L'intervista è stata registrata mercoledì 16 gennaio 2008 alle ore 13:37.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Blair, D'alema, Esteri, Politica, Sarkozy, Unione Europea.
La registrazione audio ha una durata di 6 minuti.
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parlamentare europeo, responsabile dipartimento esteri del Partito Democratico (ALDE)
Lapo Pistelli deputato europeo iscritto al gruppo di alleanza dei democratici e liberali per l'Europa responsabile esteri del Partito
Democratico con
Lui vogliamo parlare di Toni Blair il probabile candidato del presidente francese Nicolas Sarkozy come prossimo Presidente
Dell'Unione che ha partecipato proprio meeting elettorale dell'UE per sabato scorso a Parigi
Pistelli non è una contraddizione il più moderno dei leader della sinistra
Sia il candidato del di uno dei presidenti più di destra in Europa oggi
No soltanto apparentemente innanzitutto Toni Blair nel momento in cui
è uscito dalla guida delle importi anzi diciamo il labour la marzo vi era alla guida del Governo ovviamente si è ripreso uno spazio di libertà di iniziativa tipico degli ex
Premier soprattutto in contesti che sono meno legati come quello italiano al fatto che si continua la stessa posizione affari politica fino a centoventi anni l'ex Presidente un ex nomi visto che in alcuni Paesi un certo punto sempre non implica di manovra
Cioè con delle contraddizioni basta pensare a star che fa al tempo stesso il banchiere ma continua a fare ancora l'eminenza grigia del Pepe in Spagna
La cosa che colpisce evidentemente e di come Blair non abbia avuto alcuna difficoltà
A partecipare in un contesto politicamente connotato come quella campagna per le municipali francesi all'iniziativa dell'utente ma io tendo a collocare questo incontro nell'ambito della sfera
Dei rapporti personali fra due leader europei che non coinvolgono esce seriamente anzi tende a non coinvolgono i loro partiti di riferimento
Alla stessa luce vorrei cercare di valutare la candidatura che la caratura tutta mediatica per ora che Sarkozy avrebbe avanzato di Toni Blair alla guida del Consiglio
L'Unione europea intendiamoci
è una di quelle partite su cui sarà così misura anche il proprio grado di leadership in Europa perché sappiamo quanto è macchinoso il meccanismo di designazione dei Presidenti del Consiglio
Da un altro punto di vista si sa che giù che poteva essere il candidato che in questo momento godeva per una serie di equilibri territoriale politici del massimo consenso
Va detto che se questo è un tempo in cui l'Europa deve sapere butta lì cappello per l'aria e quindi usare anche qualche cosa di più beh diciamo la verità che mette che avere come primo Presidente del Consiglio lo crea un leader così autorevole e importante
Fa bene all'idea dell'Europa fa dall'immagine d'Europa poi certo c'è da pensare ma questa è la verrebbe eventualmente dopo per quale tipo di Europa Tony Blair si metterebbe al servizio perché non c'è dubbio che affidare le fortune l'integrazione europea
Alle Nazioni piolo tiepide diciamo così delle provvidenze che lo tiepide dell'intero continente non sarebbe di per sé un grande un grande fatto ma qui dobbiamo andare oltre che agli schemi
Convenzionali e capire cosa possono portare quelle persone il valore aggiunto di quei leader in un contesto così
E in evoluzione come quello nostro continentale
E
Quali sono le possibilità che Tony Blair trovi sostegno nella sua famiglia politica diciamo noi i socialisti o comunque il il centrosinistra che può comprendere anche la famiglia liberaldemocratica
Ma francamente rovescerei la domanda mi chiederei quale cosa sotto la rissa così nella famiglia di centrodestra e su questa ipotesi
Perché a a carte ferme sul tavolo in questo momento governi socialisti riformisti loro possono sei su ventisette
Quindi è ovvio che la la la la sullo sviluppo e la prima mossa tocca come dire alla famiglia o il leader di di ordine conservatore
E per questa ragione che credo che Sarkozy giochi un po'sul tavolo non soltanto mediatico ma politico la propria capacità il proprio peso di essere e diventare punto di riferimento europeo al di là dei delle delle sue
Piroette dei suoi viaggi dei suoi matrimoni dei suoi divorzi se di questo personaggio un po'glamour che sta diventando in questi ultimi in queste ultime settimane
E francamente faccio fatica a oggi a vedere molti dei primi ministri conservatori aderire facilmente all'ipotesi di Toni Blair
Credo che la cosa principale sarebbe in questo momento quello di da parte sua di ottenere il consenso dei grandi Paesi penso alla Germania penso all'Italia penso alla Spagna
Francamente per il tipo di di cose che dato conoscere non credo che l'Italia ci sia un entusiasmo particolare l'idea di Toni Blair alla luce del Consiglio
C'è un po'la candidatura italiana però sono in quelle che si
Si che avanzano mentre per per i prossimi anni per il due mila e nove quella di Massimo D'Alema come mister PESC non è ufficiale però alcuni giornali ne hanno parlato lei cosa ne pensa
Penso che la caratura misto ed esteri italiano sarebbe sul piano personale professionale eccellente certe dove Massimo D'Alema da tutte le caratteristiche per svolgere
Al meglio questo ruolo complicato un ruolo che fra l'altro così come nei primi nel caso del Primo Presidente Consigliere opera sarebbe il primo caso di mister pesca con poteri e prerogative potenziate
Anche in questo caso si tratta di capire se conterà di più la capacità di fa riferimento alle specifiche alla specifica natura personale dei candidati vuol gioco degli equilibri
Perché nei corridoi del palazzo europeo non è una novità che si dicesse che se andiamo non riconferma come Presidente la Commissione di Barroso
Se ci sono autorevoli candidati è già diciamo personalità francesi spagnole alla guida dei principali organismi internazionali se magari c'è un gap poteva essere
Nel caso che non passa assemblee o che non questa proposta non decollasse Presidente così europea e difficile che un'alta personalità di un Paese del Mediterraneo possa
Arrivare a quella posizione e questa è la la ragione territoriali di equilibrio che spingeva per sull'accaduto per i carichi Bildt quindi candidature altrettanto autorevole
Senta di capire con quale criterio sceglieremo se conta ancora una volta il mix delicatissimo talvolta incomprensibile dal grande pubblico però che ha una sua logica tra grandi paesi piccoli paesi paesi nuovi Paesi vecchi paesi del nord e Paesi mediterranei
Ho sempre risanamento anche questo diventa un grande prestigioso Cantagiro in cui contano molto invece le personalità individuali e questo capace di andare oltre alla delicata costruzione di queste trame di questi equilibri
Grazie Lapo Pistelli
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