L'intervista è stata registrata giovedì 23 ottobre 2008 alle ore 13:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Banche, Crisi, Economia, Finanza, Fondazioni.
La registrazione audio ha una durata di 7 minuti.
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17:00 - Parlamento
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9:00 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
ordinario di Economia dello Sviluppo presso l'Univesità "Tor Vergata" di Roma
E parliamo con Marcello Messori ordinario di economia locale all'Università di Tor Vergata benvenuto professore
Buongiorno allora stiamo vivendo delle settimane di profonda crisi finanziaria del Governo dichiarato che sosterrà le banche che dovessero avere necessità di aiuti economici
Gli imprenditori soprattutto i medio-piccoli temono una stretta creditizio nei loro confronti una riduzione del credito che potrebbe portarli o al fallimento Pollari ridimensionamento delle aziende allo oggi le banche sono partecipate da fondazioni che secondo loro la Banca d'Italia detengono in media il quindici per cento delle azioni delle prime dieci banche italiane ode e ne fa hanno i soci di riferimento e che possono determinare le strategie future degli istituti di credito ci può spiegare brevemente che cosa sono le fondazioni
Ma nell'attuale forma informa due fondazioni di origine bancaria sono nate nel mille novecentonovanta allorché con la cosiddetta legge Amato
Sì vararono degli incentivi per respingere
Le casse di risparmio le banche diritto pubblico le casse del Monte cioè la gran parte del sistema bancario italiano ad assumere la forma di una società per azioni
Naturalmente questo pose il problema conferire queste nuove elezioni e la decisione fu quella di
Scorporare dalle banche le fondazioni che ne avevano costituito la forma giuridica fino a quel momento e che avevano una tradizione storica molto lunga
Quindi dal mille novecentonovanta in poi
Mano a mano varie banche decidono di assumere la forma di società per azioni in modo appunto sfruttare questi incentivi statali e le fondazioni divennero le azioniste di queste banche anzi
A causa di una modifica introdotta dal Parlamento per alcuni anni fino a interventi regolamentari e normativi diretti variazione le fondazioni
Dette ovvero l'obbligo di mantenere una quote azionarie più maggioranza assoluta nelle banche originarie
Arriviamo così al mille novecentonovantanove quando la legge Ciampi la cosiddetta legge Ciampi innova a sia la forma giuridica che il ruolo delle fondazioni nel sistema bancario italiano e che configura in qualche misura
La situazione che chiediamo ancora oggi
Grazie alla legge Ciampi le fondazioni
Hanno ridotto praticamente le loro quote di partecipazione azionaria nel sistema bancario italiano
Perché
Hanno dovuto perdere il controllo formale di queste banche nonostante ciò
Io condivido il dato che lei prima ricordava e cioè che
Almeno nei maggiori gruppi bancari italiani ma anche gli molte banche
I media di piccola dimensione le fondazioni costituiscono ancora l'azionista di riferimento basti ricordare che nei tre maggiori gruppi bancari italiani per dimensione dell'attivo le fondazioni detengono nel loro complesso il ruolo di azionista di maggioranza relativa addirittura in un caso di maggioranza assoluta
Ma a questo punto la domanda che ci si pone di chi sono le fondazioni
Per quanto effettivamente il problema tanto
L'origine recente cioè l'autonomia travestiti queste entità a causa del
Trasformazione delle banche società per azioni
Ne potremmo dire che le fondazioni sono
Autoreferenziali e non dipendono da nessuno naturalmente tre vi è poi una risposta storiche e questo ci obbligherebbe a differenziali e va varie tipologie di fondazioni le fondazioni
Con un radicamento locale
Piuttosto che le fondazioni nate per iniziativa del PD
Piccoli gruppi particolarmente abbienti che con questo strumento intendevano anche come dire aiutare
Un mese per meglio dire inserire in un circuito finanziario le fasce più povere della popolazione ma naturalmente questa risposta storica a mio avviso non elimina il fatto oggi rilevanti se concreto e cioè che le fondazioni hanno una organizzazione tale che rispondono solo in modo molto indiretto alla comunità locale in cui sono inserite
Ma di fatto sono autoreferenziali e questo
E l'elemento più preoccupante perché
Impedisce il considerare le fondazioni di origine bancaria come
Investitori istituzionali in senso stretto quindi non possiamo determinare chi è il protetti chi è che definisce le strategie di queste
Se queste esattamente il problema io credo che le fondazioni di origine bancaria svolgano un ruolo di supplenza nello strutto ora proprietaria del sistema bancario che è un po'orfano di una presenza di investitori istituzionali come è noto
In Italia i fondi pensione sono ancora molto fragili molto deboli
Le stesse compagnie della di assicurazione se misurata come ammontare delle riserve tecniche come stop delle riserve tecniche hanno un'incidenza non molto molto meno rilevante di altri Paesi dell'Europa continentale
E quindi
Fondi di investimento e fondazioni di origine bancaria sono gli unici attori del mercato finanziario che sette pure in una misura un po'in una forma un po'anomala possono posposto sono potrebbero svolgere questo ruolo investitori istituzionali
Il vero problema è che
Avendo questo vizio di origine cioè
A diversamente dai fondi di investimento non dovendo rispondere ad alcune risparmiatore o ad alcuni investitore le fondazioni di origine bancaria dovrebbero dotarsi Pietro mentre per superare questo loro carattere autoreferenziale e a mio avviso su questo versante i progressi sono stati ancora del tutto insoddisfacente
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