Il piacere di rileggere Silone oggi

Va bene
Adesso resta
Grazie
A
Allora buonasera
Grazie si è venuti vi pregherei
I relatori sedersi al tavolo
Allora
Stefania penso pane ha detto che non poteva venire
Quindi io darei la parola direttamente a Giuseppe Rossi Presidente del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise prego
Messaggi
Grazie
Dio
Desidero
Innanzitutto ringraziare per l'invito
Al parco che ha
Per
L'invito anche a
Ad essere in qualche modo partecipi
Di questa
Importante iniziativa culturale
Credo sia la prima volta che il parco
Assicura la sua presenza
Ritengo che
Sia un momento di assoluta importanza per la nostra istituzione
Io
Mi limiterò a portare il saluto del nostro Ente
Che come sapete è un ente di diritto pubblico
Non economico che ha la conservazione la finalità principale di conservare la natura la biodiversità
E che ha poi anche la finalità però di promuovere
Il territorio
E la promozione del territorio
Avviene valorizzando
La natura ma valorizzando anche
Il resto diciamo del patrimonio che
Un determinato territorio custodisce
E il nostro territorio oltre ad essere ricchissimo di natura di biodiversità
Quello della nostra Regione ma in particolare quella quello del nostro comprensorio diciamo della Marsiglia
Che all'interno della Regione Abruzzo comunque delle Regioni il centro Italia è una Regione importantissima a sua volta proprio perché
Custodisce un patrimonio naturalistico straordinario ma custodisce anche un patrimonio culturale altrettanto straordinario
Naturalmente io non sono un letterato non sono uno studioso
E quindi non
Posso arrogarmi il diritto di parlare di Ignazio Silone
Però
Essendo
Ignazio Silone
Figlio della nostra terra evidentemente
Per interesse come dire culturale generale
Qualche sguardo a parte le letture anche giovanili
Alla sua vita la sua esperienza l'abbiamo dato
E in qualche situazione forse ci siamo anche riconosciuti
Come cittadini di questi luoghi e anche come figli vorrei dire anche noi perché io tale sono dei cafoni della nostra Regione
Perché io sono figlio di contadino come non era sì loro ovviamente fatte le debite proporzioni ci mancherebbe altro
E in qualche caso
Rivisitando un po'
La la la vita del grande scrittore
Ed anche del grande politico direi
Possiamo anche rivedere il percorso molto più modesto e semplice di molti di noi che
Legati alla propria terra poi magari sono stati costretti per varie vicende anche a lasciarla
In qualche caso sono vicende di forza maggiore ma alla quale però sono sempre rimasti molto legati
E alla quale poi sono ritornati magari verso
La parte finale del proprio percorso di esistenza
E durante questo percorso però
Molti dei nostri concittadini e Silone credo sia
è importante
Non soltanto del nostro territorio appunto Manti tutta
Di tutto il Paese
Durante questo percorso
Hanno seminato hanno prodotto cultura ricchezza
E hanno insegnato
Molto diciamo agli uomini
Per indirizzarli
Nella loro esistenza
Ora
Potremmo dire ma che cosa c'entra il Parco nazionale in tutto questo ho accennato all'inizio brevemente che il parco deve proteggere la natura e deve proteggere la cultura
E la cultura
Nel nostro territorio
Soprattutto Ignazio Silone piscina
Ne ha dato i natali è qui che Ignazio Silone riposa per sempre e qui che abbiamo questo bellissimo centro studio
Studi questo museo
Piscina è anche al centro di un sistema di aree protette più importante d'Italia vorrei dire anche se
Gli altri due grandi parchi nazionali
Sono un po'più distanti la Maiella il Gran Sasso parco d'Abruzzo e qui a tre chilometri
Da una parte a cinque dall'altra
Il Parco del Sile Ente Velino se non sbaglio piscina anche un comune del Parco del Sile Ente Velino
E qui proprio diciamo
Attestato sopra di noi più larga ci sono i Simbruini gli ermetici voglio dire un complesso di aree naturali protette
Di straordinario rilievo e tra i più importanti d'Italia ed Europa quindi il parco impegnato conservare
Insieme agli altri parchi questo patrimonio naturalistico Rea impegnato anche a conservare a valorizzare
La cultura di questo territorio
Quello che potrà fare poi nel concreto non possiamo dirlo però credo che anche che la partecipazione per la prima volta nella storia del papà
A questa iniziativa può essere un segnale importante che io vorrei ancora una volta sottolineare
Anche perché
Lo stesso Sirone
Durante i
Gli anni del suo impegno lettera
Oltre che politico ha fatto anche delle puntate nel parco per fare delle ricerche insomma se non ricordo male anche per scrivere
Suoi libri sì suoi saggi suoi
Sue pubblicazioni sue storie quando ho dovuto ricostruire magari alcune vicende dei territori abruzzesi via attinto anche
Dagli archivi
Locali dei Comuni a pesca Serroni penso sia stato un paio di volte
A quanto anche ho ascoltato da giovane
In quella valle a fare delle ricerche negli archivi Sibari per esempio negli archivi anche comunali
è un piccolo
Come dire filo che lega più direttamente INIASA Silone alla parte centrale del parco ma è un filo determinante quello che posso dire come
Responsabile del parco nazionale che
Il Comune di piscina tutti i Comuni dell'area del centro studi
Può contare sulla disponibilità del nostro Ente
Perché credo che sia obbligo del parco impegnarsi anche su questi fronti sul fronte della cultura sul fronte della valorizzazione
Diciamo
Degli artisti dei letterati
Degli uomini
Importanti della nostra Regione grazie
Grazie a Giuseppe Rossi che ha detto delle parole molto saggia e credo che noi
Dobbiamo tutti renderci conto che questo rapporto fra natura e cultura non sono separate sono due cose che sono legatissimi
E proprio Silone qualcuno che ci ha fatto capire quanto siano legate
La natura la protezione della natura e l'intreccio delle idee
Che viene attraverso la cultura
Adesso darei la parola Maurizio traditi intanto ringrazio generale Nino Di Paolo che è venuto che ha scritto molte cose a proposito
Della immigrazione lo scrittore Romolo liberale e passo la parola al Sindaco di pesci
Che anche presidente del Centro Studi Ignazio Silone
Questo dobbiamo
Signore e signori illustri relatori desidero porgere a voi il saluto dell'Amministrazione comunale di piscina mio personale e del direttivo del Centro Studi Miazzo Silone
Un saluto particolare ed un cordiale benvenuto
A Dacia Maraini nome famoso della letteratura italiana
Oggi con la sua presenza nobilita il centro studi intitolato ad Ignazio Silone
Dove in questa sala ed in tutti i luoghi
Di cultura risuonano voci eminenti vicina al pensiero e allo spirito del nostro scrittore
Voci di libertà e di giustizia voci che in un molto ancora difficile aprono alla speranza
E queste mura hanno imparato a memoria gli studi gli interventi appassionati di un Sironi hanno della prima ora come ama definirsi il professor vittoriale Esposito
Per aver conosciuto lo scrittore fin dai primi anni del dopoguerra
Agli inedita per tanti anni di questo centro studi ha scritto e riscritto su Silone il suo ultimo lavoro Silone e la rivolta del terzo fronte ci auguriamo non sia l'ultimo
Siamo sicuri che sta già preparando un altro studio sull'opera del nostro grande conterraneo quindi complimenti al nostro Presidente
Il convegno di oggi rientra nell'ambito delle celebrazioni Sironi anelli a trent'anni dalla morte dello scrittore e volte estivo lineare l'interesse e il piacere di rileggere Silone oggi
Il piacere di rileggere la vita e le opere di un uomo
Che dopo un lungo silenzi e di isolamento intorno a lui con la sua grande esperienza di intelligenza politica ha vinto la sua battaglia sia in campo politico sia in campo letterario
Rileggendo i suoi libri ci accorgiamo che non sono una vacanza letteraria ma richiedono riflessione e fanno pensare
La stessa riflessione che porto i critici letterari a ripensare giudizi negativi sulla qualità artistica della sua opera
Quando sul finire degli anni Sessanta anche in Italia Silone raggiunge il grande successo di pubblico
Allora Silone ai critici letterali dice che è sparita la risorsa del caso Silone
Dovranno finalmente leggere i libri se ne annulla voglia e il coraggio il che per i critici è il massimo di quello che si può pretendere
è di grande soddisfazione
Vedere oggi studenti personalità della cultura personalità politiche che pongono al centro del proprio interesse la figura il pensiero di Ignazio Silone
è di grande interesse il rapporto culturale instaurato con l'Università di Baghdad il premio internazionale Ignazio Silone assegnato al professor Akhmed Mustafà
Nel dicembre due mila sei per la traduzione in arabo e per la pubblicazione a Baghdad e di viaggio a Parigi di Ignazio Silone
E l'apertura recente della nuova biblioteca Baghdad intitolata di Ignazio Silone sono la dimostrazione della forza del linguaggio universale della cultura
Sono particolarmente significativi i rapporti culturali che spaziano oltre i nostri confini per trasmettere i valori della solidarietà
Del reciproco rispetto della libertà della onesta partecipazione alle contese civili che sono appunto i temi fondamentali dell'opera di filoni
Grazie Maurizio fra dischetti e adesso chiederei a Gianco demente Bernardini
Sindaco del Comune di Gioia dei Marsi vi dirò due parole
Grazie
Mi emoziona essere qui presente mi sento
Un ospite
Veramente onorato
Rileggere
Il piacere di rileggere Silone oggi io lo
Lo vorrei
Meglio leggere come un dovere di rileggere si pronunci
Oggi
Dove forse sia toccato più comma più che negli altri né che nel passato una
Necessità di rivedere le relazioni tra le istituzioni
La necessità di rivedere i rapporti tra la politica la cultura
E quindi è un dovere necessario per tutti per gli uomini comuni per gli uomini delle istituzioni in modo particolare
Questo perché Silone ha traghettato la sua esperienza da un passaggio strettamente politico
Ad una
Come dire
Ad un'elaborazione invece artistica di scrittore pensando che la scrittura in modo particolare potesse tradurre tramandare nel tempo l'esperienza che come uomo aveva compiuto nella società
Nella società dei suoi cafoni nella società del partito dei mistificando la quella quella realtà politico partitica che voleva nei dogmi il cieco orizzonte verso il quale rivolgersi quindi oggi è doveroso oltre che piacevole trarre uno spunto di insegnamento da quello che Silone
A nella sua esperienza di vita di poeta con fatica prima all'estero e solo dopo molto tardi in Italia portato all'attenzione di chi lo ha letto
Questo modo e penso alle istituzioni
Poter riportare all'interno dell'esperienza propria quella che invece un'esperienza personale fatta di momenti di debolezza fatta anche di momenti di umiltà fatta anche di relazioni normali e umili quelle che Silone amava
In un figlio anche solo astratto condurre con i suoi cafoni far ripensare anche alle istituzioni che le che ci governa non quelle che gestiscono i poteri dello Stato
A chi governa il percorso della storia degli uomini di ricondurre questa esperienza nell'ambito delle sensibilità umane familiari
Rivedendo la in questi termini l'esperienza di Silvio di Silone non può che farci da altro insegnamento
Allora Fontamara quella guerra per l'acqua lo era allora e lo è di nuovo oggi in una guerra per la vita
L'acqua è
A questo punto ritengo un sinonimo di libertà un sinonimo di santificazione rispetto a certe per dizioni
è un sinonimo soprattutto di uguaglianza
Grazie grazie per questa
Per questa polarità eventualmente rabbini
Adesso prima di cominciare con i relatori volevo dire due parole
Sul perché di questo piccolo convegno che sulla rilettura di Silone nasce proprio da una Progetto della nostra scuola di Dermatologia
Il Gioia di cui alcuni
Protagonisti sono qui stasera
Allora io avevo letto Fontamara quand'era una ragazzina
Mi era mi aveva entusiasmato però era rimasta come una memoria adolescenziale poi lo riprese in mano perché noi ci proponiamo come scuola di drammaturgia ditte il teatro di gioia
Di ogni anno di proporre di analizzare e studiare approfondire mettere in scena quindi scrivere un testo su un personaggio Abruzzese
Allora finora abbiamo fatto con dei personaggi che erano stati dimenticati totalmente dimenticati abbiamo
Messo in scena Sabina Santilli
Abbiamo messo in scena un medico antifascista che si chiamava Ippoliti abbiamo messinscena la dimenticata Maria a instancabile ebrea polacca tenuta prigioniera lanciano dopo le leggi antisemite in Mussolini
Ecco oggi quest'anno abbiamo deciso di
Trattare un argomento una un personaggio molto più famose più conosciuto importante che però rischia in qualche modo di essere
Di scivolare nell'oblio o comunque di essere poco letto va beh questo è un Paese che legge poco ma insomma diciamo che
Sembra che la la memoria dei suoi
Personaggi dei suoi dei suoi personaggi più preziosi sia sempre Lilli sul limite dell'oblio
In questa occasione io ho riletto tutti i romanzi e tutti gli scritti autobiografici nonché i saggi critici sulla letteratura sulla politica sul costume ho trovato veramente tanta attualità tante idee profeti che tanta intelligenza di libertà
E tanta sapienza linguistica
Faccio un esempio per esempio la chiarezza lo spirito illuministico ovvero l'uso intransigente della ragione con cui Silone analizza storicamente le diverse realtà del nostro Paese
La differenza fra gli operai del sud nord per esempio i contadini del Sud voglio citare un pezzo
Dei suoi saggi scritti autobiografici quando dice gli operai contadini poveri con i quali allora mi trovai coinvolto non erano certamente individui straordinari
Eccezionali erano però le circostanze l'ingranaggi nel quale si trovavano presi molti di essi messi alla prova si comportarono onestamente accettarono di andare allo sbaglia sbaraglio perché
Negli operaia in genere i lavoratori settentrionali mi sembrava evidente l'efficacia dell'educazione politica socialista diventata esigenza è costume di libertà
Mentre la forza di resistenza dei contadini meridionali mi appariva sostanzialmente diverso sa estranei alla tradizione risorgimentale
Disgustati dal cattivo esempio del trasformismo dei politicanti delle loro province e scettici verso tutte le forme politiche anche Democratic
La loro coerenza rivoluzionaria era priva di ogni illusione utilitaria avevo un fondo essenzialmente religioso anche quando essi si dichiaravano attesi per questa importante che chiarisca così bene questa faccenda e si capisce
La dico in modo diverso per esempio di interpretare la politica e anche i partiti
Era una fedeltà estrema all'intuizione ed un bob di un mondo radicalmente diverso quello storico
Immagine che gli uomini porta racchiusa nel cuore che non potrà mai fallire finché qualcuno i resterà fedeli in essi in questi uomini del nostro tempo schedati e controllati a vista non è difficile riconosce gli stessi tipiche nel Medioevo
Per la stessa fede andavano nei conventi
Andavano nei conventi e questo vi fa capire come la suo lo suo sguardo è sempre storicizzate sempre chiaro e limpido Lello sguardo storico L'Unità mente si può dire che è un illuminista il contrario di
Di di d'Annunzio
E faccio dunque certo oggi naturalmente con la globalizzazione le cose stanno cambiando anche in fretta ma l'analisi Silone resta valida e ancora funzionante lo vediamo nei fatti nel modo in cui gli abruzzesi stessi si riconoscono
In un'altra parte Silone ammesso l'Abruzzo fra i Paesi meridionali non per la sua posizione geografica ma perché la sua storia la collegata sempre al sud e voglio fare un'altra breve citazione
Un'altra breve citazione quando dice
Il destino storico e sociale degli abruzzesi e
è stato largamente determinato dalle montagne
La catena appenninica più a nord più su presenta confonde profonde vallate il facile comunicazioni verso i più immediate Province etilene in Abruzzo le ostacola con formidabili barriere che nei secoli passati
Durante i mesi invernali erano pressoché invalicabile a ciò si aggiunga che la lunga accosta Bruzzese bagnata l'Adriatico
E bensì propizia la piccola pesca la bagna tour estive ma non alle comunicazioni esterne per cui non si fa torto a nessuno se si afferma che l'indole tipicamente Abruzzese è sempre stata Montanara
E non marittima da ciò era anche derivato un certo evidente caratteri insulare infatti lui poi paragona alla Sardegna dice che l'Abruzzo in qualche modo ha delle
Delle era somiglianze con la Sardegna va infine ricordato come anche nell'interno della Regione le particolari strutture montuosa avevano creato dei veri e propri compartimenti stagno fra gli antichi popoli autoctoni
Non è pertanto a stupire se alla stessa guida nella continua lotta con le montagne le frane
E sappiamo qualcosa vero noi di tratte Scasserra e Gioia Vecchio c'è una frana che continua a insistere
Le alluvioni terremoti le se ci tale Serpi sia anche formata tanta parte dello spirito Abruzzese con i suoi terroni i suoi miti le sue leggende le sue superstizione
E il suo carattere tenace
Paziente
Diffidente sobrio che mi sembra bellissima come descrizione
Ma Silone
Voi sapete sebbene amasse si sentisse profondamente Abruzzese era un nomadi tendenze girovago un uomo che aveva creduto e praticato l'internazionalismo
Le sue descrizioni per esempio della vita quotidiana di una città come G Ulivo che al tempo dei grandi totalitarismi ha rappresentato il rifugio e l'approdo di tanti esuli politici stranieri sono bellissime
Vi invito a rileggere ci mostra una Svizzera lontana mille miglia
Dai luoghi comuni che appesta nel nostro immaginario collettivo una Svizzera vivissima in cui le idee circolavano e si moltiplicavano in cui la dialettica fra etica politica letteraria
Veniva affrontata ogni giorno da uomini e donne che avevano modo di parlarsi liberamente fuori da pregiudizi e prevenzione a questo proposito voglio ricordare gli straordinari ritratti che ci ha lasciato dei suoi compagni di esilio
Fra cui Thomas Mann Robert Musil Pietro tra esso Leonardo ragazza nata Nettis su altro Salvemini e tanti altri
Ma anche voglio ricordare
Il tenerissimo ricordo che a di torno rione criteri dov'è un racconto delizioso quello che lui racconta di come ha incontrato don Orione che Moon trentino piccolo nero che sembrava proprio valere quattro soldi che invece era la forza straordinaria di prendere questi ragazzi che erano rimasti orfani
Dopo il grande terremoto almeno centoquindici e di portarli via senza permesso senza aspettare
Che gli dessero i permessi se li prende e se li porta riporta a Sanremo e è uno di questi è propria Ignazio Silone che aveva perduto prima il padre quella madre nel terremoto e bellissima anche l'immagine
Della madre che scavando scavando la trovo la seduta perfettamente seduta tutta vestita
Davanti al camino stava lì a morta sotto il bombardamento invece purtroppo la
Immagine del fratellino morto sotto
Sotto lei macerie terribile perché diciamo urlato tanto che alla bocca piena di polvere
Colpiscono per la loro profetici tale profonde riflessioni sul topi al comunismo
La sua nascita idealistica le illusioni che ha suscitato le speranze dei più poveri e poi la delusione fallimento la trasformazione delle idee di Trotsky di Grancini dittatura del suolo uomo
Invece che un mondo di uguali un mondo di privilegi non basati sul denaro ma sul potere
La crescita della censura l'imposizione di un solo partito un solo pensiero
Un solo potere tirannico il capriccioso tutto questo oggi considerato scontato ma allora quando il mondo era diviso in due
Quando il Partito comunista sovietico e dal punto di riferimento di tanti diseredati del mondo
Scrivere alla verità era molto più difficile infatti Silone appagato Carra la sua passione per la verità l'intolleranza verso ogni ipocrisia e menzogna
Ha pagato con la condanna disprezzo l'isolamento politico e sociale
Scrive Umberto al Fazio Grimaldi nella presentazione di un'intervista fatta Silone nel sessantacinque come Mazzini come Trotsky Silone appartiene alla categoria dei rompiscatole internazionale
Dopo la liberazione i suoi libri costituiscono una presenza fastidiosa per gli editori italiani i quali avevano foderato i loro cervelli torba c'è quando egli scriveva Fontamara pane e vino
L'avete visto giusto prima degli altri e sempre una colpa imperdonabile noi lo sappiamo perché è successo la stessa cosa a Pasolini anche lui aveva visto giusto ed è stato
Additato come colpevole è stato anche ucciso diciamo la verità
Quindi il deputato della Costituente ritornato in lista cinquantatré ma i cafoni della sua Marzi che è che gli per la prima volta l'ha fatto conosce al mondo non lo hanno votato sono sempre le parole di
Grimaldi
L'apparato del partito gli aveva antiporto il solito funzionari insomma esistenza di Silone sempre stata contrassegnata da siffatti eventi paradossali di marca kafkiana
Noi ci siamo però concentrati su Fontamara magari dopo ne parliamo un po'meglio
Perché della e l'oggetto della nostra scuola e l'oggetto da cui scaturirà uno spettacolo che adesso in prova e che vi invito tutti a venire a vedere a Gioia
Nella il se il lotto di agosto
Nella zona della fontana di Gioia Vecchio
E quindi adesso passerei la parola a Francesco decorre
Che parlerà di Silone cambi un parallelo Francesco decorre per chi non lo sapesse un giornalista il vicedirettore capo il Mattino di Napoli autori dei volumi su Ignazio Silone
Silone l'avventura di un uomo libero Marsilio novantotto Silone un'Alfa detto
L'ancora del Mediterraneo duemila e tre allora cent'il microfono
Passi
Ringrazio anzitutto Dacia Maraini e l'organizzazione aver pensato anche a me per questa
Super convegno su su Silone ogni occasione
Per quanto mi riguarda importante e giusta per parlare delle opere soprattutto della figura di Silone
Siamo la mia relazione centrata sul
Sul parallelo tra due personaggi che all'apparenza possono sembrare così distanti tra di loro anche da un punto di vista
Proprio dell'aspetto quasi del modo di porgersi ne pensiamo Albert camion come uno dei grandi intellettuali dell'esistenzialismo francese il bavero alzato la sigaretta in bocca me vediamo anche la figura di Silone
In realtà completamente diversa molto da un punto di vista anche quasi estetico Silone rappresenta il karate del Montanaro un po'un po'ombroso
Invece in realtà sono due personaggi che hanno dei fortissimi punti di contatto e cercherò insomma in breve volgere di qualche minuto di dispiegare qua lo so quali sono stati
Il diciamo così il primo contatto tra i guerrieri mille novecentotrentanove quando su un giornale algerino il ventiseienne Albert Camus scrive di pane e vino che il secondo romanzo di Silone
Da due anni il giovane Franco algerini uscito dal Partito Comunista da otto l'ex politico italiano
Nell'esilio svizzero aveva detto addio atto gli atti e compagni rifugiandosi nell'esperienza letteraria
Quella che poi un giorno definirà come la sua uscita di sicurezza
Pane e vino arriva qualche anno dopo Fontamara abbiamo visto il secondo e il secondo romanzo di Silone fonda mare già un capolavoro consacrato in molti Paesi del mondo ma in Italia non è neppure conosciuto tant'è vero che esponenti della polizia politica fascista cercano tracce dei parenti di Silone e cercano Fontamara marzo non sanno che fonda mare in realtà non è un luogo fu geografico fisico è un topos letterario
Pane e vino viene eletto da camion come un operativo nozionali via venuti da linea di demarcazione politica dell'antifascismo perché dice camion non è tale quella che esalta le vittorie le conquiste ma quella che mette in in luce i conflitti più tormentato usi della rivoluzione
Il militante troppo presto convinto salverà un rivoluzionario come il Bigotto al mistico perché la grandezza di una fede dice Kamir si misura dà i suoi dubbi
Camion va ben oltre la lettura politiche sottolinea lui così affascinato dalla bellezza e da una sorta di turbamento felice
Se la cui che la parola a cui si ha un senso lo ritrovi qui in questi quadri di un'Italia eterna e rustica nelle colline di cipressi nel cielo senza pari e nei gesti secolari dei contadini
Però perché a mio parere di nel libro di un uomo è rivolta difficile ritrovare un'adesione così entusiastica per altri scrittori nell'Europa ormai sull'orlo dell'abisso
Noi rivolta Fonzie tutto lui l'autore dello straniero della peste di vita quindi e proprio di quel saggio destinato assegnare in maniera roboante nella polemica che ne scaturì con molti compagni di strada
Jean Paul Sartre fra tutti il senso della sua filosofia esistenziale
Capire se io ne furono uomini rivolta che dalla consapevolezza individuale cercarono non senza difficoltà la dimensione comunitaria
Mi rivolto dunque siamo è stata la formula con cui cambio di Marco la sua radicalità senza che l'esistenza però rimanesse un guscio vuoto il risultato di un gesto elegante fini a se stesso
La rivolta che nasce dall'intimo di ciascuno di noi contro il furto delle coscienze per acquisire forme di solidarietà più ampie e libertari
Un mini rivolta contro il senso comune del loro tempo la costruzione la costrizione dell'ideologia il camuffamento della verità le turbative della storia del gioco del potere
Ma soprattutto narratori del mondo degli uomini dei disperati del costretti e con loro in un rapporto mai di carità pelosa né di distacco
Ecco perché più degli altri maestri del Novecento che ammissione furono intellettuali di definire i dell'esperienza coscienti che il limite dunque l'essere anzitutto onesti con se stessi e poi con gli altri
Dà senso all'azione umana la rende riproducibile non un'astrazione dettata da principi costruiti a tavolino
Intellettuali del limite dell'esperienza Carmine Silone nascono da mondi umili tanto che la loro adesione in gioventù al Partito Comunista sembra uno sbocco inevitabile là dove quella parte politica doveva farsi carico del riscatto degli uomini
Atto il costo era di racket tra tutti gli autori del Dio che fallito il solo naturalmente comunista era proprio Silone
Lui come lo stesso camion non proveniva dal mondo della borghesia non aveva studiato in ovattate biblioteche familiari come Sartre
Fontamara come gli altri romanzi racconti soprattutto del primo ciclo si pensi all'influenza che ha avuto un romanzo come insieme sotto la neve nella interpretazione dell'opera si Tognana per la forza morale di sui personaggi
Non è un resoconto un reportage una descrizione asettico peggio partecipata ma con una adesione umanitari Istica
Non c'è fiaba idillio abbandono romantico verso la natura che sa come essere verso
Matrigna verso l'uomo pur sapendo l'uomo stesso scendere a patti con essa quando tutto sembra perduto
Silone è quel mondo perché da lì che nasce
In quell'universo morale di diseredati di contadini schiacciati di cafoni senza voce che rappresentano l'ultimo gradino di una scala sociale che neppure li contempla
E qui che Secondino Tranquilli vive e cresce si forma e quella resterà l'impronta nell'azione politica come nella esigenza della scrittura
Fontamara è anche un romanzo di ironia di quella forma di ironia che tipicamente espressione dei deboli dei rassegnati
Che si tolgono delle proprie vicende perché sanno che persino concetti alti e nobili come la giustizia sono per loro privi di significato concreto
Se la rivoluzione nasce dalla rabbia laddove i principi vengono straziati dal più forte dal più potente nei secoli dei secoli e allora gli scritti di Silone camion più di altri che trova un senso
Ecco dunque la follia del ribelle per il quale il parametro non può essere soltanto dottrinario ma deve avere fondamento nella relazione tra esseri umani al di là di ogni estrazione che poi la nemica più subdola degli uomini
Ecco perché l'originalità di cambio Silone nella tempesta delle ideologie è stata spesso scambiata per debolezza inettitudine tradimento
Scrive Michael Walzer noto studioso e critico americano come camion Sironi arriva di conoscere l'importanza morale dei limiti una dottrina al tempo stesso semplice e raffinata
La dimensione del limite quindi intellettuali dell'esperienza ma anche dell'esilio nella sua forma più sofisticata che poi quella della emarginazione in patria della riduzione al silenzio in alcuni momenti persino del disprezzo
Fedeli al senso delle origini e al proprio mondo come ha sempre rivelato Silone mi si scritti ha ribadito camion soprattutto nell'ultima opera rimasta incompiuta il primo uomo
Entrambi hanno pagato e a caro prezzo scelte che è più sembravano impopolari perché fuori dal coro dominante
Cammin Silone fumo tra i pochi intellettuali della sinistra a cui la vera essenza del comunismo sovietico si rivelò drammaticamente per quello che era una forma sofisticata ma inesorabile di Tirrenia
Nell'essere se stessi ciò molto simili alle buone pratiche di Giorgio quella rimasero costantemente fedeli a ciò che erano fin dalle origini dalla parte dell'uomo e non dell'ideologia
Silone un socialista cristiano che aveva sempre a mente l'immagine di un Cristo vestito di rosso Liberatore digiuni di dei deboli
Della Chiesa dei buoni preti di periferia dei Fraticelli e dunque lontano dalla Chiesa come istituzione cui riuscì neppure ad avvicinarsi in punto di morte
Cambio invece ribadì una visione laica ma fortemente solidaristica permeata da un paganesimo mediterranei di una permanente tendenza la fraternità contro l'ingiustizia il terrore la schiavitù
Sia cammino che si dune furono dunque degli eretici degli stranieri in mezzo agli altri degli in assimilabili per cultura formazione e fedeltà ai principi e a ciò che quotidianamente avevano visto e vedevano mai permeati da astratti furori
Furono vicini vicinissimi più di quanto forse loro stessi immaginasse ero
Prendendo a prestito una bella immagine dello storico recentemente scomparso François Fejtö
Se essi non era un francescano un moralista per eccellenza ho pensato che il tormentato motore della peste della caduta fosse un punto un buddista senza saperlo
Come detto la loro adesione al Partito Comunista fu impulsiva come sofferto immeditato l'addio
Nel mille novecentoventuno quello della Bruzzese nel trentasette dopo soltanto due anni di militanza attiva quello dell'autore dello straniero dopo il cambiamento di rotta di Stalin e sulla politica anticolonialista
L'adesione al comunismo e la scelta della lotta politica furono anzitutto azioni di natura istintive passionale se non proprio romantica alleviare le sofferenze dei più deboli
Dunque l'ideologia centro assai poco anzi quasi nulla e quanto diverso risulta essere il Silone narratore
Tessitore di storia un modo di fila tipici del suo Paese da quello che si dava documenti resoconti gli uni e di partito ma con uno stile che lasciava già intuire secondo dirigenti del calibro di Camilla Ravera lo spessore dello scrittore
Dissi non è
Camion apprezzava soprattutto la posizione dell'uomo quindi la sua abilità letteraria
All'atto di ricevere il premio Nobel e nel mille novecentocinquantasette l'autore della peste confiderà in privato alla madre dissi Montella Selma
Che il premio l'avrebbe meritato uno scrittore della caratura di Silone anche se in pubblico continua ad omaggiare di cambiato il suo maestro Mauro
Quindi non è intervista ad un settimanale francese confiderà proprio in quel periodo
E perché amo il mio Paese che mi sento europeo guardate Silone che parla tutta l'Europa sì io mi sento legato a lui perché egli e nello stesso tempo incredibilmente radicato nella sua tradizione nazionale e anche provinciale
Silone analizzerà l'opera di cambio dedicando le buona parte la sua conferenza la scelta dei compagni tenuto a Torino il cinquantaquattro che rappresenta uno dei capitoli più belli di uscita di sicurezza
Nella rilettura del percorso di camion Silone distingue due momenti il primo quello dell'assurdo che prevale in libri come lo straniero il mito di Sisifo
Il secondo per il Circolo della Libertà che invece è centrato su due opere complementari la peste lume rivolta ovvero un romanzo allegorico sul nazismo è un saggio filosofico che rappresenta un momento di rottura con Sarto l'esistenza di visti
Scrive Silone che nel mito di Sisifo cambio aveva posto l'adozione del suicidio sulla soglia del libro per estraneo una risposta sul senso della vita
Le ragioni di vivere di sono francamente definite dei soli
Il rimedio contro questo desolato senso dell'assurdo gli sarà offerto dalla compassione il mondo in cui vivo mi ripugna scriveva camicie lume rivolta ma mi sento solidale con gli uomini che di soffrono
Da qui l'apprezzamento di Silone per la peste un incontro compassionevole di essi di che soffrono e si dibattono contro un Comune di Stintino
In conclusione camion sottolinea Silone cioè insegnato che anche una rivolta che nasce dalla semplice pietà può ridare un senso alla vita
L'attività l'essere solidali mi rivolto dunque siamo che nasce in opposizione alla menzogna imperante tanto che cambio dirà che la libertà che dobbiamo Riggio pungere e quella di non mentire mai le campagne coraggiose secondo esperienza amore per la libertà
Per la realtà e per il prossimo qui risiede la regolarità della dizione di Sartre e di chiamo io
Furono in prima linea anche per appoggiare gli operai gli ungheresi come i sindacalisti spagnoli che venivano condannati a morte da Franco loro che erano così a Dini dalle grandi ribalte
Firmarono appelli unirono le loro voci proprio per
Evitare che la la la tirannia anche
Nelle forme sue più sofisticate potesse avere la meglio
Silone dicono ben cambi una sorta di fratello minore per biografia trasporto io ritieni non erano spiriti borghesi avevano subito disillusioni amarezze la vita non gli aveva risparmiato nulla
Con il Franca girino la sorte fu addirittura più avversa tant'è vero che cambi umori soltanto a quarantasette anni in un incidente stradale
Per due volte però la sua firma comparve sul tempo presente con degli inediti che furono dati a Silone e a Nicola Chiaromonte che fu verrà il vero grande amico di Albert cammino
Due inediti che furono pubblicati nel sessantadue nel sessantaquattro sulla rivista che poi morì nel mille novecentosessantotto
Ma c'è qualcosa per concludere che ancora tiene assieme i percorsi pura volte dissimili di Silone camion un filo rosso che lega la finzione narrativa l'esperienza trasporto trasposta nei saggi
E la terra in cui nacquero e alla quale furono sempre debitori un amore che non venne mai meno fino all'ultimo se è vero che il romanzo di cambio il primo uomo straordinario di segno di un'infanzia ed un'adolescenza prioritaria uscì postumo
E la grande opera teatrale di Silone l'avventura di un povero cristiano era ambientata appunto Tremonti della sua regione natia l'Algeria per camion l'Abruzzo persino un sud del mondo a modo loro trascritta asprezze improvvisi squarci di felicità
Quella cui camion aspirava attraverso la visione del mare la luce Meridiana le assolate distese di sabbia
Da lì partirono consci della sofferenza chi l'aveva approssimati l'unico lungo un tragitto che mai fu scevro da dubbi tormenti ruvidezza errori
Come tutti i veri testimoni anche nelle loro debolezze Silone cambi furono grandi compresi sommessamente resistenti mai piegati
Diceva camion la coscienza vale più della sopravvivenza se c'è una lezione allora che dal Novecento dobbiamo apprendere non possiamo passare attraverso le loro opere del loro parole
Quelle dei maestri di esperienza che pertanto troppo tempo abbiamo colpevolmente sottovalutato
Grazie
Grazie a Francesco a decorrere
Io mi sono appuntata due cose che secondo me sono essenziali una bellissima frase intellettuali dell'esperienza ecco è una bellissima definizione perché vuol dire intellettuali che
Che tutti rifuggono dalle idee precostituite dall'ideologia e quindi il mettere sempre in discussione lei di alloggi e poi un'altra frase molto bella l'importanza morale dei limiti che io interpreterei come il fine giustifica i mezzi che credo che sia una
O un un punto di confine molto importante perché la politica troppo spesso
Si identifica con l'idea che il fine giustifica i mezzi troppo spesso la politica arriva a questo ragionamento che è un ragionamento e cinico
Mentre
Il livello intellettuale quello che crede che la la appunto il fine non mai per nessuna ragione giustifica i mezzi
Credo che questo si possa interpretare in questo senso l'importanza e morale dei limiti allora grazie a Francesco decorre adesso chiederei al vittoriano Esposito di parlare di scritti sparsi di Silone
Vittoriano Esposito per chi non lo conoscesse e un critico letterario ha pubblicato molte opere su Silone sui grandi scrittori poeti italiani
Come Dante leopardi Pirandello e Flaiano dopodiché vi faremo sentire un bellissimo racconto dal vivo che leggerà il nostro amico attore
Nino Bellan Bernardini quindi chiediamo ecco preferisce andare lì
Vitaliano Esposito la parola
Signore e signori
Devo
Un ringraziamento particolare a Dacia Marranini che conosco
Da qualche hanno
E che esiste di scritte stimo profondamente
Da sempre
Avendo letto tantissimo i libri
è un ringraziamento anche
Al Sindaco
Pratiche chi
Che
Onorare con la sua presenza
Questo convegno
Io
Dovrei scusarmi perché sono costretto a leggere il mio intervento
In questa sede tante volte ho parlato a braccio
Perché mi sembrava
Più utile
Intervenire
Con
La parola di IVA
Questa volta invece sarò costretto
A dire quello che penso degli iscritti sparsi
Venti Silone
Ignazio Silone
Diviso per tutta la vita tra impegni
Politico culturali e impegni propriamente letterari
Deve l'altro la fama di grande scrittore
Alla pubblicazione e alla diffusione di pochi liberi
Più segnatamente il primo romanzo Fontamara
Del trentatré
Per il quale si disse che fosse lo scrittore italiano
Più tradotto
E letto nel mondo
Negli anni trenta
Gli altri cinque romanzi
E i racconti aggiunsero ben poco alla sua notorietà
Anche se finire un'opera arricchirne
La complessità del mondo interiore
Svelando nei a spetti più
Particolareggiati sia come uomo che come scrittore
Oltre ai romanzi
E I racconti
Oltre
Alle due opere statistiche
Che alle due opere teatrali
La fortuna di Silone scrittore è cresciuta immensamente
Grazie alle pagine autobiografiche di uscita di sicurezza
Del sessantacinque
Anticipate sulla rivista comunità
E dopo e poco dopo uscite nel volume
Testimonianze sul comunismo indio che affronta è fallito ricordato poc'anzi dal decorre
Stando ai pochi titoli delle opere più note e più diffuse
Si potrebbe francamente a sostenere che essi loro ne sia stato uno scrittore tra il meno fecondi del Novecento italiano
Ma si sapeva che una gran parte della sua produzione non raccolta dall'Hui personalmente immune in quanto lega ANTA a ragioni occasionali
Costituiva una parte integrante del suo ma mondo riflessivo e insieme creativo
Poiché Silone ha sempre creduto nel rapporto intere in secco tra vita e arte tra arte e società
Di qui
L'urgenza avvertita da molti studiosi
Di indagare rigorosamente tra i cosiddetti scritti minori sparsi
Con l'intento specifico di ricostruirne più compiutamente il mondo umano e letterario
Si pensi che
Nei due bensì sine volumi dei Meridiani Mondadori anni
Apparsi a cura di Bruno Fal eccetto nel biennio novantotto novantanove col titolo unico di romanzi e saggi
Il primo volume di mille cinquecento settanta pagine il secondo volume
Di
Mille seicento ventiquattro pagine
Sono oltre settecento le pagine riunite come scritti minori e sparsi
Con titoli diversi
Ma alcuni studiosi di Silone
Prima e dopo la raccolta dei Meridiani
Hanno avuto l'opportunità di procedere per proprio conto ad una selezione degli scritti sparsi
Prima fra tutti Antonietta Moretti mi dura dell'Università per Stranieri di Perugia che ha riunito nel novantaquattro gli articoli di informarsi on
Tradotti dall'Elio cremonese
Informarsi a una era una rivista ed internazionali deliberata dallo stesso Silone e stampata dal suo amico editore
Emilio Oprah ex ante anche lui un ex comunista
Si avvalse della collaborazione di scrittori artisti ben noti quale Smith tollero barbudos stai Gerbino il e molti altri
Sono quattordici gli articoli reca recuperati
Visione
Che usava anche
Pseudonimi Magister e Marzio U.L.S.S.
E sono tutti di carattere politico rientranti in gran parte nell'argomento fondamentale del messaggio deve farci il flusso del
Pubblicato nel a Zurigo nel trentaquattro
Tra tra iscritti apparsi sull'informazione
Tutti di estremo interesse vogliamo innanzitutto segnalare il primo del giugno trentadue Alfredo Rocco inventore della dottrina giuridica del fascismo
In cui si l'onere di assume il pensiero del giurista nella visione assolutistica dello Stato
E un articolo di ben altro interesse il Cristo di Kazan
Del dicembre trentadue
In cui Silone
Silvia Costa al tema dell'aziende
Ma insistendo sulla condizione del Cristo come un reietto della società
Testimonianza di IVA di una coscienza messi ANICA
Essenzialmente rivoluzionaria nel suo Vangelo di un uomo un figlio di Dio emarginato e ribelli
Alla raccolta dell'amore tini durante
Sono seguite quella di Francesco decorre che mi ha preceduto
Esame di coscienza e quella di Alessandro Bresolin le cose per cui mi batto
Decorre aveva già pubblicato in collaborazione con
Ottorino Burgo
Una importante monografia su Silone l'avventura di un uomo libero
Nel novantotto
In cui avevano tracciato insieme l'impervio cammino dell'uomo dello scrittore
Dalla nascita e dal Paese di origine per piscina alle ultime vicende della vita
Appassionato ossia al caso Silone
Decorre poi
Procede ad una cospicua scelta degli scritti sparsi
Usciti in varie riviste di distribuendoli in quattro sezioni comunismo reale
Battaglie civili e politiche
Compiti degli intellettuali partiti apparati e democrazia cifrata
La raccolta degli scritti sparsi quaranta curata da Bresolin me deriva il titolo da un articolo dello stesso Silone
Ma desunto da una lettera di Giovanna Berneri
Vedo qua di Camin Camillo Berneri apparsa sul periodico anarchico volontà
Presso preso lo spunto da un accostamento fatto genericamente in una intervista di R. Roberto reati
Del pensiero di Silone a quello anarchico
Lo scrittore se ne dice condimento nella sostanza anche se il suo schieramento politico ufficialmente è stato di ben altro genere
Su un
Un punto di fondo tuttavia il suo accordo
è totale e cioè laddove
Egli ha sempre escluso di obbedire ha dato alcun calcolo opportunistico
E veniamo alla raccolta più consistente
Dei Meridiani
Si tratta come si diceva di oltre settecento pagine oltre settecento pagine
Distribuite con i seguenti titoli scritti politici e morali scritti sulla letteratura gli intellettuali scritti
Autobiografici
Noi ce ne siamo occupati
Nel recente ora nel recente lavoro Silone e la rivolta di volta del terzo fronte in maniera molto dettagliata condividendo pienamente la valutazione complessiva
Che mi ha dato il curatore
Io
Tralascio alcune citazioni per
Abbreviare
Il mio intervento
Avendo avuto la fortuna
Solo per ragioni di età naturalmente
Direi Jeremy molti di questi scritti sparsi di Silone
Quando usciremo su critica sociale la
La giustizia gli utili dirigevo giovanissimo assegnazioni nel
Tutto e del
E poi del
Di
Dice l'anno
Ebbi modo di conoscere anche personalmente Silone in quegli anni
Dividendo attivamente i suoi stessi sogni e le sue stesse amarezze
Rileggendo gli oggi
Non ne sono affatto stupito
In effetti ero convinto e sono tuttora convinto che qui c'è tutto Silone
Maggiore e minore
Colto soprattutto
Nel vivo dei dissidi e contrasti del tempo
Invertendo l'ordine seguito del nella nostra precedente analisi
Partirei dagli iscritti autobiografici
Soffermandomi
Su solo su qualcuno più significativo
Sono oltre venti in tutto
Ce n'è uno lunghissimo sul sull'Abruzzo
Che naturalmente
Il presidente del
Parco Nazionale d'Abruzzo
Forse
Non conosce
Sono oltre venti in tutto dicevo alcuni dilunga stesura e si aprono con una lettera Reiner BNL
Dell'agosto trentasette che è insieme una dichiarazione di poetica e in una sintesi della propria vita
Va ricordato che BNL
Aveva steso un del profilo di Silone su le norme Nobel l'iter
Dopo aver letto panino in edizione francese nel trentasei
Lo scrittore ricorda innanzitutto la crisi profonda fisiche spirituali avuta sui trent'anni
Dopo l'uscita dal Partito Comunista
E la conseguente sicura conversione alla
Alla letteratura che gli ha consentito
Una nuova nascita
Egli non rinnega nulla delle sue esperienze politiche che lo hanno fatto maturare nel bisogno di verità e di sincerità
E convertite in simul convertite Orsini all'impegno letterario
Si è guardato bene dal seguire l'esempio e il modello del D'Annunzio
A cui ha voluto contrapporre
Un nuovo in un mondo semplici chiaro evidente desunto dal paese natio e dalla Regione che conosce e ama
Come il bambino conoscendo il seno di sua madre
Sulle sue scelte scelte tematiche e sulle
Soluzioni espressive
Signor oneri insistenti in molti altri scritti autobiografici tra cui soprattutto il memoriale dal dal carcere svizzero
Steso nella caserma cantonale di Zurigo nel dicembre del quarantadue
E ritrovato
Opportuno il doveroso ricordarlo da Lamberto Mercuri nell'archivio federale di Berna e pubblicato postumo
E qui cade opportuno un accenno alle ragioni che indussero Silone a distaccarsi Dalla Chiesa
Tra gli iscritti minori e sparsi infatti
Ve n'è uno che a ha avuto molta notorietà
Ecco perché mi distacca ed alla Chiesa
Apparso sulla discussione settimanale della DC
Allora
Che poco dopo sulla Fiera letteraria
Silone mi ricorda minuziosamente negli anni trascorsi a pesci lineare
Gli studenti in Asia ali presso
Quelle Vescovato
Per ricordare che la Chiesa ufficiale
Sì preoccupava
Non della povera gente e dei suoi problemi di sopravvivenza
Ma dei problemi di mordi morale privata
Quali i costumi da bagno delle donne i balli popolari la bestemmia e nemmeno una parola sulle ignominia e statali
è molto difficile separare descritti autobiografici dagli atti scritti minori apparse sui giornali e periodici culturali dalla gentilezza la tarda maturità
Gli accomuna la stessa urgenza del primato della legge morale
C'è un altro
Un folto gruppo di scritti sparsi definiti
Propriamente scritti politici e morali che partono dal fascismo e indù gli hanno sulla missione europea del socialismo
Molti sono gli spunti utili
Che se ne possono ricavare per trarne
Per tracciare il profilo di Silone in modo più approfondito
Sì ci si indugia poi sul nuovo incontro e con Giuseppe Mazzini
E la riscoperta del pensiero mazziniano induce Silone alla individuazione di una missione europea del socialismo
Ma non
Nel segno di un socialismo
I soldi socialismo vetero
Che definisce poi umanista fondato sulla solidarietà cristiana un socialismo contrassegnato quello in cui credeva Silone
Contrassegnato da una democrazia reali e non puramente formale
Senza alcun distintivo commi Emilia dire nella lettera Giovanna Berneri
Parlo ambientalistico regionalistica o Provinciali istinto municipalista dico del Bel Paese
Tutto questo in contrasto stridente con nelle ideologie che hanno fossi Rizzato lo spirito crede creativo dei cosiddetti i partiti di massa
Un altro gruppo di iscritti minorile sparsi riguarda più propriamente all'impegno letterario e in il ruolo degli impieghi intellettuali nei regimi dittatoriali
Emergenti nei regimi democratici
Silone è stato sempre contrario non solo al disimpegno spirituale dello scrittore
Ma anche
All'impegno ideologico politico si diceva nel dopoguerra indagine ma
In appoggio palese o segreto al potere ufficiale
Sia politico che dirige uno show
Schierato così su un doppio fronte
Ad un certo punto si è inventato un terzo fronte di rivolta
Contro tutte le limitazioni e manovre
Manomissioni della libertà
Ovviamente
Silone
A avversato duramente la degenerazione burocratico staliniana
Ma anche gli intellettuali che hanno
E che l'hanno sostenuta e difesa nelle democrazie occidentali
Si veda per questo il discorso tenuto a Baquba Sidea nel giugno del quarantasette in occasione del convegno internazionale del Peng crebbe
E successivamente
Successivamente la serranda pacco polemica con lo scrittore Russo Ivan amicissimo
Lo scontro con Sartre
Ditta tra altri
Avvenute avvenuto in più riprese
Sto per chiudere
Molti altri spunti di riflessione si potrebbero ricavare dagli scritti sparsi di Silone
E tutti in misura diversa
Potrebbero contribuire
A meglio definire la figura e il pensiero sia dell'uomo che dello scrittore
D'accordo col curatore dei duelli fortissimi volumi debiti meriti anni
Possiamo anche nuovi concludere col dire la letture di questi scritti minori sparsi
Consente anche di seguire i mutamenti dei suoi atteggiamenti e delle sue valutazioni
Il progressivo in coppia essi
Del suo sguardo sul presente
Sempre per altro bilanciato da una costante tensione
Verso la speranza
Grazie vitaliano Esposito e adesso ascoltiamo
Parole di Silone
Nella bellissimo uno racconto che si chiama la pena del ritorno legge Nino Bernardini
La pena del ritorno
Mi arrivò una lettera che si salvo dal cestino perché cominciava così questa non è una supplica ma un'informazione
Una certa persona figlia del tal dei tali da me conosciuto assieme al padre tanti anni fa ma che probabilmente avevo dimenticato era gravemente malata
E il parroco credeva suo dovere darvene notizia
Un amico da me informato sia da subito offerto di accompagnarmi con la sua automobile ma rifiutai adducendo pretesti scuse vaghe
Sai
Infine dovetti dirli per farlo tacere e quando partiti li venticinque anni fa presi il treno dovresti dunque capire
Ma la linea è stata fortemente danneggiata dei bombardamenti e dalle mine l'altro insiste dovrai viaggiare quasi tutta la notte tanto meglio gli risposi seccato
Durante il viaggio rimasi a lungo con la testa appoggiato al finestrino
Attraverso i vetri di di venirmi incontro il paesaggio per tanti anni conservato nella memoria come un presepio il Campicelli Sasso usi le montagne brulle oscure disabitate vedi apparire e sparire
Le stazioni Cine deserte porte e finestre sprangate i muri cadenti le macerie
Nell'oscurità dall'ASP promotore riconobbe l'origine contadinesca degli uomini e delle donne pigiati assieme nella carrozza
Assieme ai loro fagotti valigie casse Sacchi ripensati di acquisti fatti in città
Davanti a me è una donna aveva un bambino sulle ginocchia e ogni tanto il bambino si svegliava e si lamentava allora la madre apriva la camicetta gli offriva al seno
Il bambino subito dopo Sirio tormentava cercai anch'io di dormire cercai di sentirmi come loro come la madre come il bambino una persona qualunque di ritorno da un lungo viaggio una persona stanca
Alla prima luce del mattino i viaggiatori tormenti avevano un aspetto di moribondi smorfie spaventati di ladri sorpresi dai carabinieri visi disfatti di umiliati oppressi
Ma l'avvicinarsi della voce autorevole del controllore e si si scuotevano frugava non nelle tasche nei sacchi riassumevano rapidamente l'abituale aspetto diurno chiuso duro diffidente
Nel corridoio mentre cercava una via d'uscita tra i corpi distesi da viaggiatori e le barricate dei sacchi qualcuno mi chiamo
Lei grido che diavolo fai su questo treno torni alla tua Fontamara
Era un sedicente giornalista corrispondente o di un giornale romano della Provincia invecchiato nella cronaca dei meschini avvenimenti locali
Faccio quello che fai tu gli risposi imbarazzato viaggio non vedi
La voce sgradevole sia vicino
Ma come è esattamente la tua Fontamara egli insiste con un tono confidenziale che nulla giustificata
Nella tua immaginazione a quale dei nostri villaggi corrisponde ad Ajelli Ortu chiodi segna
è un mio segreto gli risposi saltando giù dalla fermata seguente e la valigia l'altro mi gridò dal finestrino Lai dimenticata non porto valigia gli risposi va al diavolo
Anche venticinque anni prima quando partita quella stazione non avevo con me valigie
Parti di notte come un ladro non immaginavo di dover restare lontano tanti anni
Aveva voluto accompagnarvi alla stazione Lazzaro
Detto il Ranno chiaro un vecchio socialista di una frazione del mio paese non venire gli avevo raccomandato i carabinieri potrebbero riconoscervi farsene carico non lasciarmi questo rimorso
Farò finta di di trovarmi alla stazione per caso mi aveva risposto neppure ti parlerò vedrai
Che degli era sceso dal suo villaggio di montagna ed era venuta alla stazione con la figlia e con l'asino se ne stette un po'discosto guardandomi come un congiurato ma naturalmente finimmo col parlarci
Parti e dimentica questa terra di dolore mi disse beato te che sei ragazzo e poi ancora dimenticare Lazzaro gli risposi ti giuro che non dimenticherò dimentica RAI egli ribatte con sicurezza
Fini e dai suoi studi farai carriera in naturalmente dimentica RAI peserà sarà facile
Io continuava a negare con le lacrime agli occhi facendo sforzi per lo scoppiare a piangere e anche Laurino alla figlia di Lazzaro che aveva fino ad allora taciuto umile pallida si mise a supplicare il padre di smetterla e di parlare d'altro
Forse l'ultima volta che vi parlate gli rimproverò lavorino forse non vi vedrete più e volete litigare
Non voglio litigare si scusò umilmente il vecchio non non ci mancherebbe altro proprio in questo momento al momento della separazione
Dicevo soltanto qualcosa che mi pare naturale ti metterai apposto gli dicevo fare carriera e dimentica RAI
La figlia la urina si rivolse a me afflitta
Dovete compatire lo mi disse in realtà e li rivuole molto bene voi non sapete quanto bene si voglia voi non sapete come parla di voi quando quando voi non ci siete vuole più bene a voi che a me sua figlia
Forse annui il vecchio rivolto alla figlia anzi certamente mi piacciono le sue idee
Ma che sono io o un povero cafone e Luigi una persona istruita dunque come tutte le persone istruite farà la sua carriera e si dimentica era di noi e di questa terra disgraziato
La urina se ne stava modestamente un poco da parte tenendo lasino per la capienza nell'atto triste rassegnato teller abituale
Tu che prevede le chiesi bruscamente credi capi dimenticherò no e la rispose arrossendo sono certa che peserà i spesso a mio padre anche arte
Io aggiunsi prima che salisse sul treno lavorino
Mi raccomandò con un filo di voce torna presto
Il viaggio fu più lungo di quello che allora pensassi l'assenza più duratura alcuni anni più tardi nel mille novecentotrenta rifugiato mia malato in un villaggio di montagna della Svizzera credevo di non avere più molto da vivere
E allora mi misi a scrivere un racconto al quale porsi il nome di Fontamara
Mi fabbrica i cammei un villaggio col materiale degli amari ricordi e dell'immaginazione e io stesso cominciai avvitarci dentro
Non è facile in età matura tornare nei luoghi dell'infanzia se durante l'assenza il pensiero non se n'è mai distaccato se in quei luoghi da lontano si è continuato a vivere avvenimenti immaginari
Può essere perfino un'avventura pericolosa così fu assai
Fui assai penosamente imbarazzato quando qualche giorno dopo che i giornali e la radio ebbero annunziato il mio ritorno in Italia
Dovete ricevere a Roma una bizzarra delegazione di paesani composta di rappresentanti di gruppi politici ed autorità locali incaricata di propormi un programma di cerimonia per festeggiare il ritorno nella regione natale
Colto alla sprovvista non seppi improvvisare un qualsiasi discorsetto alto atto a dissimulare i brividi di ribrezzo che mi dava la sola idea di tornare accolto da manifestazioni di Chiasso e di retorica
In quei luoghi per le cariche dei ricordi di indicibile tristezza
La malcapitata delegazione se ne partiti dunque allibita e come poi o risaputo incerta sia attribuire il mio incivile rifiuto ha estrema intransigenza politica vo a morbosa misantropo via
Poi arrivo la lettera del parroco DB con la notizia della malattia di lavorino ai la descrizione dello Stato miserevole in cui era ridotta
L'infelice donna si era opposta a che mi si chiedessero soldi ma si ricordava di me non potevo esitare sul piazzale della stazione cercai invano la corriera che una volta faceva il servizio Della Valle fino a qui
La corriera era soppressa da diversi anni mi venne detto aspettate qui mi suggerì l'impiegato della posta capita sempre qualche big o carretto intanto contrasteremo un po'siete è già stato da queste parti
Bene c'è passata la guerra di qui non mi sembra chiesi all'impiegato della posta guardandomi attorno
Questo Comune un Comune perseguitato dal destino negli e mi spiego perfino il terremoto gli passo accanto non so se lo sapete di conseguenza niente ricostruzione niente sussidi niente assistenza governativa
I guastatori tedeschi arrivarono fino a giù vedete quel ponticello ma che fatica sarebbe stata per loro arrivare fin qui niente
Bruscamente mi decisi di proseguire a piedi mi sembrò anzi preferibile
Ne avrete per un paio d'ore mi avvertì l'impiegato poi non conoscete la strada essa Sosa prenderà l'accorcia Toia gli risposi in dialetto ha sete di queste parti mi gridò sorpreso
Andando avanti cercavo di ricongiungere un anno all'altro
Di ricomporre i vari pezzi della mia esistenza e invano mi chiedevo se avesse un senso
Incontrai una guardia campestre col fucile da caccia tracolla e appesa ad un braccio una corona di rane spogliate infilate in un ramo di Salice
C'era una volta dei gli dissi un altro organo chiaro un certo Lazzaro l'avete mai conosciuto povero uomo ne ebbe dei guai finché visse
Mi rispose la guardia
Quali dati da voi altri domandai ma non da me si affrettò a chiarire la guardia insospettita
Che specie di guai insiste e se volete saperlo non
Non non sapeva farsi i fatti suoi la guardia mi spiego era un poveraccio che non aveva di che vivere perché non si faceva i fatti suoi
Aveva una figlia una certa la urina sia sposata famiglia domandai se non se la sono ancora mangiato alle mosche sarà ancora viva mi rispose la guardia ridendo
Accasarsi una parolaccia come quella che sta là pigliava ma a proposito
Egli mi disse guardandomi curiosità come fa lei a conoscerla
Siamo stati all'ICI risposi
Ed ecco dice sulla cresta dalla collina il Paese mi apparve immutato come l'ho ricordato nel mucchio nero delle case vi erano ancora
I vuoti dei crolli del terremoto di trent'anni prima
Non so perché all'entrata del Paese mi colse un'improvvisa paura un doloroso stringimento di cuore
Richiesta armarli per riprendere fiato avrei voluto tornare indietro fuggire
Ma nel Paese quello doveva essere il momento della SFOR natura perché un alito di vento mi porto un buon odore di pane fresco che mi intenerito e mi rassicurò
Tutte trovare lavorino pensai che convenisse informarmi dal parroco tanto più che era stato lui ad avvertirmi
Il parroco non mi riconobbe subito
E mi invitò ad entrare nella sacrestia con un gesto impacciato un sorriso timido atto inspirare compassione per il caso che fossi realmente quello delle tasse
Ma
Dopo le mie prime parole mi riconobbe si commosse se salto compì gesti sproporzionati voleva uscire avvertire il Sindaco la popolazione sono qui di passaggio ripartirono stasera o domani lo avvertì
A per strada di un
Mi domando nessuno ci ha riconosciuto
Sono passati venticinque anni dissi anche da ragazzo venivo qui veramente chi volete mi riconosca
Sono passati venticinque se è così negli mi corresse esattamente venticinque secoli
Per trovandomi di passaggio da queste parti mi è venuto in mente di fare una breve sosta quassù nient'altro ti sarei dunque grato se tu non rivelarsi la mia presenza a nessuno
Ma da che sono venuto mi torna in mente la tua ultima lettera
Come è stato Aurina dove abita
è morta l'altro ieri di sempre la poveretta finalmente cessato di soffrire
E lì non si accorse della mia mozione o finisse di non accorgersene
L'abbiamo sepolta ieri raggiunto accanto a suo padre
Ma non potete iscrivervi prima gli dissi appena negli usciti parlare
Ho saputo che vi conoscevate solo alcuni giorni fa rispose come potevo immaginare d'altronde non è che tu incoraggi la corrispondenza
è il padre era la sua unica protezione il suo unico un sostegno quando alcuni giorni fa sono stato chiamato al suo capezzale la trovai attorniata da alcune vecchie del vicinato
Ho detto capezzale è stato un errore un modo di dire dato che la poveretta aveva già venduto il suo letto giaceva sopra un sacco di paglia
Non sono mica malata mi disse ma non riesco più a ragioni in piedi così mi riposo
I vicini le portavano i resti della loro minestra al mio arrivo una delle vecchie mi chiese particolari sulla tua versione a tornare da queste parti e non sapevo proprio che risponde aveva ragione il mio padre sospiro allora lavorino
Parlare la stanca fare forse anche le dispiaceva di dire certe cose
Ne sentiva il bisogno
Pare dunque che la urina e suo padre che accompagnassero alla stazione quando tu fossi costretto a partire di qui
Farai carriere chi dimentica RAI in questa terra di dolore sembra che ci dicesse il padre tutti indigna sti non vi dimenticherò mai dicesti mai mai
L'inesperta lavorino allora di credette invece
La realtà non poteva essere altrimenti e la concluse
Avrei potuto strozzare il prete dell'il compiacimento che metteva nel suo racconto
Fu il Brusca mentre ripreso dall'angoscia che mi aveva accolto all'ingresso del Paese e cercare una sedia per la grande fatica che faceva restare in piedi
Il prete intanto continuava a raccontare
Non poteva essere altrimenti aveva confermato una di quelle vecchie quando una testa si riempie di istruzione non c'è più posto per quello che c'era prima sì sì sì è stato sempre così aggiunse l'altra vecchia
Ad un certo momento c'è sai di capire le parole del Poretti né percepivo il rumore
Ma non il senso
Forse gli approfittò della mia passività per tornare ad espormi i bisogni del Comune i danni materiali e morali lasciati dalla guerra il legittimo desiderio di molti parrocchiani di trasferirsi in città magari come portieri o uscieri
Finalmente
Riuscì ad alzarmi
Innanzi ai verso la porta
Grazie Annina Bernardini perfetta della lettura è una conta bellissima che fa capire
Che da questa nel suo al sentimento nei riguardi del Paese dove non tornava venticinque anni deve tornata il suo rimossa di essere stato lontane anni non arretrati tempo
La possibilità di rientrare ed infatti si chiama latte inedito allora ne sapesse a parola Filippa porta che ci parlerà di Ignazi Simeone maestro l'irregolare Filippo la Porta Pergine non lo conoscesse e saggista critico letterario collabora Corriere della Sera a Repubblica il Messaggero e riformista
Ma
Anche il paziente ringrazio
Sì è stato detto prima che
Qualche volta il dibattito politico
Si richiama Silone
Sì è vero però insomma nel complesso la mia impressione è che
Perché invece la figura e l'opera di Silone
Non rimanesse incontra sempre una certa resistenza
Commessi voglio dire questo potrebbe essere un bene perché
Il fatto che la figura di Silone resti sempre un po'ostica e perfino disturbante
Per la cultura contemporanea
Che una cultura fondata su
Sul pensiero conforme
I e su una certa edulcorato azione dei conflitti quindi potrebbe essere perfino un bene
Ma insomma
Questi anche la mia esperienza personale sul nome di Ignazio Silone non so perché
Si infrange Eva come come su sulla parete rocciosa del Gran Sasso perfino come posso dire l'anima liberal dei Comunisti italiani quando il PC fece la svolta
All'inizio degli anni Novanta il PDS io mi ricordo nelle sezioni del PDS si poteva discutere di di di tutti di tutto perfino di Heidegger
Dei filosofi abissali ridiventare insomma
Para nazisti o di Carl Schmitt
Anche Ignazio Silone non si riusciva a discutere
Come mai era percepito come un autore arretrato troppo localistico
Oppure irrimediabilmente provinciale
Appunto per quelli che erano invece dei raffinati lettori non so di dare torto
Tra l'altro io venivo dal liceo da un manuale di letteratura italiana mi quello di Asor Rosa in cui Silone non c'era quasi per niente
Credo per ragioni anche analoghe eppure strano è stato ricordato prima sì non è uno dei nostri autori più cosmopoliti
è uno dei nostri autori come un vero diciamo come dire universali
Ecco era molto ammirato da da da da Faulkner da del
E Fontamara è la grande epopea dei cafoni del mondo no
Checché bene scambiate in Croazia come ricordava Silone per un romanzo locale della Croazia perché e la grande epopea del sud del mondo
Ecco ci sono molte ragioni di questa resistenza Silone me viene subito in mente me ne viene subito in mente una
Beh insomma sì non è sempre stato guardato con sospetto diciamo sia da
Dai letterati
Perché dalla che dalla Sinistra dalla Sinistra moderna
Forse per una cosa che prima ha detto Dacia Maraini
La sua passione se volete anche ingenua per la verità
Silone aveva una fede assolutamente incrollabile
Assoluta quasi fanatica nella verità
E infatti ai tempi della Terza Internazionale Silone era soprattutto preoccupato dalla disinvoltura con cui si dicevano bugie
Non so quanti di voi hanno visto questo film recente di Paolo Sorrentino il divo
Che è un po'a così a metà
Allegoria e ammetta biografia politica di Andreotti è un film secondo me molto bello
C'è tutta una grande allegoria sul potere
Quando l'ho visto in pratica c'erano molte persone avevano tutta un'area molto compiaciuta come sede della vicenda non li riguardasse dice si va be'Andreotti la Democrazia Cristiana sì lo sappiamo ma invece secondo me la
L'elemento come dire veramente inquietante del film il divo e che
Quel tipo di potere
Quel tipo di politica cioè l'illusione di fare il bene attraverso il male
Che poi l'aspetto demoniaco della politica di qualsiasi politica no far trionfare il bene attraverso il male l'illusione di Andreotti bene quell'indifferenza verso la verità
Riguarda riguarda tutti noi riguarda la sinistra italiana riguarda la storia del Partito comunista
Mi ricordo che essa avvenne ENI disse una volta Salvemini era un fiero un fiero avversario
Del conservatorismo del clericalismo però disse io con i comunisti non potrò mai veramente marciare insieme perché per loro la distinzione tra vero e falso e qualcosa secondaria
E
Su questo ci fu anche una
Polemica un contrasto molto forte tra cambio e Sartre
Anche cambio era un mistico della verità come Silone
E quando si doveva dire la verità sui gulag negli anni Cinquanta
Calmi ora per dirla invece Sarto non voleva dire la perché perché se si diceva la verità sui gulag si indebolito del movimento operaio si indebolire la classe operaia francese ma vi rendete conto che queste cose si pagano si pagano caramente
Questa idea così tattica della verità patti cistica strumentale della vita alla fine secondo me la paghi caramente
Come può abbiamo visto del resto
Quindi
Un tema che è stato pure sfiorato
Da da da decorre Stato quello del sud del mondo punto più mi soffermo solo brevemente
Silone negli anni cinquanta si interrogava sul concetto di sud
Come categoria non solo geografica
Ma come categoria antropologica umana
Come categoria morale
E lo faceva in sintonia anche con delle riflessioni di Carlo Levi sul sub
Il sud o come punto di vista altro
Come alterità
Ecco
Non pretendo adesso di approfondire qui è un tema del genere
Accenno soltanto diciamo a un elemento possibile elemento di riflessione
è chiaro che
Quella stessa categoria di Silone è problematica
E problematica oggi nel mondo globalizzato in cui il sud sembra che
Perché che non vedo l'ora di diventare nord no sembra che sta lì che vuole assomigliare a tutti costi al nord
E quindi rischia anche una fortissima omologazione quindi è una categoria quell'episodio che dobbiamo assolutamente sottoporre una riflessione critica però credo che un
Categoria che non possiamo lasciare interamente al folklore
Perché poi oggi da alcuni libri
Che ci vengono dal sud dal sud italiano penso a dei romanzi pezze romanzi di Giuseppe Montesano o di Bra Ucci o di Antonio Pascale ma ce ne sono di Calaciura ce ne sono tanti altri
Ebbene proprio in questi libri che ci vengono dal sud
Beh
Scopriamo che non tutta l'esperienza è diventata virtuale
Scopriamo che la televisione benché oggi sia molto pervasiva però non esaurisce interamente la realtà
Lo scopriamo soprattutto in questi libri che ci vengono dal sud
In questi libri scopriamo ancora che
Insomma qualcosa nel mondo diciamo così interferisce con la nostra immaginazione no
E a volte costringe le le imprese romane a ad un inevitabile fallimento
Questa poi era la grande idea del Don Chisciotte se pensate no Don Chisciotte il grande eroe del sud del mondo se voi camminate per l'Avana c'è un'energia tutta fin battete in una in una statua di di ferro che don Chisciotte
Pensate l'unica Stato ha credo costruita edificata Peter un personaggio letterario nella Cuba delle della rivoluzione e ed io come città pensare ma infatti donchisciottesco grande eroe de de del sud del mondo
Do Chisciotte pensava che la vita era fondamentalmente un fallimento perché la vita a un continuo scarto tra i nostri desideri la realtà però
E questa è una visione molto meridionale
No di firme difficile che un muro un nordico calvinista protestante accetti una cosa del genere perché per la vita invece una cosca continua autocostruzione e un accumulo di esperienza
Non molto più realisticamente uno model sud pensa che la vita il fallimento
Però è un fallimento molto interessante la vita
è un po'questo che ci insegna Don Chisciotte è un fallimento per che genera continuamente esperienza
E che appunto sviluppo alla nostra immaginazione
Ritorno invece all'altro tema alla al coté politico di Silone
Perché su questo volevo anche fare poi delle considerazioni conclusive i romanzi di Silone se ne è un po'parlato alcuni spunti forse soffrono di un certo didascalie istmo
Altri sono secondo me più ispirati ma certamente uscita di sicurezza è veramente il memoriale politico più importante dell'intero Novecento italiano su questo su questo credo che non ci sono dubbi
è il memoriale politico anche più drammatico no della nostra storia del Novecento
Sì non ha fatto politica anche come dirigente del partito comunista l'ha fatta però con una mentalità in politica curioso perché il politico ha sempre una è una visione strumentale delle cose no tutto deve servire a qualcosa
Invece per se persino non era esattamente così
Ma la cosa curiosa che Silone maestro irregolare io ma mi permetto di dire che ha scritto un libro recentemente sui maestri regolari del Novecento sui grandi eretici e uno dei capitoli dedicato Silone
L'ho messa irregolare
Delle tante definizioni di di maestro Veneto una Carmen che quelle con cui mi dentistico detto insomma
Un certo punto io dico che il maestro è uno che ci dice di raggiungerlo
Ecco poi PAI prelievi la possibilità di raggiungerlo dipende interamente da noi
Però lui ci dice raggiunge i temi se volete sezione se avete voglia se potete
Ecco però è curioso che questa figura e di eretico non nel sessantotto non l'abbiamo capita
Io nel sessantotto avevo quindici anni
Ho cominciato a fare politica ma
Silone mi sembrava appunto better ouverture umanistico come sapete avevamo altri mitologie mitologie politica molto più esotiche
E
Ci pensavo proprio in questo periodo queste l'anno della celebrazione del sessantotto no ed ed è anche delle di migrazione del sessantotto e i due libri importanti del sessantotto sono usciti uno un anno prima
E uno all'inizio e sono i due grandi libri del sessantotto italiano
E certamente non non lo è stato vogliamo tutto di Balestrini ecco ma è stato il suo sono stati secondo me
Il mondo sabato dei ragazzini piazza Morante che è uscito per un anno prima del sessantotto
E poi
L'avventura di un povero cristiano
Che è uscito me nel marzo cella il mese della battaglia di Valle Giulia e sono i due libri in cui vive proprio lo spirito libertario del sessantotto cioè il grande spirito utopico libertario anti ideologico
Noi non e non invece il sessantotto che si è subito burocratizzato no quello appunto dei dei piccoli gruppi dei partitini no la grande la l'anima libertari antiautoritaria
Di quell'anno vive in questi due libri di alza Morante e di
Ignazio Silone Silone
Insomma ha capito tutto sicure e parlo soprattutto insieme il politico ha capito tutto molto prima degli altri
Ha rivendicato il primato del programma sulla sulle ideologie e degli uomini sugli apparati ha criticato lo stalinismo molto prima del rapporto Cuche offro e di questo gli diede riconoscimento Paietta
Prima di Pasolini ha mostrato i limiti e le contraddizioni dello sviluppo
Cioè tutto il mito del progresso tecnologico
Molto prima di Tangentopoli
Ma è già le ha già la fine degli anni Cinquanta ha indicato nella degenerazione dei partiti
Il vero cancro della democrazia italiana
Ma soprattutto c'è un punto della sua riflessione su questo concludo
C'è un punto della sua riflessione ma direi anche della sua biografia però sua biografia politico esistenziale che continua a sembrarmi forse il più scandaloso
E cioè il fatto che lui come sapete ha diretto per più di dieci anni tempo presente insieme Nicola Chiaromonte
E quindi quella rivista che cosa che cosa accadeva che la prospettiva che era più di Chiaromonte diciamo liberaldemocratica
Beh si congiungeva POIN Silone con un un socialismo come posso dirvi un socialismo dai tratti populisti e anche
Cristiani Gianni
Che a qualcuno può sembrare inattuale
Ma invece no perché
Ecco prima di citavano di sofisticati politologi di oggi ve li immaginate non so una Dahrendorf
Schierato dalla parte dei dei cafoni della Marzi ca
Silone a un certo punto commemora Salvemini nel cinquantasette
E parla con un po'di enfasi del contadino di Molfetta
E parlando di Salvemini si sofferma sul socialismo dei poveri e degli oppressi
E del suo cristianesimo di non credente
Ecco è come se ci ricorda se questi Milone che un'esigenza autentica di giustizia sociale
E anche di verità
Si potesse trovare inc quasi solo nel cuore degli umili
Dei diseredati
Di chi è letteralmente un povero Cristo di chi è un niente
Ora mi rendo conto che
è un e difficile e Bennardo tradurre un'indicazione del genere nella società
Contemporanea nella società che abitiamo che la Società dei due terzi e cioè la Società dei due terzi diciamo così a
Fondamentalmente appagati
Nonostante tutte le le le frustrazioni e le ansie dai per consumi
Nella società in cui si può dire anche insomma fortunatamente nessuno nessuno muore di fame anche se esiste una moltitudine di di precari di semi precari che non hanno che non hanno una vera rappresentanza
Ecco però io credo che non è assurdo pensare
Che qualsiasi socialismo democratico anche il più moderno anche il più sofisticato sul piano teorico
Avrà sempre bisogno di quel riferimento i poveri cristi
Forse fisicamente non li vediamo sempre questi poveri cristi non li vediamo se più quasi sempre però dobbiamo almeno
Dobbiamo almeno
Immaginarli davanti a noi
E
Ecco
Qui Silone
Scrittore politico ci spinge
Oltre la dimensione politica a un certo punto da una definizione di socialismo
Che io trovo di straordinaria attualità
Il socialismo non è che l'estensione dell'esigenza etica
Dalla sfera privata
All'intero dominio dell'attività umana molto semplice la definizione quasi empirica
Quindi l'estensione dell'esigenza etica dal privato
A l'intero spazio della nostra esistenza
Vi sembra una definizione forse per poco scientifica o appunto un po'semplificata credo però che questa definizione di socialismo che ci ha dato questo maestro irregolare
è il punto di vista
è il punto di partenza oggi di ogni riflessione
E di ogni Rifondazione possibile e soprattutto
Ci indica secondo me è l'unica strada per non finire appunto nelle logiche
Sinistramente o fascismo fascinosa mente perverse definitivo grazie
Grazie a Filippo apporta perché il tabellare
Riflessi leonessa anzi non è
E adesso darei la parola Roberta Melchiorre per chi non lo conosce e docente supervisore presso la Scuola di specializzazione per l'insegnamento superiore la porta
Insegna discipline storiche all'università di d'Annunzio di Chieti Pescara e l'Università telematica Leonardo da Vinci
Il tema è lo spazio geografico di Silone
Sì io
Concludo questo convegno immeritatamente visto
La
L'interesse degli interventi precedenti non sono uno studioso di
Di Silone mi sono occupato però molto di storia della nostra Regione ho cercato anche di raccontarla soprattutto i bambini
Facendo questo spesso
O raccontato
La storia della marsicano e quindi ho anche affrontato il tema dei romanzi sito ogni anno
Leggerò per una questione di
Di di tempi anche perché poi non so contenermi quindi
Questa
Obbligata allora oltre ad essere uno degli autori più letti al mondo Silone è stato ed è anche uno dei più studiati
La biografia critica esterne minata
E questa sera ne abbiamo avuto l'ennesima prova
Per cui quando Dacia Maraini mi ha chiesto immediatamente di intervenire
In questo convegno ho subito cercato di trovare qualche spunto Luigina alé un approccio nuovo ovviamente un atto di sproporzionata presunzione destinato
A fallire perché poi andando a sfogliare qualche recente studiosi che ogni anno mi sono accorto che tutto è stato scritto e detto sull'autore di Fontamara lamento una cosa incredibile
Tuttavia tra gli argomenti meno trattati c'è sicuramente quello degli spazi geografici del paesaggio della natura o come si direbbe oggi con un termine
Abu usato del territorio nelle opere dello scrittore di piscina
Sicché ho pensato di fare una riflessione su questo argomento anche perché insegnando geografia storica
Spesso raccontando le dinamiche che presiedono le trasformazioni di uno spazio geografico
Mi sono imbattuto anche ovviamente sull'origine e sullo sviluppo dell'immagine del territorio stesso
E quindi tutto ciò mi ha portato a invadere lo spazio letterario perché sono stati soprattutto gli scrittori ad incidere in modo decisivo sulla formazione dell'immaginario
Di un territorio
E dell'immagine di questo territorio
Ma anche di un paesaggio di una città pensiamo e qui faccio esempi
Diciamo illustri ma anche un po'banali al manzoniano lago di Como la Trieste di Svevo alla Napoli Salvatore Di Giacomo alla Sicilia di Pirandello ma anche
Alla Sicilia di Dacia Maraini qualche tempo fa ho scritto un'ammenda a Dacia Maraini
Raccontando la sorpresa della mia lettura di Bagheria vero un una narrazione piene di profumi di sapori di di luoghi eccetera
Ma anche la Parigi rimo passavo la lunga di ricchezza
Molte volte il paesaggio non solo contribuisce a mettere a fuoco l'atmosfera di una storia ma spesso diventa l'anima della storia stessa
Sino al punto in cui il paesaggio arriva addirittura a impersonare il soggetto principale di un romanzo come avviene
Faccio qualche citazione così insomma per esempio in una un autore molto interessante degli ultimi vent'anni americano Polo Stalin trilogia New York dove lui ok protagonista praticamente assoluta della delle dicendo
Anche quando comunque non si arrivi a tale assolutizzazione il paesaggio resta un elemento cruciale del percorso narrativo dello scrittore per esempio e qui la citazione più
E più semplice il il paesaggio del del del di Cuore di tenebra dico tre no che è
Veramente uno dei protagonisti della storia
E spesso il paesaggio suscita anche sentimenti
Importanti per esempio il sentimento da nostalgie
Che ne so l'anguilla protagonista io narrante della Luna i falò di Cesare Pavese dove nell'anche sono fondamentali non solo come paesaggio ma anche come suscita attore di sentimenti oppure per fare un esempio un po'più
Un po'più
Così Cosmopolitan verte Righetti anche
Sì si muove
In questa espressione di una nostalgia romantica nel momento in cui
Racconta ad un amico di aver ritrovato il i suoi luoghi e di cosa questi luoghi abbiano suscitato illusi
Nel Novecento il paesaggio anche quando è stato inventato avuto un ruolo fondamentale per capire
Per capire la realtà pensate alle Città invisibili di Calvino
Che stava contemporaneamente un catalogo di città inventate ma anche uno straordinario manuale di urbanistica
Il paesaggio poi può essere anche il nemico del vede protagonisti pensate a a alla a ma Alma conto di cent'anni solitudine o il PAI il paesaggio descritto può anche essere
Il il
Lo scenario di due luoghi urbani antitetici che si confrontano pensate al Grande Gatsby di di diritti Scott Fitzgerald
Oppure il paesaggio può essere anche
Come dire la metafora di di di di di di una di utili un essere umano il mare che che in nel vecchio e il mare di Hemingway assume le sembianze le forme la sinuosi età di una donna ecco
Anche l'immagine dell'Abruzzo e veniamo velocemente
A Silone è stata alimentata da certe descrizioni letterarie
Guinzaglio poeta della metà del del duecento per esempio in un sonetto
Descrive l'Abruzzo ricorrendo a ad una metafora che poi avuto grande successo almeno nell'immagine che l'altro ha della nostra Regione cioè alla metafora della lontananza
Mentre Boccaccio in una
Novella dove il protagonista Calandrino nella che tutti hanno studiato a scuola rappresenta l'Abruzzo come la regione più lontana dice dunque ed è in via essere più in là che Abruzzi
E poi Fracci polla per esempio sempre nel Decameron dice che l'Abruzzo il luogo dove gli uomini e le femmine vanno in Sokoli super Monti eccetera eccetera
In tempi più recenti i tanti viaggiatori stranieri che a partire dalla fine del diciottesimo secolo visitarono nostra regione
Spinti soprattutto da un interesse archeologico interesse che per l'antichità hanno raccontato l'Abruzzo insistendo particolarmente sugli elementi naturalistici paesaggistici e folcloristici
A questo proposito l'incipit del famoso viaggio in Abruzzo
Nella Pentecoste mille ottocentosettantuno Di Gregorio sono dopo un inverno faticoso ed io volemmo concederci lo svago di una gita durante la settima nel selvaggio e ancora più sconosciuto Abruzzo
Fino ad arrivare a D'Annunzio
Che
è stato il diciamo il il maggior responsabile
Della creazione di una immagine la nostra Regione fondata sostanzialmente sul Selvaggio sul mitico sul barbarico no nell'oralità pescare il trionfo Della Morte raffica di o altro
Pensate solo esempio faccio qualcuno s'arrabbia però secondo me qualche ragione ce l'ho pensata la polizia Pastore
No detto già altre volte ci vorranno cento anni di marketing turistico
Per preliminari danni fatti da questa questa è una questione stupenda una dal Nunzio poeta io lo adoro venti
Però ecco pensate che con la vogliamo ancora girando degli antologia della scuola media di Belluno della scuola media di Canicattì dove i bambini pensano che l'Abruzzo si è ancora quello di pastori
Io ho fatto qualche giro nelle scuole italiane
Presentando delle
Dei miei lavori vi posso garantire che
La forza delle della letteratura in questo caso la forza di questa poesia veramente dirompente ecco perché dico che ci vogliono cento anni marketing turistico per
E veniamo a Silone
Ora nel preparare questa chiacchierata io
Ho fatto un po'di ricerche mi sono imbattuto in un vecchio articolo pubblicato in una
Celeberrima rivista d'arte che si intitola la FIAT letteraria pubblicata da un grande personaggio della cultura italiana del secolo scorso il filosofo siciliano Rosario Assunto
E questo questo
Articolo si intitola proprio Paesi saggi di Silone
E le cose che adesso dico Leo diciamo mutuate elaborando le un po'da da questo scritto di Rosario Assunto
Il questo filosofo di Caltanisetta se non sbaglio se non vado errato
Riflette sull'importanza del paesaggio però Manzi dello scrittore di piscina eh insiste sulla impossibilità per i personaggi di Silone dividere anzi di essere fuori e contro la terra fuori e contro la natura
Per questo
Silone può essere compreso appieno solo a detta diversa riassunto mettendo in debito conto il ruolo che nelle sue operano i luoghi gli spazi il territorio nel suo essere un complesso sistema di entità animati nel nato ed è una cosa paradossale
In uno scrittore che fonda la sua
La storia del suo romanzo principale sul primo romanzo colpo il più famoso
Inventando sul luogo insomma
Quindi i protagonisti di Fontamara
Quindi cafoni del paesino marsicano quelli che si sono messi in salvo e questo lo lo leggiamo in uscita di sicurezza soffrono perché nulla più sanno della casa né della terra e la loro possibilità di conquistarsi un'anima non può avvenire lontano dalla terra
Ora la terra la terra che lui racconta una terra difficile è una terra Mother avare
Si legge in Silone affronta ma non c'è Bosco la montagna e arida brulla come la maggior parte dell'Appennino il paesaggio descritto
Quindi a Marsiglia da Marsiglia bonificata dai Torlonia non ha nulla di DDA coi di pittoresco quindi non c'è nulla di dannunziano
Del resto il prosciugamento del lago del Fucino aveva provocato delle modificazioni significative era cambiata la temperatura erano cambiate le coltivazioni probabilmente la radice dell'accelerazione della povertà
E qui entro in un tema che mi è caro della del del placca usato dal prosciugamento del del del lago e a al
All'origine della povertà dei cafoni
Dei cafoni descritti e raccontati da
Da Ignazio Silone e questa è una cosa
Che voglio dire ogni volta che il racconto ai ai ragazzi i bambini anche
Non della massima insomma dell'Abruzzo ma anche di altre regioni
La storia del prosciugamento del lago del Fucino
Rimangono boccata
Perché è una storia di grande ingegneria idraulica è una scusa è una storia che parte dalla romanità è una storia
Di di di di di
Di come dire
Incredibile nel senso letterario del letterale del termine che non si può arrivare a credere no
Condono dicevate voi siete passati autostrada avete visto la marca dice da un lato no
Ma è possibile no è una cosa in che come come
E invece poi mano a mano raccontando questa storia si attiva a condurli per mano proprio nel nel cuore
Della di quelle situazioni che vengono raccontate
Da
Raccontate da Silone quindi
Il quadro dipinto dallo scrittore e scadono amaro ritratto dure vigne e con colori cupi
Che poi in perfetta conformità con lo stato d'animo la psicologia dei contadini che non le danno mai questa è una cosa molto interessante secondo me è una visione di insieme ma solo una descrizione a frammenti
Cioè due romanzi di Silone non si trovano le grandi descrizioni ma il ruscello il campicello liberata la strada polverosa che conduce al capoluogo no tutti piccoli frammenti non c'è una panoramica
Ma c'è sempre una descrizione piccola minuzioso un minimalismo descrittivo
Tuttavia
Di questa terra è solo di questa
Che Berardo viola reclama il possesso la libertà di lavorare e lo stesso fa anche Pietro Spina
Il protagonista divina il pane il seme sotto la neve eccetera che raccogliendo l'eredità di Berardo non si oppone
Scusate non si propone di sottrarre i contadini alla terra e dalla natura alla campagna ma si batte per liberare i contadini in quanto contadini
Il suo proposito e di liberare i contadini erano condizione contadina non emancipati dalla loro condizione contadini non farli diventare altro non fare diventare operai non far diventare qualcosa di diverso da quello che hanno cioè contadini
Ma liberare i contadini dall'oppressione dallo sfruttamento vuol dire liberare la terra
Quindi liberare il paesaggio liberare la natura Spina si batte per la libertà della terra come premessa della libertà degli uomini nella terza
Per questo Silone descrive
Con cura con minuzia con dovizia di particolari il paesaggio e dei suoi romanzi
Lo fa con una sorta di amore francescano
E Silone sicura di onorare con la sua scrittura non solo gli uomini che vivono nei luoghi dei suoi romanzi ma i luoghi stessi
La loro realtà di sassi e di sterpi ma anche di piante di animali io una grande simpatia per l'asino
E l'asino uno dei protagonisti che ogni leader dei romanzi sintonia insomma no anche raccolta viene anche il racconto c'è l'asino è
Come dire un'altra persona fa parte insomma del del del paesaggio umano
Dei racconti dei romanzi si Dogliani questo
Perché anche il paesaggio più duro più difficile meno docile non è mai nemico dell'uomo in quanto partecipe del sentimento delle creature umane qui c'è un concetto che Rosario Assunto
Cita e che è quello di creaturale in Our va comunque ritengo che si occupa soprattutto di Dante euro da un'osservazione molto raffinata quella che fa quello che fa assunto e io sono perfettamente d'accordo su questo
Perché si userebbe a conclusione di queste mie brevissime
Riflessioni
è semplice in riferimento al tema del paesaggio io
Vorrei pensare ad un elemento umile vilipeso del paesaggio la polvere
A portare
Eppure una cosa schivi diceva porre toglie la Polfer punisce dopo
Ora tutti sanno quanto sia difficile immaginare un paesaggio di montagna almeno come erano una volta del sud senza la polvere che avvolge ogni cosa
Che copre tutto ad una patina ruvida proprio come quella che si sente si avverte quasi si tocca leggendo alcune pagine di Silone
Però chi sa guardare oltre quel velo superficiale scopre una natura carica di profumi
Non so da bambino mi ricordo che andavo a prendere remore seguendo delle strade delle strade sterrate queste moderno sempre ricoperte di una patina di di
Di
Di polvere no poiché
Si pulivano
è e e usciva un profumo da Roma incredibile
E quindi anche
Togliendo la polvere sugli uomini sulle scarpe sui vestiti degli uomini e dei contadini si scopre un mondo ricco di virtù
Si scopre la sete di giustizia e anche l'amore e l'amore per la donna morì carnale come in Berardo Comin Pietro come il look ecco
In questi giorni tristi dell'Abruzzo molto tristi
Io direi che noi dovremmo trovare ancora una volta la forza di togliere questa polvere
Ce n'è tanta
Quindi dobbiamo fare uno sforzo
Coraggioso perché se
Dovessimo riuscire a togliere un'altra volta questa polvere forse quei profumi e quegli aromi della nostra Regione potrebbero ritornare ad essere la vera immagino
Grazie Roberta Melchiorre crea creata o fai questa metafora finale pescata da Silone che ci sembra così attuale volevo ricordare una cosa a proposito propria dei luoghi c'è un punto in cui racconta Silone che lui andati in Palestina
E che in Palestina
Restando un paesaggio arido molto sgradevole molto polveroso Louis sua moglie gli dice ti piace questo paesaggio perché quello dei tuoi liberi
Allora lui si rende conto che forse paesaggio qui sui libri non è esattamente quello dell'Abruzzo del suo paese natale ma qualcosa di più simbolico che appunto probabilmente sta sotto a quella polvere
Comunque bellissima quella idea
Del liberare la terra non liberare i contadini cioè fargli fare un altro mestiere ma liberarla terra cioè fare in modo che la terra si crei un rapporto diverso con la terra che mi pare unire a modernissima
Perché oggi
Finalmente ci siamo resi conto che il mito della tecnologia probabilmente sta andando incontro a dei disastri catastrofici e che dobbiamo rivedere questo mito perché probabilmente
Non è l'idea che Silone e aveva chiaro in mente che il progresso non è una freccia che va verso il futuro
Ma è una qualche cosa che fatto di
E involuzioni di circuito ieri tornano tutte se stessi
E che comunque è molto più complicato di quello che si pensa e che probabilmente e dare questo questa specie di entusiasmo che c'è stato nel Novecento persona tecnologia e e pericolose ambigua
Bene adesso abbiamo Tounsi o degli Ulisse che dovrebbe raccontarci qualcosa su questa biblioteca Ignazio Silone che a a ha creato a Baghdad
Prego la parola Artusi o degli homeless
Buongiorno a tutti grazie
A me dispiace solo
Perché in tutte le scuole dove vado quando mi capita ho tempo non riesco a parlare senza le immagini
Le parole
Non devono essere mai
Tra difficili di qualche cosa o di un sogno devono essere concretezze euro parlottato avevo ridotto in un breve o di breve documento i dieci minuti tanto quanto più o meno l'intervento
Per poter far vedere
Avevo montato avevano montato
Un bravo operatore che collabora con noi che l'Associazione aveva messo su insieme le immagini della biblioteca dall'Accademia di Belle Arti dell'Accademia delle Belle Arti alle aule
Della
Facoltà di lingue di Baghdad bruciate durante la guerra perché stavamo giù
E le aveva mano riprese con alcuni studenti unici anzi due studenti che stavano dentro l'università ci facevano vedere non si era salvato nemmeno un libro
E alzava la polvere dei libri per far vedere che non c'era niente il vetro la ceramica era praticamente distrutta
E non c'era più nulla
E mi avrebbe fatto molto piacere fare vedere poi le immagini
Del C centotrenta che ci ha portato un mese fa validati
Per inaugurare la biblioteca le immagini della pranzo che il nostro ambasciatore Melani ci ha organizzato con i docenti della facoltà di lingue nella zona verde
E e poi gli studenti e poi l'inaugurazione fatta dalla da tutti i professori dagli studenti della facoltà di lingue
Con tanto di nastro e tagliavano il nastro inaugurarono la biblioteca sono immagini che avevo era un regalo per tutti voi
Perché
Ne ricavate la
La signora Marini e il Sindaco e se non soprattutto voi meritava tema gente del genere e me ne dispiace che questo non sia stato possibile
Voglio dire che molti confondono il volontariato soltanto come una forma quasi di carità per portare medicinali da mangiare qualcosa
Io normalmente non parlo di queste cose perché mi sembra ovvio
E talmente ovvio se no non capisco perché è un'associazione esista e va in certe zone e siamo stati in tante zone da Baquba a Baghdad a Falluja
Durante proprio in momenti di guerra peggiori anzi quando siamo entrati a Falluja c'erano i quattro italiani rapiti
E noi eravamo lì
Per portare il nostro aiuti al reparto di pediatria dell'ospedale di Falluja voglio dire
Che
Perché poi questa biblioteche come nasce nasce in primo luogo
Con
L'idea che la cultura e l'unico linguaggio un esperanto straordinarie moderno per cui i popoli si possono capire senza la mediazione a volte cinica volte beffarda della politica
E quella che permette ai popoli hai più umili di capirsi attraverso la musica la pittura alla scrittura il linguaggio
Questo è quello che può aiutare i popoli non altro
Perché nelle zone di guerra ci sono venditori di armi ci sono truffatori ci sono e quali quelli che si arricchiscono in modo spaventoso
E poi ci sono la parte più disgraziata la massa quella che subisce tutte le malattie di questo pianeta e questo li ho potuti verificare vedere a Mogadiscio
In una tragicità immensa è spaventoso in un inferno senza fine allora il linguaggio della cultura e meravigliosa poi chiamo particolarmente
Ignazio Silone
E dico sempre sono convinto che altri hanno le mie sensazioni
Riuscire a sentire lo sento con molti autorizzo in tiene il profumo quando si legge di qualcosa
Delle cose che vengono descritte per me è una cosa molto importante significa che che il latte quell'autore entrato in me e in qualche modo in qualche modo mi
Mi trasporta qualche cosa
E risentire queste cose per me sono importanti altre autorità gli anni non molti ma ce ne sono ma questo era quello particolare poi Abruzzese e poi le lotte contadine le liberazioni
E poi quello di essere soprattutto un uomo libero fondamentale per questo almeno per me
E e e importante
Perché spesso soprattutto in questa epoca siamo molto soli
Dire la verità raccontare almeno come testimoni quello che si vede
Non è molto facile in questa epoca spesso ci si sente soli e qualcuno spesso ti fa sentire la solitudine addosso in modo pesante soprattutto coloro i quali hanno il potere
E soprattutto in questa Coppa dove
La verità spesso
E il falso e il falso diventa verità questo la nostra epoca quella che noi viviamo viviamo un momento di terrore dove anche la pubblicità più stupida
è un momento di paura per la gente che accende la televisione
E atto augura perché la Puglia la la scia che passa è quella di avere paura io sono stato felicissimo
Di aprire in tre anni abbiamo portato una tonnellate quattrocento chili di libri vado appesi ad attese la Treccani neanche regalato l'enciclopedia e la
E il vocabolario
Il vocabolario di undici volumi e
E sono stato felicissimo di portarlo
In questo volo quasi tremendo perché chiedo aiuto a tutti e quindi anche ho chiesto al Ministero degli Esteri darmi un passaggio non avevo soldi i soldi ce ne vogliono tanti per andare a Baghdad i voli non sono continui
E e raccontarvi la felicità voi pensate che gli studenti vi racconto questa piccola non voglio Torben molto tempo i nostri lavori
Una volta l'ambasciatore De Martino attualmente Ministro plenipotenziario per il Medio Oriente per l'Iraq poi mi sono accorto che possono anche cascare il Governo il Ministro per il pensiero per il mediamente rimane sempre quello
Non viene toccato anche perché ci vuole qualità e professionalità per fare quelle cose
E mi ha procurato questa aereo questo C centotrenta per andare in Iraq e io mi ricordo quando lui organizzo una un piccolo così un Costello
Così un assaggio nella sua nella residenza dell'ambasciata stavamo parlando stiamo parlando del mille novecento novantatré due mila e tre due mila e quattro
E andare agli studenti e professori
Questo ve lo dico per farvi capire con gli studenti dell'Iraq che studiavano soprattutto quelli che studiano l'italiano perché mentre l'Italia era il Paese che aveva più scambio e anche più interessi erano migliaia i tecnici italiani in Iraq
Mentre potevamo vedere florida le attività culturali per esempio della Francia
Della Germania della Spagna e gli altri l'Italia non esisteva più di tanto assolutamente la facoltà di lingue italiana è nata nel due mila due appena pochi mesi prima dalla guerra
E mi ricordo che questi ragazzi lavoravano copiando da intere qualche foglio di italiano e l'ambasciatore chiese De Martino Chiesa voleva ragazze di mio la poesia
Non vilipendio nessuno spero
La ragazza di disse questa poesia lui disse di chi è Edith usi alla polizia
Non avevano niente studiavano go pochi libricini
Che riuscivo a portare il così a livello di amicizia non libri veri
E con questa raccolta di poesie
Che c'erano gliel'avevo date regalate questo per dirvi come studiamo senza vocabolari senza niente oggi sono bravissimi sono tutti stiamo parlando del Paese prima si parlava di acqua del Paese tra i due fiumi
Erano stiamo parlando di questo stiamo parlando di un Paese ricchissimo stiamo parlando che
E il mondo culturali era che non parlo dei medici degli ingegneri degli architetti non ce n'è uno che non parla italiano perché sono uscite dall'Accademia di Belle arti di Roma di Firenze sono usciti dalle università di di Roma e di altre città italiane
Tutti più o meno parla almeno il mondo elevato il mondo culturale parla italiano non c'è nessuna difficoltà e perfino a Baquba trovo gente che parla italiano
Eppure
Sentire ecco di aprire una biblioteca intitolata Ignazio Silone abbiamo messo
Sa la città di Pescara biblioteca Ignazio Silone questo per non offendere pescarese sono pescarese se non mi avrebbero fatto la guerra sotto questo aspetto e
Per dirvi per ultimo che
Il
Il la la cultura una cosa eccezionale straordinaria
Un veicolo importante per me ma lo dovrebbe essere per tutti noi
Se perdiamo la cultura se parliamo darli a perdiamo questo linguaggio perdiamo anche la possibilità di capire di comprendere quello che sta benino era quello che sta avvenendo io spero che questo Paese
Sono contento e vi ringrazio dell'invito sono anche orgoglioso di essere qui e felice
Ho portato
Il mio intervento tutto qui niente di più e niente di meno non vedo l'ora spero il dodici settembre devi scendere giù a Baghdad ecco tutti gli studenti che hanno finito il corso di italiano
Di ritornare giù
E o un piccolo dono per voi
Ma non ha nessun valore venale se non quello testimoniale sono due neo riportate quattro una ce lo permette l'altra sere Presa gliel'ho data a Gianna Nannini che è stata anche come giù a Baghdad
E vi ho riportato
Chiedo scusa un secondo
Sono
Disegni
Dopo l'approvazione
Io allora
Come da
E io però volevo regalare niente per lei
Grazie
Grazie però
Ulisse ci dispiace non aver visto il suo
Documento ma purtroppo però le sue parole sono state altrettanto efficaci
Volevo dire prima di finire ricordare che appunto tutto questo nasce dalla nostra scuola di Dermatologia
Quindi noi da sette anni portiamo avanti una scuole Dermatologia
Che crediamo importante perché la drammaturgia il luogo dove si incontra il linguaggio parlato con linguaggio scritto
E questo per
Un Paese è una forma di terapia linguistica un Paese come il nostro in cui il linguaggio è molto decadute molto in basta ardite molto in voli chiarito e ispessite dopo
E in cui c'è un'immissione continua di termini stranieri da presi dalla tecnologia
Parla ogni due parole se c'è no ci sono i tecnocratica ogni due parole infilano una
In inglese che poi il linguaggio delle macchine ecco per questo crediamo che sia necessario riportare
Il linguaggio alla sua originalità la sua profondità
Non che non si debba imparare l'inglese per carità ma a a parte separatamente l'italiano è una bellissima lingua che può dire tutto
E è una lingua che a una grandissima tradizione che sta nei libri fra l'altro quelli di Silone
E noi portiamo avanti questo discorso attraverso però dei personaggi abruzzesi
Quindi quest'anno abbiamo voluto
Lavorare su Silone abbiamo due spettacoli uno scritto dei bambini delle scuole di pesca se errori e Di Gioia
E uno scritto da i partecipanti del seminario del corso di drammaturgia degli adulti che si chiama miserie dell'acqua
Ed è sottotitolo Silone racconta Fontamara infatti avremo in scena Silone che
Racconta Fontamara e poi vedremo i vari personaggi
E noi perché abbiamo scelto Fontamara perché punto crediamo che il tema dell'acqua sia
Estremamente attuale e di un'attualità intensa è profonda
Sempre di più purtroppo
Perché come diceva Silone diventa l'acqua un bene sempre più prezioso sequestrata sequestrato da chi pensa di poterla sottrarre a chi ne ha già poco con ragionamenti politici
Che non tornano come la famosa è bellissima invenzione voi sapete dei tre quarti tre quarti
Che tipico degli azzeccagarbugli di tutti i tempi ma anche oggi succede questo non pensiate i nostro amico ci ha raccontato di Baghdad ma all'Africa
E in preda a una febbre della disperazione a mancanza d'acqua si stanno prosciugato dei pozzi
E le popolazioni stanno scendendo verso il mare spinte poi all'emigrazione cose di cui noi
Sulla nostra pelle poi sentiamo le
Quello che sta succedendo le conseguenze
E quindi il tema dell'acqua e il tema del nostro futuro e indizi come Silone da grande
Scrittori intellettuale la raccontata in termini
Metaforici in termini simbolici noi crediamo che la sua Fontamara con questo tema così forte dell'acqua che viene rubato hai più dai pochi sia un tema di nostro attuale su cui noi dobbiamo riflettere
Per questo io ringrazio
E devo dire che noi ci siamo trovati in una impasse credo tutta l'Abruzzo si è trovata questo momento
Nelle impasse di sapere che tutto si è bloccato con una regione in cui è intervenuta magistratuale se non voglio entrare in questa discussione non
Non voglio dire nulla però il risultato che noi siamo rimasti
Senza i finanziamenti della Regione che ogni anno dovevamo riconosciuti come un evento culturale
E che ogni anno o aveva diritto a un certo finanziamento adesso tutto bloccata abbiamo dovuto rivedere
La nostra il nostro festival che
Faremo comunque ma in versione ridotta
E anche le nostre devo ringraziare
I nostri coloro che hanno partecipato alle corso e devo ringraziare il regista
O igiene incarnati perché con pochissimi mezzi stanno mettendo in scena
Questo questo spettacolo scritto dai nostri partecipanti è però di
Vi prego di venire a vedere perché ci teniamo moltissimo è veramente un fatto con passione
Con un grande partecipazione de
Qualche cosa che riguarda il passato ma riguarda anche il presente noi lo faremo appunto nella
Fontane di Gioia Vecchio il giorno otto di agosto
Il voglio ringraziare ancora il Sindaco di piscina il Centro studi Silone
Che veramente ci ha messo a disposizione questa sala l'associazione culturale San Francesco
E tutti coloro che sono venuti stasera grazie e grazie a Silone che certamente sarebbe contento di sentire che noi abbiamo ancora voglia di leggere i suoi libri perché ne vale la pena grazie
Veramente
La sua
Era
No non riusciamo ad avere sbagliato o meno ha capito
Sì seggi standards sette sette al dieci
Una cosa
Laddove
Proprio
Scusate adesso c'è la visita i luoghi di
Dissi loro che è qui