G sette
Il Presidente del Consiglio del paese del presidenza dell'anno successivo doveva annunciare la sede dove si sarebbe svolto quello
Dell'anno successivo
E quindi troppo a essersi trascinati questa decisione che non si riusciva a prendere se arrivo come spesso capita nel nostro Paese all'ultimo
I tempi supplementari quindi la cena della sera prima già arrivati a Tokyo
E mi ricordo questa cena riunione in cui Ciampi aprì la riunione dicendo
Allora dobbiamo decidere dite ognuno di voi dica l'ultima parola report decidere
E tutti preso la parola tutti i tecnici di quella riunione preso la parola e tutti
C'erano le alternative erano Venezia Firenze Pratica di Mare e Napoli
Tutti trovarono tutti gli argomenti tecnicamente inattaccabili
Perché delle quattro sedi proposte andassero bene tutte le altre tre e non Napoli
Gli argomenti erano tecnicamente inoppugnabili inattaccabili
Era impossibile per questo motivo era impossibile per quest'altro motivo era troppo costoso per quest'altro ancora
E la sicurezza e il traffico qualunque cosa
Termino questo giro di tavolo era praticamente un referendum all'unanimità contro Napoli
Quindi io pensavo che la la questione fosse chiusa lì
E mi ricordo benissimo che Ciampi chiuse la serata fece un brindisi ringraziando il padrone di casa cioè l'ambasciatore italiano
A Tokio di quel periodo che era l'ambasciatore Biancheri e di sebbene mi avete dato gli argomenti decisivi per decidere che io domani annuncerò che sarà Napoli
E lo annuncerò perché mi avete dato talmente tanti argomenti per dimostrare che quella che una capitale italiana non può accogliere un vertice internazionale per dire che siccome è una capitale italiana deve accogliere un vertice internazionale e sarà Napoli è stato Napoli così importante come è stato per il futuro di questa città
Grazie grazie Enrico letta anche per questa
Questo aneddoto
Anche perché poi nell'esame del Disetto l'abbiamo superato bene e quindi è stato è stato utile anche fortunato puntare su Napoli per quella importante manifestazione presidente Lettieri
Per le considerazioni
In risposta a anche a lei ma io mi limiterei solo a dare una risposta a quelle no anche perché resta resta scuole perché abbiamo parlato delle attività produttive abbia parlato della Banca del Sud del prelievo fiscale
Ma Bagnoli rimasto scoperto però è un tema diciamo di pertinenza del Presidente le indossare i napoletani
Doverosamente circuitare velocemente la risposta ai ma quei tre quattro quesiti il primo grandi Adiconsum addetto anche l'Assessore Andrea Cozzolino
Prima il mondo andava in quella direzione era giusto andare in quella direzione poi come tutte le cose sempre dicevo anche prima bisogna seguire le evoluzioni oggi probabilmente si farà una cosa diversa ma non si poteva fare altrimenti
Bagnoli Bagnoli secondo me è l'esempio della inefficienza inefficacia della pubblica amministrazione
è l'esempio del mancato sviluppo e l'esempio di come da una
Situazione problematica che era quella dell'Italsider
Abba pro possibilità di trasformarla un'occasione di sviluppo e quindi creare l'occupazione stabile non si è fatto
è l'esempio di come sono stati persi degli affari importanti tipo l'America scappa che quando venne Bresso forse cinque sei anni fa
Rinuncio a ma portare a me siamo innesca America scappa a Bagnoli uno dei problemi che noi dicemmo muoviamoci perché seno questo ritorna qua la prossima Americà scappo se vogliamo riprenderlo nulla è cambiato e così nulla è cambiato
Però adesso devo dire la mia più grande preoccupazione in questo momento lo confesso per la prima volta mi gira per la testa
Da molto tempo e che adesso questa Amministrazione pur di fare qualche cosa faccia danni allora io non non mi spingo più a dire facciamo per forza dico analizziamo bene le cose da fare
Siamo a oltre metà consiliatura e ci manca poco o io spero che si faccia veramente attenzione perché ripeto la mia preoccupazione è che pur di fare si faccia male allora preferisco fico abbiamo sofferto tanto soffiava altro poco ma facciamo le cose fatte bene
Banca del sud
Io credo che oggi la Banca del Sud
Ripeto un anno fa eravamo critici io Montezemolo più volte abbiamo asso abbiamo diciamo a sarà affrontato i problemi in convegni abbiamo l'insieme delle Tron serve io credo che visto quello che successo nell'ultimo periodo
Quello che è successo l'ultimo periodo non è una cosa normale che succede probabilmente fra quindici vent'anni potremmo dire io c'ero quando è successo quella cosa
Nel due mila e nove perché veramente un fatto straordinari e viene dal mondo della finanza la crisi è partita perché c'è stato
Un crollo di fiducia nei mercati finanziari e poi ovviamente ha trascinato anche l'economia
In questo scivoli in un'istituzione stabile che possa aiutare le imprese del territorio in questo momento purtroppo manca non c'è
E allora io credo che proprio in base a quello che successe avrebbe importante ma non come si è pensato di fare cinque anni fa
Cioè una cosa fatta bene dove le Regioni devono fare a loro a parte economica la gestione
Assolutamente manageriale probabilmente più proiettata a fare
Merchant Bank che Banca di sportello in questo modo può aiutare a crescere il territorio
Mezzogiorno federalismo fiscale come quello dareste del Mezzogiorno noi siamo un popolo che se siamo costretti a fare le cose le facciamo bene cioè dobbiamo essere diciamo obbligati
A diventare virtuosi se qualcuno ci obbliga a diventare virtuosi e se c'è qualcuno ci obbliga ha delle scadenze ben determinato lei facciamo bene facciamo meglio degli altri io allora io credo che quando vedremo effettivamente cosa sarà questo federalismo fiscale
Ci sarà un obbligo a diventare virtuosi da parte delle istituzioni ma la parte anche degli imprenditori e questo può aiutare pregherei quando siamo obbligati a fare le cose le facciamo anche bene anche innovative penso che possa aiutare il territorio per esempio accordi particolare di programma
Oggi quello che sta funzionando e si dice anche nel libro venuto meno di quattro otto otto treni imposte tutto quello che c'è l'accordo di programma è uno strumento importante ogni regione
Può creare i presupposti per fare uno strumento ad hoc per la propria Regione questa cosa che mi minime ente insomma secondo me c'è molto da fare grazie buona giornata
Grazie presidente Lettieri
Sono le undici e trenta abbiamo rispettato l'impegno assunto con i nostri amici relatore quindi Andrea Cozzolino ricorrete Gianni Lettieri se vogliono possono allontanarsi li ringraziamo di essere stati qui con noi
E continuiamo con i due autori del libro
Allora invito i due relatori i due autori
A
Conquistare il centro e non mi lasciate solo voi al CIPE viene qua ecco
Punto restringiamo l'apertura
Angelo Guarini Angelo Guerini è uno dei due autori del volume abbiamo detto particolarmente attento e problemi dell'industria
Aeronautica
Avuto modo di ascoltare le cose che sono state dette soddisfatto dalla discorso sviluppato dalla lettura e dalle considerazioni che sono nel libro e poi i suoi considerazioni sulla tema della giornata
Intanto fatta facciano una considerazione che mi ha portato non ultimo intervento del Presidente Lettieri
Mi ha fatto ricordare un aneddoto che ho io se mi piace raccontare successo alcuni anni fa
Era allora direttore generale di Confindustria del professor Innocenzo Cipolletta
Ed erano i primissimi tempi in cui si parlava dell'importanza della qualità erano appena nate le certificazione di qualità alle isole eccetera
è e io avevo intuito che ovviamente quello era un percorso come dire ineludibile e che bisognava attrezzarsi
In tal senso che bisognava avviare sensibilizzazione al mondo delle delle dell'impresa gli imprenditori fare delle riunioni degli incontri
Dei seminari di sensibilizzazione affinché le aziende cominciassero a mettere in moto questo percorso questo processo
Però con mia delusione vidi molta freddezza in giro per cui i miei tentativi con la base associativa in questo senso andavano piuttosto male
E di questo così ne parlai sfogando me col ci volete il senso che io ho fatto un po'il possibile immaginabile però non vedo risposta dello mi rispose di servizi dice Angelo ricordi una cosa l'imprenditore si muove soltanto quando all'acqua la gola
Se
Vedrà che non potrà lavorare perché non la la certificazione di qualità vedrà che si daranno da fare per acquisire la certificazione di qualità e così è stato per cui
L'ultima riflessione che diceva Lettieri a proposito del federalismo
Ve la posso testimoniare anche con questo aneddoto che ho appena raccontato
Invece mi piace riportare un attimino il discorso per quanto riguarda il settore ad aeronautico aerospaziale
Portando anche come dire alcuni spunti della discussione di di oggi
Intanto per quanto riguarda un tema che è stato più volte accennato negli interventi che mi piace riprendere come
Politica industriale
Politica industriale forse è stata una delle grandi assenti sulla scena un po'
Del
Dell'economia
Del politica del nostro paese negli ultimi negli ultimi venti trent'anni per cui sulla nautica per esempio
Lo stimolo è stato di passare da una politica industriale ammesso che sia stata già attuata nel nostro Paese ma perché era sui fattori
Cioè il fattore lavoro il costo dell'energia piuttosto che la logistica e così via a passare a una politica industriale invece dei settori
Cioè capire
Intuire quali sono i settori sui quali vale la pena di puntare e su quelli innescare una serie di azioni una serie di interventi ora per quanto riguarda il settore della nautica dello spazio
Nel libro viene fatto pure cenno alla circostanza che l'Unione europea
Ha già da tempo individuato questo settore come un fattore strategico per lo sviluppo della
Dell'Europa
E devo dire che il lavoro che è stato fatto a ha portato anche come Mezzogiorno a un discorso in cui tanto lo che Puglia quanto la campagna come prove
Amministrazione regionale hanno definito la l'aeronautica dallo spazio come strategico
Si è detto anche un po'il perché mi piace ci citarle in pochissime parole
Intanto
Il settore aeronautico se lo vediamo in termini proprio pur l'unità
E grazie al cielo uno dei pochi settori in cui
I trend soprattutto per quanto riguarda la l'aviazione civile sono dei trend di di sviluppo
E le proiezioni per i prossimi dieci vent'anni fatte da tutti i grandi produttori la Boeing piuttosto che l'Airbus tutto sommato coincidono in questo
Diciamo un trend di di sviluppo
Poi ci sono anche dei fattori intrinseci in questo in questo settore che vanno
Evidenziati è un settore ad alta tecnologia e che quindi favorisce proprio naturalmente una integrazione fra mondo dell'industria
E mondo dell'università e del e della ricerca
Poi è un po'nel settore in cui anche l'internazionalizzazione e come dire fisiologica naturale è un settore in cui i processi di aggregazione sono anche questi
Naturalmente
Voluti dallo stesso settore sono processi di aggregazione che abbracciano tanto i grandi gruppi
Tanto le piccole aziende un flash soltanto il famoso programma del
Sette otto sette della Boeing vado a memoria ma coinvolge come aggregazione la bellezza di cinque Paesi per un totale di dodici grandi gruppi
E quindi già in un discorso così grande e questa modalità di aggregazione boy e facilmente
Come devo dire estensibile contagia bene anche per quanto riguarda le piccole e medie imprese piccole medie imprese che nel settore aeronautico sono anche
Molte e nascono nella maggior parte dei casi come spin-off dalla dalla grande azienda cioè sono ex manager ex dipendenti impiegati funzionari operare delle delle delle grandi aziende che voi hanno fondato
Queste piccole questo tessuto di piccole e medie imprese
E per la Puglia e per la Campania
Come Mezzogiorno il settore nautico è veramente notevole insomma vado con stime molto veloci per quanto riguarda la Campania stiamo parlando tra grandi aziende piccole e medie aziende di un centinaio di imprese per un totale che si avvicina ormai ai e dieci mila addetti con un fatturato
Che ha che ormai
E di circa un un miliardo di gli euro
Così come per la per la Puglia ovviamente la Regione più piccole quelle in proporzione anche più piccolo il settore però parliamo sempre di una cinquantina di aziende quarantasette per la precisione fra grandi piccole e medie con un totale di quattro che da cinquecento addetti
Quindi sono numeri anche molto importanti peraltro sia favorito anche un accordo fra la Puglia e la Campania di collaborazione per il settore o no dico che poi recentemente ha trovato come terzo attore anche il Piemonte
Ma per quanto guarda le grandi le due Regioni del Mezzogiorno riconsiderazione sono piuttosto banali intanto la le le di le grandi aziende sono le stesse in comune sia nel nella campagna che nella Puglia
E poi
Questo tessuto anche di piccole e medie aziende a delle produzione che abbraccio non si può dire tutta l'intera filiera aeronautica
Quindi è un bilancio di un lavoro
Che è in corso di diciamo di di stati di avanzamento successivi in Puglia da da qualche tempo è nato il distretto aerospaziale che ha avuto anche un riconoscimento da parte
Del della Regione e sono modalità di aggregazione che proprio uno già diverse questi questi frutti cioè pensate per esempio parlo di di questa esperienza diretta del distretto pugliese sono stati già elaborati dei progetti di ricerca
Che per la prima da
Vedo non solo come è giusto che sia le grandi aziende protagoniste
Però vedono anche affianco alla grande azienda hanno stesso progetto
Di ricerca più piccole e media impresa e con il consenso ovviamente della grande azienda
Credo che fino a qualche anno fa
Questo discorso era un po'fantascientifico invece sta diventando attualità
Grazie
Grazie grazie per queste
Ulteriori considerazioni sul volume e sul
Impatto che i contenuti evolute avranno sulle nostre scelte su quello che poi
Si deciderà domani la cosa più importante e avere una conoscenza più approfondita per poter scegliere meglio
Io
Dire che a questo punto possiamo tentare un ulteriore giro di domande se
Qualcuno ha intenzione di approfondire qualcosa con gli autori del volume quindi finite le domande e relatori
Beh se non c'è
Nessuna domanda chiedere al professor Pirro se vuole concludere lui questa mattinata di lavoro
Grazie
Grazie direttore volevo riallacciarmi rapidamente a quello che ha detto l'onorevole letta circa le potenzialità del del soggiorno nel settore energetico pensate che già oggi il Mezzogiorno
Deve arrivare in Sicilia due grandi gasdotti
Dall'Algeria e dalla Libia un altro sta per arrivare sulle coste della Puglia dalla Grecia della Edison che a sua volta apporterà
Metano dalle zone della
Dell'Asia Minore
Sono in costruzione
O meglio in previsione dovrebbero avere il
Completato l'iter autorizzativo nelle prossime settimane alcuni grandi rigassificatori uno peraltro quello di Brindisi e già in costruzione da tre anni ma è bloccato per una serie di questioni
Diciamo afferenti il il non aver ancora ottenuto la valutazione di impatto ambientale da parte del competente Ministero ma ne sono previsti a Porto Empedocle
Per quanto riguarda lei nel ne è previsto uno a Gioia Tauro che ricordo incidentalmente il più grande porto container del Mediterraneo
Insieme agli altri grandi porti container di Taranto Salerno Cagliari e
La stessa lo stesso porto di Napoli
E previsto un altro rigassificatore a Priolo adesso vedremo se saranno otto Rizzati tutti ma questo già rende l'idea di che cosa significhi diciamo il braccio giorno come grande accordo energetico
Ricordo peraltro con grande elettrodotto sottomarino già arriva dalla Grecia sempre in Puglia ad Otranto che come noto e il la
Parte più orientale d'Italia e la città più ad oriente d'Italia e quindi a questo punto di vista è una opportunità geografica per lari la stessa Regione Puglia
Mi piace citare lo studio che ha fatto Nomisma per il rigassificatore di Brindisi ho partecipato alla redazione di questo studio lo studio di Nomisma individuo tutte le filiere
Nel settore dell'industria del freddo
Che sarebbe possibile attivare a valle di un rigassificatore grazie al rilascio delle
Trigoria e che il processo appunto di rigassificazione
Della gas che arriva allo stato liquido consente ebbene solo in Puglia la filiera dell'agroalimentare interessarvi lenti
Dall'industria del freddo
Consentiva di ipotizzare tre mila nuovi posti di lavoro
Per appunto la trasformazioni di produzioni dell'ortofrutta
Salentina che poteva essere trattata in impianti di Frigo conservazione da crearsi a valle del rigassificatore
Lungo diciamo una filiera che prevedeva centri di stoccaggio sui luoghi di
Coltivazione del prodotto e di raccolta e poi di lavorazione indostrutture che per ragioni tecniche strutture di trasformazione non possono essere più distanti di due chilometri dai i rigassificatori
E quindi anche questa è una grande opportunità se qualcuno avrà la pazienza di guardarsi il
Capitolo sulla lo sviluppo dell'energia eolica nel Mezzogiorno ci sono anche grossi gruppi meridionali per esempio il gruppo Moncada in
Nel in Sicilia il gruppo Moncada sta
Oltre agli investimenti nell'eolico che ha già realizzato sta prevedendo
In Italia sta prevedendo la creazione di un grande parco eolico da cinquecento megawatt in Albania
Con la possibilità di trasferire Energia con elettrodotti sottomarino
Marini del resto uno è già esistente appunto dicevo tra Grecia e Puglia sempre tra Albania e Puglia in questi giorni dopo la visita del ministro Scajola in Albania si è parlato anche di una centrale elettro nucleare in Albania che dovrebbe impegnare aziende impiantistiche anche
Italiane con il trasferimento di energia se sarà realizzata questa centrali elettronucleari sempre in Puglia però da immetterci poi nella rete di trasmissione nazionale
Ladro alimentare se pensate che tutti i più grandi marchi dell'industria italiana ed estera ma anche dell'industria meridionale operano nel Mezzogiorno
Dico accanto ai grandi gruppi Barilla Nestlé Granarolo Ferrero abbiamo poi Averna Divella
Le aziende campane i distretti della mozzarella di bufala la pasta di Gragnano quindi anche sotto questo profilo il Mezzogiorno ha potenzialità enormi
L'industria cantieristica del materiale rotabile
Persino
Ricordiamo sempre con l'amico Guarini un'azienda che citata nella sua ragione sociale non dice niente a nessuno la fa terra S.p.A. di Pescara
Cosa dice questo nome nulla intanto è un'azienda con mille addetti
Mai famosa perché produce i pannolini Limes e i pannolini PAM perso ebbene e un'azienda insediata nel Mezzogiorno nel opera nel settore del Tisci u
Dei appunto di questi prodotti di larghissimo consumo che non hanno crisi di domanda
Ma nel mezzogiorno ce ne sono altre strutture di questo tipo che fanno capo a capitale e sterno al territorio
A Napoli avete fra gli altri il Gruppo seda che il leader a livello internazionale nel settore del Packaging
Quindi diciamo questo Mezzogiorno a veramente un insieme di potenzialità ventiquattro università
Molte con dipartimenti e strutture di ricerca di eccellenza
Ha detto e tra l'altro un una testata economica come il
Denaro e bisogna ricordarle queste cose perché pensiamo che in Italia ci sia su il Sole ventiquattro Ore o Italia Oggi
Non ci sia non è solo così bene è una omissione da colmare bellissimo
Grazie e e e certi anche perché abbiamo già i dati per aggiornarlo anche perché la realtà è molto più
Dinamica di quanto noi non immaginiamo insomma amici come diceva giustamente Lettieri se saremo costretti dalle circostanze storiche dimostreremo di essere bravi
Allora consentitemi di chiudere con una battuta siamo bravi nonostante noi
Siamo bravi nonostante i nostri difetti ma quando vogliamo il Mezzogiorno come dire saldare il colpo di reni del resto anche
L'esistenza di questa
Prestigiosa Fondazione credo che sia una dimostrazione di come
Anche dal punto di vista culturale
Il Mezzogiorno peraltro aperto al confronto con realtà avanzate del nord e d'Europa tuttavia
Non abbia
Nulla da imparare
Almeno per quanto riguarda
Come di alcuni fondamentali della cultura
Da altre da altre aree pur dovendo misurarsi con le culture ma e insomma siamo figli di una grande tradizione storica e da questo punto di vista
Veramente abbiamo innovi quindi il nostro futuro e solo nelle nostre mani e solo nelle nostre mani le righe anche le risorse finanziarie ci sono se sappiamo attrarre investimenti
Oggi nel mondo ci sono capitali che dopo le scottature sui subprime e sui titoli tossici cercano Investimenti
Solidi affidabili bene a traiamo questi capitali nel Mezzogiorno offriamo la convenienza della risorsa mezzogiorno e
I risultati sicuramente non mancheranno
Ed è per questo che la quinta discutere della Fondazione Mezzogiorno Europa punta sui giovani da prigionieri vorrei chiudere
Lanciando un un appello d'accordo con il direttore Romano Russo
Vorrei chiedere i giovani che sono stati presenti qui stamattina e che saranno presenti oggi pomeriggio di voler mandare le loro opinioni su quello che hanno ascoltato a il seguente indirizzo direzione chiocciola denaro punto it
Direzione chiocciola denaro punto it
In modo che sul giornale di domani noi oltre a raccontare
Le cose così come vediamo
Con gli occhi dei giornalisti potremmo raccontare le anche con gli occhi di chi giovane ha partecipato a questa iniziativa ascoltato si è fatto un'idea e intende ovviamente essere protagonista esprimendo il proprio pensiero
Grazie a tutti voi grazie per essere stati qui questa mattina
Vi rivedete secondo il programma che conoscete
Lo eravamo rimanessero tra
Sì
Ragazzi volevo fare una comunicazione chi pensa di rimanere accede siete tutti invitati sta attirare ci sarà la presentazione della rivista mezzogiorno d'Europa
Con poche contiene un focus focus sulla legalità saranno ospiti Raffaele Cantone Diana e Riccardo masselli
E Massimo Villone e quindi a noi farebbe molto piacere se partecipasse a questa è la Cina e soltanto che chi vuole rimanere si dovrebbe accreditare al d'Escatha
Un'altra cosa volevo dire che i materiali che di cui parlano i relatori insomma che ci saranno saranno in brevissimo tempo per i seguenti sul sito di Mezzogiorno Europa
Quindi anche se voi che o che ha una sezione è un'area dedicata a questa cosa
Quindi a contenere il radar contenimento dei materiali quindi se voi volete segnalarci delle cose ci volete
Io inviterei il professor Carlo lauro ad accomodarsi l'onorevole Francesco Boccia e l'Assessore Ennio Cascetta saranno qui a minuti noi
Iniziamo questa queste chiacchierate ringraziamo moltissimo il ministro Rotondi che a me che ha voluto essere con noi
Riprendiamo il filo io non sono
Il coordinatore annunciato sulla sulla sull'invito che ha avuto un piccolo un piccolo problema di lavoro era riuscito a essere con noi
Dicevo riprendiamo il filo rispetto a alla discussione che abbiamo provato ad avviare tra ieri ed oggi
Ieri abbiamo in qualche modo provato ad inquadrare in una cornice geopolitica Egeo strategica più ampia il tema della cooperazione della territoriale
E del mezzogiorno e del ruolo del Mezzogiorno e dell'Italia nello scenario il processo integrazione europea e del Mediterraneo
Stamattina abbiamo iniziato a qualche modo a lavorare ad indagare a confrontarci con alcuni degli attori degli stakeholder di questo di questo processo che progressivamente acquisisce sempre più valore nel campo delle politiche nazionali in particolare con gli attori privati con il sistema delle imprese attorno a discussione sul libero
Di del professor Pivetti Guarini su grandi industrie mezzogiorno
E abbiamo ripercorso anche alcuni dei principali insediamenti produttivi imprenditoriali del sud delle strategie di partnership in particolare quella con la con la band nel settore aeronautico aerospaziale
Insomma stiamo facendo un lavoro che tenta di ricostruire di mettere insieme un po'i tasselli da un lato delle politiche pubbliche dall'altra parte le scelte delle strategie
Degli altri attori economici stamattina vedremo nei prossimi prossimi appuntamenti con le parti sociali con con il sistema del del no profit cosiddetto terzo settore
Oggi discutiamo delle politiche pubbliche invece da mettere in campo messe in campo per accorciare la forbice tra mezzo già diciamo così tra il binomio Mezzogiorno da un lato ed europei mediterranei o dall'altra
L'abbiamo fatto provando a mettere attorno a un tavolo in cui tutti gli attori della governance pubblica appunto l'Assessore Ennio Cascetta del
Della Regione Campania in particolare e anche per ora con vista l'importante sforzo per coordinare a livello sovraregionale le politiche dei trasporti delle Commissioni e delle infrastrutture
Francesco Boccia come vi dicevo entrambi in arrivo parlamentare
Il ministro Rotondi Ministro della Repubblica l'attuazione del programma di governo e perdiamo due autorevoli esponenti del mondo dei saperi napoletani non solo il professor Carlo nato il professor Massimo Locicero
Io darei subito la parola al Ministro Rotondi ringraziandolo non solo perché qui ma perché nei giorni scorsi ha lanciato una proposta all'interno dei governi incontra quest'iniziativa posta messa in campo dal Governo per
In qualche modo concertare discutere sulle politiche
Assegnazione di governo con gli attori del territorio credo da Avellino sita Avellino sulla necessità di insediare una Commissione Attali per il Mezzogiorno chiamiamola così
C'è l'idea di rimettere in piedi un luogo di discussione che possa essere incardinato all'interno del sistema istituzionale massimi ai massimi livelli
Io e chiederei al Ministro Rotondi
Un po'più complessivamente le strategie del Governo per il Mezzogiorno sempre con una vocazione a vedere il Mezzogiorno come macroarea che come un pezzo dell'India diciamo dell'Unione Europea proiettata nel Mediterraneo
E se da una parte del Mezzogiorno rispetto al Governo possono suo modo di vedere venire proposte spunti stimoli per evitare diciamo sì di riprodurre un meccanismo in cui una parte del Paese a spetta da Roma non solo risorse che fin troppo banale ma imputo strategie rischiando di impieghi diversi dal punto di vista dell'auto definizione di una mission strategica io la ringrazio ancora gli do subito la parola
Grazie a voi dell'invito
Io partirei da un'osservazione di carattere politico parlando ai giovani parlando
Sostanzialmente in un contesto a metà tra
La società civile e e la dimensione didattica all'non voglio indulgere nemmeno per un grammo alla propaganda quindi faccio un discorso
Che non tiene conto del ruolo di governo che ove
Partirei da una fotografia
Del rapporto tra Governo e Mezzogiorno
Che è segnato da un paradosso
Questo Governo viene rappresentato dalla grande stampa come un Governo nordista
Ed è un Governo a differenza dei Governi di coalizione perché noi abbiamo avuto in Italia
Una separazione artificiale tra prima e seconda Repubblica perché di fatto
Nella prima e nella Seconda Repubblica fino al maggio scorso noi abbiamo avuto Governi di coalizione
Prima c'era
Penta Partito poi vi è stato il Governo Forza Italia An CCD poi c'è stato
I vari Governi Berlusconi e Prodi sono stati Governi di coalizione
In questo
La nostra via italiano alle me all'americanismo nel senso che
Lì ci sono con Bush Clinton famiglie noi abbiamo avuto Berlusconi e Prodi ma insomma
Non si può dire che la Seconda Repubblica sia stata la stagione dell'innovazione in quanto a
Premier
E in quanto al novità di classe politica e questo diciamo è un dato che è oggettivo al di là delle simpatie che possono essere per l'uno per l'alto
Il primo Governo non di coalizione il nostro
Di fatto ci sono solo due partiti piccola coalizione Popolo della Libertà e Libia
Il Popolo della Libertà
Prende tutti i voti della coalizione da Firenze in giù come diceva la canzone alla rovescia però
E quindi il Popolo delle Libertà che il partito di maggioranza relativa è un partito che hanno ordo divide in talune province fifty-fifty i voti della coalizione con la lega ha notato
Da Firenze in giù li prende tutti in Sicilia torna accedere
Piccole quote all'MPA
Peraltro alleato della stessa lega Nord questo cosa significa
Che c'è un partito di maggioranza fondato dal Presidente del Consiglio e per alcuni identificato col Presidente del Consiglio io sono fra questi alcuni nel senso che
Al di là dei molti che dicono
P.D.L. sarà questo sarà quello io riconosco che il PdL e il Genio e la sregolatezza del berlusconismo il quale io sono l'ultima ruota del carro ma senza complessi
Mi definisco una parte di quel caso e inutile
Immaginare che il PdL possa essere cosa diversa fin quando
E mi auguro ancora molto a lungo Silvio Berlusconi lo guiderà
Questo partito ha un rapporto elettorale estremamente sbilanciato a favore del Mezzogiorno cioè
Ogni
Due voti della coalizione due su due nel sud sono del PdL il resto solo spiccioli nel nord Bergamo Brescia le Province Veneto
Uno a uno uno lega uno PdL questo cosa significa
Che c'è
Il premier e il partito del premier che
Hanno però la politica insomma le azioni della politico sono i voti quindi voi mi potete dire ma
Rispondi diretto non ci girare ma
La premessa politica avrebbe detto mio amico genere mica in altri ed in questi tempi perché lui è un coerente
La struttura della politica non è indifferente rispetto al programma
I voti del PdL sono assurde il PdL spinge verso il sud
Il Governo è segnato da un'alleanza con un Partito federalista che fa
Della questione settentrionale la questione forte non l'unica indennità a cui lega il suo impegno e quindi abbiamo un Governo
Il cui partito di maggioranza spinge con forza verso il Mezzogiorno dove ha il suo principale radicamento sociale
è un alleato determinante
Che
Non è
Ostile al Mezzogiorno ma porta avanti una tesi federalista che spaventa il Mezzogiorno
E vengo alla domanda
Qual è il programma del Governo
Rispetto al sud
Io intanto vi devo dire la verità pur essendo deputato milanese ormai da una lunga pezza dall'accento capite da dove vengo per cui insomma resto un cittadino meridionale non ho mai cambiato la mia residenza
Io non credo che possa esistere un programma di Governo per il Sud separato dal programma che un Governo a per tutto il Paese
è una suggestione
Un programma dedicato al sud possono esserci idee valide per il Sud e posso averne io come potete averne voi e questi incontri servono a confrontarsi e attrarne delle possibilità
Questo è un Governo liberale
Che vuole reintrodurre
Un video AMISOM MO nella economia italiana con un'attenzione alla piccola impresa con una diminuzione del peso del costo dello Stato
Con un
Eliminazione dei lacciuoli che hanno frenato la possibilità di corsa dell'imprenditoria con la possibilità
Di reclutamento di personale più immediato e meno legato a una lettura univoca
E in definitiva forzata
Della realtà sociale del Paese tutte cose che sapete meglio di me perché oltretutto le diciamo da tempo
Ed è tempo che le facciamo avendo la maggioranza per farle
Questo
Può aprire una ricaduta nessuno statali sono richieste alcune precondizioni che non sono nuove se non per il fatto che non sono state mai realizzate
E quindi apro una finestra sulla proposta forte carica al Ministro Tremonti di una banca del sud
Che raccolga i risparmi al sud e non solo assurde lire investa al sud
Cosa che non avviene mi potete dire sono cose sentite mille volte ma
Purtroppo si ripetono mille volte perché mille volte accadono che i risparmi dei meridionali vengano prelevati qui e investiti al nord se non all'estero
Apro una seconda finestra sulle infrastrutture
Ogni volta che le proponiamo qualcuno dice ma sono
Isole nel deserto però ditemi voi se il mio indimenticato maestro Fiorentino sullo non avesse battuto il pugno primavere la Napoli-Bari riavere la Salerno Reggio Calabria
Per realizzare le infrastrutture che hanno accorciato le distanze dell'Italia se non ci fosse stato quell'impegno
Anche quei fili no quel poco che si è mosso nel sud non si sarebbe mosso e quel po'di sviluppo che c'è stato non vi sarebbe stato
Poi
Come sempre accade ho citato divergere mica Fiorentino sullo nemo profeta in patria Avellino non gli ha dedicato una strada dopo abbiamo avuto dal Giacomo Mancini l'iniziativa di dedicargli
Il tratto che vada al casello alla città di Cosenza con la motivazione che senza quell'autostrada e il ministro che la volle Cosenza sarebbe stata ancor meno in Italia quindi
La politica per le infrastrutture non la inventa questo Governo non non è certamente una novità è una precondizione dello sviluppo del Sud
Per non farla lunga
Vi dico che
A mio avviso nella dialettica che c'è tra il mio partito che e il PdL e la lega
Va fatta una osservazione come la si può fare in un luogo non di propaganda dove ora ci troviamo P.D.L. dice
Paradossalmente recuperando una tesi che anche di una parte della sinistra
Bisogna dare al federalismo
Uno sguardo severo e attento perché non penalizzi il Mezzogiorno ulteriormente la lega dice non signori il Mezzogiorno la penalizzato Roma
Non non l'ha penalizzato certamente la impostazione federalista
Ferma restando che essendo un fondatore del PdL non posso che dare ragione al mio partito io devo dirvi che su questo punto sono più d'accordo con la Libia che col destra sinistra che
Indica nel federalismo una sorta di nemico del sud io dico che il federalismo va scritto bene solo
Per la parte essenziale dei meccanismi di perequazione che non mettano a rischio i servizi essenziali sanità scuola
Il minimo che uno Stato deve garantire a tutta
La collettività
Detto questo il federalismo per il Sud è solo un'occasione
Perché non mi si può convincere che
Una tesi meridionalistica giustificare che in una sacca di sangue costa dieci ad Asti e trenta Napoli
Per dire delle cifre a caso ma sono esattamente i rapporti che vi sono
Tra i costi da me osservati
In un'ASL di Asti
Raffrontandoli con quelli di ASL della città di Napoli allora nessuno è convinto che il suo blu sia il luogo dello spreco e il nord sia il luogo delle virtù civiche
Sprechi ce ne sono al nord e virtù ce ne sono nell'amministrazione al sud
Ma
Se io dovessi dire che
La tradizione statuale centralista è garanzia di sviluppo per il sud e il federalismo e l'insidia quanto meno nella prima affermazione una prova non ce l'ho perché veniamo da mezzo secolo
Di meridionalismo e di Governi appoggiati sulle edizioni varie dalla vulgata meridionalista
E le condizioni in cui siamo parlano per citare il più grande che era compagna
Lui diceva serve una diversa velocità per il Sud che deve correre più del Nord se no non recupera il distacco la diversa velocità c'è stata nel senso che il nord ha cominciato a correre ancora di più
E il sud si è fermato ed è andato indietro quindi
Lascio il dubbio se il federalismo
Sia la strada del riscatto ma escludo categoricamente la certezza
Che la prosecuzione di una impostazione centralistica sia il presidio di uno sviluppo che non c'è stato e se non si cambia rotta non ci sarà
Grazie grazie ministro per
Per il suo per il suo contributo tra l'altro il tema nella sia dalla Banca del Sud sia del federalismo fiscale ormai cui cominciano a tornare con una certa insistenza giustamente nel dare nel dibattito pubblico
E
Perché visto entrare l'assessore l'assessore Cascetta annui
Siamo convinti che bisogna in qualche modo ridefinire un meccanismo di governance pubblica più ordinata
Che si tratti di partenariato istituzionale che si tratti di piena attuazione del Titolo quinto che anche un risvolto in temi di federalismo fiscale insomma ci sono da sciogliere alcuni nodi
Che rendono la complessivamente la struttura politico istituzionale decisionale quindi e poi il soggetto attuatore di fatto che la macchina amministrativa statale
Farraginosa complessa troppo spesso troppo spesso contraddittoria
Da questo punto di vista un pezzo importante di questo ragionamento riguarda riguarda le Regioni di qui l'invito a all'amico Ennio Cascetta al di là del fatto che il tema trasporti ed il tema connessione del Mezzogiorno
Il tema connessione tra Mezzogiorno e i Paesi di prossimità quindi i paesi del Maghreb innanzitutto ma anche Balcani rappresenta una parte fondamentale
Della del del dibattito che stiamo tenendo e della di questa tre giorni sulla sulla cooperazione territoriale sulla cooperazione internazionale
E io CRN di dire qualcosa anche su questo su come la Regione Campania come e altre regioni del Mezzogiorno da questo punto di vista quello della logistica nel
Siamo su quei tornato anche ieri D'Alema con grande forza sta stanno provando a fare qualcosa e a coordinarsi sì si sta andando in questa direzione
E però anche più complessivamente i chiedo in qualche modo di trasferirci la sua anche da attore impegnato sul campo sul tema del rapporto tra i poteri dello Stato perché
Se ne parliamo di politiche per il Mezzogiorno immaginiamo Mezzogiorno competitivo che sappia per di più tenere insieme
La vocazione internazionale alla cooperazione e anche un meccanismo interno di sussidiarietà di rapporti articolato che tenga conto delle specificità specificità territoriali
Insomma se non si dà a tutti tutti questi principi una scatola un involucro istituzionale solido stabile cella si rischia di avere
Ha come dire sono un gran casino alla fine scusatemi l'espressione Nenni
Sì innanzitutto buonasera
Grazie per l'invito a questa a questa tavola rotonda che ci consente di riflettere in modo Sereno rigoroso su
Alcuni problemi che riguardano il sud del nostro Paese su cui spesso si assumono atteggiamenti
O ideologici o frettolosi
Mentre invece come dire penso che ci siano tutte le condizioni per poter ragionare in modo sereno ma anche come dicevo inflessibile e cioè
Io penso che sia un dato acquisito da tutti gli economisti da tutte le analisi di tipo economico
Che l'accessibilità di un territorio cioè la possibilità di quel territorio di essere raggiunto e da quel territorio di raggiungermi e altri è uno dei fattori di competitività indispensabili
è evidente che non si potrà mai fare turismo Century ti non possono arrivare è chiaro che bisogna anche avere l'organizzazione la capacità di attrarre
è evidente che non si può esportare una merce se non ci sono i collegamenti dal luogo di produzione ai nuovi e ai possibili mercati e così via
Quindi l'accessibilità e uno dei fattori chiave per lo sviluppo delle regioni del Mezzogiorno
Questa accessibilità si può dimostrare io ho anche scritto un libro perché edito per le il Sole ventiquattro Ore che ho chiamato provocatoriamente il sud isolato
E dimostra abilmente più bassa per il sud del nostro Paese rispetto al centro
E questo è vero sia in termini di infrastrutture fisiche di trasporto quindi strade ferrovie aeroporti
In cui mediamente stiamo a Italia cento nord cento cinquanta Mezzogiorno settantacinque quindi siamo alla metà della dotazione del Centro-Nord del Paese
Per abitante per unità di pile si possono usare diversi indicato
Mai ancora più scarsa l'apposito ancora più inaccessibile ancora più isolato il sud se lo misuriamo su quello che poi veramente dai scollegamento cioè i servizi di trasporto
Tutte
Tutti capoluogo di regione del centro nord sono collegati da corse di treni Eurostar e intercity
Solamente poche
Coppie di capoluoghi delle regioni del Mezzogiorno sono collegate da coppie di treni diciamo alta velocità perché come sapete tutti si ferma a Napoli anzi assale ma
Di qualità paragonabile diciamo Eurostat
I collegamenti aerei fra le le città del Mezzogiorno sono rarissimi in pratica solo verso la Sicilia da Napoli
Mentre
Quasi tutte da Genova da Milano da Torino se ci si può muovere fra gli aeroporti della Pianura Padana
E potremmo continuare avanti così i servizi ferroviari sono più lenti di circa venti chilometri all'ora di velocità media a parità di casse di servizio
Paradossalmente i collegamenti marittimi fra i porti del Mezzogiorno e il Nordafrica sono molto meno un terzo dei collegamenti marittimi fra i porti del Centro-Nord e il Nordafrica quindi come dire
Il ritardo che il Mezzogiorno ha in termini di infrastrutture che è un ritardo pesante e ancora più pesante se lo misuriamo in termini di servizi per le persone e per le cose
E questo isolamento non riguarda solo la difficoltà di muoversi dal sud verso il nord dal sud verso il Mediterraneo ma riguarda molto
La possibilità di muoversi all'interno del sud spesso la Salerno Reggio Calabria è come dire un paradigma della difficoltà di muoversi
Fra Campania e Calabria la Napoli-Bari ferroviaria e l'apoteosi dell'assenza di un collegamento ci vogliono quattro ore per andare da Napoli a Bari che sono due città
Che con un treno decente non di alta velocità come quello che stiamo progettando con la nuova linea di alta capacità sarebbero a meno di due ore di treno uno dall'altra dei due più grandi città del Mezzogiorno continentale
Da Bari si fa prima andare a Roma che andare Anna
Quindi è proprio una mancanza di coesione interna oltre che una scarsità di rapporti di collegamenti con
Quello che vorremmo diventasse un nostro mercato di riferimento cioè il Mediterraneo
Quando sentiamo ripetere la affermazione l'Italia piattaforma logistica dell'Europa il sud piattaforma logistica del Mediterraneo eccetera eccetera sentiamo degli slogan che non hanno
In assenza di una programmata capacità di sviluppare infrastrutture servizi non hanno una reale
Possibilità di trasformarsi in sviluppo in produzione il lavoro il ricchezza in riduzione del divario economico fra Sud e il resto del Paese
Questo e
Facilmente dimostrabile ripeto ci sono i numeri
Poi
Seconda riflessione
Si è detto per anni una delle diciamo delle cose che si è detto in questi anni e che è stata alla base della politica meridionalista di tutte le politiche meridionalista e di questi anni dalla Cassa del Mezzogiorno in poi
Bisogna realizzare le infrastrutture che mancano su
E quindi bisogna spesi come siamo indietro bisogna spendere di più assurdo che al Centro-Nord per ridurre la distanza
Anche qui guardando i dati si può facilmente vedere che non solo non si e
Spesso più al subito al Centro-Nord ma progressivamente si è andato spendendo sempre di meno
Gli investimenti in infrastrutture dell'assunto del centro sud nel sud del nostro Paese sono
Programmaticamente erano programmaticamente dichiarati all'inizio degli anni due mila
Il almeno il quarantacinque per cento della spesa
Pubblica allargata per investimenti del Paese questo quarantacinque programmatico è diventato programmaticamente un quaranta è diventato poi programmaticamente un trentacinque adesso
Ministro nell'ultimo DPEF non c'è neanche proprio più indicata una cifra programmati
Questa cifra programmatico ovviamente non è mai stata raggiunta nel quarantacinque nel quaranta nel trentacinque siamo al venti venticinque
E ogni anno è sempre un po'di meno
I FAS
I fondi europei sono
Nati come fondi che dovevano servire a dare qualcosa in più rispetto ai fondi ordinari
In termini di
Correnti si dice dovevano svolgere un ruolo aggiuntivo rispetto ai fondi ordinari in modo da consentire di ridurre la distanza
Quindi se spendo cento al nord e cento al sud in modo ordinario quegli altri mi consento li spendete centoventi centotrenta al sud e quindi avvicinarmi al nord
Di nuovo questo non si è verificato
E anche qui ci sono libri anche i più severi critici diciamo così della spesa pubblica nel Mezzogiorno non possono negare
Che la stesa
Dei fondi europei e dei fondi FAS in realtà è stato una spesa sostitutiva e non aggiuntiva per darvi solo un dato le Ferrovie dello Stato investono nel Mezzogiorno il diciassette per cento
Quando io il sud varrebbe il trenta per cento senza
Puntare l'obiettivo del quarantacinque del quaranta del trentacinque spendono il diciassette per cento di fondi ordinari tutto il resto sono fondi PON fondi porrà che le Regioni mettono perché hanno bisogno di infrastrutture ferroviarie quindi usano i fondi europei
Come stiamo facendo noi per investimenti sulle reti delle Ferrovie dello Stato
E potremmo andare avanti con questo discorso
La conclusione e che praticamente con questa politica come un approccio di questo tipo il Mezzogiorno non ce la farà mai a recuperare il il gatto
Non solo per una questione quantitativa cioè non solo perché spendiamo meno di quello che dovremmo spendere
Ma anche e qua è un punto su cui dobbiamo fare autocritica come meridionali
Anche per una questione qualitativa cioè i progetti che vengono realizzare Mezzogiorno sono mediamente progetti di qualità inferiore hanno tempi di approvazione più lunghi tempi di realizzazione più lunghi c'hanno ricorsi maggiori
Insomma realizzare infrastrutture nel Mezzogiorno e più difficile che realizzare infrastrutture del resto del Paese e in Italia e realizzare infrastrutture più difficile realizzare in tutto il resto d'Europa
Quindi c'è anche come dire un dato sulla qualità della spesa oltre che sulla quantità della spesa
Le ragioni sono diverse le amministrazioni e qua non parliamo di amministrazioni centrali o regionali
Perché le Ferrovie dello Stato l'ANAS sono istituti come voi sapete aziende organizzazioni nazionali
Eppure anche dentro le organizzazioni nazionali la capacità e la velocità la qualità della spesa al sud e minore che al nord quindi non è un tema di centralismo di federalismo perché è una questione come dire
Di qualità dell'amministrazione nel Mezzogiorno
Indipendentemente se l'Amministrazione si è un'amministrazione centrale dello Stato articolata sul Mezzogiorno o un'Amministrazione regionale provinciale comunale mediamente la qualità dell'amministrazione qui
E più bassa e questo si trasforma in un fattore di svantaggio
C'è un altro fattore che incide negativamente sulla sulla questione meridionale almeno per quanto riguarda le infrastrutture l'accessibilità ed è la storica direi permanente incapacità delle regioni del Mezzogiorno di collegarsi fra di loro
Io ho la ventura di fare il coordinatore degli è delle regioni italiane tutte per la materia dell'infrastruttura di trasporto eccetera e vedo che le regioni del Centro-Nord continuano a fare accordi fra di loro su tutto indipendentemente dal colore politico Emilia-Romagna e Lombardia si mettono d'accordo per la linea di alta velocità e i servizi alta velocità
Piemonte Lombardia decidono di fare insieme un'azienda unica fra Milano e Torino
Piemonte lei Liguria decidono di fare il terzo valico insieme insomma fra di loro si parlano si raccordano costruiscono progetti comuni
Nel Mezzogiorno questo non accade
L'unico esempio e
Mi fa piacere citarlo perché è un esempio nel quale
Mi sono sentito come dire coinvolto in prima persona e il lavoro che Puglia e Campania hanno fatto insieme per tirar fuori questo Progetto della linea Napoli-Bari
Un lavoro molto proficuo in cui le due Regioni hanno lavorato più e meglio del dell'Ente nazionale leggi Ferrovie dello Stato che seguendo
L'impulso da due regioni è arrivata individuare questo Progetto della Napoli-Bari che continua a non essere
Uno dei progetti prioritari di questo Paese ce lo dobbiamo dire con franchezza nonostante le spinte
Per darvi un dato solamente il Progetto preliminare della Napoli-Bari che si è completato sarà presentato anche con il Ministro Matteoli a Benevento luogo di mezzo
Nei prossimi nel prossimo mese ecco quel progetto la
Che vale
Tre milioni di euro su un'infrastruttura che vale cinque miliardi di euro ecco quel progetto l'ha pagato la Regione Campania
Perché le Ferrovie dello Stato nel loro bilancio in quel momento non arrivano tre milioni di euro per finanziare il progetto preliminare la Napoli-Bari
Questo per dire che
Anche sull'individuazione delle priorità
Non si è fatto un lavoro che secondo me si sarebbe potuto e dovuto fare e io dico si è perso una grande occasione con questo concludo la grande occasione
è stato un momento in cui otto regioni del Mezzogiorno
Comprendendo anche nel nel Mezzogiorno
L'Abruzzo fino alla Sicilia la Calabria e la Sardegna insieme I quattro sindacati confederali insieme a Confindustria nazionale firmare un documento
Che individuava alcune grandi priorità per il Mezzogiorno erano quattro le priorità che si individuale poi per ognuna di queste c'erano delle progettualità
La prima era una fiscalità di vantaggio la seconda era infrastrutture e servizi di trasporto
La terza era le città come motore per lo sviluppo
è la quarta era la ricerca l'innovazione
Si fece un conto di quanto bisognava spendere nel ciclo di programmazione due mila sette due mila tredici che era ciclo FAS e ciclo porre
Per realizzare queste infrastrutture ste quattro priorità
E si individuo una cifra di circa sessantacinque miliardi di euro questa cifra di sessantacinque miliardi di euro fu inserita nella finanziaria del due mila e sette
Quindi
Questo lavoro che per la prima volta aveva messo insieme tutte le regioni del Mezzogiorno e le forze sociali datoriali e sindacali
Aveva in un tempo incredibilmente Brehme trovato una
Come dire risposta
Compiuta e significativa perché parliamo di sessantacinque miliardi di euro appostati nella finanziaria due mila e sette
Quella stessa finanziare individuava un meccanismo per coordinare le e regioni e gli enti nazionali
Per la realizzazione di questi progetti una cosiddetta cabina di regia che avrebbe dovuto coinvolgere più ministeri
Parlo della parte infrastrutturale avrebbero dovuto svolgere tutte le regioni del Mezzogiorno e il patto era
Che si sarebbe deciso insieme di programmare Fassa PON e POR regionali in modo da realizzare tutti insieme
Quindi mettendo anche la parte regionale delle risorse un unico grande piano di sviluppo delle infrastrutture del Mezzogiorno
Perché l'occasione persa perché questo questa idea che io continuo a ritenere
Senza precedenti nella storia del sud del nostro Paese
Enrico e riuscita diventare legge ma non è riuscita mai diventare politica
Non si è mai riunita quella cabina di regia anzi Cimini una volta è un Ministro della Repubblica italiana fece saltare il tavolo
Quei sessantacinque miliardi di euro sono quelli sui cui oggi
Questo Governo sta impiantando una serie di politiche come dire congiunturali usiamo questo termine però usarne altri e di lì che sono stati presi tredici miliardi
Per l'esenzione dell'ICI sono per ripianare il disavanzo del comune di Palermo per ripianare il disavanzo del Comune di Roma
E lì che si sono prese le risorse adesso per gli ammortizzatori sociali insomma al Mezzogiorno è rimasto veramente poco e quel poco
Tanto a te tanto a me
Un miliardo e tre per il ponte sullo Stretto quando sappiamo tutti che con un miliardo e tre non si mette neanche un chiodo del ponte sullo Stretto servono solamente per pagare vecchi progetti vecchi contenziosi e non si aprire anche un cantiere
E sulla Napoli-Bari per continuare l'esempio di prima continuiamo ancora a dover aspettare
Il contratto disse programma delle Ferrovie dello Stato
Quindi quella idea e queste la responsabilità è di tutti e non
Non faccio distinzione di colore perché come dicevo il Governo che è arrivato a un passo dalla metà come Dorando Petri
E non ha avuto la forza di attraversare il traguardo
Per stabilizzare quella intuizione INDA politiche in progetti tenete presente che qui c'è il mio amico Francesco bocciate ve lo può confermare nella Finanziaria del due mila otto
L'ultima che ha fatto il Governo di centrosinistra non sono questi fondi furono confermati ma fu anche anticipata la impegnabilità
Cioè significa che quei fondi sarebbero potuti decidere tutti
Nel due mila otto
Quindi
La responsabilità è condivisa sta di fatto che quella incapacità del Mezzogiorno di fare sistema e una miopia del Governo nazionale quello di prima è quello di oggi
Quello di oggi e ancora più mio per quanto mi riguarda
Non ha consentito a quella scelta strategica di trasformarsi in un programma che almeno in questo settore e ripeto non si tratta di un settore secondario
Per lo sviluppo del Sud
Avrebbe potuto traguardare soci in dieci anni a ridurrei sistematicamente il gatto
Vi faccio solo due esempi concreti la Napoli-Bari già ne ho parlato ne voglio parlare più Salerno Reggio Calabria
La Salerno Reggio Calabria adesso ha trovato la copertura bene per il completamento dell'autostrada la ferrovia fra Salerno Reggio Calabria una ferrovia dell'inizio del Novecento
è impensabile raddoppiare portare l'alta velocità a Reggio Calabria costerebbe venti miliardi di euro cioè una di quelle cose che toccherà le prossime generazioni però con un miliardo di euro e questa investimenti di FS si può velocizzare la linea storica esistente consentendo di risparmiare circa un'ora fra Reggio Calabria e Napoli
Questo miliardo di euro che meno del miliardo e tre appostato sul ponte sullo Stretto non è mai stato neanche preso in considerazione
Grazie
Salutiamo i nove ministro Rotondi Graziano
All'assessore Cascetta abbiamo visto quindi che sul terreno della della competizione della competizione territoriale se
Un pezzo di questo discorso attiene sicuramente ad alla logistica e trasporti alla Commissione il Mezzogiorno interno ed esterno su questo
E anche abbastanza naturale che se le cose stanno così è se i numeri le cifre sono queste diventa complicato pensare
Ad una
Coi ad un futuro di di affermazione del Mezzogiorno anche se come macro regione e anche se in uno scenario internazionale anzi le insidie mi sembrano ancora maggiori io con le
Vero intanto il professor Shea c'era l'invito a venire qui alla
Massimo
Ed è male che l'abbiamo scorto in lontananza da ricoverare che ti abbiamo scorta lontananza
Dicevo volevo chiedere al al professor Carlo lauro con cui abbiamo tra l'altro una una collaborazione intensa essendo un punto di riferimento della della Fondazione per la sussidiarietà
Rispetto a a questo ragionamento che stiamo provando a sviluppare sulle politiche per il Mezzogiorno cooperazione territoriale competizione tra sistemi territoriali e sussurri evitabili come possono stare insieme come può la sussidiarietà essere rispetto ai tanti limiti
E all'età e tanti fattori di arretratezza complessivi che in queste giornate stiamo provando ad analizzare
Un come dire un fattore che può innescare un meccanismo di di sviluppo economico se è più forte nel Mezzogiorno rispetto che adesso è l'Italia sarà una mappatura
Di modelli
Si ebbe best-practice vincenti in Europa in portabili
Grazie grazie intanto ringrazio
Innanzitutto cioè
La funzione del giorno dopo aver avermi consentito di essere qui con voi in questo pomeriggio
E come Ivano citato sono qui in qualità di responsabile del dipartimento scientifico della Fondazione
Della sussidiarietà
La partecipazione a questa tavola rotonda mi offre lo spunto per riprendere alcuni dati emersi dal rapporto due mila otto della Fondazione per la sussidiarietà
In tema di sussidiarietà le riforme istituzionali e tal secondo rapporto del due mila nove sussidiarietà e piccole e media impresa
Il rapporto annuale
Della Fondazione per la sussidiarietà conosce costituisce un esempio di democrazia partecipativa
Basato sulle cosiddette si dica odi tenga oggi largamente utilizzate in molti Paesi europei e oltre oceano si tratta in altre parole di un approccio alla ricerca di modelli di sviluppo di tipo
Bottom up invece che dall'alto nostre ricerche mirano soprattutto a chiedere che cosa pensano che cosa vorrebbero italiani differentemente da quanto accade delle riforme che vengono realizzate nelle decisioni che vengono prese
Volendo citare l'esempio cui faceva riferimento Ennio Cascetta
Se chiedete ai cittadini calabresi siciliani se vogliono il ponte sullo Stretto da ricerche che noi abbiamo realizzato ne viene fuori che allora non gli interessa manco per niente quando hanno ciascuno Stato delle Ferrovie interne che letteralmente pietoso quindi diciamo che è una riforma che risponde probabilmente
Ad altri scopi
Prima di introdurre diciamo le tematiche dico io intanto un presentarvi alcuni dei rapporti che stiamo realizzando questo il primo che ha riguardato sussidiarietà ed educazione
Secondo come vi dicevo riguardato la sussidiarietà le riforme istituzionali
E l'ultima riguardato sussidiarietà impresa sui dati di cui si è visto ultimi due rapporti che intendo richiamare la vostra attenzione
Ma sapendo che soltanto il venti per cento degli italiani dalle nostre indagini conosce il principio di sussidiarietà dello enuncio tanto per poterlo condividere
Sempre il proprio futuro il tutto con la tabella
No che la memoria no e la allora questa questa battuta mi mi fa molto piacere sentire perché
Poi dice stipata si parla di sussidiarietà che in realtà in realtà ci sono vari punti di vista la seconda che la sussidiarietà riguardi l'impresa che riguardi i cittadini che riguarda le istituzioni
Cosa che invece in maniera diciamo nella vulgata probabilmente tutti questi principi vengono un po'confusi ma diciamo che il principio nella maniera più semplice in cui può essere
Pronunciato e con un riferimento alla riforma del Titolo quinto della Costituzione induce a che
Per principio di sussidiarietà si intende una modalità di sviluppo
Che riconosce e valorizza le iniziative delle piccole e media impresa dei gruppi sociali
E dei singoli individui in particolare identifica l'educazione e l'istruzione come strumento di sviluppo della società quindi nel mio intervento più che ricette ascolterete diciamo delle questioni di metodo
Il primo rapporto cioè quello del due mila otto avuto come obiettivo quello
Di valutare su un campione rappresentativo di mille seicento italiani un campione abbastanza preciso che prevede soltanto il ruolo dell'ordine del due per cento
Di quello di verificare l'opinione degli italiani sul rapporto tra Stato e società in generale
Entrando nel merito il funzionamento dell'istituzione e delle sue possibilità di riforma del sistema più adeguato a garantire la rappresentanza del decentramento e della libertà associativa del federalismo fiscale
E della proposta di introdurre un sistema di valutazione per la governance ovviamente
Darò soltanto qualche indicazione un popolo uccello sui principali che i risultati ma invitandovi a leggere il rapporto concreto perché vi fosse interessato
Dalla rapporto emerge con forza l'idea che per la soluzione dei problemi meridionali non si debba più perseguire il mito della spesa pubblica
Ma chiede nuove regole per promuovere le forze più strane nella consapevolezza che il destino del sud eh e sarà sempre più nelle mani di chi ci vive
E ci lavora
La ricerca ha messo in luce alcuni dati inaspettati che restituiscono il quadro di una società che individua un sentire da percorrere per arrivare ad una modernità istituzionale e sociale all'insegna della maggiore efficienza della valorizzazione della persona e della libertà di intrapresa
I cittadini del sud dell'isola e chiedono una partecipazione diretta alla vita politica il settantanove per cento circa di loro e favorevole all'utilizzo delle elezioni primarie aperti a tutti quelli che desiderano partecipare dei senza limitazioni
Come l'iscrizione al partito
Per la designazione sia del premier del leader di un partito o la coalizza tensione la posizione dei singoli candidati alle elezioni
Oltre il novanta per cento chiede di poter esprimere almeno una preferenza per i candidati al Parlamento cosa che oggi c'è negata e questo dato interessante che appunto contrasta con l'ipotesi dell'antipolitica di cui al lungo si è discusso in questi giorni
Sebbene più che nelle altre Regioni gli abitanti del Mezzogiorno ha ben espresso riserve sul decentramento amministrativo e alta la percentuale circa il cinquantotto per cento di coloro che sono favorevole al decentramento di alcune funzioni dello Stato
Segno che si tratta
Dico un giudizio sospeso per una riforma che non ha ancora potuto mantenere le sue promesse invero oltre il sessanta per cento degli intervistati meridionali chiede
Che le Regioni abbiano maggiori poteri in campo legislativo consapevoli che il decentramento possa favorire anche lo sviluppo delle regioni più depresse in particolare chiedo né trasferire in via esclusiva alle Regioni
La gestione
Sanitaria la tutela ambientale la Protezione civile
Più basso invece rispetto alle altre aree del Paese e quello è il dato relativo
Al trasferimento in via esclusiva dell'istruzione alle Regioni
E stata presente restante notare come oltre il cinquantatré per cento degli abitanti del sud e delle isole vede come impositivi gli effetti del veterinario del federalismo fiscale oltre il cinquantatré per cento
Che può portare l'effetto che può portare efficienza e trasparenza nell'efficienza la trasparenza del prelievo fiscale
E soprattutto nella riduzione degli sprechi
Quali quasi il settantadue per cento dei cittadini vede positivamente la possibilità di detrarre delle proprie imposte regionali o locali l'importo dei cosiddetti buoni servizio esempio buono scuola Bono anziano
Quali strumenti di politica sociale che permettono il cittadino di potere scegliere e di usufruire di servizi pubblici gestiti da soggetti sia pubblici che privati
Il sessanta per cento si dichiara favorevole
All'introduzione del principio di valutazione della Costituzione per innestare comportamenti virtuosi nella governance pubblica legati alla valorizzazione della persona i dazi ti citati
Risultano in genere maggiormente positivi tra gli intervistati del Mezzogiorno con una istruzione più elevata e non si discostano molto da quelli delle altre zone del Paese
Questi sono solo alcuni spunti che rappresentano elementi di novità su cui puntare per il rilancio del Mezzogiorno
Si tratta a ben vedere di nuove regole che trovano il loro denominatore comune dei principi della sussidiarietà promovendo così lo sviluppo alternativo basato sull'idea che il rilancio del Paese delle nostre regioni richieda più società e meno Stato
La sussidiarietà percepita positivamente può dunque rappresentare il nuovo strumento su cui impegnare la politica in una prospettiva che superate le divisioni
Di parte e l'auto Francis autoreferenzialità tenga conto di chi ogni giorno nelle mille difficoltà costruisce e crea benessere
Per il Mezzogiorno
Potrei fermarmi qui ma se lo ritenete posso proseguire se non è completato quello che vi sto raccontando parlando di citando che alcuni dati del secondo rapporto quello che ha riguardato il ruolo delle piccole e medie imprese
E questo lo possiamo riprendere diciamo nel secondo giro
Io ringrazio Carlo perché tra l'altro i rapporti della Fondazione sussidiarietà e questo in particolare ci danno uno uno spettro di un comune sentire che anche secondo me è particolarmente diffuso nel Mezzogiorno e che stenta
Stento un po'ad emergere io volevo chiedere a a Francesco Boccia di aiutarci
In qualche modo politicamente attenta a tenere insieme i tre pezzi di questo workshop di questo pomeriggio
Ovviamente cooperazione diciamo richiede una vocazione forte addirittura in termini di macroregione Mezzogiorno nel contesto euromediterranea che sulla scena diciamo dei mercati globali quindi unitari di un'Europa
Che
Diciamo si confrontano con global player del peso della Cina dell'India degli Stati Uniti della Russia su mille questioni dei metalli regia
Appunto alla logistica come diceva prima Ennio
E questo è è sicuramente un pezzo c'è anche un pezzo che riguarda la competizione
Si parla anche di competizione tra sistemi territoriali integrati competizione tra grandi città gli ultimi dieci anni sono dieci anni di studi di analisi su come i territori dal punto di vista economico si sono messi in moto spesso attorno
Alla riconversione alla Lerna al rilancio del ruolo delle città che sono diventati dei veri e propri attori economici
C'è una sussidiarietà che apparentemente sembrerebbe essere un principio un po'di forza uguale e contraria rispetto a questo perché la cessione progressiva diciamo così
Dei poteri possibili a livello sempre più basso e la valorizzazione dei corpi intermedi
E il protagonismo sociale anche di attori diciamo così di rango tra virgolette inferiore
Allora va tutto questo io sono convinto che possa stare insieme in una politica come dire attiva del Mezzogiorno di qualità però sono anche convinto che non è facile metterli insieme allora senza diciamo così con lo scopo in Cesco bene un riformista avere un amico della della fondazione e delle fondazioni con cui con cui collaboriamo
Senza diciamo omettendo la parte il discorso sui fondi che sono pochi sul governo dell'Italia ulteriormente perché tra D'Alema letta anche oggi con ENI insomma questo me ne abbiamo abbastanza capito
Cosa comunque posso mettere in campo per tenere questi tre pezzi insieme di questo lavoro che abbiamo voluto dedicare un workshop
Grazie danno ma intanto una visione che
Che stenta ad emergere stenta
Ad emergere in questi mesi ma che a mio avviso e il punto di ripartenza
Lo dico a che a qualche anno in meno insomma svolto i più giovani e qui presenti quando io ero in università
Una buona parte dei titoli dei dibattiti di metà anni Ottanta era mille novecentonovantadue due punti arriva l'Europa
Come sono scritte università nell'ottanta sei
E quindi ho vissuto quella stagione
Aspettando l'Europa
E aspettavo d'Europa avendo in mano il passaporto quando andava oltre le Alpi non era possibile usare carta d'identità
E qualsiasi impresa era costretta come dire a compilare i documenti di allora quelli doganali per spedire un pacchettino o per acquistare qualsiasi prodotto
La libera circolazione di merci persone capitali e servizi era vista da noi la nostra generazione Chioggia quarant'anni come la rivoluzione culturale e accanto a questa
Come
Comincerei mica come
Tutti gli amici che si sono occupati di Mezzogiorno Europa in questi anni
Accanto a questa speranza che era la contaminazione vera era all'integrazione culturale c'era la speranza di una convergenza economica che era tutta basata sulla cooperazione tra i diversi territori
Nel mille novecentottantanove il primo anno del quale
Nasce
Una programmazione strutturata
Che di fatto definisce un momento di visione comune tra livello europeo i livelli nazionali il primo quadro comunitario di sostegno datato mille novecentottantanove ottantanove novantatré e poi ci sarà novantaquattro novantanove
Agenda due mila che il due mila due mila sei due mila sette due mila tredici
è la programmazione comunitaria e che aveva come obiettivo quello dalla convergenza economica tra i Paesi meno sviluppati e quelli più sviluppati ha compiuto diciotto anni è diventata maggiorenne io penso
Che noi oggi possiamo tranquillamente dire alcune cose molto nette senza come dire timore di essere smentiti anche perché diciotto anni su un periodo significativo per dare dei giudizi
Queste valutazioni devono spingerci
A mettere anche in discussione la visione vera che non c'è o che probabilmente c'è in maniera parziale io penso che che si riesca poi fuori da
Similari di questo tipo anche con alcune alcune scosse salutari
Mentre era chiara la visione di fine anni ottanta
Non è chiara la visione del
Decennio che sta per per terminare
Alla fine degli anni ottanta la decisione era chiara proviamo a costruire modelli di programmazione economico territoriale condivisi avendo alcuni parametri rigidi quelli come dire che fanno star meglio gli economisti
Ma che in qualche modo possano essere
Misurabili anche dal punto di vista qualitativo la coesione sociale sostanzialmente da aveva questo come obiettivo e
Molti di noi hanno vissuto accademicamente o professionalmente questa stagione come la stagione della grande emancipazione anche delle nostre amministrazioni nostra Amministrazione pensate
Non erano abituate programmare un comune medio italiano fatto cento il Bilancio medio
Aveva novantatré novantaquattro per cento di entrate derivanti da trasferimenti dello Stato non degli anni Sessanta nel mille novecentonovantadue
C'era già iniziato la programmazione comunitaria ma nel novantadue novantatré
Il comune di Napoli aveva il novantadue novantatré per cento ma anche quello di Milano quello di Catania o quello di Torino novanta novantatré per cento i trasferimenti dello Stato l'Europa re movimento il pachiderma pubblico italiano iniziava lentamente ad adattarsi
Il primo impatto sui bilanci degli enti locali dell'ICI e del mille novecentonovantaquattro anche sedici entra ordinamento novantadue novantatré
Lo dico perché poi a mio avviso c'è stato un lento lentissimo apprendimento istituzionale perché quello che è successo poi negli anni Novanta se volete con molta lentezza anche per Tangentopoli per il passaggio
Sofferto tra così prima e cosiddetta seconda Repubblica
Ma c'è stata una produzione la trasformazione
Tante che quella visione ha retto
In tutti gli anni Novanta è
Lo dico come dire ancora caldo nella discussione delle ultime due giornate due notti comprese sul federalismo che il che ci si è chiuso in Commissione bilancio
Oggi a mezzogiorno c'è stato l'ultimo voto quindi dalla prossima settimana c'è il dibattito finale in aula
Uno dei tentativi che noi abbiamo fatto mi spiace Rotondi sia andato via
Con il PdL e che ci ha consentito anche di ottenere risultati importanti che che la prossima settimana passano al vaglio dell'Aula e uno dei tentativi che abbiamo fatto perché è stato quello di dimostrare che la spesa pubblica
Nelle regioni del Mezzogiorno che che hanno grossissimi problemi che che magari riprenderemo prossimo giro che probabilmente sono stati oggetto anche delle valutazioni che ha fatto D'Alema e altre due prima di me
è
Se guardate
Il rapporto tra entrate e spessa pubblica delle regioni del Mezzogiorno
Che sono tutte superiori a cento avendo cento come media italiana insomma si va da centoventi settecentoventotto dalla Basilicata e centosettanta della Sicilia nel novantasei nel due mila sei dieci anni dopo
Hanno tutte una riduzione del rapporto spesa entrate del venticinque ventisei ventisette per cento tutte campagna compresa
Le grandi Regioni del Nord Lombardia Piemonte Veneto che erano tra i sessantacinque settanta nel novantasei del due mila sei si ritrovano tutte sotto il cento
Hanno un aumento della spesa il rapporto tra spesa entrata le regioni del centro sono le Regioni che hanno tenuto la barra dritta che cosa è successo è successo che nel Mezzogiorno del decennio che abbiamo alle spalle
è
Dentro una logica di cooperazione che aveva come finalità e come obiettivo quello di della convergenza economica trovare
Con indicatori di sviluppo diversi c'è stato un apprendimento istituzionale una trasformazione anche delle modalità di programmazione economica qui
Avete assessore Cascetta che Stato tra gli artefici in questi anni della programmazione
Economica legata al sistema dei trasporti della logistica che oggettivamente uno dei risultati migliore che abbiamo tenuto a mezzogiorno con una serie di falle una serie di lacune che sono legate al rapporto mancato tra la programmazione
Della macroregione Mezzogiorno per parafrasare Ivano
A quella nazionale e quella a quella comunitaria
Questa era la visione degli anni che abbiamo alle spalle l'obiettivo qual era quando io ero studente
Consentire all'Andalusia alla Calabria alla Puglia la Campania a tutta l'area di Salonicco
A buona parte del Portogallo di crescere
Esattamente con gli stessi ritmi in cui cresceva l'area metropolitana di Milano tutta l'area metropolitana di Londra Francoforte c'erano dei dei
Differenziali enorme che oggi in parte sono stati colmati
Chi non di chi non vede questo non fa un'analisi oggettiva di quello che è accaduto in questi vent'anni
Che cosa è mancato al Mezzogiorno è mancato tutto quello che consente
Ad un cittadino comune di sentirsi soddisfatto della presenza dello Stato
è mancato spunti
Consentitemi di dire mancato lo stato di diritto non manca di alcuni servizi che normalmente la gente ottiene se paga le tasse
E del Mezzogiorno non ottiene con grande facilità gli imprenditori sani innovativi del sud che io conosco mi chiedono la stessa cosa che chiedo all'imprenditore del nord est non una cosa in più non una cosa in meno mi chiedono il Politecnico a Bari che funzioni
Mi chiedono servizi adeguati mi chiedono di poter arrivare con le loro merci dei nostri rapporti sui mercati in cui operano mi chiedono questo mi chiedono sicurezza mi chiedono la possibilità di
Fare innovazione in condizioni adeguate chiedono questo non credo molto di più ci sono imprenditori del Mezzogiorno eliminare come dire così critiche che sarebbero definibili periferiche
Che operano nei settori tradizionali conosco produttori di jeans che hanno superato la diesel
Di Renzo Rosso e che fanno producono oggi in San Martino in provincia di Lecce sono leader sul mercato statunitense molti non lo sanno perché vendono in Italia zero ben novanta per cento negli Stati Uniti nonostante il rapporto dollaro-euro nonostante la Cina
A dimostrazione del fatto che molti luoghi comuni con i quali abbiamo convissuto in questi ultimi anni sono assolutamente sfrattati da esempi che non sono straordinari allora qual è la visione che ma anche a mio avviso in questo momento della sfida che
Indipendentemente ora dai ruoli che si interpreta e dal partito nel quale si milita BA posto sul tavolo di chi governa
è cambiato sono cambiati i confini del mondo noi abbiamo vissuto in un mondo che iniziava ad Ovest finiva dove sta anche nel traffico tra merci
Persone servizi abbiamo fatto saltare i confini perché non ci sono più
E quindi non ci sono più costi ma quel mondo iniziamo ad Ovest finiva l'Occidente ne eravamo il capolinea l'Italia era il capolinea di quel mondo le merci venivano prodotte
Da noi eravamo i cinesi di quel mondo occidentale noi a Campania Napoli Comune del vesuviano erano Shanghai di oggi di trentatré trent'anni fa Shanghai era qui Shanghai era a casa mia a Bari
Nel sottoscala abbiamo fatto
Oggi lo abbia dimenticato ma era quello che succedeva l'incidenza della manodopera su alcuni prodotti tradizionali
C'era c'è e ci sarà sempre purtroppo
Oggi il pericolo giallo perché cinese tra qualche
Decennio sarà nero in qualche altra parte l'Africa perché così perché funziona così purtroppo e meccanismi la globalizzazione non ci consentono ancora di
Di
A molti Zare gli effetti di lì dei sistemi produttivi di massa allora il tema quale rispetto al Mezzogiorno
Per essere come dire molto opportunisti e per valutare cinicamente la posizione del Mezzogiorno in questa fase storica
Ma di semplici ma anche quello di considerare che intanto le merci non si producono più a dove stessi vengono ad Ovest ma si producono
In oriente e si vendono in Occidente
E nello stesso tempo si producono si trasforma l'Occidente per essere vendute in Oriente dei tempi di Marco Polo che non era così centrale il Mediterraneo il Mezzogiorno in particolar modo
Se lui se vi guardate nonostante la recessione in corso e nonostante
L'aggravamento di questa condizione l'eccessiva con la deflazione si riguardante i dati del commercio mondiale sono gli unici dati che ci consentono di essere
Leggermente ottimisti quella valutazione sulla condizione economica generale
Meriterebbe un seminario ad hoc e dovrebbe farci parlare molto di etica e di etica applicata I conti economici soprattutto delle aziende bancarie soprattutto dei sistemi finanziari ma questo è un altro ragionamento che nonno però abbiamo tempo di sviluppare ore
Che riguarda anche l'Italia
Se pur marginalmente rispetto al resto d'Europa dico riguarda l'Italia perché io sono uno di quelli indignati quando è costretto a votare anche se vota contro il decreto
Salva banche in un Paese nel quale le banche hanno chiuso il bilancio dell'anno precedente
Alla crisi con dando divide degli azionisti quelli
Quello del
Del dell'anno in Process dando dividendi agli azionisti e quello dell'anno successivo dando diventa gli azionisti a uno capisce perché si fa il decreto salva banche quando poi gli azionisti delle banche portano ogni anno l'anno prima
L'anno in cui c'è la crisi e quello successivo portare a casa dividendi normalmente uno salva qualcosa se le cose vanno male
Evidentemente le regole alle quali eravamo abituati
A rispondere rispetto funzionante al conto economico per il sistema finanziario non valgono io penso invece valgono e su questo Tremonti meriterebbe come dire di
Fare una riflessione in più e quindi torniamo alla visione e chiudo questa questa prima
Questa prima parte del del mio intervento io penso che oggi ci vogliono visione
Che
Definisca la cooperazione
Come in qualche modo
Un meccanismo che consenta alla Mezzogiorno di essere considerato snodo reale in un contesto che inevitabilmente affatto ha modificato anche i connotati del Canale di Suez e quindi se se questo è vero
Il traffico di merci persone capitali
Capitali e in parte anche servizi non può non essere intercettato da buona parte del Mezzogiorno il primo
Una parte delle riflessioni sui trasporti che faceva Cascetta non posso oneri non diventare riflessioni di sistema per tutte le regioni del Mezzogiorno
La Napoli-Bari che che che che nulla rispetto a quello
A quello di cui abbiamo bisogno non può non essere considerata priorità
Tra le priorità il rafforzamento dei porti di Taranto di Gioia Tauro alcuni interventi a Napoli e Palermo non possono essere considerati secondari rispetto al resto d'Italia e potrei continuare all'infinito
Su questi temi non non non ci possono essere mediazioni
Non voglio tornare su sulle risorse finanziarie ma aver trasformato il fondo per le aree sottoutilizzate una sorta di bancomat per i momenti di crisi
Ha di fatto allungato i tempi di una riflessione e difficile
Tornare a parlare di programmazione divisione quando realtà le risorse che erano state definite per la programmazione a settembre a tredici vengono utilizzate
Per la contingenza perché siccome il nostro Paese non sta crescendo voi siamo in un anno in cui
Dalla là la crescita e meno due punto sei e due punto sette stimata
Con gli effetti deflattivi che non sto qui a descrivervi che sono diciamo sintetizzabili della carenza strutturale di liquidità
Di che cosa stiamo parlando ogni euro che si toglie a quel fondo
Si allungano di alcuni anni le riflessioni connesse la programmazione economica territoriale e quindi ad operazioni di oggi non è certo quello che studiamo io quindici anni fa
è un'altra storia e oscurato la cooperazione tra le Regioni
Che non ha più senso di che cosa stiamo discutendo la cooperazione tra Campania e Puglia perché ancora queste inserita nelle dei meccanismi di programmazione comunitaria
E quindi il tabù da sfatare e che è finito un ciclo con il periodo
Con Agenda Duemila finito un ciclo
Agenda due mila chiude una stagione con i diciotto anni la programmazione comunitaria a mio avviso si chiude una stagione periodo mila sette due mila tredici che per molti ed ultimo grande periodi programmazione comunitaria avrebbe
Potuto essere probabilmente lo sarà ancora
La fase di una nuova ripartenza che però mette l'intero Mezzogiorno al centro
Ecco perché alcune riflessioni meritano di essere approfondito ulteriormente
Competizione sussidiarietà
La competizione e nelle cose quanto più c'è autonomia nel reperimento risorse finanziare qua inevitabilmente c'è competizione
Nell'attrazione degli investimenti e dell'attrattività che i singoli territori hanno potrei farne una lista infinita da questo punto di vista della competizione tra territori
Una per tutte e legata alle alle leve fiscali alle servizi che vengono erogati dei singoli territori da quelli alla persona quelli alle imprese
Sulla sussidiarietà io come dire la declinerà e sulla più in questo momento sulla capacità che il nostro Paese avrà di garantire
Una reale vicinanza delle istituzioni locali al
Hai sede ai cosiddetti servizi indispensabili che per capirci son quelli che toccano il soddisfacimento dei bisogni umani molto spesso si parla in maniera impropria di
Costi standards o di necessità di costruire valutazioni che consentono poi a chi costruirà il modello su cui si basa il federalismo italiano
I federalisti diciamo dell'ultima ora che sono quelli dell'ultimo decennio ti dico guarda tutto si risolve con l'individuazione del fatidico
Costo standards aspetto diciamo allora se abbiamo trovato sfogo sostando abbiamo risolto tutti i nostri problemi
Scopre che il costo standard non è così
Banale non da calcolare perché guardate bastano ragioniere diciamo con un po'di esperienza Hong
Ho un o un economista raffinato uno statistico profondo un costo si tira fuori ma il problema legato i costi standard e che se questi sono
Connessi alla produzione di bulloni
Prima o poi in un bel piano come dire integrato il controllo di gestione uno votino fuori sempre ma quando è una mammografia
E quando nella certezza che anche si è trovato il costo e la mamma o grafia che pari a a quello ideale che quello bolognese di centoquarantasette virgola trentotto centesimi
E anche quando mai trovato non è che porti a casa il Nobel per l'economia perché se la mammografia non la fa in quindici giorni a Bologna come a Bari
Tu pure anche aver definito il costo da mammografia ma non è mai soddisfatto un bisogno umano così come dice la Costituzione repubblicana che resta il nostro punto di riferimento
Su questi temi come dire il concetto di sussidiarietà lo si mette in discussione piena caro Ivana della sfida che abbiamo in questi giorni
Come li avviciniamo le amministrazioni pubbliche cittadini li avviciniamo gestendo risorse finanziarie
Ho erogando servizi indispensabili necessari al soddisfacimento di bisogni umani dal mio punto di vista o lo facciamo nel secondo modo
Al Mezzogiorno con una responsabilità in più
Perché per liberarci di tutti i sospetti che abbiamo perché tutti i sospetti ci sono in questo momento se voi sentite da Rotondi affitto che sono due ministri meridionali
Da Calderoli a Maroni che sono due ministri settentrionali
Vi diranno che siccome al sud si spendono male i soldi
Col federalismo risolviamo tutti i problemi all'improvviso si come sanno tutti responsabilizzati tutti Sasi con tutti responsabilità Lisato ti costretti a spenderli meglio
E se proprio non ce la fanno ci pensa fa passato che quello che sta succedendo per noi abbiamo il dovere nel Mezzogiorno
Di
Rispondere con
E il rafforzamento il concetto di sussidiarietà quello mobile o quello che di casa al Mezzogiorno Europa e che affatto di tutte le riflessioni fatte in questi anni in su sul rapporto
Tra l'Unione europea il nostro Paese un punto di riferimento sapendo
Che c'è un mix tra
La capacità dei territori di reperire risorse finanziarie e la capacità degli stessi di erogare servizi indispensabili che passa attraverso la credibilità della classe politica e la capacità della stessa
Di sapersi ad un certo punto anche auto sanzionare
Questo meccanismo dal Mezzogiorno è mancato il mancato in alcune parti del Paese che che che che son dentro
L'area sulla quale stiamo riflettendo questo a mio avviso sarà in qualche modo il bivio di fronte al quale inevitabilmente ci ritroveremo nei prossimi mesi quando il Governo otterrà questa delega dal Parlamento perché la otterrà quella per la definizione del cosiddetto federalismo fiscale e lì si capirà fino in fondo
Chi sta lavorando per
Un Paese più giusto per parafrasare il Presidente della Repubblica al tempo della crisi e chi invece
Con un'operazione se volete anche
Di furbizia fine a se stessa sta tentando semplicemente dire che era nell'aria e qualche euro in più per poter
Sostenere alcune ipotesi anziché altre io da questo punto di vista penso che il tema resterà diciamo attuale anche nei prossimi
Nei prossimi anni ma che inevitabilmente dovrà essere rafforzato da una visione che
Lo dico Ivano non è più quella di fine anni Ottanta che inevitabilmente va aggiornata rispetto alle prospettive del Mezzogiorno
Grazie Francesco se non c'è dubbio che vada
Non c'è dubbio che vada profondamente aggiornata e del resto più volte ci siamo anche interrogati in precedenti conversazioni in dibattiti di incontri su come sia possibile che essendo diventata maggiorenne la politica diciamo così di convergenza come oggi si chiama di fronte al
L'ultimo ciclo di programmazione non si sia fatta una riflessione più strutturale su dove si voglia
Condurre in qualche modo il Mezzogiorno e quindi
Luca le forze politiche al sistema istituzionale allo stesso allo stesso Parlamento al Governo quello di prima in parte minore ma
Non era un Governo che diciamo con qualche lodevole eccezione avesse Mezzogiorno al centro della propria strategia
E a quelle di oggi ancora di più io vorrei approfittare possono solo farti una domanda per rilanciare anche perché maggio sta dando la parola a Massimo che essendo un diciamo un analista su sofisticato magari può anche spaventarci a rispondere io ho la sensazione che ho avuto te lo dico anche la presenza di Ennio Cascetta critiche un amministratore sovente capace la sensazione che ho avuto in questi ultimi anni e che anche le Regioni si siano ad un certo punto innamorate
Della
Gestione delle risorse finanziarie legate ad alcuni servizi e abbiano perso in qualche modo in alcuni comparti
Abbiamo perso la bussola su sulla missione
Penso a ad alcuni settori che poi saranno oggetto la discussione sul federalismo penso alla sanità ma devo dirvi anche all'istruzione io facciamo sto facendo a riflessioni a caldo l'altra notte abbiamo dovuto litigare quattro cinque ore
Perché ad un certo punto
L'istruzione che uno dei tre pilastri purtroppo di un Titolo quinto che non condivido volto da parte nostra Costituzione oltre a sanità assistenza
E il Governo aveva
Equiparato
Su il livello di
Di assistenza minima definire subito prima ancora dei lavori la Commissione bicamerale anche l'istruzione e sono saltato alla sede come buona parte dei colleghi meridionali perché sappiamo tutti tutti coloro che vivono in Italia al nord come al sud
Che l'istruzione come dire ancora gestita dallo Stato non ci sono ancora venti modelli regionali anche se la Costituzione prevede diciamo bene che lo sappiate l'organizzazione della scuola in capo alle Regioni che oggi in realtà hanno solo il diritto allo studio
Beh io devo dirvi la verità ho trovato imbarazzante che dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni solo una settimana fa sia venuta fuori l'indicazione ad accelerare
Rispetto ad una riorganizzazione della spesa su base regionale la lettura che io ho dato di questa vicenda e che alcuni Presidenti
E qui non c'è il colore politico
Io come io ho messo sotto accusa Formigoni come il mio amico Vasco Errani ha ragione
Emilia Romagna ho avuto la sensazione
Che ci fosse una fretta spasmodica di alcuni presente legge e di mettere le risorse le mani anche sulle risorse della scuola
Qualcuno dice io siccome adombra organizzava vedermela organizzo come se ci fosse il tentativo di
Azzuffarsi sulle spoglie dello Stato dal quale noi veniamo e su questo io penso che
Una riflessione molto seria sul piano accademico scientifico culturale così come
Copre come si fa qui dentro possa servire anche a evitare che ci è ogni tanto ci siano questi scatti in avanti che poi diventano incontrollabile
No infatti io dando la parola a Massimo Lo Cicero volevo
Introdurlo brevemente diciamo così con una con una una cosa che meno figurati Francesco da esattamente in questa direzione qualche giorno fa parlavo al Ministero del lavoro con Francesco Verbaro
Diciamo credo di non svelare un arcano chiacchierando segretario generale del Ministero del lavoro diceva guarda da qui un osservatorio privilegiato
E io sto vedendo come Lombardia e Veneto stanno riorganizzando le politiche attive per il lavoro riformulando tutta la formazione con l'ATO della persona il ceto perché si attrezzano ad una crisi spaventosa eccetera
Vedo la situazione delle prestazioni essenziali in particolare sul versante della sanità e come si stanno riorganizzando come stanno organizzando dei servizi
Cioè tutta una serie diciamo così di dati e di di politiche che in qualche modo si stavano mettendo in campo e anche una cosa che diceva prima l'Assessore Cascetta molto bene di mission lo sopra territoriali
Genova che si candida a essere il porto del Piemonte Milano e Torino che lavorare insieme praticamente ormai quasi su tutto
Rispetto a tutto questo lui mi diceva persona tra l'altro anche culturalmente vicina al nuovo diceva guarda è un dramma l'assoluta mancanza di idee di stimoli di di distinto di pensieri strutturati serio eccetera
In assenza diciamo così proveniente dal Mezzogiorno assente dal Mezzogiorno
è un dramma tranne ovviamente
Ancora di più il rapporto di De Rita sulla diciamo sul sulle mosche nocchiere tranne buone esperienze locali tranne alcuni alcune oasi diciamo così di buongoverno tranne alcune realizzazioni avanzate ma questo disegno di insieme manca
Siccome Massimo dicevo è un economista ma soprattutto nei ci ha sempre dato una mano in termini di visione quasi come la lista di scenari insieme l'economia e delle istituzioni e c'era
Che cosa deve o può essere il Mezzogiorno mondo col prossimo ciclo di programmazione o per superare la crisi fra due anni nei prossimi venti venticinque anni come si prova a ragionare nelle altre aree spegnere altre macroregioni strategie per le altre le strategie
Grazie tutela domani psicosi la
Quindici settembre quindici minuti da
Allora vediamo
Scud privato scusate il ritardo ma è stata una giornata particolarmente infelice dice nel senso di dovere attraversare più volte la città e non sempre facile eccetera contenuto scontare degli attriti
Dunque
Perciò lo dice
Vizio che devo farle in quindici minuti consentirete diciamo un tanto intanto diciamo di radicale semplificazione per usare questa parola dica
Ho proviamo a riguardare tutto quello che raccontato un attimo fa Francesco che stato diciamo effettivamente c'è un'efficace sintetica rappresentazione di
Questa parabola della scoperta della programmazione in Europa cioè dall'ottantanove a venire in avanti come l'Europa ha cercato di darsi un assetto e
Che cosa è riuscita a fare che cosa ormai possiamo lanciare obsoleto quali sono i punti su cui dobbiamo sfidare il futuro con qualche
Diciamo ipotesi innovativa esso
I primi cinque dei quindici minuti vi faccio una rapidissima sequenza
Guardiamo questi anni dall'esterno cioè come se non fossimo europei siamo un marziano dicono gli americani speso un marziano che guardate il re vediamo
Che cos'era la terra nel mille novecentoquarantaquattro quando finisce ma prima la seconda guerra mondiale
Ci sono due grandi cose che il marziano vede
Vede da una parte che è stato necessaria la cooperazione
Tra il mondo occidentale e
Il mondo del socialismo che è nata una cinquantina di anni prima che però è molto forte a potenza militare c'è uno che siano a Stalin nega una certa importanza diciamo nella sconfitta del nazismo
E che questa diciamo cooperazione tra Stati Uniti e Russia e Unione Sovietica così diceva allora giustamente ha generato nostrana situazione nel mondo diciamo c'è una linea oltre la quale dopo aver cooperato per abbattere il nazismo che in qualche modo era nato è sorto nel centro dell'Europa che
Come dire di geografi l'unico continente che una penisola dell'Asia gli over in questo posto strano l'unico continente che una verità dell'ASI è nato una forza diciamo autoritaria chiedo voluti questi due che siete in insieme
Diciamo e
Levavano diciamo dal sistema questo virus autoritario dopodiché è vero che succede che c'è da una parte un golpe il mondo delle soglie di che il mondo del piano il mondo del socialismo il mondo
Di elettricità e pianificazione ed altre verso il mondo del mercato
Non si fa solo questo si va anche un'altra cosa però diciamo non si va solo Yalta si fa anche
Bretton Woods sempre diciamo citatissimo rame perché tutti vogliono Breton buzzo due la vendetta
Siamo si va a Bretton Woods dove invece si dice che tutti i Paesi del mondo libero cioè quelli che accettano di stare da qua dal muro che hanno fatti sovietici
Sono Paesi che avranno a disposizione diciamo uno strumento
Particolare anzi due strumenti perché alla fine diciamo gli studenti diventano due uno il Fondo monetario internazionale e l'altro la Banca mondiale
Che in essi che era una persona molto diciamo ironica come tutti gli inglesi dice che sbagliano pure i nomi questi perché il fondo e una banche la banche un fondo infetti aveva ragione che l'ESA dal punto di vista lessicale
Ma la cosa più divertente che quello che diciamo obietta che in essa viene voi arrestato dal metterti sti perché considerato una spia sovietica il capo della delegazione americana Bretton Woods finì sotto processo da McCarthy perché era considerata una spia sovietica siano arrivo ai
Questo White aveva voluto due non solo strumento dicendo una cosa intelligente ma sbagliando i nomi come diceva Keynes
Diceva ci sono paesi che non possono non restare in deficit perché non sono in grado di produrre abbastanza perché essere quindi sono Paesi che dobbiamo sussidiare
E ci sono Paesi invece che a volte vanno intelligente a volte vanno in surplus che sono paesi che viviamo secondo il ciclo congiunturale a volte quando vendono molte merci all'estero quando riescono a ottenere dei vantaggi dal
Diciamo dalla loro rapporto col mercato internazionale vanno in surplus altrimenti vanno in deficit
E quindi ci vuole un posto dove questi Paesi depositano i surplus e usano quel surplus per finanziare i Paesi che stanno in deficit questa è una banca questionari Lindau se diciamo e infatti è il Fondo monetario internazionale questo che ENEL si diceva che è sbagliato il nome
Se invece tutti quanti mettono un po'del risparmio dei Paesi ricchi in un paniere ecco quel risparmio fanno crescere i Paesi poveri allora hanno fatto un fondo invece l'hanno chiamata World Bank questa era la ragione per cui diciamo che in essa ironizzava sul nome
Ma era vero che le cose ci volevano tutte e due
Che succede se noi facciamo un saluto al mille novecentottantanove cioè all'anno da cui ha cominciato a parlare Francesco della storia interna dell'Europa
Nel mille novecentottantanove
Tutto se voi lo ricordate ma è caduto il muro di Berlino cioè quel sempre una cosa in falda cioè finisce la divisione leggiamo tra quei quelli dall'altro lato includono non hanno perso si sono incontrati da soli cioè la c'è una cosa che fa pensare molto tutte le persone che avevano considerato l'esperimento del mio sovietica una cosa importante perché una cosa importante che è stata secondo me tra l'altro un fattore importante anche di civilizzazione per il mondo oltre al fatto un sacco di altri guai ma o spesso non si può trovare sempre cose tutte buone tutte cattive questa cosa già dovuto si sgonfia da sola
Si scontra sola e si apre diciamo una stagione di indeterminatezza sul futuro
Dall'altro lato che cosa succede che in Europa di fronte a questo fatto che
Diciamo l'Europa era diventato una specie di zona di frontiera come si dice
Gli americani ci hanno aiutati a ricrescere perché diciamo dopo la guerra ottave fatto Bretton Woods hanno anche parte il Piano Marshall avendo dato un sacco di soldi all'Europa per fare riprendere l'Europa e farla ritornare ai livelli commerciali
Che aveva avuto e di produzione che aveva avuto prima la guerra gli americani diciamo io pesi dentro un momento sbilanciati da questa situazione che non c'è più dall'altro lato le politiche
E decidono giustamente di cercare di dare una spinta forte al processo di identità dell'Europa in un mondo dove quelli verdi un'identità
E quegli altri nel frattempo a Nizza unito quasi diceva la spinta propulsiva di Bretton Woods negli anni Settanta che negli anni Settanta salta il Sistema monetario centrato sul dolore ricominciava girare con i cambi flessibili quei darò Vaticano facciamo un'Europa che sia fatta
Il visionario che era dell'ordine aveva visto questa cosa che sia fatta dal mercato unico e dalla capacità di superare le differenze al suo interno e quelle un po'più concreti che erano quel gruppo di cui faceva parte anche quello che pensa lei lo sa Presidente a Repubblica Ciampi che dicevano mettiamo questo mercato unico intorno a una moneta unica perché se mettiamo una moneta unica viene il mercato unico dei del mercato unico viene l'unità di intenti politica
In effetti vincono questi Della Monica nel senso che quello che abbiamo fatto è stato negli anni Novanta andare verso la moneta unica che voleva lui a dire anche andare verso la stabilizzazione finanziaria questo per l'Italia ha rappresentato un certo costo perché cambiato da rimettere a posto i conti
Nel rimettere a posto icone anche sport esploso una questione morale che dal novantadue in avanti certo Tazzoli Tangentopoli che si intreccia con la storia del risanamento finanziario nasce la Seconda Repubblica finalmente nel due mila
Mettiamo dentro queste euro
Che fa l'euro viene messo A uno e due sul dollaro lira più lira meno non me lo ricordo non so davanti una tabella ma
Diciamo dico una cosa che ha un senso
Viene emessa uno e due nei primi due anni in cui esiste scende a zero novanta tanto che si realizzava sulla quota novanta dell'euro quota novanta di Mussolini della lire quello era l'ironico riaccende a zero novanta mila uno e due lei lo si svaluta moltissimo
Passare a uno e quattro le cinque con Obama ritorno intorno a un litri più o meno quindi fa così proprio punti con cosa di questo genere
Che succede che periodi in questi anni due mila
Diciamo che separano l'inizio della storia di Agenda due mila dalla conclusione di Agenda due mila venti anni Duemila
La moneta degli europei si apprezza bestialmente perché non e tale vista uno e due ma è crollata zero novanta e da zero novanta arrivato uno e quattro trovandone quattro si è quasi il ramo rivalutato del doppio
Gli unici che beccano diciamo questa opportunità in maniera straordinaria solide rischi che sono gli unici che a oggi sono quelli che sono un Paese esportatore netto cioè nonostante la munite europeo ci sia tanta apprezzata
I tedeschi comun tutto rilievo è ovvio che anche qualche italiano in ben dall'estero ma nonostante o qualche Franci
Però i tedeschi come un tutto ci sono apprezzati moltissimo diciamoci non c'è sua presa di costi sono gli unici che vendere all'estero gli unici che hanno un sul potere cioè sono l'unico Paese che non solo
Batte tra virgolette la rivalutazione della politica ma vuol dire che ha avuto un inno incremento della sua tecnologia quindi la sua produttività quindi del suo costo del lavoro per unità di prodotto straordinario
Chi
Che lavori per i tedeschi diciamo nel retrobottega nelle seconde linee una quantità di Paesi che nel due mila quattro si trovano diciamo di fronte a un singolare dilemma l'Unione Sovietica è scomparsa
In una serie di successive vicende si è disintegrato l'impero sovietico
Tutti questi Paesi residui la vogliate Collovati alla Lettonia allora
Bisogna metterli da qualche parte la Russia Angela fatemi capire la Russia Alimonda questi diventano preda delle mafie lavoro benché non riesce ad aiutare
L'Europa che nel frattempo aveva detti o faccio l'Europa Della Monica quindi verso l'Europa chiusa su tutto i pochi Paesi a voi che il club monetaria come si chiama io lanciava ciclo facciamo l'allargamento diamogli una sponda democratica
E stanno l'allargamento con questi paesi questi paesi come dice il professor De Cecco diventano il gigantesco diciamo retroterra
Dell'unico vero grande abbi industriale dell'Europa la Germania ricevono che la Germania e l'abolirle euro l'Abbé il mozzo come sapete in inglese e intorno ci stanno tutti questi mesi
Un pezzo diciamo di questo sistema di filiera che sostiene la Germania
Essendo una ex colonia austro-ungarica tutta in Italia perché lombardo-veneto utile un pezzo di questo grande sistema che essendo un ecco secoli austro-ungarica sala e fa questo fa l'appendice industriale della serva
In questo luogo Mungo che cosa conta
L'Europa dice che avrebbe dovuto contare la conoscenza perché aveva visto che negli anni Novanta l'industria dell'ICT era quella che aveva fatto crescere gli Stati Uniti e lo scriva a Lisbona non sono stati capaci varie cioè
E proprio la vera lettera morta diciamo il manifesto di politiche economiche europee cessa così
Di Lisbona è una cosa che si racconta
Dall'altro lato invece diciamo che cos'altro possono provare a fare
E possono provare a fare un processo di integrazione commerciale ed il processo di integrazione commerciale si inseriscono soprattutto gli inglesi Garrett sono fuori dalla moneta unica come sapete ma cominciano a vendere servizi finanziari a tutti i Paesi dell'est
Arriviamo agli anni Duemila quindi in una condizione molto diversa da quella qua ha ragione tragico e mi dice quando noi pensiamo insegnato la programmazione degli anni ottanta
C'era un ordinato sviluppo dove sembrava che al centro del mondo ci fosse questa Europa che è un Paese ricco e civile
Pieno di capacità e di competenze
E che sarebbe cresciuto su se stesso dai diventando diciamo una specie di giallo di Camelot del futuro quelli che avrebbero vissuto bene in effetti questo Paese che è andata a finire in questa strana forbice tra la fine della Russia già alla fine dell'uso di etica e la risorge Enza della Russia diciamo meglio
E
D'altra parte diciamo la grande crescita di Cina India grazie all'information and communication technology che gli americani hanno prodotto negli anni Novanta ma che poi andati in giro nel mondo ed è la base vera della globalizzazione perché
Che succede con la rivoluzione informatica fast robetta venticinque tutto diventa più buio luce tutto diventa migliore corso pure di Miglio
Questo fatto si applica alla tecnologia della comunicazione ed all'ecologia della comunicazione come si dice in politica industriale una decollo di orizzontale come l'elettricità
Quando è nata l'elettricità tutto l'industria ha fatto un passo avanti perché tutti usavano l'energia ha un costo diverso da prima
La comunicazione e la diffusione della comunicazione la commistione a distanza consente di riorganizzare tutti i cicli industriali e di conseguenza ha un grande fetta orizzontale che si diffonde nel mondo questa globalizzazione
Su questa globalizzazione del mondo e sull'espansione possibile dei servizi finanziari
Poiché negli anni ottanta cioè lo sarà anche l'ardire unisce dando per la finanza nasce anche la possibilità di espandere la finanza ancora più rapidamente di quanto non si espande se l'economia reale con una serie di problemi che sono venute a scadenza appunto alla fine degli anni Duemila
Ma
Negli anni Duemila
Queste Europa che pensava di fare le euro ha dovuto fare l'allargamento pensava di essere il centro del mondo ed era invece voi il Paese che andava più lentamente perché
Di tecnologia ci metteva poco in se stesse come si è trovato ma
Se voi guardate la storia dei tassi di crescita europei nei dieci anni alle nostre spalle vedete tassi bassi e in Italia vedete tassi ancora più basse in Italia vedete taxi che stanno
Tra il tre il tre e mezzo per cento nominale di Cresci danno anzi con l'inflazione almeno il treno avrà fatto bisogna Piombino vuol dire che l'Italia sarà quasi venti
Qual è allora l'impatto della grande crisi che oggi arriva sull'Italia e sull'Europa e l'impatto di una grande crisi che arriva su un continente che su dieci anni che non funzioni cioè il problema dell'Europa
Diventa secondo mi così difficile e ho fatto questa diciamo provocatoria sovrapposizione al ragionamento di Francesco per dirmi che non c'è per l'Europa solo un problema di
Così può dire diciamo metabolizzazione della tecnica della programmazione metabolizzazione della esigenza di superare i divari di sviluppo di una capacità sussidiaria tra livelli viluppo di una capacità migliore di gestire la Cosa pubblica
Su certe cose l'abbiamo fatta giuste altri l'abbiamo fatta almeno adesso però diciamo proviamo a fare un passo avanti la verità è che noi facciamo un passo avanti in un mondo che è cambiata radicalmente
Ed in un mondo dove che cosa c'è
Per quanto ci riguarda cioè nel quadrante dell'Europa c'è una Russia forte sulle materie prime e sulle energie e c'è una
Europa forte come mercato dei consumi se metti insieme la Russia e l'Europa io fuori una cosa che ce la può fare
Ma chi Siviglia tutto Labate la Germania o dove gli alla Russia cioè tutti quei Paesi Chillida campare dirà campare la Russia oggi a campare la Germania la fragilità dell'Europa oggi è di a vere e non il Mezzogiorno ma di avere i Paesi dell'est
Che senso ha
Il Mezzogiorno in questo ragionamento
è vero che è centrale per il mondo perché ci passa un pezzo importante degli scambi del mondo ma in questo ragionamento e proprio laterale dell'Europa perché il problema dell'Europa soli Paesi dell'est
E chi si deve occupare di questi Paesi la Germania non lo può fare cioè la Germania dice che è disposto a farli lavorare ma non si occuperà della loro civilizzazione
E la Russia ovviamente quando dice che li civilizzata padre cosucce che non ci piacciono tanto come ho provato a fare in Ucraina quindi da questo punto di vista è un matrimonio difficile da compilare
Che succede che dall'altra parte invece probabilmente si metteranno diciamo in un contesto ragionevolmente equilibrato ma ci vorrà un po'di tempo gli Stati Uniti d'America la Cina e l'India cioè si troverà un equilibrio diciamo per l'altro lato
Che ci resta al noi da fare
E
In questo contesto quello che ci mettano e da fare abbastanza complicato
Perché primo pensavamo che l'Europa sarebbe diventata il Benci marche del mondo in pratica e uno dei posti un po'complicati da sistemare ma certamente marginale rispetto all'equilibrio mondiale
Che cosa è successo che essendoci piombato in testa una crisi mondiale abbiamo scoperto ma lo sapevamo da prima ma non dovevamo risolvere una crisi mondiale
Abbiamo scoperto che l'Europa è ancora troppo debole come Area globale cioè mentre se parla Sarkozy della Merkel degli altri stanno a sentire
Quando parlavo di unica a quando non dice sciocchezze clamoroso come quando ha detto che i paesi delle tre una catastrofe avanti a capire il corso di borsa aiuta le barche le banche europee impegnate nei Paesi dell'est
Ma quando non dico una sciocchezza dicono cose poco utili quindi abbiamo capito che era vero che la governa anzi europea andava affinata meglio cioè oggi l'Europa non è un soggetto mondiale
E quando parlano i Capi di Stato conta più che se parlasse l'Europa tant'è vero che il tentativo è di dire alla Merkel
E fa uno il Capo di Stato europeo di che il Paese più forte la Germania diga Germania assume la direzione era perché non lo vuol fare e infatti Gordon Brown gioca su questa cosa e far vedere che lui in quanto amico degli americani poi dagli euro per il meglio che la Merkel
Quindi quale abbiamo un problema di leadership politica è un problema di governance ma soprattutto abbiamo il problema
Di dover trovare una destinazione come dire economica a tutto questo
Guardando all'estero in Italia questo problema noi la questione ridare ce l'avevamo dai tempi dell'unità
Cioè il nostro problema è di essere un Paese duale un Paese dualistico non è il problema di cui vi do un po'più riti di noi il divario è un modo per misurare Marotta gravide misurata la febbre A uno e scolpite caccia avrebbe reperire senza la polmonite
Un tumore o la difterite cioè dovete spiegare qual è la sua malattia non quale l'attempato imperatore avrebbe
Quindi il divario è un problema
Non è tanto il problema di Rin seguire il divario ma e provvedi capire perché duale questo Paese e duale che sia uno squilibrio radicale tra capacità di fare e demografia questa è la il dualismo
Nel Mezzogiorno c'è un terzo di lavorazione e facciamo un quarto del prodotto interno lordo
I servizi come diceva giustamente Francesco si potranno anche fare a costo standard ma se c'è il trentatré per cento delle persone virgola
Con il venticinque per cento del PIL virgola e quindi con un reddito pro capite molto basso
La probabilità di stare malati e luogo più alta di quando sei ricco e di conseguenza tuteli fare quelle prestazioni sanitarie per il trentatré per cento delle prestazioni sanitarie
E probabilmente con una densità un po'più alta di alcune malattie tipiche diciamo della relazione con la povertà per essere diciamo così eleganti
Dato atto che Ciari le entrate di uno che c'è il venticinque per cento del PIL colta riterrebbe gente la popolazione quindi c'è un radio o meglio più bassa le tue entrate su più basse allora
Va bene fare il federalismo e secondo lui non possiamo non dire no al federalismo ma dobbiamo sapere di che stiamo parlando stiamo parlando di una circostanza nella quale avremo meno soldi per fare più cose e quindi dobbiamo saperle fare molto meglio di quelli del piano di sopra
Ma qual è la ragione di questo divario la ragione di questo divario tra nord e quelli del piano di sopra e che quelli del piano di sopra
Sono diciamo così che si sono in subordine atti al potere dello Stato per un motivo molto diverso al quale diciamo da quello che dovremmo usare noi al piano di sopra come dico io cioè nel nord c'è una società forte un'economia robusta l'avremo la Padana e al livello più alto del reddito pro capite d'Europa cioè l'avevo la Padana
Rispetto a noi a un divario più auto del divario tra Germania Est e Germania Ovest non alla mamma voi del divario tra Germania Ovest e tutto diciamo il sistema dei Paesi che lavora per lei quindi non c'è dubbio
Che diciamo il nostro diamo la nostra capacità di stare in questa forbice così lontana
è molto delicata perché quelli si ribellano quelli del nord
Perché ritengono che la politica non sa costruiti un habitat all'altezza della loro capacità di produrre reddito hanno ragione per molti versi ma questo che cos'è è un problema regionale
Questo è un problema loro cioè è un problema tra loro e chi fa il Sindaco chi lo fa chi fa l'assessore che cosa fare
Cosa è il problema meridionale è un problema nazionale che è un Paese non può funzionare se metti
Tutta la ricchezza da una parte e tutta la popolazione d'altra parte c'è un Paese così tragicamente diviso in due non ce la fa camminare perché cammina secondo diciamo il ritmo d'altra parte peggiore nel Mezzogiorno quindi Carmine ancora più ampia
Dunque è vero che se il Mezzogiorno cresce il resto d'Italia ma non solo perché l'unico posto dove si può ancora cresceremo ma perché se non cresce il Mezzogiorno è vero che il Mezzogiorno è un freno per ridare quest'oggi è diciamo il punto da cui dobbiamo cercare di uscire
Ma ci risiamo a uscire in un mondo che sta combinato come abbiamo detto e attenzione
Perché questa è la vera scommessa è qua finisco diciamo che ci sarà un secondo turno quale possiamo provare come dire a capire che cosa possiamo fare queste aree la scommessa
E vi do soltanto un ultima
Picco abbattuta che colgo dall'ultimo pezzo del discorso che ho sentito entrando del professore Cascetta ma
Discutiamo fatta di recente quindi diciamo penso di aver capito che cosa mi aveva raccontato
E vero come si è detto con uno slogan molto interessante diciamo capace di rappresentare la visione della cosa
Che il sud è una grande piattaforma protesa nel Mediterraneo che il posto dove passano un grande cumulo diciamo di interessi e di fatti come racconta vivande
Però questa piattaforma che c'ha al centro
Un muro alto perlomeno mille duecento metri nei punti più significativi cioè edilizio prima così in due dagli Appennini che spesso superano i mille duecento metri di altezza
Comunica poco da un punto all'altro ed è una piattaforma su cui appunto vivono ventidue milioni di persone che non sono moltissime su una popolazione di Los Angeles però Los Angeles si è una grande città che è una macchina per produrre consumi ricchezza produzione tutti eletti
E qua invece per andare da Napoli a Taranto ci vogliono cinque ore c'è ormai più tempo che per andare a Milano
Qua c'è un problema di percorribilità del Mezzogiorno e c'è un problema più profondo ancora che ma su questa piattaforma che ci vogliamo mettere le pompe di benzina per le petroliere e un posto dove i marinai vanno a comprare un buondì Motta cioè degli Autogrill su diciamo di questi passaggi oggi vogliamo mettere le più grandi compagnie di assicurazione del mondo che faranno il brokeraggio navale delle merci oggi omette le più grandi banche del mondo che faranno il finanziamento di questi tassa lasciamo alla risposta analogica o ci vogliamo avente vigore ma anche mettere
I più grandi poli tecnici più grandi consorzi diciamo di produzione di conoscenza che venderanno tecnologia tutti questi che corrono per il mondo distribuendo a questa tecnologia
Diciamo quello che vogliamo mettere sulla piattaforma lo dobbiamo decidere noi
E per mettere qualcosa sulla piattaforma dobbiamo provare come dire a rimuovere questa strana polarizzazione per cui qua ci stanno i poveretti che non sanno che cosa fare perché sanno trentatré a venticinque
E la lista delle persone più ricche d'Europa che dicono che loro sindaco non sa amministrare le ronde l'ordine pubblico della città
Grazie magra azionarsi
Grazie io ovviamente non pensava ad un vero e proprio secondo giro anche se siamo abbastanza
No no no dico siamo abbastanza siamo abbastanza né che eh sì magari con più che altro magari rispondendo satura Flash ampi
Ha delle delle questioni a dei temi a delle domande così e continuiamo a strutturare un po'questi incontri anche con un carattere di conversazione è un po'sciolta diciamo da brainstorming
Qua davanti dal
C'è c'è
Allora buonasera io sono Luca Coppola dispiace diciamo che è sembrato che il ministro Rotondi perché avevo preparato una serie di quesiti ero molto interessata diciamo apporre un rappresentante
Diciamo della classe dirigente meridionale anche se
In minoranza diciamo il Consiglio dei Ministri perché mi pare gli unici ministri meridionali siamo nella Carfagna se non erro poi probabilmente sto dimenticando qualcuno
Anche Fitto giusto ciò che siamo a tre insomma
Ma allora dunque il ministro Rotondi aperto l'intervento affermando testuali parole che il sud
Non merita o sotto il verbo meritare non merita il programma dedicato e pertanto
Ha parlato il ministro Rotondi aperto l'intervento affermando che il
Donaggio
No il sud non meritano merita un programma
Certo
Soggetti dedicato unica cioè infatti ha escluso diciamo l'impostazione centralistica dopo la fine insomma degli interventi a pioggia eccetera
Dunque io però girano riflettevo alla luce della questione predominante sui mass media negli ultimi mesi e quindi il caso Malpensa che d'altronde
A mio modesto avviso rappresenta una cattedrale nel deserto del nord se vogliamo
Non sarebbero allora necessari in egual misura in questo particolare momento storico di crisi sia per il Nord quanto per il Sud diciamo la creazione di tavoli interistituzionali no tra
Stato regioni per dar vita appunto la creazione di nuovi meccanismi di cooperazione
Che riescono analizzare in maniera molto più efficace la realtà che ci troviamo davanti ho pensato ad esempio che è il primo relatore Presidente gli Stati Uniti Obama ogni giorno dedica un'ora assieme ai consiglieri economici
Trattazione consigliere con omicidi questioni diciamo principale l'ordine del giorno data diciamo la la gravità della crisi che sta investendo l'America
E insomma anche alla luce della fine della programma della stagione lirica dalla programmazione negoziata quali saranno allora mi chiedo i nuovi attori
Diciamo del deve dire del del presente e del futuro e poi diciamo ricollegandomi anche all'intervento che trovo molto interessante del dell'onorevole Boccia
In effetti la mia riflessione verte attorno a quello che lo Stato di diritto che forse è un nodo cruciale che spesso però è stato è stato occultato non so non occultato ma è stato diciamo non è stato considerato abbastanza
è stato diciamo prima abbiamo parlato del tema delle infrastrutture con l'assessore Cascetta no e di questo va dato atto che con l'assessore c'è stato una rivoluzione dei trasporti in Campania abbastanza ben nota e visibile a tutti
Separato appunto di questa di questo divario tra nord e sud io mi sposto ancora più a sud mi sposto in Sicilia infatti avrete un mandato al al ministro l'idea di un ponte sullo Stretto
Del quale il professore prima parlava del totale disinteresse da parte dei
Calabrese siciliana ebbe escludendoli siamo l'interesse che può costituire per i clan dei diciamo di entrambe le diciamo le Regioni e quindi la gallina dalle uova d'oro che così tira la realizzazione di
Questa infrastruttura
Ecco io dico quanto poi questo non va a contrastare con quelli che sono investite Nizza anche di un'isola come la Sicilia mi riferisco all'emergenza
All'emergenza idrica alla mancanza di interconnessioni su ferro su strada insomma
Bisogni fondamentale avvertiti dalla popolazione che evidentemente non trovano sbocco in un percorso diciamo naturale e maturo di democrazia partecipata
E pertanto ricollegandomi sempre allo Stato di diritto quanto importante oggi
A far leva soprattutto sulla necessità anzi forse sulle l'obbligatorietà di investire necessariamente su magistratura e forze dell'ordine
Per ripristinare uno Stato minimo di le quali di legalità e anche condizione necessaria per un qualsiasi investimento anche diciamo non solo nazionale ma anche e soprattutto estero cosa che probabilmente potrebbe diciamo essere utile un momento di crisi e cioè filo conduttore di quesiti questa due giorni e punto
Che dalla crisi può possono emergere delle opportunità interessanti a questo punto di vista soprattutto per il Meridione grazie grazie a te
Ma se ci sono altre
Ci sono altre questioni da porre porre gli ospiti sia professor lavoro all'assessore Cascetta Colafrancesco Massimo Lo Cicero
Va bene allora io gli darei la parola e magari partiamo sì sì cominciamo con meglio tanto per l'anno
Ne esce sino io penso
Che dal punto di vista
Economico
E qui voglio ricollegarmi a molte delle cose dette
Stasera
In realtà lui
Se ci fosse un
Una capacità di di pensare al di là dell'emergenza
E dovessimo decidere quali sono le vere priorità di investimento per il Mezzogiorno
Quelle priorità che sono robusto e cioè che sono che vanno al di là dell'esito di questa crisi
Io penso che noi dovremmo puntare su pochissime cose
E penso anche che puntare su queste cose richiederebbe un grande coraggio perché significherebbe a risorse date fare meno di altre cose
E allora quali sono le infrastrutture come dire materiali e immateriali che possono consentire al Mezzogiorno di dispiegare la sua funzione
Una
Ho cercato di dirla sono le infrastrutture fisiche e le Commissioni insomma è inutile che mi ripeto ne ho parlato a sufficienza
L'altra e l'infrastruttura della giustizia
Del contrasto al fatture
Uno dei fattori più gravi diciamo così di arretratezza e di mancanza di sviluppo del Mezzogiorno che la presenza di una criminalità
Oppressiva
E quindi se c'è da spendere un euro in più
Per magistratura per forze dell'ordine per strumenti di contrasto ma anche di prevenzione
Secondo me questo è un Euro economicamente speso bene perché viene speso per eliminare una delle condizioni di mancanza di competitività
E mancanza di capacità di attrazione di capitale di investimento
La terza il terzo settore e quello dell'alta formazione
Perché in un'economia forte che funziona sono
Io attori economici che finanziano alta formazione
In un'economia bassa che non funziona Today di anticipare anticiclica mente rispetta la crescita economica la creazione di quei fattori che poi ci danno dopo la crescita economica
Allora sì io penso che
Nel Mezzogiorno c'è una carenza di cultura tecnica in generale tecnico-scientifica in particolare quindi
L'idea del Politecnico di Bari è l'idea del Politecnico di Napoli come ma lì c'è da mettere soldi quelli che servono quelli che servono per far venire i migliori del mondo
Perché poi la capacità di apprendimento dei ragazzi nostri e ve lo dico da professore diciamo così è straordinaria
Se messi in condizione di altri
C'è il tema della banda larga
C'è il tema della tutela del territorio cioè sono quelle cose che consentono a un'economia di poter crescere e competere
Il punto è che se noi investiamo su queste cose anzitutto i programmi di investimento non sono così chiaramente orientati su queste priorità anzi ce ne sono alcune che non sono proprio finanziabili per esempio dei programmi europei per esempio la giustizia
No e quindi siamo proprio magari
Ti finanzia l'aiuto a un'impresa decotta ma non ti consente di finanziare
La difesa del mercato
Un senso di possibilità di scambiare tutti con le stesse regole
E quindi
Questo è un primo punto un secondo punto
Significa risorse date alcune altre destinazioni di risorse pubbliche vanno depotenziata
Cioè il tema del sostegno alle imprese il tema delle quattro otto otto il tema delle agevolazioni in realtà
è una questione di uova e di gallina e cioè
Noi si finanzia una fiscalità di vantaggio una
Perché il territorio nel quale quella impresa viene a collocarsi è un territorio che è svantaggiato rispetto agli altri per mancanza di infrastrutture di servizi di condizioni eccetera quindi siccome
Per venire a investire nel Mezzogiorno tu ti assumi una certa serie di rischi in più io ti riduco la l'aliquota di tassazione Lotito in altre forme un contributo
Però quei fattori
Di rischio e più rimangono lì
E allora la priorità
Eliminare i fattori di rischio in più
Ho
Bilanciati all'infinito
Questo è un e un punto secondo me uno dei punti centrali diciamo così della politica del ventotto
Perché i sussidi all'impresa e investimenti nelle infrastrutture di base intese in questo senso quindi includendo giustizia e e e formazione alta
E
è chiaro che non esiste il bianco e il vero è sempre la questione di quale grigio si sceglie però ho può essere un po'di giocare un grigio scuro
E allora nella fase
La fase di congiuntura negativa che abbiamo adesso la crisi paradossalmente ci mette ci allontana dalla sua ancora di più dalla soluzione strutturale il problema perché quando ci ai
Gli ammortizzatori sociali che non ti tengono o Chai intere fasce di popolazione che non hanno neanche gli ammortizzatori sociali perché non solo dell'industria l'emergenza di sopravvivenza diciamo così disposta ed è quello che è successo al FAS
I fondi alle aree sottoutilizzate quasi tutto sulla parte emergenziale enti sostegno ma non ti creare
Ti elimina quasi del tutto invece l'asta scelta strategica di eliminare le condizioni di svantaggio strutturale
Questo è veramente il punto diciamo secondo me più delicato per cui non sono temi diversi l'etica lo Stato e le infrastrutture sono per me
Fra le condizioni che non sono tantissime che possono ridurre in quantità ovviamente sono molto pesanti in termini economici
Ma quelle condizioni infrastrutturali che possono mettere l'economia del Mezzogiorno in condizione di competere poi
E poi sarà la capacità dei imprenditori meridionali che non ci sono strutturalmente meno abili anzi forse diciamo formarsi
Essendo sopravvissuti in un mercato in condizioni più difficili su almeno tanto abili quanto gli imprenditori settentrionali messi
Cede dispari bus diciamo in condizioni di comprare
Quindi
Insomma il tema il tema e e ovviamente un tema macro
Di politica economica macro ma non solamente di politico nonché quando parliamo di giustizia di contrasto alla criminalità di formazione parliamo poi di Stato allora quello che a me preoccupa preoccupa del federalismo
E che su alcuni di questi fattori dove praticamente fino adesso lo Stato male più male che bene a tenuto botta potrebbero addirittura arretrare invece che migliorare in una condizione diciamo di
Deresponsabilizzazione regionalizzata
Ma
Grazie evento del professor lauro anche vuole in qualche modo
Ho ascoltato
Gli interventi di coloro che mi hanno preceduto
E quasi tutti gli interventi tranne questo differimento ultimo di intercetta facevo riferimento a
Politiche ed economiche per
Ridurre le dimensioni del Paese
Da nel mio primo intervento
Ho fatto cenno al fatto che
Per cambiare il Paese dobbiamo provare anche a capovolgere l'approccio e cioè dal basso verso l'alto
E se prima ho parlato del ruolo di cittadini quello che pensa di cittadini adesso voglio parlarvi quanto emerge dal secondo rapporto sulla sussidiarietà dal punto di vista
Delle imprese
Sicuramente c'è una grande al netto di imprese sono in particolare la grave carenza conclude la cultura di impresa che secondo me rappresenta il primo elemento su cui far leva se vogliamo cambiare un po'le cose ma soprattutto bisogna probabilmente consentire
Alle nostre imprese un approccio diverso per potere operare e quindi per poter competere
L'indagine del due mila nove
Sulla sussidiarietà e piccole e medie imprese
è stato effettuato alla fonte un'azione su un campione di mille seicento imprese del settore manifatturiero rappresentativo per dimensioni e per Area delle per area geografica del imprese italiane
Quando parliamo di impresa e questo lo dimenticano molto spesso i nostri politici penso all'impresa come pensassero alla FIAT in realtà le nostra impresa sui quattro milioni di impresa che abbiamo il non vanno
Da nove virgola quattro per cento delle imprese hanno meno di cinquanta addetti
Quindi diciamo che non si applicano le regole che applichiamo alla fine perché oggi voglio dire sarà l'impresa che verrà favorita dalle politiche governative cioè trascurando le cenerentole
Appena lo zero quattro per cento solo impresa e tra cinquanta e duecento detenuti cioè vale a dire le cosiddette me imprese medie e appena lo zero uno per cento rappresentato da
Grande impresa cioè vale a dire tre mila duecentosessantaquattro impresa sul totale delle imprese questo è un aspetto che secondo me non va trascurato quando si parla delle politiche per le imprese l'aspetto la dimensione perché certamente le esigenze
Sono poco notevolmente diverse
L'idea che abbiamo portato avanti con questa ricerca che al di là
Del
Massimizzazione del pronto del profitto non c'è impresa insomma se
Non c'è profitto l'idea è quella di cambiare completamente
Il paradigma soprattutto
Fare riferimento ad un approccio orientato alla sussidiarietà in particolare l'ipotesi di lavoro che abbiamo voluto verificare
Era che al la base dell'attività imprenditoriale vi è uno slancio una vitalità e lo spirito che non si possono in alcun modo ridurre alla mera circa del massimo profitto
In accordo con questa ipotesi la competitività delle piccole imprese deve essere collocata all'interno di una concezione sussidiaria che in questo contesto si esprime secondo due dimensioni tra di loro complementari da una parte la sussidiarietà interna
Che fa riferimento alla centralità
E crescita della persona dell'imprenditore del merger del personale dall'altra la sussidiarietà esterna che fa riferimento alla libertà di azione o l'intrapresa allo sviluppo di relazioni significative sia con altre imprese
Sia con portatori di interesse azionisti clienti-fornitori istituzioni e società civile
E proprio quest'ultimo aspetto che
Di cui si parla molto in questi ultimi tempi di far Rete per dare una certa massa critica alle imprese del nostro messaggio Mezzogiorno per potere in qualche modo competere
Tre i risultati del rapporto va sottolineato come in tempi di crisi le PMI
Non chiedono soldi
Ma chiedono più libertà e decentramento sono pronti a mettersi insieme per contare di più sia per fare for favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo uno sforzo da condividere anche con i concorrenti e questo è un dato
Realmente innovativo di questa ricerca sia per migliorare le relazioni con le istituzioni pubbliche quindi più relazioni può rappresentare una buona ricetta per rilanciare
L'economia del Mezzogiorno
Sul fronte dei rapporti sindacali invece promuovono a pieni voti la contrattazione decentrata e la valorizzazione dei lavoratori
Soltanto soprattutto le risorse interne
E a fare da battistrada queste richieste anti recessione che sono peraltro le piccole imprese del nord est che rappresentano un modello per l'Italia ma anche
Per il resto del mondo vengono studiarle le nostre realtà del nord est
Accanto I tradizionali ma pressanti richiami all'alleggerimento delle trafile burocratiche e la maggiore collaborazione con clienti e fornitori più del novanta per cento delle piccole e medie imprese italiane
Chiamate a fronteggiare una crisi che a partire dal mondo dal nodo del credito ogni giorno stringe
Il teste inesorabilmente il suo cappio
Aprono le porte a misure improntate alla sussidiarietà e alla capacità di condividere di fare dei tetti e di associarsi
Basti pensare che quattro imprese su dieci sono iscritte ad associazioni di categoria o appartengono a un polo distrettuale un altro quindici per cento fa parte dei Consorzi di imprecise
Il rapporto mette in luce che l'EP le PMI non chiedono privilegi ma la possibilità di esprimere appieno le proprie per anzianità e la propria forza a partire da una robusta semplificazione amministrativa e fiscale base rinunciabile
E a ribadirlo e il cinquantacinque per cento di l'impresa per favorire lo sviluppo
La prima evidenza che emerge dal rapporto perché mentre oggi si discute molto di aiuti alle grandi impresa le PMI che sono il nerbo del nostro tessuto
Produttivo e della nostra capacità di reggere sui mercati internazionali vogliono libertà meno vincoli con la burocrazia più spazio alla contrattazione decentrata
Taglio di tassazioni inique e in secondo luogo in polemica con un certo stereotipo
Vetero sindacalista le PMI italiane non vogliono ha fatto più libertà
Per sfruttare i lavoratori anzi il settantatré per cento e aperto al confronto con dipendenti e collaboratori
Pensando che una con la più stretta collaborazione questo è tipico della piccola impresa può sicuramente favorire lo sviluppo evidentemente anche il profitto delle stesse imprese possano interromperti professor Ascoli e poi su questo io volevo sano concludo
Ok
Allora
Per conclude saltando diciamo qualche passaggio vi ripeto cioè ci se ne sarebbero tanti dati interessanti da citare
Voglio conclude dicendo che l'indagine indica chiaramente come la sussidiarietà e in particolare l'attenzione al capitale umano siano concetti profondamente avvertiti dalle nostre piccole e medie imprese
Allo stesso tempo i risultati non sono anche le strade da percorrere per fare emergere in modo consapevole operativo l'importanza
Di questo o prototipo così da superare l'attuale crisi e favorire uno sviluppo alternativo del nostro territorio
Si tratta ben vedere di un modello di sviluppo che non può nascere dal basso non può che nasce dal basso date le peculiarità del nostro sistema di imprese legate ad una dimensione molto piccola delle aziende ed un'elevata flessibilità
Il modello che si propone non sarà orientato alla sola logica neoclassica del profitto ma basato sulla massimizzazione di un welfare diffuso e stabile nel lungo periodo
Anche in senso non economico incentrato sui principi della sussidiarietà attraverso la valorizzazione della persona e la creazione di relazioni con gli stakeholders
In termini di reti verticali e orizzontali di impresa
A tal fine andranno realizzate riforme idonee a favorire maggiormente la libertà di intrapresa non prescindendo da valori come la responsabilità sociale d'impresa e in un contesto in cui
Il ruolo dello Stato sia quello di fare le regole e controllarne il rispetto
In uno scenario come questo le nostre imprese siamo certi faranno la loro parte anzi saranno finalmente messi in condizione di fare più è meglio Ojetti interrompevo perché su questi punti in particolare su quello che è venuto fuori
Delle esigenze delle imprese volevo girare diciamo l'ultimo quesito
Lo stesso sia Francesco e poi al massimo
Quello che tu riportati empiricamente giacché l'apporto che emerge per tutti chi fa più o meno questo lavoro
è difficile trovare un imprenditore che si dice neanche a me le tre priorità ti dice aumentarle il sussidio eccetera è sempre la semplificazione amministrativa piuttosto che le condizioni di legalità cioè come si costruisce un ambiente business friendly però su questo Cascetta
Lanciato una sfida intellettuale interessante per la politica è anche scelta
Perché le risorse sono limitate eccetera allora anche un po'provocatoriamente però per dare quell'idea e anche qualche elemento per riprendere una discussione in futuro
Se voi se tuo Francesco Massimo Lo Cicero dopo dovesse indicare tre cose che vanno fatte prima e subito su
Concentrare la stragrande maggioranza delle risorse su cosa mi soffermerei
Ma guarda io riprendo intervento del
Tutto dentro ho fatto
Subito dopo le nostre relazioni
Io intanto
Resto convinto più
Più giro al Mezzogiorno oggi
Da parlamentare ieri da
Da economista che si si che si occupava di sviluppo territoriale resto convinto che
In Italia sia mancata al nord come al sud poi ha prodotto effetti diversi ma
Ci sia stata
Nell'erogazione di servizi indispensabili una seria assenza dello Stato
L'assenza dello Stato al Mezzogiorno prodotto
Un
Un non controllo del territorio
Che viene fuori anche dall'analisi dei numeri
Né mi sono divertito
Per dimostrare i miei colleghi del PdL soprattutto Scuto e i colleghi e PdL a mezzogiorno mi sono divertito a
A guardare che cosa stiamo federali Zeman nel provvedimento nella delega che stiamo dando
Che sta votando per il Governo ne stiamo
Diciamo stiamo discutendo del trenta per cento la spesa pubblica del Paese
E stiamo discutendo di risorse che sono già decentrate
Stiamo discutendo di duecentotrenta miliardi su settecentottanta
Che sono già di competenza di regioni province comuni
Quindi l'oggetto della delega saranno le risorse che oggi gestiscono le Regioni cioè dei duecentotrenta miliardi centocinque miliardi
Sono sanità altri quarantasei miliardi quarantasei vanta sette miliardi sono le risorse libere che le Regioni hanno quindi agli incentivi alle imprese agli affari generali c'è dentro tutto
Altri sessantotto miliardi
è un Welfare
Il front office Steaua il fatto se mi consentite questo passaggio è quello che gestiscono i Comuni
Da da dai sussidi a all'assistenza agli anziani
è e tredici miliardi e il costo delle Province sia il costo del funzionamento e le Province che nella gestione delle attività per la verità irrisoria su strati ambiente scuole
E manutenzione scuole e le Province di questo stiamo parlando tutto il resto
Che la spesa pubblica del Paese
è ripartita in maniera assolutamente inedita sul territorio nazionale
La spesa pubblica sulle forze dell'ordine
Impatta per
Quasi tre quarti nel nord del Paese e per un quarto sud del Paese la spesa pubblica sulla sicurezza e dentro c'è il costo alla magistratura
E impatta per il sessantacinque per cento nel nord del Paese e per la restante parte del sud del Paese lo dico
Non perché voglia un riequilibrio della spesa pubblica semplicemente perché se
Non è mai stato fatto uno sforzo supplementare
Su alcuni temi legati al Mezzogiorno cioè su su su un controllo su sulla presenza delle forze dell'ordine sulla presenza dei magistrati mi sono divertito a guardare i fascicoli medi i sostituti procuratori
Per maggiore da mezzogiorno vanno da mille tre mila settecento troppo pensato una persona sana di mente come può pensare
Che è un sostituto procuratore o mille cinquecento fascicoli sulla scrivania possa fare le indagini e completare le istruttorie diciamo se non avendo diciamo un tempo certa di sette otto anni davanti nove
Perché poi diciamo non è che finisce lì l'attività sostituto poi deve seguire l'indagine che ha fatto una process poteva reggere in secondo grado e poi
E poi il terzo grado
Lo Stato non c'è stato
Non c'è stata un'assenza dello Stato e questo ha portato
In un territorio come il Mezzogiorno che aveva un limite e cioè quello di avere economie locali molto più deboli perché la densità economie l'impresa è molto più impercettibile molto più fragile
Ad essere una Turandot il terreno di conquista di chi si è attaccato alla mammella allo stato il problema di fondo a mezzogiorno e che i flussi finanziario ho vissuto una decina d'anni tra Milano e Varese i flussi finanziari
Che escono fuori dalla parte corrente dei bilanci le amministrazioni pubbliche nel sud incidono maggiormente l'attenzione verso la pubblica amministrazione del Mezzogiorno
è legata al fatto che per flussi finanziari incidono maggiormente sulle economie locali
Lì
Le gare d'appalto che qui provocano attenzione anche dei media e dei giornali a Varese quando c'è una gara d'appalto sulla strada provinciale contro il marco trafiletto sul sulla prealpine del giornale locale quindi tracce se viene
Completato l'iter di una qualsiasi all'appalto trova il dibattito
Della politica locale che chi cioè
Che che normalmente non ha nessun motivo desse cima entrato anche la nostra cultura
Cioè i flussi finanziari la pubblica amministrazione incidono purtroppo per le condizioni economiche al territorio anche sulla vita e sul funzionamento e quindi
La prima risposta è
Noi abbiamo una maledetta ho mai detto bisogno di presenza dello Stato
Nella garanzia che alcuni servizi indispensabili quelli per i quali ne paghiamo le tasse che ci dovrebbero essere dati a prescindere questo motivo ne è andato via ma il motivo per il quale
L'Unione europea
Non
D'non aveva previsto dei diciotto anni che abbiamo alle spalle la copertura sulla sulla giustizia e perché sono considerati servizi indispensabili
Si dà per scontato Bruxelles che quelli sono servizi per i quali ne pagano le tasse dovremmo averli come le fogne Cesqui mi rendo conto che noi
Ci sono aree del Mezzogiorno a Napoli come a Bari in cui non ci sono le fogne ma se lo dite ad uno svedese riguarda come si guarda un manto diceva come foglio ce li avete già pagate le tasse non le fogne paghiamo le tasse abbiamo i fondi
è però mentre sulla infrastrutturazione primaria con meccanismi anche di mediazioni e di negoziazione fatte a Bruxelles e siamo riusciti a apprendere risorse
Che poi hanno
Determinato tutto il dibattito sulla cattiva qualità e la spesa mense che
Fare investimenti che avrebbero consentito lo sviluppo endogeno delle economie però quello che consenta l'aumento dell'output commento e l'occupazione e lo stimo gli investimenti privati li abbiamo presi abbiamo fatto le fogne che era Paolo fatto agli anni precedenti
Con le sue con le risorse delle tasse che paghiamo
L'assenza dello Stato al sud
è diciamo ha determinato d'occupazione i palazzi delle istituzioni della parte diciamo più deteriore della detti
Dal nuovo comunque non sempre a macchia di leopardo modello di una parte della società meridionale attaccata alla mammella la pubblica amministrazione al nord è successo un'altra cosa che ha provocato a mio avviso l'effetto lega
L'assenza dello Stato
Ha provocato una lontananza degli attori
Che atti inevitabilmente determinato la percezione della pubblica amministrazione farraginoso ingombrante la reazione della lega al nord rispetto alla presenza dello Stato eh
Uno Stato che non funzionava nessuno si è
Diciamo attaccato alla mammella dei flussi finanziari perché mi
Magari c'è poi qualcuno come Tangentopoli è nato al nord e non al sud
Però l'incidenza media di quei flussi finanziari rispetto le economie locali e marginale rispetto ad al Mezzogiorno e quindi io riprendo la sua domanda per dirti resta il punto centrale ma in maniera moderna perché se lo pone in maniera
Classica tradizionale appari come uno che ha un disperato bisogno di uno Stato che non c'è più non c'è mai stato
Se non c'è mai stato lo Stato di diritto al su quello che ne sogniamo cioè è stata e non è
Necessariamente ingombrante con lo Stato
Deve semplicemente garanti delle sanzioni
Che sono
La garanzia vera per quello che Bob Leonardi Patrono e gli altri hanno chiamato
Sedic'messo senso civico nelle ricerche che sono state fatte negli anni che abbiamo alle spalle sul regionalismo Europa sulla
Sul differente apprendimento istituzionale delle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del nodo delle altre parti d'Europa rispetto alle politiche di convergenza coesione e l'integrazione comunitaria sugli altri temi
Lo diceva lavoro prima cui numeri sulle sulle impresa sono sono dei numeri che non lasciano spazio a interpretazioni ne aggiungo un altro il novantuno novantadue per cento delle imprese hanno meno di quindici dipendenti
Dipendenti che non hanno gli stessi diritti
Al di là delle dei ragionamenti che possiamo fare su
Su
Sulle imprese e sui diritti e dove l'impresa pensiamo per un attimo i diritti e doveri dei lavoratori
Dove sono concentrate il novantuno per cento e le imprese che hanno meno di quindici dipendenti tutto il Mezzogiorno perché poi quelle tre mila seicento imprese l'ottantacinque per cento su tutta la notte
Il novantuno per cento delle imprese del Paese al numero di quindici dipendenti voi sapete cosa succede ad una
Ad un lavoratore di imprese sta sotto i quindici dipendenti che non ha nessuna tutela
Balle quelle che raccontano i sindacati no adesso a tutte se quel commerciante quell'artigiano con la bottega fallisce quello va a casa si chiuderà
Però deve essere promotore deve essere belli il il becchino certificare che il ripeto non esiste più se prende l'indennità di disoccupazione
Viceversa se barcolla non c'è cassa integrazione che tiene
E il destino di quella piccola impresa
è inevitabilmente legato a doppio filo al destino di quel lavoratore
Di qui una battaglia seria sull'estensione dei diritti e i lavoratori non è una battaglia come dire di un di una sinistra retro tra l'altro concerne rétro messi INPS diciamo
è
Semplicemente la presa d'atto che Paese cambiato e che il Mezzogiorno ha più bisogno di un welfare moderno che in realtà
Tutela soprattutto i giovani che in qualche modo entrano in quell'impresa
è molto importante la votazione la l'analisi statistica faccia la propria perché ci dà il senso di di
Di un bisogno che inevitabilmente di una parte del Paese
A questo aggiungo cosa che oltre a quei numeri che su un'area geografica perfetta pensate al fatto che ci sono in Italia duecento territori
Che sono molti di più delle Province delle cento dieci provincia in toto più dei nuovi non se sa che fanno che
Se se dico che come dicono sono duecento territori allora interno Mugelli minima tra loro profondamente diverse che fatturò mediamente tra i cinque e seicento milioni di euro
All'interno dei quali ci sono una serie di di settori da quelli tradizionali e servizi
E quei territori e hanno bisogno di una lettura completamente diversa rispetto a quella che ne abbiamo fatto finora
A mio avviso le risposte su questi temi non possono
Non riguardare meccanismi assolutamente moderni e innovativi ecco perché qualsiasi imprenditore oggi tu interni soprattutto se
Opera in un campo nuovo e differente
Non ti chiede l'intensità di aiuto non ti chiedo il fondo perduto non ti chiede l'assistenza
è vada I fondamentali che regolano i processi economici al lavoro e quindi forme nuove di welfare al capitale
Di qui si apre tutto a tutta una discussione che non facciamo certamente oggi sul rapporto con le banche e di queste ore Tito che ha chiesto di intervenire sulla vicenda bianche
Draghi
Tremonti perché ci siamo inventati ogni tanto ci inventiamo lo Stato all'improvviso napoleonico mentre da un lato si discute del federalismo poi
Prendiamo i prefetti diciamo oggi voi vi occupate di banche finanza con i prefetti che ti guardano sconcertati di dovranno a siamo sotto organico non abbiamo la gente per
Controllare i passaporti però
Da un lato si fa federalismo poi sì si propone diciamo una una pubblica amministrazione neo napoleonica anche qui io penso che lei si debba davvero fare una grande battaglia moderna
Su uno e il fare che che è legato alla alle caratteristiche delle nostre popolazioni
E io resto convinto del fatto Ivano che mai come in questo momento le risorse tradizionali legati agli incentivi alle imprese sono risorse sulle quali
Non c'è nessuna battaglia culturale
Che può riguardare gli operatori forse la battaglia la fanno più organizzazioni sindacali associazioni datoriali sempre meno dentro vicino impresa e lavorato
Grazie a Francesco Massimo
Politico
La conduzione si
No volevo rileggere
Un momento diciamo questo ragionamento sulle imprese perché
Siamo cioè un non solo nel Mezzogiorno c'è un deficit di servizi come dire pubblici essenziali come diceva un attimo fa
Francesco il problema e che queste imprese italiane sono anche dislocati in maniera molto strana rispetto
Alla struttura diciamo economica del Paese
Allora quotata in Borsa se ne stanno trecentoquaranta più o meno il Mib trenta vale quasi quanto tutto le quotate in borsa cioè se prendete le prime trenta come se avesse preso le prime trecentoquaranta
Le prime due mila imprese italiane
Da sempre osservata e nei loro bilanci e nei loro comportamenti da una pregevole pubblicazione di Mediobanca vi consiglio di leggere anche attivare Gallo sola scaricate da internet gratis
Dal sito arrendesse Mediobanca che ricerche studi la Società di studi ricerche di Mediobanca le prime due mila imprese italiane fanno il cinquantacinque cinquantasei per cento del prodotto interno lordo
Siccome sono un po'più di due mila come mi spiegava il professore prima e
Siamo vuol dire che forse una prima domanda che dobbiamo porci è ma tutte queste piccole e medie imprese di meno di quindici dipendenti di cui parlava Francesco ma su imprese
Questa è una prima vanno interessa un'impresa
è una cosa che non è
Diciamo il patrimonio e la capacità di fare del suo titolare perché
Perché se non nell'impresa a zero è un simpatico lavoratore autonomo altra categoria dello spirito può avere anche il sei sette otto collaboratori all'impresa un'impresa è un'organizzazione capace di essere indipendente dalla sua proprietà
Questo non è vero in molti casi nemmeno di quelle due mila che stanno scritte libro di Mediobanca più attività e le altre
Il problema più drammatico però è che se migliaia è nato un libretto che Mediobanca pensi vale camere di commercio che lo fa da dieci anni quindi ormai comincia a venire una certa interesse
La
Guardano sette otto mila medie imprese che già medie imprese come le chiamiamolo e medie imprese
Sono tutte molto più grandi di quelle di meno di quindici di cui parlava prima Francesco ma
Nel resto d'Europa quando dici che questo medie imprese ti guarda Dio piccole imprese o media impresa piccoli Goisis
E capi quante duecentocinquanta addetti sono dei criteri per il
No carico però diciamo
Qua come la
Non c'è differenza ma c'è una differenza sostanziale
Allora
Queste sette otto mila imprese che sono tutte e medie imprese censite da Mediobanca stanno per il dieci per cento nel Mezzogiorno e per il trenta per cento in Lombardia non nel nord
Allora evidente che non ci sono imprese nel Mezzogiorno cioè penso che
Queste qua tra diciamo sarà pure la definizione europea ma una cosa
Diciamo di quelle dimensioni none profumi impresa che ha diciamo dice guarda che impresa che farà il suo futuro diciamo scoppiettante
E certamente più poi diventa piccola questi invece più coincide col patrimonio la capacità dispositivo dell'imprenditore cioè non è un'organizzazione autonoma dar retta
Rosso prego
Com'è stato proposto anche da
Non è un problema di dare o meno bene al consumo delle imprese americane
E al di sotto dei cinquanta di l'ottantasei per cento le prime americano costruire che neanche l'America del sud
No io sto dicendo che è un problema ontologico cioè che diciamo le cose che dipendono da una persona
E dal suo patrimonio non sono impresa nel senso che non sono organizzazioni autonome capaci di sviluppare a produzione l'allargamento della ricchezza
La parola impresa usata per ma su Giorgio che stacca sotto e per la FIAT è una stupidaggine poi se il problema cioè uno deve guardare quello che c'ha davanti non può guardare l'impresa che è una categoria mentale cioè o nominalistica in questo caso
Il problema quindi non è altra diciamo noi quello che di cui avremmo bisogno nel Mezzogiorno e appunto di imprese
I nostri imprenditori sono delle persone che coincidono con se stessi e quindi difficilmente potranno fare impresa perché sono nel novanta per cento dei casi il principale collo di bottiglia della loro impresa cioè loro non lo sanno fare l'imprenditore ammazzano tutto quello che c'è sotto
Allora la parola impresa e in sé ambigua perché è chiaro che la parola impresa declina qualcosa
Ma che deve declinare pesavano ripresa SPEA cosa diciamo è una parola appunto ambigua dal punto di vista proprio della sostanza ontologica
Io ho detto guardi il Codice civile l'impresa e non c'è Giussani c'è l'azienda che il complesso di beni e servizi di cui dispone l'imprenditore c'è l'imprenditore che fa i progetti e cioè l'imprenditore che fa
Diciamo azioni qua do to guardi una cosa come la Compagnia delle opere scoprì che nella Compagnia delle opere c'è molta più attenzione alla sussidiarietà
Perché è un'organizzazione che non accoglie intrinseche come impropriamente si sente dire ma raccogli imprenditori cioè la idea della Compagnia delle opere che ci siano delle persone che svolgono attività imprenditoriale
E che lavorano per ottenere risultati di trasformazione della società
Quello che sono in quanti imprenditori creano reti di relazioni e di interesse tra di loro appalti e delle quali vedi sviluppano poi le loro attività le imprese e questo non succede in Confindustria Confindustria un sindacato di imprese cioè di organizzazioni
Apparentemente simili tra loro ma nei fatti molto diverse tant'è vero che poi
Appunto diciamo Confindustria tesa dovuti inventare questa frammentazione al suo interno
Della categoria delle piccole e medie imprese per fare in modo che almeno questi che non erano tanto grande avesse un minimo di rappresentanti di Confindustria
Cioè non è che sto dicendo che non è vero che esistono statistiche sulle imprese sto dicendo che forse chiamare imperiese oggetti che hanno strutture forme dinamiche diverse
Astenuto fa confusione dovranno
E le varie diciamo il problema vero e proprio perché la perché l'America già il più grande numero di multinazionali
Perché ha avuto l'Antitrust per prima nella storia del mondo e non potendo crescere all'interno del mercato nazionale
Le imprese americane che volevano essere veramente imprese cioè organizzazioni autonome dalle persone che li controllano
Diciamo sono diventate le imprese del mondo perché sono dovuti andare a cercare i mercati del mondo quindi già vecchia perché le regole fanno viviamo la struttura la funzione delle imprese
E come diciamo e a Biologia strutture funzione derivano però non dal caso come dice il Padreterno perché ci crede
Ma derivano dal fatto che diciamo le regole in fallo il caso delle regole fanno che alla trasformazione
Del modo di essere dell'impresa
Tornando diciamo alla questione italiana la questione da dare proprio questa che finché non ci sarà
Un sistema di imprese come dico io cioè autonomo dal proprietario e dall'imprenditore
Vogliamo non ci sarà mai un mercato dei capitali perché non posso dare i soldi a Massimo Lo Cicero perché Massimo Lo Cicero a cinquantasei anni morirà
E se non c'è a cinquanta decina trenta ma prima o poi la farà qualche puttana non posso dare i soldi a una persona divisa i soldi si devono dare un'organizzazione e quindi diciamo il mercato dei capitali non esiste finché non esistono le imprese come dico io
Per tutti gli altri che c'è le banche per questi una gran stupidaggine dire che il credito bisogna tante
Dice che bisogna abolire il debito perché il credito e l'unica cosa che fa crescere le imprese
E dove c'è un credito c'è un debito quindi dire che siccome questa è una crisi che il caso dei debiti ci direbbe diciamo abolito il debito è la più grande le stupidaggini ed è la strada che ci condurrà alla morte sicura perché l'unico modo per far crescere
L'impresa è quello che dici tu dove l'imprenditore sta al centro esterni credito cioè nel mondo il mercato dei capitali serve per quello che dico io il banche servono per quelle che il sono in qualche modo dipendenti da una persona
Perché alla persona si fa credito come diceva Paolo tuo guardi in faccia e di far credito alle imprese sì da capitale nel senso che ci dal mercato dei capitali che già il capita cioè la struttura finanziaria e così per dal migliore
Come ad andare e non voglio intervenire in una disfida diciamo sì affascina Giancarlo assegnati ottenendone il problema è molto banale già
La il
Immobili vera nomina sunt consequenziale room non dovrà essere assunto consequenziali
Nomina oltre il possibile bisogna da tempo è tiranno
Questo fatto di parlare in diritto e di parlare in
Etichette high tech come dicono i ragazzi che
Guardano nei database di del web
Questo fatto di parlare per etichette ci fa dimenticare come sono fatte le cose
E quindi non puoi dire che
Se un'impresa è una società per azioni
è Società di Capitali perché se tutte le ha chiesto di Massimo Lo Cicero e una ditta individuale cioè uno che poi si nasconde dal fisco vestendosi da società di capitali
Cioè c'è una dimensione delle cose che dipende da come funzionano Nonda come si raccontano da come si presentano queste una cosa diciamo che è molto importante nel mondo moderno
Perché il mondo vadano esattamente questo prego divertente ad hoc che abbia un problema un ospite a cena alle diciannove e trenta e quindi non possa mille opinioni sia in ordine alla varietà viene a trovarci d'accordo
Viene a trovarci e già non viene a trovarci prima della Cina Raffaele Cantone per fare una chiacchierata ragazzi sulla legalità e la sua libro la nostra lista cioè una Paresce ENAC
Alloggiava questo farà con loro uno spunto provata tavola rotonda ma voglio dire perché tutto questo pare altri
Perché secondo me
Faccio ha predisposto dall'impresa e spero che su
Come Napoli secondo voi e la terza città d'Italia se guardiamo Napoli nel suo consistente hinterland che coincide praticamente con la propria
Vale tre milioni e mezzo di abitanti
Se fosse una città metropolitane come stanno discutendo diciamo nel dibattito sul meglio sul federalismo sarebbe la terza città italiane
Però dovrebbe anche essere riconosciuta a quel punto col mio criterio ontologico e non formale come una città che appartiene alla fascia tra Caracas e qualche altra metropoli del terzo mondo perché
Gara d'appalto quindi Caracas
No io sullo stato spesa Caracas ho fatto per conto di un'organizzazione internazionale un'indagine sul riciclaggio ho parlato con il Governatore mila volte condendo Caracas ho notato
Carenze Terzo Mondo Kakà ragazzi oggi lavorarci tecnologico Caracas che ogni volta che va da Caracas almeno al comparto andini accompagni un colonnello dei carabinieri visto che mi occupo di riciclaggio perché la sera ritengono che io non posso tornare a casa da solo
Quindi diciamo e crescono a Napoli la stessa cosa di allora atti affianco Caracas alla
Caroprezzi al proprio
All'attacco diciamo il problema è proprio questo cioè Napoli potrebbe essere una grande città ma non lo è
E le imprese italiane potrebbero essere molto meglio ma non ci riesco
E se non ci riescono non avranno mai un mercato dei capitali adeguato e se non avranno mai un mercato dei capitali alle quanto non avranno mai la crescita e per concludere tornare alla domanda delle domande quella che diceva prima Ivano
Che cosa di che cosa noi abbiamo bisogno se è vero tutto quello che dice Francesco ed è vero cioè noi non abbiamo una dote di risorse adeguata per far funzionare l'ordinaria amministrazione e dei servizi pubblici
Noi dobbiamo fare crescere prima la pizza
Perché come dicono gli americani pizza grande sette grandi pizza piccola affette piccole cioè è inutile che noi distribuiamo AP senza in una delinquenza pizza allora dobbiamo far crescere la pizza della produzione Italia
E per far esso Ravizza abbiamo bisogno del mercato dei capitali
E abbiamo bisogno della legalità e abbiamo bisogno e che per escludere univoca e che non ci vogliano quindici anni
E abbiamo bisogno che non ti sparano perché tutte le devi andare dal mercato ma magari ti fanno concorrenza che è una cosa più tenue del potere nel club provare a vedere se riesca a vincere di questo abbiamo bisogno ma per fare questo abbiamo bisogno di riprendere a crescere
E io ho l'impressione che questo Paese con queste istituzioni pubbliche di cui parla Francesco
E con le istituzioni finanziarie che ha anche se come dice il nostro Presidente del Consiglio per fortuna parlano italiano per sfortuna non andrà da nessuna parte perché con queste banche che parla in italiano e con quelle istituzioni pubbliche le loro andremo da nessuna parte
Quindi il nostro problema è proprio questo cambiare radicalmente le organizzazioni e le istituzioni del Paese per cercare di tentare un Paese civile ed evitare di essere come Caracas
Grazie Ceriano tra poco nella nella sala del ristorante poi domani mattina credo perché continuerà alle norme
Ottantanove
Rientrato
Abitava
Nella sua
Allevatoriale vocazione
Ammontava
Allora
Per
Veramente
Esaminare
Insomma