Intervista a Maria Antonietta Farina Coscioni sulla legge sul testamento biologico

Quando a Maria Antonietta Farina Coscioni parliamo dell'iter che inizia oggi alla Senato della legge sul testamento biologico una legge di cui
Forse Mammano anzi se no non ci sarebbe bisogno ma che comunque rischia oggi di tramutarsi norma in un iter legislativo che può peggiorare le cose
Il a all'inizio della discussione in Commissione Igiene e Sanità al Senato è sicuramente
L'apertura ad un dibattito che non sa né semplice n breve
Noi siamo reduci dal seminario o che si è tenuto venerdì scorso
Sulla
Su come incontrarci
E su come legiferare a proposito di dichiarazioni anticipate di trattamento e la discussione
è stata
è semplice su contenuti ovviamente difficili
A noi sosteniamo quindi
Che meglio nessuna legge sul testamento biologico che è una cattiva legge sul testamento biologico e perché perché se
Una legge sul testamento biologico contiene il punto che la nutrizione artificiale l'alimentazione artificiale l'idratazione artificiale sono dei trattamenti che non possono essere sospesi
Allora la scelta ancora una volta ricadere sulla situazione attuale e quindi una una
Legge e cattiva non può sicuramente
Non può opporre il Paese un'altra volta nella stessa situazione in cui lo vede dentro la legge quaranta sulla fecondazione medicalmente assistita
Quindi diciamo che le dichiarazioni
Che si sono avute anche oggi di di vettori
Non ci confortano quindi ribadiamo che una legge sul testamento biologico dovrebbe solo agevolare contribuire l'esercizio di un diritto che già costituzionalmente garantito
Quindi nuovamente con forza ribadire l'articolo trentadue del della Carta fondamentale che è quella della della Costituzione
E quindi il punto nevralgico ancora una volta l'idratazione e l'alimentazione artificiale
E lo stesso punto che nella scorsa legislatura ha visto il Parlamento non agire
E quindi facendo parte dei sei del dei
Del Partito Democratico che veli
Convogliare le energie e le forze per deliberare per far uscire
Un testo che sia il più adeguato possibile alle esigenze alle istanze di cittadini italiani è compito difficile è però non impossibile ecco quindi diciamo questo Comitato Desailly
Secondo anche qui i lavori che state portando avanti riesce a trovare un testo condiviso su un principio che poi ha il diritto
Alla cura non è un obbligo di terapia
Infatti quello che noi richiamiamo
Una facoltà e non un un obbligo e quindi una legge deve semplicemente dare
L'opportunità alla persona non più cosciente di potere esercitare la propria volontà
Certo desse le dichiarazioni che sono quelli di vettori che come ieri quelli di Fisichella come ancora di di Ruini sono quelle che la volontà del malato
Sarà espressa
Da la scelta da il medico che opera in scienza e coscienza allora ancora una volta vediamo che la volontà della persona la soggettività della persona vi è e a mancare e quindi la persona diviene semplicemente corpo e quindi di viene semplicemente oggetto di decisioni che non rispecchiano la propria volontà ma sono sempre le volontà altrui
Una volta al medico una volta la famiglia a dover decidere per
Per noi sia infatti non a caso poi vettori
Preferisce parlare di una legge di fine vita piuttosto che una legge sul testamento biologico proprio perché il principio dell'autodeterminazione del paziente non ha previsto per i cattolici la vita non è di chi c'è la ma è di tiro
Io credo che tutte le domande e tutte e le mele che mi arrivano da parte di malati da parte di disabili chiedono delle risposte concrete sarebbe facile dire confidate lì nella sede
Con confidate invio le risposte sono quelle avvio e la mia fede ci penso da solo è una cosa mia privata evidentemente alla malattia la disabilità
E anche allievo agli ultimi momenti voglio delle risposte chiare voglio avere la possibilità di poter scegliere c'è chi
Vuol parlare della propria morte c'è chi non vuole
C'è chi vuol decidere se stare anche in uno stato di incoscienza
Oppure no
Una dichiarazione anticipata di trattamento non è non è altro che un'espressione forte e decisa di una volontà e che vorrei fosse rispettata in un momento in cui non posso più esprimerla