Celebrazione del 61° anniversario della Festa della Liberazione

Trame in grado di aspettare tutto il corteo perché ancora ci sono ferme persone a Porta Venezia
Ma scherziamo comunque diamo la parola a Tino Casali presidente nazionale dell'Anpi
I medici e compagni festeggiamo oggi un altro anniversario del venticinque aprile
Quarantacinque
Il sessantunesimo che viene dopo una straordinaria manifestazione
Svoltasi lo scorso anno al cospetto del capo dello Stato
Cavallo Atzeni figlio Ciampi alla quale avevo volgiamo anche oggi il nostro rispettoso
Cosa è osservato
Ogni anno sì avete proviamo per festeggiare questa anniversario
E ci avete twittava verremo in futuro per ricordare come prima perché l'Italia seppe mantenere il carattere del Paese libero e democratico e che oggi lo si deve in gran parte al sacrificio dai volontari della libertà
Aveva il ferimento ai principi antifascisti e ai valori erano esistenziali
Che rimangono la base fondamentale della civile convivenza
Quando l'avvenimento storicamente insopprimibile
Nella memoria
E nelle cose della nostra Italia
Sette atenei
Come è noto
Ogni venticinque aprile vive nella storia della nostra Repubblica
Quello di oggi
Quello di oggi si colloca in mezzo ad avvenimenti eccezionali
Ad un momento politico pensa dei fatti che si stavano attraverso degli atti attorno ad un passaggio delicatissimo per il nostro vivere sociale
Le elezioni politiche nazionali
Hanno dato il via al susseguirsi di appuntamenti importanti presi uno pro per uno ma straordinari se presi tutto assieme
Vi sono infatti le elezioni amministrative che si mescolò notturno dalla convocazione del nuovo Parlamento che dovrai regge dopo aver deciso sui presidenti dei due rami del Parlamento
Vi sono infine
Momenti importanti
Per il referendum salviamo la Costituzione
Referendum che assume grande importanza e il significato per il nostro futuro sociale referendum chiedono direi qua una parola definitiva un no secco alla proposta di modifica la Costituzione
Come vedete cari compagni ed amici
Questo venticinque approvi lei si situa nel mezzo di diversi momenti
Lampi
Ha partecipato alla contesa elettorale
Impegnandosi però a favorire le forze della modernità e per progresso quelle forze che ci hanno sempre sostenuto ossia le forze del centro sinistra
Cari compagni viviamo in tempi di cambiamenti ed i rivolgimenti alcuni sono avvenuti altri seguiranno
Ma perché non dà abbiano a risolversi
Nell'azione del tentativo di umiliare il più debole ritengo che la Costituzione
Essa stessa figlia primogenito della Resistenza
Con i suoi principi fondamentali con i diritti e doveri che vengono sanciti rimanga ben salda nella nostra coscienza rendendo stabile propositi
Cittadini gay il venticinque aprile ha segnato uno spartiacque fra la libertà e la dittatura
Non è e don volesse avere solo quindi a una festa per i vincitori
è una festa per tutti gli italiani
Che
Che grazie alla liberazione
Vivono in una nazione risorta dalle rovine
E dalle distruzioni della guerra che possano scegliere liberamente il proprio presente è l'avvenire compagni e amici della Resistenza
Dal referendum del due giugno mille novecentoquarantasei
Sono nate la Repubblica e la Costituente che Point proclamò la Costituzione
Una Costituzione che in ogni suo articolo rechiamo avvalora vi è ideale dei dei grande civiltà di solidarietà e di giustizia
Ed è costituzione democratica e antifascista
Perché ha lo spirito e la lettera di ogni suo articolo sono in antitesi ai disvalore voi rappresentati dal fascismo sono dal compimento anzi credo che oggi più che mai dobbiamo disporre liberamente con giuste iniziative la volontà di api affermava un patto che attese bocca aspetto emozionale in cui si ritrovi l'esigenza di consolidare L'Unità e l'identità nazionale
Perché sia sconfitta è respinta
Una riforma pensata da pochissimi uomini dei partiti abbarbicati al governo dopo fatta in pochi giorni e che ha avuto un iter parlamentare blindato
Insomma una riforma che se attuata sarebbe una iattura per il nostro Paese
Che apre avrebbe interrogativi senza risposta
è un pasticcio istituzionale privo di qualsiasi logica
Ne consegue che il punto di riferimento di Indirizzo sia quello dei principi fondamentali ed è il valore che si ritrovano nella costituzione
Che oggi va difesa e salvata da tutti gli attacchi chieda insidiato
Il venticinque aprile si trovava a dispetto di quanti vorrebbero innescare Uda questione non equiparazione dei valori
Con loro a mescolarsi senza segno diede versificazione quindi senza una chiara identificazione
E chi invece vuole mantenere giustamente
Del venticinque aprile il segno di un attenta vigilanza democratica verso ogni idea viva non leghista e fascista
Ciò va detto e oggi Paravia affermato
Che allora vincemmo
Il fascismo e ora si tratta di vincere l'indifferenza
Che vorrebbe tacciare di passatista ogni riferimento per radicali scelte sociali che lo vorrebbero negare quindi oggi i compagni siamo quei in questa grande immensa piazza perdeva e no al fascismo perdeva è avanti
Senta oggi per la libertà per la democrazia deve il progresso civile e sociale viva la resistenza perveniva riparte il dialogo e poi dopo
Grazie al Tino Casali diamo ora la parola Francesco Berti presidente nazionale Istria approva
Amici
Amici di Milano io porto qui il saluto della FIAT con il saluto della FIAT Panda il saluto ideale del suo grande presidente al quale sono succeduto il nostro indimenticabile Aldo Aniasi
Di grande partigiano ISO
Che non è mai mancato il venticinque di aprile
Questa data
Che ricorda il momento il tempo in cui
Ci fu la fine di un'epoca feroce sanguinaria così speravamo l'inizio di un nuovo mondo libero
Dalla paura e dal bisogno lasciate che io dica questo momento di liberazione
Col nome
Stesso di tante brigate partigiane
Anche della mia anche della mia giustizia e libertà
Giustizia che è madre giustizia che è madre non figlia che madre della libertà siamo qui
Noi vecchi partigiani e resistenti per portare con fedeltà la nostra testimonianza di questa data di trapasso
Fatale in questa città che visse vide l'ultima agonia del fascismo e del nazismo
Siamo qui per ricordare insieme ricordare insieme giacché questo è il commemorare
Memore insieme e non vogliamo che l'Italia perda la sua memoria e con la memoria la sua identità
Essere è non dimenticare ha detto una delle nostre voci più alte quella di Mario Luzi non vogliamo perdere le ragioni di essere non vogliamo che le perda l'Italia
E siamo qui anche per continuare a pagare un debito non non rituale verso tutti coloro che diedero il loro vite i loro sforzi la loro solidarietà
La loro semplice e anche umile esistenza diffusa
Perché in quella fine di aprile del mille novecentoquarantacinque si potesse tutti ricominciare a respirare l'aria della libertà
Oggi
Oggi il mondo è spaccato
Anche noi
Non possiamo né dobbiamo reagire
Con la nostalgica dei tempi che furono dei tempi in cui la resistenza aveva portato nei nostri cuori la speranza di un vivere rinnovato la Resistenza è il presente
E in questi tempi oscuri pieni di fantasmi
E non ci lascia disarmanti
Il valore della giustizia della libertà
E della pace
Può essere malato è custodito nel prezioso patrimonio comune
Della nostra costituzione repubblicana non siamo soli
La Costituzione
è il punto più alto che ha unito la volontà quasi unanime quasi unanime ricordiamolo quattrocento cinquanta tre sì
Sessantadue no il voto dell'assemblea costituente nel dicembre del quarantasette
La unione degli italiani attorno ai grandi motivi unificanti della coscienza nazionale fondati su una memoria vissuta
Che nemmeno le vicende che avevano portato alla rottura dell'antifascismo in quell'anno potevano cancellare si assistette negli anni della Costituente
Allo spettacolo
Di uomini avversari nella lotta politica
Che sentii si aprono lo spirito universale lo spirito universale come disse Giuseppe Dossetti lo spirito universale della libertà e della pace e costruirono insieme l'edificio della nostra futura convivenza civile
Ebbene
Di queste costituzione
Si è arrivati
Nella melma della cultura dell'insulto
A dire che la nostra Costituzione e di tipo sovietico sovietico lo farà chi ha pronunciato queste parole consunte e degradanti
Gli abbiamo assistito
E abbiamo assistito
Al disegno di attuare
Una rabbiosa volontà
Di demolizione
Della costituzione
Ecco cui veramente tocchiamo il reale senso che anima oggi questo venticinque aprile questi
Il senso
E tuttora al conto nella sfida lanciata dagli eversori
E nella bobina azioni gli animi e volontari solidarietà che vi dobbiamo opporre che tutti dobbiamo porvi cari amici
Per difendere e conservare questa nostra Costituzione siamo pronti abbatterci finché avremo fiato in corpo e siamo qui per ricordare a tutti
Che più che le code elettorali
Oggi la questione più importante di ogni altra e che chi ama a prendere posizione i cittadini è proprio quella di impedire e fermare la devastazione della Costituzione
Per questo per questo cari amici associazioni partigiane che qui rappresentiamo e con loro di associazioni degli reduci degli internati delle famiglie dei caduti degli invalidi insomma
Di tutta l'Italia civile l'Italia che ama tanto ritardi anche a Prato le facce del lavoro e dalla cultura sostengono con forza con i loro uomini il comitato per il referendum
Di cui ha accettato la presidenza Oscar Luigi Scalfaro
Che riporta onde il suo appassionato impegno era impareggiabili impareggiabile senso morale e civile di cui ha dato all'Italia esempi luminosi
Grazie grazie senatore Scalfaro vogliamo qui testimoniati la nostra riconoscenza e lei confermati solennemente il nostro impegno di resistenti
Siamo
Siamo convinti siamo convinti che solo il salvataggio il salvataggio della Costituzione
Dalla minaccia di un progetto che vagheggia un ordinamento mutato in senso autoritario e che rivela sottotraccia e che rivela sottotraccia le suggestioni della P due
Solo il salvataggio della Costituzione nuovo continuare ad assicurare le condizioni della convivenza politica quale il lascito della Resistenza
E la concorde volontà dei costituenti hanno modellato
Dunque
Nel segno
Nell'auspicio
Nell'impegno
Di una vivente
Unità
Nazionale
Di una vera unità spirituale che salutiamo
Con particolare affetto e partecipazione quest'anno la data del venticinque aprile come festa unificante com'è stato unificante di un'Italia che non vuole lei vedere fantasmi fascisti nel subire sprinter repressive che vuole conservare la memoria
Realizzare
Il supremo
L'interesse della pace
E della giustizia
Per i suoi figli
Nella libertà
E nel rispetto di tutti viva la resistenza italiane
Grazie operanti
In questo momento sta entrando in piazza i gonfaloni medagliere glielo resistenza un grande applauso voi non li potete vedere perché il corteo fa fatica arrivare in piazza Duomo
Diamo ora la parola al senatore Gerardo Agostini presidente della Confederazione associazioni combattentistiche
Uomini qua
Via cari amici
Autorità
Sempre più solenne sentito
Questo annuale appuntamento
Per celebrare la liberazione della nostra patria
Tutto il popolo italiano
è unito
Per ricordare
Quanti non esitarono
A sacrificare la propria vita
Per riconquistare la libertà
Sono passati sessantuno anni
Da quel lontano venticinque aprile
E molte cose sono cambiate
La nostra memoria no non è cambiata
Anche oggi come ogni anno sì ritroviamo qui a Milano
Città decorata di Medaglia d'oro al valor militare
Ci ritroviamo quindi dal dovere
Di onorare l'eroismo dei figli e della patria
Al dovere di ricordare ai partigiani
I deportati
Nei campi di sterminio i vecchi le donne i bambini vittime del rappresaglia i soldati che rifiutarono di collaborare con il nazifascismo
I morti nei Lager
I caduti in combattimento
La confederazione
Italiana fra le associazioni combattentistiche partigiane
Che ho l'onore di presiedere
Celebra questa giornata in ogni parte d'Italia unitamente alle istituzioni democratiche
Riconferma il suo impegno solenne
Restare fedeli ai valori della Resistenza ricordare le tante vittime innocenti
Difendere le istituzioni democratiche
Difendere la Costituzione italiana
Onorare
Il tricolore
Simbolo della nostra patria che vogliamo Sempre più unità
Vigilare contro ogni forma di revisionismo e contro ogni tentativo di alterare la verità storica
Il nostro messaggio
Alle giovani generazioni
Conoscere la nostra storia
Alimentare il rispetto verso le istituzioni democratiche
No rivolgiamo il nostro pensiero riconoscente
Alle forze armate
Per il contributo che esse diedero nel cacciare il nemico nazifascista dal sacro territorio della nostra Italia
E per il ruolo che oggi svolgono quale presidio sicuro e in difesa delle istituzioni democratiche
Un saluto ai soldati impegnati in missione di pace in varie parti d'Italia del mondo
Per venti e lunghi mesi
Drammatici mesi
Il popolo italiano affrontò compare l'unica forza l'oppressione
Fuoco una vera e propria guerra di liberazione
Una pace costata un tributo altissimo
è iniziata proprio l'otto Di Maggio quarantacinque
Con la fine del conflitto mondiale l'Europa costruita sulla sofferenza e della guerra
Allora come oggi tutti i popoli
Giurarono con forza convenzione che a quella tragedia non dovevano più ripetersi
Davo Amelie veri
Noi protagonisti de quel venticinque aprile quarantacinque con voi rinnoviamo il nostro giuramento
Il nostro impegno
Un giuramento di fedeltà alle istituzioni repubblicane consacrate dalla Carta costituzionale che ha rappresentato perbene sessantuno anni il nostro vivere civile
Perché noi ci impegniamo tutti insieme difendere da ogni minaccia tiene stravolga lo spirito
Un impegno per la pace consegnando alle testimonianze alle nuove generazioni
Alle quali rivolgiamo un appello accorato Defendente e la Costituzione nata dal sacrificio della lotta per la riconquista della libertà della nostra Italia viva la libertà viva la Repubblica Viva l'Italia grazie
Grazie al senatore Agostini diamo ora la parola Filippo Penati presidente della Provincia di Milano
Come si alza non sa
Desidero il prima di tutto porgere
Il mio saluto a tutte le autorità presenti
Ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche partigiane
Delle associazioni degli ex deportati dei sindacati delle amministrazioni locali
E a tutti i cittadini che hanno voluto oggi
Manifestare a essere presenti così numerosi a Milano città medaglia d'oro per la Resistenza è in questa storica piazza per celebrare il sessantunesimo anniversario
Della liberazione
E consentitemi una parentesi personale
Per me un grande onore parlare al venticinque aprile a piazza del Duomo
Per me nipote
Di una deportato a Mauthausen nel passato per il cammino di Mauthausen è figlio di un partigiano
Disertore alla chiamata alla leva della Repubblica sociale italiana è una particolare emozione essere qui oggi tra di voi per celebrare la festa della Liberazione nel nostro Paese
Il venticinque aprile di sessantuno anni fa Milano nella polverosa
Rauca in brandelli eppure era tutta in piedi tutta per strada a dire sì e aprire al mondo che era libera e poteva guardare al futuro con una nuova speranza
Milano era libera e per il Paese si apriva un nuovo futuro di libertà di eguaglianza di democrazia di solidarietà e di pace
Da quel giorno sono passati sessantun anni lo spazio di tre generazioni
Che in modo diverso hanno cambiato profondamente la città è il Paese eppure quel giorno lo dimostriamo tutti noi essendo qui è vivo come elogi
Se noi i nostri figli e prima di noi i nostri padri abbiamo potuto vivere gioire soffrire senza vedere mancare la speranza del domani è perché c'è stato quel giorno
E questo vale per tutti
Qualunque sia la fede le opinioni o l'appartenenza politica perché è grazie a quella straordinaria giornata che le generazioni future hanno potuto esprimere le proprie idee qualunque se fossero siamo qui per ricordare siamo qui per non dimenticare
E siamo qui perché il venticinque aprile è una festa popolare
La festa di compleanno della democrazia nel nostro Paese una festa di tutto il popolo italiano
Siamo qui animati dalla ferma volontà di mantenere viva la memoria
Una memoria in cui affondano le radici della nostra comunità nazionale
Una memoria che unisce e non divide
Una memoria che consegniamo ai giovani che sono il nostro futuro
Gliela consegniamo perché nessuno renda confusa un'epopea chiara come è stata la guerra di liberazione è come tirare furono le responsabilità delle parti in campo
Cui siamo nati per venticinque aprile
Tutti ci sentiamo figli del sacrificio di coloro che fecero che fecero sì che quel giorno sorgesse
E vi furono davvero tanti
Nella lotta vittoriosa al nazifascismo vogliamo ricordarlo ancora una volta fu decisivo il contributo delle truppe alleate e di numerose divisioni dell'esercito italiano
Ma quello fu anche una lotta di popolo soprattutto a Milano e in tutto il Paese la guerra di liberazione non fu combattuta da pochi
Fu condivisa dalla stragrande maggioranza dei cittadini anche dai tanti che nei durissimi anni della guerra
Non alzavano la voce ma sommessamente la sostennero e quel giorno quel venticinque aprile poterono finalmente gridare al mondo nelle strade la loro gioia e dalla resistenza
Che discendono i valori dalla nostra cittadinanza
Quelli che ci permettono di avere libere elezioni e regola e condivise
Di confrontare idee politiche e di poter partecipare attivamente con il nostro impegno a far crescere il nostro Paese
Sì siamo figli del popolo del venticinque aprile dunque e ci torna alla mente alla memoria John Fitzgerald Kennedy
Che davanti all'orrore del muro di Berlino cibo coperte amore minaccioso di altri totale risibile nel secolo scorso ebbe a dire io sono berlinese
Così come oggi nei quali ci sentiamo di dire che siamo finiti del papero di quel venticinque aprile che lottò e non perse Bari la speranza per una patria migliore
Siamo figli di quella resistenza che richiede che richiede dignità al Paese sulla quale è stata costruita la Repubblica unita e democratica stretta intorno alla nostra Costituzione garanzia di libertà e giustizia per tutti
Siamo figli di quegli uomini e donne cioè con il coraggio dei giusti aiutarono i partigiani a combattere rischiando la loro vita e quella delle loro famiglie
Siamo felici degli uomini civili inermi
Uccisi nei rastrellamenti nazisti o deportati nei campi e siamo finiti ai loro figli che lasciano orfani spesso senza neppure una tomba dove poter piangere ricordare i loro padri
E siamo figli degli ebrei deportati e sterminati nei campi l'orrore di Auschwitz Treblinka Buchenwald Mauthausen resteranno sempre ai nostri occhi e peseranno sui nostri fuori siamo finiti quel giorno e per questo abbiamo il dovere di ricordarlo di onorare la memoria di chi lo visse vogliamo ricordare non con la malinconia di chi guarda un passato glorioso ma lontano ma con la determinazione di chi a quel passato vuole ispirarsi
Per guardare al futuro con lo stesso spirito di speranza coraggio e tensione ideale
Gli uomini di quel tempo devono essere per noi come giganti e salendo sulle loro spalle noi possiamo guardare fiduciosi lontano
Celebrando il venticinque aprile non possiamo non ricordare che quel giorno terminarono nel nostro Paese i lunghi e sanguinosi anni della guerra
La guerra era finita e apriva per l'Italia un lungo periodo di pace
Il venticinque aprile e per noi anche una giornata di impegno per la pace nel mondo
Il nostro pensiero va commosso alle tante vittime Levante della guerra ancora in corso alle vittime del terrorismo e della violenza politica
Tragici attentati di ritardo che hanno seminato nelle ultime ore tante vittime innocenti sono solo all'ultimo criminale episodio di un terrorismo internazionale che continua a colpire piani sanguinare il mondo
Questi tragici avvenimenti devono rinnovare il noi in tutte le coscienze democratiche l'impegno fermo e deciso al contrasto di ogni forma di terrorismo
Di fronte alle celle strazianti di fronte all'ennesimo lungo esempio lungo elenco scusate di vittime innocenti
Esprimiamo profondo sdegno e orrore
E rappresentando qui i sentimenti dell'intera comunità milanese
Ci uniamo alla commossa e sentita solidarietà espressa oggi dal Presidente Ciampi alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo egiziano
è un pensiero particolare ai nostri soldati che hanno perso la vita nelle missioni all'estero
E infine il nostro pensiero va ai militari impegnati in Iraq
Allora il nostro grazie per il grande contributo e a loro diciamo che presto potranno rientrare in patria per ritornare ai loro affetti e alle loro famiglie
Tutti noi irrilevanti fascismo della lotta di liberazione
Vogliamo oggi in questa piazza ricordando il venticinque aprile del quarantacinque riaffermare la nostra volontà di adoperarci ogni giorno perché ci sia sempre più libertà uguaglianza democrazia e solidarietà
Permettetemi infine il ringraziare e di farlo personalmente
Ma anche a nome di tutti noi di ringraziare Romano Prodi
Oggi favorito esserne qui traditori per celebrare questo importante appuntamento grazie venticinque aprile al tutte
Grazie
Grazie a pratiche
Diamo ora la parola a nome di CGIL CISL e UIL non segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani
Care compagne e cari compagni amici cittadini
Come ogni anno come sapete
Il mondo del lavoro
Qui a Milano in questa piazza
A ricordare
La liberazione del Paese
La riconquista della nostra libertà e della nostra democrazia
I lavoratori dettero un contributo essenziale alla resistenza
Si mobilitarono scioperare o no
Si mobilitarono perché finisse la guerra perché il Paese fosse libero dall'occupazione nazifascista
Perché gli impianti produttivi e le infrastrutture decisive per il futuro del Paese non fossero distrutti non fossero trasferiti fuori dai nostri confini
Fu un po'l'unico paese in guerra in Europa e occupato a fare questo nessun'altro lo fece
Lavoratrici e lavoratori pagarono molto per questa scelta in molti moltissimi furono deportati
Quasi un terzo di tutti i deportati italiani furono lavoratrici e lavoratori e pochi tornarono
Furono deportati uomini e furono deportati donne meccanici al tessili ferrovieri tranvieri poligrafici edili chimici e tanti altri
Quei lavoratori
Potevano aspettare che altri si muovessero ma non lo fece rotta
Prese rosso disse il compito e l'anelito di fare dirottare di battersi per i diritti per la democrazia e per la libertà
Per questo il Paese deve molto a questi lavoratori a quella generazione e la Costituzione lo riconobbe
Non solo per il primo fondamentale articolo la Repubblica è fondata sul lavoro ma in tutte le sue parti in tutti i suoi principi in tutti i suoi valori
C'è davvero in questo
Una grande lezione per la nostra Italia di oggi e per i giovani
Quel sacrificio fino al limite estremo
Fu scelto e deciso per gli altri per il bene comune per la libertà comune non ci fu calcolo non ci fu interesse individuale
Ma una sola grande passione civile messa al servizio della libertà di tutti gli altri e di quelli che sarebbero venuti come noi
La nostra e di quei giovani che rappresenteranno il nostro futuro c'è davvero una lezione qui anche per le polemiche di questi giorni di queste settimane
Senza polemica ma con fermezza
Quei giovani non scelsero per i propri interessi materiali
Non votarono per quegli interessi materiali mappe riteneva Lory che riguardavano tutti gli altri è il bene comune di tutto un Paese però io non altrove
La stessa scelta di tanti altri giovani e meno giovani che scelsero la via delle montagne quella della lotta armata affiancando i reparti degli eserciti alleati
E fu grazie a loro se si può dire che il paese fu liberato insieme si liberò
E la differenza tra l'uno e l'altro e quello che ha marcato il fondamento della nostra Repubblica
Non siamo un Paese passivo grato soltanto giustamente a chi straniero si batte e morì per la nostra libertà
Siamo e siamo stati un Paese che reagire cioè prese il suo destino nelle sue mani che si fece fabbro di se stesso e del proprio futuro fu questo
Il cemento morale e civile e sociale della nuova Italia
Questo costituì quell'unità di fondo oltre le differenze di partito oltre le divisioni ideologiche di appartenenza
Che visse nell'Assemblea costituente e che si mantenne anche negli anni duri della guerra fredda e della divisione il valore unitario del venticinque aprile è stata qui in questo festa di tutti i cittadini italiani e festa anche di chi immigrante cui lavora qui paga le tasse qui rispetta la legge qui cerca di costruirsi un futuro punita io credo anche più forte di chi tenta di svilire urne il senso di dividere il Paese di chi spera che il tempo cancelli la memoria e la forza di quei valori per questo
Non ci vogliono meno bandiere e meno colori ma più bandiere e più coloro i se significa condividere rispettare la nostra comune appartenenza la nostra comune identità civile il Paese
Oggi è uscito da una campagna elettorale lunga e difficile
La partecipazione grande al voto è un segnale di vitalità e di responsabilità democratica
Si deve ora formare rapidamente il governo che ha il dovere di attuare il suo programma con la misura il rispetto che si deve alle forze di opposizione
E queste debbono rispettare l'esito del voto e misurarsi sul merito delle soluzioni che il Paese attende ci attende adesso
Un altro passaggio democratico il voto sul testo costituzionale approvato nella passata legislatura le tre confederazioni sindacali CGIL CISL UIL hanno dato un giudizio negativo su quel testo
Come hanno sollevato più di un dubbio anni fa su qualche aspetto della riforma del titolo quinto sessant'anni fa
Il Paese con l'Assemblea costituente mise il primo mattone della nostra Costituzione
A tanti anni di distanza
La nostra Costituzione e più moderna che mai soprattutto nella sua prima parte
Più complete avanzata del Trattato costituzionale europeo su altre parti si può e si deve riformare
Correggere qualcosa più poteri alle Regioni certo ma con la cooperazione non con la divisione federalismo fiscale si ma tenendo conto delle parti del Paese che hanno la metà del reddito delle parti più avanzati
Ritocchi alle prerogative e ai poteri del capo del governo ma senza ridurre i poteri di Garanzia del Presidente della Repubblica e il ruolo e la centralità del Parlamento
Soprattutto non si deve colpire l'autonomia la funzione della magistratura la libertà e l'indipendenza dei magistrati perché
L'equilibrio dei poteri è la garanzia di ogni democrazia e di ogni libertà
Come va riconosciuto ruolo delle rappresentanze sociali e di quelle che vivono e si organizzano nella società
C'è bisogno in questi ambiti di una manutenzione riformatrice che va fatta insieme
Per ripetere il fine a una troppo lunga transizione istituzionale
Si può dire no
E lo diremo in quel referendum e fare una scelta di unità per gli interessi superiori del paese
Ed è anche diciamoci la verità
Un bel modo per celebrare questo nostro venticinque aprile
Questa mattina a piazza Porta San Paolo a Sant'Anna di Stazzema a Marzabotto nei tanti luoghi della memoria della nostra religione civile si è ripetuto all'impegno al giuramento di allora
Perché
La memoria
Non parla di quello che non c'è più
Ma solo
Di quello che è stato e quello che è stato vive nella libertà che abbiamo e nella responsabilità
Che questo Consegna a tutti viva il venticinque aprile viva la resistenza viva la nostra Costituzione viva la nostra Repubblica
Diamo ora la parola a conclusione di prestare grande manifestazione al vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura senatore Licinio Rognoni
Primavera mille novecentoquarantacinque
Il flagello dal secondo conflitto mondiale volge al termine
In Italia fine di aprile l'insurrezione popolare nelle grandi città Milano Torino Genova lo sfondamento nato in una padana delle truppe alleate
Qui la guerra è veramente finita
Rimarranno i suoi costi materiali umani e civili e le schegge dure a morire di una violenza inaudita durata per troppi anni
Ma la guerra è finita
Il venticinque aprile si pone subito
Con tutta la forza del suo carico di storia e di lotta come il giorno dalla liberazione del Paese
Della libertà volute conquistata dopo pesantissimi sacrifici Kojo ostinata tenacia
Venticinque aprile
Una data certa o ma teniamoci alla stretta questa data
Intrecciata come sempre ricorda il Presidente Ciampi intrecciata con il due giugno essa entrata nel patrimonio dalla coscienza nazionale e civile e vi deve rimanere
Oggi è dunque un giorno di festa manco un giorno che ci coinvolge ci interroga ancora
Il dovere dalla memoria di tutti
Più ci appartiene questo dovere e più grosso notiamo lo sentiamo più si arricchisce la vita dalla Repubblica si consolidano i valori che ne sono alla base
Lo scenario è lì sotto i nostri occhi
C'era la guerra
Che alle spalle la lunga dittatura fascista
Con il suo naso da Lisboa venturo uso sempre più odiosa arrivata per colpevole servilismo addirittura alle leggi razziali prima di entrare nel disastroso e sciagurato conflitto
Dove si sarebbero spese le viti di tanti tanti giovani italiani
C'è questa dittatura c'è il venticinque luglio che ne vedo la rovinosa caduta e poi il l'otto settembre
L'otto settembre qui si fanno le scelte che contano per la storia di questo Paese e per la sua libertà
Ciascuno nella condizione in cui si trova
Ciascuno con le sue convinzioni la sua fede la sua cultura si pone di fronte agli eventi che premono e subito appare la Rete fitta ed estesa della Resistenza italiana
Dirigenti politici dell'antifascismo costruire a Torino è la città delle città con in mano lo strumento di fatto para istituzionale del Comitato liberazione nazionale
Gente che rischia la deportazione viene deportata quando è scoperta che conosce l'orrore del Lager e molte case di muore per gli stenti e sofferenze
Soldati che difendono strenuamente le proprie armi in Italia e fuori d'Italia
I martiri di Cefalonia i militare nei Balcani che si danno alla guerra partigiana
Quei soldati che catturate prigionieri nei campi di concentramento in Germania resistono alla tentazione di una firma di adesione alla Repubblica di Salò e rimangono lì resistenti e non tornavano alle loro famiglie
Giovani che rifiuterò di entrare nel Tercio di Graziani sfidando ritorsioni e rappresaglie
Altri giovani volontari nell'Esercito di liberazione nazionale che si organizza Alitalia non occupata questa la resistenza
Resistenza partigiana ma anche resistente dalla popolazione civile
Dalla sua variegata e articolata composizione operaia borghesi contadine impiegati artigiani e professionisti prete intellettuali uomini e donne donne straordinaria
Gente tutt'altro che improvvide e grigia di fronte i momenti drammatici del Paese
Che sostiene le formazioni partigiane offrendo reti logistiche e di sicurezza e rifugio che aiuti militari sbandati che braccate dei tedeschi che dà protezione i prigionieri di guerra alleati liberi dopo l'otto settembre
Gente che dà sostegno agli ebrei li difende di nasconde con il rischio della deportazione dalla vita Cuesta la resistenza
Ho ricordata date che sono entrate nel patrimonio storico morale dalla coscienza nazionale
Ho ricordato anche l'otto settembre quando l'antifascismo diventa Rasi resistenza partigiana e via via Resistenza di popolo
Molte cose sono state dette sulla Resistenza e diverse sono state le interpretazioni proposte
C'è una soggettività nella resistenza di gruppi movimenti e persone che si è manifestata in maniera diversa
Ma è difficile negare che prevalente sia stato l'obiettivo di sconfiggere il nazifascismo e arrivare alla fine di una guerra terribile
Prevale cioè il sentimento e la passione della liberazione di gente che vuole essere liberate vuole liberarsi
Non sarà mai abbastanza ricordata la fortissima influenza del secondo conflitto mondiale dei suoi schieramenti e dei suoi obiettivi sulla Resistenza italiana
La guerra via via diventa per tante Paesi occupati guerra di liberazione dal nazifascismo
Dopo l'otto settembre per l'Italia è guerra di liberazione lotta per la libertà operosa aspettativa dalla politica voglia di giudizio e di partecipazione democratica
Queste la prospettiva che unisce questo l'otto settembre che come inizio di una diffusa rivolta morale chi non ricorda la preghiera del ribelle noi ribelle per amore di Teresio Olivelli
Questo è è la queste la prospettiva questo lo sport l'otto settembre o che riscatta il sentimento nazionale piuttosto che disperdere lo è definitivamente abili Rollo
In questa realtà complessa manette precisa UK ignorati e lontani si spendono di fatto gli stessi ideali risorgimentali
Ed è questa realtà che si pone a fondamento dalla Costituzione
Nasce lì e ha lì le sue radici la nostra Costituzione ce lo ricordiamo Calamandrei
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione andate nelle montagne dove Cadore partigiani nelle carceri dove furono imprigionati Hillary era dove furono sterminati
Dopo gli orrori della guerra e l'offesa dalla dittatura fascista il nuovo patto di cittadinanza nasce dalla Resistenza
Un patto attraverso il quale il vincolo dalla patria comunque avvertito è vissuto dalla grandissima maggioranza degli italiani si carica di Elba dei valori di libertà e democrazia
Si tratta di un vero e proprio innesto di valori forti su un vincolo di appartenenza a un destino nazionale comune
Un destino che la guerra attraverso indicibile sofferente sacrifici uguali per tutti aveva paradossalmente esaltato e fatto sentire in termini sempre più angosciosi e disperati
Nella resistenza c'è veramente il ritrovamento dalla patria dalla Pharrell uomini liberi altro che a morte dalla patria l'otto settembre
A favorire questo risultato gioco né in maniera determinante anche la particolare natura e l'articolata composizione dell'antifascismo italiano
Nella lotta di liberazione e anche prima
Nella cospirazione clandestina l'antifascismo è preannuncio di vita democratica perché si articola in diversi partiti che combattono il fascismo sulla base di diverse culture e diversi reali
Ecco perché l'antifascismo che esce dalla Resistenza si presenta storicamente come la piattaforma democratica per tutti gli italiani
Alla base del processo che porta alla Costituzione repubblicana c'è questa realtà questa consapevolezza
Non c'è un compromesso di convenienza
C'è ben altro c'è il sentimento e l'aspettativa di una Costituzione storicamente antifasciste e programmaticamente democratica che sia appropriata cornice ordinamentale della libera competizione politica
E in verità la rottura fra i partiti del CLN non rompe il processo costituente il processo va avanti e porta la Costituzione che a quelle regole scritte fondamentali che delineano la casa comune è così
La Costituzione con la storica aveva alle spalle e proprio il vincolo di riferimento comune che ha permesso di incanalare ordinare trattenere spingere l'aspro scontro politico
E questo quadro costituzionale
Naturale prosecuzione dalla Resistenza rimane intatto anche oggi le sue principe nero su valori di fondo continua ad essere la premessa per la vita democratica del Paese
Rilevante anche per il quadro europeo e internazionale che i nostri padri costituenti con straordinaria lungimiranza
Avevano presente quando hanno previsto limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni
Questa è la riflessione che le memorie dal venticinque aprile ci suggerisce e ci propone
Teniamo dunque stretta questa data perché lì che il passato il futuro del Paese si leggano nel patto costituzionale
Patto che consente per tutti la libertà e con la libertà dei novità e di movente i processi civili e sociali e le battaglie politiche che ne nascono ma il venticinque aprile non ha bisogno di essere difeso basta viverla ripensarlo per quello che è stato è il giorno indiscutibile la libertà dalla Resistenza antifascista quella resistenza che ha portato alla costituzione una Costituzione che ha garantito e garantisce la democrazia italiana
Intorno al venticinque aprile non c'è alcuna arroganza per i valori che esprime c'è piuttosto il richiamo alla concordia e alla unità del paese
L'arroganza sta altrove sta anche nei gesti disordinati e nelle regole mal sopportate o addirittura rifiutate
Nulla da aggiungere dunque al venticinque aprile ma anche nulla da togliere
E così non dobbiamo consentire che si svelenisca sottilmente il ruolo dalla guerra partigiana attraverso la inaccettabile parificazione dai soldati di Salò tante volte costretto ad essere soldati di Salò
Corre patteggiano dalla montagna
Il sacrificio dalla vita comunica dovuti è un gesto di pietà e di ricordo proprio per questo è doveroso
Ma non si deve mai dimenticare che vi sono stati caduti per una pausa giusta e caduti per una causa sbagliata da una parte
La causa dalla libertà dall'altra il folle progetto nazista di asservimento e tirannia dell'Europa intera
Questa è la linea ineliminabile di distinzione contrasto che nessun revisionismo può mettere in dubbio ancora dobbiamo respingere l'asserita e sottolineata marginalità dell'azione militare dalla release nella Resistenza
Nello scontro e durante lo scontro vittorioso degli alleati contro i tedeschi
A parte che questa marginalità che è sempre stata una spina nel fianco delle truppe tedesche questa sottolineatura è assolutamente banale dalla sua ovvietà
Se vogliamo anche debole con le sue forze non avrebbe potuto liberare la Francia ma è una sottolineatura che tende a svilire gratis
Aumenta la resistenza nel suo significato politica morale e dobbiamo respingerla
Questo significato morale e civile che neppure può essere ferito dalla narrazione di efferate violenze che si sono avute imponente dell'immediato dopoguerra
E ancora non si può per così dire non si può così per così dire amici per la resistenza e partigiani
E cittadini di Milano
Ancora non si può dire
Di bonificare il venticinque aprile dall'antifascismo che la campagna che la compagna in radice
Si è detto a questo proposito che per arrivare finalmente ad una vera conciliazione nazionale
Occorrerebbe superare l'antitesi antifascismo anticomunismo e ripiegare culturalmente nel vissuti italiano sull'unica categoria dell'antitotalitarismo che comprenderebbe e l'uno e l'altro
Tutto ciò per andare oltre la divisione antiche e impedire l'uso cosiddetto politico dalla storia
Ma queste è una proposta che annullerebbe in un colpo proprio la storia di questo Paese negando il ruolo che l'antifascismo avuto nel dare intelligenza politica la resistenza
Che fondare con i suoi protagonisti quel patto costituzionale che alla base della Repubblica bisogna custodire gelosamente queste radici dalla Repubblica la Repubblica la sua costituzione non sono costruite sulla sabbia della politica di tutti i giorni ma lo sono sul terreno duro e forte dalla storia segnata da lotte e sofferenze e speranze
E quale storia racchiude il venticinque aprile e quali lotte quali sofferenze quali speranze
Con queste posizioni e questi convincimenti non si fa certo opera di divisione non ci si pone di traverso alla doveroso unità degli italiani che è un bene preziosissimo
è chiaro che non si possono rincorrere tutte le diverse e contrapposte memorie individuale e di gruppo sugli eventi passati per ridurle a impossibile unità e farne poi la memoria condivisa dal paese
Questa memoria attorno alla quale nel pluralismo delle posizioni politiche si pone come persuasiva l'unità degli italiani non poche ricondursi a scelte passaggi storici dalla patria
Lungo una linea che lega il passato il futuro
E su questa linea non può che esserci la memoria delle scelte di libertà e di liberazione non quelle opposte di dittatura e oppressione
Risorgimento dunque con tutti i suoi protagonisti avvio del processo democratico nell'unità nazionale resistenza antifascista Democrazia repubblicana queste la linea i suoi contenuti
Ecco perché la memoria dalla Resistenza e delle scelte di valore che ne sono alla base fa parte dalla memoria identitaria della patria
E infine permettetemi di concludere richiamando il pensiero di uno dei padri costituenti
Da ultimo quando si era buttato difendere la Costituzione di fronte a maldestri tentativi di scorciatoie istituzionali
Dossetti
Monaco già partigiane deputato ricordava sempre che la guerra il grande e terribile secondo conflitto mondiale in cui si colloca la Resistenza italiana e quella dei vari Paesi europei
è l'evento l'evento epocale che ha portato l'Italia la Costituzione repubblicana
Una guerra e gli diceva
Che ha fatto milioni e milioni di morti e che si conclude paradossalmente con un patto di cittadinanza che rifiuta la guerra e che a un livello più ampio
Porta quei nuovi organismi internazionali che metaforicamente sono già il governo del mondo
Credo che questo pensiero possa non esserci estraneo in questo giorno di memorie e di festa nazionale viva la Repubblica viva la resistenza
Si conclude con questo intervento questa grande manifestazione
Deriva il venticinque aprile
Viva la resistenza
Viva la liberazione viva la libertà viva la democrazia viva l'Italia
Ha detto il portavoce l'Italia
Mario
A
Io
Insomma
Entra guarda
Guarda in ordine
Miliardi sequestrati
Negli occhi accoglienza
Un giorno di festa per tutti
Nell'interesse
Mi ha detto chiesto unità probabilità
Due unità certamente una vasta coalizione de ma anche l'utilità di tutto il Paese
Adriana
Abbiamo di fronte
Una grandissima stella
Dobbiamo riportare l'Italia è tra i protagonisti del bando dobbiamo andare
Quando la speranza quella speranza speranza che ne abbiamo bisogno
Quando abbiamo puntualità dobbiamo
Dobbiamo ridare fiducia dobbiamo ridare fiducia
Ecco Baldo dirvi altro evento solo che governa che tra pochi giorni contabile
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