Presentazione del Rapporto annuale Inail sull'andamento degli infortuni nel 2007

Grazie
Allora buongiorno signori cominciamo questa conferenza stampa che avrà delle modalità un po'particolari proprio nella stanco l'obiettivo di consentire ai colleghi giornalisti mi fa scattare un vero e proprio momento comunicativo per quanto riguarda il fenomeno infortunistico
Stamattina vengono diffusi i dati del tradizionale rapporto annuale
Dell'INAIL è quello che ne vorremmo appunto garantire oltre che la diffusione dei dati anche la interpretazione appunto di questi dati livello ormai da nove anni mette a disposizione le sue banche dati e statistiche sul fenomeno infortunistico
Da tre anni a questa parte ha via via incrementato la funzione di sala stampa sul proprio sito nel quale i colleghi giornalisti possono trovare ogni informazione relativa al fenomeno infortunistico non solo
Nell'ultimo anno ma anche punto del medio e del lungo periodo
Sappiamo bene però insomma legge il dato statistico voi non è un punto così semplice e si è portati talvolta ad acchiappare punto il singolo dato è infatti Zardo nel bene e nel male anche per come dire sostenere improvvisi
Entusiasmi o eccessivi pessimismo
Proprio per evitare appunto tutto questo noi procederemo in questa maniera appunto stamattina io passerò la parola
Al dottor Franco D'Amico che il l'attuale responsabile alla nostra consulenza statistica attuariale cioè il centro che ogni anno sforna quella massa di dati sulla quale poi diciamo così scatenò le più varie appunto interpretazioni
è che forniamo diciamo questa massa di dati e non solo alla
Al Sistema informativo nazionale ma anche in quelle internazionale sono usati comunemente dal Formello per gli infortuni e da Eurostat per poter poi fare le famose classifica europea
Anche per spedire alcuni luoghi comuni che puntualmente escono fuori quello di un'Italia maglia nera di Europa quella che in Italia ci sarebbe un quarto degli infortuni mortali dell'intero perché sono notizie totalmente infondate
Però che come dire indubbiamente catturano l'attenzione dall'opinione pubblica perché sicuramente fa più notizia dire che in dalle maglie nero droga piuttosto che citare le buone prassi per le quali invece siamo conosciuti appunto in Europa ecco
L'ultima cosa che volevo dire tra il materiale che viene consegnato anzi a margine di quel materiale viene consegnata anche questa sorta di molestie in dell'INAIL
Che è stata una diciamo degli oggetti testimonianza di maggior successo perché ispirato allo STER risultati di Rosetta contiene ucciso un slogan dell'INAIL
Sicurezza una cultura da indossare che praticamente anche diciamo lo so che la quale ha fatto riferimento proprio il ministro nell'ultima occasione che ci ha visto qui riuniti quella rappresentazione della Campania io lavoro sicuro
Colleghi per la quale abbiamo collaborato con una pubblicità progresso perché diciamo il segreto per poter continuare
A diminuire gli infortuni sul lavoro adesso che siamo arrivati come dire a media assolutamente appunto europee è quello che ci sia una cultura di base che faccia capire a tutti
Che il problema degli infortuni non ce lo possono risolvere gli altri siamo tutti o lavoratori e datori di lavoro anzi in un'economia che ha un tessuto produttivo molto frammentato spesso le due figure coincidano
Quindi io abbiamo una cultura della sicurezza in genere che ci spinge a essere attenti dentro casa allo stadio sulla strada e quindi anche sul posto di lavoro o sarà difficile continuare
A diminuire questo fenomeno
E a questo punto passo la parola al
Dottor Franco D'Amico precisando che quando dopo il commento
Del ministro la lettura strategica del ministro appunto i dati sugli infortuni per i giornalisti che lo desiderano ci sarà un momento di approfondimento tra giornalisti e sistema comunicativo dell'INAIL il sottoscritto il dottor Franco D'Amico fra
Giuliana lei dove i con i suoi collaboratori ci trasferiamo poi in un'altra sala nel quale giuristi sarà possibile approfondire ogni singolo diciamo aspetto che potesse risultare ancora come dire degno di di chiarimento inauguriamo questa nuova modalità d'uso per dare la possibilità e i colleghi della stampa di entrare in relazione diretta con il sistema comunicativo dell'INAIL
Grazie la parola a Franco D'Amico
Buongiorno a tutti e grazie
Come diceva Marco stancato io sono statistico quindi
Anche per i motivi di tempo che mi è stato detto che
Non ho più di dieci minuti passo subito i numeri
Il bilancio due mila e sette dell'infortunio minacce nei cassetti degli infortuni statisticamente se torniamo sempre su questo termine statisticamente parlando è stato
Positivo più positivo dell'anno precedente abbiamo avuto nel due mila e sette rispetto al due mila e sei
E facciamo prima una diciamo una un'analisi di breve periodo un confronto due mila sette due mila sei poi cercheremo di
Allargare il campo di osservazione un periodo di medio periodo un trend che parte dagli inizi degli anni due mila
Confronto due mila sette due mila e sei vede dicevo una riduzione dell'uno e sette che
Migliore rispetta quella del due mila sei che era stata
Dell'uno virgola tre per cento si tratta in poche parole di oltre quindici mila infortuni in meno rispetto all'anno precedente
Questo è dovuto soprattutto a un calo molto sostenuto dell'agricoltura che ha sfiorato quel CDA ci per cento
Un
Dell'uno virgola due per cento tra le industrie servizi con un'accentuazione nell'industria rispetto
Ai servizi che anche sono
Rimasti sostanzialmente stabili
Io darò alcuni piccoli cenni e diciamo sugli aspetti e sulle caratteristiche più significative di questa riduzione
Tipo ad esempio sì passiamo alla seconda slide alla tipologia contrattuale dove vediamo molto brevemente che la riduzione degli infortuni dell'uno e sette per cento è stata praticamente
Comune a tutte le tipologie di di lavoratori contrattuali
Sia per gli apprendisti soprattutto per gli autonomi anche per i dipendenti mentre invece in controtendenza per quelle figure tipiche che vanno assumendo sempre maggiore rilevanza
Nell'ambito dello scritto del mondo del lavoro del nostro Paese e mi riferisco agli interinali che hanno avuto un infortunio una crescita del tredici virgola sei per cento i parasubordinati del cinque virgola sette per cento
Naturalmente era stata parallelamente a questo una crescita anche dell'occupazione di queste due tipologie
Anche se bisogna dire che gli interinali hanno volo dal punto di vista del rischio un rischio superiore a quello medio perché vengono solitamente occupati in
In settori
Più più specificatamente riferiti all'industria manifatturiera passando così molto velocemente all'aspetto territoriale
Diciamo che la riduzione degli infortuni ha riguardato tutte tutte le le Regioni
In particolare quelle del sud dove c'è stata una riduzione del tre virgola tre per cento
L'unica e l'unica ripartizione geografica fatta eccezione sta da quello che le isole che ha avuto un incremento del due virgola quattro per cento dovuto esclusivamente alla crescita abbastanza sostenuta del quattro virgola uno per cento della
Sicilia
Questi questi che vediamo ancora adesso sono valori assoluti
Che ci dicono per ad esempio che al primo posto come numero di infortuni c'è la Lombardia ma questo è ovvio Lombardia conta nove milioni di
Abitanti
Chiedo al secondo posto c'è l'Emilia Romagna al terzo posto il Veneto sono queste tre regioni
Queste tre Regioni che hanno
Quasi il quaranta per cento di tutti gli infortunati sia
In complesso che mortali ma questo in valore assoluto
A fronte dei valori assoluti ovviamente noi riportiamo in calcoliamo dei cosiddetti indicatori di rischio che sono degli indici di frequenza
Che rapportato al numero degli infortuni al numero degli addetti quindi al numero del alla forza di lavoro che questi infortuni esprime
E se vedete la graduatoria regionale che prima avevamo fatto prima Lombardia secondo Veneto terzo Emilia Romagna
Viene completamente rivoluzionata dagli indici di frequenza che vedono in testa l'Umbria il Friuli Venezia Giulia all'Emilia Romagna agli ultimi posti dal Sicilia la Campania e Lazio dove ovviamente va tenuto conto nel Lazio
C'è è una stragrande maggioranza di attività di terziario avanzato di Pubblica amministrazione insomma di attività a basso rischio
Naturalmente le graduatorie possono essere lette anche in relazione alla gravità degli infortuni perché quella che io gli ho detto
E prima la loro l'Umbria si eccetera eccetera si riferisce al complesso degli infortuni però la graduatoria può essere vista anche in relazione alla gravità allora vedremo ad esempio che per quanto riguarda l'inabilità permanente
L'Umbria rimane sempre al primo posto però per quanto riguarda ad esempio il
La frequenza di casi mortali quindi che il dagli eventi molto più gravi
Che sono quelli che hanno maggiore impatto sociale
E sale al primo posto il Molise e al secondo posto rimane sempre l'Umbria l'Umbria ha queste caratteristiche di vede di rischiosità che sono legate
Soprattutto alle attività di costruzione e soprattutto l'attività
Manifatturiera della lavorazione dei minerali nome dall'i fari laterizi cemento eccetera eccetera e poi
Caratterizzata anche da una presenza molto elevata di piccoli piccolissime aziende anche
Da un da un territorio da una orografia molto particolari
Io passerei adesso brevissimamente ad allargare il campo di di di osservazione a un periodo più ampio che è quello che parte dall'inizio degli anni Duemila e arriva fino ai giorni nostri sia per quanto riguarda gli infortuni sia per quanto riguarda
Gli infortuni mortali di cui poi faremo un cenno un pochino più preciso e più approfondito perché finora abbiamo tralasciato
Allora per quanto riguarda gli infortuni dal due mila uno due mila e sette si è scesi di un milione di zero ventitre a novecento dodici mila con una riduzione complessiva del dieci virgola otto per cento
E questo anche se se guardate l'ultima riga anche sì in questo
Questi infortuni sono compresi anche gli infortuni in itinere che sono cresciuti del dieci virgola quattro per cento non lo stesso periodo
Quindi sì considerassimo e lo facciamo comunque al netto degli infortuni in itinere cioè se consideriamo soltanto gli infortuni in occasione di lavoro
La riduzione è ancora più elevata
Io passerei adesso alla tavola otto
Tavola otto
Dove e vediamo l'andamento degli infortuni mortali alla dicevo il due mila sette è stato un anno da un punto di vista strettamente statistico positivo positivo nel senso
Sia del fenomeno infortunistico generale che abbiamo visto che c'è stata una riduzione dell'uno e sette per cento ma soprattutto dal punto di vista degli infortuni mortali
Anche se tutti abbiamo
Le ricordo il drammatica artis nel merito grammi collettivi che hanno trovato
E ampio risalto sia sui media sia da parte delle istituzioni sia del dalla parte dello stesso capo dello Stato che
Ha ritenuto doveroso fare un appunto un richiamare l'attenzione su questo dramma
Se noi esaminiamo il fenomeno da un punto di vista strettamente statistico cioè come un fenomeno che va visto unicamente dal punto di vista quantitativo senza
Purtroppo tener conto di quello che si nasconde dietro ogni il numero vediamo che
La tendenza differente infortunistico dei casi mortali difende storico di casi mortali è nettamente decrescente
Se noi partiamo dal due mila e uno vediamo che
E avevamo mille cinquecentoquarantasei morti
Questo peraltro
Due mila uno mille cinquecentoquarantasei questo peraltro eh
E qui questa diminuzione che poi porta I circa mille duecento morti nel due mila sette prosegue l'onda lunga di una tendenza storica che parte addirittura dagli anni Cinquanta
Non negli anni Cinquanta avevamo circa
Due mila cinquecento infortuni mortali l'anno siamo saliti nei primi anni Sessanta col boom economico a tre mila seicentosessantaquattro infortuni mortali che
Il record storico segnato dall'anno Milano centosessantatré
Dopodiché abbiamo avuto una
Una una diminuzione drastica che ovviamente è legata a tutte le profonde trasformazioni socio economico culturale che ci sono stati ovviamente
Passaggio dall'industrializzazione alla terziarizzazione eccetera
Sono cose che vi risparmio ma che
Anzi vengono punteggiate da questi numeri tre mila sei cinquecento infortuni nel mortali negli anni i primi anni Sessanta
Tremila negli anni negli inizi degli anni Settanta due mila cinque ne agli inizi degli anni ottanta
Due mila cinque del due mila circa ovviamente diamo per grandi numeri I primi degli anni Novanta mille cinquecento agli inizi degli anni due mila
E vediamo adesso il trend dal due mila uno al due mila sette
Da mille cinquecentoquarantasei si è scesi a mille quattrocentosettantotto nel due mila e due mille quattrocentoquarantacinque nel due mila tre mille trecentoventotto nel due mila e quattro fino a toccare il record
Il minimo storico nel due mila cinque che per la prima volta
Nella storia della Repubblica siamo scesi solo sotto i mille trecento morti
Anno due mila cinque
Il due mila sei purtroppo l'anno scorso ci ha riservato una brutta sorpresa una crescita che ha riportato gli infortuni mortali sopra la soglia del mille trecento addirittura mila trecentoquarantuno quindi due mila sette è diventato un po'un anno cruciale
Perché bisognava e questo l'abbiamo monitorato in tutti i mezzi
Successivi al due mila sette due mila sei per vedere se quel cresce al due mila sei era una che una una un'inversione di tendenza che ci riportava a una risalita ancorché
Lieve non nei ritmi degli anni precedenti oppure fosse
Diciamo un incidente statistico
Fortunatamente i dati due mila sette hanno dato ha ragione a questa seconda versione allo stato attuale
Al trenta aprile due mila otto che alla data di rilevazione di questi dati
E che è la prima rilevazione ufficiale
Che Lina il fatto che simili
Facciamo due rilevazioni uno al trenta aprile uno al trenta ottobre la rilevazione del trenta aprile per via di di
Sistemi dei criteri di rilevazione che noi adottiamo per gli infortuni mortali e per via anche dei tempi tecnici che vengono richiesti da questa tipologia di eventi
Il dato relativo agli infortuni mortali eh provvisorio
Non è ancora consolidato e allo stato attuale di morti che a noi risultava dal trenta aprile due mila sette a Roma mille centosettanta
Noi siamo però in grado di valutare di stimare il dato anno definitivo che verrà pubblicato con l'aggiornamento del trentuno ottobre
E che noi prevediamo si aggirerà intorno ai mille duecento mille duecento dieci casi
Noi siamo portati poi a a riportare sempre il
E il margine superiore anche per una questione di
Cautela e di prudenza
Volevo adesso accennare a due due aspetti molto particolari da due aspetti molto particolari del fenomeno infortunistico
Che vanno assumendo perché hanno assunto una certa rilevanza negli ultimi anni mi riferisco agli infortuni della strada
Infortuni la strada sono quegli infortuni che nuovi rileviamo e consideriamo delle nostre statistiche
E che avvengono sulla pubblica via ed dovuti esclusivamente alla circolazione stradale quindi qui non sono compresi
Gli infortuni che avvengono nel tratto sui trattori nelle campagne o anche nemmeno me nei camion ma che fanno spostamenti all'interno della fabbrica infortuni che avvengono sulla pubblica via
Dovuti quindi a circolazione stradale
Ah sì
Sì la tabella la tabella due uno del
Di un opuscoletto chiamato
Numerico aiutatemi il fenomeno infortunistico nel due mila sette
Relata si purtroppo vado un pochino a volo d'uccello magari i tempi sono strettissimi e quindi cerco di dare
Le cose che almeno noi riteniamo siano le più significative dicevo gli infortuni sulla strada rappresentano oggi una quota abbastanza rilevante del fenomeno infortunistico nel due mila sette
Ma il dato è pressoché analogo anzi in leggera crescita rispetto agli anni precedenti si sono verificati centotrentadue mila cinquecento infortuni stradali
Sull'i novecento dodici mila seicentoquindici del complesso rappresentano il quattordici virgola cinque per cento è un dato abbastanza costante se vedete nel triennio siamo sempre intorno al quattordici qui in quanto c'è mezzo per cento
Di questi centotrentadue mila cinquantadue mila circa sono avvenuti in occasione di lavoro quindi riferiti agli autotrasportatori ai tassisti ai commessi viaggiatori
A quanti insomma operano le sulla strada mentre ottanta mila e cinquecento circa sono dovuti solo infortuni in itinere cioè quelli avvenuti nel percorso casa lavoro
Che l'INAIL ben Nizza al pari degli infortuni sul lavoro normali
Se però saliamo nella scala delle gravità
Noi crediamo che gli infortuni gravi quelli cioè che comportano una inabilità permanente che hanno come conseguenza un'inabilità permanente
La percentuale che prima ripeto degli infortuni era il quattordici per cento sale al ventuno per cento e anche qui c'è una prevalenza di infortuni in itinere che sono il quattordici otto per cento contro il sei per per cento degli occhi
Quelli in occasione di lavoro
Se arriviamo all'ultimo gradino della scala di gravità gli infortuni mortali
Ebbene nel due mila sette come nel due mila sei come nel due mila cinque se non si sono verificati oltre seicento
Pari al cinquantadue per cento del totale degli infortuni in poche parole oltre la metà degli infortuni mortali
Rilevati dall'INAIL avvengono sulla strada
In questo caso però avviene una una cosa molto particolare che il numero dei degli infortuni in occasioni di lavoro sopravanza sopravanza
C'entra niente grafica
No no ve lo dico io allora e lo vedete sulla tabella il numero degli infortuni mortale in occasione di lavoro sopravanza quelli in itinere a testimonianza
Della estrema gravità quel fenomeno che l'autotrasporto merci che nel nostro Paese
è molto diffuso a scapito ad esempio del trasporto e merci attraverso i treni o altri mezzi di trasporto
Ed è e legato sempre quelle figure particolare dei padroncini che hanno necessità di di di fare percorsi molto veloce eccetera eccetera insomma un problema
Di cui si potrebbe parlare molto a lungo un'ultima cosa del Giurì giuro l'ultimissima che titolo Pino riguarda uno studio uno studio l'indagine che abbiamo fatto all'inizio dell'anno
E di cui abbiamo riportato soltanto alcune delle tantissime tabelle e che riguardano la ripetitività degli infortuni cioè l'assunto che volevamo non dimostrare perché lo sapeva ma che volevamo misurare era quello
Di prive ri rivedo rilevare come delle ventitré milioni e settecentocinquanta mila aziende che noi assicuriamo quelle in fondo che poi presentano infortuni ogni anno sono poche
Infatti facendo un'analisi dell'ultimo quinquennio riflessi presenta un fenomeno assolutamente strutturato assolutamente stabile nel tempo
Lì letti le aziende che subiscono almeno l'infortunio nel corso del danno sono appena duecentottanta mila
Non rappresentano circa il sette virgola cinque per cento del totale le altre tre milioni e mezzo non subiscono nessuno infortunio
Se poi saliamo a a vedere il numero di quelle che subiscono almeno due almeno tre almeno quattro o cinque più infortuni che è stato l'estremo ultimo vediamo ad esempio che
Le aziende che subiscono cinque o più fortune sono solamente diciotto mila e cinquecento circa e il dato ripeto è abbastanza stabile questa un nocciolo duro
Un nocciolo duro che ovviamente poi noi abbiamo analizzato secondo una serie di ditemi di tabelle di analisi che vi risparmio che allarma incrociate ovviamente sia della dimensione aziendale che è la
L'aspetto più significativo perché è ovvio che una maggiore dividi mi darsi si verifica nelle aziende
Con dimensione aziendale
Più elevata rispetto a una piccola azienda la quale addirittura la probabilità di avere cinque infortuni
Cara probabilità Urso ogni vent'anni ci si può verificare una cosa del genere agende
Ve lo dico tra le tante cose che che risultano dall'analisi poi abbiamo incrociato rispetto al settore di attività e abbiamo visto che i settori dove maggiori ripidità sono sempre quelli dell'industria dei metalli da siderurgica metallurgia
Che sono i settori più a rischio ThyssenKrupp tanto per intenderci
E la lavorazione dei minerali non metalli feriti
Dei trasporti
Che sono i settori a più alto rischio
Io
A un accenno all'Europa
Accenna all'Europa e se come diceva giustamente dotto stancati e non Bissoni anzi ce lo dice Eurostat operare raffronti attraverso i dati assoluti
Perché io vi cito soltanto alcune
Piccole piccole critica che Eurostat ha fretta euro stesse la fa hai dati assoluti che vengono forniti annualmente dagli Stati membri
Primo
Ci sono parecchi Stati membri
Che non non dispongono del sistema assicurativo specifico come quello italiano
Che quindi è in grado di dare
A fronte di un sistema assicurativo un'informazione statistica
Correlate proporzionata a al sistema cioè tutto rientra in un sistema nei Paesi anglosassoni e
E di scandinavi
E esista un sistema di tutela unico
Che non distingue tra infortuni sul lavoro infortuni infortunistica civile o di altra natura per cui è difficile rilevare
Il il il i il numero specifico infortuni avvenuti sul lavoro ed è una stima stesso
I dice tra virgolette parole testuali di di Eurostat riportate sulla
Nota metodologica accompagna i dati dice sono Paesi che mediamente dichiarano mediamente il trenta quaranta per cento degli infortuni che effettivamente avvengono nei loro Paesi
Questo è un motivo se c'è un altro motivo parecchi i sistemi di assicurazioni sono diversi
Molti Paesi non considerano non tutelano l'informe dei lavoratori autonomi
Che sapete soprattutto nei nostri Paesi ma anche nel nostro Paese ma anche negli altri Paesi rappresentano una quota rilevante ne abbiamo circa due milioni di lavoratori cotone mi assicurati
Terzo
Alcuni Paesi alcuni Paesi considerano i casi mortali e la Germania ad esempio avvenuti entro i trenta giorni
Quarto alcuni Paesi non non norme assicurano la pubblica amministrazione ivi ad alcuni settori come l'industria mineraria in poche parole
Non usati i dati assoluti come confronti tra i vari Paesi se no ad esempio ci dovrebbe dovremmo
Ci troveremo a confrontare il dato dell'Italia ad esempio l'abbiamo e dichiarato per il due mila cinque che l'ultimo anno disponibile vere Eurostat
Novecento venti casi mortali perché poi loro hanno un sistema di rilevazione che non è ampio come il nostro dovendo operare dei confronti cercano di ridurre a quello zoccolo comune
Che che che che può consentire dei confronti vai fra i vari Paesi quindici richiedono infortuni e che hanno a almeno quattro giorni di assenza dal lavoro e come infortuni mortali esclusi quelli in itinere
Perché non tutti i Paesi non perché non interesserebbe ma perché non tutti i Paesi li rilevano ah dimenticavo molti Paesi non non rilevano gli infortuni stradali
Quelli che abbiamo visto adesso
Infortuni stradali non li considerano infortuni sul lavoro ma li considero infortuni legati a rischio di circolazione stradale per cui non ride non li dichiariamo
Quindi si viene a verificare vi faccio un esempio eclatante che tutti voi potete capire
Che se voi andate a vedere le statistiche in valore assoluto del due mila cinque riportata ed ero stata perché poi è un aspetto Eurostat dalle riporta perché R quelle che riceve le mette
E perché
Non c'è prima cose un
Dove esiste una direttiva che impone ai Paesi membri di dare
Di fornire i dati secondo un certo Standard ma c'è solo un semplice Ugento mezza agreement per cui
Io gli do i miei l'Inghilterra gli dà i suoi la Svezia gli dà il suo e lo ripeto li riportano Ottelli chela
Senza
Tenere conto di tutte quelle criticità ma ce ne sono ancora altre che io gli ho detto prima e quindi qui voi troppo e vi trovereste
A andando a vedere gli infortuni mortali che l'Italia dichiarano rivolta novecentoventi non lo ricorda adesso
Due mila cinque e la Gran Bretagna che comprende l'Inghilterra
Galles Irlanda del Nord
Scozia rivolta mi pare o duecentododici duecentotredici
Ho detto tutto
Allora che cosa fa Eurostat calcola i cosiddetti tassi di incidenza standardizzati
Cioè per prima cosa li rapportate agli occupati poli rende
Possibilmente confrontabile omogenee attraverso un processo di standardizzazione statistico che adesso vi risparmio ma che
Sostanzialmente tiene conto delle
Percentuali di sotto dichiarazione che dichiarano gli stessi Stati membri
E quindi consente di fare dei raffronti più omogenei e più credibili
Sulla base di questi voi troverete nelle vostre tabelle che l'Italia per quanto riguarda gli infortuni
Ha un indice che nettamente inferiore per quanto riguarda gli infortuni generale nettamente inferiore a quello dell'Europa a quindici e della zona euro quindi vive i dodici Paesi che adottavano l'euro nel due mila cinque
Mentre per i casi mortali l'indice si colloca
A ridosso di delle delle di quello dell'Europa a quindici o dell'Europa dodici questa nel due mila e cinque leggermente superiore mi pare due sei contro due cinque ma all'anno precedente ad esempio
C'era un'inversione a favore del nostro Paese
Io spero di non avervi annoiato troppo vi ringrazio dell'attenzione
Punto
Mentre ritengo
Straordinariamente importante
La funzione statistica dell'INAIL che per alla quale peraltro
è stato assegnato dallo stesso testo unico un compito
Rilevante è quello di organizzare
Il sistema informativo
In funzione della prevenzione
è significativo che questa mattina tra l'altro in due sale tra di loro molto contigue vi sia da un lato questa
Periodica rappresentazione statistica degli infortuni quali sono rilevati dall'INAIL e dall'altro la Commissione di coordinamento per
Le attività di vigilanza
Commissione nell'ambito la quale introducendo i lavori poco fa io ho invitato le funzioni ispettive centrali
A rafforzare il coordinamento con le funzioni ispettive territoriali in capo le aziende sanitarie che come sapete hanno
La competenza esclusiva per la salute la sicurezza nel lavoro con l'eccezione dell'edilizia e della Radiologia
Ho invitato dicevo le funzioni ispettive centrali a
Definire ancor più efficacemente il rapporto
Con quelle funzioni ispettive territoriali
In modo da concorrere alla funzione relativa alla
La salute e sicurezza nel lavoro ma queste attività ispettive hanno bisogno di essere quanto più orientate da informazioni come queste per non
Muoversi in modo indiscriminato ma al contrario abbiamo bisogno di molta selettività d'altronde le informazioni ci dicono questo non è il sistema nel suo insieme
Ora esposto allo stesso grado di rischio
Vi sono particolari ambiti delle attività lavorative che
Si trovano in una condizione di particolare esposizione verso le quali quindi occorre concentrare l'attività ma allo stesso tempo il sistema statistico funziona
Da cosiddetto benchmarking cioè consente nel tempo di verificare se le azioni intraprese
In generale ma soprattutto negli ambiti specifici verso i quali sono stati orientate raggiungono o meno significativi risultati
Noi dobbiamo essere guidati da queste informazioni ed essere giudicati in base a queste informazioni cioè troppo spesso la la politica di contrasto
Degli infortuni nel lavoro si sonde ISPA di norme
Di
Adempimenti formali di sanzioni connesse agli adempimenti formali
E non invece dell'effettivo andamento degli infortuni quali vengono rilevati inesorabilmente
Da o un dato che a quale prezzo da dati che hanno quali presupposto informazione amministrative
Perché
Qui non c'eri si lavora sulle informazioni
Ammini Enna amministrative per fare estrapolazioni elaborazioni di tipo statistico ma c'è outcome do o la capacità da parte del nostro istituto esperto
Che istituto peraltro assicurativo per la per gli infortuni e nel lavoro c'è innanzitutto la capacità di raccolta di informazioni oggettive indiscutibili prima ancora che di produrre elaborazioni statistiche
Che cosa per esempio ci
Ci hanno detto le informazioni che ci vengono date io trascuro il fatto che ci sia stato
Un andamento positivo nell'ultimo periodo non perché lo voglia sottovalutare per carità perché ebbene avere sempre la giusta dimensione dei fenomeni e quindi
Ebbene constatare che comunque e pur scegliendo no
Anche se in modo che dichiaro subito insoddisfacente rispetto a ciò che un Paese
Evoluto deve pretendere
Ma soprattutto è interessante e considerare
Alcuni aspetti piglia fortissima incidenza degli infortuni stradali per esempio il cinquantadue per cento degli infortuni mortali cinquantadue per cento sono sulla strada
O sono in itinere cioè dai per luogo di lavoro o sono per ragioni di lavoro
Giusta la considerazione preoccupata sull'autotrasporto per le caratteristiche particolari che hanno il nostro paese di attività parcellizzate
Autonome largamente che probabilmente hanno un grado di esposizione maggiore ma unite queste alle caratteristiche la nostra viabilità a ritorna un tema
Che noi consideriamo
Nella ricordo nell'unico ministero del lavoro della salute tra le
Quelle prioritariamente oggetto di prevenzione cioè la strada
Non può non essere l'infortunio sulla strada non può non essere
Oggetto di particolare di prioritaria attenzione la statistica ce lo segnala con forza noi più di altri nomi anche se la comparazione non è sempre possibile perché in altri Paesi non vengono nemmeno rilevati affini soprattutto
Di tutela della della del lavoratore
Però è evidente che c'è un'anomalia italiana a questo riguardo e c'è un'anomalia comunque che ci interessa che riguarda i nostri cittadini così come
è significativo anche il dato relativo alla basso al basso numero di imprese che negli ultimi anni risultano essere costantemente attorno I
Poco al di sopra dei dei dei duecento mila se non ricordo male duecentottanta bilanci quindi duecentottanta mila sui tre milioni e sette di imprese assicurate
Occorre elaborare ancor più gli ho chiesto proprio all'INAIL di fare una elaborazione ulteriore per comprendere
In un arco temporale più ampio qual è la platea delle imprese a rischio è che caratteristiche a questa platea si sia detto per esempio lo sappiamo dell'alcune merceologie come
In metalli ferrosi in primo luogo ma anche poi i metalli non ferrosi
Pensiamo i laterizi credo per fare un esempio
Ma dov'è bene capire di più le caratteristiche di questa impresa Vacca suo caratteristica dimensionale
La l'ambito territoriale in cui ubicata LAM merceologia più specifica nella quale l'impresa impegnata
Eccetera per perché questo dato ci dice che dobbiamo
Orientare ancor di più l'intervento ispettivo orientare ancor di più un intervento formativo l'intervento
Che comunque comporta prevenzione del formarsi del danno per il
Per il lavoratore
Sono
Insomma non non mi addentro ulteriormente ma
Guai a considerare
Il nostro mercato del lavoro indifferentemente esposto al rischio abbiamo bisogno di differenziare le attività di concentrarle quanto più e poi di misurare se funziona ciò che stiamo facendo e quindi successivamente di rilevare se ci sono scostamenti positivi o meno
Se ci sono in quell'ambito piuttosto che in quell'altro se ci sono in quella dimensione di impresa piuttosto che in quell'altra dimensione di impresa se ci sono in agricoltura piuttosto
Che nell'edilizia se ci sono
Nella nella nell'artigianato piuttosto che la grande dimensione di impresa strutturata di questa merceologia piuttosto che di quella merceologia questo è un benchmark
Questo si chiama il benchmark il benchmark è lo strumento dell'approccio per obiettivi questo appaia differenza rispetto all'approccio cause etico
Causi dico formalistico perché è un problema e risulta evidente rispetto al mille novecentosessantatré l'anno di picco dei circa quattro mila cinquecento infortuni noi certo a un certo punto scendiamo
Scendiamo ma negli anni Novanta agli anni Novanta noi restiamo in una dimensione che fortunatamente comporta discesa con degli infortuni mortali con l'unico eccezione del due mila sei
Ma rimaniamo attorno ad uno zoccolo che possiamo chi definire di mila duecento unità per gli infortuni mortali
Io guardo molto gli infortuni mortali e a quelli d'che producono inabilità permanente vuoi per la loro gravità voi anche per la loro maggiore certezza
Ricordatevi che per quanto riguarda gli infortuni più in generale
A anche nella loro articolazione territoriale possono essere molto influenzati dal maggiore o minore grado nel tempo o nel territorio di attitudine all'emersione
Alla denota la dichiarazione
Ma l'inabilità permanente la morte
Purtroppo hanno un'oggettività così forte che supera anche talora
La la propensione di qualcuno a nascondere l'infortunio e poi hanno ma gravità che non può non non farci preoccupare non considerare queste come la principale preoccupazione
Allora nella
Io ringrazio molto Lina e la il nostro istituto Checco insieme all'ISPESL realizza questo sistema informato questo sistema informativo il nome esatto
Sì sì Sindaco
Perché vuol dire sistema informativo integrato per la prevenzione
Questo è il punto di partenza del piano straordinario che stiamo varando
E che come ho detto volendo avere un approccio per obiettivi ha bisogno di una strumentazione di questo tipo per orientare tutte le attività
Stiamo raccogliendo
Gli elementi per la straordinarietà di questo piano e gli elementi per la straordinarietà sono innanzitutto un'adeguata massa critica nell'attività di formazione ed informazione la straordinarietà consiste in questo noi abbiamo bisogno
Di dedicare una stagione della
In modo particolare della della
Una stagione temporale a una fortissima attività di formazione di informazioni in modo che sia percepita
AB le attività a ciò dedicate quando sono troppo rare sono veramente soldi buttati via
Noi dobbiamo
Per questo concentrare
Attività delle diverse funzioni pubbliche e a questo ci stiamo dedicando stiamo integrando le nostre stesse direzioni generali che per varie ragioni hanno competenza a questo riguardo
Per esempio stiamo rio orientando verso la salute la sicurezza disponibilità finanziarie che avevamo per l'immigrazione per l'integrazione dell'immigrazione e questo per l'immigrazione un bene primario quello della salute
E della sicurezza nel luogo di lavoro e le com'è noto l'immigrazione è particolarmente esposta l'immigrazione assomiglia a quel contadino che andava in fabbrica nel mille novecentosessantatré
E ci lasciava spesso la vita a per la sua
Ovvia maggiore predisposizione alla all'imperizia se non attrezzato in termini di forma in termini di formazione di informazione
Quindi stiamo orientando fondi a disposizione nelle diverse direzioni generali del ministero stiamo discutendone con INAIL la ISPESL con altri istituti
Con gli istituti con gli enti Asperti per concentrare funzioni in questo senso stiamo discutendo con le parti sociali sia per ciò che esse direttamente fanno Confindustria a
Ci ha comunicato un suo piano sia per quello che fanno attraverso la bilateralità a partire da i fondi interprofessionali per la formazione continua
Quindi sono credo presto di poter annunciare anche una mole consistente di risorse destinate a
Formazione e informazione che cercheremo di realizzare in modo quanto più integrato nei giorni scorsi abbiamo presentato per esempio la campagna
Di pubblicità progresso fondazione alla quale ci siamo rivolti per avere un advisor in continuo anche nelle attività di comunicazione la comunicazione
Insisto deve per essere efficace deve essere fatta bene
E deve essere dimensionalmente idonea a raggiungere l'ovvia raggiungere l'obiettivo
E per le attività di formazione o ripeto abbiamo visto tutti i soggetti che possono
Concorre a concentrare fortemente
I loro programmi nella stessa stagione temporale
Ho detto prima della vigilanza coordinata che il Testo unico prevede in capo alle Regioni
Ma le nostre funzioni dell'INPS dell'INAIL del Ministero del lavoro si stanno attivando per protocolli condivisi con le attività ispettive delle aziende sanitarie locali
E infine presto convocheremo le parti sociali per ragionare di testo unico e di bilateralità
Perché la bilateralità sarà
Per parte nostra fortemente incoraggiata
La bilateralità significa la collaborazione tra datore di lavoro e lavoratori attraverso organismi privati liberamente costituiti che si chiamano bilaterali perché partecipati
Dalle due componenti del mercato del lavoro
In modo che
Soprattutto
Si riconosca in sussidiarietà la loro funzione più utile per un approccio per obiettivi per un approccio che non sia squisitamente formalistico
Che ci consenta quindi di aggredire lo zoccolo dei mille duecento infortuni mortali e degli altri dati soprattutto
Caratterizzati da maggiore da maggiore gravità
Non vogliamo essere essere misurati alla fine di questo quinquennio di questa legislatura per ciò che riusciremo a produrre da la sfida facciamo come gli stessi e chiediamo di essere giudicati per questi dati per queste statistiche
Questo è il percorso inesorabile non ci accontentiamo di metterci
La coscienza a posto con una norma in più
Grazie