Intevista a Tseten Longhini sulla lotta nonviolenta per la libertà del Tibet

Sette
Longhini portavoce dell'Associazione donne tibetane
Come
Avete vissuto voi in questa
Richiesta che per la prima volta viene dalla Governo tibetano in esilio viene appoggiata dal Dalai lama di una mobilitazione internazionale ma
Appunto che viene da Dharamsala direttamente
Abbiamo reagito positivamente a perché se oggi se siamo qua oggi tutti quanti per stare in sintonia con tutto il mondo dovunque c'è un tibetano esternalizzando ha organizzato questa manifestazione
Sciopero della fame per perenti per Cecen ti varie per sensibilizzare per muovere anche la coscienza della gente
Dopo che finito l'Olimpia tempi in modo che non si spendano le luci che erano accesi grazie comunque all'Olimpiade scattato ma maniera manovra
La stanza viva il problema del Tibet che già esiste da cinquant'anni
Si tratta di mantenerlo vivo di fare in modo che questa attenzione
Continua a esserci
Sì deve mantenere vivo ma che continuano in maniera efficace la risposta dai vari politici e anche della della della gente con quello che ne pubblica importante essi
E noi tutta la cooperazione c'è il Mondial mondiale comunque spinge per ottenere per una causa giusta perché si tratta dei diritti umani
E quindi entità e sapendo un genocidio ai nostri occhi siamo nel due mila otto quindi è un modo che che dica un'ora per fermare questo genocidio questa violenta
Da questo come si può dire a un la violenza o no una violenza anche forzata un tutto cioè per fermare questa violenza
Quindi è un modo per
Per in modo che la generale che non si spenga questi luci che continui e continuino continueremo sempre a dar fastidio a nastro amici
Cinesi in modo che chi ha veramente il dialogo positivo efficace è una ha autonomia alla genuina e Nalon convivenza
Che possa ottenere un domani un confidenza con la Cina a quella quegli abitanti cinesi in lassa
Grazie ringraziamo sentendo Longhini portavoce dell'Associazione donne tibetane