Tempo di fuga

Prendiamolo
Professor Petronio tu
E allora insomma dunque Valentina Fortichiari Michieli di dire qualche parola del saluto poi io cederò la parola
Al primo degli oratori siamo un po'improvvisando questa Serracchiani retta venisse che intanto ringrazio molto ringrazio molto Mirella Serri ringrazio molto nata nostra grande amica che Sandra Petrignani ringrazio Gad Lerner per essere qui con voi stasera bene in croce al debutto in questa che è un po'casa nostra un secondo debutto forse perché c'era stato un debutto milanese per Emanuela e per il suo romanzo
Devo dire da pochissimo che considera lascio spazio il relatore a e Santa fa un'opera prima occupavano NASA proprio proprio come editore una soddisfazione particolare soprattutto in Italia dove
Voglio dire passiamo e quel territorio ha visto passare molte Brittan molte star molti autori stranieri
Non solo come editori affamati ANCI di narrativa sta era TG autoplay celebri che arrivano da paesi accusa soprattutto tante preferimmo inglese ma anche poi Prodi impicci
Prodighi anche degli inviti e quindi spese rimediamo passare gli accogliamo come del resto meritano però da un piacere più grande in fondo molto più grande quello di anche da un certo orgoglio quello di presentare autori che ci siamo scoperti da soli
Noi editori autore che avviene in cui abbiamo creduto che abbiamo sposato senza che prima avessero dato alcuna prova rabbia opere prime
Abbiamo voluto fare nostri abbiamo costruito abbiamo alla fine portato appunto come stasera al debutto ora nel caso di Emanuele è vero norme esattamente autrice italiana il testo di questo romanzo quando giunse sul mio tavolo era un testo in lingua francese che poi Manuela tradotte in italiano
Con una con un editto ma la considera a tutti gli effetti comunque a questo punto l'autrice italiana e in ogni caso era un debutto vera e propria un debutto italiano
Ecco mi dà un piacere speciale non lo facciamo molto tra l'altro devo dire forse io stesso devo rimproverandogli di essere qualche volta un po'avaro con i nuovi autori
E invece più come dire più attento a quello che arriva dalla dalla dagli agenti stranieri eccetera
Che questo è un caso per me quindi per dipendente o la possibilità di riprovare un piacere particolare una un orgoglio di editore avere trovato uno p cinque abbiamo creduto fin dall'inizio che abbiamo cercato di curare nel modo migliore di vestire diciamo dei Tintori io dico sempre che noi tocca poi così quello il compito di dare un tocco toglie la polvere agli abiti qualcosa di buono
Come come
Anzi
Investire libera
Ed eccola qui
A questo punto poi credo che considera un complice quindi complice perché non come dire che non si spendano ideologici sia pur credendo fermamente nel libro che hanno pubblicato dò la parola come dicevano di inizio
Mirella Serri unitario e poi segue Sandra Petrignani infine Gabriele
Ecco sì qua buonasera buonasera a tutti per parlare di Tempo di fuga di Emmanuel de dipende e io visto che appunto non sono complici come lo Luigi Brioschi vorrei cominciare a parlare del sentimento del tempo in questo libro intanto una cosa molto soggettiva proprio dal non complice
E il mio tempo di lettura il mio tempo di lettura devo dire è stato lì proprio dico veramente con grande con grande franchezza che l'ho cominciato così diciamo un pomeriggio che di solito io non lo so
O dei dei tram Mondello e delle delle incertezze e delle lascio prenda e cioè è invece visto che stiamo parlando di tempo sono andata velocissima fuggendo tanto per usare un'altra un'altra parola cara nausea correndo addirittura attraverso le pagine voglio dire che l'ho letto molto ma molto rapidamente e quindi è un libro che come dire si fa leggere
Chi ha letto il libro tre presenti mi potrebbe dire ma e naturali che si fa leggere
è la storia sono tre storie intrecciate e visto che parliamo di tempo sono tre storie distribuite nel tempo abbiamo una storia che si svolge ai nostri giorni
No anzi negli anni settanta e per continuativa dei nostri giorni abbiamo una storia che si svolge nel mille novecentoquarantatré quarantaquattro e poi ne abbiamo ancora un'altra più remote lontana che si svolge nella dimensione della Russia e dei primi del secolo
Abbiamo dei personaggi che ci intrigano molto abbiamo per già un ma sono io che si sono a prendiamo
E
Abbiamo un personaggio che un artista abbiamo un artista
Che confeziona uno splendido gioiellino un un uomo un nuovo fa bensì che è poi il filo conduttore di tutta la storia ed è visto che parliamo di tempo proprio e previsto che parliamo di sentimento del tempo proprio il filo da cui si dipana tutta la storia e che collega il collega queste tre questi tre momenti temporali
Diceva appunto a tempo ma anche Tempo di fuga perché fuggono e chi sono i personaggi e dicevo anche che il libro si legge rapidamente si regge rapidamente proprio perché c'è una trama avvincente visto che le tre storie hanno al loro centro non solo momenti temporali diversi ma anche diciamo così tre copie che le coppie unite da uno stesso da un quasi stesso destino e unite d'acquisto misterioso gioiello però ancora un altro elemento che vorrei aggiungere un romanzo che si fa leggere che si legge volentieri non solo caratterizzato da una bella trama
è troppo facile dire appunto che l'intreccio che ci porta accorrere che a superare il tempo la dimensione temporale attraverso le pagine può essere caratterizzato da uno stile dallo stile di varia di varia natura e direi che lo stile di Emanuelle de Villepin e molto attraente coinvolgente soprattutto e questo lo faccio proprio con una notazione scusate mi molto tecnica molto professionalità critica letteraria
I dialoghi sono fatti benissimo che a mio parere soprattutto quelli che riguardano gli anni quaranta e a mio parere il dialogo e la parte tecnica più difficile ma direi che alle romanzo un libro ben riuscito appartiene anche una particolari e peculiari capacità appartiene la capacità di cogliere un sentimento del tempo
E direi che Emanuel de Villepin come coglie benissimo un sentimento del tempo chi addirittura diciamo che è è tra noi che vive tra noi che è qualcosa di così che aleggia nella nostra storia e che quando un romanzo diciamo ha una forte capacità espressiva riesce a mettere in luce che cos'è questo sentimento del tempo che coglie Emanuel de Witte
Dicevo che la storia attere tranche tre importa imporrà Ali che si intreccia noti che procedono
Appunto collegandosi l'una con l'altra ma c'è un sentimento del tempo che appartiene in modo particolare agli anni quaranta e a una delle tre tranche che si svolge e che la storia di una famiglia di una famiglia di ebrei in fuga dalla dall'Italia fascista siamo fu diranno nel mille novecentoquarantaquattro e approderanno
In un campo e in Svizzera approderanno in Svizzera dove appunto diciamo riescono fortunatamente tranne per la moglie del protagonista Teresa che muore
Riusciranno a salvarsi devo dire che questa è la parte forse perché io un lato storie come dire nella mia formazione Kenya coinvolto moltissimo ma e anche uno l'ha un come dire un tratto del libro che mi ha suggestionato e affascinato proprio perché coglie il sentimento del nostro tempo
Si è sempre parlato per tanti anni dei sommersi e dei salvati e direi che per anni è stato alla fine della guerra
E nel dopoguerra è stato molto difficile non solo parlare dei sommersi cioè di quelli che avevano perso la vita nei campi di concentramento
Ma ancora più difficile era parlare dei salvati
E direi che Emanuele e questo è il sentimento diciamo del tempo a cui mi riferisco Emmanuela proprio perché siamo nei nostri giorni e perché
Molto è stato detto ma ancora forse molto c'è da dire sui sommersi Emanuelle de Villepin io una di queste tranche narrative di su cui io veramente non mi soffermo molto perché non voglio togliere lettori il piacere della lettura
Direi che non è di queste tranche di narrative Emanuele Devil tende ci racconta ci racconta che cosa succede e quali sono le emozioni dei salvati
E questa direi che è una parte assolutamente straordinaria e suggestiva del libro perché diciamo come dire alcol ha il coraggio anche dello svelamento della verità
Quando io ho letto il libro ho capito subito che si trattava in parte anche di una storia di famiglia vissuta e poi lei stessa lo ha raccontato in un paio di interviste che io ho letto e che ha rilasciato ma naturalmente per raccontare una storia non cioè un narratore non è che ha bisogno di materiali solo ovvero per raccontare una storia basta anche serve anche come dire appunto la capacità linguistica la forza dell'immaginazione
E così via e serve anche il coraggio di aprire delle porte che fino ad oggi non sono stati aperti
Proprio per questo io dico che Manuel de Villepin avuto questa capacità e questa forza di raccontare la storia dei salvati
La storia dei salvati che e di raccontarla in modo assolutamente pregnante de e direi eccellente perché la storia dei salvati la storia di una famiglia
Che si rifugia in Svizzera e che subisce le durezze se volete anche e di un campo di diciamo di un campo di quadri disegni prigionia svizzero poteva essere anche considerata come dire
Tema inessenziale di fronte a tante storie di sommersi
Ebbene Emmanuel de Lille penne riesce a raccontarla già lo dicevo prima invece con l'appiglio straordinario e affonda nella riesce a fondo e la politica con le altre due storie che appunto si svolgono sia alla nella nostra epoca
Sia agli inizi del secolo
Vorrei dare comunque due elementi che secondo me sono importanti per capire questo libro
Quando inizia la storia
Dei personaggi diciamo così che vivono nella nostra epoca nell'era contemporanea e la scrittrice mi pare che dice e forse lo ritrovo un momento dice
Ecco bisogna trovare la prima parola quella da cui scaturì tra tutto il racconto il filo giusto che una volta tirato permetterà di dipanare la matassa senza strappi e senza resistenza
E io direi che questo libro è un po'diciamo è un po'la storia di questo filo segue questo filo che segue appunto queste varie esistenze che intorno a questo gioiello si intrecciano qua di fra di loro
Ma il libero anche un obiettivo non è un filo che come dire vaga attraverso reti le varie i vari momenti storici
E le varie biografie e non giunge ad un approdo e non giunge ad un momento fondamentale
Io credo che Emmanuelle de Villepin voglia anche abbia voluto anche con questo libro
Come dire raccontare raccontare per questo ce lo dirà anche lei e io poi chiuderò con una domanda che ti rivolgo direttamente
Abbia voluto come dire raccontare la storia con mettere a confronto la Storia con la maiuscola
E paragonarla alla storia
Del nostro tempo mi spiego meglio le coppie che vivono nel passato che sono appunto questa di questa artista che confeziona questo gioiello
L'uovo Fabergé e la la famiglia di ebrei sono molto più come dire dotate di intensità
Caratterizzazione forza emotiva psicologica e anche guardate caso stranamente in maniera curiosa assolutamente inaspettata qui riflette riletture di positività
Di forza e di energia nei confronti della storia che gli sopravanza e gli schiaccia
Il la coppia di contemporanei invece al contrario è molto più delusa chiusa era chiusa in se stessa tormentata diciamo cieca di fronte alla positività della ditta
Allora per concludere poi ritorniamo magari con un altro giro io ho avuto l'impressione che proprio il senso del libro e questo sentimento del tempo che ci piace che ci appartiene e che vende il libro leggibile e godibile
Si possa condensare in una delle frasi
In una delle frasi che vengono dette proprio dal da uno dei più anziani protagonisti si chiama Daniele Daniele Simmel
No Juan Daniele snella
Che dice il vecchio Daniele si sforzava di seguire il percorso del destino
Per trovarvi la traccia di un Progetto superiore che gli avrebbe permesso di negare in qualche modo la mistiche la meschinità del caso
Allora direi che questo libro soprattutto quelle parti che appartengono al passato ci racconta attraverso questo filo dell'inizio segue attraverso questo filo non sfilacciato dell'inizio
Il Progetto superiore del destino che coincide poi con il con i grandi eventi con la Storia con la maiuscola mentre il diciamo la parte che riguarda i nostri tempi è la constatazione
Che il Progetto superiore del destino non esiste e che ci troviamo solo a confronto con la meschinità del caso
Piace molto quello che hai detto Mirella delle dei due piani non perché pensavo proprio questo che i i personaggi del passato fuggono o qualcosa di molto concreto tra la persecuzione la paura fuggono da un Paese fuggono concretamente quelli nostri contemporanei e non sono nel libro ma ci capita di di constatarlo spesso ecco fuggono soprattutto da se stessi no non hanno non hanno il coraggio anche
Di vivere fino in fondo l'amore insomma ecco va bene
Beh grazie per averlo detto tu adesso io così posso anche sfrondare il mio discorso del tutto quello che tre detta che magari poteva combaciare con ecco il mio di discorso e partirò invece Dan
Da da quello che a me che non sono una storica e che non amo particolarmente il romanzo storico fra l'altro ha colpito e che permette la mia sensibilità e il fascino di questo libro
Mi dispiace che il vero protagonista
Non sia una persona ma non c'è
E io mi piace questo oggetto è stato è stato detto è un gioiello e questo piccolo perché miniaturizzata sono nuovo di fardelli circa due metri
Sappiamo tutti ecco come non sa immaginare io c'è qualcosa non si sente niente
Anzi se Lella nei voi ma dovrà no dalla società di parlare più forte va bene
Allora questo oggetto che forse è capitato di vedere nella se fornì più grandi nani un'immagine ecco è e qui lo troviamo come un monile che pende
Al collo di di una donna almeno all'inizio che che muore
In un modo e tremendo
E cos'è che mi affascina ma io indiane quando scrivo mi muovo proprio così
Parto dagli oggetti sono gli oggetti che mi raccontano le storie non e qui mi sono ritrovata a casa perché intorno a questo mondo mille conteso
La storia umana ha creato ha creato tante trame tante trame forti che sembra di cui questo oggetto prezioso sembra essersi impregnato
E e e mi sembra anche molto simbolico io non so quanto questo sia consapevole nell'autrice tra l'altro un primo libro per lo meno primo libro pubblicato però
Sempre io vado cercando questo questo senso segreto no nei libri già non mi interessa poco la trama qui la trama importante e affascinante intrigante
Però insomma tante volte sono state raccontate
Storie di questo tipo ormai viviamo ahimè siamo Postumia tutto sa tutto è stato già detto quindi il il vero fascino di ciò che scriviamo bisogna che lo collochiamo un po'più in profondità
E questa profondità il libro il libro cella secondo me ce l'ha questa profondità ecco non so quanto consapevole e poi su questo vorrei dire qualcosa perché devo fare un anche una premessa c'è una parentesi io voglio ho deciso essere molto onesta perché ho letto varie interviste tu guardano am
E mi è sembrato anche tu di cui quasi TTT difendesse dovesse dovessi siamo in qualche modo barcamenarsi perché l'interesse di di Chieti intervistava stava più sulle tue persone anche sul tuo libro e mi sembrava che tutti cercano si garbatamente anche di farlo notare no antiche intervistava
Ecco allora mi sono detta avesse fatto questa presentazione la faccio perché voglio dire a un autore sinceramente le mozioni che il suo libro mi ha dato insomma e anche questo è quello che posso ipotizzare può essere una una forza una debolezza del libro
E e dunque secondo me ti dicevo questa forza c'è nel libro ecco non so quanto quanto sia consapevole
Secondo me lo è a momenti alterni e e si sente anche un po'non so se è un paura un'insicurezza
Marche non è non è un un difetto
I libri troppo perfetti e troppo consapevoli sono libri falsi
I libri che parlano parlano anche a dispetto di un autore cioè vanno oltre quello che l'autore crede e vuole dominare no
Ecco e il tutto tutto l'apparato simbolico di questo libro per me è molto importante
è importante la durata degli oggetti e la precarietà lì in permanenza delle vite umane
E questo è è forte e e torna torna molto nel libro
Anche se poi ecco e qui secondo me c'è un problema di chiarificazione dell'autore con se stesso ma questo è assolutamente normale non solo un primo libro ma sempre cioè sempre credo una lotta scrivere perché c'è ciò che vogliamo dire ciò che vorremmo celare
E spesso ciò che vorremmo celare invece è proprio quello che fa la forza di un libro e la forza di un adulatore grande quando il suo ego abbandonate distrutto ma non perché non dice io può anche dire io
Ma perché le ragioni profonde di di una storia si impongono no al di là di quello che lui vorrebbe esprimere o verrebbe anche cenare di se stesse
Ecco allora
Questo libro diventa veramente molto affascinante è veramente bello quando questa parte simbolica nascosta affiora e succede molto molto spesso nel libro soprattutto quando viene fuori la viene fuori il proprio luogo l'oggetto perché poi questo oggetto è così fortemente simbolico non solo perché ha una storia
Ha una storia di rischia una storia di di sofferenza di perdita
Nasce dall'amore in tutti i casi nei due casi per lo meno in quell'oggetto è stato regalato
è un uomo che lo regala una donna
E e il simbolo di di un grande amore
E e già questo dà i brividi insomma no i grandi amori danni privo di dopodiché questo uomo vive delle vicissitudini
In strane insomma si perde ritorna si dice che c'è una magia in questo oggetto che torna dalle persone che l'hanno posseduto quindi assolutamente una sua vita nata e quindi questa è chiaro
Dopodiché però dobbiamo ricordarci che è un nuovo e che non non importa che siano tifa per Cechia Bibbia Mantini che abbia pari un un suo cassettina segreto per cui si apre e dentro ci sono anche
Dalle iniziali dei due amanti intrecciate o meno no è un nuovo con tutto quello che nel nostro immaginario e nella nostra psiche o nuovo rappresenta è la rotondità è il Materno e l'inizio della vita ecco non è non è un caso secondo me che questo Dio non lo so se e è un'invenzione totale questo ciondolo o se è una storia di famiglia comunque ed è un'invenzione totale allora dell'inconscio che ha parlato ovviamente no
Perché in questa rotondità in questa perfezione materna c'è il segreto della vita quella vita che nella storia
Abbastanza tremenda cioè da una parte della storia che avuto anche dei momenti molto più tremendi di quello che tu hai deciso di raccontare e progredire anche due cose su questa scelta
Di non affrontare la brutalità di testa ma di scegliere una storia un po'meno tremenda perché in questa meno tre mi invita
A noi che non abbiamo vissuto che non siamo ebrei invece parla
In questa quotidianità parla forse ancora più espressamente ma insomma magari proprio diciamo dopo torniamo all'uomo un attimo
è questa sua preziosità appunto la preziosità non è il fatto che un uovo di Fabergé c'è il secondo me anche ma insomma quelle secondario e proprio che in questa forma un nuovo che ha una forma archetipica vivamente cioè l'eternità c'è la bellezza c'è l'amore dunque quindi ecco io trovo che già aver avuto nebbia così
è un bel un bel segnale è un bel segnale di proprio del tutti Stino di di autrice ecco io parlo qui a una donna che ha deciso di di scrivere o per lo meno di pubblicare
Al a un certo momento maturo della sua vita non quando quasi che certi
Certi conti con la vita sono stati fatti no ha fatto la famiglia fa tutto quello che è una brava ragazza
Di buona famiglia deve fare e adesso si concede si concede questo lusso ma qual è il rischio che io ho sentito con grande tenerezza proprio leggendo le interviste il rischio è
Però questo privilegio diciamo no proprio il privilegio di un signora che tutto è un giorno si sveglia dice ma sapete che vi dico non c'è più scrivo anche una una storia che scrive anche una bella storia no
Va benissimo venissero a non è infatti perché ha un bel dire infatti ha un bel libro perché è un libro che ha una sua autenticità una sua necessità e questo che volevo dire questo che voglio dire quando parlava del chiarirsi a se stessi naturalmente io parlo di te di una fantasia anche che faccio su di te ma anche proiettando così mie come sempre si fanno quando si legge qualcosa che ci colpisce no e questa chiarificazione
è in questa chiarificazione Paesi gioca il destino di un autore cioè se si deve sacrificare
Parecchio insomma parecchio del del proprio si e proprio nel nello svelamento c'è il il sacrificio c'è una strana contraddizione ma insomma parla chi mi capisce
Ecco qua insomma io non vorrei neanche dilungarmi perché è interessante sentire l'autrice e
Ecco da volevo tornare sul dissero che su questo discorso magari della tangente
Del e di questo raccontare in modo tangenziale cioè cioè raccontare una una stare un po'meno tremenda di una bufera tremendi sia che però è stata tanta raccontata dal cinema da
Da tanta letteratura Artissima e quindi questa la l'ho trovato una scelta molto felice
Che fra l'altro ci fa capire trenta enne in una società messa così
Allo stremo in una situazione difficile vengono fuori poi tutti quei conflitti fra le persone che sono conflitti di carattere di classe sociale di ricchezza povertà insomma vengono fuori con una una grande chiarezza e vive per me quelle sono state pagine anche molto toccanti e felici
E e l'altra cosa infatti dall'altro questa questa scelta dalla Svizzera e qui perché c'è un motivo mio personale in questo evento
Proprio è un è un Paese che mi interessa particolarmente per delle ricerche che sto facendo
Per per un mio lavoro quindi io mi sono sentita molto molto vicina molto interessata proprio anche questa ambientazione svizzere questo carattere degli svizzeri che viene fuori
Anche da personaggi secondari non questi questi questi militari che hanno atteggiamenti Diversi insomma ma che sono ovunque sempre molto svizzeri non riconosciuta questa svizzeri ITA
E e accanto a queste figure secondarie fece ci sono dei caratteri veramente dei personaggi
Molto molto belli prima di tutto quello di issare a e questi personaggi sala tratteggiati veramente molto bene sarà mette subito in modo particolare per questo suo fascina questa sua autenticità questo suo essere presenti di Cissé seducente non seduttiva qualcosa del genere non sicché che però non è che sono dodici ma la fai vivere in questo modo
E ecco magari una piccola critica che posso fare
Al
Già il bilanciamento tale di Libero e oppure forse però è hai tu una ragione per averlo fatto
Ecco ho trovato che lo sbilanciamento fra la vera storia diciamo che si svolge in Europa nella bufera del nazismo e la storia invece russa
L'altra bufera quella bolscevica ecco quella era resta
Anche sul per numero di pagine ma sono anche i personaggi sono meno meno potenti e allora mi chiedo perché non non limitarla non averla limitata in fondo al racconto che fa Tatiana alla fine tutti piana racconta quella storia la si poteva in fondo
O ampliare il discorso di Tatiana così non si dava questo questo sbilanciamento che poi può opporre il rischio può essere che uno pensa che il nazismo è stato il più grave
Svela che era
Ecco non lo so ecco può darsi anche che sia invece una ragione uno può anche pensarla così non so rispettabilissimo ecco ma è solo questa comunque insomma ecco per concludere io ti faccio un grandissimo benvenuto nella famiglia
Degli scrittori e penso insomma aspettiamo anche altri libri specie
Io mi limito solo prima di passare la parola Gad Lerner umana precisare un dato biografico come prima accennavo a a Sandra e cioè che Emanuele stile da quando era adolescente in realtà andarsene da quando aveva quindici anni perché se
E allora buona sera a tutti tocca a me esprimere
Un
Punto di vista maschile
Questa sera e giornalistico anche ma maschile soprattutto su un progetto letterario che io vedo molto come un po'oggetto tipicamente femminile come cercherò di spiegare qui e spero che questo fare la parte del marchio del giornalista non Mirenda sgradevole
Come a volte succede perché innanzitutto lo hanno accennato anche nella San
A uno viene da dire per prima cosa che come dire Manuela tutto deponeva contro di te
Tutto deponeva contro di te fatto appunto che una signora anch'bella privilegiata con dei cognomi importanti non uno ma addirittura due
Sentisse anche il bisogno dell'esordio letterario era evidente ed era inevitabile che questo si citavano prima le interviste ti mettesse diciamo al cento di un obiettivo di una curiosità anche maliziosa
Alla quale
Tu hai scelto di non sfuggire perché voglio dire teoricamente avresti potuto scriverlo sotto pseudonimo su avresti potuto il più possibile dissimulare qualsiasi riferimento alla alla tua esperienza e invece al contrario è molto rivendicata per questo io parlo di progetto femminile e ci voglio arrivare
Tutto deponeva contro di te perfino la dedica così insolita di questo libro agli uomini della mia famiglia dei quali alcuni sono qui schierati in prima fila mettendomi un poco in imbarazzo
Ce ne degli altri è una famiglia molto maschile
Due fratelli maschi che poi de de de de degli altri figli maschi una figura che non c'è più ma che in questo libro è importante a del Papa Rodolfo a importantissima
Perché
Questa signora che dedica la sua fatica letteraria con questo gesto d'amore così impegnativo ai maschi agli uomini della mia famiglia
Secondo me intende appunto un po'oggetto anche in questo senso dicevo anche molto femminile che annoda che vuole attraverso la narrazione attraverso la capacità di creare storie attraverso la capacità di innamorarsi di personaggi però vuole annodare i fili familiari e per annodare dei fili familiari per come dire col partecipare nella forma tipicamente femminile alla costruzione identitaria appunto di una famiglia fa i conti con la storia
La Storia con la esse maiuscola intesa come la storia novecentesca la storia delle tragedie novecenteschi dentro alle quali quella ebraica a diciamo così ahimè che il triste primato di essere centrale
In questo senso come dire la sfida era molto ambiziosa ma in questo senso
Secondo me era inevitabile che tu invece ci fosse con i tuoi cognomi e con questi riferimenti espliciti perché lo dico perché tu in qualche modo
Hai scritto un libro che allude continuamente
A delle storie reali e in qualche modo quindi ci inviti qua la giustificazione il giornalista se voi Maci inviti all'indiscrezione a cercare dentro all'Ibo
Che cosa c'è di rimando a esperienze vissute
A me non non è stato necessario fare Detectives ma è stato sufficiente chiedeva in prestito perché non lo trovavo più nato ad Asti il libro di memorie di Rodolfo De Benedetti per trovare tutta una serie di queste tracce che tu hai voluto metterci allora
Ne citiamo solo alcune ma sono moltissime c'è questo cognome fuma nel Cohen dove fuma il è in realtà il cognome della moglie di Rodolfo De Benedetti ha un cognome francese non è un cognome ebraico ma è un cognome importante la vicenda di questa famiglia non può essere un caso di trovarlo lì
Questo cognome non non è un caso che in questo libro ci sia Lucerna
A Lucerna una famiglia militare che nella realtà si chiamava Meyer ma che è una famiglia che accoglie sostiene e in qualche modo protegge questi esuli questi sradicati e poi soprattutto e questo mi sembra il punto decisivo potrei citarne altre ma c'è in quella data
E quella rete quella data
Due novembre mille novecentoquarantatré e quella rete che segna il confine del passaggio fra l'Italia e la Svizzera e cioè tra la deportazione la morte
E la sopravvivenza che è qualche cosa vissuto dalla famiglia De Benedetti
Informe
Meno tragiche di quanto nel limbo venga raccontato ma gli incubi
Ci sono tutti quanti c'è l'armadio nel quale nella casetta che sta di qua dal confine ancora in Italia si viene rinchiusi per sopravvivere all'ultima ispezione all'ultima perquisizione tedesca e poi c'è quel passaggio decisivo della Rete la Rete che porta dall'altra parte
Che porta in questa Svizzera che al tempo stesso buttale e salvifica però e che torna nel libro
In più punti con queste sue caratteristiche così ambigue nella novecento no perché qua c'è un dato poi storico per cui ha un senso ritrovare Salvati in quella Svizzera anche al tempo della Prima guerra mondiale i fuggitivi così come avverrà in forme più massicce nella seconda guerra mondiale c'è un incontro immaginato Rafa bene se ormai anziano vicino alla morte ma che anche Louis K linee era scappato li perfino Lenin prima era il luogo
Della salvezza era il luogo d'Europa che svolgeva questa funzione di extraterritorialità per tutto il Novecento è lungo due guerre mondiali e non una soltanto per cui tutto il libro oscilla e gioca in questo a esperienza
Tipicamente novecentesca del dello stare fra il poi vi leggerò e la tragedia dove tra lei essere dei benestanti delle persone fortunatissima eh delle persone sotto sotto convinte che se hai i soldi te la cavi Rai
Per cui c'è un'altra coincidenza mimetica dei della prima con le memorie familiari quando i beni attacco con i quali e ci si augura di potersi salvare in Svizzera vengono nascosti cucendo nelle fodere dei vestiti diamanti e costruendo delle mattonelle delle saponette di cemento con dentro le monete d'oro cosa effettivamente avvenuta nella storia
Della famiglia De Benedetti così come raccontata da Rodolfo
E allora
Se appunto questo scoprire continuamente come ci sono non necessariamente possa bastare come comunque anche il più sciocchi fra i privilegiati in quel luogo
Di nuovo che oscilla tra il privilegio e la tragedia che è l'hotel Majestic devi Lugano luogo della quarantena un albergo Liberti che ci immaginiamo bellissimo nei suoi arredi viene invece ridotto a bivacco di disgraziati che hanno appena perso i loro cari che non hanno notizie
De de de de de de di chi gli sta a cuore e che vivono nel terrore di essere rispediti indietro e quindi anche in quel luogo o il privilegio deve fare i conti con la pulizia dei cessi e Cornello spellare le patate e quindi con una esperienza di vita che non può essere appunto
Liquidata soltanto attraverso la fortuna in questo la Svizzera
Un luogo ambiguo vi dicevo
Questo libro vede i personaggi esprimerle una gratitudine che chi li si è rifugiato sente fortissima ma che è stata noi lo sappiamo coi rimessa in discussione nel bilancio storico perché è vero che la Svizzera nel corso della seconda guerra mondiale ha ospitato circa trecento mila profughi che equivalgono a poco meno del dieci per cento della sua popolazione dell'epoca
Ma è vero anche che di questi trecento mila ventotto mila erano ebrei Ima altrettanti almeno furono respinti alle frontiere
E quindi
Il
è molto discusso questo stare in mezzo della Svizzera che per stare in mezzo questa sua neutralità che rappresenta anche un modello politico
Era inevitabilmente fatta anche di compromessi con il Terzo Reich sia sul piano del esportazione delle tecnologie industriali che su quella della custodia dei capitali finanziari
Si sta davvero sospese in quello che si dice infine sommersi e salvati in una zona grigia da questo punto di vista nella quale se
Questo rincorrere un'identità che in larga misura
Era già stata superata nei fatti dall'esperienza dell'emancipazione certo anche nel libro è messo un Isorella un Israele
E quindi un nome De Benedetti che non poteva essere più esplicito diciamo nella sua ascendenza ebraica ma poi c'è tutto questo
Susseguirsi di passaggi per certi versi io dove soluti per cui quella identità
Ebraica eccome se resta anche se per discendenza maschile nonna matrilineare e anche se non è osservanza religiosa mai e anche se probabilmente bisognosa in qualche modo di questo lato femminile che secondo me tu hai trasmesso con questo Poggetto ha bisogno di questo per essere Righi hanno data per essere mantenuta per perpetuare un suo significato per non disperdersi
Perché in questo anche la famiglia De Benedetti è un insieme no di vicende diverso e perché c'è il lato dell'impresa lato
A del capitalismo ma poi i ci sono dentro figura io pensavo a Corrado che sta nel kibbutz in Israele penso a Paolo De Benedetti figure che invece intorno a questa
Identità molto italiana molto piemontese molto in rapporto anche con le donne cattoliche e con la tradizione cattolica della famiglia
Cerca di coniugare con l'ebraismo ora cui io forse sono andato troppo fuori tema chiudo e me ne scuso però io ho visto nel libro che non volevo ripetere le cose già dette che condivido che si legge d'un fiato ma non credo che forse questo appunto nel se il libro fosse stato soltanto un buon racconto una buona trama che si legge d'un fiato allora avrei detto insomma che non non te lo dovevi concetto valeva invece io ci vedo questo Progetto femminile familiare che secondo me è valido in quanto diventa proprio capacità di narrazione e quindi letteratura
So solo una cosa che volevo aggiungere prima di dare la parola Emmanuel Devil penne mentre Gadda parlava tra l'altro ha illustrato molto bene questa ambiguità della Svizzera
Però vorrei rilevare che uno degli elementi del celermente il dirlo prima poi naturalmente non si può dire tutto che uno degli è ti del racconto è proprio l'ambiguità non solo della Svizzera ma appunto uno dei momenti uno dei gli elementi di anche di suggestione che mi avevano colpito prima è che tutti i personaggi sono ambiguità e anche molte situazioni sono ambigue faccio alcuni esempi
La donna c'è un personaggio che la donna con la voce rotta scopro poiché la voce roca c'era anche l'autrice infame apro la conosceva questa non è altro che allora comunque la donna con la voce rotta è delle prime pagine a Modena che che della parte contemporanea è un personaggio credo volutamente questo ecco è una dov'è una domanda molto molto ambiguo perché non sappiamo appunto se ci sarà una storia
D'amore un flirt eccetera con o uno dei protagonisti la Svizzera Gad Lerner ha detto benissimo
è assolutamente ambigua e tutte le situazioni in cui noi ci troviamo a confronto sono quelli che di una di una forte dose di ambiguità per esempio
Faccio un empio dello uscissimo quando vanno in Svizzera i protagonisti si trovano davanti a un diciamo a a un doganiere che li deve accompagnare dall'altra parte della della Svizzera siano passatori mi pare
Nonostante
Proviene dal discorso di Gatsu il che che poi si collega un po'al problema della per la persona la storia della familiari al fatto di quelle in qualche modo esser diversa dalla storia della famiglia
E locale che è vero che io scrivo da sempre e che le bambine essendo cresciute o stanno crescendo ma mi sembra che ormai posso dedicarmi di più a questa a questa attività e farvi un regola fuoco
Ecco questo questo libro
E vero anche e che è stato parzialmente ispirato dalla storia della mia famiglia perché in fondo ai limiti dell'emancipazione un percorso lungo ebbero così con e comunque dovuto parte lontano dalla loro storia questa volta anche perché è una storia francamente che ispirate
è una storia di grande trauma di notizie non ci non solo in termini di vite umane ma in qualche modo si perde innocenza la fiduciari
E si e si fa le spezie della paura
Sull'ambiguità e l'ambiguità della Svizzera ve ne sono uguali a noi e a quella storia svizzera ma in effetti c'è stata
C'è stata due livelli unno perché la Svizzera era un piccolo paese circondato dalle forze dell'Asse io non sono Svizzera di nascita perciò un discorso come un topolino
Perciò aveva il vero problema per la sopravvivenza
E poi c'era un altro motivo che una confederazione perciò c'erano delle regole a livello federale e poi ce l'hanno invece una richiesta a livello cantonale di maggiore generosità
Verso i fuggiaschi queste interessante da vedere
C'era perennemente per esempio la richiesta del Ticino che chiedeva a Berna
Di lì in qualche modo per ammettere consentire maggiore accoglienza perché loro vedevano sulla loro pelle che la situazione era davvero tragica
E Berna che diceva non siamo in grado di accoglierli dobbiamo prima di tutto privilegiare l'approccio che abbiamo già consentita quelli già arrivati
Sul resto del personaggio eccetera non li credo ambigui io credo che dal momento in cui c'è un vero pericolo per la vita non sempre si riesce a conciliare
La voglia di sopravvivere a agli ideali che uno cerca di raggiungere il doganiere per esempio non è poi una persona ambigua
Il problema è che fidarsi e pensare mi posso fidavano mi posso fidare perché mi sto mettendo nelle mani di un uomo che magari mi manda dritto alla morte che manda meglio compagni miei figli
Poi cos'altro c'è mi ricordo più se di che sì la storia della famiglia e e si parte un po'da loro ma non è solo loro e gli uomini della mia famiglia
Io ho voluto rendere omaggio prima di tutto al nonno che non c'è più e che in effetti ha vissuto una storia molto simile
E che ha conosciuto la fuga il fatto di lascia tutto dietro il rischio di perdere tutto il rischio di morire di porta con sé
Anche la morte di due fili di una moglie che per fortuna non non è capitato però dopodiché non è più la loro storia i riferimenti storici gli ho spesso rubati all'onestamente anche non per pigrizia ma per facilitare la ricostruzione storica perché io non ero nata ho fatto parecchie ricerche
C'è stato poi un libro molto utile che è stato fu scritto da questa è nato Puccini che ha ricostruito tutta la storia
Con i rapporti di polizia dei fuggiaschi alle all'epoca ai confini
Però se no ero sicura parlando presentati Masiani conterrà fattibile passarla retta quel in quel punto lì perché lo con l'avevano passata
Ecco
Poi la storia dell'uomo ombra luogo sicuramente non è a caso la forma del luogo io ci vedo qualcosa di materno indizi e l'uovo è l'allegoria della memoria io penso che certe cose non dobbiamo dimenticarli
Tercio nuovo rappresenta
Non solo la memoria dei protagonisti ma anche un po'il dovere di non dimenticare per non ricadere nelle stesse negli stessi tragitti
Devo dire Camera lettura giornalistica di catena piaciuta molto trova che entrato benissimo nel libro però mi permetterei di ritornare un pochino invece sul tema dell'ambiguità perché questa è la parola che si spenda di più questa sera l'ambiguità dell'in Svizzera invitate frazione di vita dei personaggi anche Stendhal più in nazionale invita in un romanzo intonato cioè la parola che narrano
E quindi la la contiene cioè sempre una certa quante ambiguità può essere che un niente forse antico
Perché è un po'lo possa essere letto in un modo piuttosto che in un altro no
Una figura ambigua dò una lettrice Mirella serve figure un antico magari secondo me quindi in questo senso è una cifra Deroma dopo ed è un arricchimento del romanzo
Sandra a sua volta introduce un altro elemento di ambiguità non so se ricordate poco fa interessante leva cioè tant'è una specularità non fosse prima le tra passato e presente c'è un tempo di fuga
Reale fisico
C'è una fuga invece dei personaggi dell'oggi e del presente a se stessi qual è chiaro che una attore quando racconta non è mai del tutto consapevole per fortuna lungo il muratore organizza la materia ma non è così
Di tutto ciò che essa tant'è che appunto quelle letture sono diverse la stessa lettura del narratore spesso diverso da quello di un critico
Limitare Santa cimasa al fatto che questo rimando appunto c'è e ed è vero poi chi chi a chi prende pezzi di storia perché tu hai preso pezzi anche di storia la storia tra me e Lai elaborati romanzo no
E picchia sto l'attore d'oggi che fa queste realtà continua raccontare il presente non racconta quello raccontare il presente
Usando le forme l'involucro di episodi del passato ma in realtà ogni romanzo anche più schiettamente storica era da una madre presente che usa il passato alcuni immagine medi erano dislocata del presente no quindi e Sandra si poneva questo questo questo questo questo tema che io TTT ripongo come domanda
Di questa specularità di questo rimando dal passato al presente Tempo di fuga deve in questo senso davvero la scelta del titolo
Suggestiva non
Personaggi che furono se stessi oggi personaggi che allora e quindi qui c'è questo rimanere
Neri totalmente consapevole di questo rimando oppure è qualcosa che poi come dire nato e cresciuto insieme al lavoro della della racconto diciamo
No molte cose son cresciuti insieme romanzo mestamente
Beh sicuramente le le tue storie diciamo la storia un sta nella storia svizzera sono storie di un Natali intensità come contesto storico di Natali minacce eccetera che probabilmente questo consolida i rapporti tra i partecipanti insomma io penso che ce l'hanno meno depressi nel quarantatré di quanto ce ne sono oggi ecco sì
Questo era un problema infatti come mai la contemporaneità il più depressa
Ma perché sicuramente quelli esenti consolidava noi Tembien lo scopo era di sopravvivere no depressi nel senso psicanalitico del termine cioè sì no nel senso che c'erano di sicuro
Sì infatti
Anche questo gioiello che al quale retribuite giustamente importanza per me non è così centrale ma ognuno la legge come di fare ma è evidente che si insegue uno strappo che hai dentro che in ogni caso avrei dovuto passare quell'ardente anche se dopo nella ditta lo al massimo comunque quel passaggio li attraverso quella rete e non sapevi come andava se il soldato ritrovati davanti allo svizzero o tedesco quella cosa ti resta dentro comunque quindi verso non facciamo psicanalisti d'accatto non è automatico che ti porta alla depressione e ma certamente una domanda grande come una casa è un macigno che ti porti dentro e un bisogno come dicevo prima secondo me
Di una presenza femminile amorevole che rimette insieme questo tutto questo accidenti se c'è
Scusa no posso dire una una una quasi infatti secondo me c'è no io direi che ci sono anch'io prima rilevavo che c'era come dire un atteggiamento esistenziale e psicologico e così via diverso tra chi viveva nel passato e la coppia che raccontata nel presente
Però io trovo per esempio che le due figure dei due
Dei dei figli di di Teresa e di Daniele formelle sono raccontate nella loro depressione nella loro sofferenze nel loro dolore in maniera assolutamente devo dire molto penetrante dal punto di vista psicologico
Quando però inveisce si parlava appunto di differenti diciamo percezioni quindi di una depressione del presente e di una positività del passato
Era dal può era era il punto di vista nonché capito il punto di vista del narratore contemporaneo che lei che racconta contemporaneo che racconta due storie dislocate in due momenti temporali diversi
Una nel presente e una nel passato e la sua ottica di narratore contemporaneo
è quella di vedere in una storia sia pur sofferta e dolorosa e sia pur raccontata molto bene
Me la sofferenza e nel dolore nella sfumatura psicologica di vedere quasi queste a mio parere un momento chiamiamolo così tra virgolette etico chiamiamolo così
è il piccolo quasi tra virgolette mitico sempre con prendendo così però e con grande
Nel dolore e nella sofferenza che qualcosa e che invece alla depressione psicologa oppure a questa specie di di umor Tumblr plumbeo che segna la l'esistenza il tran-tran quotidiano dei contemporanei
Questa specie di sentimento etico della vita non appartiene ma non per ma non ce l'hanno i contemporanei nonché non ce l'abbiano più quelli che hanno vissuto
Un'esperienza collocata nel passato credo di
Sì no io parlavo di una specie di noia esistenziale no non fa intendermi perché questo importante cioè questa copia torinese terribilmente annoiata no
Questo ovviamente non può capitare alle altre due famiglie perché c'è tempo per tutto tranne che sì c'è anche tempo per la noia ma non è quella noia esistenziali lì uno scopo c'è non c'è niente di eccoci infilzato
Cioè c'è una vera lotta per la sopravvivenza e questo probabilmente consolida i rapporti ma non mi ricordo più la domanda dopo
A ecco
Sulla la disco pozione Callas Storia Augusta e la storia credo che questo è veramente coltivati Luigi perché
Perché la storia come spera molto più elaborata la casa editrice meno a Forza Italia compresa
Scoperto
La targa queste delle verità poi c'è da dire un'altra cosa e che la documentazione era molto più difficile perché su febbraio se non c'è praticamente niente di scritto perso tutte le mie ricerche lo fa attraverso i cataloghi
Ma era più difficile documentarsi ma fondamentalmente Lucio Italia Matteo
Comunque noti vivendo io perché ti conosco da troppo tempo per pensare che fatto un errore grave sono sicura sono sicura che ha fatto un lavoro buonissimo
E cosa ha visto bisogna per l'ultima servirci attuazione non è mancata ma insomma è veramente una una casa
è una cosa secondaria invece mi ha fatto venire in mente che la figura dei fratelli e aggiungere molto fascino al libero perché è bello quando è questi libri ed immaginazione introducono ecco proprio anche dei personaggi reali no aggiunge un un peso storico che sarà cresciuto molto quel personaggio che era
C'è un editore americano molto noto che tiene nel suo studio nel suo ufficio io l'ho visto una scultura in legno con su scritto fast editing ecco tengo a dire che non mi riconosco in quella immagine
La scure che
Mi sembra che tu vorresti fare una domanda e con questo fosse potremmo una una
Una domanda a conclusione evasione molto leggera facciamo arrabbiare guard perché torniamo al nuovo e al gioiello papà davvero ma è una domanda
Leggera ma mi sembra una nota buona per concludere la serata ecco volevo sapere se se questo gioiello ti è mai passato per le mani lei era un'utopia però colpevole da dove è nata questa qui immaginare che questo gioiello che e che poi è il vero e il motore di tutta la storia
Aveva proprio quella forma
No no non non ce l'ho e non ho mai avuto
E piante e se magari fitta no e quel che quel che è capitato ma non c'è niente di tanto magico ma tantissimi anni fa ero un giurista Ginevra è non so dove lo aspetta qualcuno e c'era un un nasca di Christine nella quale sono entrata per caso e c'era il il Winter reggae di di Faber si e al primo uovo di Fabergé c'è il vero che vedevo quelli fatti Pellizzaro perciò
Alto diciamo un più o meno come la bottiglia e
C'era una vera magia dentro questo oggetto però perché il nuovo stesse magnifico poi si apre c'è ancora un mondo che si che si scopre dentro eccetera
Ovviamente non si pensare nemmeno lontanamente di poterlo comprare ma insomma mi ricordo in questo istante magico
E poi tanti anni dopo in Romania con mia figlia ne esce si chiamano Interreg terzo e lei Nash vuol dire nei film francese
E ventinove c'era una mostra di sapere se abbiam detto andiamo a vedere e ho rivisto lui intervenga lo
Sono lì e per quello che anche lì lo faccia trovare esatto quello lordo frutto rimpicciolire poi Winter anche molto diverse tutto bianco
Credo che su questo oggetto simbolico giustamente si possono concludere bene grazie a tutti