"Aldo Moro dieci anni dopo"

E signori
Consentite a me di rivolgere in primo luogo un saluto
Rispettoso e affettuoso ai familiari dell'onorevole Moro e ai familiari degli uomini della sua scorta che ci onorano con la loro presenza
Dieci anni sono passati da quel tragico pomeriggio che chiudeva il periodo scuro apertasi con il rapimento di Aldo Moro e l'uccisione degli uomini della sua scorta dieci anni da quel quei cinquantadue giorni di angoscia di interrogativi profondi sul presente e sul passato
Di scelte difficile a farsi e tuttavia compiute
Se il tempo attenua i sentimenti di dolore e di offesa e consenta al alla ragione di cercare risposte di avvicinarsi all'individuazione di motivi di cause
Il tempo non riesce tuttavia a calmare a colmare i vuoti
A ricucire la trama di una vicenda interrotta che tale resta nella storia e se mi consentite nella coscienza di una nazione
Il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro restano lì
Come un elemento di rottura non ancora sanato nell'animo di ciascuno e di tutti
Resto non li come in una storia che non è passata come una storia che non passa
Non è bastato dunque il trascorrere del tempo
Non basterà il tempo ma ci vorranno probabilmente ancora fatti e situazioni nuove
Che possono al fine a liberare il Paese non solo da venti da eventi tragici come quello che abbiamo vissuto alla vigilia della fiducia al nuovo governo ma anche da quei fattori seri di crisi per molti tratti comune anche ad altri paesi che minacciano l'ordine democratico nell'ordine economico e sociale
L'incontro di oggi il nostro raccoglie il Ticino un momento di riflessione comune
Non può essere per me in questo indirli mio indirizzo di saluto occasione per ripercorrere gli atti di una presenza determinante nella vita del nostro Paese
Presenza costante fin dalla fase della costituente del nuovo Stato repubblicani ad altri competerà questo compito e occorreranno per la vastità e la ricchezza dei contenuti più occasioni e circostanze
Una di queste potrà essere la pubblicazione che alla Camera dei deputati ha già deciso e chessò imminente dei discorsi parlamentari di Aldo Moro
Pur non potendo ricostruire i tratti salienti di una presenza politica così vaste ed incisiva
Per oltre trent'anni di storia della democrazia repubblicana desidero sottolineare due elementi che credo essenziali nel pensiero di Moro
E che in qualche modo ritengo siano oggi patrimonio comune anche oltre i confini di una determinata ispirazione ideale di una determinata forza politica il primo elemento e la concezione della politica nel nostro tempo dinanzi ai caratteri e dei problemi del nostro tempo
Ma però non pensò mai la politica separata dalla storia e dalla società dai suoi movimenti ed ai suoi fermenti
Non passò mai un governo dei processi sociali che non fosse capace
Di ascoltare mediare quel che si muoveva nel profondo della società nell'animo della gente nelle sue aspirazioni ai nelle sue attivissime
Attersee attenzione costante al nuovo a quel che voleva nascere sostituendo il vecchio a quanto si modificava ancora nella cultura e nel costume del Paese
Un'attenzione al mondo che al tempo stesso cercava sempre una conciliazione con la storia
Cioè anche con i patrimoni del passato per quanto essi significassero pensassero nel bene e nel Mali
Di qui quel travaglio intenso e originale del suo pensiero e quindi del suo linguaggio
Di qui quale sopravvivere due dati e commerciali successive all'esperienza che pure lo vide protagonista del centrosinistra
Il mille novecentosessantotto e poi il mille novecentosettantotto la prima data e il mille novecentosessantotto
Quando il mondo si interroga sui fatti Italianieuropei della contestazione giovanile e operaia
Del movimento delle donne sente chiaramente che per fare politica bisogna saper guardare più Camaiore unità nel proprio campo
All'undicesimo congresso del suo partito nel giugno dell'anno successivo di Hera
Ci troviamo a fronteggiare una società più mossa ed esigente che non sia mai stata nel corso di questi anni
L'iniziativa politica deve tenerne conto
Più ristretto poi nello spazio nel quale essa si esplica più difficile del suo svolgimento più incerto il suo risultato
Maggiore è la carica di intelligenze e di distacco della quale essa deve essere fornita per non fallire alla prova dei fatti
La seconda data coincide con la parte finale della sua vita richiamo al vostro ricordo due dei suoi discorsi quello di Benevento del diciotto novembre del mille novecentosettantasette e l'ultima pronunciato qui in quest'aula il ventotto febbraio del mille novecentosettantotto
E che i gruppi parlamentari della Democrazia Cristiana hanno voluto significa tende attivamente a ricordare con una recente iniziativa
In questi suoi interventi vi è un nuovo ed alto intreccio dalla situazione politica i movimenti e tensioni sociali
Una riflessione quella di Benevento forte libera che con accenti sinceri apre la ricerca ad un tema in gran parte inedito nel pensiero politico
Quale possa essere la fisionomia di una democrazia moderna che abbia in sé caratteri ed elementi di socialismo
Una riflessione appena avviata
Un tema appena enunciato ma sul quale avrebbe potuto svolgersi un dibattito capace di aprire prospettive nuove alla realtà italiana
Un dibattito che non ebbe mai che non ebbe seguito perché venne meno
Per una sorte tragica il fondamentale protagonista una sorte che egli stesso aveva avvocato non certo per Profezia personale
Ma per quella sua capacità di leggere negli avvenimenti nel ricercare nell'incontro del febbraio con i gruppi parlamentari la soluzione di governo nell'esame della situazione dei rapporti politici
Ma no enunciava dinnanzi alle vicende dalla violenza politica una preoccupazione profonda
C'è la crisi dell'ordine democratico
Crisi latente
Con alcune punte occulte
Il tema alle punte
Ma temo il dato serpeggiante e del rifiuto dell'autorità del rifiuto del vincolo della deformazione della libertà che non sappia accettare nei vincoli né solidarietà
Accanto a questa denuncia preoccupata delle radici possibili di un fenomeno capace di intaccare seriamente alla nostra democrazia mano indicava l'esigenza di un fronte politico più ampio
Di passi in avanti della situazione italiana che sia pur temporanei non escludevano come lui diceva che potesse esservi poi qualcosa di nuovo
In questa sua capacità di guardare al futuro in questa sua attenzione costante verso un orizzonte politico culturale ed umano più vasto
Troppo in Aldo Moro la dimensione più vera è il più autentica di uomo di Stato
Di dirigente reale del Paese
Quella dimensione che ci fa sentire a distanza di dieci anni ancora tanto grave bruciante la sua pena
L'altro elemento del pensiero di Moro che voglio sottolineare e la sua concezione della democrazia e del significato che l'avvento pieno del sistema democratico ha avuto nella storia d'Italia
Io non so scritto giovanile nel pieno della guerra di liberazione nella rivista da lui fondata alla rassegna del ventotto giugno del quarantaquattro
Modo riprende la dichiarazione del Croce sul fascismo come per del sul fascismo come tale intensi per esprimere comunque il suo sguardo garbo e quella cautela che conserverà sempre un fermo dissenso per denunciare le ferite e le modificazioni profonde ideali e pratiche che il fascismo aveva prodotto nella coscienza del Paese
Questa analisi e la consapevolezza di quanto il fascismo abbia pesato sulla vita nazionale
Che non sempre è stata pienamente comune a tutte le forze antifasciste e schiereranno alla sua opera la Costituente dove il suo ingegno la sua preparazione era sulla sensibilità politica ebbero la prima effettiva e compiuta espressivo
Nelle varie sedi sottocommissione commissione plenaria assemblea
Ma però porterà la sua passione il suo rigore la sua apertura mentale in quei giorni piovuto alla fortunata possibilità di vivere
C'era in tutti noi di diverse parti politiche un'istintiva curiosità di conoscerci di misurarci attraverso il dialogo e il confronto
Si discuteva di tutto anche fuori delle sede dei resoconti ufficiali
Ed erano discussioni l'ho già detto lo scritto anzi in un'altra occasione distese amichevoli senza sospetto senza ingiustificate reticenze
Nel suo intervento in aula nella discussione generale modo svolgerà fino in fondo esaminando i principi generali della Costituzione nessuna legge ornamento sui due pilastri della democrazia
La persona e con i suoi diritti e la necessità di realizzarli e tutelarli delle formazioni sociali in cui la personalità umana si esplica nel complesso Carito
E il pluralismo inteso anche e soprattutto come problema pratico e politico perché diceva Moro
Siamo ancora sotto l'azione degli insegnamenti che ci vengono dalla tirannide donde siamo usciti
Aldo Moro concluderà quel suo ragionamento con un appello di valore dell'atto costituente al valore dell'atto costituente
Fare una Costituzione significa cristallizzare le idee dominanti di una civiltà significa esprimerle esprimere una formula di convivenza significa fissare e principi orienta toni di tutta la futura attività dello Stato
Della costituzione del metodo democratico
Mauro è sempre stato tenace assertore
Esprimendo anche un concetto forte di rappresentanza che certo conquista di consensi elettorali ma è e deve essere al tempo stesso rappresentanza di idee
Di attese di speranze e di valori e di ricchezza umana
Qui vi è un compito di interpretazione e di sintesi dei partiti politici di cui in modo avvertiva problemi nuovi di difficoltà di funzionamento nel meccanismo della vita politica italiana
Ma riguardo sempre come entità reali se ivi possibili confronto
Di possibile confrontare ragionamento collettivo
Che c'era tutto dovranno ritrovare in vigore e forza creativa nel contatto con la società ma che rimanevano strumenti difficilmente sostituibili di azione e di educazione democratica
Signor Presidente della Repubblica signore i signori
I due elementi del pensiero di Moro del dei due elementi del pensiero e quindi dell'azione politica di Aldo Moro che ho voluto io un breve accenno richiamare all'attenzione vostra restano punti fermi
Nella situazione nell'Italia di oggi
Non è dato sapere quale sarebbe stato il suo giudizio sui fatti e il contributo che gli avrebbe dato al suo partito e alla vita politica italiana
Sappiamo tuttavia che il cammino futuro del nostro Paese
Le prove che attendono alla nostra democrazia il nostro sistema politico
Necessitò no ancora di quella intelligenza degli avvenimenti di quella fiducia nell'uomo penne alla Suma Anita che furono proprie di Aldo Moro
E ne fecero un protagonista autentico indimenticabile della storia dell'Italia moderna
Ora la parola al presidente del Senato Giovanni Spadolini signor Presidente della Repubblica
Ricordare Aldo Moro
Dieci anni dopo il barbaro assassinio
Significa non solo rinnovare il nostro commosso cordoglio ai familiari del presidente democristiano
E ai familiari componenti la sua scorta
Ma significa ricordare un uomo della ragione
Un uomo che concepiva la politica come il frutto di un'altra riflessione intellettuale
Di una ricerca sottile appassionata delle radici della nostra storia
Chi lo ha rapito ed ucciso sapeva di non colpire soltanto in luglio un leader di partito
Un uomo di governo
Ma il rappresentante di una certa idea dell'Italia
Fondata sul dialogo sulla collaborazione fra tradizione cattolica
E quella laica e socialista
Fra le forze di matrice risorgimentale
E quelle che negli ultimi cento anni siano venute progressivamente integrando dello stato creato dalla rivoluzione nazionale liberale
In un arco di tempo che va dal centrosinistra alla stagione dell'emergenza
Uomo di pace e di mediazione nel senso più alto
Che possiamo dare a questa parola
Una parola che ogni tanto vedo ingiustamente offesa quasi che la più alta politica non sia proprio mediazione e mediazione fra le forze non rassegnata accettazione dei fatti via via compiuti un uomo di pace di migrazione dicevo egli è stato ucciso da coloro che concepiscono la politica come rifiuto la ragione
E come no sanguinoso al libero confronto fra i differenti filoni della storia nazionale
Aldo Moro apparteneva a quella specie dall'unico Silvana
Gli uomini politici capaci di pensare in grande
Il profeta lo sguardo oltre i dati spesso confusi della cronaca politica
Di non esaurirsi mai nelle vicende del quotidiano
A costo di anticipare eventi che la morale comune giudica in tempestivi
Protagonista sempre anche la lunga pausa dell'azione
Negli impenetrabili Silenzi determinante forse ancora prima di assenze che negli atti di presenza politica
In un'epoca in cui tutto si brucia nell'attivo di un minuto
Non a caso l'avidità Agliana senza mai non si è impoverita
Perché il presidente la Democrazia Cristiana ucciso dalle Brigate Rosse aveva della nostra democrazia una visione complessa e profonda
Con timbri di assoluta
E orgogliosa peculiarità che erano soltanto suoi
Non si accontentava di navigare sulla superficie
Andava al cuore di sentimenti riposti dalla gente
Guardava all'Italia comunque un po'vivo
Spesso sofferente afflitto la piaga il figlio di una crescita impetuosa
Ma anche disordinata
Lo ricordo
Allorché pronunciato in Senato a presentando il suo governo tipico la coalizione il due dicembre mille centottanta quanto quelle memorabili parole
Questa Italia disordinate disarmonica
E però infinitamente più ricca e più viva dell'Italia più una bene assestata nel passato
Ma questa è solo una piccola consolazione perché anche nel crescere si può morire
Pochi uomini sentirono avanzare
Con la sua stessa gru fin dall'emergenza
In un discorso a Bologna pronunciato alla fine del settantasette moroso a parecchie volte il termine emergenza egli che mai abbondava nell'uso delle parole che detestava le ripetizioni superlativi qualunque forma di enfasi
Non giocava il peronismo ma più ancora ricordava la presidente Iotti lo incalzavano radici dei consensi giovanili che il terrorismo aveva la crisi e nuove generazioni lo spettro la disoccupazione intellettuale crescente attraverso la dequalificazione delle università
Un argomento che li sentì profondamente che visse intensamente in quegli anni
Costituivano uno dei temi ricorrenti nei suoi discorsi
Rappresentano due punti emotivi prevalenti della sua azione politica
E intellettuale
In queste circostanze il professor Neill Hui vinceva sul politico
Uno straordinario Corniglio pari ad una volontà di comprendere tutto
Di non sollevare pregiudiziali ve ne sono e sulla diversa esperienza che era un po'se alimentata dall'humus democratico
Aveva la capacità di farsi rispettare da amici ed avversari forse perfino più ai secondi che dei primi
Gli allocava con tutti gli una cosa sola l'intollerante dell'intolleranza
Era un codice di comportamento qui ma un sottrasse mai neppure nelle vicende tempestoso e che fu chiamato a vivere
Anche questo è un dato che da Rocca con i nostri sono in parte smarrito
Ma loro rifugi va dagli schermi semplifica tori e giustizieri
Sapeva che la storia italiana è come avrebbe detto clochard complessa e complicata
Il suo stile inconfondibile che la prossima la borghesia meridionale
Così difficile per il grande pubblico nasceva da questa coscienza di un qualcosa che stava al di là delle facili schematizzazione o contrapposizioni
E forse su questo atteggiamento pensò in modo decisivo la sua origine dossettiani
Il proveniva a sinistra culturale nella versione appunto elaborata al Sud
Sul tema delle riforme istituzionali
Riforme che potranno attuarsi solo attraverso il consenso delle componenti politiche ideali della vita nazionale
La lezione di Moro resta un punto fermo di equilibrio e saggezza
Ci torna in mente il giudizio che Moro dava dalla Carta costituzionale
Alla cui elaborazione aveva tanto contribuito respingendo la formula compromesso
E lei preferiva parlare di Felice convergenza di posizioni
Non possiamo dimenticare diceva Aldo Moro quello che è stato perché questa costituzione oggi emerge da quella resistenza da quella rotta da quella negazione per le quali ci siamo trovati sul fronte della resistenza della guerra rivoluzionaria
Ed ora ci troviamo insieme per questo impegno di affermazione dei valori supremi della vita umana e della vita sociale impossibile prescindere
Da questa comune costante rivendicazione di giustizia
E di libertà
Il marito
Che dall'UCI giunge ad un decennio dalla tragedia di via Caetani
E che dobbiamo essere concordi una difesa
E nel rinnovamento delle istituzioni repubblicane
Senza che questo significhi venire meno alla normale dialettica in un regime democratico parlamentare
Il sacrificio di Aldo Moro avrà un senso finché sapremo anche riceve nelle a quel momento di grandezza della vita nazionale
E sia pure in regia grandezza
Quando tutte le forze costituzionali coinvolte nel patto dell'emergenza riconobbero l'impossibilità di negoziare con i terroristi ed impostare scambi con le Brigate Rosse
L'idea di muoversi in un mare tempestoso non latte arriva affrontare fortunati da lotta politica
Come un prezzo inevitabile che è chiamata a pagare chi persegue un disegno politico alto e nobile affinché sia possibile un tempo di attesa disse nell'indimenticabile discorso di vari
Sempre nell'ora la piccola coalizione il dodici settembre nel novecentosettantacinque e ci si è domandato questo servizio noi siamo pronti ad operare serenamente come se ciascun giorno posto indifferentemente il primo o l'ultimo dell'attuazione del nostro mandato
Indifferentemente il primo o l'ultimo signor Presidente della Repubblica c'era tutto il senso di un sacrificio
Di un martire in quelle parole
Mauro
L'uomo del dialogo
L'uomo della unità nazionale
L'uomo che nel fondo puntava televisivo le forme possibili il ruolo del partito cattolico nella società nazionale democratica era un bersaglio predestinato per le Brigate Rosse
Il mostro della violenza non ha esitato a colpire nel presidente della Democrazia Cristiana il tentativo di superare gli steccati
Di trovare un minimo comune denominatore forme di ispirazione diversa
Accomunati dal desiderio di vincere l'emergenza
E ancora più emblematico ci appare oggi l'ultimo articolo
Scritto da Moro prima del rapimento sul giorno del ventisei gennaio mila novecentosettantotto un articolo dedicato alla questione mediorientale
E il problema della pace Moro e dalla parte di Sadat altra grande vittima del terrorismo mentre il presidente egiziano circa l'intesa con Israele
Iniziativa da Antonio coraggiosa scrive in quell'articolo spettacolare rischiosa quasi disperata
Tenuto conto dell'insuccessi del passato ma profondamente onesta
E poiché il dramma del Medio Oriente detentore occupati la Cisgiordania e più aperto che mai vorrei rileggere le parole conclusive di quell'articolo
Dobbiamo pur dire aggiunge ora Paolo che non fare niente non straccione come questa con tutto quello che si è aperto e rischia di richiudersi e terribilmente poco per i tanti popoli direttamente interessati
E per tutti i popoli del mondo
Ecco un'altra prova dell'attualità
Di Aldo Moro ed ecco un'altra conferma di ciò che ha perduto l'intera democrazia italiana con la tragica fine del suo alto Maciste all'equilibrio e di anticipazione di ciò che la storia esige in ogni caso la nostra fantasia e dal nostro impegno
Allora la parola lagunare Valeri Ciriaco De Mita Presidente del Consiglio
Signor Presidente della Repubblica autorità signore e signori
Ora che sono passati dieci anni
Il ricordo di Aldo Moro
Si fa più compiuto disteso
Nel tempo che gli fu dato segnare di sei
Le sue idee i suoi atti
I suoi progetti
Si inseriscono in una coerente storie umane
Che anche storia nazionale
Si richiamano gli uni agli altri in un percorso che mano a mano coincide con la ditta stessa della Repubblica
L'intellettuale appartato
Attendo a carpire Linde miraggio né del suo tempo
Ed accoglierne le tendenze meno labili
Il politico
Che sembrava separato
Da una coltre di solitudine sempre più fitta
Mentre crescevano le sue responsabilità
Si rivelano come una testimonianza tra le più eloquenti
Di un cambio di destino del nostro Paese
E anche del ruolo dei cattolici in esso
E negli anni della Fuci
Al vertice di un'organizzazione in Italia
Immersa nel dramma di una guerre di una gioventù universitaria cattolica
Interiormente lacerati
Tra la vocazione alla pace ed un rispetto profondo per il duro dovere militare
Che vanno rintracciate le radici prime di una particolare visione del mondo
Alla quale Aldo Moro resto sempre robustamente ancora
Sì oggi leopoldo Elia
Prova nelle prese di posizioni giovanili di Moro
Le radici di un umanesimo ecumenico
Irriducibile però il marchio di un uomo
Il cui itinerario personale intimamente si lega con le vicende nazionali
Si misura con esse ne rimani intrecciate
Si esprime in questo modo
Testo a scrutare l'orizzonte umano io approvare della spiritualità intensa e nella preghiera la luce per comprendere i più svariati percorsi la crisi stessa di una cattolicità smarrito problematica
Preoccupata di trovare una propria identità del cambiamento senza farsene condizionare
Ed assieme non presumendo di poterlo modellare a propria somiglianza
Certo negli anni della formazione non è alla politica come partecipazione che Moro principalmente uguali
E non solo perché si era nel pieno del fascismo
Con conflitti latenti assorbiti ma anche trasparente
Farò organizzazione cattoliche riorganizzazione del regime
Ma perché Moro viveva quella frase
Assieme a non poca parte del laicato cattolico italiano
Alla ricerca di una individuale santificazione interiore
è un'espressione ricorrente in alcun modo
E direttamente mutuata dall'insegnamento di monsignor Milingo quel pastore lombardo calato a Bari a vivificare
Una intellettualità meridionale non surriscaldata da una visione intransigente ideologizzata del cattolicissimo
Parte non marginale di quelle intellettualità
Tra le origine da una piccola e media borghesia anche proprietaria
Ma soprattutto coinvolta nell'amministrazione negli studi
Che come puntualmente annotato Gabriele De Rosa
Avversava la stato all'Aprilia io ogni atteggiamento di banalità e volgarità politica
Egli fu chiamato alla presidenza della Fuci nazionale in una fase assai delicate
E dopo una lunga selezione delle candidature più idoneo a gestire quel difficile momento
Proprio al loro intatti il fascismo pretendeva la vinificazione delle strutture associative cattoliche in specie le universitarie
Che invece erano in crescita particolarmente nel Mezzogiorno
Fu in quelle condizioni quel gruppo Fucino
Pur accentuando la riflessione sui temi etico religiosi in un ambiente dove giungeva l'eco del lavoro che faceva capo a Giorgio la Pira
Ebbe la capacità di operare una vera e propria svolta culturale
Per la prima volta forse si inseriva la cultura cattolica nel vivo della cultura laica italiani
In un rapporto paritario senza paura e di assorbimento
E senza pretese di egemonia
Guardando al Paese concreto alla sua storia al suo destino
L'influenza culturale di quel momento e indubbiamente quella del pensiero cattolico torta
Lo spiritualismo cattolico l'esistenzialismo la filosofia della vita
La fenomenologia che crescono nella cultura europea sono presenti ad Aldo Moro
Il marito e Nismo particolarmente riletto e diffuso dalla P due influenza anche Moro già impegnato a precisare un modo cristiano di vivere la storia senza appiattirsi su astratti i modelli di oggi
Egli insomma richiama la necessità di un cristianesimo umano vale a dire di un cristianesimo che parli un linguaggio umano di cui le parole che vengano da uomini con una fondamentale salda fiducia nella verità dell'umanità
Queste parole scritta alla vigilia del conflitto sono ricche di speranza implicano una visione tutt'altro che fatta viste che rassegnata del mondo
Sollecitano un'azione coerente e dunque un'iniziativa Cristina nessuno più del cristiano scriveva nell'agosto del mille novecentoquaranta sull'azione fucina
E di fronte al mondo e dalla storia imposizione di valutazione continue Serena la quale può divenire di volta in volta contrasto puntuale e decisivo
C'è una verità da ritornare alle cosa gli avvenimenti e le istituzioni e le tradizioni gli ideali una verità che faccia risentire nella coscienza di coloro che in Boston mondo vivono ed operano il suo tendere verso una meta soprannaturale
La fondamentale esistenza di Dio che a tutto ciò da un senso particolare di bontà e verità
Una umanità cristianamente vissute nella consapevolezza dei limiti dell'uomo
Ma anche delle enormi possibilità rimessa alla sua intelligenza e di iniziativa
E con la concezione del Moro degli anni della formazione e delle prime responsabilità pubbliche del Moro che cresce in statura intellettuale non richiudendo sì in USA per la strada
Ma riflettendo ed affinando confrontandosi senza pregiudizialità
La guerra e di un suo stesso servizio militare la sconfitta l'effimero occupazione la ritirata nazista dalle regioni meridionali l'arrivo degli Alleati i primi germogli di vita democratica nel regno di oggi del sud
La guerra civile nel Nord o sono tutti eventi che segnano il carattere e le idee di Aldo Moro
E gli ho docente di filosofia del diritto
Nel suo corso sullo stato del mille novecentoquarantadue come osservato Bobbio ha già rifiutato alla imperatività intesa come volontà dello Stato che si impone dall'esterno alla volontà dei singoli
E ribadito il concetto del diritto come agire eticamente orientata e ciò in quando Moro tenda rapportare il diritto all'etica la filosofia del diritto alla filosofia dell'amore
In una concezione etica del diritto il diritto positivo e diritto finché risponda alle esigenze profonde della giustizia al cui infine l'ordinamento giuridico è destinata e il diritto naturali gli scrive non può non essere in qualche misura positivo
Ma il giovane mora allora Elli nella Bari dove serie annodano le file dell'antifascismo
Nella città squassata dalle miserie morali e dalla inflazione delle Hammadi
Nel capoluogo do vivi e tuttavia la continuità dello Stato monarchico che riforma unità regolari di combattimento per la lotta di liberazione
E la città di Radio Bari l'emittente impegnatissimo quando la radio repubblichino del Nord
E la Bari del primo congresso dei partiti antifascisti
Che chiama in causa le responsabilità della monarchia nella catastrofe nazionale
Non è dunque in questa città conosce via di tutte le speranze e le disperazioni italiani
Dove ha ripreso un'esperienza universitaria che potrebbe risultare appagante
Se non vi fosse attorno tanto bisogno di dire qualcosa di nuovo
Egli non possiede ancora quella dignità sapienziale di cui avrebbero parlato più tardi Roda né del russo e tuttavia sente di avere qualcosa da dire e di doverlo dire come può dove può
Alla fine del quarantatré Moro fonda Bari la rassegna un periodico di punta
Che in alcuni momenti tocca le cinquanta mila copie un record per l'epoca e pensiero il vitto un settimanale religioso sociale
Su quelle pagine andrà raccogliendo riflessione sul ciò che muta su come muta su cosa implica il mutamento
Moro vede beni limite le condizioni del governo Badoglio non gli chiede grandi cose ma solo l'essenziale
Di provvedere a sperimentare soluzioni invece di discutere su quella ottima di preferire in ogni caso il fare allontanare giacché null'altro è possibile ottenere da una gestione provvisoria laddove i partiti aspirante a diventare organi garanti di una comune libertà
Gli appaiono ancora troppo impegnata a discutere di questioni astratte o politicamente non proponibile
In questa fase che Moro riprende il discorso sui giovani che aveva lasciato interrotto allo scoppio delle ostilità
Egli parlava di nuovi ideali che il messaggio natalizio di Roosevelt e la sottoscrizione della Carta Atlantica d'ombra
Concorrendo a stimolare un più convinto e pratico impegno di libertà
Rimarca l'esistenza di una crisi spirituale che attribuisce ad una triste eredità di vent'anni di vita spirituale ridotta o quanto meno solitarie incapace perciò di pieno sviluppo e di espansione
Condanna l'esteriorità formale di certe reazione posizioni
Non rinunciando ad una critica presso le stesse forze della nuova democrazia per come si comporta
Scrive sulla rassegna del dieci febbraio quarantaquattro pochi giorni dopo il congresso del dei comitati di liberazione nazionale
L'antifascismo
Se non vuole essere ferocemente esclusivista è penosamente esteriore con il suo avversario
Se non vuol ridursi ad altro fascismo del quale Muti solo il colore
Deve proporsi di combattere con armi di è diverso con le armi cioè dello spirito
Ed essere intransigente rigido con se stesso nell'imporsi un abito di vita Morandi più elevata e vivace dopo il fascismo con caratteristica superficialità si limitò a far tacere gli uomini e a distruggere le cose che davano fastidio l'antifascismo dovrà convincere e di incidere sull'interiorità efficacemente
Parole forti dure persino attratti ingenerose per combattente vittime del fascismo e tuttavia necessarie
A decretare un passaggio comodo di campo
Senza il salto di qualità necessario di pensieri educato
Una nuova svolta si va in dando avvicinando la liberazione il governo unitario parte
La riapertura di un generale dibattito politico tra Sud e Nord tra anziani e giovani
Tra gruppi elitari e massi organizzato
Richiede nuove assunzioni di responsabilità ma dopo più meditate riflessioni
Moro sostiene che la storia non è mai dei mediocri men che mai in epoche come questa Ardenghi e creative
Mentre urgono infiniti problemi con una progressione complicatissima verso l'intimo del mondo
Ammonisce che abbiamo aperto la via alla legittima aspirazione politica delle cosiddette Massimo
Le quali sono una cosa seria quando cessano di essere strumenti di manovra e si riducono alla loro sostanza umana prende dunque a delinearsi no Aldo Moro una più diretta assunzione di responsabilità di fronte ad una evoluzione che investe anche i modi di fare politica
Moro comprende che le predicazioni sono utili ma insufficienti si e non ci si fa coinvolgere nella responsabilità nella proposto operativo
Riesce a distinguere i ruoli e per quanto lo riguarda personalmente gli angoli incerto se limitarsi al campo dell'educazione e della riflessione
Ma quando suona la campana della Costituente Moro risponde all'appello
C'è grande disputa nel mondo cattolico si appoggia nelle liste della Democrazia Cristiana o assumere una funzione mediatrice tra le forze cattoliche presenti nei vari partiti
O addirittura presentare la lista propria espressione dell'Azione cattolica per esercitare un'influenza diretta sui lavori costituente
Dobbiamo a Mario Casella una puntuale ricostruzione di quelle discussioni
Che non risolsero una volta per tutte di maniera cogente la questione del voto cattolico
Ma Walser ad indicare un orientamento che in ogni caso rimetteva a tutti libertà di scelta
Pur con un'accentuata preferenza per i candidati presenti nelle liste democristiane considerati più vicini alle istanze del cattolicesimo organizzato a giudizio di Moro era da considerarsi opportuno che nelle liste democristiane fossero presenti elementi dell'Azione cattolica iscritti o meno alla DC in qualità di indipendenti
Moro entra la Costituente sospinto vi do una scelta laboriosa del gruppo dirigente di Azione Cattolica in accordo col gruppo dirigente democristiano
Ma avendo cura di dimettersi dalla reggente della segreteria generale delle ore i cattolici e dalla direzione della rivista Studium giudicando incompatibile una confusione di ruoli la dirigenza cattolica e rappresentanza politica
Anche la sua prima approccio con l'istituzione parlamentare
Moro appare come un problematico come un politico che si fa carico della complessità di problemi iscritte nel momento storico
Preoccupandosi di trovarvi soluzioni senza accendere ad impostazioni radicale
Nuovi diritti e nuovi doveri strettamente con le cantine ci porta la vicenda politica che giunto in questi giorni alla sua conclusione scrive su Studio
Entra nella Commissione dei settantacinque incaricata di redigere il progetto di Costituzione e fa parte della prima sottocommissione chiamata di battere dei diritti e doveri dei cittadini
La prima sottocommissione qualificata dalla presenza dei leaders di partito diviene il centro leale del dibattito costituente
Il contributo di Moro alla Costituente si snoda lungo varie direttrici
Estremamente importante anche ai fini della individuazione del suo originale personale apporto i lavori costituente
E quando Moro propone in tema di libertà e responsabilità in particolare per tutti i sedici articoli dal tredici al ventotto
Compresi nel Titolo primo della carta costituzionale
E ancora il tema delle libertà civili come sviluppo come sviluppato nella prima sottocommissione nella fase iniziale dei lavori
Moro così puntuale per formare per formazione e convinzione sui temi dell'ordinamento e della struttura dello Stato qui affronta tra i primi l'argomento della socialità della solidarietà fra i cittadini
E in un editoriale del popolo del tredici settembre quarantasei che Moro parla di uomo soci anni
Della necessità di costruire il nuovo Stato sulla base incrollabile della persona con tutte le sue risorse morali e di dare alla vita politico un criterio di misura che ne assicuri costantemente il valore umano
Moro spiega che con la dichiarazione dei diritti appena concordate in sottocommissione col significativo apporto di Dossetti e la Pira
Si chiude la parentesi della dittatura fascista ed il popolo italiano attraverso i suoi rappresentanti
Pone lo Stato al servizio dell'uomo
Aggiunge che proprio condannando recisamente ogni Stato l'Aprilia ogni limitato potere attribuito alla società organizzata ogni coattiva limitazione delle visuali e delle naturali espansioni della vite umane che si rafforza l'autorità dello Stato
Se ne interiorizzata per quanto è possibile il potere vincolante
Se ne nobilita lo e rendono efficaci le funzioni
Ricordi notte l'apprezzamento di Togliatti per le dichiarazioni contenute nel secondo articolo approvato in sottocommissione e voluto particolarmente dai commissari democristiana
I quali specifica Moro hanno voluto che la nuova costituzione contemplasse i doveri della solidarietà sociale
E i compiti della società nelle sue multiformi espressioni nell'attuare quest'ultima ed imprescindibile libertà
La presenza operativa di Morrone lavori costituenti e continua infaticabile
E tra i pochissimi costituenti che re una un contributo all'intero dibattito in sottocommissione in aula nel comitato di redazione del testo definitivo come pure nel lavoro di sensibilizzazione Sterna nel gruppo democristiano
Di cui so lavorato sarà oratore ufficiale nel dibattito sui principi fondamentali della Costituzione sulle colonne del Po
Sottolinea la necessità di individuare una soglia di valori comuni a tutte le forze costituzionali da porre a fondamento del nuovo ordinamento
In polemica con basso Giovanni Lombardi e Marchesi
Chiede che vengano precisati gli inalienabili diritti che devono essere difesi per sanzionare l'autonomia della persona di fronte allo Stato
Limitandosi al potere esecutivo che quello legislativo di fronte a determinate aberrazioni
Non per depotenziare lo Stato democratico Cosmi Muir né l'autorità bensì per meglio affermare il carattere progressivo il carattere dinamico che deve avere lo Stato democratico con la sua propria capacità di intervento in campo economico e sociale
Rispettoso dell'interesse di una collettività che non abbia dica ai valori del privato ma riconosce la funzione armonizzati dice coordinatrice dello Stato nella vita economica per dare ordine e stabilità all'organizzazione
Nella fase costituente né all'intera esperienza repubblicana la sua convinzione e quella soltanto di un impegno della nuova democrazia italiana in questa strada di elevazione morale sociale
Giacché il compito storico che sta dinanzi alla democrazia italiana
In quanto essa persegue il potenziamento della dignità umana sia di immettere nella pienezza della vita del Paese le classi lavoratrici
I costituzionalisti
Sono concordi nell'annettere all'intervento di Moro del tredici marzo quarantasette
A metà strada farà la crisi di gennaio alla fine del tripartito
Una corposa rilevanza
Sì ai fini di un approfondimento del nucleo dei valori fondamentali del nostro patto costituzionale
Giacché esso tendo come nota De Siervo a mettere in luce la Basilio logica comune a tutte le forze costituenti
Sino ai fini del contributo dato dei professorini per la definizione del concetto di Stato in una società moderna pluralista a misura d'uomo
Sia per quanto riguarda lo sforzo compiuto da questo gruppo per terminare la Carta costituzionale di valori ispirati al cristianesimo
Del ruolo svolto da Aldo Moro in sede costituente offerto ampia testimone moti non tutte alta testimonianza Nilde Iotti anche stamattina
Che ha avuto modo di soffermarsi su clima di quel periodi iniziale dello Stato democratico e sul lavoro secondo dei professori
Di Dossetti la Pira e morì in particolare
Moro si colloca forse fra i presenti scriverà la Iotti come il più laico
La Iotti e sottolinea gli accenti nuovi da classe dirigente del nuovo stati italiano proprio di Moro ed aggiunge
Il discorso pronunciato il tredici marzo quarantasette in Assemblea
E in realtà la sua visione del nuovo Stati italiani è un discorso di grande elevatezza politica
Morì interviene in aula o sottocommissione per svolgere il filo del suo discorso dalle più diverse angolature insegnamento religioso società naturale
Autonomia della famiglia matrimonio separazione divorzio difesa della pace
Società segrete esercizio della sovranità popolare pace religiosa religione cattolica nello Stato giuramento di fedeltà stabile un bon bon postumi Patti lateranensi
E quindi
Nel trattare questione a volte sottile spumante e tuttavia fondamentali che Moro l'uomo della Scotto come lo avrebbe definito Raimondo Manzini
Si riveli in un certo senso anticipatore di alcune delle istituzioni conciliari
Specie laddove l'ispirazione cristiana del partito di appartenenza o dei contributi alla costituzione non deriva da una suggestione ecclesiastici
Quando piuttosto dai grandi valori evangelici intesi come criterio ispiratore anche dell'agire politico
Come ho avuto modo di osservare Giorgio Campanini
Credo che sia giusto rammentare la notazione di Pietro Scoppola su questa fase del percorso di Moro nella politica nazionale
Probabilmente proprio questo modo di intendere il rapporto tra fede e politica di tipo cattolico liberale
Lo mise al riparo dall'alternative nella quale si trovarono e che travolse tanti uomini della sua generazione
L'alternativa fra una fedeltà ai valori che separa dalla storia e perciò rende impossibile all'azione politica e una fedeltà alla politica destinata a scivolare nel pragmatismo nella dimenticanza dei valori
Così un forte il lucido e talvolta marrone all'ISMU Sicone Ugo Hill Hui con una forte tensione ideale
Il senso del limite non fu mai per lungo unanimi per rinunciare a cercare il nuovo il perito centrista vede Moro quasi in seconda figlia in responsabilità di governo non appariscente o in un lavoro di capogruppo alla Camera che meriterebbe da solo una trattazione specifica
E di appunto dal suo scanno di capogruppo a Montecitorio
Che Moro parlando a favore dello sfortunato tentativo dell'ottavo ministero De Gasperi
Traccia un profilo della storia degli anni dal quarantasei al cinquantatré
Che anche la sua stessa storia personale
Il suo modo particolare di passare attraverso vicende dominate da altri forte personalità come De Gasperi Gronchi Dossetti Piccioni vanno ma ora si fa carico della intera esperienza centrista abbiamo fatto in questi anni dice non per orgogliose rivendicazioni
Ma per ferma puntualizzazione storica una politica di libertà difendendo la libertà
Ed aggiunge perché sia più chiaro il senso oggettivo della sua valutazione
Abbiamo fatti insieme e qui il riferimento indubbiamente al complesso delle forze costituzionali in uno sforzo meritorio di conciliazione che resta sul piano storico una politica di progresso sociale
Le istituzioni repubblicane sono state difese nella loro profonda sostanza democratica
Si è sviluppato il senso dello Stato della sua insostituibile funzione nella società umana
è stato una politica democratica
Una politica di mediazione di diverse esigenze una politica di garanzia delle libertà è stato soprattutto una politico ma noi siamo convinti che non esiste una democrazia politica
Nel o svolgersi un'ordinata vita nazionale senza una concreta e robusta realizzazione di democrazia sociale
Ma non è tutto
Moro pare consapevole della svolta in atto nel Paese anche se la politica stenta estenderà ancora a lungo a prenderne atto
Permettetemi di dire ancora dice che io vedo un altro significato in questa complessa sconcertante votazione del sette giugno
Io vendo e sono disposte a riconoscere con la sincerità e serenità alla quale ho detto di volermi spirare
Che il sette giugno l'elettorato ha in un certo senso reagito alla rigidezza dello schieramento centrista cioè il sette giugno l'elettorato si è posto di fronte al problema dell'appartenenza delle forze politiche alla democrazia ed ha cercato di dare una sua risposta
Ritenendo che i quattro partiti di centro che sono stati certamente i primi e più altri difensori della democrazia si dovesse aggiungere qualche altro e si dovesse fare uno sforzo in uno sforzo in questo senso
L'affermazione coraggiosa per i tempi
Immaginare di uscire dal centrismo e per i più un assunto per morti vieni considerato persino peccato
De Gasperi certo è consapevole dell'evoluzione in atto nella sinistra spera in un'autonomia socialista non declamata ma realizzata e tuttavia e anche consapevole del forte ritardo culturale che opprime i rapporti fra i partiti come tra i mondi cui essi fanno riferimento non può spingere più di tanto non illudendo single suo sulla disponibilità di chi ha beneficiato del suo rifiuto di soluzioni integraliste fortemente sollecitato Moro capogruppo sente che è suo dovere far proprio il De Gasperis dunque in un certo senso aiutarlo a dischiudere gli spiragli d'uscita dalla crisi in cui il voto popolare apposto l'alleanza qual ripartiti di quel Moro capogruppo c'è una ricostruzione di Gerardo Bianco
Dagli scarni verbali raccolti in quelle riunioni osserva si scorge quasi una reticenza di Moro a predeterminare imperizia egli si muove con cautela le sue relazioni sono brevi talvolta egli si limita ad introdurre l'oratorio ma poi vi è quasi sempre un intervento conclusivo per la individuazione delle scelte da operare
More sembra e consapevole del primato di indirizzo politico del partito e De Gasperi che definisce in un importante seduta del gruppo del diciannove novembre cinquantatré i nuovi traguardi politici della democrazia cristiana
Moro tenda solo un raccordo con le richieste di Gronchi rendendo così concreto l'invito all'unità contenuto anche nel discorso di De Gasperi
Ma poi rinuncia a precisare la posizione sua e del gruppo sulla politica estera che era al momento il tema di attualità
Non detassi vita dunque né acritica subordinazione nella concezione di Aldo Moro sulla funzione del gruppo parlamentare
Il problema di un efficace collegamento tra il partito e le sue rappresentanze parlamentari non può ridursi egli affermava in una mera imposizioni di direttive e così nei rapporti da un gruppo con il governo
Non tutto può essere accettazione supina
Ma dal gruppo può venire un arricchimento positivo che nasce anche da singole ed articolati opinioni in maniera da costituire come teneva comunque a far presente Moro la consapevole base di un appoggio all'attività governativa c'è però un lungo tragitto nell'intervenga nell'itinerario politico di Moro in cui il tempo sembra trascorre del rapito tanto scarni risultano in riferimento al pensiero o all'iniziativa Moratti
Quando il centrismo degasperiana si esaurisce ma l'alleanza parti partita permane affidata ad altri uomini passando anche di generazione
Moro e come defilato e tuttavia partecipe di un lavoro di consolidamento politico nelle istituzioni
Da questa sorta di riflessione sullo stato della Repubblica
Moro esce soltanto nel cinquantanove
Quando viene prescelto per la segreteria democristiana nel vivo di una drammatica crisi che sembra non escludere la stessa sopravvivenza unitaria della DC
E come se tornasse l'antico capogruppo della Camera l'uomo che smussa contrasti e concilia gli opposti
Moro si presenti in tutta la sua personalità complessa tormentata problematica
E tuttavia dominata dalla volontà di riprendere il filo bianco col quale avevo presa dal notare negli anni della Fuci in quella della Costituente soprattutto una tela politica un arazzo composito di splendori e zone d'ombra
In cui l'Italia rinasca nuova vinte
Nei valori permanenti delle sue radici culturali e delle sue tensioni spirituali incanalati nel comune terreno della democrazia
Le prime uscite di Moro segretario sono in contrasto con le posizioni di alcuni dei suoi maggiori sostenitori
Chi pensava di imbrigliare lo in un riordino del sistema politico italiano attorno a forme eletti o ammodernate di blocco cattolico d'ordine di un ribaltamento verso destra e costretta a ricredersi
Moro leggi in termini diversi la crisi in atto
Non sposa le posizioni dei suoi critici che peraltro via via cominciano ad essere più attenta alla sua di tessitura dentro la DC e fra questa i partiti laici e democratici ma si preoccupa di recuperare le ragioni originarie del movimento politico dei cattolici democratici e di lì a fermarli in una DC che vorrebbe tornasse ad unità reale e non formale e la commemorazione di Sturzo all'Eliseo del settembre cinquantanove ha fornito lo spunto per un'altissima rilettura dell'intera esperienza storica del movimento cattolico
Della funzione di emancipazione democratica assolta dal popolarismo stuzzicarlo
Del valore irrinunciabile del De Gasperis
Moro metta a fuoco una concezione del partito democristiano
Che fa uscire il movimento politico dei cattolici dalla tradizione di un movimento meramente cattolico per trasformarli in movimento civile sociale e politico che assume i contorni della confessione Alitalia
La DC un partito uguale agli altri
Che possiede un'ispirazione cristiana ed è a cavallo Val valorizzarlo ma non usarla come strumento di discriminazione
L'azione dei cattolici nello Stato dice all'Eliseo svolti in piena autonomia e sotto la propria responsabilità e appunto un omaggio reso allo Stato
Un inserimento nello Stato mediante l'accettazione del suo valore
Essendo nell'eguaglianza democratica che legge della convivenza nella costante ispirazione Viviani cristiani e un contributo originale di pensiero e di valori morali una efficace difesa della propria intuizione del mondo ma non è un opportunistica appropriazione dallo Stato
Perché snaturata deformato serva ad altro
L'autonomia dell'azione dei cattolici essendo il presupposto dell'autonomia dello Stato nel proprio ordine autonomia
In bilico un valore proprio di esso e la Permanente garanzia della vita democratica nel suo significato di incessante ricerca di confronto di libertà
Sono parole che segnano una emancipazione che fissano l'identità stessa di un partito che dicono il senso vero del percorso dei cattolici dall'opposizione al governo per circonvenzione invio passando attraverso momenti di centralità industry di quasi emarginazione nella politica nel suo stesso partito Aldo Moro domina la scena nazionale
Moro comprende la necessità di un raccordo costante tra cattolici e laici sul terreno della democrazia nella storica lezione degasperiana
Nel passaggio dal centrismo ad una fase nuova egli lettore narrò disegna ancora chiusi nel pozzo del futuro come lo avrebbe definito Carlo Bo
Procurò di conservare di irrobustire un rapporto serio costruito si ragionamenti sulle analisi quei repubblicani che malgrado la loro non eccessiva consistenza elettorali gli si mostravano Comit più attenti alla evoluzione della società e da quella Deng e timida di taluni partiti
Di quei rapporti offre testimonianza Ugo la Malfa che tende al notaio
E lì l'impressione che una sorta di filo invisibile legasse la mia maniera di considerare i problemi di sviluppo politico della società italiana all'analogo intenso corso delle sue riflessioni e meditazioni su gli stessi problemi
Esponente di un'agile partito di minoranza io ero riuscito dalla trincea del vecchio quadro politico per tentare una via nuova
Ma egli responsabile di una grande complessa formazione politica e sociale porta presto consente il grosso dell'esercito
Così due formazioni diverse single andavano in un unico disegno strategico con gli atteggiamenti propri alla loro diversa natura e identità
E Moro fu anche tra i primi a credere nel valore innovativo del dialogo e dell'intesa tra cattolici democratici e socialisti
E volle fortemente il centrosinistra l'accordo strette sincero cui socialista
Una nuova fase di aggregazione nel potere democratico
Ciò che per lui conta e lo ripete di continuo non è il punto di partenza ma il punto di arrivo non l'equilibrio che c'è ma l'equilibrio che si fa
Sarà sempre consapevoli Aldo Moro dei limiti dell'azione del centrosinistra
Sarà consapevole delle rotture che i programmi riformatori iniziali sono destinati a provocare nello stesso tessuto elettorale democristiani ma non per questo si arresta
Il grave arretramento elettorale del sessantatré dopo la durissima battaglia per la nazionalizzazione dell'energia elettrica e gli equivoci mi sorti in materia urbanistica li considera quasi inevitabile
Deng implicanti un prezzo elettorale troppo alto forse non previsto per le sue dimensioni
Dirà molto più tardi
Abbiamo vissuto l'esperienza di centrosinistra la colloco fra quelle alleanze aperte difficili che hanno destato sorpresa preoccupazione
Ma che abbiamo vissuto con equilibrio con impegno con serietà
Non credo che sia giustificata certa radicale polemica di parte socialista nei confronti come tale dall'esperienza di centrosinistra ma questo è un fatto storico e la realtà di alcuni anni della vita del Paese
Tutta una trasformazione di rapporti di mentalità una compenetrazione gli obiettivi una dislocazione nuove della politica italiana
Dichiariamo vetture chiusa questa esperienza poiché le condizioni del Paese sono mutati
Ma non aspettiamoci a ripudiare l'in blocco quasi fosse cosa di cui dovessimo vergognarci
Essa fu una grande apertura in una direzione prima inesplorata che non troppo i suoi valori con i suoi ideali nella dialettica del Paese nella formazione della maggioranza non più nella forma dell'opposizione
Uno storico socialista Giuseppe Tamburrano
Riconoscerà che Moro formulava una politica di conciliazione con le esigenze del Partito socialista fino a fare di uno stato di necessità una scelta strategica di lungo periodo
Uno studioso dell'Europa contemporanea mostra sarebbe andato si tratta di realtà di coinvolgere di integrare i socialisti dando ad essi responsabilità concrete di guida del Paese
Moro era convinto che il processo parlamentare democratico fosse un fattore chiave
E che dando a gruppi fino allora esclusi alcune responsabilità nel governo del paese all'interno di quel processo si sarebbe messo in moto la vera forza integra sedici ma nello stesso tempo in cui tentava di fare entrare i socialisti nel governo per allargare la base delle responsabilità parlamentari
Moro era era fermamente convinto che ciò dovesse realizzarsi tenendo conto della tradizione politica esistente
Ciò che qualcuno trascura però e che Moro perviene al centrosinistra dopo una lunga preparazione
Dopo aver esaurito anche soltanto dialetticamente ogni e qualsiasi altra ipotesi di congiunzione del centrismo
Moro predispone la democrazia cristiana l'ingombro cui socialisti dalla NATO dei gruppi democristiani meno attendisti e più preoccupati di degenerazioni come quella vissuta con l'esperienza Tambroni
Moro prepari il centrosinistra cercando di cautelarsi con un larghe fonte di consensi primo fra tutti quelle dell'intero dell'intellettualità
Egli si muove in piena fedeltà ai principi ispiratori dell'esperienza democratico cattolica
E lo fa soprattutto per meglio adempiere i nuovi compiti adeguati alla rappresentanza ricevuta ma anche ad una vocazione propria della democrazia cristiana
Risolvere in modo coerente ed unitario i problemi dell'ordine dello sviluppo della società italiana
Altri socialisti come Giuliano Amato riconosceranno che il centrosinistra pur risultato in conclusione gli fu inferiori progetti iniziali non sarà esperienza da disprezzare
Dovendosi anzi porre di rilievo la qualità nuova della legislazione le stesse innovazioni legislative in settori rilevanti
Gli appunto di qualità politica si dovrà parlare piuttosto che di quantità di realizzazioni programmati
Moro però è forse fra i democristiani il più preoccupato dell'insorgere e dello svilupparsi di reali tendenze al ridimensionamento politico della democrazia cristiana
Appunto per questo e col centrosinistra il più attenda non sospingere all'indietro la situazione gli obiettivi del suo partito
Anche se i propositi della DC incontrando difficoltà incomprensioni nella realtà politica e parlamentare
Va giustamente fiero dei pass serializzati
La dissociazione delle destre le convergenze parallele il centrosinistra pulito il centrosinistra organico giacché Consigliere e considererà sembra inevitabile la gradualità
Fatta la propria parte la DC Moro però chiede che gli atti facciano la loro
E non presentino il partito di maggioranza relativa come una forza politica alla deriva e ciò perché non è giusto e soprattutto perché non è così
Il punto di riferimento in declinabile anche nella rigogliosa stagione dei partiti e lo Stato
Lo Stato democratico plasmato sul modello parlamentare
Rispettiamo lo Stato e gli dice a San Pellegrino terzo e rispettiamo tutte le istituzioni nelle quali esso si esprime ed in breve nell'India il Parlamento che nel libero gioco delle maggioranze e delle minoranze esprime la sovranità popolare nel suo contenuto di libertà e di poteri ma non c'è contraddizione parla tra parlamento e partiti
Questi ultimi sono le grandi e vide correnti di ispirazione lo strumento di relazione di coagulo di ispirazione ideale di interesse
Un primo inquadramento di essi in una visione unitaria per la composizione poi nella unità dello Stato democratico
Dal centrosinistra sperimentali al centrosinistra organico al centrosinistra dinamico al bicolore DC PRC Moro si muove rifiutando sembra l'idea stessa di impotenza
Poi parla della necessità di dominare gli eventi di tenerne conto ma non sino a farsene condizionare e ciò costituisce l'opposto esatto di quel fatalismo che gli è stato ingiustamente attribuito giacché gli è sarebbe stato in tutta la sua vita prudente e gradualismo
Alle medesime regole in fondo Moro si attiene quando il centrosinistra giunge ad esaurimento
Ed egli immaginano una nuova fase politica pure essendo stato l'interprete il gestore nella precedente che considero sempre quasi con orgoglio un fatto storico della vita nazionale
Al momento della grande contestazione giovanile d'operai mentre corre lo slogan o della fantasia al potere Moro punta sul potere della ragione della parola come mezzo di azione politica di qualità superiore
Egli è in minoranza nella Democrazia cristiana freme per questa sua condizione ne so
Ma è alla società in sviluppo che rivolge la sua attenzione
La protesta giovanile la protesta popolare dice democristiani di Berti stanno ad indicare nel profondo l'emergere irreversibile di un nuovo modo di essere della convivenza umana
E una indicazione un monito che non si può lasciare cadere
Comprendere ed accettare questa spinta assecondare questo balzo in avanti senza lasciarsi né distrarre netto avvolgere è un compito tanto in declinabile quanto terribilmente difficile
Gli allarmato perché dice questo motto evolutivo è stato incredibilmente veloce pochi anni pochi mesi anzi hanno portato le cose ad un punto decisivo
Ed ecco allora la responsabilità propria dei partiti a noi dice e richiesto un nuovo modo di essere
Un ritmo intenso di realizzazioni ma anche e soprattutto un'attenzione ideali che animi e dia un significato umano ed appagante alle lengua altrimenti arido in sosta disfacendo e delle cose delle tante cose da fare
Perché vada realizzandosi ed è affine risulti un più razionale ingiusta assetto della nostra società
Ma anche e più si manifestino un nuovo atteggiamento spirituali un limite e non un titolo morale del potere
Nel fissare i rapporti umani veramente significativi un più intenso diamo che abbia protagonista effettive non trascinante maggio nel mentre convinte le grandi masse popolari
Che chiedono non solo benessere ma giustizia potere effettivo dignità occorre un'apertura che introduca vitali di impegni giovinezza nelle forze politiche come nello Stato
Non c'è in questo Servazio negli Moro alcun segno di rottura col convincimenti con il quale ha affrontato la crisi del centrismo e quella del centrosinistra Falcon darli
C'è una linea di coerenza di aderenza di idee a lungo coltivate dispiegate ai concreti sviluppi della storia
E la prova elettorale delle Regionali del settantacinque a convincere Monti della necessità di non restare impigliati in una formula sottraendosi all'obbligo di capire meglio i cambiamenti nel divenire anche caotico nella società
Giovanni Spadolini è buon testimone
Fu proprio la prova dell'aumento delle sinistre e l'aumento in virtuosa del Partito Comunista soprattutto spiegherà l'attuale presidente del Senato
Che dette la sensazione concerto equilibrio più politico quello su cui si era retto il centrosinistra si era spezzato
Perché si era spezzato quel rapporto fra socialisti e comunisti che consentiva di mantenere i socialisti nell'aria dalla maggioranza
Da quel momento in avanti Moro sentì in modo preciso che l'epoca storica del centrosinistra era finito
E i gesti gli ultimi mesi del governo bicolore
Con la stessa devozione la stessa dedizione alla pubblica costa lo stesso scrupolo ma con un distacco maggiore politicamente rispetto all'impegno appassionato che aveva prodigato fra il novembre del settantaquattro e del giugno del settantacinque
Nella prima fase eroica del governo bicolori in mezzo alle immense difficoltà sindacali soprattutto economiche e politiche di quel periodo
Egli si rese conto che si stava andando a qualcosa di diverso in cui si accentuava quell'elemento di emergenza che già aveva caratterizzato la costituzione di quel governo
E da allora che il Libardo ad una qualche cosa che andava oltre l'equilibrio storico fra cattolico fra cattolici e socialisti fra cattolici e laici che egli aveva difeso ed interne
La fase dell'ingresso istituzionale della solidarietà nazionale viene in vita da Moro ancor prima del voto del ventidue giugno settantasei
Alle spalle c'è una lettura attenta del fenomeno gravido di pericoli degenerativi
Che in effetti è più tardi esploderanno tragicamente provando il sistema politico italiano impreparato
Aldo Moro sollecita una riflessione collettiva dei partiti sui cambiamenti in atto
Questa Italia disordinate disarmonica e però infinitamente più ricche viva dell'Italia più o meno assestata del passato
Sostiene Moro presentando il due dicembre settantaquattro il CIPE il suo bicolore ma queste sono una piccola consolazione perché anche del crescere si può morire
Moro ha insomma la percezione esatta delle grandi mutazioni
Indaga sulle ragioni dei cambiamenti ricerca spiegazioni logiche
Ma rifiuta ogni sommario processo a quella che è stata la storia repubblicana e il ruolo della democrazia cristiana in essa e il discorso parlamentare sulla vicenda Lockheed
Viene spiegato bene da Spadolini nel mondo laico pochi furono ha capito
Quel discorso aveva la sua logica proprio nel gettare le basi per una democrazia cristiana forte per trattare fortemente col Partito comunista
E quel discorso non può affatto di arroganza democristiana come molti lo credette anche nel nostro mondo nel nostro campo
Ma è un discorso politico di chi ormai non credendo più nel centrosinistra
E avendo una limitata fiducia nella capacità del Partito Socialista di operare autonomamente dal partito comunista poneva chiaramente il problema di legare in qualche modo i comunisti alle sorti di una maggioranza parlamentare capace di far uscire il Paese dalla crisi
Moro concepisce capisce che le trasformazioni possiedono ormai un carattere strutturale
E che i loro effetti producono una più accentuata secolarizzazione una marcata dei biologi già azioni nella società nazionale nelle relazioni fra i partiti
Contemporaneamente vede aumentare le difficoltà della mediazione politica istituzionale in una società sempre più complessa e contraddittorio
Sono le elezioni del settantasei diventando l'esistenza di due vincitori la democrazia il part-time il Partito comunista
Ad indurlo ad una riflessione più avanzati sente che a quel punto non è possibile tenere il pc all'opposizione né pensare che la DC possa diventare partito di opposizione
Giacché è uno dei due eventuali sbocchi aprirebbe una crisi più profonda e forse irreversibile di tutto l'assetto democratico
Moro comincia così a parlare di una terza fase della storia dell'Italia repubblicana
Pensando non dando io credo a formule ministeriali ma l'intero sistema politico istituzionale
Esplicito il convincimento della difficoltà estrema per ogni partito a dare risposte adeguate alle sfide enormi del cambiamento
Che impetuoso ricco di potenzialità positive ma anche ambiguamente carico di valenze pericolosi e di violenza una violenza che egli osserva con crescente preoccupazione
Di qui la riconduzione della terza fase come osservo Roberto Ruffilli che di lui doveva dopo dieci anni condividere la medesima sorte testimoniali
A forme di coinvolgimento delle culture delle forze legata alle masse popolari e piccoli borghesi nell'opera comune dall'inganno anali cambiamento all'interno dei fini e dei mezzi della democrazia repubblicana nella difficile peculiare democrazia italiane la la e nella delicatissima congiuntura del settantasei enne settantasei
Moro riesce a suggerire soluzioni parlamentari i rapporti fra i partiti
In grado di operare un disgelo generali su quali aprire senza pregiudiziali un confronto di idee e di proposte
Trovando riscontro alle sue intuizioni specie da parte di un partito comunista che con Berlinguer accetta la sfida per superare il guado e sposa la stessa linea di austerità
è inutile centrale di democrazia cattoliche di democrazia laica Ugo la Malfa investe tornano a pretendere quale condizione primaria per uscire dalla crisi sociale una corresponsabilizzazione generale popolare
Nel delineare questa nuova fase probabilmente morì immagine un itinerario che avvia soluzione a un problema di fondo della democrazia italiana
Quello della comuni in discutibili e totale adesione alla concezione che della democrazia sia consolidati in Occidente
Da cui deriva un recinto una reciproca legittimazione come possibile forza di governo in una democrazia dell'alternanza fondata sul consenso elettorale Imbersago rispetto della logica parlamentare
Aldo Moro non propone una democrazia consociativa che termine stagna la sua cultura e alla sua concezione della democrazia
Prevede un concorso questo sì alla costruzione di tutte le condizioni più idonee a favorire il dispiegarsi pieno della democrazia
Ma non vuole neppure pasticci assemblee condannati il traforo del trasformismo non crede a modelli sardi
Anzi non a caso nel vivo del dibattito su come non congelare una solidarietà nazionali
Che presenta qualche crepa in sofferenza e sul come superare le difficoltà non arretrando cercando punti d'ingombro più avanzate
Con lealtà e franchezza chiede il massimo di trasparenza nelle scelte per l'immediato e per i disegni più remoto
E ai comunisti che fa riferimento nel novembre settantasette a Benevento quanto afferma
Mi sia consentito di dire che gli incrementi di questa democrazia socialista questa autentica democrazia resta Mengoni indistinti
Poiché essi non si esprimono in nessun modello riconosciuto e dal quale si faccia riferimento
Sono intuizioni sono stati d'animo sono aspirazioni della cui sincerità noi non vogliamo dubitare che debbono tradursi in comportamenti che debbono diventare realtà
Che debbo inserirsi dentro il contesto della democrazia quale noi la concepiamo
E quindi è interessante sapere quale sarà la democrazia socialista che potrebbe coinvolgere al termine di un'evitabile processo storico
Perché mentre non c'è viene enunciato nobilmente ma non c'è un modello che identifichi Socialismo e democrazia vi sono altri modelli dichiarati non accettabili ma esistono
Moro non accredito un favore per la democrazia consociativa è troppo impegnato nella valorizzazione della funzione storica dei partiti popolari
Per concedere qualcosa ad un ben congegnato disegno di rivoluzione passiva come osservato Giuseppe Vacca e neppure riduce tutto ad un'operazione di recupero politico senz'anima come puro sia usata adombrare
Ma si getta nella mischia per modificare le tendenze politiche per favorire come sottolinea Guido Bodrato una maturazione democratica della società
Per respingere le spinte alla RAI dica l'iniziazione della lotta politica e promuovere un dialogo tra le grandi forze storiche a servizio del Paese
Tra tutte le forze politiche vorrei aggiungere io di questo nostro Paese di questo sistema politico che ha bisogno ancora di scelte chiare e distinzioni precise senza ambiguità o ammiccamenti
Ma anche di scelte aperta al confronto più vasto perché l'unità di fondo nel sistema dei grandi filoni culturali della nostra tradizione e condizione tuttora del necessario rinnovamento e dello sviluppo della democrazia
In questo senso
La lezione Moro terzo contiene una permanente attualità estimo le sfida tutti e ciascuno in una condizione che certo è già mutante non è più quella di ieri
Ma come ieri esige tuttora grande capacità di ascolto e altezza di confronto
Questa grande lezione non può essere dunque circoscritta
In una determinata opposizione politica e nemmeno in una visione sia pure graduale mistica che avesse tuttavia uno sbocco obbligato
Non è stato testimone e protagonista di tutte le fasi storiche della democrazia repubblicana dalla Costituente al centrismo dal centrosinistra alla solidarietà nazionale
La sua personalità e il suo impegno non possono essere identificate con nessuna di queste fans in ciascuna di esse mi conoscibile certo la sua impronta il suo stile
E per ciascuna si evince il contributo determinante di un metodo di una ispirazione autenticamente democratica e costantemente volta di interpretare i segni della storia
Questo mi sembra il dato proprio che più può definire nel nostro ricordo la grande statura intellettuale di Aldo Moro
Questo io credo è stato il mono utenti che non ha temuto di veleggiare in mare aperto e discutere l'ignoto
Egli non ha perseguito disegna strani come De Gasperi ha creduto nella democrazia possibile perciò ha marciato passo su passo anche a costo di rischiare l'accusa piccola di lento grazie
Ritenendo che l'affetto che gli atti di puro volontarismo possano divenire delle Italie o pericolose ragionando di politica Moro ha fatto politica
Alieno dalla spettacolarità delle iniziative lontano da improvvisazioni conversatore umile anche con l'ultima per Dini in gioco perché anche se nel gioco importante
Fu un tubo e tollerante mite quando determinato e lungimirante
Ciò renda ancora più lancinante il ricordo della sua morte per mano di traditore della Repubblica con rivali non vi potrà mai essere per dovere costituzionale nel tregua mi abbandono di lotta qualcuno ha cercato di spegnere la luce ma era impresa vana
La giornata di Aldo Moro non è finito né per noi né per la democrazia in Italia
Egli ci insegna la sua testimonianza il suo straordinarie con Diego tentativo di comprendere di penetrare l'intreccio così complesso e contraddittorio della nostra storia
E insieme il suo costante aggancio il suo forte richiamo ai valori fondanti con lui ancora oggi avvertiamo che nessuna società avanza nessuna raggiunge i suoi traguardi i più radicali di giustizia se la voce vigorosa della coscienza e un senso autentico della comunità
Non collocano le persone nel giusto rapporto di solidarietà sociale con Aldo Moro ancora oggi possiamo ripetere la sua frase forse più suggestiva
Questo Paese non si salverà la grande stagione dei diritti risulterà effimera se non nascerà in Italia un nuovo senso del doping
Ringraziamo il signor presidente velare i problemi kyj alle autorità presenti e ringrazio tutti i signori signora il signore che hanno voluto con la loro presenza dare solennità
A questa manifestazione sessanta mamma