Dialogo sull'Europa

Sono Francesco l'
Parere della Simest
Tutto grazie
Vi presento gli ospiti che sono qui con me
Inattesa del terzo relatore che Giacomo Philibert presidente delle così alla mia destra il professor Gianni Sofri presidente del consiglio comunale di Bologna e alla mia sinistra Luciano Vecchi responsabile Esteri nella segreteria nazionale dei Democratici di sinistra
Il mio ringraziamento innanzitutto la una compagna Annalisa Cappellini che responsabile esteri dei DS di Bologna e che questa iniziativa la pensate l'ha voluta
Questa sera discuteremo di Europa l'Europa che anche grazie all'egregio lavoro svolto dal governo italiano in questi ultimi tempi ha finalmente assunto una nuova dimensione politica
Diventando protagonista in quella che speriamo possa essere possa essere un momento di risoluzione di una grave crisi che ha colpito il Medio Oriente con la guerra tra Libano Israele
Per cui oggi discutere di Europa significa anche discutere di un nuovo equilibrio mondiale discutere di un nuovo soggetto politico che possa andare a determinare delle politiche di pace soprattutto lì dove ce n'è maggiormente bisogno
Io mi rivolgerei subito a Luciano Vecchi facendogli questa domanda
Oggi la struttura di tipo politico dell'Europa probabilmente non è delle più adatte per far sì che l'Europa diventi veramente un soggetto protagonista nella scena mondiale
L'abbiamo visto in questi giorni rispetto al ruolo delle Nazioni Unite così come in passato e penso alla guerra in Iraq abbiamo notato l'assenza invece dell'Europa dallo scenario internazionale soprattutto rispetto al ruolo degli Stati Uniti d'America
Ecco in considerazione anche dell'emergere di nuove potenze soprattutto dai Paesi asiatici
Quali l'India e la Cina io chiederei a Luciano Vecchi di farci un po'un quadro di quella che è oggi la situazione politico strutturale dell'Europa e se l'Europa così come concepita oggi così come è strutturata oggi poi veramente divenire un soggetto protagonista nello scenario internazionale
Tanto grazie grazie per avermi invitato alla festa dell'Unità di Bologna di cui sono mai un entusiasta partecipante da tanti anni grazie a voi per essere qui
Il tema importante la domanda
Molto stimolante ovviamente
Richiederebbe per essere esaurita ovvero una risposta sorridente dire parecchie cose quindi cercherò di limitarmi ad alcune generale più alcune specifiche sulla situazione che stiamo vivendo oggi
Intanto credo che siamo in un momento e proprio in questi giorni di fronte alla drammaticità
Della situazione nel Medioriente
Che stiamo attenti non è soltanto la drammaticità
Dei combattimenti delle distruzioni
Per le morti che abbiamo visto nell'ultimo mese e mezzo è una situazione drammatica già da molto tempo e nel corso degli ultimi anni in generale tutta la regione per motivi diversi si tornerò fra un attimo
A visto diciamo il diffondersi non soltanto di guerra e di terrorismo
Appunto di azioni di morte ma ha visto anche una radicalizzazione di movimenti politici di integralismi
Di scontro quasi millenari distico e ideologico
Difficili da contenere da governare senza un'adeguata intelligente azione politica
Però siamo anche in un momento in questi giorni
In cui stiamo vedendo concretamente a che cosa servono le Nazioni Unite
Quando immesse gli stati pongono buona volontà fiducia e le danno ruolo che ad esse competono stiamo vedendo a che cosa può servire l'Unione europea sullo scenario internazionale
Non sappiamo evidentemente prevedere il futuro quindi non sappiamo cosa succederà nelle prossime settimane possiamo fare degli auspici e prendere degli impegni
Io penso che quella che si sta giocando oggi in Medioriente sia una partita decisiva
Per il futuro del mondo
Non si tratta soltanto di fare analizzare una missione militare di interposizione certo necessaria per fare in modo che la tregua si consolidi e che diventi un cessate il fuoco tra
Libano geograficamente tra Libano e Israele concretamente tra Hezbollah e Israele si tratta di rimettere in movimento dei processi politici positivi che permettono di ridare al dialogo alla politica la capacità di affrontare e risolvere i grandi problemi che lì ci sono
Quindi si gioca questa partita e non è un caso che quando questa partita e così importante così delicata così complessa
Dopo anni in cui si è ovvio se teorizzato che le Nazioni Unite erano soltanto un fardello burocratico appartenente al passato in cui si è sostenuto residente purtroppo lavorato perché le cose andassero così
Che l'Unione europea era incapace in quanto tale
Di avere un ruolo sulla scena internazionale ebbene oggi proprio le Nazioni Unite e l'Unione europea come soggetto all'interno delle Nazioni Unite sono chiamate a svolgere un ruolo che non è soltanto militare ma anche politico decisivo
E non è soltanto perché altri non lo vogliono non lo possono fare ma perché per la prima volta tutti gli interlocutori del Medioriente siano essi libanesi israeliani palestinesi sono d'accordo su questo aspetto
Poi la partita sarà molto difficile complicata con grandi rischi
E non mi riferisco soltanto i rischi fisici evidentemente esistono per chi opererà in quella regione ma anche per rischi politici perché se quest'operazione fallisce esisteranno meno alternative alla guerra e al conflitto
Però è una partita che va giocata fino in fondo il che ci permette di dare una prima risposta alla domanda che tua essere soggetto politico sulla scena internazionale
Questo vale innanzitutto per l'Unione europea in questo caso ma non solo dipende intanto da un elemento fondamentale quello dalla volontà politica
Si possono vedere tutte le regole che si vogliono tutte le strutture che si vogliono tutte le istituzioni che si vogliono ma se non vi è volontà politica di chi deve decidere
Non si esercita il proprio ruolo quando tanti anni fa e di
L'avventura assieme peraltro un grande bolognese come Renzo in beni di essere eletto giovanissimo allora al Parlamento europeo ricordo che la prima volta che dovetti andare a spiegare che cos'era l'Europa
Di fronte agli studenti di una scuola
Eravamo nel mille novecentottantanove c'era ancora il Muro di Berlino quindi eravamo un'altra fase storica e disse che l'Europa serviva il senso del mio lavoro Unione Europea allora non si chiamava ancora Unione Europea diciamo il processo di integrazione europea
Serviva essenzialmente per due cose
Serviva ed era servito ed era stato un successo storico per evitare che i Paesi europei si facessero la guerra tra di loro cioè detta in altri termini per fare in modo che quelli che sono o possono essere
Conflitti tensioni e contrasti d'interesse
Tra Stati o tra interessi diverse non non sfocia sono nel conflitto distruttivo ma potessero essere riassorbiti attraverso la creazione di un interesse comune
E la seconda cosa a cui serviva l'Europa era per potere fare assieme quelle cose degli Stati da soli non potevano più fare
E che cosa occorreva fare assieme nel corso del tempo è aumentato dal punto di vista la quantità e della qualità
Ebbene negli ultimi quindici anni si è aggiunto un terzo grande motivo una terza grande funzione di questo processo d'integrazione europea dato dalla nuova situazione del mondo
C'è l'Europa Sergio deve servire
Anche per potere permetterà all'Europa stessa i suoi Parisi
Ma il suo è stato il sui popoli di giocare un ruolo sulla scena internazionale
Certo per promuovere e difendere i propri interessi ma anche per essere un elemento di equilibrio e di promozione di libertà democrazia diritti e sviluppo sulla scena internazionale almeno questa è la nostra ambizione
Allora per fare questo
Occorre innanzitutto la volontà politica di farlo tu citavi prima l'esempio dell'Iraq
E beh in Iraq con la guerra in Iraq cosa è successo certo c'è stata impotenza delle Nazioni Unite dell'Unione Europea ma perché questa impotenza c'è stata
Non è che esiste una signora Nazioni Unite una signora Unione europea in astratto
Le parti contraenti diciamo i soci fondamentali sono ancora oggi gli Stati e quando gli Stati o alcuni degli Stati quelli più importanti o tra quelli più importanti decidono che quelle strutture non devono essere utilizzate evidente queste strutture sono inefficaci
La stessa vicenda irachena ci dimostrano illusorie tale pericolosità in grammi che può portare una concezione unilaterali avulsa dal diritto dalla legalità internazionale avulsa dalla diciamo da una condivisione comune di un'azione avventurista sulla scena internazionale no
Quindi volontà politica poi certo la volontà politica non basta
La volontà politica dei di potersi inserire su che cosa soprattutto quando parliamo di entità sovranazionali cioè di identità fatte da Paesi diversi quindi da Paesi che hanno
Ordinamenti diversi paesi che sono ma ognuno per proprio conto almeno in linea di principio sovrani
Occorre avere delle
Strutture delle istituzioni e delle regole comuni
E permettano laddove esista la volontà politica di poterla tradurre indecisioni
E decisioni che abbiano una loro efficacia e in questo non c'è dubbio che il processo di integrazione europea è nel corso degli anni è andato avanti fino a un certo punto
Ma oltre a un certo punto non c'è ancora un dato e non è un caso che noi abbiamo lavorato nel corso degli anni passati per dotare l'Unione europea di un trattato costituzionale di una Costituzione
Che nella versione diciamo in cui è stata ratificata ad oggi da sedici Paesi tra cui l'Italia non è la più perfetta ma
Permetterebbe di fare dei passi in avanti significativi sappiamo che questo processo è entrato in una fase di stallo riteniamo indispensabile sbloccarlo portarlo avanti a realizzarlo per contribuì non risolveremo con questo tutti i problemi ma anche per dare
Più forte e più capacità alle istituzioni più competenze più regole più capacità di decisione quindi meno soggetta ai venti
Per potere essere efficace cioè per poter applicare quella volontà politica faccio un esempio concreto
L'istituzione di un ministro degli esteri dell'Unione europea che è uno dei punti innovativi contenuti nel progetto costituzionale
Potrebbe dare una maggiore forza all'azione politica internazionale dell'Unione Europea perché permetterebbe di riassumere in una sicura in una struttura simbolicamente anche importante quella azione quel ruolo internazionale che l'Unione deve aver per caratteristica bisogna avere le risorse no volontà politica istituzioni e regole e risorse
E questo riguarda non soltanto ovviamente la politica estera riguarda anche le politiche interne proprio nei mesi passati c'è stato uno scontro molto grande dentro l'Unione europea su quante risorse
De dovranno essere affidate all'Unione spesso per potere gestire le proprie politiche
Il compromesso che è stato raggiunto qualche mese fa un compromesso molto modesto molto insoddisfacente
Un po'meno peggio di quelli che erano i punti di partenza della volontà di alcuni Stati però anche qui una battaglia per avere più risorse per fare più politiche e tanto più forte quanto più si cominciano a fare politiche efficaci
E si dimostra che cosa serve si dimostra che non è soltanto un modo di buttare via le cose concludo dicendo questo
Che ovviamente
Un ruolo internazionale dell'unione europea
Non è soltanto un ruolo che serve per convincere un po'più distante a mandare le truppe per fare un intervento di interposizione
Anche se questo è importantissimo in determinate circostanze come questo una politica estera e Unione europea serve per fare tante cose
Cioè e deve permettere
Sappiamo che diciamo qualche volta
Vediamo come la realtà è distante dai dai vostri desideri dai nostri sogni da quelle che sono in qualche modo necessità
Vuol dire o dovrebbe voler dire una capacità di essere come si dice un attore globale
Nessun Paese europeo per separato a oggi la capacità anche se qualcuno ne ancora la velleità qualche vecchia potenza coloniale di avere una politica effettivamente mondiale l'Unione europea ce la può avvenire
Ce la può avere in termini di cooperazione internazionale in termini di democratizzazione rilancio delle istituzioni internazionali in termini di essere
Punto di riferimento anche dal punto di vista di valori positivi per ampliare del mondo
E deve anche evidentemente tutelare e promuovere gli interessi legittimi dell'Europa stessa che noi pensiamo debbano essere il più possibile compatibili con gli interessi e i valori anche di altre parti del mondo e non debbono essere in contraddizione con lo sviluppo
Delle parti soprattutto più povere del mondo
Ultimissima considerazione quello che sto dicendo non è una mia opinione personale e non è neanche l'opinione solamente del nostro partito anche se su questo abbiamo una profonda convinzione
A molti è sfuggito ma quello che io credo di essere stato uno degli elementi di novità positiva con cui tutta la nostra coalizione l'Unione questo causano l'Unione Europea ma l'unione di centro sinistra
Si è presentata alla scadenza elettorale e in questo con un ruolo fondamentale evidentemente dell'Ulivo proprio interno è stato il fatto che al contrario di altre circostanze ci siamo dati un programma elettorale condiviso
E se mi permetti una chiosa poi se sto parlando troppo mi interrompe ecco benissimo una parentesi
Tanto qualcuno di voi probabilmente se lo ricorda che i brutti non se lo ricorda che non lo sa lo riprendo un attimo
Come commessi scrisse il programma dell'Unione
Si fecero dodici gruppi di lavoro no in cui in ognuno di questi erano rappresentati non solo tutti i partiti dell'Unione ma anche tutte le anime interni di tutti i partiti dell'Unione perché a noi non piacciono le cose facili e non non ci piace annoiarsi
E allora quando si doveva scrivere
Quel pezzo di programma che riguardava l'Europa le questioni internazionali e la difesa le politiche della difesa c'è questo era il compito del gruppo di lavoro di cui anch'io come tanti altri li facciamo parte tutti ci dicevano per su quello sarà impossibile
Trovare un accordo perché ci sono idee diverse un partito della coalizione votato contro la ratifica dalla costituzione europea sull'Afghanistan ci sono opinioni diverse
Sulla ex Jugoslavia ci si scambino eccetera eccetera
Va be'vi posso assicurare che quando ci si è messi a lavorare in positivo
Non a mediare
Ma si è cominciato a discutere benissimo fra sei mesi
Saremo al governo vogliamo essere al governo del paese
Poi i valori quali visioni comuni vogliamo promuovere quali devono essere gli assi prioritari io sicuro che il lavoro è stato molto meno complicato di quello che sembrava e ce la siamo cavata con un risultato credo anche buono
Come dirò fra un attimo senza neanche troppo difficoltà
Perché il risultato è stato buono perché ci siamo trovati d'accordo e la pratica dei primi tre mesi di governo
E ha dimostrato che era possibile essere coerenti con quell'impostazione dicendo alcune cose fondamentali primo
Per tutti noi l'Europa è l'ambito essenziale in cui vogliamo che l'Italia concepisca se stessa in cui l'Italia agisca non per limitarsi all'Europa ma perché noi sappiamo che l'Italia può avere un ruolo positivo nel mondo essenzialmente se riesce a farlo attraverso l'Unione europea e se riesce a costruire un'Unione europea più forte efficace e credibile
E su questo il governo italiano del centro sinistra ha cominciato a muoversi
Sia per come dire fare sbloccava uscire dallo Stato il processo costituzionale sia come dimostra la vicenda libanese e la riunione dei ministri degli Esteri due giorni fa sia stimolando tutti a uscire dall'impasse e a dare un ruolo l'euro secondo dicendo che noi pensiamo a un mondo che deve essere fondato sul multilateralismo essenzialmente vuol dire sul fatto che occorre dare più forza e più peso alle istituzioni multilaterali alle regole alla scrittura di regole globali al sistema delle Nazioni Unite
E abbiamo contribuito in maniera fattiva a dare un ruolo alle Nazioni Unite su questa vicenda
L'abbiamo detto terza cosa che pensiamo a un mondo che per stare in piedi deve essere saldamente multipolare cioè devi riconoscere
Che esiste una pluralità di soggetti che l'Europa può essere uno di questi soggetti soltanto se lo è in quanto Europa
Ma che gli equilibri del mondo futuro si potranno meglio definire determinare se ognuno di questi grandi soggetti potrà a bere un proprio spazio sentirsi in dignità
E ovviamente attraverso questo anche potere promuovere i valori che noi riteniamo fondamentali come quelli della democrazia del rispetto dei diritti umani e della dignità umana prendiamo scritto tante altre cose in qualche modo che discendono da questo
Ebbene
Questo per dire che cosa che quello che io credo sia stato in queste settimane un ruolo straordinariamente positivo forse anche più positivo di quello che ci aspettavamo
Dell'Italia sulla scena europea internazionale viene sicuramente dal fatto che abbiamo
Una squadra di Governo anche composta da donne e da uomini che hanno anche nel proprio DNA oltre che nella propria esperienza questa visione europea internazionale ma viene anche dal fatto che su questo abbiamo sviluppato
Una visione programmatica un'elaborazione è una convinzione comune questo per dire che cosa l'Europa deve cambiare deve come dire potersi dotare di regole di principi più forti che le permettono di funzionare deve avere le risorse per farlo e fondamentale però resta la volontà politica la responsabilità come dire dei singoli attori abbiamo ultimissima cosa che dico in questo Giro abbiamo forse anche introdotto un'altra novità in queste settimane del dibattito europeo perché da qualche anno lo sport preferito
Di mantengo vermi europei di molte leader politici europei era di fronte alle proprie difficoltà i fallimenti di dare la colpa all'Europa no qualcosa non va ma sono le regole europee non parlo neanche lei precedente Governo italiano che aveva fatto di questo la propria bandiera c'è qualcosa che non va e conta all'Europa come se le decisioni e le regole dell'Europa mi facesse chissà chi dobbiamo semplicemente Scaramuzza anche il principio
Noi vogliamo che l'Europa perché pensiamo si così sia una grande opportunità sia un grande strumento per fare cose positive
Questo per dire che quindi qualcuno diceva che di fronte al pessimismo della ragione occorre l'ottimismo dalla volontà
E credo che su questo diciamo così ci siamo avviati sulla buona strada che una strada di assunzione di responsabilità non facile non semplice ma credo che sia l'unica che valga davvero la pena di essere percorsa
Luciano Vecchi parlava dell'Europa come attore globale attore globale oggi nel due mila e sei del terzo millennio significa evidentemente anche a rapportarsi con le nuove potenze che si affacciano sullo scenario mondiale
Il continente che maggiormente sta emergendo che sta diventando sempre di più protagonista è senza ombra di dubbio quell'asiatico pensiamo a Stati come Cina ed India
Io chiederei al professore Gianni soffitti spiegarci un po'qual è il livello oggi di relazioni mentre intercorrono tra l'Unione europea e i Paesi asiatici
Siamo a un punto di vista politico sia da un punto di vista economico in Emilia-Romagna del resto la Cina ormai già presente a Bologna ospitiamo il Collegio di Cina
E questi sono rapporti che nel corso degli anni evidentemente continueranno intensificarsi occorre che l'Unione europea non si faccia trovare impreparata per cui il professore soffio le chiedo
Mi spiegarci un po'qual è la situazione oggi nei rapporti tra l'Unione europea il mondo asiatico e queste nuovi queste nuove potenze emergenti e quali sono le prospettive che ci attendono
Senta
Allora io vorrei partire da una possibile prendendola un po'alla lontana vorrei partire da una considerazione che questa se noi avessimo fatto questo dibattito il dieci settembre due mila e uno
Cioè la sera prima dell'undici settembre
Noi ci saremmo trovati in una situazione mondiale del tutto diversa
Che cos'era successo era successo che era finita la guerra fredda
Del partire dal mille novecentottantanove il mondo ci sembrava cambiato
E innanzitutto ci sembrava dominato da un'unica grande potenza e cioè gli Stati Uniti
Questa grande potenza sembrava dominava bene la capacità di dominare il mondo
E addirittura all'interno di questa grande potenza all'interno di questo grande Paese che sono gli Stati Uniti
C'erano degli studiosi come uno studioso nippo americano si chiama Fukui ama molto citata ormai lo conosciamo tutti
Che aveva scritto un libro intitolato la fine della storia Fukuyama aveva addirittura teorizzato che era come come se fosse finita una partita fra i due più grandi giocatori di tennis del mondo e cioè gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica ed essendo rimasto soltanto Bjorn Lomborg cioè gli Stati Uniti alla fine della partita non c'era nient'altro da fare che lasciare del lavoro ai ragazzini che ripuliscono il campo da tennis e cioè aspettare che le libertà occidentali e la democrazia la libertà economiche politiche la democrazia si diffondesse era ormai tranquillamente perché la democrazia aveva comunque vinto no quindi non c'era più niente da fare
Cioè quasi quasi la politica era un capitolo chiuso nella storia dell'umanità era cominciato per noi occidentali almeno ai tempi degli dei greci antichi e e adesso si chiedeva come molti altri problemi per la storia del mondo bisognava avere pazienza avere pazienza perché queste libertà ACTV democratiche economiche politiche che avevano vinto alla democrazia eccetera se dovrebbero inevitabilmente finito per diffondersi a livello mondiale
In realtà diciamo dei dei degli osservatori del mondo un pochino più realistici
Avevano invece una visione meno ottimista di quella di Fukui Amato Fukuyama del resto scrive oggi degli articoli spesso intelligenti
Non so se abbia fatto esplicitamente un'autocritica rispetto alle stupidaggini che aveva scritto allora ogni generazione peraltro crede di essere l'ultimazione di essere quella che è stata diventò la fine della storia e anche Fukuyama era successo questo
Ecco c'erano dicevo degli osservatori più realistici temi giudicavano il mondo e lo descrivevano in una maniera un pochino di versa cioè che cosa dicevano dicevano ma non è che sia finita la storia e sfinito si chiuso o diciamo almeno temporaneamente un capitolo che riguarda l'Europa
Che riguarda cioè quello che era stato il terreno principale dello scontro fra le due grandi potenze durante la guerra fredda
A questo punto si apriva anche all'interno di questo tipo primo tipo di osservazioni una divisione che era tra coloro che dicevano e finito l'Est europeo infinita la Russia è finito l'intero sovietico
E quelli che invece diceva no attenzione io per esempio ero tra questi secondi io non ho mai creduto neanche per un momento che dopo il mille novecentottantanove la Russia fosse scomparsa dalla scena mondiale perché ragioni di dimensioni di tradizioni storiche da Pietro il Grande in poi fanno sì che la Russia sia comunque una grande potenza che non può che condurre una politica da grande potenza ed è quello di cui non ci stiamo riaccorpato vendo molto vigorosamente esplicitamente in questi giorni
Constatando che cosa voglia dire nella per la politica estera della Russia il poter manovrare su una percentuale estremamente elevata delle vere sia da fornire al resto del mondo no
Ecco altri dicevano invece ma non la Russia ormai finita l'intero senza cioè i io mi ricordo che si diceva che credo che fosse anche abbastanza vero e i marescialli russi si vendessero i loro berretti le mostrine
Le le decorazioni ma anche stanno comodamente pare in una valigia pezzi di di armamento nucleare sui vari mercati dell'Asia centrale
Contemporaneamente si diceva attenzione l'Europa e in questa situazione qui non interessa più agli Stati Uniti tant'è vero che gli Stati Uniti tendono a ritirarsi dall'Europa hanno tenuto lui tanta parte delle loro energie delle loro truppe eccetera perché dovevano fronteggiare la cortina di ferro il blocco sovietico eccetera ma oggi norme più così e quindi
Da parte degli Stati Uniti c'è ombra grazie
Ho una isolazionismo di ritorno si parlava molto di isolazionismo degli Stati Uniti negli anni che precedono immediatamente due mila e uno
Cioè un ritorno al al vivere in casa propria non occupandosi del mondo esterno questa era anche la politica degli inizi di Bush non dimentichiamocelo
Oppure si diceva agli Stati Uniti in realtà mollano l'Europa
La lasciano ai casi suoi e se ne vanno nel Pacifico è infatti questo era il nuovo capitolo che si stava aprendo il Pacifico è il nuovo grande teatro della storia del mondo perché nel Pacifico che ci sono oggi noi possiamo dire anche la parte orientale della Russia della Siberia che oggi e di nuovo in una fase di crescita di sviluppo il Giappone che benché in quegli anni gli stessi appena uscendo da una crisi che aveva coinvolto tutta l'Asia orientale sudorientale però rimaneva e rimane tuttora una grande potenza
L'Australia comincia dai lascia per ultimi più grossi l'Australia che dopo essere stato a lungo un pezzo di Gran Bretagna o quanto meno un pezzo d'Europa trapiantato agli antipodi
Era si stava ormai trasformando poco per volta sia sul piano economico sul piano culturale immigrazione asiatica eccetera eccetera in una tribù bianca dell'Asia come qualcuno l'ha definita giustamente e poi c'era la Cina che stava esplodendo e sta esplodendo quindi si sarebbe detto allora che ormai i protagonisti della storia del mondo erano altrove non erano più qui da noi in Europa
E
Tant'è vero che uscivano molti libri sul secolo che stava cominciando e sul millennio che stava cominciando intitolati il secolo dell'Asia secolo del Pacifico il secolo cinese no
Ecco tanti libri segnalavano questa cosa diciamo pure che negli stessi anni stiamo parlando della fine degli anni Novanta dei primi anni di questo nuovo millennio
Alla crescita incredibile di cui tutto sappiamo tutti sappiamo quasi tutto per la Cina
Una crescita che si aggira sul Nobel per cento annuo una crescita economica del nove per cento hanno tenete conto del fatto che noi o siamo fermi lo abbiamo delle crescite interno dell'uno uno virgola cinque per cento noi in Europa voglio dire
Ecco invece la Cina aveva questa straordinaria crescita e contemporaneamente alla Cina si aggiungeva limiti anche a un ritmo di crescita minore ma non meno impressionante sia per dimensioni per quantitative
è arrivato al l'altro relatore salve
Sarà hanno Giacomo Philibert presente delle Rossi prego professor
E cioè
Va bene dicendo
Si aggiunge Bellinvia che era altrettanto impressionante nel suo sviluppo della Cina benché chi con un tipo di sviluppo diverso fondato essenzialmente come un po'tutti sappiamo sulla elettroniche sull'informatica e tuttora è così
Bene cosa si pensò dopo l'undici settembre allora dopo quel dibattito che io immaginavo svolgersi fra di noi il dieci settembre del due mila e uno
Ecco la sera dopo
E a sera dopo io diretta non fece mai sembra dopo matrici di dibattito con impegni per l'appunto ricorrenza in beni credo proprio qui invernale quindi non situazione di molto minore popolamento di questa zona nel sì nello stanzone di del Parco Nord e la cosa nella depressione generale che prendeva siano i relatori sia il pubblico pochi giorni dopo l'undici settembre
La cosa che almeno a me parve chiarissima e che quella data era una data di tipo che gli storici chiamano Period Rizzante c'è una data forte è una data che cambia la storia del mondo
E una cosa che a me pareva chiara fin da allora e che si sarebbero spesi da allora molte più soldi si sarebbero investite molto più delle risorse ed energie mentali finanziari eccetera di tutto il mondo di tutto il mondo
In sicurezza difesa Army armamenti
Polizie eccetera eccetera e quindi molto meno in conservazione del mondo cioè
Ecologia ambiente difesa dell'ambiente eccetera molto meno in lotta alla povertà e alla fame e così via grosso modo le cose che sono poi successe quello che non potevamo immaginare era che
Ci sarebbero state altre o meglio all'inizio
Prevedevamo che ci sarebbero state delle ritorsioni militari da parte degli Stati Uniti l'Afghanistan era assolutamente previsto lira la la situazione pochino più complicato
Cosa vuol dire in tutto questo racconto che ho cercato di fare richiamando la mia vostra memoria delle cose che peraltro perfettamente sapete
Vuol dire che ogni volta che c'è un
Che ogni volta che c'è un evento periodi Zante periodi Zante c'è una data forte una data per la quale si dice prima di allora e dopo di allora no
Senza arrivare prima di Cristo e dopo Cristo ma insomma l'ottantanove una data forte ne parlava ne parlavo prima il due mila e uno per la ragione che dicevo c'è il prima il dopo undici settembre un'altra data forte
Però attenzione quando è giusto ed è molto importante avere la consapevolezza che dopo un certo giorno della dell'altra storia
Ed è la nostra vita in quanto noi partecipiamo della storia contemporanea
Le cose sono radicalmente cambiate eccessi operata sempre per usare una terminologia che usano gli storici una rottura con il passato una frattura con il passato
E però contemporaneamente
C'est c'è anche c'è ancora una continuità cioè non è che i problemi che c'erano prima sono scomparsi quello che dicevo prima non è che l'impero sovietico
La scomparsa dell'impero sovietico abbia significato la fine delle aspirazioni delle ambizioni imperiali della Russia de adesso possiamo dire che non è scomparso il Pacifico non è scomparsa la centralità di questo mondo
E e lo dimostrano tante cose io qui dovremmo parlare di questo per delle ore e ovviamente io non posso né voglio farlo
Vi dirò soltanto due due cose apparentemente cioè lontanissime fra di loro nel mille novecentosettantanove
Una grande violinista che alcuni di voi conosceranno il violinista classico che si chiamava ai sax Sterne andò in Cina e ne venne fuori gira un documentario e ne viene fuori un documentario fin fin il bellissimo
Che si chiamava danaro a mozzare più cosa aveva fatto cisterna aveva girato per la Cina
Intervistando vecchi professori di musica sinfonica occidentale perché la Cina attenzione aveva avuto in passato delle tradizioni molto importanti di musica sinfonica e lirica occidentale
Che erano state però distrutte combattute distrutte anche in maniera molto violenta portando dei musicisti al suicidio
Negli anni della rivoluzione culturale
Allora essa sterminando a a intervistare ciò che rimaneva di quella tradizione
E cioè alcuni musicisti che nel settantanove in una situazione in cui ancora non si era usciti del tutto dalla rivoluzione culturale dal clima
Che se aveva introdotto stavano riprendendo questa tradizione per esempio stavano ricostruendo i conservatori in Cina
E che c'è ai sancisce incontrò dei vecchi musicisti e anche dei giovanissimi musicisti e stanno ricominciando a formarsi alla scuola di costoro quindi che suonavano tranquillamente mozzato Schumann eccetera
Lei
Io ho ripensato molto a questo fin poche sere fa per la precisione il tre agosto la sera del tre agosto perché sono andato in piazza Maggiore qui a Bologna
E c'era un diluvio tremendo non so se qualcuno di voi per caso si ricorda di quella sera c'è c'è stato un vero diluvio
E sotto questo diluvio protetti a malapena da una tettoia
Suonavano diciamo probabilmente una settantina di ragazzi tra i diciannove e i ventuno anni del Conservatorio di Shanghai
Diretti da un mai da un direttore cinese con dei solisti cinesi un pianista e a e dei cantanti
Suonavano mozzate e Schumann per l'appunto ma anche delle musiche tradizionali cinesi o delle musiche contemporanee cinesi
Con una bravura straordinaria con una simpatia straordinaria con un visibile piacere di suonare
E
E con l'occasione io ho potuto fare un paragone Franco c'è stato un episodio bellissima Princi ha davvero un grande dubbio e le ragazze che suonavano il violoncellista violiniste che erano ovviamente scollata e senza maniche eccetera dovranno soffrire
Un freddo dell'altro mondo era stato proprio di luglio che aveva messo fine ufficialmente alla calura continuata fino al due agosto no
E
Alla fine del primo tempo dopo l'intervallo io ho visto che c'era qualcosa di strano che non capivo nell'aspetto di questa orchestra
A un certo punto mi sono reso conto che i ragazzi erano tutti in maniche di camicia bianche e allora ho capito che nell'intervallo i ragazzi avevano dato le loro giacché le ragazze queste cose l'ho trovata molto carina ma a parte questo facendo il paragone tra chi invia il sustain del settantanove la recentissima tournée di questa straordinaria orchestra non a giudizio soltanto mio ma giudizio di che importanti esperti di musica mi ha dato il senso di di quale cambiamento di quanto veloce cambiamento fosse avvenuto in Cina l'altra cosa è apparentemente agli antipodi di questa e cioè mi limito a dire il vero preparato alcune cifre sul riarmo cinese
Perché le cifre sul riarmo cinese
Apparentemente confermano l'idea tre undici settembre due mila e uno che in realtà il mondo si avviasse sì
A una ha un primato del Pacifico sul terreno internazionale ma anche a un'inevitabile scontro fra Stati Uniti e Cina ora gli osservatori
Statunitensi hanno per esempio calcolato che verso il due mila e i dieci cinesi
Avranno ottantacinque sottomarini del Pacifico e che nel due mila e cinque venticinque la flotta di sottomarini potrebbe essere cinque volte superiore a quella americana
Tant'è vero che un professore Bernard col professore la scure di guerra americana sempre parlato della Marina diceva i cinesi sono in crescita mentre noi siamo in declino
Potremmo parlare di infinite altre cose ma io adesso sto smetterò fra due minuti dopo aver detto solo due cose generali io avevo anche raccolto dei dati
Sulla presenza delle imprese italiane in Cina sono attualmente presenti
Mille quattrocentoventotto aziende italiane l'ottantatré per cento delle quali di grandi dimensioni fra le quali FIAT avrete tutti letto sui giornali che la FIAT ha fatto di recente due grandi accordi uno in Cina per costruire camion insieme a una grande multinazionale cinese attiva in vari Paesi e una contattate la grande
A ho capito adesso va meglio
Grazie
E una miglia contatta anche la più grande multinazionale indiana ecco cosa volevo tirare fuori io da tutto questo insomma concludendo
Allora io credo che d'Europa debba scavare una sua via per poter collaborare sul terreno internazionale
Con questi Paesi emergenti dire emergenti significa alludere a una situazione vecchia che già superata sono già emersi
Non parlo del Giappone ma parlo della Cina e dell'India probabilmente del Brasile probabilmente di altri grandi paesi del mondo la Nigeria l'Indonesia che saranno presto primi attori sulla scena internazionale sulla scena internazionale come diceva molto giustamente detti di d'Italia non può assolutamente contare a paragone con questi Paesi può contare in quanto pezzo dell'Europa
E in quanto garante con altri della possibilità che l'Europa funzioni come finora non ha funzionato primo secondo come garante
Vorrei ripetere quasi le stesse parole della capacità e possibilità di funzionare delle nazioni unite
Che finora non hanno certamente dato buona prova di sé e soprattutto nel nel loro o nella loro capacità possibilità di frenare i conflitti internazionali o evitare i conflitti internazionali abbiamo tutti in mente sere treni sappiamo tutti in mente il Ruanda nella incapacità dell'ONU di operare positivamente in queste situazioni
Però io sono d'accordo anche in questo con vecchi e la nostra o cioè parafrasando un detto inglese giusto o sbagliato che sia e la mia patria noi diremmo giusta o sbagliata che sia la nostra ONU e noi abbiamo bisogno di difenderla perché non difenderla significherebbe perdere
Una delle possibilità e forse ma in caso di Libano una delle ultime possibilità che abbiamo di salvare delle relazioni internazionali garantite da organismi internazionali
Un'ultimissima cosa
Non dobbiamo credere non noi dobbiamo avere questa cosa forse non non sono non sono sicuro di riuscire a dirla ma per me è una cosa molto importante e di avere una visione del mondo che sia continuamente in movimento
Una volta si sarebbe detto dialettica poi questa parola diventata poco di moda e qui poi a me non è mai nemmeno piaciuta particolarmente però una visione del mondo in cui si tenga conto del fatto
Che continuamente muta il il teatro e lascia la scenografia e l'azione dei vari attori e quindi che bisogna riaggiornarci
E e volevo fare un solo esempio su questo
L'esempio è quello della Cina nei confronti dell'islamismo cioè per tornare quello che dicevano e abbiamo avuto l'impressione do subito dopo l'undici settembre
Che le partite precedenti ivi compresa quella del Pacifico dell'Asia l'India la Cina e l'avvento dell'India della Cina eccetera venissero come sospese per il momento c'era stata un'invasione di campo
Il fondamentalismo islamico il terrorismo islamico avevano operato l'invasione di campo
Finché la polizia qualche polizia non fosse intervenuta e non avesse sgombrato in campo le altre partite non si potevano riprendere questo non è vero tutte le altre partite continuano allora quale per esempio l'atteggiamento della Cina nei confronti di questi problemi che sono certamente nei loro vari aspetti ivi compreso quello libanese dico questo senza togliere autonomia ne ha problema palestinese né quello libanese ci mancherebbe però sono certamente anche collegati a livello internazionale rare atteggiamento della Cina è stato ed è questo
Prima di tutto un'adesione prudente alla guerra al terrorismo internazionale di matrice islamica perché questo perché i cinesi hanno in casa beh in una regione che non è la pregevole plate ma che è la più grande della Cina cioè lo Shin Gianpiero
Dei musulmani al cui interno ci sono anche delle frazioni
Delle frazioni se vogliamo estremiste radicali eccetera
Ma che soprattutto rivendicano un'autonomia che ci mesi non li vogliono dare e quindi così come i russi hanno la Cecenia i cinesi hanno lo Shin Giang e che e quindi da un certo punto di vista soprattutto per un primo periodo i cinesi hanno avvolto
Volentieri aderito alla politica di Bush ci fu persino un famoso incontro a Shanghai in cui Bush che è uno come altri politici di nostra conoscenze più vicini a noi molto amante del fare
Diciamo l'attore comico si era vestito con vestiti tradizionali cinesi qualcuno di voi si ricorderà le fotografie
Contemporaneamente però i cinesi in Asia sono molto prudenti perché per esempio in Asia hanno a che fare con un Paese di quasi trecento milioni di abitanti che l'Indonesia nella sua stragrande maggioranza musulmano
E che apre l'abitudine storica quella di massacrare il moltissimi cinesi presenti sul suo territorio ogni volta immigrati cinesi ma che hanno costituito forti potente economicamente comunità in tutta l'Asia ogni volta che ci sono delle crisi
In terzo luogo però in i cinesi continuano in quella che è stata sempre la loro politica estera e cioè quel poggiata sul principio che i nemici dei miei nemici sono miei amici
Allora l'islamismo radicale e in qualche modo non certamente aiutato dai cinesi
Ma non così tanto malvisto come noi magari avremmo pensare perché tiene occupate ed energie degli Stati Uniti ne tiene lontane dal Pacifico cioè una delle ragioni come evidentemente ognuno di noi pensa essa per cui gli americani non sto non riescono ad affrontare il problema della Corea che è un problema decisamente grave perché ne hanno fatto gli americani ne hanno troppi di problemi aperti tra l'altro c'è un libro famoso Paradiso e potere di Robert Kagan uno esponente forse più significativo uno dei più significativi dei neocon che aveva introdotto questa fortunata
Metafora per cui gli americani sono figli di Marte e gli europei figli di Venere
Volendo con questo dire che gli americani hanno ancora il senso della guerra per l'uso giusto della forza eccetera eccetera mentre gli europei sono ormai imbelli
Dediti soltanto alleati al lusso all'appieno il piacere alla decadenza
Ecco in realtà gli americani hanno dimostrato negli ultimi anni di non essere la grande superpotenza che credevano di essere e di essere anche loro figli di Venere perché per esempio una delle cose che che più ostacolano gli americani nell'esercizio del loro potere a livello mondiale e la possibilità di essere contestati all'interno così come gli americani nel caso della guerra del Vietnam vennero sconfitti non solo dai vietnamiti ma anche tra i giovani americani così oggi loro sanno molto bene gli americani diciamo Bush e i suoi sanno molto bene
Che che è un eventuali ulteriori azioni beni belli che potrebbero essere contestate all'interno io ho parlato fin troppo quello che volevo dire finendo proprio e che le l'Europa deve tentare non soltanto per ragioni economiche di essere presente in questo teatro mondiale sempre più collegato e globale ma deve tentare anche di offrire una sponda a queste potenze vecchie e nuove che sono alla ricerca di equilibri e che senza una sponda anche europea certamente avrebbero delle difficoltà maggiori e un un interesse molto forte della Cina dell'India del Giappone eccetera che tra i giocatori al tavolo ci sia anche l'Europa io credo molto in questo e credo che chi si occupa dell'Europa
Non possano fare a meno di tenere conto anche di questi problemi
Il professor soffrire i prendeva la metafora degli americani figli di Marte e gli europei Fini rivendere con una connotazione evidentemente negativa data nella definizione degli europei fidi Venere
Parliamo quindi invece di conoscenza di formazione di quelli che possono essere i pilastri della costruzione della nuova Europa per questo mi rivolgo a Giacomo feedback ci ha raggiunti e che prima abbiamo salutato Giacomo è presidente delle così è un'organizzazione giovanile che raccoglie gli aderenti alla Partito Socialista ero per gli aderenti giovane evidentemente
Io chiedo questo a Giacomo quale può essere il ruolo delle giovani generazioni nella nuove Europa nell'Europa del futuro e soprattutto quali devono essere i pilastri su cui l'Europa si deve basare
Io ottenni di qualcuno e che lancia alcune sollecitazioni che stanno molto a cuore a me alla Sinistra giovanile il lavoro il lavoro sicuro da questo punto di vista l'Europa può essere una frontiera nuova
Una frontiera capace di dare anche delle risposte alle giovani generazioni precaria
E il tema anche della conoscenza del sapere e della formazione continua ecco quale può essere quindi il ruolo dei giovani che tipo di contributo lettone di generazioni le nuove intelligenze possono dare all'Europa muovono nuova moderna è un'Europa che come abbiamo definito prima sia Forza di pace ma se a forza anche di progresso diffuso
Grazie Francesco ringraziando de ringrazio la Sinistra giovanile e Annalisa tramite lei partito per il gentile invito a partecipare alla dibattito di questa sera è già encomiabile il fatto che si voglia fare un dialogo sull'Europa il che vuol dire
Se ne vuole parlare per promuovere un'idea precisa di quale dovrebbe essere il futuro un futuro che speriamo non troppo lontano nella realizzazione di un vero processo di un'integrazione politica europea
Mi scuso con Luciano consortili per essere arrivato in ritardo e non aver potuto seguire i loro il loro primo intervento da quello che ho potuto capire fino adesso credo che ci sia una una linea condivisa su quello che l'Europa dovrebbe essere dovrebbe riuscire a fare nella citazione che Sordi faceva e del ruolo delle Nazioni Unite e del ruolo che l'Unione Europea dovrebbe avere siamo tutti d'accordo non credo che ci dobbiamo ripetere qui
Vorrei però iniziare a parlare di Europa e di che ruolo possono avere le giovani generazioni nel favorire la nascita la crescita di una vera unione politica europea partendo proprio dalle Nazioni Unite da un discorso più globale
è vero che noi dobbiamo difendere grazie mite perché sono so
Ecco come dicevi tu sono il nostro Paese of sono lo strumento che noi consideriamo utile per risolvere le controversie sono lo strumento che noi consideriamo utile per risolvere le i conflitti le difficoltà le controversie che stanno dilaniando differenti regioni del nostro pianeta
Però queste nazioni unite in quanto tali non vanno bene e vanno riformate
E dico questo perché lo voglio negare al processo di riforma attraverso cui l'Unione europea stessa dovrebbe andare per riuscire a essere quell'attore globale in cui già abbiamo detto essere tutti d'accordo Polo promuovere allora io mi immagino un mondo nel futuro
E non sono il solo a immaginare nello non è una cosa così
Va bene
Non fischia non è una cosa così così folle poi da pensare perché molte cose folli come l'Unione europea stessa poi nel giro di cinquant'anni sono diventate realtà
E da sei Paesi che eravamo all'indomani della seconda guerra mondiale siamo diventati a venticinque da un'Europa divisa con un muro di Berlino abbiamo riunificato venticinque Paesi e abbiamo quattrocentocinquanta milioni di persone che vivono in pace e lavorano di fatto per la prosperità e il progresso attraverso la democrazia e la pace
Come scelte condivise non obbligate quindi molte cose che sembrano impossibili poi diventano possibili però se uno guarda alle Nazioni Unite guarda al ruolo che questa organizzazione dovrebbe avere non possiamo non interrogarci sulla su qual è deve essere il futuro assetto del mondo nel futuro e quale deve essere quale deve essere realmente il futuro assetto della governance globale della global governance quindi di un governo del mondo che attraverso le Nazioni Unite inevitabilmente vede la sua possibilità di realizzarsi
Vai sull'Unione Europea e ti rendi conto che è stato attraverso l'integrazione regionale la cooperazione attraverso paesi che per secoli e millenni erano stati in guerra gli uni con gli altri su problemi di qualsiasi livello ma dalla territoriale di confine alla grande politica
Si sono messi insieme hanno trovato attraverso l'Unione l'integrazione e la possibilità di essere de di essere obbligati a stare in pace e obbligati a far crescere del loro economie le loro società
Immaginiamo che i processi di integrazione regionale continuino ad aver luogo in tutte le regioni del mondo
E vediamo che negli anni dalla seconda guerra mondiale in poi in fondo questo è avvenuto in termini embrionali chiaramente perché non tutti sono riusciti ad arrivare così lontano come il processo dell'Unione Europea ma se andiamo in latino americano vediamo del Mercosur è embrionale mente quello che poteva essere l'inizio della cieca della Comunità del Carbone e dell'Acciaio
Andiamo in Africa vediamo che proprio in questi anni che stanno provando a sviluppare molto meglio di quanto facessero nel passato il rilancio dell'Unione Africana andiamo in assieme l'Asia Pacifico nel Sud-Est asiatico e attraverso la se Anna e il suo successivo allargamento stiamo vedendo che Paesi che con la Cina in primis continuano ad avere dispute territoriali di confine per non parlarne di altre e gravi altri problemi in relazione alla loro forma di governo Interna
Iniziano ad avere forme di cooperazione sempre più stretta e iniziano addirittura a promuovere un livello di dialogo che parta da le diverse cooperazioni regionali di altri parte di un mondo con proprio l'Unione Europea che viene identificata come il livello più avanzato di integrazione regionale che il mondo abbia mai visto
Con unione con istituzioni democraticamente elette quali Parlamento europeo che di fatto agiscono legiferano sulla sulla nostra vita quotidiana e che non riescono a fare in modo pacifico costruttivo
Ora
Parto voglio affrontare questo tema perché noi non possiamo continuare a parlare di pace e di guerra di ruolo dell'Europa di ruolo delle Nazioni Unite senza capire qual è il punto di arrivo
Allora vi propongo seriamente quello che io penso che il mondo dovrebbe essere come le Nazioni Unite dovrebbe essere organizzate e cioè non più il Consiglio di sicurezza che esce fuori da come il mondo è stato disegnato da dopo la seconda guerra mondiale
Ma uno e Nazioni Unite che divide il mondo in varie aree regionali che attraverso la cooperazione in Terna seguendo il modello dell'unione europea garantiscano dei poli e dei centri di potere federali
Che riescano internamente a promuovere la pace e lo sviluppo attraverso la cooperazione interna esternamente
A contribuire a quella che dovrebbe essere il vero governo del nostro pianeta nel in seno alle Nazioni Unite portando la leadership della la regione Europa e della Regione Africa e della regione sia pacifica e di tutto il resto
A cooperare insieme promuovendo chiaramente i quei valori di cui già le Nazioni Unite sono portatrici ma che non riescono a realizzare compiutamente
Ora e partendo da un un mondo ideale fantastico da sogno come questo che io vedo nascere Illy impegno di una generazione come quella che si riconosce la Sinistra giovanile come quella che partecipa alle iniziative nostre dei giovani socialisti europeo dell'Internazionale giovanile socialista
In questi tipi di valori in questo tipo di sogno la vedo nascere l'impegno di voler far politica di voler costruire una nuova Europa
E allora che cosa serve subito serve cambiare di fatto il modus operandi dell'Unione Europea serve dare all'Unione Europea una Costituzione che gli garantisca il modo di decidere che sia concretamente e che risponda facilmente semplicemente alle esigenze che questa unione europea a rispetto ai suoi cittadini
E alle nuove generazioni dei suoi cittadini stiamo parlando di quattrocentocinquanta milioni di abitanti di cui sono settanta milioni
Quelli che stanno sotto i venticinque anni
è una forza enorme se vogliamo essere la decliniamo positivamente qua veramente riusciamo a cambiare il mondo però come lo facciamo
Lo facciamo
Cambiando il primo elemento di disputa che è all'interno della costituzione stessa dell'Unione Europea
Che i e deve essere in realtà si riduce hanno una sola cosa è molto semplice ed è il fatto che gli stati membri dell'Unione europea continuano a volere vedere e a voler proiettare gettare se stessi la loro immagine nello scenario europeo e all'esterno nel mondo come attori individuati come singola entità che continuano a mantenere
E a salvaguardare la loro sovranità la loro sovranità assoluta sulle scelte e sugli indirizzi
Il Paese Izzo lo stato membro in sì non debbano prendere
In virtù della loro esistenza
Questo è il vero e primo problema del fatto che l'Unione europea non avanza e quindi del fatto che quel mondo da sogno che di cui parlavamo prima in cui le Nazioni Unite fossero veramente la global governance democratica mondiale
Non riuscirà mai a vedere ad aver luogo quindi cosa deve fare questioni europee cosa dovrebbero fare giovani generazioni spingere chi ci governa riconoscere che il concetto di sovranità illimitata di ogni Stato membro è un'idea vecchia è un'idea che non risponde alle sfide che la globalizzazione ci può
Pone è un'idea che non risponde alle necessità che conflitti
Quali quelli scatenati da la tragedia del terrorismo internazionale ci vengono posti di fronte che non risponde neanche alla sfida del del del dell'ambiente che non risponde neanche alla sfida dell'inquinamento che non risponde alla sfida delimitazioni che non risponde neanche le sfide economiche e cioè l'idea che ogni Paese
Proprio a mantenere a salvaguardare la propria sovranità
A discapito di quella altrui e a discapito dell'Unione invece e dell'integrazione tra le sovranità dei vari Paesi membri a quel punto limitate e illimitata invece in un livello europeo compiuto e federale
Allora se non si fa questo salto se non si fa questo passaggio culturale politico l'Unione Europea rimarrà di fatto in un in passo come vediamo spesso avviene quindi cosa fare innanzitutto spingere che ci governa abbandonare il principio dell'unanimità a far sì che ogni Stato membro non posso a più arrogarsi il diritto di veto per bloccare decisioni che maggioranze vistati dentro né europea maggioranze di Stati e di popoli maggioranze di stati di cittadini
Vogliano mettere vogliano porre in essere questo è il vero passaggio dell'Unione deve fare per cambiare se stessa e quindi poi contribuire a cambiare il mondo
Come fare cose di questo tipo se noi guardiamo cosa è successo in questi giorni ti serve il ministro degli Esteri israeliano che ti viene in Italia e ti dice quello che state facendo è un vero modello per tutta l'Unione Europea
Prima provenga
Si riunisce a Bruxelles è unanimemente capisce che in fondo si è giusto prendere la strada che il nostro governo ha iniziato per quanto riguarda la crisi libanese i francesi fanno avanti e indietro e poi recuperano
La loro la loro linea e di fatto tutti gli altri ministri degli Esteri e quindi tutti gli altri governi si allineano e dicono bensì in fondo è lineare continuiamo a sostenere questo tipo di azione ma immaginatevi se
Voglia mettere
Vogliono scadono nessuno ma gli amici ungheresi o quelli danesi o quelli slovacchi o ciechi dicessero no non è necessariamente il nostro interesse intervenire in questo senso o
Facilitare o sostenere in questo senso l'azione che la nuova UNIFIL prende quindi dare il pieno sostegno dell'Unione europea questa cosa e quindi ci riserviamo come dire il diritto di dire che Bau più o meno bene
Ci saremmo trovati come al solito come ci ritrovammo nella crisi irachena ad avere un'Europa divisa ad avere un'Europa che non è in grado di essere presente sulla scena internazionale
Ed avere quindi di fatto un'Europa che più ostacolo invece che essere pezzo di soluzione dei problemi quali quelli che ben conosciamo come quelli dell'Empoli quindi mediorientali
Ora quindi è nel portare avanti un vero cambio culturale e politico che la nuova generazione dei cittadini europei può
Sostenere e favorire in cambio e delle nostre società dell'Unione europea e del resto del mondo
Quindi cambiando l'idea che in quanto italiani noi siamo più forti se riusciamo ad agire in se riusciamo a imporre una nostra linea invece di capire che in quanto europei
Che quando riusciamo attraverso dei processi democratici dici sì sì di decisione quali quelli dei voti a maggioranza quelli delle discussioni politiche sul futuro dell'Europa e sul futuro del mondo riusciamo a essere uniti anche nella diversità e ad avanzare anche nel disaccordo
Queste sono questioni o comunque da un messaggio importante che secondo me le giovani generazioni devono mandare a chi governa
In questo caso l'Italia abbiamo gioco facile perché Prodi avendo ben conosciuto
Quali sono gli ostacoli dell'Unione Europea e se non è stato presidente del Commissione per cinque anni sa bene che il grande problema è il diritto di veto degli stati membri e sa bene che bisogna prima rompere quel muro e poi provare ad avanzare
Ora se noi riusciamo a promuovere e a proporre questo tipo di cambiamento cambierà anche il modo di fare economia cambierà anche il modo di fare sviluppo cambierà anche il modo di fare informazione cambia anche il modo di fare educazione cambierà anche il modo di far crescere le nuove generazioni di europei
Per quale voi sapete che non si riesce a trovare un accordo di fatto su una politica di formazioni non rompa perché si considera la formazione quasi alla stregua della politica estera
Per quanto riguarda ogni singolo stato membro cioè non c'è governo che voglia veramente dire noi vogliamo promuovere una formazione europea in quanto tale standardizzare di fatto la qualità verso l'alto dei nostri sistemi informativi
Far crescere i nostri giovani e le nostre giovani generazioni come europei e non come italiani come francese come spagnoli
Non si riesce a mettere in comune il patrimonio che è la nostra generazione perché si pensa che salvaguardando l'all'interno dei confini
Decisionali dei nostri paesi la si promuova in modo migliore questo è semplicemente sbagliato è un errore storico e si sta continuando a farlo per questo continua a ripetere non c'è in modo di sostenere veramente un grande progresso grande sviluppo nell'Unione Europea finché l'Unione europea stessa non si dota degli strumenti per avanzare nel suo processo di integrazione di unione politica e quindi a quel punto verrà l'unione della forma l'Unione europea della formazione e a quel punto noi formeremo nuovi cittadini che riusciranno a coniugare la loro identità e la loro tradizione dell'essere francesi italiani bolognesi romani parigini con un modello formativo europeo che gli garantisca di avere gli strumenti di vivere appieno il loro essere cittadini
La nuova generazione di europei quando tu chiede ai francesi perché avete votato no alla costi al Progetto di Costituzione europea anche dei ragazzi di
Per alto livello universitario o di altri con studi elevati con
Capacità interesse rispetto a un dibattito pubblico come quello sull'Unione Europea e sul suo futuro ti rispondono che vedono più nell'Europa una minaccia al loro futuro che una possibilità che un'opportunità
Vedono più nell'Europa una perdita di identità tradizioni cui sono necessariamente attaccati e legati che una conquista di nuove identità nuove tradizioni nuove ricchezze culturali sociali economiche che di fatto gli fa mettere sullo stesso piano procediamo con l'integrazione o tre culle rientriamo un po'indietro per salvaguardare quel poco che ci rimane questo è il vero problema della nostra generazione
Chiedersi è un è un limite è un ostacolo l'aver voluto avere questa grande integrazione europea questo Grand allargamento allargare e quindi il livello il piano della competizione anche nel mercato del lavoro e quindi mettendoci a noi nuove generazioni in condizioni sfavorita e di fatto perché il livello di go il il campo della competizione non ha più quello ristretto nazionale ma diventa quello allargato internazionale ed europeo oppure l'aver voluto fare questo è una un grande slancio alla grande apertura ed è una grande possibilità di sviluppo per tutti noi
Questa è il grande dubbio che anima il fondo la testa di noi giovani ma come lo risolvi questo lo risolvi affrontando seriamente il problema e cioè inutile promuovere l'allargamento dell'Unione Europea l'Unione europea in quanto tale se tu non promuovibile insieme
A il processo di allargamento anche un processo di integrazione e se nello promuovere un processo di integrazione tu non cambi le regole del gioco
E quindi non fa in modo che quelle regole del gioco facilitino l'integrazione facilitino il la partecipazione democratica facciano riconosce dei cittadini europei in un vero governo europeo che finalmente non è quella nebulosa di Bruxelles ama sono persone individuabili e che rispondono al loro elettorato e dipendono da quello se tu non fai questi passaggi l'Unione Europea non avanza l'Unione europea rimane sempre una pericolo palpabile perché la crisi economica il non trovare lavoro la nostra precarietà che di fatto questa e perché possiamo discutere quanto vogliamo ma basta leggere i giornali e quando ti fanno la classifica di come si vive dentro un call center
Tu non puoi non riconosciuti in in quella vita perché può essere più o meno fortunato ma sai che se non sei tu è un tuo amico se non sei tu è un tuo cugino se non sei tu e tua sorella che ha incontra problemi di questo tipo
Tu come fai
Devi cambiare il modus operandi il modelli decisionali il modello di integrazione politica europea
Attraverso un cambio culturale e politico da parte delle leadership nazionali
Fatto questo noi riusciremo a dare la vera prospettiva è la vera possibilità di lavoro e di formazione di alto livello qualitativo SDI standard europeo che metterà alla nostra generazione in grado di competere
Attraverso di noi cioè tra di noi in quanto europei ma anche di competere con il resto del mondo con quelle potenze cosiddette emergenti che di fatto sono emerse almeno Simone guarda in termini economici da molto tempo ma che non è adesso riusciamo a vederne gli effetti perché rivediamo esattamente a casa nostra
Sulla Cina voglio voglio fare solamente una piccola parentesi e chiudo io sono uno di quelli convinti che nel momento in cui l'Unione Europea in crisi come è di fatto adesso da più di quattro anni
Quando è l'idea del sogno europeo che a volte sembra che ci serva un americano come Jeremy Rifkin per venirci a dire che il progetto europeo è una cosa da sogno europeo mentre invece lo potremmo dire noi da soli
Bisognerebbe promuovere sempre di più quello che l'Europa è stata capace di fare dalla seconda guerra mondiale fino adesso all'esterno dei nostri del nostro territorio in società altre da quell'europee
Perché come denuncia il Polo virtuoso riuscendo a promuovere quello che siamo fino adesso con grande difficoltà riusciti a costruire
Potremmo convincere deve e di alta della bontà di tutto il processo chi è al di fuori di noi e quindi far poi di entrare all'interno della nostra stessa società una fiducia per avanzare per progredire e quindi continuare questo processo integrazione
Per questa motivazione
Quando ero presidente del Forum erogato la gioventù sono andato in Cina eh per quanto ci sono grandi difficoltà alla in termini di comunicazione mi sono reso conto che essendo una società ben organizzata
Il governo cinese ha messo su una sorta di portale internet per la gioventù immaginate che conoscendo i numeri cinesi
Questo portale internet della gioventù a dieci milioni di Tricky individuali al giorno
Che è un'enormità se lo consideriamo con numeri europei di fatto poi considerato un miliardo e trecento milioni di cita il di persone in Cina e in realtà chiaramente una piccola minoranza ma internet in Cina
Per il momento è su centotrenta milioni centocinquanta milioni di di visitatori centocinquanta milioni di Inter del di navigatori sulla Rete
Ora
L'idea è stata di convincere
Questi col coloro che rappresentano la gioventù cinese di fatto quindi la gioventù del partito cinese ad ospitare all'interno del loro portale un sub portale che parli solo ed esclusivamente di Europa
Con un accordo politicamente molto corretto alla base cioè di dire noi non entreremo mai nella promozione dell'Europa sui vostri problemi di politica interna e cioè non vi mettiamo a parlare di Tibet perché sarà chiaro che ci oscurata in due secondi
Ma nel parlare di di come i venticinque Paesi
Riescano a stare in pace insieme a condividere istituzioni democratiche come il Parlamento europeo e a provare a continuare ad avanzare nella strada dell'integrazione regionale
Ebbene questo non è un problema che si che va a interferire nei vostri problemi interni ed è un modo come un altro per promuovere di fatto sotto l Unione europea fa l'accordo è stato fatto da qualche mese questo sito web operativo chiaramente sostenuto dalla Commissione Europea la sua delegazione in Cina e se volete è una piccola cosa
Ma e l'idea che la gente della nostra età deve avvenire nel pensarsi e a casa sua e a casa degli altri
E cioè essere fiero di quello che è stato fatto fino adesso nel processo di integrazione ma non accontentarsi voler andare molto aldilà
Rompendo delle barriere rompendo degli ostacoli e degli steccati culturali che ci sono stati chi abbiamo di fatto ereditato dalle leadership che ci hanno preceduto
Per provare seriamente a cambiare il corso della storia di questo pianeta attraverso una nuova generazione di veri cittadini europei che credono nel proprio futuro
Che si fondano su però presente che vogliono cambiare innovare essere seriamente discontinui forse riusciremo in quest'impresa grazie
Bene ora un secondo giro più rapido io ripartirei da Luciano Vecchi con una domanda un po'più specifica che entra nel merito dell'attuale crisi nel Medio Oriente crisi sfociata dal conflitto tra Libano e Israele
La e nello stesso tempo una domande non spiccio
Se anche grazie al ruolo dell'Unione europea all'interno della missione dell'ONU quella presenza di una forza UNIFIL porterà diciamo a una risoluzione
Stabile del conflitto si potrà poi pensare anche a una presenza internazionale
Magari sempre grazie al ruolo politico dell'Unione europea anche in Palestina nella striscia di Gaza perché evidente idea ormai condivisa e tutti i problemi di quell'aria evidentemente parto ne nascono da lì
Ma anche che cerco di dare una risposta abbastanza breve data che peraltro ora avanza allora
Dico ciò di cui io sono convinto e cioè tanto che la forza di interposizione
Non ha come scopre una come valletta quella di risolvere tutti i problemi politici sarebbe illusorio sacche sbagliato da affidare ad essa questo compito
Tuttavia ha una valenza politica può avere devi avere dobbiamo cercare di fare in modo che abbia una valenza politica molto diverso da ogni altra missione precedente se non altro perché nella regione di solito
Non sono state mai molto efficace anche perché sono stato peraltro molto limitate quantitativamente con scarso mandato
Qual è l'elemento di possibile diversità e dov'è che si gioca la sfida
Ampiamente anzitutto a garantire che la tregua regga e quindi diciamo non ci siano più per essere chiari dal territorio libanese attacchi su Israele
Questa è l'essenza della cosa e per fare questo ovviamente per fare questo in modo duraturo occorre andare nella direzione e non è semplice e di quello che
Alcune risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Dicono rispetto al Libano l'ultima la mille settecentouno ma anche quelle dell'anno passato
E e che in fondo dicono una cosa essenziale e cioè nel territorio libanese così come nel territorio di ogni altro Stato il monopolio della forza deve essere dello Stato del Governo
E quindi non vi possono essere milizie armate che agiscono per proprio conto e che mettono in discussione la sicurezza all'interno dello Stato verso i vicini
Più facile da dire che l'affare evidentemente perplesso non ha non entra in analisi cosa Hezbollah che forza eccetera
Ora dove l'elemento di valenza politica che va al di là del già importantissimo risultato che può essere raggiunto ma che non è facile raggiungere e che per la prima volta
Sia da parte israeliana anche da parte di barese
Si è capito libanese nella sua complessità che il tema della sicurezza propria della sicurezza nazionale non può più essere efficacemente risolto soltanto con le forze proprie
E questa è
Una novità molto grande su cui lavorare
E qual è stato il ruolo positivo che noi abbiamo cercato trascinando su questo tutti gli altri cioè dell'idea che lì non si tratta soltanto di fare una piccola se fra virgolette seppure importante azione di polizia internazionale occorre affermare concretamente che del tema della sicurezza
D'Israele dei libanesi poi vengono Antimo sui palestinesi di quel tema si fa carico efficacemente la comunità internazionale
Torniamo al ragionamento che facevamo prima e da ultimo Giacomo feedback
Qual è stato il più grande successo storico del del processo di integrazione europea quello di aver abolito l'idea di guerra e di conflitto al nostro interno ma perché queste idee è stata abolita perché c'è stata condivisione no attraverso in questo caso integrazione di questo tema cioè l'Italia non si deve più preoccupare della bellicosità della Francia nei propri confronti due almeno dal punto di vista militare ecco voglio dire eccetera eccetera
Qui ovviamente il processo è diverso per adesso però intanto questo è il primo passaggio della sicurezza
Nessuno lì neanche che all'esercito più forte o chi d'altra parte avendo secondo lui la benedizione di Dio e contando su grandi masse di persone può farsi carico efficacemente da solo
Ora dov'è il problema non è detto che tutte le parti interessate ci stiano questo ragionamento
Dov'è che la scommessa è difficile quando vi sono forze per essere molto chiare dal
Presidente iraniano ha Hezbollah pezzi consistenti di Hamas che predicano la distruzione dell'altro in questo caso di Israele come obiettivo fondamentale è un po'difficile negoziare soprattutto perché questa distruzione e motivata non in termini politici
Il che ciò sarebbe grave ma sulla politica si può anche mediare ma è motivata con argomentazioni Milena riscritte no mistica religiosa la scommette e quello di riuscire a governare a trasformare questo processo
Da qui evidentemente la complessità però questo come dire è passaggio fondamentale ovvio che la missione in quanto tale non risolve tutti i problemi politici ma può creare una condizione per cui come dire sia bassi il sentimento di paura che oggi o paura diciamo ben per se stessi o verso gli altri che
Prevale o rischia di prevalere nella nella regione
Oggi Israele una società che ha paura perché la si vuole distruggere i palestinesi hanno paura perché vivono in condizioni di quotidiana e molti di loro spesso spaventoso i libanesi hanno paura
Fatti di queste settimane lo dimostrano
Dalla paura se non vi è sbocco se non vi è risposta politica non può venire niente di buono ma se di fronte alla situazione di paura si dice è possibile un'altra strada essi aiuta concretamente a costruirla
Ovviamente si senta di andare in altra direzione
Ovviamente
è stato posto in maniera molto forte tra l'altro da Massimo D'Alema lo stesso Prodi hanno gli stessi eccetera il tema che
Ovviamente se la missione in Libano funziona se si dimostra che di questo tema della sicurezza ci si può fare carico collettivamente e attenzione non si sostituiscono gli attori locale se non si stupiscono si sostituiscono negli israeliani del libanese i palestinesi ma si possono creare quelle condizioni perché le forze migliori più ragionevole che sono ampiamente maggioritaria in tutti questi popoli e Paesi possono trovare la sponda giusta perché diciamo chi predica il terrore abbia meno torna Pertile su cui fare affidamento a reclutare ovviamente impossibile anche dire benissimo carta
Peraltro è un territorio che è stato evacuato dagli israeliani l'anno scorso
è un territorio su cui chiaramente Israele governo israeliano Dell'Oro eccetera ha detto nono velleità di annessione adesso traduco non perché sia stato detto verso altre zone traduco benissimo
Allora benissimo perché del tema della sicurezza di
Non si possono far carico accanto ai palestinesi agli israeliani anche coloro che rappresentano la comunità internazionale
Però attenzione deve funzionare il Libano se non funziona Libano questo non succederà sarà una sconfitta per tutti
Dopodiché evidente anche qui che se facciamo una considerazione politica più generale
Una delle grandi difficoltà
E si sono concretamente manifestante tiene il conflitto israelo palestinese diciamo che gli altri aspetti regionali anche nel corso degli anni novanta che sono stati quelli che hanno visto
Una grande speranza no
Il reciproco riconoscimento tra israeliani e palestinesi in qualche modo il reciproco riconoscimento dei rispettivi diritti e dei propri limiti l'avvio di un processo di pace insomma negoziato eccetera
Dove è stato l'elemento di difficoltà
Accanto ovviamente alla cattiva volontà di taluni
E che mentre si può
A ragionevolmente non è semplice
Trovare un accordo su quello che può essere uno status finale definitivo non è semplice
Non è semplice per il semplice motivo che la complicazione della cosa è data dal fatto che ma diciamo no due popoli due Stati quale sarebbe la frase il compito completa due popoli due Stati quali entrambi hanno diritto a vivere ed essere organizzate in stato in terra di Palestina cioè sullo stesso posto
No il che vuol dire che quel posto bisogna dividere solo se si fanno due Stati allora come dividere solo no
Con quali non solo quali confini ma con quali regole
Con questioni aperte molto delicate il tema di profughi palestinesi lo status di Gerusalemme
Insediamenti l'uso delle risorse naturali eccetera eccetera voglio dire non è semplice però può essere meno difficile
Pensare ragionevolmente a quale può essere uno status finale che sia
Uno un onorevole compromesso per tutti
Piuttosto che indicare le tappe per arrivarci
No
Qualche anno fa c'è stato un esercizio molto interessante che è stato chiamato quello degli accordi di Ginevra
Che cosa è stato è stato un gruppo di personalità palestinese israeliane che si sono messi assieme si sono riunite
Partendo dalla fine cioè partendo dall'accordo no dicendo e indicando rispettivi governi e popoli personalità significative una parte dall'altra i centoventi questo può essere la soluzione definitiva senza me definitivo
Se si parte dalla fine più facile indicare anche le tappe il grande limite dei processi
Taluni dei quali anche molto positivi e coraggiosi che abbiamo avuto fino a oggi il processo di Josè quello della road map cosiddetta eccetera
E che indicano delle tappe dicendo finita questa si va alla tappa successiva ma basta
Una mancanza di volontà di qualcuno un inghippo un tranello un cambio di condizione sterro un undici settembre eccetera eccetera per cui alla tappa successiva non ci si arriva mai questo ingenera frustrazione in generale lo spazio di manovra per le forze che sono contrari
Quindi da questo punto di vista considerazione è fondamentale la volontà che si sviluppa in Israele che si sviluppa tra i palestinesi eccetera eccetera ma è fondamentale il tipo di impegno
Di garanzia di sollecitazione che mette la comunità internazionale che mettono i principali soggetti internazionali
Da soli difficilmente l'accordo si farà senza di loro è impossibile ed è peraltro inutile
Ma
Come dire anche qui se funziona efficacemente la presi in carico della sicurezza in quel fronte così complicato come quello israeliano libanese così complicato perché non è soltanto anzi non è per niente uno scontro tra due Stati
No ma è uno scontro in qualche modo tra uno Stato e un movimento Ciabò fra virgolette ampiamente transnazionale con velleità di distruzione dell'altro
è anche più facile pensare che riprenda quel processo ed è per questo che abbiamo anche indicato
La necessità molti la stanno indicando data la stessa Israele di una Conferenza internazionale di una sorta di Madrid due che permetta di disegnare concretamente questa a tutto ciò ci indica l'ultima cosa finisco
Che impossibile pensare
Ad aprire una setto
E sia contemporaneamente stabile e giusto ma devo dire anche non contemporaneamente che sia indifferentemente O giusto stabile attraverso una sommatoria di politiche unilaterali
No
Ci possono essere talvolta degli atti unilaterali che vanno nella direzione giusta
Io penso che la decisione di ritirarsi da Gaza presa l'anno scorso lasciano se è stata una scelta giusta
è importante ma se a questo non segue
Lentamente la ripresa di un processo politico come dire ci possono essere come i fatti dimostrano anche che al di là delle volontà delle responsabilità deve in cui gli pericolosi dei ritorni indietro
Ed è evidente che come dire poi potrei continuare con il pro e il contro e con prole attizzare non c'è dubbio che l'esito delle elezioni palestinesi lo scorso gennaio abbia complicato maledettamente le cose quando l'Anp è governata da una forza come Hamas che
Che ha componenti diverse ma diciamo che sostanzialmente a
Come dire non riconosce lo Stato d'Israele
è complicato il processo quando di sono leadership debole oggi vediamo come purtroppo aggiungo io la leadership israeliano il governo israeliano sia debole come quella libanese come dire sia nonostante le
Quei dire alle speranze loro le nostre dell'appoggio che noi stessi abbiamo dato alla primavera di Beirut sia oggi oggettivamente una leadership debba però ripeto bisogna investire bisogna assumersi responsabilità concludo con una cosa tutto questo lo fa lo si fa attraverso azioni
Dei governi ma c'è spazio anche per altri c'è spazio per movimenti partiti politici io intanto non solo avremmo diciamo alcuni dei protagonisti a vicenda mediorientale in Italia anche ospiti alla nostra festa nazionale dell'Unità ma essendo noi parte fondamentale dell'Internazionale socialista dell'unica famiglia politica internazionale che abbia al proprio interno israeliani palestinesi e libanesi
Cercheremo concretamente le prossime settimane fra l'altro il comitato per il Medioriente presieduto da Piero Fassino
C'è il programma le prossime settimane un'iniziativa politica anche dell'Internazionale su questo
Tenendo conto che l'iniziativa politica internazionale fu quella che aprì la strada agli accordi di Oslo all'inizio degli anni Novanta
E poi c'è uno spazio per come si dice per la società civile
Devo dire che la società italiana pure in maniera talvolta anche caotica ma sicuramente generosa
è stata quella che nel corso degli anni ha avviato più progetti di cooperazione nella regione anche cooperazione decentrata
Molti dei quali non tutti voglio dire però molti dei quali fondate sulla promozione del dialogo per esempio tra israeliani e palestinesi
Tutti me dei compagni che due giorni che sono molto impegnati nella promozione del dialogo politico per esempio tra i giovani attivisti e dirigenti delle organizzazioni giovanili
In quella regione sanno benissimo che come dire spesso israeliani palestinesi per parlare fra di loro devono venire qua
Non è solo prati volontà problema concreto no gli israeliani se non quelli con la divisa non vanno al di là della linea vero perno del vecchio Consiglio e viceversa veri palestinese in un sito di Gerusalemme Est non entrano in Israele
Quindi ogni occasione anche qui che permetta di sviluppare conoscenze eccetera e di abbassare la soglia della paura di cui parlavo prima
è assolutamente Benedetta e ovviamente deve essere fatta diciamo esattamente in questo spirito sapendo e nella vicenda mediorientale
Alla lunga non ci saranno vincenti e perdenti cioè qualcuno vincerà qualcuno perderà
Davvero o si riuscirà anche qui pessimismo e ragiono tempismo la volontà a costruire condizioni
Come dire e pure sta di di vite per tutti o tutti perderanno poi le formule che conosciamo due popoli due Stati integrazione regionale dialogo eccetera ma questo è come dire il cammino verso cui andare
E aggiungo che in questi giorni in queste settimane in cui la vicenda mediorientale ha pesato e pesa molto sulle coscienze il Mino Dinoi è importante mi riferisco anche diciamo così a la pletora di stupidaggini che si leggono sui giornali o si sentono altrove non tutto ciò che si scrive sui giornali è stupido ma ci sono tante cose studi io credo che il servizio peggiore alla causa della pace
E quella di considerare il conflitto mediorientale come uno scontro tra opposte tifoserie dal punto di vista internazionale non perché le ragioni di ognuno siano uguali a quelle degli altri ma perché vi sono ragioni che devono essere comprese vi sono cose che devono essere combattute ma ripeto alla fine o ci saranno vincitori o ci saranno sconfitti
Giacomo Filippo prima menzionato l'esperienza del portale internet in Cina dedicato alle giovani generazioni e al sotto portale in cui si parlava di unione europea è ha fatto una battuta evidentemente noi non andremo lì a discutere di Tibet il tema dei diritti umani del rispetto dei diritti umani in queste nuove potenze il tema del rispetto dei diritti umani
Anche rispetto a quello che accade in Europa professore soffrì cosa si può fare come si può intervenire soprattutto qual è la situazione anche perché sappiamo che in queste nuove potenze c'è spesso anche un problema di circolazione delle informazioni ed emersione di quella che poi è la verità qual è lo stato delle cose come si può intervenire
Sì ma innanzitutto vorrei precisare che le cose che ha detto due prima
Mi hanno indotto polemica non è questo ma mi hanno fatto venire in mente per così dire che prima parlando della Cina Bebo sottolineato soltanto gli aspetti economici la crescita il successo
Per ragioni di tempo vi prego di credere non certamente freudiani nel senso che io sono militante di Amnesty International venticinque INA d'anni
Non aveva parlato del problema dei diritti umani
E dei diritti civili politici la democrazia eccetera e invece bisogna ricordarlo non a caso mi è venuto in mente per la citazione di internet perché come probabilmente presenti sanno internet è anche per la Cina un grande strumento un grande strumento punto per la per la sua diffusione così vasta eccetera soprattutto fra i giovani di diffusione delle idee di culture eccetera però è anche uno strumento di repressione perché internet è molto controllata e devo subito aggiungere che lo è con la complicità
Di alcune delle più grandi società multinazionali che si occupano di informatica per esempio delle società che gestiscono motori di ricerca commedia Boogie allorché hanno dato al governo cinese la possibilità di scoprire alcuni utenti di internet diciamo non perfettamente in linea con la politica del governo
E che hanno subito proprio grazie al alle di fatto denunce
Di questi motori di ricerca delle pesanti
Condanne il problema dei diritti umani in Cina anche se la situazione della società in Cina e anche della diffusione delle idee non politiche diciamo all'interno di questa società
E da situazione molto cambiata e sta cambiando però dal punto di vista politico proprio l'ultimo mese ha registrato Devil diciamo delle delle battute d'arresto molto gravi
Alla fine di luglio per esempio sono stati arrestati un vescovo e molti cattolici
Della chiesa non ufficiale non riconosciuta dal governo cioè ci sono due Cat cattolicesimo in Cina
Tre giorni fa ci sono state due condanne che anche se ambigue nelle loro motivazioni sono però comunque estremamente importanti e gravi in un caso è stato condannato a tre anni
Un giornalista che comunque giornalista collaboratore abituale del New York Times che comunque era in prigione da due anni in attesa di processo peggio che in Italia
E reggere da due anni perché era stato accusato pensate
Di avere detto con un po'di anticipo sul giorno sul giornale con cui collaborava cioè gli Old Times benché giornalista stia cinese era malvisto dal potere già prima perché su giornali cinesi aveva denunciato sopraffazioni corruzione
Eccetera da parte di altri esponenti del partito dello Stato
Allora venne accusato di questo di avere detto con un certo anticipo che Charles-Émile che era allora che era stato presidente della Repubblica ed era rimasto presidente della Commissione militare centrale del partito sarebbe stato sostituito ho poco tempo dopo la cosa era verissima però non era stata ancora ufficializzata allora questo giornalista è stato arrestato tenuto in prigione due anni ora condannato a tre anni
Però c'è stata una cosa interessante che fa vedere appunto come dicevo prima che le cose vanno viste in movimento la giuria non ha dato ragione
All'accusa anzi anzi smontato l'accusa ha detto che questo giornalista non era condannabile se fosse stato condannabili de per attentato alla sicurezza dello Stato come era l'accusa per quella certezza che vi ho detto prima
Sarebbe stato condannato a un minimo di undici anni fino a un massimo costituito dalla pena di morte invece questa accusa è stata smontata
Si sono indebitati per non dare del tutto torto all'accusa no
Si sono inventati un altro reato cioè truffa
Non si è capito bene perché cosa e per questo reato di truffa lo hanno condannato a tre anni il fatto vanno condannato perché giornalista in visone scomodo
Nella stessa giornata è stato condannato a quattro anni di reclusione
Un contadino cieco
Questo contadino cieco e uno che si è battuto per anni in difesa dei diritti dei contadini espropriati dei loro terreni senza adeguate toh compenso per costruire fabbriche o supermarket alle periferie delle grandi città e poi si è battuto in difesa dei diritti dei adesso noi richiamiamo diversamente abili erano in prigione già da diverso tempo con l'accusa di avere organizzato delle attività Dio lei tè contro il Governo e quindi contro la sicurezza dello Stato ed è stato condannato a quattro anni
Allora quando si leggono queste cose si capisce che in Cina il problema dei diritti dell'uomo è ancora molto forte benché la società cinese abbia subito dalle grandi trasformazioni e benché su altri terreni
Mi viene in mente questa la la libertà sessuale libertà nei rapporti
Fra un uomo ragazzi e ragazze per esempio esploso ma assolutamente diversa chi chi è stato in Cina molto tempo fa capisce che è un altro continente proprio ormai non però sul terreno della democrazia delle libertà politiche e civili
Dei diritti eccetera eccetera siamo ancora molto indietro cosa possono fare gli altri
Gli altri paesi ma
Io una volta sono stato l'unica volta nella mia vita sono stato chiamato dal ministero degli Esteri
L'affare da una specie di di consulente in un giorno in cui il ministero riceveva una delegazione parlo di una cosa di diversi anni fa
Una delegazione cinese di un comitato che si intitolava Comitato per la difesa e la diffusione dei diritti dell'uomo in Cina
In realtà vi assicuro che prego di credermi dopo avervi sentiti parlare
Dentro di me pensavo che avrebbe potuto chiamarsi comitato per la repressione dei diritti dell'uomo in Cina erano assolutamente inqualificabile a un certo punto io uscì dalla stanza
E mi trovai a parlare con un importante ambasciatore uno che era stato è stato poi anche ambasciatore in India bolognese fra l'altro che non è proprio il nome
Questa ambasciatore era allora responsabile del ministero degli esteri per l'Asia orientale
E mi disse guardi sa lei non si deve arrabbiare che deve essere molto calmo e ricordarsi quello che diceva sempre il nostro presidente Andreotti
Diceva guardi la cosa migliore non è tanto di fare delle gran proclamazioni
In difesa della libertà della democrazia ma di dire delle paroline all'orecchio
Lei non immagina quanti i vescovi abbiamo liberato con delle paroline all'orecchio
Questa cosa mi è rimasta molto impressa e devo dire non mi ha fatto una grande impressione e per quanto mi riguarda ho continuato in ogni occasione che mi era possibile a fare dei grandi proclamazioni piuttosto che dire Paroli nell'orecchio
Però stava probabilmente
La soluzione va cercata in una via di mezzo soprattutto per chi ha responsabilità politiche io non ne avevo e adesso c'erano piccole così insomma non e cioè la soluzione va trovata nel fatto quanto meno che queste cose non si dimentichino che sul tavolo delle trattative quando si parla con non soltanto con i cinesi ma penso
Non so la situazione della Birmania penso alla situazione di una straordinaria torna quella soprannominata la Gandhi birmana che hanno Sanssouci
O in galera o agli arresti domiciliari da ormai tre dopo poco meno di una quindicina d'anni ecco quando si parla con Paesi che sono dominati da dittature militari o civili poco importa
E che deprimono le libertà civili democratiche eccetera secondo me questi problemi non possono essere dimenticati e bisogna che facciano parte delle trattative esattamente come i rapporti economici
Un ultimo spot prima di chiudere con Giacomo rimanendo sempre in tema di diritti civili
L'esempio che cioè portato rispetto al portale di internet ma lei così le organizzazioni giovanili politiche europee internazionali
Come possono incidere che tipo di messaggio possono portare loro coetanei che vivono in Stati e in Paesi in cui la democrazia è limitata sappiamo che spesso le istanze di democrazia le stanze di liberazione della persona vengono proprio in particolar modo dalle giovane generazione dai ragazzi e dalle ragazze del nostra età lecco sì da questo punto di vista in particolar modo può avere un ruolo può fare qualcosa
Ci piacerebbe sicuramente riuscire ad avere un ruolo che abbia un impatto efficace
Sul sul tema
Il tema della sul tema cinese per esempio la questione come affrontare affrontare il dibattito un'annosa questione quella di dire farlo con grandi proclami in qualsiasi circostanza pubblica o meno pubblica si possa sottolineare i limiti strutturali
Della di di fatto una dittatura che il che è in il luogo in Cina o provare attraverso la politica delle paroline all'orecchio non lo so se è proprio la la più bella da da provare a vendere
Per per provare a cambiare l'esistente però sicuramente avere un atteggiamento se vogliamo meno rivoluzionario e che incida con più calma con più diplomazia ma che forse sul lungo termine posso anche avere un effetto strutturalmente più forte allora ENI questo in questo senso che azioni come quella della creazione di un sito internet che parli a milioni di persone che non tocchi argomenti scomodi sul momento ma che promuova un'idea di pace e di democrazia di giustizia sociale
Perché di fatto questo ne troviamo promuovere dentro l'Unione europea e dicendo che questo insiste per mezzo miliardo di persone significa che non è il problema della quantità o della gestione delle differenze come spesso viene utilizzato per a difesa della del centralismo del e dell'oppressione del controllo che la che il governo cinese il partito cinese opera sulla società sulla sua società che proprio invece attraverso la diversità Traverso
La ricchezza di questa integrazione che esiste all'interno europea si riesce a far crescere un europea e si riesce a stare in e si riesce a stare in pace toccando le nuove generazioni di un paese come quello cinese
Stiamo parlando delle nuove generazioni educate e che hanno possibilità di accesso a l'informatica quindi stiamo parlando di chiaramente il dieci o il quindici per cento di tutti i giovani che esistono in Cina ma essendo loro di fatto e lei Litta del futuro la classe dirigente di quel Paese
E su quelli che bisogna provare ad investire adesso e quello che abbiamo scoperto in questi anni di fatto e che quindi poi mi ha portato a promuovere la creazione di questo sito web a garantire questo accordo perché c'è da dire una cosa molto semplicemente tu non puoi andare in Cina aprire un sito web viva il calcio punto CN perché il punto CN tenuta di fatto il governo come detto ci può provare quella volta che sei beccato intercettato viene cancellato dalla componente interna dalla dal dal dall'autorità che controlla di fatto il web in Cina quindi comunque devi riuscire ad avere un accordo con un pezzo di governo che essi mi governativo semi non governativo ma di fatto sempre controllo dal partito
Avendo questo accordo con loro l'idea è proprio di provare a promuovere solo verso le nuove generazioni un'idea di un'organizzazione di una società complessa come quella europea
Che passa attraverso valori diversi e quindi sì la possibilità di provare a parlare di democrazia
Di
Di rispetto delle diversità di uguaglianza nei diritti
Di genere
Nel senso di rispetto uomo-donna di valorizzazione delle giovani generazioni e delle giovani donne all'interno dei giovani generazioni e cioè tutto il portato di valori e di fatto voi come giovani socialisti europei ma in generale come associazioni non governative giovanili in Europa come come Mondo che si che si occupa della comunicazione di quello che l'Unione europea adesso della sua società provare a portarlo al di fuori e trova la porta in un paese come come quello cinese vedere poi l'effetto che potrebbe donare di qui a a dieci anni
Fermo restando che ci facciano continuare a operare sul terreno web cinese che è anche possibile che tra e ne so tre settimane stiamo insistendo troppo nella promozione di quello che succede Europa e basta raccordo finisce si chiude e non ci permettono più di comunicare l'Europa questo è il grande problema anche siamo in realtà appesi al filo della del controllo e della repressione del governo cinese ma siamo anche appesi ha un'altra flebile speranza che quella dell'interesse che le giovani generazioni cinesi hanno rispetto a un mondo che è totalmente altro da loro ed è su quello che secondo me bisogna investire nel far capire che c'è sempre un altro modo di organizzare una società rispetto a quella dittatoriale repressiva come quelle come è il caso di quella cinese
E che bisogna conoscere questo altro modo di organizzarsi e di organizzare la società se si riesce a promuovere questo in Cina in Birmania in Stati che soffrono regimi militari governativa mente equiparabili a dittature quasi sul livello fascista perché poi se andiamo a guardare veramente la Cina come organizzata e si ricorda molto di fatto un un un'impostazione di tipo fascista
Bene e su attraverso lo strumento delle comunicazione con le nuove generazioni e quindi lo strumento utile di internet che secondo me molte cose si possono fare
Perché poi se non è così organizzata le campagne di sensibilizzazione o le manifestazioni
Per
La liberazione dai un son suggerì fantastico ma sappiamo benissimo che non è con questo che riusciremo a liberare un Sanssouci e non è con questo che riusciremo a cambiare di fatto il modo di di governare di di paesi come come quello cinese
Ora ci sono invece altre cose importanti che leggo si può fare e che facciamo con l'Internazionale socialista e che facciamo con diverse organizzazioni all'interno delle così quali l'organizzazione svedese delle sessioni i tedeschi anche gli italiani con la Sinistra giovanile sempre di più ed è quello che Luciano e di cui Luciano parlava poc'anzi e cioè del ruolo che riusciamo allo della possibilità che riusciamo a offrire a di fatto le giovani leader Shipper le giovani classi dirigenti dei partiti di fatta
Israeliani del lei Porro libanesi del PSP di incontrarsi dentro la nostra piattaforma di incontrarsi intorno al tavolo che noi vivi riusciamo ad offrire per farli dialogare dialogare in un modo in cui non riuscirebbero mai a fare all'interno dei loro paesi anzi
Se ci provassero sarebbero quasi uniti di fatto da un pezzo del loro elettorato e sicuramente da loro avversari politici solo per il fatto di essersi seduti e di aver voluto dialogare con la propria controparte israeliana palestinese
E il libanese
Ed è questo se vogliamo
La più il più grande strumento che lei così ha rispetto a qualsiasi altra organizzazione politica giovanile in Europa
Siamo solamente noi che abbiamo questa ricchezza
Ed è nostro compito continuare a farne lo strumento migliore per garantire che fra vent'anni fra quindici anni fra dieci anni quando i compagni con cui facciamo il festival dell'Internazionale socialista giovani in Alicante
Saranno quel che dovranno essere erano partiti onero amministrazioni riusciranno Amnon scordarsi del fatto che insieme
Hanno creduto in una pace possibile e non ho veduto attraverso il dialogo tra le organizzazioni socialiste e socialdemocratiche europee come la nostra
Bene salutò Andrea De Maria segretario dei DS di Bologna che qui con noi un ringraziamento al professor Gianni Sofri annunciano Giacomo feedback ringraziamento a tutti voi buona sera