«Cultura e tendenze: Aggredire l'egemonia. Processo al '68». Dibattito con Mario Capanna, Renzo Foa, Marcello De Angelis, Gennaro Malgieri

Questo incontro questo terzo incontro dopo l'inaugurazione e quello che ci ha preceduto con la serata un po'speciale anche in
Nella nel nostro contesto all'interno
Nella nostra festa perché abbiamo deciso di parlare di un argomento che e sente all'ordine del giorno del quale si parla da tantissimi anni ma che
Anche in questi ultimi mesi grazie ad alcune dichiarazioni forti che alcuni personaggi dei quali parleremo e tornato nuovamente alla ribalta un argomento che
All'interno del nostro mondo politico del mondo politico della destra della destra giovanile è stato sempre ampiamente dibattuto all'interno nella della mondo della Movimento Sociale Italiano
Ha creato anche in passato grandi e profonde lacerazioni è un argomento sul quale oggi cinque ci interrogheremo insieme i nostri ospiti che vi presento subito eh collo inizieremo immediatamente
Dalla mia sinistra Renzo Foa a cui diamo i la benvenuto giornalista
Che non ha bisogno di molte presentazioni così come non ne ha bisogno Mario Capanna ex se l'idea dell'ammonimento studentesco Giampaolo Rossi presidente di RAI inetto
E Marcello De Angelis Senatore della Repubblica
Direttore viarie tutto quello che che vogliamo allora io farei così il mila dottor Cavana ci ha chiesto
Prima della dell'incontro
Della sul sessantotto di fare una comunicazione di quattro o cinque minuti su un argomento che comunque c'è molto caldo quindi Ida lei lo spazio che merita prego
Ringrazio il moderatore voi
E si tratta allora sabato prossimo quindici settembre e si verifica un fatto converrete obiettivamente inedito del nostro Paese
Parte una consultazione nazionale che dura fino al quindici di novembre esattamente sessantadue giorni quindi pensate quanto siamo matti una campagna elettorale e mi auguro che saluto quarantanove
Il tutto è promosso da una coalizione che raggruppa ventotto organizzazione
Di diverso orientamento filone del pensiero laico pensiero cattolico
Assolutamente trasversale
Che
Questa ventata organizzazione che al numero nove le proprie file qualcosa come circa dieci milioni di associati
Per avere il senso delle proporzioni il totale degli iscritti ai tutti i partiti politici rappresentati in Parlamento è quattro volte meno per avere subito e si assume le proporzioni
Il tema è oggi M. e modello di sviluppo agroalimentare dell'Italia con un'impostazione per nient'affatto ideologica ma basata sul concreto sintesi dice
Il nostro Paese a un ben TiDi o ineguagliabile di prodotti agroalimentari genuini legati al territorio
Naturali che tutto il mondo ci comperarsi paga bene ci invidia ricerca persino di imitare per fra i carceri a riprova che sono ineguagliabile
Il futuro del nostro Paese deve vedere questo ben di Dio diventare il cuore strategico del suo sviluppo
E quindi non una guerra tra la Ferrari e le carote esce da anni però è evidente che l'umanità è andata avanti per millenni senza automobili ma senza cibo mali in questo senso il cuore strategico dello sviluppo
E ci proponiamo capite allora
Come dire uno sforzo che richiederà di raggiungere tre milioni di voti firmati perché la consultazione avviene sulla base di una scheda di un facsimile di scheda referendaria quindi una sorta di referendum propositivo
Che come De Angelis e ci insegna non esiste nel nostro ordinamento costituzionale ma che facciamo esistere in questa forma diciamo così creativa
Quindi c'è una sorta di scheda referendaria con tanto di quesito la casella del sia eterno lo spazio per la firma perché quindi siano per così dire un voto autocertificato da cittadino ci propone motivo aggiungerne tre milioni
Significa cinquanta mila al giorno per rispettare la media
E quindi io vi ho detto questo per mi pare doverosa comunicazione penso ma anche dell'interesse da parte vostra ma anche per fare non lo nego uno è un invito esplicito
A voi che non a caso mi chiamate Azione Giovani
Affinché siccome so che questo è un punto di contatto no pur sul sessantotto potremo litigare su mille altre cose ma questo degli OGM del modello di sviluppo agroalimentare penso a Gianni Alemanno sono ci siamo capiti è un punto di contatto
Vi chiedo di darci una mano e di dargli una mano impegnando il ventre a terra
Anche perché se no spargere o in tutto il mondo la voce che non è vero che siete Azione giovani ma inazione giovani se non facesse questo o in attività discorde empirici mi aspetto davvero una vostro contributo alto diciamo
Qualificato dalla vostra ovviamente piena autonomia che il principio che guida tutte le ventotto organizzazione cioè nessuno
Vende il proprio patrimonio ognuno se lo conserva ma sulla base della sua autonomia dentro questo poderoso schieramento cercherà di dare il meglio di sé proprio per un avanzamento dalla consapevolezza e della coscienza diciamo dei cittadini vi ringrazio molto
Allora grazie Mario Capanna io direi di entrare subito nella nel vivo e inizierei da da Renzo Foa
Perché SerT di Sir così si può dire tutto tranne che non sia brava stare al centro dell'attenzione no in questi giorni
E dall'inizio della sua campagna elettorale lo Stato anche su un tema che dieci anni fa probabilmente avrebbe provocato reazioni anche violente reazioni
Molto più violente di quelle alle quali abbiamo assistito dopo la sua dichiarazione Sarkozy ha chiesto di farla finita con i figli del sessantotto
Lo ha fatto pubblicamente lo ha fatto anche in piena campagna elettorale quindi segnando una linea di demarcazione questo non gli ha impedito di non essere simpatico i francesi non gli ha impedito i vincere le elezioni che cosa è successo in Europa for perché oggi
Una un Capo di stato importante come è stato così può dire una cosa del genere senza che accada quasi nulla
Beh è una bella domanda
Io credo che
Intanto va ricordato che
Sarkozy erede di un movimento politico che ha sconfitto il lotto
Il generale
Dei gol sconfisse il sessantotto
Diciamo che poteva Giorgio cava in casa da questo punto di vista
Giocava in casa perché
La la
La testa francese
Non è mai stata contaminata dal sessantotto
Resta francese è stata quella che
Sconfitto non soltanto
Politicamente ma anche subito dopo elettoralmente ricordatevi che
De Gaulle che era allora presidente
Davanti a la protesta studentesca e all'occupazione delle fabbriche
Non vento unico
Che sembrava insurrezionale rivoluzionario
Ciò se il Parlamento convoco le nuove elezioni nuove elezioni l'estradizione
Voi
Potete pensare va beh è roba di
Ormai quarant'anni fa
Dire basta con
I figli del sessantotto
E anche relativamente semplice oggi
E anche relativamente semplice
Perché
Molte delle mitologie del sessantotto
Si sono in qualche modo esauriti
Teniamo un po'distinti
Distinto il discorso c'è un discorso storico
Su cosa è stato il sessantotto che è stato un fenomeno molto complessa stato un fenomeno mondiale
Se ad un fenomeno che
Può essere esaminato dal punto di vista politico dal punto di vista sociologico dal punto di vista storico e culturale che ha avuto tante esperienze diverse dagli Stati Uniti
Alla Francia Alitalia alla Germania
Per non parlare poi del sessantotto nei Paesi dell'Est europeo sessantotto di Varsavia ad esempio sessantotto cecoslovacco
Perlomeno molto molto complicato su cui si considera a discutere
A lungo ecco teniamo separato il discorso storico
Dal discorso su quello che
Su quella che è stata poi l'eredità del sessantotto
Sulle mitologie che sono rimaste io credo che abbiano poi soprattutto pesato in due Paesi essenzialmente
L'Italia la Francia
Francia sul
Piano strettamente culturale
In Italia in modo più pesante
Gli ma in Italia in modo più pesante perché il sessantotto
Ha avuto poi un secondo tempo
Che è stato il settantasette che è stato un fenomeno essenzialmente italiana
Quest'anno se n'è discusso si è discusso molto anche
In modo
In modo
Spesso sguaiato
Però il problema italiano e poi vengo alla questione francese
E alla al gesto di se è così
Il problema italiano e che
Qualunque sia il giudizio storico su quello che accadde nel sessantotto ricordiamo tutte cos'era
Comincio nell'università ricordiamoci qui Mario Capanna ricordiamo tutti che cos'era l'università
All'epoca ma al di là del giudizio storico e i li e lì che comincia
E da lì che si dipana una serie di Rivoli che sono
I rivoli del di quello che oggi conosciamo come antagonismo
Questo poi il problema politico
Che resta in Italia
L'opposizione che in qualche modo è diventata Governo se vogliamo arrivare al problema politico politico di oggi fa attraversando il settantasette
Sul problema più generale
Il significato del del del gesto di Sir così
è un significato importante dal punto di vista simbolico
Perché ha capovolto
Quello che è un luogo comune io non credo che abbia infranto un tabù
Ha capovolto quello che un luogo comune
Dicendo un basta
A una
Deriva che in certe situazioni io credo più in Italia che in Francia
Che in certe zone della società
In certe zone dell'organizzazione anche della cultura
E sta provocando enormi danni
Io perché non sa in Italia io non so probabilmente l'università nel
Nel sessantotto era migliore dell'Università che c'è adesso
Eppure
Chiedo a tutti
Coloro che avevano allora che la frequentava poche
Erano giovani la consideravano insopportabile inizio il sessantotto con basta con l'autoritarismo accademico io non ho fatto il sessantotto su uno dei pochi della mia generazione averlo fatto però andai
Andai
All'Università di Torino a Palazzo campana al ancora il era ancora il sessantasette
Alla alla alla prima occupazione
Beh era una rivolta che partiva dalla condizione di studio però
Oggi io credo che l'università sia infinitamente peggiore di quella di allora
Oggi è un'università che non serve a niente
E questo è il
Però questa università e probabilmente la figlia di un'idea e di una concezione
Che è stata la vittoria del sessantotto sostanzialmente questo è passato
E poi via via
Per quanto potessero essere buone
Quelle idee si sono
Avvinghiate
Al
Allora
Al voto politico all'esame di gruppo
A ciò che è rimasto cioè alla cancellazione è uno dei temi in discussione
Poi non da oggi
Alla cancellazione del merito ad esempio
Io credo che ci sia stata una distruzione dell'elemento del fattore formativo così importante nelle nelle società italiane sono d'accordo con quelli che lo pensano
Che in qualche modo origine dice
Che ha origine in quella svolta
Ha origine della perdita di sovranità
Che ci fu allora
Da parte di chi doveva decidere che cosa era la formazione ed al trasferimento di questa sovranità
Altrove
Cioè la
Il superamento il superamento dell'idea del merito oggi io credo per concludere questo primo giro che
è abbastanza facile dire basta con il sessantotto
Che
Da quei
Punto e roba di quaranta anni fa
E credo che sia facile perché nel frattempo
La grande svolta le grandi svolte che ci sono state nella nella nella cultura
Nella società poi essenzialmente ma le grandi svolte anche
Nella direzione neo liberale punto se dobbiamo citare dei simboli possiamo citare Reagan e la Thatcher è oggi lo diventerà è già un simbolo ma lo diventerà sempre più
SAR così ecco hanno in qualche modo oscurato quella potenza di fuoco che il sessantotto
Espresse riprova sommando l'organizzazione della formazione della cultura i rapporti i rapporti i rapporti tra società e in certi casi anche positivamente
Le ribellioni spesso
Sono utili e sono giuste
Oggi è facile dire basta con il sessantotto e da Sal così uno se l'aspettava
Oggi è facile perché
Non soltanto è lontano
Ma perché c'è bisogno di qualcos'altro
Non di una restaurazione il termine sarebbe ridicolo
Ma c'è bisogno appunto di reintrodurre
Principi di merito
Principi di responsabilità una delle delle dei guai del sessantotto è stata
Il dilagare del del della irresponsabilità
Appunto merito merito nella vita merito nella scuola
Responsabilità davanti davanti agli altri
E
Jama
Rivalutazione ed è quello che poi c'è stato
Anche di
Alcuni valori fondamentali magari poi ci sarà qualche cosa di cui parleremo parleremo dopo io credo che oggi sia abbastanza quindi abbastanza facile
Non soltanto ragionare sul sessantotto che c'è stato
Ma
Anche
Credo che sia abbastanza facile per un leader politico
Dire
Dire basta con i figli del sessantotto il problema era vero e la prontezza di riflessi di dirlo e anche il coraggio Sarkozy è stato un uomo che ha definito canaglie il caserma
Quindi diciamo credo che
Non abbia avuto di un'altra iniezione di coraggio per cercare di introdurre nel dibattito politico culturale francese questa novità sul sessantotto
Grazie allora
Per afferente l'esplicita richiesta passiamo da quest'altra parte e direi anche che con
Sia con Marcello De con Giampaolo possiamo affrontare
Un altro argomento anche per mettere carne al fuoco poi naturale se volete fare una riflessione su un su Sarkozy su quello che ha detto San Cosimo delle farla comunque
Io parlerei di un'altra sessantotto prima lo accennava anche anche Foa
In in questo contesto non bisogna dimenticare che assieme alla
Critica che da destra c'è stata soprattutto al sessantotto delle icone al sessantotto
Che ha pervaso la cultura italiana c'è anche una storia di questo mondo politico che nel sessantotto
Dire una sorta di spartiacque
Il mondo politico che viene dall'esperienza del Movimento Sociale Italiano che c'è dentro che c'è un potente da un po'fuori con la Carella con l'orologio con le altre organizzazioni che nel sessantotto si trova all'interno all'università
Decide di occupare alcune facoltà universitarie
E si trova avviare uno dei momenti più più pesanti più forti della storia politica della del sessantotto si trova di fronte alla
Alla grande frattura con il mondo dei grandi no con con l'allora Movimento Sociale Italiano ad un certo punto dopo aver
Assistito a quelle a quegli eventi fa una scelta e decide
Decide che
I la destra non deve stare nelle all'interno della nel mondo e la contestazione ecco quello che vorrei chiedere a Marcello questo
Quella destra aveva fatto un'analisi e stava facendo un'analisi sulla società italiana
Non era lì dal caso non si trova l'iter pure istinto di bel listi co c'era stata negli anni precedenti una un retroterra culturale alcuni
Autori cari alla destra giovanile alla destra politica
Che vivevano e pensavano di vivere in quel momento
Una
Una storia importante qualcosa di importante nei confronti di una di mondo che doveva cambiare che era in continua evoluzione ecco poi successe quello che successe
Qual era il il ruolo di quella destra e la storia politica della destra giovani italiana sarebbe nato in un altro modo sì fosse rimasta qualche giorno in più all'interno dell'università italiana
Non voglio parlare sto questo voi ne parla dopo passo si può
Sono
Non voglio restare un po'onere lo stereotipo verso saccente io poi a vent'anni di distanza faccio portavoce un movimentismo al sessanta e di conseguenza dovrei farne una sorta di tifo a posteriori
Invece vorrei andare di seguito a Foa
Innanzitutto dicendo io ero molto interessato a Nicolas Sarkozy un anno e mezzo fa circa
Ora francamente mi hanno mi sono annoiato perché Sarkozy è diventato come spesso accade
In un panorama in cui evidentemente il dibattito politico è anche culturale è un po'corto di strumenti c'è sempre la novità e tutti domandare dirà la novità per cui se piove merito di Sarkozy se non piove più
E perché Sarkozy ha detto qualche cosa di saliente Sicer Kassar così nuovo SAL così di destra rinnovano cosa così di sinistra Veltroni forse il Sarkozy veramente un dibattito
Da che coinvolge purtroppo tutti o diciamo anche l'attacco da colleghi giornalisti
Decisamente avvilente bisognerebbe dare un po'uno scossone a tutti quanti a partire da noi politici giornalisti invitare a vedere la possibilità di dire anche qualche cosa
Di noi di sensato
Io interpreto bonariamente questo incontro come un secondo tempo
Perché io ho avuto un incontro dibattito sul sessantotto con Mario Capanna esattamente dieci anni fa a Reggio Emilia nel mille novecentosessantotto alla presentazione del suo libro lettera a mio figlio su sessanta
Vi novantotto scusatemi vi spiego ma sarò brevissimo veramente perché sono andato a finire io a Reggio Emilia io che appunto non avevo fatto sessantotto
A
Sostenere una sostituzione decisamente difficile un confronto difficile con chi per certi versi incarnava il sessantotto ed era perché
C'era una circoscrizione che era di Reggio Emilia
La centrale del centro che era governata dal centrodestra
La sinistra
Ha detto sì va bene ma ci deve essere un contratto contraddittori mai gli errori più grande fu fatto perché non riusciva a trarre nessuno che
Avesse la scarsa coscienza di andare a fare a Reggio Emilia un incontro sul sessantotto con Mario Capanna tra l'altro su un libro che ha fatto lui nel trentennale
Uomini obbligato cioè mi dissero due giorni prima vorranno rifiutato tutti qualcuno deve venire per forza
Quello che ha meno da perdere di tutti i suoi tu perché poi in fin dei conti insomma non sei né nel consiglio d'amministrazione di qua né professore di quello che qui viene e come va vai mollati
E devo dire chiaramente inizialmente ci siamo guardati
In maniera
Non mi non mi viene un un termine a luglio era stupito del fatto che io fossi ancora si infastidito dal fatto che fossi così giovane per me Lugli era un'icona e tra l'altro precedersi un'icona negativa per quanto mi riguardava
Ma dopo praticamente in questo o nel corso di questo dibattito non è stato un incontro
Io sto male perché poi non è che abbiamo avuto né Modoni la voglia di appartarci dieci minuti e conversare ma è stato veramente una merchant io credo che poi quello che sia rimasto
Non so un modo non voglio interpretare poi chiaramente la vita prima credo che sia stato stupore cioè io ho avuto stupore padre Mario Capanna non fosse quello che io penso che fosse e probabilmente Mario Capanna
Ha trovato una persona nel bene o nel male comunque diversa da quello che si immaginava che io dovessi rappresentare tutto questo per dire ricollegandomi
Alla all'introduzione che ha fatto capanna
Che noi ci troviamo forse poco consapevole ma dovremmo cominciare a essere più consapevoli di questo una dimensione politica soprattutto in Italia perché io sono
Italia cento rigo non mi interessa moltissimo quello che succede negli Stati Uniti
Quello che succede in Francia quello che succede in Inghilterra mi interessa solo correlato a quello che succede in Italia e comunque
Sì
E di consenso e la mia riflessione è qui
Allora in Italia
Sta accadendo una cosa importante e cioè che non siamo più
Capaci in grado o costretti a giudicare una persona
Dal progetto che ha
Cioè differenziarci in base a
Le aspettative a dove si sta andando ma ci differenziamo
Ancora
E principalmente forse principalmente in Italia che altrove in base
A o al luogo da dove veniamo ora sarà casuale però plasticamente voi già vedete che
Per ora una sorta di istinto naturale so Cavanna si è sulla sinistra che nel gennaio del sa sarà una un automatismo però sostanzialmente questo è accaduto
Volendo e io quarta perché c'è una sedia vuota all'estrema destra
è la residenza e l'UE quindi
Ora il caso vuole io voglio per fare sessantottino pose Santo Tino vorrei citare una frase importante di Mao Tze Tung che diceva che io giudico le persone non in base a dono gli chiedo da dove vengono ma gli chiedo da dove vanno ora non è casuale il fatto che
Un'icona del sessantotto
Che probabilmente e in questi quarant'anni ha riordine feci un'accusa che spesso ha celebrato
Quello quei due anni del sessantotto sessantanove in cui è stato protagonista
Oggi è venuto qui a lanciare una battaglia enormemente condivisa che ne abbiamo fatto senza senza discutere con lui poi l'avete fatta negli anni passati quando c'era
Alemanno perché ha posto un problema non
In base alla provenienza la nostra provenienza ma in base al nostro comune destino e questo è un dato importante che è necessario perché metabolizza siamo tutti quanti non per meriti o demeriti ma significa che c'è
Una situazione politica che assolutamente cambiata
Per cui assolutamente dobbiamo evitare di fare di cadere in un altro vizio orribile della politica particola della politica italiana e cioè di cercare di posizionarci per contrari
Cosa che invece
Alla vigilia di questo
Dibattito
Dal quale non riusciremo a sfuggire su questo quarantennale del sessantotto alcuni già stanno facendo
Noi eravamo già contro sessantotto nel sessantasette o quanto meno l'oramai sessantanove devo sessantotto non abbiamo avuto niente a che fare siamo sempre stati contrari e
Uno chiaramente non sto rifacendo riferimento a tempo
Ma si stava meglio le sessantasette bisognerebbe ritornare al sessantasette cosa di questo genere un po'a volte l'abbiamo fatto anche tra di noi con la Rivoluzione francese ha a che cosa orribile la rivoluzione francese
Era meglio sarebbe meglio tornare a prima della Rivoluzione francese questi sono chiaramente atteggiamenti
O che non hanno una dignità né culturale e politica la politica si fa sul presente verso il futuro di conseguenza si prende il sessantotto in considerazione per tutto quanto quello che ha generato
Orribile sarebbe adesso scoprirsi come purtroppo sta succedendo a sinistra per certi versi
Tutti gli altri sessantotto sessantotto è stata una cosa orribile buttiamo
Il bambino con l'acqua sporca come fino a due anni fa invece la testa e da sinistra si cercava di dire no ma in fin dei conti il sessantotto anch'io se non l'ho fatto l'avrei fatto eccetera eccetera sono degli atteggiamenti
Sbagliati quando c'è una rivolta quando c'è una ribellione quando c'è una rivoluzione piccola grande che sia è sempre perché in qualche maniera qualcosa doveva accadere
Se c'è la rivoluzione francese perché
L'Autorità di quel momento la struttura il sistema
Di quel momento non era in grado di garantire gli equilibri o di mantenere l'autorevolezza o la legittimità se c'è stato il sessantotto
Vi è stato giusto ricordare perché un fatto storico che inizialmente si è trattato di una rivolta generazionale alla quale hanno partecipato persone che avevano
Sensibilità culturali diverse e per tutta una serie di meccanismi strumentali della politica occidentali
è si è generato qualcosa di completamente diverso il sessantotto è accaduto perché doveva accadere
Forse sicuramente va
Anzi la in termini meritocratici la scuola dell'Università erano meglio prima però se c'è stata una rivolta una ribellione così partecipata era perché almeno in termini di
Interpretazione dell'Autorità o di legittimità dell'autore dell'Autorità c'era stato un momento di crisi momenti
Quindi non diamo la rivolta in quanto tale la rivolta purtroppo non è né buona né cattiva quando accade perché e con un un un terremoto o un
Po'
O un temporale e perché c'ero le condizioni perché qualcosa che adesso
Quello su cui noi dobbiamo o concentrare che dobbiamo criticare ma criticare maniera equilibrata che stanno facendo non non a caso anche assieme è stato quello che è successo dopo quando c'è una rivoluzione possono accadere due cose
O che la rivoluzione la rivolta linee repressa
E che sia come è stato a Praga per esempio altrove
Il che non significa che la rivolta finisce ma che poi diventa sotterranea procede come un fiume carsico e poi gli esplode quindici anni dopo venti anni lavoro comunque genera di frutti venti trent'anni dopo
Oppure
Si genera quello che c'era qualsiasi rivoluzione c'è un cambiamento
Di classe dirigente o quanto meno l'accesso di nuova classe dirigente che soppiantare un'altra è che è portatrice di determinati valori una visione del mondo un modo di distinguere il buono dal cattivo in Italia questo è accaduto
Il sessantotto non ha fallito il sessantotto ha trovato degli interlocutori attuato gli sponsor politici ed è nata una nuova classe dirigente
La critica che andrebbe mossa adesso io appartenga generazione settantasette vi sono consapevole ma va detto che il settantasette a destra come a sinistra fu paradossalmente
Un tentativo di richiami nazionali dei secondo Genitrini nei confronti di quelli che avevano fatto il sessantotto
Quelli del sessantotto avevano trovato una autorità
Incarnata da personaggi che rappresentavano determinati equilibri determinati valori del settantasette per noi
L'ordine costituito
L'autoritarismo
La persona
La la
Diciamo più anziana che bene o male frenava la nostra volontà di cambiamento era già frutto del sessantotto
I professori gravano e al liceo quanto meno avevano più o meno fatto al sessantotto ed erano portatori dei valori del sessantotto degli atteggiamenti e sessantotto si vestivano come quelli che hanno fatto
Il il sessantotto che quelle sessantotto stavano in giacca e cravatta ma sono negli anni dopo può invece ha trovato un altro Lucca diciamo tua etnico che va esploso nel settantasette
E il paradosso è che alla fine degli anni Settanta né ci confrontavamo addirittura con una del una forza di polizia dove
Era arrivato il sindacato per cui addirittura
I rappresentanti dell'ordine costituito cioè quelli che governavano la piazza che magari lo diamo alla carica contro le manifestazioni erano diaria PC
I professionisti erano di Area PC che non significa sessantotto perché qui c'era contro ma comunque erano
Appartenevano già a un altro ordine costituito questo ordine costituito è l'unica lamentela che sostanzialmente li potremmo fare ma poi io imputando l'hanno gli stessi e non
Ai sessantottini è diventato uno Stato sporche non è stato scardinato ecco non è stato neanche messo in discussione per quarant'anni
Noi probabilmente l'anno prossimo staremmo a discutere del sessantotto sbagliando perché probabilmente noi dove anzi sicuramente dovremmo discutere dei sessantottini come ceto dominante
E i primi a discutere
Questo dominio dei sessantottini se sono furbi dovrebbero essere esattamente gli ex sessantottini alcuni quanto meno quelli che poi magari
Non sono realmente diventati
Ceto dominante e attualmente si trovano a destra come a sinistra in Parlamento in area governativa e si fanno l'occhietto e si fanno sponda su determinati
Su determinate istanze che si trovano ad altissimi livelli nella né i media sia
Supposti di centrodestra e supposti di centrosinistra nelle case editrici e soprattutto
Pare un'assurdità per certi versi dirlo
Ma nei grandi nelle grandi agenzie pubblicitarie che sono di fatto realmente quelle che attraverso questi decenni hanno creato le aspettative e il senso comune di una nazione
In terra ci sono dei valori innovativi di rottura che nel momento in cui sono innovative di rottura hanno una valenza trent'anni dopo
Non sono più innovativi di rottura il cedo che ha fatto la rivoluzione diventa un ceto oppressivo diventa un ceto autoritario concedo che si autolegittimazione che impedisce
Il ricambio
Oggi tra l'altro questo problema ancor più importante e voi lo dovete capire
Perché se all'ora come era naturale e normale i giovani erano in termini socio economici
Un'onda d'urto
Che
Portava al cambiamento che pretendeva il cambiamento e che poteva influire sugli assetti sociali oggi come oggi i giovani sono
Un
Genere in via di sparizione
E questo in una società democratica è una cosa molto importante
Allora
Il voto dei giovani era determinante perché i giovani erano più degli anziani
Oggi e domani ancora di più voi sarete una minoranza che siete una minoranza anche in termini elettorali quindi
La vostra richiesta di accesso al lavoro
La vostra la pretesa di maggiore rappresentanza politica
E la vostra richiesta che
I vostri valori alla vostra visione del mondo diventi visione dominante a un impatto è una forza propulsiva assolutamente la in confronto a quella che avevano i giochi del sessantotto e forse anche i giovani settantasei
Su un torto hanno in particolare i sessantottini è stato quello di non voler accettare di smettere di essere giovani
Identificare la gioventù con la propria rivolta la gioventù con i propri atteggiamenti la gioventù con la propria cultura impedire alle generazioni e condannare tutte le generazioni successive
A una sorta di eterna adolescenza che non ha
C'è mai stata la possibilità di smettere di essere ragazzi essere liceali e di diventare
I nuovi giovani adulti che effettivamente
Cambiano la società
Tutta l'Italia ha bisogno che questo cambi sarebbe orribile strumentalizzare questa critica da destra da sinistra a fini elettorali come però invece ho visto già che ci si comincia
Ad annunciare Toumi sta giustamente ci ha mai tagliare e hai ragione e concludo immediatamente c'è stato un prodotto del sessantotto che secondo me non era previste non era voluto dai sessantottini neanche quelli che venivano dalla sinistra
E c'è stata la cultura dell'antifascismo che poi diventata antifascismo militante che è stata a mio avviso la più grande
Iattura che sia capitata su tutta la nazione italiana e su tutto il popolo italiano
Che ha creato praticamente una barriera rigida che
Rendeva legittimo dire qualsiasi cosa da una parte illegittimo dire qualsiasi cosa anche la stessa cosa dall'altra che ha impedito le commistioni
Chi ha
Impedito le contaminazioni anche tra fronti contrapposti che invece sono quello che genera l'evoluzione culturale
Oggi questo è finito ma soprattutto se noi diciamo che ai fini perché in una maniera o nell'altra siamo stati tutti quanti poco responsabili
Di tutto questo loro non c'entrano niente ma tutti quanti noi in una fase della nostra vita abbiamo avuto responsabilità di questo sì noi siamo pronti a fare questo il sessantotto sarà
Come la Rivoluzione francese una cosa importante che è accaduto nel passato ma non sarà più un'ipoteca che impiegherà a questi che ci sono adesso i nostri figli e più tardi forse anche nostri nipoti di poter immaginare e creare costruire vivere un futuro
Loro
Grazie a Marcello che in fondo alla fine mi ha mi ha un po'risposta alla domanda iniziale lo ha fatto
Alla sua maniera alla Giampaolo tu la domanda sceneggiate che dell'ambiente la passata era stata Marcello poi magari ci dice anche cosa ne pensa il il mondo dei dei blog perché tu sei
Assolutamente inserito in in questo ambiente e dovremmo capire volevo capire se sono interessati soltanto al V-Day o se si parla anche di questi argomenti magari poi ce lo spirito
Allora
Provando a ricostruire un po'alcuni passaggi era ricordo il mille novecentottantotto io sono addirittura di una generazione successiva anche quella di di Marcello era mille centottantotto quindi era
Il ventennale del sessantotto io ero un giovane studente universitario che
Muoveva i primi passi anche insomma il passino insomma politicamente provavamo
A muovere i nostri primi passi di recupero di spazi vitali e politici in una città complicata come Roma in università complessa e molto consolidata come la Sapienza
E ricordo che realizzammo con giovani
Di destra di organizzazioni parallele comunque legate al mondo della destra politica di allora del Movimento Sociale una ricerca sul sessantotto coinvolgendo professori testimoni di quegli anni
E la cosa che noi scoprimmo in maniera molto ingenua forse era una cosa consolidata per coloro che sessantotto avevano fatto ma per noi fu ovviamente una scoperta assolutamente sensazionale era esattamente quello che diceva Paolo Paolo Di Caro cioè
L'esistenza di un sessantotto di destra
Che era stato in qualche modo rimosso dalla coscienza delle giovani generazioni di allora e che aveva visto la partecipazione delle organizzazioni giovanili del del dell'allora Movimento Sociale o comunque della destra all'interno di quelle che erano state le grandi mobilitazione compresa la grande mobilitazione storica di
Di Valle Giulia
Spiegazioni storiche abbastanza naturali tra l'altro
Storicamente in quegli anni il mondo giovanile di destra era egemone non nel mondo universitario ma sicuramente il mondo della scuola
Quindi il passaggio generazionale anche di in qualche modo partecipare a una contestazione che come ricordava Renzo era una contestazione globale mondiale che nasceva come fenomeno molto complesso e articolato
Diventava del tutto naturale io proprio ieri parlando sono in RAI lavori in RAI data qualche tempo e mi mi interesso di nuove tecnologie di internet
Ieri parlavo con un
Una persona che o come era insomma un ruolo molto importante siano Guido Paglia Direttore relazioni esterne della RAI e anche lui ex sessantottino che mi raccontava in maniera molto divertita L'Unità aveva partecipato agli scontri di Valle Giulia
Con il fu Ankara Vella
Mi spiegava la famosa foto di Valle Giulia quella storica in cui si vedono le camionette della polizia e di studenti dall'altra parte uno per uno
Gli studenti che avevano i sassi mano e facevano gli scontri con la polizia che erano tutti studenti del fuori Caravella c'era lui c'era Adriano Tilgher c'era
C'erano c'era Stefano delle Chiaie socia tutta la figura generazionale di di di quel mondo
Noi lo scoprimmo in realtà nel mille novecentottantotto con questa ricerca ricca ricordo una cosa molto divertente uno dei miei professori io
In realtà mi interessano tecnologie sono laureato in storia archeologia del vicino Oriente antico quindi il mio percorso era nel mondo del assolutamente lineare modernità e tradizione
E uno dei miei professori un attuale professore di di archeologia grecoromana l'Università di Roma
Che mi raccontava provenendo dall'esperienza del Partito comunista la sua esperienza nel sessantotto in maniera molto candida io me lo ricordo ancora in questa intervista che facevamo con il registratore che mi diceva
Già palle realtà i
Di gli scontri a Valle Giulia non li facemmo noi li avete fatti voi perché noi quando arrivò la polizia scappammo quasi tutti perché eravamo tutti studenti voi eravate quelli militarmente preparati sta cosa
Fu molto divertente molto per certi versi scioccante
In realtà la consapevolezza di questo sessantotto alla mia generazione ad eccezione che poi ha vissuto i movimenti dell'ottantacinque e poi della Pantera le occupazioni che sono state un po'le copie sbiadite di quello che fu il grande movimento
Epocale del sessantotto e poi del settantasette italiano
Provocarono una sorta di reazione rabbiosa perché non ci sentimmo in qualche maniera come una sorta di generazione perdente con i nostri sensi di colpa non solo non eravamo la generazione che ha fatto la guerra e quindi hanno fatto le grandi scelte
Di confine no nel dramma della guerra civile italiana
Dal quarantacinque ma non avevamo neanche la generazione che ha fatto il sessantotto nel settantasette quindici mancava tutto ci mancava un ruolo ci mancava se non quello di riuscire a scopiazzare i nostri fratelli maggiore vivevamo questa condizione con grande senso di colpa in alcuni momenti
Allora da lì nacque anche da questa valutazione un un senso di profonda riflessione su quello che poteva essere la chiave di lettura con cui interpellare il sessantotto i grandi processi di trasformazione che la modernità che allora era già post-modernità stava mettendo in piedi
E iniziano le prime provocazioni culturali dirompenti in un ambiente come quello accademico per esempio dell'Università di Roma che era ancora fortemente sigillato negli stereotipi culturali
Noi rimanemmo io fui io su uno fui uno di quello che di quelli che rimase molto affascinato per esempio dalle prese di posizione di Pasolini sul sessantotto
Ma non tanto per il il qualunquismo che c'era nella famosa poesia di Pasolini sul sessantotto io sto dalla parte dei poliziotti perché sono poveri figli dei poveri e non dalla parte di voi su chi è denti che sia dei figli dei ricchi
Ma perché in quella prese di posizione anti sessantotto di Pasolini c'era una
Sana consapevolezza critica
Di quello che era il processo di trasformazione del la società non solo italiana ma del
Processi globalizzazione l'avvento della Burke sia come modello omologante del sistema occidentale
Ed era un tipo di riflessione probabilmente per certi versi istintiva intuitiva irrazionale chi si sposa perfettamente per noi che proveniamo da una precisa tradizione culturale e politica con quello che erano i nostri modelli culturali di riferimento
L'analisi e la critica in fondo del sistema borghese fatto da Pasolini non era molto diverso da quello che a metà degli anni Trenta una delle figure più eletti chiede la letteratura europea novecento che era lui sterlina salienti
Diceva a proposito della democrazia quando diceva e trentasei
La coscia la lotta di classe e una demagogica Foti Tura perché in fondo il proprietario non ambisce nient'altro che a diventare o borghese più presto possibile e borghese cerca solo di non ridursi a diventare proprietario
In realtà lui aveva anche lì intuito il limite esasperante di alcuni processi di accelerazione storica che probabilmente negli anni Sessanta anche Pasolini aveva intuito perché quando metteva in crisi il meccanismo
Di riflessione della lotta di classe nera nella dinamica borghese in realtà capiva che c'era anche una crisi della democrazia come era stata pensata fino a quel momento
E da lì tutta una serie di provocazione culturale che ci portano a fare per esempio in ambienti molto chiusi come quello della della
Della Sapienza
Convegni mettendo insieme Pasolini ed Ernest Young una critica la modernità che era in fondo una presa di consapevolezza di quelle che erano i processi di globalizzazione e di omologazione allora si parlava di che altro di mondializzazione di processi
Questa spinta che era nasceva come riflessione di tipo culturale in realtà ci ha consentito ha consentito alla nostra generazione
Di raccogliere soprattutto una grande sfida che forse quello che in quel momento era la cosa più semplice in assoluto sarebbe stato quello probabilmente di agire con una logica da torcicollo
Cioè immaginare essi stessi come sorta di figli e nipoti di generazioni che ormai erano finite
E fondo credo che questo sia stato uno dei grandi errori all'ora nella mia generazione della sinistra che conoscevo allora all'Università della sinistra di apparato cioè quella che faceva capo I grandi partiti politici ma anche della sinistra più movimentista
Che faceva capo agli ambienti extra parlamentari o dell'autonomia di allora degli anni ottanta novanta cioè il vivere la propria condizione semplicemente come sentirsi figli di qualcuno
Noi impropriamente decidemmo che forse
Non non eravamo nei figli dei nipoti ma che dovevamo provare a leggere in maniera più disincantata quello che stava avvenendo e raccogliere questi modi anche diversi di fare politiche si crea o per esempio
Un meccanismo alla Sapienza assolutamente contraddittorio rispetto alle dinamiche
Che si conoscevano Standard cioè quello del ragazzo di destra o del fascista duro puro e
Anche sufficientemente aggressivo per difesa o meno e del giovane di sinistra tento invece alle dinamiche più legate al dialogo e alla comunione dei beni e delle idee
E cioè che di fronte invece un atteggiamento profondamente ostile ideologicamente chiuso dell'allora a sinistra universitaria autonomia non solo anche seriamente violento e aggressivo i giovani di destra di quegli anni
Decidono di sperimentare una strada completamente nuova ed eretica quella dirittura della scelta non violenta all'università
Ricordo molto queste scelte che pur anche scelte dolorose perché non era il settantasette ma gli scontri a la Sapienza c'erano c'erano anche
Molto duri
Ricordo le scelte fatte con
Alcuni di quei di qui
Leader di quei nostri punti di riferimento che oggi sono tra l'altro importanti uomini politici immagino Gianni Alemanno penso a Fabio Rampelli penso a quella generazione che comunque a portare avanti un bisogno di ripensare il ruolo
Della politica non più vista come tentativo semplicemente di leggere il passato ma come capacità di interpretare sulla base dei grandi valori della grande tradizione
Di quel pensiero conservatore in parte anche antimodernista del Novecento le dinamiche che si andavano verificando
E questo porto anche a delle accelerazioni per certi versi molto imbarazzanti
Documenti in cui già nel mille novecentottantanove novanta i giovani di destra di fare fronte allora c'era l'organizzazione siamo a fare fronte
Invitavano a farla finita con il neo fascismo che era una cosa eretica in un mondo che dire va comunque nell'alveo del Movimento Sociale e della sua storia straordinaria storia di memorie di tradizione di vitalità
Fare un documento costruito finirla con lo fascismo non tanto anticipava di dieci anni quindici anni le svolta di Fiuggi ma
Rendeva in qualche modo sicuro una scelta che era proiettata al futuro e non più al passato
Cosa rimane di quell'esperienza e cosa rimane sessantotto io non so fino a che punto il sessantotto sia stata veramente una rivoluzione noi
Pensandolo e provando anche a
Rep non ripetere ma a ritirarlo attraverso i movimenti ismi di quegli anni
Io lo interpreto più che altro come una grande un grande scossone telluriche o all'interno di una di un grande processo che dagli anni sessanta in poi attraversato tutto l'Occidente che questo grande processo di ristrutturazione del sistema ne ho capito a vista e soprattutto anche dei processi di di di globalizzazione
Il la cosa che mancava all'ora ma doveva inevitabilmente mancare che presentano avevano intuito invece grandi pensatori negli anni trenta
E non tanto l'analisi economica sui processi legati a la modernizzazione quanto l'impatto devastante che avrebbe realizzato la tecnica c'è l'avvento del dominio della tecnica su quello che sarebbe stata la coscienza devoluzione
Politica economica sociale dell'Occidente che noi oggi viviamo
Ernesto giungla aveva intuito Heidegger l'avevo intuito
I grandi pensatori del
Dei del del periodo post bellico non avevano probabilmente percepito quanto la rivoluzione tecnologica avrebbe impattato su anche i processi economici politici e sociali
Rimane secondo me per certi versi quello che sia Renzo sia Marcello dicevano forse una una grande occasione perduta ma anche
Una sorta di
Come posso dire impossibilità di vivere serenamente perché nel momento in cui
La fantasia non va al potere
Ma sa quando va al potere la fantasia si trasforma in un potere sordo grigio e noioso qual è quello che probabilmente in parte stanno manifestando la generazione oggi dei sessantottini
Si rimpiange di un'occasione perduta
Però credo che la riflessione su sessantotto oggi a noi ci serva anche soprattutto in questo Paese per provare a farla finita
Anche con uno dei grandi luoghi comuni che sta prendendo piede nel dibattito politico di questi giorni che è quello sulla crisi della politica
Io non sono assolutamente convinto che noi viviamo una fase di crisi della politica nel nostro Paese meglio c'è una crisi da politica ma c'è una crisi probabilmente del sistema Paese in tutti si aspetti c'è una crisi della cultura c'è una crisi
Dei modelli sociali c'è una crisi generalizzata di cui la politica è uno specchio la cosa che
Io credo con grande preoccupazione pur non vivendo questa esperienza politica da quella parte la crisi in modo particolare di una delle grandi culture politiche di questo Paese che la crisi la cultura politica di sinistra cioè della
Cultura politica
Postcomunista e del cattolicesimo democratico di sinistra che hanno comunque gestito sistemi di potere articolati in questi anni
Lì c'è un vuoto spaventoso che poi
Il populismo proverà a riempire che proverà in qualche modo a Rigel Sire attraverso nuovi modelli di potere ma non c'è una crisi della politica in generale
Il problema di fondo qual è
E che oggi noi viviamo una fase a mio avviso della
Posso modernità in cui le domande che
La Società pone che vengono dalla base dalle esigenze della gente dalla capacità di interpretare i bisogni della gente che la politica dovrebbe avere ma anche dai modelli che si stanno verificando sono
Domande ed esigenze che questa cultura politica di sinistra non in grado di intercettare
Il problema del rapporto con la tecnica diciamo prima è un problema spaventoso perché lega non solo i grandi dilemmi etici e morali ma lega anche il modello di sviluppo che si vuole venire a creare io vedo
Quando si affronta il dibattito per esempio su
I temi legati alla fecondazione alla grande rivoluzione delle biotecnologie
Avendo studiato a fondo per esempio il più grande movimento delle donne in movimento il femminismo unitaria
Da Luisa Muraro in poi cioè
Grande pensiero che approvo approvato a dare consapevolezza in qualche maniera ruolo della donna nella società italiana trovo una grande tristezza nel vedere questo filone del femminismo
Contemporaneo adeguarsi perfettamente ai dettami
Dell'interesse del grande capitale della tecnica rispetto alla valorizzazione dei bisogni della donna del suo corpo di ciò che erano i cavalli di battaglia di quella cultura politica condivisibile o meno ma che ha fatto un pezzo di storia del nostro Paese
C'è una domanda per esempio di ritorno del sacro
A fronte di una cultura laica che arrivi approvato a ridurre la religione è un fatto privato oggi noi assistiamo uno scoppio ha una esplosione del bisogno di vivere la dimensione religiosa
Nella dimensione pubblica che la cultura di sinistra non riesce a capire non riesce a vincere a intercettare
C'è un problema di ritorno di autorità asse della politica
La politica intesa come partecipazione ma la politica anche intesa come decisione capacità di governo c'è capacità di dare risposte problemi della gente un'autorità della politica che è un linguaggio di destra non è un linguaggio di una cultura politica
Di sinistra tant'è che poi il problema qual è
E che quando la sinistra prova a confrontarsi con questi temi le risposte che dà sono caricaturali
Cioè si passa dalla apertura incondizionata
Con un livello di responsabilità spaventosa rispetto ai grandi temi dell'immigrazione alla proposta di arresto dei lavavetri a Firenze c'è una schizofrenia
Che crea un meccanismo che è devastante per l'equilibrio del sistema politico
Perché la sensazione è quello che il grande dibattito che oggi attraversiamo in Italia della crisi della politica e realtà una sorta di grande seduta psicanalitica della sinistra cessi si mettono sul lettino e discutono di problemi che riguardano realtà i propri equilibri interni
Da questo punto di vista io credo che il rimpianto del sessantotto ci sia perché quella generazione comunque ha cercato di proiettare i propri bisogni ben fuori di quelle che erano le le piccole dinamiche dell'oggi e di potere
Credo che questo forse non c'è riuscito ma c'ha provato il tentativo c'è stato credo che questo sia il senso che noi dovremmo dare per immaginare un progetto per questo Paese serio
Al di là delle delle proprie collocazioni politiche di proprie riferimenti culturali
Ripensare una politica che risponde bisogni della gente ripensare una politica che esca fuori dai dettami delle logiche
Più perverso del potere che sappia parlasse confrontarsi soprattutto una politica che sia innanzitutto spirito il senso della comunità questo dove si ha la parola d'ordine che probabilmente dobbiamo rivendicare
Grazie a Giampaolo Rossi allora Mario Capanna io
Domande farei l'ho visto prendere appunti aveva un chilometro di appunti mise le faccio anche una domanda è finita no però una cosa volevo ricordargliela perché forse non le sarà capitato rileggerlo Marcello Veneziani dieci anni fa
Scriveva un libero sessantotto pensieri sul sessantotto dove la cita spesso esita come
Esponente soprattutto di un sessantotto largamente minoritario cioè quello di chi aveva una un tale velleitarismo da aver proseguito il sessantotto anche dopo
Considerando invece il sessantotto maggioritario quello di chi va si è fatto non entrature nel nostro Paese e di chi ha
Assunto una dimensione della del potere della quale parlava sia Marcello che Giampaolo Rossi lei si sente figlio di questo sessantotto minoritario
Io sono venuto qui molto volentieri e spinto da
Molta curiosità
Per cui quando la vostra Presidente Meloni mi ha rivolto l'invito io avevo la gente incasinato amo cercato di
Sbrigare gli impegni in modo tale da poterci essere
E sono grato al moderatore agli interlocutori per il fatto che hanno lo ha accettato di parlare prima di me
Non perché io voglia furbescamente riservarmi l'ultima parola che tanto poi il dibattito continua per cui non è ma perché e io penso che oggi e necessario vere capacità di ascolto
Per qui seduto qui per imparare tanto le cazzate che devo dire per gialle solo io no e invece quello che loro avevano no quello che loro avevano da dire per me era era utile importante e non mi sono pentito
E allora ed io penso che per esempio e c'è già un fatto qui
E c'è la partita in corso o no che che non so come va
Dove addirittura due e è abbiamo vinto noi cioè il pericolo era che non c'era un cane quindici poteva non è e le chiese e pieno di gente siete anche pazienti attenti
E a riprova che se e quasi quarant'anni dopo siamo al fianco ancora parlare dei fatti di allora evidente che non si tratta di un cadavere si è forse un cadavere non ce ne frega arabe niente a nessuno non saremmo qui a parlarne no
In realtà e sta accadendo e accadrà anche in futuro
Ciò che è capitato alla rivoluzione francese che son passati più di duecento anni e se ne parla ancora e inevitabilmente si continuerà a parlarne ma capiamoci non per fare all'amarcord di cui non se ne frega francamente niente a nessuno
Ma perché e voglio dire e da che mondo è mondo gli esseri umani cercano sempre
Di fare qualifiche previsione sul futuro
In base ai riferimenti della memoria storica del passato
E
Fateci un attimo attenzione si noi non avessimo capacità di memoria storica saremmo disperati
Perché non avremmo il metro di misura per misurare il presente e per immaginare il futuro quindi la nostra capacità umana di ricordare si è fondamentale agenzia ad uffici di o di massa cioè non potremmo sopravvivere un minuto
E questi che sarà questo di metodo fondamentale allora
Io non a costo di fare la figura di Tertulliano che dinanzi a i centurioni difende la dottrina della Chiesa vorrei sottoporre alla vostra attenzione due o tre punti
Anche perché ho letto il tuo articolo sulla rivista Area che del primo di agosto vi pare quindi ho cercato di fare anche uno sforzo di preparazione sì di non giungere impreparato
Io ho la sensazione
E che nel vostro diciamo e giudizio critico
E fortuna che c'è un giudizio critico perché è davvero importante
Si scambino diciamo
Lì effetti con le cause mi spiego concretamente e mi riallaccio loro anche le cosa cadetto Renzo
Dei gol riesce a porre fine rapidamente a sessantotto quello francese è stato il sessantotto più breve del mondo
Perché minaccia un colpo di stato salvato questo travagliato ma la storia è questa che il ventotto maggio famoso De Gaulle sparisce dalla circolazione
E tutta Parigi e la Francia si interroga su dove sia
Lo spiega lui la sera
Dicendo cari francese con un discorso radio indiretta
Sappiate che io oggi sono stato in Germania
Io ho incontrato il generale Massi
Che comandava le truppe scelte francesi distanza
Esatto Di Sanza in Germania in base agli accordi della seconda guerra mondiale
Ma sì me lo ricordava adesso Marcello era il capo della organizzazione segreta clandestina rosso che massacra va i patrioti algerini che illustrava uno che se ne intendeva perché l'ho scherzato
De Gaulle fa il disco di tipo incontrato questo signore e quindi bisogna smetterla chiaro
Dopodiché scioglie il Parlamento profitta degli errori macroscopici di quegli sci muniti del PC F
Che avevano detto questi sono alla Sorbona sono gruppuscoli no e quindi totalmente sbagliando quindi getta nell'isolamento le divisione della sinistra e ovviamente stravincere lezione così ma
Guardate che la repressione sanguinosa
E
Ovunque omogenea nel mondo infatti un rapidissimo elenco
Bombardieri in Vietnam carri armati a Praga
Quindi vedete da un punto all'altro del mondo sotto regimi diversissimi partito unico e così via la logica è la stessa
Tre ottobre sessantotto strage a Piazza delle tre coltura Città del Messico in piede insanguinate vedete altro capo del mondo uguale
Francia abbiamo detto
Germania attentato assieme mortale a Rudi tutti che ridere studentesco della della sinistra e studentesca che berlinese
Va poi
Piazza Fontana ma l'anno dopo
E anche qui ormai l'area del quadro è chiaro che dal punto di vista storico no Casa Fontana come noto doveva servire
A un tentativo di colpo di Stato non riuscito chiamato colpo di Stato burla che sono tutti così quelli che non riescono
Però questo era il tentativo chiaro acclarato anche dei procedimenti della magistratura e così via
E potrei proseguire nell'elenco da ultimo
Persino in Cina e l'esercito che viene chiamata a porre fine alla alla rivoluzione culturale quindi come vedete ovunque nel mondo sotto latitudine e longitudine diverse la risposta del potere identica
A quel momento comincia una restaurazione esattamente come dopo dalla rivoluzione francese
Allora se francese
Che pure a Napoleone che insanguina all'Europa il Mediterraneo e così via poi c'è il Congresso di Vienna mila ottocentoquindici che dice basta tutti buoni ed è appunto la grande restaurazione no la restaurazione della da non siamo messi in e così via
Allora non solo Sarkozy a riprova del fatto della vitalità del fenomeno di cui stiamo parlando
Ma il Papa e truppa aveva dimenticato di citare il Papa che di fronte a quattrocento sacerdoti alla fine di luglio ad Auronzo di Cadore sulle Dolomiti dice
Rispondendo a uno dei dei sacerdoti che aveva posto la domanda
Il sessantotto cesura testuale si sura storica quindi di riconosce come dire una l'onestà la ordinario
E poi aggiunge
Rivoluzione culturale del sessantotto cito a memoria ma testuale
A parte esso
Non mi rifaccio dunque al principio di autorità sto appunto dicendo che allora in quel momento dalla storia tarato sarebbe interessante ma staremo qui fino a domani mattina
Interrogarci sul perché sessantotto capita in quel momento cioè non cinque anni prima o dieci anni dopo perché in quel
Crocevia della storia no qui ha fatto dei io alcuni accenni Giampaolo che sono secondo me è storicamente fondati notizia all'interessante indagare anche questo
Dopodiché
Io penso che il ragionamento ci è utile quali che siano le angolatura di partenza anche diverse come dai quali partiamo
Se
Ragioniamo su questo passato per cercare di vedere se arriva qualche cosa di utile per l'oggi e per il domani quindi vado rapidamente su questo terreno
Mentre noi stiamo parlando ed essere concreti no
Su questo pianeta non su Marte
Tre quarti dell'umanità sono condannati alla disperazione la miseria
Torino dal cielo o dalle politiche economiche neoliberiste sfrenate
Il famoso edonismo reaganiano degli anni Ottanta la Thatcher
Quando dice vige il principio Tina dei rei sono alternative quindi sappiate umani che le politiche neoliberiste sono queste
E non c'è loro alternativa per cui chi è forte va avanti chi è debole soccombe se la piglia in quel posto benissimo
Mentre stiamo parlando due miliardi e mezzo di persone cioè metà dell'umanità sono costrette a vivere con l'equivalente di due dollari al giorno provate a viverci voi
Ma nello stesso momento ogni mucca europea a una sovvenzione di denaro pubblico pari a cinque dollari il giorno i giapponesi sempre primi della classe sette dollari al giorno per mucca
Dopodiché vorremmo che non ci fosse il terrorismo che non ci fosse la disperazione che non ci fossero i diseredati che attraversano il mare rischiando di morire
E in mare evidente
La gente che muore di fame che fa cerca di andare comunque la dove un pezzo di pane riesce a trovarli e qui sono d'accordo la risposta a questa deliberazione non può essere Domenici lavavetri deve questa cosa fa il bavero gogna
Della sinistra cito Tommasi non a caso Lomazzi quello dell'isolotto da sessantotto di Firenze che dice ma come
Questa città
Che è stata resa famosa nel mondo da sindaci straordinari ci riferì si riferiva la pigra o no
Che quindi ha promosso iniziative di pace di dialogo con i popoli oggi è sulle prima pagine di tutti i giornali del mondo
Per in provvedimenti punitivi sui lavavetri ma è evidente che la sinistra così perde ma ma ma ma è logico o può anche andare al Governo la manovra che è il punto perché in conto il Governo in conto il potere è una cosa molto diversa
Quando sento dire ma molti da sessantotto regolato domanda Paolo sono giunti al potere bottone
Al Governo che tutta un'altra cosa molte più piccola molto più piccolo tutt'altro Parodi vale
Allora dico
Da lì
Quando a un certo punto dicemmo questa democrazia false finta
Proviamo a realizzare le forme più numerose possibili di democrazia diretta
E la gente ci ha creduto e ha trasformato un casino
C'è in questo paese c'è lo Statuto dei diritti dei lavoratori che hanno tentato devi mangiare di sbocco al cellulare con grandi cazzate anche qui fatte dalla sinistra oltre all'offensiva dei centri di potere
E e perché viene dalla Z ricco lo statuto dei diritti dei lavoratori nonostante Piazza Fontana diventa legge dello Stato il venti gennaio mille novecentosettanta
Accada veri
Di Casa Fontana ancora caldi perché perché era il frutto di questa poderosa spinta di milioni di donne di uomini dopodiché
Io sono il primo a dire che sessantotto è pieno di errori però se volete ve le elenco rapidamente e eccessi ideologici
Io mi ricordo taluni analisi esplode il socialismo avanza in tutto il mondo si è visto
Oppure semplificazione analitiche super e valutazione della nostra forza dei movimenti e sottovalutazione clamorosa dalla forza dall'avversario
E
Il gusto dello slogan guerre esco o no il gusto della contrapposizione comunque anche quando non era necessario perché faceva fisico devi comunque dovevi comunque essere in ogni caso contro di quindi la
Tutto questo appartiene alla zavorra
Ma pensate ariose francese quante teste ha tagliato troppe sicuramente
E tuttavia non ci può essere nessun cretino
Che non riconosca il valore di inestimabile nella storia del percorso umano della Rivoluzione francese per i grandi principi di libertà eguaglianza fraternità i diritti civili e via di questo passo secondo esempio
La funzione della politica
La opposizione alla guerra ma io vi prego di riflettere su un dato che per me e agghiacciante
Mille novecentosessantaquattro quindi siamo
Prima
Comincia la guerra in Vietnam come sapete comincia come sanno e più stagionati come me sulla base di una menzogna il famoso incidente del Golfo del Trentino
Che sarebbe si consistito nel fatto che una nave nord vietnamita avrebbe sparato sull'incrociatore americano in acque internazionali
Tre anni dopo nel sessantasette venendo alla luce documenti fino a loro segrete del Pentagono tutto il mondo viene sapere con uno sconcerto planetario che quell'incidente non era mai esistito ma era stato fabbricato a tavolino dalla CIA
Cazzo trentanove anni dopo
Due mila tre attacco all'Iraq le famose armi una menzogna analoga ora che le ditte dirigente del Paese più potente del mondo gli Stati Uniti
A distanza di quasi mezzo secolo si trovi nella necessità di fare due guerre catastrofiche
Sulla base di una menzogna assolutamente analoga
Da vice lunga sul livello di finzione di simulazione di vigliaccheria di tradimento della bici della democrazia e della trasparenza nei confronti dei titoli guida la propria azione e dei popoli
Quando allora noi dicemmo con tutti gli errori che volete
Questa politica porta alla distruzione mortifica le energie umane le comprime lesi via
E occorre forme dunque di democrazia diretta forme di impegno diretto combattere a viso aperto
La gente che combatte in prima fila che va in prigione
Che paga di persona con decine di procedimenti penali
Che si Pigalle Legnate Ned anche qualcuna per difendersi ovviamente
Allora questa è uno la democrazia reale cioè dove le persone si impegna Rossi spendono
Oggi questo manca se ne vedono i risultati
E ammetterete io do la parola ottima ma anche a sinistra mancata è stato
Ti sto parlando del della crisi della politica come progettualità alta che è una crisi trasversale che dove più dove meno
Allora sono questi secondo me i valori rilevanti
Su cui vale la pena vale la pena spendere l'approfondimento che la riflessione badate ma non perché qualche sia qualcuno stupido che pensi di vivere retroporto
Come eravamo bravi belli
O che pensi che si possa ripetere insensata opachi bambini sarà tra l'altro non si ripeta
La mia personale opinione se la volete conoscere che oggi non c'è bisogno di un altro sessantotto che peraltro appunto sarebbe impossibile
Ma se bisogni urgente di qualcosa di più e di meglio di quanto allora fu fatto che tenga conto anche degli errori dei limiti che allora scontano
O a ragione
Le condizioni della scuola dell'università di oggi sono per molti aspetti tornati ad essere come quelli prima del sessantotto se non peggio o cazzo ma la colpa alla mia
Però pericolosi pile su responsabilità no
O di tutta quella sfilza di Governi
Che quando noi dicevamo ebbene che il maggior numero più di possibile di giovane vigente vada l'università e la democrazia cristiana colleghi socialisti e ci depotenzia bravi
Avanti accesso a tutti cercato sì ma le biblioteche i libri Illy attesa cazzi vostri
Dopodiché era evidente che
Continuavano ad andare all'università che avevano i mezzi ed è lì che non ce l'avevano operati magari si scrivevano e dopo il primo anno la la serviva voli
Ora
La criticità dei contenuti dello studio lui Giampaolo ha fatto un accenno di rete prendo quanti punti di contatto si possono trovare no ma ma non lo dico per per opportunismo per perché è vero
La questione della tecnica io più dedicata se non per citarli il mio ultimo libro note coscienza globale oltre l'irrazionalità materna è un discorso fondamentale
Per l'Ulivo
E sono molto contento di sentire che nelle vostre file si ragiona di questo perché quello è un nodo cruciale del presente del futuro
Noi oggi siamo essere umani dimmi di atti dimezzati appunto dalla tecnica
La quale mentre ci dalla illusione di soddisfare un sacco dei nostri bisogni realtà ci toglie dal rapporto con la realtà
Noi non conosciamo più la realtà nella sua effettualità concreta per usare una definizione di Machiavelli ma quella che si viene fatta apparire nella simulazione mediatica
Nella simulazione tecnologica per cui ad esempio a furia di Tele parlare con questi vostri casi di telefonini perché io non ce l'ho per principio a furia di Tele vedere
Riusciamo sempre meno a parlare con i stessi ad ascoltarci ma vi dice niente che il tempo di parole insieme alla famiglia degli ultimi venti anni si è dimezzato
Cioè da vent'anni a questa parte ne parliamo la metà di meno tra coniugi tra genitori e figli tra fratello e sorella passi danza atti
E pensate che questo non determini una sbarra il lamento nella coscienza soprattutto dei più giovani
Allora queste sono le grandi questioni
Da qui bisogna ripartire ma proprio con questa direi proprio trasversalità culturale con questa grande serietà e voglia di escavazione critica
Poco perché finalmente è caduto il muro di Berlino e un dibattito come questo non sarebbe stato possibile dico fino a due anni fa probabilmente no ed è per questo che ci sono venuto e volentieri perché dobbiamo dare questi segnali e finisco
Chi sono una un'altra grande lezione che viene da lì
Partire dalle grandi questioni che abbiamo di fronte
Come esseri umani come persone come popoli
Marcello io come te sono innamorato del nostro Paese sono orgogliosi Simo MM mi ritengo con un sedere grandissimo I c'era nato italiano
E e tuttavia non dimentico però che che sono parte del mondo come la sei tu cioè non è che una visione nazionalistica in senso positivo deve confliggere con una visione Cosmo politica
E il
Processo europeo con tutte le le le le le le défaillance le difficoltà che ha
E allora
La questione di
Trovare
La capacità
Di porre al centro le grandi questioni del mutamento e di aggregare
Non è un caso perché la questione degli OGM emblematica da questo punto di vista di si addensano le energie più trasversale incredibili perché si pone un problema vero
I poiché tutti i bipedi a partire da quelli umani hanno uno stomaco
Quelli di destra come quelli di sinistra di centro di qua dirà ricadenti laici si erano tutti i neri gialli i bianchi tutto quanto e lei c'è un punto di aggregazione sulla presa in OGM sì OGM no e tutto quanto
Vi converge perché vi converge ogni campo del sapere ogni questione dall'economia la finanza dall'etica al modello di sviluppo alla salute alla medicina alla sanità quindi l'universo per così dire io penso che queste modo di ragionare
Se la riflessione sul sessantotto in particolare l'anno venturo a volte non ho fatto degli esiti come se voi tempeste l'anno venturo che palle là dove turo quarantennale sentirai che rottura di marroni e no
Secondo me saranno invece no tipo occasione proprio perché son passati quarant'anni
E quindi siamo nel tempo storico giusto ma quasi mezzo secolo
Per affrontare la riflessione
Con meno passioni con meno con meno condizionamenti ideologici con meno furbizie
Come in opportunismi e cominciare invece a fare davvero una valutazione di tipo critico storico
Dove si butti via l'acqua sporca ma si esamini con coraggio no la vigoria del bambino e e appunto l'accettiamo un po'di farlo crescere ma con questa visione realmente e
Profondamente e convintamente proiettata verso il futuro
Grazie Mario Capanna allora facciamo una rapido giro di riflessioni finali e cominciamo da Renzo Foa
Ma
Mi pare che ci siamo lasciati sessantotto alle spalle
Nel senso che abbiamo detto
Abbiamo detto molte cose
E tutto sommato mi pare che
Sul giudizio storico siamo abbastanza d'accordo su tutti su siamo abbastanza d'accordo tutti
Io forse l'unica cosa ma forse è un discorso
Noioso io a non fare un paragone con la Rivoluzione francese
Forse il vero paragone con il mille ottocentoquarantotto
Io chiude che fu un fenomeno europeo
Accidenti no ma io credo che il precedente sia questo
Il mille ottocentoquarantotto che fu un grande fenomeno europeo
Fu il grande fare un grande fenomeno di identità tra l'altro di una generazione ma è venuto in mente prima
Anch'io ero stato invitato
A a Reggio Emilia la Prima Circoscrizione proprio a a
A parlare del tricolore però non a fare un dibattito con capanna è appunto il quarantotto e ciò che ha
Mila ottocentoquarantotto ciò che ha dato un'identità sessantotto adatto
L'identità
Diversa
Molto diversa è un'identità
Con cui però in qualche misura facciamo i conti c'è una generazione che al Governo al potere
Non so se sia governo al potere ma
Ogni generazione poi arriva
Come ogni generazione vuole cambiare il mondo vuole cambiare l'Italia vuole cambiare vuole cambiare il mondo ogni generazione trova il suo posto
Fortunatamente
Io non so se quella del sessantotto sia stata migliore o peggiore delle altre
So che però noi ci siamo trascinati dietro
Nella storia di questo di questo Paese
Una
Un groviglio di ambiguità
Un groviglio di tabù
è un groviglio di miti che forse sono il frutto peggiore di quella stagione
Prima si è accennato
Per parlare poi anche del presente
Il muro contro muro
Io credo che
Le cose tra le conseguenze del sessantotto e di ciò che è accaduto dopo il settantasette accettare un'altra un'altra generazione era una rivolta anche contro i fratelli maggiori ma
Io credo che tra le conseguenze
Di quel ritorno ideologico perché poi sessantotto ha lasciato ha riproposto una contrapposizione ideologica fortissimo
Il sessantotto che criticava sessantotto di sinistra diciamo si parla tante di quelle diverse
Che criticava l'Unione Sovietica però amava Mao
Accidenti c'era un'ideologia moltiplicata per dieci
Moltiplicata per dieci i muri contro il muro contro muro che c'è stato in questo Paese e che
In larga misura spesso continua ad esserci
Beh io credo che
Sia figlio di quella sia anche figlio di quella contrapposizione
Sì anche figlio di quella
Di quella fiammata ideologica perché sessantotto non fu soltanto e lo fu perché era il ragionamento c'è lo le rivoluzioni ci sono
Ci sono non si prevedono non si prevedono gli esiti non si prevede come
Siccome si svolge
Chi le dirige probabilmente fatica come una bestia a dirigere
E però poi ci sono le conseguenze
Ecco e
Diciamo una delle conseguenze più negative è stata anche questa moltiplicazione
Del conflitto ideologico
Io penso paradossalmente che la storia politica italiana prima del sessantotto forse
Che che
Se ne pensi in sede storica era era stata
A lungo meno ideologiche di quanto lo sia stata di quanto lo sia stato
Questo pesa sul presente ancora
Pesa anche in quello
Ancora due minuti sulla crisi della politica di cui
Si è accennato
E
Quando oggi noi parliamo di crisi della politica
Questo non c'entra nulla con sessantotto evidentemente
C'entra però con il muro contro muro che c'è stato
Ma noi parliamo di crisi della politica però noi attenzione noi stiamo parlando di un Paese
In cui la grande parte dei partiti che ci sono
Non sono organizzazioni politiche sono figlie fili dell'alta dell'antipolitica
Sono nati dopo la crisi del vecchio sistema dei partiti
Non hanno quell'idea della politica non hanno né quell'idea della politica
La democrazia partecipativa
Ne la vecchia idea
Della politica
Hanno idea del genere della politica dove manca l'elemento fondamentale traduco Giampaolo e quello che tu hai detto il rapporto con la gente che l'idea fondamentale
Della mediazione
Non soltanto con gli umori ma con gli interessi perché gli interessi sono anche una cosa nobile
No no segnato la storia gli interessi
Oltre alle idee
Sono una mediazione tra il Governo il potere e gli interessi
E le idee della Pubblica gli interessi delle delle delle strati sociali e le idee della pubblica opinione questa
è diciamo l'idea della politica
Che io e che diciamo si è consolidata nella storia
Oggi dov'è questa politica
Oggi
Quali sono le forze politiche quali sono le IRI del CIPE
Io credo che ci sia un grande vuoto
Credo che questa sia una grande sfida
Nel centrodestra soprattutto
Io la critica che ho sentito e Mario sulla alla sinistra
è una critica
A cui spesso non arrivo neanche io diciamo che
Sono abbastanza critico
E
è vero oggi dalla alla
La sinistra la sinistra
Soffre di quella crisi
Di idee di identità
Che nasce dall'esaurimento di una somma di stagioni e io credo anche dell'esaurimento
Dell'ideologia del sessantotto
Non soltanto dalla storia del comunismo dalla storia del parco del socialismo italiano del comunismo italiano del cattolicesimo
Del CATTID cosiddetto cattolicesimo democratico
Soffre di una crisi complessiva di idee
La crisi che vive questo paese è perché a un Governo ha una maggioranza una coalizione senza idee che governa attenzione io dico
A che non ci sia un fenomeno di contatti essendo questa una società
Prima ancora che un sistema politico bipolare
Attenzione a rischio del contagio attenzione
Alle idee poi sulle idee Mario è chiaro che uno si confronta io non sono d'accordo Conte quasi su nulla
Non non credo che sia stato male rovesciare Saddam Hussein
Non credo che sia stato male
Penso che quando si parla di guerra bisognasse sempre tenere presente delle guerre interna che ci sono di cui non si partiva
Che non si considerano
Le dittature e le guerre
Sono la stessa cosa
Credo che una parte forse una parte del mondo è meglio oggi
Anche perché
Dopo il mille novecentottantanove c'è stata
Da parte di chi ha vinto un'assunzione di responsabilità
Ed è nata quel si è sviluppato quel pensiero di responsabilità planetaria quello che si chiama interventismo che fa parte tra l'altro anche della storia della sinistra
E non è l'internazionalismo mai l'interventismo
E che è un qualche cosa che
Ha contribuito ad aiutare non a risolvere i problemi ma ha contribuito ad aiutare
Io credo che
Se c'è un dittatore meno il mondo in ogni modo sta meglio
Se c'è una qua una lotta al terrorismo
Se si affronta il terrorismo in ogni modo
Il mondo sta meglio
Io non credo che il terrorismo nasca
Dalla povertà o dall'arretratezza non è mai nato per questo sono nate le rivoluzioni dalla povertà e della rete dall'arretratezza
Terrorismo nasce dalle ideologie
Nasce da
Ideologie
Totalitaria che vogliono imporre al mondo quello un'idea
Terrorismo che noi abbiamo conosciuto terrorismo domestico che abbiamo conosciuto quindi Italia era questo
I terrorismi sono uniti da queste da questa caratteristica
E quindi sul da fare giusto dire incontrarsi incontrasse sul da fare capire che cosa è ecco quanto ci serve il passato per evitare
Gli errori
E per incontrarsi per incontrarsi sul da fare il problema sono le idee
Sulla fine naturalmente io son d'accordo con te a me danno fastidio non riesco più a mangiare i pomodori lei nelle
Neri
L'agricoltura si è trasformato in un modo tremendo me ci sono non ci sono si sono persi i sapori che una volta
Erano una cosa
Erano erano a o il il sale il sale della vite e si perdono i sapori si perdono
Sì per non gli odori ma
Ecco però attenzione le divisioni restano
Ci sono
Visioni diverse del mondo che non sono ma che non nascono soltanto degli interessi ma nascono anche da principi e da ed a valori di Felipe di riferimento il dialogo
Il dialogo importante io credo però
Che
Se c'è stata una caratteristica della storia italiana
Anche negli ultimi anche soltanto degli ultimi quindici anni
E che il dialogo
è stato negato
E continua
E continua spesso ad esserlo
Da la storia da coloro che sono i figli resti della storia di tutte le sinistre di questo di questo Paese o di quasi tutti
E nelle storie non ci sono soltanto le storie dei grandi CPT e logici
Ma ci sono a ma c'è anche in questo
La storia che ha pesato
Che ha pesato enormemente che è stata la la storia del sessantotto ecco io credo che
Il il il limite
Forse il limite di fondo non l'errore
Ma il
Il limite di fondo
è stato quello di
Riproporre moltiplicando la un'ideologia della superiorità che una volta era l'ideologia della superiorità della classe ad esempio
Un'ideologia della superiorità che atteso a
Delegittimare a delegittimare chi aveva altri idee il famoso complesso di superiorità ecco complesso di superiorità in cui qualunque cosa
Veniva fatto da una parte era in ogni modo infinitamente migliore di qualunque cosa venisse fatta venisse fatto Dalia dall'altra a prescindere da i contenuti io credo che appunto che senso
Proprio per guardare meglio al presente e al e al futuro io credo che
Nel momento in cui forse punto l'anno prossimo anch'io io penso che sia bene discutere del passato
La storia aiuta
Perché
E arriva al presente e ci aiuta e ci aiuta per il futuro io credo che quando si discuterà a fondo il sessantotto prepariamoci all'orgia all'orgia dell'anno dell'anno prossimo io credo che
Questi limiti limiti appunto del
Complesso di superiorità moltiplicato per mille
Nel da un'ideologia che
Che poi ha si ha contribuito a cambiare a cambiare il mondo ma il mondo è cambiato in un'altra direzione poi fortunatamente ecco che questo qui debba essere un punto di discussione proprio per
E disinnescare ancora questo clima che c'è questo clima di e Front discordi spesso di scontro frontale che c'è in questo Paese e che quello che
Avvelena questo sì avvelena
La democrazia e pregiudica e pregiudicare anche la definizione delle grandi idee per il futuro grazie
Grazie Fondazione De Angelis
Non so se più cortesi stare seduto stare in piedi voi siete stati in piedi adesso lo stava in piedi
Non so quanto la guerra che entrassero quest'argomento ma visto che è stata tirata in ballo io
Dieci secondi vorrei spendere uno dei tanti stereotipi d'altronde anche del sessantotto che un essendo ed extra dovrebbe essere guerrafondaio essendo addirittura più mio di estrema destra debba essere ancora più guerrafondaio
Io ho crescendo e avendo una consapevolezza del mondo più che politica sono diventato sempre più pacifista io non credo che le guerre si facciano
La
Magari qualcosa di sbagliato ad hoc manco ma non so mi sto rivolgendo a testo rivolgendomi alla madre
Non credo assolutamente imparato a non credere a studente che nessuno faccia una guerra per buoni sentimenti
Do per aiutare la gente in particolare se va a migliaia e migliaia di chilometri da casa propria ognuno ha le sue dittature ci sono delle dittature
Brutali e primitive e di conseguenza che generalmente godono di scarsa salute ci sono altre dittature che sono più sofisticate sicuramente meno dolorose ma
Per questo spesso anche più forti più durature e più pericolosa se si vogliono estendere addirittura
A tutto quanto il pianeta se il problema
Dell'Iraq fosse stato un dittatore che si chiamava Saddam Hussein sarebbe stato sufficiente ammazzare Saddam Hussein e sarebbe diventato un parco giochi
Ora non si capisce per quale ragione invece era che c'era una sola crisi Medioriente esso ce ne ritroviamo con quattro abbiamo aperto un parco giochi per Al Qaeda
Che non poteva più stare in Afghanistan non si capisce per quale ragione né ci è stato necessario ed è ancora necessario oggi ammazzare migliaia di iracheni e migliaia di afgani se il problema era un dittatore
Non solo
Il terrorismo se il terrorismo è una brutta cosa ma terrore significa terrorismo significa utilizzare il terrore a fini politici
Io Shima è stato terrorismo bombardare e ed è sempre per un errore perché è sempre stato un errore
Villaggi di civili come succede a tutti i giorni in Afghanistan e tutti quanti giorni purtroppo quasi in Iraq
è una cosa su cui andare a riflettere io lo sto mio non mi sto schierando da parte la trasformi cenno attenzione attenzione
Bisogna essere cinici e pragmatici anche questo è ideologia istmo l'ideologia una bella cosa io la mia ideologia ci tengo a Mila oggi non è morta neanche per niente
E per cui non sono post-ideologico la mia ideologia ancora bella solida ma gli ideologismi per cui su questa cosa
Che esula dal sessantotto la mia la volevo dire ma non è una novità perché l'ho detta al momento dell'attacco in Afghanistan momento dell'attacco in Iraq adesso qualcuno si sta interrogando ha forse sarebbe case cominciassimo ha ragione sul fatto che forse è stato un errore
Io a non con l'ASI dove l'aria della io ve l'avevo detto quando questo accadrà anche tra le nostre file o quanto meno mille vero questa piccola soddisfazione di dire ma io l'avevo detto di avere tutti quanti dato addosso nelle sputato addosso
Però francamente io lo dicevo allora mi mi permetto di dirlo anche adesso senza voler fare polemiche con nessuno ridono al sessantotto
Allora primo problema il sessantotto per flash e ti assicuro
Prove sessantotto è stato quello di utilizzare lo strumento sbagliato per
Abbattere abbattere
Loro l'obiettivo
Come spesso succede tra ragazzi
C'è un'anatra buttiamola giù e mandiamo mangiamo c'era usiamola volti onda no usiamo il fucile qualcuno ha tirato fuori un bazooka ha detto bene o siamo il braccio l'anatra in questione era
O se vogliamo l'autoritarismo il senso era abbattiamo l'autoritarismo
Prendiamo maggiormente il contro della politica e continuiamo la politica con dei principi più sani e più
Accettabili e più autorevoli
Nel tentativo nel desiderio di distruggere l'autore la l'autoritarismo sia distrutta l'autorità
Questo è il primo problema del sessantotto enne dedichiamo tutto
Autorità è fondamentale
Senza l'Autorità non c'è legittimità senso legittimità non c'è politica non c'è struttura non c'è responsabilità
Questo di voluta distruzione dell'Autorità tutta ha portato due miti devastanti il mito della liberazione ad oltranza
Liberazione dal professore poi liberazione dalla
Servizio militare si vedere liberazione
Da dalla cultura liberazione dal voto liberazione dalla famiglia liberazione dalla nazionalità liberazione da qualsiasi cosa faccia di mente quello che sono di Cosenza mi impedisca di essere sempre ogni giorno qualcos'altro
Liberazione che per fallire immediatamente perché da che dovesse una liberazione delle cui eccezioni sociali politiche c'era
Si è trasformata da Liberazione da rivoluzione
Sociale
Ah rivoluzione di costume cioè la rivoluzione che non si è riusciti a fare nella società
Si è voluto apportare
Nello spazio individuale e allora è stata liberazione dei reggiseni è stata liberazione dal matrimonio è stata liberazione
Dalla cravatta eccetera eccetera eccetera portando poi una rivolta che dovesse una rivolta a beneficio di tutti è diventata per una rivolta
E appunto borghese che poi invece ha portato alcuni a fare la carriera perché non sono stati più bravi sono stati più abili nel vestirsi più bravi a parlare e praticamente la Società poi
Nelle sue sfere più basse
I suoi fasce più basse ha continuato a essere la stessa praticamente classe al margine tra
La piccola borghesia e i nuovi poveri che vediamo a tutt'oggi lasciamo perdere
La la creazione di nuovi poteri che poi hanno impedito
I non garantiti di essere garantiti alle nuove
Nuove fasce di avere accesso al lavoro come i sindacati
Questo è un dato oggettivo non mi va o a anzi quasi quasi oramai dicono anche
Quelli che votano a sinistra e quindi
è successo nel mondo del lavoro è successo come è successo in università non è vero che il sessantotto non ha acquisito un potere
Il potere il Governo si è una cosa
Da poco il potere una cosa seria potere culturale per esempio molto più importante del potere
Cioè può incidere sul potere politico e quel certo e se anche su altri poteri io ho visto
A di recente
Testo universitario di Sociologia in uso non già a Siena
Bensì a Chieti
In cui c'era scritto testualmente che è oramai accertato che la società capitalista in quanto tale e criminogena
Allora
In qualsiasi materia oggi come oggi certo con le forze estremamente tecniche ci si laurei nelle intensità italiane il primo esame e comunque un esame in antifascismo
è un esame in legittimità antifascista e continua a esserlo attraverso dei professori che non sanno neanche di essere di sinistra
Ancora ripartendo veramente da i libri di testo non solo i versi da rimarchevoli del liceo nelle foibe ma che comunque contiene sono problemi risotto che passano anni anni anni dunque utili a prendere il libro delle eccetera eccetera
Secondo o appunto pro problematico è stato coda bitumare gli italiani alla sindrome del tutto il suo mi spetta
Il lavoro mi spetta la casa mi spetta la pensione mi spetta purtroppo non è vero
Io anche nei confronti dei rapporti globali quello guadagna due dollari accedere c'era è vero però sono un po'disincantato forse cinico forse pragmatico purtroppo nulla
Nel mondo in politica nulla spetta a nessuno tutto si guadagna e tutto si conquista e tutto si pretende e forse purtroppo qualcuno poi alla fine pensa che l'unico strumento sia il terrorismo perché qualcosa lo vuole non vuole aprire l'elemosina
Quello che ma anche in Italia
Non può
Per il sessantotto ma per tutto quello che è successo dopo e che invece adesso deve essere la base di una ripartenza il ritorno alla legittimazione dell'Autorità
Perché senza l'autorità non c'è politica qualunquismo c'è perché ne abbiamo abituato gli italiani che
L'autorità va combattuta a prescindere che sia del padre o che sia del Presidente del Consiglio
Il senso di responsabilità che è stato scardinata dal sessantotto
Ognuno deve essere consapevole che il destino dell'Italia della propria famiglia della velocità ma anche del mondo e in questo ti raggiungo però ti raggiungo quattro stadi dopo perché io purtroppo sono
Da questo punto concentrico cioè prima
La mia famiglia anzi no prima devo dire il fascismo mi ha abituato che prima viene la nazione poi viene la famiglia lo devo dire francamente questi io ci credo francamente per prima la mia patria
Poi l'Europa perché senza la mia patria l'Europa è senz'anima
Poi in Europa perché senza l'Europa non c'è equilibrio nel mondo
E di conseguenza non c'è pace poi il resto del mondo ma tutto questo poggia uniti il principalmente sulle mie spalle personale
Quello che era stata una grande conquista il sessantotto qui concludo tranquillo e che invece abbiamo perso e che era il bambino e abbiamo buttato fuori da abbiamo buttato con l'acqua sporca era la dimestichezza con la politica
Cioè la comprensione che usando slogan neanche battute la politica o la fai o ti si fa come si solleva di
E che la responsabilità e personale assoluta immediata se non noi chi se non ora quando cioè la rivoluzione quando ci sarà la rivoluzione cambierà tutto quando qualcuno verrà a fare una rivoluzione no ma rivoluzione e adesso
In questo minuto tutti i sacrosanti giorni e non la fa un altro e non la fai con gli atti la fai tu tutti i sacrosanti giorni e di conseguenza
La politica è lo strumento della cittadinanza chi non fa politica subisce la politica
E soprattutto di non fa politica non comprende la politica e lì ci sono i fenomeni alla Grillo con le proposte risibili ridicole di nuovi qualche siano di Grillo che sia il Luca Cordero Montezemolo che ti propongono delle cose come soluzione
Della politica che sono solo unicamente lo scardinamento dalla politica per permettere a degli altri poteri dei poteri finanziari dei poteri tecnocrati ci dei poteri di quello che sia di a vere più controllo sui cittadini e di fare anche bella figura
Questo del sessantotto ci manca in questo caso bisogna rifare un sessantotto
Perché bisogna ritornare alla consapevolezza assoluto che la responsabilità dell'andamento della patria e del mondo eh singola e individuale non individualista ma individuale se le cose vanno male non è colpa di
Non è più colpa del sessantottino sicuramente una colpa Mario Capanna
La colpa è mia che ho provato a fare il settantasette sentì consapevole perché è ovvio se te ne non sapevo cosa stavo facendo
E ho fallito la colpa è di chi è venuto dopo non l'ha voluta fare e oggi come oggi la colpa è singolarmente di ognuno di noi tutti noi che qui insieme potremmo cambiare le cose e forse anche noi abbiamo capito come si debbono cambiare
La soluzione
E sono banale volutamente
E
Una nazione un popolo coeso e questo sa così c'era già una sedia decreto una banalità totale
A soluzione un popolo coeso che spinge tutto nella stessa direzione che affiatato perché a dei legami che non sono ideologici o altro ma sono dei legami di parentela anche se si tratta di cinquantotto mila di persone
Una nazione forte che può determinare le soluzioni
In loco continentali e mondiale e una nazione che abbia autorevolezza e rispetto da parte delle altre nazioni
Questo secondo me con sessantotto si è perso
Questo spero col due mila otto che possa ritornare non sulla beneficio col mio ma dei nostri figli e ritengo anche dei nostri nipoti questa responsabilità e soprattutto
A parte CONI con quelli che vivono adesso
Con quelli che non ci sono più quelli che sono morti che hanno lasciato l'Italia come noi l'abbiamo trovata cioè ce l'hanno data ma soprattutto è unico Prodi a generazioni che ancora non ci sono
La nazione non è nel presente azione in un continuo si perde nel passato e si perde nel futuro e chi la ma questo ovviamente
Grazie all'Arcella San Paolo
Mi devo alzare pure di un attimo allora adesso
Allora molto velocemente io
Voglio dire questo allora
Io credo che uno dei grandi limiti il sessantotto avuto
Devo dire che sono un po'sconcertato dal
Non tanto dalle parole di Marcello che so insomma più o meno come la pensa quanto dal fatto che un certo punto mentre si parlava di politica estera Mario Capanna detto io fondo un partito con Marcello De Angelis dà ragione
è la cosa mi inquieta perché ovviamente io non mi non mi scriverei a questo partito ma perché perché io credo che il problema fondamentale
Che il sessantotto a lanciato su quello che è un po'lo spirito
Decadente annoiato di questo Occidente di questo Europa
E l'eccesso di astrazione cioè l'eccesso quello che Renzo diceva l'eccesso di ideologizzazione dei quelli che potevano essere i processi storici cioè la
Incapacità di comprendere che invece la politica
Non è morale perché sfocia troppo nel moralismo
Non è immorale mai fondamentalmente amorale cespugli un problema realistico di gestione della cosa pubblica della polis questo il senso della politica
Allora il rigurgito oggi che io vedo in maniera assolutamente negativa per esempio dell'ideologismo sessantottino sessantotto ardo e proprio nell'approccio per esempio ai grandi temi di politica internazionale
è una forma di pacifismo che fondamentalmente incapacità di pensare questo mondo che cambia
Siamo tutti pacifisti abbiamo tutti la pace io ricordo a Marcello che tra le altre cose i grandi uomini di pace nella storia erano gli uomini darne erano coloro che non ho conosciuto la guerra e non ho sperimentato su di sé la guerra perché proprio chi conosce la guerra spesso
Comprende il valore della tensione ideale della pace uno dei grandi uomini di pace novecento si chiamava Ernest Young volontario della prima guerra mondiale decorato con le massime onorificenze volontario della seconda guerra mondiale
Combattente di prima fila che se per fare delle riflessioni a guerra finita sul valore sull'attenzione della pace come tensioni individuale ma anche collettiva straordinari
Il problema qual è e quando questa tensione della PAC sulla pace diventa ideologia si trasforma in pacifismo e questo è un retaggio sessantotto arto incapacità di comprendere oggi che probabilmente il tuo Loré la tragedia di una guerra
Non è paragonabile al dolore la tragedia della pace silenziosa di milioni un mito centinaia e migliaia di morti che lira che risalgono sei produceva nel disinteresse del ricco borghese occidentale che guardava stava dall'altra parte
Tranquillo che tanto la cosa non capitava qua
Che in un processo di
Generazione cioè colosso e di generazione globale del terrore il Gia divismo non è un prodotto semplicemente di un modello di sviluppo sbagliato ma è un'ideologia sensata che sta cercando di costruire un modello tornati io al sistema occidentale tant'è che poi noi oggi
Viviamo il fenomeno jihadista nelle nostre città duriamo nel momento in cui noi
Abbiamo generazione di giovani di seconda terza generazione in Europa mussulmani che vivono quel modello ideologiche che sono assolutamente integrati nel sistema occidentale
Chi ha buttato giù ritenuta UE al di là delle follia di chi pensa che sia stata lasci al Mossad in realtà non era non veniva dai campi profughi palestinesi
Erano figli dei ricchi miliardari sauditi
Erano persone che hanno studiato in Occidente laureati conoscitori di lingue che erano il prodotto di quell'élite in fattuali di un modello ideologico devastante perché fondi cioè Disma non è nient'altro che una nuova e postmoderna ideologia della distruzione
Allora io credo che noi il vero problema fondamentale e quello di recuperare il senso reale della politica provare a leggere i fenomeni che tra sottrasse forma nel mondo
E in qualche modo intervenire direttamente su questi
Altrimenti lì il grande errore che noi riproduciamo del sessantotto ecologia stralci dalla realtà e continuare a vivere o a pensare in un mondo in cui i rapporti di forza non sono alterati come invece lo sono oggi
E in cui probabilmente i bisogni della gente che vive in in in punti strategici del Medioriente interessano drammaticamente anche noi perché e tutto una ricaduta Global Europe
Visto che prima Paolo Di Caro faceva riferimento al seno io vi al fenomeno dei blog di internet invito con molta serenità
Andate su internet chi conosce un po'l'inglese chi naviga leggete per favore a meno che non pensare che siano anche quelli un prodotto la scia leggete le pagine spettacolare dei giovani blogger iracheni e afgani
Quello che scrivono della loro esperienza di guerra tragica che vivono sulla loro pelle del desiderio di libertà che stanno costruendo e della follia di dittature allucinanti di regimi allucinanti che noi abbiamo colpevolmente
Difeso e spesso e volentieri ignorato per decenni ha ragione Renzo Foa
Le linee a Sesa da musei non è un male è un bene ed è stato fatto probabilmente troppo tardi e io credo che questo pacifismo astratto questa incapacità di vivere e e leggeri i bisogni di quelle persone i nuovi equilibri mondiali sia un problema
Drammatico su cui questa generazione sessantotto ripercuote le sue astrazioni io non credo che esista una meglio gioventù non lo era quella di sessantotto non era quella di settantasette credo però che i Franza di quello che dice Mario che vanno anch'io
Che in realtà il sessantotto la generazione sessantotto ha gestito ampie fette di potere e lo ha fatto anche in questo Paese con grande arroganza al di là della dimensione governativa
Il problema delle università non è un problema solamente di biblioteche diavolo
è un problema di una classe accademica spesso e volentieri impreparata che gestisce in maniera baronale il mondo dell'università ma così come spesso nel mondo dell'impresa nel mondo della comunicazione nelle redazioni dei giornali
Nei luoghi dove l'immaginario simbolico si costruisce il sessantotto è stato ed è diventato non la fantasia al potere ma il potere assolutamente privo di fantasia allora
Se non era quella la meglio gioventù non era forse neanche quella drammatica del settantasette non è stata neanche
La mia sicuramente molto più anonima inconsapevole dei processi storici
Forse voi seggio lettura quella di mio nonno classe mille ottocentonovantanove che a diciotto anni parti volontario per la prima guerra mondiale combatté sul Piave Cavaliere di Vittorio Veneto quindi massima onorificenza di guerra
E lo fece
Mi domando ignorando che cosa penserebbe oggi dei pacifisti ma lo fece con un desiderio profondo di amore per il proprio Paese e anche un desiderio di pace e di libertà e finita quella guerra ritorno nel suo anonimo lavoro
Voti diano senza preoccuparsi minimamente della cessione di potere di dinamiche di potere che invece fu alla base della
Movimento di stravolgimento che sessantotto comunque generale
Grazie a San Paolo ultimo intervento Mario Capanna
Ma non certo con il privilegio che non mi spetta dice chiudere io e casomai io dico semplicemente la mia dopo aver sentito con attenzione il parere degli altri
E
Propongo questo approccio stiamo possibilmente rigorosamente ai fatti perché se no riprende il dibattito ideologico che non ci porta da nessuna parte
E
Per ordine diciamo di argomenti trattati
Renzo la dottrina della guerra preventiva
Uscì
Sulla cui base si attacca prima l'Afghanistan poi l'Iraq
E un crimine contro l'umanità
Non perché lo dico io perché lo dicono i fatti e poi è stupida che è un crimine ancora maggior
Che Saddam Hussein forse un dittatore per di più un dittatore spietato è innegabile
Ma se lo applichiamo il principio che l'Occidente attacca tutti i dittatori che esistono domani mattina bisogna bombardare lavabi sordità bombardamenti a tappeto
Puoi o i Pechino suggerisce luce
E poi bisogna aggiungere il Pakistan
Che è governato da un generale che è diventato Capo dello Stato con un colpo di Stato
E con il quale gli Stati Uniti chi gli avevano fatto l'embargo
Dopo l'inizio dalla guerra contro la fa carestia hanno no contrordine e nostro miglior alleato allo se sia coerenti però ci pigliamo per i fondelli ci dice il principe è questo l'Occidente che ritiene davvero il monopolio della democrazia
Do ora in poi bombardamenti a tappeto su tutti i dittatori benissimo fatelo dopodiché vediamo che cosa succede no
Allora da questo punto di vista il sessantotto è il movimento che porta la critica più radicale alla guerra
Alle ragioni della guerra
Perché chiaro che ci sono sempre tra virgolette delle buone ragioni per cui ha fatto la guerra si fa sempre nessuno dice faccio la guerra perché ho torto faccio una guerra perché sono convinto che è decisiva per difendere i miei interessi nazionali o planetari e così via
La conseguenza è che
Nemmeno dei cerebrolesi
Avrebbero prodotto i risultati che con quelle guerre scriteriata e si sono prodotti l'Iraq che non conosceva il terrorismo ne è diventato il crocevia internazionale cazzotti tenente cattivo avrebbero fatto questo capolavoro
Tata perfetto ma ma ma lo dice ogni persona sensata per non occorre esatto nono cave fatto sessantotto per dire queste cose di buonsenso sono evidenti
Abbiamo quattro guerre civili in corso in Afghanistan in Iraq
In Palestina e tra un po'anche il Libano e tra un pochino vedrete anche in Pakistan
Questi capolavoro
Al
Già iniziata perfetta i batteri comunque per destinata agli me e ahinoi a esplodere
Capite che tutto questo porta il mondo sull'orlo lì come dire di un equilibrio pericolosissimo
Allora
E qui Marcello vorrei dirti mappata vero confrontiamoci poi avremo modo l'anno venturo che ma con molta serenità come per fortuna stiamo facendo
Non è vero secondo me storicamente
Quello che tu dici il sessantotto ha
Fatto a pezzi i principi di autorità sessantotto ha detto l'autorità e legittima rispettabile
Se
Giustifica la sua funzione cioè se è utile alla mia crescita e alla tua
Altrimenti è una cacca e va combattuta
Cioè l'autorità in quanto autoreferenzialità
Comando io perché sono io che ho ragione non esiste
Dopodiché chi può da marocchini fate producesse anche l'Europa è una cosa che non è che mi dispiace mi conforta perché vuol dire che più come dire se si ha un cervello non importa se collocato a destra o sinistra
Si trovano dei momenti di convergenza e questo finalmente significa un fecondo superamento degli schematismi o dei pregiudizi preconcetti ideologici
Secondo
Pensa a uomini studiosi Ludovico Geymonat
Enzo Paci Mario Dal PRA
I cui manuali di storia della scienza della filosofia sono ancora oggi i vedono generazioni di studenti in curvare rischi degli studi
Che rimangono scioccati da sessantotto io ve li vedo ancora
Dopodiché quando lo gli dicevamo guarda che i settori mani quella cattedra noi non non non ti crediamo
Non siamo così stupidi da pensare che Noemi sappiamo quanto tempo non a caso tu sei professore io lo studente
Però noi abbiamo bisogno che tu scende da quella cazzo di cattedra e ti metti insieme con noi a ricercare insieme con noi e io non dimenticherò mai il più grande filosofo della scienza contemporanea Ludovico Geymonat che dopo un po'dice
Vi ringrazio perché sto imparando anch'io da voi
E io penso che è grande professore quello che mentre insegna imparata cioè studenti ed è grande studente se non è cretino quello che mentre impara riesce in qualche modo
A ad
Ecco allora anche qui stiamo attenti no perché non dobbiamo andare andare per slogan
La responsabilità tutrice
Ma sei sicuro
Cosa che voglio dire
Pigliate se che varrà
E non a caso io so che i suoi sposterà sono anche nelle stanze di qualcuno di voi
E pensate che mi dispiaccia no mi rende felice ma perché perché ci tenete anche voi il posto non più solo il ragazzo di sinistra perché
Valutato affetto Che Guevara e uno esempio clamoroso di fallimento
Cioè se chiamava muore
Perché è sbagliato completamente tattica e strategia militare
Ma perché lo consideriamo un esempio positivo nonostante questi casi simili errori
Perché uno sta detto a me di fare il ministro me ne fotte un'ambizione
A me degli onori dell'auto blu dell'autista non me ne fotte niente
Io voglio dare il mio contributo per liberare al massimo l'umanità e fa morire tanto di cappello
Non importa né di destra di sinistra tanto di cappello allora si piglia le sue responsabilità
La etimologia importante no responsabilità e dal rispondevo rispondo
E cioè rispondo di ciò che faccio e anche di ciò che non faccio in questo tu come sfonda una porta aperta io sono profondamente d'accordo con te quando dici non deleghiamo
Rispondiamo di ciò che facciamo e non facciamo
Di ciò che diciamo e non diciamo di come spendiamo la nostra esistenza se da parassiti
Da complici
Di un potere ingiusto o se invece dentro un processo di ribellione che cerca di costruire insieme un'alternativa
E allora anche qui la questione della pace del pacifismo assume un contorno diverso no nel senso che
Ciò che allora si diceva non mi pare oggi valido a maggior ragione cioè a dire
Dialogo tra i popoli
Non lo schiacciamento come rapporto di forza con il dollaro con le portaerei piccole missioni
Qui affronto la questione che accenno soltanto magari non l'ho detto che trovi la condivisione
Da da parte di tutti voi ma
Ce ne vogliamo dire delle verità cioè quelle verità che la cultura occidentale ritiene inammissibile impronunciabile e che infatti non ci diciamo
L'Occidente e quella zona del mondo che da mille anni
Almeno dalle crociate in qua
E andata costituendo siccome potenza rapinando il resto del mondo o no
Ce lo diciamo
è così
Abbiamo sterminato interi popoli cioè non era scritto negli automatismi della storia che quando scopriamo con le caramelle il nuovo mondo
Si poteva dire o casso Capello
Trovo della gente che ha un colore drappello diverso dal mio che parla lingue incredibili che coltiva delle cose meravigliose che io in Europa non conoscevo
Scriviamo ci dà pari a pari no io do loro il meglio della mia civiltà e cerco di pigliare da loro il meglio della loro cultura no
La risposta è stata dove questi eliminarli
Stuprare le loro donne rubare lì Phil l'ultimo Calamo d'Oro
E così collide o alcol con il neocolonialismo
Pensate ancora nel sessantotto c'erano delle confische
Sembra Trisorio la Guinea Bissau l'Angola il Mozambico diventeranno Stati indipendenti solo nel mille novecentosettantacinque ma ce lo ricordiamo c'è una roba che che fa accapponare la pelle voglio dire no queste alle condizioni del mondo
Sbaglio Tosi Abruzzese
Perfetto
Ricorderai come nasce sessantotto L'Aquila meraviglioso
Il Preside un Preside fottuto reazionario
Che all'uscita di scuola vede due suoi ragazzini che si danno un bacino sto
All'uscita
L'indomani mattina rapporto sospensione per tre giorni
Questo era il prima sessantotto e che casomai bisognava fare i sessantotto per ma veniva fuori Tassone che quand'anche si dice no non lo vogliamo
Veniva non solo venivano ce l'aveva
No la toppa per dire la come a volte sono stati mille no gli elementi lì gli elementi di insorgenza
E
Allora conclusioni
Scaviamo davvero a prescindere da qualsiasi pregiudizio ideologico
Sono contento che l'abbiamo fatta prego
Quali
Marina ma né io né l'unanimità non mandiamo
L'ordine
Però dico
Dallo te lo dico debbano anche perché
E e e oggettivo cioè basta andare a sfogliare il reale dell'epoca
E anche qui chiedo davvero scusa sinceramente non è per auto citarmi ma chi ha letto formidabili quegli anni ha letto che io stasera non dovrei essere qui raccontarla
Ma dovevo essere assassinato da un commando fascista
Perfetto nel giugno del mille novecentosettanta casualmente scoperto la magistratura attenzione importante
Perché tra proposito di fascismo era che di antifascismo e anche a proposito delle guerre e fondamentale decidere chi ha cominciato
Nessuno di noi
Attacco le sedi dei giovani missini o delle sede sfitti vai mai varie ti prego
Noi no non è oggetto di discussione vai sfogliare i giornali dell'epoca
Addirittura io scrivo anche ho documentato come all'inizio quando
Venivamo aggrediti
Alla Statale altrove la resina degli studenti era di stupore chiama A che sommati
Perché ci tira le bottiglie incendiare ma non sono giovani come noi non pagano le tasse e dall'Università come noi non sono iscritti a questa università come noi
Ed è una reazione di sconcerto
E dopo ovviamente che a furia di P ER le
Comincia anche una reazione però la la la vexata quaestio
Fascismo e antifascismo comincia così e non comincia così perché lo dico io perché lo dicono i fatti dopodiché no adesso non possiamo fare la storia di tutto quanto resta no sta portavo
Tavolo
Stai volante
A maggior ragione te lo dico
Aspetto ho capito ma
Ma allora facciamolo facciamo un altro dibattito perché dopo ci ha detto lasci gentile adesso non è perché non voglio rispondete vede che non
Nono alcunissima reticenza o alcunissimo problema
Paolo giustamente mi invita a concludere tenendo conto delle ovviamente no ma io poi io sono come dire mi piace questo tipo di interno dobbiamo farli pervenire Stino insomma va bene anche l'interruzione che cazzo siamo fatti di di carne e sangue insomma giusto anche fare così
Pensate del tumultuosa assemblee era all'ordine del giorno una faccenda così innovativa benissimo però
Un minuto ancora di prevede poi finisco
Il sessantotto
Attenzione però anche qui definiamo il tempo no
Se vogliamo addebitare a sessantotto tutti i misfatti successivi che non è no alludevo al mite Foa
Che campo questa tendenza che tutti i mali e in base il sessantotto per lui e il vaso di Pandora cioè da lì esagerano destra dai dati esagero per la tra affetto no non è così
Se ci limitiamo al tempo storico reale
Dobbiamo riconoscere che sessantotto e in ciò avendo una differenza decisiva con la Rivoluzione francese non ha mai ucciso nessuno
Il filo Timpa dimostrare il contrario
E questa è per me è una delle ragioni morali più elevate
Del sessantotto non ha mai ucciso nessuno in nessuna parte del mondo mi fa piacere mi fa piacere
Che ne coglie
Che ne conviene
No ma questo è importante però badate dal punto di vista del bilancio del giudizio storico queste ma elemento decisivo perché mi permette di dire a quest'altra cosa che gli occhi fondamentale
E sarà credo una delle ragioni del riflessione del prossimo anno notevole quarantennale
Il sessantotto è stata l'unica rivoluzione non consumato
Proprio perché è stata una rivoluzione essenzialmente culturale
Non consumata cosa voglio dire
Che al contrario della Rivoluzione francese di quella cinese bolscevica e tutte quante diamo non lo volete elencare
Non si è contaminata con quelle logiche di potere
Che riteneva di combattere
Nel senso che
Il sessantotto come rivoluzione culturale non ha mai avuto come obiettivo l'appresa del potere che sarebbe stata peraltro impossibile
Ma ha avuto come obiettivo la ricerca dieci letti bene si rispetta potere
In questo senso votare con l'arrivo a dire ma lo dico con convinzione il Papa ha ragione su questo punto è stata una rivoluzione culturale decisiva
Che ha aiutato
Lustri dopo a per così dire oliato la stessa caduta del muro di Berlino
Perché non si spiegherebbe la perestrojka di Gorbaciov e compagnia senza i moti del sessantotto a Danzica strettina Varsavia e a Belgrado
E e
Quelli del dissenso moscovita sia pure duramente repressi dal partito unico
Quando prima partono gli studenti ma c'è il silenzio degli operai e quando nel mille novecentosettanta partono invece gli operai Solidarność o all'ESA eccetera e cioè stranamente il silenzio degli studenti e tuttavia i mille fili convergono
Concludo secondo me il lascito maggiore del sessantotto non è stato in tutte le pipe che ci stiamo dicendo a partire dall'Emilia
Consentitemi questa presunzione
Ma in un fatto che più piccolo al tempo stesso molto più grande
Consiste nel fatto che c'è stato
Perché
Perché da allora l'umanità sa che cambiare il mondo è possibile dice ma che cazzo di chi lo sapevamo anche prima certo ce l'aveva detto propone
In parte anche Aristotele Tommaso Moro
E che
E Marx e quanti cavolo di altri volete
La differenza fondamentale quale che lì simultaneamente nel mondo milioni di donne di uomini e sperimentano realmente che cambiare il mondo è possibile andiamo avanti in quella direzione
Grazie
Grazie a Mario Capanna abbiamo abbiamo sforato abbondantemente rispetta i tempi previsti ringrazio Renzo Foa Marcello De Angelis Giampaolo Rossi
Mario Capanna per per il fatto di aver accettato questo invito perché poi se pur su posizioni diverse credo che sia stato un del confronto ci abbiano la possibilità di approfondire l'argomento che meriterebbe hanno ragione tutti gli amici bit rate
Venti ore di discussione ha purtroppo avuto più restringerlo coi tempi che abbiamo grazie a tutti e sono tuttora se a voi per essere rimasti fino a questo