Le macerie della politica. Diario di un riformista deluso

Soprattutto
Può andare Cosenza andata molto bene
Allora possiamo cominciare
Manca ancora
Franco che dovrebbe essere in motorino
In arrivo quindi
Ricominciamo perché se no poi dopo
Vediamo la partita facciamo tardi
A
Bene io vado al benvenuto a tutti voi non venuto avanti nera margine
Mi fa particolarmente piacere perché perché libro scritto è un libro
Non divertente nel senso che sarà una vena di pessimismo con la quale però io mi trovo abbastanza consonante perché otto ero preso mio libro sulle virtù deboli e ho trovato che c'è un capitolo intitolato
Lamento di un progressista disorientato che è molto simile al di là del Riformista deluso
Quindi
For partendo come dire da punti di vista probabilmente diversi convergiamo verso un'analisi che non è dire più divertente nelle più interessanti
Quindi il libro è impegnativo nel senso che è una riflessione su questi ultimi anni e sul modo con cui la politica ha interpretato i bisogni e le emergenze le aspirazioni le voglio dire che di questo Paese
Le risposte insoddisfacenti che in ogni prova adatto più che con ogni probabilità che quasi sicuramente ha dato
E rispetto a tutto questo ovviamente un riformista che come dire voglia in qualche modo interpretare i bisogni del Paese come l'oggetto al quale applicare
Come una scienza politica possibilmente svincolata semplicemente la condizione di parte è comunque ripresa di questo tipo non può che sentirsi deluso
E quindi in qualche modo esternare una riflessione che
Credo a possiamo condividere abbastanza tutti io almeno mi sento di condividere in pieno ecco io volevo dire questo perché il testo
Certamente un testo
Non di quelli superficiali e non è un testo che raccoglie semplicemente dei fatti a un testo che parte da infatti
Tenta un'interpretazione dei fatti e poi come dire confronta questa interpretazione
Con quello che sta succedendo e con le risposte che vengono date quindi non è nella casta nel tutto il resto che poi come dire
Alla lunga comincerebbe deprime senza dare una risposta questa è una riflessione come tutte le espressioni impegnativa
Ma come tutte le riflessioni impegnativa e anche stimolante perché aiuta a chi voglia cimentarsi con queste cose a non rassegnarsi semplicemente anche se la delusione alle volte potrebbe portare all'assegnazione bene
Ancora grazie a tutti voi ringraziamo giri per essere qui passiamo dalla parola reale all'editore del libro
Grazie io tanto ringrazio la LUISS per l'accoglienza in questa splendida piazzette aiutato lo dico sempre con orgoglio da allievo Luiss sono sempre
Orgoglioso dissidi star qui appunto per questo ringrazio ringrazio anche meno esteri che sono proprio qui presenti in prima fila io ovviamente non
Non parlerò del libro perché
Intanto un libro profondamente politico per cui ci sono
Persone molto più qualificate di me
Per per parlarne
Malgieri parla
Appunto con quella delusione di cui parlava poco fa il dottor Celli
Di un'Italia ferma di un'Italia
Con i suoi vecchi vizi sostanzialmente partitocratiche circa ente lari i personalismi
Per con libro che profondamente politico però e di politica non però però penso che Malgieri
Questo libro e lo fa in particolare in alcuni in alcuni dei saggi contenuti in questo volume
Oltre che della politica Parri anche del qualche modo il contraltare della politica che
Quella Società Civile di cui spesso lui parla interrogandosi su come questa Italia può cambiare
Lo fa con una un dell'immagine molto belle parla di società a coriandoli o di Società invertebrati da
Per
Descrivere un po'la situazione di questa
Società Civile frammentata allo stesso tempo che sembra incapace incapace di reagire maggiori parla di un'Italia ripiegata su se stessa ancor più di quanto lo fosse negli anni più bui della storia repubblicana cito per esempio gli anni del terrorismo
è sembra individuare in un in un'assenza del bene comune in quella fine dello spirito pubblico
Un po'appunto l'altra causa quindi le macerie oltre che le macerie della politica probabilmente questo libro parla anche delle macerie della della società civile quella caduta dell'etica repubblicana fatta essenzialmente come descrive di senso della responsabilità di senso la partecipazione che sembra completamente venir meno
In sostanza questo divorzio tra privato e pubblico che
Imperversa in questa stagione e questo mi faceva pensare
A
Quello che scrive il rush mare sulla disgrazia della modernità cioè su questi meccanismi di scontento che in alcuni momenti sembra imperversare
In quella teoria della delusione appunto dirci Manna non a caso nel sottotitoli questo libro si parla appunto di di delusione di un riformista deluso in quello appunto
Stacco tra vita attiva vita contemplativa che sembra prevalere in questo momento in cui l'affitto cittadino pubblico ritorna ritorno al privato
Per cui su questo penso si debba riflettere c'è sull'altra faccia della della politica sulle classi dirigenti probabilmente
Di cui il dottor Celli ha scritto
Moltissimo nei suoi lavori su sui giovani sui giovani che dovrebbero essere parte attiva NN in questa queste dicendo appunto per restituire un po'
Una un senso all'impegno della della società civile per cui io direi che se si teme che si tengono presenti queste queste due cose la politica da un lato società civile dall'altra
Si possa comunque USP cogliere quel messaggio che secondo me c'è e che è positivo del
Dell'autore
Non a caso lui parla di
Rifiuti DD delusione ma non di pessimismo e forse appunto dalla da quelle macerie la forza dei centri cioè di quelle macerie si potrebbe aspirare ad avere
Una una società civile io ovviamente mi fermo qui ringraziando Gennaro Malgieri per averci affidato la pubblicazione di questo libro cedendo la parola a a chi invece meglio di me porla potrà entrare nel merito del volume grazie
No
In effetti
Chi meglio di tutti poteva entrare nel merito del volume
Se fosse venuto insomma da Paolo Franchi perché la parte che ha citato due volte da Malgieri nel libro fa comodo ha ospitato con allora direttore del Riformista ma anche perché poi Paolo Franchi proprio il carsico commendatori politica insomma
Domando insomma quindi nel tempo Antropologia umana che insomma mi faceva nei cui sempre fatto insomma molto piacere sapere come la pensa se su questo libro però detto questo io invece
Insomma ho letto questo fine settimana il libro di maggiori molti di questi articoli li avevo già intercettati o sul libero sul Mattino eccetera
E insomma la cosa impressionante l'alcol temporale di questi articoli e l'anno e mezzo del Governo Prodi sostanzialmente la cosa veramente impressionante eh la coerenza
Insomma ma il CIE di uno di ogni di quegli intellettuali che insiste su alcuni punti con fermezza
Insomma e e poi ritorna sempre su questo sembra una le sue idee portanti è il
è stata sempre quella della creazione di un soggetto unitario della destra e di un soggetto unitario della sinistra lui dibatteva sempre su questo punto poi
Credo molto più rapidamente di quando lui stesso pensasse è accaduto qualcosa nella politica italiana forse un miracolo e si va verso quella semplificazione che li aveva tanto auspicato in questi al tipo di
E e Luigi ENI quando nasce il partito democratico da persona onesta intellettualmente qual è insomma subito
In insomma alza il cappello cioè dice tanto di cappello alla sinistra che ha fatto quello che da qui da mente dovremmo fare anche noi a destra
Poi il secondo elemento che
Diciamo pure mi ha colpito moltissimo e il fatto Cap che per il margine di
Un raggruppamento politico intanto può esistere in quanto non è un semplice aggregato di interessi ma si riferisce ad una cultura ad un lui parla di un insieme valoriale
Ha un'identità ben precisa ovviamente non un'identità chiusa brucio per fortuna i partiti come erano quelli un tempo insomma dogmaticamente chiusi non esistono più però
Comunque lui insiste molto su questo fatto senza una cultura politica in politica non si crea nulla sul solo interesse non si crea nulla
Questo è un altro diciamo dei concetti che ritornano continuamente
Su in questo libro e a del poi le critiche che lui fa al Partito Democratico quando il Partito Democratico verso la fine del libro è diventato una realtà perché diciamo il libro segue l'ordine rigidamente cronologico
Non secondo tanto insomma si riconnettono proprio a questo fatto cioè al fatto che secondo lui
Di ideologia fra virgolette del Partito Democratico né ideologia molto troppo postmoderna potremmo dire quindi
Aperta a molteplici influssi un'ideologia chewingum e quindi può e quindi in qualche modo lui dice Veltroni non può accontentare tutti la politica è fatta anche di scelta
E poi ecco che come definire ma il CIE di ma Malgieri sì autolesioni esce
Un conservatore
Più volte lo fa nel nel corso del libro fa riferimento alla tradizione alta cui accenna pure San Giuliano nella
Della prefazione dei Prezzolini dei Longanesi eccetera
Fa anche riferimento a al al conservatorismo d'Oltralpe a mi sembra non so se fa proprio il nome discuto né però io penso a uno scrutando quando quando penso
E poi oltre che conservatore lui si riferisce riformista anzi il sottotitolo del libro c'è proprio questa parola
A me diciamo quando ho visto il libro e quando ho letto il sottotitolo diciamo mi ha un po'colpito l'uso da parte di margine di del termine riformista perché
Il termine riformista è un termine storica che nasce storicamente nell'ambito della sinistra
Nasce addirittura nell'epoca nell'epoca diciamo dei primi dibattiti sul marxismo a cavallo fra Otto e Novecento
E
E subito diciamo il socialismo si dice si differenzia in un'ala massimalista e in un'ala riformista alla quale si badi bene
Non è da non non negava il il comunismo il marxismo la società futura ma diceva che per il momento bisognava adattarsi alle istituzioni borghese come si diceva nel linguaggio Interpol poi gradualmente quando le situazioni sarebbero state mature
E insomma la società ideale si sarebbe instaurata per forza di cose una rottura in questa storia secondo me è avvenuta
Combat gode spero che nel mille ottocentocinquantanove quando
Quando diciamo il riformista socialdemocrazia tedesca a affermato in maniera forte che il problema non che non esisteva una società futura migliore di questa ma occorreva
Occorreva invece lavorare su questa società per grata e PRI migliorate nei limiti del possibile ogni giorno attraverso un per lavoro
Continuo insomma quanto nella società stessa non va
Ed ecco quindi che la distinzione di fornisca massimalista dei fondisti rivoluzionari dipenda proprio pregnante perché e la distinzione fra chi accetta la società occidentale
Liberal capitalista liberaldemocratica chiamiamola come vogliamo chiamarla e chi non l'accetta
E poi c'è una una versione l'alga del riformismo di il riformismo insomma poi il termine se talmente Slam Gato prima si sono detti riformisti determinati cattolici posi sono detti riformisti determinati
Determinati vero di poi si son detti
Il patio democratica a volte è nato proprio con l'idea di mettere insieme tutti i vari tipi di riformismi
E scritti che che significa tutto questo che oggi a maggio ha ragione anche maggiore di si dice un riformista
Però io vorrei declinare proprio al a destra questo dirsi riformista Dima il CD che significa per un conservatore S. vedi fondista secondo me significa
Differenziarsi nettamente da neo con
E mi spiego cioè e in euro con sostanzialmente sono dei
Rivoluzionari vogliono imporre in maniera giacobina non sempre di o non sempre diciamo un paradosso
Un determinato stato di cose voglio realizzate una società ideale che la società capitalista de e liberale intesa in maniera del tutto astratta
E accanto a questo tipo di conservatori che non a caso per lo più nascono in ambito Trotsky sta
Sì quindi
Accanto a questo primo giocatore invece ci sono dei conservatori riformisti dei conservatori che invece credono nel fatto che la politica è fatta di mediazioni la politica è fatta di processi graduali la politica è fatta di idee nette precise ma anche di un modo
Di un modo di agire di uno stile che lo stile della democrazia e quindi questa è la cosa che ho apprezzato tantissimo diciamo nel libro di Mancini di
E quota visto che Paolo Franchi non è venuta ma visto soprattutto che tra il pubblico insomma ci sono persone
Insomma che Scott sicuramente hanno tante cose da dire lo stesso San Giuliano dal professore Antiseri
Da Duccio Trombadori dall'onorevole Cinzia Dato eccetera io insomma aprire un dibattito perché secondo me potrebbe essere veramente molto molto interessante
Chi vuole la parola
Possono Antiseri
Il viaggio
Visto che il ventinove grazie allora
Ha detto con lei solo con l'avete appunto che Malgieri si definisce un conservatore va bene al
Però richiami che è una cosa questa ecco una cosa l'azione al dicevo
No no no no notevole fanno domanda riversa
è tu sai che c'è un saggio di AIA che intitolato perché io non sono un conservatore
Allora dov'è il punto doveva che appunto insiste non è una cosa esso non faccia non è un conservatore ad una ragione molto semplice perché dice io liberale accettò il principio di comparizione
Dove Cobellis la butto intende e l'agguato e piatto tipo di collaborazione c'è la composizione della scelta composizione fa avanzare la scienza fa avanzare l'economia fa avanzare Mola sia quindi si ecco i conservatori invece colui che ecco machete precipuo di competizione allora io ti faccio una domanda del genere
Che tipo di conservatore sente che si accetti la competizione ecco come diceva che non si è un conservatore e poi facciamo Mata di politica precisa la destra in quindi cinque anni di Governo passato diciamo così
Che cosa ha fatto con questa competizione nella scuola non recita nella sanità nei trasporti cioè
è stata una Destra liberale o una destra illiberale
E peccato tu ne sappia sarà certamente credibile ad
Ecco che progetti alla destra appunto su questo su questo punto qua
Ti faccio una domanda precisa il buono scuola lo vuole o non lo vuole
L'ho ancora
Non l'ho fatto ma lo hanno fatto a Pierluigi m'hanno fatto mai qui c'è un ladro due lottatori appunto su che abbiamo fatto sul buono scuola poi portualità e potrebbe
Perché l'ho io sì io ho perso la battaglia io questo lavata leva ovvi dopo l'abete ho preso politicamente e con la comanda la questo qui c'è conservatore privo di composizione cosa solo fatto di cosa intende fare questa adesso al Governo
Diciamo così ecco su questo punto fondamentale
Grazie
Professore disegni permetterà innanzitutto di ringraziare la LUISS in maniera particolare il direttore
Due volte direttore direttore da Louis meglio devo dirlo anche direttore emerito come amerebbe dire Cossiga
Direttore generale della RAI essendo io ancora così più o meno abusivamente perché esse sono diventato parlamentare nel frattempo ancora consigliere di amministrazione della RAI ma insomma queste cose
Hanno una loro spiegazione nella farraginosità burocratica del nostro Paese va bene
è un altro discorso anche questo non appartiene ad un orizzonte conservatore diciamo
E dopo il bar che diceva dando la definizione di se stesso come conservatore
Se io vado alla prova di una barca vedo che pende una parte mi fa affondare se vado a poppa vedo che pende dall'altra parte e mi fa affondare ma dove mi devo mettere può sembrare una banalità sconcertante al centro
Laddove non un centro evidentemente politicamente inteso ma laddove è il punto della mediazione è il punto della mediazione è dato dal buonsenso e in senso più alto come diceva
L'amico Rubbettino dato dalla
Capacità
Di interpretare quello che nel secondo lo spirito del tempo noi chiamiamo il bene comune laddove appunto si individua
Il punto centrale del bene comune che dovrebbe verso il quale dovrebbe tendere la società un conservatore per quanto io abbia potuto leggere capire barche Hayek naturalmente
E ma anche mise se da questo punto di vista ecco io credo che sia colui il quale tende in qualche maniera a realizzare un ragionevole
Disegno imperniato attorno al bene comune e perché i cittadini possono in qualche maniera sentirsi parte di quel plebiscito di tutti i giorni e per ciò stesso
Essere popolo cioè partecipi di una nazione per dirla con un altro grande conservatore che era Ernest Renan quando doveva definire la nazione appunto come Plebiscito quotidiano diciamo diciamo diciamo così
Ora io sono d'accordo con il professore Antiseri il conservatorismo io anzi sono d'accordo a contrario nel senso
Io penso che lui valga almeno dalle cose che ho letto di luglio alle molte cose che ho letto
Del professore Antiseri soprattutto a proposito della competizione io credo che il conservatore non rinuncio non debba rinunciare alla competizione ma soprattutto la prima competizione che quella politica
C'è un grande io lo reputo un grande liberal conservatore come Ralph Dahrendorf non largo su qualche anno fa in un libretto
Pregevole intitolato perché in Europa contando di punto interrogativo che io rafforza e lei quel punto interrogativo fronte anche di come stanno andando le cose nel nostro vecchio
Continente diceva che gli Stati nazione ancorché dichiarati sconfitti desueti finiti defunti addirittura sono gli unici fattori e dire che possono garantire una adeguata competizione politica fonte di ricchezza e di benessere per le nazioni stesse e per il complesso delle delle nazioni
Io ritengo che la competitività appartenga quell'orizzonte di tipo che noi definiamo così in maniera anche approssimativa di tipo
Anticipo conservatore se poi vogliamo scendere nel particolare e di finire o non definire
La destra che è stata al Governo
Conservatrice o meno lei mi coglie come dire in una qualche difficoltà non impreparato perché la risposta verrebbe spontanea come dice quello
Ecco diciamo che è stata la ibridazione di molte cose il Governo che tra il due mila e uno ed il due mila e sei si è esercitato in molti campi tra i quali quello della scuola producendo una riforma che io personalmente non esitò a definire
A assolutamente
Voglio essere molto molto buono insomma residenziale anche un filino elegante se mi consente professore
E c'è da inefficace diciamo così alla soluzione dei problemi concreti che stavano davanti a tutti quanti noi corpo docente discenti
Famiglia questo sia nell'ambito della Pubblica istruzione sia nell'ambito della università in particolare
E ancor più me lo permetterete nell'ambito della ricerca
Dove noi abbiamo segnato in questi ultimi dieci quindici anni il punto più basso ritengo della attenzione che la ricerca stessa
Meriterebbe
E siccome sul piano ex nel campo della ricerca
Che bisognerebbe esercitare maggiormente la competitività ma la competitività dell'intelligenza nulla competitività di fattori economico-finanziari che deriverebbero eventualmente dopo
E io credo che noi presa autocritica in qualche maniera
Anche non solo non perché conservatori la dovremmo comunque la dovremo comunque fare quelli il buono scuola bisognerebbe chiederlo al Ministro Mariastella Gelmini mi pare
Sì amico se io
Le confesso non la conoscono intravista due volte
E non conosco ancora le non avendo ascoltato gli indirizzi di politica scolastica
Del di questo di questo Governo appena appena insediato si francamente io non saprei dare una risposta da quello che leggo quello che mi pare di capire
Credo che si vada verso nulla il famoso buono scuola eccetera mia Iorio me lo auguro vivamente insomma come solo augura tutta la comunità scientifica
Universitaria scolastica
E c'è quindi io mi mi auguro che verso questo si vada però insomma credo che non non avendo ancora degli elementi per poter giudicare sia prematuro dire qualcosa in un senso in un senso o nell'altro
Volevo anche tornare se me lo permettete poi naturalmente sono a disposizione per tutte le domande dando ringrazio ancora il dottor Rubbettino per per così generosamente
Pubblicato questo mio secondo libro con la sua con la sua casa editrice ed il dottor Concone per la pazienza che ha avuto nel leggerlo e per le osservazioni particolarmente intelligenti che ha fatto riformista
Io mi sono anch'io ho chiesto talvolta
Per quale motivo un conservatore un uomo che viene da destra
Brevissima parentesi io da moltissimo tempo chi mi conosce come Gennaro Sangiuliano come Marcello come
Dottor Matteucci eccetera chi mi conosce da molto tempo sa che io da tantissimo tempo io non credo più allo se mai ci ho creduto qualche volta alle categorie di destra e di sinistra del resto so solo prego
Se appunto entrando
Non avrebbero ricordo lo ricordate una copertina verde che io co.co.co. ottavo talmente totalmente ho sottolineato fino a consumarlo
Non ricordo bene solo delle categorie assolutamente desueto e non significano poi più niente oggi e sul piano valoriale che ci si incontra e ci si divide e finalmente questa idea mi pare che stia che stia passando
In qualche modo per cui talvolta quando mi sono definito Amma autorizzato del mero riformiste c'è perché no perché non da destra riforme sta io voglio cambiare lo stato delle cose io voglio che le istituzioni le istituzioni pubbliche evolvano in una certa maniera
Io reputo la Carta costituzionale lo dico senza mezzi temi la Carta costituzionale la la la la la la Carta costituzionale scritta meglio in Europa anzi potrei dire in Occidente
E è di una bellezza straordinaria leggere alcune alcuni articoli ma vi sono delle parti che sono monca di torture inattuate articolo quarantasei l'articolo trentanove articolo quaranta tanto per citarne qualcuno ma
Dopo sessant'anni una Carta costituzionale non necessariamente debba deve essere considerato una sorta di Moloch inespugnabile si può anche rivedere senza per quel cioè essere necessariamente dei rivoluzionari e si può rimanere tramite il meccanismo che la stessa Costituzione prevede all'articolo centotrentotto molti lo si può fare anche attraverso il referendum e lo si può fare anche attraverso normali mezzi
Parlamentari
Non capisco per quale motivo se qualcuno parla di oneri vedere l'assetto della Costituzione per esempio per le parti che riguardano il governo dell'economia o la rappresentatività stesse eccetera si debba essere con sì errati dei sovversivi le costituzioni sono fatte per essere superate naturalmente devono avere un grande respiro e per avere questo grande respiro non possono essere riformate a maggioranza
Io mi opposi alla fine del mille novecento del mille novecento del dal del due mila a del due mila del due mila e uno all'incirca all'inizio al due mila uno quando si tentò di riformare il Titolo quinto della Costituzione
A maggioranza mi sono posto come parlamentare alla fine del due mila e sei quando si è cercato di riformare il Titolo quinto la Costituzione anche perché questo forse dispiacerà a qualcuno
Me ne scuso io non sono non solo non diventerò mai un federalista per ricostituzione vocazione cultura sentimento tutto quello che che di pare posso al massimo arrivare a prendere in considerazione il federalismo fiscale qualcuno mi dirà ma chi se ne frega che lo prendo in considerazione tutto va beh solo un muro che vota e quindi come tale godo quella di diritti politici e civili e in questo Paese quindi non accetto ecco io non posso immaginare che una parte della Parlamento una parte del Paese contro l'altra armata
Metaforicamente
Pensi di poter riformare la Costituzione sono riformista deluso anche per questo perché non si è capito che le riforme vanno fatte insieme
Vanno fatte maggioranza ed opposizione perché le costituzioni debbono valere per il decennio devono valere per le generazioni che verranno
La mia idea attuale dopo aver sperimentato le varie bicamerali avere sperimentato l'articolo centotrentotto aver fatto il su un CIE contro inciuci cose più o meno di questo genere io credo che la strada maestra in un momento come questo potrebbe e dovrebbe essere
Quella di un'Assemblea costituente e cioè ridare nuovamente la parola al popolo far sì che la gente possa votare con un sistema rigidamente proporzionale
Un hanno un'Assemblea nella quale si possono ritrovare le varie opinioni confrontandole tra di loro magari lavorare con sottocommissioni come accade tra il nel mille novecentoquarantasei e dopodiché varare una Costituzione magari sottoponendola anche ad una referendum confermativo da parte da parte del popolo non ci vedo anche in questo nulla di rivoluzionario nulla di PD scandaloso di di di di sovversivo eccetera
Perché le forze politiche invece
Di di di di di non lo so dire
Ecco abbiamo perso alla Camera una settimana se Emilio Fede doveva andare sul satellite o meno a me sapete quando un po'insomma
Possa essere sensibile a
Doveva
Perché Emilio Fede insomma non mi pare
Non era neanche quelli problem il problema era quello di evitare una infrazione la procedura di infrazione da parte dell'io ne europea ma voglio dire ma invece di parlare di cose serie di cose concrete cedere noi abbiamo ecco la politica la politiche che italiana
L'Italia invertebrati non è mia naturalmente capirete lo mutuato dal grande cose Ortega il gas e personale e Spagna invertebrati a parlava negli anni negli anni trenta
Da qui nasce il mio pessimismo e fatto cioè che è una classe politica invertendo quello che era l'ordine paretiano della circolazione delle élite
Ha messo in circolazione le mediocrità e le mie le mischie Mita le piccolezze e che noi con questo Aimeri dobbiamo fare i conti posso o non posso essere deluso rispetto a tutto quanto questo
E posso o non posso ricordare facendo considerazioni di questo genere quando titolo il libro in quella maniera qualcuno dei tre ma come sei pessimista remano non CIDA e nessuna speranza alle macerie addirittura della politica
Ma io incontro i miei connazionali miei concittadini miei amici miei familiari
E francamente e li vedo addirittura più disperati di ma insomma se se è possibile e mi fanno ricordare una volta di una bellissima frazioni un po'molto evidente
Di andare Mauro avvalorato lo rimproveravano Perrella dall'alla sua cupezza nella giudicare i fatti politici del suo Paese e dell'Europa degli anni trenta e Mauro diceva io conosco solo due categorie
Di di di di esseri umani i pessimisti e gli imbecilli ora io non vorrei a partire appartenere alla seconda e qui di volentieri accetto di essere definito un ragionevole pessimista alla Mauro naturalmente
Per quando concerne la ho osservazione che faceva il dottor Ocone qualche qualche istante fa
E beh io ritengo che se ci si avvia davvero se sulla strada della ricerca di un bene comune mettendo da parte
Molte divaricazioni che ci hanno portato ad incomprensioni anche piuttosto feroci nell'ultimo anno senza giustificazione alcuna a mio modo a mio modo di vedere
Beh ritengo che la semplificazione del sistema politico possa aiutare ma la semplificazione del sistema politico ho cercato di scriverlo in numerose occasioni
In questi questi saggi questi articoli che sono accolti in questo libro
Deve far nascere una classe politica consapevole magari intorno due tre per quattro soggetti o su soggetti soggetti politici ma che siano dei soggetti politici
Veri concreti cioè che nascano da bisogni sentiti dalla opinione pubblica e non dalle alchimie
Dei laboratori dei cosiddetti laboratori politici per cui magari per nascondere determinate povertà ci si mette insieme e si dice beh abbiamo fatto un nuovo partito politico quando poi questa quei presa
Questo palloncini notti scoppiati scopi inevitabilmente in mano io sono stato uno dei primi e non mi fa velo ma naturalmente l'amicizia profonda che mi lega ad un intellettuale che io stimo moltissimo e con il quale condividiamo molte ansie pur da versanti opposti che poi dando posti non sono alla fine anche questa una curiosa
Come dire in hanno anomalia qualcuno l'ha definita come il mio amico Michele Salvati quando era in gestazione il Partito Democratico peraltro
Devo anche dire che con molta poca eleganza generosi ove e ingenerosi e Tanda ingenerosità
Nessuno gliel'ha riconosciuto il nome sono infatti gli dico sempre canoni che le strade si depositato il copywriter del Partito Democratico a quest'ora discutere sui delle ingenti royalty
Perché fu lui che fece per la prima volta il nome del
Del della del del partito del Partito Democratico che doveva essere quello che immaginavamo dove va il mio lo scritto quindi e nero su bianco fra il superamento di vecchie identità
Ma superare detti identità non significa fare delle somme aritmetiche non significa mettere insieme e i residui di una parte e dell'altra dice va beh abbiamo fatto un grande partito del trentadue trentatré trentacinque quaranta
Duecento per cento insomma
Cosa di questo genere no significa semplicemente superare le detti vendita in una nuova identità
Le vecchie culture politiche bisogna tenerle presente soltanto perché da esse possono nascere nuove culture politiche tenendo conto dei bisogni degli interessi degli ideali di ciò che si muove nel concreto della società civile
E questo naturalmente ad un verbale anche oggi per esempio cronaca di ieri di oggi di questa mattina
E celia pare che scoppi un'altra grana all'interno del Partito Democratico da separati in casa sembra che si stiano per dividere e mascherare il parte anzi mascherare e non tanto poi mascherare insomma era far sì che quello che doveva è un partito unitario si riveli una vera e propria coalizione e c'è chi si agita e fa il suo partitino che il suo centro di studia perché perché taluni aderiranno sicuramente tra meno di un anno alla PSI quando andranno in Europa al per i si iscriveranno forse qualcuno ancora al Partito Popolare Europeo altri ancora a gruppi liberaldemocratici non ben identificati poi dopodiché vengono in Italia e stanno insieme ma sui diritti civili sul governo dell'economia resource do sulla solo sulla sicurezza sui grandi temi che attengono ma alla nostra a alla vita quotidiana eccetera
Che cosa diranno in Italia diversamente da quello che possono dire in Europa e viceversa ecco dove implode naturalmente una grande idea
Io la stessa cosa la temo su quest'altro versante sul versante del centrodestra dove non siamo neanche all'inizio dire la verità abbiamo scritto manifesti di valori e c'è poi non so da che cosa sono sono son son serviti chissà dove giacciono sotto quale polveroso al tappeto eccetera ma anche qui insomma nelle urne gli italiani hanno detto fatelo questo partito fa trova il suo partito unitario questo soggetto questo soggetto unico e l'hanno semplificato hanno contribuito a semplificare il sistema politico ma se poi le classi dirigenti non si adoperano perché un grande dibattito culturale civile sociale all'interno delle strutture della comunità nazionale avvenga beh io credo che resteremo ma ancora nella Vito delle buone intenzioni e cinque anni cinque anni in politica possono essere molto molti ma possono anche come dire essere pochissimi e passare talmente in fretta al punto da non accorgercene entro cinque anni io pavento un'implosione di quei so che si è costruito anzi di quello che gli italiani hanno spontaneamente costruito indipendentemente poi come dire dai giudizi che si possono dare da quel che è venuto fuori che hanno costruito che hanno costruito nelle nelle nelle urne
Allora
Il superamento delle identità non può evidentemente come dicevo con me
Dare luogo alla ideologia del c'è un inganno cioè io tirò la la la la la la la la
Dal dal le idee a seconda della comodità di come di come devono di come devono essere utilizzata secondo Della bisogna
Diciamo così io credo che sotto le macerie della politica noi oggi possiamo trovare ancora del fuoco vivo che se siamo consapevoli del nostro ruolo come classe dirigente
Del Paese non soltanto politica ma anche e soprattutto intellettuale culturale e scientifica economico-finanziaria
Eccetera noi dovremo cercare di attivare quei meccanismi che facciano sì che la nostra possa essere sempre di più una democrazia partecipativa e decidente ad un tempo quindi meccanismi che vadano nel senso di una riforma
Nelle istituzioni in senso più decisioni stico che non vuol dire mosto al Gia dello Stato forte ma di un qualche cosa che assomigli più Abel le democrazie compiute come quella americana o come quella o come quella statunitense ma quella britannica o come quella o come quella francese presa ma anche quella tedesca
In un in una certa in una certa qual qual maniera ed una democrazia più partecipativa perché il popolo possa effettivamente riprendersi in qualche maniera lo scettro e da questo punto di vista
Fatemi concludere tanto per essere ancora
Di più polemico non è immaginabile che un Paese possa votare rivotare io non ci vado neanche più a votare se questo dovesse accadere posso votare per la terza volta con una legge elettorale di questo genere laddove io sono un beneficiario sia bene sia ben chiaro io ho votato contro questa legge elettorale
Poi me ne sono andati in esilio a viale Mazzini per me una tariffa armi diciamo così poi son tornato e naturalmente sono stato eletto con questa legge elettorale
Ma io voglio nel capire tutti i miei colleghi mi amici che mio obiettava non ho questa legge elettorale non è vero che garantisce l'ingovernabilità
Non era questo il problema bastava prendere più voti e si è visto se prende più voti garantisce la governabilità
Ma dove sta scritto che cinque persone sei persone diciotto persone si riuniscono in una stanza e mi ricordo stare al numero tredici Toso al numero dodici dovuta al numero undici oltre al numero uno ma chi lo ha detto sulla base di che cosa
Io ho militato in un partito politico che passava per antidemocratico
E probabilmente per le ascendenze ma solo per le ascendenze che aveva
Lo era
Ma non nel senso della decisione io da giovane cronista di un piccolo giornale di partito
Io mi sono Bibo dei comitati centrali invitiamo più occorrono strategie per certe cose poi ognuno di noi i comitati centrali erano bella consono i segreti di chi erano da sono stato anche molto soli dieci ore ma comunque erano belle queste cose le sa il comitato centrale
E allora si decideva la lista della Liguria faccio per dire I sarà liguri segretario del partito cominciamo a leggerlo dal primo all'acqua alla trentunesimo al trentunesimo posto
Su ogni nome
C'era una discussione tranne su quelli su cui non
Non c'era nulla da dire ed interveniva il componente del comitato centrale della Sicilia della Sardegna o della Basilicata
Anche sulla Liguria come quello della Liguria intervenire o su quello la Calabria della Puglia o del modello Molise e quando vi erano dei casi che non era
Possibile risolvere all'interno della dell'Assemblea del Comitato centrale il segretario del partito chiedeva di avocare alla segreteria
Il diritto così di dirimere i casi più spinosi e controversi potevano esserci alle sette e dieci quindici al massimo firma discussione
Era una discussione pubblica beh ma oggi perché
Chiamiamo elezioni una cosa che dovremmo chiamare in italiano se conosciamo il dizione la lingua italiana ed ha dovremmo chiamare nomina
Ed in quale democrazia i rappresentanti del popolo vengono nominati i nominava in però sa
Oggi saliranno
Non certo il popolo albanese
Allora il problema è questo allora la democrazia partecipativa
Deve necessariamente partecipare allo processo di rappresentatività
Diversamente la rappresentatività non esiste più e una corbelleria e ed sono fumosi a mio modo di vedere i discorsi che si fanno intorno all'efficienza dovrai riconoscere
Il massimo della saggezza la parte degli oli da
E siccome non mi pare
Non mi pare con molta onestà il nostro caso allora bisognerebbe dire bisogna avere il coraggio
Il
Intellettuale la onestà intellettuale di dire che questa è una legge che per motivi morali prima che politici è una legge che va assoluta mente cancellata a meno che non si è tutti
Questa legge di reintrodurre il sistema delle preferenze
Unico o multipla ma con tutti i problemi che questo comporta se qualcuno dovesse chiedermi qual è il tuo modello riga ognuno di voi ciò modalità
Per l'Italia andrebbe bene un doppio turno alla francese a mio modo di vedere che contemperi avrebbe
Una specie di primarie che si fanno nel primo turno con della decisione del rappresentante del secondo dunque è un sistema anche ovviamente dal punto di vista decisioni in stico di tipo rappresentati ora di queste cose che ho concluso
Di queste cose
Ne vogliamo discutere io pensavo che gli ultimi due anni
Si potesse discutere in Italia di queste cose
Ma negli ultimi due anni noi abbiamo assistito abbagliare su centodue o centosei quanti erano centotre solo governanti tra ministri e sottosegretari oggi o sono troppi
Sui senatori a vita si avevano non avevano il diritto di votare e anche questo mi è sembrato particolarmente inelegante diciamo così
Ci siamo come dire impalcati sono nell'attesa della mitica spagnola
Siamo finiti sul predellino
In un freddo pomeriggio milanese a San Babila si cioè di un partito politico semplicemente annunciando un partito di cinque milioni i punti
Io francamente non ho mai vista una cosa di questo genere
E si sa di che cosa
In una cosa che chiamano il Partito del Popolo della delle libertà oppure in un'altra legge
Ma la bocciofila si fonda così
Allora
Grazie Veltroni
Perché quanto meno nel momento in cui ci ha detto io corro non solo o non ho avuto il coraggio fino in fondo di correre da solo e si è dovuto mettere
A fianco uno come Di Pietro che francamente
Anche dal punto di vista estetico insomma consentitemelo non è il massimo della vita posto che non ha azzeccato un congiuntivo nella sua esistenza
No come i suoi basare delle sentieri in Parlamento tranne qualcuno eccetera che forse ha fatto la scuola dell'obbligo varie
Ha messo un po'di radicali umiliando gli a mio modo di vedere loro si sono lasciati umiliare non lo so non lo so perché ma costretto quest'altra parte a fare una lista che non è un partito
Una lista che non è neanche una lista ma è una coalizione una mini coalizione
Da quest'altra parte
E allora perché dico questo perché di equivoco inequivoco di silenzio in silenzio io potrei parlare in altri termini a mia appartenenza politica sapete qual è eccetera eccetera mai
Il parlar chiaro il fatto per gli amici e credo per le persone perbene ecco di equivoco ogni equivoco di silenzio lì nel silenzio di di o si interessi Emilio sinché Rasia eccetera
Si arriva poi
A chi le macerie continuano ad accumularsi ed i commi di fiocchi di Napoli
Per molto tempo si è fatto finta di non vederli ma mica i rifiuti sono apparsi per le strade di Napoli di Acerra sei mesi fa c'erano anche se gli anni fa me li ricordo otto anni fa medico urdu dieci anni fa
Mi ricordo quando ero un giovane deputato di Battipaglia pensate un po'ormai nella notte dei tempi e chiesi che li venisse costruito un termovalorizzatore beh quello che si scatenò contro di me
Pessimo politico devo dire a questo punto ve lo lascio immaginare allora il bene comune cerchiamo ritiri conquistarlo in un modo
Da pessimista deluso amareggiato anche un po'
Se me lo consentite
Un po'incazzato solo posso dire insomma ecco in questa maniera cerchiamo di conquistarlo con quel minimo di sincerità
Che bisogna chiedere alla politica agli intellettuali alle classi dirigenti di questo Paese
Ora presto io darei la parola sicuramente ci sono altre persone che vogliono fare domande
No prima che piova perché il tempo di soccorrere aveva
Una sorta di danza Moretta
Professor validano
Io vorrei riprendere il tema che penso che sia centrale in Italia della competitività mi pare fondamentale
Credo che oggi tutti si dicano per la competitività valore riconosciuto da tutti
A destra a sinistra ammesso che sia ci sia ancora la destra a sinistra dai conservatori dai progressisti da tutti
Però mi pare che
Proprio riprendendo il discorso che lei faceva pochi istanti fa
Della legge elettorale noi abbiamo
Un aspetto dove
L'insegnamento è il messaggio della competitività
E proprio negato nella sua totalità
La legge elettorale non è che funziona non funziona tutti hanno detto sì però se si prendono più voti funziona se si prendono più voti però
La governabilità è assicurata
Non è questo un discorso di libertà
Cioè il mio grande maestro Sylos Labini diceva che l'Italia già un po'di tempo fa è un Paese a libertà limitata
E noi io credo che non siamo mai stati
Come principio proprio fondante in una libertà più limitata di quello di oggi
Cioè il il dato la la la sospetto proprio l'azione di una democrazia
E proprio la rappresentatività la rappresentanza Lorella neghiamo la neghiamo e quindi
Il messaggio che diamo a tutti messaggio auto perché viene da
L'azione ripeto della democrazia il primo aspetto il primo valore della democrazia che quello della rappresentanza viene negata
E quindi tutti poi possono permettersi o pensare che a loro volta la possono negare
A scendere
A scendere dalla politica alla al commercio all'industria all'economia alla scuola alla pubblica Amministrazione no e questo vale per tutti perché io certo
La legge elettorale è stata proposta e votata dal centrodestra
Ma il centrosinistra non ha fatto o meno anche se
Molte volte
Ha detto che non l'ha votata ma non ci ricordiamo che le primarie
Le primarie per l'elezione di Veltroni sono state fatte a liste chiuse a liste chiuse cioè noi non abbiamo potuto votare
Per i rappresentanti regionali perché anche lì
Anche lì anche lì anche lì erano nominati quindi una legge che va bene per tutti una ecco questo fino a quando noi non cominciamo a pensare
A quelle che sono le libertà
Perché senza le libertà primarie non passa nessuno conservatore progressista può parlare di competitività
Senza la competitività un Paese regredisce ecco queste credo che sia una delle prime grandi enormi macerie della nostra politica
Consiglieri cosa posso Giulio
Delibere il suo
Tenete presente che nel momento in cui tu dai un quadro di riferimento di questo tipo
Non sei più legittimato a dire
Che va premiato il merito
Perché va premiato il merito come fai a dire ai ragazzi che tu metti i limiti in un sistema in cui il merito sarà premiato nella misura in cui Tuglie prospetti invece un quadro di riferimento in cui
Quello che conta non è il merito e avere una faccia avere un'età aveva un nome
Essere comunque in un circuito di appartenenza che è totalmente o quasi totalmente perché non è detto che se fra Stato escluso quelle circuito dei preti e sterno al merito quindi alla valutabilità
Non puoi dire che è concorrenza
Sei senza concorrenza senza merito non c'è concorrenza
Senza valutazione di quello che fai secondo criteri chiari quelli non c'è merita quindi ma non puoi pensare cioè non puoi pensare che le sue parole abbia un senso quindi nel suo animo e quindi siano in qualche modo
Fruire
Portatrici di fatti su produrre quelli che sono i più giovani
E quindi c'è una responsabilità gravissima perché tutto nel mettere i più giovani il fatto
Che
Comunque continuerà in un Paese come questo a fare strada non per merito
Ma per semplicemente si se qualcuno sopra che lo copta sulla base di criteri di variabili che sono in genere legate
Alle cari abili ai criteri AUREA i valori di quelli che stanno sopra cioè quelli che stanno sopra molto spesso ci sono arrivati per altre ragioni che non per merito tutto sommato avranno tutto va il mio interesse a selezionare qualcuno
In qualche modo ecco
Connivente omogeneo e tutto il resto ma non certamente perché è bravo perché è un po'messa in discussione promettere discussione questo il problema vero
Di come tutto rompi la testa dei giovani in questo modo
E quindi che tipo di criteri di quelli di matrice l'interpretazione di dai
Non è tanto il fatto che il fatto una legge elettorale per cui questa volta o due volte siamo andati a votare in un certo modo
è questo il problema
Facciamo
Funziona no io volevo tornare un attimino all'affermazione l'essere conservatori
Nella prefazione io cito una frase di Thomas Mann c'è
Conservatorismo ironia vanno di pari passo il vero conservatore colui il quale diffida dello Stato e confida la tradizione del pari collegarmi al tema pregnante della competitività
Perché in macerie almeno
E come inteso l'affermazione la scelta del titolo da parte i Gennaro Malgieri perché Gennaro a parte da un dato ontologico oserei dire della realtà italiana cioè noi siamo nel tino forse siamo nel punto più alto della cosiddetta decadenza italiana
Decadenza che la possiamo spiegare in termini politologi come ha fatto Gennaro Malgieri ma meglio ancora la si può spiegare in termini economico-sociali quando un mese fa Zapatero inaugura all'altezza arresta per alta velocità e Spagna
Che è stata realizzata da Barcellona Madrid ben sette anni mentre noi ancora stiamo a discutere se e quando fare l'alta velocità in Italia evidentemente questo è un segno tangibile della decadenza italiana
Quando noi registriamo ogni anno che siamo al quarantaseiesimo posto nella classifica della competitività mondiale che non abbiamo imprenditori veri autentici vero cioè gli imprenditori che
Lavorano ancora al prodotto e quando in questo Paese abbiamo privatizzato ciò che non andava privatizzato io l'ho scritto molte volte Nemi editoriali
Tipo le autostrade e abbiamo privatizzato ciò e cioè non abbiamo prima di tale cioè da voi abbiamo privatizzato quello che non andava privatizzato tipo le autostrade o o qualche altra cosa è evidente che queste sono le macerie dell'Italia
Ma tutto ciò cioè tutti questi esempi si quali si potrebbe lungamente continuare
Evidentemente
Non nascono così casualmente ma sono figli di un impazzimento collettivo di quello che io definisco l'impazzimento italiano e allora perché io parafrasando Betto croce non possiamo non dirci conservatori
Perché evidentemente tutto ha una radice che io individuo molto chiaramente credo anche Gennaro cioè la fine del principio di autorità
L'Italia è un Paese senza principio di autorità
Sì a Napoli ogni volta che si individua un sito per fare una discarica e discariche sono in tutti Italia sono in Emilia Romagna
Sono in Veneto sono in Piemonte se ogni volta si individua un termovalorizzatore un termovalorizzatore nel centro di Vienna un alto temo ter moralizzatore picco olivo si trova a Montecarlo quindi oggettivo che una comunità debba avere un termovalorizzatore per bruciare i propri rifiuti quando lo si riesce a fare vuol dire che c'è una crisi
Del principio di autorità quindi conservatorismo con la intende Gennaro e forse lo intendo anche io che richiama questa la mancanza del principio di autorità
Da parte dello Stato
Grazie Gianni
Con Alessandro aperti direttore relazioni col
Grazie
Un grande
Conservatore deluso come Prezzolini che prima è stato citato
Circa ottant'anni fa in Codice della vita italiana diceva scriveva due cose che vuoi prendere
Ford fissi bravissimo con tutti gli articoli declinate
Scriveva due cose che prendo e spunto per farle due domande
La prima scriveva dice bisognerebbe parlava ovviamente dell'Italia bisognerebbe prendere un piroscafo di andare un pane guardarla da lontano questo nostro Paese per poterlo amari vedere poi tutti i suoi pregi solo io i valori
Poi in qualche modo si silos fui anch'io esiliato insomma e non rimase a combattere ecco oggi alcuni combattono per una destra pienamente liberale per una sinistra veramente liberale lei pensa
Più a prendere un piroscafo o a combattere anche se c'è anticipato una risposta e qui la seconda domanda è questa scriveva più avanti
Io credo
Per cambiare quindi parlava proprio di forme per cambiare questo
Nostro Paese di allora più
In una riforma dell'educazione io riforme di modelli educativi della formazione chi è una riforma delle istituzioni lei che ne pensa grazie
Sulla seconda non c'è dubbio io credo che le due cose vadano di pari passo anche se il problema formativo ed educativo e prioritario a mio modo di vedere
Tuttavia non lo si può immaginare senza delle all'interno di istituzioni che sono capaci di attivare questi modelli formativi ed educativi
Oggi le agenzie e di formazione chiamiamole così di orientamento sono la scuola la famiglia la scuola l'università la ricerca la televisione la cultura l'editoria eccetera
Io le trovo in una crisi profonda tutte nessuna esclusa
Cioè rispetto a questi soggetti diciamo c'è qualcuno
Che se la sente di alzare la mano e dire no
Questo va meglio rispetto all'altra dormiente no questa funzione CEE
No io io vedo una profonda decadenza mai ma più che decadenza che mi troppo ancora di più una rassegnazione alla decadenza dice tanto che cosa voi fare io parlo con dei professori no
Dice beh mancando quelli vengono scuola io devo far passare quattro ore tre ore due ore eccetera ma cosa vuoi educare con questi
Se poco poco ti permetti di
Rimproverarmi o prestiti denuncia ma non voglio dire il famoso schiaffo educativo di una volta
Al quale io personalmente per generazione sono affezionato forse soltanto per nostalgica di un tempo che è stato forma ma anche il rimprovero puro e semplice il rimprovero pura e semplice e quanto meno ed ti ti ti ritrovi con un avviso di garanzia somme e il minimo che possa
Che che possa che possa che possa accadere però parlare non parlo della televisione accanto a chi ne sa molto più di me ed è maestro di tutti noi
A questo riguardo ma insomma
Accendete la qualche volta
Ecco
E e via e via e via considera
Il piroscafo o il
Cos'era il la la la
Io ho perso
Personalmente preferirei prendere un aereo
Però andare molto lontano
In un in un come diceva un famoso politologo che in realtà era un cantautore in un'isola che non c'è
Allora in quell'isola che non c'è forse possibile ricreare una certa ma al di là delle battute
Io ritengo che oggi bisogna davvero fare appello a a tutti gli uomini liberi o che si sentono liberi indipendentemente dalle appartenenze
Per cercare di costruire nell'ambito che gli è proprio
Qualche cosa che possa andare al di là del nostro orizzonti e soprattutto cercare di capire che cosa accade intorno rivedete non la voglio fare lunga a questo riguardo davvero ci porterebbe via molto tempo cioè
Quello che mi preoccupa molto della politica italiana della cultura del nostro Paese
Dei romanzieri rinvio io
Io cerco di capire il mio Paese leggendo i romanzi
Marcello lo sai la domenica mattina infatti si incontriamo in una delle sue liberi e gli altri giorni vado nelle altre che invece e faccio incetta di romanzi Voceri strappiamo rimane olio e mia moglie
Io Manzi italiani io li compro quasi tutti
Quasi tutti per cercare di capire più di un articolo di fondo
Quello che si muove all'interno della realtà profonda del mio paese
Solo fatto male io
Oppure io non riesco
Ad andare oltre la ventesima trentesima pagine
E quasi tutti mi annoiano in una maniera terrificante poi torno sempre I vecchi romanzi magari di trent'anni fa quarant'anni fa eccede e ci colgo delle cose straordinarie che possono servirmi anche per l'oggi
Ebbene e significativo credo questo questo a questo aspetto insomma del nostro costo
Come nel nostro del nostro modo di essere la cultura nel nostro Paese ahimè è quella e quella che quindi
Non c'è molta speranza la politica la cultura noi non riusciamo a vedere più in là del nostro naso
Se noi parliamo oggi mio ricordo con ne parlavo prima non mi ricordo con
Cogeco Rocco Gennaro se non sbaglio
Io ricordo anche qui mi soccorre raccolta dando chissà perché l'ho citato due volte o sarà un segno stasera mi vado vermi nemmeno do leggere qualcosa di suo evidentemente
André Malraux quando venne nominato Ministro della cultura da De Gaulle a diciamo poco più della metà degli anni Cinquanta lo ricorderete nel suo primo discorso all'assemblea nazionale
Stupì tutti dicendo il ventunesimo secolo ci mancavano cinquant'anni il ventunesimo secolo o sarà un secolo religioso o non sarà guida il coltre tutto come André Malraux
Allora qual è il solito accademico di Francia insolito intellettuale che vuole stupire che qua ci siamo arrivati
E se oggi lo dico con grande senso di ammirazione un politico come D'Alema
Pochi giorni fa non vi sarà sfuggito
Ha fatto in provincia di Salerno un convegno intitolato al rapporto religioni politiche
Beh insomma questo significa riuscire
A vedere più lontano
Io alcuni anni fa mi trovavo in alcune discussioni con i miei amici di estrema sinistra
E parlavo della sovranità dell'acqua
Molti di loro mi guardavano con un fondo
Sì ma da dove viene questo qui
Io credo che le battaglie di questo secolo che appena iniziato
Si combatteranno in nome dell'acqua
E si combatteranno in nome delle sovranità negati
Perché nella dichiarazione del mille novecentoquarantotto dei diritti dell'uomo dell'ONU si parlava appunto di diritti dell'uomo
Ma nessuno poteva venire in mente
A
A pochi anni dalla fine del più grande cataclisma che che che che che che che ha conosciuto l'umanità nessuno poteva venire in mente di parlare di sovranità dei popoli invece
Oggi noi siamo a contatto con questo con queste soggettività
Le sovranità dei popoli
E la nostra politica si interroga su questo
Si domanda perché accade
Ci si chiede perché più dei due terzi del mondo non conoscerà e probabilmente entro questo secolo non riuscirà ancora conoscere forme autentiche di democrazia
E ci domandiamo perché la nostra democrazia e sembra comunque migliore di quella degli altri
O dobbiamo aspettare un signore che si chiama marchi assente che ci racconta appunto la democrazia degli altri e noi
Con qualche disgusto con qualche
Impulso sotto il naso di troppo vediamo con un certo distacco
A queste culture che invece cercano in qualche modo di interagire con noi e di integrarsi e di
Rendersi accettabili e noi
Le separiamo con un muro
Perché perché perché l'inconoscibile per noi è il nemico
Nel complesso il nel come se
Il nemico
Non lo avessimo secondo quel punto di vista già dentro casa attraverso a persone tecnologia
E allora tutto ecco in si è fatto riferimento permettetemi l'ultimo riferimento polemico visto che ne ho fatti pochi no
Il mio connessi
Ma davvero qualcuno oggi riesce a pensare che si possa esportare la democrazia con le armi
Ma davvero si pensa
Che il cosiddetto intervento umanitario possa essere foriero
Del benessere chiamiamolo così dell'umanità
E che da una parte stanno
Sta una civiltà e dall'altro sta un'altra civiltà no io non conosco
Non conosco storicamente chiedo voi professori quindi universitari docenti studiosi intellettuali che chiedo a voi voi avete mai conosciuto civiltà che si sono combattute fino all'ultimo uomo
Io storicamente un rilevato civiltà che hanno combattuto la barbarie
Cioè le civiltà fondate sui diritti o sugli tutto
Che hanno combattuto con i quali inneggiavano in radice i diritti primaria i diritti elementari per me che sono un credente continuo a chiamarli
Derivazioni del diritto naturale
E questa la linea di demarcazione tra la civiltà e la barbarie
E non il fatto di esportare laddove non l'hanno mai conosciuta con me i cacciabombardieri
Delle forme che probabilmente non accetteranno e non potranno e non potranno accettare di fronte a questa città
Della politica
Rispetto a quello che accade intorno a noi vicino a noi
E poi ci meravigliamo del diverso dono dell'altro da noi che vive sotto casa nostra che sta dentro casa nostra con cui conviviamo di fatto
Non abbiamo nessun rapporto di interazione di comprensione
Ed ecco lo scontro da dietro sua però bisogna andarlo a cercare a Baghdad o o o acqua la luce pur o o solo sui mondi sui monti della dell'Afghanistan torno errata eccetera
No lo scontro bisogna cercarlo dentro di noi
Nella incapacità di comprendere anche questo secondo me è un limite
Della nostra cultura e del modo in cui la cultura si è sviluppata nel nostro tempo in Occidente
Che annegato l'idea stessa di Occidente l'Occidente lo ricorderete almeno Occidente
A quale io mi riferisco sono più affezionato l'Occidente romano e l'Occidente Federici hanno
Erano Occidente inclusivo
Non uno Cilente che respinge Ivan
A Roma fece o il Pantheon
Per cercare di raccogliere in un luogo tutti coloro i quali volevano un posto dove pregare e non ce la vivono indipendentemente dalla razza dalla da dalla cultura dal sentimento religioso appunto che provavano e via dicendo
Non sarà un caso o professor Antiseri sarà un caso
Se noi contiamo i fantastici miliardi di dollari
E i poveri morti
Delle due torri
In arabo
Mentre continuiamo a pensare il latino
No poi fra l'altro diciamo la critica all'esportazione la democrazia con le armi l'aveva fatta già due anni fa un altro ben due secoli fa un altro conservatore Vincenzo Cuoco del saggio sulla rivoluzione napoletana dà
Comunque io volevo dare rapidamente poi concludiamo la parola a Duccio Trombadori all'onorevole dato che l'avevano chiesta
Ma dico solo due parole perché non ho letto il libro che invece
Di Gennaro Malgieri che
Invece mi incuriosisce molto non solo per la interessante discussione conversazione che c'è stata fino adesso
Ma anche e soprattutto meno incuriosito per il titolo cioè le macerie della politica la dicono lunga
Sul senso del suo impegno scritto e su
In qualche maniera sollevano sempre
Degli uni e un interesse attivo per chi alla politica dedicato molto forse anche investendo più di quello che avrebbe dovuto fare nel senso della
Considerazione della politica come una grande totalità assoluzione dei grandi problemi umani culturali religiosi finanche nel con i casi
E quindi
La politica che ci esce che ci viene riconsegnata alla fine del Novecento
A me pare che abbia prodotto appunto macerie riguarda tanto il caso italiano ma io direi più di tutto riguarda il piano storico concreto allora
Diciamo subito
Una guerra calda ci ha restituito la sconfitta dei fascismi
Una lunga guerra fredda CIA restituito la sconfitta
Diciamo pressoché totale
Dei comunismi e dei sistemi socialisti
Che non vanno così distinti dai comunismi come in genere oggi si tenta ancora di fare insomma immaginando diciamo un socialismo che non ha però gli addentellati profondi che invece e beh
Effettivamente con la rivoluzione russa e diciamo strutturando conica anzi scusatemi con il colpo di Stato bolscevico che strutture o un sistema o tentò di strutturare un sistema socialista
Con i risultati che poi si sono visti appunto alla fine del Novecento quindi questi due fallimenti forte
Secondo me sanciscono proprio
Il la definizione autorizzano la definizione di macerie della politica proprio perché
E le due grandi culture e quella del fascismo e quella del totale del comunismo e i credevano un pochino o nella politica come arte diciamo privilegiata e superiore e quindi la supremazia proprio della del fatto politico
Oggi noi viviamo in un mondo in cui le democrazie la democrazia liberale è vincente ed è vincente in larga parte del mondo civile
E e sia e ad è aperto anche in Italia è un dibattito serio su come farla funzionare al meglio secondo me il punto che è stato toccato qui quello della carenza del principio di autorità io
Lo avrà forse regoli idea invece di una
Diciamo così più che principio di autorità parlerei del potere di decisione nella struttura della politica
Quindi quando si parla
Della crisi e delle macerie quelle diciamo così più che ci sono più vicine insomma che ci riguardano più da vicino quelle
Diciamo a cui assistiamo quotidianamente nello scenario politico italiano e secondo me sono proprio legate a questa
Paralisi della decisione
E si è posto in vari modi il problema di come restaurare una funzionalità è una forza diciamo così di un sistema politico ma capace di decidere
Sono state trovate soluzioni non soddisfacenti secondo me finora e e proprio per questo io vorrei fare così una leggera osservazione critica all'amico Malgieri proprio per questo suo insistere sulla
Ho sentito dire quindi non posso diciamo così confermare dalla lettura malizioso insiste sull'idea delle sue essere riformista
Ecco di fronte diciamo a un panorama di rovine di macerie secondo me la parola riformista diventa un pochino un eufemismo perché se noi
Sto facendo un pochino uno stimolando la la la conversazione se noi vogliamo veramente diciamo così e risolvere questo nodo cioè il nodo della
In dell'indecisioni sono noi ci dobbiamo porre se non altro come prospettiva come traguardo non tanto quello di un riformismo più o meno accomodante sul tema delle macerie della politica ma io userei una parola forse
Che purtroppo è stata
Talmente usata male che
Così volte sembra quasi una parolaccia insomma cioè e invece di riformismo reprobo di rivoluzione perché
E e qui lo dico è così un pochino rigettando un po'sasso nello stagno perché
E se vogliamo restaurare in qualche maniera così il diritto la forza della politica la capacità di decidere noi dobbiamo affrontare dei nodi grossi naturalmente che cos'è una rivoluzione
Nel caso della crisi del nostro sistema politico e della nostra si faceva riferimento anche
Al problema del mutamento costituzionale
Io direi che se dobbiamo guardare diciamo così
Malgieri giustamente indicava l'idea del doppio turno alla francese ma
Avrebbe dovuto aggiungere secondo me sì c'è il doppio turno in Francia ma c'è anche una Repubblica presidenziale
Ecco quindi il tema come dire diciamo che di fronte a noi secondo me questo glielo
Io ero lì rilancio come problema serio non è di attualità se non è giusto ricominciare ASS seriamente a conversare a discutere sull'urgenza
Proprio per risolvere uscire fuori dalle macerie la politica di rilanciare il tema di un'Italia presidenziale presidenzialista scusate
Programmi inviti hanno oscuro scusami no non inviti a nozze io ho semplicemente accennato non per solo per motivi di brevità che è evidente il doppio turno francese
E connesso con il il presidenzialismo se poi diciamo devo essere sincero fino in fondo tirò che io personalmente ho solo per un presidenzialismo all'americana quindi insomma sono presidenzialista
Ante Marcia Sezze si può dire Hoshyar pari tolto cioè si può dire occorra diciamo in questi in questi termini ed il decisionismo è un tema che mi è molto caro insomma mi reputo allievo o di di Miglio ma
Sono stato idealmente non allievo per averlo conosciuta trascritto anche uno dei miei primissimi saggi quando ero giovane
Di un sconcerto signore che si chiamava
Carl Schmitt quindi può immaginare quanto sono affezionato all'idea di decisionismo è proprio quello che ci vuole ma naturalmente col ma cercandolo in una democrazia assume delle valenze evidentemente molto diverse dei riferimenti diciamo che sono stati fatti
Prego onorevole
Così
Grazie molte no tante suggestioni ma insomma qualche spigolo a proposito dell'ultimo discorso sull'identità
Noi nella Bicamerale non ci non ci fu no ancora no dopo arriva in Parlamento subito
Da no al proposito
Dell'identità no io credo che veramente uno dei momenti Dassì della qualità della nostra vita civile in questo momento lo si ritrova anche nel dibattito pubblico sull'identità
Che parrebbe quasi abbiamo assorbito la lezione leghista persino Bauman a qualche debolezza al riguardo mi pare nel definire l'identità come una cosa
Che cerchiamo in una fossa e non come un divenire continuo io sarà una deformazione da siciliana ma non riesco ad immaginare all'identità se non come un incrocio permanente di diversità da cui
Nasce infatti norma poi qualche spigolatura bravissima banale sulle multe
Sul tema della competizione anch'io mi riprometto di leggere il libro non ho ancora potuto farlo
E il tema se la competizione di destra di sinistra no no no per carità no no
Si sente spesso dire in televisione il merito il merito perbacco il merito non è di destra né di sinistra il suo
Io non so se vada definito come destra sinistra
Storicamente ma esistente a differenza
Il merito
A parte il fatto voglio dire che il discorso che si è fatto adesso della sinistra della invece del della congiunzione con una certa cultura liberale quand'è che avviene questo
Quando la sinistra dall'idea di uguaglianza se vogliamo passa l'idea di pari opportunità
Le ed è possibile la conduce ed è possibile perché per una visione illiberale nella mia modestissima accezione e persino obbligato
Il merito o m era riproduzione di privilegi sociali e allora lasciamo perdere eticamente eccetera ma serve al sistema in che misura
Oppure è vera capacità di reperimento di tutti i talenti le vocazioni le virtù
Le cose e allora richiede assolutamente le pari opportunità se non non lo norma una non voglio dire solo per ideali di equità ma se per per facilità di reperimento no di queste quindi in questo senso nel merito c'è un
E riguarda appunto al tuo dirti riformista no di destra ma io non lo trovo
Sorprendente nel senso anche perché in qualche misura il mondo in velocità in alcuni Paesi noi l'Europa hanno fatto delle importanti conquiste
Da annoverare nelle visioni del mondo della sinistra in qualche modo
Nel momento in cui si sente esigenza di altro tipo di misure evidentemente c'è una posizione
Diciamo da sinistra no nella difesa immediata dei molti deboli ecco se così si può banalizzare c'è una sorta di resistenza e allora è chiaro che una proposta riformatrice di cambiamento avviene e per opera di una visione diciamo anche più di destra del mondo ma insomma può cane
Un in ultima cosa questo tema si è parlato molto appunto il bene comune
La capacità di decidere
I partiti
Si è detto aspettiamo hai detto a spinga speriamo che vengano fuori delle nuovi ideologia e non solo delle nuove formazioni delle nuove visioni del mondo
Ora lì io credo che noi dovremmo riflettere attentamente perché non c'è dubbio che c'è
Un aspetto fondamentale posto che non vi è democrazia al mondo senza partiti
Lì e che il partito tutti i discorsi dell'antipolitica hanno questa loro fragilità
Non vi può essere che il partito come mediatore di una serie di scelte prima tra le quali la selezione della classe politica no è proprio la funzione forse definitoria del partito politico in qualche misura più
E forse non avremmo più partiti come siamo stati abituati a considerarli
Negli ultimi no io credo anche perché la nostra capacità di di di di impegnarci di di di di amare di vivere avventure e sempre in relazione
A
Il nostro bisogno di farlo no la nostra possibilità di farlo probabilmente
E la nostra vita sociale della modernità non presenta caratteristiche che rendano possibile credibile la formazione di partiti simile a quello che sono stati i partiti fino a vent'anni fa peraltro
Che sono stati da da dal dal dal dopoguerra fino a vent'anni fa direi perché fare
E e quindi sarà probabilmente tutto molto diverso il partito davvero lo dovremo più vedere io credo all'americana come un contenitore dove tanti particolarismi ci sono ora il tema del bene comune
Non è estraneo a questo
Allora un alcun aspetto importante io credo e discutere sull'attuazione dell'articolo quarantanove della Costituzione cioè i partiti visto che sono meravigliosamente necessari
Potremmo pretendere senza illuderci con questo di consolare Mikel si in alcun modo sulla ma potremmo pretendere che ha detto che pratichino un minimo di criteri di democrazia interna visto che sono un soggetto così
Importante
Però il abbiamo visto anche nel nostro lavoro parlamentare il par la
Paradossalmente la fragilità dei partiti a rendere difficile l'attività decisionale e persino la concessione del bene comune
Perché il confronto tra tanti interessi particolari per e scende non porta al bene comune come anche russo avvertivano
No non porta bene comune probabilmente allora qual è la differenza tra il gruppo di pressione
Per quanto attivo e dinamico e il partito politico
Che il gruppo di pressione si fa portatore di interessi particolari il partito politico deve dire io dopo questa risposta questo tuo interesse
Perché nella visione generale del mondo del bene comune del che io ho ora il partitino c'era quindi questo è un un grandissimo problema
Io credo e su questo dobbiamo discutere più che sulla capacità del partito di rispiegato ci tutto il mondo forse sulla capacità del partito di fare funzionare le regole della rappresentatività
Noto sociologica che apprenda a al posto della quale ora c'è questa tentazione della rappresentazione teatrale tuffa il giovane truffare l'imprenditore truffa e la donna
E via dicendo ultima cosa perché è stata toccata il tema del del
E sistema elettorale che giudico altrettanto fondamentale siccome in Italia parliamo molto di proporzionale
Forse e di di preferenza che le chiedo scusa di voto di preferenza
Forse varrebbe la pena di spiegare che il voto di preferenza non esiste praticamente da nessun'altra parte del mondo e qualche ragione forse ci sarà
E che la capacità del cittadino di scegliere e comunque legata alla sua partecipazione anche alla vita dei partiti politici e delegata dalla consapevolezza
Di cosa sta scegliendo più che alla ricchezza delle alternative e mi spiego
Fenomeno che purtroppo comporterebbe una serie di guai dico questo perché adesso toccando anche il sistema per le europee io credo che verranno tolte le preferenze anche lì
E sarà difficile spiegarlo visto la demagogia che si fa verranno tolte perché questo penalizza il Parlamento italiano il sistema deve essere rivisto per mille ragioni non solo per diminuire
I partiti ma perché solo undici regioni d'Italia riescono ad esprimere un parlamentare europeo
E questo è poco ragionevole no nella casa
Però ecco questo tema perché tutte le volte che si pensa alla capacità del cittadino di scegliere ed essere consapevole SIPEM sa al sistema al al voto di preferenza e invece l'analisi di come il voto di preferenza funzionato ed è stato usato
Nel nostro Paese
E e tale da dissuadere ci assolutamente sull'opportunità di reintrodurlo tanto più in condizioni di tale fragilità dei partiti politici quindi non non credo che sia da lì che riusciremo ad avvenire una risposta però ecco democrazia interna ai partiti in breve
E sistema elettorale e ultimo quello che diceva Alessandro Petti sull'importanza della dimensione
Insomma educativa persino scolastica culturale eccetera
Non c'è dubbio che in una società in cui
Pochi partecipano in cui molte persone ancora con malcelato orgoglio riescono a dire io non mi occupo di politica
Anziché e commedie vergognarsi e capire che estende non ha senso dirlo perché nessuno di loro può impedire che sia la politica determinare le condizioni della loro vita grazie
Buongiorno amici sono Flavio Manieri e
Come posso dire va beh sono un professore Università di Roma
Molto diverso da voi perché sono un clinico sono pigliare era se non si chiama rissa insegna Psicologia però Psicologia dell'educazione da quarant'anni
E vi dico divertito che me ne sono andato due anni fa per quanto abbia adesso sessantotto anni ne sono da sessantasei Bruno ordinario potevo andarmene a settantadue
Perché mi sono rotto le scatole
Quello che dirà Ceva Celli è vero ma io l'ho provato anche alla RAI perché io sono stato nella Commissione per la qualità
Dove ho combattuto per cinque sei anni non combinando un cattivo
Dove le alla fine tutte le forme di relazioni che si facevano verme edulcorata io feci mettere a verbale
Che io non potevo che firmare ovviamente perché se no qui si offendevano tutti sembravo così uno venuto a Marte però ritenevo che fosse una relazione come devo dire
Perché è veritiero ASI la Commissione che edulcorata era
Connivente diciamo così è cioè a dire la come doveva essere per forza positiva ciò che i programmi facevano schifo ma bisogna che fosse positivo sono stato della Commissione
Per il resto riguarda l'olio sono stato comunista quindi sono molto chiaro
Nel senso che il comunismo duro pratichiamo
No
Berberofoni intendiamoci intendiamoci io ritengo per esempio che la società liberale sia una società che deve essere
Dentro la società socialista e dentro scelte socialisti perché su questo voglio dire una cosa che mi sembra
Che mi sembra necessaria cioè di innanzitutto noi abbiamo parlato di dimensioni complesse non rendendoci conto che il disastro prima che della politica e della semantica utilizza
Io ho apprezzato Malgieri perché ha raccontato i dettagli della sua vita che mi permettono di capire cosa significa nella bocca di Malgieri riformista che è diverso che nella bocca di politica
O no
Boh
Ma potremmo dire anche nella bocca diciamo devo dargliene D'Alema o no
No
Allora no perché chiaro
Qui in questo consesso si capisce ma fuori di qui non si capisce perché Malgieri
Che viene da un certo partito debba essere riformista come D'Alema non lo capisce nessuno caro e quando questi vanno a votare devono decidere non capiscono per qual motivo voi da destra da sinistra se riformisti ma qualcuno dice così
Ma che destra e che sinistra un corno dico io
Destra e sinistra significano qualcosa che non sono dalle parole
La semantica della preparò l'ormai diventato confusa destra significa scenetta di alcuni interessi da difendere
Di alcuni interessi da difendere
Storicamente possiamo andare a vedere quali sono e sono certamente gli interessi di alcune classi più che di altre e chiara con la testa ha una sua ampia
Cosa per cui no per cui però non c'è dubbio che così come viene intesa adesso
Nel mondo la destra se si fa alla del
O law americana federale Pay pal significa difesa degli interessi proprietari
O sa essere chiaro e che cosa la sinistra e cos'è la destra cari ragazzi per io mi rivolgo a loro come Celli
Quando ce le dice lampada il merito bisogna avere il coraggio di insegnare a questi ragazzi che c'è differenza altrimenti facciamo confusione di termini che significa sinistra cari ragazzi significa difesa degli interessi dei molti
E i molti hanno molto poco molto meno di quanto hanno ovviamente i pochi
E allora la destra difende gli interessi dei pochi e proprietari la sinistra difende gli interessi dei molti che non sono spesso proprietari
Io
Bravo
A questo punto si discute e infatti stiamo discutendo o però questo è chiaro ma che mi era se anche a dire a destra e sinistra capito e sono la stessa cosa perché se è un inganno e la politica
è innanzitutto inganno semantico adesso inganno semantico le parole non significano più quello che la tradizione politica ha dato si parla di libertà
Quando io ho sentito da Malgieri la democrazia compiuta americana mal GE dopo che lei ha detto quello che ha detto ma abbia pazienza voi ha detto che vuole una democrazia partecipata le ma quella Menegale sembravano democrazie partecipato alle
Sì va beh che
E Malgieri lei una persona onesta e mi è simpatico però lei non può giocare sulle parole non poggiava sulla vorrei una persona onesta e simpatica glielo dico francamente perché mi andava e andava conosciuta personalmente mi piace ancora di più
Però
Non giochiamo sulle parole
Cioè dobbiamo dire chiaramente che
A
Oggi noi usiamo tante parole che la gente non capisce più perché hanno cambiato il loro significato
E questo è il disastro semantico che è alla base del disastro della politica io sentivo parlare qui dalla politica come come tecniche di governo tecniche elettorali ma che dobbiamo parlare della politica come concetti fondamentali che hanno cambiato il virato il loro senso
E la gente ingannata perché non lo sa
Appesi per adesso politica dare emozione francese in poi fino a Carraro vent'anni fa
Per politica s'intendeva
Interessi contrapposti
Che si confrontavano perché una chiara come dizione diario solo quando è compreso negli affari
A me la comprensione mi interessa quanta comprensione degli interessi che sia trasparente patente è giocata sul piano pubblico
No segreta nascosta fatta dei piccoli gruppi che ordinano anche in Italia che destra e sinistra siano la stessa cosa etnico Malgieri ci vogliono lettere
Ritengo che sia un uomo che ha vissuto come me per vedere chi è che il San adesso governando la politica italiana e facendo così che la sinistra a destra si somigliano tanto
Perché lo vota identificabili
Sono chiaramente identificati come identificabile attualmente il fatto per esempio che non solo il Governo di Bush ma anche una certa politica americana è stata abbandonata l'ultimo numero di Favara ferirsi che altri non è sono l'espressione della Trilaterale
Se voi lo leggete già dice no la che America
è ormai liquidata in copertina se ora c'è l'ultimo numero degli americani interesse che la rivista che arriva in Italia di avere due chiunque può leggerla attualmente vi dice chiaramente che l'America eliminata sonora riviste americane
L'America in una crisi gravissima però in Italia riesce a convincere
Veltroni a fare quella porcheria che ha fatto
Che secondo me eliminare una parte della sinistra completamente mettendo nella condizione extra parlamentare è una cosa gravissima
E io vi posso dire ho partecipato a diverse cose
In particolare la Sinistra Arcobaleno ovviamente
No ve ho partecipato e tutti questi che perché che facevano parte del di soccorso rosso eccetera e mi hanno convocato diciotto per fine luglio abbiamo deciso asili vale a dire che esiste vogliamo Veltroni per paura di quella sede di cretini
Come la data per Veltroni tanto è sicuro che dall'altra parte vince Berlusconi quel problema non è per beh lo deve fare fronteggiare Berlusconi quindi il problema è cercare di tenere una sinistra che hanno la sua estensione un sopruso capacità di respiro
Non mi puoi prendere due puoi fare un grande centro che le cui ali del centro si chiamano Sinistra e Destra propendere per il sedere italiani è i queste deve avvenire e i essere necessario gli intellettuali
I quali hanno delle responsabilità che vanno questi siti al di là della sinistra della destra ecco perché noi poi chiudere perché se no non finiamo più no no no ma questo lo sto facendo perché desidero alla fine
Dare un in al dal mio punto di vista un senso l'abbiamo parlato di con una serie di parole
Che ormai non hanno più nessun significato che sono state abusata da una parte e dall'altra
E
La gente comune ricorda i vecchi i sensi e si trova con nuovi usi
E questo non lo possiamo ignorare lo bandiamo queste queste cose fossero note a tutti ma non è vero
Quindi concludo
Concludo dicendo che discorsi complessi hanno bisogno di siano chiare le parole con cui sono composti
E invece i nostri discorsi sono discorsi confusi perché le parole che usiamo hanno sensi però non sappiamo sono condivisi dalle persone ci stanno di fronte è chiaro questo questore uno dei motivi secondo me
Ma io lo dico Attilia altra
Lo dico da studioso di del delle patologie il linguaggio del va giù giù ma e colgo quest'ottica
E quindi io mi auguro in realtà queste conversazioni e questi libri si moltiplichino perché diano occasioni essere più franchi sui principi della democrazia
Altri metodi fingiamo di essere dei Democratici prendiamo dei modelli come quello americano che secondo me democratici non sono
Io direi a questo punto possiamo chiudere non so se il dottor Celli o mal c'è no io sono già qualcosa di ingaggi amo le librerie Arion perché il libro ovviamente disponibile libreria per chi dovesse comprate buona sera
Adesso