Gaetano Salvemini (1873 - 1957): ancora un riferimento

Anche avviato alla manca
Desideriamo ringraziarla per aver consentito di
Celebrare
Questa ricorrenza nella prestigiosa
Sava
Serrato
Nulla di queste sale
Il diciassette febbraio del mille novecentodiciassette alle ore quindici e trenta si riunì
Un gruppo di intellettuali di volenterosi così chiamavano così all'epoca ma lo erano per dare vita all'Associazione nazionale del Mezzogiorno d'Italia
Fra questi c'era Gaetano Salvemini
Siccome è un pezzo di storia
Lontana fra qualche hanno fra due anni
Celebreremo anche il centenario della fondazione la nostra associazione
Credo che possa interessare ai presenti leggere chi erano
Coloro che fecero parte di questo primo nucleo dell'associazione
Erano presenti il senatore Pasquale Villari come è noto il primo che richiamò l'attenzione della grande pubblico dalla grande stampa sui problemi del Mezzogiorno d'Italia
C'era il senatore
Ricorda
Come dire un pezzo della storia anche culturale oltre che nella letteratura Antonio Fogazzaro
Che era stato quello che aveva inviato Zanotti Bianco nel mille novecentotto l'anno prossimo celebreremo i cento anni del terremoto di Messina e Reggio Calabria appunto a Reggio Calabria
C'era il senatore devo perdo leopoldo Franchetti qui quest'anno abbiamo ricordato il novantesimo della sua scomparsa tragica
Dopo
La rotta di Caporetto si suicidò
C'era la contessa Spalletti la spunto
C'era la signora Ceresio c'era la signorina da me senza quote rosa erano presenti in maniera massiccia anche il mondo femminile
C'era Giovanni cena uno dei grandi filantropi di cultura socialista
C'era il commentatore Cavazza Valensise il con da Tommaso Gallarati Scotti uno dei grandi biografie
Della cultura appunto modernista della cultura di Antonio Fogazzaro e il professor Salvemini Giovanni Malberizzi Alfieri ho letto questi nomi perché
Nella rappresentazione
La mappa italiana e anche dalla cultura italiana dimostrano come si incontrarono uomini del nord con uomini del sud
L'iniziativa fu presa proprio davo nelle dal nord erano diverse culture diversi indirizzi aderisce all'Associazione Gaetano Salvemini
Gaetano Salvemini veniva da una tragedia personale aveva perduto tutti i suoi familiari del terremoto di Messina di Reggio Calabria
Direi che se vogliamo dare un'interpretazione alla sua adesione all'associazione
Credo che questa decisione vada interpretata
Ci sono gli elementi si possono ricavare dai primi verbali come un tentativo concreto per dare
Una realizzazione a quelle idee chiare esposto già nei primi anni dalla fine dell'ottocento e primi anni del Novecento sui problemi del Mezzogiorno sembrava questo che poi sia un modo concreto per venire incontro
Alle problematica del Mezzogiorno e soprattutto alla rinasce per le zone colpite dal terremoto era come noto poco fiducioso nell'intervento dello Stato
Lo Stato abbiamo dimostrato di non essere pure efficace in quel periodo traumatico che appunto
Segui al terremoto del dicembre nel mille novecentotto
Era forse convinto di poter attraverso l'associazione a cui partecipo con grande impegno sin dal primo momento di poter dare un contributo era la idea
Che animava un po'tutti mi listi che non soltanto lo Stato ma soprattutto alla società civile dovesse reagire
Dai verbali risulta che l'impegno di Franchetti fu intenso
Intervenne con una serie di considerazione osservazioni fin dallo Statuto ma poi soprattutto
E questa è la chiave forse interpretazione bolle che
La associazione si occupasse
Della costruzione di un asilo per la quale
Iniziativa dono trentamila lire dell'epoca che ricordasse appunto i suoi care che erano scomparsi sotto il terremoto di Messina
Ma l'aspetto più interessante importante è che nelle lettura dei verbali si rivela come quella che era stata la sua impostazione alla sua cultura la sua idea
Di realizzazione politica
Trovasse
Nel concreto della iniziativa dell'animi
Una direi calibratura e anche una precipitazione di grande interesse
Era convinto che d'impegno maggiore dovesse avvenire nel campo della scuola
E la neve gli affidò
Un
Incarico di grande rilievo innanzitutto la rilevazione scolastica delle condizioni della scuola in Calabria l'animi punto soprattutto sulla scolo un problema aperto allora era aperto ancora oggi
E anche il punto su un altro aspetto che era di grandissimo interesse
C'è quello della modalità dell'insegnamento come è noto la mimica avvio
Accordo franche io la sperimentazione
Da parte di Salvemini di costruire delle scuole costituire delle scuole che non utilizzassero il metodo normale si trattava appunto di una iniziativa che si apriva
Con nuove prospettive
Ebbene in carico di e valutare e su questo la sostituisce aumento la legge Credaro da neo che era
è stata approvata appunto per portare
Processo di sviluppo e di crescita maggiore della scuola il Mezzogiorno ma l'epoca le scuole mancavano e la Nimis si preoccupò di realizzare queste scuole si tratta di centinaia e centinaia di scuole
Che furono costituite dall'Associazione sotto l'impulso soprattutto il giorno otto in bianco e di
Centinaia e centinaia di centri di lettura
Forse un problema che ancora oggi dobbiamo affrontare se è vero come risulta dalle indagini recenti
Dell'OCSE del Pisa
Che la situazione della scuola e della lettura del Mezzogiorno
è assolutamente deficitario siamo scesi al trentaseiesimo al cinquantaseiesimo posto il che dimostra
Che forse
Insieme con associazione Salvemini collane mi dovremmo riprendere quel discorso di alfabetizzazione ma io non voglio dilungarmi certo
Il
Voglio solo ribadire che
L'impegno di il Salvemini nell'animi durò fino praticamente alla sua fuoruscita quando nel mille novecentoventicinque abbandono l'Italia perché non volle giurare
Non vuole giurare fedeltà fascismo e da Londra scrisse una dignitosissimo lettera
Alla rettore di Firenze per spiegare il perché
Di questa sua
Di questo suo rifiuto
Suo rifiuto che era
Ispirato come lui scrisse conseguimento degli alta verso vitale sedimento profondo della libertà che deve sempre
Guidare gli studi e che deve essere alla base della cultura appunto degna di questo nome
In questi anni noi del Nanni mi ci siamo preoccupati non solo di conservare la memoria ma anche di mantenere intatto quello che è un isolamento che ancora oggi costituisce come abbiamo scritto nel titolo un punto di riferimento
Abbiamo pubblicato il carteggio
Vi Salvemini otto volumi
A cura l'Italia al polso e di buchi si tratta di uno spaccato
Come sempre avviene quando si percorrono le pagine una corrispondenza di tutto un periodo tutto un secolo di un periodo di grandissimo interesse
Abbiamo pubblicato questi volumi che costituiscono oggi una fonte credo indiscutibile per
Approfondire la personalità di Salvemini
Nel mille novecentonovanta
Sembra cura di Tagliacozzo i buchi
Sarà pubblicata la collezione istituti meridionali la collezione che raccoglie adesso dei carteggi di grande rilievo come l'ultimo abbiamo presentato qualche mese fa alla Camera sul Giovanni Amendola
Degli iscritti di Salvemini questa antologia
E di grande utilità curata con una
Molta acribia ed è prefata in maniera
Credo molto acuto e rappresenta
Per dir così la personalità di Salvemini in tutti i suoi aspetti dai suoi interessi meridionalisti
Allieve questioni aperte della Chiesa e dello Stato alle grandi questioni che riguardavano anche
Per dir così il costume politico dell'Italia
Vi sono ovviamente come
Sempre capita quando si leggono le pagine di Salvemini delle considerazioni estremamente a male stranamente difficile c'è un ultimo capitolo dove appunto
Come dire sembra evocare un titolo contemporaneo l'Italia ha scombinato
Mamma c'è anche un discorso molto bello quello del mille novecentoquarantanove quando dopo un decreto di De Gasperi Salvemini fu reintegrato nella sua cattedra che aveva lasciato venticinque ventiquattro anni addietro
Tenne un discorso che era una rievocazione autobiografica
Di ciò che lui aveva appunto compiuto in termini di battaglia per la libertà in termini di antifascismo in termini di considerazione generale dei problemi si tratta
Di un documento quello del suo discorso e mila centoquarantanove di grande interesse
Signor Presidente Leo offerto prima un piccolo ultimo contributo è un contributo che abbiamo pubblicato alla vigilia di questo convegno
Che vedo non ha molta fortuna di pubblico ma che comunque
Credo che inciderà negli studi dalla persona dagli Salvemini perché è stato evocato in vari articoli di giornale
Posso così dire invece un punto di riferimento di metodo di criteri
Di esemplarità anche di come
Bisogna comportarsi dalla vita pubblica vita politica le offerto a questo volume che è stato curato
Dar finito un giovane studioso e che
A praticamente raccolto il carteggio fra Salvemini e Walter Toscanini figlio di Arturo Toscanini
Chi scorrere le pagine di questo libro
Trova
Per dir così l'anima
Di quello che pure fu usciti il no antifascista negli Stati Uniti d'America
Voci dicono che non ho trovato spesso la concordia era spesso in contrasto erano nelle varie posizioni
Questa mi mandi fascista che accomunava ma che non aveva una concordia però quello che emerge era l'impegno o per dir così forte
Intenso da parte di questi bruscitti per tentare di dare subito immediatamente un aiuto all'Italia mille novecentoquarantatré mila novecentoquarantotto
Erano gli anni della ripresa c'è tutta una corrispondenza i tentativi di raggiungere il Presidente Roosevelt perché considerarsi Rita è uno spaccato anche questo di quello che fu
Il tentativo di molti emigranti
Che avevano avuto alcun riporto un altri meno fortunati in Italia ma quello che emerge e anche la personalità di questo Walter Toscanini indirettamente si comprende il ruolo l'importanza che Arturo Toscanini ebbe sul Foro civismo
Italiano era una specie di contratto il tentativo di coinvolgerlo e Toscanini Arturo pur rimanendo in un certo senso un po'riservato alle sue atteggiamenti appoggio a tutte queste iniziative la corrispondenza con Walter Toscanini ci pare lo era neanche pezzi di storia un'acquisizione storica oltre che un approfondimento delle due personalità mi piace anche ricordare che in qualche maniera questo libro non solo è un omaggio a cinquant'anni dalla morte di Gaetano sapere ma anche un omaggio alla morte di Walter Toscanini che morì guarda caso mi sembra ricordare visto odio io ratio di Mecenate non lo stesso periodo morirono ambedue nel mille novecentocinquantasette quindi a questo punto di vista abbiamo inteso anche rendere un omaggio
A Hartog Walter Toscanini
Sono pagine di grande
Interesse
Alcune scritte in americano inglese americano
Che danno anche ragione di ieri vicende di episodi non sono che non sono molto conosciuti in questo senso il nostro convegno
Su
Gaetano Salvemini vuole essere un contributo agli studi alla ricerca
La ricerca di una personalità manca ricerca delle tematiche che egli ha pronto e sono tematiche in questo e alla sua attualità
Non tanto
Del le cose che scrive se io lo rileggo oggi le pagine del medio il MoMa ne parlerà
Da par suo ero relatore trovo che si tratta anche di pagine un po'come dire tradizionali potremmo dire sono alcune pagine topi che ma quello che è interessante la sua personalità e soprattutto la capacità di affrontare tematiche sono oggi ancora attuale affronta i temi della democrazia e i temi della democrazia e di ieri sono ancora oggi presente perché la democrazia può anche mangiare se stesse e quindi
Se non si restaura uno spirito
Della democrazia attraverso un vero spirito democratico si rischia di bloccare delle strade c'è
Signor Presidente è una questione che le sta a cuore
Sta a cuore per la quale lei ha fatto delle battaglie importanti che ovviamente sono convinto continuerà la questione meridionale
La questione meridionale che è una questione che sta scomparendo questi uomini dell'anno e mezzo erano del nord che si occupavano del sud
E sapevano che occupandosi del sud sviluppavano anche il nord questa consapevolezza che oggi si è perduta è presente e Salvemini sostenne la tesi
Era molto poco fiducioso disse che il l'Unità d'Italia
Era stata pagata a caro prezzo nel Mezzogiorno ma era molto convinto che per riscatto del Mezzogiorno bisogna fare un accordo fra i riformisti del sud riformisti del nord adesso speriamo di trovarli questi riformiste del sud
E riformiste del nord o comunque la lezione
Vale ancora
Però oggi dobbiamo approfondire
E anche se non abbiamo grande ascolto signor Presidente perché
Diciamo c'è una qualche insensibilità
Salvemini ha operato molto in Toscana ha dato delle pagine importanti ma ci siamo rivolti alle casse di risparmio per avere un piccolo contributo per questo convegno e c'è stato silenzio però abbiamo un non solo la comprensione del Presidente del Senato di questo la ringraziamo ci siamo rivolti ad altre istituzioni ci state silenzio l'amico Teodora e chiesto ospitalità su di un telegiornale molto di fu uso ha detto che questo giornale non si interessava di Salvemini questa è la realtà amara però nella quale noi viviamo ma noi siamo abituati a resistere resistiamo come resistette appunto Gaetano Salvemini grazie Presidente
Ma cari amici signore e signori io vorrei
Premettere proprio stimolato dal mio amico onorevole Bianco
Abbiamo lavorato assieme
Recentemente per diversi anni
Voglio dire che insomma
Vorrei comportare atti io ho da vecchio sindacalista politico che avuto tante esperienze
Ho imparato una cosa di un paio di cose che ricordo i giovani oggi l'uno
E che l'insuccesso di una iniziativa come questa si misura la molte cose
Dalla qualità dei relatori dei materiali del dibattito approfondito che c'è l'ultima cosa e il pubblico poi numeroso che c'è o non c'è
Se vuoi te lo dice uno che ha cominciato da giovane vedeva le piazze piene ero abituato proprio quando dico piazze piene
Ti parlo di diecimila di migliaia di persone e qualche volta applaudiva con qualche volta fischiavano
O qualche o arte la proibito
Ricordo una manifestazione a Piazza Maggiore a Bologna secondo me c'erano cento mila persone novantamila fischiavano
Poi vedevo una
Pattuglia in mezzo a un gruppo che rappresentava il mio sindacato quelli saprà univa ma non siamo se non si sentiva insomma quindi
Come il successo sui media
Questo lo dico io ai giovani il Mac colleghi insomma c'è
Posso non sapere o non conoscere il rilievo che in queste nostre società
La forza del
Nei no conosco bene però il misurare su quello è uno dei limiti più grande che è un politico possa avere oggi
Essere costretti a parlare tutti i giorni
Verso le tre sia animato non si animavano
Le istanze delle segreterie dei partiti correndo con le
Agenzie in mano una volta oltre ai dati mezzi tecnologici nuovi si devono diretta a me e si risponde in
Se non si risponde a nome
Sì c'è un pizzico di necessità ma
è
Quindi questo è un un grande convegno ho voluto dire questo
Perché io sono un po'dispiaciuto avrei voluto dedicarci più tempo però lo dico senza enfasi insomma c'è una situazione al Senato
Che hanno che il risultato del voto degli italiani quindi ho proprio lo Slam a Tizio e difficile presiede una camera divisa a metà sì difficile
Ma questi risultati le lezioni
Quindi ciò oggi abbiamo Aula quindi un po'di lavoro preparatoria debbo farlo quindi mi dispiace di non sentire alcune delle relazioni ma gli scritti che ci sono avrà un modo di di poter riavere
Io debbo dire che premesso questo che ho accolto con piacere
La proposta di bianco di ospitare in Senato una riflessione su Gaetano Salvemini e cinquantamila cinquant'anni dalla sua scomparsa io sono d'accordo da troppo tempo infatti l'attenzione alla figura
E al pensiero di Salvemini si è affievolito
Come se in un tempo come questo nel quale si sono largamente attenuati le grandi ideologie del Novecento non ci fosse più neanche spazio
Per quelle figure che con spirito libero hanno animato il dibattito del secolo che abbiamo dietro le spalle
L'iniziativa di studio promossa dall'inimicizia e dalla Fondazione Rossi e Salvemini che oggi si apre si segnala come dicevo per l'ampiezza i temi affrontati e per il rilievo dei relatori
Io vi rivolgo il mio saluto a Torino lo rivolgo a tutti i partecipanti e voglio anche sottolineare brevemente pochi aspetti dell'opera di Salvemini che considero importante
Salvemini fu innanzitutto uno storico un uomo di studi attenti e rigorosi
La sua opera giovanile su magnati e popolari nella feretri Firenze medievale lupus subito all'attenzione della platea degli storici
Ero attento uso dei dati demografici e l'acutezza delle valutazioni interpretative alla sua scientificità il suo metodo di lavoro razionale
I provocarono nei decenni successivi aspre dialettiche con altri esponenti del mondo accademiche cultura
Ma furono queste sue qualità di studioso non retorico o ideologico rigidamente ideologico a favorire poi suo confronto culturale
Con il mondo anglosassone negli anni Trenta la sua lunga permanenza negli Stati Uniti che lo porto ad insegnare storia della civiltà italiana ad Harvard
Dalla storia e dall'analisi sociale Salvemini trasse sempre gli spunti per le sue battaglie politiche
Lo studio della questione meridionale lo spinse alla battaglia per portare il partito socialista supposizioni più attenta alle condizioni del sud
Alla sua idea richiamato da Bianco di collegare il riformismo gli operare allora del Settentrione i contadini del meridione d'Italia
L'obiettivo politico per il quale Salvemini si batte intensamente fu quello di una nuova legge elettorale che introducesse il suffragio universale per arrivare ad uno Stato democratico capace di superare la gestione elitaria dello Stato liberale
Forse GRA certamente grazie al suo appassionati impegno questo tema divenne uno dei punti imprescindibili
Nella mozione finale del congresso socialista di Milano nel mille novecentodieci prefigurando il suffragio universale esteso anche alle donne e l'introduzione del metodo proporzionale
Tanti altri sono gli aspetti che andrebbero ricordati lascio volentieri ai relatori questo compito e sarò lieto di poter leggere gli elaborati risultati di questo convegno
Voglio però sottolineare come la figura di Salvemini costituisca un indissolubile intreccio dell'impegno di studioso di appassionato intellettuale di politico non massimalista ma sempre attento
Alla cultura del riformismo democratico in anni dominati da ideologia totalizzante totalitarie
Salvemini fu certo un merito di un meridionalista come altre personalizzate il suo tempo ma fu secondo me anche molto di più
Aveva infatti una forte visione nazionale una visione della crescita democratica e sociale una visione come diciamo oggi della crescita dal basso
Di una crescita cioè che doveva coinvolgere tutto il popolo e valorizzare le capacità del Paese
Straordinariamente moderna poi e non provinciale era la sua visione del nostro ruolo in Europa
E poi davvero attuale la prospettiva che lui è poco a seguito della prima guerra mondiale di un più forte impegno di collaborazione e di amicizia
Dell'Italia con tutti i Paesi slavi e balcanici
Salvemini vedeva un'Italia proiettata nel mondo verso ovest verso Este capaci di relazioni efficace in molte direzioni per trarre da queste anche sulla base della nostra storia della nostra cultura
Ogni possibile sinergia positiva per la nostra crescita
Il suo fu uno spirito moderno sempre libero inquieto ma sempre sul crinale della ragione
E sempre animato da una profonda e generosa passione civile per l'Italia
Come accade a molti uomini di questa tempra Salvemini visse stagioni di solitudine intellettuale senza però far venire mai meno il suo impeto morale
E la sua attenzione civile e politica per l'Italia
Ricordarlo a cinquant'anni dalla sua morte deve essere di riflessione di esempio per tutti coloro che sono chiamati a sostenere la crescita del nostro Paese a riconnettere le identità culturali più profonde con le concrete ampie potenzialità dell'oggi
Questa prospettiva
Come come evoca il titolo di del convegno si può a buon diritto sostenere che Gaetano Salvemini costituisce ancora
Un moderno riferimento per tutti noi voglio risponderà quella sollecitazione
Che
Conoscendo le mie origini anche locali e anche regionali Gerardo Bianco ha voluto sottolineare come questo impegno per il Mezzogiorno
Insomma
Non può essere relegato ad un superamento di una specificità che forse certamente rientra nel quadro dell'interesse generale del Paese ma eccetera
Io ho avuto tra le mie esperienze la fortuna ritengo fino alla di pari al sessantaquattro per alcuni anni di lavorare proprio con un uomo del nord
Che si occupava di Mezzogiorno innamorato di Mezzogiorno fu il ministro Giulio Pastore che era stato anche fondatore dell'ACI io ho lavorato proprio direttamente con lui per alcuni anni
E questa
Full hanno del tentativo industriale diciamo così
Dopo quella della dotazione infrastrutturale strade acque acque nel Mezzogiorno che fu la prima fase della Cassa
Negli anni in cui si penso a dotare l'aiutare con qualche risultato positivo
Forse con una scelta poi proiettata nel futuro ma questo capita non del tutto indovinata perché si penso alle grandi impegno industrie di base
Che anche l'azione del ministero per il Mezzogiorno promossi però ci fu c'era questa attenzione io
Non ho il tempo e poi non voglio uscire dalla strada delle riflessioni del convegno
Per dire che io sento molto oggi nella vita politica italiana questo problema come lo studio per il passato per la mia formazione la mia esperienza
E debbo dire che ritengo questa una fase
Un'occasione storica probabilmente per il nostro Paese
L'Europa la centralità non solo strategica sul piano politico del Mediterraneo e del vicino oriente
Ma anche per le potenzialità economiche politiche per il rilievo di quest'area per il suo sviluppo la sua crescita e gli interessi che l'Europa anche in questa
Zona mediterranea
L'Italia l'occasione di
Geograficamente al centro di questa realtà
E ha potenzialità
Io credo che se noi
Riuscissimo a dotare oggi
Il nostro Mezzogiorno di infrastrutture servizi capacità di sostegno all'impresa che viene che si guarda in quest'area così strategicamente rilevante ripassano vacui grandi traffici
Largamente i grandi traffici mondiali
Bene è un'occasione dell'ambiente importante che poi
Non è che si ripetono spesso nella storia occasioni di questo rilievo perciò l'impegno ed interesse
Nella politica italiana del nostro Paese deve essere centrato i in questa direzione perché l'interesse dell'Italia di tassa da qui
E quindi su questo piano credo che dovremmo sviluppare un'azione politica più forte e sempre un'azione politica forte non può fare a meno dell'elaborazione culturale delle idee e le idee giuste possibilmente
E io spero che questo convegno ne sono certo perché di partecipare
Fornirà
Una riflessione delle idee che ci possono servire anche della nostra azione politica grazie mi scuso veramente dovermi assentare
Tracciare
Dice che presenta
Se
Ma io
Voglio lasciare velocemente il passo ai relatori
E che
Costituiscono i prati agonisti di questo convegno quindi mi limiterò semplicemente come Presidente della Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini
Che
Ha organizzato assieme ad animi questo convegno mi limiterò semplicemente a ringraziamenti e a saluti
Ben prima di tutto ringraziamenti ringraziamento al Presidente del Senato che ci ha ospitato in questa sede di grande
Prestigio e
Questa sede storica molto bella
Ringraziamenti all'animi alla sua segreteria che ha curato poi molto più che la nostra opera fondazione l'organizzazione del convegno
E specialmente ringraziamento ai relatori illustri che hanno voluto partecipare al convegno
De dico due parole su che cos'è la Fondazione Ernesto Rossi Gaetano Salvemini non ha
Una storia così antica con me l'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia è stata fondata
Da
Carlo Pucci
Erede e custode delle carte di Ernesto Rossi e a quei tempi e al Segretario della
E Comitato per la pubblicazione delle opere che serve
Gli scopi della fondazione sono quelli naturalmente di promuovere
E diffondere il pensiero e di studi suo Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini ma è molto
Singolare che tra questi scopi di carattere generale ce ne sia uno particolare che è quello di curare
Le carte e gli archivi sia di Ernesto Rossi che di Gaetano saltelli
Quando
Il Carlo Pucci
Scomparsa io ho avuto l'onore di succedere alla Presidenza
La la situazione dell'archivio delle carte di Ernesto Rossi era già completamente sistemata con l'aiuto degli archivi storici dell'Unione europea
E io e noi tutti della fondazione in collaborazione con la Comitato per la pubblicazione delle opere di Salvemini
Ci siamo principalmente preoccupati della sorte dell'archivio delle carte specialmente nella corrispondenza di salute
Quindi vorrei aggiungere che come è chiaro da
Quello che
Parte dei relatori degli interventi di stamattina che questo convegno che è nel cinquantenario dalla morte di Salvemini
Quando appunto gli alieni le persone che erano vicine a Salvemini si preoccupa arrivano che
Sopravvive esse il suo pensiero attraverso la pubblicazione delle opere est fondarono un comitato di cui fu
Principale animatore Ernesto Rossi allora cinquant'anni da questo evento noi siamo in grado di presentare a questo convegno ed è su nella seconda parte della mattinata
Siamo in grado di presentare l'inventario della corrispondenza
Di Salvemini
Con che è stato
Redatto con la collaborazione forte dell'istituto storico della Resistenza in Toscana e belli archivi storici dell'Unione europea che voglio ancora una volta ringraziare
Non vi terrò più a lungo lascia il passo agli
Agli studiosi
Che sono i protagonisti di questo di questo convegno e specialmente
Al
Primo relatore che ci darà un che ci fornirà una il professor Pescosolido che ci fornirà un Relazione generale sulla figura di Salvemini grazie
Illustri relatori signore signori
Premetto che questa non è
Una relazione generale
Su Caetano Salvemini perché ci sono troppi Asperti qui in sala
Che sanno bene che sarà con impresa improba affrontare
In una unico intervento all'intera figura di Gaetano Salvemini sono semplicemente delle note introduttive al convegno
Per morti molti di loro anche ripetitive di cose di cose già note ma che io ho ritenuto
Significative più di altre per avviare i lavori su questa importantissima figura
Della storiografia e della vita politica italiana e civile dell'ottocento e del Novecento
A cinquant'anni dalla scomparsa di Gaetano Salvemini
Se si vuole del cercare una cifra un tratto unificante del suo pensiero e della sua opera
Al di là delle innumerevoli contrastanti e cangianti articolazioni specifiche di questo o quell'aspetto di questa o quella fase della sua vita
Credo che ci si possa ancora riportare a quanto scriveva nel mille novecentosessanta Massimo Salvadori
La personalità di Salvemini affermava Salvatori non appartiene certo solo alla vita politica del nostro Paese
Anzi si potrebbe formalmente dire che appartiene più alla storia della storiografia che alla storia strettamente politica e civile
Dal momento che egli non fu che per pochi anni deputato che nordico perse mai cariche politiche di rilievo e che trascorse la maggior parte della vita come professore universitario e scrittore di storia
Ma
Bensì spenti share per fortuna subito dopo
Nella realtà nessuno più del Salvemini full onta hanno dalla figura tradizionale dello studioso
Meramente dedito alle ricerche agli iscritti osservatori in fondo estraneo unicamente legato ai problemi concreti del proprio tempo dal filo astratto del pensiero
Di solito affatto incapace di riunire il momento indispensabile dall'astrazione al momento altrettanto indispensabile dall'azione
Nessuno più del Salvemini fu un nemico della figura del pensatore
Da ciò
Il fatto che tutta la sua produzione storiografica fu una continua risposta dell'intelletto ai problemi della storia viva in cui ebbe a trovarsi in mezzo
Così che a quale dei suoi libri si guardi se ne scoprirà facilmente la matrice nella politica all'Hui contemporanea
In lui la meditazione della storia l'azione politica esercitata soprattutto attraverso una continua attività giornalistica
Sì influenzare uno perpetua mente dai fatti alle idee dalle idee I fatti
Fine della citazione
Ma come tutti sappiamo c'è storiografia storiografia
E c'è azione politica e azione politica e di esse vanno valutati i caratteri e finalizzati al di là della positività del loro reciproco richiamarsi è compenetrare sì
E a questo riguardo non si può non concordare nuovamente
Con Salvatore quando nella sede appena citata
Pone in rilievo come Salvemini appartenesse a quella schiera di elette figure nelle quali
Politica e morale i due termini dialettici della vita attiva come esistevano e costantemente interagiva no
Ed in effetti quella di Salvemini fu sempre un'azione politica mossa da un'alta forte debordante trascinante Energia morale
Da un eticità che non volle conoscere non conobbe mai compromessi di sorta grandi o piccoli che fosse
Nel rapporto tra morale e politica la prima è ben Salvemini sempre o quasi sempre la meglio sulla seconda
La sua attività politica non fu mai un'arte fine a se stessa e ancor meno un impegno nel quale il fine poteva in alcun caso e in alcun modo giustificare il mezzo
Essa fu sempre in modo pressoché appresso lutto tensione morale e passione
Salvemini non fece mai politica per l'acquisizione di cariche pubbliche e posizioni di potere
Cariche responsabilità pubbliche erano per lui meri strumenti per perseguire i fini etici dell'azione politica
Scusate ma alla la citazione queste sono
Tutte espressioni mia la citazione di Salvemini era solo il primo rigo politiche mora alle di Salvadori politica e morale i due termini dialettici della vita attiva cui esisteva né costantemente intera agivano qui finiva alla
La citazione di Salvadori
Si poteva fare politica in modo altrettanto efficace attraverso l'impegno giornalistico propagandistico organizzativo e attraverso l'analisi alla riflessione critica sui problemi del presente
E sulla loro genesi storica
Il suo vero obiettivo era la realizzazione delle condizioni politiche
Per l'attuazione dei suoi programmi Specchio dei suoi ideali nati dal sacro fuoco del suo slancio etico che rimase sempre ispirato come ebbe a ribadire in punto di morte
Hai principi morali del Critone e del discorso della Montagna
Alla luce di questo predominante fattore morale che permea va il suo modo di concepire la politica
Il suo fare politica il rapporto in lui tra politica e storiografia
Si spiega nove si ricompongono i tanti passaggi discussi della sua vicenda culturale politica ed anche esistenziale Oma
Il suo eclettismo filosofico ideologico il suo concretissimo il suo inflessibile antifascismo
La sua incapacità di indulgenza nei confronti di chi cedeva sul fronte della difesa dei valori della libertà e della democrazia
Gli stessi temi delle sue opere storiche ancora illimitata impegno nella competizione elettorale
La nota rinuncia nel mille novecentodieci
Ad un'elezione a deputato praticamente avvenuta nel collegio di Albano dopo aver ha preso dei metodi elettorali non limpidi usati da i suoi sostenitori
E nel contempo l'instancabile impressionante attività di agitatore pubblicista politico
La sua rinuncia all'insegnamento ad un'età in cui più cominciavano a pensare alla pensione
Tutto questo si spiega e si ricompone all'interno del suo grandissimo incontenibile slancio etico
E infine la sua grande generosità quella di un uomo che non navigava certo nel loro
Ma che con amici in difficoltà ecco la stessa Monica rimasta Parigi durante il suo soggiorno americano
Fu sempre
Generoso e provvide regolarmente avversare contributi personali
Questo suo puro idealismo che all'occhio di un politico consumate cinico appare come un limite può invece costituire oggi
Al di là dello specifico valore scientifico delle sue opere storiche
Tutt'altro che appassite e al di sopra dell'influenza esercitata dalla sua azione politica nella storia dell'Italia contemporanea pure essa tutt'altro che di secondo piano
Un riferimento di ordine generale accolto e forte per una vita politica e civile come quella del nostro Paese non al culmine dei suoi delle sue dette etiche che
Ideologica
Per quanto attiene poi specificamente alla dimensione e alla tenuta dell'opera storica di Salvemini
Va sicuramente respinta la stroncatura fatta né a più riprese dalla storiografia marxista
La sua opera di studioso scrisse Salvadori anche se di grande rilievo e basta influenza non è tale da lasciare un'impronta che vada al di là del proprio tempo
Poiché nessuna idea nuova edili introdusse e neppure portò ad eccelsa espressione una già formulata metodologia
Sempre suggestionato da grandi movimenti di pensiero senza mai arrivare a farli contro a farli consapevolmente rivivere nel suo scrivere storia fine della citazione di Salvadori
E Natalino Sapegno rincaro la dose
Salvemini non intese mai la filosofia come metodo storiografico e metodo dell'azione sicché Kim mai volesse trovare nelle sue opere un filo unitario e consapevole cercherebbe invano
Solo rinvenendo suggestioni non sempre coerentemente subite e frammenti
Fine della citazione dei saperi
Ma non gli era stato rimproverato a proposito di magnati e popolani dia vere troppo pedissequamente applicato alla storia fiorentina gli schemi della Marchesi Anna dialettica della lotta di classe
E non è invece il rifiuto dell'uso rigido di schemi ideologici precostituiti e l'affidarsi al
Anzitutto alla concreta ricostruzione dei fatti un punto di forza e non di debolezza di un'opera storica
In realtà il ruolo del giovane Salvemini
Nella storiografia italiana è stato e ha ragione giudicato di primo piano e nell'ambito di quella scuola giuridico economica
Che operò tra la fine del diciannovesimo e gli inizi del ventesimo secolo per circa un ventennio Salvemini contribuire a rinnovare fortemente gli studi storici nella penisola
Allievo di Pasquale Villari i suoi lavori sulla dignità cavalleresca nel Comune di Firenze e magnati e popolani a Firenze dal mille duecentottantanove al mille duecentonovantacinque
Si collocarono a fianco di opere come quelle di artrite di Villari Tidei Rizzon in una posizione di rilievo che nessuna successiva successiva discussione confutazione
Ha potuto scuotere
è vero infatti che errori di interpretazione di analisi dei fatti e documenti particolari non mancata non nelle audaci allargati costruzioni del giovane o se del giovane Salvemini
E che l'amore per la chiarezza mentale caratteristica che rimase permanente nella sua storiografia
Lo portava di tanti intanto a troppo schematizzare in una lotta di classe tra nobiltà terriere board borghesia mercantile la realtà storica della Firenze di fine duecento
è vero che l'opera di Nikolaj otto car mise poi capo a un movimento di pesante revisione dello schema classista disegnato da Salvemini e dà dei Pizzo
Pervenendo a una scomposizione delle basi sociali classiste dei due partiti
E a una loro ricomposizione in termini di gruppi familiari in contrasto tra loro ma partecipanti ugualmente sia della proprietà del vi era che di attività mercanti
Ma è anche vero che lo stesso toccare nei suoi lavori di carattere generale
Non ha potuto poi ridurre la storia del passaggio dal Comune non biliare al Comune di popolo a Firenze a umana mera lotta per il potere di gruppi familiari in contrasti tra loro
E che successivamente è stata portato avanti un insieme
Un riesame
Della stessa revisione otto cari Anna che ha restituito forte credito alla ricostruzione della nascita del Comune di popolo data da Salvemini
E nessuno può negare i meriti di quelle opere
Il senso autentico dei problemi che le pervade e la larghezza di visione e la capacità di inquadramento
L'amore per la concretezza spinto all'estremo la tenace passione per il documento preciso e particolare sulle quali esse si basa
La storia del duecento Fiorentino non era d'altronde lontana dalle problematiche della società nella quale Salvemini viveva
Analisi delle strutture economiche delle strutture sociali erano all'ordine del giorno per un giovane direttamente impegnato nelle file socialiste nella lotta politica dell'Italia di fine Ottocento
E sicuramente ha una dialettica stretta tra pensiero e azione va ricondotta anche l'origine del volume sulla Rivoluzione francese
Opera non ricca di vere novità e che sicuramente occupa a livello di storiografia internazionale una posizione non paragonabile a quella di magnati e popolani per la media di Istica
Eppure opera che già esemplifica inequivocabilmente la predilezione di Salvemini per la concretezza e la sua ripugnanza per i concetti storici generali
Primo passo nel distacco dalle iniziali posizioni marxiste storici Istica
E per il suo approdo a quello scentismo positivi stico che per la verità era stata in lui sempre presente sin dagli anni della sua formazione giovanile
E che giunse alla sua più piena formulazione nello scritto la storia come scienza
Pubblicato nel periodo americano ma che fu anche e soprattutto il frutto della dialettica tra impegno sociale e politico e Pita intellettuale
Che negli anni a cavallo del secolo lo videro culturalmente e politicamente alle prese con le problematiche dell'arretratezza economica e sociale delle plebe i meridionali
E dei complessi intrecci della vita politica nazionale e internazionale
Più che il volume su Mazzini un punto fermo nella storia della storiografia e della politica e della vita politica italiana
Furono la vera e propria riscoperta che Salvemini fece Di Carlo Cattaneo e la prima sistemazione scientifica della storia della politica estera italiana dal mille ottocentosettantuno dal mille novecentoquattordici
Fornita in un volume degli anni Venti nato dall'urgenza di chiarire la posizione dell'Italia nel passaggio dalla triplice all'intervento in guerra a fianco dell'intesa
Anche in questo caso Di Resta il merito della prima giustificazione documentata di quel passaggio bollato come tradimento dall'opinione pubblica e dalla pubblicistica austro-tedesca e non solo da essa
Ma l'opera storiografica e le scelte politiche di Salvemini tra crisi di fine secolo diciannovesimo e avvento del fascismo sarebbero incomprensibili
Senza lo straordinario apporto che in quegli anni eviti diede allo sviluppo del pensiero e dell'azione del meridionalismo
Allo infatti si deve lo spostamento della discussione sul problema meridionale dal piano dell'elaborazione di una determinata linea di governo che era stata propria dei Villari dei Franchetti dei Sonnino
A quello di un esame differenziato delle forze politiche e sociali che condizionava nuove possibilità di cambiamento e di sviluppo del Mezzogiorno perché solo da una trasformazione degli assetti sociali
E delle alleanze politiche dentro e fuori di esso potevano nascere le condizioni per una diversa azione di governo
L'analisi di Salvemini è nota la condizione del Mezzogiorno era dovuta in modo nettamente dominante agli effetti negativi dell'accentramento statale
Dello sfruttamento del capitalismo settentrionale e di una struttura di classe squilibrata e oppressiva
Ricchezze potere nel Mezzogiorno erano per la parte maggiore nelle mani della superstite aristocrazia feudale e della borghesia tetti era
In cambio del dazio sul grano e di una difesa dei contratti agrari esistenti i latifondisti meridionali garantivano al capitalismo settentrionale
L'appoggio incondizionato della deputazione meridionale in Parlamento alla politica finanziaria doganale da esso quote
All'interno del Mezzogiorno il predominio dei latifondisti poggiava
Su una piccola e media borghesia delle professioni degli impieghi ma anche dell'artigianato e della piccola proprietà coltivatrice
Che in cambio del controllo delle amministrazioni locali e degli impieghi forniva il proprio sostegno politico decisivo grazie a un sistema elettorale censita Ario come quello introdotto nel mille ottocentottantadue
Tutto il peso del predominio dell'ATI fondo meridionale e del capitalismo settentrionale della piccola e media borghesia meridionale della burocrazia dello Stato militariste accentrato imposto nel mille ottocentosettanta sessanta
Si scaricavano quindi sulle Plebis meridionali
Alle quali non restava come unica salvezza che l'emigrazione o un rovesciamento radicale delle strategie politiche e del sistema di alleanze sinora cercato
A questo stato di cose secondo Salvemini si poteva porre rimedio solo contrapponendo all'alleanza tra la fondina latifondisti del suddetto capitalisti del nord
Quella tra operai del Nord contadini del Sud non fu Gramsci a formulare per primo questa ipotesi di alleanza né dorso ma entrambi la mutua erano da Salvemini
Grazie ad essa si sarebbe potuto perseguire l'obiettivo del suffragio universale
Di un forte decentramento amministrativo e sull'onda dell'influenza Cattaneo Nana del federalismo politico
La diffusione della piccola proprietà il ritorno al liberismo doganale la lotta risolutiva contro l'analfabetismo
Una funzione cardine assumeva in questo complesso strategico il suffragio universale che avrebbe reso le masse contadine meridionali dominanti
Che avrebbe reso dominanti le conta di le masse contadine meridionali e rotto il controllo della rappresentanza meridionale allora detenuto dal ceto latifondisti co e piccolo borghese
Queste idee ben maturata ebbero maturazione precoce già tra il mille ottocentonovantotto del mille ottocentonovantanove
E se apparvero in una sintesi la questione meridionale uscita nella rivista di Alcamo Arcangelo GRI Bisleri
Per essere Salvemini condusse la sua battaglia all'interno del Partito Socialista dal mille ottocentonovantatré fino al mille novecentoundici quando ne uscì
Prendendo definitivamente atto della chiusura della dirigenza socialista a qualsiasi prospettiva di lotta politica anti giolittiana su scala nazionale
La concessione del suffragio universale e la sua influenza sul cambiamento degli assetti di potere nel Mezzogiorno e in Italia gli procurarono una delusione sicuramente maggiore
Di quella della sua mancata elezione a Molfetta nel mille novecentotredici inseguita alle violenze ai brogli degli agenti giolittiana
La strategia messa appunto negli anni precedenti si rivelava irrealizzabile sul fronte delle alleanze esterne al Mezzogiorno ed errata nella previsione delle conseguenze del suffragio universale
La causa spessa liberista la stessa causa liberista si sarebbe poi dimostrata inidonea
A eliminare il divario nord-sud con conseguenze negative a livello economico generale che Nitti fu pronto accogliere abbandonando tempestivamente il fronte liberista
E tuttavia il lascito di Salvemini alla storia della questione meridionale e del meridionalismo resta enorme
La sua analisi dei mali del Mezzogiorno e la necessità
Di politicizzare le strategie meridionalistiche e procedere alla formazione di una classe dirigente meridionale orientata a rovesciare i rapporti di forza
E i modelli di sviluppo e di vita esistenti
Segnarono un punto di svolta superato per portata storica solo da quello realizzato in quegli stessi anni da Francesco nave Saverio Nitti
Quando indico nella strategia dell'industrializzazione la picchiava di volta per risolvere
Il problema dell'arretratezza economica del Mezzogiorno
Con l'uscita dal Partito socialista
Comincio la sua
Crescente difficoltà
A dialogare con forze politiche organizzate e la progressiva tendenza a sviluppare la sua azione politica prevalentemente sul piano dell'iniziativa individuale
Furono gli anni del problemi ISMU e del concretissimo
Che non furono però mai rinuncia alla politica tutt'altro
Furono gli anni dell'Unità e delle sue battaglie contro l'impresa di Libia e poi a favore dell'intervento nella Grande Guerra a fianco dell'intesa
Il patriottismo di Salvemini non sconfino mai nel nazionalismo e tanto meno nel fascismo
Come la sua azione a favore delle masse e dei ceti deboli non cedette mai alle suggestioni del comunismo
Mazzini divenne in quegli anni il suo punto di riferimento più naturale e congeniale
Il suo principio di nazionalità uno strumento prezioso di orientamento nei meandri della questione dalmata e slava
Con il primo dopoguerra la crisi del regime liberale l'avvento del fascismo
La sua attività storiografica offrì uno dei suoi frutti ancora oggi più vitali anche se non adeguatamente considerato a mio modo di vedere dalla storiografia
Come noto lo scenario lo scenario storiografico prodotto dalla caduta del regime liberale dall'avvento della dittatura fascista
Fu dominato nella seconda metà degli anni Venti dalla comparsa di due classici contrapposti l'uno all'altro
L'Italia in cammino di Gioacchino Volpe e la storia d'Italia dal mille ottocentosettantuno al mille novecentoquindici Di Benedetto Croce
Recanti due diverse visioni della storia dell'Italia liberale sia nel suo insieme che in diverse sue singoli fasi e sui protagonisti principali della vita politica di Tel di quel cinquantennio
Pochi ricordano
Che esiste una terza sintesi della storia dell'Italia liberale scritta da Salvemini dopo la marcia su Roma e pubblicata per la prima volta con il titolo L'Italia politica nel secolo diciannovesimo
Enzo Tagliacozzo ha rilevato che in essa si trova un'interpretazione del Risorgimento da parte di Salvemini ormai alquanto diversa da quella che egli aveva formulato
Nei suoi precedenti scritti che era stata di dura critica nei confronti
Dello Stato unitaria dei suoi assetti di potere
Salvemini vi ammetteva
Nell'Italia politica nel secolo diciannovesimo
Che nel mille ottocentosessanta l'unica soluzione possibile del problema di formare uno Stato nazionale italiano fosse quella monarchica e moderata
Cito il passo ti Salvemini
Quella monarchia burocratica rappresentativa censita riga
Era il solo ordinamento politico e amministrativo con cui potesse essere soddisfatto in Italia il bisogno di indipendenza e di coesione nazionale
Date le condizioni spirituali delle nostre moltitudini agricole
Dato il frazionamento politico delle popolazioni cittadine e dati i dislivelli di civiltà fra le diverse regioni
Il problema della unificazione nazionale italiana se non si risolveva per quella via non si risolveva affatto
La storia non è fatta Annetta alle moltitudini inerti né dalle oligarchie pare a litigare
La storia fatta dalle minoranze consapevoli e attive le quali vincendo le inerzie delle moltitudini li trascinano verso nuove condizioni di vita anche contro la loro immediata volontà
Nei primi decenni dopo il mille ottocentosessanta la legittimità del nuovo regime italiano era più che altro un atto di fede di speranza di volontà delle minoranze nazionali
Ogni anno che passava
Senza che quel regime si sfascia asse era un nuovo titolo di legittimità ma bisognava evitare che quel regime sì sfasciato asse fine Della citazione di Salvemini
Non sono argomentazioni queste molto diverse da quelle usate da Rosario Romeo
Per valutare le ragioni della scelta dell'accentramento amministrativo e della forma di Stato data da Cavour al Regno d'Italia ma c'è di più
Il capitolo dedicato da Salvemini al cinquantennio liberale presente a uno sviluppo sorprendentemente vicino anche se ovviamente non coincidente
A quello disegnato dallo stesso Rosario Romeo nella recensione all'Italia moderna di Volpe
Pubblicata nel mille novecentocinquantuno nella Rivista storica italiana nella quale
Pure soltanto la qualità eccelsa dell'opera di volte come prodotto storiografico
Pur condividendo né il giudizio non positivo sul Giolitti Romeo prendeva tuttavia le distanze da essa per quanto concerneva il giudizio sul nazionalismo
Positivo da parte di volte negativo da parte di Romeo e proprio su questo punto la posizione di Romeo coincideva con quella di Salvemini
Tutto ciò considerato
Lo scritto di Salvemini si presente a tutt'oggi come una delle storie dell'Italia libera liberale
Più equilibrate e condivise dalla storiografia contemporanea nelle sue le linee interpretative di fondo
Mi sembra dunque che vi siano elementi più che sufficienti per ritenere ampiamente immotivato il giudizio svaluta attivo dell'opera storica di Salvemini
Pronunciato dalla storiografia marxista
E per ritenerla invece ancora densa di saldi punti di riferimento come lo resta la sua azione politica
Negli anni della dittatura e dell'esilio e poi dalla seconda guerra mondiale della caduta del regime e della creazione della democrazia repubblicana
Che vivono una stagione di da privato interesse storiografico penso all'edizione i testi e documenti anche inediti da parte di Bucchi Franzinelli signori
E alle monografie di Kill in genere Quagliariello
Le opere storiche di Salvemini furono sempre più strettamente ed esclusivamente legate all'attualità della lotta politica e della vita politica italiana e internazionale senza per questo perdere dipeso scientifico
Ma è soprattutto l'attività politica che attende di essere più attentamente ricostruita e valutata nel suo intenso svolgimento avvenuto al di fuori di posizioni di potere
Sempre ispirata un anticlericalismo
A un antifascismo e a un anti consuntivo un anticomunismo intransigenti che lo portarono a muovere critiche dure anche a Churchill e al Dipartimento americano oltre che a Carlo Sforza
A Croce attacchi anni
Ed è in questo bisogno di ulteriore conoscenza e riflessione la radice di questo convegno grazie
Allora il adesso abbiamo due interventi di presentazione dell'archivio Salvemini e parlerà il professor Luigi Pepe prima e subito dopo e professori vanno stranieri
Cittadini amici di Salvemini dalla sua opera ho l'onore di prendere la parola per primo per introdurre
L'inventario delle corrispondenza dell'archivio Salvemini convitato ad Andrea perché Lucci con la collaborazione di Gherardo Colombo Borboni
Due valorosi archivisti degli archivi storici dell'Unione europea di Firenze
E so che è stato reso possibile dal nuovo clima di collaborazione stabilito clan l'Istituto Storico della Resistenza in Toscana qui rappresentato dal Presidente Ivano Tognaccini
E dal Comitato per la pubblicazione delle opere di Gaetano Salvemini nel quale sono l'attuale Segretario su indicazione di Carlo Pucci che per lunghi anni raccogliendo l'eredità dello zio Ernesto Rossi né accurato l'attività
E dato che un po'tutti hanno revocato l'origine della loro
Organizzazione ecco va beh il Comitato Salvemini nasce
Dall'idea
Condivisa dallo stesso Salvemini negli ultimi anni razionalità di pubblicare di rendere disponibile diciamo il corpo delle sue opere
E fu preceduto anima accordata da Ernesto Rossi ma che siano ha fatto parte tirarsi storici importanti taglia con sessanta ricordata senza vorrei ricordare anche il
Almeno Alessandro Galante Garrone possesso nuovi fratelli
Porre continui eccetera
E questo questo Comitato ecco sia assunto anche
Al termine della pubblicazione delle corpose edizioni Feltrinelli dalle opere di diossina che però lasciava fuori
Lasciava fuori la corrispondenza se non un volume che ne ha raccolto la prima parte alcuna cancelli aperti
E si accorgesse e si è preoccupato appunto dell'archivio e soprattutto A o di quella parte imponente di archivio che è la corrispondenza di salve
Il libro che chiude in qualche modo questo lavoro organizzativo è quello che poi interverrà
Ma gli altri due relatori ma soprattutto il
Dottor perché luci che l'accurata e quindi è
Diciamo l'autore effettivo di questa
Corposa opera è di quasi seicento pagine repertori a circa venti mila pezzi
Distribuite in sessantasette scatole che vengono finalmente aperti alla
Consultazione da parte degli studiosi
L'indice dei nomi che comprende circa tremila nomi di persona da una valutazione quantitativa della rilevanza di questa corrispondenza
Sulla copertina sono riportate le firme di Luigi Sturzo Benedetto Croce Carlo Rosselli Giovanni Amendola Ernesto Rossi Filippo Turati
Lionello Venturi Giuseppe Prezzolini Giovanni Gentile Luigi Einaudi Piero Gobetti
Non sono ovviamente le uniche degne di attenzione adesso e vorrei aggiungere almeno quella di Alberto e perché ha dicesse riparti esiti del calcio Baudo di Giuseppe Antonio Borgese Piero Calamandrei Arcangelo Chillemi Camillo Berneri
E di che delle grandi donne vicino a Salvemini a ogni grande uomo sono vicino delle grandi da
Isabella masselli almeno Ernestino abitanti che fu la sua prima compagna accompagnate Crispi studi
A Firenze e l'ultima Giuliana Benzoni
Si trovano poi le lettere e documenti di Lelio Basso
Giorgio Amendola Tristano Codignola e gli storici di varie generazioni davo Augusto Monti o come un dolcetto Carlo Schiffer Corrado Barbagallo Franco Venturi Elio Conti Alessandro Galante Garrone
Il volume è stato curato da una casa editrice universitaria di Bologna la pluralità ringrazio ed a direttore guardi Luigi per dire che e accorato con competenza e con
Il conte edizione diciamo l'opera
E sarà distribuito oltre che dall'editore degli enti promotori Comitato Salvemini all'Istituto Storico della Resistenza in Toscana
L'inventario
Si troverà anche in internet nel sito del Corriere gli archivi dell'Unione europea dove e anche presente l'archivio di Ernesto Rossi grazie per l'attenzione
Sono bisogna Rini e
Presidente dell'Istituto Storico per la Resistenza Scano
Ma
Ai
A in deposito il tuttora lo chiede a salve
Io sono
Gentili signore e signori relatori
Autorità naturalmente e sono onorato di essere
Presente a questo convegno
Ma credo che il mio compito debba consistere essenzialmente nella
Portare la testimonianza della soddisfazione
Dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana per il lavoro svolto e per i risultati raggiunti
Questo risultato lo vedo adesso con grande soddisfazione davvero e con grande gratitudine anche per chi
Ha contribuito a realizzarla
E anche per testimoniare l'impegno che vorrei ribadire pubblicamente a sviluppare il lavoro e a proseguire su questa strada
L'istituto storico dell'esistenza in Toscana possiede custodisce de fondi molto importanti almeno per noi ma credo non solo per nuovi
Abbiamo le carte Calamandrei di Piero Calamandrei fondo di Fernando Schiavetti fondo giustizia libertà con molte carte
Dei Rosselli
Il fondo del Comitato toscano di liberazione nazionale fondo di Orazio Barbieri carte di all'ICI Balducci e Bruno fan sull'accesso due medaglie d'oro al valor militare della Resistenza eroi nazionali dalla liberazione
Abbiamo molti carteggi relativi
Al casellario politico centrale
Cioè
Alle persecuzioni e perseguitati antifascisti durante il ventennio
Proprio in questi ultimi tempi abbiamo pubblicato alcune strumenti alcune opere che credo siano utili possano essere utili per gli studiosi abbiamo pubblicato
Alcune lettere carteggi inediti della famiglia Rosselli Di Carlo e Nello di Amalia
E di Marion
Abbiamo pubblicato il recesso del fondo Schiavetti appunto abbiamo pubblicato alcuni libri con gli scritti di Giorgio Spini Di Carlo Francovich con una intervista di Max Boris
Abbiamo pubblicato l'archivio Orazio Barbieri e sono imminenti
E spero
Molto imminenti sterile cesti delle carte Calamandrei
E quelle del Comitato toscano di liberazione nazionale
Ecco il punto di approdo
Di oggi è frutto ribadisco riprendo e ribadisco quanto già è stato detto da
Professor Pica Talamanca dal caro amico Luigi dette è frutto di un lungo e paziente lavoro di ricostruzione delle relazioni
Che ha ripreso le fila da quel mille novecentottantadue
Quando le carte Salvemini furono versati all'Istituto Storico della Resistenza in Toscana
Nelle mani di Carlo Franco vice che dell'istituto era è stato direttore poi Presidente
In questi anni in questi ultimi anni però
Abbiamo dovuto affrontare insieme e superare non poche asperità ostacoli e difficoltà che via via si sono presentati ecco
Qui mi preme dire concludo il mio per il brevissimo saluto intervento mi preme dire che
Queste difficoltà si sono superate perché c'è stata una forte volontà da parte di tutti
E di giungere ad uno sbocco positivo a dei risultati concreti
E c'è stata anche la fiducia vorrei dire anche personale
Tra chi ha dirette dirige l'istituto chi dirige la Fondazione rosse Salvemini
E gli archivi europee che hanno svolto un ruolo e hanno dato un contributo che io
Di cui io credo dobbiamo essere
Assolutamente grati
Profondamente grati
Ecco io credo che questa volontà è questa fiducia ci hanno permesso di guardare avanti e di superare tutte le secche gli scogli ci hanno permesso di lavorare
Oggi
Credo che dobbiamo ancora guardare avanti
E forse
A questo punto in questa occasione in questa solenne occasione importante anche occasione scientifica credo che dobbiamo augurarci reciprocamente buona fortuna e buon lavoro grazie
Grazie concreto anzi esprime ambiente fallirebbe sanitaria ma evasione opportune la sono fatta sarda grandi difficoltà adesso
Abbiamo la parola ad Andrea beccare un caffè archivista degli archivi storici dell'Unione europea pubbliche ci parlerà proprio della da Moro dell'inventario del corrispondenza
Salvemini
Esatto
Finalmente pubblicato dopo un lavoro piuttosto intenso dorato
Nesi ma
Mesi di fortissimo lavora grazie Presidente
Signore e signori relatori cercherò di tracciare questo intervento le vicissitudini che hanno attraversato i carteggi Salvemini da quando sono stati recuperate depositati fino al momento in cui
è stato completato inventario della corrispondenza e avete tra le mani
Dunque
Come probabilmente molti di voi sapranno l'archivio Salvemini alle spalle una storia lunga e travagliata
E questo occasione possiamo ricordare come esso sia nato allo scopo di supportare il lavoro degli studiosi a cui era stato affidato il lavoro di curare i volumi delle opere di Salvemini
Nel quadro delle decisioni prese dal Comitato per la pubblicazione delle opere di Salvemini preceduto a suo tempo da Ernesto Rossi
Il nucleo documentario si è formato per stratificazioni successive a partire dalle carte erano in possesso di Salvemini
Al momento della sua morte a Sorrento nel settembre del mille novecentocinquantasette
I completamenti giunti successivamente in Italia dagli Stati Uniti che si sono aggiunti al nucleo primi genio e che insieme
Vanno ora a formare il fondo Salvemini richiedono alcune spiegazioni preliminari né in questo caso io ne limiterò alla corrispondenza
Originariamente una scelta la corrispondenza ricevuta inviata da Salvemini era previsto venisse inserita nel piano di pubblicazione delle opere che era partito subito dopo la sua morte
Su sollecitazione di Ernesto Rossi venne fatta circolare per la corrispondenza in partenza una lettera tra gli amici di Salvemini o e i loro eredi allo scopo di accertare la presenza di materiale presso di loro
Perciò che riguardava la corrispondenza in arrivo Enzo Tagliacozzo prese visione della documentazione lasciata da Salvemini a Sorrento al momento della morte di costui
E ne ricavo l'impressione che a fianco di lettere di grande interesse e importanza per il futuro biografo Salvemini hanno di fossero anche molte lettere senza importanza
Una volta
Fatto questo fu stabilito di procedere alla pubblicazione dell'epistolario Salvemini anno fino al mille novecentoventicinque
Come conseguenza di questa decisione il mondo pubblico un appello nel giugno del mille novecentocinquantacinque rivolto a tutti coloro che erano stati rapporti epistolari con Salvemini
All'inizio delle discussioni tra Rossi e Salvemini riguardo alla pubblicazione dell'epistolario nel mille novecentocinquantacinque
Quest'ultimo faceva presente all'amico le difficoltà di reperire le lettere in arrivo dal mille novecentoventicinque hanno di abbandono di Salvemini dell'Italia
Al mille novecentotrentatré essendo egli in possesso soltanto delle lettere in arrivo dal mille ottocentonovantacinque al mille novecentoventicinque
Inoltre gli si diceva convinto che fosse opportuno pubblicare soltanto le letterine arrivo fino al mille novecentoventicinque dicendo sì altresì convinto che sarebbe stato impossibile rintracciare presso i destinatari le lettere in partenza
Inoltre Salvemini spesso fece pressioni affinché la pubblicazione del carteggio non superasse il termine acque M. rappresentato dal mille novecentoventicinque
E ciò anzitutto per la già ricordata difficoltà di reperimento del materiale
Per il periodo successivo almeno fino al mille novecentotrentatré ma
Anche per salvaguardare la riservatezza di molti personaggi presenti nel carteggio all'epoca dei fatti ancora attivi e operanti
Di fondamentale importanza per l'arricchimento della corrispondenza si ribellò il complesso di carte rimasto nelle mani di lino metta un compaesano di Salvemini
Che gli era stato vicino negli Stati Uniti benché meta avesse lasciato di sua iniziativa questo materiale all'università dei barbari il Comitato per la pubblicazione delle opere di Salvemini riuscì grazie anche ai buoni uffici del professor mai rompe il morto
Collega e amico di Salvemini a fare parta a riportare questo materiale documentario in Italia
Quando lo si poté finalmente esime esaminare ci si accorse che comprendeva la corrispondenza di Salvemini dal mille novecentotrentanove al mille novecentoquarantanove
Si trattava di alcune migliaia di lettere in arrivo in partenza scambiate tra gli altri con Borges se Cantarella Ascoli Bolaffi o borghi Chiaromonte l'usura Pacciardi
Fra il mille novecentosessantasette mila novecentosessantotto usciranno i due volumi di carteggi salde Mignani curati dal tetto Merola per la terza
Rispettivamente lettere dall'America mille novecentoquarantaquattro mille novecentoquarantasei e il volume secondo le tre dall'America mila novecentoquarantasette mila novecentoquarantanove
Soltanto nel mille novecentosessantotto però nel quadro della pubblicazione delle opere Salvemini anno in corso presso l'editore Feltrinelli e il PD agente rally pubblicherà il plume dei carteggi dal mille ottocentonovantacinque al mille novecentoundici
Rimasto a tutt'oggi l'unico dei due volumi del carteggio previsti nella collezione delle opere Salvemini a me presso Feltrinelli nel volume pubblicato dalla gente rally sarà il primo delle opere di Salvemini ad uscire dopo la scomparsa di Ernesto Rossi
Che tante energie aveva profuso nella ricerca e nella valorizzazione dell'epistolario Sant'Emiliano come riconosciuto anche dalla curatrice nell'introduzione al volume
Scomparsa prematuramente il tiraggio in Carelli peraltro artista di Stato vorrei ricordare
Il compito di portare a termine la pubblicazione del carteggio fu affidata al professore Enzo Tagliacozzo
Che in un primo tempo aveva affiancato nel lavoro cocente rally successivamente in vista della pubblicazione delle lettere dall'America Rossi ritenne più opportuno dividere il lavoro dei curatori
Affidando il volume mille ottocentonovantacinque mila novecentoundici alle cure della gente rally e il secondo previsto per il periodo mille novecentododici mille novecentoventicinque a quelle di Tagliacozzo
Quest'ultimo aveva già raccolte predisposto tutto il materiale che era stata inoltrata all'editore Feltrinelli quando questi decise di non essere più disponibile a sostenere l'opera di
L'onere di questa impresa
è stato solo grazie alla generosità e alla lungimiranza dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia che è stato possibile riprendere
Nell'all'epoca rinata collezione di Studi meridionali la serie dei carteggi Salvemini anni in accordo con il Comitato dei curatori delle opere di Salvemini
Una volta stabilito di poter iniziare il lavoro ci si chiese se non fosse opportuno
Modificare i criteri di selezione estremamente restrittivi adottati dal Piacenza rende nella pubblicazione del primo volume del carteggio
Venne deciso così di ampliare i limiti della pubblicazione Feltrinelli ANAS includendo nella nuova edizione un numero ben maggiore di lettere di quante ne fossero comprese nel volume edito nel mille novecentosessantotto
Nell'avvertenza al primo dei due volumi della nuova serie del carteggio veniva anche ribadita la volontà di mettere mano anche all'ultima parte del carteggio Salvemini ano
Ossia quella relativa agli anni dell'esilio dei ritorni d'Italia sino al mille novecentocinquantasette hanno della sua morte
Molto importante in questo nuovo frangente sarà la figura di Carlo Cucci lustri matematico nipote di Ernesto Rossi il quale in quanto membro del Comitato dei curatori delle opere di Salvemini
Accolse immediatamente con favore l'iniziativa prospettata dal Presidente dell'ANMIL mi mandi Rossi Doria
Di ripubblicare carteggi degli anni mille ottocentonovantaquattro mila novecentoundici e di pubblicare per la prima volta i carteggi del periodo mille novecentododici mille novecentoventisei
Carlo Pucci sarà sempre presente come sostegno che si avvicinava alle figure di Gaetano Salvemini Ernesto Rossi
Per sua volontà allo scopo di sancire quel legame profondo di affetto che lo legava all'ozio Ernesto e al suo maestro Salvemini è nata a Firenze nel due mila la Fondazione Ernesto Rossi Gaetano Salvemini della quale mi onoro di fare parte
Allo scopo di valorizzare il pensiero di queste due figure e trasmette né la memoria alle future generazioni
Dopo la morte di Tagliacozzo la cura dei carteggi è passata al suo allievo Sergio Butti che riprende l'arco temporale coperto dopo lume della gente rally in cinque corposi volumi usciti stavolta per l'editore la CAI tassa il mille novecentottantotto il due mila e quattro
La pubblicazione dei carteggi salde Mignani riprende dunque negli anni Ottanta grazie alle cure di Anzio faglia pozzo con i seguenti volumi editi presso la terza nel mille novecentottantaquattro
Il carteggio mila duecentododici mila centoquattordici carteggio Mino centoquattordici trecentoventi il carteggio mille novecentoventuno mila centoventisei
In seguito dopo la morte di Tagliacozzo il lavoro viene proseguito da Sergio buchi che pubblica il carteggio mille ottocentonovantaquattro mila novecentodue con la terza
Nel mille novecentottantotto il carteggio novecentotre novecento sei nel novantasette il carteggio novecentosette novecentonove nel due mila uno il carteggio novecentodieci nel due mila e tre il carteggio novecentoundici nel due mila e quattro tutti con l'editore la carità
è seguita questi la pubblicazione di altri due importantissimi fateci salde Mignani si tratta del carteggio con Angelo Tasca il dovere di testimoniare carteggio curato da Lisa signori
Ed editori Bibliopolis nel mille novecentonovantasei e quello con Ernesto Rossi dall'esilio alla Repubblica lettere mille novecentoquarantaquattro mille novecentocinquantasette
Curato da Mimmo Franzinelli per Bollati Boringhieri nel due mila e quattro
In particolare quest'ultimo lavoro ricco di ben sei centotredici missive per un totale di quasi un migliaio di pagine
Bari empireo una lacuna particolarmente avvertita completando ridisegnando il corpus epistolare
Già in larga parte pubblicato dal metto Merola e lettere dall'America quarantaquattro quarantasei quarantasette quarantanove auspice lo stesso Rossi in vista delle celebrazioni del decennale della scomparsa del maestro e amico
Qual è l'importanza della pubblicazione curata da Franzinelli i due volumi contendenti centinaio di lettere scambiate tra Russia Salvemini ossia le lettere dall'America e tra queste un'altra serie di corrispondenti tra cui possiamo annoverare Calamandrei
Bauer Lu surreale Pariani
Venderò all'epoca concepiti in modo tale da non urtare la suscettibilità di molti personaggi anche questi all'epoca PPI operanti
Quindi soltanto nella nuova edizione curata da Franzinelli tutti i brani scartati per opportunità nel mille novecentosessantotto sono stati reintegrati per offrire finalmente al lettore la competenza la completezza del documento storico
Adesso qualche parola sui criteri di descrizione
Il fondo Gaetano Salvemini depositato dalla Fondazione Rossi Salvemini presso l'Istituto storico della Resistenza in Toscana
Si articola in due grandi partizioni la prima comprende manoscritti di lavoro e ha visto pubblicato l'inventario analitico nel mille novecentonovantotto a cura di Stefano vitali
In una pubblicazione curata dagli archivi di Stato la seconda parte ovverosia carteggi sul quale mi soffermerò brevemente era rimasta fino ad oggi Piva di qualsiasi strumento di consultazione
Nel corso del due mila e sei è stato stipulato un protocollo d'accordo tra l'Istituto Storico della Resistenza in Toscana la Fondazione Rossi Salvemini gli archivi storici dell'Unione europea
Allo scopo di portare a termine un inventario sommario contenente al minimo l'elenco dei conti dei corrispondenti di Salvemini reperibili all'interno
Delle scatole si è trattato di un lavoro portato a conclusione da chi vi parla e dal suo collega Gherardo Bonini nell'arco di circa sei mesi
Le scatole contenevano i carteggi erano sessantasette per un totale di circa ventimila pezzi tra lettere biglietti cartoline telegrammi
Senza considerare una serie di allegati
Naturalmente l'esiguità del tempo a disposizione per un lavoro del genere dovuta precise scadenze ha pensato purtroppo sull'accuratezza della descrizione in taluni casi ha fatto sì
Che ci orientarsi mo'ben presto sul lavoro che potesse quantomeno fornire una base di partenza per coloro e tesi tirassero addentrarsi questo cenno di carte piuttosto che inseguire
Un impossibile completezza dati i tempi ristretti che ci eravamo imposti e che ci siamo imposti
I carteggi che coprono un arco temporale che va dal mille ottocentonovantaquattro al mille novecentocinquantasette sono costituiti come dicevo da un insieme di circa ventimila pezzi
Conservati originariamente in sessantasette scatole di queste talune sono state coi sostituite
E al loro interno condizionata in cartelline ognuna delle quali riservata ad un corrispondente o più raramente ad un insieme di corrispondenti soprattutto laddove si tratti di un nucleo familiare
Taluni insieme epistolari sono costituiti da fotocopie il caso delle lettere di Salvemini ad Arcangelo Bisleri Guglielmo e Cina Ferrero Giovambattista ci funi Giuseppe Prezzolini Roberto Bolaffi o Giustino Fortunato a Salvemini
è interessante notare come la sequenza alfabetica Alzetta inizi dalla prima scatola sessantaquattro alla scatola sessantanove
Per poi riprendere dalla settanta alla settantatré le scatole dalla settantaquattro alla settantasei contengono il carteggio tra Ernesto Rossi Gaetano Salvemini
Ricomincio di nuovo la normale sequenza alfabetica dalla scatola settantasette alla scatola novantuno dalla novantadue alla centonove
Nelle scatole centodieci centododici e conservata la corrispondenza senza firma o con firma di dubbia attribuzione o firme da decifrare
La sequenza alfabetica ricominciò la scatola centotredici e finisce con l'ultima che porta il numero centoventisette
Chiudono pescatore di corrispondenti vari di corrispondenza varia pardon in copia tra queste sono da ricordare altre lettere di Salvemini ex Larry lettere di Salvemini a Zanotti Bianco Giustino Fortunato Piero Gobetti Elsa Dall'olio
Ugo Ojetti e li ho ponti Bruno Caizzi Franco Venturi Camillo Berneri
Tra i corrispondenti più prestigiosi possiamo riportare ma l'ha già fatto il professor Pepe molte sono delle firme sono già state riportate anche nella copertina del volume Francesco Ruffini Piero Gobetti Carlo Rosselli Luigi Sturzo Filippo Turati
Luigi Albertini Giuseppe Prezzolini Giovanni Amendola Benedetto Croce Luigi Einaudi Ernesto Rossi Giovanni Gentile
I criteri adottati nella descrizione delle lettere sono i seguenti dove è stato possibile si è cercato di indicare sempre il nome del mittente e quello del destinatario
La data cronica la data topica del documento accompagnata dalla specificazione del tipo di missiva
Fosse essa lettera biglietto cartolina telegramma il tipo di documento originale foto fotocopia copia fotografica il numero delle carte l'indicazione del tipo di scrittura manoscritta o dattiloscritta
Nel caso della presenza di allegati di qualche tipo per lo più ritagli di giornale ma che articoli delibere eletti mozioni dattiloscritti privi di titolo inviati in lettura Salvemini si è cercato di descrivere con completezza le caratteristiche del documento
Quando il mittente non è indicato non è chiaro lo si è sostituito con un punto interrogativo tra parentesi quadre quando l'attribuzione o la data cronica incetta si sono utilizzate il punto interrogativo la parentesi quadre ad accompagnare il nome o la data di incerta attribuzione
Dove è stato possibile per località non italiane si è cercato di identificare il luogo di partenza della missiva specificando lo Stato degli Stati Uniti
O la nazione laddove è parso necessario le sigle SLA sedi sostituiscono la mancanza della data topica della TAV cronica quando queste non sono specificate
Si è segnalate nel senso il nome del corrispondente di Salvemini solo la prima volta in cui compare all'inizio di ogni nuovo insieme con lettere
Mentre successivamente si è preferito far seguire le iniziali dello stesso e ricondizionamento materiale della documentazione è stato relativamente scarso
Solo dove ciò era richiesto dalle ingiurie del tempo si è provveduto a sostituire l'originaria cartellina che conteneva le lettere con una nuova
E adesso
Qualche mo'fazione il suo Salvemini sulle corrispondenti
Nell'epistolario si possono distinguere alcuni filoni principali tre corrispondenti vi sono gli esponenti socialisti
Collette detti e a Turati Prampolini tre Pes costa Lazzari Menotti serrati Modigliani Bissolati Morgari Treves Mondonico
Gli studiosi della questione meridionale come Tommaso Fiore Giustino Fortunato Eugenio Trimonte Umberto Zanotti Bianco gli allievi come Ernesto se stante Camillo Berneri
Ernesto Rossi Nello Rosselli Elio Conti i collaboratori come Giuseppe Prezzolini
Su cui poi avrei seguito ci sarà una rottura eccetera smarrite scorso che lungo gli amici come questa vietati Battisti Carlo lacci Arcangelo Chislei di Francesco papà Fava
I sodali degli anni della cospirazione antifascista tra cui possiamo ricordare Calamandrei Carlo Rosselli Cianca dai piani
Gli studiosi dei problemi della scuola tra cui riporteremo Alfredo Galletti Giuseppe Kirchner Giuseppe Lombardo Radice Giovanni Gentile Ernesto Codignola Giovanni Calò
Un capitolo a parte
Può e deve essere dedicato agli storici tra i quali possiamo individuare i maestri nati tra il mille ottocentoquindici nel mille ottocentosessantatré
E tra questi citeremo Theodore Momsen Pasquale pizzeria mediocri Bellucci lo perde Edison Michelangelo Schipa Botton King Ettore Ciccotti
Gli studiosi appartenenti alla stessa generazione di Salvemini nati tra il mille ottocentosettantuno nel mille ottocentottantacinque come Guglielmo Ferrero che precipita nella lady di coloro Dovico Gennaro Mondaini Pietro fedele Gioacchino Volpe
Giorgio Strehler vediamo Corrado Barbagallo Gino Luzzatto Romolo fragile settore Rota Roberto cessi
I più giovani
Pietro Silva Samuel Morrison Raffaele chance Capetta Dino Barbato Oro Armando Sapori ferrovieri Raffaele Ciampini Nino Valeri Gabriele Pepe
Anzi Baron Walter maturi Wichita al pane Carlo Moranti taglio Cantimori Arnaldo Momigliano Ruggiero Moscati Giorgio Candeloro Carlo Zaki
Nati fra il mille ottocentottantasette e il mille novecentodieci
E infine i giovanissimi
I giovanissimi che si affacciavano gli studi storici diciamo le le le reclute della storia tra questi nomi spiccano i nomi di Emilia Murelle direttore passerebbe entrerebbe Furio Diaz Giorgio Spini Renato Mori
A rischio arti UCSI Gabriele De Rosa Arthur Schlesinger Junior Christopher Street a vuoto Paolo Alatri Franco della Peruta Giampiero Carocci normale Cochran certa del SEL Aldo De Maddalena tennis Max Smith Claudio Pavone Gaetano F
Balduzzi licenzio Violante Giovanni Spadolini elevate Rosario Romeo Gaetano cinghiali Ernesto ragionieri Giuseppe servizio Guido quarzo a Marino Berengo Celmo Arnaldi Roberto Vivarelli
Giuseppe Tamburrano Enzo Collotti Giuseppe Rossini Alessandro Roveri Renzo De Felice Raffaele con la pietra Giovanni Busi
Tutti nati fra il mille novecentotredici e il mille novecentotrentadue
Ora
Da queste poche note è facile capire
Di quale portata sia stata l'influenza storiografica e soprattutto l'autorità morale che Salvemini esercitato sugli studi storici in Italia tanto più importante in quanto non va dimenticato che nel periodo più fecondo della sua produzione contemporanei Istica egli si trovava
E non per sua volontà lontano dall'Italia e che ben quasi venticinque anni trascorsi
Per intero negli stadi ventiquattro anni trascorsi negli Stati Uniti dal mille duecentoventicinque almeno centoquarantanove il suo nome rimarrà nel cuore dei porti che lo avevano conosciuto in Italia
Prima del suo esilio
E
Ma il suo nome rimarrà assente dal dibattito pubblico e pochissime saranno le notizie che circoleranno in Italia sulla sua attività di studioso che militante antifascista
Anche nel secondo dopoguerra purtroppo non arriverà maggior fortuna all'opera storiografica Salvemini Ana finché per la meritoria iniziativa di Ernesto Rossi non verranno approntati fra il mille novecentosessantatré al mille novecentosettantotto
I diciannove volumi delle opere che per la prima volta metteranno a disposizione del pubblico italiano liberi che avevano visto fino ad allora la luce soltanto in lingua inglese ok da decenni
Risultavano irreperibili sul mercato estremamente interessante anche notare come a partire dal secondo dopoguerra
La sua influenza si estenda tanto attraverso le pale score le varie scuole storiografiche presso i corrispondenti italiani proviamo infatti esponenti della scuola storica
Etico politica di ascendenza crociana quella nazionalpopolare di scuola gramsciana come anche della pendenza realistica e faceva capo a Gioacchino Volpe e ai suoi allievi della scuola storica romana
Quanto attraverso differenti settori della storia possiamo infatti citare storici delle tanti come Momigliano media visti come Violante Arnaldi studiosi dell'età modesta come ponte Barbagallo e Pepe
Specialisti di storia economica come Luzzatto sapori del pane de Maddalena studios di politica estera come Moscati caro c'è Mori
Specialisti storia del Risorgimento come mi chiamo regge Rosario Romeo zona visti come Gilli esperti di storia militare come Pieri studiosi del marxismo come ragionieri studio storici dei partiti come De Rosa al CIPE De Felice e Spadolini
Allo stesso modo la sua qualità scientifica attraversa anche lo spazio toccando soprattutto studiosi afferenti l'aria anglosassone in Inghilterra negli Stati Uniti il suo magistero
è fondamentale per fare decollare gli studi sull'Italia contemporanea studi che prima di lui si limitavano ad indagare per lo più la grande stagione rinascimentale
Salvemini al contrario porta per la prima volta l'attenzione di un pubblico più vasto il dramma dell'Italia contemporanea e così facendo richiama verso questo nuovo soggetto di studio una leva di giovani studiosi
Che nei primi anni del dopoguerra porteranno a maturazione le proprie riflessioni con opere successivamente tradotto in italiano in qualche cosa in qualche caso ancora oggi valide
Mi piace citare in questa occasione libri come da sponda spondale migrazione degli intellettuali europei lo studio delle società contemporanee di Ernest cioè più basse
Che tra l'altro contiene anche delle belle pagine su Salvemini e la storia politica dell'Italia repubblicana di norma in copia o i nemici di Mussolini cestelli sale con la storia d'Italia dal mille ottocentosessantuno al mille novecentocinquantotto di Max mette
Un altro tratto costante di Salvemini e la generosità verso i giovani
In questo caso però a fare qualche esempio lasciando da parte
Il settore della storia prendiamo il caso di due giovani giuristi Gino Giugni all'epoca giovane e brillante speranza del diritto del lavoro che chiede a Salvemini dei poteri intercedere presso le autorità americane per la concessione di una borsa di studio
E l'altro esempio è quello di Guido Rossi all'epoca giovane allievo del Collegio Ghislieri a Pavia alle ricerca di una lettera commenta tizia per il proseguimento negli Stati Uniti delle sue ricerche sul fallimento nel diritto anglosassone
In entrambi i casi pur non essendo presenti le lettere di Salvemini sappiamo Regioni otterranno e cinquantuno una borsa di studio del Governo americano per un soggiorno
All'università di Madison nel Visconti senza specializzata nello studio delle lei pur lei chance e che Rossi completerà Cruz sui studiata Harvard conseguendo il master of law nel mille novecentocinquantaquattro
A conferma dell'affermazione di Mario Isnenghi secondo cui da naturale la naturale affabilità e attitudine pedagogica di Salvemini gli ha fatto disseminare figli adottivi in giro per il mondo una rete intellettuale un magistero civile
Che i carteggi PAT e resi pubblici fanno negli anni evidenziando è possibile a puro titolo d'esempio e tralasciando personalità ben più celebri
Non fare quanto sia profondo l'ascendente che la figura di Salvemini esercita sui giovani e quale sia l'autorità morale che il suo nome richiama da alcune brevi citazioni provenienti dalla lettera di Gino Giugni che abbiamo richiamato poc'anzi e
Da una lettera di Federico Mancini all'epoca giovane redattore della rivista il Mulino scrive Giugni nella sua lettera
Parole giovane se anche non otterrò alcun risultato in relazione alla borsa di studio questa mi arrangio fatto enormemente fornendomi l'occasione per pormi in diretta relazione con lei
Da tempo infatti mi affiorata un forte interesse per le sue opere politiche ed anzi quel poco del suo pensiero l'ho potuto finora conoscere è valso a ricreare Mione equilibrio dopo lo sbandamento che la crisi socialista dell'anno passato mi aveva prodotto
Questa una lettera del ventuno ottobre mille novecentocinquanta a questo punto mi è parso che il solo indirizzo accettabile anche segreti con rispetto
Alla tradizione socialista italiana e anzi apposta per questo sia quello che è Angelo Tasca ha recentemente ho definito il problemi ISMU Salvemini ano e conclude
Nell'esprimerle nuovamente la profonda gioia di poter comunicare con lei che mi permetto di considerare il mio maestro anche se lei non mi conosce
Peraltro Federico Mancini scrivendo anche a nome di altri giovani amici che facevano capo alla rivista il Mulino era stata fondata da pochissimo tempo sottolinea l'esigenza di mobilitare la società civile
All'indomani delle elezioni politiche del mille novecentocinquantatré e questo per
Creare o almeno abbozzare
Un organismo laico e democratico che possa operando sulla società civile di qualificare la piattaforma culturale e ideologica dei partiti minori ed elaborare programmi a breve a lunga scadenza ma
Aggiunge per adoperarci a questo fine
Sentiamo impellente la necessità di consultarci e con lei o meglio di chiedere alla sua esperienza un consiglio e possibilmente una direttiva d'azione
Questi segnali di deferenza non sono ovviamente dettati soltanto dalla stima verso il maestro o dal rispetto che incute la sua lunga esperienza ma soprattutto dalla convinzione profonda come sostiene gli emolumenti sono memorie che chi scelse la buona dia
Furono quelli che consci anche di ciò che significava il loro atteggiamento nel Paese fuori d'Italia tra gli esuli rinunciarono alla cattedra e lì testimoniare o no
E che per usare le parole del suo caro alle acque mesto Rossi Salvemini cresce cresce col passare del tempo perché i giovani
Trovano nei suoi scritti una guida che li aiuta ad orientarsi nella vita politica e a riconoscere quali sono i fini meritevoli di essere perseguiti
Come con quale metodo
Possono essi sperare di raggiungere tali obiettivi in conclusione l'augurio è che a partire dall'inventario della corrispondenza ora finalmente disponibile si possa finalmente aprire una nuova stagione negli studi Salvemini anni
Aperta non soltanto agli studiosi hanno già indagato a fondo l'argomento ma anche a nuove ricercatori che vogliono confrontarsi con questo maestro del Novecento grazie
Diamo la parola alta
Presidente neanche lo conosco molte per la conclusione
Però
Allora
L'osservante passiva io
Intanto
Sì
Vorrei ringraziare chi è intervenuto e penso che
La
Le conferenze che
Ci sono state danno
Hanno già ai illustrato in parte
Quello il prosegua nella quale studieremo la figura di Salvemini in relazione appunti diverse problematiche
E anche a diversi personaggi storici cioè il
Collegamento con
Giolitti con
E
Mussolini sarà presentato
Nel proseguire
Io adesso
Può non posso che dichiarare conclusa questa sessione
Della mattina e quindi ci rivediamo qui metri alle quindici
Sentiremo la
La conferenza del professor la CAI passo Salvemini del federalismo seguirà Salvemini meste Mezzogiorno del professor più fedele Salvemini Stato e Chiesa in Italia
Del professor le Riccia ed infine Salvemini e di problemi della scuola e dell'università
Del professore arrogare il
Io sarò molto curioso di sentire
Io non sono un esperto di Salvemini di mestiere faccio il matematico quindi è un po'una situazione strana nella quale mi mi trovo per esempio
Sarò molto curioso di sentire la relazione del professor Rodari sui problemi della della scuola perché
è uno dei
Dei miei interessi e collaterali rispetta la mia professione di matematico
E mi ha fatto molto perché accedere e sentire oggi che
Al di inizio proprio all'inizio della costituzione dell'ANIA Associazione nazionale
Per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia
Non c'era soltanto comunque non c'era prevalentemente l'idea di riversare fondi sul Mezzogiorno
C'era l'idea di riversare conoscenza sul Mezzogiorno l'idea principale era quello di creare le scuole elementari gli asili-nido penso che questa sia
Un'idea
Da perseguire come ha detto il nei Presidente Bianco
Forse
Ancora oggi noi siamo in una situazione in cui le
I confronti internazionali che sono avvenuti
Attraverso queste indagini sulle
Conoscenze dei quindicenni per esempio in Italia la cosiddetta
Indagine Pisa ha mostrato che mentre
Nel no nel centro nord il livello di conoscenze
Matematiche per esempio dei quindicenni è al pari ditte il livello dei maggiori Paesi europei ci troviamo invece nel sud in una situazione
Quasi disperata
Questo
Fatti sono confermati anche
D'altra indagine da indagini della
Ministero della pubblica istruzione anche da semplici fatti per esempio i matematici l'Istituto Nazionale di Alta Matematica of e delle borse di studio di merito per gli studi matematici una cinquantina di borse in tutta Italia con
Alle quali si accede
Attraverso lo stesso esame
Il fatto in diverse sedi un esame interviene non è a quiz e proprio un una prova scritta abbastanza complessa e ci troviamo e ci troviamo di fronte all'incredibile sorpresa
Che non ci sono vincitori che provengono dal meridione d'Italia
Questo
è un fatto che
Una grande sorpresa perché
Noi siamo tutti convinti i grandi matematici italiani se non erano ebrei erano in gran parte meridionali
Questo è una delle osservazioni proprio dirette meridionali siciliani in gran parte
E
Dire
Questa sorpresa ecco è un altro elemento di coincidenza abbiamo gli esami di ammissione
Alle Facoltà di Medicina
Nelle quali
Il che sono più o meno uniformi sul territorio nelle quali
Nelle università meridionali di
Ivi residenti del meridione conseguono sempre punteggi inferiori
Allora
Io penso che questa intuizione dell'Aniene
Dovrebbe sembra essere di grandissima attualità
E sentiremo anche quanto da questo punto di vista si è impegnato Salvemini noi sappiamo che ci sono moltissimi soldi che sono stati spesi
Forse non molto prudentemente nella cosiddetta formazione professionale
Forse noi dovremmo concentrare gli aiuti che vengono dall'Europa che vengono dal Governo centrale per affrontare l'emergenza istruzione nel
Nel meridione seguendo da questo punto di vista quello
Un un'idea dell'animi e di Salvemini che io essendo un matematico ignorante l'esistenza di questa idea lo apprezza in questo convegno stamani
Allora ci rivediamo alle quindici i relatori sono verranno pranzo atta a pranzo con noi
Arco
A
Invito
Anzi
Ne parleremo
Però
Debba addossando laddove
Allo stato non risolta
Infatti riorganizzarlo
Ci hanno
No infatti un'associazione
Non lo fa il centro-sud dottore
Sergio edilizia
Qual è
Sfuggito
Camillis dai suoi uffici
Hanno detto ma io stamattina non sapendo nulla avevo preso controllarle domani
Domattina siciliane
Stasera
Pertanto il prosieguo stasera
Non il quarto d'ora casello
E
Sintesi
Signor ministro come mafiosa
Allora
Suma Benito Mussolini ricordo
Giustamente
Si possano gestire
Dove sono io a dover allora
Giornata
Cominciamo
In passato il quarto d'ora accademico mi sembra passato allora adesso
Iniziamo con
La seconda sessione della giornata per sentire il professor la carità dell'Università di Milano che ci parlerà di Salvemini e il federalismo sì
Ci
Restiamo seduti oppure del diciamo
Non è consentito rimanere se il tuo s'impenna Carapella
No
Richiede poi dopo volendo si può anche nel senso che preferisce professione no era soltanto così diversi dipende dall'abitudine che sia farle va dentro
Ed allora parlarne Di Salvo di Salvemini il federalismo certamente
Significa parlare di uno dei problemi ricorrenti della riflessione politica Salvemini alle delusa battaglia per la democrazia
Dopo essere stato assunto questo
Tema il federalismo Accardi mantenuti
Sostiene di vede la sua strategia di militante democratico e socialista
Il federalismo ebbe un posto più o meno centrale
Nel successivo discorso Salvemini hanno sempre pronto però a ritornare in primo piano
Sia pure modificarlo rettifica toh come
Ebbi a dire nel mille novecentocinquantacinque
In quella quel contributo alla critiche di se stesso potremmo
Modificato rettificato
Per però appunto sempre confermati
E lo vedremo
Come tutti i motivi di fondo anche questo del federalismo va quindi visto e considerato il rapporto
Sia alle tormentate vicende della democrazia italiana
Sì al nucleo essenziale permanente del pensiero Salvemini a quello
Che nel variare delle posizioni delle scelte continuo a costituire il centro incrollabile della sua fede
Per usare
Le sue stesse parole
Se per un verso si deve seguire l'evoluzione del suo pensiero in continua ebollizione sotto la spinta della passione civile e della ricerca e critica nella militanza attiva e dell'analisi storico scientifica
Che costituirono
Le principali e costante diminuzione dell'attività della personalità salve emiliane si deve al tempo stesso del per l'altro verso considerare anche che mettere nel dovuto rilievo ma permanere dei punti fermi della sua elaborazione
Gli obiettivi sempre riproposti gli ideali che nel variare delle situazioni delle scelte di continuo a perseguire e che seppe trasmettere acqua antichi forni accanto
E mi ammirare hanno le qualità intellettuali e l'impegno civile
A far diventare e federalista il giovane Salvemini fu come è noto stato anche ricordato a Pescosolido questa mattina la scoperta di Cattaneo avvenuta Allodi nell'inverno mille ottocento euro
Il novantotto novantanove nel pieno della crisi finisce corrotto attraverso l'analisi storico-politica del pensatore milanese certamente
Lei disse Chennedy sopprima iscritti sulla riduzione del quarantotto e certamente i materiali dell'archivio triennale
Quindi il Capitanio
Per così dire della ebreo unitario si convinse subito di aver acquisito elementi preziosi sia per comprendere le vicende risorgimentali difetti dello Stato unitario
Sia per elaborare una risposta adeguata a i principali problemi del Paese
Nel primo numero della critica sociale del mille
E novecento a proposito delle interdizione israeliti che che erano apparse allora il nuovo edizione per i tipi delle editori su un bisogno
Esprimeva in questi termini l'ammirazione per Catania
Leggendo oggi questo scritto pare di aver sotto più l'opera di un nostro contemporaneo il quale abbia saputo tratto profitto da tutti i risultati della scienza moderna
Esaurite Zandolin economia politica della scuola storica tedesca e della scuola psicologica austriaca
Fondendo con l'inno le conquiste della scienza liberista le conquiste del materialismo storico dimostrandosi nello stesso tempo grande storico creando giurista grande Economist
Ecco l'adesione al federalismo Catania nel non trovo ostacoli nella sua precedente audizione al socialismo
L'audizione al socialismo come movimento di emancipazione delle masse prioritari
E al materialismo storico da Salvemini apprezzato per gli strumenti critici che forniva l'azione politica insieme la comprensione nelle dinamiche sociali ma mai concepito come
Dottor Rina esaustiva che rigide
Giudicata sin dal mille ottocentonovanta no dei
Giudicata infatti positiva la crisi del
Nel marxismo di cui si stava discutendo in quelle quegli anni perché il Partito Socialista doveva a suo avviso diventare più pratico e in meno aprioristica
Per essere socialista dire diceva
Non occorre credere né al plusvalore né alla concezione alla concentrazione capitalistica nella miseria crescente
Né alla crisi finale rivoluzionaria il socialismo
Non è in questi princìpi teorici e piuttosto nel fatto della classe proletaria che si organizza e lotta per la fine di ogni privilegio creando teorie nuove via via che le antiche sono corrose
Dalle nuove esperienze cadendo rialzandosi errando correggendo sì
Provando ritrovando ecco il centro incrollabile della mia fede
E in questo senso possiamo diversamente continuo ad essere a diversi socialista anche dopo l'uscita dal partito che anche alla fine della sua esistenza
Grazie al federalismo quindi giovani intellettuali pugliese
Giunse rapidamente all'elaborazione della ben nota strategia complessiva con la quale nel passaggio di sì quello si rivolse tanto
Alle forze democratiche quanto le forze socialiste e le incalza o perché affrontassero insieme e simultaneamente le grandi questioni nazionali e la questione sociale
Data dalla condizione delle masse proletarie tanto al Nord quanto al sud del Paese la questione meridionale che si stava ormai imponendo in tutto
La sua ampiezza che che spessore e la questione dello Stato ovvero della sua transizione tassato
Monarchico oligarchico i autoritario ATO democratico
Mediante l'allargamento del
Della cittadinanza e la partecipazione dei cittadini alla ditta dell'istituzione
Già nel saggio sulla questione meridionale del novantotto novantanove come abbiamo sentito questa mattina
Lo Stato italiano accentrato monarchico i militari liste venire presentato come il primo dei tre
Ma lì di cui soffriva il Mezzogiorno sento gli altri due la subordinazione economica gli interessi del nord e la struttura semi fondale interna che impediva le popolazioni meridionale di svilupparsi
Contro i legami anche questo è ben noto le complicità esistenti tra il Governo centrali di capitalisti del nord da un lato i dati fondisti del sud dell'altro
E quali ultimi si assicuravano la rappresentanza in Parlamento con l'appoggio della piccola borghesia che in cambio tenete il controllo delle amministrazioni locali occorreva contrapporre
Alleanza
Di cui ci si è detto e che certamente rappresenta una delle
Poi degli aspetti più noti
Del del discorso Salvemini hanno di quel periodo
Ma per favorire l'ingresso delle masse
Nella vita nazionale conseguente loro protagonismo politico occorre da trasformare l'assetto istituzionale esistente
Mediante un insieme di riforme
Che ha appunto andavano dal suffragio universale avrà come lamento dell'esercito su base territoriale la diminuzione del carico tributario e il progressivo ampiamente delle sfere di competenza
E di iniziative degli enti locali e di viabilità qui giustizia istruzione ordine pubblico finanza eccetera tutto ciò insomma che non è politica estera
Politica doganale politica monetaria e quant'altro di interesse davvero generale
Quindi
Grazie all'autonomia impositiva
E al federalismo fiscale il giovane Salvemini davvero
Riteneva che si sarebbe dato una svolta radicale alla vita politica italiana
Quindi sarebbe cessata la subordinazione intanto dalla parte più debole del Paese a quella più forte
La ricchezza del Mezzogiorno non sarebbe il più emigrata al nord in forse dall'accentramento amministrativo e qui si vede che
Condivideva pienamente anzi lo esplicita
Del leggi tesi iniziarne
E avrebbe finalmente favorito le necessarie trasformazione agricole industriali in virtù delle quali
Che che
Del conseguente maggiore benessere sarebbe diventata più Chanel diceva la vita politica meno aspra e feroce la lotta per l'esistenza
Quindi federalismo in funzione della battaglia meridionalista certamente
Ma
Non solo
E non sino al punto da poter affermare come è stato fatto che il federalismo di Salvemini è legato soprattutto alla polemica contingente che alla difesa degli interessi del mezzogiorno
Così dicendo a mio avviso non si tiene conto dai nesso stretto che Salvemini stabili sin dall'inizio tra federalismo e libertà socialismo e democrazia
Né si considera adeguatamente la sua insistenza su un valore intrinseco dell'autonomia sulle
Condizioni che assicurano un'effettiva democrazia favorendo il potere decisionale di cittadini
Conto i privilegi di ogni genere
E l'uso distorto delle libere istituzioni
Dopo aver affermato che il federalismo era utile economicamente allenarsi del sud politicamente ai Democratici del Nord moralmente a tutta l'Italia
E che la propaganda federaliste ragazzo la sola che potesse i STIR Ilire nel sud due la propaganda regionalista fatta in mala fede dai reazionari unitari
Salvemini concludeva nel saggio del mille novecento sulla questione meridionale il federalismo
Bisogna
Che il Partito Socialista si affermi federalista nel campo politico ricordando la frase tutto nudo che libertà è il federalismo che federalismo e libertà
Il federalismo insomma perché era già diventato per ricevere Salvemini ciò su cui avrebbe insistito in seguito un principio ispiratore una garanzia
Di un'organizzazione sociale partecipativa aperti tappi una lista e dinamica che il federalismo come il modo
Per raggiungere a questo tipo di società a cui evidentemente aspira
Affermava non a caso sempre nello scritto già citato
Che amministrando se esteso il cittadino si avvezza contare solo sulla propria iniziativa e non su quella di un'autorità allontanare al tempo stesso
Si avvii idee che non è un altro modo avuti si avvede si avvede il cittadino che
Che amministra se esteso sia vede che non è un atto muove un su dagli altri ma che fa parte di un sistema molto più complesso
Con l'espansione e quindi degli spazi di autonomia sarebbero cambiate le condizioni della vita pubblica
La reazione sarebbe stata messi in minoranza al nord lasciata debole al sud qui in particolare il premio il proletariato Paesi sarebbe educato all'amministrazione locale
Spinto vita il suo interesse immediato e la piccola borghesia gravitante intorno alla classe latifondisti a dispense attrice dei favori nell'onnipotente il Governo centrale
Avrebbe assunto un atteggiamento autonoma
Non è ovviamente possibile
E in questa sede seguire le molteplici manifestazioni dell'impegno Salvemini hanno a favore del potere decisionale di cittadini
Qui però voglio almeno a sottolineare alcune espressioni che aiutano a definire il profilo complessivo del federalismo come fine e insieme come metodo
Nel riferirsi all'istruzione di base
Che ha la vocazione delle scuole
Nella scuola elementare allo Stato che disapprova
Perché rafforzata la tendenza lo statalismo
E la conseguente espansione del potere burocratico affermava nel mille novecentodieci
O la democrazia è parola vuota di senso coi essa deve consistere nell'e chiamare la maggiore quantità di cittadini alla gestione di retta di pubblici poteri
Fra i quali primissimo la scuola abilitando lì con l'esercizio giornaliero a procurare da sé il soddisfacimento dei loro bisogni
La vocazione della scuola elementare allo Stato corrisponde con una tendenza pseudo democratica che qualora riuscisse ad ottenere il consenso delle classi era protetto unici
Ne porterebbe al risultato mistificatoria di vedere sostituita alle oligarchie attuali non la democrazia ma la burocrazia
Sempre nel mille novecentodieci in merito all'analfabetismo e alle scuole ambulanti serali
Che si volevano creare col sostegno dello Stato e con l'iniziativa privata Salvemini
Sì decisiva si diceva favorevole a lasciare ai maestri la massima libertà di iniziativa non solo secondo le diverse regioni ma secondo i diversi sì comuni della medesima Province spessissimo secondo le diverse sezioni dello stesso Comune quelle che si deve chiedere al maestro affermava
E che conduca il maggior numero possibile
Di alunni nel più breve tempo e con la maggiore sicurezza possibile al possesso di quelle elementari nozioni di cultura che occorrono per l'esame di compimento
La via per raggiungere questo risultato non può essere fissata a priori da nessun Regolamento fatto a Roma ma deve essere ricercata dal mai
Sto che il maestro oltre allo stipendio normale deve avere anche un premio in denaro presenti trenta lire
Per ogni analfabeta che il io riesca a condurre felicemente all'esame di compimento non solo
Prevedeva anche
Un altro premio
Quindi per anche che sul sunto sul piano poi delle pensioni sempre per i risultati no raggiunti dai ahimè essere quindi lasciati anche autonomi in questo campo
Ancora
Mentre voleva che i padri di famiglia fossero attivamente parteciperà gestione democratica della scuola si adoperava con grande impegno organizzare insegnanti che dovevano diventare protagonisti nel rinnovamento scolastico
Voleva perciò che l'istituenda federazioni insegnanti scuole medie promossa
Da Giuseppe Kirchner avesse in ogni città nella sua sezione anche minuscola confluenti insieme alle altre in federazioni regionali anche se perfettamente Antonione le quali
Trasmetterei Piero al Consiglio nazionale
Le proposte approvate in sede regionale
E si potrebbe continuare
Andando da un periodo all'altro del suo impegno politico
Quanto al riassetto federalistico della struttura politico istituzionale la posizione Daloui abbracciati inizialmente sulla scorta degli iscritti reo unitari sottolineo ancora questo questo aspetto perché poi ritroveremo in seguito appunto
Le variazioni quindi iscritti
Indi Capitanio preunitari né quelli di Ferrara e di Crotone di altri
Quindi una posizione che lui stesso avrebbe detto nel cinquantacinque di federalismo assoluto no è riassumeva appunto in questi termini l'unità nazionale è fuori discussione
Ma esercito al reclutamento regionale autonomie regionali e comunali finanza scuola i geni strade porti tutte le materie che non fossero politica essere i suoi immediati dipendenza di vietate al Governo centrale della Repubblica federale
E affidate altri enti autonomi locali
Una posizione quindi radicale che Salvemini non tardò a sottoporre a revisione al pari del suo marxismo ed è il suo repubblicanesimo
Oltre che socialiste federalisti infatti in quegli stessi anni di fine Ottocento era diventato anche repubblicana
E non sono sue parole repubblicana per modo di dire come saranno i socialisti riformisti italiani e come sarà lui stesso
Dopo che il nuovo reddito Emanuele terzo e cercherà di farsi ignorare rintanato inclusi nel suo guscio ma repubblicano militari
Che in realtà si potesse lavorare ha un programma federalista senza puntare a un trapasso con azioni traumatiche di rottura
Cara dimostrato dallo stesso riformismo Cattani hanno che si era dispiegato dopo il mille ottocentosessanta attraverso
La seconda serie che il Politecnico
E l'impegno di e continuo per lo sviluppo delle autonomie locali
Partendo proprio dall'ultimo Cattaneo che dalla logica autonomistica del federalismo democratico Salvemini si dimostrò ben presto a favore di una trasformazione senza fratture ma incisive
Tramite un'azione diffuse sistematica contro le ingerenze le vessazioni del potere centrale sui Comuni e per il trasferimento agli enti locali all'istituenda regioni in particolare di tutti gli affari che non fossero davvero
Di interesse nazionale
L'Italia concludeva già nel mille novecentouno
Avrebbe così finito a poco a poco col trasformarsi da Stato unitario a Stato federale conquistandosi tutti i vantaggi inestimabili
Nel federalismo senza il bisogno di una vera e propria rivoluzioni amministrativa la quale difficilmente potrebbe andare disgiunta da una rivoluzione politica
Da queste posizioni
Grazie balistiche
Non si sarebbe più discosta
E non poteva essere che così per un uomo che aveva assunto come fonte di ispirazione il positivo Catania e che nella scia del socialismo riformista aveva sostenuto
Che alla poco all'opposizione o al Governo azioni socialista
Dov'era partire dalle condizioni della società in un dato momento e proporre delle riforme che in quel momento non possono essere ottenuti per mezzo dell'opera di retta
Ogni indiretta del proletariato
D'altra parte studiando approfonditamente Risorgimento il ruolo dinanzi mi del mille
Novecentocinque la prima edizione del suo libro sul genovese ed è sempre più un modo di riflettere non solo sulle ragioni
Che rendevano attuale la prospettiva Catania ma anche sulla funzione storica che lo Stato unitaria
Aveva svolto che aveva ancora da svolgere nella debole compagini italiane e nel Mezzogiorno in particolare
Come da tempo un sosteneva Giustino Fortunato il cui pensiero gli si rivelò in tutto il suo spessore nel mille novecentodieci come sappiamo quando poterli leggere il Mezzogiorno dello Stato italiana
Significativo al riguardo e che proprio in nome della coesione e la solidarietà nazionale la rivista varata da Salvemini duecentoundici
Assunse il titolo di unità suggerito da Fortunato come significativa la posizione che nell'immediato dopoguerra egli assunse di fronte alla crisi dello Stato liberale
Che alle tesi più radicali di fuoriuscite di trapasso che facevano crescere la generale inquietudine sulle sue parole con il rischio di aprire
La strada la reazione e alla conseguente perdita di tutte le conquiste fatte nell'ultimo ventennio
Da sempre protagonista e singolo delle battaglie per l'allargamento della rappresentanza
Passaggio da un sistema politico ricalchi con una democrazia di massa
La riorganizzazione territoriale lavare utilizzazione piena delle autonomie locali tutti i temi che nel dopoguerra terno
Balzati nuovamente in primo piano Salvemini cerco di influire sul dibattito e sulle scelte politiche promuovendone il diciannove
La Lega Democratica per il rinnovamento della vite nazionale si schierò ancora una volta per un'azione volta a ottenere riforme come quella della pubblica amministrazione contro un'ipertrofia burocrati che è cresciuto ancora di più negli anni del conflitto e il trasferimento alle mini stazioni locali elettive di tutte le funzioni in cui l'intervento dei poteri centrali non fosse strettamente necessario
Non accolse però né incoraggiò proposte in contrasto con il suo federalismo dal basso che come si è visto
Faceva tutto con la sua concezione della democrazia
Così è l'articolo di Gino Luzzatto pubblicato su L'Unità del cinque aprile mille novecentodiciannove in cui
Si richiedeva la rapida creazione delle Regioni Salvemini faceva
Sei seguire una postilla
Per sostenere che nella ristrutturazione dello Stato
Si dovesse partire dai Comuni ai quali soltanto doveva essere riconosciuta la facoltà di fondersi in amministrazioni regionali più vaste e più complesse
Questi consorzi e queste fusioni scriveva debbono nascere da bisogni locali
Essere volute dalle Amministrazioni autonome locali e non deliberati e designati a priori dal Parlamento centrale
Se la riorganizzazione regionale è una necessità ci penseranno gli enti locali
Che sentiranno questa necessità a trovare leggio e per soddisfarla secondo le loro convenienze che nessun Parlamento centrale può a priori
è una volta per sempre definire
E concludeva ovvio mi inganno o credo di essere ancora più federalista dell'amico lussato
Perché egli farebbe nascere le Regioni da un atto di volontà dei poteri centrali io lascio che nascano se proprio sono necessarie
Dal libere fusioni del
Autonomia locale
Come si vede ci siamo già
No di fronte ha una posizione
Molto diversa rispetto a quella iniziale di partenza
Ma che Donno non è in contrasto
A ben vedere con
La posizione appunto indicata se teniamo conto del
Distinzione tra scattano i primi dell'unità nel Qatar dopo mi
Sempre in questo periodo ribadire su convinzioni più radicate sia nelle conferenze che teme di fronte
Ai cittadini nelle terre credenti di cui Sandro Galante Garrone pubblico i testi nel suo Salvemini
Mazzini traendone dalle carte
Inedite questioni nell'importanza anche delle carte inedite che e consentono anche di datare certe posizioni anche prima
Rispetto a quelle poi esplicitate indenne e scritti a stampa
Sia nell'introduzione le più belle pagine di Catania speciali e specialmente nella prima stesura del ventuno rimasti medica
E sconosciute finché Sergio pochi non larghe Suma anche pubblicata nel mille novecentottantacinque che a mio avviso è molto importante proprio dal punto di vista e storiografico
Se la storiografia Catania avessi conosciuta prima
Certamente a indire le le
Gli studi sarebbero andati e anche diversamente la posizione di Salvemini le possiamo dire che è stata recuperate da Bobbio soltanto
Diversi decenni tolto
Più opportuno richiamare l'attenzione su queste pagine appunto
Nei primi anni venti non meno che su quelle famose del Diario scritti all'inizio del ventitré e dedicati proprio la definizione del democrazia perché vi si trova esplicitato il nesso ereditato pienamente
Salvemini tra la concezione Catania né della storia e della società
Una concezione pluralista aperta in cui trovano ampio riconoscimento le diversità presenti in ogni nazione che nel processo di incivili mento del genere umano
E la proposta federalista tra concezione della storia della società e la
Proposta federalista sostenuta anche dopo l'Unità in termini autonomistici che primo grazie
Sempre in quelle pagine Salvemini affronto anche il problema e dalla sconfitta del programma federalista al momento dell'unificazione
Quindi affrontato quel problema e storiografico di cui Pescosolido questa mattina punto parlava giustamente come è uno dei temi
E centrali sfuggire dalla storiografia
Sottolineando precipita sottolineando Salvemini appunto l'esiguità dei ceti moderni avanzate rispetto alle tante arretratezze allora esistenti nella penisola
Pertanto affermava o appunto il problema nazionale italiano si risolveva per quella dichiarata o non si risolveva affatto ed unitaria risate in forma centrata in quel momento storico
Fu anche quella che è riuscito ad educare gli italiani al sentimento dell'unità politica della nazione
E sette avviare verso la moderna civiltà spettanti del Paese ancora bisognose intitolate
In anticipo rispetto ai tempi concludeva Salvemini la proposta federalista
Doveva essere riconosciuta valida e attuale in una prospettiva di processo autonomistico
Credo che
Affidare alle popolazioni interessate all'iniziativa in relazione ai bisogni più diffusamente sentiti
A partire da questo che era diventato un cardine del suo discorso politico
Che negli anni quindi dell'esilio e dell'opposizione al fascismo
Riuscì anche a trasmettere agli amici di giustizia e libertà che ha ripreso
Sui quaderni i motivi appunto
Autonomistico federalisti sì comunque della riforma appunto dello Stato Salvemini torno a parlare di autonomia e di federalismo
Nel secondo dopoguerra quindi nel terzo possiamo dire periodo del nella sua vita la fase appunto finale
Già prima anche il suo rientro in patria stato anche questa mattina ricordate o no scrivendo
Sulla critica politica di Oliviero Zuccarini in merito al nuovo ordinamento costituzionale esenti di dover contrastare quelle posizioni di ispirazione mazziniana
Che a suo avviso erano destinate a tradursi in un regionalismo centralista i burocrati cornice
E in un assetto quindi politico istituzionale poco punto rispondente a alla realtà storica del Paese
Ancora una volta possiede quindi l'accento sul metodo di derivazione Catania
Che considerava parte integrante del federalismo democratica
Il non ha perseguito questo metodo ribadì nel mille novecentoquarantanove a Costituzione varata crea portati costituenti repubblicani ha un duplice errore a un errore storico innanzitutto
Perché avevano ritenuto schierandosi per l'inclusione delle Regioni nella costituzione di essersi mossi Intini ha tanto con Mazzini quanto con Catania
Nella convinzione errata già sostenute da Arcangelo Bisleri da altri in passato
Che le posizioni dei due campioni della democrazia risorgimentale fossero sostanzialmente convergenti
Dal momento che l'unità di Mazzini aveva parlato anche di Regioni è il federalista e Catania che era per una salda unità nazionale in realtà affermava Salvemini
Riprendendo una tesi che abbia più volte sostenuto Mazzini e Cattaneo Erna antitetici sulla questione dello Stato
Giacché il primo non aveva mai definito il contenuto delle Regioni e mi aveva affidato alla creazione a una costituente nazionale centrale
Dopo aver fatto tabula rasa di tutte le vecchie istituzioni laddove per Cattaneo dovevano le aggregazioni intermedie essere i costi costruiti sui luoghi dagli interessati secondo i loro bisogni
E le loro esperienza
Il secondo errore dei costituenti era un errore pratico perché non solo avevano lasciato nelle nuvole i rapporti delle Regioni con il Governo centrale e con le istituzioni inferiori
Non sono non si erano stabilite risorse finanziarie indipendenti ma si erano anche lasciate intatte tutte le leggi fasciste e le funzioni attribuiti fino allora i prefetti
Non restava allora pensabile
Che tornare a perseguire l'autonomia che il trasferimento di funzioni con non redditi finanziari indipendenti
Faccio un esempio di Paesi come la Svizzera Stati Uniti in più
Al tempo stesso pose anche l'accento sul bilanciamento delle competenze dei poteri il cosiddetto
Federalismo rettificata che è a mio avviso appunto
E consiste proprio in questa
Sua preoccupazione del bilanciamento delle competenze del potere stante la difficile situazione del Paese la complessità dei suoi problemi
Così infatti distruzioni popolare si dichiarò favorevole all'impegno dello Stato quando nel mille novecento no e dieci aveva invece
Ha versato la vocazione
E affermò che la restituzione delle scuole elementari alle amministrazioni comunali specialmente quelle meridionali di vent'e mentre dovesse avvenire solo quando
L'analfabetismo si fosse ridotto hanno in più del cinque per cento
In materia di ordine pubblico sostenni inoltre che ai prefetti pure dei privati di ogni potere sui Comuni dovesse essere lasciata la possibilità di intervenire in caso di bisogno finti ordine pubblico in particolare
Si trattava certo lo dice lui stesso di una notevole concessione a un'istituzione che aveva tanto meritato i suoi strali polemici a la vita pratica aggiungeva non può fare a meno
Di compromessi compromessi non fra il bene il male ma fra il peggio e il meno peggio
Anche in merito alla questione meridionale la cui rapide soluzioni in gioventù era parsa possibile grazie proprio respinti alle dinamiche federaliste
Ammetteva ora di non avere più quella baldanzosa fiducia molto ritardo da in quegli anni nel nelle capacità invita la fiducia nelle capacità autonome di tanta parte
Del mezzogiorno non si nascondeva neppure le possibili distorsioni
Che pure noi conosciamo bene con conseguenti invadenza del malaffare sfrenato dice che in certe realtà potessero derivare da un autonomismo spinto e si sbilancia
Ne mancava di sottolineare che in un Paese come l'Italia non conveniva ancora rinunciare a quel tanto di educazione politica che si poteva ottenere in un Cerci toh a reclutamento nazionale
Non per questo tuttavia
Cessava di diversi federalista anzi si diceva federalista per la pelle
Sentendo fermo in lui quel rapporto di cui essenzialità che aveva stabilito sin dall'inizio tra federalismo e democrazia e che aveva continuato
Al ritenere indica ribadire nelle forme
Più
Anche diverse nei contesti più diversi
Grazie
Ebbene
Allora
Ringraziamo il professor la carità e adesso sentiremo sul Salvemini Mezzogiorno il professor Santi fedele
Del
Università di Messina
Nel mille novecentottantasei che camosci ieri trattando del tema Salvemini e la questione meridionale scriveva
La profonda crisi in cui è caduto il meridionalismo rende difficile non solo la riflessione sul presente
Ma altresì dal riconsiderazione critica dei momenti più significativi del rapporto storico nord-sud
E dell'interpretazione soluzioni
Di Rieti avanzate superasse ittiturismo
Ancora venti anni fa era possibile rintracciare espliciti legando i riferimenti tra il presente al passato il riscontro a un confronto seppure ideologicamente mirato tra diverse e opposte concezioni degli ordinistiche
Oggi
Tutto appare evanescente e sembra essersi arrestata persino la profluvia delle inchieste sociologiche sul Mezzogiorno
La tecnica si dice ha preso il sopravvento sull'ispirazione politica sicché passione cultura meridionalistica i fuggono in primo luogo dal sud che esse dovrebbe essere la forza e la sede privilegiata
In questo senso continuava scinderei
Il presente illumina ben pochi il passato o meglio spinge a dare del passato un bilancio negativo quasi di un fallimento di tutte le interpretazioni riformistico rivoluzionarie che si sono succedute nel tempo
La trasformazione del Mezzogiorno è avvenuta ma al di fuori di ogni previsione facendo emergere alcuni dati nettamente positivi ma anche numerosi fallimenti
Al numerosi fattori di per pressione economica e sociale sicché si è consolidato il dualismo strutturale che storicamente ha definito il rapporto nord-sud
Perché dunque vuole di prendere in esame qualche pezzo della tradizione dell'idealistica nel nostro caso Salvemini c'è il rischio di questa deformazione iniziale
Deformazioni che occorre degli in Costa evitare per non trasferire la presente crisi di identità ad altri momenti sicuramente difficile aspramente combattuti ma sospetti da attese ben altre menti vissute
Ho voluto operare questa lunga citazione non solo per ricordare uno studioso come che danno scinderei
Il quale tanti contributi ha dato agli studi meridionalisti ci in generale e all'attività dell'animo in particolare ma perché ritengo che a distanza di vent'anni le parole di cinghiali possono benissimo adattarsi a descrivere la situazione attuale
In cui sembra
Che dibattito merito artistico sia definitivamente scomparso dagli orizzonti politici e culturali con una caduta verticale di tensione ideale pari al crollo delle ideologie che ha caratterizzato l'ultimo ventennio
Intendiamoci
La situazione così per l'UDC a determinare ha anche potuto relativamente a Salvemini avere degli effetti per così dire positivi primo fra tutti la fine delle letture ideologiche del suo pensiero meridionalisti co
Se si pensa ad esempio alla pluridecennale lettura di Salvemini poi in sé per sé ma in funzione di Gramsci cioè di colui che aveva sviluppato in teoria e prassi autenticamente rivoluzionari le intuizioni San Geminiano
Per non parlare poi di quel singolare di o profondi Salvemini Decaro già avrebbe qualificato Salvemini come reazionario in quanto marxistaleninista mancato
E tuttavia
Nel ripensare Salvemini occorre guardarsi dal rischio non solo di peggior alla luce delle cocenti delusioni del presente e della caduta verticale del dibattito ed alla tensione meridionalisti chic
Ma di volere conferire a tutti i costi uniformità e perfetta coincidenza di analisi di proposte politiche a una riflessione quella mi
Edward istigare Salvemini che si sviluppò nell'arco di oltre un cinquantennio in condizioni soggettive e oggettive profondamente diverse
E siccome nel prosieguo dei nostri lavori le analisi le proposte politiche portate avanti da Salvemini nell'età giolittiana sarà l'oggetto di specifiche relazioni preferisco concentrare la mia attenzione sulle origini del pensiero meridionalistica di Salvemini
Vale a dire sulla fase contrassegnata dallo stretto legame tra la giovanile militanza socialista ed iniziale elaborazione meridionalistica
Movimento socialista è questione meridionale per usare il titolo dato da Gaetano Arfè al volume da lui curato nell'ambito della pubblicazione delle opere di Feltrinelli realizzando assorbe
Dall'editore Salvemini
Salvemini esordisce come è noto nel dibattito meridionalisti co pubblicato non ancora ventiquattrenne relatore abbiano e critica sociale il celebre saggio su Boffetta
In cui per la prima volta e dimostra di guardare i contadini come forza potenziale del nascente movimento socialista meridionale
Saggio contraddistinto peraltro da una sordina e le capacità di penetrazione critica nell'analisi nella descrizione della stratificazione di classe dell'Italia meridionale
Come sono passerebbe a dimostrare il celeberrimo brano concernente la piccola borghesia rovinata dalla crisi agraria
Parlare a costoro ostile Salvemini
Il socialismo e come invitarvi a nozze non lo discuto non si occupano di capirlo non lo accettano nemmeno intuiscono che è una teoria che mozione aria essi soli funzionari per farmi dunque essi sociali son socialisti e via dicendo
Ancora un anno e mezzo e discorso si definisce e si precisa nel saggio la questione meridionale che appare nell'educazione politica
Secondo Salvemini il prezzo giorno soffriva dei tre malattie due d'ordine generale risalente all'unificazione e la terza tutta sua propria e di antico origine
La prima malattia comune a tutta l'Italia era lo Stato accentratore divoratore distruttore la seconda l'oppressione economiche in cui l'Italia meridione Ale tenuta dall'Italia settentrionale la terza la struttura sociale se mi feudale che di fronte a quella borghese dell'Italia settentrionale un anacronismo
E di questa terza malattia Salvemini offriva un campionario dalle conseguenze deleterie sul funzionamento economico sociale e politico
La struttura sociale se ne chiuda le mantenere la di fondo impediva la formazione di una borghesia moderna permetteva bensì l'esistenza di una nobiltà fondiaria ingorgo da violenta prepotente assenteista
E di una piccola borghesia affamata e di un'enorme proletariato appresso disprezzato priva di qualunque diritto serbo nella sostanza se non nella forma
Qui è inserivano importante considerazione tutt'altro che scontata negli stessi ambienti socialisti influenzati all'ora dalle Contemporary analizzi sull'inferiorità meridionale
Nelle cause di questa malattia non centro non è il clima nella pazza le cause sono esclusivamente sociali affermava in maniera decisa Salvemini
L'elemento più significativo di questa analisi
Non era tanto lo scorso identificativo del malessere meridionale quanto l'idea che solo con una pubblicizzazione generale delle masse cioè dei contadini meridionali e con l'individuazione delle di un'idonea Alleanza nella a
La parte senso il percentuale del Paese si potesse pervenire a uno schieramento di forze in grado di sovvertire i termini della condizione di aggressione il cui soggiacere ma la stragrande maggioranza della popolazione meridionale
Come ha giustamente fatto rilevare Giuseppe Galasso era proprio nell'analisi della struttura di classe del Mezzogiorno che il giovane Salvemini perveniva risultati di particolare significato e pregnanza
Una grande proprietà lati fondista generalmente in mano le dei carri osservazioni feudale e alla grande borghesia agraria
Deteneva la maggiore ricchezza quanto l'effettivo potere politico
Questa classe si era assembramento alleata cosa ribadisco settentrionale garantendo adesso l'appoggio incondizionato ora rappresentanza parlamentare né di giornale alla sua politica soprattutto in maniera finanziarie doganale
A cui l'industria settentrionale era legato da un interesse vitale
In campi latifondisti meridionali ricevevano carta bianca approvazione oppressivo nel Mezzogiorno e pieno sostegno per i loro interessi sia che si trattasse di contratti agrari che di dati da superare
Che il controllo interno del Mezzogiorno era mantenuto dalla classe latifondisti che attraverso la mediazione di una forte inviso alla piccola borghesia soprattutto professionistiche impiegatizia essa rilevare la massima parte di dei grandi risorse gli impiegati
C'erano di gli impieghi pubblici ferocemente perseguiti e le amministrazioni locali
La classe latifondisti ca appoggiava incoraggiava quella che Salvemini chiamava lascia la impiego Mania della piccola borghesia impiegatizia
Questa
In cambio non è contestato il predominio sociale e come massa elettorale in un regime rappresentativa suffragio ristretto e censita Ario dopo
Largamente dall'ottantadue ne sosteneva anzi in sede elettorale parlamentare l'azione politica avendo come unica meta la cui partita scesi individuale possibile nei fanghi della classe superiore
Di conseguenza tutti il prezzo del predominio dei latifondisti dallo alleanza col capitalismo settentrionale
Riferiva Africa scaricarsi da ultima analisi sul miserabile proletariato rurale
Fare ora
Di questo proletariato rurale
Il protagonista della propria emancipazione trovare nella sua alleanza con il proletariato industriale del Nord l'efficace strumento di una contrapposizione frontale all'alleanza tra i fondisti meridionali e capitalisti sia intenzionale
In passato e su queste basi la contestazione del regime vigente dipendono i punti fondamentali della proposta politica di chi come Salvemini
Per oltre un decennio condusse la propria battaglia meridionalistica all'interno del Partito Socialista italiana
Salvemini sin dai primi scritti era partito dalla considerazione che se da un lato soprattutto dopo la drammatica vicenda dei fasci siciliani la letteratura relativa i mali del di Tione i rimedi da adottare si era sensibilmente accresciuta dall'altro sorgeva la domanda ma se si riconoscevano in i rimedi chi avrebbe rimediato a pezzi
Lo Stato era ovviamente escluso e non importava neppure passa al bene dei disabili degli discernere tra riforme o che votazione essendo la rivoluzione uno dei tassi dell'evoluzione perdita appunto con Salvemini
Il nodo vero scriverei stava piuttosto nel sapere se esista nell'Italia meridionale una forza capace di attuare le riforme da tutte le vedute necessarie e più precisamente si trattava di sapere se come e come diretto da chi nel Mezzogiorno poteva sorgere un partito riformista la sua risposta capo volgeva le interpretazioni correnti anche se più critico più sensibile alle condizioni cui sottostanno alle plebeo rurali
Non saranno scriveva Salvemini nella di fondisti nei piccoli borghesi quelli da cui partirà il movimento di riforma il punto d'appoggio bisogna cercarlo altrove e questo altrove sta nel proletariato vocale
Ma ha sventolato amente aggiungeva Salvemini i contadini meridionali abbandonate a se stessi non possono far nulla essi hanno bisogno di essere illuminati abitati ma non hanno intorno a sé chi possa illuminate guidarli
Ad essi concludeva Salvemini bisogna che ci pensino e ci pensino seriamente i riformisti settentrionale
Enunciava così la sua tesi che la soluzione della questione meridionale dipendeva strettamente dalla ricerca di un'alleanza del proprio creato dall'nord e dei contadini del Sud da contrapporre l'alleanza in atto tra capitalisti settentrionali e latifondisti meridionali
Questa alleanza si imponeva non per ragioni sentimentale di fraternità dei socialisti settentrionali persi i contadini bisognosi dal sud
Ma per ragioni oggettive anzi nell'interesse degli stessi socialista al nord
Finché nell'Italia meridionale scriveva Salvemini la legalità sarà nelle mani dei latifondisti della piccola borghesia qualunque riforma sarà impossibile in tutta Italia
E ancora negli altri Paesi il proletariato industriale ha capito che non può far nulla senza l'aiuto del pruderie ATO rurale e il Partito Socialista lavoro comunque per conquistarlo
In Italia la differenza tra proletariato industriale politica culturale e anche sotto parecchi riguardi differenza fra proletariato settentrionale e meridionale bisogna che il primo si ricordi che non potrà far mai nulla senza l'altro
Come si vede enunciata con molta chiarezza lo schema dell'alleanza tra operai del sub del contadino troverete al nord e conto di del sud per la trasformazione generale della società nazionale e in questo quadro della soluzione della questione
Meridionale
Questa alleanza tra operai per morte contadini del Sud
Avrebbe per l'appunto dovuto realizzarsi per il tramite del Partito Socialista
Anzi per il primo Salvemini il Salvemini di cui sto trattando e proprio l'esistenza di una forza politica
Che la sovversione di un ordine economico sociale politico giudicati iniquo assume esplicitamente a suo
Obiettivo di lotta di
Siamo è proprio l'esistenza di una formazione politica siffatta che rende possibile la prospettiva dell'alleanza tra proletariato settentrionale e meridionale
E se non possiamo non convenire con cinque reti allorché egli sottolinea come il punto nodale della giovane in elaborazione di Salvemini sa appunto nel nesso strettissimo che egli instaura tra la crescita del movimento socialista e la trasformazione politico sociale del Mezzogiorno
Allo stesso modo riteniamo che cogliesse nel segno a fare allorché notava che in Salvemini di adesione al socialismo
Non soltanto precede cronologicamente l'impegno meridionalisti co ma ne costituisce la premessa ed indirizza il corso dal marxismo divengono i criteri di metodo che gli originariamente applica lo studio della Società Meridionale
Dal Messia riscosso chavista diviene quella fra Regione laica che egli scoprì a Firenze e di cui a Firenze equivoco scomparsi la scoperta quando ritorno sulla carta e sa che il fascismo gli aveva strappata
Le posizioni politiche che gli aveva assunto e dei piani di milizia socialista concorrono tutte a dimostrare come rimedio dualismo non sia già il punto di partenza
Ma quello d'arrivo di un'articolata elaborazione storicamente motivata il cui lo scioglimento del nodo di problemi che va sotto il nome di questione meridionale
Diventa la condizione pregiudiziale per la trasformazione dell'Italia il Paese civile e il banco di prova quindi dei partiti che si pongono come partiti di audace rinnovamento o addirittura di
Rivoluzione
Ciò che per l'appunto emerge dagli iscritti dal giovane Salvemini in maniera evidente e la profonda inscindibile connessione tra socialismo e questione meridionale
Non solo ma dalla male secondo logica dei seri su dei suoi scritti risulta per l'appunto evidente
Che nello sviluppo storico del suo pensiero il meridionalismo era scaturito da socialismo e non viceversa
Che cioè giovanile richiami ideale in tutto simile a quello che aveva destato pochi anni fa gli entusiasmi pochi anni prima di Salvemini gli entusiasmi di entrati di un viso lati di un Prampolini dicevo questo suo giovanile entusiasmo si era concretizzato nella battaglia per il Mezzogiorno
è così
Entriamo nel tema quanto mai controverso discusso se vogliamo tormentato del rapporto tra Salvemini e il Partito Socialista
E in particolare del rapporto tra Salvemini e alla corrente riformista raccolta attorno a Filippo Turati
Per Salvemini era vitale che il sud proletario diventasse un punto della notte della trasformazione così come il Partito Socialista il precariato industriale del Nord si dessero una strategia capace di rompere i dati fondamentali del sistema instaurato sì dopo l'Unità
Il suo obiettivo era di degli stessi querela lotta deriverà e viene contraddistinguere la lotta socialiste in senso meridionalista movendo insieme dal nord dal sud
L'espansione proletaria settentrionale era per lui un dato di enorme valore a condizione però che i socialisti dal Settentrione sentissero non solo il dovere morale ma l'interesse politico avvenire in contro al mondo contadino per richiamare perché si stessi non sarebbero riuscite ad attingere hanno permette se non sto fosse stata disfatta la reazione la reazionaria deputazione meridionale
Rappresentante dei soli interessi padronali asservita a qualunque Governo che lascia mano libera nell'amministrazione locale te che tende a freno con le armi contadini
Di riformismo
Socialista sarebbe stato ingrato di sanare la frattura prodotto se all'interno del partito e di mantenere aperta la propria prospettiva provvisti
Grazie solo se fosse riuscito a farsi rappresentare
E diventare rappresentante di tutte la classe lavoratrice e non dei soli operai organizzati
In quest'ottica di crescita
Del movimento socialista sia al sud che al nord del Paese si inquadra l'avversione Salvemini Ana all'idea e alla pratica dei due tempi prima le riforme sociali poi quelle politiche
Prima il nord poi su tutte
In questo contesto si inserisce altresì la battaglia Salvemini annate del suffragio universale
E il suo contrasto con la maggioranza della corrente riformista cioè di coloro per i quali all'interno del Partito Socialista la rivendicazione del suffragio universale era poco più di una dichiarazione di principio
Salvemini invece essi un obiettivo rivendicativo fondamentale poi che permetterebbe le masse meridionali sino allora emarginate di entrare nella vita politica attiva
Educando se nell'esercizio del diritto del voto e sprezzante monopolio politico della retriva classe dominante meridionale monopolio che non solo in ciò dall'ANAS e meridionali a una situazione di super sfruttamento e di miseria ma incide il senso conservatore sull'intero quadro politico nazionale
Salvemini sottolinea ripetutamente che attraverso l'esercizio del diritto di voto le masse meridionale si eseguono
Turati
Di contrappone che esso devono essere prima educate
Che altri venti vie fischio che l'ignoranza la dipendenza ideologica Dalla Chiesa ed alle classi dominante le rendono strumenti
Della reazione questa profonda divergenza tra Salvemini dotati aveva delle radici oggettive
Il Partito socialista è un partito prevalentemente settentrionale e la linea di Turati esprime le esigenze immediate della componente sociale prevalente nel partito il proletariato industriale del Nord per l'appunto
Essendo nell'orto e meno diffuso l'analfabetismo il proletariato già gode dei diritti politici per cui adesso non serve il suffragio universale
Come avverte rilevato che tale aspetto
Quelli da Salvemini Turati sono dei disaccordi dei contrasti
Che non si valuti in termini di torto di ragione Turati e realista nel valutare i limiti del suo partito dando peraltro Salvemini l'unico aiuto che gli possa dare aree consentirgli di usare della critica sociale quale tribù una per le sue idee e di metterle in un così autorevole tramite nel dibattito interno al partito
Salvemini e meno finalista ma vede più lontano quando nella questione meridionale individua un passaggio obbligato della marcia del socialismo italiano che esso non può eludere senza snaturare assi senza fa un perse la lunga e complessi
Dietro Turati ed intravede e assai per tempo l'ombra di Bonomi il socialista che si conta
Alla fine come ben sappiamo fra il Partito socialista Salvemini si perverrà alla futura definitiva
Ora per così dire che ne sarà
Del meridionalismo di Salvemini se mi è consentito questa espressione dopo la sua rottura con il Partito Socialista
Su questo punto il dibattito degli studiosi è stato sempre alquanto vivace e certamente non immune dai condizionamenti di natura ideologica
Ancora oggi la controversia e quanto mai aperta si vedono descritti apparsi proprio in questo veniva sette da un lato
Vi recentissimo libro di che danno Quagliariello
Che contesta apertamente quanto anni se a quanti hanno sempre inteso assumere il periodo socialista di Salvemini in una luce di rivedibile originalità e positività
E quindi portata avanti l'interpretazione
Che oppone il primo Salvemini socialista e inserito nella realtà storica delle grandi organizzazioni di classe assecondo Salvemini mazziniano libero scambio Istat e se vogliamo anche elitario
Pagliarelli invece premessa la convinzione che l'adesione di Salvemini al Partito Socialista e di natura tattica e non i io logica la fuoriuscita delle meridionalista pugliese dal Partito socialista rappresenta il trionfo della prassi
Sul conformismo ideologico e sulla vostra mozione sulla costrizione della struttura partitica
Sul versante interpretativo opposto si colloca Salvadori che in questo stesso due mila sette ha inteso ribadire la propria opinione per cui Salvemini
Entro con il lancio dell'unità nel due mila e undici in quanto un l'antipolitico da cui non sarebbe più uscito per il resto della sua vita
Che travolge espressione emblematica nella convinzione che l'unica leva su cui contare fosse offerta dalla mobilitazione decenni intellettuali brillanti disinteressati intransigenti preposti a fare chiarezza sulla natura dei veri problemi nazionali
E io metterle nel circolo nella discussione politica a risvegliare la coscienza delle masse meridionali e non solo meridionali al di fuori anzi contro la mediazione inutile e dannosa dei partiti politici a partire da quello socialista
Opinione Pella di Massimo Salvadori che ne avevo sostanza rispecchia quanto ebbe
A suo tempo annotare che caraffe secondo cui dopo l'uscita dal PSI si produce in Salvemini il frantumarsi dalla sua visione politica che Trevi in altri tempi organicità dal suo presuppone
L'esistenza del proletariato di una forza risolutiva e il suo siti tutto Sassi in un problemi smog e un tubino un progetti ISMU vibrati nel cielo delle soluzioni ottime
Prescindendo dalla concreta articolazione delle fasce sociali e politiche in campo
Lungi da me pensare di spartire torti e ragioni in una problematica così ampia e complessa
Mi libere esprimere
La mia modesta personale opinione secondo cui indipendentemente dal tasso di ortodossia marxista presente nelle giovanili elaborazioni politiche da Salvemini
La fase per così dire socialista di Salvemini e quella del contributo più originale più forte dato dallo storico pugliese alla causa del riscatto del Mezzogiorno
Tale contributo consistette essenzialmente Como molto opportunamente sintetizzato Massimo Salvadori in tre elementi cardine
Il primo fu l'impostazione nuova che gli diede alla questione meridionale collegandolo al problema della creazione di una forza politica si Chavez l'Alleanza per l'appunto tra contadini del Sud gli operai dal nord sotto la guida del Partito Socialista capace
Di metterlo al centro della politica nazionale e di una riforma in senso federale dello Stato finalizzato a una drastica redistribuzione delle risorse politiche ed economiche tra la parte più debole e quella più forte del paese
Il secondo elemento cardine
Va visto i stretto collegamento con il suo pragmatismo di cui fu una componente organica e fu per l'appunto la battaglia per il suffragio universale diretto
Nel quadro del generale disegno intestato attuare il passaggio da un liberalismo ancora troppo ricavati con la democrazia
A dare anzitutto alle masse meridionali senza volte senza parola uno strumento per la formazione dei propri diritti misconosciuti
Il terzo ed ultimo elemento e da individuarsi nella lotta senza tregua contro il malcostume politico la corruzione le violenze in prodi elettorali compiute nel sud del Paese con la primaria responsabilità del Governo centrale e delle sue proiezioni locali
Il dato forte unificante tra questi tre elementi
A mio avviso va ravvisato nella partecipazione solidale sofferto di Salvemini alle sorti del suo mezzogiorno
Nella sua appassionata battaglia per rendere più consapevoli più liberi coloro che sono dalla miseria economica e dalle Cathay né dell'ignoranza messi nell'arco dizione di non poter operare un consapevole processo di crescita economica e civile
L'attualità di Salvemini sale la sua affermazione secondo cui
Nella crescita nello sviluppo delle regioni meridionali sa la condizione imprescindibile per la realizzazione in tutto il Paese di una democrazia compiuta di autentica
E in ciò
In queste regioni e cercare in certo qual modo di assumere consiste probabilmente la ragione della persistente attualità del messaggio Salvemini annuo
Il costituire Salvemini a cinquant'anni dalla morte ancora un punto di riferimento grazie
La ringraziamo
Il promesse fedele e adesso sentiamo il professor Sergio ad Ariccia dell'Università di Roma la Sapienza
A sud Salvemini Stato e chiese imita
Io voglio cominciare con il ringraziare l'Associazione gli organizzatori di questo convegno l'Associazione per l'interesse del Mezzogiorno d'Italia
In particolare professor segata la manca il professor Guido Pescosolido che è stato il primo che parecchi mesi fa mi ha telefonato per propormi questo impegno
E per propormi di parlare sulle tema devo dire a me molto caro di Stato e chiese in Italia nel pensiero e nell'azione di Gaetano Salvemini
E io nuovo voluto insistere sulla richiesta di indicare questo titolo di Stato e Chiesa in Italia
Nonostante come è noto l'argomento in più tipico dell'attenzione ai problemi della questione religiosa da parte di Gaetano Salvemini
Consistano nella problematica dei rapporti tra Stato e Chiesa in Italia Stato e Chiesa impedisca titolo del volume
Nel mille novecentosessantanove con quella bella prefazione del professor conti agli studi di Salvemini in tema di rapporti tra Stato e Chiesa
Ma nella produzione scientifica dell'attenzione dell'azione politica e sociale di Gaetano Salvemini c'è un'attenzione alla problematica della disciplina riguardante le confessioni religiose diverse dalla cattolica
Per cui ho chiesto la cortesia di volere puntualizzare su questo
E vi diciamo riferimento alle chiese anziché alla Chiesa cattolica la riflessione e che mi permetta adesso di iniziare
Questa problematica per me è una grande importanza sono una grande importanza
Non perché io abbia conosciuto Gaetano Salvemini ma perché il mio ricordo fa per la giornata delle sei delle sei aprile del mille novecentocinquantasette
E quando Gaetano Salvemini invio agli amici del mondo che erano riuniti alterarlo Eliseo in una nella loro sesta riunione degli amici del mondo per dibattere il problema del la Stato e Chiesa in Italia
E e agli amici del mondo arrivò questo messaggio di Gaetano Salvemini e che io ricordo ancora con commozione perché partecipavo a quell'incontro e quindi o comunque ricordo molto vivo di quella giornata cari amici del mondo scriveva Salvemini ogni tentativo di trasformare l'attuale regime democratico
In un permanente regime clericale totalitario trottola resistito vera resistenza accanita
Io auguro che la parola d'ordine di questa resistenza abolizione immediata del concordato venga fuori dal vostro convegno
Se il vostro gruppo di studio si trasformerà in Gruppo di Azione permanente se questo gruppo
Denuncerà ai vecchi e nuovi attentati alle nostre libertà il presente convegno potrà essere il principio di nuovi sviluppi nella politica interna italiana
E concludeva il messaggio con le parole la nostra salvezza è nelle nostre mani
E Salvemini aveva allora ottantaquattro anni ma questa espressione e tipica delle suo atteggiamento sempre tenuto nei confronti dei problemi della vita quotidiana
Per ritenere di dover essere protagonista attivo di tutti i dibattiti tutti i problemi di non delegare mai ad altri
E quando sarebbe forse è venuto spontaneo a molte altre persone di ottantaquattro anni di dire la nostra salvezza e nelle vostre mani e Salvemini scrisse la nostra salvezza nelle nostre mani
E negli anni dal mondo erano molto numerose le persone che ritenevano di dovere condividere la l'insistenza con la quale Salvemini sempre
Sollevava il problema del rapporto tra riflessione teorica e azione concreta
E quindi quando la conclusione del convegno il giorno successivo il sette aprile
Sì mi fece con queste parole da dare niente che gli impegni gli amici del mondo si impegnavano a dare tutta l'opera loro per creare una nuova situazione nel Paese
Che consenta l'abrogazione del concordato nella instaurazione dell'ordinamento giuridico di netta separazione dello Stato Dalla Chiesa
E c'era da parte degli amici del mondo questa speranza questa auspicio di arrivare il più possibile rapidamente ad una
Attuazione di quella parola d'ordine sulla quale aveva insistito Salvemini la nostra parola d'ordine sia abolizione immediata del concordato
Ora quando io partecipai quel convegno avevo ventidue anni
Aveva ognuno studiato i problemi del diritto ecclesiastico avevo seguito per un anno intero la lezione del professor Arturo Carlo Jemolo ma per me è serio rischio Salvemini fu un'autentica scoperta
Perché io ero stato abituato dagli studi giuridici ad affrontare i problemi dei rapporti tra Stato e Chiesa cattolica
Sotto il profilo dell'interpretazione delle norme astratte
E delle norme del concordato delle norme della legge matrimoniale già dello norme che disciplinavano i vari problemi concreti del diritto ecclesiastico come si definisce questa disciplina insegnata
Da tanti anni nel diritto nella situazione universitari italiana
Ma leggere Salvemini sentire parlare Salvemini attraverso i suoi messaggi e sentire attraverso la lettura dei suoi iscritti
E quali erano le opinioni Salvemini mi portava a giudicare
E come questi problemi erano e dovevano rimanere collegati alle problematiche concrete a quello che
Era la cosiddetto con cretinismo Norberto Bobbio ha scritto molto bene
In un suo saggio su Salvemini che Salvemini e il maestro del concretissimo
E quindi è questa attenzione questo parlare le nonne di disciplina legislativa sulla scuola ma di politica scolastica di politica ecclesiastica questa andare a ricercare gli interessi del ragioni
I vari motivi che hanno determinato e certe scelte questa andare ad indagare all'interno delle scelte della società era un tipo di visione che è tipica naturalmente più più dello storico che del giurista
Ma che ammette c'è sempre molta impressione
Ora
Io ricordo anche che da allora è iniziata questa mia attenzione verso
L'attuazione di un principio nel quale Salvemini credeva fermamente che un sistema giuridico e politico
è laico o non è democratico e che quindi vi è una forte associazione un forte collegamento tra queste due espressioni che sono i due sistemi di democrazia di laicità
Salvemini della lettura risolvermi l'ho scritto nella scaletta che forse avete provato sulla sedia
Ecco roboante vale come un ricostituente ed ENEL spetti la sua prosa limpida seria all'efficacia con la quale Salvemini scrive
è un modo di deve favorire la
La comprensione dei problemi ed è per questa ragione che io leggerò alcuni brani di Salvemini e alcune considerazione fatte da chi Salvemini ha conosciuto veramente lo ha frequentato
Avuto motivi di consenso magari anche di dissenso nei suoi confronti e quindi in questa relazione vorrei leggere alcuni di questi passi
Stille naturalmente il problema del raggiungimento di un sistema di laicità in Italia è ancora da raggiungere e quell'House PC o che Salvemini riteneva riteneva urgente questa soluzione della questione attraverso l'abolizione immediata del concordato sappiamo tutti che ancora un auspicio per il futuro
E se questo è vero se è vero cosa come Salvemini in quel messaggio termine novecentocinquantasette
Danno della sua morte perché come sappiamo Salvemini è morto il sei settembre del mille novecentocinquantasette mandò quel messaggio nel marzo dello stesso anno
E Salvemini scrive una frase significativa siamo l'inietta sei siamo in regime di noi di democrazia
E quindi questa attenzione questa dubbio che poteva essere
E valido è un dubbio che sostanzialmente ritengo possa valere anche oggi perché se è vero quello che ho detto e quello sano che Salvemini ci ha insegnato
Che un regime o è laico non è democratico io credo che vi siano ragioni per dire che sotto il profilo del rapporto tra il valore della laicità e il disvalore della confezione a vita
Non siamo ancora in un regime democratico
Salvemini nel settembre del mille ottocentonovanta retate diciassette anni si trasferire a Molfetta a a Firenze
E studio alla sotto la guida di Pasquale Villari e Pasquale Villari enti è stato un suo grande maestro e nei confronti del quale Salvemini aveva un grande affetto grande ossequio
Aveva dei dubbi sulla tendenza di Salvemini a questa continua polemica politica questa attenzione
Alla problematica sociale che lo induceva ad intervenire costantemente attraverso continue ripetute polemiche
E Turatto tuttavia nel mille novecentoquattro c'è una lettera di Salvemini al suo maestro Pasquale Villari che significativa a mio avviso perché Salvemini dice caro maestro ne sono molto grato per le parole che
Lei usa nell'uso ultima lettera né nei confronti anche se alla fine noto delle parole di rimprovero
La mia testa è quella che né io posso mutare la sono convinto che è mio dovere dedicare una parte della mia attività a promuovere nelle vie che a me sembrano in coscienza migliori il progresso del mio paese questo dovere mi sforzo di compierlo come meglio posso
Forse sono su una falsa via
Ma finché non mi sia convinto che la via del falsa non posso seguirne un'altra
La mia testa e probabilmente storta ma certamente dura
Una testa storta ma dura
è una bellissima lettera che il Consiglio è una lettera tra le tante dell'epistolario di Salvemini alle quali ho fatto riferimento in questi mesi di lavoro per svolgere una relazione di questo pomeriggio
Ed è una bellissima lettera perché mi sentirei di consigliare a qualunque giovane di trentuno anni che
Dedicandosi alla carriera universitaria voglia peraltro esprimere qual è
La posizione che si ritiene di di agenzia di riassumere anche nei confronti di eventuali con siti di maestri che come spesso fanno invitano alla prudenza alla cautela lo studio l'esclusivo studio
Esattamente ricordo più volte questo periodo Fiorentino per lui molto felice
Ed è molto significativo per esempio la rete del mille novecentoquarantaquattro a Calamandrei che lei aveva scritto dall'Italia quando il parere Salvemini era invece negli Stati Uniti e le aveva comunicato un ordine del giorno molto lusinghiero riso i confronti
E diceva caro Calamandrei che ringrazio assai assai per il contenuto delle dell'ordine del giorno della Facoltà la quale al quale probabilmente anche tu hai contribuito
E tuttavia dice effettivamente quel periodi o è un periodo per me è indimenticabile quel primo periodo di giovani diciassette anni
Che io rivali che era un mezzo selvaggio e invece appresi alla scuola dei miei grandi maestri
E come qualcuno qual era diciamo il gusto del lavorare il gusto del vivere credendo nelle proprie idee e attraverso un rapporto costante con grandi maestri
Negli ultimi mesi del secolo diciannovesimo
Lapo formazione positivi Istica di Salvemini si collegò appunto all'influenza delle nascente socialismo che poi verrà meno come abbiamo ascoltato poco fa nel mille novecentoundici quando Salvemini deciderà di lasciare il partito socialista
In questo periodo molto significativo è l'incontro con Carlo Cattaneo con il quale si legge egli ebbe un'inebriante occasione di incontro attraverso le letture nella biblioteca di Lodi
E questa è in questo perché questo collegamento fra il pensiero positivista di quell'attenzione alle problematiche sociali influiranno molto su Salvemini sia sul piano politico sia sulla ricerca scientifica sua
E questo si avviene si avverte con particolare evidenza anche nei suoi scritti in modo particolare il primo scritto del mille ottocentonovantotto e sull'avvenire del partito cattolico
Ora ulteriore a Stato e chiese è un tema sul quale Salvemini ha dedicato praticamente per il suo impegno dei suoi impegni di ricerca in tutta la sua vita perché cominciò quando aveva ventidue ventitré anni
E come svela in una lettera inviata al suo amico Carlo Bracci del mille novecento e mille ottocentonovantasei
E credo incominciò ad andare ad esprimere l'intenzione di studiare il problema
Delle partito rating un cattolico del bambino cattolico e
E quindi c'è questo scritto questo lavoro che è del mille ottocentonovantotto chiedono grande fortuna tant'è vero
E che esso ha costituito il primo dei contributi del volume pubblicato
Alcuni anni fa parecchi anni fa circa trent'anni fa sul movimento cattolico in Italia
E quindi questo scritto giovanile di Salvemini viene e pubblicato in questo lavoro e nel quale negli anni Settanta nel mille novecentosettanta e si dedicava attenzione a tutti i contributi più significativi in questa materia
Ora il che rendono scritto molto significativo soprattutto perché c'è un approfondimento delle problematiche relative non soltanto all'aspetto politico
Ma anche al punto gli aspetti sociali proprio per l'attenzione che Salvemini arriva per questo tipo di vietare un trazione per questa prospettiva di studio
E quindi c'è un'attenzione alle componenti del partito cattolico al programma politico al programma sociale e c'è una attenzione Angelo ripetuta su
Quello che
Il Lella il motivo dell'interesse che Salvemini avvertiva del questo partito neo Guelfo come veniva allora definito
Salvemini diceva scriveva esso ha una grande forza cresce e crescerà sempre accogliendo uomini entusiasti uomini sinceri uomini nei quali la fede religiosa cento implicherà la profondità della sede sociale
Ecco molti hanno detto che è uno scritto nel quale si avvertono anche molte ingenuità
Ma a mio avviso va rilevato questa attenzione con la quale Salvemini ha sempre
Ritenuto utile parlare e di di apprezzare l'entusiasmo di apprezzare la sincerità di apprezzare il rapporto tra la sede sociale e la fede religiosa
Questo è già un problema all'interno delle problematiche della questione religiosa
Questo collegamento fra e l'interesse per la fede sociale l'interesse per la fede religiosa entusiasmo sincerità rapporto tra fede sociale fede religiosa
Nei primi anni dell'Unità tuttavia e lo stesso Salvemini si renderà conto di alcuni errori diciamo di interpretazione del suo lavoro giovanile
E tant'è vero che poi ritornerà nello studio nel mille novecentoventidue quello studio piccolo per molle ma significativo
E sulla dal partito il Partito popolare come appunto nel mille novecento dal mille novecentodiciannove si definiva
Il movimento cattolico e la questione cattolica
Quindi emerge all'interno di questo studio sul quale
Dirò qualche cosa e più tardi e questa attenzione alle alla presenza del Vaticano all'influenza del Vaticano sulla problematica di rapporti del movimento cattolico con le altre componenti politiche italiane
E quindi c'è questa e questo mutare praticamente di prospettiva ritornando un po'indietro nel tempo dobbiamo ricordare che nel mille novecento uno Salvemini aveva vinto la cattedra di Storia moderna medio vale medievale e moderna nell'Università di Messina
Nel mille novecento nel mille novecentotto aveva come stamattina è stato ricordato ho perso tutta la sua intera famiglia la moglie cinque figli la sorella nel thriller tragico terremoto di Reggio Calabria e Messina
E anche questo motivo questo intento di
Diciamo così reagire di fronte a questi tragici eventi della sua vita familiare
Lo indussero ad un impegno e diciamo bene nel mobile
Dedicato a vedere cosa si potesse fare per garantire gli spazi di libertà dei cittadini
E qui infatti c'era questo in questo periodo nel periodo successivo del mille novecentoundici l'inizio della sua
Presidente alla sua
Dalla Fondazione della rivista L'Unità che mangiano prevista che
Del definitivamente morì nel mille novecentoventi e dal mille novecentoundici recentemente è stata pubblicata da Einaudi
Una bella edizione di antologica degli scritti comparsi su L'Unità sulla rivista L'Unità
Ed è molto significativa c'è una splendida introduzione del professor Francesco Bonzio e per De Petris molto interessante lo studio di questa rivista e nella quale Salvemini fu della quale fu una protagonista grazie
Il il direttore e ad un certo momento si riferisce che vendette un ultimo pezzetto di terreno che aveva a Molfetta per potere consentire di sopravvivere a questa rivista che arriva
E pochi abbonati
E in questa Rivista sono compresi molti dei suoi studi soprattutto nella materia scolastica
Perché nel a proposito della materia scolastica qui e tra qualche minuto avremo una redazione apposito sul problema della politica scolastica politica universitaria quindi non mi soffermo sull'argomento
Ma non posso fare a meno di rilevare che tra politica scolastica e politica religiosa tra problematica problemi scolastiche pratica religiosa c'è un fortissimo nesso e che in questi STIR studi numerosi e dei quali Salvemini affronta il problema della libertà di insegnamento il problema
E della scuola ed il problema delle vieni delle violazioni della libertà EDD espressione tipiche del nord
Mento democratico c'è una parte importante della problematica studiata da Salvemini a proposito dei rapporti tra Stato e chiese
Significativo per esempio è quel passo nel quale del mille novecentosette Salvemini scriveva la politica scolastica del porto i tempi del partito per i cale non può essere in Italia che una sola
Deprimere la scuola pubblica non far nulla per migliorarla e più largamente dotarla favorire le scuole private confessionali con sussidi pubblici con sedi di esami compare già nenti
Rafforzata poco a poco la scuola privata confessionale disorganizzata la scuola pubblica sopprimere al momento opportuno questa e presentare con un'unica saldatrice della gioventù quella e cioè la scuola confessionale
E sono espressioni a mio avviso che sono rimaste attuali dopo l'avvento dell'ordinamento dell'Italia democratica e repubblicana e che tuttora fanno rimeditare sul problema del rapporto tra scuola privata e scuola pubblica
Nel mille novecentodieci Salvemini si trasferì nell'Università di Pisa del mille novecentosedici successivamente l'Università di Firenze ad insegnare storia moderna prendere sostanzialmente la cattedra di Storia moderna che aveva tenuto il suo maestro Pasquale Villari
E a proposito di questo
Di questo periodi o pensato a Siena
Vorrei leggervi poche righe di un bel contributo di cinque pagine che proprio ieri mattina ho trovato nella mia collezione di Belfagor io ho la fortuna posso tarati Salvemini perché o tutti i numeri del ponte tutti i nuclei di Belfagor
E una dieci annata del mondo comprese negli anni Cinquanta ai quali ho potuto diciamo attingere aveva come ad una miniera piena di diciamo così di
Di di di grandi ricchezze
Ora c'è un allievo di Salvemini nel mille novecentododici e Lamberto Orlandini che io non so chi siano un cono siccome ho trovato e nel mille novecentocinquantasette l'anno della morte di Salvemini e questo allora giovane scrive
Rigore scientifico voleva dire per Salvemini aveva a seguito delle azioni all'Università di Pisa nel mille novecentododici e quindi scrive rigore scientifico voleva dire per Salvemini prima di tutto concretezza
Concretezza e di idee di espressione egli insegnava cercare sempre la persona o il gruppo di persone che ha enunciato un principio
Ha preso l'iniziativa ha opposto resistenza offerto un aiuto agito concretamente
Insegnava ad indagare sugli impulsi gli interessi le ragioni che hanno mosso quell'individuo quei gruppi
Ad analizzare e chiarire questi impulsi questi interessi queste ragioni hanno ripararsi mai dietro le astrazioni le personificazione mitiche
Che era quanto aveva insegnato e aveva scritto nella bella introduzione al lavoro sulla Rivoluzione francese che è stato ricordato poco fa
Questo a proposito delle problema della scuola vi sono dei contributi e di grande importanza
Io avete visto nella scaletta ancora una volta che io ho diviso la valutazione dell'opera di Salvemini entrare gli anni del fascismo gli anni della periodo liberale gli anni della democrazia
Negli anni del fascismo naturalmente per la vita di Salvemini avvengono moltissime cose
Il primo scritto di Salvemini e del mille novecentoventidue in questo periodo che appunto come vi dicevo che il Partito Popolare e la questione cattolica e qui e c'è ben presente in Salvemini
E la presenza e la la la preoccupazione di quanto pur poteva derivare di negativo dell'Italia da un incontro tra il fascismo e il potere ecclesiastico il potere clericale
E quindi vi sono
E delle considerazioni fondamentali sui timori che poi si sarebbero realizzati in pochi anni dopo e che e da questo incontro di due dirle di due valutazioni dei dei problemi della vita e dei problemi dei rapporti delle valutazioni dei problemi tra Stato e confessioni religiose sarebbero derivate nefaste conseguenze per il nostro sistema
Nel mille novecentoventitré ancora Salvemini ed Helen alcune lettere di una vere una valutazione e precisa di quello che sarebbe avvenuto
Ed infatti perché poi avvenne è legato alle vicende che portarono Salvemini alla decisione di espatriare insidiare
E questa mattina si diceva che Salvemini de decise di non giurare quindi emissivi
Sì diciamo decisa ad espatriare per questo motivo in realtà il motivo come sappiamo il famoso episodio della richiesta di giurare la fedeltà regime fascista è un qualcosa che avverrà più tardi nel mille novecentotrentuno
E nel mille novecentotrentuno come sappiamo fondi giurano e mille duecentoquindici professori e soltanto dodici soltanto dove ci furono i professori che non ritengano di poter esprimere un giuramento di fedeltà regime fascista
Ma il problema della decisione di Salvemini di
Diciamo di allontanarsi dall'Italia di Jenin Trieste DDT pur di andare in esilio è legato a quelle che io ho definito come ancora una volta ricordo nella mia scaletta le intimidazioni una sola parola per dire che molti Fadel fa riferimento a una serie di fatti
Che sono raccontati con una dovizia di particolari che io la cui lettura Consiglio a chiunque voglia interessarsi di questo al momento
La pubblicazione di questo volume non mollare mille novecentoventicinque e chiede riprende non soltanto la documentazione
E di tutto quello che era il contenuto della rivista non mollare foglio clandestino diffusa Firenze dopo l'assassinio di Matteotti che come noto è avvenuto il dieci giugno del mille novecentoventiquattro cioè l'anno precedente
Ma è molto significativo anche per i tre contributi l'uno di Gaetano Salvemini l'altro di Ernesto Rossi e l'altro ancora di Piero Calamandrei
E Piero Calamandrei descrive delle pagine che a mio avviso dovrebbero costituire motivo di studio nelle scuole italiane ed anche di oggi
Ed è c'è una pagina in modo particolare quella nella quale si racconta che cosa era avvenuto il quattordici marzo del millennio novecentoventicinque e quando i fascisti venuti a sapere che il quindici dal giorno successivo avrebbe dovuto
Verificarsi una cerimonia e per ricordare Pasquale Villari ed il quattordici marzo su un giornale fascista intitolato battaglie fasciste un che uscirà a Firenze c'era scritto Salvemini non deve parlare a Firenze
Ci meravigliamo ok nei confronti di questo figuro qual è Salvemini il Senato Accademico abbia deciso di decidere e affidare proprio all'
Lui il ricordo di Pasquale vivere professor Pasquale Villari ma se il Senato Accademico ha fatto questo errore un errore del genere non lo faranno i fascisti quali
Impediranno impediranno alcune qui dopo se il Senato Accademico non ha voluto potuto impedire questo sconcio lo impediranno i flash
Cisti fiorentini Salvemini non deve parlare e non parlerà domenica alle ore nove ci troveremo tutti i presenti per impedire tutto questo
Quando il quindici marzo i professori dell'Università fiorentina
Si presentarono terrà ascoltare Salvemini e che non nelle riunioni per il ricordo di Pasquale ridere trovato l'università chiusa questa ricorrenze non si manifestò più successivamente
Vi fu una denuncia nei confronti di Salvemini fu un processo nei confronti di Salvemini del quale Calandre fu anche l'avvocato e essa il termine decise di espatriare nell'agosto del mille novecentoventicinque prima
A Parigi prima in Francia e poi negli Stati Uniti d'America e rimase sostanzialmente
In fino a mille novecentoquarantasette fece un bravissimo viaggio nel mille novecentoquarantasette povero tornò definitivamente Mita in Italia del mille novecentoquarantanove
Significativo è quello e che avviene poco prima diciamo della stipulazione dei Patti lateranensi perché anche Sardegna ad un certo
Mento esprime un giudizio cautamente positivo nei confronti della prospettiva di una transazione tra il Governo italiano il fratello e poi il Vaticano
Una transazione che dice Salvemini forse potrebbe valere risolvere durante i dissidi
E tuttavia lui stesso scriveva stiamo attenti a non pagarla troppo a non pagare la troppo cara sul terreno di tutte le altre relazioni fra la Chiesa allo Stato
Che hanno ben maggiore importanza che il problema di sapere se il Papa debba essere utente o sovrano dei palazzi vaticani
Quando vi fu poi la stipulazione dei Patti lateranensi la questo episodio prevalse nei suoi confronti nei confronti di Salvemini come
Ho letto nel convento di Elio Conti un'autentica sta affilata
Non soltanto nei suoi confronti cioè Salvemini ebbe un colpo durissimo da questa stipulazione e il suo primo impegno il suo primo diciamo desiderio era quello di sentire cosa ne pensava don Sturzo
E quindi ci sono ripetute e sollecitazione nelle sue lettere inviate numerosissime nel periodo mille novecentoventinove quando a stare ancora a Parigi
Per chiedere che cosa avrebbe pensato se don Sturzo di tutto questo ma è possibile c'è in una lettera un'accorata manifestazione di preoccupazione possibile che il basso clero si stia avvicinando alle e diciamo al fascismo a regime fascista
E in modo particolare e c'è una lettera di una sua amica che abita non lontano e che aveva avuto occasione di intervistare
Don Sturzo e sulla Londra anche lui del ventinove
E Salvemini le risponde a questa signora la ringrazio per la sua preziosa lettera sull'atteggiamento di don Sturzo
Non avrebbe potuto compendiare meglio un atteggiamento sconcertato afflitto ma in fondo soddisfatto come quello di don Sturzo
Come prete cattolico egli deve considerare il concordato come buono se non perfetto
Deplora soltanto la procedura con cui è stato raggiunto noi al contrario consideriamo il concordato come una cosa assurda è disgustoso insistenza e lo rifiutiamo non solo per la procedura ma anche per il contenuto
Evidente conclude che sta lettera Salvemini dicendo l'accordo fra il Papa e Mussolini dimostra che è possibile una Democrazia Cristiana ma che impossibile una democrazia cattolica
E a proposito di don Sturzo mi viene alla mente che quando il quattro ottobre scorso sono andato a Torino per partecipare ad un incontro di ricordo riguardano Salvemini
Avrebbe dovuto venire anche il mio collega ed amico Pasquin Scoppola Piero Scoppola
Che purtroppo però ha dato notizia che in quei giorni era peggiorato le sue peggio condizioni di salute erano peggiorate quindi questo suo ricordo dei rapporti tra non stupisce Salvemini non avvenne mai
Però questo è un fatto significativo nella storia italiana del periodo fascista
Io sono andato a rileggere una lettera che avevo
Già letto alcuni anni fa di De Gasperi nel volumetto deve edito dalla Morcelliana di Brescia lettere sul concordato quando
Scoppola dice d'altra parte don Sturzo affatto quello che avrebbe
Don Sturzo anche condividere la decisione del papà di addivenire alla stipulazione dei Patti lateranensi
E avrebbe firmato dice dice da questa lettera Degasperi avrebbe firmato se fosse stato papà anche lo stesso don Sturzo
In questo per il periodo vi viene scatta la molla per Salvemini di scrivere un libro sui rapporti tra Stato e Chiesa cattolica
Nella
Darli dall'unità ad oggi
E a questo lavoro si si dedica in modo estremamente puntuale estremamente impegnativo
E però questo lavoro rimarranno quando sarà giunto al venticinquesimo capitolo e Salvemini non continuerà a scriverlo perché gli vengono una serie di altri episodi
Nel frattempo decidere mille novecentotrenta di andare negli Stati Uniti accetta di insegnare la Rawat della
La storia della civiltà europea e viene preso tra l'altro dalla sollecitazione che viene rivolta dall'amico giorno Platel Giorgetti
La Praga se non sbaglio il si il quale gli aveva proposto e di scrivere un libro la Piana sì di scrivere un libro collettivo sulla politica fascista però al problema del concordato la Piana pensa che ci avrebbe pensato lui
E invece ed etica l'impegno di Salvemini al problema della diplomazia di Mussolini ed infatti le mie novecentotrentadue uscirà il volume su Mussolini il diplomatico
E Salvemini scrive molte lettere molti saggi
A proposito della religione dalle italiani particolarmente significativa mi sembra quella nella quale Salvemini dice solo dopo avere vissuto in Paesi protestanti scrisse appieno aveva Ferrari Parigi nell'agosto mille novecentotrenta e solo dopo avere vissuto nei Paesi protestanti
Che io ho capito pienamente quale disastro morale sia per il nostro Paese quella forma di educazione morale che il clero cattolico italiano dal popolo italiano e che i Papi vogliono sia sempre data al popolo italiano
E questa esperienza di Paesi protestanti che ha fatto di me non un anticlericale ma un anticattolico
Nel mille novecentoquarantatré sempre in questo periodo eccede nella l'impegnativo studio di Salvemini sulla politica ecclesiastica nell'Italia di domani
Comincia ad emergere questa speranza del domani dopo il ventennio fascista e questo significativo contributo che Salvemini pubblicato pubblico sono rivista di Boston nella controcorrente
Sono indicati tutti i problemi della questione religiosi più significativi in modo particolare il noi privilegi cosa significa un concordato cosa significa un impegno per i cittadini
Ad aprire due forme di lealtà alludo nei confronti di un'autorità religiosa l'alta nei confronti di un'autorità statale
Quali sono le i dubbi le perplessità le ragioni di dovere superare
Le problematiche relative al divorzio relativa alla prova alla nullità del matrimonio l'insediamento la religione dello Stato l'altro Brera profeta ecclesiastica cioè tutti i problemi sono contenuti all'interno di questo studio con indicazioni particolarmente preziose
Naturalmente si può consentire e dissentire io stesso qualche forma di
Il dubbio sulla idea che le
Una separazione sia il sistema più adeguato per
E la redazione è stato chiesi Gattolin un regime pienamente democratico ma comunque sono aspetti particolarmente significativi dopo la caduta del fascismo
L'impegno di Salvemini anziché attenuarsi si accentua sempre più e questo avviene anche nel periodo che precede il suo ritorno definitivo in Italia
C'è una corrispondenza molto fitta con Ernesto Rossi come sapete tra i due vigeva un rapporto
Per il quale Salvemini era il padre ed Ernesto Rossi si considerava un figlio o di poco più giovani in fondo ma comunque si considerava un allievo uno studente non Ford qualcuno che aveva sempre da imparare quindi
Lui lo tratta come figlio Santangelo data come figlio che ha messo sopra Rossi lo considera come padre a Salvemini
E vi sono una serie
E di diciamo di di problemi sui vari e sui vari aspetti del per esempio eccetera molto insegni interessante la corrispondenza fra Augusto Monti
E lo stesso Salvemini reca un certo punto Augusto Monti dopo il voto sull'articolo sette della Costituzione
Nel venticinque marzo del mille novecentoquarantasette quando i cattocomunisti come sappiamo hanno votato insieme democratici cristiani
Nella decisione di ribadire la levi con il concordato il Trattato attraverso un richiamo nella norma costituzionale
Ebbene non c'è e questa questa questa lettera D. Monti molto significativa nella quale modo non ti dice si parla di errore del Partito comunista ma in fondo vorrei dirgli che
Non è poi tanto un errore se ricompare la formula cara Gramsci per la quale noi dobbiamo guardare le masse cattoliche che sono
Al di là diciamo dei rapporti dei partiti e dobbiamo quindi addivenire ad una sorta di incontro
Fra queste due autorità Salvemini mi risponde in modo garbato parleremo quando io verrò in Italia tema comunque non riesco proprio a capire perché dopo avere rifiutato il tutto nei termini smog
E di più dodici esimente della realismo di
Di di di di di Mussolini noi non dobbiamo non rifiuto premo non rifiutare anche il turismo di
Togliatti e quindi vi sono particolari indicazioni interessanti su questo argomento sul della politica dei vari partiti
E comunque Salvemini ad un certo momento in quella Italia scombinato come sarà il titolo del libro che uscirà poi del mille novecentocinquantanove
Ed è un'espressione cara Salvemini questa dell'Italia sconfinata
Salvemini nel ritorna frequentemente e sulla idea che non merita ammissibile potere guardare a questi problemi attraverso le soluzioni di compromesso vi sono delle questioni di principio che devono essere
Essere valutate con particolare attenzione se non si vuole
E che vi siano delle violazioni continue della libertà di religione verso la religione
Un punto importante si pone dopo che Ernesto Rossi manda il cinque novembre del quarantotto un telegramma a salve in ogni e dicendo oggi Consiglio ministro carpetta approvato tu era integra insegnamento a Firenze
Quando con il tema proveniente da Parigi nel giunse a Torino nel mille novecentoquarantanove con una pesante valigia piena di carte ritagli di giornali stranieri preziosi appunti e trascorse qualche giorno a casa di Galante Garrone Alessandro Galante Garrone
E il ricordo a distanza di anni nel mille novecentocinquantasette questa occasione di incontro li scrive
Caro Salvemini come fu bello averti qualche giorno con noi
Vi Rivi nell'oggi attenta ogni spunto di cronaca a ogni fatto anche modesto ritagliare i notizie articoli mettere da parte mentre pile vacillanti di giornalisti a molti chiamano accantonato poltrona
Poli di conoscere a fondo la vita di questo Paese che per tanto tempo che aveva costretto all'esilio
Ma sempre così presente nel tuo animo e senza volerlo Min segnali come il cittadino deve seguire da vicino la cosa pubblica tenerci le mani sopra così diceva mi sembra il tuo Cattaneo
Mi insegna che la buona regola dell'informazione esatta e precisa del risalire alle fonti secondo l'onesto metodo storico dei più vecchi maestri dell'Ateneo Ferentino
Dopo il ritorno in Italia Salvemini in decine di articoli lettere tra filetti commenti affatto il fatto che le del giorno non si lasciò sfuggire un'occasione per distinguere fra democrazia e clero Grazia canonico civile peccati e delitti
Per denunciare fatti a sintesi inquietanti piccoli soprusi angherie illegalità perpetrate all'ombra dello scudo crociato
Per scherzare con la prosa secca ma traboccante di sdegno e di Arbus che gli era propria l'acquiescenza dei cosiddetti partiti laici alloro Stra potente alleato e ai vescovi sovrani
La l'impegno di Salvemini si esercitò con particolare vivacità a proposito della vicenda alla quale ho fatto un rapidissimo cenno poco prima poco fa della persecuzione delle confronti dei protestanti e pochi sanno che in Italia viene siano un Tomba pagina nera della storia del nostro Paese quando a seguito dell'entrata negli anni successivi all'entrata in vigore nella Carta costituzionale del mille novecentoquarantotto c'è stata un'autentica persecuzione nei confronti degli aderenti a confessioni religiose diverse dalla cattolica
Come molti dicevano in modo particolare sul mondo vi sono articoli particolarmente interessanti De Giorgio Spini di Peterson uniti Luigi
Salvato Rally di di Gaetano Salvemini su questo punto e cioè come mentre noi pensiamo che siano in vigore gli articoli diciassette sole Staderini ore diciotto sulla libertà di associazione diciannove sulla libertà di ricerca in Regione otto sulla libera e portarla sulla invada libertà delle confessioni religiose
Il Ministero degli Interni dice che no che l'unica e norme valide sono quella della legge mila centocinquantanove del ventinove e del Regio decreto numero duecentotrenta del mille novecentotrenta che su do le due disposizioni particolarmente e orientate nell'attuazione del principio caro parrocchie Mussolini tutto dallo Stato nulla fuori dallo Stato nulla contro lo Stato
E quindi Nico questo periodi o ci sono stati episodi di processi episodi e di scandalosi soprusi e Salvemini e tra i primi a impegnarsi in tutto questo studiano do con attenzione nelle le varie vicende andando ad interrogare le carte che parlavano dei comportamenti dell'ufficiale di pubblica sicurezza del carabiniere del ministro la corrispondenza
Che per cercare di arrivare al fondo di ogni questione e quindi la sua protesta e particolarmente ascoltata del mondo dell'intellettuali assolutamente non ascoltata nel mondo diciamo dei poteri in siamo qui in uno dei parassiti IPC del potere
Per il Senato della Repubblica e quindi c'è questo questa sarà completa diciamo disattenzione nei confronti di queste proteste
E il problema non sarebbe certamente risolto non sarebbe stato risolto se non fosse entrata
In funzione la Corte costituzionale da cui prime sentenze del ventitré aprile mille novecentocinquantasei che anche in questo settore deve porti riguardanti le questioni religiose della libertà in materia di religione atto dei principi coerenti con le norme costituzionali
Questa però della giurisprudenza costituzionale è una pagina evidentemente successiva
Alla esperienza di Salvemini perché se appunto l'esperienza di vita di Salvemini si conclude nel settembre del mille novecentoquarantasette
Un tratto caratteristico di Salvemini è sempre stato l'attenzione a i fatti della vita quotidiana
La carretta andrebbe più spedita se non mi lasciarsi distrarre dalle questioni correnti
Ma quando mi prendo un accesso epilettico sui quali ogni giorno perde il lume degli occhi dimentico il passato magari di ieri per il presente di oggi
Molte di queste questioni attenevano proprio ai rapporti tra Stato e Chiesa cattolica la difesa della scuola al problema della libertà di insegnamento I così i problemi della
Della del dell'influenza del fatto religioso nella politica e nella società del nostro Paese anche perché le violazioni delle libertà civili in questo periodo e di diritti civili degli italiani in questo periodo sono state molte gravissime
E saltelli sempre interveniva dicendo spetta a noi pronunciare una condanna morale renderci conto del pericolo che le nostre libertà o occorre correrebbero le nostre
Il pericolo che correrebbero le nostre libertà se i parroci acquistassero dubita giuridica di cui per il momento sembrano essere ancora privi
Nel mille novecentocinquantatré Salvemini fonda l'altrui associazione libertà religiosa in Italia
E credo alla presidenza di questa associazione continua a svolgere in modo ancora più autorevole appunto data la carattere associativo di questo gruppo una
Significativa vede diciamo influenza sulla
E sulla riflessione riguardante questi temi
Un aspetto particolarmente problematico il penultimo paragrafo della mia scalette anche dalla mia relazione e quella che vuole sottolineare i problemi del rapporto tra fede religione anticlericalismo e laicità nel pensiero di Salvemini
Molti biografi di Salvemini si sono soffermati su questi argomenti
Salvemini non rinnego mai il suo senso religioso della vita e più va a volte di occasione di ribadire il suo profondo rispetto per qualsiasi religione sinceramente professata
Nel mille novecentodiciannove per esempio appoggiando la candidatura di un democratico cristiano Giuseppe Donati
Scriveva io appartengo a quella religione storica che non ha nessun dopo mai nessuna speranza di vita futura ma comune col cristianesimo il rispetto della libertà il bisogno della giustizia l'istinto della carità umana
In Sardegna è sempre stata molto accentuata la tendenza avverso posizioni nette senza incertezza verso i dieci opinioni chiare senza tentennamenti una tendenza è coerente con gli insegnamenti che appunto Salvemini aveva ricevuto fin da giovane
E mi viene alla memoria una frase di Bertrand Russel che ho letto di recente nella quale Russel diceva quando parlano gli italiani e quando parlo di italiani colti mi sembra spesso di non capire
Salvemini non deve essere colto perché quello che dice io lo capisco e quello che pensa lo penserei anch'io
Nella prolusione che Salvemini tende all'università di Firenze è ritornato
Dopo ventiquattro anni di assenza il venti il diciannove
Il sedici novembre del mille novecentoquarantanove la prima lezione di storia moderna e che iniziò con le parole un po'retorica eri dicevamo secca e questo ieri era di ventiquattro anni precedenti
E in questa prolusione ricorda Salvemini il contributo che aveva avuto dei maestri dell'Università fiorentina e dice che quando era andata scuole dati cinque anni il maestro di aveva chiesto
Ma che cosa siete venuti a fare lui stesso aveva
Aveva suggerito la risposta noi dobbiamo rispondere in coro a leggere scrivere e far di conto
Procedere da Taranto ovini a leggere scrivere e far di conto bene o male mi avevano insegnato a Molfetta diventare Ivano antiuomo Riolo imparai dell'Università di Firenze
Quei vecchi maestri disse in quell'occasione questo brano è stato ricordato membri un articolo un po'inquietante però di Michele Salvati sulla rivista il Mulino
Quei vecchi maestri appartenevano quasi tutti a quella corrente di pensiero che oggi e disprezzata come positivista illuminista intellettuali vista
La loro è la nostra cultura era anziché norme Ustari da terra terra inetto allenarsi verso i cieli dell'intuizionismo e dell'idealismo
Dai tempi di quella cultura terra terra dodici classi si fa da nove ICI classifica ramo nettamente in credenti o non credenti clericali o quanto clericali Conservatorio rivoluzionari
Monarchici e repubblicani individualista o socialisti il bianco era bianco il nero era nero il bene era bene il male era male o di qua o di là
Quando noi poveri passerò ti empirici fumo divorati dalle a quelli di Alistair il bianco diventò mezzo nero e il nero mezzo bianco PIL bene mezzo male il male mezzo bene
Il PRIT colore non poteva non essere mezzo Colantuono ed galantuomo e l'ha condannato ad essere mezzo briccone oggi in Italia e che i ricavi sono mezzo comunisti i comunisti sono mezzo Previtali
La stessa lampada che illumina o le stesse lampade che illuminano le celebrazioni comuniste servono le madonne Pellegrini
è la torre di Babele
Per conto mio sono rimasto sempre ancorato o se preferite dire così insabbiato dove i maestri di allora mi condussero il masso erratico abbandonato nel piano del ghiacciaio rito rate ritirate si sulle alte montagne
Nel volume di Arturo Carlo Jemolo Chiesa e Stato in Italia l'edizione del cinquantacinque c'è una leva dedicata di Salvemini una sola volta c'è una sola dedica sono soltanto due righe nelle quali i Emo lo ricorda che le incomprensioni di quanto è religione da parte di Guido Podrecca
Il direttore del giornale satirico l'asino provocarono la reazione perfino di un acre anticlericale com'era
In termini a crea anticlericale comunica citazione per
Dire che Salvemini anche era rimasto
Disturbato dalle manifestazioni di anticlericalismo nella forma adottata da poter ricca nel suo famoso giornale satirico l'asino
A proposito dell'anticlericalismo però non è questa mattina Guido Pescosolido intervenire concludeva la sua relazione parlando di anticlericalismo antifascismo e anticomunismo una
Forse il problema merita un parco in un approfondimento ulteriore senza attestarsi su una espressione che
Perlomeno deve valutare
Tanti aspetti della personalità di Salvemini e tanti
Oggi tanti passi della sua produzione
E cioè
Saperi aveva scritto nel mille novecento su dieci solo antica righi anticlericalismo serio è quello che organizza economicamente politicamente la classe lavoratrice
Per intendere che significato possa assumere la sua concezione dell'espressione di cattoliche di capitale è necessario comprendere la sua prospettiva di religiosità priva di qualunque preoccupazione di carattere dogmatico
Nel mille novecentoquarantasei quando era ancora è già vecchio e sempre polemico verso la Chiesa cattolica
Egli esprimeva in una lettera ad un cattolico sincero un passo molto famoso esprimeva la propria gioia di essere classificato da un cattolico sincero come cristiano
Io stesso scriveva Salvemini quando debbo spiegare quali sono le basi della mia fede morale rispondo senza esitazione che sono cristiano
E se la gente mi domanda che mi spieghi meglio dichiaro che sono cristiano perché accetto incondizionatamente l'insegnamenti morale di Gesù Cristo e cerco di praticarli per quanto la debolezza della natura umana me lo consente
Quanto ai dopodiché sono andate sovrapponendosi all'insegnamenti morali di Cristo non me ne importa proprio nulla io mi sono arrestato all'anno della crocifissione catari CATA falchi dogmatici dei secoli successivi non mi riguardano
Alla vigilia della morte nel marzo le cinquantasette ripeteva come per la vecchia nella di Pascale la guida per la sua vita era stato Gesù Cristo che diceva Salvemini ha lasciato il più perfetto codice morale che l'umanità abbia mai conosciuto
A proposito di Pascal va ricordato che nel numero di gennaio per cinquantacinque della rivista trentina il ponte
Era stato pubblicato un articolo di Salvemini con il titolo empirici e teologi del quale Salvemini in modo conciso riepilogata quale potesse ritenersi la sua concezione della storia
Tra le carte di Salvemini trovate al momento della sua morte vicino al suo letto è stata ritrovata una copia di questo scritto
Lo avevo la P due di staccare dalla rivista ma quanto letto naturalmente per staccare dalla rivista vicino alla parte dedicata ad un articolo e
Il testo all'articolo del di due anni precedenti mille novecentocinquantacinque completamente rifatto in modo particolare al posto delle due ultime pagine figurano figuravano in queste Pup carte che erano presso di lui cinque paginette
Manoscritte redatti con un ordine con una chiarezza riscrittura in cui piuttosto insoliti il cui contenuto suona per buona parte come una confessione impostori
Sono queste le parole di Roberto Vivarelli sulle regole che hanno improntato la premialità suona cioè come un testamento spirituale
Chi legga queste pagine
E poi notare una vera e propria dichiarazione di sconfitta dell'intelletto umano nella quale Salvemini confessa
Che applicato sì con la migliore volontari sorda di quell'interrogativi filosofici fondamentale che non lasciano senza fiato
Dio l'anima il bene e nel male il dovere la vita futura non seppe trovare alcuna risposta in termini di raziocinio e dovete prendere coscienza del limite tra ragione umana di fronte i massimi problemi dell'uomo
Dopo essermi quindi cominciava citazioni Salvemini dopo essermi allungo sperduto in quella vinto
Dovetti dire a me stesso che il filo d'Arianna per uscirne non arrivava a trovarlo arrivare alla conclusione che io non solo non ci capivo nulla ma dovevo rinunziare alla speranza di capirci mai nulla
Mi trovai allora sperduto del bunga fu un'impressione disperata
Per fortuna trova in una pagina di Pascale via d'uscita di quella disperazione
Pascal ci presento una vecchia Rella la quale si era di non poter la quale SAB di non poter risolvere i grandi problemi di cui anche se la sente il fascino
E dice io non so dimostrare a me stessa che ci vuol dire se c'è un altro mondo maniera veicolo come se ci fosse perché se quell'altro mondo c'è
E di un salve impone condanne cattivi io alla mia morte mi troverò bene per avere fatto quanto potevo per meritare nella salvezza
E se proprio non c'è niente di niente non c'ero ha perduto niente a cercare di meritarmelo saldezza e comunque Moriero in pace con me stessa
Quella vecchia Vella mi insegnò la via da seguire e mi sono trovato bene a seguirla quella via
Questa mia confessione di fede concludeva Salvemini non vi darà un altro opinione di me ma io non sono uno storico teologo sono uno storico empirico non sono un'aquila sono un passero otto dopo quel che posso dare quel poco cerco di darlo meglio che posso
Nel suo testamento olografo si legge si leggono queste parole questo testamento è stato pubblicato come ultimo documento del volume Stato e Chiesa in Italia a cura di conti
Questo è il mio testamento mi dovrebbe essere l'ultimo momento della mia vita uno scollamento del mio pensiero permettesse a qualcuno di farmi passare come ritornato la fede religiosa qualsiasi
Sì a mirare e cercare di seguire gli insegnamenti morale di Gesù Cristo senza curarsi seggio sul c'è stato figlio di Dio o no o abbia designato dei suoi successori essere cristiano intendo morire da cristiano come cercare di vivere senza purtroppo esserci riuscito
Ma cessare di essere cattolico quando arrivo diceva diciotto anni e intendo morire fuori dalla Chiesa cattolica senza equivoci di sorta
Concludendo da vorrei dire questo che anche a proposito del tema della relazione tra Stato e chiese e non è difficile criticare Salvemini
Decide limiterà consapevoli e lui stesso e non è difficile neppure indicare le insufficienze le contraddizioni della sua attività politica
Ma il nodo dell'opera di Salvemini va cercato e non est in una onestà morale in una intransigenza vissuta come vocazione religiosa
E forse il modo migliore per avvicinarlo sta proprio nel seguirlo su un piano in largo senso pedagogico di educatore
Leggendo i suoi scritti si hanno costantemente prova della sua ingenuità
E i suoi errori di giudizio su uomini e cose peso incertezze i suoi diritti Soni restarono famosi il suo intento di condurre una battaglia socialista compatta con bandiera liberale per parafrasare le parole usate dello stesso Salvemini
Il suo bisogno quasi ossessivo di chiarezza che diceva come dirà Piero Gobetti suoi lucide
Che rendeva i suoi lucide moltissimi saggi poco preoccupati del ritmo dialettico della società e ricchi di troppo definitiva semplificazione tutto questo gli procurò in diverse occasioni non poche critiche
E tuttavia si rimane soggiogato io sono rimasto sempre soggiogato a mio avviso si rimane soggiornati dalla sua capacità di esprimere con nettezza cosa significhi essere cittadino di una società democratica libera dopo elitaria
Si rimane soggiogata e dalla sua sede di sincerità e di verità dal suo coraggio dalla determinazione della proposta di un cristiano laico illuminista come Massimo Salvadori ha definito Salvemini della sua redazione del quattro ottobre scorso a Torino
Dalla sua risoluta indignazione di fronte a soprusi e prepotenza star zitti non possiamo erano suoi insegna rimane il suo monito
Non mollare era il titolo del giornale clandestino uscito a Firenze e dalla cui lettura si traggono ancora insegnamenti sulle idee di Gaetano Salvemini
Caro Piero Calamandrei che nel mille novecentoventicinque aveva difeso sul tema delle aule universitarie nel processo penale nei suoi confronti
Che dopo la caduta del fascismo ne avevo autorevolmente favorito il ritorno sulla carta la Fiorentina Salvemini aveva settantaquattro anni
Che con Salvemini ed un costante dialogo per molti decenni del secolo scorso
Espresse il suo sentimento di gratitudine con queste parole
Che ringraziamo per la lezione di vita che ci hai dato questo averci insegnato che l'amore per il proprio Paese si identifica con lo studio paziente dei suoi problemi politici e sociali
Questa serie né operosa perseveranza nel dovere senza speranza di paradiso né in terra né in cielo caro Salvemini specchio limpido che umano della nostra coscienza
Non accade di frequente che si possa individuare una persona vissute non lontano passato il riferimento è l'esempio per il comportamento proprio ed altrui
In queste per anche per il periodo futuro leggendo le pagine di Gaetano Salvemini in questi mesi di faticose appassionante lavoro di ricerca sul suo pensiero e sulla sua azione ho più volte avvertito la sensazione di riuscire a trovare nel ricordo la sua vita
La misura del dovere di chiunque voglia praticare con coraggio e dignità la propria esperienza di vita individuale e collettiva
E per chiunque intenda contribuire con impegno
Alla costruzione di una società democratica rispettosa delle esigenze di giustizia e libertà per ricordarne la denominazione del famoso gruppo fondato aprile del mille novecentoventinove del quale Salvemini fu tra i fondatori principali promotori
Il tempo di cui il tema di questo convegno è Gaetano Salvemini ancora un riferimento
Nuovi e diversi rispetto al passato sono certamente gli argomenti che l'attuale dibattito sui rapporti tra laicità religione divo razzia
Pone all'attenzione di chiunque dall'eutanasia i diritti degli omosessuali dalla porta le coppie di fatto dal divieto del velo islamico le mutilazioni genitali dall'avvento delle società multiculturali arricchiamo delle radici cristiane nelle Carte costituzionali
Di queste altre questioni collegate a quelli che oggi si definiscono i cosiddetti temi eticamente sensibili Salvemini non si è occupato nei suoi scritti
E tuttavia che io credo che lì continua ad essere un prezioso compagno di strada perché crede nella democrazia e nella recita
Dei valori che come ha dimostrato Salvemini solo indi sociabilità loro ed ai suoi iscritti alla sua azione politica
Che dovrà ancora riferirsi chiunque si proponga di reagire alle forti tendenze di restaurazione confessionale che contraddistinguono le società contemporanee
E di ribadire le ragioni che rendono la società laica il più civile modello storico di convivenza
No
Sottile
Dobbiamo garanzie
E
Allora siamo un po'in ritardo passiamo altro l'ultima conferenza del professor Sandro logaritmi all'Università stessa degli studi di Firenze che
Salvemini ed i problemi della scuola e dell'università
Grazie
Di sicuro staremo nei termini per tanti motivi anzitutto perché dopo aver sentito la relazione del professor la ricetta credo che
Nessuna prelazione possa eguagliare nella complessità
Profondità di analisi in secondo luogo perché in realtà il tema
Che gli organizzatori di questo convegno mi hanno assegnato non è un tema sul quale come per esempio la questione delle relazioni
Fra alla cultura religiosa la Chiesa le chiesi e la cultura laica allo Stato abbia accompagnatori intensamente tutta la riflessione chi Gaetano Salvemini dal giovane Salvemini che viene a Firenze
Diciassettenne come riportato professore Ariccia e che scrivere ricorda più volte riavere ha avuto a Firenze questa esperienza decisiva di formazione per la sua
Carattere oltre che della sua formazione perché qua
è un tema quello della scuola è quello dell'università
Che nel quale indubbiamente Salvemini si impegna soprattutto nel periodo della prima metà
Del primo decennio del nuovo secolo a delle propaggini significative alla vigilia della Prima Guerra Mondiale poi sostanzialmente un tema
Sul quale Salvemini torna in modo abbastanza occasionale ed episodico senza dedicare a dei su più una riflessione di ordine
Sistematico ovviamente questo
Ben comprensibile dal momento che la forzata abbandono
Della dell'Italia nel mille novecentoventicinque ritorno nel mille novecento quarantanove le battaglie degli anni Cinquanta sono battaglie fortemente politiche
Nei quali il tema della scuola si qualche volta torna c'è qualche suo intervento
Più o meno marginale in alcun qualche foglio sparso ma non è più un tema chiave e come per qualche momento lo è stato tra il mille novecentodue e il mille novecento e il mille novecento
In secondo luogo se nove scorriamo un po'la letteratura
Gli studi Salvemini anni la letteratura su serve minimi
Da quell'importante convegno che fu tenuto a Firenze negli anni Sessanta per arrivare fino ai contributi più recenti vediamo che in realtà al tema specifico edificata ben poca attenzione
Si tratta allora anzitutto di dare una risposta dispiegarsi perché ovviamente la risposta più ovvia banale dire ben fin dei conti Salvemini o non ha dato su questi temi
Dei contributi che possono essere in qualche modo incisivi
Credo che sia una risposta banale sarebbe una risposta banale in fin dei conti non esaustiva e direi anche in qualche misura
Non fino in fondo giusta
Proverei a dare un'altra lettura questo tema in realtà grandi pedagogisti italiani
Che hanno dato qualche contributo di riflessione
Sporadico sul pensiero di serve meno ordina la scuola e università hanno colpito in qualche modo con un pregiudizio e con un ostracismo
Cercherò di spiegarmi da dove deriva il pregiudizio e da dove deriva l'ostracismo
Il pregiudizio riguarda essenzialmente la sua teorizzazione su quella che doveva essere nell'Italia del nuovo secolo
La scuola media
L'ostracismo riguarda essenzialmente è una mia interpretazione ovviamente non ho prove fatto alti che dimostrino
Questo tipo di ostracismo ma mi sembra che sia abbastanza
Costante riguarda la sua interpretazione e la sua lettura in ordine arruolano
Perché io mai gli steli le scuole di magistero dovevano avvenire nell'ordinamento universitario
Cerco di spiegarmi innanzitutto l'impegno come uomo di scuola
Inizia in Salvemini all'interno di questa Federazione nazionale insegnanti scuole medie che nasce
Agli inizi del nuovo secco
Questa federazione si costituisce come
Grande organismo associativo non si dichiara e non si presenta come vere proprio sindacato dei professori della scuola
Idea ma a anche in qualche misura funzioni di ordine sindacale
Salvemini nere
Diciamo in qualche misura promotore di sicuro
Protagonista partecipa molti
Dei congressi organizzati da questa Federazione è molto convinto nei suoi interventi
Che non sia
Diciamo una caduta di immagine
E una lesione dista se per i professori di scuola media rivendicare anzitutto per esempio un miglior trattamento economico può sembrare strano
Ma l'intervento che Salvemini fa
Al secondo congresso che questa federazione tiene nel mille novecentodue a Cremona riguarda proprio la necessità che la dignità professionale del sociale
Dei professori di scuola media sia eletta con un miglioramento stipendiale
Perché dice semplicemente i professori guadagnano in media due mila lire l'anno qualcuno molto meno sì è un'insegnante di materie tecniche si scende anche
A mille e cinquecento lire materno questi sono gli stipendi che dava il Regno d'Italia immediatamente dopo l'Unità
Il problema è che dal mille ottocentosessantuno al mille novecentodue la strumentazione svalutata tatto e i poveri professori di scuola vecchia sono costretti a vivere in condizioni
Assolutamente non dignitose rispetto alla professione che e si svolgono
Ma lei sa nota Salvemini parte da questo tema anzitutto con un approccio molto modesta cioè l'idea che è anche una categoria
Dei dipendenti pubblici o privati che una categoria di impiego pubblico si organizzi in qualche modo per far sentire la propria voce un qualche cosa che come ben sappiamo stava
Accadendo soprattutto alla svolta del nuovo secolo per ciò che riguarda il mondo dei della burocrazia
Diffusione interesse federazioni sul piano nazionale e grazie anche alla diffusione di quelle Camere del lavoro che già
Era state fondate le prime
Agli inizi degli anni Novanta del Novecento ma che con la svolta del nuovo secolo si diffondono rapidamente si rafforzano in tutto in tutto il Paese ecco questo è un primo elemento di modernità
Del pensiero Salvemini minano il quale l'idea che anche a una categoria del pubblico impiego abbia diritto ed è
Organizzarsi per far sentire la proprio
Rivendica esplicitamente il fatto che il pubblico impiego non si debba sentire atomizzata si debba sentire come vera e propria
Categoria e quindi identificare la propria professionalità rivendicare i diritti e i pregi e le peculiarità di una certa
Professionalità in una relazione che certamente lui non imposta in modo contrattuale di tipo strettamente sindacale ma che vuole sia in qualche modo una
Momento di superamento di una società del pubblico impiego di una realtà del pubblico impiego che molto frazionata molto atomistica è in discussione poi nell'Italia dell'epoca
Un grande tema
Che lega fortemente la riflessione Salvemini Anna
Alla critica politica del Giolitti x
Cioè uno dei temi cardine fra i più studia
Ecco diciamo ancora sa bene non ha scritto
Il Ministro della malavita anche scriverà qualche anno dopo confermo noi ben sappiamo ma
L'idea che il ceto politico
Sia
Pervasivo abbiamo uno spirito clientela
E in fin dei conti su alcuni aspetti come per esempio lo stato giuridico degli insegnanti che non voglio intervenire
Perché se interviene su questo aspetto dando una configurazione giuridica certa a questo status può perdere dei poteri e
è un tema forte che ritorna nei suoi interventi in sede di congresso della
Federazione mille novecentodue mila novecentotre
Dirama esplicitamente
Il ceto politico la classe politica non la farà mai la riforma dello status giuridico
Del personale insegnante e della del della scuola perché se la facesse perderebbe a il diritto di trasferire professori come può
E quindi il deputato perderebbe il diritto di premiare o punire i suoi TRIEL se almeno la sua
Nel suo collegio anche per interessante anche per ciò che riguarda
Questa specifica categoria associato
Non lo farà mai perché finirebbe
Di poter conferire l'abilitazione anche in un laureati perché badate bene che poteva essere data da parte del ministero abilitazione all'insegnamento anche a chi
Non era laureato quando mai dice Salvemini avrebbe perso questo potere il Ministero quando mai dei ministri che della scuola non si sono mai realmente interessati si prima era hanno di questo
Di questo potere
Ritorna nella sua visione badate bene c'è sempre questo intreccio forte
Fra l'analisi della situazione della scuola polemica politica analisi sociale
Battaglia civile in Salvemini non si riesce mai a scindere questi testi diversi aspetti perché come è stato dimostrato più volte
Da tutti coloro che sono intervenuti questa mattina in questo pomeriggio questi temi sono nella sua approccio sempre fortemente integra
In realtà
Nello specifico Salvemini se sbaglio
Nello specifico si sbagliò perché nel mille novecentocinque
Lo stato giuridico degli insegnanti della scuola media fu fatto l'abilitazione o quattro Aglietti dal Ministero fu tolta e quindi questo fu considerato ma nella sua onestà intellettuale lo scrisse
E lo disse in sede di congressi di federazione
Questo fu passava ti diciamo uno svincolo progressivo di un ceto professionale dal dominio e dal controllo clientelare almeno parziale
Del ministero e della organizzazione amministrativa del Paese
In realtà nella sua critica sotto questo profilo come sotto altri
Torna quell'approccio che in realtà era stato di bonghi negli anni Sessanta dell'ottocento della che corrisponde alla famosa immagine
Della piramide rovesciata
Cioè non un ceto politico che espresso da basso dalla società civile ma un ceto politico che con misto intricato
Con il ceto amministrativo finisce per controllare e dominare avere un ruolo di tipo clientelare e pervasivo nella società civile
Del Giolitti disse mo'soprattutto del Giolitti slovena realtà meridionale Salvemini critica essenzialmente questo e questo è un aspetto diciamo della sua politica creduto corna
Nella sua analisi della realtà della scuola in particolare Salvemini si occupa di scuola media nei suoi
Diversi livelli
Si occupa marginalmente di scuola elementare lo vedremo rapidamente in due parole si occupa
Dei scuola di università di istruzione superiore di università ma in funzione dell'accordo fra l'istruzione superiore e la realtà
Della formazione degli insegnanti
Andiamo per ordine su diversi temi
Salvemini sapermi immatura le proprie posizioni
Il tema della organizzazione della scuola media adesso lo vedremo rapidamente il tema della scuola laica scrive su questo tema nel mille
E novecento quattro su critica sociale
Cos'è il laicismo ecco della scuola e nella scuola poi ci torna sull'unità nel mille novecentotredici essenzialmente pensato femminile il fascismo eh
Non impartire nella scuola nessun insegnamento che sia fondato su un dopo comma non dimostra
Ecco questo è
Il suo approccio l'idea che il fanciullo il giovane
Deve maturare una coscienza critica senza essere condizionato da a priori di qualsiasi tipo qui ci troviamo che cosa ci troviamo il laicismo Di Pasquale Villari sostanzialmente
Cioè noi troviamo in questo Salvemini un Salvemini fortemente condizionato influenzato dalla Puglia
Tura positivi spiega e come noi ben sappiamo ha avuto l'Istituto di studi superiori a Firenze uno dei due grandi centri
Diciamo riproduce luoghi di formazione di un gruppo è in particolare l'hanno avuto fra l'altro in Pasquale Villari che come
Sappiamo bene ha importato in Italia sia pure adattandolo adeguandolo e poi scendendo anche in contraddizioni diciamo così di metodo storico di filosofia della storia non risolte per qualche ora
Non abbiamo il tempo non abbiamo e anche lo spazio per entrare ma che in qualche misura sono state
Un passaggio di forte e più innovazione di forze innovazione degli studi storici nel quale il metodo della indagine scientifica in funzione della ricerca
Di norme o di costanti diciamo così nello sviluppo sto ricorre staccato il fuoco dell'attenzione di tutta la riflessione di Pasquale Villari dagli a fine degli anni Sessanta
Del dell'Ottocento finanche non vuole porre nel dicembre poche settimane pochi mesi dopo
Quella iniziativa di cui abbiamo sentito parlare questa mattina nel dicembre del mille e novecento diciassette ecco
Certamente in Pasquale Villari non c'è niente di marxismo passatemi il uomo della destra storica è stato brevemente ministro della pubblica istruzione
Ma
Il metodo storico il metodo positivo tinta
Di Pasquale Villari è recepito rielaborato in qualche
Qualche misura da Amendola scusate da Salvemini e poi è trasfuso
In questo tipo di cultura della laicità
C'è una cultura di tipo fortemente illuministico positivi stimo in cui si porta dietro per tutta la la sua vita che è una sorta di filo rosso di leitmotiv di tutta la sua
Cultura approccio
Direi per quello che riguarda almeno lo specifico della storia del Salvemini studioso di realtà della scuola italiana
Direi che parlare di laicismo e laicità e più corretto che parlare di anticlericalismo
Lui arriva a scrivere un certo punto su cui dal mille novecentotredici io non ho nulla
Anzi la legge non deve assolutamente impedire al sacerdote di fare il concorso per la scuola pubblica entrare
Anche se ne sacerdote come insegnante nella scuola pubblica
Ma nel momento in cui
Tra Lugli è un insegnante che in quanto tale non può impartire delle nozioni che siano fondate subito qui o sulla prima ecco è questo il suo approccio
Nessuna anti religiosità nessuna opposizione
Altri Ellero al sacerdote in quanto tale
Ma ferma difesa del fatto che il fanciullo debba essere formato ad un non al libero pensiero ma ad un pensiero libero e critico
E seguire con la propria capacità di libertà e di criticità quella che la sua opera formazione futura
Formazione futura
Badate bene c'è una grandissima Mulder vinta in in Sardegna vini che esprime in apertura
Di un volume che scrive
Pubblica
Insieme ad Alfredo Galletti nel mille novecentotto e che dedica fa Filippo Turati ancora in una fase il figlio per i rapporti con Filippo dura oggi sappiamo bene che di lì a breve i rapporti politici non personale politici si deteriore era
Viene novecentotto siamo alla fase di ripresa del riformismo nel mondo socialista italiano
Salvemini scrive con Galletti questo voto lungo sa vivono in Borsa giocare poi sostanzialmente la forma
Del suo pensiero in ordine alle questioni scolastica le questioni pedagogica le questioni dell'università italiana
Tornerà poi dopo con contributi porrei
Su l'Unità nel secondo dopoguerra ma
Sostanzialmente non modificando più quelle che sono le posizioni che Luigi esprime
In questo volume che si intitola significativamente la riforma della scuola media badate bene
Il fuoco suo è
La scuola con la media inferiore scuola media superiore ma lui la chiama scuola media tout cour
Da questa parte per qualche riflessione sulla scuola elementare
Che il ministro Orlando vuole riformare in un certo modo perché lui ritiene sia sbagliato Fratte e da questo qua arte per riflettere sulla scuola sulla l'istruzione superiore
Però e significativo che università
Scuola elementare si raccordino in qualche modo su questo che per luglio è il passaggio fondamentale della formazione del giovane che che è la scuola media lo fa proprio da un uomo di scuola penso che oggi sarebbe
Arduo trovare un docente universitario formato le università che ha fatto la carriera esclusivamente le università che conosce solo il mondo dell'università magari poco evidentemente sto parlando di me stesso
E che vada a scrivere pur non essendo un pedagogista di scuola media cioè ad una realtà che non è direttamente conosciuta in quanto diciamo per
Per così dire doveri di ufficio c'è una apertura molto importante che da in qualche misura la chiave di lettura di tutto il volume
Di questo libro che vi ho detto pubblica nel mille novecento otto in cui usato delle espressioni che sono modernissime
Oggi
Le potremmo prendere ai ripari e usarle per rappresentare quelli che sono i doveri
Della per la formazione scolastica e università
Lo scopo dell'istruzione che sita nella scuola
Io ne è quello di ottenere il rendimenti ton massimo dell'intelligenza mentre tale istruzione dura
Ma di assicurare il rendimento massimo durante il periodo che seguo alla scuola e che dura quanto la ditta
Il valore di un'educazione si misura non dal numero di nozioni che nel momento in cui l'educazione finisce l'alunno può avere in testa
Ma da quanto la scuola lascia è l'unico di gusto di slancio di attitudine a istruirsi con un lavoro in definitivamente continuo oggi parliamo
Di lifelong learning e quindi sappiamo che l'università sempre dei più hanno questo scopo istituzionale per lo più colleghi ancora all'anno
Del tutto a seguire atto ma
L'università nei prossimi anni tantissimi dovranno sempre più lavorare in una realtà nella quale
Il professionista che esce dall'università
Avrà necessità di aggiornarsi continuamente ma non solo il professionista anche il tecnico anche non laureato ha necessità di appello di via
Aggiornamento professionale continuo e quindi questo diventa uno le sorti dei fini istituzionali
Dell'università questo è un elemento di forte modernità che caratterizza l'approccio salve minerario che giustifica e che si lega all'altro teste cioè il tema della necessaria criticità
Il tema che Regione deve imparare un metodo deve essere libero veramente avere una mente critica e sapere al giorno
Sapere andare avanti la propria formazione
Nel tempo ben oltre la fine delle percorso
Università
Da dove deriva e qui arriviamo un po'alla al nodo della premesse da da dove deriva questa
Come dire ho usato pregiudizio nei confronti di sa il perché
Per il giudizio quello sintetizzo in tre parole
Riguarda la sua idea assolutamente espressa assolutamente chiara era
Che io percorsi scolastici finito il terzo anno della scuola
Elementare ecco cioè finita la fase
Come dire più grezza della alfabetizzazione si debbano differenzia
Questo è
è un'idea che gli attira addosso critiche fortissime dalla scuola pedagogica italiana vada bene soprattutto perché la scuola regole italiana Point va a riflettere Londra anche delle riflessioni di bordi in anni nere quale le spinte
Adesso diciamo la democratizzazione come un'informatizzazione della scuola sono particolarmente forte di volumi
Che
Gli studi
Discreti Salvemini e vengono organizzati sistemati
In un volume sono inquadrati introdotti riletti sotto questo profilo
Negli anni Settanta noi ben sappiamo quali sono state le spinte che hanno caratterizzato
La ristrutturazione la riforma della scuola italiana diciamo così post sessantottina
Nell'Italia di quelle qua ecco in cui il clima politico e storico nella quale si va a rileggere salve minimi
Scatena nei confronti di Sant'M. in una sorta di
Pregiudizio nega cioè Salvemini in fin dei conti si dice e beh gli operai non li vuol fare i contadini non li vuol portare l'università
Lei crede operai contadini li vuol fare per
Percorre un percorso di tipo formativo che abbiamo un forte spessore professionalizzante
E quindi in quanto tale
In qualche misura
Discriminatorio anche perché serve
Esplicitamente dice in questo volume la riforma della scuola media che il percorso di studi che poi porta all'università deve avere delle caratteristiche
Del tutto peculiari funzionali allo studio universitario
Cioè come dire è inutile far studiare cose che chi vuole acquisire una cultura professionale e tecnica
Non ha interesse ad acquisire
Perderebbe solo tecnico poco differenziamo i percorsi allora
Le critiche verso San bene mini su questo punto a mio avviso
Perché hanno di scarso metodo storico
Perché
Salvemini quando ragione a enti e contesto sociale in quali condizioni ragione lui scrive questo libro nel mille novecento quando
La legge Coppino del settantasette in realtà non ha avuto quelli affetti che si aspettava la sinistra stop
I tassi di al fornivano alfabetismo nella realtà meridionale del soprattutto nella realtà meridionale ma non solo del Paese nella realtà rurale del Paese anche del centro nord continuano ad essere
Fortissimi
Allora se noi correttamente storicizza diamo
E ci caliamo nel contesto comprendiamo che Salvemini non può non pensare la fuoriuscita dall'analfabetismo da condizioni di subalternità
Da parte del ceto operaio ed eccetto contadino particolare meridionale se non in potenziando dei percorsi di studio possibili
E percorsi di studio che realisticamente possono diventare i percorsi di studio funzionare la formazione dell'azione sociale
Di queste categorie secondo profilo
E questo è un profilo di forte modernità
In server minime non c'è una gerarchia dell'istruzione
Rifiuta Sempre nettamente la gerarchia dell'istruzione soprattutto andando a colpire un aspetto che poi sappiamo bene che la riforma Gentile del ventitré diventerà l'archetipo
La formazione del ceto dirigente Italia
A scuola carsica a scuola
Via fortissimamente polare minore o fronte la scuola prassi
è fortissimamente ponendo ecco perché
Non perché dica è la scuola classica una delle scuole che beve può portare alla formazione
Università ma perché dice non è una sola scuola possibile noi dobbiamo creare
Un una scuola media moderna chiama lui dove si studiano lo dice esplicitamente il tedesco e l'inglese il francese
A seguito di professori laureati nero desk facoltà letterarie italiane che sono stati mandati all'estero con delle borse di studio non parla di Erasmus ma
C'è qualche modo l'idea anche l'Erasmus
E che poi tornino a casa che sappiano il tedesco l'inglese e francese vadano in questo liceo nuove
No così lo chiama che agisca in parallelo rispetta le direttive ed espone classiche che porti i propri
Alla
Formazione universitaria ecco allora il primo forte elemento di modernità rappresentato da questo non solo la scuola media classica come
Scuola fondante della formazione del ceto dirigente italiano
Ma affiancata
Pari dignità da una scuola media moderna che formi con una
Proiezione
Diciamo così internazionalistica che altrimenti gli studi classici punti non danno sappiamo bene che gentile rovesciò addirittura il Cal serio
Rafforzando
La scuola Craxi cani facendo della scuola classica
L'unico binario verso quelle facoltà che per definizione facevano classe dirigente
In
Facoltà di lettere ha facoltà
Di giurisprudenza gettare alle quali si entrava solo provenendo dalla realtà
Degli studi degli studi
Poi affiancare un istituto degli istituti tecnici e delle scuole professionali
Che siano preparate da una scuola media inferiore ad hoc alla quale il figlio dove operare o il figlio del contadino posta accedere anche senza avere le prospettive di poter stare la scuola fino a ventiquattro anni dice lui sappiamo bene che ahimè oggi
Spesso il parcheggio degli studenti universitari si proponga assai di più e per potere acquisire rapidamente delle capacità che siano in grado di elevarlo nella società civile in questo io ci vedo abbastanza chiaro un approccio di tipo Mazzini
Cioè l'idea dell'elevazioni civile del popolo che viene
Dalla vere acquisito delle professionali
Allora sulla base di questo approccio l'idea della scuola generalista
L'idea della scuola teorica
L'idea della scuola che da
Una grande formazione
Differenziate in un grande numero di materia con dosaggi e lì e quindi il primo molto modesti fra Istituto Tecnico istituto liceo classico diciamo moderno o scuola media moderna come la chiama lui a Salvemini non piaccia
A Salvemini piace l'idea che l'elevazione sociale possa avvenire da un percorso io direi non usa questi termini storicamente plausibile in quel momento nel quale in realtà
Come dire la base da cui si deve partire è una base
Particolarmente particolarmente
Modesta e di un analfabetismo particolarmente diffuso in che misura questa su analisi questa sua prospettiva si aggancia e si legga
Anzitutto
Diciamo le critiche della sinistra italiana l'appello al Consiglio di sinistra italiana negli anni sessanta e settanta Salvemini e in realtà non l'hanno un corrispettivo le critiche della sinistra di allora
Perché allora sinistra recepì questa proprio perché viveva la carne del sangue e la difficoltà di fare altro elevare la formazione
Dei figli del proletariato agricolo industriale
Comprendeva e condivideva in realtà le tesi le tesi di le tesi di Salvemini non a caso questo velivolo scritto a quattro mani
è un libro dedicato a Filippo dura emana un libro evidentemente commissionato evidentemente concordato con la sinistra riformista socialista dell'epoca in funzione
Di un disegno di riforma della scuola l'università
La critica del sistema universitario che italiano da parte di Salvemini tocca due soggetti
Ha facoltà di lettere la Facoltà di Scienze
Che sono le Facoltà che più di altre
Debbono formare
Insegnanti per classe
Ecco
La pecca di fondo che Salvemini ravvisare il sistema universitario italiano per ciò che riguarda questi due realtà
è di essere
Ottime scuole di formazione di studiosi di ricercatori ma benissimo le scuole di formazione di insegna
Non so fino a che punto l'esperienza dell'Istituto di studi studi superiori le condizioni in questo perché in realtà Salvemini
Si forma tra e il mille novecento
E medio per centonovanta la laurea gli studi di perfezionamento affianco Pasquale Villari in un istituto universitario sui generis
Che non è
Università di Stato
Tra università parifica
Ed a titoli legalmente riconosciuti ma che e nato come istituto di perfezionamento che puoi è diventato istituto che conferisce titoli Giulini di
Sci ma che ha conservato una propria autonomia e che nasce con un codice genetico del tutto particolare
Cioè SI un istituto che forma i ricercatori delitto
L'idea originaria non è
Di fare in Toscana la Terza Università anche perché il Ministro Matteucci
Negli anni Sessanta
Dell'ottocento fa di tutto per far fuori questo istituto Fiorentino per tanti motivi ma
Quello polvere non dichiarato eludere un professore di Pisa che questo istituto Ferentino ma colore assente non voleva sentì parla
L'istituto sopravvivere uno dei grandi rifondatori dell'istituto che era stato creato dal Governo provvisorio Ricasoli Peruzzi nel mille ottocentocinquantanove
E che si era nato ispirato dal metodo clinico di Bufalini perché badate bene che la scuola universitaria fiorentina
Nasce da una derivazione di una scuola specialistica medica che nasce
Dentro l'ospedale
Cioè nasce nell'esperienza delle cliniche specialisti quindi il metodo scientifico Bufalini diventa una specie di paradigma per la formazione di super laureati
Che vengano da Pisa piuttosto che da Bologna piuttosto che da altre Università italiane che si formino in scuole di alta specializzazione
E quindi nella sezione di filologia Filosofia diventino
Degli ottimi bibliotecari nella
Nella sezione medita appunto dei medici specialisti nella Sezione di Scienze degli scienziati ricercatori botanici piuttosto che fisici piuttosto dei chimici credo tre farmacisti ma che si siano laureati altrove
Poi in realtà questo modello non non non funzione non sopravvivere un'Italia povera dove
Se lo studente ha preso una laurea poi dopo non viene a Firenze a avere un'ulteriore
Specializzazione crisi finanziaria il ripensamento generale dell'Istituto che diventa
Silvia istituto universitario conferisce la avrei sia Istituto di Alta contemporaneamente di alta formazione ma il codice genetico di questo istituto Ferentino resta ed è questo
Cioè la realtà di una scuola dove si informa il ricercato resiste dottorati di ricerca paritaria
Sono arrivate come ben sappiamo fossero negli anni Ottanta del Novecento
Ma
L'idea che in questi istituto si debba formare il ricercatore o qualche cosa che sta alla base della stessa Costituzione
Dell'istituto l'istituto non si svincola mai da questa diciamo così mission che delle sue origini
Ci può dire io oddio oddio o smentito le premesse arrivo rapidamente a conclusione allora la sua proposta qual è
Nel sistema universitario italiano lettere Facoltà di lettere e facoltà di scienze creare due percorsi formativi il percorso per l'insegnante il percorso per il referto
Il PEG insegnante ha bisogno di una formazione generale
Il ricercatore ha bisogno di un metodo e ha bisogno di corsi specialistici in funzione di una preparazione ad hoc ecco è questa sostanzialmente la la sua proposta concludo l'ostracismo
Perché l'ostracismo ma perché le scuole di magistero in Italia
A Firenze ce n'era una vita autonoma non vogliono pensare se stesse su come corredi di formazione degli insegnanti formati a due
E quindi la pedagogia italiana non accetta questo approccio di di sangue
Perché non vuole che la pedagogia e la scuola il magistero diventa evidente accedere omini sostanzialmente equa lui la pensa così cioè la pensa per dirlo in due parole semplice con una SISS
La scuola in maglietta elevazione una sinistra cioè il professore di matematica professore di lettere proseguirà fino
Deve sapere insegnare allora lo impara nella scuola di magistero dopo e poi va a fare anche i tirocini altro elemento di forte
L'innovazione chiudo perché
Ho sforato assolutamente i tempi e mi scuso via
Sicuramente ci farebbe piacere avere un dibattito ma
Ragioni di tempi e di orari non ce lo permettono e quindi io spero di rivedere tutti alle dieci del MIUR
Di domani mattina per la continuazione di questo convegno
Ringrazio i relatori per
Lei splendide presentazione
Abbiamo variare di