Gli Stati generali delle Regioni del Mezzogiorno

Saluto a tutti
Grazie per essere intervenuti
A nome dei promotori della iniziativa di questa giornata
Noi avevamo deciso
Di tenere un appuntamento a sostegno
Delle ragioni dei meridionali e degli italiani
Avevo deciso di produrre un'iniziativa
Per cercare di indirizzare queste ragioni rispetta una finanziaria
Che non ci soddisfa a Roma
Poi purtroppo
L'assassinio
Dell'amico Francesco Fortugno che noi ricordiamo anche in questa importante giornata
Ci ha indotto a
Spostare l'appuntamento da Rovato
In Calabria qui a Reggio Calabria forti della reazione dei calabresi
Che hanno
Con la loro resistenza fatto diventare appunto la Calabria il luogo ideale e morale
Direi esistenza
Ai poteri criminali ma anche luogo ideale morale di rilancio della crescita economica e civile del Meridione e dell'Italia intera
Quindi resistenza alla mafia
Con la mobilitazione civile ma resistenza alla mafia attraverso la buona amministrazione e attraverso lo lo sviluppo
E nel Sud noi riteniamo che c'è l'energia vitale Perri il rilancio dell'intera economia italiana e a nostro parere la finanziaria non è adeguato
A questa grande necessità sempre più impellente necessità che abbiamo
Noi riteniamo che l'intera classe dirigente deve sapeva fare emergere
Ed ecco perché siamo qui
Deve sapere appare emergere una nuova stagione sostenuta dalla cooperazione delle responsabilità
Questo è il messaggio che noi qui oggi vogliamo dare tutti insieme
Come abbiamo fatto in altri momenti delicati e importanti
Come quando le parti sociali
Hanno voluto dare un loro contributo una loro indicazione per fare uscire il Sud
Dalla situazioni incresciose in cui si trova ma soprattutto l'Italia
Che perde l'uso della maggiore Energia
Non utilizzata che ville Meridione
Noi abbiamo dato indicazioni con le parti sociali già un paio d'anni fa
Sfidano raccolta dal Governo ed è significativo
Che oggi le parti sociali con il coordinamento delle Regioni
Segno la volontà di una forte cooperazione tra di loro
Dico la colazione
Che si può manifestare attraverso un documento
Che abbiamo pronto
E che per sarà anche al vaglio appunto della vostra votazione del vostro sostegno
Quindi un terreno nuovo importante che significa attraverso un documento con cinque priorità che pure alla fine della manifestazione di rassegneremo quindi un fatto nuovo è una buona notizia quella di oggi
Per il sud per il Paese per l'intera Italia quindi un nuovo grazie a tutti gli intervenuti
è un segno di forte speranza di una cooperazione e collaborazione nuove
Appunto le responsabilità le varie responsabilità devono dirigersi verso una un nuovo impegno per una nuova stagione che tutti ricerchiamo
Per
Utilizzare pienamente tutte le energie le più importante del Paese che sono proprio qui
Nel Meridione qui in Calabria qui
A Reggio Calabria che leggiamo appunto come luogo ideale e morale
Per la resistenza ai poteri criminali che si combatte attraverso la buona amministrazione non finiremo mai di dirlo e attraverso lo sviluppo che sia Rizza attraverso la collaborazione di tutte le responsabilità ora la parola
Per l'intervento inaugurale della iniziativa
Allora avevo e Giuseppe Bova che il presidente del consiglio regionale della Regione Calabria grazie
Cari amici dei sindacati
Del mondo dell'impresa
Delle regioni presidenti delle regioni del Sud del Nord ben tenuti a Reggio
Qui nella sala dell'Auditorium Nicola Calipari del consiglio regionale della Calabria
E io aggiungo
Finalmente ecco che siete arrivati
C'ero io penso qualcosa di profondo che nei momenti di difficoltà
Di Crisci o di pericolo per queste realtà o per il Sud intero porta persone di buona volontà e di grande spirito iniziativa a raccogliersi in questa città la più a sud dell'Italia peninsulare ed è la più meridionale delle regioni
Qui dove ancora oggi come tanti anni età
Possiamo dire con le parole di un nostro poeta
Siamo i marciapiedi più affollati sia mi treni più lunghi siamo alle braccia alle unghie d'Europa il sudore diesel siamo il disonore la vergogna dei governi quindi nei luoghi dove più forte nemico interno in cui quella mala pianta che la 'ndrangheta assassinato il sedici ottobre scorso il vicepresidente del consiglio regionale Francesco Fortugno
Lanciando così una sfida un attacco senza precedenti che sono un vero e proprio atto di guerra verso quello che noi siamo che voi siete verso quello che da qui oggi vi proponete di pare
Quindi dove più acuti profondi e perversi saranno se non li fermeremo in tempo gli epiteti di una discriminazione e Diego e di una divisione che alcuni responsabili a Roma e al nord chiamano devoluzione
Può senza coglierne anche ridicolo di Gucci coprono quando si esprimono in perfetto idioma badando inglese devolution
Qui dove sono più pressante inique le conseguente delle le conseguenze del mito parlaci iperliberista
Che prometteva benessere materiale in cambio del ciascuno per sé e della disponibilità a mettere in discussione a rischio Dante troppe cose
Proprio qui oggi siete contenuti tutti voi a presentare un manifesto comune che comincia così per invertire il declino competitivo dell'economia italiana e rilanciare la crescita il Mezzogiorno è una delle grandi opportunità disposizione
Dispone di grandi risorse che possono essere messa a valore nell'interesse dell'intero paese proponendo così il ruolo strategico quel quest'aria hanno il de di Terragni no al centro di grandi traffici tra l'ARSIAL Nordamerica all'Europa
Assumendo come precondizione la legalità e la coesione sociale indicando come priorità sicurezza diritti forti effettivo e pari opportunità
Il tutto attraverso una valorizzazione originaria del territorio
Originale del territorio il potenziamento della sua armatura la sottolineatura della sua storia del suo paesaggio delle sue peculiarità della sua messa in Rete utilizzando pienamente il suo capitale umano
Si potrebbe dire capovolgendo il senso il verso di una vecchia canzone che tutto sembra uguale ma tutto è diverso rispetto ad un altro appuntamento come questo
Avvenuto trentatré anni fa qualcuno qui dentro ci sarà stato qualche altro lo ha sentito raccontare o l'ha letto da qualche parte
Vi ricordate era il ventidue settembre del mille novecentosettantadue anche allora una crisi un altro momento in cui pezzi dell'Italia ristampe rischiavano di staccarsi disco all'arsi dal sistema paese
In quella situazione lì ci misero una pezza i metalmeccanici Vietti liberaci anti italiani
Vennero a Reggio in migliaia e migliaia alcuni molte di loro erano meridionali emigrati si esprimevano con uno slogan se volete forse ingenuo ma semplice pulito di grande fascino ed efficaci
Nord sotto il uniti nella lotta
Non risolsero tutto ma riuscivano a comunicare che c'era ancora chi voleva che l'Italia fosse una e una sola con gli stessi diritti la stessa sicurezza con le stesse opportunità per tutte e per tutti
E che assieme uniti quel momento quella crisi si potevano superare in avanti
Protagonismo spirito d'iniziativa disponibilità a mettere in discussione vecchi e superati i modi di procedere piena assunzione di responsabilità sono stati allora la loro carta vincente
Oggi come allora
Tante cose sono cambiate ora i sindacati ci sono tutti assieme a loro c'è il mondo dell'impresa e ci sono i saperi che altrove hanno cambiato il mondo e che qui vogliono cambiare il Sud
Ci sono tutte le regioni del Mezzogiorno con il loro protagonismo con un forte senso dice che sono già un pezzo dello Stato
Oggi il manifesto dell'iniziativa o per dirla con una parola antica la piattaforma e più complesso e articolato usa un lessico moderno sono altre più impegnative rischiose le colonne d'Ercole da superare
Tutto questo è vero ma c'è un punto di fondo che accomuna i due momenti Salento la stessa consapevolezza la stessa spinta ad agire a mettere in discussione un vecchio e superato armamentario ha del suo emersi direttamente la responsabilità di farlo
Anche noi i calabresi ci siamo col bisogno e la voglia di essere protagonisti
In tutti questi anni da allora questo bisogno questa voglia sonori affiorati e scontarsi come i fiumi carsici
Vedete a poca distanza da qui c'è il porto di Gioia Tauro assieme pronti era il simbolo di quello che ci accingiamo a fare è l'emblema di un successo
Tutti pensano che è risultato ha dovuto ad un imprenditore lungimirante a maestranze assai qualificate ed è vero
Ma c'è qualcosa che era vera già prima che questo avvenisse tra pochi giorni saranno trascorsi vent'anni dal ventidue dicembre del mille novecentottantacinque
Quando le popolazioni dei comuni attorno a Gioia Tauro fece con circa un referendum per difendere assieme all'ambiente di quella piana il futuro del porto
I potenti e i benpensanti dall'ora volevano costruirci o meno una mega centro alla Carbone ed un terminal carbonifero fu un grande momento
Come lo è oggi un altro fenomeno della nostra terra quello degli studenti della Locride che hanno parlato di loro Dinoi della loro terra all'Italia intera dopo l'assassinio di Francesco Fortugno
Dico questo per per affermare che anche noi il consiglio regionale della Calabria come abbiamo già dimostrato in questi difficilissimi messi siamo pronti
Anche qui c'è l'emergere perlomeno come bisogno di un sogno che il vostro il nostro manifesto di oggi si propone di rendere vero
Io lo chiamo il sogno europeo
Di questo la Calabria il sud dell'Italia hanno bisogno come il pane che mangiamo come l'aria che respiriamo io la dico così per progredire oggi l'Europa si propone di privilegiare le svelo dell'Arcioni dello sviluppo sostenibile della ricerca della conoscenza
Dell'integrazione sociale della responsabilità collettiva di una grande apertura il Paese europeo e del Mediterraneo improntata ai valori della pace e della non violenza
Una nuova ardita visione del futuro
All'altezza delle sfide poste dalla Società Globale in alternativa vecchie appannate Utopie pronti ere
In bocca al lupo e buon lavoro carissimi amici o come recita una vecchia amata canzone superate Illy su compagni
Grazie presidente
Ora la parola Luigi Angeletti
E poi lo succede appunto Agazio Loiero che il presidente della Regione
Siamo qua oggi
Perché esiste ancora
Una questione meridionale
E come se i cambiamenti epocali che hanno interessato in quest'ultimo ventennio l'intero mondo ancora una volta si siano fermati a Empoli Francesco Fortugno ha sempre lavorato per trasformare il sentimento della rassegnazione
Il nuovo progetto di Rinascimento
Nel mese di maggio aveva detto tutta la società civile senza distinzione di appartenenza politica e chiamata a svolgere quel ruolo fondamentale di sostegno e di vigilanza
Che non faccia avvertire quell'insopportabile senso di solitudine che può spingere all'abbandono ogni colpo inferto alle istituzioni colpisce tutti noi e sarebbe un errore gravissimo pensare che non sia così
Nessuno può chiamarsi fuori dalla battaglia contro la criminalità organizzata noi non vogliamo chiamarci fuori da questa battaglia
E la presenza qui oggi delle istituzioni locali della società civile ne è una chiara testimonianza sono i giovani quelli che primi hanno raccolto il suo testimone e si segnano il confine tra la cultura della vita e niente della violenza al loro dobbiamo guardare con fiducia e dalla loro Energia dobbiamo fare trarre la nostra forza
Vogliamo pubblicamente ringraziare questi ragazzi ancora una volta perché restituiscono speranza a noi tutti con la loro civile sfida alla malavita
La criminalità organizzata e il primo il più insidioso ostacolo che deve essere rimosso
Qui come altrove
Non dobbiamo crearci dei falsi al
Se non vinciamo questa battaglia ogni idea ogni progetto persino ogni azione tutto è destinato al fallimento
Questo cancro che per anni ha divorato alcune zone del Mezzogiorno va una volta per tutte estirpato definitivamente
La criminalità è l'antitesi dello sviluppo lo sanno bene anche i tanti imprenditori
Come per esempio
Filippo Callipo che in questi anni sono stati fatti oggetto di attentati atti intimidatori molti di questi hanno coraggiosamente proseguito nel loro impegno ma purtroppo non è facile trovare investitori italiani o stranieri
Disposti a intraprendere attività laddove in partenza sono evidenti solo questi rischi
Non è un caso infatti che l'effettiva propensione agli investimenti nel Mezzogiorno è frenata in primo luogo dalla mancanza di legalità
Allo stato dobbiamo chiedere innanzitutto di rafforzare il controllo del territorio in maniera capillare diffusa ed efficace a tutta la società civile via noi stessi dunque occorre chiedere un impegno per isolare e denunciare ogni forma di piazza sfruttamento e criminalità
è un percorso Breve né facile come sappiamo bene
Ma è l'unico che può e deve essere intrapreso
Tempo fa in una delle nostre manifestazioni il logo utilizzato rappresentava un'Italia capovolta
Era il nostro modo di dire forse un po'curioso che la soluzione dei problemi del Paese doveva partire dal Sud
Un sordo di cui troppo spesso si parla e si scrive soltanto
E per il quale ogni tanto si enunciano ricette che nulla hanno a che fare con la realtà
Nella realtà invece e che lì dove il valore del lavoro non trova piena affermazione ogni intento resta solo una forma sterile
La mancanza del lavoro e questa l'altra faccia del problema perché il lavoro è la condizione imprescindibile per lo sviluppo ora c'è anche il rischio concreto il percorso migratorio torni ad essere una stretta è una strada obbligata
Solo nell'ultimo anno oltre novanta mila giovani hanno lasciato il sordo
Ma questo ritorno al passato il Sud non solo può più permettere
Tutto ciò indebolisce le nostre radici regioni meridionali se continuiamo a perdere un patrimonio di conoscenze intelligenze ed entusiasmi
è un fenomeno apparentemente di minore gravità
Ma in realtà è anch'esso una sorta di omicidio sociale che viene perpetrato ai danni della collettività
Anche a questo problema dunque occorre porre rimedio
Si erogano spesso a sproposito
Le esperienze della Cina dell'India dei nuovi Paesi
Che stanno tanto incrementando la loro ricchezze e il loro sviluppo
E si citano come
Fattori di sviluppo solo i bassi costi e l'aggressività competitiva
Due pochi però ricordano che il motore vero dello sviluppo in quei Paesi solo i milioni di giovani laureati
Che ora solo il fondamento della loro crescita
I bassi costi in quei Paesi sono sempre stati i giovani laureati e le conoscenze no e questo che fa la differenza
Invocare una riduzione di alcuni costi per attirare investimenti nel Sud
è difficile
Quanto è necessario invece invogliare le giovani intelligenze di queste terre a restare nei luoghi nati per contribuire alla loro ripresa alla loro emancipazione dalle i vecchi e dalle moderne servitù
Se riconosciamo tutti che viviamo in una condizione di emergenza se tutti condividiamo la necessità di su trovare delle soluzioni innovative bisogna avere un po'di coraggio
E di fare qualche scelta scelto che privilegino soprattutto di giovani e le donne
Per anni abbiamo vissuto il dramma delle dismissioni industriali di abbiamo invocato forme di accompagnamento alla pensione e degli ammortizzatori sociali adeguati oggi per il Sud dobbiamo costruire anche nuove formule che preveda lo invece un accompagnamento al lavoro
Per coloro che subiscono le difficoltà i saggi nella ricerca di una occupazione
Per coloro che vivono la frattura tra il percorso della scolarizzazione della formazione e l'ingresso nel mondo del lavoro
Non è mera assistenza dunque ma forme innovative di investimento
Investimenti intelligenze investimenti sulla conoscenza ai giovani diplomati e laureati con ottimo profitto che non siano in grado di garantirsi un'autonoma sussistenza bisogna offrire un'opportunità
Fare per esempio degli stage formativi pagati dalle istituzioni pubbliche presso le aziende e gli studi professionali e tutte le strutture economiche
Il tutto finalizzato all'avvio di attività produttive e professionali che siano coerenti con le caratteristiche i bisogni del territorio
E che possano godere conseguentemente all'investimento iniziali ed è la fase lo start-up di tutta una serie di vantaggi fiscali oltre di finanziamenti particolarmente agevolati
Per un progetto di accompagnamento al lavoro dovrebbe prevedere inoltre una forte interazione con il mondo della scuola in particolare dell'università per indirizzare i ragazzi a fare delle scelte opportune sin da questa fase
Oggi bisogna inventare per il Paese ed in particolar modo per il Sud un'economia dal nuovo dopoguerra negli anni cinquanta e sessanta abbiamo fatto enormi investimenti in quello che chiamiamo l'ardua fabbriche catene di montaggio grandi impianti cantieri
Oggi non si può pensare di fare a meno di tutto ciò
Ma neanche si può dimenticare chi siamo ormai una società fondata sempre più sui servizi e soprattutto ci muoviamo nella reti e che viviamo anche di infrastrutture immateriali
Siamo dunque nell'era del software nel secolo della conoscenza dove il valore aggiunto
Beh dato non dagli impianti
Ma dall'intelligenza e dal sapere dalle persone
E perciò sulle persone e sul loro lavoro che si deve oggi investire
E il lavoro che che deve essere valorizzarlo dunque e nel sud in particolare al di là delle battute infelici che ogni tanto sentiamo sulla opportunità di ripristinare qualche forma di gabbia salariale
D'altro canto le scelte effettuate dal governo Italia le risorse all'ulteriormente indebolito la già fragile economia meridionale questa politica non poteva che determinare risultati negativi per il Mezzogiorno
La crescita infatti del prodotto interno lordo del Sud nel due mila e quattro è stata la metà del paese del resto del Paese
E il prodotto
Pro capite del Sud si colloca al sessantanove per cento del PIL pro capite nord
Con un tasso di disoccupazione tre volte per superiore un dato questo sicuramente sottostimato se si tiene conto dell'enorme numero di giovani che scoraggiati smettono di cercare il lavoro in queste regioni e queste città
Ma il vero freno dello sviluppo ciò che determina un gap negativo insopportabile rispetto al resto dell'Europa è rappresentato dal deficit infrastrutturale
Mancano strade ferrovie e in molte zone persino l'acqua
Per quel che riguarda l'energia elettrica poi finché continueremo a importare il tredici per cento del nostro fabbisogno ad un costo del trenta per cento superiore a quello che pagano gli altri parlare di sviluppo diventa un esercizio al limite la presa in giro
Non ci sono scorciatoie
E ogni qualvolta in cui di questi decenni abiti abbiamo cercato abbiamo fatto una pessima figura
Questi problemi vanno affrontati e risolti ora non si può immaginare che queste antiche e profonde la cure possano essere colmate facendo semplicemente ricorso a fiscalità di vantaggio erogate con una logica compensativa
Certo nessuno nega anzi noi rivendichiamo
Una fiscalità di vantaggio per le imprese del Sud e pensiamo che essa possa essere un elemento positivo
Da rivendicare ed ad ottenere ma è illusorio e riduttivo
Però pensare che questo fattore possono solo avviare il motore dell'economia meridionale
Non ci si può accontentare di risultati parziali e relativi ad un solo aspetto della questione così articolata e complessa
Tanto più che ad aggravare la situazione oggi ci si mettono anche i tagli alle risorse operaia questo governo e la cancellazione di leggi che si erano rivelati ed invece efficaci
è tempo di cambiare registro
Quando pensiamo al Sud dobbiamo fare un salto culturale
Dobbiamo uscire dalle logiche di Finzi visti che dobbiamo sconfiggere i sentimenti della paura ed il fatalismo dobbiamo pensare ad una parte del Paese che può davvero rappresentare il luogo della ripresa
L'ora che il Sud colga l'occasione per superare l'oggettiva marginalità a cui sembra essere condannato rispetto alle direttrici dello sviluppo della crescita
Oggi il Sud può diventare una risorsa strategica per l'intero Paese ed i pochi anni affermarsi come una piattaforma logistica integrata dell'aria immediata Ponte crocevia fondamentale per l'Europa e dall'Europa verso i Paesi dell'Africa e dell'Asia
Ecco perché bisogna investire in maniera cospicua affinché il Meridione diventa un nodo strategico di interconnessione delle reti e delle infrastrutture materiali e dei materiali
E così facendo può dire veramente configurarsi oltre che come il sulle loro OPA anche come il Nord e dei paesi del Mediterraneo questo è il vero cambio di prospettiva che dobbiamo realizzare
In questo quadro lo sviluppo e l'attrezzatura del sistema portuale effetti e interportuale deve essere la carta vincente
Identico valore potrà assumere lo sviluppo di una politica di scambi finalizzata alla creazione di un mercato integrato in quest'area
Tale da consentire al nostro Mezzogiorno un ruolo di traino tecnologico e culturale
Inoltre bene si innesta in questo ragionamento la proposta di istituire la Banca del Mediterraneo quale utile e specifico strumento per accompagnare anche dal punto di vista finanziario un processo così complesso e così articolato
Dal ponte non è irrilevante
La minaccia speriamo che rimanga solo tale di una riduzione delle risorse
Che potrebbe venir fuori fatto l'accordo questa mattina ma non sappiamo o perlomeno noi non sappiamo i contenuti e speriamo quindi che Dion dover fare i conti con una ulteriore taglio
Delle risorse
A dei fondi strutturali
Ma è evidente che prima che l'allargamento ad est dell'Europa possa essere una vera occasione di sviluppo come sicuramente dovrà essere noi dovremo stare molto attenti questo Paese dovrà essere molto vigile ed evitare che decisioni vengono prese sopra la nostra testa senza che ci siano delle soluzioni eventualmente alternative
Il suo già oggi è la metafora della sintesi tra locale e globale
Partendo da questa valutazione geopolitica e possibile trasformare un'area periferica in un luogo centrale per le politiche europee
Si potrebbe così dare anche un contributo reale al dialogo e alla comunicazione tra i diversi Paesi dell'area del Mediterraneo e aiutare a Buontempo il processo di pacificazione di quest'area
Che è così importante e vitale per il mondo intero
Cultura politica società ed economia dunque si fondono in un progetto che vede diventare il nostro Mezzogiorno un ponte strategico tra Europa Africa Europa e l'Oriente
Lo sviluppo ha bisogno di investimenti
Lo Stato è chiamato a fare la sua parte realizzando quelle politiche capaci di perseguire questo obiettivo
Ma anche il in particolare grazie ai nuovi assetti istituzionali il ruolo delle regioni e delle curve dei comuni questa partita diventa decisivo anche da un punto di vista finanziario esistono già alcuni esempi di istituzioni locali che si sono mosse in questa direzione
Noi dunque pensiamo che le regioni e qualche comune potrebbero procedere all'emissione di Buoni ordinari
Contribuendo così a reperire quelle risorse necessarie al rilancio delle singole realtà territoriali
è del tutto evidente che queste nuove risorse
Dovrebbero avere una destinazione definita finalizzate esclusivamente a finanziare ricerca innovazione formazione infrastrutture
Nella prospettiva di di di elevare così i livelli occupazionali e produttivi
Da un processo economico e finanziario che richiede tuttavia anche un salto culturale un impegno collettivo capace di trasformarsi in un processo di marketing a favore della propria regione o della propria città
è una doppia sfida che gli amministratori cittadini devono sostenere per la propria terra
Poi che la comunità tutta che si attiva e contribuisce in una logica di investimento e rilancio del territorio
I comportamenti individuali e collettivi
Se sono virtuosi diventato così essi stessi una forma attrattiva degli investimenti
Tutto ciò richiede tempi di attuazione non Brevi ma le decisioni politiche devono essere prese ora e su questo terreno che il sindacato misurerà il proprio giudizio nei confronti dei suoi interlocutori e delle tutele distribuiti e di e nei confronti di tutte le istituzioni
Poco più di un anno orsono
La stragrande maggioranza delle organizzazioni sociali
Sottoscrisse un accordo individuando alcune priorità ed alcune opere da realizzare rapidamente
Pochi obiettivi ma tutti io realistici e unanimemente condivisi da firmatari che pure rappresentavano interessi così diversi tra di loro
L'interlocutore naturale di queste proposte per il lancio del Mezzogiorno era il Governo a quale spetta l'onere e la responsabilità né dell'attuazione della politica economica
Che la realtà del Paese impone da allora nulla
Neanche un cenno di risposta
Davvero difficile non manifestare il proprio sconcerto di fronte a tanta superficialità o a tanta supponenza
Non si può pensare di governare il Paese senza tener conto del parere dell'opinione di coloro che questo Paese rendono vivo con il proprio lavoro
Oggi in questa sede e in questa sala
Dedicata a Nicola Calipari così emblematica i rappresentanti dei lavoratori insieme ai rappresentanti delle imprese rilanciano alcune proposte di iniziativa concreta per il suo certi di trovare ascolto attenzione e partecipazione
Da parte delle istituzioni regionali
Che solo direttamente interessate e coinvolte
L'intero Paese oggi attende da noi innanzitutto un segno un segno chiaro nella direzione della coesione sociale
Una questione che non è solo il frutto di uno spirito patriottico
Ma è anche lo strumento per il rilancio della competitività e dunque per la crescita di tutti
Quel valore non è una categoria dello spirito ma è un elemento costitutivo dello sviluppo
E in questo sta la sua forza di interesse nazionale ed è per questo il motivo
Per cui la questione meridionale è in realtà una questione nazionale noi tutti abbiamo un sogno per noi e per i nostri figli
Che il nord e il sud dell'Italia un giorno rappresentino solo espressioni geografiche non più il Pala Green ma di una divisione di una differenza economica e sociale
Sarà il giorno in cui il nostro Paese sarà sul serio unito
E moderno
Voi vogliamo parlare del futuro
E parliamo di futuro
Non per sfuggire dalla realtà di logica ma perché è lì che dobbiamo vivere domani grazie
Grazie al dico agli eletti ora vi segnalo che il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana il suo titolo generale Paolo Serventi Longo
Ci mandò la comunicazione di simpatia per questa iniziativa
Sottolineando la condivisione forte di questa associazione così importante ha
Alle argomenti che noi siamo utilizzando per garantire il rilancio del dibattito anche al iniziativa generale favore del Mezzogiorno
Anche la comunicazione del presidente della Regione Emilia-Romagna
Vasco Errani che doveva essere con noi oggi
Un impegno gli ha impedito di farlo e lui ribadisce la volontà di collaborare con tutte le regioni italiane
A chi appunto a vicenda Merivale diventi energie importante però tutto il Paese lo ringraziamo per l'attenzione sempre forte di questo presidente di questo importante regione
Italiana che diamo la parola al presidente dalla Regione Calabria
Agazio Loiero grazie
Sì grazie
Due voglio unirmi anch'io al ringraziamento
Del Presidente Bova tutti gli ospiti che sono venuti fin qua giù
Che vengono da lontano per offrirci una testimonianza di vicinanza di solidarietà e per far diventare questo problema del Mezzogiorno un problema davvero nazionale cioè superare l'improvvisazione
El la dimenticanza che avviluppa nata tutta intera questa questione quindi ringraziamento ad Angeletti ad Epifani voglio dirgli una uno a Pezzotta Bonanni ha Nerozzi
Al sostituto procuratore che viene qua invece di del sostituto procuratore antimafia Grasso dottor le donna da ultimo a Bassolino che insieme al sottoscritto rappresentiamo un pochino tutti i presidenti che non sono potuti essere qui oggi con non è un caso che questi Stati Generali del Mezzogiorno si tengono qui in Calabria la mia regione
Questa difficile regione si svolgono qui perché in un certo senso questo territorio e il paradigma concettuale di su più Sutto
Particolare e luoghi in cui e accentuato più forte mentre il divario con il resto del Paese
Addirittura con diverse regioni dello stesso Mezzogiorno
E la metafora
Più in territorio pieno di piaghe che convivano con realtà giovanile piene di entusiasmo di voglia di fare e di rischiare di intraprendere
Tra le economie regionali nell'ultimo quarto di secolo e
E soprattutto quella calabrese assegnato alle peggiori performances
Performances di sviluppo e nel corso degli anni novanta tale situazione si è aggravata perché si è registrato una recessione economica che ha investito tutta Lario centro mediterranea
Su utilitarie che legge in modo più particolare
Così oggi in questa Regione registriamo un tasso di disoccupazione stratosferico
Pari al ventisette per cento la cifra più alta dell'Europa a venticinque ricorda venticinque non a quindici
Registriamo un valore dei consumi delle famiglie molto distante dalla media nazionale registriamo un alto tasso di criminalità delittuosità
Che trova corrispondenza purtroppo anche in altre regioni del Sud
E ci stiamo infine dato più allarmante
Che il venticinque per cento della popolazione vive con un reddito inferiore a quello che l'Istat indica come soglia di povertà
Ne vale mistificare la realtà dietro statistiche compiacente
Non vale per la Calabria non vale per in Mezzogiorno intero
Che ancora registra un affanno che definirei collettivo pur nella diversità delle situazioni economiche territoriale e dei sistemi produttivi
A volte innovativi che in alcune aree hanno determinato uno sviluppo locale importante la questione Mezzogiorno rimane così tutta intera non tanto sul tavolo più un rivendicazionismo egoistico bensì come un tassello di una politica economica unitaria del Paese intero
Delle stesse Regioni del Nord le cui economie potranno solo beneficiare di uno sviluppo delle regioni del Mezzogiorno mentre queste ultime potranno in futuro rinunciare
A quei fondi di perequazioni oggi necessari essenziali per sopravvivere che comunque non sono un obolo che la comunità ricca offre alla comunità povera l'ho chiamata con prudenza questione Mezzogiorno e non ha fatto cenno all'annosa questione meridionale che oggi farebbe una fatica del diavolo a procurarsi un po'di ascolto in Italia
Sia le classi dirigenti del Mezzogiorno sia le politiche spesso alcune colleghe proprie con certe politiche spesso dissennate
Sia un leghismo d'accatto subliminale che si è inoculato nelle vene del Paese hanno trasformata o finanche il linguaggio depurando lo di certe parole
Che sembrano fuori dal tempo
Oggi nessuno si sognerebbe di definire il problema del Sud come questione meridionale eppure i problemi di questo territorio permangono e talvolta si aggravano
Gli scenari che gli economisti i sindacati e gli imprenditori ci descrivono e che noi governiamo
Abbiamo a che fare hanno a che fare quotidianamente
Con questa realtà e sono del tutto sconfortanti una considerazione
Su cui tutti concordano sindacati Confindustria associazioni di categoria studiosi e quella secondo cui il sud è una grande risorsa e che l'economia del Sud debba essere messi in moto perché altri mentre con l'abbandono di questo territorio le sarà coinvolto negativamente il resto del Paese con il rischio di un declino competitivo nell'economia italiana già in difficoltà
Della globalizzazione non solo dei mercati di consumo ma anche qui e luoghi di produzione
Questo dà il senso dell'iniziativa di oggi a Reggio Calabria
Nel momento in cui le ricadute negative della legge finanziaria si annunciano come un vero e proprio dramma per l'economia e fragili
Nel momento in cui ci sono timori palpabili che le politiche di coesione comunitaria si potrebbero tradurre intagli dolorose
Con evidenti elementi di iniquità sociale come presidenti delle Regioni abbiamo già evidenziato in più occasioni
Che è giusto riunirci tutti e qui
Per inviare un monito forte è un richiamo al governo e indirettamente all'Unione Europea perché Ziad operano per avviare finalmente insieme politiche concertate
Politiche in grado di risolvere una volta per tutto il ritardo di sviluppo dell'intero Mezzogiorno dove esistono ancora sacche di arretratezza civile e di povertà in alcuni casi tenuto conto del mutamento dalla stagione politica anche peggiore
Di quelle che esistevano nel dopoguerra io voglio dirlo senza infingimenti qui
Il problema è salvarsi tutti tutti come Paese
Se affonda infatti il Mezzogiorno affonda l'intero paese allora
Sarebbe auspicabile lavorare per far tornare il sunto al centro dell'agenda politica nazionale dalla quale è stato cancellato da molti anni
Ma non certo nelle interesse delle popolazioni del Nord
Con questo nuovo approccio ne sono convinto il Mezzogiorno visto come risorsa come opportunità potrà avviarsi sulla via di uno sviluppo economico Carey solleverà le sorti dell'azienda Italia
E ciò per una serie di motivo intanto per la sua posizione geografica l'ha detto poc'anzi Angeletti al centro di un sistema euromediterraneo attraversato da grandi vie di comunicazioni terrestri aeree e navali
Le merci che arrivano dal Medio dall'esterno avviene dall'Estremo Oriente passano infatti da qui Gioia Tauro
Non è solo solo un luogo simbolo di questi nuovi processi economici ma il cuore pulsante di uno sviluppo a portata di mano lo dimostra il fatto che i volumi di traffico
Che arrivano da tutto il mondo nel più grande porto del Mediterraneo hanno portato un beneficio enorme in un sistema di rete che può diventare modello per altri settori economici a diversi porti di tutto il Paese
Io non sto qui a dilungarmi voglio farla Bleve
Ma sono convinto che se ci soffermeremo per un attimo sulle risorse naturali pensa ai grandi parchi ma non solo
Sul capitale storico ambientale e culturale sulle intelligenze operose impegnate nella ricerca universitaria che il Mezzogiorno è in grado di mettere subito in campo
In un progetto di sviluppo che valorizzi il locale e le specificità di un sistema generale
Tutto diventerà d'incanto diverso ma sono queste risorse e questi capitali che ci fanno credere come possibile in uno sforzo dell'intero Paese definitivo decollo del mezzogiorno certo sono tante le premesse e le priorità per arrivare a una valorizzazione dell'esistenza
Dell'esistente tutte tappe di un percorso che devono vedere impegnata alle regioni del governo centrale sindacate le imprese e l'Unione europea dobbiamo saper in primo luogo quali sono le risorse pubbliche sia nazionali e comunitarie credo che dopo questa nottata speriamo che ci sarà certezza delle cifre di qui a poche ore soprattutto sul versante europeo dobbiamo conoscere quali politiche si intendono attuare per riportare legalità e sicurezza in Regione come come le nostre
In misura che in misura diverse
Da territorio a territorio devono fare i conti con una criminalità organizzata
A quel Rita e pervasiva che ci ha sottratto il sedici ottobre l'amico Fortugno dobbiamo avere tempi certi nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali
Avviate o da avviare necessaria qualsiasi progetto di sviluppo
Come si può pensare a un aumento del traffico di merci per esempio con un'autostrada indegna dritto alle norme
Che fa fatica davvero ormai sono anni che camminiamo in un in una nebulosa in un'incertezza totale non si può procedere per venire qua impiegato due ore da Catanzaro dobbiamo sapere con quali incentivi fiscalità di vantaggio e l'altro ancora si intende incentivare l'insediamento di nuove imprese strategiche assurdo
E anche la delocalizzazione la nostra regione piuttosto che nell'est europea dell'impresse del nord est bisogna che finalmente ci si renda conto più uno strano paradosso che penalizza tutti nel Nordeste le imprese non hanno più spazio e forza lavoro per crescere
Nel Mezzogiorno d'Italia abbiamo territorio in quantità e tanta forza lavoro disponibile
Diamo alla sicurezza diamo certezze legislativa solo corsi aiuteremmo l'industria a scommettere qui da noi
E dobbiamo saper infine ma prioritariamente che cos'è il Governo intende fare per riportare un equilibrio sociale nel mondo del lavoro
La prima la più grande scommesse proprio qui il lavoro l'occupazione dal lavoro per e fare aumentare l'occupazione
La situazione però rischia di implodere quando non si possono dare risposte ai bisogni
Quando masse di disoccupati di precari sottoccupati premo no ai cancelli delle istituzioni anche perché lentamente scompaiono quegli ammortizzatori sociali che fino a oggi hanno consentito la sopravvivenza di molte famiglie
In Calabria per esempio la presenza di un consistente bacino di ex lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità costituisce la maggiore emergenza di precariato in considerazione del numero elevato
Tutti i soggetti interessati la Regione ha confermato il proprio impegno per un loro graduale estera una loro graduale stabilizzazione
Ma senza interventi esterno sarà un'impresa ardua
E allora LSU alle più forestali interinale e via di questo passo non poter offrire lavoro vero e quando dico vero dico produttivo che duri nel tempo e che permetta ai nostri giovani di non partire
E a quelli che all'esterno di non degradarsi nel lavoro precario
Sotto questo aspetto l'aggressione al giovane meridionale calabrese diventa duplice
Il precariato scoraggia le nascite e matrimoni e la criminalità scoraggia gli investimenti in questo modo si crea un esercito di schiavitù per questa via si creano dolorose condizioni che durano per sempre perché si cronicizza no e che diventa sempre più difficile risanare
Mi avvio alla fine quando l'occupazione della sede regionale
Come avviene in Calabria diventa routine quando sotto a forma di rabbia sociale spesso si nasconde una rabbia individuale molto forte che non si riesce a contenere allora si alimenta quell'archetipo calabrese che tanti danni e c'ha fatto in questi anni di esperienza regionale in questo quadro le politiche del lavoro tendenti all'aumento degli occupati devono stare al primo posto priorità tra le priorità partiamo allora dunque da queste considerazioni già aggiorniamo tutti insieme in questa Grande Assemblea manifestiamo il fissaggio ma pensiamo e rimedi parliamo di progetti indichiamo una strada noi come Regione vogliamo dare qui in questa direzione per i primi un segno annunciamo qui oggi in quest'occasione così solenne quella che qualche mese fa sembrava tutti un'impresa disperata
La Calabria è riuscita a recuperare i settecentoquaranta milioni di euro da spendere età certificare entro il trentuno dodici due mila e cinque alla Comunità europea
Abbiamo compiuto un grande sforzo insieme a tutti terrà a tutto il territorio alle Province ai Comuni alle università che ringrazio sentitamente ci è sembrata questa la risposta è più congrua nell'immediato da offrire
Ai ragazzi di Locri il resto tutta la nostra progettualità l'affidiamo
Al periodo due mila sette due mila tredici a cui inviare chiamo un valore sommo e lacche puntiamo per uno sviluppo sostenibile
Ma anche duraturo e produttivo
Sappiamo bene che l'ingresso di Paesi poveri dell'Est
Nella Comunità europea ha determinato l'abbassamento della media della ricchezza europea ed oggi alcune regioni escono dall'Obiettivo uno per un effetto statistico più che per un reale processo di sviluppo
A cui la mia Regione punta nei prossimi anni con tutte le risorse culturali delle sua università
Ma anche con l'impegno di una nuova classe dirigente che vuole essere protagonista protagonista assoluto dal proprio sviluppo grazie
Abbiamo la parola a nome dei ragazzi della Locride
Aldo beni comandava no va be'vi ringraziamo per l'impegno che hanno avuto e per la testimonianza che hanno avuto in questi settimane in questi mesi e siamo a fianco a loro anche lei si attiva e stabilì che vogliono creare per mantenere questa speranza non solo per la Calabria viva e operante anche nel futuro
Saluto tutto alla platea non è lei giovani della Locride che io rappresento
No ai giorni della Locride stiamo dimostrando giorno dopo giorno la nostra voglia di lottare per cambiare una volte per tutte il futuro di questa terra e dei suoi diritti
In altri Paesi respiriamo le difficoltà ed elusione delle generazioni precedenti i nostri nonni i nostri genitori ci ripetono che rimarremo anche noi dei russi che anche allora avevano promesso sviluppo lavoro legalità perché i risultati sono sotto i nostri occhi sessant'anni di falsi proclami
Noi vogliamo tirare ridare speranza ai nostri genitori e consegnare qui certezza le Generali generazioni che verranno dopo di noi
Noi ci chiediamo con quale coraggio oggi ci fanno certe promesse quando l'Anas annuncia che non ci sono più soldi per la Salerno Reggio Calabria quando Trenitalia dagli e treni sulla Ionica quando i voli dall'aeroporto dello stretto sono dei miraggi
Viviamo isolati dal resto del mondo
La 'ndrangheta all'inizio dell'anno ha ucciso più di venti volte nella Locride ed è sempre rimasta impunita hanno colpito anche l'istituzione
Sotto i colpi di un killer cadeva il vice presidente del consiglio regionale Franco Fortugno da allora lo Stato promette risposte immediate arresti confisca dei beni ed invece dopo sessanta giorni risposte zero
Stiamo ancora aspettando le risposte delle forze dell'ordine della magistratura della star
Il lavoro è un'utopia è soprattutto per i giovani che come loro non hanno stanno intraprendendo muore la strada dell'emigrazione spostati assente
Oggi nella Locride che vuole lavorare riempio pagine rivolgersi al mafioso di turno
Perché oggi la mafia nella Londra sta prende il posto dello Stato quinto ne creiamo una maggiore presenza dello Stato perché abbiamo bisogno di legalità e non della sottomissione della 'ndrangheta
Invece no in questi ultimi due mesi ci siamo rivolti alle forze delle politiche ai sindacati ai magistrati alle forze dell'ordine a tutta la società civile italiana
Grazie a tutti per gli applausi prenotazioni da fette di solidarietà ma da oggi pretendiamo da chi di competenza a fatti concreti non siamo più disposti a farci prendere in giro
Anche nelle nostre scuole hanno problemi strutturali bisogna dare ai giovani scuole più efficienti USA bisogna puntare sulla Calabria sul Mezzogiorno in generale perché lo sviluppo nel Sud vuol dire lo sviluppo la solidarietà di tutta l'Italia
I giovani devono rimanere in Calabria a lavorare nel necessità una politica di sviluppo bisogna puntare sull'imprenditoria giovanile tramite agevolazioni fiscali e lo sfruttamento dei fondi comunitari
Perché lo voglio sottolineare il lavora lontane i giovani o le sirene dalla mafia
I lavori come la Salerno-Reggio Calabria la centrasse conosciuta come la strada della morte
Prima sentivo dire il presidente Loiero che diceva che da Catanzaro ha detto ci si mette due ore spero tutti voi a percorre la Statale ionica quella non è una strada Mouna mulattiera
Lavori come dicevo prima iniziati più di trent'anni fa e devono essere ancora completati e resi più moderni
Noi chiediamo non chiediamo opere faraoniche chiediamo semplicemente di avere gli stessi diritti e servizi che hanno tutti gli italiani
Master iniziare dalle piccole cose noi ci siamo
Siamo pronti ad interna a impegnarci per un domani migliore ma ognuno di noi deve fare la propria parte non vogliamo più sentire false promesse ma mogli amo vedere fatti concreti grazie
Ai assumiamo anche le proposte di merito che a ragazzi da a Ocre pesano proposto sul terreno che la scuola la subiamo
Perché sono parti importanti di un diverso obbligo può
Nel Mezzogiorno
Ora prima di dare la parola a Giuseppe Callipo
Voglio ringraziare i partecipanti in questa sala che sono molto numerosi e gli oltre quattrocento la cui targa ragazza ragazze che fanno nella sala accanto e che Arlon manifestata partecipato a questa Assemblea non potendo essere per questioni di capienza qui con noi
Beh dottor Giuseppe Callipo
E Coppa rally rende Corbari Corriero Enrico Bertolino FN che ammettiamolo qui allora civili Rosario Averna ad abbandonare sei
Buongiorno a tutti producono temi uscirne
Io lo so tutto porto il saluto più tutti gli imprenditori calabrese che mi onoro di rappresentare ovviamente il mio saluto cordiale saluto cordiale soprattutto all'omicidio avvenuto fuori regione
Perché dovendo importanza a questa manifestazione a questo convegno
Mi sono soffermato cinque quanto Gratosoglio tra loro geometri esista ancora o la questione meridionale
Questo lo sappiamo tutti purtroppo
Il problema è un altro che in un periodo che si provengono due provvedimenti dei progetti diavoli concreti come ho detto il gioco democratico
Perché questa questione meridionale avvenga prima
Si parla da tantissimi anni dopo integrando i propri Palmiro sempre giorno ho sentito parlare di questa questione meridionale ancora o se ne parla oggi abbiamo sentito sentiremo ancora un secondo me
Uno un'analisi quelle che sono state alcune circostanze di quelle che sono state anche da un recente passato però a me piacerebbe socchiuse dei progetti siamo a fine anno e in tutte le aziende
Oltre che si propone al bilancio
Si propongono quelle che sono le previsioni più lavoro di progettazione per la Villesse
Io credo che sarebbe ora dire basta a tutti
Io denuncio l'opzione che contenevano tutte quante o fuori ormai abbiamo focalizzato quelle che sono il problema della Calabria del Mezzogiorno come Calabria un poco porte comandi la criminalità vogliamo più sicurezza
La le infrastrutture che mancano la disoccupazione il lavoro nero il credito ormai sappiamo tutte queste cose
Non c'è bisogno di occupare tempo per per continuare a denunciarle queste cose noi dobbiamo soprattutto fare dei progetti se c'è ancora la questione meridionale cari amici è colpa mia e colpo di tutti noi e anche voi che siete in sala perché forse non c'è stato la presa di coscienza
Una presa di coscienza attuale
Perché siamo andati solo lascia stare lascia vivere tutto sommato andiamo bere così io credo che è arrivato il momento che dobbiamo finirla con queste espressioni ma soprattutto noi calabresi perché se noi calabresi
Dimostriamo a chi ci governa al presidente Loiero e a tutti gli altri che siamo veramente stufi di mantenerci in questa situazione per sentire questa enunciazione sicuramente lavoro ne hanno tutte le capacità le possibilità
Si adopereranno perché queste cose finiscano noi dobbiamo assolutamente non c'è più assolutamente tempo forse cambiavano
Speriamo bene speriamo in uno tra noi dobbiamo uscire anche stamattina con delle affermazioni con delle sto non speranze ma con delle certezze
Che ognuno farà il suo compito noi imprenditori ne facciamo per primo e non è nelle nostre riunioni questo gioco diciamo siamo in sintonia col sindacato
Io mi auguro che l autore categoria datoriali e le categorie professionali prendono coscienza di questo perché alla Calabria ce la farà e secondo me ce la farà tutto il Mezzogiorno grazie
L'abbiamo Filippo Callipo adesso alla parola Guglielmo Epifani segretario elargire
Care compagne cari compagni amici
Cari Presidenti
Diceva il presidente del consiglio regionale Bova ecco siete arrivati
In realtà Noemi per la verità siamo arrivati tante volte negli ultimi anni
Qualcuno di noi ha regole inizio degli anni settanta
Arrivo agli inizi degli anni settanta e solo per ricordarsi delle ultime cose proprio qui a Reggio Calabria nel palazzetto dello sport
Con la grande assemblea delle delegate dei delegati di tutta Italia noi rilanciamo la questione del Mezzogiorno quando nel Paese intendo dire nello spirito nazionale di questo Paese il tema era dimenticato
Noi in questi anni abbiamo sempre sofferto del fatto che di fronte alla crisi del Paese la crisi economica quella sociale
Il Mezzogiorno potesse diventare invece di un'opportunità sempre più un problema è un problema negativo
E ci dispiaceva il fatto che in tutti questi anni molto si era fatto e realtà per far diventare il Sud e anche la vostra regione un'opportunità intanto per i calabresi e poi per tutto il Paese
Tante lotte generose
Tanti scioperi tante manifestazioni tanti accordi tante buone nuove amministrazioni degli enti locali
Tanti imprenditori che sfidavano condizioni molto molto difficile
E sapevamo che questa crisi per le sue caratteristiche avrebbe pesato negativamente nel Mezzogiorno è chiaro
Se le imprese del Nord e invece di delocalizzare qui preferiscono delocalizzare dove i costi sono più bassi e una parte di reddito di Investimenti che non sceglie la strada del Mezzogiorno
Se una globalizzazione senza regole sposta in altri confini le nostre imprese e una parte di impresa che non viene nel Mezzogiorno
Così come politiche di bilancio di finanza pubblica restrittive hanno finito per penalizzare il Mezzogiorno
Abbiamo calcolato che dettagli di investimenti e trasferimenti pubblici le amministrazioni del Mezzogiorno sono quelle che più hanno sofferto e hanno sofferto gli investimenti di scuola in salita informazione infrastrutture addirittura sofferto investimenti in sicurezza in prevenzione in controllo del territorio
Ma proprio per questo
In questi anni di fronte a queste difficoltà
Avevamo anche visto come la criminalità organizzata in realtà anche quando si nascondeva come ha fatto in Sicilia in realtà continuava ad espandersi cambiava pelle cambiava interessi ma restava sempre quella
Quella che si alimentava del controllo del territorio del pizzo e commercianti delle tangenti a chi faceva impresa del taglieggiamento a chi non ci stava dell'intimidazione costante e continua e se io riflettendo a questo penso al grande merito che ha avuto il nostro sindacato nel Mezzogiorno penso soprattutto a questo
A quelle decine di quadri né posti di lavoro e nei territori che non hanno avuto paura che hanno denunciato quando c'era da denunciare
Che hanno fatto opera di trasparenza quando nessuno lo faceva che hanno rappresentato un vero collante vedete
In questi ultimi mesi parlo per la mia organizzazione ma la stessa cosa vale per le altre organizzazioni
Tante compagne e compagni hanno avuto intimidazioni a qualcuna è stata bruciata la macchina qualcuno tagliata le gomme qualcuno ha ricevuto per posta un avviso di intimidazione di non occuparsi di questo o di quello
Io voglio dire ai giovani della Locride
Che questo è il sindacato che loro si meritano
E il sindacato del Mezzogiorno merita di lavorare per dare a questi giovani il futuro che esattamente nei loro diritti così come nei diritti di tutti i cittadini del Paese cosa ha pesato per frenare questa situazione del Mezzogiorno io credo sostanzialmente una cosa
Che per ragioni diverse quelle economiche quelle sociali quelli civili il tema del Mezzogiorno e dei suoi problemi non è stato al centro dell'attenzione delle politiche del governo nazionale
Non solo si è fatto poco e male ma questo tema questa priorità questo impegno non è stato vissuto con la determinazione e la volontà necessari tanto più in una fase di difficoltà
Da questo punto di vista questa legge finanziaria e l'ennesima occasione persa
Perché non c'è niente per il Mezzogiorno non c'è un'idea non c'è un provvedimento non c'è un sistema di azioni non c'è la consapevolezza dell'aggravamento della condizione e della situazione e soprattutto se penso accanto al taglio degli investimenti in conto capitale
Al taglio ai trasferimenti agli enti locali va da sé
Che per un ente locale nel Mezzogiorno non ci sono le stesse possibilità o capacità che un comune una provincia una regione del Nord può fare per tener conto dei tagli che avvengono un taglio nel Mezzogiorno pesa di più
Perché qui le condizioni di reddito e di produzione non sono le stesse per questo io credo che oggi siamo qui sostanzialmente per un obiettivo per dire che non dobbiamo ancora una volta rassegnarci per dire che dobbiamo continuare a reagire
Per dire che non dobbiamo farci intimidire dal fatto che le cose non si fanno
Per dire che vogliamo continuare a fare a lottare a esserci perché queste cose cambino e lo vogliamo l'ho già detto per i giovani
Ma lo vogliamo anche per i tanti imprenditori onesti per i tanti amministratori onesti per i tanti cittadini che come diceva adesso il dottor Callipo non ne possono più di questa situazione
E voglio dire ancora una volta il Presidente Loiero
Che lui sa di poter contare sulla CGIL CISL UIL di tutta Italia nel suo sforzo coraggioso e siamo vicini a Luís come tutti gli amministratori
Di questa terra che onestamente si battono perché questa terra abbia il diritto di superare definitivamente i propri problemi e le proprie strozzature
Noi firmeremo come sapete un atto politico una carta di indirizzi e gli obiettivi nulla di nuovo perché è vero ripetiamo quasi sempre le stesse cose perché quelle cose purtroppo non si fanno
Mi sono convinto
Rileggendo le proposte che firmeremo oggi gli accordi che abbiamo fatto con Confindustria tutte le nostre carte programmatiche sullo sviluppo del Mezzogiorno che in realtà noi abbiamo una vera e unica grande priorità un'unica grande questione che lega tutto
Noi dobbiamo lavorare perché il Mezzogiorno sia sempre più collegato sia sempre più connesso sia sempre più unito
Questa la questione connessioni materiali ma io penso soprattutto connessioni immateriali
Che è fatta di saperi di formazione e di ricerca che viene e che va di persone che vengono e di persone che vanno di persone che si incontro di società che si aprano
è questa la connessione che noi dobbiamo assicurare per chi sta qui e si batte per questo per chi sta a Roma e allo stesso pensiero lo stesso cuore che noi dobbiamo fare aprirsi
Per incontrarsi esattamente il contrario di un'idea straccione sbagliata di federalismo che tende a separare che tende a dividere e che tende a isolare
Ed è anche ed è anche per questo e su questo concludo
Che naturalmente ogni volta che arriviamo poi partiamo
E quando si arriva e si parte
L'orizzonte cambia a secondo se uno sta qui eh resta qui o se uno arriva e va via
E naturalmente i sentimenti possono essere diverso perché chi parte si pone il problema se quello che ha fatto venendo
Possano a presentare un semi
E quello che resta si domanda se quello che ha fatto insieme a quello che è arrivato può dargli una forza una speranza un incoraggiamento migliore
Io credo che possiamo dire dissi
Ha una sola condizione
Che sia chi resta qui e presidia tutti i giorni la frontiera dell'impresa delle amministrazioni del sindacato della società i giovani
Sia chi continua il suo lavoro in un'altra sede siano uniti dallo stesso spirito
Da quella rinnovata tensione morale che noi dobbiamo pretendere per noi e per il Paese
Come vedete come leggiamo sono giorni ancora difficili per il paese un altro scandalo dopo quelli che abbiamo avuto negli anni scorsi
Che sono anche l'altra faccia di un rischio grande del declino del Paese non più quello industriale ma quello civile quello morale bene
Quello che ci deve unire e dire che noi non ci rassegniamo neanche su questo piano
Che vogliamo essere noi portatori di quel sentimento di ribellione morale che attraversa la nostra gente e tutti i cittadini onesti
Che intendono battersi per intanto un grande riscatto civile un grande rinnovamento morale e dell'etica pubblica di questo Paese sapendo che questo
Conta molto di più di tante altre cose e che una parte consistente dei problemi di cui parliamo oggi possono essere affrontati e risolti
Se questo spirito questa tensione questa addirittura ritornano ad essere per tutti non solo un sentimento privato ma un impegno collettivo al cambiamento
Noi ringraziamo le numerose delegazioni di lavoratori che forma un'altra sala legge purtroppo non possono essere presente qui con noi prima di dare la parola a Emilio al dottore meglio le donne sostituto procuratore aveva PM hanno io vorrei ringraziare ballate nazione che ha manifestato verso questa nostra Assemblea il dottor Piero Grasso
C'è procuratore generale dell'antimafia molto attento aveva tutto nel suo lavoro alle ragioni del lavoro per la scuola e dell'impresa
Porto il saluto il procuratore Grasso
Che impegnato in un'altra sede
Io mi chiama Milone donne sono il procuratore aggiunto presso la Direzione nazionale antimafia
Ringrazio il Presidente Loiero per l'attenzione che ha voluto riservare con l'invito a partecipare a questo convegno alla Procura nazionale antimafia saluto tutti i rappresentanti del mondo sindacale e le autorità presente nonché di tutti i cittadini così numerosi che oggi vedo qui
Io mi scuso per non avere potuto sentire le precedenti relazione mi sono preso il manifesto Stati Generali del mezzogiorno e ho colto subito i temi interessa di un magistrato della procura nazionale antimafia
Sui tempi sui temi in discussione
Leggo per costruire un'economia competitiva serve un'ampia gamma di condizioni di intervento
Non esistono ricette magiche nel Mezzogiorno ciò significa costruire condizioni di contesto simili a quella del più competitivi regione d'Europa in termini e mi fermo qui è fermo io la mia attenzione
Di legalità e di sicurezza
Legalità e sicurezza che solo voi precondizioni dai qualsiasi tipo di tutto
Nella nostra terra
Flagellata dalla mafia non possiamo consentire che gli imprenditori onesti scappino
Perché non sono in condizione di operare
Lo diciamo da molto tempo ma io voglio raccogliere allibito qui del presidente Callipo
Alla concretezza
Che cosa possiamo fare quale sono le condizioni
Vedete signori
Il fenomeno da la mafia si combatte su due versanti
Quello della repressione e quella della prevenzione fra repressione significa il processo penale
Ma i tempi lunghi del procedimento penale
Non solo compatibile con lo sviluppo dalla nostra regione che attende da tempo
Il processo penale e la raccolta della prova Hilary Villari di giudizio il rumore norme degli imputati tempi infiniti definizione
Perché il nostro registratore fino a questo momento non ha voluto fare qualcosa di concreto perdere accelerare i tempi di definizione del processo riservando la sua attenzione ad altre questioni
Quello che è importante allora resta la prevenzione perché la prevenzione in condizione di intervenire subito
Prevenzione significa controllo del territorio prevenzione significa attacco ai patrimoni criminali perché noi siamo convinti vendette che fino a quando la mafia avrà i soldi che produce non ci saranno nulla da fare in termini di efficacia dell'azione di contrasto il sistema italiano che il sistema di uno Stato di diritto non consente che chi definito mafioso venga messi in causa in galera e buttiamo le chiavi no
Occorre un processo che si nutre di prontuari
Occorre la prova che questi mafioso poi bisogna condannare uno poi c'è il giudizio di secondo grado poi c'è il giudizio di legittimità questo è il sistema e non penso
Che c'è qualcuno di noi che vuole rinunziare a queste garanzie dello Stato allora la prevenzione
Attacco ai patrimoni e qui signori queste uno ma è un fatto fondamentale perché chiede la collaborazione di altri organismi
Non sono sufficienti gli interventi delle forze dell'ordine la magistratura se sono lasciate sole
Data la brevità del tempo vado per flash
Patrimoni criminali
Con la collaborazione degli altri
Le banche
Nel sistema nostro esisteva una norma Ochoa un corso un complesso di norme che impongono alle nostre banche di segnalare le operazioni finanziarie sospette
E sospetta l'operazione quando un tizio che evidentemente non hanno le condizioni conosciuta dalla banca di capacità economica deposta somme ingenti
Se quest'operazione viene segnalata consente di attivare il meccanismo che possa portare a dell'implicazione di quelli che sono gli autori dei reati di riciclaggio tra collaborazione delle banche signorie scarsa
Noi abbiamo centinaia di operazioni sospette
Poche delle quali sono segnalate come appartenenti alla criminalità organizzata
Abbiamo chiesto più volte alla collaborazione delle banche alla chiediamo alla politica
Perché se necessario riforniva normative imponga con maggiore vigore questo nuove idee delle banche di segnalare questa operazione sospetta
Perché l'economia criminale incrina quella buoni è un principio riconosciuto da tutti
E su questo dobbiamo operare ma voi dice non ci sono
Soldi spesso dicono quindi non c'è necessità di segnalare non è vero
Alla fine del due mila e quattro nelle sette quaranta banche calabresi che opero concerie con un cinquecento undici sportelli
Vi erano deposti per i circa dieci mila milioni di euro
Ad avevamo duecento undici milioni di azioni settecento dispone di obbligazioni eppure il Presidente Loiero ricordava il venticinque per cento della nostra popolazione vive sotto la soglia di poveri di povertà
In Calabria e Cipro circa due mila autovetture di cilindrata superiore a tre mila
Ma non resti sottile del nostro
Il problema ce lo dobbiamo porre non vogliamo sapere di chi sono vogliamo sapere esclusivamente Garda caratteristica operazione che alle connotazioni del sospetto venga segnalata perché così si aiutano le forze del e poi per pervenire alla confisca nel settore della prevenzione patrimoniali
C'è gente che vive al di là delle proprie condizioni economico come fatto visivo
E solo tra verso questo sistema che è diverso dal sistema penale
Più rapido si potrebbe la sequestro di quei soldi che produce il delitto e che dobbiamo restituire allo Stato
L'operazione decollo dico solo un dato condotta dalla DDA di Catanzaro ha portato al sequestro di cinque tonnellate e mezzo di cocaina per un valore di mille settecento milioni di euro
Questi sono i denari chi alimenta la criminalità organizzata e che la portano sempre più avanti
Questi i dati processuali o preprocessuale o comunque vita dura giudizi ma che cosa dobbiamo fare
Io mi avvio alla conclusione
Che cosa dobbiamo io sono un calabrese come voi
Occorre una rivolta morale e la gente di Calabria
Sale chiarire basta con i propri comportamenti allo strapotere mafioso che anche carattere eversivo
Perché a nessuno sfugge che addirittura Marocco ma manovra la raccolta per consenso alterare di meccanismo elettorale
I colpi diciamo noi
Siamo di Calabresi questa nostra terra di Calabria vogliamo riappropriarci e mantenere intatta la nostra dignità
Come collaborando nei limiti del possibile con gli organi di giustizia
Come mi fossi
Che telefoniamo chiusure anche estorsione istituiti a Catanzaro rimangono desolatamente vuoti
E squillano solo per dare improperi al ricevitore telefonico
Com'è possibile che l'omicidio di bambini in giorni di festa davanti alla chiesa
Rimangono assolutamente input perché non c'è nessuno
Non c'è una persona una sola persona e posso fare una telefonata per il video visto queste ma noi calabresi veramente possiamo pensare che la mafia la possiamo combattere solo con le forze dell'ordine la magistratura
E ogni anno ci tutti assieme perché la nostra terra
Un piccolo sacrificio un pericolo se necessario dobbiamo correre il mio ringraziamento va a una serie di imprenditori coraggiosi agenti che arrivò valenziano sostenuti in pubblica udienza l'accusa per l'usura e i responsabili sono stati condannati
Riflettiamoci assi
Quando la casa brucia ognuno deve dare il proprio appoggio
Non ci sottraiamo a questo
I poteri mafiosi possono essere sconfitti con l'azione delle forze dell'ordine ma soprattutto con un consenso corale che io chiamo rivolta morale liberiamoci a questo strapotere del grazie
Movimento sindacale come è sempre stato in prima file ha pagato in questi anni con morti con repressione con grandi sacrifici una lotta inderogabile contro la criminalità e contro l'illegalità e contro l'illegalità e la criminalità ma per la rinascita del Mezzogiorno in prima fila ci sono innanzitutto le donne le amiche le compagne
Che non sempre si sono battute ed sempre costituiscono la speranza per l'Italia per il Mezzogiorno
Ecco perché vogliamo a questi nostri Stati generali un intervento di una donna l'assessore all'industria della Regione Sardegna
La dottoressa Concetta Rau che volentieri chiamiamo qui a parlare
Grazie intanto ringrazio e saluto tutti e ringrazio agli organizzatori di questa giornata che piena di spunti di considerazioni che sono fondamentali sono fondamentali per il nostro presente il nostro futuro
Dobbiamo rilanciare la crescita del Mezzogiorno su questo siamo tutti d'accordo l'abbiamo messo in evidenza e sappiamo anche che il quadro competitivo che abbiamo con cui ci stiamo confrontando ma che ci sarà soprattutto per il futuro e sempre più aggressivo
E la sfida è sempre più difficile PRI i nostri sistemi economici dobbiamo confrontarci con ormai una Europa allargata con che è fatta di più di cento regioni e quindi è una sfida che complicata
Oltre i paesi a casa a basso costo di lavoro oggi non possiamo più rimanere così Lambo peggioriamo perché il il contesto è continuamente in movimento quindi o no scegliamo la strada di migliorare o la strada di del peggioramento immediato e io credo che per migliorare è necessario agire immediatamente su tutti i gap idee perché sono stati oggi più volte ricordati e che sono sta numerosi che che sono irrisolti oramai da tempo basta pensare debba infrastrutturali vi racconto il mio padre il mio viaggio così questo di ogni i fatti pratici
Riescono a renderebbe nell'idea io son partita ieri alle cinque per arrivare a Reggio Calabria alle undici e mezza e oggi a ripartire Rolfi a Milano per e il primo a possibilità per ritornare a Cagliari
E arrivare alle nove e mezzo di sera questi sono i collegamenti tra le nostre regioni del Mezzogiorno e questa è la realtà con cui ci dobbiamo confrontare
Quindi noi abbiamo bisogno di un governo Pecci aiuti a colmare tutti debba che sono appunto infrastrutturali viarie delle telecomunicazioni noi abbiamo aree aree industriali importanti dove ci sono multinazionali che non hanno la fibra ottica Cesa molto spesso a Posada ma che non è accesa
E che è stata posata attraverso finanziamenti pubblici
E che quindi un gap infrastrutturale che gravose da abbiamo dei problemi troppo l'entrata e la regione Sardegna come sapete
Sta affrontando una vertenza insieme a tutte le parti economiche e sociali molto difficile con il Governo che non ci vuole riconoscere ciò che e invece in tema di entrate
E è stato pattuito è stato contrattato con lo Stato
E quindi è necessario che ci siano affrontate in maniera seria questi percorsi ma uno dei dati che e più allarmante di tutti è il il il gap in negativo che ha la nostra società al nostro paese in termini di economia della conoscenza ci sono oggi molti paesi che hanno giacimenti che hanno risorse ma è che oggi non hanno ricchezza mentre ci sono altri che hanno investito in in formazione professionale in scolarità che oggi sono Paesi arricchite competono e e che riescono a stare sui mercati
Bastava pensare a un dato ogni cento lavoratori
In Italia ci sono dieci o undici laureati in Inghilterra ce ne sono trentotto la media europea e trentacinque trentasei nelle nostre in Sardegna questa percentuale si abbassa a sette otto è la media del Mezzogiorno non è molto diversa da questa
Se quindi noi il settanta per il trenta per cento ha un diploma quindi vuol dire che il sei quasi il settanta per cento alla terza media se noi chiediamo un attimo gli occhi è ci immaginiamo due società pure in prese in me col sistema dei costi che ha il sistema oggi italiano non è difficile capire chi potrà avere futuro e tipo potrà competere in un nel in questa sfida competitiva se quella con una la quasi la metà del trenta quaranta per cento di laureato oppure uno che ha un'impresa con risorse poco qualificati
Non è per non parlare dei livelli qualitativi delle risorse umane le a recente indagine adesso super conosciuta dell'Opus è l'indagine Pisa
Mette in evidenza come le nostre regioni meridionali sono in termini di Gap quali quanto qualitativo delle nostra università dalla nostra istruzione con di delle del dei divari altissimi sia con cioè col centro nord con il nord del nostro Paese sia con la media dell'OCSE
Quindi questi
Cap fanno colmati immediatamente siamo il ritardo se noi non andremo a superare con azioni incisive
Che puntino sulla sensibilizzazione della società le famiglie devono mandare i loro figli a scuola e bisogna cercare di rendere il diritto allo studio un diritto esigibile
Anche per le famiglie e i ceti meno abbienti che quindi hanno difficoltà anche questo e dobbiamo cercare di internazionalizzarsi internazionalizzare il nostro sistema educativo e il nostro sistema e scolastico
Dobbiamo quindi puntare su questo io credo che se noi riusciamo a superare questo possiamo immaginarci e dobbiamo immaginarci un Mezzogiorno diverso da quello del passato che punti su questo e in questa maniera io credo che ce la possiamo fare ce la possiamo fare con atti concreti
Per rispondere a tutti i lavoratori a tutti i cittadini che hanno voglia di avere un lavoro stabile e che abbia una prospettiva di lungo periodo nel nostro Paese grazie
Abbiamo
La fase finale di questa grande iniziativa degli stati generali dando la parola al dottor Edoardo Garrone vicepresidente della Confindustria
Io
E con enorme piacere che son venuto qua
A Reggio Calabria a rappresentare la Confindustria ma in qualche modo rappresentare anche un personalmente come dire una famiglia che è la mia che ha investito nel Sud trent'anni fa particolare in Sicilia
E ha festeggiato giusto la scorsa settimana con tutti i dipendenti non solo della Sicilia ma di tutta Italia di trent'anni di attività al Sud risata assicuro
De sono stati trent'anni di grandissima soddisfazione
Ma anche di grandi serie difficoltà
La soddisfazione soprattutto e scusatemi se prendo questo spazio ma lo devo dire
Di
Alle ore tutti i giorni
Dipendenti Giovanni che collaborano con noi di una responsabilità straordinaria e di un attaccamento all'azienda che non ha pari in molte altre zone d'Italia questo lo devo dire
Perché
Per non è sempre stata soddisfazione grande emozione nel vedere queste cose
Comunque son qua rappresentare Confindustria ringrazio
Per l'invito a questi stati generali e per la firma di quel documento politico che il manifesto Reggio Calabria lo faremo più tardi e che credo che rappresenti non tanto un insieme di proposte di contenuti e sintetica per le cose che sappiamo le priorità che ci sono per il Sud
E abbiamo col sindacato rappresentata accordo danno fa e che vengono ricordate in questo manifesto ma il come
Lo stiamo dicendo qui tutti insieme con la voglia di di essere insieme per affrontare seriamente dei problemi di questo mezzogiorno e non si possono più rimandare proprio perché al Mezzogiorno
Una risorsa per l'intero Paese e non manchiamo mai di dirlo
Spesso
E infatti
C'è la tendenza a frammentarsi
In Italia a pensare che lavorare per campanili o per logica localistica posso portare da qualche parte
Confindustria
Ha sempre contrastato questa idea
Qualcuno ha detto prima attenzione Epifani ha detto prima attenzione
L'idea che l'Italia possesso non insieme
E questo lo dico io di piccole patrie
Porta ad allontanare ancor di più un Mezzogiorno che ha già una difficoltà molto grosso ad essere interconnesso col resto del Paese l'interconnessione
Come dire in materiale ma l'interconnessione anche strutturale
Le infrastrutture che da anni si chiedono per il Mezzogiorno che sola fonte la condizione fondamentale per lo sviluppo non ci sono non sono sufficienti
E soprattutto assorbono come dire e hanno assorbito risorse pubbliche perché abbiamo ancora in Italia delle stazione S. trenta mila stazioni appaltanti
Quando in realtà ne servirebbe Massimo una per provincia la gestione degli appalti secondo certe logiche della burocrazia
Ma la dispersione di risorse una dispersione di tempi e non servono a realizzare seriamente velocemente le opere e invece servono al Paese e al Mezzogiorno
Naturalmente il manifesto lo ricordo qualcuno l'ha detto ma ricordo ancora i cinque punti
Sono principali sono innovazione ricerca formazione
Pubblica amministrazione
Potenziamento della dotazione infrastrutturale soprattutto logistica porti pensando però il Mezzogiorno in una dimensione mediterranea non un mezzogiorno considerato come come dire un'appendice dell'Italia o il sud d'Italia ma come mezzogiorno al Centro mediterraneo ed è in questa chiave perché va ripensato tutto il sistema logistico
E soprattutto il mio presidente Montezemolo non manca occasione per dirlo
La valorizzazione di quel grande patrimonio storico culturale e paesistico
E ambientale pericolo del sud nel Mezzogiorno d'Italia è veramente un sistema turismo che possa funzionare e portare ricchezza da fuori guardate che
Ad analisi fatte
Il quale più la metà circa della spesa per turismo del mezzogiorno e interna di conseguenza vuol dire che al Mezzogiorno che già attrae poco poche ricchezza dal turismo metà di questa ricchezza e prodotta dagli stessi abitanti del Mezzogiorno quindi il dato Valetto permetta e questa è veramente una
Un paradosso
Molto italiano ma soprattutto un paradosso per il sud che veramente un patrimonio di straordinaria bellezza di straordinaria ricchezza
Poi c'è ci sono altre analisi ricordiamoci che parliamo un attimino di legalità di criminalità
La il problema della criminalità significa innanzitutto ha un effetto economico devastante
è stato calcolato
Che il Censis secondo i dati del Censis
Che la mancata crescita al valore aggiunto delle imprese meridionali che causata da una presenza pervasiva della Trinità organizzata è valutabile in sette miliardi e mezzo di euro all'anno
Quindi il rapporto di ricchezza non prodotta rapportata al valore del beauty a mezzogiorno e rappresenta circa il due e mezzo per cento
Questo significa che questo tasso di come è stato definito di Zago rammento mafioso hanno che applicato sviluppo economico gli ultimi vent'anni ha prodotto effetti
è stato uno degli effetti di principale dal forte ritardo dello sviluppo del Sud
Cessata anche ricordo anche una ho visto un'analisi due economisti meridionali
Marsella e tannini
E hanno calcolato che l'aumento di un punto percentuale del tasso di disoccupazione proprio con un incremento di centodiciotto furti dodici rapine è una quota di omicidi ogni cento mila abitanti quindi significa
Che
Creare le condizioni per lo sviluppo dell'impresa e del lavoro
Significano di conseguenza meno criminalità la criminalità infatti come dire
Ma sviluppa i suoi tentacoli sviluppa come dire la sua attività
Tanto più ci sono condizioni come dire di disperazioni condizione sociali disagiate non opportunità poche opportunità di lavoro o scarsissimo Paul vieta di lavoro e scarse opportunità di fare nuove impresa
Naturalmente
Bisogna operare su due fronti
Serve di controllo del territorio da parte dello Stato con molti più mezzi con molti più strumenti con molti più uomini un'azione più accorta molto coordinata tra forze dell'ordine la magistratura
Ma servono le condizioni che impresa sindacati
E enti locali si impegnano oggi a come dire sottoscriverà portare avanti con grande forza serve soprattutto valorizzare il grande patrimonio dei giovani
Le intelligenze
Investire in ricerca e sviluppo in centri di ricerca sviluppare quel secondo grande patrimonio
Che è quello del dell'intelligenza dei giovani che sono qui tra l'altro numerosissimi come è stato detto mi fa piacere lo saluto
A me è piaciuto molto l'intervento del rappresentante ragazze all'occhio degradato uno spaccato molto chiaro di come sia difficile impegnarsi non solo nel lavoro ma anche dal fare per il Mezzogiorno
Quindi serve
Una istruzione sempre più qualificata perché le condizioni per cui le imprese vengono se vengono a investire nel Mezzogiorno ne parlo non solo di stranieri ma parlo anche di imprenditori del Nord
Sono naturalmente al primo posto le condizioni di legalità le infrastrutture ma sicuramente le intelligenze e ve lo dico io che come dicevo prima in Sicilia abbiamo trovato un grande patrimonio di professionalità di voglia di fare
Naturalmente c'è un problema anche culturale diffuso l'amministrazioni chi fa la poi chi amministra il territorio che si occupa di politica deve lavorare necessariamente per ridurre il tasso di burocrazia che si frappone
Tra i cittadini le impresa è
E il territorio spesso quelli
I tempi la burocrazia sono intollerabili lavoro Grazia
Distrugge
Molto spesso più risorse economiche di quelle che crea molto spesso la burocrazia allontana imprenditori presenti e sicuramente non incentiva nuovi investimenti
Purtroppo
Uno dei motivi per cui nel Mezzogiorno come a dire
Questi lacci e lacciuoli
Sono pervasivi perché questa cultura vale a dire del rapporto politica a fare l'intermediazione risorse finanziarie troppo diffusa rifusa come mentalità diffusa come pratica di tutti i giorni questa cultura la rotta
Guardate che va rotta definitivamente guardate che le misure che possono è positivo non è sufficiente il fatto che siano come dire l'Unione europea abbia in qualche modo dato abbia autorizzato gli sgravi la riduzione IRPEG l'aula gli sgravi IRAP per i nuovi assunti e che ci sia un orientamento speriamo di ottenerlo
Possibile non dico favorevole rispetto ad una fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno queste sono misure sicuramente importanti se verranno quella della fiscalità di vantaggio ma sicuramente non sufficiente
Io le leggo noi leggiamo positivamente un altro senso
E cioè che se
Riusciremo a creare le condizioni perché le imprese possano beneficiare direttamente i vantaggi o di incentivi per investire nel Mezzogiorno questo lo faranno
Perché sicuramente noi dobbiamo sapere competere anche quei Paesi come dire che sono entrati Unione europea è che hanno condizioni diverse in termini di costo del lavoro rispetto al Mezzogiorno
Va il fatto più importante è ridurre quella che l'intermediazione politica e amministrativa di queste risorse
Io lo dico da anni lo dicevo quando ero presidente John prenditori
Credo che
Se lo chiedono anche a livello di libro SEL
Sì chiedo ma come mai con tutte le risorse che sono state destinate al Mezzogiorno nel Mezzogiorno ancora in questa condizione
Si son fatte scelte sicuramente sbagliata di politica industriale ma soprattutto tostate Intermediate troppe risorsa pubblica bisogna lasciare spazio ma che l'impresa la sa fare
Bisogna lasciare spazio all'iniziativa privata bisogna saper promuovere un territorio non solo per il proprio sistema turismo ma anche per l'opportunità che offre nel fare impresa bisogna adottare tutti insieme un disegno veramente organico una strategia per sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno riducendo l'intermediazione pubblica le risorse finanziarie io questo lo voglio dire forte e chiaro nel documento
Non emerge ma è una questione di metodo e da una questione fondamentale per per cercare di fare funzionare delle ricette che conosciamo su cui oggi intendiamo tutti impegnarci da ultimo
Mi rivolgo ancora una volta i giovani e i giovani che
Vivono
Nella speranza che questa terra questa loro terra la Calabria ma non solo la Calabria sia una una terra favorevole per il loro lavoro per la loro intrapresa e di alloro dell'opportunità seria non possono essere trattati come numeri come si è fatto spesso in passato
A me dà un po'fastidio quando si parla di posti di lavoro in termini numerici a me piace quando si parla di posti di lavoro in termini di qualità e di qualità qua c'era moltissimo accenna moltissimo soprattutto nei giovani grazie
Ringraziamo il presidente Garrone e certamente questo fatto che ogni anno ottanta mila giovani lasciano le terre e le regioni del Mezzogiorno per emigrare in altre regioni e fuori dall'Italia
è una condizione che tutti noi dobbiamo cercare di trovare la via per invertire questa rotta
Diamo ora la parola ad Antonio Bassolino presidente della regione Campania anche per il coordinamento delle regioni del Mezzogiorno
Sempre giusto come già stato fattori con grande di efficace finora sottolineare innanzitutto l'importanza che la novità di questa nostra comune iniziativa
L'importanza per il dove essa si svolge qui al Regio nella sede
Del consiglio regionale li cui Yahoo nessuno intitolate a Fortugno vidi HP pari e poi la novità anche di questa iniziativa
Assieme
Grandi organizzazioni sindacali
Confindustria e le regioni meridionali e con lui la rappresentanza
Dell'antimafia
E tante forze della società civile
Siamo qui assieme
E a me sembra doveroso fare in primo luogo una considerazione
Allo stato attuale dell'i nostri informazioni su ciò che è avvenuto questa notte
Sull'accordo tra i capi di governo sul bilancio dell'Unione europea su un tema che ci riguarda da vicino
Nei parlava Garrone un attimo fa ma io vorrei sottolineare che per le Regioni di meridionali periodico mezzogiorno nei suoi insieme
I fondi europei sono la parte principale e i Investimenti Pubblici del mezzogiorno dunque la vita e il futuro del Mezzogiorno
Dipendono in buona parte dal futuro delle politiche di coesione
Dal fatto che le risorse pubbliche nazionali siano rigorosamente aggiuntive alle risorse europee
E dalla sinergia sempre più forte che dobbiamo riuscire a creare tra tutte le risorse pubbliche e quelle e private e imprenditoriale
Stanotte si e raggiunto un accordo vedremo nelle prossime ore i testi
Per verificare lei vede implicazioni e comunque vorrei dire che a me sembra importante che un accordo ci sia stato
Che comincino intacca arsi alcune delle posizioni più rigide che finora avevo lo debbo condizionato le scelte
De
Io penso che se il governo italiano che aveva annunciato posizioni dure e intransigenti alla fine ha dato il proprio consenso
è pensabile detta augurarsi
Che il consenso sia motivato da uno a tutela adeguata delle politiche di coesione tutti i interessi del Mezzogiorno vedremo assieme nelle prossime ore del comunque
Penso che dobbiamo accelerare i tempi per il nuovo ciclo di programmazione due mila e sette due mila e tredici
Propongo che le regioni meridionali lavorino ad una posizione comune perché il tavolo di coordinamento regioni meridionali
Forze sindacali e forze imprenditoriali Chiavolla volato del questa iniziativa lavori
Mittari ardente bene Prodi bere predisporre il Documento Strategico sui fondi europei due mila sette due mila tre per darci anche la necessaria continuità e fare dunque
La nostra parte nel lavoro di ogni giorno e non solo attraverso uno pure importante iniziativa come quella di oggi mi sembra essenziale questo soprattutto in un momento quello attuale
Che vede un Paese
Per tanti aspetti fermo e bloccato
Ognuno di noi sa che i sentimenti prevalenti nell'animo di tanti italiani sono
L'incertezza dell'insicurezza
Ma voi che viviamo nel Mezzogiorno
Sappiamo anche che sono tante le risorse e le energie le forze disponibili a non arrendersi l'abbiamo visto a Locri in Calabria anche per questo siamo doverosamente qui
A queste forze sei a talmente altre che si solo nel Mezzogiorno che noi dobbiamo saper guardare per ricostruire il paese di questo io penso in fondo si tratta servono idea programmi e mobilitazione civile servono scelte nei più diversi campi e idee forza concretezza e serietà
Che serve penso dobbiamo saperlo un forte impegno per i prossimi anni
L'Italia si prepara ad un importante appuntamento elettorale
Ed io penso che sia essenziale dare ognuno dal suo punto di vista dare il senso a tanti cittadini che la politica italiana ha bisogno avrà bisogno di un respiro di almeno dieci anni se guardiamo ricostruire e rilanciare se vogliamo farlo come serietà e senza di me Apologia se vogliamo davvero darci il tempo le risorse e in modi per fare a lire all'Italia il ruolo che riteniamo essenziale e così per il Paese nel suo insieme delle così io penso ancor di più prima di mezzogiorno sottolineo questo ancora di più perché una grande differenza rispetto al passato io penso nella diversa dimensione della questione meridionale
Che continua ad esistere e come ma a differenza di venti trent'anni fa la questione meridionale non riguarda più soltanto o tanto il rapporto tra le masse i meridionali dello Stato italiano ma questa dimensione sempre di più una dimensione europea internazionale e mondiale questa è la nuova dimensione della questione meridionale
Ed è per questo che anch'io penso ne parlava e molto bene la giovane assessora sarda un attimo fa citando anche
La sua giornata
E ognuno di noi può citare
Le sue giornate spostandoci nel Mezzogiorno la grandissima rio Rita delle infrastrutture la grande priorità di avere un mezzogiorno in primo luogo più vicino assesta esso al noi stessi è più vicino all'Europa e al Mediterraneo
Davvero impressionante nel due mila e cinque
Che il Mezzogiorno sia pressoché privo di collegamenti aerei al suo interno
Ma
Tra la Sicilia e Napoli ci sono gli unici collegamenti diretti
Dov'è il paradosso che per andare dalla Calabria
In Sardegna bisogna andare via Milano
Si accompagna quello che se qualcuno di voi vuole andare cinquanta minuti di volo in una delle capitali del Mediterraneo deve risalire a Milano dell'ritornare di intitola mille due mila di cinque ed io penso che è uno dei compiti che ci siamo dati che dobbiamo portare avanti com'è il coordinamento delle regioni meridionali ed anche quello di inventarci
E di mettere a disposizione risorse che devono essere pubbliche e private per dare un nostro contributo anche innovativo al migliorare i trasporti interni al Mezzogiorno fare delle infrastrutture un grandissimo tema delle infrastrutture su ferro in primo luogo tra un mese
Tra pochi giorni e poi tra un mese parte dell'alta velocità tra Roma e Napoli
Qui siamo noi i primi a spingere perché l'alta velocità Boy girando a monte del Vesuvio
Vada a Salerno e venga giù fino a Reggio Calabria
Ma vuol diamo ecco
In un Paese nel quale
Tra l'alta velocità attuale tratti nuovi si investe si può investire in ferrovie qualche in alta velocità qualcosa come cento mila miliardi di vecchie lire questo ha un senso soltanto ossia il sistema ferroviario viene cambiato radicalmente e dunque non solo ad alta velocità maledetta capacità nuovi bengalini fin da ora tra Napoli e Reggio Calabria per diminuire ha già oggi le distanze e i tempi e Yahoo mento
Del traffico merci su ferro in un Paese nel quale però due mila cinque il traffico merci su ferro è diminuito del dieci per cento perciò il grande tema delle infrastrutture su ferro degli interporti
Degli a ero porti nella logistica
Collega lento attua i nostri mali
Tratti dal Reno Adriatico e Jonio per fare dell'intero Mezzogiorno una grande piattaforma logistica dentro il Mediterraneo e per potere essere noi
Quelle che possono attrarre tanti traffici e tante possibilità dallo sviluppo del lontano
è stato del mondo è la nostra prima del grande scelta e assieme alle infrastrutture
In materiali le infrastrutture materiali immateriali la ricerca l'innovazione università
Perché questo è e deve essere il cervello produttivo del Mezzogiorno
Il nostro saper fare le infrastrutture immateriali che devono riuscire come quelle materiale a creare le condizioni con i centri più importanti della economica
Possiamo farlo con i fondi europei
Abbiamo imparato a gestirli meglio
Noi ci fidiamo in Campania
L'anno ottenendo per il terzo anno consecutivo Laterza per ingiallita
Sappiamo bene che una del Lennon ragioni per le quali alcune parti dell'Europa e non penso alla Germania ma anche alla Spagna e al Portogallo sono cresciute negli anni scorsi beauty alle regioni meridionali è anche stato nella loro minore capacità
Ottimizzare le risorse europee a differenza del nostro Mezzogiorno noi dobbiamo saper fare anche clan voi un linguaggio di verità abbiamo imparato stiamo imparando
E dobbiamo fare ancora di più e meglio assieme regioni città i sindacati per questi nuovi fondi
Due mila e sette e due mila e tredici che dovrebbero essere per tutti quanti noi la grande occasione è la grande sfida per poter Ida alzare
Il livello di crescita e di occupazione perché noi vogliamo utilizzarli questi fondi nomi deve restare sempre indietro e continuare ad essere in un eterno Obiettivo uno ma vogliamo imparare ad utilizzare questi fondi per avere un tasso di crescita che sia importante per lui e per il Paese il suo insieme dell'Italia cresce nel suo insieme se il Mezzogiorno avrà una crescita più alta della media nazionale per più anni consecutivi e questo è possibile l'altra considerazione che voglio fare
Se però oltre a scelte economiche programmatiche giusta c'è anche uno stato degno di questo nome
Se c'è uno stato
Lo dico con un termine meridionale se c'è uno Stato scassato
Tutto diventa più difficile
Perché il ruolo dello Stato
Essenziale e dunque entro la nostra battaglia contro la devolution
Ecco l'importanza delle firme per il referendum che oggi si raccolgono in molte città italiane ecco l'importanza del fatto
Che diverse regioni meridionali tra le quali le le nostre hanno votato per avere il referendum importante che siano le Regioni perché proprio le Regioni destinatarie
I pontieri sbagliati attraverso la devolution sono le prime a dire voliamo funzioni e poteri ingiusti debbo il diavolo federalismo unitario e solidale
E non uno stravolgimento tale dello stato e di uno stato già scassato da rendere difficile poi ogni impresa di crescita economica e civile del mezzogiorno con questa mentalità che noi ci muoviamo
E partecipiamo a questa battaglia no con la vecchia mentalità non con lo sguardo rivolto indietro ma rivolto al futuro
Nella società di oggi c'è di nuovo una richiesta di pubblico ma una richiesta di pubblico non può significare di nuovo statalismo ma regole
Il mito di Rizzo controllo non lo Stato imprenditore e la richiesta di Stato che c'è assieme a quello di pubblico non può significare poi tra devolution oppure centralismo quel centralismo che sia accompagnato in questi anni in questi mesi in modo impressionante alla devolution ogni giorno sino al tavolo devolution è un centralismo tale che non era successo da tanti anni che per il tiro su la finanziaria non si è discusso anche con i sindacati né con le regioni e con gli enti locali e questa alla Baggina da cambiare e da multare una diversa visione dello Stato ridurre il conflitto dentro lo Stato tanto che io penso vedremo nei prossimi mesi siamo ormai a conclusione di una legislatura ma io penso che anche simbolicamente la prima scelta da fare in un paese come il nostro è stare ad una tavola sine con le forze sociali e a un tavolo assieme al regioni e ad enti locali vorrei dirlo con sobrietà io ho trovato sempre impressionante che un giorno sindacati ed in e Confindustria e tutte le forze sociali
Firmerò un importante documento sul Mezzogiorno e sulla competitività è quello che in in fondo assieme a nostra elaborazioni è il testo del Manifesto che firmeremo su che prima riguardava e i il giorno dopo il governo non ci ama sindacati imprenditori attorno a un tavolo e dire bene grazie del contributo al Paese e crediamo assieme le scelte che competono a me come trovo sconcertante una visione del governo dell'Italia
Per lei per lei
Mille novecentonovantadue mille novecento novantatré perché deve essere chiaro a tutti
Che il governo della repubblica italiana non è affatto soltanto dal governo che a Roma dal Governo nazionale ma il governo della repubblica di tagliare fatto dal governo nazionale e dal governo delle regioni di tante città delle grandi città e di migliaia di comuni Bellori non siamo opposizione come istituzioni al governo
Sì orali noi rappresentiamo anche noi la Repubblica dello Stato siamo a parte nel governo del Paese e allora io pretendo che oggi o domani
Se c'è da fare dei tagli
Che si venga chiamati e si cerchi la nostra corresponsabilità e io assieme si vede dove si taglia e dove si investe poi che noi governiamo il Paese dell'Italia in misura analoga al Governo nazionale cioè a Roma
Ecco questa visione della Repubblica
E del Governo che noi dobbiamo sapere da affermare per renderla chiara mobilitando quella che io considero i dell'ultima considerazione che voglio fare
La risorsa più importante che noi dobbiamo sapeva attivate
E la risorsa più importante è una risorsa immateriale
La fiducia in se stessi
è la mobilitazione civile
è il fatto che è possibile cambiare
E qualcosa di mezzogiorno anche in questi anni è successo
Perché per alcuni anni il Mezzogiorno è cresciuto più della media nazionale poi si è fermato perfino ritornato indietro nella sua economica ma per anni e danni
Quando l'Italia è entrata nell'Euro
Il Mezzogiorno ha partecipato da protagonista in modo responsabile ci siamo alzati le maniche e lavorato duramente in modo assoldò e il Mezzogiorno è stato protagonista e si è assunto le sue responsabilità di una grande missione nazionale dunque si può fare
Se tutti lavoro nella stessa direzione se dall'alto diede l'esempio giusto sappiamo la storia del Mezzogiorno
Sappiamo anche la vera storia di una società civile che non è mitica eppure iniziai
Sappiamo invece quand'è importante dall'esempio dall'alto
Perché il cittadino M. il club può essere perfino peggio
Il rapporto all'esempio credibile dall'alto
Al clima che si crea nel Paese
Ecco perché anch'io considero molto importante ciò che si può muovere nella battaglia contro la mafia e la criminalità molto importante la nascita di associazione antiracket però badiamo
Tutto questo cresce e crescerà nella misura in cui si colpisce la mafia Bligh dove deve essere colpita io qui lo dico perché lo penso
E e qui io penso che proprio Noemi
Che rappresentiamo forse più vicina di altre
Alla sofferenza sociale
Dobbiamo stare attenti a non avere mai in testa una visione pauperista dica del Mezzogiorno
E una visione troppo sociologica della battaglia contro la mafia
La mafia non nasce tanto o soprattutto dalla povertà
La mafia cresce e cerca di crescere deve accumulare ricchezza
E noi dobbiamo prevenire in mille modi
La scuola
Le forze sociali e il lavoro l'occupazione ma dobbiamo sapere che assieme a tanti poveri abitanti deboli ha ragione il procuratore antimafia sono grandi ed enormi
Tante ricchezza nel Mezzogiorno tante ricchezze accumulate ben nascosta della mafia si colpisce nella ricchezza che l'accumulo di ricchezza dunque il minore occhi aperti rispetto alla possibilità che si torni indietro
Rispetto alla confisca e ha fatto che ciò che confiscato può essere dato accomuni viaggio vorrei dimostrando dunque che lo Stato è più forte della mafia Bettella criminalità organizzata
Per questa attenzione civile che noi dobbiamo mettere in moto questa risorsa immateriale della fiducia e della fiducia in primo luogo al voi stessi se volgiamo ridare quella fiducia
All'Italia
Che si può fare si può cambiare e per cambiare bisogna incominciare da questo Mezzogiorno chi è non soltanto un problema un guaio ma è una grande positiva risposta al problema di un Paese che cresce poco Ehud Barak e che per crescere di più per meglio dire incominciare dal Mezzogiorno cerchiamo di farlo tutti quanti assieme
Grazie Bassolino credo che si possa sicuramente accogliere l'invito a riunire il tavolo congiunto del coordinamento delle Regioni
Delle di Cgil Cisl UIL e di Confindustria attorno al tema dei fondi strutturali per definire una posizione comune su una questione che tanta importanza assume per il futuro del Mezzogiorno
Siamo giunti alla fase conclusiva di questi nostri Stati generali daremmo ora la parola a Savino Pezzotta poi leggeremo e sotto scriveremo il documento delle dei firmatari di questi Stati generali diamo la parola Savino Pezzotta segretario generale della CISL
Buongiorno a tutte
Credo che questa sia una buona giornata per tutto il
Abbiamo chiamato questi gli Stati generali
E mi sembra
Un nuovo impegno attivo perché noi sappiamo che dopo gli Stati generali arrivò la Rivoluzione francese
Speriamo che anche questa nostra iniziativa
Sia da un punto di vista non violento da un punto di vista dell'impegno politico una vera rivoluzione
Varcare ammise care amiche signor Presidente
Con l'iniziativa di oggi noi chiudiamo come sindacato
Una fase di una grande mobilitazione
Nuit d'azione incentrata sui temi dello sviluppo
Della crescita
Dell'innovazione delle questioni sociali
E sono davvero contento di chiudere questo percorso con l'iniziativa di oggi
Perché è un modo di evidenziare nei fatti
Le scelte diverse e nuove che rivendichiamo per il Mezzogiorno
E continuiamo a dire che devono essere scelti prioritarie per la nostra idea di paese quando sono arrivato
Mi è stato chiesto
Se queste iniziative
Non siano un rito
Alle volte viene il dubbio anche a me
Che siano un po'rituale però
Proviamo a rovesciare una volta tanto il ragionamento sì è un grande sindacato se le ragioni di una grande area del Paese
Sono costrette costantemente a riproporre un tema significa che chi dovrebbe affrontare non lo Stato dando per cui non è inutile la nostra iniziativa il dato vero è che la denuncia delle inadempienze dei ritardi con cui si affronta questa questione questo è il tema sul quale bisognerebbe puntare l'attenzione
Perché è vero alle nostre proposte le nostre iniziative alle nostre richieste non ci sono state date risposte
Allora venire a chiedere se è utile o inutile e sbagliato
Bisogna che venire a dire il perché è un Governo non risponde a una sollecitazione forte delle regioni delle parti sociali questa è la domanda corretta politica che bisogna porre io mi auguro che questa nostra iniziativa
Contribuisca un nuovo approccio sulla questione del Mezzogiorno
Perché nel Mezzogiorno è profondamente cambiato
L'abbiamo detto il giorno dello sciopero
Lo abbiamo detto a Roma la manifestazione dei metalmeccanici lo ripetiamo quindi di nuovo oggi
Quello che i ragazzi di Locri hanno mostrato al mondo quell'orgoglio quel coraggio quella speranza sono l'epifania di un cambiamento vero che sta nascendo in questa realtà
Lasciamoli fare
Non utilizziamo lì
A noi serve la loro spontaneità serve il loro sorriso serve la loro speranza perché senza di questi noi domani saremo poveri
Vuote noi ci siamo qui convocati per discutere un tema che ci sta molto a cuore
L'Italia compare ai nostri programmi politici e sociali il Mezzogiorno
E quest'ultimo dice neo
C'è stato un discorso che ci ha coinvolti tutti
E che in parte chianche ha vinto
Ed ecco allora il federalismo
Un tema nato in un particolare lo particolare luogo del Paese
Per opera di una piccola territoriale concentrata forza politica che ha finito per infervora are intellettuali politici attori istituzionali anche il sindacato un tema trasversale
Ne abbiamo inseguito tutti recapitata bisogna fare un po'di autocritica l'abbiamo eseguito tutti
Forse non comprendendo fino in fondo che esso più che manifestare una volontà di riavvicinamento dell'amministrare all'amministratore si fondava sull'affermazione dell'autoreferenzialità
Di un luogo dell'economia e dalla Società del Settentrione viaggiano diciamo colore stacco chiarezza
Allora questo processo
Ed è importante che facciamo questa iniziativa
Rischia di radicarsi maggiormente
Soprattutto se questa idea di devolution dovesse andare in porto
Nel caso a questa ipotesi
Si dovesse realizzare
Per il Mezzogiorno si porrebbero seri problemi non solo sul piano delle risorse
Ma del suo ruolo all'interno dalla comunità nazionale
Nell'improbabile caso
Chi la devoluzione non venisse impedita come spero e come siamo impegnati a fare
Io credo che avremmo delle difficoltà enormi
Ma non possiamo non considerare con la stessa attenzione con la stessa pensione
Il fatto che ormai nel Paese a livello culturale a livello del pensare a livello per sentire si è determinata una sorta di secessione virtuale
è già avvenuta
Ci si sta guardate guardiamo poi gli episodi che stanno avvenendo
Ci si sta ripiegando sul cortile di casa
Si sta perdendo
Si sta perdendo la dimensione generale e solidale di un Paese
Cresce in tante parti d'Italia
Il disinteresse vero per per questa per l'Italia per questa nazione
Cioè una nazione concepita come un qualcosa come un sistema unitario
Come un qualcosa attorno al quale si costruiscono di solidarietà le potenzialità e le Autonomie
Guardate che potesse più avanti riguardo le pensiamo guardiamolo bene anche a livello sociale
E nove bisogna che veramente reagiamo anche su questo terreno noi dobbiamo e abbiamo il dovere
Dire cooperare un'idea razionale del Paese
Un'idea che se integrali e assume una sua dimensione vera se ha come obiettivo come parametro di riferimento all'Europa
Noi siamo per delle Autonomie forti
Ma autonomi è forte che crescono e si sviluppano dentro la solidarietà nazionale
Io credo che questo debba essere il nostro obiettivo
Perché c'è un disinteresse
In tante parti del Paese rispetto a quello che succede al sud
Ed è un disinteresse più profondo di quanto non appaia
E per vincerlo bisogna rilanciare un'idea d'Italia nazione di un processo
Se no le nostre diventano parole dette
E non e non qualcosa che se il titolo e non opinione politica perché poi siamo tutti costretti in questa rincorsa strana del consenso ad assecondare più che a orientare
Io credo che larga parte questa modo di pensare sia stato reso possibile per le dimenticanze dall'attuale governo che finanziaria dopo finanziaria ha complessivamente ridotto l'attenzione verso il Mezzogiorno
E non tanto e solo per le risorse i piani e gli interventi il politico problema è più politico e consiste nel fatto di valutare se il tema che stiamo trattando vero o meno ai primi posti al governo ed è questo l'abbiamo riscontrato e da qui che nasce il nostro giudizio critico profondamente critico e occorre anche sfatare
Perché non è stato sfatato fino in fondo il luogo comune che il mezzogiorno sia una sanguisuga risorse pubbliche
In questi anni dal due mila e due in poi la spesa pubblica nel Mezzogiorno è calata
In tre anni dall'otto per cento certe al centro nord solo dal tre virgola uno per cento
Più in generale rispetto all'allocazione di risorse pubbliche siamo lontani lontanissimi da quell'obiettivo del quarantacinque per cento della spesa in conto capitale da destinarsi al Mezzogiorno che lo stesso Governo si era dato
Il prodotto interno lordo pro capite del Mezzogiorno era del sessantasei virgola quattro per cento della media nazionale del novantasei oggi è per è pari a non più del sessantanove virgola sei è cresciuto pochissimo in questi ultimi dieci anni a questi vittime
Sarebbe necessario più di un secolo Perri arrivare a una qualche convergenza tra le ma creare di questo Paese dobbiamo pensarci a pensarci seriamente
Allora ciò che occorre adesso sulla vostra iniziativa
è una politica pubblica l'indirizzo però sia orientata solo a compensare gli squilibri ma che punti concretamente sulle eccellenze che ci sono ed è per questo che occorrerebbe orientare le politiche pubbliche per lo slip per lo sviluppo verso l'obiettivo di un rapido diffuso processo di innovazione dalla base produttiva fa crescere la produttività del sistema delle imprese
Sfruttare le nuove tecnologie
Orientarsi verso settori a più rapido orientamento di sviluppo adeguando la specializzazione del sistema produttivo meridionale perché la vera questione
Che ha il paese e la sua specializzazione che non arriva che tarda che è difficile sulla quale le responsabilità sono politica ma non solo politiche
E purtroppo l'innovazione non è stata una priorità delle politiche d'intervento
L'insieme delle politiche per la ricerca lo sviluppo che comprende interventi nazionali conferiti regionali ha rappresentato solo il ventidue per cento del totale dell'agevolazione approvate nel periodo due mila due mila e quattro
Anche gli strumenti di incentivazione per lo sviluppo territoriale devono aiutare innovare purtroppo per quanto attiene i contratti di programma che pure avevano quelle questa finalità e il finanziamento di attività innovative non è stato così
Una cornice strategica per l'intervento in ricerca e innovazione deve avere solo cento alcune priorità di precise
La diffusione generalizzata della ricerca pubblica di base il trasferimento di tecnologia la creazione di un mercato dei premette l'implementazione dalle nuove tecnologie presso gli operatori economici e soggetti privati
Occorre muovere da un assunto
Il modello distrettualizzazione produttivo senza ricerca
Va in crisi verosimilmente in particolare il Mezzogiorno non può confidare solo sulla incremento innovazione incrementale o di processo per tenere testa alla competizione mondiale è necessario investire sulla qualificazione del capitale umano
Questo processo si si innesca dalle Aule di scuola e prosegue fino ai posti di lavoro per tutta la vita
Bisogna reagire di fronte ai problemi connessi alle mancanze qualitative dell'istruzione compresa quella meridionale alle inefficienze dell'oggi che preparano gli squilibri per il domani
Dobbiamo fare molto attenzione al Sud nel ragionare degli effetti della riforma dalla scuola perché il pendolarismo degli studenti del Mezzogiorno è un corso di formazione altissimo per le famiglie del Sud e se è vero come è vero
Che una famiglia su quattro al Sud è povera detto dall'Istat significa che per almeno una famiglia su quattro è impensabile mantenere agli studi un figlio fuori da questa sede
Questo è il primo aspetto eritreo che però dopo un tema non indifferente
Se ragioniamo in termini di parità di accesso all'istruzione e in particolare a quella universitaria e alla formazione di risorse qualificate cui mi richiamavo prima il secondo tema e che questo investimento per far studiare i ragazzi al centro nord perplesso due volte perché pochissimo sono quelle poi che metteranno a frutto la loro formazione nel loro territorio ancora troppi prendono la palese vanno a impiegare il loro talento al Nord o all'estero impoverendo maggiormente la realtà del Mezzogiorno
Allora è chiaro che se non si parte da qui gelosi parte dalla risorsa umana il meccanismo si inceppa
Basterebbe vedere in questa nuova divisione internazionale del lavoro quello che avviene perché è un Paese povero povero come l'India riesce ad attrarre investimenti riesce a trarre forti in The interventi innovativi perché restino molto sulla formazione
Perché hai chi ha investito molto sulla risorsa umana ed è questa processo che bisogna rimettere in campo che bisogna rilanciare con forza un secondo nodo
è quello di una nuova strategia che abbia una dimensione di natura europea più che nazionale
Avviarsi su questa strada richiede un miglioramento in tutti noi
Esigere comportamenti sempre più convergenti
E coordinati delle realtà istituzionali del Mezzogiorno va bene quello che ha detto
Prima Antonio Bassolino se non facciamo questo se non assumiamo questa dimensione noi non riusciremo a rilanciare alcune situazione soprattutto all'interno del processo di allargamento perché bisogna tener conto che l'Europa non è più quella Europa quasi tranquilla
è un'Europa dove i livelli di competitività interna stanno aumentando aumentar vadano dal Mezzogiorno o non siamo in grado di gestire questa fase
Per far diventare positiva questa scelta politica europea o noi rischiamo veramente diventare la parte marginale nell'Europa nuova ma questa è la realtà che abbiamo di fronte e sulla quale non abbiamo visto
Grande interesse grande interventi come se tutto dovesse funzionare il termine spontaneità
Per cui affrontare il tema dello sviluppo del Mezzogiorno da questa prospettiva e nella logica di frantumare almeno dal punto di vista culturale quella che poc'anzi ho definito una secessione bit virtuale vuol dire
In print concreto assumersi un primo impegno
Ridare ordine al complesso dei poteri locali nel segno di una presidente pro loro progettualità pecche ed a questa via
Che passa un autentico cambio di prospettiva e una riformulazione del tema da unità nazionale
Quando si pone l'accento
L'urgenza dell'urgenza che sotto assumo con maggior decisione il tema del ruolo e la funzione dell'autonomia significa uscire dalle logiche localistiche
E iniziare a pensare che su tutto per quello che è nei tempi della globalizzazione perché di questo noi dobbiamo aggiornare la nostra idea meridionalista
Non è più il sotto appendice dell'Italia
è un sud che è dentro le proteste valorizzazione che coinvolgono il nostro Paese che coinvolgono l'Europa che coinvolgono tutta la realtà entro la quale noi dobbiamo passare fragola e allora dobbiamo proprio affrontare pensare il suo dentro questa dimensione la dimensione globale la dimensione europea bisogna pensare che sotto nelle sue classi dirigenti che assumano sempre di più questo tipo di orientamento perché se le classi dirigenti del Mezzogiorno
Mantengono una visione strettamente legata a sé allora il perimetro e al massimo lo allargano solo sulla dimensione nazionale e non hanno lo sguardo rispetto ai processi che attraversano il mondo io quello che rischiamo grosso
Allora porsi in termini nuovi la questione meridionale significa anche interrogarsi in Arsego ai processi di globalizzazione di competizione sfrenata di trasformazioni sociali profonde
Significa guardare a questa affermazione di una nuova divisione internazionale del lavoro
E vedere quale allora e si pone quindi la questura a mezzogiorno che è una questione dell'Italia del suo ruolo del suo futuro dalla sua prospettiva
E io credo che oggi sia Fazzi la possibilità di sfuggire
è una sorta che sembrava relegare il Sud nella periferia dell'Europa a venticinque
Ed è la nuova centralità che il Mediterraneo sta assumendo
Il Mediterraneo dicevano quelli che mi hanno preceduto sembra tornare ad essere il luogo privilegiato dello scenario marittimo mondiale
Il fatto che il Sud-Est asiatico sia diventato la fabbrica del mondo perché le navi che vanno e vengono in Oriente debbano transitare per quella che oggi appare la via più nere è tutt'altro che un sollievo dalla realtà
Ma se questo si avvera è altrettanto chiaro
Che trascinerà per necessità di interesse
Dietro i flussi commerciali scorrimento di capitali
E correnti turistiche consiste da questo punto di vista tutto il tema della logistica dei porti e tagliare i rapporti del sistema infrastrutturale essenziale non solo per il Mezzogiorno
Per il nostro Paese
Oggi corriamo il rischio che l'Italia perda un'occasione che dopo almeno due cento anni si presenta di nuovo
Perché la ragazza sarebbe colpevole ma la colpevole solo per la realtà del Mezzogiorno che ha bisogno ma per il Paese per come stare la globalizzazione percome incertezze intercettare i cambiamenti che ha di fronte
Occorre anche tenere presente che la Conferenza di Barcellona del mille novecentonovantacinque ha fissato per il due mila dieci cioè non in tempi lontani il termine per la creazione di una zona di libero scambio
Allora anche qui abbiamo una sfida di fronte che bisogna ricominciare a giocare con determinazione e con chiarezza perché non può avvenire una zona di libero scambio che si veda estranei o spettatori
Perché significa per noi aprire nuovi commerci aprire nuove possibilità fare in modo che le nostre imprese siano veramente un picco un veicolo di
Di ponte tra queste realtà che che circondano questo mare ed è per questo che va ripensato profondamente l'intervento pubblico di qui l'urgenza allora
Che il Sud assuma un proprio ruolo che esprima le proprie potenzialità nell'area mediterranea
Così da con l'offrire un contributo specifico è complementare alla costruzione europea ha un grande ruolo politico il Mezzogiorno non solo economico non solo sociale perché solo Mezzogiorno che assume la sua dimensione che si coglie dentro il mare in cui ha collocato può aiutare a realizzare quella grande missione geopolitica
Per il suo costituire il confine il punto di saldatura con il continente nordafricano e con la realtà mediorientale
A un'Europa allargata istruttore Porro si come un mediatore indispensabile verso una domanda sociale economica e politica che oggi premesso i confini in questa prospettiva bisogna operare per elevare le capacità del sud ad assolvere una funzione di traino per lo sviluppo e l'area mediterranea generando meridionalismo europeista capace di misurarsi con le questioni nuove relazioni economiche tutto questo
Esiste la costruzione del progetto unitario
Che non si limiti alla dimensione nazionale ma che si proietti come proposta europea
E pertanto capace di vivere l'unità nazionale l'autonomia locale in stretta relazione alla dimensione dall'Europa
E per questa via dare sostanza alla proposta di una centralità euro-mediterranea queste sfide noi dobbiamo misurare
Per quella pure chi ha questione meridionale nei termini in cui c'era stata presentata è finita e se ne propone una nuova si pone il tema di una nuova unità italiana fondata sull'idea dalla partecipazione dall'iniziativa popolare della cittadinanza quali parametri non solo italiani ma europei
Questa prospettiva ci porta a rianalizzare la condizione ambientale del Mezzogiorno
E pertanto la debolezza delle strutture produttive
La volatilità degli assetti societari la precarietà che deriva dall'insicurezza del contesto istituzionale criminalità leggerezza inadeguatezza delle burocrazie pubbliche
La fragilità perché c'è la necessità di riformare le burocrazie anche nel rapporto alla sicurezza e alla legalità
Perché i confini ogni tanto appaiono almeno a noi molto labile può se bisogna metterci le mani con determinazione con rigore
Ma c'è anche la fragilità delle cornici storiche istituzionali e strumentali alimentata dalle anemia di una sussidiarietà spesso solo virtuale retorica
Oggi le strade obbligate a mio parere sono quello di scommettere sulle risorse interne al Mezzogiorno di puntare sull'opportunità di valorizzare i giacimenti di risorse sommerse materiali e immateriali
Allora lo dico con molta chiarezza una grande risorsa e la concertazione con le parti sociali lo sottolineava Bassolino lo diceva Loiero
Di prima e io vorrei chiedere proprio al mio amico Loiero
Fai dalla Calabria un laboratorio di vera concertazione territoriale
Ne hai la capacità e la correzione diventa veramente un grande esperimento che qui si può fare e ci sono le risorse c'è la volontà della gente può diventare un punto vero di attrazione per tutto il Mezzogiorno
E con questo io accolgo proprio quello che diceva Bassolino come orientamento come spinta
Certo prelevato no questi ragionamenti
Ci vorrebbe un'analisi impietosa e finanche crudele sul come il sistema bancario si attrezzi e sollecitare l'emersione se è vero che il processo di ricomposizione aziendale ha portato alla scomparsa di grandi istituti finanziari a mezzogiorno
La legge finanziaria
Nel due mila sei sembra clamorosamente ignorare la portata di queste sfide
Ridotti gli stanziamenti previsti per il fondo aree sottoutilizzate per gli incentivi alle imprese registra una netta riduzione degli importi programmati nella Finanziaria due mila e cinque
C'è da considerare poi che i tagli alle regioni e agli enti locali
Saranno un'altra teso che graverà soprattutto sul Mezzogiorno aggraverà sulle famiglie più deboli del Mezzogiorno
Allora
Se vediamo queste cose se si tiene conto di queste cose si capisce il perché noi siamo ritornati con questa grande Assemblea nel Mezzogiorno
E allora e qui che noi vogliamo rilanciare i temi principali del Mezzogiorno
Quei temi principali su cui sarà chiamato a misurare la sua capacità di intervento il lavoro le infrastrutture la creazione di beni pubblici intesi come servizi e sostegno della cosiddetta economia ambientale
Dopo che le istituzioni locali in un ambito di decentramento sempre più attento
Per quanto attiene al lavoro e all'occupazione
Io credo che si renderanno sempre più necessarie politiche di intervento
Capace di utilizzare in modo creativo e propositivo e differenziato tutti gli strumenti legislativi e contrattuali di intervento oggi disponibili con l'obiettivo di fronteggiare situazioni caratterizzati da forti disparità
Anche qui
Servono politiche
Che siano in grado di allineare il mercato del lavoro del Mezzogiorno
Ai livelli europei
Dal momento che stanno entrando effettivamente nel gioco i Paesi dell'Est
Se il nostro sistema se i nostri mercati del lavoro non si adeguano in fretta
Se nostri mercati dal lavoro restano un po'ingessati
La concorrenza quando ci sarà più circolazione la manodopera per noi diventerà pericolosa bisogna che lo sappiano
Allora avremo anche noi paura dell'idraulico polacco io vorrei che questo avvenisse
La vorrei che questo avvenisse per i polacchi venga per le persone che vivono nel Mezzogiorno
Occorre allora puntare veramente sui processi specializzazione produttiva sulla fiscalità di vantaggio su forme di flessibilità contrattata che servano come spinta e attrazione per degli investimenti al riallineamento fra costo del lavoro e produttività
Io credo che la mente bisogna puntare come abbiamo detto come sta scritto nel documento che tra poco firmeremo a un elemento di specializzazione di innovazione di mutamento di multe di tensione di cultura di idee
Ed entro e il documento lo firmiamo oggi è un segno ma soprattutto è un impegno che assumiamo
Un impegno che assumiamo per noi
E che l'Ensemble non a caso
Alla vigilia delle elezioni politiche
Nella speranza
Che le cose che oggi diciamo di ritrovarsi e nei programmi elettorali
Perché sarà quello il test di valutazione
Siccome manca poco siccome qui siamo tutte
Io credo che giudicheremo
E guarderemo con attenzione a chi questi progetti mi li assumerà o meno
Ed è una sfida che lanciamo a tutte le forze politiche
Di destra o di sinistra
Perché la presa dal Mezzogiorno alla questione della gente delle persone di chi non ha lavoro di chi vuole sviluppo di chi vuol crescere di chi vuol battere e combattere la criminalità e la questione del Paese prestato la vestale tutti e va presa da tutto il bye bye carichiamo è importante oggi trovarci qui non è inutile
è importante perché ci troviamo alla vigilia di grandi appuntamento e sindacato con gli enti locali in via autonoma fa una proposta vediamo se le forze politiche hanno la capacità di assumere questa sfida di assumere la fino in fondo riposano dentro i loro proclami elettorali a farla diventare orientamento di governo
Ma credo e per finire
Che per andare avanti
Noi abbiamo bisogno di un profondo rinnovamento morale del nostro Paese
Guardate io non mi soffermo molto
Sulle questioni che pure ci hanno turbata
O che ci turbano perché occorre anche dare un'idea che il Mezzogiorno non è solo mafia
Non è solo camorra
Però possiamo solo soffermarci su questo
Ma per vincere la mafia la camorra la criminalità organizzata
Serve che nei paesi in tutto il Paese chi sia un profondo rinnovamento morale che elettrica ritorni a essere l'orientamento dalla politica dal sociale perché se questo non avviene noi no sconfiggeremo
Queste forze
Ecco i da questa Assemblea parte un appello a tutti coloro a tutti coloro che hanno passione civile
Perché partendo dal Mezzogiorno dei suoi problemi dalle sue difficoltà dalle sue contraddizioni si inizia un processo di profondo rinnovamento dal paese
Di tutto il Paese un rinnovamento materiale dalle sue strutture delle sue capacità di competere
Ma soprattutto un Morri non rammento civile morale etico perché ricco Estoril tagliavi sono di oggi più di ieri perché è su questo che si eviterà la sfida di un futuro
A noi non interessa
Un futuro come proiezione al presente che interessa un futuro che contenga dentro di sé elementi di alternativa un presente che non ci piace che va cambiato e che vogliamo cambiare toccato tenori allora stare in campo
Bisogna contrapporre questo sì
è il controllo mafioso al territorio una grande stagione di partecipazione popolare
Bisogna fare come abbiamo fatto questa mattina
Fa partecipare di più le lavoratrici e lavoratori pensionati cittadini alla vita pubblica la vita sociale alla vita politica
Perché se noi riduciamo la politica solo alla televisione sola quartieri Isola qualche gruppo ristretto no cambieremo il Paese
Abbiamo bisogno di rilanciare il tema dalla partecipazione come capacità di cambiare questo Paese io credo che se vogliamo ce la possiamo fare grazie
Ora concludiamo i lavori di questi Stati generali con la sottoscrizione dell'appello
Che qui distribuiremo
Non lo leggiamo nell'appello si sottolineava il cinque per l'età l'impresa il lavoro le infrastrutture
Le aree urbane i saperi e il turismo che noi vogliamo per il Mezzogiorno e l'appello si conclude con queste parole la fiducia nel Mezzogiorno
Scusate dobbiamo dobbiamo sottoscrivere l'appello quindi vi prego di restare al vostro posto ancora per un minuto
La fiducia nel Mezzogiorno non è solo come ci ricorda sempre il Presidente della Repubblica un dovere etico ma è anche una grande opportunità per l'intero Paese e con queste parole sottoscriviamo tutti assieme un appello che andrà tutto il Paese buon lavoro e buone impegni