Russia e Occidente. Intervista a Federico Bordonaro

La Russia va al voto per il rinnovo del parlamento in un'atmosfera interna abbastanza particolare restano però anche sul tappeto una serie di questioni per quanto riguarda il dialogo strategico tra questo Paese e l'Occidente ne parliamo con la Federico Bordonaro che analista di politica internazionale
Per il sito paure tennista resti ogni U.L.S.S. riporta buona sera volessero voi
Corretto ci sono una serie di dossier una serie di nodi di contrasto diciamo così di contrapposizione che sono emersi nel corso di questi ultimi mesi e anni tra occidente e Russia ultimo dei quale potremo ma che
Proprio da questo però partire da questo è la sospensione
Dalla Russia da Putin del
Di una moratoria sul trattato così detto ci F che quello che riguarda le forze convenzionali in Europa ecco di che cosa si tratta
Allora il Trattato CFE uno degli ultimi trattati del periodo della guerra fredda
Ed è anche diciamo dal punto di vista storico la logica conclusione del processo
Ha portato al
Alla Conferenza sulla sicurezza la cooperazione in Europa Helsinki nel mille novecentosettantacinque che è un
Trattato molto importante da cui poi discende come sappiamo l'OSCE
Che molti storici
Considerano ha ragione
Uno dei capisaldi del cioè della diplomazia del periodo della guerra fredda il Trattato CFE
Cerca di
Cercava e di
Ridurre il numero di piattaforme per sistemi militari convenzionali in Europa e
Nella sua versione diciamo finale veridicità voi nel mille novecentonovantanove ai tamburi
Perché ovviamente dopo la fine del
Dell'URSS erano prodotti ciò si erano creati nuovi Stati e quindi non era più solo Mosca doverlo ratificare ma anche tutti i nuovi Stati
Ex sovietici diciamo che si era arrivati a un equilibrio delle forze convenzionali in Europa che era monitorato da entrambe le parti cioè
Praticamente il la versione iniziale del Trattato prevedeva che ci fosse piena trasparenza e quindi ispezioni sia da parte sovietica
Nei paesi NATO sia da parte nato nei Paesi del Patto di Varsavia e questo ha permesso di distruggere
E decine di migliaia di sistemi di armamento tra cui
Carri armati elicotteri da combattimento eccetera eccetera eccetera riva tira una
Una
Dice un equilibrio
Per cui ogni ognuno dei due schieramenti poteva avere solamente sedici mila cinquecento carri armati diciassette mila pezzi di artiglieria e ventisette mila e trecento e veicoli da combattimento
Corazzati ora nel novantanove a Istanbul appunto cioè la versione emendata del del Trattato che doveva far fronte alla nuova configurazione politica
Dell'Europa dell'est dei paesi del Caucaso dell'Asia centrale
Ora sorse subito un problema il problema era la presenza di truppe russe
In Georgia e in Moldova in particolare in Abkhazia in Ossezia del sud per quanto riguarda la Georgia e Transnistria per quanto riguarda la Moldova
Allora da quel momento in poi c'è stato è stato il dilemma che
Diciamo
La la priorità fosse
L'annuncio il ritiro di queste truppe russi
Che avrebbe poi permesso I pedinato di ratificare la versione mille novecentonovantanove della Conferenza fosse prima invece avrebbe dovuto essere risolta la questione
Delle dei questi conflitti cosiddetti conflitti latenti o in inglese conflitti congelati in queste repubbliche
Separati la Moldova e della Georgia e poi in un secondo momento il ritiro delle truppe russe ora che cosa è successo è successo che
Da un lato
Diciamo i partiti più filo occidentali in Georgia in Moldova
Accusano la Russia di mantenere le truppe non per
Questioni di peacekeeping come come invece afferma Mosca ma per mantenere una presenza militare in questi due Paesi sono due piccoli paesi ma che sono due pesi molto importanti che
Lì si vede nell'ottica della
Del tentativo Russo
Di fermare l'espansione della NATO nei Paesi ex sovietici ecco io credo che bisogna ripartire dalla percezione
Che tutti i decisori russi sia a livello politico sia a livello militare hanno avuto dell'allargamento della NATO una percezione molto negativa vista come una minaccia
Da alcuni da altri più comune errore strategico che rompendo
In almeno presuntamente rompendo l'equilibrio di Potenza in Europa anche con particolare in Europa orientale
Prende farebbe saltare diciamo l'equilibrio faticosamente raggiunto durante la guerra fredda è sancito finalmente dal Trattato di Parigi del mille novecentonovanta che appunto il Trattato CFE
Trattato che non prevede in teoria alla possibile di sospenderlo e quindi bisogna interrogarsi tessuto questa mossa fortemente voluta da Putin
E è una mossa che al mio avviso va ricompresa in un quadro più ampio e in questo quadro più ampio e precisamente il seguente la Russia percepisce illiquidità di potenza oggi
Come un equilibrio di potenza
In Europa orientale nel Caucaso in Asia centrale che favorevole alla Russia ma che è anche il
Risultato di accordi
Che furono presi nella fase finale della guerra fredda
Quando la Russia allora Unione Sovietica era molto in fase discendente infatti di indebolimento
La ricostituzione di una
Certa a base di potenza russa attraverso soprattutto la di consolidamento del settore energetico ma anche
Il rilancio del settore militare
Fa propendere Mosca per rivedere quegli accordi in senso alle più favorevole quindi e il buon inserire a mio avviso questo problema in una cornice più ampia in cui
Si cerca di portare gli Stati Uniti al tavolo dei negoziati quindi sono tutte delle prese di posizioni dure
Che però a mio avviso fanno capire come la Russia non lo faccia intenso ostile o
O non lo faccia in modo fine a se stesso assolutamente ma
In un'ottica in fondo di diplomazia dura che però vuole far tornare la Russia in
Con
Lo status di grande potenza europea che a
Diciamo il biglietto di decidere di partecipare tutte le e decisioni fondamentali sull'equilibrio di potente di sicurezza in Europa ed è per questo
Che Mosca mette l'accento sulla carattere
Del progetto discuto anche invalidanti ecco appunto in che misura entra poi questa possiamo considerarla l'unica risposta da parte dell'Amministrazione americana nei confronti dell'Ente di riapertura di dialogo di Mosca
Ma dunque c'è sempre stato un canali
Aperto di discussione sul sullo scudo antimissile perché perché innanzitutto le caratteristiche di questo scudo
Tali per come si configurano perlomeno nella sua fase attuale iniziale progettuale
Sono tali per cui mettere dei radar in Polonia dei libri dei missili intercettori in Repubblica Ceca
Un viceversa com'era stato anche proposto
Non diciamo non implica un rischio strategico per la Russia nel senso che non
Può condizione considerarsi un elemento di deterrenza militare strategica nei confronti dell'Arsenale
Strategico Russo militari
Quindi il fatto che la Russia implicita sul carattere offensivo e anche il lusso di queste installazioni
Appare più come
Un lanciare i grido dall'armi su una possibile su un possibile
Diciamo problema di rottura dell'equilibrio strategico diciamo della fine della guerra fredda in prospettiva cioè
I russi dicono in
In fondo un per dirla in parole molto povere questo scudo antimissile in futuro potrebbe servire
Per installare di delle tecnologie militari che sono in grado di diciamo di
Vieri influire sulla sicurezza del nostro territorio allora su questa base
C'è il tentativo Russo di rilanciare l'idea di alleanza strategica dell'emisfero nord cioè NATO-Russia ora questa questo partenariato fra NATO e Russia tra l'altro è anche già nato che mi si perdoni il gioco di parole
Nel mille novecentonovantasette quando fu insomma
Fu dato in là questa o quella piazza questa fondo agricolo per lo straniero strategico fra NATO e Federazione Russa il problema è che questo perché potrà venire con voi non ha funzionato molto bene
Perché soprattutto dopo la fine della RAI Eltsin inizio allora Putin
C'è stata tempio questa percezione russa
Di una NATO troppo aggressiva e più voleva penetrare troppo fondo nell'ex esoterica ci sono due punti soprattutto uno e l'Ucraina
Perché rendiamoci conto che sia dal punto di vista storico e culturali sia dal punto di vista proprio anche geostrategico
Se chi era dovesse entrare in nella NATO quindi mutare il suo orientamento geostrategico da quello Russo quello sono in ultima istanza pro americano questo sarebbe
Uno uno scacco alle ambizioni russe di esercitare un'influenza accresciuta in Europa orientale ieri l'altro punto è il Caucaso meridionali
In particolare la Georgia ora io credo che Mosca
Punti affermare un'integrazione su successiva da parte della NATO di tutti questi Paesi
E credo che quindi chiedo la sospensione del trattato CFE sia la questione dello scudo antibalistico americano vadano visti
Nell'analisi della reazione russa con un tentativo di ridiscutere tutto per creare diciamo
Una zona diciamo di cuscinetto dirlo in termini classici uno se vogliamo essere un po'più sofisticati una zona di congestione della sicurezza in Europa che è poi quella fascia che va praticamente dalla Bielorussia
Fino all'Asia centrale che è una zona che come sappiamo benissimo diventa sempre più vitale
Per il trasporto dell'energia e in particolare del gas naturale
Che si trova nicchie in Russia
In Kazakistan Turkmenistan renderebbe Gianni verso l'Europa occidentale che come sappiamo è molto dipendente
Dal dalla Federazione russa e dall'ex Unione Sovietica in
Generale per quanto riguarda questi approvvigionamenti ecco vogliamo entrare un po'nel merito un punto del diciamo così l'altra gamba della diplomazia russa quella energetica
Sia indubbio che questi ultimi anni ce l'hanno confermato ogni piè sospinto
Che il diciamo il tentativo di rilancio della Russia come grande potenza cominciato proprio dal consolidamento del settore energetico
La Russia detiene
Quelli più grandi riserve di gas naturale ed è anche uno dei
Grandi produttori di petrolio
Ora
Il consolidamento coinciso con
Diciamo la metta fuorigioco dubbi tutta quella serie di imprenditori privati che vengono detti oligarchi
Che erano legati in gran parte a diciamo settori industriali e finanziari occidentali e che
Erano stati accusati di essere
Diciamo degli espropri e Torino invece di avere compiuto degli delle dell'esproprio delle proprie espropriazioni delle ricchezze russe
Quello che però è importante dire e che la strategia del cammino di Gazprom non non è solamente quella di controllare ipotesi i giacimenti ed estrazione ma quello di controllare le vie di trasporto
C'è da dire che per il gas naturale
La geografia fisica ancora più importante che per il petrolio nel senso che è più facile trasportare il petrolio via mare piuttosto che il gas in quanto che accadrebbe
Liquefatto e poetiche significato con tutti i problemi che poi conosciamo dal punto di vista sia economico sia
Del consenso sociale che in genere manca verso i rigassificatori pensiamo qui che come l'Italia
Eccetera eccetera quindi il controllo di zone come l'Ucraina e la Bielorussia
Per per Mosca è cruciale in in questo contento in cui la Russia o vuole diciamo dal fare la parte del leone nelle forniture di gas naturale verso l'Europa occidentale
Su questo problema a mio avviso negli Stati Uniti e la Gran Bretagna da tempo avevano quindi siamo individuato delle rotte alternative la più importante la più famosa delle quali è quella che unisce Giorgia
O meglio avrebbe già
Georgia e Turchia facendo così confluire delle risorse del Mar Caspio non in mano russa verso d'Europa
Sappiamo però che la questione molto più complessa perché poi ci sono
Rapporti diplomatici commerciali fra l'Azerbaigian con la Turchia ricca tariffarie tour qualità e Mosca stessi in ogni caso una certa diversificazione resta comunque possibile
A mio avviso le due questioni quella energetica e quella della
Sicurezza militare sono in
Gli allegati in parte o in buona parte perché rientrano nel nella strategia di Potenza di Mosca però non sono poi sempre così sovrapponibili nel senso che
E sul piano energetico sono ormai in piedi varie
Vari progetti noi vediamo per esempio come ENI
In Italia faccio una politica molto flessibile per cui
Fa accordi con la Russia con accordi con il Kazakistan ma fa anche accordi senza programmi con
Altri Paesi dalla Libia a Paesi della del blocco occidentale
Dal punto di vista invece della della sicurezza militare la questione è un po'più complicata
Perché per esempio ci si interroga si la sospensione del trattato CFE non possa poi preludere alla alla sospensione del del Trattato sulle forze
Nucleari a medio raggio e la il trattato INFN cioè intermediate principi mio che forse
E perché i russi in questo senso hanno già fatto capire di pensare eventualmente a una sospensione di questo Trattato allora
Perché
Perché il il discorso da cui partono F mi questo Trattato continua allegare solamente la Russia e gli Stati Uniti e non Paesi come l'Iran che però si stanno
Forse procurando
Dei missili balistici di media gittata che potranno poi magari
Trasportare te anche testate non convenzionali questo potrebbe rappresentare magari non sulla brevissima ma sul breve e medio periodo una minaccia strategica per la Russia
Questo è un altro messaggio molto da prendere molto sul serio perché che dovesse saltare per esempio il
Il Trattato INFN
E allora si potrebbe forse cominciare a parlare veramente di una corsa al riarmo in Eurasia e la storia ci insegna che sebbene non vi siano ostilità tali
In tutta la fascia
Che va dall'Europa centrale alla
All'ex Unione Sovietica da far pensare a conflitti armati fra duro più diversi Stati però sappiamo benissimo che nella storia
Non si deve sottovalutare il fatto che i governanti domani e non sappiamo mai chi siano e quindi bisogna a mio avviso che la diplomazia prenda molto sul serio quanto sta avvenendo
E credo che sul piano storico bisogna ripartire da un po'più indietro
Cioè da come è stato gestito l'allargamento della NATO e da come gli Stati Uniti hanno gestito l'abbandono del Trattato
E IBM nel due mila e uno perché sono stati due eventi
Che sono stati percepiti in modo molto negativo a Mosca adesso si può discutere all'infinito se questa percezione sia giustificato ossia troppo amplificata anche a uso interno
Perché appunto qui apriamo subito la finestra sulle elezioni russe in questo senso è ovvio che diciamo in un periodo preelettorale
Come occorre diciamo fare appello al voto nazionalista e nello stesso tempo se occorre far dimenticare magari alcune mancanze sul piano politico ed economico interno spostando l'attenzione su vere o presunte minacce esterne
è chiaro che c'è sempre poi l'uso della politica estera anche a fini interni no
Però neanche vero
Che occorre anche di domandarsi da parte occidentale e come ci è stata gestita in fondo il periodo in cui latte euroatlantico era veramente molto più forte
De della Russia e quindi ha potuto imporre anche unilateralmente o comunque senza troppe difficoltà alcune decisioni
Che sono andate al a toccare alcuni capisaldi della sicurezza in Europa mi sembra di capire sicché se recentemente punto reperto questo dibattito sul trattamento riservato alla Russia post sovietica un
Ecco più che altro una condizione dal Paese vinto
Guardi io penso che anche
Quello che è stato scritto per esempio da Stiglitz su come è stato gestito il Fondo monetario internazionale negli anni novanta debba far pensare cioè
In quelli in quegli anni
Diciamo tra il Fondo monetario internazionale ed alcune decisioni punto su di politica di diplomazia su su problemi strategico militari dietro veramente un'impressione di voler fare insomma di voler banchettare
Sull'Iraq Chignolo reca grande potenza il problema è che questa non è una ex grande potenza ma è una potenza che non è certo i livelli dell'Unione Sovietica
Degli anni magari sessanta settanta però
è una delle grandi potenze ed è decisa
Restare tale ha dei problemi interni secondo me da non sottovalutare i più importanti dei quali sono la demografia
E il fatto che tutta questa enorme ricchezza che viene poi accumulata soprattutto attraverso la vendita di energia e anche di armi non viene poi in tre investita
In un settore diciamo PD piccola media impresa e dinamiche questo secondo me alla lunga
Costituisce un un fattore di
Debolezza strutturale per quanto riguarda la Russia però è ovvio che
Sul piano militare ed energetico la potenza rimane di
Insomma per concludere
Tutta la partita che sta giocando sul dialogo strategico tra russi e americani principalmente
Resta sullo sfondo nonostante proprio partecipazione diversi Stati membri alla NATO e anche per l'appunto la questione dell'approvvigionamento energetico in questi anni l'Europa non è riuscito a far valere in nessuna sede le istanze le proprie istanze la propria posizione
Questo è il vero c'è da dire che un diciamo un accordo russo americano ampio che appunto soddisfacesse sia alle diciamo alle esigenze statunitensi armi discuto antibalistico che poi
Sono quelle diciamo dirette su tutto contro l'Iran e poi magari in prospettiva verso contro la filiera in parte anche contro la Corea del Nord ma in questo momento soprattutto l'Iran
Da un lato e che dette alla Russia diciamo la la lo status di grande potenza che vuole
Per la partecipazione alle decisioni sulla sicurezza europee ecco io credo che che si verificasse questo accordo russo americano gli europei sarebbero contenti magari non tanto forse
I Paesi dell'est sotto la Polonia i Paesi baltici la Romania che hanno
Diciamo per ragioni storiche che tutti sanno
Un timore
Nei confronti dell'influenza russa ancora molto accentuato però per esempio da parte tedesca francese e italiana
Un clima più disteso fra Russia e Stati Uniti sarebbe certamente benvoluto
Perché sarebbe da un lato la garanzia di dialogo su mille questioni di sicurezza e dall'altro la possibilità di continuare
Diciamo il partenariato strategico su in campo energetico con la Russia che un clima più peso dal punto di vista diplomatico certo non è che
Che favorisca molto
Per il resto
L'Unione europea credo che sia anche un po'prigioniera delle proprie debolezze nel senso che tutto non ha una voce
Stabilimenti unitaria sulle questioni di sicurezza
Energetica e secondo voi non è nemmeno unità nei confronti diciamo di quale posizione adottare
Verso gli Stati Uniti o meglio adesso forse un po'più
Unità di qualche anno fa però non dimentichiamoci che nel due mila due due mila tre
Con la crisi irachena si verificò una spaccatura politiche diplomatiche in Europa tra quantifichi
E diciamo anche quantifica godiamo semplificare in maniera magari un po'improprio che però sicuramente errato in questi anni la diplomazia europea ha dovuto
Ha dovuto far fronte a questa difficoltà non da poco vediamo appunto come alcuni attori come per esempio ENI in Italia oppure
E on in in Germania hanno preferito il dialogo bilaterale dal punto di vista per la sicurezza energetica
Con una mosca piuttosto che cercare di creare una posizione comune europea tutto però io posso l'avviso
A indebolito la posizione europea o rafforzato quella dei singoli Stati
Secondo me questo
Innanzitutto accettato una mossa dettata dal pragmatismo e da non sapere dove dove sarebbe andata a finire l'Unione europea ecco questa è la mia netta impressione
Non ha rapportato l'idea di unità politico europea questo poco ma sicuro
Ha in parte rafforzato
La il peso diplomatico degli imputati però con risultati poi anche
Da vagliare caso per caso a mio avviso
Chiarissimo grazie grazie a Federico Bordonaro analista di politica internazionale per il sito paura interesse News riportava grazie a voi