La Costituzione ieri e oggi

No
Possiamo cominciare
Autorità
Signore e signori
Cari consorzi
Un grazie davvero sentito molto sentito per la presenza di loro tutti
Una presenza che da un lato
Rende omaggio alla nostra gloriosa Costituzione repubblicana
E dall'altro lato dà conforto all'iniziativa di questa accademia che ha voluto aprire nelle sue manifestazioni del nuovo anno con il convegno che stiamo per iniziare
Gestito da un comitato ordinatore
Composto da risciò censo ok Angelo false Alessandro Pizzo e Russo Pietro Rescigno Gustavo Zagrebelsky
Che ringrazio vivamente per l'impegno dedicato
Questo convegno dicevo intitolato costituzione ieri e oggi
Visto quindi nel suo nascere e nel suo vivere
Testimoniato il primo ieri dalla partecipazione così autorevole di lei senatore Oscar Luigi Scalfaro Presidente emerito della Repubblica
Costituente di alto prestigio secondo alloggi dalla partecipazione di lei dottor Franco Bile
Presidente in carica
Di
Questa grande Corte costituzionale simbolo della costante opere interpretativa di un testo che conserva dal suo inesauribili identità di fondo
Pur nel continuo mutare delle situazioni e delle conseguenti esigenze concrete
Colgo l'occasione per segnalare
Che la manifestazione istituzionale
Che darà il via all'emancipazione appunto ufficiale avrà luogo il ventitré gennaio
A Montecitorio quando il Presidente della Repubblica
Inaugurerà parlerà di questo momento storico di questo sessantesimo anniversario alle Camere riunite
Come mia testimoniato qui presente anche lui il consigliere Marra
Non è certo una novità che l'attende che l'Accademia delle lei giustamente dediti alla Carta costituzionale un'attenzione tutta speciale
Che è cominciata da una
Forte relazione anche critica tenute ad Arturo Carlo Jemolo nel mille novecentosessantacinque sulla Costituzione difetti modifiche e integrazioni
Per continuare il suo al convegno del mille novecentonovantatré sullo stato delle istituzioni italiane problemi e prospettive
E proprio dieci anni fa il convegno aveva costituente alla Costituzione a celebrarne il suo cinquantenario
Da quell'ultimo evento
Per quell'ultimo evento di quell'ultimo evento
Di cui e testimonianze in un volume molto diffuso
Ricorderò in modo particolare la relazione introduttiva del professore Pietro Scoppola
Cui scomparsa di poche settimane orsono sento il bisogno di inviare penso a nome di tutti un deferente grato e commosso ricordo
E poi a lei
Se lei me lo consente gente Scalfaro
Il suo ampio e caloroso profondo intervento posto a chiusura di un dibattito quantomai ampio e incisivo nella solennità conclusiva
Della
Palazzo di Palazzo Montecitorio
In particolare
In cui il suo intervento
Ricordava lei nella prima seduta
Con Vittorio Emanuele Orlando la Presidenza iniziale di Giuseppe Saragat e poi quella portata a compimento da Umberto ter Terracini
Attraverso i diciotto mesi di intenso fruttuoso dibattito
Uno operare all'insegna sempre il concetto che politiche libertà di pensiero e rispetto del pensiero altrui ed il dialogo
Tutto ciò per tende a dare l'idea base
Quella che a campeggiare la persona umana nella pienezza della sua dignità ancora grazie per queste sue parole di allora sempre attuali
Qual è il segreto
Questo miracolo va l'intenso amore dei costituenti per il loro lavoro
Vissuto con passione entusiasmo con la preoccupazione che ogni articolo fosse pensato voluto scritto per il bene del Paese
L'insegnamento che lei ne traeva
Era ed è quindi tuttora attuale
Nel sapere
Coinvolgere tutte queste opinione conciliare onde anche se fortemente contrapposte anche soprattutto perché contrapposte nel dialogo democratico
I tutti i componenti perché i CPT quella storiche Assemblea in una sintesi esemplare frutto di intenso e rispettoso dialogo
Un messaggio valido sempre e ancor più oggi per consentire alla politica di liberarsi dai soffocanti intrecci che soprattutto oggi sistematicamente stanno bloccando
Do ora la parola a Giuseppe De Vergottini per la Presidenza dell'Assemblea dei costi e prezzi italiani che ringrazio di essere qui tra noi
Grazie Presidente
Io volevo solamente manifestare al nome della nostra associazione
Ed è il presidente professor Alessandro Pace che oggi non ha potuto essere qui con noi il vivo apprezzamento la gratitudine per averci invitato
Partecipare oggi a questa iniziativa ma soprattutto il vivo apprezzamento per iniziativa stessa
E
Noi come associazione come Direttivo attuale dell'associazione abbiamo la ferma convinzione che
Questi sessanta anni non devono essere solamente l'occasione per ma celebrazioni circostanza ma anche l'occasione molto puntuale per una verifica
Di quello che è successo in questi anni gli sviluppi della nostra Costituzione la validità dei valori fondanti la Costituzione stessa e
Abbiamo preso come Direttivo una serie di iniziative che ci auguriamo possono essere fruttuose in particolare siamo convinti della necessità che i valori costituzionali siano
Non solo conosciuto in modo generico ma anche approfonditi dai più giovani quindi abbiamo instaurato un rapporto che ci auguriamo possa essere utile col Ministero della pubblica istruzione
Per poter addivenire
A una serie di contatti specifici
Con le scuole istituti scolastici abbiamo siglato un protocollo di intesa che dovrebbe consentire appunto una
Diffusione una serie di iniziative nelle varie regioni con la collaborazione attiva dei i nostri
Associati ci auguriamo che questo possa veramente essere qualcosa di utile ripeto per i giovani e giovanissimi
Il fatto di sessant'anni la Costituzione emerge anche
Nella considerazione che è stata data dell'ultima assemblea di Napolitano associazione nel mese di ottobre scorso
Per far sì che il prossimo convegno annuale tenga conto anche di una sorta di Bilancio
Con riferimento a sé stante il mio decorso quindi il prossimo convegno sarà dedicato partiti e società civile a sessant'anni dal
Entrati in vigore la Costituzione quindi proprio sarà anche questa un'occasione ci auguriamo utile
Per fare un bilancio nel nostro ambito su questo argomento così importante
Come associazione non solo ci siamo occupati
Del problemi che riguardano lo sviluppo degli studi costituzionalisti Cima come fa fede l'elenco dei e tematiche seguite negli anni passati abbiamo costantemente seguito
Lo sviluppo della nostra Costituzione sia per quanto riguarda la forma di governo sia per quanto riguarda lo sviluppo dei diritti
Ripeto noi crediamo che insistiamo sul fatto della natura non meramente celebrativa di questo sessantennio
Quindi un'occasione per ribadire quelli che sono i valori costituzionali e la anche la presa d'atto del fatto che questi valori oggi rientra in una cornice molto più ampia che la cornice dell'Unione europea e quindi dei Paesi che ne fanno parte
Ecco io vorrei solamente dire che noi avremo tutta una serie di contributi molto puntuali specifici dei relatori se a questi relatori si sono
Numerosi alcuni scusate
Aderenti nella società e la nostra associazione
Quindi le tematiche più attuali più sensibili che sono quelle di cui si dibatte in questo periodo che saranno sicuramente all'attenzione degli interventi che sentiremo
Quindi la problema della permanenza validità delle scelte dei costituenti
Il tema spinoso dei limiti alla revisione costituzionale e l'annoso dibattito sulle riforme complicato dall'assenza in costituzione di un procedimento specifico per la revisione totale della Costituzione
Il problema di intangibilità o meno della prima parte della Costituzione
Il rafforzi il
Rapporto fra adattamento interpretativo ad opera delle giurisdizioni e delle prassi rispetto amore visione formale
Il ruolo del sostanziali modifiche introdotte nei trattati europei ed agli altri trattati internazionali che riguarda i diritti quindi tutte tematiche di grandissimo interesse quindi io su questo
Volevo solamente rapidamente conclude ringraziando io e il Presidente Conso ringraziando il Comitato ordinatore di questo convegno in particolare il coordinatore professor Pietro Russo grazie
Prima di dare la parola al professor Pizzo Rousseau per leva introduzione
Desidero fare presente a chi ancora non l'abbia saputo che i testi di alcuna relazione già complete e le sintesi delle altre relazioni sono a disposizione su un tavolo qui a fianco all'uscita
Alcuni uniroma in modo che tutti possono averne copia il testo di un messaggio
Che mi è giunto poco fa
Da parte del Capo di Gabinetto del Ministro per i rapporti col Parlamento al dottor Torsello del ministro Chiti un ampio messaggio di cui ringrazio il ministro
Il suo
Capo di Gabinetto e ringrazio anche perché qui
Presente in Consigliere giuridico dottor Marsella do ora la parola allora Alessandro Preziosi
Tanto coordinatore del convegno Assad previsto
Che
è soppresso per le relazioni fossero precedute da un'introduzione
Io tuttavia penso che l'introduzione debba sovrapporsi alle relazioni anche se io non sono io ne conosco ovviamente in tutte le
In tutte le sue loro parti e pertanto ho pensato di adempiere a questo compito
Fornendo una sorta di Scheda dei fatti più importanti che
Costituiscono
Da svolte principali della storia costituzionale dell'Italia unita
Mi limiterò ovviamente a Ponticelli perché
è chiaro che
Una esposizione completa di questa
Storia richiederebbe tutt'altra tutt'altre dimensioni
Ecco credo che si debba cominciare con l'osservare che la storia
Costituzionale d'Italia è una storia relativamente breve come sapete nel due mila undici l'Italia festeggerà centocinquant'anni di unità
Mentre molti Stati europei le più importanti misura non secoli la loro storia costituzionale se vogliamo chiamarla così stanza
La relativa giovinezza dell'Italia comporta che la lotta per l'unificazione nazionale si sia quasi interamente sviluppata all'interno di quel periodo storico
Nel quale in molti Paesi occidentali sia avvenuto attuando più o meno compiutamente quel movimento di pensiero
Che sosteneva l'opportunità della costituzionalizzazione degli ordinamenti giuridici statale
Combattendo così in nome di questa costituzionalizzazione cioè in sostanza il nome della democrazia l'assetto precedente che per lo più era caratterizzata invece dalla presenza di un monarca assoluto
Come si legge in un articolo della Dichiarazione dei diritti dell'uomo che fu adottata in Francia nel mille settecentottantanove
Con la parola costituzionalizzazione si intende la realizzazione di un regime politico nell'ambito del quale sia assicurata la garanzia dei diritti e la separazione dei poteri
E ciò comporta l'adozione di un documento dotato di elevato valore politico ma anche giuridico
Il quale
Assume appunto il nome di costituzione che acquistò a partire da questa epoca un significato largamente diverso da quello che era proprio di questo termine nei
Che era stato proprio di questo termine nei secoli precedenti
Il Risorgimento italiano così vide svilupparsi insieme la rivendicazione dell'unità fondata sull'affermazione dell'esistenza di una nazione italiana
E la rivendicazione del costituzionalismo propria del movimento liberale le due rivendicazioni furono avanzate parallelamente anche se in certi momenti la seconda
Quella relativa al costituzionalismo dovette essere parzialmente sacrificata alle esigenze della prima
Sta di fatto che nel mille ottocentosessantuno
L'unità fu raggiunta e non fu più rimessa in discussione restando soltanto da completare i risultati raggiunti con qualche altro acquisto territoriale per completare appunto il carattere nazionale italiano dello Stato
Invece per circa un secolo l'Italia non potete dotarsi di una Costituzione che fosse pienamente conforme ai principi del costituzionalismo
Lo Statuto Albertino come tutti sanno era stato graziosamente concesso dal re di Sardegna ai suoi sudditi e successivamente era divenuto la costituzione del Regno d'Italia
Nonostante che esso adottasse una forma di governo qualificabile come costituzionale pura
E solo in virtù delle modificazioni Hitachi te successivamente intervenute questa forma di Governo si era trasformata in un regime parlamentare ma ma duali vista grosso sono grossomodo simile alla monarchia organista operante in Francia dal mille ottocentotrenta al mille ottocentoquarantotto
L'esigenza di non compromettere l'unificazione nazionale impedito di realizzare una Costituzione votata e non solamente concessa o come si diceva allora oltre IATA con un francesismo
Come invece una parte importante della cultura risorgimentale richiedeva
Ciò nonostante
La ristretta élite che il Governo all'Italia per i suoi primi cinquant'anni
Poter realizzare un assetto istituzionale non troppo lontano da quelle che erano propri degli altri Paesi europei che a quel tempo risultavano i più avanzati contro culturalmente e politicamente
E Potì altresì resistere questo assetto alle prime reazioni che si manifestano contro lo Stato liberale
Come quando in un celebre articolo fu invocato il ritorno allo Statuto
Ossia al Governo costituzionale puro che faceva del monarca il titolare del potere esecutivo e limitava le possibilità della Camera elettiva di condizionarne le decisioni alle ipotesi di imposizione
Eguale resistenza non poté però essere invece opposta all'attacco che le istituzioni liberali subirono ad opera di un complesso movimento di opinioni a base il reazioni una lista e populista
Il quale porto dapprima alle radio si giornate del maggio mille novecentoquindici e successivamente all'avvento del fascismo
Conseguentemente il regime liberale fu sostituito da un ordinamento
Che si contrapponeva frontalmente i valori del costituzionalismo e che condusse il Paese ad affrontare una serie di guerra insensate che causarono all'Italia gravissimi danni morali e materiali
Quando questo regime Fini italiani che si erano opposti adesso nell'esilio nella Resistenza sviluppatasi nell'ultima fase della guerra potevano salvare la sovranità dello Stato recuperare adesso dignità di Paese libero
A conclusione di una lunga transizione l'Italia poté così avviene finalmente una Costituzione approvata grandissima maggior Enza da un'Assemblea costituente eletta democraticamente dai suoi cittadini e finalmente ispirata senza remore
Ai principi del costituzionalismo
Questo obiettivo fu raggiunto in due momenti il primo rappresentato dal referendum del due giugno mille novecentoquarantasei
Quando la maggioranza degli elettori occultarono per la forma di governo repubblicana
Con una votazione nella quale non era in questione tanto il modo in cui disegnare il titolare dell'organo Capo dello Stato quanto la scelta appunto fra il costituzionalismo e il suo contrario
E il secondo dal voto espresso il ventidue dicembre quarantasette con una maggioranza di quattrocentocinquantatré a sessantadue dall'Assemblea costituente che era stata anche essa eletta in concomitanza con referendum istituzionale
Ma la lotta per il costituzionalismo non era ancora finita
Lo scoppio della guerra fredda sul piano internazionale trasformo alle elezioni svoltesi il diciotto aprile quarantotto sulla base di leggi che finalmente attuavano pienamente il suffragio universale
E le altre garanzie costituzionali di uno scontro fra i sostenitori dei due schieramenti
Che siano formati in corrispondenza dei due blocchi
E negli anni che seguiranno determino il congelamento della Costituzione ossia la mancata applicazione di gran parte dei suoi principi delle sue norme spesso definite meramente programmatica
Le difficoltà che ne derivano tuttavia furono in gran parte superate alcuni anni dopo quando si ebbe il cosiddetto disgelo costituzionale
Furono così realizzati gradualmente molti istituti previsti dalla Costituzione nonché gran parte delle garanzie dei diritti dei quali esso assicurava la protezione assistito ad un po'tutto il fascismo
Tornano così a collaborare nell'ambito di un raggruppamento denominato arco costituzionale il quale impegno tutte le forze politiche italiane esclusi soltanto i piccoli gruppi neofascisti e monarchici
Ad attuare la Costituzione e questo obiettivo fu accettato come proprio della grande maggioranza delle forze politiche che da perseguire
Seppure con grande lentezza e non senza difficoltà
Fin verso gli anni Ottanta del ventesimo secolo l'esigenza di modificare il testo della Costituzione che si vendano talora manifestando portano soltanto ad una serie di aggiustamenti minori sui quali non vi furono veri e propri contrasti
Si ebbero così un certo numero di leggi costituzionali e di revisione costituzionale approvate a norma dell'articolo centotrentotto della Costituzione stessa
Negli ultimi decenni del secolo però cominciano a emergere opinioni le quali attribuivano alle soluzioni adottate dalla nella Costituzione soprattutto in tema di forma di governo l'ARES stabilità delle difficoltà di funzionamento del sistema politico italiano ed in particolare dell'istituto in cui l'instabilità ministeriale e della scarsa efficacia dell'azione governativa
In un primo momento queste iniziative si presentarono animati da spirito costruttivo
Pendente cioè a migliorare il funzionamento degli organi costituzionali senza mettere in discussione il sistema dei valori cui la Costituzione si era
Ispirati
Ciò può dirsi dei progetti le elaborati un atto dalla prima Commissione bicamerale del lavoro fra il mille novecentottantatré e il mille novecentottantacinque con funzioni peraltro soltanto consultivi
Altre iniziative cercarono invece di strutture di sfruttare l'idea di una grande riforma costituzionale per consentire risultati più specificamente attinenti I rapporti di forza esistenti fra i partiti
Negli anni Novanta si determinò poi una più vasta crisi costituzionale determinata soprattutto dalla scoperta di gravi fenomeni di corruzione che inquinava nel mondo politico imprenditoriale
La quale portò a un rimescolamento degli schieramenti e al sorgere di nuovi partiti ma i quali vengono mossi attacchi alla Costituzione non escluse le parti di essa concernenti i valori fondamentali
Sconsiderata mente fu avanzata non senza successo la tesi confutata dalla maggior parte dei costituzionalisti
Secondo cui la Costituzione del mille novecentoquarantasette era ormai scaduta e ci si doveva avere ci si trovava già in una seconda Repubblica
Seguirono confuse vicende nel corso delle quali
Furono compiuti vari tentativi di riformare la Costituzione sulla base di intese da tutte le forze politiche a questo scopo furono convocate nel mille novecentonovantatré mille novecentonovantasette altre due Commissioni bicamerali i cui sforzi rimase tuttavia senza esito
Sulla linea della grande riforma nel corso della quattordicesima legislatura lo schieramento di centro destra che disponeva allora di un'amplissima maggioranza in entrambe le Camere approva un progetto di revisione dell'intera parte seconda della Costituzione
Destinato a realizzare un radicale rafforzamento dei poteri del Primo Ministro eletto direttamente dal popolo e dotato di poteri simili a quelli previsti
Da da
Dalle forme di governo
Che in qualche modo si richiamavano al vecchio regime costituzionale puro
Per soddisfare le rivendicazioni della lega Nord che faceva parte di questa alleanza e conduceva una propaganda di tipo ultra populista
Il progetto realizzava altresì almeno in apparenza un rafforzamento dei poteri delle Regioni con conseguente trasformazione dell'Italia in uno Stato federale
Una volta approvato dalle Camere il progetto fu sottoposto a referendum confermativo richiesto alle opposizioni
E il venticinque ventisei giugno due mila sei gli elettori o seppellirlo sotto una netta maggioranza di voti negativi pari a circa il sessanta per cento
Questo risultato
E il contemporaneo successo delle opposizioni elezioni politiche dell'aprile due mila sei determinare un rovesciamento della situazione
E ciò che fu soprattutto sconfitto dal voto popolare fu proprio l'uso demagogico dello slogan della grande riforma costituzionale
Nessuno contestava infatti che revisione della Costituzione fossero proponibili a condizione che si trattasse di proposte di precise conto correzione
Le quali non intacca asse propri principi fondamentali del costituzionalismo cioè come già abbiamo visto la garanzia dei diritti e la separazione dei poteri
Non è qui possibile naturalmente soffermarsi più in dettaglio su questi su questi problemi la maggior parte dei quali come vedete sono problemi ferite verrebbero grandezze approfondito anche ricerche perché si tratta di
Vicende non ancora del tutto studiate
E credo quindi che
La conclusione che
Si possa proporre in sostanza questa serie di dati
Sia che quelli che io ho elencato sono i dati che
Che appunto a me sembrano più rilevanti che offre la nostra meditazione
Alla nostra Amministrazione la storia costituzionale italiana la quale ha conosciuto in sostanza una sola vera costituzione
La quale in un momento che si presentava particolarmente favorevole per molte ragioni forse irripetibili accolto senza riserve il principio del costituzionalismo
Ma che ha visto prima e dopo tale momento molteplici attacchi portati contro tali principi
Dire quale sia oggi lo stato della Costituzione nell'attuale momento della vita nel nostro Paese e pertanto tutt'altro che semplice
Ai relatori il compito di chiarirci vari aspetti in cui il problema complessivo si articola e quali ne siano le soluzioni potenza
Ringrazio vivamente Alessandro Pizzo e Russo per questa introduzione così limpida così chiara
E così costruttiva anche perché
Consente ai relatori di avere una base di partenza e un recupero di idea tutto l'uditorio
A questo punto cambia un attimo lo scenario
Il sottoscritto con De Vergottini Pizzo Russo lascia il posto a Enzo Cheli che si sposterà per assume la Presidenza della tornata pomeridiana
E verranno a fianco di lui Fioravanti e Onida i primi due relatori e sagre Beschi che essendo relatore di sintesi è bene che forse avere un posto comodo del resto
Ecco
Tra
Valutabili
Allora
Finalità libere
Carenze
Bensì
Allora possiamo dare inizio
Ai lavori di questa prima sessione
I tempi
Di questa sessione sono come vedete dal programma piuttosto ristretti
Penso pertanto di non potere mi
Indugiare
In preamboli vorrei soltanto limitarmi a una brevissima osservazione di apertura come è risultato mi sembra
Evidente dalla vede introduzione di Alessandro Pizzo Russo
Tornare
Riportare l'attenzione oggi sulla Costituzione repubblicana e meno centoquarantotto nel momento in cui questa carta compie il suo sessantesimo anno di vita
Richiede al di là di ogni intento
Celebrativo di rispondere a due domande
Fondamentali che ruolo ha giocato questa Costituzione della nostra storia nazionale qual è stato il suo rendimento rispetto agli obiettivi che costituenti si fossero sessanta anni fa
E rispetto alle
Nuove esigenze I nuovi scenari che si sono aperti nel nostro Paese in questo lungo arco di tempo e quale oggi lo stato di salute
La tenuta i
Il tasso di vitalità
Di questa Carta tasso di vitalità che credo
Si debba misurare
Essenzialmente da un lato
Surrettizio un radicamento sul radicamento sociale radicamento istituzionale
Che questa carta riuscita conseguire in questo
Arco di tempo e dall'altro lato sulla sua capacità di adattamento sulla sua elasticità sulla sua capacità cioè di affrontare quei passaggi nuovi
Che si sono presentati al nostro Paese in questo lungo arco di tempo anche in riferimento all'evoluzione
Del quadro internazionale e del quadro europeo ora io credo che per dare
Una prima risposta tentare una risposta da queste domande che mi sembrano al centro di questo nostro convegno ci siano due
Due aspetti da tenere presenti il primo che questa Costituzione
Con i suoi sessant'anni di vita alle spalle e tra le Costituzione europea del secondo dopoguerra quella che ha realizzato il più alto tasso di longevità
è la prima Carta costituzionale che ha introdotto in Europa un po'prima
Della Grundgesetz tedesca che ha introdotto l'Europa una nuova forma di governo che oggi costituzionalisti
Tendono a qualificare come Stato come Stato costituzionale e a identificare
Come la forma più evoluta dello stato di diritto secondo una continuità di sviluppo che nasce dalle radici del liberalismo moderno
Cioè uno Stato che a
Le sue basi fondamentali nel principio del pluralismo nell'esistenza di un tessuto molto esteso di libertà
Individuare e di gruppo e nella presenza di una sistema molto articolato di garanzie molto articolato di
Contro tutti contropoteri ora sappiamo che è stato ricordato questa Costituzione
In questi sessant'anni ha subito varie modifiche ma nessuna modifica è venuta a toccare per fortuna questo nucleo essenziale che
Ha caratterizzato questa scelta avvicinare ricostituenti in direzione di questo
Modello
Di cui un certo senso la Costituzione italiana fu in Europa
La prima lista
Modello quindi che oggi appare ben radicato
Nella
Società italiana coscienza collettiva del nostro Paese almeno a giudicare anche da quelli che sono stati i risultati del referendum costituzionale
Del
Due mila sei che a larga maggioranza a rifiutato ha rigettato un'ipotesi di riforma radicale di questo nucleo fondamentale
Del nostro modello costituzionale il secondo aspetto mi pare da tener presente in questa
Ricostruzione storica che tentiamo con questi nostre relazioni
E che questa Costituzione in questo sua lunga vita ormai lunga vita sessant'anni non ha avuto un percorso semplice avuto un percorso complesso ha avuto un percorso tormentato
Un percorso complesso e tormentato nel suo primo trentennio quando si trattava di attuare la Costituzione
Ma un percorso complesso e tormentato anche nel secondo trentennio quando si è posto
Il problema di
Delle riforme degli adattamenti di questo modello costituzionale quando si sono succeduti vari tentativi di riforme largo spettro che sono fallite o che sono rimaste
Incompiute perciò lungo e complesso il percorso dell'attuazione trent'anni grosso modo lungo e complesso il percorso
Delle riforme anch'esso aperto oramai circa trent'anni fa e che ancora
Non sia
Non si è concluso non ha raggiunto un suo punto appunto
Di equilibrio e allora viene da chiedersi se esiste una logica
Un anno circa un anno una spiegazione storici
Di questa
Complessità
Che ha riguardato sia al primo trentennio che il secondo se l'impegno di vita di questa carta sia l'attuazione sia le possibilità
Di percorrere riforme difforme inappropriati
Probabilmente
Una spiegazione ci può essere forse va ricercata proprio nelle origini di questa carta
Cioè nelle difficili
Origini di questa carta cioè nella difficoltà della sfida che i costituenti dovettero affrontare dopo la caduta del fascismo
E dopo la fine della guerra
Quando si impegnarono come obiettivo primario a ricomporre l'unità del Paese questo fu il fine è fondamentale che in fondo la Costituente avvertì nei suoi dibattiti ricomporre l'unità del Paese
Per impiantare una democrazia in un Paese diviso la difficoltà probabilmente di fondo
Che spiega poi anche la difficoltà la complessità di questa storia e l'impianto di una democrazia in un Paese diviso culturalmente socialmente economicamente
Politicamente diviso
Cioè in un Paese che per sua natura non
Si presentava
L'avvocato orientato verso queste
Caratteristiche dire spettro di reciproca legittimazione che sono poveri le connotazioni essenziali diurni democrazia moderna
In queste condizioni perciò difficile di impianto della democrazia nel primo trentennio ma difficile anche
La
L'aggiornamento l'adeguamento di questo impianto
In un paese che
Resta ancora diviso anche se le divisioni sono oggi molto diverse da quelle di sessant'anni da quelli di sessanta anni fa ecco che da qui vorrei proprio veramente chiudere per non togliere tempo
Da qui mi pare che l'utilità forse più che l'utilità necessità nel momento in cui si vogliono affrontare le difficoltà del presente questo veniva fatto
Ben presente nella relazione di Alessandro Pietro Russo di riflettere su questa di riflettere su questa storia che abbiamo alle spalle cioè sul percorso di questa forse non ancora compiuta unità
Del Paese della nostra identità identità Repubblica
Ora le relazioni che dobbiamo ascoltare come avete visto nel programma sono sei sono articolate su tre aree fondamentali perciò svolgeremo in tre tempi sono
Sostanza un confronto su ciascuna area strade due diverse personalità scientifiche e culturali le tre aree riguardano in generale la cornice storica
L'assetto sociale e le libertà fondamentali e
L'ordinamento l'assetto l'assetto economico iniziamo quindi subito
Con le il primo confronto la parola professor Fioravanti dell'Università di Firenze pere
Svolge nella prima relazione sulla prima casa
Grazie Presidente
Dunque devo dire che io ho preso molto sul serio questo si sono la Costituzione ieri e oggi quindi la mia una relazione come diceva il presidente di carattere dichiaratamente storico
Che prende in considerazione gli ultimi sessant'anni si pone cioè il problema di che cosa sia mutato in questi sessant'anni rispetto a quello che nella storia costituzionale si chiama
Il l'intento né intenzione originaria dei costituenti cioè
Che cosa è cambiato rispetto alla Costituzione che potremmo chiamare la costituzione dei costituenti
è un tema molto delicato visto che nessuno forse ha mai affrontato
Il modo completo in modo approfondito anche perché nonostante alcuni recentissimi meritori senta estivi noi non abbiamo una vera e propria tradizione di storia costituzionale
Repubblicana e ci mancano anche dunque un po'le categorie la categoria che io adopererò è quella di trasformazione costituzionale
Cioè io credo che in questi sessant'anni siano accadute
Due grandi trasformazioni costituzionali quando arriverò a scrivere questa cosa se dovessi dargli un titolo lo il titolo aerea appunto le due trasformazioni costituzionali delle scarpe pubblica
Prima di dire quali sono secondo me io debbo dire subito questo che queste due trasformazioni sono avvenute dentro la Costituzione repubblicana del quarantotto
Non lo dico per omaggio formale in questa sede ma perché ne sono convinto noi abbiamo avuto una sola
Repubblica una sola costituzione ma dentro la costituzione del quarantotto attraverso come vedremo un'opera essenzialmente l'interpretazione
Sì sono pur fosse affrontare queste due realtà nuove che i nostri costituenti con grande lungimiranza avevano into insomma che non potevano credere
In quel momento storico compiutamente in modo disteso
Come è potuto accadere che due grandi trasformazioni così incisive essi siano state contenute dentro una Costituzione
Deriva da da una sua
Peculiare caratteristica che
Già con la parola che intendo adoperare anch'io che poi è un concetto anche esso già diceva il professor Cheli la nostra questo un tema tutto da indagare ancora una Costituzione
Fortemente elastico
No l'elasticità della Costituzione ha nulla a che fare con la flessibilità che è il contrario della rigidità è una Costituzione elastica e questo primo
Pure lo diceva professor Cheli eh uno de dei segreti della sua lungi fissa
Elastica per motivi storici precisi
Perché nasce in un momento storico di convergenza ma anche di grande conflitto in un momento in cui
Non solo l'Italia ma il mondo si sta dividendo
In tutta la grande tessitura delle norme di principio e all'insegna di questo criterio che io chiamo
Non in senso diminutivo ma perché una delle grandi virtù della tradizione politica europea all'insegna della prudenza
Cioè le norme di principio sono scritte in modo sale
Che diverse tradizioni fra loro diverse in radice convergenti in quel momento ma si badi bene chi poteva dire come quelle tradizioni si sarebbero ore incontrate
E a b avrebbero collaborato convissuto domani della Repubblica lo si voleva fortemente in quel momento intenso ma come
Prevederei questo bisognava scrivere una Carta costituzionale che nelle sue norme di principio frammisti questa virtù dell'allestisce età consentisse a una pluralità di tradizioni di riconoscersi in essa
Naturalmente l'elasticità e in genere una virtù delle costituzioni ma ora bisogna
Iniziare il vero e proprio discorso sulla storia repubblicana vi sono situazioni storiche in cui l'elasticità si rivolge invece in negativo c'è un dritto e rovescio nella
Specialmente per noi giuristi l'elasticità può essere scambiata per qualcosa che noi chiamiamola indeterminatezza cioè il contrario di quella che in diritto penale e la virtù primaria la determinatezza dell'anno ma
Elasticità allora da questo punto di vista vuol dire che le norme sono scritte in moto indeterminato che ci si limita a fissare dei paletti che la Costituzione solo una cornice cioè
L'elasticità può est se viene scambiata per indeterminatezza può essere il presupposto per togliere prescrittività alla Costituzione
Per considerare la Costituzione qualcosa che indica degli obiettivi che pone dei grandi principi ma che in sostanza non prescrive
Veramente come dire non entra in senso pieno nel mondo della norma giuridica non ha
Con sei qualcosa che è sempre noi giuristi chiamiamo per tradizione e la forza di legge la forza io credo che nel tempo della in attuazione costituzionale
Questa problematica sia stato una problematica molto forte molto rilevante credo bisognerebbe iniziare a riflettere su questo
Cioè inattuazione costituzionale ha certamente le cause politiche primarie evidenti di cui parlava prima
Il professor Pizzo il russo ma lì ma prima attuazione costituzionale anche delle cause che io credo di poter indicare
Di carattere culturale interne esterne al mondo dei giuristi
è l'idea per cui è il vero che ora la Costituzione la fonte primaria
è vero che la legge sta sotto la Costituzione
Ma la legge in quanto non è in contrasto con la Costituzione continua a stare al centro dell'ordinamento l'ordinamento è ancora fortemente come si dice oggi leggi scientifico per quanto c'era
Formalmente costituzionalizzato
Rispetto al modello liberale precedente del secolo diciannovesimo la legge è infinitamente più condizionata
Dalla Costituzione ma non intende compiuto compiutamente cederei la Costituzione il suo ruolo centrale nell'ambito dell'ordinamento delle fonti di diritto e soprattutto è diffusa l'opinione
Che la Costituzione valga in quanto è legislativamente attuale
Che la Costituzione non abbia insomma
Gambe proprie per aspirare alla normativi ecco questo
è e anche chi sostiene con forza in quegli anni il primato della Costituzione lo sostiene nel senso
Che la Costituzione si impone con particolare forza al legislatore
è primaria perché è una forza speciale non conosciuta fino a quel momento per imporsi al legislatore
Ma il suo destinatario non è non sono i consociati anche se può sembrare paradossale dire questo ma il legislatore stesso
Da questo punto di vista la prima grande trasformazione che noi abbiamo vissuto è questa dalla Costituzione lo dico
Per racchiudere un'etichetta come l'uva politica alla Costituzione come norma giuridica questo un cammino che è stato fatto nel corso dell'Italia repubblicana e che inizia
Con la prima in modo
Così per stabilire una data con la prima sentenza della Corte nel mille novecentocinquantasei di questa sentenza a me pare
Di dover cogliere non tanto quello che è sempre stato detto e che rimane vero cioè del si contesta il fatto che esistano norme dal contenuto meramente programmatico
Ma l'aspetto davvero importante dal mio punto di vista che studio le tradizioni giuridiche
è
Il suo impatto
Nei confronti della tradizione leggi uscente ricca europea continentale e in cosa consiste questo impatto
Stante la motivazione sottostante alla estensione del sindacato della Corte alle norme anteriori
Se si va a giudicare le norme anteriori è perché è ormai superata l'idea che la sanzione di incostituzionalità sia una sanzione contro il legislatore
Cioè che la norma costituzionale si rivolga
Essenzialmente al legislatore
E invece è la norma che vale quanto tale norma contro la norma e da quel momento in poi adesso la norma costituzionale che trasferisca la responsabilità dell'unità e della coerenza dell'ordinamento
Questa tradizione leggi uscente ricca di cui parlavo
è una tradizione
Profonda nella storia costituzionale europea
Che attiene al modo con il quale si è formato lo Stato moderno in Europa
Attiene alla grande idea della volontà generale della Rivoluzione francese attraversa la storia degli Stati nazionali europei nel diciannovesimo secolo e poi
Nella prima metà del ventesimo secco
Questa tradizione NC Centrica era una tradizione ancora presente alla nostra costituente
Naturalmente la centralità del Parlamento e della legge che esce fuori dalla nostra costituente una cosa infinitamente diversa
Dal primato della legge nello Stato liberale del diciannovesimo secolo questo è chiaro ma i nostri costituenti introducendo la Corte introducendo altri elementi volevano
Correggere quella tradizione in modo anche rilevante in modo sostanziale intuire uno come diceva il professor Cheli la necessità di fare questo di
Superare quella tradizione
Che era stata loro consegnata dalla storia e Colcera non mille aspetti
Positivi ma anche aspetti negati
Che andavano corretti e tuttavia a questo prima fra grande trasformazione è andata poi nel dispiegarsi dei decenni successivi a mio avviso anche oltre
Le intenzioni dei costituenti stessi un esempio dato proprio dal sindacato della Corte un minuto su questo
A mio avviso rileggendo non la prima ma lettori le prime sentenze della Corte
Si comprende quasi subito questa è la mia la mia diciamo mio approccio di storico che può non essere quello propriamente giusto dal punto di vista tecnico e giuridico
Ma si capisce subito che questa distinzione tra legittimità e merito
Che era quella che aveva convinto molti alla Costituente molti ad accettare la Corte e cioè la Corte
è introdotta nell'ordinamento ma non diverrà il super sovrano perché non Vallosa il merito legislativo questa distinzione secondo me fino dalle prime sentenze scricchiola
Si vede che la Corte sta iniziando una via che la porta
Quantomeno ad attraversare il campo della discrezionalità legislativa ma c'è un punto di più ancora
Che nel momento nel quale accade questo perché
Qui sarebbe lungo discorso il ruolo che la Corte si assume in quel contesto è ben chiaro che a due fasce inscindibile nel momento nel quale
Si apre questo discorso verso il legislatore necessariamente contestualmente lo si apre verso i giudici
Cioè la Corte si trova sempre di più ad indagare sulle realtà di fatto sottostanti alla pronunzia di incostituzionalità ciò che e quindi vi viene sempre più evidente
Che quella che era stata concepita da molti alla costituente come una giurisdizione oggettiva di legittimità sta divenendo
Qualche cos'altro qualcosa di diverso
Questo prima trasformazione di cui sto discorrendo
E ripeto è stata intuita dai nostri costituenti
Ma i nostri costituenti a causa della lunga dominanza del paradigma culturale di stampo positivi stico non a caso furono continuamente afflitti dall'idea
E giurisdizionale o infortunistico in realtà tra virgolette e l'una e l'altra cosa assente inscindibilmente perché nella nella natura del controllo di costituzionalità
Di essere questo ma l'esigenza dei costituenti di classificare di ammetterlo a condizione che fosse in prevalenza politico in prevalenza giurisdizionale dimostra
Che loro ragionavano ancora
Con quella categoria di tipo
Tarda mente positivi stico
Questa prima trasformazione anche quella che Facco notarile quello che diceva il professor Cheli
Sullo Stato costituzionale questa riflessione sullo stato costituzionale
è qualcosa che sta emergendo dappertutto in Europa non è una cosa solo italiana e tedesca e francese e è qualcosa che appartiene alla cultura giuridica europea
E mi sembra che sia connotato dall'esigenza di
Cercare di trovare una formula denota attiva cioè che denota la forma di Stato di queste democrazie contemporanee studi queste democrazie sociali contemporanee
E rispetto alle quali la tradizionale formula dello stato di diritto appare ormai
Insufficiente no
Il passaggio dallo Stato di diritto allo Stato costituzionale è un passaggio complicatissimo che non può essere qui
Riassunto a voce è un passaggio che ha infiniti fili di continuità ma anche ha degli elementi
Dichiara discontinuità no che fanno tutti ancora storicamente uno per uno esaminati indagati per per comprendere il nostro presente costituzionale
Che è quindi l'esito di questa trasformazione avviata dai nostri costituenti intuita dai nostri costituenti
E che si fa sperimentando
Nel corso della nostra vita costituzionale quello che forse i costituenti non ha
Non potevano immaginare che non avrebbero
Che non vedevano nel futuro della della ricopre che che poi si è verificato è proprio questo nesso sul quale sto insistendo oggi fra normatività della Costituzione ed esercizio della funzione giurisdizionale no
Perché nella tradizione della Lu a politiche la Costituzione esiste perché il legislatore
La sostiene l'atto no e ora il passaggio allo Stato costituzionale è un passaggio nel quale si pone questo problema di
Pari ordinazione è una cosa da discutere di pari ordinazione di legislazione e giurisdizione
Nella concretizzazione dei principi costituzionali
In questa obiettiva estensione della funzione giurisdizionale al di là quindi degli orizzonti a suo tempo fissati io credo che non abbia spiegazioni contingenti provinciali e tantomeno nazionali
è un è è frutto di una grande trasformazione dallo Stato di diritto liberale allo Stato costituzionale contemporaneo e che è venuta a coincidere con il tempo delle costituente democratiche così che i nostri costituenti stavano proprio sul confine
E come chi sta sul confine fa ogni volta anche loro guardavano qualche volta indietro guardavano qualche volta avanti e intuendo ciò che che sarebbe
è accaduto dopo
La seconda trasformazione che io considero quindi la prima attiene al nesso tra Costituzione legge e giurisdizione
La seconda grande trasformazione certamente il palese crearsi tra noi intorno a noi di un ordine giuridico che è un ordine giuridico sovranazionale
Questo è il secondo punto fondamentale e questo è affrontabile collo stessa
Per me Photology ancora cercato ad affrontare il primo e cioè
è intuito e il visto dai nostri costituenti che non a caso ci lasciano in proposito l'articolo undici non a caso ci lasciano in proposito l'articolo undici ma che poi si distende
Ulteriormente nella vita della Repubblica la trasformazione costituzionale
Conduce alla formazione di un
Di un tipo di ordine giuridico che non è più
Quello meramente interno che non è quello classico a mente internazionale e su questa biforcazione che era costruito all'articolo undici
Invece l'articolo undici diciamo pure la verità l'abbiamo usato senso buono attraverso l'interpretazione per dare copertura la sempre maggiore rilevanza
Del diritto comunitario dentro l'ordinamento dentro l'ordinamento nazionale questa
è è l'altro grande caso nel quale l'Inter penetrazione accompagna favorisce segue la trasformazione costituzionale dentro
I confini della costituzione quindi senza bisogno di esplicita come dire riforma costituzionale è un caso di evoluzione dei costi
Di elasticità della costituzione
Ora conclusivamente vorrei dire nei due queste due trasformazioni costituzionali e poi nello scritto cercherò di analizzarlo in modo più compiuto
Queste due frasi formazioni costituzionali hanno molti punti comunque
Lo si vede emblematicamente in una figura che metterei alla fine della relazione al centro che la figura del giudice
Il giudice per il quale la Costituzione italiana è molto di più di quello
Di della norma che lo riguarda nel caso di un incidente nel corso del processo la Costituzione lo riguarda invece
Nella ordinarietà delle sue funzioni lo riguarda per esempio in tutti i casi in cui
Solo interpreteranno in un certo modo conforme a Costituzione una certa norma la si tiene in vita evitando ore
E il controllo di costituzionalità
E
E questo stesso giudice guarda caso che è lo stesso che altrettanto nello svolgimento ordinari delle sue funzioni
Consente al diritto comunitario difficile in modo effettivo sul territorio nazionale interpretando le norme nazionali in una direzione conforme alla fonte comuniste
Quel giudice nel precedente modello costituzionale cioè quello dello Stato liberale di diritto aveva da applicare la legge
Io lo spiego con un'immagine e la trasformazione intervenuta ora ha bisogno di un tavolo più grande il giudice accanto alla legge ha bisogno della Costituzione della giurisprudenza costituzionale
Delle fonti comunista
Ultimo punto c'è di più se si scava in profondità ci si accorge che queste due trasformazioni
Si riducono realtà ha una sola però o forse per meglio dire hanno una sola matrici
Ciò che si sta consumando di fronte a noi storicamente è questo il mio giudizio sul tempo più lungo e
Lo direi così è la rappresenta abilità dell'ordine politico e giuridico in un solo luogo
E con un solo strumento cioè si sta consumando forse definitivamente il carattere Moni stico del diritto costituzione come era ancora nello Stato liberale
Il diritto tutto rivolto per quanto volesse l'alto potesse dalla parte delle garanzie ma in sostanza proteso a rappresentare nella legge dello Stato l'intero ordine
Più ridico che politico è quello che abbiamo chiamato appunto il carattere Moni stico del modello costituzionale quello che sta accadendo oggi al di là degli esempi fatti è questo
E e così oggi per rispondere a quella domanda di fondo come rappresentabile l'ordine politico e giuridico noi dobbiamo
Dobbiamo partire dalla Costituzione che è il nuovo punto di partenza obbligatorio ma poi dobbiamo seguire piste diverse ora
Prevalentemente legislative ora prevalentemente giurisdizionali tener conto del rapporto con il diritto comunitario insomma la vita del diritto si è fatta enormemente più
Complessa rispetto al tempo dei costituenti questi intuire o noi videro le grandi novità
Ma confidavate ancora nella virtù della legge nel senso proprio del tradizionale modello leggi scientifico
Ed avevano per converso in buona misura una concezione tradizionale ereditata dalla rivoluzione del ruolo della giurisprudenza oggi queste trasformazioni sono state così incisive da apportare
La seconda la giurisprudenza in primo piano ma devo dire
Non per sminuire il ruolo del legislatore il principio democratico l'esercizio dei diritti politici la competizione per la determinazione dell'indirizzo politico non c'è democrazia senza tutto questo
Ma perché la nostra società a sua volta fattasi più complesse rispetto a quel tempo ha bisogno di risposte che spesso sono possibili solo attraverso
Un ruolo attivo della giurisprudenza ha bisogno di risposte che partano dai casi concreti che essi
Fondino sul principio del mutuo riconoscimento tra fonti e ordinamenti diversi con il metodo del dialogo della comparazione della commisurazione
Il ruolo della giurisprudenza dunque è quello di un indispensabile strumento di concretizzazione dei principi costituzionali
In questo senso da un punto di vista storico ha oggi un significato essenzialmente costruttivo di orti
Nell'ambito di un ordinamento nell'ambito dell'ordinamento che ha in sé
Policentrico in cui il ruolo della legge rimane fondamentale ed essenziale ma la legge non ha più il monopolio nella rappresentazione dell'ordine politico e giuridico grazie
Grazie al professor Fioravanti per
Queste chiavi di lettura storica che ci ha offerto veramente molto significative
Rispetto ai due percorsi trasformazione da lui indicati percorso il ruolo giocato dalla giurisprudenza modo particolare dalla giurisprudenza costituzionale
E il ruolo giocato dal processo di integrazione sovranazionale del nostro Paese con le istituzioni
Comunitarie la parola adesso al professor Valerio Onida dell'università di Milano
Grazie Presidente chiedo scusa leggerò per no
Sforare i tempi previsti
Egemone delle SOA iniziano non non ci siamo intesi prima con Maurizio Fioravanti
Forse quello che ha fatto molto avere un percorso molto interessata nel punto di vista perché è stato percosso tipico dei giuristi dei costituzionalisti abbiamo oggi io magari far compere con riserva più del disservizio
Se vogliamo diversa restano occasioni per bilanci
E che cosa quindi noi oggi ci domandiamo che cosa in questo anniversari costoso telelaser c'è di nuovo e diverso rispetto
Hai precedenti è già stato ricordato da questo lusso come il
All'inizio il tema dominante era quello dell'attuazione inattuazione poi congelamento il disgelo
Poi a partire dagli anni Settanta l'interesse degli studi storici sulla Costituente come un momento chiave della vicenda nazionale il dibattito sul tradimento della Resistenza tradimento
Della rivoluzione promessa e poi li del delle cene con le più recenti l'attenzione invece portata sulle prospettive proposte di riforma della Costituzione vista talvolta
Come chiave di risoluzione dei problemi del Paese anche sulla spinta delle
Non note di numerose iniziative parlamentari dirette al
Realizzare la cosiddetta riforma organica nella seconda parte dalla Costituzione
Questo dibattito non è affatto chiuso
Ma forse a mio giudizio questo anniversario
Può essere un'occasione per guardare alla costituzione di una
Modo un po'diverso con un'ottica meno immediata meno interessata i problemi di breve periodo del nostro Paese e quali invece
No l'ottica della dibattito quotidiano guarda
La Costituzione insomma fino adesso è stata troppo a mio avviso
Oggetto e strumento viste ha come oggetto strumento di garanzia o viceversa di ostacolo a disegni politici come terreno di trattativa Monet di scambio per futuri patti in ogni caso essere data una lettura
Dire tutta italiane per così dire autarchica o casalinga e in qualche modo quindi contingente delle vicende costituzionali invece forse è giunto il momento di una visione più distaccata il cui valore e la portata della carta possano essere apprezzati
Al di fuori e in un certo senso indipendentemente dalle caratteristiche dalle vicende del nostro sistema politico dei suoi cambiamenti gli indirizzi che adesso quotidianamente esprime
Voglio indicare due aspetti di questo che
Chiamerei riusare termine un processo di provincializzazione del modo di guardare alla Costituzione
Il primo aspetto riguarda
Secondo trasformazione di cui ha parlato non risorgerà avanti la internazionalizzazione dei principi costituzionali nel secondo
Il rapporto fra la Costituzione le grandi ideologie del Novecento che infine con concluderò brevissimamente parlando di alcuni quelli che a mio avviso possono essere i rischi oggi maggiori per il la Costituzione il costituzionalismo
Dicevo il primo punto la internazionalizzazione del diritto costituzionale si sa benissimo che il costituzionalismo nasce con una impronta anche una visione universalistica e anzi in questo sta la sua radice che io chiamerei religiosa umanistica
Legata cioè che la divisione spirituali né che non si dovrebbe avere timore di qualificare come religiose visione del mondo dell'umanità le sue affermazioni fondanti delle queste sono collocate su questo terreno
Tutti gli esseri umani dovunque viventi do comunque organizzati società sono egualmente dotati di dignità e i diritti inalienabili cioè indisponibili oltre che gravati di doveri sociali il fondamento e la giustificazione dell'esercizio dell'Autorità
Sta al di fuori dell'autorità stesse degli interessi di coloro che le esercitano e precisamente nella protezione di questo ordine civile
Le scelte che l'Autorità può compiere nel rispetto di questo ordine si basano si devono basare sul consenso collettivo già questa è un'espressione sintetica ovvia dei principi base del costituzionalismo è vero poiché storicamente
I principi i principi le costruzioni ma si sono sviluppati in ambiente in ordinamenti giuridici prevalentemente nazionali
Quindi un contesto in cui la traduzione concreta di questa veniva su scala nazionale puntualmente i rapporti internazionali perché da un al di là del singolo Stato
Si recavano ancora in premesse diverse le premesse erano quelle
Dall'indipendenza assoluta sovranità di ogni Stato nei confronti degli altri
La sovranità originarietà no il carattere contrattuali delle relazioni fra gli Stati pacta sunt servanda come unico principio universalmente riconosciuto in qualche modo del diritto internazionale
E in definitiva la prevalenza dei rapporti di forza quindi la guerra come ultimo strumento di risoluzione delle controversie internazionali questi sono questo era il clima del diritto internazionale nell'epoca in cui costituzionalismo sorgeva e si è sviluppato a lungo
E se si è fatto per questo in chiave di storie nazionali
Da questo punto di vista però io credo che dobbiamo dire che la seconda guerra mondiale costituisce un tornante storico fondamentale
Infatti esso assegna all'affermazione a livello planetario per la prima volta dei principi del costituzionalismo come principi non proprio di questo di quel popolo di questo di quella cultura politica ma tendenzialmente universali
Questa affermazione che si realizza in concreto con la istituzione dello previa selezione uniti e soprattutto con l'approvazione della Dichiarazione universale dei diritti il dieci dicembre prossimo ricorrerà il sessantesimo anniversario di quella dichiarazione
Ecco in questa in questa chiave quelli che fino ad allora erano apparsi oppure avrà potuto apparire come principi di culture politiche proprie di alcuni popoli dell'Occidente
Alcuni dei quali tra parentesi direttamente implicati in politiche coloniali
Sono diventati invece sono che trasformati ed estesi fino a rappresentare almeno in aspirazione un patrimonio comune dell'umanità
Il lento e quanto si vuole contraddittorio cammino della dottrina della prassi dei diritti umani esprime precisamente questa è la dimensione universale di quei principi
Non possiamo dimenticare come nasce questa affermazione storica perché se la prima guerra mondiale rappresento l'ultima il più tragico episodio del confronto europeo fra potenze le grandi potenze no intorno all'assetto fondato sulle nazionalità in definitiva
I rispettivi interessi la seconda guerra mondiale segna un confronto finale fra le democrazie e quei regimi che ben al di là degli specifici interessi nazionali su cui terreno erano altrettanto legittimi quanti gli altri interessi nazionali
Ma di regimi che rifiutavano esplicitamente i fondamenti teorici e quelli pratici del costituzionalismo quel nuovo ordine di tirannia di cui parlo Rold alti presenterò le nel famoso discorso delle quattro libertà dicendo che a questo soccorrere Newark però tiranni bisognava contrapporre virgolettare con section do morale order
La grana più grande concessione all'ordine morale
Una visione quale appunto delle quattro libertà che costituisse sempre dicevano gli altri una base definita per una specie di mondo raggiungibile nel nostro tempo e nella nostra generazione
E velocemente le sante ricordare come questo celebre discorso che un documento costituzionale dovrebbe essere più conosciuto più letto forse anche nelle nostre università dei nostri studenti
Era poi per la maggior parte dedicato a sostenere la necessità per gli Stati Uniti di sostenere i futuri alleati branco entrata in guerra e l'America
Di eliminare ogni tentazione di chiusura esalazioni Istica di battersi perché
Gli altri popoli popoli che lottavano per loro libertà potessero difenderla perché dicevo una pace durevole non può essere comprata al prezzo della libertà di un altro popolo
Recita quindi di rafforzare il mondo libero in guerra e di produrre più armi in concreto per
Se occorre alle esigenze delle democrazie in lotta contro i regimi autoritari ma aggiungeva poiché gli uomini non combattono solo con le armi
Questa è una cosa importante la necessità di rafforzare la fede incrollabile nel modo di vita che stiamo difendendo perché l'azione cui sia la chiama diceva non può essere basata su un disprezzo per tutte le cose per le quali vale la pena di combattere
E ciò senza smetto smettere di pensare hai problemi sociali ed economici che aggiungeva sempre il presidente lo so che sono alla radice una rivoluzione sociale la quale oggi un supremo fattore mondiale
è interessante questa espressione chiamava i cittadini a mettere il patriottismo davanti ai portafogli
Ho voluto citare questo documento storico appunto perché a me pare che esso esprima
Esattamente il la la continua congiuntura storica la seconda mondiale non è affatto una posizione di rassegnazione di appeasement nei confronti dell'avversario di allora ma al contrario
La piena consapevolezza che al di là della guerra da vincere ci fosse la fede la fiducia in un mondo da rendere sicuro fondando appunto su quei princìpi su quelle libertà veri quelli Word o dovunque nel mondo le quattro libertà dovevano fermarsi
Ed è questo secondo me l'atto di nascita del nuovo costituzionalismo internazionalizzato la Costituzione italiana nasce in questo clima storico
Ed esprime pienamente questo spirito per cui Secondo me aveva pienamente ha ragione e Giuseppe Dossetti quando i gol celebre discorso del mille novecentonovantacinque sosteneva la necessità né indicare in aveva che l'interpretazione storica di andare oltre la tesi della Costituzione nata dalla Resistenza che pertanto da tanto tempo ha costituito un po'il referente del nostro
Del nostro celebrazione costituzionale
Perché essa diceva scriveva Dossetti è il frutto del grande fatto globale costituito da Seconda guerra mondiale nasce da quel crogiolo ardente e
Universale
E perciò porta l'impronta diceva sempre Dossetti di uno spirito universale e in un certo modo tra miste imporrà vale
Non è speciali che colgono perfettamente secondo me il senso storico di quella svolta
E l'articolo undici viaggiamo ritornerei Fioravante ricordava col ripudio della guerra e
La accettazione esplicita di limitazione della sovranità questa è una novità in termini giuridici assoluta nel diritto interno internazionale classico
Per dare vita come noto un ordinamento che assicuri la pace e giustizia fra le nazioni
Quest'articolo undici insieme alla clausola internazionalistica che l'articolo dieci perché essa Varma ricordate valorizzata ha rappresentato e rappresenta l'affermazione ne voglio più consapevole di questo connotato della Costituzione
Perché su di esso è già stato detto ed ha ricordato che si ecco si fonda anche il lungo cammino compiuto dall'Italia
Con la creazione e lo sviluppo delle istituzioni comunitarie noi non abbiamo avuto bisogno non abbiamo bisogno di una clausola europea specifica ma la Costituzione perché se c'è già ed è l'articolo undici per l'appunto
E questo l'ha già ricordato anche
Molise Fioravanti e quindi la giurisprudenza dalla Corte dal gialla sessantacinque che va individuato all'articolo undici fondamento della deroghe delle modifiche sul costituzionali sostanziali che portava le l'ingresso dell'Italia nel contesto
Comunitario europeo
Questa giurisprudenza della Corte esprime ben più che è una semplice ottica di trasformazione di sistemazione dei rapporti fra due ordinamenti dualismo in bonis inoltre cosa di questo genere
Ma fa sostanzialmente integra i operare i meccanismi di integrazione europea sullo stesso livello della Costituzione dando quindi spazio
Alla integrazione della Costituzione attraverso i principi comunitari in un sistema
Poi in cui i principi comunitari a loro volta si alimentano di principi comuni del diritto costituzionale degli Stati membri quindi con un rapporto circolare nel quale
I sistemi costituzionali singoli come nostro respirano attraverso i messi con
Diritto costituzionale prodotto e sviluppato ad altri livelli nazionali e sovranazionali
Da molte parti
Sì poi si parla si è parlato di un sito una sorta di superamento dalla Costituzione alcune sue parti attraverso il diritto europeo in particolare per quanto riguarda la costituzione economica
In realtà a mio avviso non c'è nessun superamento c'è solo l'apertura del tessuto costituzionale a questi apporti sovranazionali che non contraddicono ma integrano la Costituzione in una logica appunto che è quella della internazionalizzazione del diritto costituzionale
E parimenti nelle clausole internazionalistica della Costituzione articolo dieci e undici trova oggi pieno fondamento un'altra e per certi versi ancora più significativa integrazione del tessuto costituzionale
Tecnici sono quella prenda tra gli effetti prodotti dalla convenzione europea dei diritti che come è noto che la derivazione il precipitato giuridico della Dichiarazione universale dei diritti e degli altri patti internazionali
In
Se è vero che guardando proprio la vicenda di questa di questa convenzione che come noto entrate nostro chiamato John cinquantacinque con la legge di attuazione per molto tempo è sembrato che poi furono forse fondo ma dovete secondario perché c'era la Costituzione non occorreva niente altro in materia di diritti bene
Oggi ci accorgiamo che non è così
Oggi anche la Corte costituzionale ed è proprio questo interessati questo anniversario sessantesimo coincida con le due storiche sentenze trecentoquarantotto trecentoquarantanove
Del due mila e sette anche la Corte militare ha portato pienamente a livello costituzionale
La convenzione europea
Che poi vuol dire derivazione europea dell'ATER della Dichiarazione universale dei diritti con tutto il suo
Portato di anche di giurisprudenza della corte europea
E
Del genere
Come si entra nel dettaglio
Potrei riferirmi a molti aspetti di questo nuovo rapporto
Ma certamente
Mi pare che vada sottolineato questo primo punto quindi che oggi la nostra così se non può più essere letta fuori da questo contesto e non è più lenta neanche dalla Corte Costituzionale in questo in un contesto esclusivamente nazionale
Nota quella strada seguita nuovo articolo centodiciassette che che vincola la legislazione statale regionale nel rispetto degli obblighi internazionali quindi
Per questa strada una strada aperta dal legislatore costituzionale della riforma costituzionale ha potuto graziato maggiore facilitare i vale a dire finalmente pienamente
Che la Consulta che i vincoli della della Convenzione europea e della giurisprudenza della Corte europea sono vincoli costituzionali anche per il nostro
Legislatore
Quindi io
Diciamo con considero che siano impropri
Quelle affermazioni che si sono lette anche di recente secondo cui in realtà vi sarebbe una sorta di contrasto sotterraneo fra la Costituzione italiana e
Presente i principi internazionali gli stessi principi della Convenzione europea
Perché non è affatto vero che c'è una critici e contrasto che spoglio
Nella storia i giuristi Conticini si interroghino sui possibili conflitti fra queste quella Corte
Può essere vero in questa tutti è la cosiddetta multilivello ma ciò che al di là dei singoli problemi è il punto fondamentale che emerge e la internazionalizzazione degli standards di tutela dei diritti
Che ormai sono affermati in scambio di idee di incorre in dialogo tra di loro fra le Corti nazionali e le corti sovranazionali questo nel mondo di oggi è un passo avanti fondamentale
Perché chiaro che gli interpreti delle costituzioni di tutte le costruzioni non possono restare agli atti a criteri Castelli criteri origina listini all'interpretazione delle costituzioni come quelli che talvolta nel dibattito americano vengono apportati avanti
E il resto
Enfasi ricordare che
Anche le Corti
Costituzionali non costituzionali quando sono chiamate a pronunciarsi su problemi che riguarda i diritti umani hanno per
Una forza per così dire maggiore escono a portare avanti le loro affermazioni conforto maggiori imprese penso emblematicamente al modo in cui la nostra Corte costituzionale per esempio applicando l'articolo ventisette dalla Costituzione
A potuto dichiarare incostituzionali clausole di accordi internazionali i giudizi nei quali ricordo sempre a titolo emblematico era parte costituita il Governo degli Stati Uniti che chiedeva la dichiarazione di infondatezza della questione
Secondo punto il rapporto fra Grella costosa nelle grandi ideologie del Novecento è chiaro che le costituzioni sono anche se prodotti ideologici nel senso che appunto rispondono traducono visione generale del mondo
E poi del resto già ricordato nel Novecento il Novecento ha visto
Per un tempo non breve affermarsi realtà ideologiche e politiche propriamente anticostituzionali nel senso cioè appunto del rifiuto esplicito dei principi del costituzionalismo moderno che mi pare
Che verrà messo in rilievo
Qui oggi e che la Costituzione nostra come le costituzioni di questa ed era della democrazia successiva la seconda guerra mondiale dei democratici e la squadra mondiale
Può e deve considerarsi come una sorte non più di prodotto ideologico quindi valutabile solo nel capitolo di una sorta per così dire di precipitato di residuo buono io direi delle ideologia ed delle grandi ideologie depurate dalle
Contraddizioni deviazioni ed eccessi che la storia sempre prodotto non possiamo dimenticare che anche la rivoluzione liberale proteso eccessi dal terrore in poi
Norme che anche nelle esperienze più avanzate del costituzione del costituzionalismo dell'ottocento e fra le due guerre
Avevamo e pregio fenomeni di di politiche di Potenza di politiche coloniali che contraddicevano
Che negli Stati Uniti come è noto per cento anni la Costituzione che proclamava tutti gli uomini uguali ha convissuto con la riconoscimento in alcuni Stati della schiavitù
Che il tentativo degli dei regimi comunisti di realizzare l'eguaglianza sociale ed economica apprezzo del pluralismo
De le libertà civili del pluralismo politico ha condotto all'affermazione di regimi i liberali non democratici quindi non c'è dubbio che lei di alloggi e come hanno sono state motore diciamo così di produzione di questi principi hanno anche prodotto eccessi deviazioni contraddizioni
Ed è noto che alla Costituente Italiana
Le procure si Cisco fronteggiavano proprie posizioni potremo dire più ideologiche posizioni invece più preoccupate del del terreno storico però ciò che ed aveva detto
Credo e che il punto d'incontro il terreno comune su cui è nata la nostra Costituzione non è altro che l'accettazione di quelle impostazioni
Ideali dei principi del costituzionalismo che accogliendo le premesse i postulati essenziali di quelle ideologia libertà eguaglianza democrazia
Ne scartava le conseguenze devianti oli sviluppi estremi e per questo più
Ideologici
Sarebbe molto da molte cose da dire sul
Sul come anche alla Costituente affiora continuamente questo tema al
Delle delle deleghe dei dei possibili eccessi di possibili mediazioni
Ecco io credo che in questo senso
Al luogo comune pur vero diciamo della Costituzione nata come prodotto di incontro di tre ideologia liberale cattolico democratica marxista ci dovrebbe sostituire piuttosto
L'affermazione secondo cui vi è una sostanziale coincidenza fra il nucleo forte delle idee poste a base della Costituzione
E il residuo buono perdevate residuo delle grandi ideologie
Che dal tre al sette novecento si sviluppano
Sono contenuti questi di questo nucleo forte può essere Espresso senza grandi difficoltà anche se poi sappiamo che la soluzione concreta è molto più difficile la dignità umana
Il nostro la per dello Stato il potere che per la persona e non viceversa lo stato di diritto o la roulotte Los come espressione l'espressione
Anglosassone l'esistenza di un nucleo intangibile di diritti indisponibile quindi non solo dallo Stato ma da da chiunque quindi anche dal mercato il nuovo Moloch no
Il principio di eguaglianza inteso non solo come divieto di discriminazione per come canone fondamentale di adeguamento degli ordinamenti giuridici alle situazioni
E ancora il compito non solo passivo ma anche attivo dei poteri pubblici nel promuovere
Libertà ed eguaglianza e poi la diffusione dei poteri e poi la proiezione internazionale sovranazionale
E non sono enunciazioni vuote perché ero poiché nel concreto
Delle del della storia si incontrano tutte le difficoltà e i conflitti ma se su queste basi si sono sviluppati come si sono sviluppate si vanno sempre più sviluppando
Indirizzi giurisprudenziali largamente comuni di Corti nazionali diverse e di corti sovranazionali
La concretezza di questi contenuti non può essere negata e d'accordo giuristi filosofi continueranno discutere sul fatto che quarto sia rappresenti una sorta di nuovo diritto naturale o invece che si perché la base debba essere positiva
E così via ma quello che mi pare qui per noi importante oggi riconoscere che esiste questo diritto costituzionale comune questa common law costituzionale
E interrogarsi sul modo di salvaguardarle visto facoltà nell'efficacia ultimissimo brevissimo accenno a quelli che io vedo come rischi per questo costituzionalismo per questa Costituzione nelle né indicare solo due
Il primo
E riaffiorare l'azionario riaffiorare di posizioni che
Polemizzando con le grandi ideologie del Novecento e andando oltre però nella misura dell'arte la polemica ammettono tendono a mettere in dubbio ancora elementi essenziali di quel patrimonio del costo del del costituzionalismo
Postulando per esempio un'interpretazione primitiva e fondamentalista dei
Delle dell'impianto liberale
E postulando quindi
Per la politica per il potere politico un ruolo auspicato di difesa delle condizioni materiali minimi della convivenza non di promozione e della libertà dell'eguaglianza e della giustizia fra gli uomini
Ecco queste lesioni oggi le vediamo riaffiorare
La tesi poiché secondo cui la nostra sarebbe una Costituzione troppo sociale
Tendenzialmente illiberale perché da troppo grave troppo spazio la socialità è una tesi secondo me solo pericolosa ma che dimentica semplicemente la storia e la realtà del costituzionalismo crede
Non ho bisogno di ricordare nuovamente il discorso del mio centoquarantuno delle quattro libertà per dire che accanto alle classiche libertà liberali il costituto malissimo ha sempre visto
Da appunto nell'epoca nostra accompagnare la libertà dal bisogno a cui proprio in quel discorso se non si va a rileggere da cui si facevano devi fare tutta una serie di conseguenze
E di qua dall'Atlantico non è difficile ricordare che tutte le costituzioni dei grandi costruzione europee
Partono dalla idea dello stato sociale questa definizione che lo Stato sia al sociale e espressa negli articoli uno della Costituzione tedesca laddove spagnola della costruzione francese
è espressa e scatti Stato sociale che s'cosa vuol dire quando si discutono e si dibatte sul
Fondamento del lavoro e non è altro che quello
è solo quello avevano espresso come con una frase diversa ma siamo ancora allo stesso concetto
Dobbiamo quindi ritornare a ricordare
Che il costituzionali di pre-CIPE decozione do sono principi che si fondano sul riconoscimento di libertà liberali ma anche dei diritti economici sociali e dei diritti sociali
Come dire su tutte le costituzioni contemporanee fanno e come fa anche
Come fanno anche soprattutto le carte internazionali il Paese si va a leggere la dichiarazione universale
Dell'ONU del mio centoquarantotto ci si ritrovano precisamente le stesse affermazioni anche sulla sulla socialità sui diritti sociali che ho detto il secondo rischio che vedo
Oggi
E quello che riguarda invece i meccanismi della consenso dell'esercizio del potere
C'è il rischio di una crescente sfiducia nei meccanismi della democrazia intesa come processo partecipativo e deliberativo
La sfiducia o l'avversione nei confronti della politica l'aspirazione a ricorrere a quello che qualcuno ha definito il benevolente ditte intorno un dittatore illuminato perché che risolva i problemi della Cover per decidere insomma per governare
Sembra talvolta affiorare una disponibilità
A i per semplificare i meccanismi di formazione evita emissione del consenso e quindi di formazione delle volontà politica
Non entro quindi nel suo nel dettaglio di questo discorso ma questa secondo me
E la tentazione ricorrente è più forte
Che si aggira anche fra molti di coloro che continuano a pensare oggi a riforme costituzionali dell'ordinamento dello Stato come a un rimedio ai mali per difficoltà del Paese
Ciò che però secondo me significherebbe questo processo di ideale iper semplificazione questo bypassare processi da democrazia partecipativa significherebbe non già adottare correttivi
Sempre possibili e miglioramenti sempre possibili nelle regole della forma di governo ma rinunciare
Al rispetto di quel punto fondamentale dell'equilibrio costituzionale che gli equilibri di potere il contesto della parte Channel contesto di una partecipazione
Democratica rafforzata non
Asfittica anche qui sono in gioco i principi del costituzionalismo salvaguardare società la nostra società da questi rischi a mio avviso fa parte essenziale del patriottismo costituzionale che ci è richiesto grazie
Grazia Valerio Onida per ciò che sta
Lettura nuova e forte di fondamenti della nostra Carta costituzionale la proiezione che
Valerio ha dato di questa carta sganciando la dalle sue radici strettamente nazionali per proiettarla
La dimensione del costituzionalismo internazionale veramente una visione nuova e convincente anche una visione che poi
Consente una lettura diversa da quella tradizionale del patto costituzionale che appunto secondo Valerio non è il compromesso tra ideologia contrapposto ma la naturale confluenza delle basi comuni di quelle di quelle ideologiche
Ecco io vorrei anche ringraziare i due relatori per il rigoroso rispetto dei tempi concessi questa precisione cronometrica
Che i relatori hanno rispettato ci consente di rispettare il programma che prevede un intervallo che per forza di cose sarà brevissimo io guardo il Presidente Consoli dieci dodici minuti
E poi riprendiamo per potere ascoltare le altre qua
Bene riprendiamo
Allora i nostri lavori
La seconda area di confronto di questa sessione di lavoro
Come previsti ricordava all'inizio riguarda
L'aspetto del radicamento sociale della Carta costituzionale
Le opinioni le relaziona confronto sono quelli di Stefano Rodotà dell'Università di Roma e di Maurizio Viroli dell'università Prince di Princeton
La parola allora Stefano Rodotà
Cinque domande un tentativo di
Fornire fattualmente alcuni elementi per una risposta
Ecco le domande come si radica socialmente un testo costituzionale
Dove deve essere ricercato questo radicamento
Chi può o deve essere protagonista di questo processo e qual è la relazione tra radicamento sociale quello che a seconda dei punti di vista possiamo chiamare patriottismo costituzionale
Esperire pubblicare
Religione civile e qual è il rapporto se c'è terrà radicamento storico e radicamento sociale
Queste non sono domande che consentono una risposta unica o univoca perché come cercherò dimostrare siamo di fronte a un processo non lineare
Ma a percorsi frastagliate avanzamenti regressioni accettazioni eredi PUMS
Una ipotesi di partenza da verificare
La Costituzione ha conosciuto piuttosto radicamenti intermittenti e parziale
E tuttavia questa comunque prodotto quello che potremmo chiamare un po'giornalisticamente uno zoccolo duro un fiume carsico che può essere fatto riemergere
Forse una riserva di saggezza e di democrazia alla quale ancora si può attingere in momenti difficili
Faccio riferimento per intenderci a ciò che è accaduto con il referendum del venticinque e ventisei
Giugno del due mila sei quando circa sedici milioni di persone di votanti si pronunciare uno per il no
Sessantuno per cento naturalmente alla composizione di quell'elettorato e le motivazioni
Sono molto
Richiedono un'interpretazione basterebbe considerare il cinquantadue per cento al nord e il settantaquattro per cento al sud
Che ci dicono che vi sono motivazioni complesse tuttavia
La mobilitazione intorno a una occasione
Difficile qual era quella di un referendum costituzionale dopo una esperienza e di non raggiungimento del quorum a un significato a mio giudizio
Molto significativo come si è svolto questo processo vorrei fare dei riferimenti molto
Puntuali e addirittura personali
Prima considerazione
Dopo l'annuncio dovuta mento dei programmi scolastici dal
Parte del ministro della pubblica istruzione
Recentemente in una sede non sua Leccio in un piccolo editoriale de il Sole ventiquattro Ore si diede questo apprezzamento va bene il ministro Fioroni
Cambi programmi ma per carità si insegni un po'la Costituzione
Ho fatto una piccola verifica personale dopo averne fatto una oggettiva che all'ultimo convegno del cd che sapete un'associazione di insegnanti molti hanno
Francamente confessato quanto sia
Diciamo carente per usare un'espressione benevola l'insegnamento dell'educazione civica
Ho fatto una verifica personale ho chiesta la mia nipotina di dodici anni che
Gli studi e no buonissima scuola media milanese con eccellenze inizio amianti in questi due anni di scuola media non ha mai aperto il libro di educazione civica
Seconda esperienza poi più lontane questa personale all'epoca del referendum sulla legge Reale
Di cui mille novecentosettantatré di cui fu l'uno dei promotori fu invitato molte volte in sezioni del PC a discutere
Io ero ovviamente per l'abrogazione Lino ufficiale del PC era invece quello di
Votare no
è
Alla fine di tutti questi dibattiti mi si avvicinarlo militanti avevo nessuna frequentazione all'epoca
Che mi dicevano che avrebbero volentieri votato per l'abrogazione della legge Reale perché
L'educazione o l'acculturazione che avevano avuto alla tutela dei diritti
Li spinga da parte del PCB spingeva in quella direzione e che tuttavia la disciplina di partito a malincuore li spingeva invece a seguire la direttive dunque il rapporto fiduciario
Con il partito prevaleva su quello che io credo correttamente si possa definire un radicamento sociale della Costituzione
Nella parte almeno dei diritti fondamentali che si era verificato questi due esempi mi
Spingono a dare nomi de trarre delle conclusioni ma dare due indicazioni
Per avere delle effettive condizioni di radicamento sei pronta una parte degli attori sociali o istituzionali che in questo
Si spendano attori istituzionali la scuola attori sociali un partito politico un sindacato
Sorge in secondo luogo un aggancio con dati di realtà
In realtà quella che fu la questione politica
Dell'attuazione costituzionale fu tutta giocata non intorno perché a memoria lunga o ahimè età abbastanza avanzata non intorno all'affermazione astratta del bisogno di rispettare
La Costituzione ma era scandita puntualmente da interventi polemiche mobilitazioni intorno ad arresti dinieghi di passaporto divieti
Di di or di riunioni e così via dunque una materialità di rapporti che consentiva di rendere visibile la Costituzione ha un numero
No no che andava di persone che andava al di là
Di una élite che ne percepita la portata e il significato perché non vuol dire
Che ci sia stato in quegli anni un idillio nei limito
A ricordare la sentenza settantotto del cinquantotto dalla Corte costituzionale sull'imponibile di manodopera
Che provocò una ripulsa molto forte da parte del Partito comunista con un atteggiamento molto duro e pubblico dallo stesso segretario toglie
E tuttavia quegli anni noi dobbiamo
Guardare
Certo di quegli anni la storiografia più recente ha dato una lettura che si è molto allontanata da alcuni
Diciamo anche stereotipi e tuttavia io credo che non sugli stereotipi ma sullo spirito del tempo noi in qualche modo dobbiamo riflettere per comprendere ciò che altrimenti diventa incomprensibili
Se non li mettiamo sul tavolo Dio due libri uno al nord
Che sono usciti più o meno contemporaneamente nel
Cinquantacinque uno intitolato dieci anni dopo e l'altro il Secondo Risorgimento cogliamo lo spirito del tempo nelle parole
Di personalità culturalmente
Molto dicesse
Calamandrei che quasi mettendo le mani avanti apre il suo saggio sulla Costituzione le leggi per attuarle con una citazione di Ballatore Palli ieri perché è giovane era allora un costituzionalista
Importante cattolico che aveva appena parlato di una spaventosa carenza costituzionale
Di Calamandrei è inutile che io ricordi dettagli se non
Un passaggio importante
Di quella di quel suo saggio dove si diceva la politica del Governo incerte mio per nel campo economico sociale non imparziale nel campo delle libertà economiche
Ha fatto senza accorgersene il blocco dei partiti di estrema sinistra i quali
Contrapponendo sia dei si sono apparsi alle masse attenzione all'uso
Di questo termine assetate di lavoro e di riforme sociali come i veri difensori della libertà e come i soli interpreti delle legittime aspirazioni dei poveri
La insensata politica del Governo democristiano ha portato oggi a questa situazione paradossale che i veri difensori della legalità democratica appaiono oggi comunisti e che chi senza essere comunista
Ha il coraggio di reclamare il rispetto all'attuazione della Costituzione senz'altro bollato dai benpensanti e forse schedato dalla polizia come sospetto di sovversivi ISMU ecco questo
E
Se noi vediamo Mortati quello che scrive
La necessità la sottolineatura delle difficoltà nascenti dalla mancata realizzazione delle necessarie
Istituzioni sociali ora se mette in evidenza Calamandrei un fattore politico che mostrerà
La particolarità del
Radicamento che in quegli anni radicamento sociale che in quegli anni
La Costituzione conosceva Mortati individua invece il problema istituzionale che va in quegli anni sotto l'etichetta della inattuazione costituzionale
Che come nere dette sono due fenomeni che non possono essere sovrapposte
In attuazione costituzionale non significa affatto assenza di radicamento sociale proprio la battaglia per l'attuazione costituzionale diventa un fattore di radicamento sociale molto nelle analisi degli anni
Passati a
Trovato qualche sbandamento nella non precisa comprensione di questo passaggio ma guardiamo tre
Nel volume il Secondo Risorgimento molto un personalità molto moderata dal certo punto di vista Mario Ferrara nulla in comune o meglio si
Normalmente
Scriveva
Nessuno ha operato per la piena attuazione della Costituzione
Mancheremo al dovere che dobbiamo hanno gli stessi se negassimo che questa condizione di cose non giova alla democrazia e peggio non giova all'istituto della Repubblica
Il che determina un distacco tra popolo e istituzioni che è la contropartita pericolosa del consolidamento della democrazia altro passaggio che a mio giudizio merita di essere segnalato
Dunque una rilettura di quegli anni
Dovrebbe indurre a ritenere
Che ci sia stata una Costituzione sacrificata alla democrazia protetta
Che il consolidamento sia stato pagato con un mancato radicamento in realtà quello che accade e che il radicamento sul viene
Realizzato fuori dal circuito istituzionale ufficiale e a questo punto vi è un obbligo anche qui di un riferimento a due espressioni che è di nuova storiografia più recente ha cercato di collocare in un contesto che non è quello polemico e ardente di quegli anni cioè due citazioni che riguardano
Due
Pubbliche dichiarazioni del Ministro della degli interni dell'epoca cioè Mario Scelba una nel giugno del quarantanove al congresso veneziano della DC
Dove spiegava insuccesso della DC appunto all'elezione del quarantotto dice nella sua forza morale
Poi
Aggiungeva cito che vale molto di più di tutto il cultural mi dice certuni è al congresso peggio della gioventù operaia cattolica maggio del cinquanta diceva
Rispettosi della Costituzione siamo peraltro convinti che essa non può diventare una trappola per la libertà del popolo italiano a cui garanzia fu voluta
Io ricordo questo per cogliere uno spirito del tempo che esistenza e che determinava in modo molto diretto
La battaglia ed era questa l'espressione corrente per l'attuazione costituzionale che aveva come ricorda Calamandrei diramazioni non tutte
Unicamente i individuabili nell'area dei partiti di sinistra c'è dunque un problema
Di radicamento che in quegli anni si impone che vedremo avrà degli effetti nella fase successiva e nello stesso tempo
Poneva un problema di quale stato si stesse edificate quando
Arturo Carlo Jemolo
Nel mille novecentosessantatré stilando quella amara nota conclusiva la sua nuova edizione del volume sul Chiesa e Stato
Io non lo scriveva questa Italia non è quella che avevo sperato questa società non è quella che vaticinato
Di fronte all'inattesa realizzazione di uno Stato Guelfo accento anni ed altro dal crollo delle speranze neo guelfi e
Ecco perché faccio questa citazione perché un altro passaggio essenziale per comprendere il modo in cui il problema del radicamento si pose est e quello della considerazione ovvia dell'articolo sette della Costituzione
Articolo sette della Costituzione che io mi limito a ricordare nelle sue
Nelle sue declinazioni più note l'incontro delle masse cattoliche comuniste il rischio della guerra di religione
Tra gli atti il bisogno di legittimazione del PTCP
Il ricordo e la sottolineatura di De Gasperi che attraverso quell'articolato e che rischia ecclesiastica sarebbe stata portata a promettere fedeltà alla Repubblica quindi un grosso problema
Di radicamento politico sociale della Costituzione in un momento in cui il rischio di delegittimazione di rifiuterà molto elevato
E dunque
Quello è un passaggio importante ma nello stesso tempo se noi leggiamo non la polemica
Superi Calise Manti giuridica lirismo che veniva dai socialisti e nel votare Assemblea costituente ma una notissima dichiarazione di Pietro Nenni
Cito la più piccola delle riforme agrarie mi interessa e ci interessa più della riduzione visione del concordato
Ci mette in evidenza due vie di radicamento una è quella più
Legata alla valutazione politica della situazione e l'altra invece che ritiene essenziale il radicamento sociale come premessa
Dell'attuazione della Costituzione il che nelle letture che noi oggi possiamo farne
E quella che non sono delle vie alternative indipendentemente poi dal giudizio che può essere dato sulla conclusione riguardante l'articolo sette guardiamo un altro e il secondo e ultimo
Riferimento che faccia la costituente la famiglia
Il discorso è di Vittorio Emanuele Orlando e di Piero Calamandrei di nuovo nomi non sospettabile in particolare quest'ultimo in materia di parità sono estremamente critici
Perché perché c'era quell'ideale indicente ricca di Puglia pre parlava prima Maurizio Fioravanti dicevano ma voi avete di fronte a voi un quando dice
Civile organizzato gerarchicamente con il bisogno di un capo della famiglia non potete introdurre
Questa estrema parificazione che gli articoli ventinove trenta avrebbero poi
Messo davanti all'opinione pubblica importante
Ricordare che lì ci fu una replica che venne da una donna Maria Maddalena Rossi che rispondendo direttamente a Calamandrei disse
C'è qualcuno che ha intenzione di cambiare il codice civile in materia e sono semplicemente le donne italiana
Dunque
Questo è un altro percorso che viene indicato molto significativo all'epoca perché c'è l'indicazione di un soggetto del radicamento
Cioè
Non voglio fare del
Indicare un femminismo ante litteram ma c'è un passaggio importante
E tuttavia questo è un passaggio che dovrà attendere molto giustamente quando Paolo Barile farà uno dei suoi bilanci
Sottolineerà
Che la famiglia è uno dei settori in cui più profonda è stata fino agli anni Settanta alla crisi
Per la Carta costituzionale legislazione ordinaria vigente dunque la difficoltà
Di radicare la Costituzione attraverso il rinnovamento dei rapporti personali e sociali questo avviene soltanto
Negli anni Cinquanta degli anni Settanta e qui c'è
Un'opera di anticipazione sul legislatore della Corte costituzionale
Che è stata spiegata bene all'epoca da
Giuseppe Branca i ritardi indussero la Corte del legislatore indussero la Corte
A intervenire c'è o no formula molto efficace in una sentenza cento cioè trentatré del settanta esigenza di una sollecitati equazione legislativa
Al nuovo ordine sociale attenzione secondo le direttive tracciate dalla Costituzione
Questo è un passaggio a mio giudizio essenziale la nuova via al radicamento della Costituzione
Che
Mi induce
A ritenere che alcune periodizzazione che noi abbiamo ancora davanti a noi
In attuazione costituzionale disse armistizio disgelo
Richiedano un po'di
Riflessione nuova la formale efficacissima e di leopoldo Elia del disgelo costituzionale secondo me VAC
Calata in una scansione probabilmente diversa misurato ASP più sulle dinamiche costituzionali e cioè la prima scansione vera il cinquantasei
L'entrata in funzione della Corte costituzionale
La seconda il mille novecentosettanta la prima grande stagione di riforme che era dicano nella legislazione nella società e che riflettono quello che nella sentenza del settanta era stato chiamato appunto
Il nuovo ordine sociale
Che la Corte io sono ricordo molto
Permettetemi la uscita retorica ma il ricordo approcci molto più giovani di oggi la l'udienza del ventitré aprile nel cinquantasei la prima udienza della Corte e
Io non posso
Discussero Mortati Crisafulli Calamandrei Giuliano Vassalli Massimo Severo Giannini Achille battaglia
Io vidi quel giorno incardinata la Costituzione qua
Quella Funari giornata politicamente rilevantissimo il Governo si era costituito dal Governo Bazoli si era costituito davanti alla Corte per sostenere l'incompetenza
Ha
Giudicare delle leggi e gli atti a forza di legge anteriore all'entrata in funzione della Costituzione
Il riduzioni Smoke costituzionale viene battuto in quel momento
Ed è l'operazione che fa la Corte che in quel momento apre una nuova fase nuova e diversa fase di radicamento sociale attenzione della
Della Costituzione
Ha detto bene dalla lingua politica la norma giuridica questo è il primo passaggio come ha ricordato
I Maurizio Fioravanti che fa cadere immediatamente e consegna davvero con una mandando al macero una biblioteca la distinzione tra norme programmatiche e norme con
Precettive ma in realtà è veramente un nuovo ordine costituzionale che emerge
Tutta la giurisprudenza della Corte
Riformatrice possiamo usare questa parola non ce n'è un'altra famiglia a parte diciamo l'incidente della prima sentenza sull'adulterio della moglie
E poi
La contraccezione il testo unico di pubblica sicurezza la difesa di conquiste come il divorzio l'aborto lo Statuto dei lavoratori
La Corte diventa poi questo è un altro passaggio fondamentale il rifornimento politico istituzionale di minoranze attive
è una di queste minoranze attive quella più significativa è quella rappresentata dai una parte della magistratura
Con l'emersione di un nuovo circuito istituzionale che è quella soprattutto tra pretori che sollevano le questioni di costituzionalità e Corte Costituzionale i pretori d'assalto verranno poi
Più avanti e tuttavia
Questo è un altro dei passaggi fondamentali perché attraverso questo
Si realizza nello stesso tempo radicamento è un paradosso perché questa vicenda diventa particolarmente evidente intorno al mille novecentosessantotto nel momento in cui socialmente
Appare maggiore o più evidente il rifiuto sociale delle istituzioni sia una riemersi onde dalla Costituzione particolarmente forte
E cioè la richiesta di un'ASL è interpretazione dell'ordine politico istituzionale attraverso la costituzione
E è di questo
La legislazione
Diventa in qualche misura lo specchio Repubblica fondata sul lavoro c'è un anno emblematico il mille novecentosettanta
La Repubblica fondata sul lavoro e lo Statuto dei lavoratori la sovranità popolare e si esercita nelle forme e il referendum
L'assetto istituzionale e le Regioni le nuove frontiere dei diritti e il divorzio quell'anno
Ecco la seconda scansione è fondamentale per cogliere le modalità del radicamento che in quel momento sono particolarmente forti e segue tutt'altro gli anni Settanta
La riforma penitenziaria il nuovo processo penale il processo del lavoro
La tutela dell'ambiente con la rilettura dinamica dell'articolo nove la riforma sanitaria come prima prevista sul serio per l'articolo trentadue
E qui si manifesta in tutta la sua evidenza l'adattabilità e l'elasticità della Costituzione a cui ha fatto riferimento Maurizio Fioravanti
Questo è un
Mi
Questo è
Un processo che alla fine degli anni Settanta viene interrotto noi sappiamo che c'è un riferimento abituale che è quello dell'annuncio della grande riforma
Craxiana un articolo sull'Avanti del
Settembre del settantanove ma in realtà instabilità che da quel momento in poi
Si manifesta
è legata al fatto che il sistema politico entra in una lunga e difficile transizione
Converte la questione politica di in cui manifesta un'incapacità di
Di soluzione in questione istituzionale tutta una serie di problemi politici vengono imputati
Al funzionamento del sistema costituzionale quindi
Dickson ci si libera e della connessa responsabilità
E in questo senso si determini una destabilizzazione dell'ordine costituzionale
Il problema anche le espressioni sono sgradevoli
Grande riforma è la parola aulica ho i miei cinque minuti ferro vecchio minestra riscaldata sono espressioni un po'meno eleganti
E
Sia siamo di fronte a faccia presentabile sonore Commissioni bicamerali
La prima delle quali voglio ricordarlo non aveva la limitazione dell'intoccabilità della prima parte della Costituzione si comportò con misura aveva minori poteri
Il suoi risultati come era prevedibile com'era prevedibile anche per le altre due non produsse non furono di nessun significato
E tuttavia in quel momento si avvia una decostituzionalizzazione del sistema che inquieta
Cresce come si dice la banda di oscillazione ammissibile tratta dinamiche politiche e riferimenti costituzionali accrescerla precarietà del riconoscimento sociale della Costituzione
Forse ha ragione anche
Io son d'accordo con Gustavo Zagrebelsky quando ha parlato di una senza costituzionale tutta presa dalla progettazione astratta
Devo essere perché opere estremamente schematico e sommario
La fase e abbiamo possiamo definire come berlusconiane tuttavia all'esito estremo di politiche disordine sradicamento e delegittimazione che privilegiava non la decisione
La fuga dal controllo la personalizzazione Lenzi Fasiello stravolgimento della investitura popolare
La fuga dalla Costituzione e dalla stessa dimensione europea che ancora in questo periodo abbiamo di fronte hanno
Ci sono forze capaci di mobilitarsi di recuperare quella riserva di saggezza e di democrazia al di là dell'episodio referendario io credo di sì
Che quel radicamento oggi abbia alcune nuove manifestazioni legittimazione attraverso i diritti
Il riferimento lo faccio alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea che è un contributo in questa direzione
La nuova riflessione sui diritti fondamentali e principi non modificabili la riscoperta di ARPA articoli come l'articolo trentadue che nelle sue ultime parole
Mette in evidenza l'indecisi militante da parte del legislatore in materie che toccano la coscienza individuale
Le quattro sentenze recenti in materia come si dice di bioetica con il loro argomentare per princìpi alla ricostruzione di un sistema
Tutta la Costituzione abilmente orientate naturalmente qui un po'
Dunque c'è una riserva di radicamento che possiamo ancora sfruttare con grande responsabilità Dellas della scienza
Del diritto costituzionale anche dei conti dei costituzionalisti abusivi come sono io
Certamente della politica con una considerazione che io prendo a prestito da Luigi ferraioli quando scrive la costituzione in generale il diritto altro non solo per un insieme di significati
Reggo ne funzionano fino a che il loro senso e socialmente condiviso altrimenti scompaiono insieme ai valori che garantiscono senza necessità di colpi di Stato o di mutamenti istituzionali
Credo che siamo a questo punto abbiamo una riserva di radicamento da spendere e spero che qualcuno ha voglia spendere bene
Grazie
Grazie a Stefano Rodotà che
Abitare ha trattato con il
Impareggiabile lucidità un tema difficile sfuggente non l'avevamo scelto ma ci rendevamo conto
Della difficoltà di questo tema il tema del radicamento è un tema che non facile da Ferrara direi che Rodotà ci ha dato un esempio di metodo su come affrontare questo tema le cinque domande iniziali
Ha distinto giustamente
A mio avviso il percorso dell'attuazione da quello del radicamento e sono percorsi
Che si intrecciano ma sono anche differenziati e poi con richiami molto pertinenti ci ha dato una periodizzazione
Di questo aspetto arrivando anche alle valutazioni critiche che riguardano
La fase più recente
A questo punto la parola passa al professor Birolli
Prego che il tratto
Ancora il tema del radicamento penso in una prospettiva un po'diverso
Ringrazio l'Accademia dei Lincei per questo invito trattare della Costituzione che mi onora
Ma ho il dovere e di avvertire
Fin dall'inizio
Che in primo luogo non sono né un giurista né un costituzionalista nessuno è perfetto
In secondo luogo in segno da vent'anni negli Stati Uniti quindi avverto con trepidazione il pericolo di essere lontano dal modo di pensare
E di dibattere di tanti dei gentili ospiti partecipanti a questa nostra iniziativa
E questo paura di essere lontano mi fa affrontare il tema come dicevo con particolare
Preoccupazione a mia discolpa posso solo dire che di aver informato il professor Cheli di tutto ciò e quindi una piccola attenuazione
Poi come è stato già osservato se c'è un punto sul quale esiste un largo consenso fra gli studiosi e nell'opinione pubblica accolta che le tre maggiori ideologico tradizioni culturali
Che hanno contribuito in maggiore o minore misura trasformare l'impassibile alle della nostra Costituzione sono il liberalismo democratico il socialismo e il cristianesimo sociale
Sono tutte e tre tradizioni intellettuali che hanno una lunga storia
Nella lunga presenza nella nostra vicenda nazionale
Credo che non ci sia dubbio sul fatto che proprio questa e una delle ragioni del forte radicamento della nostra Costituzione nel comune sentire degli italiani
Proprio perché essa è figlia di tradizioni
Presenti
E fortemente presenti nella storia nazionale la nostra Costituzione dimostra
Questa sua fisionomia inconfondibilmente italiana ma non credo che la storia sia tutta qui
Ritengo che ci sia anche un'altra tradizione di pensiero politico che ha ispirato e guidato l'opera dei costituenti ed ha lasciato tracce profonde nella Costituzione
E credo che dobbiamo fare riferimento anche a queste
Tradizione per capirle la il radicamento del testo e mi riferisco alla cosiddetta tradizione del pensiero politico repubblicano
Quando parlo di repubblicanesimo lo intendo intendo questa espressione nel significato che essa ha assunto nella discussione internazionale
Cioè per repubblicanesimo si intende quella lunga tradizione di pensiero politico che nasce in Italia
Del tredicesimo secolo con le prime forme di autogoverno comunale e continua dopo aver attraversato momenti di ascesa
E di declino di fatto fino ai giorni nostri
Ora questa tradizione di pensiero politico è un tratto distintivo della identità storica italiana accanto ad altri
Non è l'unico c'è
Ed è uno dei più forti dei più tenaci nella nostra storia ora la tesi che vorrei proporre alla vostra riflessione queste
E cioè che sta proprio nel suo contenuto repubblicano
Una delle regioni più forti
Della forza
Ed è la fragilità della nostra Costituzione
Della forza perché i principi politici del repubblicanesimo sono figli è stato osservato
Di una consumata prudenza sta la parola chiave e quindi sono principi che sono stati capaci
Di ispirare un solido sistema istituzionale
Ma al tempo stesso il carattere pubblicano della nostra Costituzione a un elemento di fragilità perché esso presuppone
Ho aspira formare dei cittadini
Ovvero è un'élite politica
Qui è amministrativa sostenuta da un forte senso dei doveri civile
Ma se si infatti i cittadini non ci sono o non ci sono più che se una CSIL fatte lì non c'è
La nostra Costituzione senza che noi ce ne accorgiamo diventa espressione di una nobile speranza
E la Repubblica si trasforma in una Repubblica corrotta
Osservo subito che
Quanto appena affermato non è una grande idea me ne rendo elettrico
Perché capite bene che affermare che la Costituzione repubblicana eh repubblicana non è per
Per non è una grande invenzione del resto e qui entro subito nel mio costume distorto
I costituenti ne erano perfettamente consapevole
Per ragioni di tempo non mi fermo sulle citazioni ma basta rileggere le parole che mi uccide Ruini pronunciò nella seduta pomeridiana del ventidue dicembre mille novecentoquarantasette prima della votazione finale
Il riferimento alla Repubblica romana
Mezzi
Ma se vogliamo vedere i dei segni le tracce
Della presenza della tradizione del pensiero politico repubblicano nella nostra Costituzione costituzione
Il luogo ovvio dove guardare
L'articolo uno con l'affermazione del principio della sovranità popolare
Ma non è tutto qui
Il repubblicanesimo contenuto repubblicano della Costituzione non si esaurisce nell'articolo uno
Esso emerge a mio parere con tutta evidenza laddove la nostra Costituzione tratta del rapporto fra i diritti e i doveri
E laddove parla dei doveri del cittadino dei rappresentanti e dei pubblici impiegati
Non c'è dubbio sapete tutti che la nostra Costituzione afferma a chiare lettere un'idea
Della cittadinanza
Che è genuinamente repubblicana
In quanto comporta
Il riconoscimento dei diritti inviolabili e richiede l'adempimento dei doveri di solidarietà politica economica e sociale
Ma altrettanto chiaro è il contenuto repubblicano nell'articolo sessantasette
Laddove appunto si afferma che ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione
Io in queste parole
Avverto lecco
Del vecchio principio
Io
Per traccia più significative il cui testo più significativo sogni di uffici di Cicerone uno centoventiquattro
Si afferma che dovere del magistrato se genere persone Civitate cioè concepire se stesso come la personificazione della città e non più comuni in diritto privato
Laddove agisce appunto come magistrato
Il
Questa particolare rilievo poi per la storia che vorrei proporvi
E poi secondo comma dell'articolo quarantotto sul
Dovere di volto
L'esercizio del voto è un dovere civico nel progetto di Costituzione all'articolo quarantacinque la si leggeva che l'esercizio di voto dovere civico e morale
Il relatore Umberto Merlin
Democristiano di Rovigo spiegò benissimo qual era la motivazione di quell'affermazione
Egli osserva infatti noi
Abbiamo fermati in forma solenne il dovere di andare a votare il dovere del cittadino
Che gode dei benefici di questo regime democratico che gode della libertà che gode della sicurezza presso un'altra che insomma è ritornato deve essere in questo clima
Che la democrazia ha creato un essere libero questo cittadino abbia il disturbo di andare a votare
Più lungo discorso meriti invece l'articolo cinquantadue
Più lungo ma dal mio punto di vista
Confesso una debolezza più affascinanti ancora e cinquantadue la difesa della patria è sacro dovere del cittadino
Il cause ancora il commento di Merlino
Ora
Egli osservo
Queste parole sono da fondersi nel marmo
Parole che noi vorremmo penetrate così
Nella coscienza del nostro popolo da non doversi mai più discutere
E ricordo all'Assemblea che la Commissione fu unanime nel votare questa forma
Sul concetto della patria e sull'amore verso di essa una unanimità perché deve essere e sarà cresimato indubbiamente dal voto dell'Assemblea
Perché la patria attiro la vostra attenzione sulle parole
Non è più la matrigna e che il fascismo aveva tentato di creare ma è la madre generosa che accoglie tutti i suoi figli con identico animo
Ora
Da storico
A me pare che queste parole e il testo dell'articolo
Dimostri anche la Costituente recepite
E diede veste giuridica a un convincimento
Che fu proprio di molti italiani ed i costituenti o di molti di essi in particolare in quegli anni
Cioè che la caduta del fascismo
Non aveva determinato la morte della PAC
Ma aveva reso possibile l'inizio del percorso di costruzione di una nuova
Potrei citare tanti testi I diari dalle lettere di qui permessi uno solo dalle dal diario di Calamandrei il primo agosto del mille novecentoquarantatré
Veramente scrive Calamandrei pochi giorni dopo il venticinque luglio la sensazione che si è provato in questi giorni si può riassumere in questa frase si è ritrovata
La pace
Aggiungo che se vogliamo tornare le radici culturali dell'idea che della patria come madre comune
Che è patria in quanto non ammette discriminazioni e privilegi il luogo dove
Andare è facile
E Mazzini non vi è patria scriveva Mazzini dove l'uniformità del diritto violato dell'esistenza di cast di privilegi e di ineguaglianza e di risparmio naturalmente completamente della citazione
Ma se poi vogliamo essere particolarmente esigenti vogliamo andare a trovare dove è la radice culturale dell'idea o della metafora per essere più precisi della patria come madre comune
E cerchiamo ancora lì nella tradizione repubblicana lo troviamo subito
Basta leggere Jean-Jacques Rousseau tela Petris volto ad hoc Lamea convivente fra madre comune dei cittadini eccetera eccetera
Distretto
Contenuto
Repubblicana e qui
Avverto una trepidazione ancora maggiore è a mio parere l'articolo cinquantaquattro
Si legge che tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica vedi osservarne la Costituzione e le leggi secondo comma i cittadini cui sono affidati le funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina d'onore
Prestando giuramento nei casi stabiliti per averci
Ora sapete tutti meglio di me che nel progetto di Costituzione l'articolo corrispondente aveva un secondo comma che recita
Quando i poteri pubblici violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla Costituzione la Resistenza all'oppressione è diritto è dovere del cittadino
L'Assemblea plenaria non approvò questo comma
Ho raccolto ed esaminato le varie audizioni che
Andarono da esponenti del fronte l'Uomo qualunque
Uno dei quali affermò contro la legge non so concepire l'esistenza di nessun genere perché per legge
Non c'è il mio altre a mio modo di vedere davanti la legge che l'obbedienza
Ci sono parti c'è un intervento assai importante di un repubblicano comunque della sete
Il quale osservo che chi aveva proposto in questi tre enti che hanno proposto il comma sul diritto il dovere di resistenza a vedere l'animati da un sentimento di fierezza civile
Di una reazione alla mortificazione e gli osservo che tutti subimmo sotto il regime dittatoriale quando ci di battemmo nel tormento di resistere i poteri costituiti come avremmo voluto e dovuto
Se non ci fossero state
Troppe coscienze tali disservizi troppe schiene curve sotto la verga del dittatore e tuttavia lo stesso dell'asset pur repubblicano osservò che non si può legalizzare l'illegalità
Che la Resistenza la violazione dei diritti fondamentali è atto che va oltre il diritto
Tralascio il bellissimo intervento di titolo nobili se non per
Osservare che
Titolo nobili era un socialista
Ebbe osservo che in in con rimpianto con rimpianto nelle sue parole che se
Quel comma sul diritto il dovere
Né resistenza fosse stato presente nella Costituzione
Probabilmente
La vicenda del popolo italiano negli anni in cui si afferma il fascismo sarebbe stata diversa sono parole delle dita lo sapete tutti
Sapete tutti com'è andata a finire non è stato votato quel secondo comma
E su questo credo che si imponga una riflessione
è vero
L'articolo cinquanta del progetto di Costituzione come osservo
Costantino Mortati
Con quel secondo comma intendeva svolgerà ufficio pedagogico di educazione civile
Aggiungo che quel principio
Con il diritto e il dovere dell'esistenza quelli articolo
Avrebbe insegnato con un concetto fondamentale dell'ethos repubblicano
Cioè perché le tasse le pubblicano si fonda su due principi
Il dovere
Di essere fedeli alla Repubblica alla costituzione e alle leggi come afferma il primo comma
E il dovere di resistere
Contro l'esercizio arbitrario del potere
Il primo comma
è un freno alla licenza era anarchica
Il secondo sarebbe stato un incoraggiamento la Resistenza e contro il potere arbitrario contro la tirannide per usare il linguaggio prassi
L'uno e l'altro insieme educano alla mentalità proprie di cittadini liberi da soli sono entrambi inadeguati
Il dovere di resistenza senza il dovere di lealtà distruggeva in la legalità
Che è il fondamento della libertà repubblicani
Ma il dovere di lealtà senza il diritto
E il dovere di resistenza
Corro della fierezza civile che sostegni altrettanto necessaria la libertà Repubblica così almeno insegna la tradizione del pensiero politico repubblicano
Da questa considerazione se ne aggiunge un'altra
Che nasce dalla considerazione alla storia d'Italia
Dei due mali possibili l'eccesso di fierezza civile che trascende anarchia
E il difetto di fierezza civile che nutre l'abito servile qual è il pericolo maggiore in Italia
A me pare che difficile negare che in Italia il vero problema dal punto di vista della libertà repubblicana sempre stato piuttosto la carenza
Più che l'eccesso di fierezza civili
Aggiungo che nell'articolo cinquantaquattro nella versione definitiva c'è un perché contemplato un secondo comma che esso ha
Una caratteristica squisitamente repubblicana
Che quando si parla del dovere
Di chi dei dei pubblici funzionare di assolvere loro compiti con dignità ed onore cosa vuol dire
A me pare che
Spero di non sbagliare
Ma leggendo il dibattito alla Costituente emerga l'idea è che c'è una particolare bellezza
E dignità ed eccellenza nel servire la Repubblica e dunque chi svolge quell'opera deve a vere il senso di un particolare onore
Nello svoltare questo
Quello che la Costituzione repubblicana perché repubblicana intende però no del resto non c'è bisogno di molte parole
Per ricordare
Che dal punto di vista del pensiero civile l'attività dell'individuo che serve il bene pubblico è più alta dell'attività dell'individuo
Che non serve il bene pubblico e c'è nel del servire la padri servire il bene comune e partiti indispensabile dell'eccellenza della persona che vuol dire una vita moralmente nobile
L'ultima osservazione che vorrei proporre alla vostra riflessione
A che fare con la dimensione religiosa nel dibattito alla Costituente
E qui devo aggiungere una terza osservazione autobiografiche che io sono un non credente
Fervida mentre laico ma sono anche uno storico
Orbene è difficile non vedere questa dimensione religiosa nella
Costituente e nella
Testo costituzionale dell'ASI professor Onida
Mi ha consolato e con esso osservazione
Basterebbe per averne una prova rileggere l'intervento di Meuccio Ruini quando presentò
Il testo
Provvisoria
Laddove egli notò che avvicinando può aver citato la religione crociana della libertà
Notò che guardi all'avvicinarsi sono le sue parole ad una Costituzione si prova a quasi un senso religioso
Basterebbe rileggere l'intervento di Benedetto Croce l'undici marzo centoquarantasette dove Croce invita oggi
Ogni costituente ritirarsi nella sua profonda coscienza
E in bocca e propone di raccogliersi tutti ed intonare mentalmente le parole dell'inno beni creato spirito giusto mente stuolo in visita
Accende lumen consensi bus infonde amore Cordenons
Lo stesso Ruini laico anche lui nella seduta del antimeridiana del ventidue dicembre
Parlo di una Costituzione che sarà Saccà per tutti gli italiani
E per rendere più esplicita la dimensione sacre della Costituzione Giorgio la Pira democristiano sapete propose
Di mettere quale preambolo alla Costituzione queste parole
Il popolo italiano avendo sperimentato attraverso la dolorosa tirannia dello Stato totalitario fascista
Come la dimenticanza il disprezzo dei diritti naturali dell'uomo
E delle fondamentali comunità umane sia davvero la causa massima delle sventure pubbliche
Decide di esporre come atto preliminare della sua nuova vita democratica e repubblicana una dichiarazione solenne di questi diritti sacri e inalienabile
E aggiunge
Che grazie alla nuova Costituzione l'Italia riprende il posto che gli spetta nel seno della civiltà cristiana
Lievitare del senso della sua storia della sua cultura e proclama al cospetto di Dio e della comunità umana la seguente dichiarazione dei diritti dell'uomo
Come spiega lo stesso l'aprire alla ragione pur quelli intendeva necessari riferimenti a dire era che
Settore porre i diritti inalienabili della persona al di sopra della storia devi avere una fondazione che era oltre il tempo
Che Terna
Non solo ma la Pira come altri credenti sapeva benissimo che la nostra Costituzione in quanto volevo opporsi al fascismo
Dovremo porci si radicalmente perché il fascismo era un'ideologia che offendeva profondamente la coscienza cristiana
Proposta di la Pira
Unico già accennato non fu accettata
Sulla base di importanti obiezioni
Quelle di Concetto Marchesi dentro gli atti
E infine ebbene
Una ultimo momento di approfondimento e di dibattito nella seduta antimeridiana del ventidue dicembre del mille novecentoquarantasette laddove la Pira propose
Con una
Brevissimo riferimento spirituale da apporre quale preambolo che avrebbe dovuto leggi recitare come segue
In nome di Dio il popolo italiano si dà la presente Costituzione
Ci sono gli interventi ancora di Marchesi Togliatti Calamandrei Nitti particolarmente bello quello di Calamandrei nel quale Calamandrei affermava anche che gli avvertiva la necessità di un po'cauzione allo spirito per l'eternità
E a questo proposito volevo un richiamo i nostri morti come gli USA come gli dissi
Un richiamo che desse che infatti ZAS laddove dimensione spirituale dell'ispirazione
Del lavoro della Costituente
Perché c'è sempre una con una dimensione religiosa nel cui quando le esseri umani cercano disperarsi e dire ideale che vanno oltre la transitorietà dell'uomo e i
Nel tempo
Vi invito a rileggere
Intervento di Alcide De Gasperi dopo il voto
L'intervento di Vittorio Emanuele Orlando che parlò di consacrazione laica della Costituzione e credo che abbiamo il quadro
Dell'importanza di questa dimensione religiosa sentita dei costituenti
Sentite le coste interventi non individuati in astratto
E qui la domanda che ci sta dovremmo porre e queste
Se ci fosse stata nella nostra Costituzione il preambolo La Pira nella sua forma secondo formulazione in nome di Dio il popolo italiano si dà la presente Costituzione
La nostra Costituzione sarebbe stata più o meno radicata
Nella coscienza degli italiani si sarebbero i credenti di fede cristiana sentiti più o meno obbligati ad essere leali alla Costituzione
Mi fermo qui perché vedo che sta scivolando fuori dal mio campo di storico e sto cominciando a ragionare da filosofo politico
Ognuno tragga la morale chiuse ritiene più giusta da questa storia ma come storico avevo l'obbligo di raccontarla la storia
è una storia e questa
Personalmente ritengo soltanto io a cosa sono convinto di un principio di saggezza politica sono convinto
Che la nostra Costituzione e nel dibattito alla Costituente c'è un vero e proprio tesoro cd e credo che
Almeno abbiamo il dovere
Di conservarlo e di arricchirlo grazie
Maurizio Viroli
Ci ha offerto un
Un nuovo apporto all'analisi all'aggiornamento dell'analisi del nostro testo costituzionale apporto che investito
Un punto di grande rilievo forse troppo spesso trascurato l'aspetto del letto osserva aspetto della religiosità
Laica della Carta costituzionale giustamente Viroli a richiamato le grandi voci che entrano di costituenti che entrano in gioco
Quando
Si parla questo tema che poi
Forse uno delle molle più profonde che possono spiegare
Senso di questo percorso che andiamo ricostruendo quello che
Lo Stato di
Forza che questa carta conserva ancora nel nostro
Nel nostro Paese io vorrei ringraziare in modo particolare il professor Villone per aver accettato il nostro invito
Perché ci ha portato un'ottica
Direi esterno cioè di studioso che si è formato di là dall'Atlantico ma che dimostra
Di avere rivolto alle nostre vicende costituzionale la nostra storia nazionale un'attenzione
Una sensibilità particolare
Chiudiamo qui anche il secondo passaggio e entriamo nella terza fase e ultima fase della sessione
Con
Le relazioni
Del professor Murru e del professor Quadrio Curzio
Che prego di venire al tavolo
Te lo conosce
Niente
Ma in America da vent'anni
Da
Da
Roberta diciamo sinceramente allora tu più
Cioè
Allora riprendiamo con la relazione Ignazio il professor Ignazio muso dalla Ca'Foscari di Venezia
Costituzione e il sistema
Economica
Grazie anch'io non sono sono un economista quindi chiedo scusa giuristi affronterò il problema da economista
Però vorrei subito
Richiamarmi a alcune cose che sono state dette nel negli interventi precedenti in particolare
Ci è stato ricordato come le costituzioni c'è stata un'evoluzione storica nel modo in cui ricostituzione guardano a se stesse con riferimento al proprio compito nell'organizzazione della vita civile
E si è passati ci è stato ricordato dal
Dall'idea dei padri ricostituzione del costituzionalismo liberale in cui
Le costituzioni sostanzialmente sì diciamo così si limitavano all'obiettivo di provvederei delle garanzie per la libertà individuale di fronte
Al all'eccesso di potere del sovrano ha una visione più coinvolgente la Costituzione come fondamento di un Progetto civile
E questo questa caratteristica di Costituzione che si sono opposte come
Base per la costruzione di un progetto civile evidentemente è stata più forte nei momenti in cui la Costituzione emersa da da fase di sconvolgimento politico sociale come è successo poiché nel nostro caso la Costituzione italiana
Viene fuori alla fine di un periodo DD di conflitto disastrosa dal periodo della Resistenza che in questa Costituzione noi vediamo il faticoso lavoro di incontro di mediazione tra ideologia diverse con l'ambizione di costruire un nuovo progetto civile
Questo cosa mi fa richiamare l'idea che una Costituzione sempre in una tensione tra la sua aspirazione ad essere durevole perché ispirata a dei valori e dei principi fondamentali e poi la necessità invece di confrontarsi con le sfide della dinamica vera storia e queste o
è particolarmente evidente quando parliamo di aspetti economici perché
Se c'è un aspetto dell'evoluzione storica che si evolve che è in continua dinamica è proprio l'aspetto economico
E c'è una dinamicità intrinseca dell'economia che non è soltanto all'inizio la dinamicità dei fatti economici ma è
La dinamicità delle teorie per interpretare questi fatti che cambiano
Leggende le teorie dominanti cambiano i progetti per l'organizzazione della vita economica cambiano
E quindi se anche noi possiamo immaginare che la discussione sui
Sul miglior modello di organizzazione di un sistema economico possa essere condotta a livello di dibattito teorico poiché in pratica ciò che determina i dei veri e propri spostamenti di mentalità nel guardare I fatti economici sono i fallimenti storici di un modello che magari si riteneva fino a quel momento
Dominante che poi viene messo in crisi tutto questo quando noi mettiamo una Costituzione a confronto con gli aspetti economici
Indubbiamente fonte di problemi
Quanto meno c'è una continua domanda di interpretazione della forma di un dettato costituzionale di fronte all'evoluzione del della realtà economica quindi se c'è
Un ambito in cui noi dobbiamo guardare ad una Costituzione con un occhio condizionato dalla storia questa è proprio quello che riguarda gli aspetti economici e queste evidentissima se noi riprendiamo tutto il Titolo terzo
E e può essere applicata questa quest'analisi ad ogni punto della ogni articolo articolo perde Titolo terzo
Ci sono
Miceni tali temi più importante di tutti è quello del lavoro la la promozione e tutela della cooperativa articoli più o meno importanti per esempio quelli sulla proprietà e la tutela
Una particolare attenzione alla riforma agraria e l'articolo sulla cooperazione sono oggi meno importanti quelli sul lavoro sono importanti quello sul risparmio ma io
Non non si può parlare di tutto quindi ho scelto una aspetto su cui concentrarmi un attimo ed è
Quello toccato dal gruppo di articoli quarantuno quarantatré cioè il l'aspetto del rapporto
Tra del tema del mercato della concorrenza sostanzialmente che ha una sua rilevanza perché oggi insomma il tema della concorrenza delle liberalizzazioni delle privatizzazioni è uno dei temi centrali del dibattito economico italiano
Ora noi sappiamo che la concorrenza alla costituzione del quarantotto non se ne parla mai poi la concorrenza è stata in qualche modo introdotta nella nostra Costituzione
Con l'articolo cento dice nuova formulazione dell'articolo centodiciassette ne parlo un attimo più avanti ma nella Costituzione
Del mille novecento franata raffinare quarantasette la parola concorrenza non c'è
Mi sono preso Frosini sono divertita un po'a rileggere però il dibattito in Assemblea costituente e scoprendo che invece di di concorrenza lì sei si è parlato si è parlato in modo interessante in modo istruttivo
E sostanzialmente della maggioranza degli interventi all'Assemblea Costituente emerge una sostanziale sfiducia nei confronti della concorrenza
Idea prevalente la concorrenza e magari un
Un concetto astratto predicato degli economisti teorici ma che comunque non si applica mai e che quindi e quindi in pratica noi quando parliamo di concorrenza parliamo di una lotta senza regole che porta squilibri di potere economico e la formazione di Monopoli
Quindi o c'è un intervento emblematico di Piero malvestito i deputato della democrazia cristiana
Che nella seduta del tre maggio del quarantasette accusa il capitalismo di aver soltanto garantita la libera sopraffazione Gaber Lata per libera concorrenza
Ritiene la concorrenza è un fenomeno puramente astratto circa
Il la situazione americana dice nonostante lo share mancanti rivedere lo Sherman antitrust fax di Stati Uniti sono diventati la patria dei Castelli dei cartelli e dei monopoli
E poi però come molti deputati era parte democratica cristiana
Che condannavano liberismo poi però non volevano
Finire sulla risoluzione nella direzione della pianificazione quindi ecco che mal vestiti dice
Voglio vogliamo togliere di mezzo lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo senza sostituirli l'ancor più atroce sfruttamento dello Stato sull'uomo ma la sua proposta non è particolarmente
è un po'imbarazzata perché da un lato alla fine finisce per dire in fondo il sistema della concorrenza e ancora almeno in perfetto di scegliere gli uomini e dall'altro lato l'auspicio è
In nella direzione della partecipazione di lavoro dei lavoratori alla gestione e agli utili dell'impresa né molto convincente come modo per uscire dai dal dei problemi che egli stesso aveva indicato
Più chiara e più anche scontata e la posizione dei deputati della sinistra
Che però posizione ci sono le degenerazioni monopolistiche
Ma allora occorre un deciso intervento diretto dello Stato con piani e anche come anziana esazione duramente la preoccupazione quella di non di evitare l'accusa di sovietiche trazione
Dell'economia e quindi vi sono vari interventi che si preoccupano di far vedere come la retail la necessità di un piano economico non confligga con la la iniziativa la libertà di iniziativa dei privati
C'è un intervento che non di un deputato liberale
Guido cortese di parte liberale il quale è l'unico che io ho trovato il qua perché propone un emendamento a quello che allora nel dibattito era l'articolo trentanove poi diventerà l'articolo quarantuno
Emendamento che recita così la legge regola l'esercizio delle attività economiche al fine di difendere gli interessi e la libertà del consumatore
Questa meramente interessante non solo per la sua formulazione oggi come voi sapete si parla di concorrenza per difendere l'interesse libertà del consumatore
Sono interessanti anche le mobile le motivazioni con cui questo intervento viene
Viene presentato dice dice cortese
Lo Stato deve intervenire non per fare i piani ma per assicurare il benessere della collettività e per difendere soprattutto quel tal consumatore che io non vedo ricordato in questo titolo dei rapporti economici non vedo nominato in nessun articolo
Eppure è lui il protagonista vero perché tutti siamo consumatori
Tutti i cittadini sono consumatori difendere i consumatori significa soprattutto difendere gli interessi delle categorie meno abbienti
Questa posizione
In assoluta minoranza nell'Assemblea costituente
E infatti poi l'emendamento poi lemene dove era ritirato alla fine per motivi che adesso cercherò di ricordare
L'articolo quarantuno come sanno certamente i costituzionalisti e il risultato della fusione di due articoli prima c'erano articolo trentasette è un articolo trentanove l'articolo trentasette
Diceva la legge determina le norme i controlli necessari perché le attività economiche possono essere armonizzate coordinate finissero a fini sociali
Poi ce n'era un altro articolo trentanove allora che parlava della della libertà di iniziativa economica economica privata
E però del fatto che non potesse svolgersi in contrasto con l'utilità sociale
C'è tensione in Aula e quindi Mortati propone l'unificazione di questi due articoli in un unico articolo che poi diventerà di quarantuno che però nella sua formulazione
Questa interessante recita così
Iniziativa economica privata è libera
La legge pone le norme necessarie perché le attività economiche siano coordinati a fini sociali non rechino danno alla sicurezza alla libertà alla dignità umana né contrastino altrimenti con il bene comune ma come vedete in questa formulazione non si parla
Né di controlli né di piani
E allora i deputati della sinistra cercano di inserire in qualche modo un riferimento esplicito a controlli e Pianetta parola piani non piace e viene sostituita poi
Con la parola programmi programmi c'è un intervento molto ironico di inaudita questo proposito che risparmia
E poi e così si arriva alla formulazione finale l'iniziativa economica privata è libera noi la richiamo per
Semplicemente per ricordarci e non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza libertà alla dignità umana e poi la legge determina i programmi i controlli opportuni
Perché l'attività economica privata e pubblica possa essere indirizzata e coordinata i fini sociali che sarà poi l'articolo che ha provato ma prima si dovevano discutere due emendamenti
Quello dell'onorevole cortese ricordo la legge regola l'esercizio dell'attività economica al fine di difendere gli interessi e la libertà del consumatore ma ce n'è un altro che è presentato da Einaudi
Einaudi presento un emendamento che recita così la legge non è strumento di formazione di Monopoli economici e ove questi esistano le sottopone al pubblico controllo a mezzo di amministrazione pubblica delegato diretta
Che in auto illustra questo emendamento con un intervento appassionato contro i monopoli a un certo momento dell'intervento dice quando i monopoli esistano noi dobbiamo chiedere che siano soppressi o eliminati però essendo il mio emendamento non dice così
Dice che quando esistano i monopoli devono essere sottoposti a un pubblico controllo
Ho a mezzo di amministrazione pubblica delegata
O diretta
E questo modo di formulare l'emendamento in più anche
Che nell'intervento di Rinaldi non è chiarissimo cosa lui intenda con controllo da il destro al a Ruini Presidente della Commissione per la Costituente
Dà l'occasione per intervenire contro l'emendamento ed è molto interessante leggere quello che dice lui rivolto in Aula il suo atteggiamento la contro il monopolio dice Ruini nave
Non presuppone l'ipotesi di una libera concorrenza che spontaneamente e automaticamente divide ogni monopolio
Occorrono interventi dello Stato per ristabilire e mantenere la libera economia di mercato l'emendamento da lei proposto
Sottopone il pubblico controlli monopoli a mezzo di amministrazione pubblica delegato dirette ed è qui che dispiega la macchina antiliberista dei controlli
Controlli di squisita e senza interventista con organi uffici burocrazie di vigilanza
E continua a Ruini il nostro progetto di Costituzione consente giardini sufficienti contro il monopolio
Articolo che ammette il coordinamento i controlli a fini sociali vi è la Facoltà di impedire la formazione di Monopoli Luini usa questa argomentazione con questa argomentazione poi l'emendamento di inaudita era bocciato
E l'onorevole Cortese ritirerà per favorire inauditi realmente il suo emendamento e quindi l'articolo quarantuno passa senza
Questi accenni che avrebbero potuto riaprire la l'interesse comune l'attenzione per il problema della concorrenza e quindi alla fine
Il mezzo privilegiato per attuare la da tutti invocata lotta con i monopoli non viene ripristinato individuato nel ripristino della concorrenza ma poi nell'articolo quarantatré l'articolo successivo
Nella possibilità in fondo di nazionalizzare monopoli stessi
E anche lì risparmiatore motivi di tempo l'articolo quarantatré nella sua formulazione iniziale originare cominciava con una frase per coordinare le attività economiche
E dopo attraverso l'intervento di alcuni soprattutto di alcuni deputati democristiani e c'è un intervento italiani al riguardo che viene sostituito con
L'utilità generale ai fini di utilità generale ma prima aveva questa impostazione più chiamiamola così tra virgolette dirigistica
Ora
Perché ho richiamato questo questo dibattito per fare un certo interesse ma anche per per
Perché poi e sappiamo che c'è stato tutto un dibattito su questo articolo quarantuno e c'è stato una un dibattito sulla relazione tra libertà di iniziativa economica privata che è esplicitamente menzionata e invece
Il principio di concorrenza che non è menzionato
E indubbiamente l'articolo quarantuno anche sulla base
Del dibattito che si è svolto appare come un compromesso tra forze biologiche in campo anche se alcuni deputati dell'Assemblea Costituente Taviani in testa hanno sempre negato che fosse così ma detto no questo grande progetto di organizzazione della vita economica
Il punto è poteva si poteva chiedere di più e qui è il discorso della Costituzione in rapporto all'al momento storico si poteva chiedere di più
In un momento in cui al di là della contrapposizione ideologica
Ma forse proprio per l'esistenza di questa contrapposizione c'era dominante non solo in Italia ma in tutta Europa
E da ben prima della seconda guerra mondiale una visione dell'economia cui sostanzialmente l'articolo quarantuno corrispondente
E questo non possiamo dimenticarlo quando noi guardiamo oggi a questo articolo questa visione che io chiamerò per semplicità economia mista anche se alcuni distinguono tra economia mista economia
è stata se pubblica cioè chiamiamo l'economia smista perché quello che mi interessa sottolineare questo
La visione dell'economia mista che è stata ripeto dominante fino una almeno la metà degli anni Ottanta può entrata in discussione considerava la concorrenza come la condizione del tutto astratta
A causa delle troppo numerose troppo stringenti condizioni richieste per realizzare
E riteneva quindi che fosse necessario un intervento dello Stato nell'economia essenzialmente sostitutivo per la gestione privata delle imprese in condizione non concorrenziali
Questo intervento non doveva essere limitato soltanto al caso dei monopoli naturali ma doveva estendersi anche i casi in cui pur essendo la concorrenza possibile e se andavano infatti limitata da considerazioni di natura strategica quali ad esempio l'interesse nazionale che di solito non è mai ben definito
E qui voglio citare una frase inaudite Einaudi disse
E l'intervento contro i monopoli intervento non nell'intervento quando fu presentato da lì dal dai deputati democristiani la
La richiesta di modificare nell'articolo quarantatré
Di passare dalla frase per coordinare le attività economiche alla frase ai fini di utilità generale inauditi intervenne dicendo
Non ho mai visto che ci sia uno il quale si voglia appropriare della cosa pubblica che non abbia mai protestato l'utilità generale e non sia riuscito a far prevalere la tesi che il fine suo privato coincide con utilità generale
Quindi il l'idea dominante dell'economia mista
è che l'intervento dello Stato è comunque migliorativo rispetto all'iniziativa privata
E i cosiddetti fallimenti del mercato e queste o
Più che per una ragione economica per una ragione culturale perché l'autorità pubblica è ritenuta per definizione in grado di individuare non solo gli obiettivi di bene comune
Ma anche il modo migliore per Thuram per con per perseguirli questa è il nocciolo di questa realtà è questa
Perfettamente in sintonia con l'articolo quarantuno
Il modello di economia mista è stato poi applicato soprattutto in Europa continentale non solo
Fino a quando poi la crisi del esperienza pianificazione centralizzata e anche poi del socialismo nel mercato non si è manifestate in modo evidente fino a quando l'emergere prepotente in vari Paesi di una crisi della finanza pubblica
Collegata anche l'intervento pubblico nell'economia non ha obbligato ad assumere provvedimenti per affrontarla e che richiedevano questi provvedimenti una messa in discussione di questo intervento ha essenzialmente sostitutivo pubblico nei confronti per il del delle del
Del mercato
E il limite principale del modello dell'economia mista che però abbiamo riscoperto dopo sulla base di queste di queste sfide storiche
è stato quello di aver messo in secondo piano l'altra modalità con la quale l'intervento pubblico può manifestarsi in presenza di imperfezione di mercato e cioè
Come intervento che
Stende a stimolare i mercati perché funzionino meglio
Cioè come intervento che in presenza di non concorrenza di forme di mercato non concorrenziali si propone di garantire le condizioni per il massimo avvicinamento possibile alla concorrenza
Ma fino al momento in cui il modello dell'economia mista entrato in crisi nessuno o ben pochi sembravano rendersi conto di questo limite
L'entrata in crisi del modello dell'economia mista ha poi allora messo in crisi recessiva fiducia nelle capacità
Automaticamente correttive dell'intervento pubblico e ha aperto la via per ridare valore al mercato e la concorrenza
Questo è l'Europa è avvenuto ma è avvenuto in modo molto diverso con convinzione intensità tempi diversi anche nei vari Paesi e anche oggi non è
Tutt'altro che semplice scontata anche in Europa la rimozione di un modo di affrontare i problemi economici che ancora tutto sommato molto ben radicato nella cultura della Società e cioè l'idea di un automatico intervento salvifico dello Stato
In Europa infatti il consenso per sostenere politiche per la concorrenza è ancora difficile da coagulare e si deve riconoscere che la concorrenza ancora un consenso politico piuttosto fragile
Certo che la modificazione della sensibilità verso la concorrenza e quindi anche il passaggio politiche più efficaci per la concorrenza non stati aiutati dall'ordinamento delle istituzioni europee
La normativa contenuta nel trattato della della Comunità europea aiutato le singole nazioni ad accettare la tutela della concorrenza come un obiettivo sociale anche introdurre legislazioni
A per raggiungere questo obiettivo prendere in Italia la legge
La legge duecentottantasette del novanta per la tutela della concorrenza del mercato fa esplicito riferimento al
Alla normativa europea tuttavia non possiamo negare che anche nell'Unione europea
Continua a prevalere VQ concerto impulso ad una regolamentazione che spesso entra in conflitto con l'affermazione della concorrenza come valore sociali Governi nazionali cercano spesso di prendersi una rivincita rispetto
Ah progressi che pure erano stati fatti a livello di Commissione europea specialmente da quando è stato commissario Monti questo bisogna riconoscerlo che è stata fatta in tema di lotta ai cartelli
Il Governo nazionali spesso cercano di di di prendersi delle rivincite rispetta questa linea
E anche le riscoperte più recenti grande la nostra diciamo teoria economica sul importanza di sottolineare
Il ruolo della contendibilità della libera entrata per garantire condizioni di concorrenza I poi guardiamo
Anche alla formulazione del Trattato della Comunità europea per l'intero articolo ottantuno del Trattato della Comunità Europea vediamo che lì come è noto si ammette la possibilità di accordi tra impresa e quando contribuiscono a promuovere il progresso tecnico economico ma non si fa cenno
Ha non si lega questa possibilità la contendibilità del mercato
E poi ci sono le opportunità per te dall'evoluzione tecnologica quelle che adesso consentono di non definire più monopolio naturale qualcosa che prima ritenevamo lo fosse perché adesso possiamo sparare
La rete delle infrastrutture dal
Dal dalla fase di produzione e distribuzione dei servizi questo è possibile è riconosciuto teoricamente ma in pratica vediamo quante difficoltà ci sono e non solo in Italia anche in Europa
Ora
Noi siamo arrivati poi a introdurre nella nostra Costituzione la parola concorrenza perché se leggiamo adesso l'articolo centodiciassette noi leggiamo lo Stato a legislazione esclusiva nelle seguenti materie abc dire quando si è e la tutela della concorrenza
Però questa è una formulazione piuttosto laconica tant'è vero che ho visto che
Giuristi era molto discusso su questo
Alcuni hanno ritenuto che questa sarebbe una semplice attribuzione di competenze quindi sarebbe neutra rispetta l'attribuzione di un valore
E alla concorrenza c'è un articolo
Di Mario Libertini pubblicato sulla rivista degli economisti la rivista dalla Società italiana degli economisti del due mila cinque
Che dice testualmente l'attribuzione di un potere implica anche la doverosità del relativo esercizio
Io non voglio entrare in questo dibattito giuridico però come economista sono profondamente convinto che il vero punto sì appunto questo
Se
Sì la questione fondamentale riguarda il riconoscimento di un valore sociale alla concorrenza
Valore sociale che
Sì sì manifesta diciamo nella capacità di migliorare almeno nel lungo periodo
Il benessere dei consumatori e qui non tanto come classe dei consumatori proprio come diceva notevole corto e cortese dalla Costituente come singoli consumatori
E questo non vuol dire soltanto prezzi più bassi vicini i costi di produzione vuol dire molte altre cose vuol dire importante il processo con cui si organizza al mercato concorrenziale quindi
Le condizioni di libera entrata le condizioni di trasparenza le condizioni di riduzione al minimo delle asimmetrie di informazione c'è un contesto di cose che noi
Definiamo come libera concorrenza che vanno garantite non sia i nostri se noi ci rimettiamo alla vecchia lettura che si che in genere nel con interventi del del dell'Assemblea costituente che
Lasciamo l'ordine spontaneo l'ordine spontanea non conduce alle realizzazione di tutte queste condizioni e quindi sotto questo profilo la concorrenza ci appare chiaramente come un bene pubblico
E quindi come tutti i beni pubblici
A vantaggi e ma anche i costi
Tutti vorrebbero Governo i benefici ma nessuno però vuole pagarne i costi per la concorrenza quanto mai evidente ciò resta sempre bene tra gli altri ma non per tutti deve poi
Accettare di stare alle regole della concorrenza
Quindi l'intervento pubblico deve promuovere la concorrenza
E questo ci fa vedere che
La promozione della concorrenza e oggi è un modo di perseguire l'utilità sociale
E di è un valore questo che si collega l'affermazione di altri valori fondamentali
Nella Costituzione la necessità di contribuire meglio alla vita della società la responsabilità alla realtà verso i contraenti sono tutti i valori che emergono dal Progetto costituzionale
E allora se noi la vediamo così la concorrenza come qualcosa che ha un valore sociale in contrasto con l'articolo quarantuno a me non sembra così così evidente
Potremmo riapplicare proprio la la la lettura di Ruini dell'articolo quarantuno la garantire la concorrenza eh
Una delle modalità per garantire che la libera iniziativa economica non si svolga in contrasto con l'utilità sociale
So bene che
Questa è una visione che alcuni non condividono ritengo l'articolo quarantuno sia un articolo dirigista ma io credo invece che se noi
Leggiamo la Lacoste da concorrenza per quello che
Qualcosa che ha un valore sociale nel vita economica
Di una società la
Conflitto con l'articolo quarantuno non c'è articolo novantuno può essere recuperato
Resta sostanzialmente il suo messaggio e la libera iniziativa economica non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale resta valido e può essere interpretato affermando la libera iniziativa economica non può so già sia in contrasto con le condizioni di libera concorrenza
Naturalmente anche se si non due non si condividesse questa conclusione mi pare comunque che
Non è modificando toccando l'articolo quarantuno che noi
Affrontiamo il quelli che sono i problemi sostanziali che
Solleva il riconoscimento del valore sociale della concorrenza
Cioè la concorrenza è un valore che si affermeranno infatti solo se viene incorporato nella cultura di una società
Questa è la condizione perché poi ci siano le leggi regolarmente istituzione efficace per la cultura della concorrenza
E guardandoci attorno io credo che
E probabilmente a questo livello che si colloca la sfida che
La società italiana e probabilmente anche dalla società europea deve essere ancora
Essere risolta grazie
Grazie al professor Mauro per questa ricostruzione
Approfondita e puntuale del
Titolo della Costituzione delicata rapporti economici mi pare una ricostruzione che
Corregge sensibilmente la vulgata che il
Negli anni passati si è diffusa anche nel mondo dei giuristi per cui trattati europee la nozione di concorrenza avrebbero determinato un completo superamento del modello costituzionale italiano completo declino dell'articolo quarantuno e delle norme connesse
Qui il problema invece che giustamente il professor Murgia
Ha fatto emergere che c'è e non solo una compatibilità tra il quarantuno i trattati qui uno di quei casi di drastici tagli di cui si parlava all'inizio la nostra Costituzione ma il problema di fondo resta ancora quello
Di come coniugare questa nozione che nella Costituzione non compariva di concorrenza
Con l'utilità sociale che resta ancora uno dei perni
Della materia dell'assetto costituzionale i nostri rapporti economici allora la relazione conclusiva affidata
Conclusiva della giornata è affidata
Al professor Alberto Quadrio Curzio dell'Università Cattolica di Milano alle
Ebbene anch'io chiarisco immediatamente che le mie competenze sono nell'ambito economico
E
Pertanto con notevole trepidazione affronto una tematica che
Oggi è stata trattata magistralmente
Da colleghi di scienze costituzionali soprattutto sotto il profilo giuridico ma anche con taluni afflati a quella che si può definire un'etica costituzionale che certamente va bene al di là
Della fattualità dell'economista
Io tra le due alternative che l'economista può utilizzare per commentare la Costituzione italiana
E cioè quella di porre in essere un
Confronto dottrinale ed istituzionale con vari modelli economici eventualmente incorporati in costituzioni vigenti
Argomento che in parte ha trattato il collega Musumeci interrogandosi sul fatto se la nostra Costituzione prefiguri un'economia mista di mercato
Piuttosto che un'economia indirizzata un attorno a vita dirigista
E l'altra alternativa e cioè quella di confrontare i fatti con il
Lo schema della Costituzione stessa
Scelgo questo secondo approccio nella consapevolezza che lo stesso è un approccio molto grezzo
E tuttavia
Accettabile nella misura in cui si consideri che anche una Costituzione deve essere posta a confronto con la fattualità economica
Nella trattazione odierna ho sentito parlare solo di sfuggite queste una breve premessa dell'articolo uno della nostra Costituzione e cioè l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
Argomento che ho sentito trattare invece molto bene in una trasmissione radiofonica oggi del professore Fioravanti
E lo ringrazio per la sua trasmissione oltre che per la sua conferenze bene io pur non trattando di questo argomento nella mia relazione
Vedo una
Come dire una iconografia delle tre posizioni che poi si trovano continuamente che sono state evocate oggi proprio su questo primo articolo
Se
Non erro
La formulazione proposta da Lelio Basso era repubblica democratica di lavoratori
La proposta di Ugo la Malfa era Repubblica democratica fondata sulla libertà e sul lavoro
E la soluzione si dice imputabile a Fanfani democratica fondata sul lavoro ecco credo che questa sia di per sé sarebbe oggetto di una amplissima trattazione o forse addirittura di una
Segmento di scienza giuridica o costituzionale sul quale certamente io normi intrattengo certo confrontando questo primo articolo nella trilogia che ho indicato prima
Qualche attrattività della formulazione di Ugo la Malfa libertà e lavoro per evitare una qualche deriva dirigista e cioè per sì che il lavoro sia solamente un diritto comunque garantito e non anche un dovere da conquistarsi attraverso un impegno
Probabilmente sarebbe come dire è stata più interessante alle orecchie di un economista che
è convinto del sistema non solo di mercato ma anche di mercato sociale
Io dicevo farò una trattazione molto basata sui fatti utilizzando in parte i trattati europei
Che certamente hanno imposto al nostro sistema economico dei vincoli straordinario
Vincoli che forse erano già nella nostra Costituzione che certamente erano nella mente di taluni costituenti ma che poi nella pratica non hanno trovato adeguata attuazione
Diversamente da quanto ha fatto il collega Musumeci io non mi riferirò alla Titolo terzo rapporti economici ma tratterò di alcuni aspetti che si trovano in parti concrete a mente differenti della Costituzione
D'altra parte non mi sfugge che parte prima
A una successione di rapporti civili rapporti etico-sociali al termine etico e premesso solo a questo titolo rapporti economici ed infine rapporti politici
Io tratterò in linea generale di due articoli uno collocato nei rapporti politici che l'articolo cinquantatré
Della Costituzione al qual proposito suggerisco a tutti la lettura di questo volume le ragioni del fisco anche se non necessariamente concordo con tutte le posizioni espresse nel volume stesso per ora non cito l'autore
E l'altro l'articolo ottantuno Stella costituzione che è collocato nella Titolo primo
Sezione seconda la formazione delle leggi della parte seconda della Costituzione medesima quindi non siamo dentro i rapporti economici siamo in aree differenti non dico diverse ma differenti
Prima di trattare di questi argomenti vorrei ricordare che
Le Commissioni che hanno preceduto la Carta costituzionale
Hanno avuto l'apporto di competenza degli economisti in
Tantissimi casi ricordo alla Commissione economica del Ministero per la Costituente che fece un lavoro assolutamente straordinario
E al quale parteciparono molti economisti tra cui vari vincerei
Ricordo la Consulta nazionale
E ricordo anche che nella Commissione dei settantacinque numerosi erano gli economisti noi citiamo sempre giustamente Einaudi e Vannoni ma venerano anche molti altri
Vengo subito dunque al di l'argomento della mia relazione e cioè al problema dell'articolo ottantuno e dell'articolo cinquantatré l'articolo ottantuno della Costituzione è noto a tutti
E è bene ricordarlo le Camere approvano ogni anno i Bilanci rendiconto consuntivo presentati dal Governo l'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi
Con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi nuove spese e poi l'ultimo comma che quello che a me interessa ogni altra legge che importi nuovi o maggiori spese deve indicare di
In dell'indicare i mezzi per farvi pro
Ecco su quest'ultimo quarto comma è noto che vi è stato un lungo dibattito
Perché la preoccupazione di molti costituenti in particolare di Einaudi e Vanoni sia pure con tonalità differenti
Era quella che non si rispettasse una tendenza al pareggio di bilancio sia pure nel medio lungo periodo quindi non una
Pareggio di Bilancio singolarmente individuato in un esercizio
E che quindi fosse necessario provvedere dei mezzi per fronteggiare le spesi sappiamo che poi al termine provvederei fu sostituito il termine indicare che certamente meno vincolante
La nostra Costituzione a delle fortissime istanze etico sociali che io apprezzo molto ma forse non ha tenuto ben presente quella che è un'istanza di equità intergenerazionale
Che indubbiamente deve essere considerata
Diversamente dal collega Rodotà la cui relazione mi ha veramente impressionato io caratterizzò la storia postbellica del nostro Paese in tre fasi storiche differenti
Io credo che ci sia una prima fase storica quella che va dal mille novecento quarantasei al mille novecentocinquantanove del mille novecentosessanta
In cui sostanzialmente la aspirazione al pareggio di bilancio nel medio lungo termine per evitare l'accumulo di debito pubblico
Fosse molto sentita
Voi vedete la prima parte di questa rappresentazione grafica e mi scuso di utilizzare strumenti che indubbiamente possono come dire
Evocare un tecnicismo e quindi far perdere un po'l'afflato spirituale della partecipazione
Ebbene voi vedete che sostanzialmente le speso e Marciano sopra le entrate ma il differenziale relativamente modesto crescono le spesi ed era ben giusto che crescessero perché si partiva da livelli molto bassi
Ed era necessario porre in essere il processo di ricostruzione del paese che appunto comportava notevoli specie
Il secondo periodo a mio avviso della nostra storia costituzionale e non dico che sia responsabilità della Costituzione ma da qualcuno certamente eh
Responsabile è il periodo che va dal mille novecentosettanta al mille novecentonovanta ebbene in questo periodo a mio avviso
Si hanno due tendenze molto diverse tra loro da un lato vi è la tendenza del tutto legittima necessaria di diffondere lo stato sociale
Attraverso maggiori specie per istruzione maggiori spese per sanità maggiori spese per previdenza ed assistenza
Ma purtroppo da un altro lato è indiscutibile che vi è stata una deriva di spesa pubblica incontrollata
Che ha portato a una forma di assistenzialismo consociativi sta
Che si vede chiaramente né il differenziale tra l'andamento delle entrate l'andamento delle spese raffigurato in quelle curve
Voi vedete come
La distanza tra entrate e spese continua ad ampliarsi malgrado la crescita delle entrate sia significativa
Si arriva a una quaranta quarantadue per cento ma ahimè la crescita delle spese è notevolmente superiore ecco io chiedo se in questo periodo mille novecentosettanta mille novecentonovanta
Quelle istanze Einaudi Anna e di Vanoni di promuovere un pareggio tendenziale di Bilancio nel lungo periodo per evitare l'accumulo di debito pubblico sia stata rispettata la mia impressione è che non è così
Tutti noi sappiamo che sono stati fatti numerosi tentativi in quel periodo per correggere questa dinamica
Divergente tra spesa pubblica e entrate e in particolare un intervento molto significativo fu quello del mille novecentottantuno posto in essere
Da Paolo Bafile da Beniamino Andreatta quando si stabilì il divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia
Evitando così che la Banca d'Italia fosse obbligata ad acquistare titoli di Stato e mettendo moneta ed alimentando conseguentemente l'inflazione questo servì a poco perché i titoli di Stato
Messi sul mercato con tassi di interesse molto alti furono assorbiti dalla pubblico italiano che evidentemente finanzio la spesa pubblica medesima
Il terzo periodo che io credo sia molto simile al primo periodo e cioè quello quarantasei molto simile
Con alcune riserve che vedremo tra poco
è il periodo che va dal mille novecentonovanta mille novecentonovantuno ai giorni nostri con qualche riserva perché dà la rappresentazione grafica così scarna si vede benissimo che nell'ambito di quel periodo ci sono due sotto periodi
C'è un primo che porta un forte riavvicinamento delle entrate con le sospese sia attraverso la crescita delle entrate ma anche con una forte
Ridimensionamento delle specie che non credo siano andate incidere su quelli che sono i diritti sociali e civili fondamentali
E poi vi è una seconda parte di quel periodo in cui la forbice comincia a divergere di nuovo con le specie che salgono molto più rapidamente delle entrate
Quindi la mia prima conclusione queste in queste suddivisione di tre periodi nella nostra storia economica e in parte anche storia della applicazione costituzionale
Il primo è il terzo periodo sono certamente ispirati a quante Rinaldi e Vanoni avrebbero desiderato cioè un pareggio tendenziale di bilancio nel medio-lungo periodo quindici anni non sono poca cosa
è un periodo invece di completa trascura avanza rispetto a questo principio che ha determinato quell'evoluzione delle entrate rispetto alle specie
Dicevo che
Guardando la dinamica della spesa che obiettivamente impressionante ma già lo raffigurata prima noi arriviamo a un rapporto tra spesa pubblica e prodotto interno lordo nel mille novecentonovantatré che è pari
Al cinquantasette per cento
Del prodotto interno lordo spesso e che come sappiamo ci avvicinato una situazione
Di quasi bancarotta che ha poi comportato le misure successivamente introdotte soprattutto dal Governo Amato
Dal Governo Ciampi in parte dal Governo Dini e anche dal Governo Prodi Ciampi che venne nel mille e novecento novantasei
Dicevo che l'ultimo periodo tuttavia va come dire esaminato con particolare attenzione
Ripeto per me è un periodo di fondamentale rispetto l'ultimo della istanza costituzionale tendente al pareggio di bilancio va esaminato con attenzione perché come si raffigura bene in questa rappresentazione
Fino intorno al due mila due noi eravamo più o meno allineati come spesa pubblica sul PIL a quella della Germania e della unione europea a tredici cioè Eurolandia
A partire dalla seconda parte del due mila tre si vede molto chiaramente che l'Italia ha una fortissima impennata di spesa pubblica mentre la Germania ed Eurolandia
Mantengono o una posizione stazionaria o come nel caso della Germania una posizione fortemente discendente nel rapporto tra spesa pubblica e prodotto interno lordo
Vi ricordo che la Germania viene da una unificazione quindi non da una vicenda semplice leggera quindi la mia impressione
E che nella seconda parte della dal due mila insomma gli ultimi cinque quattro anni quattro-cinque anni abbiano comportato di nuovo una ricaduta
In quella tipologia di rapporto tra spesa pubblica entrate che aveva caratterizzato il periodo antecedente non aveva caratterizzato il periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale
Veniamo un attimo all'articolo cinquantatré della Costituzione
Che ben noto tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva il sistema tributario informato a criteri di progressività io credo che questo sia un articolo splendido che ben difficile congetturale un articolo meglio scritto di questo perché diciamo
Sono bilanciati i due aspetti e cioè quello della tributo affini di copertura della speso e quello di tributo affini di redistribuzione del reddito quindi due grandi aspetti del tributo
Vorrei concentrarmi solo su questo secondo aspetto cioè quello di tributo come strumento per copertura delle specie
Le entrate tributarie italiane hanno avuto una dinamica notevolissima ma per molti versi si è trattato o di raggiungere quei livelli di imposizione fiscale che erano tipici di altri Paesi più sviluppati del nostro quindi c'è stata
Un inseguimento fiscale che
Necessitava essere posti in essere proprio per raggiungere dei livelli di tassazione analoghi a quelli degli altri Paesi e per finanziare il nostro Guelfa
Così come quello che interessante notare è il cambiamento nella struttura della nostra imposizione che a mio avviso a rispettato l'articolo cinquantatré della Costituzione noi eravamo partiti con una forte
Con un forte gravame delle imposte indirette con un bassissimo peso delle imposte dirette
E con un discreto peso dei contributi sociali via via il passare del tempo le imposte dirette come appunto richiede l'articolo cinquantatré sono adeguatamente cresciute hanno superato le imposte indirette
E solo negli ultimi anni per l'introduzione dell'IRAP si è rideterminata una sostanziale eguaglianza del carico tributario
Imposte dirette e imposte indirette sul reddito nazionale quindi la struttura direi della nostra
Tassazione è una struttura sostanzialmente equilibrata oggi abbastanza simile a quella degli altri Paesi sviluppati europei
Ma quello che il nostro Paese ahimè
A a differenza degli altri Paesi europei
è il problema della tassazione a carico degli onesti e della
Elusione ed evasione e del sommerso e questo è un problema che caratterizza certamente nel peggio il nostro Paese rispetto agli altri Paesi europei e presumo anche rispetto ad altri Paesi alla democrazia di mercato
In questa rappresentazione tabellare non difficile da leggere
Sono indicati alcune variabili il rapporto tra il sommerso in un paese il prodotto interno lordo
Il voto che viene dato alle istituzioni per la loro efficienza ed efficacia
E tanto più il numero è vicino a dieci tanto più l'istituzione efficiente efficace il voto dato alla regolamentazione che risponde allo stesso criterio numerico la pressione fiscale generale quindi su tutta la popolazione
E la pressione fiscale a carico degli onesti ebbene se voi guardate l'Italia
Trovate delle cifre che sono letteralmente sconcertanti
Il sommerso in rapporto al prodotto interno lordo nel nostro Paese quasi il venticinque per cento non c'è nessun paese di quelli lì elencati che si avvicini al nostro la Spagna cinque punti percentuali in meno
Il voto dato alle istituzioni efficienza ed efficacia e sette che ahimè anch'esso rappresenta il minimo tenete conto che le scale sono diverse
Perché la scala del voto l'istituzioni va da uno a dieci e il rapporto tra sommerso sul PIL può andare teoricamente al cento per cento laddove in un Paese ci sia solamente sommerso
Il voto dato alla regolamentazione
è quattro virgola otto per l'Italia anche qui siamo a livello minimi quindi vuol dire che il sommerso è altissimo ma vuole anche dire che le istituzioni alla regolamentazione sulla base di questa analisi quantitativa
Non sono a livello degli altri Paesi ed economie di mercato
La pressione fiscale generale non è molto alta perché con riferimento all'anno badate una media è di tredici anni quindi non è
Puntuale ma è multiperiodale e quarantuno virgola uno per cento ci sono dei Paesi che hanno una pressione fiscale molto più alta dell'Italia per esempio la Svezia
Per esempio la Danimarca quindi diciamo la pressione fiscale italiana generale su tutta la popolazione non è una pressione fiscale
Ma se andiamo a prendere la pressione fiscale a carico degli onesti e quindi questa tipologia di persone che paga regolarmente le tasse la pressione fiscale italiana sale al cinquantaquattro virgola sette per cento
Ed è superata solamente da due Paesi e cioè dalla Svezia
E dalla Danimarca
Quindi io temo che l'articolo cinquantatré sia stato attuato solo parzialmente e con questo non è faccio evidente le responsabilità ai costituenti o alla Costituzione ma ne faccio responsi verità alle attuazioni politiche
Che ne sono seguiti
E credo che questo rimanga uno dei grandi problemi del nostro Paese
Per concludere
Questa è la situazione italiana di oggi
E cioè
La montagna del debito pubblico italiano io ho iniziato parlando Videla equità intergenerazionale che a mio avviso non è meno importante della equità intra generazionale
Noi ci troviamo in una situazione che
Pregiudica in qualche modo il futuro delle generazioni a venire un'entità di debito pubblico così non ha pari al mondo
Quindi noi dobbiamo risolvere questo problema e dobbiamo risolverlo abbastanza rapidamente perché malgrado l'enfasi sui miracoli della globalizzazione della concorrenza mondiale
Noi siamo sempre un Paese a rischio taluni affermano che i titoli del debito pubblico italiano sono
Posseduti per più della metà dall'estero ma questo non è un elemento rassicurante può essere un elemento di grave preoccupazione
Il secondo problema che noi abbiamo
Per
Il seguente
E se n'è andato ahimè
Il discorso dell'euro allora noi entrando nell'Europa e questo un problema e un vantaggio entrando nell'euro noi abbiamo risolto
Un problema che non saremmo mai riusciti a risolvere guardate questa figura questa figura rappresenta il differenziale tra i titoli del tasso d'interesse tra i titoli di Stato italiani e i titoli di Stato tedeschi
Aventi la stessa durata decennale bene quando è incominciato il processo di avvicinamento all'euro
Con Ministro del Tesoro Ciampi noi avevamo un differenziale di trenta punti base rispetta i tassi di interesse tedeschi
Quando noi siamo entrati nell'euro il differenziale era praticamente scomparso vi rendete conto di quali siano le conseguenze sul debito pubblico italiano di una riduzione così marcata del differenziale dei tassi di interesse
Ecco perché io ho scritto più volte e mi sento tranquillamente di ripetere credo che Ciampi sia stato un costituente come lo sono stati Einaudi e come l'arrestato Vanoni
Per questa sua tenacia al fine di portare l'Italia nell'euro e di garantirci una riduzione di tassi di interesse che ci serve che ci è servita a monte avere un esito da bancarotta e a controllare il servizio del debito pubblico
L'altro elemento che certamente pregevole dell'ingresso nell'euro
è la fine delle svalutazioni
Questa rappresentazione grafica altrettanto impressionante mi serve per come dire infatti Zare la mia affermazione che tra il mille novecentosettanta
E il mille novecentonovanta non c'è stata una gestione della finanza pubblica adeguata alle istanze dei costituenti Einaudi Vanoni
è dimostrata dall'andamento della svaluta azione della lira qui vedete l'andamento rispetto al dollaro e rispetto al marco che evidentemente adesso rispetto al marco non c'è più nessun tema di svalutazione rispetto al dollaro
Siamo sufficientemente difesi dalla dinamica dell'euro stesso
Naturalmente l'Unione europea ci ha posto dei vincoli che io credo in questo momento si sta di nuovo cercando di rischi stare e io credo che questi vincoli siano compatibili con l'istanza dei nostri costituenti articolo cinquantatré
E articolo ottantuno cioè quelli di una tendenziale
Di un tendenziale pareggio di bilancio nel medio e lungo termine purtroppo in una parte della nostra storia questo
Criterio non è stato rispettato e ci troviamo questo ma enorme debito pubblico come se ne esce
Un nostro collega autorevole qui ne cito ben due di colleghi
Il professor Guarino ha fatto una proposta a mio avviso che meriterebbe approfondimento
Al fine di abbattere il debito pubblico con una procedura di conferimento di beni pubblici a una società per azioni che poi dovrebbe essere quotata
E un altro collega che adesso posso citare è il professor Gallo il cui libro le ragioni del fisco molto apprezzato
Salvo una piccola distinzione chiosa finale ecco io concordo totalmente con lui che
Il modello liberale liberista non è il modello dalla nostra Costituzione e mi auguro che non lo diventi mai
Che la nostra Costituzione contenga il modello libertà solida rivista è probabile io credo che sarebbe interessante se questo modello evolvesse verso una forma di liberalismo sociale
In cui si dà molto più spazio al principio di sussidiarietà
Principio che è stato malamente introdotto nella riforma costituzionale del due mila uno ma io credo che sia uno dei principi fondamentali su cui bisogna ricostruire anche il rispetto della finanza pubblica italiana
E con questo mi riferisco in particolare agli enti locali che per molti versi hanno contribuito allo scasso della finanza pubblica italiana medesima grazie
Grazie
Grazie al professore Alberto Quadrio Curzio per questa
Limpidi dissi ma il documento è attivissima
Relazione che mi pare allargato
Lo spazio tradizionale della
Funzione del potere costituente allargato alle grandi decisioni economiche sulla finanza un aspetto costitutivo del del sistema dell'ordinamento
Ascoltando le ultime due relazioni mi veniva di pensare che il tentativo
Che ha abbiamo voluto compiere
Con l'Accademia di mettere a confronto sullo stesso oggetto la Costituzione italiana competenze esperienze professionali diverso è appunto quella degli economisti quella degli storici e quella dei giuristi mi pare che abbia funzionato bene
Perché come giurista notavo che ad esempio le due ultime due relazioni hanno dato una serie di elementi su cui anche il giurista deve riflettere proprio per vedere quella che sono poi le ricadute organizzative
In termini anche di strutture costituzionali e delle analisi che abbiamo sentito
Con questa relazione siamo arrivati alla conclusione di questa intenso pomeriggio io non faccio conclusioni perché le conclusioni spettano domani rispetto a tutto il convegno a Gustavo Zagrebelski mi limito sostanze esprimere una grande soddisfazione per le relazioni
Veramente ricche impegnate molto approfondite che aveva che abbiamo
Che abbiamo ascoltato
Credo che senza timore di esagerare le cose che abbiamo ascoltato oggi possono contribuire ad aprire una pagina nuova nell'analisi della costituzione della storia costituzionale abbiamo ascoltato cose nuove
Su cui
Siamo portati proprio dello scambio disciplinare ora a riflettere di questo io voglio ringraziare
Vivamente i relatori proprio per il impegno che hanno portato nel loro lavoro così come ringrazio tutto tutti coloro il pubblico le persone che ci hanno voluto seguire fino a quest'ora ormai tarda grazie
Multare
Nordica
Guardo molto bene sono proseguite